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La Città della Volpe

Nonostante la sua giovane età, Francis la Volpe ha grandi ambizioni per il futuro. Si lascia alle spalle la tana sul pendio della montagna, quando, alla ricerca di un posto di lavoro, si mette in marcia verso la città con i suoi stivali lucidi per incontrare il sindaco, William il Lupo. Quando il vecchio sindaco lupo va a pesca su un’isola deserta, permette a Francis di utilizzare il suo ufficio. Ma l’avidità di potere di Francis e le sue azioni spietate mettono a disagio gli abitanti della città. C’è qualcosa di sospetto che sta accadendo nella soffitta della biblioteca principale, e i piccioni viaggiatori della città scompaiono misteriosamente. Ci sarà una partita di calcio con il loro paese confinante? E sarà una partita amichevole come è sempre stato?

Nonostante la sua giovane età, Francis la Volpe ha grandi ambizioni per il futuro. Si lascia alle spalle la tana sul pendio della montagna, quando, alla ricerca di un posto di lavoro, si mette in marcia verso la città con i suoi stivali lucidi per incontrare il sindaco, William il Lupo.
Quando il vecchio sindaco lupo va a pesca su un’isola deserta, permette a Francis di utilizzare il suo ufficio. Ma l’avidità di potere di Francis e le sue azioni spietate mettono a disagio gli abitanti della città. C’è qualcosa di sospetto che sta accadendo nella soffitta della biblioteca principale, e i piccioni viaggiatori della città scompaiono misteriosamente.
Ci sarà una partita di calcio con il loro paese confinante? E sarà una partita amichevole come è sempre stato?

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ITALIAN<br />

EDITION<br />

TUULA PERE • ANDREA ALEMANNO<br />

<strong>La</strong> <strong>Città</strong> <strong>della</strong> <strong>Volpe</strong><br />

WickWick


<strong>La</strong> <strong>Città</strong> <strong>della</strong> <strong>Volpe</strong><br />

Storia di Tuula Pere<br />

Illustrazioni di Andrea Alemanno<br />

Impaginazione di Peter Stone<br />

Traduzione italiana di Martina Stefani<br />

ISBN 978-952-325-746-7 (ePub)<br />

ISBN 978-952-325-246-2 (Print)<br />

Prima edizione<br />

Copyright © 2016 Wickwick Ltd<br />

Pubblicatto nel 2016 dalla Wickwick Ltd<br />

Helsinki, Finlandia<br />

Stampato nell’Unione Europea<br />

The Fox's City, Italian translation<br />

Story by Tuula Pere<br />

Illustrations by Andrea Alemanno<br />

<strong>La</strong>yout by Peter Stone<br />

Italian translation by Martina Stefani<br />

ISBN 978-952-325-746-7 (ePub)<br />

ISBN 978-952-325-246-2 (Print)<br />

First edition<br />

Copyright © 2016 Wickwick Ltd<br />

Published by Wickwick Ltd<br />

2016, Helsinki, Finland<br />

Printed in EU<br />

Originally published in Finland by Wickwick Ltd in 2016<br />

Finnish “Ketun kaupunki”, ISBN 978-952-325-194-6 (Print), ISBN 978-952-325-694-1 (ePub)<br />

US English “The Fox's City”, ISBN 978-952-325-195-3 (Print), ISBN 978-952-325-695-8 (ePub)<br />

All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted<br />

in any form or by any means, mechanical, electronic, photocopying, recording, or otherwise, without the prior<br />

written permission of the publisher Wickwick Ltd. The only exception is brief quotations in printed articles and<br />

reviews. For details and written permissions, contact rights@wickwick.fi.<br />

Wickwick books are available at special discounts when purchased in quantity for premiums and promotions as<br />

well as fundraising or educational use. Special editions can also be created to specification. For details, contact<br />

specialsales@wickwick.fi.


