You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. – 70% - DCB ( Torino) - n.1 / anno 2009<br />
Però Torino, anno III numero 1 - 6 febbraio 2009<br />
Palalavoro<br />
<strong>Il</strong> mastodonte di via<br />
Ventimiglia rinasce<br />
con gli spagnoli p.28<br />
www.perotorino.it<br />
Ghost writer<br />
Ecco chi scrive i discorsi e cura<br />
le strategie di comunicazione<br />
dei potenti torinesi p.20<br />
<strong>PERO</strong>Torino<br />
Torino ha il debito comunale più alto d’Italia<br />
ma continua a spendere i soldi in questo modo...<br />
Una città<br />
in mUtande<br />
All’interno tutti gli appuntamenti in città con Pero7
Le tende più raffinate e la biancheria<br />
per la casa più bella, sono da Casalegno<br />
Casalegno veste<br />
LA TUA CASA<br />
A Nichelino, in via Torino 13, c’è<br />
il grande negozio di tessuti,<br />
tendaggi e biancheria. Dalla<br />
scelta del tessuto alla confezione,<br />
sino al progetto completo:<br />
tutto facile da Casalegno<br />
l Creano intimità e conferiscono un<br />
tocco speciale e unico alla casa. Ecco perché<br />
è importante scegliere i tessuti con<br />
estrema cura e dedizione. Si perché la<br />
tenda in un certo senso rispecchia come<br />
noi siamo e il nostro modo di presentarci<br />
e il tutto deve essere in armonia.<br />
Per chi ama i tendaggi e la biancheria di<br />
casa, Casalegno, in via Torino 13 a Nichelino,<br />
è un vero paradiso. L’azienda, nata<br />
nel 1956, oggi impiega 14 persone, si<br />
estende su circa mille metri quadri di superficie<br />
distribuiti su tre piani, ha 10 vetrine<br />
e un laboratorio per la creazione di<br />
modelli e la confezione di tendaggi. Nel<br />
reparto esposizione tendaggi e tessuti si<br />
può scegliere fra circa 500 pezze disponibili<br />
al pronto. Si può optare per il solo acquisto<br />
del tessuto oppure affidarsi alla<br />
confezione dell’opera da parte delle<br />
sarte esperte dell’attrezzatissimo<br />
laboratorio. <strong>Il</strong> risultato<br />
sarà un pezzo su<br />
misura e personalizzato secondo<br />
i desideri e le esigenze<br />
del cliente.<br />
Ma una tenda per quanto<br />
bella sia non rende se non è<br />
accompagnata da un giusto<br />
scorritenda, per questo nel negozio<br />
ci sono scorritende di Casa Valentina<br />
Interstyl, i migliori sul mercato. E se<br />
volete un risultato davvero eccellente non<br />
avete che da affidarvi all’assistenza del<br />
personale qualificato di Casalegno. Un architetto<br />
farà un sopralluogo a casa vostra<br />
e insieme a voi progetterà tutto: dalla<br />
scelta dei tessuti alla confezione personalizzata<br />
dei tendaggi. Nessun problema<br />
neppure per la messa in opera e l’assistenza<br />
post vendita: pensa a tutto Casalegno.<br />
In via Torino 13 però non si trovano solo<br />
tende ma tutti i complementi d’arredo<br />
per rendere la vosta casa unica e irripetibile.<br />
E’ facile perdersi ad esempio nella<br />
gamma di prodotti del vasto reparto di<br />
biancheria per la casa. Impossibile non<br />
trovare quello che si cerca: dalla federa<br />
alle trapunte ai piumini d’oca (Daunen<br />
Step) alle coperte di lana pregiate, come<br />
quelle in cachemire, alpaca, cammello del<br />
marchio Somma, alla biancheria<br />
da letto (lenzuola e copriletto coordinati)<br />
di grandi marche<br />
come Zucchi, Bassetti,<br />
Gabel, Cassera oppure<br />
grandi firme come Alviero<br />
Martini, Borbonese, Missoni,<br />
Trussardi. Insomma il<br />
meglio dello stile italiano. E<br />
siccome una casa non è completamente<br />
“vestita” se non ha bei<br />
tappeti, eccone un campionario che va<br />
dall’orientale di ogni provenienza al contemporaneo,<br />
fino alle ultime tendenze,<br />
anche su misura e con colori personalizzabili.<br />
E per il bagno una ricca gamma di accappatoi<br />
e asciugamani in spugna, per non<br />
parlare dei tappeti.<br />
Servizio redazionale a cura di comunicando S.a.s.
www.perotorino.it<br />
<strong>PERO</strong><br />
Anno III numero 1 (18) - 6 febbraio 2008<br />
In copertina<br />
Record di debiti: ma le uscite non si placano<br />
InDeBITATI MA SPenDACCIonI........................................................16<br />
Attualità<br />
Ghost Writer: Ecco chi redige i testi dei potenti torinesi<br />
SCRITToRI In ReTRovIA..............................................................20<br />
Fallimento: per il bike sharing bando deserto<br />
LA BICI DI SCAMBIo..................................................................22<br />
Caos: a palazzo nuovo regna la disorganizzazione<br />
UnIveRSITà In CoDA..................................................................26<br />
Centro commerciale: arriva il Corte Inglés<br />
IL PALAzzo DeL LAvoRo RInASCe CoSì.........................................28<br />
Abbandono: riqualificazione annunciata e mai partita<br />
SPACCIo e DISCARICA AL PonTe MoSCA.........................................42<br />
Politica<br />
Maurizio Bruno: intervista al segretario cittadino<br />
I MoDeRATI DALLA PARTe DeL TeRRIToRIo..................................39<br />
Andrea Tronzano: intervista al consigliere comunale Pdl<br />
SConTRI DI PIAzzA: UnA veRGoGnA..............................................40<br />
<strong>Il</strong> caso<br />
Associazione enzo B: le statistiche regionali<br />
ADoTTA Lo STRAnIeRo............................................................48<br />
Tempo libero<br />
Motori: caccia al mercato giovane<br />
L’ALFA FA IL MITo......................................................................62<br />
Mangiare e vivere bene: i locali consigliati<br />
RISTò............................................................................51<br />
Moda: i consigli di Elena Barolo<br />
2009, L’Anno DeI RIToRnI..............................................................60<br />
Sport: Toro e Juve<br />
TRA FoSCHI e CHeLSeA.......................................................62<br />
L’eDIToRIALe.................................................................................7<br />
SASSoLInI................................................................................8<br />
LeTTeRe AL GIoRnALe..................................................................9<br />
FRATTAGLIe.................................................................................66<br />
BLoCCo noTe................................................................................11<br />
FISCo e LAvoRo..............................................................................46<br />
PeRò 7..........................................................................................31<br />
Lavora con noi, diventa<br />
agente per la vendita di spazi<br />
pubblicitari su Però:<br />
50mila copie, 300mila lettori<br />
011/5361650<br />
info@perotorino.it<br />
31<br />
L’inserto<br />
Però7 con i<br />
prossimi<br />
appuntamenti<br />
in città<br />
22<br />
Le bici a nolo<br />
del Comune sono<br />
finora un insuccesso<br />
Bando deserto<br />
<strong>PERO</strong><br />
Torino<br />
www.perotorino.it<br />
Direttore<br />
Giovanni Monaco<br />
Un’iniziativa editoriale di Comunicando S.a.S.<br />
Sede legale: via Vassalli Eandi, 2 TORINO<br />
Distribuzione gratuita<br />
16<br />
La città è in<br />
mutande, come ha<br />
certificato la<br />
Fondazione<br />
Civicum. Eppure<br />
spende e spande<br />
senza freni<br />
28<br />
Ecco i progetti con<br />
i quali si farà rinascere<br />
il Palazzo del Lavoro<br />
Stampa: Boccia Salerno<br />
Autorizzazione numero 47 del<br />
23/4/2007, rilasciata<br />
dal Tribunale di Torino<br />
Hanno collaborato:<br />
Elena Barolo, Luca Avenati,<br />
Manlio Bichiri, Guido Bosco,<br />
Riccardo Ghezzi, Giulia Palmieri,<br />
Giulio Chiara<br />
Giuseppe Vinci,<br />
Antonio Quaratino,Valentina<br />
Praticò, Gian Paolo Conserva,<br />
Davide Balena, Erneso Fina,<br />
Nazarena Fazzari,<br />
Gianluca Palladino,<br />
Sara Bellini
L’Editoriale<br />
Gauche<br />
Mi è sempre stato difficile tollerare i<br />
figli di papà. È uno dei tanti difetti<br />
che temo non riuscirò mai a correggere:<br />
col tempo, ho imparato a<br />
convivere sia con i miei difetti, sia<br />
con qualche figlio di papà. Ma una<br />
come Carla Bruni, al solo dar fiato ai suoi pensieri filistei, riu-<br />
scirebbe a trasformare il Mahatma<br />
Gandhi in un pericoloso guerrafondaio.<br />
La tizia, che rappresenta al meglio<br />
certa Torino collinare, si è<br />
dichiarata in tivù “di sinistra”. Poi ha<br />
aggiunto: “Per me essere di sinistra, significa<br />
non avere problemi economici, ma capire chi i problemi<br />
economici li ha”. Sorvolando sulla filologia del termine<br />
e sul significato profondo di alcune lotte di classe che in altri<br />
tempi non solo furono opportune, ma sacrosante, il pensiero<br />
va subito a un bell’operaio della Fiat degli anni settanta, incazzato<br />
contro il padrone sfruttatore e naturalmente, inevitabilmente,<br />
fisiologicamente comunista. Ce lo fa quasi<br />
rimpiangere. Ma la disgrazia è che l’ignobile definizione della<br />
signora Sarkozy, pur nella sua blasfemia politica, ha qualcosa<br />
di vero nel concetto sinistrorso di questo inizio di millennio.<br />
Perché essere di sinistra è diventata una cosa chic, come avere<br />
la scarpa firmata, il foulard comprato in via Roma e il tramezzino<br />
mangiato sui tavolini di piazza San<br />
Carlo. In altre parole è il buonismo becero<br />
che sta trasformando questo paese in un ricettacolo<br />
di accattoni e di spostati: si capisce<br />
tutto, si giustifica ogni cosa, si tollera<br />
chiunque a patto di poter mantenere i propri<br />
privilegi, le proprie garanzie di benessere<br />
e il proprio orticello ben distinto da<br />
quello del volgo.<br />
Case sontuose, macchinoni, abiti di sartoria.<br />
E poi certo, tanta solidarietà con chi<br />
brucia le bandiere di Israle, con chi occupa<br />
immobili pubblici e privati, con chi abortisce<br />
per sfizio o convenienza, con chi pretende<br />
l’eutanasia per legge, con chi<br />
delinque. In altre parole vivi e lascia vivere.<br />
L’importante è che le torri d’avorio<br />
in cui questi signori albergano non vengano<br />
toccate dalla feccia. Essere “di sinistra”<br />
diventa così un modo per giustificare<br />
di Giovanni Monaco<br />
direttore@perotorino.it<br />
se stessi, i privilegi e gli agi. “Sono ricco - si dice il rappresentante<br />
medio della gauche crocettiana - però sono aperto, terzomondista,<br />
partecipe, comprensivo. Sempre dalla parte della<br />
ragione, almeno la coscienza me la sciacquo”.<br />
Scopriamo così che persino Maria Antonietta precorse i tempi<br />
di questa moderna sinistra alquanto subalpina: capì, nel suo<br />
salone ricco di stucchi e di arazzi che il popolo francese moriva<br />
di fame e con spirito solidaristico<br />
sancì: “Non hanno pane?<br />
Mangino brioche!”<br />
Per la cronaca, Cara Bruni in<br />
arte Sarkozy, è la figlia dell’ex<br />
padrone della Ceat. Un multimiliardario<br />
che, fottendosene degli operai, vendette l’azienda<br />
ricavando altri miliardi. Preoccupato per il terrorismo degli<br />
anni settanta, si scelse un buen retiro parigino, dove non ebbe<br />
manco più bisogno di lavorare, campando semplicemente della<br />
rendita accumulata con il plusvalore realizzato a Torino. Mega<br />
casa sui boulevard, due figlie: una bona e una mezza racchia.<br />
Entrambe di sinistra, naturalmente: come avrebbero potuto<br />
auto assolversi per tanta fortuna? Una delle due un po’ più sveglia<br />
dell’altra, Carla per l’appunto, quella bona. La quale, secondo<br />
i brasiliani, ha avuto un peso non indifferente nel “niet”<br />
all’estradizione del terrorista Cesare Battisti, condannato in<br />
Italia a più ergastoli per aver freddamente ucciso povera gente<br />
cui voleva rubare dei soldi. Ma si sa, essere<br />
di sinistra è chic, è à la page, fa tendenza.<br />
E Battisti, oltreché compagno ha<br />
pure scritto dei libri gialli, quindi è doppiamente<br />
intellettuale. Cosa vuoi che sia<br />
qualche omicidio? In fondo erano solo<br />
padri di famiglia, neanche tanto ricchi e<br />
di certo affatto colti, quelli che il buon<br />
Cesare ha trucidato.<br />
Interrogata sul punto, Carla ha negato:<br />
“Io non ho mai detto nulla, non ho mai<br />
difeso Battisti”. “Non so perché Carla<br />
neghi - ha ribattuto il senatore brasiliano<br />
Suplicy - La stessa Fred Vargas (altra<br />
giallista di sinistra) mi ha detto che lei<br />
ha mostrato molto interesse per il caso<br />
di Cesare Battisti. Fred ha conversato di<br />
Battisti con la Bruni prima e dopo la decisione<br />
sulla concessione dello status<br />
di rifugiato”.<br />
Carla Bruni non lo sa,<br />
ma sta diventando<br />
come Maria Antonietta<br />
7
8 8<br />
Sassolini<br />
Non votateli<br />
Negli Stati Uniti li apostrofano “used-cars<br />
sellers”: venditori di macchine usate.<br />
Sono quei personaggi politici, quegli<br />
esponenti dell’alta finanza, quegli uomini<br />
in vista della cosiddetta società civile,<br />
che dopo<br />
aver carpito con mirabolanti promesse<br />
la fiducia di elettori, clienti, soci d’affari,<br />
li bidonano senza scrupolo.<br />
In Italia, dove evidentemente c’è maggiore<br />
stima nei confronti dei rivenditori<br />
d’auto, gli appellativi per definirli<br />
sono altri: faccendieri, trafficoni, intrallazzatori, fanfaroni, o,<br />
per dirla alla Sciascia, quaquaraquà, a seconda dell’entità delle<br />
loro malefatte.<br />
In un caso o nell’altro, siamo al cospetto del medesimo manipolo<br />
di piccoli, grandi imbonitori, votati per natura allo spregiudicato<br />
maneggio di soldi, proclami, rapporti umani e<br />
professionali. <strong>Il</strong> valore della loro parola è inversamente proporzionale<br />
a quello del loro conto in banca, comunque raggranellato,<br />
comunque (più o meno) dichiarato. E qualunque<br />
sia la loro attività lavorativa, prima o dopo c’è una discreta<br />
possibilità di vederne qualcuno seduto tra i banchi di un consiglio<br />
comunale, o provinciale, o regionale.<br />
“Perfino” in Parlamento, se<br />
avrà stretto le mani giuste, calpestato<br />
gli avversari giusti, oliato gli ingranaggi<br />
giusti.<br />
Che sia o meno suffragato da prove, è<br />
questo il sentire comune.<br />
Eppure, il cittadino non è del tutto impotente.<br />
Malgrado i limiti dettati da<br />
logiche di partito o coalizione e sistemi<br />
elettorali, la principale arma a<br />
sua disposizione resta il voto. E il terreno<br />
migliore su cui esercitarla sono<br />
le consultazioni locali, dove più degli<br />
ideali (peraltro già svaporati da tempo anche in ambito nazionale)<br />
contano le persone e il loro impegno sul territorio.<br />
Se si vuole far sì che a livello locale la cosa pubblica sia amministrata<br />
nell’interesse della collettività, è sui candidati che<br />
occorre concentrarsi, essendo disposti perfino a lasciare da<br />
parte il proprio credo politico, qualunque esso sia. Tanto più<br />
<strong>PERO</strong><br />
<strong>PERO</strong><br />
di Gianluca Palladino<br />
info@perotorino.it<br />
nei cosiddetti “collegi blindati”: quelli, cioè, a quasi sicuro appannaggio<br />
dell’esponente indicato dalla compagine che per<br />
trend e tradizione ha più possibilità di aggiudicarseli.<br />
Le elezioni provinciali sono a giugno. Da qui ad allora, se tramite<br />
web, carta stampata, passaparola di quartiere, esperienza<br />
personale, avrete maturato<br />
Negli States sarebbero<br />
“venditori d’auto usate”<br />
qui da noi fanno i politici<br />
anche solo il ragionevole dubbio<br />
che un candidato non sia<br />
meritevole della vostra fiducia,<br />
semplicemente non votatelo.<br />
Se lo stesso candidato nella<br />
vita privata è supponente con i<br />
deboli e accondiscendente con i forti, non votatelo. Se nell’attività<br />
professionale è noto per essere scorretto con i colleghi,<br />
abbindolare i clienti e operare tra le pieghe di una personalissima<br />
legalità, non votatelo.<br />
Non votatelo se vi è giunta attendibile voce che sia poco avvezzo<br />
a rispettare patti e parola data; se millanta crediti e amicizie<br />
che non possiede; se è solito distribuire grandi sorrisi e<br />
calorose strette di mano esclusivamente in nome di un bieco<br />
tornaconto di immagine.<br />
Non votatelo se in altre, eventuali, esperienze politiche, ha già<br />
dimostrato di anteporre all’interesse pubblico, il suo e quello<br />
dei gruppi di potere che lo hanno sostenuto.<br />
Non votatelo se le uniche idee che<br />
possiede sono quelle che gli mette in<br />
bocca qualcun altro che politicamente<br />
la sa più lunga di lui.<br />
Non votatelo se alla vigilia delle elezioni<br />
indosserà una maschera di benefattore<br />
che notoriamente non gli<br />
appartiene.<br />
Non votatelo, infine, se si sarà sentito<br />
chiamare in causa da quanto<br />
scritto fin qui.<br />
Portate con voi questo identikit nel<br />
segreto dell’urna: se il nome di qualche candidato vi calzerà<br />
a pennello, non votatelo.<br />
Perché probabilmente, appena messe le mani sull’ambita cadrega,<br />
si rivelerebbe un quaquaraquà.<br />
Perché probabilmente, negli Stati Uniti, nessuno acquisterebbe<br />
da lui nemmeno una macchina usata.
