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Arte_greca_Dal_decimo_al_primo_-_Giorgio_Bejor_Mar

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mor<strong>al</strong>i dell’élite aristocratica di età geometrica, anche quando si trovi a vivere lontana d<strong>al</strong>la<br />

madrepatria.<br />

Come il padre di Esiodo, ma si spera con maggiore fortuna, molti <strong>al</strong>tri Greci a partire dai decenni<br />

centr<strong>al</strong>i del secolo VIII a.C. videro nel mare, e quindi nel trasferimento <strong>al</strong>trove, la soluzione ai loro<br />

problemi, che fossero problemi di fame, di mancanza quindi di adeguate risorse e sufficienti spazi, o<br />

inquietudini soci<strong>al</strong>i e insofferenze nei confronti della classe aristocratica. Ne nacque un massiccio<br />

fenomeno di spostamento di gruppi organizzati e strutturati sia verso occidente, verso cioè le<br />

promettenti terre dell’It<strong>al</strong>ia meridion<strong>al</strong>e e della Sicilia; sia verso nord nell’Egeo settentrion<strong>al</strong>e; sia<br />

verso est lungo le coste del <strong>Mar</strong> Nero; sia infine verso sud in Egitto e in Cirenaica. Questo fenomeno,<br />

che chiamiamo «colonizzazione arcaica», si protrae abbondantemente anche nei secoli VII-VI a.C.; vi<br />

torneremo dunque nei capitoli successivi.<br />

I centri coloni<strong>al</strong>i dell’Occidente greco parteciperanno <strong>al</strong>l’espressione cultur<strong>al</strong>e e artistica della<br />

madrepatria in maniera autonoma, anche se <strong>al</strong>lineata ai grandi temi e ai grandi problemi dell’arte<br />

<strong>greca</strong>. L’arte della Magna Grecia e della Sicilia costituisce ormai da tempo una disciplina a sé stante;<br />

essa esula dagli obiettivi di questo testo, ma per comprendere <strong>al</strong>cuni fenomeni artistici della Grecia<br />

propria ci troveremo t<strong>al</strong>volta a guardare <strong>al</strong>le colonie occident<strong>al</strong>i.<br />

1.2 Le prime manifestazioni dell’arte di costruire<br />

1.2.1 Materi<strong>al</strong>i effimeri per una sperimentazione vivace<br />

Le scoperte degli ultimi decenni hanno aggiornato con particolare incisività il quadro<br />

architettonico noto per i secoli XI-VIII a.C., costringendoci ad ampliare di molto lo spettro cronologico<br />

e spazi<strong>al</strong>e, e soprattutto ad arricchire la gamma tipologica del modo di costruire dei Greci.<br />

Per un’oggettiva v<strong>al</strong>utazione delle attu<strong>al</strong>i conoscenze e in prospettiva di un loro futuro<br />

accrescimento, si dovranno tenere nella giusta considerazione le difficoltà di rinvenimento e<br />

l’intrinseca povertà delle testimonianze relative a questi primi secoli, conseguenza delle modeste<br />

dimensioni degli edifici e del carattere effimero dei materi<strong>al</strong>i impiegati, oltre che – elemento da non<br />

trascurare – della dispersione delle competenze tecniche acquisite dai Micenei.<br />

Le strutture di età protogeometrica e geometrica sono infatti costruite in materi<strong>al</strong>i per lo più<br />

deperibili, su muri e zoccoli di fondazione in pietre di piccolo taglio e ciottoli di fiume, con <strong>al</strong>zati di<br />

mattoni crudi (impastati con argilla e paglia ed essiccati <strong>al</strong> sole prima dell’uso), inseriti in telai lignei<br />

di p<strong>al</strong>i e travi leggere, con tetti straminei e pavimenti in semplice battuto di terra.<br />

È interessante notare come la progressiva crescita dimension<strong>al</strong>e delle strutture e il conseguente<br />

affinamento delle competenze profession<strong>al</strong>i richieste non riguardino tanto il confezionamento di<br />

buoni mattoni crudi o la preparazione di impasti idonei agli intonaci e <strong>al</strong>le coperture, quanto piuttosto<br />

proprio l’individuazione, la v<strong>al</strong>utazione e l’assemblaggio degli elementi lignei; <strong>al</strong> loro perfetto<br />

incastro, infatti, sono anzitutto demandate le caratteristiche meccaniche della struttura portante<br />

dell’edificio: resistenza ed elasticità <strong>al</strong> tempo stesso. Si è osservato in proposito (Gullini) che il termine<br />

architetto, in greco architekton, per quanto documentato a partire da un momento successivo <strong>al</strong>l’età

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