ITALIAN<br />

EDITION<br />

<strong>La</strong> <strong>Città</strong> <strong>della</strong> <strong>Volpe</strong><br />

Tuula Pere • Andrea Alemanno<br />

W<br />

ickWick<br />

Children’s Books from the Heart<br />

1


Una giovane volpe di nome Francis amava far rotolare<br />

le pietre lungo il pendio <strong>della</strong> montagna, verso la città.<br />

Da una rupe, osservava il panorama che si apriva davanti a<br />

lui e faceva grandi progetti per il futuro.<br />

“Quando sarò un po’ più grande, mi trasferirò in città”<br />

programmò Francis. “Il mio paese natale è troppo piccolo<br />

per un grande talento come me.”<br />

Francis era indubbiamente una volpe molto diversa dalle<br />

altre. Aveva uno sguardo tagliente, un acuto senso dell’olfatto<br />

e un’arguzia veloce come un lampo. Ma gli mancavano<br />

molte qualità importanti. Non riusciva a immaginare cosa<br />

provassero gli altri animali. E anche se ci fosse riuscito, non<br />

gli sarebbe importato affatto dei loro desideri.<br />

“Un giorno quella città e il mondo intero vedranno di che<br />

pasta sono fatto” si vantava, spingendo giù una pietra più<br />

grande che mai.<br />

2


3


4<br />

Nella tana di Francis, c’erano sette cuccioli di volpe, e lui era quello di mezzo. I<br />

suoi genitori si prendevano cura di tutta la prole e amavano tutti i loro piccoli<br />

nello stesso modo. Francis, tuttavia, sentiva di non ricevere abbastanza cibo o<br />

attenzione. Soprattutto, pensava di non avere abbastanza giocattoli, vestiti o altre<br />

cose.


“Ma Francis, non ti servono tutte quelle cose” sospirava spesso la madre. “I tuoi<br />

armadi e i cassetti sono già tutti pieni. Credo che non ricordi nemmeno tutte le cose<br />

che hai.”<br />

“Ma Mamma, devo avere una bicicletta più veloce” insisteva la giovane volpe. “Voglio<br />

battere i miei fratelli più grandi in una gara e poi tutti i bambini del paese!”<br />

5


Giorno dopo giorno, mamma volpe diventava un po’ più preoccupata. Infine<br />

chiamò il Dottor Gufo per un consiglio. Era colui al quale si rivolgevano spesso<br />

gli animali del paese di montagna quando avevano qualche problema.<br />

“Non so cosa fare” si lamentava mamma volpe. “Francis sta diventando sempre più<br />

difficile ogni giorno che passa. Prima faceva il bullo con i bambini più piccoli di lui,<br />

prendeva i loro giocattoli e i loro spuntini, ma ora ce l’ha con tutti.”<br />

6


“I bambini più grandi non si oppongono?” chiese il Dottor Gufo. “Almeno i fratelli<br />

orsi sono così forti che si potrebbe pensare che Francis farebbe attenzione a non farli<br />

arrabbiare.”<br />

“Mio caro vecchio amico gufo, temo che tu non capisca. È diventato così furbo che<br />

gli altri bambini non sempre si accorgono di come lui riesca sempre ad averla vinta.”<br />

7


In effetti, non esisteva un imbroglione più astuto di Francis. Perfino il gruppo di<br />

gioco dei più grandi andava completamente in tilt a causa degli scherzi che lui<br />

faceva.<br />

Il modo in cui i bambini giocavano insieme cambiò. Niente più nascondino, giochi<br />

con la palla, costruzioni di case sugli alberi o costruzioni di piccole dighe nel<br />

ruscello a primavera. Francis suddivise i bambini in due squadre. Scelse i più grandi,<br />

i più veloci e i più abili per la propria squadra. L’altra squadra era formata da tutti i<br />

bambini più piccoli, più deboli e più lenti.<br />

8


In un primo momento, cercarono di resistergli, ma a poco a poco si sottomisero<br />

tutti alla sua volontà. Alla fine, volevano tutti far parte <strong>della</strong> squadra di Francis,<br />

che vinceva sempre e prendeva tutti i premi.<br />

Se qualcuno provava a mettersi contro di lui, Francis trovava facilmente i mezzi per<br />

spezzare la loro resistenza. I suoi avversari dovevano aspettarsi spiacevoli sorprese,<br />

come uno pneumatico misteriosamente sgonfio o una casa sull’albero distrutta. A<br />

volte, i castelli di sabbia venivano calpestati da qualcuno che portava stivali grandi.<br />

