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S
ara Garzonio lavora per l’Inca Cgil di Varese,
la categoria sindacale della Cgil che si occupa
di servizi per il cittadino, tra cui:
Previdenza e Lavoro, Disoccupazione, Pensionamento,
Perdita di un familiare in pensione o con
posizione assicurativa, Infortunio, Malattia professionale,
Disabilità, Migrazione e Immigrazione, Emigrazione
dall'Italia, Assistenza economica e sociale, ecc.
Da aprile dello scorso anno Sara, dopo aver lavorato
svariati anni come gastronoma al Carrefour di Gallarate,
ha iniziato la sua esperienza sindacale nel mondo
Inca e più nello specifico, nel Progetto voluto fortemente
dalla Cgil di Varese denominato: “Inca va in Azienda”.
Con il contributo di alcune categorie sindacali si sono
svolte, in circa 110 Aziende pubbliche e private nel corso
di un anno, assemblee con le lavoratrici e i lavoratori
di:
• Ospedali, Case di riposo, Operatori ecologici
(Funzione pubblica);
• Aziende Chimiche, plastiche, Farmaceutiche, Industriale
chimica, Maglifici e Ricamifici (Filctem);
• Mense, Supermercati, Multiservizi (Filcams);
• Metalmeccanici (Fiom);
• Comparto alimentare (Flai).
Per la prima volta la Cgil di Varese ha deciso di intraprendere
questa interessante iniziativa: portare le conoscenze
tecniche del suo patronato Inca direttamente
nei luoghi di lavoro, informando il cittadino/lavoratore
delle Leggi vigenti in materia previdenziale con tutti i
cambiamenti subiti nel corso degli anni, Legge Fornero
compresa.
Il progetto prevede inoltre, dopo questa prima parte
informativa, la restituzione al lavoratore (se interessato,
mediante sottoscrizione del mandato di patrocinio) di
una busta chiusa contenente il proprio estratto contributivo,
che si aggiunge ad una lettera con alcune indicazioni
relative alla sua posizione contributiva e alle
sue possibili decorrenze pensionistiche.
Lo scorso mese di marzo il progetto “Inca va in azienda”
si è concluso . Ad un anno dalla sua nascita, abbiamo
chiesto un primo bilancio a Sara, una delle artefici.
“I lavoratori hanno apprezzato molto l'iniziativa per il
fatto che è stata spiegato loro, in maniera efficace, una
materia complessa, permettendogli di avere una visione
più approfondita della realtà previdenziale in Italia,
suscitando in loro estremo interesse”.
“Il continuo confronto con le persone nei luoghi di lavoro,
con le problematiche annesse e connesse, mi ha
dato la possibilità di avere una visione della società
assai più ampia di quanto potessi immaginare. Credo
fermamente nell'utilità di questa iniziativa di cui faccio
parte e spero di essere riuscita ad essere il più possibile
chiara ed esaustiva con tutte le persone che lavorano
nelle Aziende che ho incontrato fino ad oggi.
Spero inoltre che le informazioni date siano servite da
input, per comprendere meglio il contesto attuale e,
magari, per riflettere su quali scelte fare per mantenere
o cambiare lo stato delle cose”.
Sara hai visitato tante Aziende e hai effettuato numerose
Assemblee in poco più di un Anno, quali obiettivi
pensi di aver raggiunto?
“Fino ad oggi ho svolto 110 assemblee e incontrato
centinaia di lavoratori: tra questi c’erano non solo coloro
che si avvicinano ad una agognata e meritata pensione,
ma anche i più giovani, che alla pensione nemmeno
ci pensano e a cui le normative previdenziali impongono
requisiti peggiori.
Il progetto "Inca va in azienda" si è impegnato a dare
proprio a questi ultimi le informazioni corrette su ciò
che le Leggi prevedono per il loro futuro, nella speranza
che la pensione non rappresenti solo l'attesa passiva di
una data di decorrenza, ma che, sulla base delle informazioni
date, si possa attendere con una predisposizione
d'animo serena e una conoscenza migliore dello stato
delle cose in Italia in tema di previdenza”.
E adesso?
“L'esperienza "Inca va in azienda" è terminata e dopo
un anno di lavoro stiamo valutando quali possibili nuove
iniziative future mettere in campo.
Abbiamo già Aziende e lavoratori in una sorta di “lista
d’attesa” che ci dimostra, nel concreto, quanto ci fosse
bisogno di questo tipo di iniziativa per i lavoratori di tutti
i settori.
Ad oggi, continuo ad impegnarmi nel progetto, sia con
la partecipazione ad assemblee nei luoghi di lavoro sia
con il controllo delle posizioni previdenziali dei lavoratori,
elaborando per loro il calcolo della contribuzione versata,
considerando che abbiamo ancora più di 2500
richieste da verificare.
Non proprio poche”.
Che tipo di esperienza è stata per te invece?
Alfonso Della Mura
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