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Antichi porti del Lazio - Cultura Lazio

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Foto aerea,<br />

in giallo resti<br />

<strong>del</strong>la villa<br />

con peschiera<br />

ed in rosso<br />

il porto.<br />

A destra:<br />

planimetria<br />

<strong>del</strong>la villa<br />

romana e <strong>del</strong>le<br />

peschiere (elab.<br />

F. Piccarreta).<br />

costruzione sembra pure precedente<br />

all’impianto <strong>del</strong>la peschiera. Una lanterna<br />

era infatti necessaria alla segnalazione<br />

<strong>del</strong>la punta, con i suoi bassifondi di scogli<br />

e <strong>del</strong>l’ancoraggio naturale, ricordato<br />

dalle fonti alla foce <strong>del</strong> fiume.<br />

Nel corso <strong>del</strong>l’età imperiale, sul versante<br />

orientale <strong>del</strong>l’isola artificiale, venne<br />

agganciato il porto, realizzato a moli convergenti,<br />

con imboccatura aperta verso<br />

Sud-Est, protetta da un antemurale.<br />

Quest’ultimo appare oggi completamente<br />

spianato e sommerso ed anche i moli sono<br />

scarsamente conservati. Essi furono costruiti<br />

innalzando su una fondazione continua<br />

una serie di pile di calcestruzzo collegate da<br />

arcate, le luci <strong>del</strong>le quali vennero, in una<br />

seconda fase, chiuse con setti murari.<br />

Al termine <strong>del</strong> molo occidentale si individuano<br />

i resti di una piccola struttura circolare<br />

probabilmente pertinente ad un faro<br />

di segnalazione <strong>del</strong>l’imbocco <strong>del</strong> porto.<br />

Simili torrette dovevano trovarsi all’estremità<br />

<strong>del</strong> molo opposto e sull’antemurale,<br />

che ha, non a caso, mantenuto il nome<br />

significativo di “Scoglio <strong>del</strong>la Lanterna”.<br />

La forma <strong>del</strong> porto di Astura sembra<br />

motivata dalla necessità di creare un<br />

approdo il più possibile lontano dai bassifondi<br />

scogliosi che caratterizzano questo<br />

tratto <strong>del</strong>la costa. Le sue dimensioni<br />

denotano l’ingente impegno economico,<br />

non giustificabile ai fini di un semplice<br />

scalo privato. L’ipotesi più probabile è<br />

che l’impianto qui realizzato sia stato<br />

concepito come ancoraggio di rifugio,<br />

ubicato nel mezzo <strong>del</strong> tragitto tra i due<br />

approdi attrezzati di Ostia e <strong>del</strong> Circeo.<br />

La costruzione di un porto di questa<br />

mole sembra la prova che la villa divenne<br />

di proprietà imperiale. Dai racconti di<br />

Svetonio e Plinio, sappiamo, infatti, che<br />

Augusto, Tiberio e Caligola vi soggiornarono<br />

nel corso dei loro viaggi via mare<br />

verso la Campania.<br />

F Per saperne di più<br />

f. piccarreta, Astura, Forma Italiae,<br />

Regio i, Vol. xiii, Firenze 1977,<br />

pp. 21-66.

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