d i r i t t o d i p e r ò<br />
Strade sempre più sporche<br />
Gent.mo Direttore,<br />
E’ mai possibile che le strade di Torino,<br />
dopo le abbondanti nevicate delle scorse<br />
settimane siano ancora più sporche, specie<br />
per via del proliferare di escrementi di<br />
cani? Si sperava che la neve sciogliendosi,<br />
potesse pulire i marciapiedi (cosa che<br />
forse dovrebbero fare gli operatori ecologici,<br />
ma forse non è nel loro mansionario).<br />
Invece la situazione è peggiorata, con cacche<br />
ovunque e proprietari che, incuranti,<br />
spesso e volentieri mal sopportano regolamenti,<br />
codici ed educazione. Alle volte<br />
mi verrebbe voglia di rispondere con “pan<br />
per focaccia”, andando a sporcare proprio<br />
davanti casa loro. Per non parlare dei Vigili<br />
Urbani. Dove sono? Spero in giro a<br />
salvaguardare la nostra città dall’illegalità<br />
e non solo negli distaccati in qualche uffici<br />
o peggio ancora al calduccio in qualche<br />
bar.<br />
Rosa Mazzone, Torino<br />
Torino<br />
Lettere alla redazione. Scrivete a: info@perotorino.it<br />
Debito col silenziatore<br />
Caro Direttore,<br />
Chi le scrive è un pensionato affezionato<br />
lettore del suo giornale. Sono a dir poco<br />
allibito per come i media cittadini stanno<br />
cercando di mascherare l’incredibile buco<br />
di bilancio del Comune di Torino. Non si<br />
parla di piccole crepe, ma di una voragine<br />
di più di 3 miliardi di euro. Qualcosa che<br />
dovrebbe non solo far gridare allo scandalo,<br />
ma destare sdegno nei torinesi. Invece<br />
niente. Tutti zitti e probabilmente<br />
contenti di dover pagare per i prossimi decenni<br />
gli errori di qualcuno. Ma non solo.<br />
Non manca nemmeno la pontificazione di<br />
Chiamparino, uno dei sindaci più amati<br />
d’Italia nei sondaggi. A mio avviso un inspiegabile<br />
paradosso. Come fa un primo<br />
cittadino ad essere adorato, nonostante<br />
questi problemi finanziari di Palazzo Civico?<br />
C’è qualcosa che non riesco proprio<br />
a far quadrare. Lo sappiamo che i torinesi<br />
sono storicamente restii ai cambiamenti.<br />
Ma che fossero anche così pesantemente<br />
masochisti, non potevo proprio immaginarlo.<br />
E dove sono finite le tanto attese ricadute<br />
positive delle olimpiadi? Sono stati<br />
realizzate opere, impianti e strutture, oggi<br />
per lo più inutilizzate. Basta pensare agli ex<br />
mercati generali di via Giordano Bruno, ancora<br />
oggi in attesa di una ricollocazione. Per<br />
la Torino che mi ha accolto negli anni cinquanta,<br />
continuo a sperare di meglio.<br />
Francesco Morselli, Torino<br />
Torino<br />
Rotonde pazze<br />
Gent.ma redazione,<br />
Oramai nella nostra città è “rotonda mania”,<br />
spesso con risultati disastrosi. Si pensi a<br />
piazza Bernini, piazza Rivoli, corso Maroncelli/Unità<br />
d’Italia. Lo scorrimento del traffico<br />
non è migliorato ed il rischio incidenti è<br />
aumentato. Specie nelle ore di punta, quando<br />
transitare è impossibile e si vengono a formare<br />
code lunghe e snervanti. Le rotonde<br />
sono una forzatura in città.<br />
valeria Minardi<br />
Torino<br />
Tel/Fax 011/24.84.278<br />
Da lunedì a sabato<br />
8.30-13.30 / 14.30 -19.00<br />
9
Sto correndo da...<br />
La Nuova Fattoria<br />
Alimenti per animali, articoli per animali, cani, gatti, conigli nani<br />
toelettatura su appuntamento, mangimistica<br />
Tutto per orto giardino<br />
Sementi, fertilizzanti e antiparassitari, attrezzistica e vasi<br />
Corso Inghilterra 17 Torino, tel. 011/434.84.64<br />
Sconto REALE del<br />
10%<br />
Su tutti i prodotti<br />
presentando alla cassa<br />
questo coupon
Foto: Ideasfera<br />
BloccoNote<br />
Asemafori capita proprio<br />
di vedere di tutto. In<br />
principio l’ossessione<br />
degli automobilisti in coda erano<br />
gli zingari ed i mendicanti. Poi<br />
sono arrivati i “vù cumprà” ed i<br />
lavavetri, nord-africani e dell’est<br />
europeo. Infine i venditori di<br />
rose a San Valentino e di mimose<br />
l’8 marzo, giorno della festa<br />
della donna. Mai si poteva immaginare<br />
di imbattersi in una<br />
nuova forma di “sexy accattonaggio”.<br />
Da qualche tempo, infatti,<br />
in largo Orbassano, ma<br />
anche nei pressi di piazza<br />
d’Armi, del ponte della Gran<br />
Madre e di qualche altro incrocio<br />
caldo della città, chi è in coda<br />
nella propria auto in attesa del<br />
verde viene colpito dall’ennesima<br />
fastidiosa sceneggiata: uomini<br />
completamente scalzi, che<br />
a gambe nude e con indosso solo<br />
vecchi trasandati cappotti, si aggirano<br />
con aria sofferente ed inebetita<br />
tra le vetture, bussando al<br />
finestrino e chiedendo soldi. No,<br />
Mendicanti<br />
esibizionisti<br />
nonostante Torino sia oramai location<br />
preferita per il cinema e la<br />
tv, non si tratta delle riprese di un<br />
film di Dario Argento o del<br />
promo della prossima edizione<br />
di “Scherzi a parte”. Ma, più<br />
probabilmente, la nuova frontiera<br />
di un fastidioso sfruttamento<br />
nei riguardi di qualche<br />
povero disperato, a metà strada<br />
tra lo stereotipo dell’ “esibizionista<br />
del parco”, quello che infastidiva<br />
signore e signorine<br />
mostrando le proprie grazie e la<br />
sempre più diffusa richiesta di<br />
elemonisa. L’obiettivo è sempre<br />
il solito: commuovere, toccare il<br />
cuore ed il pio animo di qualche<br />
possibile benefattore. Ma questa<br />
volta con pochi risultati. I tempi<br />
cambiano, anche per gli sceneggiatori<br />
dell’accattonaggio. Nessuno<br />
tira giù il finestrino, in<br />
attesa del verde che finalmente<br />
scatta. Ed agli uomini scalzi, non<br />
resta che rivestirsi o aspettare il<br />
prossimo rosso. Sempre che<br />
l’epilogo sia diverso. A.Q.<br />
<strong>PERO</strong><br />
Numeri Subalpini<br />
1.821<br />
controlli nei campi nomadi di Torino nel 2008.<br />
Rilevate 163 sanzioni, allontanati 194 Rom<br />
2.000<br />
gli zingari a Torino, stimati nel 2008,<br />
di cui 1000 sono irregolari<br />
12.000.000<br />
di euro. I tagli del Comune ai teatri Stabile e<br />
Regio e ai Musei<br />
61.000.000<br />
di euro. A tanto ammonta l’incasso del Comune<br />
ottenuto dalle multe comminate nel 2008<br />
180.000<br />
i veicoli torinesi euro2 esclusi dalla nuova ztl.<br />
<strong>Il</strong> 35% del totale<br />
210.000.000<br />
di euro all’anno messi sul tavolo dalla Regione<br />
per privatizzare le ferrovie piemontesi<br />
800<br />
incidenti in 18 mesi in corso Regina Margherita,<br />
maglia nera della sicurezza stradale<br />
,<br />
Post-It<br />
Citazione interessata<br />
«Chi smette di fare pubblicità<br />
per risparmiare soldi è come<br />
se fermasse l'orologio per<br />
risparmiare il tempo».<br />
Henry Ford (1863-1947)<br />
11
12<br />
BLOCCONOTE<br />
Extracomunitario “graziato”<br />
IL REgALo dI ComPLEANNo<br />
Un cittadino marocchino, agli arresti domiciliari<br />
presso una casa di accoglienza di<br />
Ceres, dopo un mese e tre settimane è<br />
evaso. Condannato a 4 mesi in seguito all’evasione,<br />
gli è stato evitato il carcere. Era capodanno,<br />
ma soprattutto il giorno del suo<br />
trentaduesimo compleanno: due elementi che<br />
hanno favorito l’indulgenza del giudice. “Ero triste,<br />
hanno festeggiato tutti e volevo farlo anche<br />
io, con poche cose e da solo. Mia moglie è in Marocco,<br />
mio figlio vive con lei” si è giustificato il<br />
marocchino evaso, che in pratica la sera del 31<br />
dicembre si è allontanato dalla casa di accoglienza<br />
per recarsi al bar più vicino, dove ha chiesto<br />
una pizza e una birra. La tenera espressione<br />
da cane bastonato ha fatto il resto. <strong>Il</strong> pm gli ha anche contestato i soldi in tasca, ma<br />
il prigioniero triste ha dichiarato di averli guadagnati in carcere, prima ancora di finire<br />
agli arresti domiciliari. Anche la compagnia di un pregiudicato, durante l’evasione, è<br />
stata occasionale: “Si trattava di un vetraio che mi ha promesso il lavoro”.<br />
Un po’ di memoria anche per gli ex internati<br />
ci siamo anche noi. <strong>Il</strong> giorno della memoria non serve solo a ricordare un determinato<br />
episodio storico, ma anche a concedere un minimo di visibilità a chi<br />
sembrerebbe essere stato dimenticato. L’Associazione Nazionale ex Internati-<br />
Imi, la cui sede torinese è in via delle Orfane 3 presso l’oratorio della chiesa di san Dalmazzo,<br />
è una di quelle realtà poco considerate in primis dalle amministrazioni locali.<br />
Da cinque anni il presidente è Pensiero Acutis: “La nostra associazione è nata immediatamente<br />
dopo la guerra, nell’ottobre 1945. I soci sono quasi tutti ex militari. Ormai<br />
non raggiungiamo i 150 iscritti, anni fa invece eravamo migliaia”. Chi sono gli internati?<br />
“Militari catturati e considerati prigionieri di guerra, che però nei campi di concentramento<br />
e smistamento sono stati trasformati in internati militari, senza poter<br />
quindi godere dei diritti dei prigionieri di guerra”. Esattamente come ebrei e prigionieri<br />
politici, dei quali però si parla molto di più. In cosa consiste la vostra associazione? “<strong>Il</strong><br />
consiglio direttivo si riunisce una volta al mese, ma nella nostra sede non possiamo organizzare<br />
granché. All’esterno facciamo qualcosa in più, approfittando di iniziative<br />
come la giornata della memoria. Non abbiamo nessun aiuto di tipo economico, al di là<br />
delle quote dei soci. La banca San Paolo una volta ci ha dato 500 euro come elemosina, ma dopo la<br />
fusione con Intesa non se n’è più parlato. Gli altri enti, come Comune e Circoscrizione, sono totalmente<br />
insensibili”. Ci racconti la sua storia da internato: “Sono del ’24. A 19 anni, il 10 settembre<br />
1943, sono stato catturato presso i colli di san Bartolomeo nelle Alpi liguri. Ci hanno caricati su<br />
carri di bestiame e scaricati nei lager di san Bostel, in Germani. Lì sono stato un mese e mezzo, per<br />
poi essere trasferito nei campi di lavoro. Alla fine della guerra siamo stati liberati, ma i rimpatri dipendevano<br />
dalla zona in cui uno si trovava e anche da chi erano i liberatori (russi, americani o inglesi).<br />
Io, ad esempio, sono stato ancora tre mesi in un campo di concentramento gestito da inglesi”.<br />
Servono iniziative come giornate della memoria? “Possono darci un po’ di visibilità, però è da vedere<br />
quanto veniamo considerati all’interno della giornata della memoria. <strong>Il</strong> pericolo di dimenticare<br />
gli errori della storia c’è, anche se a volte mi chiedo se abbia senso ricordare episodi passati quando attorno a noi sta succedendo<br />
qualsiasi cosa”. Cosa chiedete agli enti locali? “Più interesse, più sensibilità. E anche un po’ più di rispetto. Gli aiuti economici sono<br />
ancora secondari. Stessa richiesta di Roberta Borio (nella foto), consigliera Fi-Pdl della circoscrizione 6: “L’associazione sopravvive<br />
solamente grazie agli auto-finanziamenti, sarebbe opportuno che Comune e Circoscrizione dimostrassero un po’ più di sensibilità,<br />
visti anche i tanti soldi regalati inutilmente ad associazioni di dubbia importanza”.<br />
<strong>PERO</strong><br />
“ PUNTINE<br />
“Siamo pronti<br />
ad accogliere<br />
Eluana”<br />
MERcEDES<br />
BRESSo<br />
Presidente della Regione, che<br />
ha trovato un modo come un<br />
altro per far parlare di sè sui<br />
giornali. Strategia encomiabile<br />
ma, chiamando le cose con il<br />
loro nome, bisognerebbe dire:<br />
“a far morire Eluana”<br />
“Senza le olimpiadi<br />
a torino<br />
un lungo declino”<br />
VAlENtiNo<br />
cAStEllANi<br />
Già sindaco e già presidente<br />
del Toroc. Affermazione<br />
quasi condivisibile. Ma, visti<br />
i debiti lasciati anche dai<br />
Giochi, la paura è che<br />
adesso il declino potrà essere<br />
lunghissimo, non soltanto<br />
lungo.
MILIARI<br />
“il nostro piano<br />
antineve<br />
ha funzionato”<br />
MARiA GRAZiA<br />
SEStERo<br />
Assessore alla Viabilità.<br />
Scorte di sale terminate subito,<br />
strade inagibili per due<br />
giorni, scuole chiuse e città<br />
ferma. Poi danni materiali e<br />
infortuni per caduta. E se<br />
non avesse funzionato?<br />
“Senza aiuti<br />
di Stato, 60mila<br />
licenziamenti”<br />
SERGio<br />
MARchioNNE<br />
Amministratore delegato del<br />
gruppo Fiat. Pensavamo che il<br />
grande manager d’oltreoceano<br />
cambiasse le abitudini agnellesche.<br />
Invece no: quando si guadagna,<br />
si guadagna. Quando si<br />
perde, dobbiamo pagarlo noi<br />
con le nostre tasse. Bella la vita!<br />
di roberto policaro<br />
Eseguiamo pulizie di uffici,<br />
magazzini, condomini e palestre<br />
Sostituzione custode<br />
Sgombero cantine, box e soffitte<br />
A richiesta, lavori di giardinaggio,<br />
disinfestazione, derattizzazione<br />
e deblattizzazione<br />
Personale qualificato<br />
Serietà e competenza<br />
torinesi carucce<br />
Isabella<br />
Marchisio<br />
Una ragazza dalle mille<br />
risorse. Questa è<br />
Isabella Marchisio,<br />
meglio conosciuta<br />
dagli assidui frequentatori<br />
della notte torinese<br />
con il nome<br />
d’arte di Isa Kant.<br />
Animatrice, vocalist,<br />
guest star nelle serate<br />
di tendenza dei locali<br />
più “in” della città, questo<br />
il suo percorso artistico.<br />
Ma anche tanta<br />
radio, con programmi rivolti<br />
al mondo<br />
della musica<br />
e delle dis<br />
c o t e c h e .<br />
Nella “Torino<br />
by<br />
night” Isabella<br />
è oramai<br />
un’icona: per<br />
la sua vitalità,<br />
la voce calda, la<br />
presenza scenica<br />
e l’energia che<br />
Via Roveda, 22/d -10135 TORINO<br />
Cell. 338/6692931 - e-mail: infopolieuro@libero.it<br />
BLOCCONOTE<br />
riesce a trasmettere durante le sue performances.<br />
Una scarica di pura adrenalina per<br />
gli amanti della movida. Quando c’è lei in<br />
pista, al microfono o dietro la consolle,<br />
il sold-out, il tutto esaurito è garantito.<br />
Si scatena e fa scatenare.<br />
Specie il venerdì ed il<br />
sabato sera. Poi il lunedì,<br />
dismessi i panni di Isa<br />
Kant, Isabella cambia<br />
look. Via lustrini e pailletes,<br />
lasciata in guardaroba<br />
la “divisa<br />
d’ordinanza”, ecco che<br />
è pronta per tornare in<br />
ufficio, al suo lavoro<br />
quotidiana. Cinque<br />
giorni dietro un desk, a<br />
smistare telefonate, fax, appuntamenti,<br />
con tanta<br />
gioia di chi<br />
frequenta<br />
l ’ u ff i c i o<br />
dove lavora.Almeno<br />
fino al<br />
week end<br />
s u c c e s s i v o ,<br />
quando a gioire<br />
in tutta libertà<br />
sarà un altro popolo,<br />
quello della<br />
notte.<br />
ImPRESA dI PULIZIE
14<br />
BLOCCONOTE<br />
Disavventura<br />
Sempre meglio<br />
essere<br />
figli di papà<br />
il ragazzo è tristemente noto<br />
tra le forze dell’ordine. Perché<br />
spesso viene fermato in<br />
evidente stato di ubriachezza.<br />
Magari al volante della sua<br />
potente auto. Glie l’ha comprata<br />
papà... Ma l’ultima volta, qualche<br />
giorno fa, è stato per l’ennesima volta<br />
fermato nel cuore della notte ed è<br />
addirittura risultato zeppo di cocaina.<br />
Brutta storia. Papà si preoccupa,<br />
giustamente. E siccome<br />
papà è uno di quelli<br />
che vivono alle costole di<br />
quelli che in città contano,<br />
si è precipitato da uno dei<br />
suoi amichetti. Cosa vuoi,<br />
una mano lava l’altra.<br />
Così il potentello di turno è<br />
intervenuto pesantemente<br />
nei confronti di chi di dovere<br />
che, pare a malincuore,<br />
ha messo a tacere la<br />
cosa. Tutto archiviato alla<br />
lettera “r”, voce “ragazzata”.<br />
Già, proprio così:<br />
A due passi da torino<br />
Una scuola per “venditori”<br />
Gli agenti assicurativi<br />
ed i promotori finanziari,<br />
gli operatori di<br />
call center e i cassieri di banca,<br />
i broker e gli operatori postali,<br />
piuttosto che<br />
q u e l l i<br />
anche perché nessuno è stato investito<br />
e nessuno s’è fatto male. Ma cosa sarebbe<br />
successo al figlio di un operaio<br />
che magari (visti anche i costi della cocaina,<br />
ormai quasi proletari) avesse<br />
fatto lo stesso?<br />
Sarebbe stata un’avventura molto più<br />
brutta, consirerate le ultime leggi giustamente<br />
severe per chi guida in stato<br />
d’ebrezza o pieno di sostanze stupefacenti.<br />
Però, quando il papà è amico di<br />
gente importante, sono tutti pronti a intervenire,<br />
perché ci sarebbe anche la<br />
sanzione accessoria, quella dello scandalo<br />
o dello scandaletto. Allora, per evitare<br />
guai per tutti, meglio scansare<br />
anche la sanzione principale.<br />
Benché sacrosanta.<br />
Un Portolese per risparmiare energia<br />
turistici. In Italia ci sono al giorno<br />
d'oggi migliaia di venditori, ma, fino<br />
ad ora, non esisteva una scuola in<br />
grado di formarli. La lacuna è stata<br />
colmata dalla Provincia di vercelli,<br />
d'intesa con il Ministero del Welfare<br />
e delle Politiche sociali, ha dato vita<br />
alla "Scuola Mestieri di vendita",<br />
unica in Italia, e che ha aperto i battenti<br />
nell'ex sede della Cassa di Risparmio<br />
di Trino vercellese, di<br />
fronte al Municipio.<br />
La "Smv" si rivolge in particolar<br />
modo ai giovani che stanno entrando<br />
nel mercato dei lavoro. Ai lavoratori<br />
temporanei non occupati che si<br />
stanno reinserendo nel sistema produttivo,<br />
agli occupati che desiderano<br />
riqualificarsi professionalmente,<br />
così come alle aziende che vogliono<br />
qualificare la propria rete di vendita.<br />
Corsi gratuiti.<br />
A distanza di pochi mesi dalla presentazione<br />
in Sala Baltaro la "Smv"<br />
ha abbondantemente superato i settecento<br />
iscritti e si appresta a crescere<br />
ancora. All’inaugurazione<br />
c’erano il Sen. Pasquale vIeSPoLI<br />
Sottosegretario di Stato al Lavoro e<br />
il professor vittorio Sgarbi, il guru<br />
del marketing mondiale Beau To-<br />
SKICH,il mago dei sondaggi Luigi<br />
CReSPI, il vercellese doc, on. Roberto<br />
Rosso (ex Sottosegretario al<br />
Lavoro nel precedente Governo Berlusconi,<br />
ideatore e promotore della<br />
Scuola MSv).<br />
Informazioni<br />
http://www.scuolamestierivendita.it<br />
Dopo il city manager, arriva anche l’Energy manager.<br />
<strong>Il</strong> Comune cerca di cautelarsi e risparmiare<br />
sulle bollette energetiche. Troppi i trenta<br />
milioni di riscaldamento spesi in un anno per<br />
circa ottocento edifici. L’assessore all’ambiente Domenico<br />
Mangone ha quindi nominato il nuovo “Energy manager”<br />
Giuseppe Portolese per provare a raggiungere due obiettivi:<br />
inquinare meno risparmiano energia, e soprattutto avere una<br />
bolletta meno salata. Prima possibile riforma: introdurre i<br />
pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali, in primis i Palazzetti<br />
dello Sport. L’unico problema è trovare i finanziamenti.<br />
Le casse comunali, si sa, non navigano in ottime acque.