Erano dello stesso numero delle scarpe dell’insegnante del gruppo di gioco, ma<br />

nessuno avrebbe mai sospettato di lei, no?<br />

9


10


I<br />

venti miti <strong>della</strong> primavera furono sostituiti dal cocente sole estivo, e a poco a<br />

poco le piogge autunnali lasciarono spazio ai violenti temporali invernali. Poi fu<br />

di nuovo primavera. Francis non era più una giovane volpe, ma un adulto ormai.<br />

Osservò il suo riflesso nello specchio, soddisfatto di quello che vedeva. In posizione<br />

eretta, gonfiò il petto e sollevò leggermente il mento.<br />

“È giunta l’ora di lasciare la tana” annunciò Francis. “Me ne andrò nella grande città<br />

in riva al mare.”<br />

“Prenditi cura di te, caro figliolo” disse la madre, asciugandosi le lacrime all’angolo<br />

dell’occhio. “E non dimenticarti di noi qui nel tuo paese natale.”<br />

“Ciao, allora!” Francis salutò allegramente e partì. <strong>La</strong> sua mente era già su tutte le<br />

nuove opportunità e le avventure che lo attendevano, e non si girò nemmeno.<br />

11


Quando arrivò nei pressi <strong>della</strong> grande città, Francis si sedette su una pietra per<br />

un po’. Prese una foglia e si strofinò gli stivali fino a farli brillare e si tolse la<br />

polvere dalla pelliccia. Era importante avere un aspetto ordinato, in quanto stava<br />

pensando di presentare una domanda di lavoro al sindaco <strong>della</strong> città. Sicuramente al<br />

vecchio William il Lupo avrebbe fatto comodo un giovane assistente così intelligente.<br />

Francis era sicuramente un tipo in grado di far in modo che le cose funzionassero.<br />

Il vecchio lupo era sindaco già da un po’. Sotto la sua guida, la città sul mare era<br />

cresciuta e si era sviluppata. Gli abitanti erano molto soddisfatti.<br />

Ora, con i suoi stivali lucidi, Francis entrò nell’ufficio di William il Lupo, e offrì i<br />

suoi servizi al vecchio sindaco.<br />

“Credo che sia vero che sto invecchiando e sono anche un po’ stanco” confessò il<br />

sindaco lupo.<br />

“Proprio così, proprio così” concordò Francis. “Sono sicuro che una breve vacanza<br />

su un’isola sperduta ti farebbe bene. Nel frattempo posso occuparmi io di tutte le<br />

incombenze <strong>della</strong> città.”<br />

“Forse hai ragione. Erasmus, che lavora nella biblioteca <strong>della</strong> città, ti farà da guida.<br />

È da sempre il mio amico fidato” disse William il Lupo, accettando il consiglio di<br />

Francis. “Possiamo tenerci in contatto con i piccioni viaggiatori.”<br />

Francis sogghignò tra sé e sé, ma non rivelò i suoi pensieri al lupo. Ci sarebbero stati<br />

un sacco di cambiamenti in città, e nei piani di Francis, sicuramente non c’era posto<br />

per eventuali bibliotecari o piccioni viaggiatori.<br />

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14<br />

Il vecchio sindaco lupo camminò lentamente verso la barca che lo aspettava sulla<br />

riva. Poteva già immaginare i giorni rilassanti in vista dell’isola tranquilla. Inoltre,<br />

avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per andare a pescare e riposare su un’amaca,<br />

ammirando il sole al tramonto.


