Jolly Roger_01_03
Jolly Roger Magazine, rivista mensile di Arte, Letteratura e Attualità #LetterAttualitArte
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ON WRITING<br />
ON WRITING<br />
citare è un’arte rara<br />
L’importanza della ricerca nelle citazioni<br />
Approssimazione e presunzione sono due nemici temibili<br />
Dice: già dal sottotitolo parti<br />
polemico.<br />
Oh, sì... e non sapete quanto!<br />
In effetti ho un sassolino nella<br />
scarpa che a forza di sentirne<br />
parlare si è ingigantito e moltiplicato<br />
al punto che se dovessi<br />
tirar fuori tutto quello che è<br />
diventato, probabilmente potrei<br />
pavimentare un giardino Zen e<br />
mi avanzerebbe anche qualcosa<br />
per il vialetto di casa.<br />
Parlo dell’approssimazione<br />
cialtronesca che imperversa<br />
tra chi scrive (che a chiamarli<br />
“scrittori” poi magari si montano<br />
la testa) in tema di accuratezza<br />
nel citare.<br />
E con questo non voglio aprire<br />
una polemica sterile e campata<br />
in aria volta all’individuazione<br />
del sesso degli angeni, nossignore!<br />
Ho intenzione di calare<br />
il maglio su quella che ai più<br />
potrà sembrare una stupidaggine,<br />
ma che ben rappresenta<br />
la punta dell’iceberg contro il<br />
quale sta facendo rotta il Titanic<br />
della letteratura.<br />
E non è allarmismo: basta osservare<br />
le risposte strafottenti<br />
che si leggono sui Social quando<br />
l’ortografia o la sintassi di<br />
qualche Maître a penser viene<br />
di Fabio Gimignani<br />
corretta.<br />
Nei casi più fortunati ce la possiamo<br />
cavare con un laconico<br />
“tanto si capisce lo stesso”, ma<br />
se incappiamo nel Ras della<br />
Piazzetta, allora rischiamo di<br />
diventare il bersaglio dei gragari,<br />
trovandoci a fronteggiare<br />
vere e proprie campagne di<br />
cyberbullismo messe in atto da<br />
insospettabili ultraquarantenni<br />
che, evidentemente repressi<br />
nella vita vera, si sfogano pestando<br />
sulle rispettive tastiere<br />
e sentendosi finalmente parte<br />
attiva di qualcosa.<br />
Che mi fanno compassione l’ho<br />
detto? Be’, come se l’avessi<br />
fatto. Mettiamo un punto e andiamo<br />
avanti.<br />
Qual è dunque il casus belli?<br />
Presto detto.<br />
Da fiorentino ho amato il film<br />
“Amici miei”. L’ho visto e rivisto,<br />
riuscendo perfino a digerire<br />
il primo sequel (il secondo no:<br />
c’è un limite anche all’amore).<br />
La scena girata in Via dei Renai,<br />
alle prime ore di mattina<br />
davanti al bar del Necchi, ha<br />
segnato la nascita del tormentone<br />
lanciato da uno splendido<br />
Ugo Tognazzi: la Supercazzora<br />
Brematurata.<br />
Ora qualcuno avrà sollevato<br />
un sopracciglio con sufficienza<br />
borbottando che c’è un errore:<br />
è “Supercazzola”, non “Supercazzora”.<br />
E poi, nel caso,<br />
è anche “Prematurata” e non<br />
“Brematurata”.<br />
E qui casca l’asino, anzi, le<br />
decine di migliaia di asini che<br />
per anni si sono accontentati<br />
di una versione interpretativa<br />
del tormantone gramelottiano<br />
inventato nel 1977 dal trio De<br />
Bernardi, Pinelli e Benvenuti,<br />
con pubblicazione per i tipi di<br />
Rizzoli Editore.<br />
I tre autori, che realizzarono<br />
l’opera con le caratteristiche di<br />
una sceneggiatura cinematografica,<br />
tanto che Mario Monicelli<br />
lo adottò praticamente senza<br />
apporvi modifiche per girare il<br />
film, utilizzarono fin da pagina<br />
18 i termini “Supercazzora” e<br />
“Brematurata”, come si può<br />
osservare nella foto che inserisco<br />
di corredo a questa nota.<br />
E, dato che non trovo più la<br />
mia copia del libro, sono andato<br />
appositamente a consultarlo<br />
e fotografarlo in Biblioteca Nazionale,<br />
tanto era il desiderio di<br />
fare chiarezza<br />
Nel 1977 avevo 12 anni e ricordo<br />
di aver letto il libro, ridendo<br />
come un pazzo dopo aver<br />
capito che le parole proferite<br />
dal Mascetti nei confronti del<br />
Paolini (che per chi non se lo<br />
ricordasse era il vigile urbano)<br />
erano totalmente inventate.<br />
Mi sono rimaste impresse proprio<br />
per il fatto che mi avevano<br />
spiazzato e che avevo dovuto<br />
concentrarmi su quei termini<br />
per riuscira a capirci qualcosa.<br />
Poi, con il trascorrere degli<br />
anni, sempre meno persone<br />
hanno letto il libro preferendo la<br />
versione televisiva dalla quale -<br />
ammetto - non si riesce a capire<br />
bene se Tognazzi pronunci una<br />
erre o una elle, ma fa comunque<br />
fede il testo originale.<br />
Sicuramente qualcuno obietterà<br />
sul fatto che una simile reprimenda<br />
poco si addice a un<br />
argomento tanto leggero.<br />
E qui casca il secondo asino...<br />
quello più grosso!<br />
Non si tratta di stabilire quanto<br />
sia dotta la citazione, né quanto<br />
sia antico o blasonato chi la<br />
enunciò ab origine.<br />
Nossignori! Si tratta di riconoscere<br />
che una citazione - laddove<br />
si voglia attribuire al termine<br />
tutta la nobiltà e l’onestà<br />
letteraria del caso - deve (e sottolineo<br />
“deve”) essere riportata<br />
con esattezza, documentandosi<br />
e risalendo alle fonti quando<br />
non si sia certi della sua correttezza.<br />
Mi è stato fatto notare come<br />
il tormentone del Mascetti sia<br />
stato vittima di una sorta di<br />
usucapione letteraria, essendo<br />
entrata nell’uso comune la versione<br />
sbagliata.<br />
Be’, mi rifiuto di accettare una<br />
simile giustificazione. E mi rifiuto<br />
da amante delle lettere,<br />
della forma e della correttezza.<br />
Mi rifiuto di accettare una simile<br />
giustificazione in quanto<br />
costituirebbe un precedente secondo<br />
il quale la letteratura potrebbe<br />
venire quotidianamente<br />
inquinata dai soliti cialtroni con<br />
il culo pesante che si ritengono<br />
superiori a chi usa quotidianemente<br />
un vocabolario o, quantomeno,<br />
zampetta sulla tastiera<br />
per consultare Treccani o Accademia<br />
della Crusca anziché<br />
YouPorn.<br />
Citare è un’arte rara.<br />
E sempre più in disuso, così<br />
come l’utilizzo della punteggiatura<br />
secondo le regole, delle<br />
parole non abbreviate, della ricerca<br />
de “le mot juste” di flaubertiana<br />
memoria.<br />
Quindi la prossima volta che vi<br />
verrà voglia di prendere per il<br />
culo qualcuno, usatemi e usatevi<br />
la cortesia di ricordare che,<br />
come fosse Antani, blinda la<br />
supercazzora brematurata. Ovviamente<br />
con lo scappellamento<br />
a destra.<br />
ANNO I • NUMERO III • aprile 2<strong>01</strong>8 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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