Donne<br />
alla ricerca<br />
di case sul web<br />
Disavventure<br />
Quando il vigile<br />
è poco urbano<br />
Cercare casa a Torino? E' un<br />
compito da donna. Lo rivela<br />
una indagine del portale web<br />
Immobiliare.it. Secondo quanto riportato,<br />
è quasi sempre il gentil<br />
sesso, infatti, a scegliere la dimora<br />
della propria famiglia. E questo<br />
anche quando la ricerca si svolge su<br />
Internet, terreno dove il "maschio" ,<br />
generalmente , è dominante. Stando alle statitistiche, invece, si scoprire<br />
che quando si tratta di trovare online la propria casa è la donna<br />
a darsi maggiormente da fare. Sarà perché la donna è da sempre<br />
"l'angelo del focolare", sarà perché è il "pilastro portante" della casa,<br />
o magari perché è la persona che, nella maggior parte dei casi, si<br />
occuperà in prima persona della gestione, sta di fatto che, sotto la<br />
Mole, ben il 61% di chi cerca l'immobile sul Web appartiene proprio<br />
all'universo femminile. Secondo Carlo Giordano, Amministratore<br />
Delegato di Immobiliare.it, le donne sono le più motivate nella ricerca<br />
della casa: “Le esigenze delle nostre famiglie sono in cambiamento<br />
e le risorse di maggior valore sono il tempo e la qualità<br />
Vigili urbani e arroganza. Un binomio che sembra ormai inscindibile a<br />
Torino. Sono le 9,30 del mattino di mercoledì 28 gennaio. Sei auto<br />
sono incolonnate in via Nizza nell’attesa che scatti il verde per girare<br />
a sinistra in corso Sommeiller; una settima supera la fila e si pianta in testa<br />
alla coda per effettuare la svolta. Nei pressi (miracolo!) due civich. Uno si<br />
avvicina al conducente e lo riprende per la manovra scorretta. Ne nasce<br />
un botta e risposta che prosegue nel bel mezzo dell’incrocio, a dispetto<br />
del semaforo, dell’ingorgo venutosi a creare e del conseguente concerto<br />
di clacson. Quando la strada si libera, è ormai giallo: oltre a quella incriminata,<br />
soltanto un’altra vettura riesce a svoltare. <strong>Il</strong> vigile si affianca<br />
al conducente di quella dopo e gli grida testualmente: “Che cazzo<br />
suoni?”. Al volante della mia macchina, assisto con sconcerto alla scena,<br />
e istintivamente scuoto il capo. Apriti cielo. Capelli brizzolati alla Richard<br />
Gere, espressione spavalda alla Clint Eastwood, il poliziotto municipale inizia<br />
a fissarmi con aria di sfida, e continua per una decina di secondi. Rompo<br />
gli indugi, e scandendo chiaramente il labiale dietro il parabrezza onde evitare<br />
equivoci, gli chiedo: “Mi scusi, cosa desidera?”. Pareva non aspettare<br />
altro. Si accosta al mio finestrino e mi sussurra tra i denti: “Che c’è?”. Rispondo:<br />
“Ho visto che mi guardava insistentemente, ho forse commesso<br />
qualche infrazione?”. Con fare palesemente provocatorio si fa ripetere la<br />
domanda per tre volte, ogni volta alzando di un tono la voce: “Non ho capito<br />
che c’è!”. Alla quarta replica: “È lei che mi ha guardato, e si è<br />
anche permesso di scuotere la testa. Allora, che c’è?”. Provo ingenuamente<br />
a spiegarmi: “Dato che il semaforo dura così poco, mi sono semplicemente<br />
chiesto se non sarebbe stato più opportuno fare accostare<br />
l’automobilista a bordo strada, invece di paralizzare il traffico”. Risposta:<br />
“<strong>Il</strong> semaforo dura poco? E allora? Aspetterà quello dopo, o quello<br />
dopo ancora, finché non ho finito”. Poi sorride verso il collega, gira i<br />
tacchi e se ne va, lasciandomi con un palmo di naso e con un dubbio:<br />
quello nascosto dietro la divisa era un pubblico ufficiale? Era davvero<br />
Clint Eastwood? O era soltanto un comune bullo di quartiere travestito<br />
da vigile urbano in vista del Carnevale? G.Pal.<br />
BLOCCONOTE<br />
con cui esso si utilizza. Le donne, da<br />
sempre più pratiche degli uomini, sono<br />
diventate oggi il motore trainante della<br />
domanda immobiliare online e si sono<br />
dimostrate da subito attente alla rivoluzione<br />
che Immobiliare.it e tutto il comparto<br />
della ricerca online hanno creato in<br />
questo settore”.<br />
Ma cosa cercano e quanto tempo impiegano<br />
per trovare casa? Secondo i dati di<br />
Immobiliare.it, le donne visualizzano<br />
mediamente oltre 20 immobili per visita, e la loro sessione di ricerca<br />
ha una durata media di 15 minuti. Si servono del web per<br />
trovare la loro prima casa o per trovare una casa di grandi dimensioni<br />
per ospitare anche i figli. Parte del loro tempo di connessione<br />
è anche occupato dal sogno; strutturalmente più curiose dei maschi,<br />
ricercano anche immobili di prestigio o nelle zone turistiche.<br />
Sta di fatto che dai dati complessivi risulta che in Italia, ogni<br />
giorno, più di cinque milioni di persone cercano casa attraverso<br />
il web, approfittando di descrizioni approfondite, innumerevoli<br />
foto, presenza di virtual tour e mappe integrate nelle offerte.<br />
Un dato, secondo gli esperti, destinato ancora ad aumentare.<br />
15
16<br />
Attualità<br />
INDEBITATI<br />
MA SPENDAC<br />
Qualche giorno fa la Fondazione Civicum<br />
ha detto che Torino è la città più indebitata<br />
d’Italia. Siamo praticamente in mutande<br />
Ma ecco come continua a erogare<br />
fondi per iniziative non sempre fondamentali<br />
Secondo la Fondazione<br />
Civicum (Politecnico<br />
di Milano, area politica<br />
vicina a Romano<br />
Prodi) il Comune di<br />
Torino è il più indebitato<br />
d’Italia. Senza bisogno<br />
che ce lo dicessero loro, noi di<br />
“Però” lo avevamo già annunciato a dicembre,<br />
nell’articolo che descriveva<br />
l’immenso buco del bilancio cittadino.<br />
Oggi si parla di oltre 5mila euro di debito<br />
procapite, per circa 4,5 miliardi di debiti<br />
accumulati dall’Amministrazione nei confronti<br />
delle banche (vedi box nella pagina<br />
a fianco).<br />
Ma leggendo le determinazioni dirigenziali<br />
del periodo che va dal 1 dicembre 2008 al<br />
15 gennaio 2009, viene quasi da pensare<br />
che il Comune di Torino abbia un sacco di<br />
soldi da spendere. O, per meglio dire, da<br />
buttare via. Se Torino è la città più indebi-<br />
di Guido Bosco<br />
tata d’Italia, non sono tanto gli investimenti<br />
che producono sviluppo ad aver causato il<br />
“segno meno” davanti al bilancio. Anche<br />
perché spesso sono finanziati dal governo<br />
centrale con fondi straordinari.<br />
Tanto per cominciare, non si bada al risparmio<br />
per pubblicità e comunicazione:<br />
ammonta a 478.400 euro<br />
l’impegno di spesa per il servizio di pubblicazione<br />
di avvisi e bandi dei contratti<br />
pubblici e per i servizi e le forniture per<br />
quotidiani per l’anno 2009. L’acquisto di<br />
spazi pubblicitari per il periodo 1-15 dicembre<br />
ammonta a 14.274 euro. 37.068<br />
euro stanziati invece per la fornitura del<br />
servizio di stampa del materiale informativo<br />
e promozionale a favore dell’Ecomuseo.<br />
Affidati alla Seat Pagine gialle 137.400<br />
euro per l’acquisto pagine della città di Torino<br />
per l’anno 2009. 30.000 è l’impegno<br />
di spesa per l’acquisto di spazi istituzionali<br />
<strong>PERO</strong><br />
sui quotidiani per l’anno 2009, ma sicuramente<br />
saranno integrati. 1.560 spesi per la<br />
realizzazione di 200 portachiavi della<br />
presidenza del consiglio comunale.<br />
Non mancano 3.515 euro per la stampa di<br />
1000 copie dell’opuscolo “Panorami di<br />
città”, 54.365 per l’affidamento al consorzio<br />
“Ravviva” per la fornitura del servizio<br />
di prelievo, ricollocazione, e<br />
fotocopiatura di materiale documentario,<br />
13.584 per la realizzazione della brochure<br />
“Torino always in the move”.<br />
50.000 euro sono stati spesi invece per il<br />
servizio taxi per il trasporto di amministratori<br />
e dirigenti della città. Costi di gestione<br />
cui si aggiungono i 240.000 euro per<br />
la fornitura di arredi speciali su misura occorrenti<br />
ai servizi comunali, e ben 4 milioni<br />
e 205.410 di integrazione delle spese<br />
per la fornitura di energia elettrica dell’anno<br />
2008. Ma non basta, perché i funzionari<br />
pubblici devono pur abbonarsi ai<br />
giornali: 7.536 euro destinati all’abbonamento<br />
a quotidiani e periodici per il Sindaco<br />
e l’Ufficio stampa e all’abbonamento<br />
al servizio on line “Infocamere”, 6.985 per<br />
il servizio di rassegna stampa nazionale e<br />
locale, 2.772 per il rinnovo abbonamento<br />
2009 alla banca dati giornalistica mediaddress<br />
e mediadata, 31.220 per l’abbonamento<br />
ai servizi giornalistici Ansa, 64.920<br />
per il servizio di stampa di materiale informativo<br />
di grandi e piccole tirature e formati<br />
Foto : Kiki Follettosa, Jody Sticca
CIONI<br />
per l’anno 2008, 2.254<br />
per l’acquisto di<br />
“Guida normativa” e la<br />
sottoscrizione dell’abbonamento<br />
ad “Anci<br />
Rivista” per il presidente<br />
del consiglio comunale.<br />
Oltre ai 400<br />
euro destinati ad ogni<br />
abbonamento speciale<br />
al canone Rai di molte<br />
sedi comunali. Rai cui<br />
vanno anche gli<br />
Con una soglia<br />
di<br />
5.781 euro<br />
a testa, calcolandol’indebitamento<br />
pro-capite, sono<br />
in pole position nella<br />
classifica stilata da Civicum<br />
con il Politecnico<br />
di Milano, seguiti<br />
proprio dai cittadini<br />
del capoluogo lombardo<br />
(a distanza con<br />
la brochure “torino<br />
always on the move”<br />
costa 13.584 euro. i taxi<br />
per i dirigenti e gli<br />
amministratori torinesi<br />
ne richiede 50mila<br />
A torino il record dei debiti<br />
d’italia: 5781 euro a testa<br />
3.997 euro a testa).<br />
<strong>Il</strong> debito di Torino non<br />
è superiore a quello di<br />
Milano o Roma. Lo ha<br />
detto in Consiglio comunale<br />
l’assessore al<br />
Bilancio Gianguido<br />
Passoni, rispondendo<br />
alla richiesta di comunicazioni<br />
dei consiglieri<br />
Ravello e<br />
Ghiglia, (AN), Coppola<br />
(FI), Angeleri,<br />
Lonero (La Destra),<br />
nate dallo studio pubblicato<br />
dalla Fondazione<br />
Civicum di<br />
Milano.<br />
<strong>Il</strong> dato del debito confermato<br />
da Passoni<br />
(foto piccola a sinistra)<br />
ammonta a circa 3 miliardi<br />
di euro.<br />
Punto di partenzadell’ana-<br />
lisi, sono i dati<br />
della contabilità<br />
pubblica<br />
del Comune<br />
<strong>PERO</strong><br />
che integra i dati con<br />
prospetti relativi al<br />
conto economico e<br />
allo stato patrimoniale.<br />
"<strong>Il</strong> dato aggregato<br />
esposto dalla Fondazione<br />
Civicum comprende<br />
tutti i residui<br />
passivi, compresi<br />
l’Iva, che la città contabilizza<br />
e che per riclassificazione<br />
di<br />
natura patrimoniale finiscono<br />
come debiti<br />
versi terzi".<br />
C’è da dire, ad onor<br />
del vero, che la Fondazione<br />
Civicum ha<br />
esposto il dato aggregato<br />
dei debiti di tutte<br />
le città e non solo di<br />
Torino e il risultato è<br />
stato quello che tutti i<br />
giornali hanno riportato.<br />
Agostino Ghiglia<br />
(fotina a destra) di An-<br />
Pdl, ha spiegato: “<strong>Il</strong><br />
voto che l’associazione<br />
Civicum ha as-<br />
segnato alla nostra<br />
città è gravemente insufficiente,<br />
soprattutto<br />
per trasparenza e rendicontazione<br />
dei risultati:<br />
solo 37 centesimi.<br />
A chi dobbiamo credere,<br />
al sindaco<br />
Chiamparino che dice<br />
che i debiti sono causati<br />
dalle Olimpiadi o<br />
a Castellani che lo<br />
nega? Mentre Atrium e<br />
Medal Plaza marciscono<br />
vi indignate per<br />
i 500 milioni di aiuti<br />
del governo a Roma e<br />
dimenticate i 300 milioni<br />
ricevuti per la<br />
linea 2 della metropolitana<br />
e per la TAV, dimenticate<br />
che città<br />
governate da sindaci<br />
della vostra parte,<br />
come Napoli, hanno ricevuto<br />
maggiori contributi<br />
dallo Stato,<br />
rispetto a città come<br />
Torino e Milano.<br />
17
Gli interventi in materia<br />
di “movimenti migratori”<br />
hanno avuto bisogno<br />
di stanziamenti<br />
comunali pari a 3milioni<br />
e 494mila euro<br />
80.000 euro di contributo generosamente<br />
elargito da Palazzo civico per la<br />
realizzazione del progetto “Rai nuova<br />
musica”, come se il canone non bastasse.<br />
Ci sono poi le voci che riguardano rigorosamente<br />
solo gli immigrati, guai a parlare<br />
di italiani: ben 3 milioni e 494.000 euro<br />
stanziati per gli interventi in materia di<br />
movimenti migratori, 197.374 per l’inserimento<br />
lavorativo di persone svantaggiate<br />
nel servizio di pulizia di campi nomadi cit-<br />
tadini dal 1 dicembre al 31 dicembre (è notorio<br />
che i nomadi non possano pulire i<br />
campi da soli, come fanno i cittadini a casa<br />
loro, ma sia necessario utilizzare soldi<br />
pubblici), 1 milione 600mia destinati al<br />
progetto “Terra madre”, 20.000 per la<br />
fornitura di biglietti ed abbonamenti Gtt<br />
per utenti stranieri e nomadi, 23.560<br />
destinati All’Arci per l’accoglienza<br />
e l’integrazione degli stranieri,<br />
80.000 per il progetto “Traimosvivendo<br />
per un futuro migliore”<br />
a favore della<br />
popolazione Rom, 2.765 per<br />
progetti presentati dal settore integrazione<br />
educativa sul tema<br />
dell’intercultura, 11.126 per<br />
l’affidamento del servizio di mediazione<br />
culturale per lo sportello<br />
stranieri, 410.000 per iniziative<br />
e progetti di assistenza e sostegno<br />
nell’ambito degli interventi<br />
a favore di cittadini<br />
stranieri nel 2008, 51.959 per il<br />
servizio di accoglienza residenziale<br />
per stranieri, 183.960 a favore<br />
del progetto “Casa che<br />
accoglie” rivolto a minori stranieri<br />
non accompagnati, 41.750<br />
al progetto “Masnà” rivolto a<br />
minori stranieri dell’asilo non accompagnati,<br />
7.000 per permettere il funzionamento<br />
del settore Nomadi all’interno dei<br />
progetti “Finestra sulla piazza-Claris-<br />
Piemonte in rete con la tratta-Pronto intervento<br />
minori”, 26.760 per l’integrazione<br />
dei minori stranieri e delle loro famiglie,<br />
14.900 all’associazione Grupo de Capoeira<br />
cultura negra. Le “agevolazioni di<br />
viaggio” (ma per chi?) sono costate invece<br />
alle casse comunali 1.201.570 per<br />
Chiamparino: “I debiti creano sviluppo”<br />
<strong>Il</strong> sindaco Chiamparino si difende attaccando. Al termine della conferenza “Istituzioni, economia<br />
e territorio” presso la Sala delle Colonne del rinnovato Teatro Carignano, il Sindaco ha tirato le<br />
sue conclusioni: “Non tutte le classifiche hanno solidi argomenti scientifici, spesso servono solo<br />
a far scrivere i giornali” ha dichiarato, riferendosi alla graduatoria che vede Torino quale città più<br />
indebitata d’Italia, non certo ai sondaggi secondo cui lo stesso Chiamparino sarebbe il Sindaco più<br />
amato). “L’unica strada per combattere la crisi è quella di permettere ai Comuni di investire” ha<br />
commentato ancora Chiamparino. Nessuna opinione contraria durante la conferenza cui hanno<br />
presenziato pure Angelo Rughetti, presidente del consiglio direttivo Ifel (Istituto per la Finanza e<br />
l’Economia Locale) nonché segretario generale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e le<br />
due relatrici Silvia Scozzese, direttore scientifico Ifel, e Pierciro Galeone, segretario generale della<br />
fondazione Cittalia. Così Angelo Rughetti: “<strong>Il</strong> Comune di Torino ha una spesa finale in linea con<br />
quella degli altri Comuni. La spesa corrente tende però a diminuire, mentre aumenta in modo progressivo<br />
quella per gli investimenti. Anche la pressione fiscale è rimasta in linea. Aumentando gli<br />
investimenti, se non si alzano le tasse si possono solo incrementare i debiti”. Come dire: è giusto<br />
così. Quantomeno curiosa la posizione di Silvia Scozzese: “<strong>Il</strong> concetto di deficit, in questo caso, significa<br />
sviluppo, in quanto rappresenta i debiti per investimenti. I torinesi devono quindi essere orgogliosi<br />
di questo segno meno, che ha un effetto di sviluppo importante”. Indebitati e contenti.<br />
l’anno 2008 e molto<br />
p r o b a b i l m e n t e<br />
2.500.000 nell’anno<br />
2009, soldi che Palazzo<br />
civico paga alla<br />
Gtt. A proposito di<br />
Gtt, 7 milioni<br />
801.208 euro la<br />
spesa prevista per un<br />
concorso per l’acquisto<br />
di motrici “serie<br />
6000”, 2.640.000 invece<br />
il contributo per<br />
il programma di miglioramento<br />
qualità<br />
dell’aria e potenziamento<br />
trasporto pubblico,<br />
la linea<br />
tranviaria storica e il<br />
potenziamento delle linee elettriche Star.<br />
Di questi, 1.530.000 arriveranno dallo<br />
Stato. Altre spese abbondanti: 6.000.000<br />
elargiti alla fondazione Torino musei,<br />
3.070.000 alla fondazione Teatro Regio,<br />
4.000.000 per il ricovero di minori<br />
presso strutture non accreditate. Probabilmente<br />
si tratta di alberghi a conque<br />
stelle. Anche prelevare i soldi ai cittadini<br />
ha un costo: ammontano a 2.181.000 i<br />
compensi e rimborsi spese per la riscossione<br />
di Tarsu, Ici, Cosap e Cimp.<br />
Non dimentichiamoci i finanziamenti alle<br />
associazioni, quelle che i detrattori politici<br />
chiamano “amici degli amici”. Lasciando<br />
stare, solo per motivi di spazio, i vari “regali”<br />
delle Circoscrizioni, citiamo qualcosa:<br />
5.454 euro per l’incontro “era<br />
bello il mio ragazzo”, 2.499 per la fornitura<br />
di bombolette spray per il progetto<br />
“Murarte”, 10.000 per le iniziative culturali<br />
“Torino 6 bagneux”, 25.480 al circolo<br />
didattico “Gabelli”<br />
per il progetto “Biblio-<br />
migra”, 13.000 a favore<br />
della Reale società canottieri<br />
Cerea per il trofeo<br />
Kinder e Silver Kiff,<br />
7.100 ad associazioni<br />
varie per la realizzazione<br />
di iniziative a carattere<br />
musicale, 8.960 a<br />
favore della cooperativa<br />
Bilboa scs per i progetti<br />
di educazione ambientale.<br />
Cooperative che il Comune<br />
non dimentica<br />
mai: 26.514 euro devoluti<br />
per la realizzazione<br />
di sette tirocini finalizzati<br />
all’occupazione<br />
Foto : Roberto Alvares
spazio pubblicitario a pagamento, disponibile per qualsiasi parito politico<br />
presso la cooperativa orso. Non mancano<br />
neppure gli “affidamenti” retribuiti,<br />
più o meno strani. <strong>Il</strong> Csi Piemonte, in questo<br />
caso, fa la parte del leone: al consorzio<br />
vanno 25.395.194 per lo sviluppo del sistema<br />
informativo, 2.150.310 di canone<br />
per l’outsourcing della gestione del sistema<br />
informativo, 200.000 euro per il progetto<br />
PALCHI AL REGIO<br />
<strong>Il</strong> Teatro Regio, grazie<br />
a queste ultime delibere<br />
comunali, ha<br />
“beccato” più di 3 milioni<br />
di euro. 6 milioni<br />
alla Fondazione Torino<br />
Musei, mentre ricoverare<br />
i minori<br />
presso strutture non<br />
accreditate ne costa 4<br />
la società che recupera tasse<br />
e imposte comunali “vuole”<br />
per sè più di 2 milioni di euro<br />
“Patto Torino sicura”,<br />
43.200 per il servizio<br />
“Archiviazione ottica<br />
ordinativi di pagamento<br />
ed<br />
incasso”, 98.590 per<br />
l’attività di assistenza<br />
inerente alcuni contesti<br />
del sistema informativo,<br />
13.900 per la<br />
formazione dell’aggiornamentotecnologico,<br />
102.158 per<br />
attività di supporto concernenti la normalizzazione<br />
di fondazioni geomatiche relative<br />
ad alcuni contesti del sistema<br />
informativo comunale. Altri incarichi affidati:<br />
150.000 euro per operazioni inerenti<br />
le rilevazioni commissionate<br />
dall’Istat, 101.062 per l’incarico della progettazione<br />
esecutiva del primo lotto di via<br />
Federazione<br />
Provinciale<br />
di Torino<br />
Per “sistemare” il mercato<br />
dei pesci di Porta Palazzo,<br />
l’amministrazione ha preso<br />
l’immancabile consulente<br />
esterno. l’esperto in<br />
pescivendoli costa 60mila euro<br />
Borgaro angolo corso Potenza, 56.734 per<br />
il collaudo tecnico per l’area concerti zona<br />
Continassa, 10.000 al dipartimento scienze<br />
sociali dell’università di Torino per il progetto<br />
“Osservatorio sul cambiamento sociale<br />
nel Nord Ovest”, 5.200<br />
all’amministrazione per l’informatizzazione<br />
della rilevazione dei prezzi per affidare<br />
l’incarico ad un esperto esterno, 2.171<br />
per il servizio di custodia chiavi dell’edificio<br />
comunale in corso san maurizio 4,<br />
2.340 per il servizio di recapito a domicilio<br />
di plichi contenenti stampe artistiche, ben<br />
60.000 per l’incarico professionale di responsabile<br />
del sistema di autocontrollo<br />
igienico-sanitario al mercato ittico di<br />
Porta palazzo, 4.950 per un veterinario<br />
consulente della città di Torino, 4.869 per<br />
lo studio tecnico relativo al rischio di fulminazione<br />
nell’ambito dello stabile della<br />
polizia municipale di via Bologna 74. ì<br />
“A Torino rinasce il vero ed unico Partito Socialista, quello di<br />
Bettino Craxi. Un gruppo di giovani dirigenti coltiva<br />
l’ambizione di realizzare un nuovo progetto<br />
riformista e liberale per Torino e la sua provincia.<br />
Credici e aderisci anche tu”<br />
Salvatore Fiorino<br />
Coordinatore provinciale Nuovo Psi Torino<br />
dott. Salvatore Fiorino - cell. 347.47.02.554<br />
e-mail: salvatore-fiorino@libero.it - www.socialistalab.it
20<br />
Dietro le quinte<br />
Scrittori in<br />
RETROVIA<br />
Chi scrive i discorsi dei potenti torinesi? E chi<br />
lavora perché i suddetti escano (bene) sui<br />
giornali, magari con una bella foto rispetto ad<br />
una dove non sono usciti tanto bene? Un piccolo<br />
viaggio alla scoperta dei ghost writer subalpini<br />
chi parla<br />
e c’è chi<br />
scrive. Ma,<br />
soprattutto,<br />
c’è chi ci<br />
mette la c’è<br />
faccia e chi<br />
no, questi ultimi intervengono solamente<br />
con la testa e con la penna: nella politica,<br />
come negli affari, nella vita pubblica dei<br />
personaggi torinesi, spesso s’affianca uno<br />
scrivano che dalle retrovie imposta gli interventi,<br />
le battute, i comunicati stampa, le<br />
citazioni dotte e meno dotte di chi per mestiere<br />
si presenta di fronte al pubblico, alle<br />
televisioni, ai giornali, alle platee di convegni<br />
e assemblee.<br />
Gli anglofoni li chiamano ghost writer,<br />
Accoppiate vincenti<br />
Mercedes<br />
Bresso,<br />
presidente<br />
della Regione<br />
(foto in basso) si affida<br />
a un pool di<br />
professionisti per redigere<br />
i propri testi.<br />
Come Andrea Paschetta<br />
(foto in<br />
alto). Spesso ovviamente<br />
ciò che dice<br />
la presidente è farina<br />
del suo sacco, magari<br />
abilmente<br />
ideata per uscire<br />
gratis sui giornali.<br />
di Giulio Chiara<br />
cioè scrittori fantasma: sono loro a preparare<br />
le uscite pubbliche di chi conta, riuscendo<br />
(talvolta) a fornire un’immagine<br />
dei propri assistiti, leggermente migliore<br />
di quella reale.<br />
Mercedes Bresso, la presidente della Regione,<br />
per esempio, si affida nella gestione<br />
dei suoi rapporti con i mezzi di informazione<br />
a Roberto Moisio, gran commis del<br />
giornalismo subalpino, uno che in un<br />
modo o nell’altro resta sempre in sella,<br />
controlla, gestisce denaro e informazioni,<br />
pur riuscendo a non essere troppo amato<br />
neppure da chi gli paga la pagnotta, Bresso<br />
compresa a quanto si vocifera ultimamente.<br />
Tuttavia, per scrivere i discorsi e gli interventi,<br />
la zarina ha un vero e proprio pool<br />
Antonino<br />
Saitta,<br />
presidente<br />
della Provincia, è<br />
nelle mani di Carlina<br />
Gatti (foto in<br />
alto) per quanto riguarda<br />
i suoi discorsi,<br />
i suoi testi e<br />
i rapporti con i<br />
mezzi di informazione.<br />
La Gatti controlla<br />
anche il ricco<br />
piatto delle inserzioni<br />
pubblicitarie<br />
della Provincia, che<br />
gestisce da par suo.<br />
di professionisti che si affannano ad esplicitarne<br />
il pensiero politico: Franco Borgogno<br />
e Laura Masucci, tanto per<br />
cominciare. Quest’ultima era entrata nel<br />
palazzo di piazza Castello quando ancora<br />
regnava il centrodestra, ma la Bresso, notandone<br />
le capacità, invece di “tagliarla”<br />
come ha fatto con altri, l’ha promossa a sua<br />
prosatrice di fiducia. E poi alla corte bressiana<br />
dei compilatori di discorsi, c’è anche<br />
e soprattutto Andrea Paschetta, trentenne<br />
di ottime speranze ed autore di un romanzo,<br />
“Ombre in blu”, pubblicato lo<br />
scorso anno per i tipi de “<strong>Il</strong> <strong>Filo</strong>”. Per la<br />
Zarina, è l’addetto a rispondere alle lettere<br />
che i cittadini le inviano.<br />
Sul fronte del centrodestra, il padre e padrone<br />
di An-Pdl Ugo Martinat, si affida a<br />
Sergio<br />
Chiamparino,sindaco<br />
di Torino, sin<br />
dal primo mandato<br />
ha scelto Riccardo<br />
Caldara (foto in<br />
alto) come coordinatore<br />
di tutta la<br />
sua comunicazione.<br />
Evidentemente, se<br />
Chiampa è il sindaco<br />
più amato<br />
d’Italia, un po’ di<br />
merito va anche a<br />
chi ne cura l’immagine<br />
pubblica.