Il furgone con i bagagli del sindaco <strong>della</strong> città si stava<br />

avvicinando al porto. Gli abitanti <strong>della</strong> città si erano<br />

riuniti in strada per salutare il lupo, che prima d’ora non si era mai preso un lungo<br />

congedo dal suo lavoro. William salutava a entrambi i lati <strong>della</strong> strada, rilassato e<br />

sorridente con tutti.<br />

Francis la <strong>Volpe</strong> camminava vivacemente davanti al furgone. Con il mento<br />

leggermente sollevato, guardava la gente, immaginando come sarebbe stato se<br />

fossero tutti venuti lì per lui. Quel giorno sarebbe arrivato.<br />

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Per prima cosa Francis tornò al municipio. Marciò dritto verso l’ufficio vuoto del<br />

vecchio lupo e si sedette su una sedia da ufficio con lo schienale alto. Dopo un<br />

momento di riflessione, cominciò a suonare freneticamente il campanello sulla sua<br />

scrivania.<br />

“Perché diavolo ci hai messo così tanto?” urlò Francis contro il custode e tutti gli<br />

assistenti di ufficio che si precipitarono nella stanza, allarmati. “Non siete qui per<br />

divertirvi, siete qui per lavorare! Abbiamo un sacco di cose da fare, quindi tirate<br />

fuori il vostro taccuino.”<br />

Gli assistenti annotarono in fretta tutti gli ordini e i piani, uno dopo l’altro. Il<br />

custode inviò fogli e istruzioni in tutto l’edificio, e attaccò anche messaggi ai piedi<br />

dei piccioni viaggiatori, che dovevano essere consegnati più lontano.<br />

“Che mezzi irrimediabilmente lenti e antiquati” sbuffò impazientemente Francis.<br />

“Dobbiamo sbarazzarci dei piccioni. Avremo bisogno di almeno una dozzina di<br />

falchi ben addestrati per sostituirli. Ordinateli subito dalle montagne.”<br />

“Ma i piccioni viaggiatori sono importanti. Con il loro aiuto possiamo tenerci in<br />

contatto con il sindaco assente” cercò di intervenire il custode, ma la volpe non lo<br />

ascoltava.<br />

17


Un paio di giorni dopo, il primo piccione viaggiatore portò<br />

un messaggio dall’isola. Era una lettera da parte del vecchio<br />

sindaco lupo.<br />

Caro Francis.<br />

<strong>La</strong> mia vacanza è iniziata bene, ho catturato<br />

un sacco di pesci e i venti sono miti. Ricorda di<br />

prenderti cura <strong>della</strong> città e dei suoi abitanti. Se<br />

dovessi avere dei dubbi, puoi sempre rivolgerti<br />

al mio caro amico Erasmus. Se c’è qualcosa di<br />

urgente, manda un piccione viaggiatore con<br />

un messaggio per me, e tornerò in barca al più<br />

presto possibile.<br />

Con calorosi saluti a tutti, il vostro sindaco,<br />

William il Lupo<br />

18


Francis diede una rapida occhiata al messaggio, lo accartocciò a forma di palla<br />

e lo gettò nel cestino. Un nuovo piano si stava formando nella sua mente. Per<br />

eseguirlo, avrebbe dovuto trovare un paio di gabbie per uccelli, una trappola e una<br />

gran quantità di delizioso cibo per uccelli. E soprattutto, avrebbe dovuto trovare un<br />

posto tranquillo in cui non andava nessuno.<br />

Voltandosi con la sua sedia da ufficio girevole, le finestre <strong>della</strong> soffitta nell’edificio<br />

<strong>della</strong> biblioteca di fronte catturarono l’attenzione <strong>della</strong> volpe.<br />

