Arte_greca_Dal_decimo_al_primo_-_Giorgio_Bejor_Mar

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Fig. 1.5 a,b Eretria, pianta e ricostruzione del Daphnephorion (edificio centrale) intorno alla metà del secolo VIII a.C. (tav. 2) Fig. 1.6 Thermos, I, II, III piante dei megara; IV, tempio periptero di fine secolo VII a.C. Fig. 1.7 Mazaraki (Patrasso), pianta del tempio. In area dorica, quindi, il tempio, in quanto casa della divinità, ossia ambiente preposto a custodire degnamente l’agalma del dio, ricalca significativamente nelle sue più antiche forme il modello della casa, sia nel tipo più altisonante del megaron rettangolare allungato, sia in quello più modesto dell’oikos quadrangolare. Quando, con la crescita demografica della comunità cultuale, sacrificio e pasto comuni dovranno essere spostati fuori dell’edificio sacro intorno all’altare, il tempio, affrancato da ogni funzione pratica, potrà adeguarsi nel suo sviluppo esclusivamente a leggi di ordine formale.
Fig. 1.8 Modello fittile di naiskos, dall’Heraion di Argo. Atene, Museo Archeologico Nazionale. (tav. 1) Soluzioni architettoniche differenti, ma altrettanto efficaci, sono proposte dalle colonie della Ionia microasiatica, al centro di stimolanti scambi culturali con l’area anatolica e il Vicino Oriente. Qui i più antichi edifici sacri dell’Artemision di Efeso e dell’Heraion di Samo mostrano che l’idea generatrice è quella di un recinto monumentalizzato che abbraccia uno spazio scoperto per la teofania del dio; il recinto racchiude cioè la statua di culto, esposta sotto un baldacchino o una struttura di protezione, ma non ne costituisce la casa. La più antica testimonianza dell’applicazione di questa concezione architettonica è il periptero geometrico di 8 × 4 colonne dell’Artemision di Efeso (Fig. 1.9) che, con una peristasi lignea, avvolge il recinto nel quale viene eretto un tabernacolo a protezione dell’agalma (I). L’area risulta frequentata a scopo sacro fin dal secolo X a.C., dall’epoca cioè dello stanziamento alla foce del fiume Kaystros di un gruppo di Ioni, i quali avrebbero con il tempo assimilato alla greca Artemide un precedente culto anatolico della dea madre, signora della natura; all’aspetto notturno di questa divinità era forse legato anche l’orientamento del tempio, non canonico, verso ovest. Il primitivo recinto assume nell’Heraion di Samo le forme di un edificio rettangolare molto allungato con copertura piana (secondo altri invece con erto tetto in paglia). Sull’isola, nei pressi del delta dell’Imbrasos, data infatti entro la prima metà del secolo VIII a.C. un hekatompedon rettan golare di mattoni crudi su muri in piccole pietre squadrate (Fig. 1.10), il cui tetto era sostenuto da una fila centrale di pilastri lignei in funzione di un architrave corrente nel senso della lunghezza (I). Al tempio si accedeva da un lato corto aperto, tristilo in antis (con tre colonne tra le ante); la statua di culto della dea, verosimilmente in legno, era collocata sul fondo, su una base leggermente fuori asse, perché la fila di pali centrali non ne disturbasse la vista. La presenza di una peristasi lignea, più volte messa in discussione, troverebbe, se ammessa, un interessante confronto nel citato periptero geometrico di Efeso.