una vecchia volpe del giornalismo torinese,<br />
Giuseppe Sangiorgio, storico cronista<br />
politico de “La Stampa”. <strong>Il</strong> grande<br />
“Sangiu”, appesa al chiodo la penna di<br />
giornalista per raggiunti limiti di età, si è<br />
dato agli uffici stampa politici, con particolare<br />
attenzione alla figura di Martinat.<br />
Ma l’attività di Sangiorgio non si limita ai<br />
rapporti con i giornali e le tivù, scrive i<br />
testi, tesse trame e cura la redazione della<br />
rivista di An “Protagonisti”.<br />
L’eurodeputato vito Bonsignore, uomo di<br />
poche parole e di tanti fatti, ha delegato la<br />
comunicazione alla giovane e intraprendente<br />
Anna Parrella, che cura tutti i rapporti<br />
media del personaggio.<br />
<strong>Il</strong> presidente della Provincia Antonino<br />
Saitta, ha come fida scudiera di belle pa-<br />
Enrico<br />
Salza, presidente<br />
del<br />
comitato di gestione<br />
Intesa Sanpaolo,<br />
recentemente<br />
ha affidato a Massimo<br />
Deandreis<br />
(foto in alto) la cura<br />
dei rapporti con i<br />
media. Per anni si è<br />
rivolto all’ex giornalista<br />
del Sole 24<br />
Ore Rodolfo Bosio,<br />
ma ora pare che il<br />
rapporto tra i due si<br />
sia deteriorato.<br />
role Carlina Gatti,<br />
sua leale e fedele sodale<br />
già ai tempi del<br />
Consiglio regionale<br />
(era addetta stampa<br />
dell’Assemblea) e<br />
che lui fece diventare<br />
assessore al Comune<br />
di Collegno. Persona<br />
rapida di intelletto, di<br />
scrittura e d’intuizione,<br />
la Gatti è unan<br />
i m e m e n t e<br />
considerata brillante,<br />
una sorta di Vera<br />
Schiavazzi prestata<br />
alla politica. Apprezzata<br />
da amici e nemici,<br />
è davvero un<br />
valore aggiunto per<br />
l’Antonino che<br />
aspira ad un secondo<br />
mandato a Palazzo Cisterna.<br />
E, visto che le elezioni provinciali si avvicinano,<br />
anche il centrodestra si sta organizzando.<br />
Sarà la presidente dell’Api<br />
(Associazione Piccole Imprese) Claudia<br />
Porchietto a fronteggiare l’uscente Saitta.<br />
L’imprenditrice, madre di due figli, si affida<br />
al volubile Bruno Babando per la redazione<br />
di testi, strategie politiche,<br />
attacchi al competitore e scelta di eventuali<br />
assessori.<br />
Babando, nel frattempo cura anche gli<br />
scritti del capogruppo di Forza Italia in<br />
Consiglio regionale, Angelo Burzi. <strong>Il</strong> potentissimo<br />
enrico Salza, presidente del<br />
Comitato di gestione di Intesa Sanpaolo,<br />
ha recentemente promosso a suo scrittore<br />
di fiducia Massimo De Andreis, già pre-<br />
l’europarlamentare Vito<br />
Bonsignore si affida<br />
alla giovane Anna Parrella<br />
claudia Porchietto,<br />
candidata<br />
Pdl alla presidenza<br />
della Provincia di<br />
Torino, pende dalle<br />
esperte labbra di<br />
Bruno Babando<br />
(foto in alto), giornalista<br />
e scrittore<br />
che come primo<br />
impiego si occupa<br />
del gruppo di Forza<br />
Italia in Consiglio<br />
regionale e quindi<br />
cura l’immagine di<br />
Angelo Burzi.<br />
sidente di Unioncamere Piemonte. Mentre<br />
il presidente della Camera di Commercio<br />
di Torino Alessandro Barberis, è nelle<br />
mani della collaudatissima addetta stampa<br />
Patrizia Roxas, affiancata nella redazione<br />
dei testi dalla brillante elena Bergamasco.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Sergio Chiamparino ha trovato,<br />
già durante la campagna elettorale<br />
del 2001, chi l’aiutasse nella prosa e nei<br />
rapporti con i media. Si tratta di Riccardo<br />
Caldara, una lunga esperienza presso le<br />
televisioni piemontesi e portavoce del<br />
compianto candidato sindaco Domenico<br />
Carpanini. Ma si dice che per i discorsi,<br />
il buon Sergio s’affidi anche a una graziosa<br />
fanciulla, Laura Danzi, che prima<br />
lavorarava presso la Fondazione Agnelli,<br />
poi è entrata nel gabinetto del Sindaco.<br />
Oggi lavora in un ufficio comunale che si<br />
occupa di interventi di finanziamento europeo.<br />
<strong>Il</strong> presidente della Fondazione del Libro<br />
Rolando Picchioni, pur facendo molto da<br />
sè, è coadiuvato dal coltissimo nicola<br />
Gallino, già al soldo di Sergio Deorsola<br />
quando ancora era nel centrodestra e dell’ex<br />
assessore al Turismo della Regione,<br />
ettore Racchelli.<br />
Sergio Marchionne, amministratore delegato<br />
della Fiat, pare faccia tutto da solo:<br />
la vulgata vuole che si metta solingo al<br />
computer e scriva i suoi imperdibili interventi:<br />
tipo “O lo Stato ci dà altri milioni di<br />
euro esentasse, oppure licenziamo 60mila<br />
persone”. E si dice anche che cerchi su<br />
google ed altri motori di ricerca qualche<br />
dotta citazione per infarcire i propri interventi.<br />
Che per la verità risultano sempre<br />
piuttosto pragmatici. ì<br />
Ugo Martinat,segretario<br />
regionale di An-Pdl,<br />
ha affidato la propria<br />
comunicazione istituzionaleall’espertissimo<br />
Beppe<br />
Sangiorgio (foto in<br />
alto) storico e notissimo<br />
cronista politico<br />
de “La Stampa”,<br />
oggi in pensione.<br />
Sangiorgio cura<br />
anche la rivista “Protagonisti”<br />
di Alleanza<br />
Nazionale.<br />
21
22<br />
Attualità<br />
La bici di<br />
Finora si è rivelato un grande flop: il progetto<br />
del Comune di Torino è quello di installare 300 nuove<br />
“stazioni” di biciclette da affittare ai cittadini. E ha<br />
pure stanziato 2 milioni di euro per realizzarlo<br />
Eppure il primo bando è andato deserto: nessun<br />
gestore è interessato. Ora l’Amministrazione ci<br />
riprova. Ma non mancano le polemiche<br />
di Luca Avenati<br />
<strong>PERO</strong><br />
116<br />
ciclostazioni previste<br />
300<br />
ciclostazioni a regime<br />
1300<br />
biciclette a disposizione<br />
3900<br />
biciclette a regime<br />
12<br />
anni di contratto per chi vince il bando<br />
2euro l’ora il costo del noleggio<br />
SCAMBIO<br />
Dopo il fragorosofallimento<br />
del<br />
primo bando<br />
da 2 milioni<br />
di euro per il<br />
bike sharing<br />
andato del tutto deserto Domenico Mangone<br />
(assessore all’Ambiente) ci riprova<br />
con una nuova offerta pubblica “più appetibile”,<br />
come se 2 milioni non bastassero<br />
a far venire l’acquolina, verso nuovi<br />
eventuali e sconosciuti privati che vogliano<br />
cimentarsi nell’offrire biciclette<br />
in affitto ai torinesi. Maria Grazia Sestero<br />
(Viabilità), invece, già dal 2004 sta<br />
Foto : Josef Stuefer, Giovanni Monaco
di euro destinato<br />
a chi<br />
avesse voluto<br />
farsi carico<br />
di<br />
realizzare i<br />
116 punti per<br />
affittare le<br />
1300 biciclette<br />
volute<br />
dal Comune,<br />
ma non si<br />
s o g n a n o<br />
n e m m e n o ,<br />
viste le temperaturepolari<br />
che<br />
stringono la<br />
città da nov<br />
e m b r e<br />
scorso, di girare<br />
per il<br />
centro pedalando<br />
come<br />
Bartali.<br />
<strong>Il</strong> Comune<br />
però tira<br />
dritto per la sua strada (ciclabile). E fino<br />
a oggi l’allargamento dei percorsi per le<br />
due ruote a trazione umana ha portato la<br />
città ad avere 120 chilometri di percorso<br />
pedalabile, di cui 100 in sede protetta e<br />
20 in corsia riservata, per un impegno<br />
economico che sfiora i 132 milioni di<br />
euro. Un vero primato riconosciuto<br />
anche dalla coccarda di “Città più ciclabile<br />
d’Italia”, che ci è stata consegnata a<br />
Milano durante il salone del Ciclo e Motociclo<br />
2008.<br />
Ma entriamo più nel dettaglio per capire<br />
meglio le ragioni del nuovo bando per il<br />
bike sharing, che il Comune ha già approvato<br />
e aperto e che si concluderà a<br />
metà febbraio. La proposta prevede la ricerca<br />
di un privato che si accolli l’onere<br />
di gestire 116 ciclostazioni (con l’obbiettivo<br />
di arrivare fino a 300) disseminate<br />
per la città ma con una maggiore concentrazione<br />
nel centro. La durata della concessione,<br />
e quindi l’impegno temporale<br />
richiesto, è di 12 anni.<br />
120 chilometri la lunghezza totale<br />
delle piste ciclabili in città (100<br />
chilometri in sede protetta e 20 in<br />
corsia riservata). obiettivo di<br />
Sestero: 115 itinerari dedicati, di<br />
cui 85 in città e 30 nei parchi<br />
dando corpo alla sua visione nata nella<br />
prima giunta Chiamparino con l’approvazione<br />
del cosiddetto “Piano degli itinerari<br />
ciclabili della città”, che descrive<br />
la realizzazione a Torino di 115 itinerari<br />
dedicati solo ai pedalatori, di cui 85 inseriti<br />
nella viabilità cittadina e 30 nei parchi.<br />
<strong>Il</strong> tutto giustificato dalla prospettiva<br />
di migliorare la qualità dell’aria.<br />
Ma il sogno di far nascere una piccola<br />
Pechino, o una grande Amsterdam dipende<br />
dai gusti giovanili, sostenuto<br />
dall’algida morale ambientalista, pare sia<br />
stato clamorosamente bocciato dai sabaudi<br />
concittadini, i quali non solo hanno<br />
mandato in bianco il bando da 2 milioni<br />
CURIOSITA’: In realtà, seppur con scarso successo, le<br />
bici a noleggio ci sono già, almeno nella Circoscrizione<br />
2. Come dice il cartello, si possono usare all’interno<br />
del territorio circoscrizionale e in tutte le altre città<br />
d’Italia. Quindi non nel resto di Torino! Sarà una svista<br />
o un obbligo burocratico? Ridicolo...<br />
Le biciclette da far circuitare<br />
nelle stazioni<br />
d’affitto sarebbero all’inizio<br />
1.160, per arrivare<br />
fino a 3900 nel<br />
giro di tre anni. <strong>Il</strong> tutto<br />
sostenuto da un contri-<br />
<strong>PERO</strong><br />
buto pubblico misto, Stato, Regione, Comune,<br />
di circa 2 milioni di euro. In più<br />
per il soggetto vincitore sono previsti gli<br />
introiti di servizio, e la possibilità di<br />
fruire di spazi pubblicitari di 12 metri<br />
quadri l’uno in ogni stazione, e questa è<br />
l’unica novità rispetto al precedente<br />
bando che prevedeva spazi di soli due<br />
metri quadri. Tutto gestito da una serie<br />
di rastrelliere automatizzate, con accesso<br />
a codice. Ma come invogliare i cittadini<br />
a mollare la macchina e andare in bici<br />
anche col mal tempo? Semplice, avevano<br />
pensato in Regione, regaliamo la<br />
prima o le prime due ore di affitto, e il<br />
resto del tempo la tariffa non dovrà superare<br />
i 2 euro l’ora.<br />
Riuscirà questa nuova offerta ad invogliare<br />
qualcuno a buttarsi nell’avventura<br />
del bike sharing? Tra le candidate che<br />
potrebbero essere interessate, e che già<br />
gestiscono tali servizi in altri luoghi, vi<br />
è una sola società in tutta Italia: la Bici<br />
in Città. Le altre sono straniere: la Igp<br />
Decaux di Lione (specializzata nella<br />
pubblicità e che già ha in concessione<br />
una parte della cartellonistica torinese),<br />
la Clear Channel che si occupa del servizio<br />
a Barcellona e la Cenusa, che sta<br />
installando le stazioni gratis a Roma.<br />
L’assessore Domenico Mangone, deluso<br />
e stupito dal fallimento del primo<br />
bando, dimostra fede nel bike sharing:<br />
“Noi crediamo fortemente nel progetto –<br />
dice -, il nuovo bando è aperto e si concluderà<br />
a metà febbraio. Per cercare di<br />
rendere più appetibile l’offerta, secondo<br />
quando ci è stato indicato da professionisti<br />
del settore, abbiamo ampliato gli<br />
spazi pubblicitari a disposizione di chi<br />
vincerà il bando, per venire incontro alle<br />
esigenze della società che si aggiudicherà<br />
il servizio”.<br />
Sarà sufficiente a smuovere le richieste?<br />
Avete avuto segni di un maggiore interesse?<br />
“Mah, noi pensiamo che l’offerta<br />
sia davvero appetibile. Per ora però non<br />
abbiamo ancora avuto riscontri. Ma noi<br />
ci crediamo e incrociamo le dita. Diciamo<br />
che non possiamo che pregare che<br />
in italia esiste solo una<br />
società specializzata nel<br />
nolo delle bici. Forse la<br />
situazione migliorerebbe<br />
con nuove ditte d’oltralpe<br />
23
24<br />
A PARIGI 1 EURO AL GIORNO. QUI 2 L’ORA<br />
A Parigi , in 750 stazioni, è possibile noleggiare<br />
una bici per una giornata, per una settimana o<br />
anche per un anno. <strong>Il</strong> parco bici conta 10648<br />
vetture. <strong>Il</strong> progetto è chiamato Velib, un acronimo<br />
di Velò e Libertè, che potremmo tradurre<br />
con Bici in Libertà. I prezzi? Un euro al giorno, 5<br />
la settimana e 29 l’anno: a Torino vogliono farcene<br />
pagare 2 all’ora! Conviene comprarsela...<br />
Nella foto: i Velib della ville lumière<br />
qualcuno risponda”.<br />
Sarà, ma nel frattempo qualcuno che il<br />
bike sharing in città l’ha fatto c’è stato.<br />
Si tratta della Circoscrizione Due. Con<br />
un progetto da circa 60 mila euro ha<br />
creato il primo servizio di bici a noleggio<br />
cittadino, con 60 due ruote disponibili<br />
per chiunque già da inizio ottobre. Costo<br />
dell’affitto: zero, è richiesta solo una<br />
cauzione di 5 euro per la chiavetta che<br />
sblocca il mezzo, con la bici a disposizione<br />
dalle 6 di mattina fino alle 24.<br />
Unica prescrizione: restituire la bici nel<br />
posto dove la si è presa, uno dei sette posteggi<br />
della Circoscrizione, poiché per<br />
abbattere i costi non è previsto un servizio<br />
di trasporto da un “affitta bici” all’altro.<br />
Com’è andata? Le bici sono rimaste<br />
quasi tutte nelle loro rastrelliere.<br />
“<strong>Il</strong> nostro bike sharing – spiega Andrea<br />
Stara, presidente della Circoscrizione<br />
Due, quella di Santa Rita e Mirafiori<br />
Nord – con 60 bici, 20 rosse dedicate alle<br />
scuole e 40 gialle dedicate ai cittadini, è<br />
partito a ottobre. Di certo la limitata<br />
campagna informativa del servizio (per<br />
ora solo su di una parte di Mirafiori Nord<br />
corrispondente al progetto Urban 2) e le<br />
condizioni meteo avverse hanno dato un<br />
risultato tiepido. Tranne le scuole, che ne<br />
hanno fatto un maggiore utilizzo, non<br />
sono state molte le persone che hanno<br />
preso le bici. Contiamo però di rilanciare<br />
il servizio in primavera con una nuova<br />
campagna più estesa, e l’informazione a<br />
più cittadini, per avere un numero maggiore<br />
di utenti. La nostra offerta in fondo<br />
è assai vantaggiosa, il noleggio è gratuito<br />
e si può tenere la bici dalle 6 alle 24.<br />
Inoltre con la nostra chiavetta di sblocco<br />
si possono prendere le bici anche in altre<br />
200 città italiane che utilizzano lo stesso<br />
sistema”.<br />
Tutto chiaro. Rimane però l’altro lato<br />
della medaglia. Infatti se si affitteranno<br />
migliaia di bici, oltre a quelle che già<br />
possiedono i privati, ci dovranno pur essere<br />
anche le strade per andarci in giro.<br />
Ed ecco allora che subentra la competenza<br />
del “piano ciclabile” di cui sopra,<br />
da 132 milioni di euro fino a oggi.<br />
Com’è stata calcolata la cifra? Sulla base<br />
di una stima. L’ultima pista ciclabile<br />
inaugurata in città, a ottobre, è quella che<br />
si snoda tra ponte Balbis e ponte Isabella,<br />
lungo la sponda sinistra del Po. Costo<br />
dell’operazione, per poco meno di 1500<br />
metri di strada: 1 milione e 600mila euro.<br />
Come dire circa 1100 euro al metro.<br />
Estendendo ipoteticamente il costo per<br />
tutti i 120 chilometri ciclabili di Torino,<br />
si arriva a 132 milioni,<br />
tra nuove<br />
realizzazioni, ristrutturazioni<br />
e<br />
m a n u t e n z i o n i .<br />
Davvero un bel<br />
patrimonio impegnato<br />
se si pensa<br />
che, a essere sinceri,<br />
nella nostra<br />
città tra freddo,<br />
neve, ghiaccio e<br />
acquazzoni, la bici<br />
può andar bene per<br />
non più di cinque<br />
mesi l’anno. In<br />
fondo siamo a Torino,<br />
mica a Palermo.<br />
E di ciò se<br />
<strong>PERO</strong><br />
DANIELE CANTORE (FI-PDL)<br />
“Torino non è una piccola città dove si<br />
può fare tutto girando in bici. Incentivare<br />
è un conto, ma non si può credere<br />
che basti una linea di vernice tracciata<br />
sulla strada perché tutti i torinesi abbandonino<br />
la loro auto in garage”.<br />
Molto ambizioso<br />
il piano ciclabile<br />
dell’assessore<br />
Sestero. Ma tutti<br />
vorranno pedalare?<br />
ne sono accorti anche i commercianti<br />
che si affacciano sulle vie<br />
Cavour e Principe Amedeo, ciclopedonalizzate<br />
di recente. Per<br />
far posto alle strisce che delimitano<br />
il percorso dei pedalatori si<br />
sono volatilizzati 300 parcheggi,<br />
e affacciandosi dalle vetrine dei<br />
negozi di due ruote in transito<br />
non s’è vista neanche l’ombra.<br />
Le proteste si sono ovviamente<br />
sprecate. Ma nulla è cambiato<br />
Dai banchi dell’opposizione in<br />
Comune, il capogruppo di Forza<br />
Italia, Daniele Cantore, spiega: “La battaglia<br />
ambientalista che alcuni assessori<br />
stanno portando avanti da Palazzo Civico<br />
manca di alcuni concetti: Torino non è<br />
paragonabile ad altre città italiane o europee<br />
molto più piccole. Lì la bicicletta<br />
è realmente il mezzo più vantaggioso per<br />
potersi spostare da una parte all’altra<br />
della città, e le scelte fatte dagli amministratori<br />
locali tengono conto anche delle<br />
necessità degli automobilisti. Non si può<br />
credere che basti dipingere strisce rosse<br />
sull'asfalto per far sì che i torinesi scelgano<br />
di usare la bicicletta piuttosto che<br />
l'automobile. E non si può pensare di<br />
continuare a togliere parcheggi in nome<br />
di scelte pseudo-ecologiste che servono<br />
solo a far infuriare i torinesi e ad ottenere<br />
qualche titolo ad effetto sui giornali,<br />
senza pensare alle conseguenze”. ì<br />
DOMENICO MANGONE (PD)<br />
“Per ora il progetto non ha avuto risposte<br />
entusiastiche, anzi il primo bando è<br />
andato deserto. Ma noi ci crediamo,<br />
incrociamo le dita e speriamo che la<br />
nuova formulazione dell’offerta possa<br />
essere appetibile per gli investitori”.