“In realtà, domani è il momento giusto per andare a trovare Erasmus il bibliotecario”<br />

sorrise Francis con aria di sufficienza.<br />

19


Al mattino, Erasmus stava sui gradini <strong>della</strong> biblioteca, in attesa di incontrare il<br />

sostituto del sindaco <strong>della</strong> città. Fu un po’ sorpreso dall’improvviso interesse<br />

del sostituto per l’edificio <strong>della</strong> biblioteca, ma glielo mostrò con gentilezza, dalla<br />

cantina alla soffitta.<br />

“In realtà, penso che dovrei avere anche la chiave <strong>della</strong> biblioteca” disse Francis alla<br />

fine <strong>della</strong> visita. “Dopo tutto, sono il sostituto del sindaco <strong>della</strong> città e dovrei avere<br />

accesso alla biblioteca tutte le volte che ne ho bisogno.”<br />

“Credo di sì, se lo ritieni necessario” acconsentì Erasmus, dando a Francis una chiave<br />

di riserva.<br />

<strong>La</strong> notte seguente, una figura oscura correva avanti e indietro sui gradini <strong>della</strong><br />

biblioteca, trasportando trappole di uccelli, gabbie e sacchi pieni di cibo per uccelli.<br />

Da terra, nessuno poteva notare che alcune delle finestre <strong>della</strong> soffitta erano state<br />

aperte e che c’era una scia di cereali e altre delizie per uccelli sui davanzali, che<br />

portavano direttamente alle trappole e alle gabbie.<br />

In pochi giorni, tutti i piccioni viaggiatori <strong>della</strong> città furono rinchiusi nella soffitta<br />

<strong>della</strong> biblioteca.<br />

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<strong>La</strong> squadra di calcio <strong>della</strong> città si stava preparando per un grande evento. Erasmus,<br />

il bibliotecario, era il tesoriere del club, e aveva incontrato la volpe per parlare<br />

degli accordi. <strong>La</strong> partita finale si sarebbe giocata presto, e la squadra ospite sarebbe<br />

venuta direttamente dal paese confinante. <strong>La</strong> città era tutta presa dai preparativi:<br />

gli abitanti completavano lo stadio di calcio per la partita, rendendo le camere<br />

disponibili per accogliere i visitatori, cucinando cibo in abbondanza per loro e<br />

decorando le strade.<br />

“Dobbiamo vincere questa partita. Dobbiamo festeggiare la nostra vittoria,<br />

e farò un discorso stimolante, dall’alto di un podio” pianificò la volpe. “Che<br />

peccato che la squadra ospite sia in condizioni così buone.”<br />

“Ma ciò che conta davvero non è continuare l’antica tradizione?” provò a<br />

dire Erasmus il bibliotecario cercando di calmare la volpe. Anche lui era<br />

un grande appassionato di calcio, ma sapeva<br />

godersi una partita, anche senza vincere.<br />

“Certo che no” sbuffò la volpe. “Ciò che<br />

conta è ottenere una vittoria schiacciante<br />

e il più grande trofeo possibile. È così che<br />

porteremo a casa tutta la gloria.”<br />

23


Erasmus scosse la testa e tornò alla pace e alla tranquillità <strong>della</strong> biblioteca. <strong>La</strong><br />

volpe rimase da sola, a preparare i suoi piani grandiosi senza fermarsi davanti a<br />

nulla.<br />

Il sindaco temporaneo diede ordine che la squadra ospite avesse disputato i suoi<br />

allenamenti pre-partita in un piccolo campo sportivo situato nella periferia <strong>della</strong><br />

città. I tubi dell’acqua erano in ristrutturazione, e anche l’erba del campo era in<br />

manutenzione.<br />

24


Per quanto riguarda la squadra di casa, la volpe la ospitò in un nuovo palazzetto<br />

dello sport tutto lucidato che si trovava proprio accanto allo stadio sistemato<br />

recentemente. Per assicurarsi il successo, aveva integrato la squadra con sei coyote<br />

noti nella città vicina per i loro metodi duri. Secondo le regole, tutti i giocatori<br />

dovevano essere residenti permanenti <strong>della</strong> città che rappresentavano. Il nuovo<br />

sindaco ordinò di costruire degli alloggi per i coyote accanto al municipio.<br />