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Page 10 and 11: 5.2 Il grande cantiere dell’Acrop
Page 12 and 13: 8.2 La scultura del primo Ellenismo
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Page 18 and 19: urocrazia; scompare l’uso della s
Page 20 and 21: Tra II e I millennio a.C. un mutame
Page 22 and 23: morali dell’élite aristocratica
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Page 28 and 29: Fig. 1.9 Efeso, pianta dell’Artem
Page 30 and 31: quando la casa non poggi direttamen
Page 32 and 33: Fig. 1.16 Megara Iblea, pianta e as
Page 34 and 35: fa, viene tuttora considerata un va
Page 36 and 37: Fig. 1.22 Esempio di vaso attico pr
Page 38 and 39: Fig. 1.24 Pisside attica con cervid
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Page 44 and 45: scultura greca iniziava tradizional
Page 46 and 47: Fig. 1.36 Ansa ad anello di caldero
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Page 51 and 52: 2 L’età orientalizzante (secolo
Page 53 and 54: fra gli altri […] furono da lui d
Page 55 and 56: È questo anche il periodo in cui n
Page 57 and 58: pronao profondo. La colonna central
Page 59 and 60: Fig. 2.9 Metopa raffigurante Chelid
Page 61 and 62: Fig. 2.12 Samo, pianta dell’Herai
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Page 65 and 66: anni genti di ogni stirpe e proveni
Page 67 and 68: Fig. 2.18 Dea con alto polos in leg
Page 69 and 70: Fig. 2.21 Dama di Auxerre. Parigi,
Page 71 and 72: a,b); nonostante la ricostruzione d
Page 73 and 74: Fig. 2.26 Testa femminile, dall’H
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Fig. 2.31 Nasso, kouros di Apollona
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dall’Heraion di Argo (Fig. 2.36),
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Fig. 2.38 a,b Figurina inginocchiat
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inespugnabile della città (Fig. 2.
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unguenti e olii profumati, gli aryb
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Fig. 2.45 Piatto cicladico con Bell
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Fig. 2.47b Dettaglio del fregio sup
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fregi con parata di carri e choròs
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Fig. 2.50 a,b,c Anfora protoattica
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sottili squame sovrapposte, era age
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3 L’età arcaica (secolo VI a.C.)
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moderazione, affidando a parenti e
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Rientra probabilmente tra i regimi
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degli snodi lignei delle componenti
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Fig. 3.5 Siracusa, Apollonion, part
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poggia un capitello di forme meno s
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che dovevano intagliare i singoli b
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colonne ioniche, di proporzioni dec
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Fig. 3.16 Capitello dell’Artemisi
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Fig. 3.20 Didymaion (Mileto), rilie
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trasformazione dell’oikos in un t
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tecniche, che i mastri scalpellini,
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simmetria; emblematica, nel kouros
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Fig. 3.31 Testa di kouros del Dipyl
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Fig. 3.33 Kouros, da Tenea. Monaco,
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Fig. 3.35 Gruppo del Moskophoros, d
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accentua l’arcaicità quasi xoani
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donne indossano un leggero chitone
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Fig. 3.43 Busto di kore, dall’Acr
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Fig. 3.46 Kore, dall’Acropoli. At
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occupazione stabile in età micenea
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l’uno o l’altro gruppo di membr
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Un problema decisamente più comple
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dal decennio 570-560 a.C., allorch
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timpano occidentale del tempio degl
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nel frattempo intrapreso da Policra
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Fig. 3.62 Stele di Aristion, da Vel
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triste». I capelli sono ora divisi
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La frontalità arcaica è ormai pas
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Fig. 3.70 Egina, ricostruzione del
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opera solo parzialmente e poi smont
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completa di tutti i particolari; la
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cm), riferibile, per via della coro
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progressiva martellatura, si è ott
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Fig. 3.82 Applique in avorio con un
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Fig. 3.84 Delfi, pianta generale. F
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funzione di questi piccoli edifici
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Fig. 3.89 Delfi, Tesoro dei Sifni,
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contribuire a salvare le tradizioni
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antica e consolidata tradizione tec
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Fig. 3.98 Oinochoe corinzia con fre
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operavano anche apprendisti e garzo
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appunto Pittore della Chimera; essi
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stimolo per concretizzare quelle ca
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Pittore di Nesso, è il primo maest
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secondo, formatosi nella grande tra
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sociale (diversamente dalla svaluta
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che lascino intravvedere il fondo n
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Varie ipotesi sono state avanzate s
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Fig. 3.119 Lekythos attica a figure
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Con Exechias gli elementi di grande