26<br />
Scuola nel caos<br />
Università<br />
IN CODA<br />
Avvistati grossi ingorghi a Palazzo<br />
Nuovo: non ci sono nemmeno<br />
i numeri per ordinare il traffico,<br />
come dal salumiere o dal macellaio<br />
Intanto il nuovo “carico didattico”<br />
crea il caos informatico e pratico<br />
di Riccardo Ghezzi e Giulia Palmieri<br />
Delirio Palazzo Nuovo.<br />
Al ritorno dalle vacanze<br />
natalizie molti studenti<br />
dell’Università degli<br />
Studi di Torino si sono<br />
visti recapitare in ritardo un dono sgradito.<br />
Chiunque fosse passato in via Sant’Ottavio<br />
tra metà e fine gennaio, buttando l’occhio<br />
alla segreteria di Lingue avrebbe assistito<br />
ad uno spettacolo tragicomico code allucinanti<br />
e attese lunghissime: i numeri per la<br />
prenotazione del turno erano esauriti da<br />
giorni a causa dell’affluenza. Nessuno si è<br />
preso la briga di aumentare gli sportelli, allungare<br />
l’orario di apertura o almeno sostituire<br />
il rullo della carta.<br />
Ma il vero dramma è dato dal Carico Didattico,<br />
un totale disastro dal punto di vista<br />
organizzativo. Negli anni passati ciascuno<br />
studente era libero di organizzare i propri<br />
esami a partire dal mese di novembre fino<br />
al 31 gennaio. <strong>Il</strong> Carico Didattico (una<br />
sorta di libretto elettronico<br />
in cui vengono segnalati gli<br />
esami dati e quelli ancora da<br />
dare) era eseguibile on line,<br />
attraverso il sito dell’Università<br />
o tramite i box all’interno<br />
di Palazzo Nuovo e<br />
Palazzo Venturi (Via Verdi,<br />
di fronte alla Rai) che addirittura<br />
disponevano di un<br />
programma specifico, chiamato<br />
Uni Sid. Tale programma<br />
consentiva, oltre<br />
all’organizzazione della propria carriera,<br />
anche la stampa degli statini e di eventuali<br />
documenti relativi alle borse di studio. Ebbene,<br />
all’apertura di quest’anno accademico<br />
sono apparsi i primi sintomi di<br />
malfunzionamento: già dalla finestra esami<br />
autunnale, infatti, Uni Sid non era più disponibile.<br />
È un problema dell’intero ateneo,<br />
che ha deliberato il cambio di<br />
sistema informatico, passando dall’Uni<br />
Sid al nuovo esse 3, un software che dovrebbe<br />
essere più efficiente e meno macchinoso<br />
del precedente. Peccato però che<br />
l’intera rete sia ancora attualmente inservibile.<br />
Gli statini vanno stampati tramite un altro<br />
link. Tutto apparentemente normale, ma<br />
nessuno avrebbe mai pensato che la scomparsa<br />
di Uni Sid celasse un aggiornamento<br />
del sistema che avrebbe stravolto la vita di<br />
migliaia di studenti. La sezione dedicata al<br />
CAOS ACCCADEMICO<br />
Certo che a pensare<br />
agli atenei statunitensi<br />
o britannici e<br />
poi piombare a Palazzo<br />
Nuovo, si rischia<br />
davvero lo shock. Qui,<br />
da sempre, è tutto<br />
squallido, mal organizzato<br />
e approssimativo.<br />
Nelle foto, le<br />
code per il ritiro dei<br />
documenti. E’ questa<br />
l’Università che molti<br />
vogliono proteggere.<br />
<strong>PERO</strong><br />
Carico Didattico è stata completamente rivoluzionata.<br />
<strong>Il</strong> Piano Carriera (così si<br />
chiama adesso), formulabile da quest’anno<br />
non più per tutta la durata dei tre<br />
mesi, ma solo ed esclusivamente dall’8<br />
gennaio al 9 febbraio, è accessibile tramite<br />
il portale my.unito.it che funziona a singhiozzo,<br />
o per meglio dire a fortuna di chi<br />
lo utilizza. Studenti al terzo anno si sono<br />
visti richiedere i dati come se si fossero<br />
appena iscritti. Le pagine non si aprono<br />
o vengono visualizzate male, incomplete<br />
e prive di pulsanti.<br />
Diventa necessario impostare il proprio<br />
browser in maniera particolare ma, una<br />
volta eseguita questa operazione, spesso si<br />
rimane ugualmente a bocca asciutta. Che<br />
sia dovuto ad un sovraccarico della rete?<br />
Lo sperano un po’ tutti. Tuttavia, se così<br />
fosse nessuno dovrebbe riuscire a caricare<br />
e ad esonerare i propri esami, invece alcuni<br />
fortunelli ci riescono. Telefonando all’assistenza<br />
tecnica, dopo aver atteso mezz’ora,<br />
se la linea non è caduta, solitamente<br />
gli operatori rispondono sempre la<br />
stessa cosa: “Aspetti e riprovi”. E i ragazzi,<br />
pazientemente, aspettano. Poco importa<br />
se tutto questo sta facendo perdere<br />
preziose ore di studio in burocrazie inutili.<br />
La realtà è che circa quindicimila studenti<br />
dovranno sostenere gli esami del<br />
nuovo anno accademico con uno statino<br />
in bianco, che verrà compilato dalla<br />
commissione al momento dell’esame.<br />
Prassi di per sé irregolare: in realtà non è<br />
lecito affrontare un esame non previsto nel<br />
piano di studi personale di ciascuno studente.<br />
Viene da chiedersi: non si poteva<br />
evitare? Soprattutto per chi, arrivando da<br />
fuori città o ancor più da fuori provincia, è<br />
costretto a sorbirsi 4 ore o più di coda. Tra<br />
disinformazione, soliti giochi dello scaricabarile<br />
e crisi di nervi represse a stento.<br />
Questa è l’Università che non rispetta gli<br />
studenti. Università che, invece di migliorare,<br />
regredisce anche in quelle poche cose<br />
che prima funzionavano. A volte dando la<br />
colpa a chi sta più in alto. ì
Fatti Guidare<br />
dalla Luna<br />
the Club - porte palatine, torino<br />
the<br />
Club<br />
RESTAuRANT & LouNGE<br />
<strong>Il</strong> tuo aperitivo<br />
la tua cena<br />
il tuo after<br />
il tuo posto speciale<br />
piazza Cesare Augusto 15 - torino - 011/5212458
28<br />
Esclusivo<br />
<strong>Il</strong> palazzo del Lavoro<br />
RINASCE così<br />
è uno dei simboli di Torino. Abbandonato da anni<br />
ora si trasforma in centro polifunzionale, con<br />
galleria commerciale, uffici e spazi d’incontro<br />
“Però” in esclusiva svela i particolari dell’operazione<br />
Da “Palazzo del<br />
Lavoro” a centropolifunzionale<br />
di alto<br />
livello: al proprio<br />
interno<br />
avrà gallerie<br />
commerciali, centri congressi, uffici e<br />
spazi d’incontro. È questo il progetto di restyling<br />
per lo storico edificio costruito per<br />
l’expo del 1961 su idea ed elaborazione di<br />
Pier Luigi Nervi, che dovrebbe giungere a<br />
compimento entro il 2011, anno delle celebrazioni<br />
per il 150esimo anniversario<br />
dell’unità d’Italia. La novità è contenuta<br />
nella variante 190 al<br />
Piano Regolatore,recentem<br />
e n t e<br />
adottata dalla<br />
Giunta Comunale,<br />
di Antonio Quaratino<br />
presentata in Circoscrizione e proposta<br />
alla valutazione della Sala Rossa.<br />
Una storia tutta particolare quella del Palazzo<br />
del Lavoro, da troppo tempo in stato<br />
di disuso quasi completo, ad eccezione<br />
della presenza di alcune aule per le lezioni<br />
universitarie di Economia e Commercio,<br />
degli sportelli migrazione della questura e<br />
del centro di raccolta dati elettorali nei periodi<br />
delle varie consultazioni o di qualche<br />
sporadica iniziativa. Nulla di fisso o a<br />
lungo termine, quindi. Gli elevatissimi<br />
costi di manutenzione ne hanno limitato<br />
nel corso degli anni lo sviluppo, l’appetibilità<br />
e le opportunità. Risultato: crescente<br />
degrado ed inutilizzo costante,<br />
c o n<br />
tanto di<br />
rabbia e<br />
stupore dei<br />
cittadini e resi-<br />
<strong>PERO</strong><br />
denti. Un vero peccato per una delle<br />
strutture simbolo di Italia ’61, che tra l’altro<br />
da decenni compare sui più importanti<br />
manuali di architettura internazionale.<br />
Ceduto a fine 2005 dal Demanio al suo<br />
braccio immobiliare la Fintecna, il Palazzo,<br />
che sorge fra corso Unità d’Italia,<br />
corso Maroncelli e via Ventimiglia, è attualmente<br />
di proprietà della Società Pentagramma<br />
Piemonte, costituita al<br />
cinquanta per cento dalla stessa finanziaria<br />
statale e le rimanenti quote divise tra<br />
Gefim ed altri investitori privati. Un’operazione<br />
di recupero che pare abbia attirato<br />
pesantemente l’attenzione degli spagnoli<br />
de El Cortes Inglés, colosso della grande<br />
distribuzione commerciale sull’esempio<br />
del londinese Harrods, della parigina Galerie<br />
Lafayette o del Sony Center di Berlino<br />
e desideroso di affacciarsi sul mercato<br />
italiano.<br />
Dagli uffici comunali all’urbanistica spiegano<br />
che “la variante e la successiva riqualificazione<br />
consentiranno di restituire a<br />
Palazzo Nervi il ruolo di affascinante porta<br />
di accesso per la parte sud della città in<br />
vista delle celebrazioni per il 2011”. Un<br />
intervento possibile solo dopo l’adozione<br />
della variante da parte del Consiglio Comunale,<br />
prevista di qui a poco. “<strong>Il</strong> progetto<br />
di recupero” – hanno dichiarato recente
ci sarà una grande piazza<br />
interna di 10mila mq<br />
E 20mila mq di parcheggi<br />
la soprintendenza darà<br />
presto il suo via libera<br />
mente dalla Pentagramma – “è firmato per<br />
la parte urbanistica dall’architetto Rolla e<br />
riprende con fedeltà l’ipotesi sviluppata da<br />
Nervi per la riconversione del fabbricato.<br />
L’idea è quella di realizzare una galleria<br />
commerciale di alta qualità con negozi,<br />
spazi pubblici<br />
e di incontro,<br />
giardini pensili.<br />
Nel Palazzo potrebbero<br />
inoltre<br />
trovare collocazione<br />
attività terziarie, di<br />
servizio e aree espositive”. Ecco che i negozi<br />
convergeranno verso una grande<br />
piazza interna di circa 10mila mq, con una<br />
riduzione della Slp interna dagli attuali<br />
37mila mq a circa 28mila mq, proprio per<br />
lasciare spazio a soluzioni in grado man-<br />
il gruppo corte ingles nel mondo<br />
RINASCITA<br />
Per il Palazzo del Lavoro<br />
(foto a sinistra e in basso<br />
nell’altra pagina) è una rinascita.<br />
Qui a sinistra la<br />
parte superiore di uno dei<br />
piloni che ne costituiscono<br />
l’ardita struttura. A<br />
destra, i carrelli che invaderanno<br />
la zona con la nascita<br />
del centro<br />
commerciale e, sotto, un<br />
rendering di come potrebbe<br />
diventare parte<br />
dell’area interna<br />
tenere alto il livello di multi-funzionalità.<br />
Gli elementi architettonici di rilievo e soprattutto<br />
l’immensa volta che poggia sui<br />
maestosi 16 pilastri di cemento di 25 metri<br />
di altezza non saranno toccati, ma pienamente<br />
conservati nell’aspetto originario,<br />
tanto che l’intero progetto vedrà la partecipazione<br />
della Soprintendenza.<br />
Ma la nuova immagine del Palazzo Nervi<br />
non si ferma solo al manufatto, prevedendo<br />
anche il contestuale rifacimento<br />
El Corte Inglés è un’azienda, per volume d'affari, tra le prime in Europa nel settore dei grandi magazzini. <strong>Il</strong> nome è quello di una piccola<br />
sartoria di Madrid, specializzata in abbigliamento per bambini e fondata nel 1890. Fino a pochi anni fa El Corte Inglés era attivo solo<br />
nella penisola iberica, con 16 punti di distribuzione. Solo dal 2001 è iniziata l’espansione verso nuovi mercati. <strong>Il</strong> primo punto vendita<br />
“oltre confine” è stato aperto in Portogallo, a cui sono stati affiancati in Francia i negozi Sfera e le agenzie di viaggio (sempre appartenenti<br />
al gruppo). Ma la costruzione del primo grande magazzino extra-iberico è prevista proprio in Italia, a Torino, dove nel Palazzo del Lavoro è<br />
stata individuata la “location” più appropriata per dare il via alle attività del colosso spagnolo nel Bel Paese. Vuol dire “taglio all’inglese”.