“Nessuno si lamenterà” sorrise la volpe, soddisfatta di sé. “Abbiamo seguito ogni<br />

regola rigorosamente.”<br />

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<strong>La</strong> settimana prima <strong>della</strong> partita, la volpe trascorse ogni minuto e impiegò tutte<br />

le sue energie nella pianificazione dei festeggiamenti per la vittoria. Non voleva<br />

perdere tempo a dormire o a mangiare. Il suo mantello si aggrovigliò, aveva le<br />

occhiaie sotto agli occhi e i suoi piani diventarono ancora più bizzarri.<br />

“Tutti gli abitanti <strong>della</strong> città devono indossare abiti coordinati. A ognuno verrà<br />

consegnata una nuova collana con lo stemma <strong>della</strong> città” proclamò, emozionata.<br />

“In realtà, al posto dello stemma, potrebbe esserci la mia immagine.<br />

Dopo tutto, sono ufficialmente il sindaco responsabile <strong>della</strong><br />

città ora.”<br />

26


E<br />

poi pensò che tutti avrebbero dovuto essere radunati per una prova, in cui<br />

avrebbero imparato i nuovi applausi. In cima al tifo per la squadra di casa, la<br />

folla avrebbe dovuto gridare ad alta voce, ripetendo la frase: “Viva la volpe, il nostro<br />

capo e amico del calcio.”<br />

27


28


Erasmus cominciava davvero a preoccuparsi. I piani<br />

<strong>della</strong> volpe avrebbero rovinato l’intero evento<br />

sportivo. Il bibliotecario aveva cercato di adattarsi a tutte<br />

le infinite esigenze, ma ora la volpe aveva davvero superato<br />

ogni limite.<br />

“Questa non è affatto la festa sportiva che avrebbe voluto il<br />

nostro vecchio lupo” pensò Erasmus. “Mi chiedo se sappia<br />

cosa sta succedendo qui.”<br />

Il bibliotecario era seduto da solo nell’edificio silenzioso<br />

<strong>della</strong> biblioteca. Ora nessuno aveva tempo per venire lì<br />

e prendere in prestito dei libri. Mentre rimuginava sulla<br />

strana situazione, qualcosa attirò la sua attenzione. Il<br />

palazzo non era del tutto silenzioso, dopo tutto. Da<br />

qualche parte sopra di lui, sentiva distintamente degli<br />

uccelli tubare. Era come se una grande pentola stesse<br />

bollendo con centinaia di bolle che ronzavano sulla<br />

stufa.<br />

Erasmus andò alla ricerca <strong>della</strong> fonte del suono.<br />

Controllò ogni stanza, una dopo l’altra, e infine salì le<br />

scale fino alla soffitta. Il rumore era sempre più forte.<br />

29


<strong>La</strong> pesante porta <strong>della</strong> soffitta si aprì. Erasmus non riusciva a credere ai suoi occhi.<br />

L’intera stanza era piena di piccioni in gabbia. Anche i piccioni del sindaco erano<br />

tra loro, con lo stemma <strong>della</strong> città appeso al collo.<br />

“Sto cominciando a capire” disse Erasmus tra sé e sé, annuendo pensieroso. “Devo<br />

inviare subito una lettera al vecchio sindaco. Questo metterà fine alla vacanza.”<br />