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Fig. 3.125 Anfora attica bilingue c
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25) I Pionieri compongono un gruppo
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Fig. 3.131 Psyktèr attico a figure
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Tesoro dei Sifni. Minore curiosità
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Tav. 1 Modello fittile di naiskos,
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Tav. 4 Centauro fittile, da Lefkand
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Tav. 8 Nasso, portale marmoreo del
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Tav. 12 Kore col peplo, dall’Acro
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Tav. 14 Kore, dall’Acropoli. Aten
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Nazionale. Tav. 19a Cratere Franço
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Tav. 20 Particolari di lekythos att
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Tav. 24 Particolare di cratere a ca
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Tav. 28 Apollo Parnopios, Fidia, ri
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Tav. 32 Lekythos del Pittore di Ach
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Tav. 36 Verghina, facciata della to
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Battaglia di Alessandro, Filosseno,
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Tav. 42 Paesaggio con Perseo e Andr
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Tav. 44 Achille a Sciro, da una cas
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Tav. 47 Mosaico della fattucchiera,
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4 L’età dello stile severo (480-
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«pittore di uomini»; è in questa
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scudo venne collocato quando il tem
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Fig. 4.5 Poseidonia, il tempio di N
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Fig. 4.8 Il santuario di Olimpia, p
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Nel secolo IV a.C. l’area interna
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Fig. 4.13 Olimpia, tempio di Zeus,
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Fig. 4.16 a,b Olimpia, tempio di Ze
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mento rotondo, robusto, fortemente
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Fig. 4.24 Olimpia, tempio di Zeus,
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Si è molto discusso anche sulla pa
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Tra le copie di originali in bronzo
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Fig. 4.30 Statua di guerriero (Riac
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Fig. 4.32 a,b Auriga, da Delfi. Del
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Fig. 4.34 Statua di Posidone, da Ca
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all’originale, ma introdotti dal
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Fig. 4.39 Statua di Atena. Francofo
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Fig. 4.43 Stele funeraria, da Paro.
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Fig. 4.46 Statua di Nike, da Paro.
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nella mano destra e indossa un morb
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Fig. 4.51 Cratere a calice del Pitt
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Fig. 4.54 Anfora del Pittore di Ber
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Fig. 4.56 Coppa di Onesimos con ete
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Fig. 4.60 Kylix del Pittore di Bryg
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Fig. 4.63a Cratere del Pittore di P
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modelli dello stile arcaico; le sue
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Fig. 4.68a Cratere del Pittore dei
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Fig. 4.70 Cratere del Pittore dei N
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Fig. 4.73 Antefissa dipinta con sil
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Fig. 5.1 Cresila, ritratto di Peric
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per il movimento, sull’effusione
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dimensioni slanciate, potevano arri
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Fig. 5.8 Atene, Acropoli, pianta de
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con otto colonne sui lati corti e d
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Fig. 5.14 Atene, Acropoli, il lato
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igore geometrico e modulare dell’
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È il momento della festa e non vi
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verso il centro della scena (Fig. 5
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Fig. 5.28 Poseidonia, pianta. Fig.
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Fig. 5.31 Atene, Acropoli, il passa
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Fig. 5.36 Atene, Ephaisteion. Fig.
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Bassai (Arcadia), tempio di Apollo
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Fig. 5.45 Atene, Acropoli, Eretteo,
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Fig. 5.46 Statuetta di Atena, da At
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Di Policleto ci restano numerose ci
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si cinge il capo con una benda in s
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È attribuita ad Agoracrito, tra le
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dell’edificio; le sei statue, che
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Fig. 5.58 Cariatide dell’Eretteo,
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lancia per alleggerire il peso del
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Fig. 5.64 Statua di dea, dall’Ago
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Fig. 5.68 Hydria del Pittore di Mei
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morente, che dovrebbe essere stesa
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Fig. 5.74 Lekythos del Pittore di A
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Fig. 5.77a Hydria del Pittore di Me
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Fig. 5.80 Cratere eponimo del Pitto
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iaffermandone la vita: ancora una v
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Fig. 5.84 Stele funeraria di Krito
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6 L’età classica (secolo IV a.C.