delle aree verdi di accesso, oggi di proprietà<br />
comunale e troppo spesso trascurato.<br />
Non mancheranno parcheggi<br />
sotterranei pubblici e pertinenziali (nell’ordine<br />
di 20mila mq), indispensabili a soddisfare<br />
le future esigenze della struttura e<br />
cercare di “tranquillizzare” chi vive su<br />
questa porzione di città a due passi dal<br />
confine con Moncalieri e dall’imbocco per<br />
la tangenziale, dove parcheggiare pare già<br />
ora un’impresa, e dove il fallimento della<br />
rotonda Maroncelli ha messo in seria dif-<br />
Affari in città? c’è la Fiat...<br />
Dopo più di vent’anni di inattività, solo nel 2004 da<br />
Palazzo Civico parte un’offerta simbolica di un euro<br />
al Demanio per rilevare Palazzo Nervi e curarne il<br />
riassetto. “La risposta fu una richiesta di 20 milioni di<br />
euro, che ovviamente rifiutammo”, fa sapere Mario Viano<br />
Assessore comunale all’urbanistica. un anno dopo il ministro<br />
dell’economia Giulio Tremonti, per far quadrare i<br />
conti, impone alla Fintecna (società di real estate nata in<br />
seno alla dismissione dell’Iri) di rilevare alcuni palazzi del<br />
Demanio sparsi lungo tutta la penisola. Ed ecco che nel<br />
2007 nasce il progetto Pentagramma, un percorso di valorizzazione<br />
di cinque distinti portafogli immobiliari in diverse<br />
regioni italiane, a cui partecipano tutti i più<br />
importanti operatori immobiliari italiani ed internazionali.<br />
Per il Piemonte, del quale l’asset principale è rappresentato<br />
proprio dal Palazzo del Lavoro, è stata selezionata la<br />
Gefim Spa, società di sviluppo immobiliare creata alla fine<br />
degli anni Settanta dalla famiglia Ponchia, storici ed influenti<br />
costruttori torinesi, con forti legami con l’universo<br />
Fiat, senza la cui benedizione sotto la Mole poco o nulla<br />
sembra ancora muoversi (proprio Gefim, insieme a Fiat<br />
Partecipazioni ed alla potentissima Beni Stabili sono i protagonisti<br />
di una joint-venture per l’acquisto, la gestione e<br />
lo sviluppo di diversi immobili dello stesso Gruppo Fiat,<br />
tra cui le palazzine di corso Marconi). Ecco che si muove<br />
l’alta finanza e Palazzo Nervi improvvisamente acquisisce<br />
un certo appeal. Tutto con una certezza: quando a Torino<br />
tira aria di business, i protagonisti sono sempre gli stessi.<br />
ficoltà il traffico. Una nuova pianificazione,<br />
quella che si affaccia su Italia ’61,<br />
sicuramente affascinante, e con un costo<br />
indicativo superiore ai 50 milioni di euro<br />
- per ora completamente a carico di Pentagramma<br />
- che porterà nelle casse porterà<br />
circa 3,7 milioni per la valorizzazione oltre<br />
ad altri otto milioni di oneri di urbanizzazione.<br />
In ogni caso sembra prendere sempre più<br />
quota l’ipotesi di una imminente cessione<br />
dell’immobile e dell’ingresso di nuovi<br />
operatori. Dalla società attualmente proprietaria<br />
del Palazzo del Lavoro trapela<br />
ben poco, se non che “una volta terminato<br />
l’iter urbanistico si cercherà l’utilizzatore<br />
finale e a quel punto, a seconda dell’interlocutore,<br />
verrà deciso se portare avanti la<br />
ristrutturazione direttamente oppure se cedere<br />
l’edificio prima dell’inizio dei lavori”.<br />
Intanto gli spagnoli di Cortes Inglès<br />
sono lì alla porta, pronti a sbarcare su Torino,<br />
milioni di euro e posti di lavoro alla<br />
mano.ì<br />
Blue Hair<br />
Parrucchieri uomo e Donna<br />
Pieghe da euro 8,00<br />
Taglio uomo-Donna euro 10,00<br />
Colore da euro 15,00<br />
Meche cartine euro 35,00<br />
Contrasti da euro 15,00<br />
orario: 10-18<br />
Via Carrera 61 - ToRINo<br />
per appuntamento 348.973488
Cosa succede in città: gli appuntamenti dal 5 al 19 febbraio<br />
redazione@perotorino.it - Telefono 011/536.16.50<br />
Pero7<br />
Anno II numero 12 - 5/2/2009 - www.perotorino.it<br />
l FRANCO BATTIATO<br />
In concerto al Teatro Colosseo<br />
il 10 febbraio pag. 32<br />
l AUTOMOTORETRò<br />
Al Lingotto le auto d’epoca dal<br />
13 al 15 febbraio pag. 36<br />
l MANGO<br />
<strong>Il</strong> cantautore presenta il nuovo<br />
album il 18 febbraio pag. 35<br />
Voglio essere<br />
comeBIAgIo<br />
IL CIELo hA uNA PoRTA SoLA - <strong>Il</strong> cantautore presenta<br />
in città il suo nuovo lavoro. L’appuntamento è per<br />
domenica 15 febbraio al Teatro Regio Pag. 33
32 Però7<br />
Venaria Reale: Egitto tesori sommersi<br />
Apartire dal 7 febbraio, la Reggia di Venaria ospita la mostra “Egitto. Tesori sommersi ” presso gli imponenti<br />
spazi delle Scuderie juvarriane. Si tratta dell’unica tappa italiana della mostra internazionale che<br />
espone oltre 500 reperti archeologici provenienti da Alessandria, heracleion e Canopo, antichissime<br />
città della zona del Delta del Nilo che nei primi secoli dell’era cristiana sono sprofondate sei metri sotto il livello<br />
del Mediterraneo. Con il supporto di una sofisticata tecnologia geofisica, l’equipe guidata dall’archeologo<br />
Franck Goddio ha riscoperto i loro resti, miti, opere ed oggetti. Informazioni sul sito www.lavenaria.it.<br />
FrAnCo BATTiATo<br />
canta Fleurs 2<br />
Martedì 10 febbraio il cantautore siciliano è al<br />
Teatro Colosseo: sulle scene dal 1978, Battiato<br />
ha una personalità poliedrica e musicalmente<br />
rivoluzionaria. Mancava dalle scene da un anno<br />
Dopo quasi<br />
un anno<br />
di lontan<br />
a n z a<br />
dalle scene, il teatro Colosseo<br />
di Torino si prepara<br />
ad accogliere il<br />
ritorno di Franco Battiato<br />
con il tutto esaurito.<br />
Dopo l’uscita del<br />
suo ultimo disco, Fleurs<br />
2, il cantautore si appresta<br />
a vivere un 2009<br />
denso, dal punto di vista<br />
concertistico. <strong>Il</strong> suo<br />
tour, infatti, toccherà<br />
tutto lo Stivale.<br />
Fleurs 2 è il capitolo<br />
conclusivo della trilogia<br />
iniziata nel 1999 con il<br />
primo rivoluzionario<br />
Fleurs, dove per la<br />
prima volta l’autore<br />
sfugge alla banale logica<br />
della cover e propone<br />
un modo del tutto<br />
originale di rileggere i<br />
grandi successi del passato.<br />
Come per i due capitoli<br />
precedenti anche qua<br />
Battiato rispetta le aspettative dei suoi<br />
fans.<br />
Ormai sulle scena dal 1978, Battiato si è<br />
dimostrato in questo ventennio una personalità<br />
poliedrica, eclettica e rivoluzionaria.<br />
Dagli inizi ad oggi ha attraversato e combinato<br />
diversi stili musicali, dalla prima<br />
musica sperimentale, alla musica etnica<br />
passando per il rock progressivo fino ad<br />
arrivare alla musica leggera.<br />
Quella del cantautore siciliano è stata definita<br />
filosofia in musica da un pubblico e<br />
una critica che non hanno mai potuto<br />
smettere di dimostrargli tutta la loro stima.<br />
I successi che lo hanno reso famoso ai più,<br />
come Radio Varsavia, Voglio vederti danzare,<br />
Bandiera bianca, Centro di gravità<br />
permanente, oggi sono considerati dei veri<br />
e propri evergreen, per la loro capacità<br />
di essere apprezzati da tutte le generazioni.<br />
Quella di Franco Battiato è certamente<br />
una carriera senza eguali, la sua musica<br />
e i suoi testi riflettono le sue più diverse<br />
passioni, esoterismo, filosofia e meditazione<br />
orientale, pittura e ora anche cinema.<br />
<strong>Il</strong> cantautore infatti recentemente si<br />
è cimentato con grande successo nella<br />
regia cinematografica.<br />
L’autore de La voce del padrone ha organizzato<br />
per i suoi sostenitori uno spettacolo<br />
ricco di sorprese, dove sperimentazione e<br />
contaminazione la faranno da padrone.<br />
L’appuntamento di martedì 10 febbraio<br />
è quindi imperdibile. ore 21, teatro Colosseo<br />
– via Madama Cristina, 71/A –<br />
Torino. Prevendite abituali – www.ticketone.it<br />
– da 32.60 a 46.90 euro. Tel.<br />
011.66.980.34.<br />
Al Regio dal 5 al 7 febbraio<br />
les contes<br />
d’hoffmann<br />
Al Teatro Regio di Torino va in<br />
scena in un nuovo allestimento,<br />
Les Contes d’Hoffmann di Jacques<br />
Offenbach, un’opera fantastica in un<br />
prologo, tre atti e un epilogo.<br />
Hoffmann sognava di musicare i racconti<br />
del romantico E.T.A, ma la sua fortuna declinava.<br />
Al ritorno dal viaggio negli Stati<br />
Uniti il suo sogno si realizzò. <strong>Il</strong> direttore<br />
del coro dell’Opéra-Comique, cedette a<br />
Offenbach il privilegio della composizione.<br />
A poco a poco la sua opera incominciò<br />
ad avere successo, ma la morte<br />
prematura gli impedì di essere partecipe<br />
della sua incoronazione.<br />
La regia è di Nicolas Joël e la produzione<br />
è in collaborazione con il Teatro de Madrid,<br />
Théâtre du Capitole Toulouse e<br />
Israeli Opera di Tel Aviv.<br />
Dal 5 al 7 febbraio alle ore 20, l’8 febbraio<br />
alle 15.30 al Teatro Regio – piazza<br />
Castello, 215 – Torino. Tel.<br />
011.982.33.00.
Però7<br />
Zio Vanja è al Teatro Carignano<br />
La riapertura del teatro Carignano, da poco restaurato, sarà celebrata da una prima nazionale di tutto rispetto:<br />
andrà infatti in scena “Zio Vanja”, opera del drammaturgo Anton Cechov, fino 15 febbraio. A portarla in scena il<br />
regista Gabriele Vacis, reduce dal successo di “R&J Links”, spettacolo nato da intuizioni e suggestioni tratte dal<br />
Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Adattamento originale dello stesso Gabriele Vacis e Gabriele Perrone.<br />
L’inizio dello spettacolo è previsto tutti i giorni alle ore 20.45, eccezion fatta per la domenica e i festivi in cui lo spettacolo<br />
andrà in scena alle ore 15.30. Zio Vanja è una delle opere più caratteristiche della poetica di Cechov.<br />
il cielo ha una porta sola:<br />
suonare Antonacci<br />
<strong>Il</strong> grande Biagio canta<br />
e suona al Teatro Regio, il<br />
15 febbraio alle 21. un<br />
cantautore a 360 gradi, interprete<br />
ormai maturo e intenso,<br />
che può permettersi versioni<br />
originali e uniche dei suoi stessi<br />
successi<br />
Domenica 15 febbraio il<br />
Teatro Regio ospiterà Biagio<br />
Antonacci con il suo<br />
tour <strong>Il</strong> cielo ha una porta<br />
sola omonimo titolo del suo nuovo album<br />
uscito in tutti i negozi di musica il 31 ottobre<br />
scorso. L’ultimo lavoro del cantante<br />
contiene tutti i suoi più grandi successi,<br />
scelti dai fans tramite il sito Internet ufficiale,<br />
due inediti <strong>Il</strong> cielo ha una Porta<br />
Sola, in radio dal 10 ottobre, un’emozionante<br />
ballata pop-rock, caratterizzata da<br />
un crescendo emotivo e musicale con un<br />
intenso finale di chitarre e archi, e Aprila,<br />
il secondo inedito, un pezzo dalle energiche<br />
sfumature rock, un grido di esortazione<br />
ad aprirsi all’amore. La novità è<br />
rappresentata dalla presenza di<br />
due nuove versioni dei brani Tra<br />
te e il mare e Vivimi, entrambi<br />
scritti da Biagio Antonacci per la<br />
Pausini.<br />
E’ un Biagio a 360 gradi, un interprete<br />
più maturo e intenso che può<br />
permettersi versioni originali e<br />
quindi uniche dei propri maggiori<br />
successi, un artista più<br />
riflessivo ma anche<br />
più libero di giocare<br />
con i testi e la musica<br />
che può creare esclusive<br />
collaborazioni<br />
nonché brani<br />
inediti musicalmentecomplessi<br />
e<br />
articolati.<br />
Più di vent’anni<br />
fa Biagio esordisce<br />
sul palco<br />
del Festival di<br />
Sanremo con la<br />
canzone Voglio<br />
vivere in un attimo.<br />
<strong>Il</strong> successo<br />
però<br />
arriva nel 1992<br />
quando con il<br />
singolo Libera-<br />
temi gira l’Italia partecipando<br />
al Festivalbar,<br />
vende 150.000<br />
copie ed entra a tutti<br />
gli effetti nel panorama<br />
musicale italiano.<br />
In questi venti<br />
anni Biagio Antonacci<br />
ha stretto importanti<br />
collaborazioni musicali e non, da<br />
Laura Pausini a Syria, da Mia Martini a<br />
Mietta fino al sodalizio con la Nazionale<br />
cantanti che si esibisce per scopi di beneficenza.<br />
È proprio in una di queste occasioni<br />
che conosce don Pierino Gelmini e aderisce,<br />
con diverse iniziative, al suo progetto<br />
per il recupero di giovani emarginati.<br />
Per tutti gli appassionati della musica<br />
del cantante nostrano l’appuntamento<br />
è quindi per il 15 febbraio alle ore 21 al<br />
Teatro Regio – piazza Castello, 215 –<br />
Torino. Prevendite abituali – www.ticketone.it<br />
– da 57,50 a 34,50 euro. Tel.<br />
011.982.33.00.<br />
33
34 Però7<br />
Adel Abdessemed, “Le ali di Dio”<br />
Apartire dall’11 febbraio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la cui sede è in via Modane<br />
16, presenta la prima mostra personale in Italia dell’artista franco-algerino Adel Abdessemed.<br />
“Le ali di Dio”, questo il titolo della mostra a cura di Francesco Bonami, prende<br />
forma attraverso video, fotografie e installazioni dai contenuti potenti e dalla carica eversiva. L’artista<br />
si è infatti guadagnato l’etichetta di “enfant terrible” per le sue opere talvolta scioccanti ad<br />
alto contenuto di controversia, spesso su temi nevralgici quali sesso, religione e politica.<br />
In “Cose che mi sono capitate” è al Colosseo il 13 febbraio<br />
Gene Gnocchi<br />
<strong>Il</strong> comico emiliano<br />
presenta<br />
uno spettacolo<br />
surreale, ricco<br />
di paradossi e<br />
colpi di scena.<br />
Tutto all’insegna<br />
della comicità istrionica e<br />
graffiante. Con la sua bella<br />
e immancabile morale...<br />
l Gene Gnocchi, al secolo Eugenio<br />
Ghiozzi, uno dei comici più surreali del<br />
panorama italiano, torna al Teatro Colosseo<br />
il 13 febbraio con un nuovo spettacolo<br />
scritto con Francesco Freyrei, in cui<br />
si alternano situazioni paradossali e avvenimenti<br />
ricchi di colpi di scena.<br />
Nato in una famiglia piccolo borghese,<br />
laureato in giurisprudenza, il giovane<br />
Ghiozzi negli anni Ottanta esordisce sul<br />
palco dello Zelig di Milano. Seguiranno<br />
partecipazioni al Maurizio Costanzo<br />
Show, collaborazioni con la Gialappa’s<br />
Al Teatro Colosseo il 6 e 7 febbraio<br />
insinna torna alle origini<br />
band fino ad arrivare<br />
al sodalizio con Simona<br />
Ventura a<br />
Quelli che il calcio.<br />
<strong>Il</strong> nuovo spettacolo,<br />
Cose che mi sono<br />
capitate, è una lunga<br />
ricerca, attraverso<br />
graffianti osservazioni<br />
e riflessioni<br />
che spesso sfiorano<br />
l’assurdo, di una risposta<br />
alla domanda<br />
“Sono le cose che capitano o sei tu che<br />
capiti alle cose?”.<br />
L’istrionico Gene Gnocchi dopo un consulto<br />
medico e il successivo autoesame<br />
diagnostico riceve un inquietante responso:<br />
sta molto bene ma nella vita si<br />
è sempre tenuto tutto dentro. Così, rileggendo<br />
quella lastra grigia, si rende conto<br />
che la sua vita è fatta di piccole cose: il<br />
rapimento subito nell’autolavaggio dalla<br />
mafia russa, la missione impossibile che<br />
Dopo il grande successo ottenuto sul piccolo schermo con<br />
Don Matteo e Affari tuoi, grazie a cui è riuscito a entrare<br />
nelle case e nel cuore degli italiani, Flavio Insinna torna<br />
a teatro, suo primo amore, con un nuovo esilarante spettacolo, per<br />
la regia di Giampiero Solari, in cui è accompagnato per due ore e<br />
mezza dal fantastico swing di una band di nove musicisti che suonano<br />
dal vivo. Venerdì 6 e sabato 7 febbraio sul palco del Teatro<br />
Colosseo sarà di casa Senza Swing, spettacolo comico dove Flavio<br />
sarà la voce narrante che accompagnerà gli<br />
spettatori per tutto il viaggio. Lo spettacolo<br />
narra la storia di una banda di caserma che<br />
diventa un microcosmo dove, involontariamente,<br />
convivono piccole e meschine esistenze<br />
umane; che nel loro insieme<br />
rappresentano i piccoli vizi sociali tanto familiari<br />
nella nostra quotidianità. Insinna per<br />
tutto il tempo sarà il tramite tra la storia e il<br />
complesso musicale, a metà strada tra la<br />
Sarkozy gli affidò quella<br />
volta al telefono…<br />
Di cosa sono quindi fatte le<br />
vite delle persone normali?<br />
Di grandi avvenimenti, di<br />
scelte fuori dal comune o<br />
di gesta eroiche? Forse<br />
sono semplicemente caratterizzate<br />
da un reticolo di<br />
piccole azioni quotidiane,<br />
spesso ripetute nel tempo,<br />
ma apparentemente insignificanti.<br />
<strong>Il</strong> personaggio interpretato<br />
dal grande Gene Gnocchi è<br />
sostenuto da una maniacale<br />
attitudine, quale annotare<br />
minuziosamente su<br />
carta tutti gli avvenimenti,<br />
anche i più insignificanti<br />
della propria vita. Ed è, cercando di organizzare<br />
i ricordi attraverso un’improbabile<br />
catalogazione, che si ritrova a<br />
raccontare storie surreali, costruite<br />
dall’accostamento paradossale di frammenti<br />
di realtà.<br />
venerdì 13 febbraio alle 21 al Teatro<br />
Colosseo - via Madama Cristina,<br />
71/A – Torino. Prevendite abituali –<br />
www.ticketone.it – da 21.50 a 25.50<br />
euro. Tel. 011.66.980.34.<br />
classica banda da caserma e la big band da locale. La musica<br />
così si lega al racconto contribuendo a dare un ritmo serrato<br />
allo spettacolo. Senza swing è un affresco comico e pieno di<br />
storie piccole, vicine a noi. È una sfida importante che vuole<br />
giocare con i diversi modi di raccontare le storie a teatro. Lo<br />
spettacolo, che nasce da un testo di Pierpaolo Palladino, scritto<br />
con Flavio Insinna, Manfredo Rutelli, Giampiero Solari e Andrea<br />
Lolli, con ironia riesce a portare un contenuto importante<br />
di rifiuto e necessità di reagire alla mediocrità. Le vite mediocri<br />
sono inesorabilmente, sempre senza swing! Alla fine però lo<br />
spettatore è investito da una sensazione di positività e speranza.<br />
Infatti, reagendo alla mediocrità e credendo sempre<br />
nei propri sogni spesso si raggiungono risultati inaspettati.<br />
Allora per vivere una vita piena di swing<br />
basta crederci fino in fondo e lottare contro tutto per<br />
realizzare le proprie passioni.<br />
Per tutti quelli che sono alla ricerca dello swing<br />
l’appuntamento è allora per il 6 e il 7 febbraio<br />
alle 21 al Teatro Colosseo – via Madama Cristina,<br />
71/A – Torino. Prevendite abituali – www.ticketone.it<br />
– da 20.50 a 28.60 euro. Tel. 011.66.980.34.
