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Quando facciamo questo, seguiamo il<br />
ministero della guarigione di Gesù.<br />
L’impatto del suicidio sui sopravvissuti<br />
Questo ministero d’amore e di compassione<br />
deve essere messo al servizio<br />
di coloro che restano, spesso sprofondati<br />
in un abisso di profondo dolore,<br />
oscuro e solitario, in lutto in seguito<br />
alla perdita dei loro cari. Nonostante<br />
i migliori sforzi dei membri della famiglia,<br />
degli amici, degli addetti alle<br />
cure, un suicidio può sempre essere<br />
effettuato. Una lettera anonima scritta<br />
da qualcuno che ha sfiorato da molto<br />
vicino il suicidio permette di vederlo<br />
da questo punto di vista “Aveva una<br />
famiglia che mi amava, un ottimo medico<br />
e un eccellente sostegno, ma<br />
quando si entra nel tunnel, sembra<br />
che niente importi”.<br />
Uno dei nostri clinici esperti ha vissuto<br />
la perdita di un paziente per suicidio.<br />
Nonostante ciò sia successo più di<br />
dieci anni fa, il ricordo è sempre vivo<br />
come se fosse stato ieri. Era un giovedì,<br />
durante la pausa pranzo. Il paziente<br />
era in trattamento da più di tre<br />
anni con delle idee suicide croniche,<br />
multipli tentativi, e vari ricoveri in un<br />
ospedale psichiatrico. L’impatto immediato<br />
fu estremamente doloroso.<br />
Una semplice passeggiata a bordo del<br />
lago diventava sempre più difficile per<br />
il medico, giusto perché l’ultimo negozietto<br />
sulla riva si chiamava “The Last<br />
Stop”. Sembrava che tutto facesse ricordare<br />
la morte del paziente. La famiglia<br />
lo aveva invitato ai funerali e gli era<br />
stato chiesto di essere uno dei portatori<br />
della bara. A ogni passo il medico<br />
pensava “Ti sto portando verso il tuo<br />
ultimo riposo”. Il fatto che la famiglia<br />
fosse riconoscente per il lavoro clinico<br />
prestatogli fu fonte di consolazione.<br />
“Ha dato a lui- e anche a noi- altri tre<br />
anni di vita”, gli dissero.<br />
MITI<br />
Parlare del suicidio è una cattiva<br />
idea e può essere interpretata<br />
come un’incitazione.<br />
Le persone che fanno riferimento<br />
al suicidio non vogliono<br />
passare all’atto.<br />
La maggior parte dei suicidio<br />
si verifica all’improvviso, senza<br />
preavviso.<br />
Chi ha tentato il suicidio ha<br />
preso la decisione di morire.<br />
Una volta che qualcuno ha<br />
tentato il suicidio, resterà per<br />
sempre con delle idee suicide.<br />
Solo le persone con problemi<br />
psichici hanno idee suicide.<br />
FATTI<br />
Ma il dolore provato dal medico curante<br />
non sarà mai paragonato a<br />
quello provato dalla famiglia. Nell’anno<br />
seguente, gli anziani genitori del<br />
paziente morirono, profondamente<br />
addolorati. La madre rifiutò le cure ad<br />
eccezione di quelle palliative. Le due<br />
sorelle sono state devastate dal dolore<br />
e dalla depressione. Dopo l’accaduto,<br />
e per vari anni, non hanno potuto lavorare.<br />
Una delle sorelle ha combattuto<br />
contro uno straziante senso di colpa,<br />
che ha persino portato la sorella stessa<br />
a pensare al suicidio. Tutti coloro che<br />
erano coinvolti hanno sofferto. La loro<br />
fede è stato uno dei pochi elementi<br />
che gli ha consolati. Anni di trattamento<br />
hanno finalmente restaurato le<br />
sorelle dandogli di nuovo la capacità<br />
di lavorare e riportandole alle loro<br />
famiglie.<br />
Parlare apertamente può offrire alle persone<br />
altre opzioni o del tempo per ripensare alla<br />
sua decisione, prevenendo così il suicidio.<br />
La maggior parte di coloro che pensano al<br />
suicidio è ansiosa, depressa, disperata e ha<br />
l’impressione che non ci sia altra scelta.<br />
La maggior parte dei suicidi è preceduta da<br />
