OZ MAGAZIONE: psichedelia e surrealismo
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Ne “La Persistenza della memoria”, 1931,<br />
Salvadòr Dalì rappresenta orologi flosci,<br />
pronti a liquefarsi, o divorati<br />
delle mosche. Sulla<br />
spiaggia catalana dove<br />
è ambientata la scena<br />
dipinta, Dalì dà vita ad<br />
una vera e propria riflessione<br />
sulla relatività.<br />
Tale tematica viene<br />
considerata dall’artista<br />
soprattutto in relazione<br />
al tempo,<br />
che<br />
secondo lui non può essere misurato razionalmente<br />
ma è inevitabilmente soggettivo, come<br />
già ad inizio secolo aveva chiarito Einstein<br />
demolendo il concetto newtoniano di tempo<br />
assoluto. Oltre alle considerazioni relative alla<br />
relatività temporale, è interessante considerare<br />
il processo mentale che portò l’artista alla<br />
rappresentazione di una visione onirica<br />
di per sè assurda e del tutto surreale.<br />
In una sua autobiografia, “Diario<br />
La persistenza della memoria. Salvador Dalì, 1931.<br />
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