Porte Aperte all’Arpa<br />
In concerto il 18 febbraio, con “Acchiappanuvole”<br />
Scocca l’ora<br />
di MAnGo<br />
Nell’ultimo album, che l’artista<br />
propone durante le sue performance,<br />
ritroviamo un Mango attento<br />
e preciso, che riesce a<br />
rendere pienamente il significato<br />
di gioia e commozione alla base del suo<br />
ormai ventennale credo musicale<br />
l Mercoledì 18 febbraio, a pochi mesi dall'uscita del suo<br />
ultimo album di successo intitolato Acchiappanuvole, Mango<br />
arriva al Teatro Colosseo. Ad accompagnarlo sul palco saranno,<br />
tra gli altri, i fedelissimi Rocco Petruzzi alle tastiere,<br />
Nello Giudice al basso e Carlo De Bei alle chitarre.<br />
Acchiappanuvole, titolo tratto da un verso della canzone Ragazzo<br />
mio di Tenco del 1964, contiene quattordici cover ed è<br />
già disco di platino. Emergono il talento di Mango, la sua voglia<br />
di sperimentazione, la sua vocalità creativa. In questo<br />
nuovo lavoro Mango rivisita quattordici grandi brani dei più<br />
grandi cantanti di sempre, da De Andrè a Battisti, da Battiato<br />
a Tenco passando per la grande musica di John Lennon, Creedence<br />
Clearwater Revival e molti altri. <strong>Il</strong> suo è un lungo lavoro<br />
di ricerca in cui analizza e ripropone questi classici senza<br />
turbarne la loro natura essenziale.<br />
Nel primo singolo estratto, La stagione dell'amore, che ha anticipato<br />
l’uscita del disco, Mango duettava insieme all’autore<br />
Franco Battiato, a cui consegna una versione carica di pathos.<br />
Artista con uno stile sofisticato, le sue composizioni melodiche<br />
si sono sempre avvicinate a stili e profumi diversi dalla<br />
solita melodia italiana, sempre intrise di sonorità spesso an-<br />
Porte Aperte all’Arpa Piemonte”. Questa è l’iniziativa studiata dall’Agenzia<br />
Regionale per la Protezione Ambientale, per le visite di docenti, famiglie,<br />
amministratori e funzionari pubblici. Per l’edizione 2009, viene<br />
dato risalto alla prevenzione del rischio geologico, con la possibilità di<br />
visitare il laboratorio geotecnico ed i nuovi sistemi di controllo sui movimenti<br />
franosi. Necessaria la prenotazione: telefono 011.07.02.535.<br />
glosassoni o etniche, Mango è però anche<br />
un grandissimo cantautore. Durante tutti<br />
gli anni della sua lunga carriera, che inizia<br />
nel 1976 con La mia ragazza è un gran<br />
caldo, ha scritto molte tra le più belle canzoni<br />
italiane per cantanti del calibro di<br />
Mina, Mia Martini, Loredana Bertè,<br />
Mietta, Patty Pravo per citarne solo alcuni.<br />
In Acchiappanuvole ritroviamo un<br />
Mango concentrato al massimo, che riesce<br />
a rendere pienamente il significato di<br />
gioia e commozione che sta alla base del<br />
suo credo musicale.<br />
Chi vorrà ancora una volta rivivere grandi<br />
emozioni e farsi trasportare dalle canzoni<br />
di Mango, che nel corso del tempo hanno<br />
fatto innamorare, trepidare e commuovere,<br />
non potrà allora perdersi l’appuntamento<br />
del 18 febbraio alle 21 al Teatro<br />
Colosseo – via Madama Cristina, 71/A<br />
– Torino. Prevendite abituali – www.<br />
ticketone.it – da 23.50 a 38.76 euro. Tel.<br />
011.66.980.34.<br />
35
36 Però7<br />
Le sfide della multiculturalità<br />
Le sfide della multiculturalità: immigrazione, integrazione e scuola”. Questo il tema di un convegno organizzato<br />
a Torino - venerdì 6 febbraio alle ore 16 nella sede di corso Vittorio Emanuele 94 - da Forza Italia–Popolo della<br />
Libertà a cui parteciperanno il coordinatore regionale degli azzurri piemontesi Enzo Ghigo (foto) e la parlamentare<br />
Margherita Boniver, Presidente del Comitato Schengen, Europol, Immigrazione. Secondo l’onorevole Boniver<br />
“un occasione per discutere e dibattere con cittadini ed elettori di una questione sempre più attuale e prioritaria,<br />
specie per la realtà torinese e piemontese”. Per informazioni sulle modalità di partecipazione: Tel. 011.43.66.660<br />
<strong>Il</strong> 13, 14 e 15 febbraio, alla scoperta delle auto di una volta, con la mostra e il mercato<br />
AUTo Motoretrò<br />
Due rassegne in<br />
programma: <strong>Il</strong> collezionismo<br />
dei Motori<br />
- Gli Artigiani<br />
del Restauro.<br />
Saranno ricordati gli importanti<br />
anniversari di Bugatti –<br />
Mini - Gilera e Autobianchi,<br />
nella manifestazionie in programma<br />
al Lingotto Fiere<br />
l La stagione 2009 del motorismo<br />
d’epoca si apre a Torino con il 27°Automotretrò,<br />
la rassegna di cultura automobilistica,<br />
che costituisce il primo<br />
appuntamento dell’anno per collezionisti e<br />
appassionati, che grazie<br />
alla posizione geografica,<br />
è in grado di attirare numerosi<br />
operatori e visitatori<br />
stranieri.<br />
La tradizione della manifestazione,<br />
è quella di abbinare<br />
eventi culturali e<br />
rievocazioni, ad una sezione<br />
commerciale molto<br />
completa, che giunge a<br />
proposito, in un periodo<br />
dell’anno nel quale si rimettono<br />
in moto i veicoli e s’iniziano o si<br />
completano i restauri.<br />
Quest’anno ci sarà un nuovo e importante<br />
motivo di interesse,Automotoretrò<br />
presenta<br />
una sezione dedicata<br />
agli artigiani<br />
del<br />
restauro, dando<br />
così modo ai<br />
collezionisti di<br />
entrare in contatto<br />
con questi<br />
operatori, pronti<br />
a risolvere, i<br />
problemi inerenti<br />
la rimessa<br />
in efficienza, di<br />
veicoli d’interesse<br />
storico. La<br />
sezione, denominata<br />
“ Gli artigiani<br />
del<br />
Restauro” vuole<br />
porre in risalto<br />
la necessità di<br />
salvaguardare il<br />
patrimonio di<br />
conoscenze e<br />
manualità, di<br />
questi operatori,<br />
creando attenzione<br />
intorno a<br />
questo campo d’attività,<br />
per conservare il<br />
“saper fare” di questi<br />
professionisti e attirare<br />
i giovani, verso un’attività<br />
non banale e remunerativa.<br />
Automotoretrò celebra<br />
il Centenario<br />
della Bugatti la Casa<br />
fondata da Ettore Bugatti,<br />
che in Francia,<br />
trovò l’affermazione<br />
della sua genialità. Saranno esposte una<br />
serie di vetture provenienti dal Museo di<br />
Mulhuose, della famosa collezione<br />
Schlumpf e da privati italiani. Altro centenario<br />
è quello della Gilera che proprio<br />
nel 1909 fu fondata da Giuseppe Gilera a<br />
Milano, saranno inoltre ricordati i 50 anni<br />
della Mini, la geniale figlia di Issigonis<br />
antesignana di tutte le “Piccole” e poi i 40<br />
anni delle Autobianchi A112 e A111. Numerose<br />
le altre iniziative, oltre al mercatino<br />
ulteriormente ampliato, visto l’alto<br />
numero di espositori, il Salone di auto e<br />
moto messe in vendita da privati e commercianti,<br />
le consuete esposizioni dei più<br />
prestigiosi “pezzi” negli stand delle Case<br />
Costruttrici e dei numerosi Club, unamostra<br />
di veicoli giocattolo, la lotteria benefica,<br />
le aree gioco per i più giovani ,<br />
veicoli militari storici. Automotoretrò offrirà<br />
ai visitatori, svariati motivi d’interesse,<br />
in un momento in cui il<br />
collezionismo motoristico, sta vivendo<br />
una notevole espansione e rappresenta, un<br />
sicuro investimento.La rassegna costituisce<br />
l’unico appuntamento motoristico che<br />
Torino è in grado di offrire, ad un pubblico<br />
che sempre maggiormente, dimostra<br />
di gradire l’evento, che vedrà presenti<br />
oltre 350 espositori, con sempre più interessanti<br />
e consistenti presenze straniere.<br />
Per info rassegna: tel fax 011 350936<br />
www.automotoretro.it<br />
e mail: info@automotoretro.it
Però7<br />
Du Camp Visuel al Mirafiori Motor Village<br />
Fino al 22 febbraio, il Mirafiori Motor Village ospita la mostra “Du Camp Visuel” dedicata al fotografo francese Maxim Du Camp, noto<br />
per essere stato il primo fotoreporter della storia e per aver accompagnato e documentato il viaggio di Gustave Flaubert in oriente.<br />
Tra i suoi reportage, il più famoso è senza dubbio quello realizzato durante la spedizione dei Mille di Garibaldi. La mostra è composta<br />
di 26 tavole. Questi gli orari: dalle 9 alle 19.30 dal lunedì al<br />
venerdì, dalle 9.30 alle 13 il sabato, dalle 15 alle 19.30 la domenica.<br />
Per info: www.mirafiorimotorvillage.it.<br />
Marcorè<br />
fa GABEr<br />
Alcune tra le più<br />
belle canzoni e tra<br />
i migliori dialoghi<br />
del grande artista<br />
milanese a Venaria<br />
Sabato 7 febbraio il Teatro della<br />
Concordia di Venaria Reale ospiterà<br />
Neri Marcorè in Un certo signor<br />
G, spettacolo teatrale ripreso<br />
dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.<br />
Questo spettacolo è un modo per rileggere<br />
e re-interpretare l’opera di Gaber a più di<br />
35 anni di distanza dal primo grande debutto.<br />
Neri Marcorè, famoso ormai ai più come imitatore<br />
in televisione di personaggi del peso di<br />
Di Pietro, Zapatero, Mastella, Gasparri e molti<br />
altri, offre la possibilità di emozionarsi con il<br />
teatro canzone di Giorgio Gaber anche a chi<br />
non ha avuto il privilegio di vederlo dal vivo.<br />
Neri Marcorè che interpreta il signor G è accompagnato<br />
da due pianiste, Silvia Cucchi e<br />
Vicky Schaetzinger, che spesso interagiscono<br />
con il signor G come il coro nella tragedia<br />
greca. L'elaborazione musicale di Paolo Silvestri<br />
dà allo spettacolo una veste quasi concertistica.<br />
<strong>Il</strong> comico è più timido e confuso<br />
rispetto all'originale, ma dotato della mede-<br />
Bicentenario della nascita<br />
torino in Braille<br />
Fino al 28 febbraio è possibile relazionarsi<br />
con Torino sotto un altro “punto<br />
di vista”, grazie all’iniziativa “Torino<br />
in Braille”. Nel 2009 cade il bicentenario della<br />
nascita di Louis Braille, lo studioso francese<br />
che ha ideato il noto sistema di scrittura e lettura<br />
a rilievo per non vedenti, invenzione che<br />
ha dato la possibilità alle persone che soffrono<br />
di handicap visivi di relazionarsi in modo più<br />
agevole nei diversi aspetti del quotidiano. Ed<br />
è proprio questi duecento anni di continui miglioramenti<br />
nell’integrazione degli individui<br />
con problematiche visive nelle varie azioni che<br />
normalmente pretendono un approccio visivo,<br />
che “Torino in Braille” celebra. Maggiori informazioni<br />
su: www.torinoinbraille.com<br />
sima carica ironica.<br />
L’appuntamento<br />
per tutti quelli<br />
che avranno voglia<br />
di rivivere<br />
le grandi emozioni<br />
con il teatro<br />
del grande<br />
artista milanese<br />
è per il 7 febbraio<br />
alle ore<br />
21 al Teatro<br />
della Concordia<br />
– corso<br />
Puccini – venaria<br />
Reale. Prevendite<br />
abituali<br />
– www.ticketone.it<br />
– da<br />
22.00 a 25.00<br />
euro. Tel. 011.<br />
49.58.50.<br />
FASHION FOOD & JOY PIZZA<br />
UN TOCCO TROPICALE A TORINO<br />
CUCINA MEDITERRANEA<br />
PIZZA NAPOLETANA<br />
PIZZA A METRO<br />
FARINATA<br />
IN VIA S. FRANCESCO DA PAOLA 46<br />
Per prenotazioni tel. 011/812.96.15<br />
Per le feste: Menu carne 25 euro, pesce 30 euro<br />
ooOoo<br />
Lo “011” è convenzionato con il parcheggio sotterraneo di<br />
PIAZZA BODONI i nostri clienti a cena potranno usufruirne<br />
37
Intervista a Maurizio Bruno<br />
segretario torinese dei Moderati<br />
“Alle elezioni provinciali<br />
Correremo con chi garantirà un<br />
programma serio e concreto<br />
di rilancio e sviluppo del territorio”<br />
la nostra città ha deciso<br />
di trovare un<br />
senso al suo futuro<br />
partendo dall’evento<br />
olimpico. Ma la promozione<br />
che c’è<br />
stata e che ha portato<br />
Torino sui media di tutto il mondo, mi pare<br />
sia stata rallentata negli anni successivi da<br />
una crisi generalizzata che chiaramente ha<br />
colpito anche la nostra metropoli, riducendo<br />
le risorse disponibili per la promozione<br />
e comunicazione del territorio”.<br />
Maurizio Bruno, segretario cittadino dei<br />
Moderati, analizza la situazione della città<br />
a tre anni dai Giochi, mentre la Fiat è costretta<br />
alla cassa integrazione ma, nello<br />
stesso tempo, restiamo tra i maggiori esportatori<br />
di manufatti e di tecnologie italiane<br />
all’estero. E mentre si va verso le elezioni<br />
in Provincia.<br />
<strong>Il</strong> mugugno torinese è inevitabile. In effetti<br />
la crisi si sente e le conseguenze in<br />
termini di occupazione sono sotto gli<br />
occhi di tutti...<br />
È sotto gli occhi di tutti che questa città<br />
negli ultimi anni sia migliorata, anche se<br />
mantiene le problematiche di tante metropoli<br />
industrializzate. <strong>Il</strong> nostro problema era<br />
se diventare il dormitorio di Milano dopo<br />
la prima crisi Fiat, oppure se ricollocarci<br />
nel mercato globale come entità capace di<br />
proporre e creare novità.<br />
Ma per il momento, pare che questa<br />
scelta fondamentale non sia stata fatta...<br />
Siamo stati rallentati dalla congiuntura internazionale.<br />
Ma un dato reale c’è: che<br />
dieci anni fa ci davano come città grigia,<br />
spenta, morta, addirittura senza futuro.<br />
di Guido Bosco<br />
Oggi quantomeno ce la<br />
possiamo giocare con quasi<br />
tutte le aree metropolitane<br />
d’Europa. Non siamo ancora<br />
il dormitorio di Milano<br />
e abbiamo le basi per costruire<br />
un mercato economico<br />
differenziato, che<br />
affianchi al manifatturiero<br />
il terziario, la ricerca,<br />
l’istruzione, una sanità qualificata<br />
e anche il turismo.<br />
Ma non le sembra che la difesa a priori<br />
della Fiat, diventi quasi un accanimento<br />
terapeutico per un settore che sta dimostrando<br />
di essere in gravissime difficoltà<br />
in tutti i Paesi ad alto salario?<br />
Questa domanda fatta anni fa, con la<br />
crisi che attraversava la Fiat e non<br />
il sistema auto in generale, mi<br />
avrebbe fatto sicuramente rispondere<br />
di sì. Avrei avuto<br />
torto, perché l’azienda si è ripresa<br />
e ha prodotto dei modelli<br />
all’avanguardia, è tra le<br />
case automobilistiche a livello<br />
europeo che ha registrato una<br />
delle migliori crescite, ma<br />
che oggi è colpita<br />
come tutte le<br />
concorrenti<br />
dalla congiuntura<br />
difficile. È<br />
un obbligo<br />
cercare di<br />
conservare<br />
questo patrimonio<br />
della<br />
città e del<br />
Paese.<br />
Lei arriva da<br />
un’esperienza col<br />
centrodestra: è stato<br />
coordinatore cittadino<br />
di Forza Italia.<br />
Perché ha deciso di<br />
cambiare?<br />
Di cambiare partito,<br />
diciamola fino in<br />
fondo. In un’epoca<br />
Politica<br />
“Alle Provinciali i Moderati<br />
dalla parte del territorio”<br />
nella quale la politica si basa principalmente<br />
sull’ideologia liberale, la prima cosa<br />
che un’organizzazione politica deve garantire<br />
è la dignità di chi si spende per essa.<br />
Purtroppo nella mia esperienza precedente,<br />
mi sono dovuto confrontare con uomini<br />
per i quali questo principio era irrilevante.<br />
Sembra di sentir parlare uno dei tanti<br />
scontenti all’interno del Pd. non è che la<br />
vera differenza non sta negli schieramenti<br />
ma, appunto, nelle persone?<br />
In questo periodo della politica italiana vi<br />
è una classe dirigente che non sempre è<br />
all’altezza. Sia nel centrosinistra, sia nel<br />
centrodestra. Io e alcuni amici, tutti con<br />
esperienza politica, abbiamo deciso di intraprendere<br />
un percorso difficile, ma onesto<br />
ed entusiasmante, al di fuori dei rigidi<br />
schemi un po’ ipocriti dei due poli.<br />
Già, i Moderati. Finora un’esperienza<br />
politica di sicuro successo a<br />
livello di voto. Ma cosa state architettando<br />
per le prossime elezioni?<br />
Siamo ancora nella posizione di<br />
dover valutare noi le proposte altrui,<br />
per capire che cosa i due schieramenti<br />
vorrebbero per il bene del territorio.<br />
Ad oggi, valutando sia gli<br />
aspetti politici, sia programmatici<br />
degli uni<br />
e degli altri, non<br />
abbiamo ancora<br />
preso una decisione.<br />
So soltanto<br />
una cosa<br />
per certo: la<br />
politica tradiz<br />
i o n a l e<br />
prima non ci<br />
voleva, ora<br />
tutti ci cercano<br />
e ci corteggiano.<br />
Sarà<br />
forse perché<br />
potremmo essere<br />
determinanti con<br />
i nostri voti per<br />
decidere il<br />
nuovo presidenteprovincale?<br />
ì<br />
39
40<br />
Politica<br />
“Scontri di piazza:<br />
una vergogna per<br />
tutti i torinesi”<br />
Intervista ad Andrea Tronzano<br />
vicecapogruppo Fi-Pdl in Comune<br />
“<strong>Il</strong> sindaco deve prendere una<br />
posizione di netta condanna<br />
nei confronti di chi brucia bandiere<br />
e crea disordini nelle nostre piazze”<br />
Vicecapogruppo di<br />
Forza Italia-PdL in<br />
Comune, Andrea<br />
Tronzano, 41 anni,<br />
è al suo primo<br />
mandato a Palazzo<br />
Civico. Le manifestazioni<br />
in favore di Hamas che hanno portato<br />
disordini e scompiglio in città non gli<br />
vanno proprio giù. Ed ecco che in Consiglio<br />
comunale Tronzano ha fatto sentire la voce<br />
della maggioranza silenziosa, quella che<br />
non va in piazza e rispetta le leggi.<br />
Le recenti manifestazioni anti-israeliane<br />
rappresentano un segnale pericoloso?<br />
Manifestazioni pro Hamas, bandiere bruciate,<br />
tentato assalto al Palazzo Comunale,<br />
poliziotti feriti. Queste sono le conseguenze<br />
che derivano dalla irresponsabilità. Chi,<br />
di Guido Bosco<br />
con le proprie azioni all'interno<br />
della maggioranza<br />
che guida la Città di<br />
Torino, affianca movimenti<br />
che al loro interno,<br />
ormai in modo acclarato,<br />
ospitano frange violente<br />
pronte a tramutare in<br />
scontro ogni situazione, si<br />
rende corresponsabile e<br />
copre politicamente, magari<br />
in modo indiretto,<br />
queste azioni.<br />
Si riferisce anche all’occupazione<br />
della clinica<br />
San Paolo?<br />
Tollerare l'occupazione della clinica San<br />
Paolo, nonostante per i profughi del Darfur<br />
si sia trovata una dignitosa sistemazione a<br />
Settimo, significa<br />
dare la sensazione<br />
di<br />
impunibilità o,<br />
peggio, di avere<br />
coperture politiche,<br />
a coloro<br />
che strumentalizzano<br />
con violenza<br />
situazioni<br />
di disagio-<br />
Una “tolleranza”manifestata<br />
pure da<br />
e s p o n e n t i<br />
dell’ammini-<br />
strazione comunale...<br />
I rappresentanti del governo della<br />
Città come l’assessore Borgione o<br />
del Consiglio Comunale come il presidente<br />
Castronovo che ricevono persone,<br />
pur probe, ma affiancate nella<br />
protesta dai violenti, mancano di rispetto<br />
alle Istituzioni e consentono<br />
all'ala violenta di potersi esprimere<br />
con furore contro simboli della Città,<br />
nel caso dell’assalto al Comune, o<br />
delle Nazioni, ne sono un esempio le<br />
bandiere bruciate di Israele. Sono<br />
azioni che vanno contro gli stessi<br />
inermi cittadini e, soprattutto, mettono<br />
a rischio l’incolumità delle<br />
forze dell'ordine, costrette a reagire<br />
giustamente contro tentativi di occupazione<br />
o assalti pirateschi. Sei poliziotti<br />
sono stati feriti da lanci di<br />
cubetti di porfido e ghiaccio”.<br />
Che cosa hanno fatto gli esponenti<br />
dell’opposizione?<br />
I capigruppo del PdL Cantore e Ravello,<br />
a cui credo si uniranno i capigruppo<br />
Carossa della Lega e Lonero<br />
de La Destra, hanno naturalmente<br />
deciso che l'opposizione non si presenterà<br />
in aula sino a che il sindaco Chiamparino<br />
ed il partito di maggioranza relativa non si<br />
esprimeranno, in modo chiaro, sia sul presidente<br />
Castronovo sia sull'assessore Borgione.<br />
Non sono più accettate le mezze<br />
verità e le ambiguità lessicali della politica.<br />
Cosa chiedete a Chiamparino?<br />
La posizione del sindaco è importante.<br />
La Città partecipa al Comitato provinciale<br />
per l'ordine e la sicurezza pubblica.<br />
<strong>Il</strong> prefetto non ha ricevuto e non riceverà<br />
ufficialmente questi personaggi. <strong>Il</strong> Sindaco<br />
e la maggioranza, in caso di posizioni<br />