segni di preavviso, che siano essi verbali o<br />
comportamentali. Alcuni suicidi non hanno<br />
preavviso.<br />
Alcune persone che hanno tentato il suicidio<br />
sono indecise sul fatto di voler vivere o<br />
morire.<br />
Un alto rischio di suicidio è spesso un fenomeno<br />
di breve durata e legato ad una situazione<br />
specifica.<br />
Un comportamento suicida indica una profonda<br />
tristezza ma non per forza un problema<br />
psichico.<br />
Nonostante la guarigione sia difficile,<br />
c’è sempre la speranza. Il ruolo degli<br />
amici, dei pastori, dei consiglieri, così<br />
come la fede dei sopravvissuti non<br />
devono essere sottovalutati. La madre<br />
di un figlio adulto che si era suicidato<br />
ha rinnovato la sua fede nella grazie<br />
del Signore per poter accettare ciò<br />
che aveva vissuto. Ha trovato rifugio<br />
nell’amore e nel prendersi costantemente<br />
cura delle figlie. Ha cercato<br />
aiuto presso uno psicoterapeuta per<br />
poter affrontare il senso di colpa e<br />
per trovare la capacità emotiva di perdonare<br />
coloro che lei pensava avessero<br />
contribuito alla fine disperata di<br />
suo figlio. Ovunque ci sia grazia, c’è<br />
speranza.<br />
Il ministero della guarigione di Gesù<br />
Come chiesa, forse non siamo stati<br />
abbastanza costanti nel rispondere al<br />
dolore emotivo così come invece lo<br />
siamo stati nei campi riguardanti la<br />
salute e lo stile di vita. Forse non abbiamo<br />
letto la Bibbia in modo chiaro<br />
come avremmo dovuto. Ascoltiamo<br />
le parole del profeta Isaia 61:1-3. Il<br />
linguaggio usato invita a manifestare<br />
bontà verso coloro che sono in difficoltà<br />
emotiva:<br />
“Lo Spirito del Signore, l’Eterno è su<br />
di me,, perché l’Eterno mi ha unto per<br />
recare buone novelle agli umili; mi ha<br />
inviato a fasciare quelli dal cuore rotto,<br />
a proclamare la libertà a quelli in<br />
cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri,<br />
a proclamare l’anno di grazia<br />
dell’Eterno e il giorni di vendetta del<br />
nostro Dio, per consolare tutti quelli<br />
che fanno cordoglio, per stabilire di<br />
dare a quelli che fanno cordoglio in<br />
Sion un diadema invece della cenere,<br />
l’olio della gioia invece del lutto, il<br />
manto della lode invece di uno spirito<br />
abbattuto, affinché siano chiamati<br />
querce di giustizia, la piantagione<br />
dell’Eterno perché egli sia glorificato.”<br />
Ellen White descrive il modo in cui<br />
Gesù ha compiuto il suo ministero.<br />
Nuovamente, notate le parole che<br />
evidenziano l’attenzione che presentava<br />
il Salvatore verso i bisogni emotivi<br />
di coloro che entravano in contatto<br />
con lui:<br />
“La missione di Gesù era quella di<br />
dare agli uomini un completo cambio:<br />
è arrivato per dar loro salute e pace e<br />
perfezione di carattere. Durante il suo<br />
ministero, Gesù dedicò più tempo alla<br />
guarigione dei malati che a predicare.<br />
Il Salvatore fece di ogni guarigione<br />
un’occasione per piantare un principio<br />
divino nella mente e nell’anima.<br />
Questo era lo scopo della Sua opera.<br />
Impartì benedizioni terrestri che potessero<br />
inclinare il cuore degli uomini<br />
a ricevere il vangelo della Sua grazia.<br />
Pieno di grazia, tenerezza, pietà, Egli<br />
venne per abbassarsi e confortare il<br />
sofferente. Ovunque andasse, portava<br />
benedizioni. Cristo non faceva distinzione<br />
di nazionalità o rango o credo.<br />
Per lui nessun essere umano era privo<br />
di valore, e cercava sempre di offrire<br />
un rimedio adatto alla guarigione di<br />
ogni anima.” 3<br />
Che possiamo, come discepoli di<br />
Dio, manifestare lo Spirito di Cristo<br />
e "non facendo nulla per rivalità o<br />
vanagloria, ma con umiltà, ciascuno<br />
