VNM Dicembre 2015

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ATTIVITà ASSOCIATIVA Ritorno in Val d’Alpone Delegazione belga guidata dall’on. Salvi ha incontrato il sindaco Cavazza Importante incontro in Comune a San Giovanni Ilarione tra una delegazione di migranti belgi originari della Val D’Alpone guidati dall’ On. Veronique Salvi e il Sindaco Ellen Cavazza. I nonni della parlamentare belga partirono da Castelvero di Vestenanova nel 1950. Artefice dell’evento, che si è svolto sabato 3 ottobre, Antoine Di Franco. Presenti il Presidente Fernando Morando, il Vicepresidente Benito Marchetti, il Presidente del circolo Val D’ Alpone Luigino Confente e il segretario Paolo Marconi. Da Charleroi, città da sempre legata a doppio filo con Verona e l’Italia, sono arrivati per l’occasione il Presidente del Circolo Veronesi nel Mondo Gianni De Nardi accompagnato da un nutrito gruppo di parenti e amici. In serata ha avuto luogo una cena in cui si è esibito il gruppo musicale “I Falchi” capitanati dall’inesauribile Antoine che ha allietato i presenti durante il momento conviviale. UN RINGRAZIAMENTO AGLI SPONSOR DELLA GIORNATA PRE-NATALIZIA Se la festa pre-natalizia dei Veronesi del Mondo ha avuto successo, come abbiamo scritto nell’articolo di pagina 15, il merito è anche delle aziende che hanno offerto i loro prodotti allietando i palati dei tanti presenti: un grazie dunque a Pastificio Rana di San Giovanni Lupatoto per l’ottima pasta fresca; a Cantina Sartori di Santa Maria di Negrar e Cantina Maltraversi di San Giovanni Ilarione che hanno fornito gli apprezzati vini; a Melegatti che, tramite l’Avv. Perazolli ha messo a disposizione il pandoro utilizzato per il dolce. 17
DAI CIRCOLI Un libro sui Mondardo Ripercorrerà le tappe della famiglia sanbonifacese, in Brasile dal 1891 Una famiglia con tanti discendenti e una storia più che centenaria: questa è la famiglia Mondardo. E per registrare questa storia adesso la famiglia si sta organizzando per scrivere un libro. Una delle pronipoti di Domenico Mondardo, il primo della famiglia ad approdare in terre brasiliane nel 1891, si è assunto l’incarico di radunare documenti, storie, aneddoti e fotografie per poi trasformare il tutto nel libro che racconterà la storia della famiglia, sin dalla partenza da San Bonifacio, passando per le difficoltà iniziale dell’arrivo e della sistemazione, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando la famiglia conta ormai più di due milla discendenti. Il libro quindi, oltre a ripercorrere la strada che hanno fatto i Mondardo in Brasile, cerca anche di mettere in luce la vita in Italia prima della partenza, come il paese si stava sviluppando e perche la famiglia Mondardo, così come altre tantissime famiglie, in quel momento abbiano deciso di abbandonare il proprio Paese per andare verso una meta sconosciuta e incerta. L’Italia, alla fine del 1800 era ai primi passi dell’unificazione del territorio, il che vuol dire che si era da poco lasciata alle spalle guerre devastanti. Inoltre, l’inizio di quello che oggi si potrebbe chiamare globalizzazione aveva creato disagi all’agricoltura nazionale mettendo in crisi tutti i suoi cittadini, che vivevano soprattutto di quella. In questo scenario arriva dal Brasile la richiesta di mano d’opera con le promesse di terre feconde e soprattutto di proprietà. Quindi, i Mondardo, così come tantissime altre famiglie decisero di spostarsi e rischiare il tutto per tutto nella speranza, con il proprio lavoro, di poter sopravvivere degnamente. Per non farsi scappare nessun dettaglio Daniela Mondardo, la pronipote e scrittrice, è andata in Italia, a San Bonifacio, provincia di Verona, a trovare la famiglia Mondardo che ancora vive li, per cercare di conoscere un po’ meglio la storia. Anche la famiglia adesso si è data alla ricerca per aiutare a ricostruire la storia della famiglia emigrata.Il proposito è quello di avere il libro entro il 2016 e di presentarlo all terzo incontro della famiglia che si vorrebbe organizzare nella città di Nova Veneza-Santa Catarina-Brasile, dove si sono stabiliti al loro arrivo dall’Italia. A PATRIZIA FLODER REITTER IL PREMIO “DONNE CHE CE L’HANNO FATTA” Patrizia Floder Reitter, direttore di Infoitaliaspagna.com, che da anni informa gli italiani in Spagna, ha ricevuto il premio “Donne che ce l’hanno fatta” attribuitole a fine novembre a Barcellona (a destra la foto). La motivazione sottolinea “il suo grande impegno professionale e di vita, per le sue reali competenze in campo giornalistico e nella comunicazione e per la sua sensibilità nell’affrontare i temi di attualità, per garantire l’informazione ai connazionali italiani in Spagna”. E’stata l’unica italiana premiata. La cerimonia di consegna ufficiale ha avuto luogo sabato 26 settembre, a Milano Expo: il Premio internazionale è destinato alle figure femminili che si sono contraddistinte per capacità e competenze nei più svariati settori. 18
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