Cooperazione Nel <strong>2016</strong> l’Istituto ha partecipato, all’interno di consorzi internazionali, a bandi di progetti in Algeria, Sierra Leone e Albania e, in qualità di partner tecnico, ha preso parte a progetti sia in Kosovo, Bangladesh, Cina, Algeria e Macedonia, sia in tre iniziative nell'ambito del programma della Commissione Europea Better Training for Safer Food (Contingency planning, Zoonoses, Semen Ova), nonché al progetto europeo “Multiple Framework contract Lot 1 Rural development and food security” in consorzio con altri nove partner. Per quanto concerne i progetti Twinning finanziati dall’OIE, è ancora in corso l’OIE Cooperation project “Capacity development for implementing a Geographic Information System (GIS) applied to surveillance, control and zoning of avian influenza and other emerging avian diseases in China”. Nel <strong>2016</strong> l’Istituto è stato visitato per periodi di stage e formazione da 35 tirocinanti dell’Università, 56 tirocinanti di Istituti Superiori/Professionali, 52 studenti in visita didattica e 48 volontari, di cui 17 provenienti da Paesi Europei, Africani e del Medio Oriente. Formazione e comunicazione Anche nel <strong>2016</strong> l’Istituto ha realizzato la comunicazione verso l’esterno prima di tutto nel rispetto di quanto previsto dalla normativa (Amministrazione trasparente) e, quindi, privilegiando i contenuti scientifici. È stata svolta un’intensa attività di content curation nel sito web, attraverso la produzione costante di contenuti scientifici di carattere divulgativo. Parallelamente l’attività editoriale ha segnato un incremento quantitativo nei lavori di grafica, infografica e video. L’attività di web communication, proseguita sui canali social (YouTube, Facebook, Twitter) è stata arricchita con lo sviluppo di applicativi e interfacce web. Il settore di media relation si è ulteriormente sviluppato: oltre la metà dei contatti stampa si sono concretizzati in interviste e/o servizi giornalistici, alcuni di essi su testate nazionali e con i ricercatori IZSVe in qualità di esperti. Come negli anni passati, la formazione erogata ha riguardato sia il personale dell’Istituto sia alcune categorie di utenti esterni (per la maggior parte operatori del SSN e delle imprese alimentari). Anche in questo caso è stato garantito il rispetto della normativa (es. sicurezza dei lavoratori, anche attivando l’iniziativa formazione-formatori che ricorrendo a formatori interni ha garantito il minore rapporto costi/benefici) e privilegiata la formazione ECM. In sintesi, l’attività formativa svolta è stata la seguente: è stato rispettato l’89% di quanto previsto dal Piano Formativo Aziendale (PFA), la realizzazione di 110 eventi formativi (44 rivolti agli utenti esterni, 66 ai dipendenti IZSVe); la qualità di dei corsi erogati, nel complesso è stata valutata molto positivamente. In totale, il numero dei partecipanti è migliorato rispetto all’anno precedente, 6393 contro i 4682 nel 2015. Ricerca Il livello della produzione scientifica dell’IZSVe è aumentato, rispetto all’anno precedente, registrando un incremento dell'impact factor normalizzato dell’Istituto che è passato da 372,9 (dato relativo al 2015) a 431,3. Tale aumento è attribuibile al mantenimento di ottimi livelli qualitativi e quantitativi nella pubblicazione di lavori su riviste peer-reviewed in ambito internazionale. Il numero totale dei lavori scientifici, divulgativi e contributi a convegni dell’Istituto è stato pari a 347, equivalente ad un aumento del 9% rispetto al 2015 (318 pubblicazioni), principalmente dovuto a un incremento delle pubblicazioni di lavori su riviste scientifiche. I progetti di ricerca gestiti dall’IZSVe sono stati 150, di cui 13 (9%) a livello internazionale. Qualità Le normative comunitarie e nazionali sulla sicurezza alimentare e la salute animale prevedono per i laboratori l’applicazione di sistemi di qualità che garantiscano l’accreditamento delle procedure di prova e il mantenimento di elevati standard qualitativi non solo in ambito analitico ma per tutta l’attività aziendale. Negli ultimi anni, il sistema di qualità dell’Istituto, oltre a garantire, anche attraverso la regolare esecuzione di audit interni, l’adozione di adeguati standard qualitativi, ha sperimentato soluzioni applicative finalizzate alla semplificazione della gestione routinaria delle procedure e dei documenti. 4
INTRODUZIONE La conformità alle norme di riferimento per ciascun settore di attività è stata comprovata dal mantenimento delle attestazioni riconosciute all’IZSVe da parte di organismi terzi di certificazione e accreditamento: - norma “UNI EN ISO/IEC 17025:2005” per l’attività analitica; - “UNI EN ISO 9001:2008” per la produzione di terreni di coltura e soluzioni per uso laboratoristico; - “UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010” per le attività inerenti il circuito inter-laboratorio AQUA-Microbiologia; - “UNI EN ISO 9001:2008” e “UNI ISO 29990:2011 per le attività di progettazione ed erogazione di eventi formativi per utenza esterna (istituzionale e non) negli ambiti di sicurezza alimentare e sanità animale e per il personale interno nelle tematiche di interesse. In particolare, riguardo l’accreditamento delle procedure di prova, si segnala che è stato applicato l’accreditamento in campo flessibile per la chimica e sono state accreditate ulteriori prove di sanità animale, anche in vista della prossima promulgazione dell’Animal Health Law. Stefano Marangon Direttore Sanitario RELAZIONE TECNICA <strong>2016</strong> 5
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Per quanto riguarda l’editoria cl
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