Presto, un piccione viaggiatore ufficiale prese il volo dalla finestra e si diresse verso<br />

l’isola delle vacanze visibile all’orizzonte. Poi Erasmus diede da mangiare al resto<br />

degli uccelli imprigionati in soffitta e aprì le porte di tutte le gabbie.<br />

Gli abitanti <strong>della</strong> città si chiesero perché uno stormo di inquieti piccioni viaggiatori<br />

stesse volando sulla biblioteca e sul municipio.<br />

30


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William il Lupo era furioso. Il suo umore vacanziero scomparve nel momento<br />

in cui lesse il messaggio urgente del suo amico Erasmus. Non si sarebbe mai<br />

aspettato una cosa del genere, anche se dovette ammettere che la giovane volpe<br />

sembrava un po’ ‘troppo zelante.<br />

“Portiamo i bagagli più importanti sulla barca e mettiamoci in marcia” disse il<br />

vecchio lupo alla moglie. “Non si può aspettare per rimettere la città sul binario<br />

giusto. Avrò un sacco di tempo per andare a pesca.”<br />

Nel pomeriggio, il lupo tornò nel suo ufficio. Fece sedere il suo sostituto davanti alla<br />

sua scrivania e chiese una spiegazione. <strong>La</strong> volpe descrisse nei dettagli tutti i suoi<br />

successi, cercando di presentare le sue azioni sotto una luce favorevole.<br />

“Puoi dire quello che vuoi” brontolò il lupo. “Sei ossessionato dal potere! È una<br />

brutta malattia. Credo che dovrei mandarti sull’isola deserta per farti guarire.”<br />

33


Alla fine, però, il cuore del lupo si addolcì. Concesse alla volpe di venire a vedere<br />

la partita di calcio finale e si sedette accanto a Francis in tribuna. Ma non fece<br />

alcun discorso, e permise agli abitanti <strong>della</strong> città di indossare gli abiti che volevano.<br />

<strong>La</strong> volpe si arrabbiò quando scoprì che i coyote che aveva acquisito come rinforzi non<br />

furono autorizzati a giocare per la squadra di casa. Il lupo non si arrese, nonostante<br />

l’insistente tentativo di persuasione <strong>della</strong> volpe.<br />

“In questa città giochiamo in modo leale” disse il vecchio sindaco. “Ma ho<br />

trovato qualcosa da far fare anche ai tuoi coyote. Guarda lì.”<br />

34


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I<br />

coyote erano posizionati nel corridoio <strong>della</strong> tribuna per una rappresentazione di<br />

ginnastica. Essendo così grossi e avendo le spalle larghe, formavano un’imponente<br />

piramide e non ebbero problemi a sollevarsi a vicenda.<br />

Pur essendo uno spettacolo straordinario, Francis la <strong>Volpe</strong> non riusciva a nascondere<br />

la sua delusione. Invece <strong>della</strong> ginnastica, avrebbe preferito vedere i coyote salire sul<br />

podio dopo la partita, con medaglie d’oro appese al collo.<br />

Infine, i sogni <strong>della</strong> giovane volpe si infransero quando la squadra ospite<br />

vinse la partita per un goal. Le spalle di Francis la <strong>Volpe</strong> caddero a<br />

terra.<br />

“Suvvia, Francis, è solo un gioco” lo consolò il vecchio lupo. “E<br />

l’anno prossimo, ci sarà un altro incontro amichevole. Questo è<br />

ciò che conta davvero.”<br />

37


Nonostante la sua giovane età, Francis<br />

la <strong>Volpe</strong> ha grandi ambizioni per il futuro. Si lascia alle<br />

spalle la tana sul pendio <strong>della</strong> montagna, quando, alla ricerca<br />

di un posto di lavoro, si mette in marcia verso la città con i suoi<br />

stivali lucidi per incontrare il sindaco, William il Lupo.<br />

Quando il vecchio sindaco lupo va a pesca su un’isola deserta,<br />

permette a Francis di utilizzare il suo ufficio. Ma l’avidità di<br />

potere di Francis e le sue azioni spietate mettono a disagio gli<br />

abitanti <strong>della</strong> città. C’è qualcosa di sospetto che sta accadendo<br />

nella soffitta <strong>della</strong> biblioteca principale, e i piccioni viaggiatori<br />

<strong>della</strong> città scompaiono misteriosamente.<br />

Ci sarà una partita di calcio con il loro paese confinante? E sarà<br />

una partita amichevole come è sempre stato?<br />

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