di voi stimando gli altri più di se stesso.<br />
Non cerchi ciascuno unicamente<br />
il proprio interesse, ma anche quello<br />
degli altri. Perciò, abbiate in voi<br />
lo stesso sentimento che è stato in<br />
Cristo Gesù" (Filippesi 2.3-5)<br />
Autori Bernard Davy,<br />
M.D., M.P.H., è capo reparto<br />
di psichiatria nella<br />
clinica della Lignière, a<br />
Gland, in Svizzera.<br />
Carlos Fayard, Ph.D.,è professore<br />
associato del dipartimnto<br />
di psichiatria, nella<br />
scuola universitaria di medicina<br />
di Loma Linda, e direttore<br />
aggiunto degli affari<br />
di salute psichica presso il<br />
dipartimento del ministero<br />
della salute della Conferenza<br />
Generale degli avventisti<br />
del settimo giorno.<br />
Peter Landless, M.D., è<br />
direttore del ministero<br />
avventista della salute alla<br />
Conferenza Generale degli<br />
avventisti del settimo<br />
giorno.<br />
1<br />
Organizzazione Mondiale della Salute, «<br />
Prevenire il suicidio : lo stato di urgenza<br />
mondiale » (2014). Il rapporto completo<br />
può essere consultato sul sito internet<br />
dell’OMS<br />
<br />
2<br />
Referenza « Miti e fatti sul suicidio »,<br />
rapporto dell’OMS del 2014.<br />
3<br />
Estratti dei libri di Ellen G. White,<br />
Le ministère de la guérison (Mountain View,<br />
Calif.: Pacific Press Pub. Assn., 1905),<br />
pp-17-24 (non tradotto in italiano),<br />
Evangélisation (Washington, D.C.: Review<br />
and Herald Pub. Assn., 1946), p. 568 (non<br />
tradotto in italiano) e Reflecting Christ<br />
(Hagerstown, Md.: Review and Herald Pub.<br />
Assn., 1985), p. 27 (non tradotto in italiano).<br />
IL SUICIDIO DA UNA<br />
PROSPETTIVA BIBLICA<br />
Quando veniamo a sapere che un<br />
conoscente si è suicidato, riceviamo<br />
la notizia come uno shock. Perché?<br />
Come? Si poteva evitare? Sono numerose<br />
le domande che ci vengono in<br />
mente. Ci teniamo così tanto alla vita<br />
che supponiamo immediatamente che<br />
ci sia una causa esterna, una somma<br />
ragione, una pressione insopportabile<br />
all’origine di questo dramma.<br />
Il suicidio non è sempre stato considerato<br />
come un peccato morale. La<br />
Bibbia parla di alcuni suicidi senza<br />
giudicare questo genere di morte.<br />
Abimelech si suicida per evitare la vergogna<br />
del fatto che una donna avesse<br />
potuto provocargli una frattura al cranio<br />
(Giudici 9.53-54); il re Saul, ferito,<br />
si suicidio per scappare alla tortura<br />
che i suoi nemici gli avrebbero potuto<br />
infliggere se fosse stato catturato<br />
(1 Samuele 31.3-4); Zimri si suicida<br />
con il fuoco per evitare la vendetta al<br />
suo crimine (1 Re 16.18); il suicidio di<br />
giuda è probabilmente il più famoso.<br />
Viene presentato solo nel Vangelo di<br />
Matteo (27.3-5) come un gesto disperato.<br />
Anche Luca fa riferimento alla<br />
morte di Giuda (Atti 1.16-20) per giustificare<br />
il rimpiazzo fra i dodici, senza<br />
specificare il fatto che si sia suicidato.<br />
Bisognerà aspettare il IV secolo per la<br />
dichiarazione, fatta da Sant’Agostino,<br />
che il suicidio è un omicidio, il VI secolo<br />
per il rifiuto di ossequi a un morto<br />
suicida, e la fine del VII secolo affinché<br />
il Concilio di Toledo applichi la scomunicazione<br />
su coloro che si suicidano.<br />
Oggi, le chiese vogliono prendere in<br />
considerazione i motivi di un suicidio,<br />
e gli accordano degni ossequi.<br />
I motivi che spingono al suicidio, infatti,<br />
possono essere diverse. Di solito<br />
si prende la decisione quando lo<br />
sfortunato è arrivato a un punto critico,<br />
una sorta di strada senza uscita,<br />
in cui non si vede altra soluzione<br />
se non quella di eliminarsi. Il suicidio<br />
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