Phoenix Fanzine #4
Quarto numero della nostra rivista online free! /// Data di uscita: 13 Agosto 2015 //// LINK UTILI: http://phoenixfanzine.wix.com/phoenix-rebirth & https://www.facebook.com/phoenixlafanzine/
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CAPITOLO 1<br />
Pensieri<br />
-Aaaaaaaaah - Edward apre di scatto gli occhi,non ha neppure il tempo di riprendersi che sente<br />
il suo corpo cadere di peso a terra. Ancora confuso si alza,anche se a fatica. Si guarda attorno<br />
con aria confusa,disorientata,qualcosa non gli torna: e’ nella sua stanza, ancora intera, non ha<br />
un singolo graffio,nessuna finestra rotta o soffitto sfondato. Rapido si sporge dalla finestra,<br />
sulla foresta il sole e’ alto,non ci sono ne voragini ne alberi in fiamme. Arretra lentamente,nella<br />
sua testa ci sono fin troppe domande a cui non riesce a dare risposta. -Ma che diav...- Tenta in<br />
ogni modo di convincersi che non sia accaduto nulla, eppure quell’evento gli era parso così<br />
reale, così vivo; si tira uno schiaffo cercando di non pensarci. -Non era nulla...- Decide allora<br />
di scendere, ha un the da prendere,questo non l’ha dimenticato. Esce lentamente dalla stanza<br />
chiudendo la porta dietro sé. Con calma scende le scale e quando arriva giù un oggetto attira la<br />
sua attenzione: a terra,vicino ad un mobile,c’e’ il suo arco. Si da una pacca sulla fronte, ricorda<br />
che quando sua madre gli aveva dato le valigie non se l’era sentito più in mano, probabilmente<br />
gli era caduto. Lo raccoglie e con cura lo appoggia sul mobile,tornerà a prenderlo dopo.<br />
-Edward dai vieni qui, il the e’ pronto!- Amy si sporge dalla porta della cucina con la teiera in<br />
mano; il suo sorriso e’ perfetto con il profumo dei biscotti appena sfornati.<br />
-Arrivo!- Tentando di dimenticare gli ultimi dieci minuti si avvia, mascherando l’inquietudine<br />
dietro a un’aria tranquilla e contenta, verso la cucina. Appena varca la soglia sembra un’altra<br />
persona: entra sorridendo mentre si accomoda al tavolo della cucina, appositamente decorato<br />
e colorato per l’occasione. Ma non solo,gli scaffali sono ornati con piccoli vasi di fiori e ricami<br />
colorati accanto ai fornelli dove,con impazienza, la teiera sbuffa come se chiedesse di essere<br />
tolta dal fuoco. Edward, senza farselo chiedere, si accomoda sulla prima sedia che trova mentre<br />
sua madre lo guarda con aria contenta.<br />
-Ben svegliato,dormiglione-<br />
Per un singolo istante gli si sgranano gli occhi. Non ha capito male, ha detto proprio “dormiglione”.<br />
Come faceva a saperlo?. Una singola spiegazione era logica...<br />
-Si, ti ho chiamato un paio di volte e visto che non scendevi sono venuta fino in camera tua<br />
e quando ho visto che dormivi ti ho lasciato dormire. Amy ha dovuto rifare il the in quanto<br />
l’altro si era ormai freddato-<br />
Ad Amy scappa una risatina mentre porta il the in tavola e lo versa su delle eleganti tazzine di<br />
porcellana finemente decorate. Lui si volta verso sua zia<br />
-Scusa zia-<br />
-Tranquillo Ed, ne ho fatto dell’altro e sono sicura che questo sia migliore- Lentamente avvicina<br />
la testa alla tazzina fissando il liquido arancio scuro e i granelli di zucchero che volteggiano<br />
leggeri formando un vortice mentre il cucchiaino ruota. Per un secondo e’ preso, perso in quel<br />
vortice, in balia del cucchiaio, immerso nei suoi pensieri e soprattutto,la sua mente e’ concentrata<br />
su un’unica cosa: quella ragazza misteriosa. Lei, sbucata dal nulla, e’ già al centro della<br />
sua attenzione.<br />
Non era nulla di speciale,una ragazza come tante...o quasi, quella daga sul fianco le dava un’a-