MANUALE PROFESSIONALE
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Un altro elemento da valutare è il cambiamento di abitudini: se in un periodo di vacanza<br />
stiamo lontane dal cassetto delle chiavi di cui sopra, ci accorgeremo di non avere alcun<br />
misterioso segno in più.<br />
Per un’immagine ancora più chiara ed esaustiva si pensi a una vetrofania: se non<br />
aderisce perfettamente al vetro si formano delle bolle. È lo stesso principio.<br />
Le “bugie” raramente si riassorbono e solo se la loro estensione è minima; nella<br />
maggioranza dei casi seguono la crescita dell’unghia e spariscono quando arrivano<br />
all’angolo libero perché hanno la stessa colorazione.<br />
2.2.3 Ematomi<br />
Analizziamo l’ultimo dei tre segni che più spesso si possono osservare sulle unghie delle<br />
nostre clienti: l’ematoma. L’ematoma si presenta come una macchia subungueale (Figura<br />
4.18), cioè sotto la superficie del letto ungueale; il suo colore varia sempre dal nero al<br />
violaceo, come nei comuni lividi; su queste unghie si potrà lavorare solo se il trauma non<br />
ha interessato la zona della matrice.<br />
Entriamo nel dettaglio. Il trauma subungueale è abbastanza frequente: è sufficiente<br />
appendere un quadro usando il martello con distrazione o chiudere in maniera troppo<br />
frettolosa e disattenta il cassettone di un armadio per ritrovarsi dolenti e con l’unghia<br />
segnata.<br />
Per prima cosa dobbiamo valutare l’impatto del trauma sull’unghia e, in particolare,<br />
appurare con assoluta certezza se ha interessato la zona della matrice.<br />
Potremmo trovarci di fronte a un possibile distacco del letto ungueale dalla matrice o, nei<br />
casi in assoluto più gravi, al danneggiamento irreparabile della matrice con la<br />
conseguente caduta totale dell’unghia e l’impossibilità della sua ricrescita. In questi casi<br />
non è possibile intervenire con la ricostruzione, sarebbe uno sforzo inutile e vano.<br />
Se invece il trauma ha interessato solo il letto ungueale (e possiamo averne la conferma<br />
controllando la regolare crescita dell’unghia) possiamo tranquillamente eseguire il<br />
trattamento di ricostruzione, magari utilizzando i gel specifici che consentono di<br />
camuffare perfettamente ogni tipo di segno (i gel da camouflage o da onicofagia) o i gel<br />
colorati da applicare sopra la ricostruzione come smalti che coprono perfettamente ogni<br />
difetto estetico.<br />
I tre casi descritti (solchi longitudinali, “bugie” ed ematomi) sono gli unici per i quali<br />
possiamo procedere a effettuare la ricostruzione senza il parere dello specialista<br />
dermatologo.<br />
In tutti e tre i casi, infatti, si tratta di danneggiamenti che non sono dovuti a una<br />
patologia in corso, ma semplicemente a piccoli traumi che l’organismo è in grado di<br />
riparare da solo e che non necessitano di particolari cure mediche.<br />
Qualunque altro segno, macchia, lesione che non sia riconducibile alle tre tipologie<br />
esaminate sopra richiede una valutazione dermatologica. Prima di procedere al<br />
trattamento di ricostruzione, cioè a coprire le unghie con un gel, dovremo quindi inviare<br />
la cliente a un dermatologo, attendere la sua diagnosi e la sua autorizzazione<br />
Pagina 24 di 70