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Kitesoul Magazine #24 Edizione Italiana

In questo numero: Deury Corniel e Nina Font Castells campioni del mondo 2018, Lago di Baikal, Triple-S Invitational 2018, ISOLA DI LORD HOWE, Willow-River: "Questa la storia di One-Eye", Faccio la "walk of shame" e me ne fotto, Perché lo yoga potrebbe aiutarvi a essere dei kiter migliori, Défi Kite 2018, Lo Stagnone di Marsala come un'arena per il Freestyle, Meeting CORE, Veleggiando attorno alle Grenadine e molto altro.

In questo numero: Deury Corniel e Nina Font Castells campioni del mondo 2018, Lago di Baikal, Triple-S Invitational 2018, ISOLA DI LORD HOWE, Willow-River: "Questa la storia di One-Eye", Faccio la "walk of shame" e me ne fotto, Perché lo yoga potrebbe aiutarvi a essere dei kiter migliori, Défi Kite 2018, Lo Stagnone di Marsala come un'arena per il Freestyle, Meeting CORE, Veleggiando attorno alle Grenadine e molto altro.

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David Ingiosi<br />

Finalmente il kitesurf va alle Olimpiadi. Durante il Mid-Year Meeting di World Sailing<br />

che si è svolto a Londra nel mese di maggio dopo una settimana di discussioni<br />

le menti dei rappresentanti delle federazioni veliche del mondo hanno deciso: il<br />

kitesurf nel 2024 debutterà ufficialmente come classe velica olimpica. In realtà la<br />

strada verso le Olimpidi del kitesurf era stata intrapresa da tempo e ormai era solo<br />

questione di capire in quale edizione dei Giochi ali e tavole avrebbero fatto il loro<br />

debutto ufficiale. Ora è arrivata la conferma ed è davvero una bella notizia per il<br />

nostro sport.<br />

Il kitesurf entra alle Olimpiadi 2024 in un format di regate a squadre miste tra uomini<br />

e donne. Al momento i dettagli sulla natura del format scelto per disputare le gare<br />

olimpiche devono ancora essere stabiliti, ma potrebbero comprendere squadre nazionali<br />

di uomini e donne che accumulano punti nelle gare o una “staffetta” in cui<br />

gli atleti corrono alternando giri del percorso. Anche sulle attrezzature utilizzate per<br />

ora si sa poco. Nella nota ufficiale divulgata dal Consiglio di World Sailing si parla<br />

infatti solo di “new equipment must be selected”. In questo senso nei prossimi mesi<br />

aspetteremo quindi ulteriori novità. L’International Kiteboarding Association (IKA)<br />

lavorerà a stretto contatto con il World Event’s Committee e l'Equipment Committee,<br />

per garantire che il format rifletta i desideri e i sogni dei kiteboarder competitivi<br />

di tutto il mondo.<br />

Il kitesurf è vela, poche storie<br />

A poche ore dalla decisione Mirco Babini, Presidente dell'IKA (International Kiteboarding<br />

Association) ha dichiarato: “Siamo felicissimi, non ho dormito tutta la<br />

notte per l’emozione. È stato un lungo percorso iniziato anni fa, ma non ci siamo mai<br />

persi per strada. L’obiettivo raggiunto del kitesurf come disciplina olimpica a Parigi<br />

2024 è il risultato di anni di lavoro dove abbiamo dato dimostrazione alla comunità<br />

velica di affidabilità e capacità organizzative. Il kiteboarding potrà dare valore aggiunto<br />

a tutto il movimento, soprattutto alle federazioni minori che con un budget<br />

limitato potranno partecipare all’avventura olimpica. Quello che abbiamo ottenuto<br />

è davvero importante perché il kiteboarding fa parte a pieno diritto della famiglia<br />

della vela. Ora abbiamo qualche mese di lavoro per definire l’attrezzatura esatta e il<br />

format. Abbiamo alcune idee e ci lavoreremo intensamente, per la presentazione a<br />

novembre. Sono fierissimo di aver contribuito in maniera forte, ma lineare al lavoro<br />

del mio team.”

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