Jolly Roger_01_03
Jolly Roger Magazine, rivista mensile di Arte, Letteratura e Attualità #LetterAttualitArte
Jolly Roger Magazine, rivista mensile di Arte, Letteratura e Attualità
#LetterAttualitArte
- TAGS
- feuilleton
- vladimiro-barberio
- patrizia-torsini
- francesca-magrini
- floriana-marrocchelli
- bruno-ferro
- chiara-miryam-novelli
- stefano-padovan
- massimo-scalabrino
- arte
- letteratura
- sharon-vescio
- federica-tinti
- federica-terrida
- emma-fiore
- serena-fambrini
- wladimiro-borchi
- valerio-amadei
- fabio-gimignani
- jolly-roger
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
favoleggiando<br />
favoleggiando<br />
l’amore ai tempi<br />
della terza classe<br />
Le favole moderne di un vecchio Trovatore<br />
con l’anima di vetro e il cuore di nuvole<br />
di Jonathan Rizzo<br />
PRIMA PARTE<br />
Non siamo qui per lodare Cesare<br />
e Pompea Silla. Le primavere<br />
hanno infiniti prati fioriti<br />
coltivati fino al naturale abbandono.<br />
La casa di Dio, ultima dimora<br />
dello spirito, ha alte pareti<br />
su cui dilungare le ombre dei<br />
trapassati, ma a questo pulpito<br />
non piego i pilastri per porre dei<br />
puntini sull’animi minuscoli,<br />
muscoli umani oramai spuntati.<br />
Anche se questi uomini non<br />
furono esseri facili, polemizzare<br />
con i morti sarebbe gesto da<br />
vili. Ma neanche scriverò degli<br />
innumerevoli successi di una<br />
lunga vita. Lusso permesso a<br />
pochi. Non vi è bisogno di parole<br />
sul vincitore né sullo sconfitto.<br />
Uno scrittore più alto del<br />
sottoscritto le ha già redatte sul<br />
libro in cui tutti siamo segnati<br />
nell’indice a sommario, fino<br />
alle note spicciole, margine da<br />
trascurare. All’uomo rimane<br />
concessa la brevità del ricordo,<br />
il fiato di un effimero ultimo<br />
saluto, fio dell’inevitabile arrivato<br />
addio. Per cui torniamo<br />
agli uomini prima che li conoscessimo,<br />
protagonisti unici di<br />
se stessi in uno dei racconti più<br />
cari concessi di essere vissuti<br />
agli esseri vivi. In primis mio<br />
nonno nella notte più lunga<br />
della sua vita. Giugno 1953,<br />
la primavera saluta febbrile. È<br />
stata scossa e drammatica, ma<br />
per tutto il paese affacciato sul<br />
mare ed i suoi figli marinai dallo<br />
sguardo di sale, si sta per tramutare<br />
in gentile farfalla d’estate.<br />
Angelo ha 28 anni compiuti, fa<br />
l’ingegnere a Potenza. Il corso<br />
del destino sembra avere un disegno<br />
diverso per lui da quello<br />
che stiamo per raccontarci. Ha<br />
una licenza premio di qualche<br />
giorno per raggiungere gli<br />
amati genitori siciliani rimasti<br />
in Veneto, nuova patria migrante<br />
di un tempo lontano. Lì<br />
nelle pagine precedenti la vita<br />
che tutto può, aveva liberato<br />
le parentesi oltre le virgolette<br />
aperte. Lì inizia questo racconto<br />
in righe che ancora non racconto<br />
per rime di cui daccapo<br />
devo cogliere il raccolto, messi<br />
messe lì per maturare, fosse<br />
tornato il sole di primavera.<br />
Lì quei giorni scalza danzava<br />
Proserpina. In Veneto doveva<br />
tornare per votare. Era tempo<br />
di elezioni in Italia. Vincerà la<br />
DC, come sempre, come ovunque.<br />
Lui crede a queste cose.<br />
Come molti pari a lui in quegli<br />
anni folli chiamati giovinezza,<br />
credeva ad ogni baggianata,<br />
obbediva per dogma di nidiata,<br />
e combatteva in fiorita guasconata.<br />
Tornare a casa dopo mesi è<br />
l’occasione per rivedere se<br />
stessi allo specchio dei freschi<br />
giorni andati nelle primavere<br />
passate. Ma quelli sono giorni<br />
dove amici e luoghi cari sono<br />
ancora vividi e caldi fari, lampi<br />
di luna crescente. Proprio<br />
gli amici più cari di ritorno dal<br />
viaggio di nozze a Capri, cartolina<br />
dagli anni ’50, a dirgli la<br />
rosa più preziosa. “Ela è ancora<br />
innamorata de Ti”. In pura cadenza<br />
venexiana. “Ela”, ma chi<br />
è “Ela”? Appena l’amore della<br />
sua vita, allora sita in quel di<br />
Napoli. In quegli anni praticamente<br />
l’altra parte del sistema<br />
solare dal nord-est stivale. Angelo<br />
Rizzo, l’uomo che non ha<br />
mai mentito ai suoi genitori per<br />
dogma di disciplina infallibile,<br />
inventa di pancia e fantasia una<br />
balla planetaria, oltre la Via Lattea<br />
e le granaglie trivenete. La<br />
scusa imprescindibile. L’hanno<br />
richiamato anzi tempo a lavoro.<br />
Deve tornare a Potenza. Parte<br />
senza sapere dove arrivare, ma<br />
con la fede giovane nel cuore<br />
di volerlo fare, di voler tornare.<br />
Tornare sì, perché gli eterni<br />
innamorati si erano lasciati<br />
tempo prima, o meglio lui non<br />
potendole dare una sicurezza<br />
economica, base per un matrimonio<br />
stabile, una volta che lei<br />
era ripartita per tornare al golfo<br />
vesuviano, pacificata la guerra,<br />
quella che aveva messo gambe<br />
all’aria l’Italia in cui erano cresciuti<br />
quei due, lui aveva agito<br />
ANNO I • NUMERO III • aprile 2<strong>01</strong>8 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
50 51