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la pratica di separazione dei<br />
coniugi Baldini.<br />
Francesco mi aveva riferito<br />
l’esito penoso dell’incontro<br />
tra i due anziani coniugi avvenuto<br />
nel suo studio.<br />
— Sua moglie, Flavia, è una<br />
donna dolcissima e non mi è<br />
sembrata per niente “ripiegata<br />
su se stessa”, — mi aveva<br />
raccontato. — Non dimostra<br />
affatto la sua età, è ancora<br />
una bella donna, ma quello<br />
che più mi ha sconvolto<br />
è che non aveva la minima<br />
idea delle intenzioni del marito!<br />
— Non le ha accennato<br />
nulla? Che gran vigliacco! —<br />
esclamai. — E tu, come hai<br />
gestito la cosa?<br />
— Con profondo imbarazzo.<br />
Lui ha iniziato a elencare i<br />
difetti della moglie, descrivendola<br />
come una donna dalla<br />
mentalità chiusa, che non gli<br />
concedeva la libertà di socializzare<br />
con altri e, soprattutto,<br />
animata da un’ossessiva gelosia.<br />
A quel punto, lei ha specificato<br />
che quella che lui definiva<br />
ossessiva gelosia non era<br />
altro che una normale reazione<br />
al fatto che aveva scoperto<br />
il suo tradimento con una ex<br />
collega, più giovane di lui di<br />
ben vent’anni...<br />
— Ecco, vedi che c’era di<br />
mezzo una donna! E lui ha<br />
negato?<br />
— Non esattamente, si è rivolto<br />
a me con fare vittimistico,<br />
“Le spieghi lei, avvocato”,<br />
mi ha supplicato. Ma io non<br />
avevo alcuna intenzione di<br />
reggergli il gioco e ho detto<br />
chiaramente: “Signora, suo<br />
marito vuole la separazione”!<br />
Lei è sbiancata ed è rimasta<br />
in silenzio, poi è scoppiata a<br />
piangere e l’ho fatta accompagnare<br />
nella stanza accanto<br />
perché si calmasse. Baldini<br />
pretendeva che io recitassi<br />
il ruolo dell’assistente sociale<br />
e convincessi la moglie ad accettare<br />
una separazione consensuale,<br />
capisci?<br />
— Un uomo che si comporta<br />
in modo così vile non merita<br />
commenti, — ribadii, disgustata.<br />
— Sono d’accordo. Anche<br />
se credo che la sua viltà sia,<br />
da un certo punto di vista, giustificabile...<br />
— Come puoi affermare<br />
questo? — replicai, allibita.<br />
Francesco tirò un profondo<br />
sospiro, poi disse:<br />
— Gli è mancato il coraggio…<br />
Hai ragione, non è giustificabile.<br />
Ma io sono convinto<br />
che non sia riuscito a confessare<br />
a sua moglie la verità<br />
perché, in fondo, le vuole<br />
bene, forse l’ama ancora. Ma<br />
l’altra donna l’ha messo con<br />
le spalle al muro. In casi come<br />
questo, credimi, vorrei cambiare<br />
professione!<br />
Compresi il suo stato d’animo<br />
e gli strinsi un braccio, in<br />
segno di solidarietà. Al posto<br />
suo, credo che avrei sbattuto<br />
fuori dallo studio il signor<br />
Baldini, ma io avevo un carattere<br />
impulsivo e lo sapevo.<br />
Nei giorni seguenti ebbi<br />
ben altro a cui pensare. Da<br />
qualche tempo Francesco e io<br />
cercavamo di avere un bambino;<br />
in seguito a un ritardo<br />
avevo fatto il test di gravidanza<br />
e, finalmente, era risultato<br />
positivo ma, prima di parlarne<br />
con mio marito, volevo interpellare<br />
la ginecologa.<br />
Quel lunedì mattina avevo<br />
appuntamento con la dottoressa.<br />
Dopo meno di un’ora<br />
uscii dal suo ambulatorio al<br />
culmine della felicità: ero incinta!<br />
Non vedevo l’ora di arrivare<br />
in azienda per dirlo a<br />
mia madre, ma, appena varcata<br />
la soglia del suo ufficio,<br />
mi afflosciai come un palloncino<br />
bucato.<br />
— Cos’è successo? — chiesi,<br />
vedendola in lacrime.<br />
— Quello che doveva<br />
succedere, — rispose con<br />
tono piatto. — Questa mattina…<br />
ho avuto la conferma<br />
che temevo.