Antichi porti del Lazio - Cultura Lazio
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Il molo<br />
settentrionale<br />
<strong>del</strong> porto<br />
di Claudio<br />
al momento <strong>del</strong><br />
ritrovamento.<br />
Assonometria<br />
ricostruttiva dei<br />
<strong>porti</strong> imperiali<br />
(da P. Verduchi).<br />
spinsero l’imperatore Traiano a trasformare<br />
40 anni dopo (fra il 100 e il 112 d.C.)<br />
il sistema portuale con la costruzione di<br />
un nuovo bacino più interno. Il porto di<br />
Claudio continuò ad essere utilizzato<br />
come riparo in rada, migliorando la funzionalità<br />
<strong>del</strong> Porto di Traiano.<br />
Il fulcro <strong>del</strong> complesso portuale traianeo<br />
era costituito dal bacino esagonale (33<br />
ettari di superficie) circondato da banchine<br />
di attracco e dall’insieme più grandioso<br />
di magazzini e di edifici funzionali mai<br />
esistito nell’antichità. Sul suo lato occidentale,<br />
si apriva un largo canale di<br />
accesso che lo collegava all’invaso <strong>del</strong><br />
porto di Claudio. Un molo trasversale<br />
(Nord-Sud), con faro all’estremità, ne<br />
serrava l’imbocco riparando l’esagono. Il<br />
porto comprendeva un secondo bacino<br />
rettangolare, la c.d. darsena, ed un breve<br />
braccio di collegamento con il canale<br />
artificiale (la Fossa Traiana, oggi Canale<br />
di Fiumicino) che raggiungeva il corso<br />
<strong>del</strong> Tevere.<br />
Attorno al bacino traianeo si sviluppò la<br />
città di Portus che fu resa da Costantino<br />
(314 d.C.) autonoma da Ostia, diventando<br />
così il “Portus Romae”. A partire dal ivv<br />
sec.d.C., la città fu munita di un circuito<br />
di mura per difendere i preziosi magazzini<br />
e le vie fluviali di accesso a Roma.<br />
Con l’aumentare <strong>del</strong>le scorrerie barbariche,<br />
l’attività portuale si contrasse sui lati meridionali<br />
<strong>del</strong> bacino esagonale costituendo il<br />
“Castello di Porto”, legato alle vicende<br />
<strong>del</strong>le guerre gotiche (vi sec.). Il periodo<br />
altomedievale segnò l’abbandono <strong>del</strong>l’area;<br />
sopravvisse solo l’Episcopio di Porto ancor<br />
oggi visibile lungo la Fossa Traiana.<br />
porto di claudio<br />
L’ingresso nell’area archeologica <strong>del</strong> Porto<br />
di Claudio è gratuito. Se ne consiglia,<br />
comunque, la visita unitamente al contiguo<br />
Museo <strong>del</strong>le Navi, all’interno <strong>del</strong><br />
quale sono illustrati anche i resti monumentali<br />
<strong>del</strong> porto. Su richiesta telefonica<br />
è possibile visitare l’area archeologica di<br />
Monte Giulio e la c.d. Capitaneria.<br />
porto di traiano<br />
Prenotazioni telefoniche presso il Museo<br />
<strong>del</strong>le Navi, da martedì a domenica dalle<br />
9.00 alle 13.30; martedì e giovedì<br />
anche dalle 14.30 alle16.30.<br />
Biglietto: il pagamento <strong>del</strong> biglietto è<br />
attualmente sospeso. Le visite al Porto<br />
di Traiano sono pertanto gratuite, ma<br />
sono ammesse solo con l’accompagnamento<br />
<strong>del</strong> personale di custodia.<br />
Durata <strong>del</strong>la visita: 2-4 ore, a seconda<br />
degli itinerari.