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Sempre nel Peloponneso di quegli an
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Fig. 6.4 Epidauro, pianta del teatr
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direttamente un eroe di Tegea, Tele
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vedere che l’artista ha rappresen
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Fig. 6.10 Apollo Sauroctono, Prassi
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Fig. 6.12 Menade di Dresda, Skopas,
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Gli scultori chiamati a lavorare al
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Ancor oggi, come si è detto, è qu
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Nel 377 a.C. Mausolo diventa satrap
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destra un’amazzone, a piedi o a c
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Fig. 6.22 Mausoleo, Mausolo. Londra
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Giovane da Anticitera. Atene, Museo
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Fig. 6.26 Efebo, da Maratona. Atene
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Fig. 6.28 Stele dell’Ilisso. Aten
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usato come urna cineraria da un cer
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Fig. 7.4 Verghina, cassetta ossario
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Fig. 7.6b Verghina, dipinto della c
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con tre colonne tra ante, bordato d
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contempo dal pieno sole; ma erano c
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seguace di Policleto; e, come Polic
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della vita di palestra, e ne ha pre
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Fig. 7.16 Eracle Farnese, Lisippo,
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Nel 334 a.C., a ventidue anni, può
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Fig. 7.18 Alessandro a cavallo, Lis
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quadro del pittore di fiducia di Al
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Fig. 7.22 Particolare con la figura
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Fig. 7.24 Testa di Alessandro, da P
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stesso dice di avere: la stessa cha
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Fig. 7.27 Achille a Sciro, dalla Ca
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possente aspetto, la spada stretta
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gruppo a destra, poi, mostra solo s
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in Tessaglia. L’anno dopo, a Cori
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messi, simbolo di fertilità; la te
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Fig. 8.4 Efebo Getty, da Fano. Mali
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Fig. 8.6 a,b,c Sarcofago di Alessan
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Fig. 8.8 Ritratto di Demostene, cop
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per ornare fontane e giardini di et
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Fig. 8.12 Afrodite di Milo. Parigi,
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mezzo alla cella, relativamente pic
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più impressionante la maestosità.
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Fig. 8.19 Nike di Samotracia. Parig
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Fig. 8.20 Didymaion, pianta. Fig. 8
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Fig. 8.24 Magnesia, tempio di Artem
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Fig. 8.27 Lindo, acropoli. Fig. 8.2
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all’agorà da una grande stoà lu
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Fig. 8.33 Pergamo, pianta dell’ac
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Fig. 8.36 Galata suicida, copia rom
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Fig. 8.38 Gruppo del Pasquino, copi
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Fig. 8.40 Toro Farnese, copia roman
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Dal punto di vista architettonico,
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Pergamo, grande altare, facciata ov
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Fig. 8.47 Altare di Pergamo, grande
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Fig. 8.49 Altare di Pergamo, piccol
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9.2.1 Il «Barocco pergameno» Lo s
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e che era un’opera che andava ant
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Si tratta del solo torso di una pos
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Fig. 9.6 Gruppo di Scilla. Sperlong
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9.3 La scultura del medio e tardo E
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cavallo dal relitto del Capo Artemi
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Fig. 9.13 Polimnia, copia romana. R
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Fig. 9.15 Eros e Psiche, copia roma
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una parte il brutale desiderio d’
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Fig. 9.21 Satiro danzante. Mazara,
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Fig. 9.23 a,b Pugilatore delle Term
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Italici e l’edificio dei poseidon
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della belva a lui sacra come un’E
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Un gusto che viene presto ripreso a
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Fig. 9.32 Atleta Albani, Stefano. R
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Fig. 9.34 Oreste ed Elettra, Menela
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Mosaico della fattucchiera, Dioscur
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ancora oggi, un immediato riconosci
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con il loro nome greco, sino alle s
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Fig. 9.43 a,b Mosaico nilotico, par
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Fig. 9.45 Tazza Farnese. Napoli, Mu
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La fanciulla è ancora legata al gr
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Appendici
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Ordine ionico
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) Visualizzazione del conflitto con
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Pelíke (femminile; plurale pelíka
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Psyktér (maschile; plurale psykté
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iporta il plurale.
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Bibliografia 1 La bibliografia sull
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HOLTZMANN B., L’Acropole d’Ath
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a cura di M. Harari con S. Paltiner
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From Huts to Houses. Transformation
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2010. HEESEN P., Athenian Little-Ma
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WEHGARTNER I., Attisch Weissgrundig
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Hellénique» Suppl. 50, 2007. MASS
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Nella stessa serie: Giorgio Bejor,
show all

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