non chiare, mettendo a rischio il<br />
gran lavoro sulla sicurezza fatto dalle<br />
forze dell'ordine e dall'Esercito in questi<br />
mesi, grazie anche alle chiare indicazioni<br />
del governo italiano. ì<br />
GRANDI<br />
OFFERTE<br />
PER<br />
GRANDI SOGNI<br />
B L U C O M P A N Y<br />
Via Tunisi 135, TORINO - 011/30.17.165
Attualità<br />
Spaccio e discarica al<br />
Ponte Mosca<br />
Una riqualificazione annunciata. Annunciatissima:<br />
se ne parla da 18 anni. Intanto nessuno fa nulla<br />
e tutta l’area intorno al monumento nazionale<br />
è in stato di degrado e di abbandono. La Provincia<br />
chiede al Comune, ma Palazzo di Città tace, senza<br />
acconsentire. Per i residenti un calvario immotivato<br />
Ne hanno discusso Provincia,<br />
Circoscrizione 7<br />
e Comune, eppure il<br />
degrado di zona Ponte<br />
Mosca sembra essere<br />
un problema irrisolvibile. Palleggio di<br />
responsabilità, attesa di risposte e situazioni<br />
da chiarire si sono susseguite in un<br />
valzer interminabile, il risultato è che da<br />
18 anni a questa parte nulla è stato risolto.<br />
<strong>Il</strong> 1991 è proprio l’anno in<br />
cui, a causa di un cedimento<br />
strutturale, è stato demolito<br />
il vecchio Istituto<br />
Aldo Moro. Da quel<br />
momento, sull’area<br />
di proprietà della<br />
Provincia, sono<br />
stati fatti<br />
t a n t i<br />
di Riccardo Ghezzi<br />
progetti: prima hanno detto che ci sarebbe<br />
stata la sede del Provveditorato<br />
agli studi, poi si è pensato ad un centro<br />
polifunzionale, in successione sono arrivate<br />
anche alcune ipotesi di corridoio,<br />
come un’area parcheggio. <strong>Il</strong> progetto<br />
per un faraonico centro interculturale,<br />
che cercava appoggi a destra e a manca,<br />
è svanito nel nulla. E non sono mancate<br />
i litigi tra la Provincia e il comitato<br />
Ponte Mosca, la cui collaborazione è<br />
durata alcuni anni. Ora la zona di Ponte<br />
Mosca, monumento<br />
n a z i o -<br />
nale,<br />
è un<br />
luogo di spaccio, consumo di droga<br />
nonché una discarica a cielo aperto. La<br />
prima a ricordare lo spiacevole declino<br />
dell’area è stata la consigliera della Circoscrizione<br />
7 Patrizia Alessi, che ha<br />
presentato lo scorso novembre un’interrogazione<br />
allegando una lettera dei residenti<br />
destinata alla Giunta: “I cittadini<br />
del Condominio di Lungo Dora Firenze<br />
19, situato di fronte al Ponte, esasperati<br />
dalla difficoltà di vivere in quella zona,<br />
esigono di non continuare a essere presi<br />
in giro. Una bonifica ambientale e culturale<br />
deve essere la premessa necessaria<br />
ad una effettiva bonifica sociale” ha<br />
sostenuto Alessi.<br />
L’incongruenza è tornata in<br />
auge grazie ad un’interpellanza<br />
presentata in<br />
Provincia dalla capogruppo<br />
di Forza Italia<br />
Nadia<br />
Lo-<br />
Foto : befedim
iaconi, e firmata da tutta l’opposizione:<br />
“Avrei potuto intitolarla area Ponte<br />
Mosca, una storia infinita” ha commentato<br />
la capogruppo azzurra, che ha poi<br />
chiesto conto dei progetti futuri. L’assessore<br />
all’Istruzione Umberto D’Ottavio<br />
ha risposto: “C’è la possibilità di<br />
trasferire l’intero istituto Spinelli (attualmente<br />
in via Figlie dei Militari<br />
n.d.r.), ma dobbiamo aspettare di sapere<br />
se avrà ancora il titolo di Istituto Europeo.<br />
Stiamo quindi studiano la possibilità<br />
di costruire una nuova scuola,<br />
lasciando una porzione dell’area all’iniziativa<br />
privata, ma per questo aspettiamo<br />
che il Comune di Torino definisca<br />
la disponibilità ad intervenire economicamente”.<br />
Una risposta che si attende al più presto,<br />
anche se una successiva interpellanza<br />
presentata a Palazzo civico dal Pdl è<br />
stata accolta come se il Comune fosse<br />
ben lontano dalla soluzione. La bonifica<br />
CARTOLINA<br />
E DEGRADO<br />
A sinistra, un’immagine<br />
da cartolina di Ponte<br />
Mosca. Ma quando ci si<br />
avvicina, lo spettacolo è<br />
quello delle foto in questa<br />
pagina, in alto e in<br />
basso. Sopra a destra,<br />
Patrizia Alessi e Umberto<br />
D’Ottavio<br />
fantasma dell’area, finora, è costata alla<br />
Provincia ben 702.000 euro, esclusi gli<br />
oneri delle demolizioni: 301.000 circa<br />
per opere edilizie, 41.000 per progettazioni<br />
e 360.000 per iniziative di carattere<br />
culturale. La realizzazione di un<br />
edificio scolastico in grado di ospitare<br />
l’intero ciclo<br />
della Scuola<br />
Europea (elementare<br />
e<br />
media inferiore<br />
a carico del Comune,<br />
Liceo a<br />
carico della<br />
Provincia) riqualificherebbe<br />
assai la zona.<br />
Ma c’è anche<br />
chi dice che lo<br />
s p o s t a m e n t o<br />
dello Spinelli si<br />
stia ritardando<br />
<strong>PERO</strong><br />
Nell’area adiacente dovevano<br />
metterci il provveditorato<br />
o un centro interculturale<br />
ora invece si parla di un liceo,<br />
ma senza nessuna certezza<br />
per timore che “la creme de la creme”<br />
che risiede in collina non sia disposta<br />
a mandare a studiare i figli in zona<br />
borgo Aurora, causando un calo degli<br />
iscritti all’Istituto. Anche perché di spostamento<br />
dello Spinelli si sta parlando<br />
da svariati anni. Ciò che conta è solo<br />
che l’area Ponte Mosca sia riqualificata<br />
al più presto, mentre assessori e sindaco<br />
sono occupati a pensare eventi culturali<br />
e gestione della propria immagine. ì<br />
Gradita<br />
la prenotazione<br />
43
44<br />
Viabilità<br />
In corso Sommeiller<br />
è DELIRIO<br />
Nella giungla del sovrappasso tristemente noto<br />
a molti automobilisti torinesi, eterni cantieri, traffico<br />
impazzito e difficoltà per tutti. Alla fine vige la legge<br />
del più forte e arrogante. Manovre di sopravvivenza<br />
corso Sommeiller.<br />
Una delle arterie<br />
cittadine più trafficate,<br />
fin dalle prime<br />
ore della mattinata.<br />
Due corsie per<br />
senso di marcia che,<br />
nella carreggiata sud (quella che da corso<br />
Turati va in direzione di corso Massimo<br />
D’Azeglio e del Valentino), si restringono<br />
a una, pochi metri prima dell’incrocio<br />
con via Nizza, a causa degli eterni<br />
lavori per la metropolitana. Ebbene, su<br />
questo sfondo d’asfalto e cemento, ogni<br />
santo giorno prolifera la giungla, con i<br />
suoi abitanti e le sue leggi.<br />
Da una parte ci sono le tigri, aggressive<br />
e ruggenti a bordo dei loro Suv; e gli avvoltoi,<br />
pronti ad approfittare di ogni per-<br />
di Gianluca Palladino<br />
tugio venga loro concesso (o meno) per<br />
infilarvisi con la propria vettura. Dall’altra<br />
parte ci sono le tartarughe, tutte lentamente<br />
ed ordinatamente in fila in attesa<br />
che il serpentone di auto defluisca; e i pavoni,<br />
con le sembianze di quelle donne<br />
al volante che approfittano di ogni sosta<br />
per completare il maquillage, e, tra uno<br />
sbaffo di rossetto e un segno di matita,<br />
con gli occhi fissi sullo specchietto e le<br />
labbra in posa “signorina Silvani” non si<br />
accorgono del semaforo verde, né tantomeno<br />
sentono il coro di clacson che le invita<br />
a partire prima che sia giallo, e di<br />
nuovo rosso.<br />
A regolare questo zoo metropolitano, non<br />
il codice della strada, ma la legge del più<br />
forte, o, meglio, del più arrogante. Fuor<br />
di metafora, di chi dribbla puntualmente<br />
la coda a dispetto dei tanti fessi che invece<br />
la rispettano, e poi pretende, con le<br />
buone o con le cattive, che questi ultimi<br />
lo facciano reimmettere nel flusso principale;<br />
cosa che, peraltro, quasi sempre<br />
avviene, in nome non di una cortesia che<br />
sarebbe ingiustificata, ma del quieto vivere,<br />
del non compromettersi, dell’evitare<br />
grane. E così, il sistema perverso si<br />
auto-rinforza.<br />
In città record d’incidenti<br />
Secondo le ultime statistiche disponibili, la provincia di Torino concentra<br />
nel proprio territorio più della metà degli incidenti e dei morti sulle strade.<br />
Ovviamente nei Comuni più grandi, la percentuale degli incidenti è maggiore<br />
e Torino è capofila regionale di questa triste graduatoria. E gli incidenti nelle<br />
intersezioni sono appunto frequentissimi nei centri abitati: 86% del totale. I maschi,<br />
checcé ne dicano i pregiudizi, rappresentano il 78% dei decessi sulle strade<br />
e il 61% dei feriti su base regionale. Evidentemente, il vizio di pigiare troppo sull’acceleratore<br />
è prettamente adamitico.
Persino i vigili urbani,<br />
calati nel disastroso<br />
contesto dell’arteria<br />
presso via Sacchi, si<br />
comportano da selvaggi<br />
Qualche mese fa mi trovavo a New Orleans.<br />
Lunghissimo serpentone per acquistare<br />
i biglietti della partita degli Hornets,<br />
la locale squadra di basket, che doveva<br />
affrontare i Dallas Mavericks in un match<br />
di playoff. A sorvegliare la coda, anche<br />
alcuni agenti di polizia, appostati nei<br />
pressi dei botteghini del palazzetto. Un<br />
attimo di distrazione, e un “furbetto”<br />
made in Usa prova a passarmi davanti.<br />
Prima ancora del sottoscritto, a reagire<br />
sono le altre persone in coda (alcune<br />
delle quali in posizione più avanzata, e<br />
quindi non penalizzate personalmente<br />
dal tentato sopruso). Prendono di peso<br />
l’abusivo, e lo portano alle guardie, che<br />
a propria volta lo accompagnano non al<br />
suo posto originario, ma al fondo della<br />
fila.<br />
Sono in auto, in coda, al mio posto, perso<br />
nei pensieri e nell’utopica speranza che<br />
anche da noi, un giorno, si faccia strada<br />
una cultura in cui gli stessi cittadini contribuiscano<br />
a far rispettare le regole del<br />
vivere civile; e<br />
mi chiedo se,<br />
nell’attesa di<br />
q u e l l ’ e l d o -<br />
rado, non si<br />
potrebbe prevedereperlomeno<br />
la<br />
presenza di un<br />
vigile urbano<br />
all’altezza del<br />
restringimento<br />
di carreggiata.<br />
Così, giusto<br />
per regolare le<br />
immissioni delle vetture dalla corsia di<br />
destra a quella di sinistra, ed evitare il<br />
pericolo di incidenti e risse da far west.<br />
Mentre rifletto, mi accorgo che quattro<br />
auto dietro la mia c’è una vettura della<br />
polizia municipale. Che il mio desiderio<br />
sia stato esaudito? La Punto dei civich<br />
(senza sirene o lampeggianti accesi,<br />
senza palette sventolanti) sterza a destra,<br />
<strong>PERO</strong><br />
INVESTIGAZIONI PRIVATE<br />
Via Vassalli Eandi, 2<br />
10138 Torino<br />
Telefono e Fax: 011 433.30.91<br />
Licenza Prefettura n. 4/03 ag<br />
esce dalla fila, percorre la corsia libera e,<br />
giunta al cantiere, si rituffa nella coda<br />
principale, quasi “sportellando” la Golf<br />
di un anziano che “pretendeva” – pensate<br />
un po’ – di passare, dopo aver rispettosamente<br />
atteso per lunghi minuti che arrivasse<br />
il suo turno.<br />
Morale della favola. <strong>Il</strong> pesce puzza sempre<br />
dalla testa. Anche nella giungla. ì<br />
45
46<br />
enTRo IL 2 FeBBRAIo 2009:<br />
- versamento, dai soggetti tenuti al pagamento,<br />
della Tassa annuale sulle Concessioni<br />
Governative;<br />
- versamento, dai soggetti tenuti al pagamento,<br />
della Tassa annuale sulle Concessioni<br />
regionali;<br />
- i soggetti che occupano spazi pubblici<br />
versano l’Imposta totale o prima rata sull’occupazione<br />
(Tosap);<br />
- versamento, dai soggetti tenutivi, dell’Imposta<br />
comunale sulla pubblicità e sulle affissioni<br />
in un’unica soluzione o 1ª rata<br />
trimestrale per l’anno 2009;<br />
- versamento, da parte delle imprese di assicurazione,<br />
dell’imposta dovuta su premi<br />
ed accessori incassati nel mese di dicembre<br />
2008, e degli eventuali conguagli dell’imposta<br />
dovuta sui premi ed accessori incassati<br />
nel mese di novembre 2008;<br />
- pagamento tasse automobilistiche (bollo<br />
auto) da parte dei proprietari di autoveicoli<br />
con oltre 35 Kw con bollo scadente a dicembre<br />
2008 e di ciclomotori, residenti in<br />
Regioni che non hanno stabilito termini diversi;<br />
- pagamento Tassa fissa da parte dei proprietari<br />
di mezzi di trasporto soggetti a<br />
tasse fisse (roulottes, carrelli e targhe<br />
prova) e residenti in Regioni che non hanno<br />
stabilito termini diversi;<br />
- i titolari di abbonamento alla radio o alla<br />
televisione versano il canone annuale o la<br />
rata trimestrale o semestrale;<br />
- i titolari di reddito dei terreni denunciano<br />
all’Agenzia del territorio le variazioni del<br />
reddito dominicale;<br />
- gli enti non commerciali versano l’IVA relativa<br />
agli acquisti intracomunitari registrati<br />
nel mese di dicembre 2008.<br />
enTRo IL 9 FeBBRAIo 2009:<br />
- Banche ed Istituti di credito autorizzati ad<br />
emettere assegni circolari versano, in modo<br />
virtuale, l’Imposta di bollo relativa agli assegni<br />
circolari in circolazione alla fine del<br />
4° trimestre 2008.<br />
enTRo IL 15 FeBBRAIo 2009:<br />
- devono essere emesse le fatture differite<br />
relative a beni consegnati o spediti in gennaio<br />
2009, risultanti da documento di trasporto<br />
o da altro documento idoneo a<br />
identificare i soggetti con-traenti;<br />
- i soggetti esercenti il commercio al minuto<br />
e assimilati devono registrare, anche<br />
cumulativa-mente, le operazioni effettuate<br />
nel mese solare precedente.<br />
F i S C o e L A V o r o<br />
Le scadenze dal 1° febbraio al 2 marzo 2009 – di Giuseppe Vinci<br />
enTRo IL 16 FeBBRAIo<br />
2009:<br />
- si possono regolarizzare i<br />
versamenti di imposte e ritenute<br />
non effettuati (o effettuati<br />
in misura insufficiente)<br />
entro il 16 gennaio 2009 con<br />
l’istituto del “ravvedimento<br />
operoso”: versamento maggiorato<br />
di interessi legali e<br />
della sanzione ridotta fino al 3,75%;<br />
- versamento: ritenute alla fonte (comprese<br />
quelle da operazioni di conguaglio) operate<br />
da tutti i sostituti di imposta in gennaio<br />
2009; imposta sostitutiva, per lo stesso periodo,<br />
da coloro chi vi sono tenuti;<br />
- versamento IVA - da contribuenti IVA<br />
mensili - dovuta per gennaio 2009, ovvero<br />
per dicembre 2008 nel caso in cui la contabilità<br />
sia affidata a terzi;<br />
- i contribuenti IVA trimestrali soggetti al<br />
regime ex art. 74, commi 4 e 5, D.P.R. n.<br />
633/72 versano l’IVA dovuta relativa al<br />
quarto trimestre 2008, al netto dell’acconto<br />
già versato;<br />
- versamento - da artigiani, commercianti,<br />
pescatori autonomi, lavoratori autonomi<br />
agricoli o con-cedenti per i piccoli coloni<br />
ed i compartecipanti familiari - contributi<br />
INPS dovuti per gennaio 2009 su: retribuzioni<br />
dei dipendenti o ad esse assimilate;<br />
utili corrisposti ai soci; compensi soggetti<br />
alla gestione separata lavoratori autonomi;<br />
- comunicazione telematica dati contenuti<br />
in dichiarazioni d’intento ricevute in gennaio<br />
2009;<br />
- versamento accisa sui prodotti assoggettati<br />
immessi in consumo in gennaio 2009;<br />
- versamento addizionale all’IRPEF, sia regionale<br />
che comunale: rata di acconto trattenuta<br />
ai lavoratori dipendenti e pensionati<br />
su competenze di gennaio 2009; rata per<br />
conguaglio di fine anno; in unica soluzione,<br />
quella trattenuta agli stessi in caso di cessazione<br />
del rapporto di lavoro;<br />
- versamento contributi ENPALS per il periodo<br />
di paga scaduto in gennaio 2009;<br />
- versamento imposta sugli intrattenimenti<br />
per attività svolte con carattere di continuità<br />
in gennaio 2009;<br />
- versamento - da datori di lavoro di giornalisti<br />
e praticanti giornalisti - contributi<br />
INPGI per il periodo di paga scaduto il<br />
mese precedente;<br />
enTRo IL 20 FeBBRAIo 2009:<br />
- versamento, da datori di lavoro dei gior-<br />
<strong>PERO</strong><br />
nalisti e dei praticanti giornalisti,<br />
contributi CASAGIT per il periodo<br />
di paga scaduto il mese precedente;<br />
- versamento, da imprese di assicurazione,<br />
dell’imposta dovuta su<br />
premi ed accessori incassati in dicembre<br />
2008, e su eventuali conguagli<br />
d’imposta su premi e<br />
accessori incassati in novembre;<br />
- presentazione - da parte degli operatori intracomunitari<br />
con obbligo mensile – degli<br />
elenchi INTRASTAT relativi a cessioni e/o<br />
acquisti intracomunitari effettuati nel mese<br />
di gennaio 2009; scadenza prorogata di cinque<br />
giorni se utilizzato, per la presentazione,<br />
l’EDI (Electronic Data Interchange);<br />
- versamento, in modo virtuale, della tassa<br />
sui contratti di borsa dovuta per il mese precedente.<br />
enTRo IL 28 FeBBRAIo 2009:<br />
- i sostituti d’imposta consegnano i CUD e<br />
le certificazioni dei compensi corrisposti e<br />
delle ritenute effettuate nell’anno 2008.<br />
enTRo IL 2 MARzo 2009:<br />
- i contribuenti IVA tenuti a presentare la<br />
comunicazione annuale dei dati IVA, nonché<br />
gli intermediari abilitati alla trasmissione<br />
telematica delle dichiarazioni,<br />
presentano la comunicazione dati IVA relativi<br />
all’anno 2008;<br />
- versamento imposta di registro sui contratti<br />
di locazione nuovi (da registrare entro<br />
la stessa data) o rinnovati tacitamente con<br />
decorrenza 1° febbraio 2009. Si precisa che<br />
i termini per la registrazione sono: 30 giorni<br />
per i contratti stipulati in Italia; 60 giorni se<br />
stipulati in uno Stato estero);<br />
- i soggetti autorizzati a corrispondere l’imposta<br />
di bollo in maniera virtuale versano<br />
la 1ª rata bimestrale relativa all’anno 2009,<br />
al netto dell’acconto versato;<br />
- i titolari di contratti di locazione di fondi<br />
rustici versano l’imposta di registro sui<br />
contratti di locazione di fondi rustici posti<br />
in essere nell’anno precedente;<br />
- versamento, da parte delle imprese di assicurazione,<br />
dell’imposta dovuta su premi<br />
ed accessori incassati nel mese di gennaio<br />
2009, e degli eventuali conguagli dell’imposta<br />
dovuta sui premi ed accessori incassati<br />
nel mese di dicembre 2008;<br />
- versamento, da parte degli enti non commerciali,<br />
dell’IVA relativa agli acquisti intracomunitari<br />
registrati nel mese di gennaio<br />
2009.
Caffetteria, ristoService,<br />
panetteria, pasticceria<br />
prenota il catering<br />
per le tue occasioni<br />
più importanti<br />
Via Negarville 8/12 - torino<br />
telefono 011/3473796
<strong>Il</strong> caso<br />
Adotto lo<br />
Straniero<br />
Negli ultimi anni, a Torino e in Piemonte<br />
si registra un forte aumento di adozioni<br />
internazionali: in tutto sono 1.123<br />
i bambini d’oltreconfine che i genitori<br />
subalpini sono riusciti a “portare in casa”<br />
Più di mille adozioniinternazionali<br />
in Piemonte<br />
negli ultimi cinque<br />
anni, con un<br />
i n c r e m e n t o<br />
esponenziale di<br />
anno in anno. I dati della Commissione<br />
adozioni internazionali (Cai) parlano<br />
chiaro: la nostra regione, pur non toccando<br />
le altissime punte della Lombardia,<br />
di Giulio Chiara<br />
sta diventando una delle più attive nell’accogliere<br />
all’interno delle famiglie minori<br />
provenienti da Stati stranieri.<br />
Tutto ciò malgrado l’estrema complessità<br />
della procedura. L’autorizzazione all’ingresso<br />
del minore straniero in Italia è rilasciata<br />
solo se l’adozione pronunciata<br />
nello stato estero è avvenuta nel rispetto<br />
dei principi stabiliti nella convenzione<br />
dell’Aja del 1993 sulla tutela dei minori<br />
e la cooperazione in materia di adozione<br />
Si chiama “Enzo B” l’associazione<br />
che ci aiuta nelle adozioni<br />
l’associazione<br />
Enzo<br />
B è l’unico<br />
ente nazionale<br />
ad effettuare le<br />
adozioni in Senegal.<br />
Attualmente ha effettuato<br />
181 adozioni e si<br />
piazza tra i primi 10<br />
enti come numero di<br />
adozioni effettuate.<br />
Enzo B – onlus è<br />
un’associazione torinese<br />
(via Onorato Vigliani<br />
102) che, dal<br />
2004si occupa di adozioni<br />
internazionali con<br />
l’intento di tutelare i diritti<br />
all’infanzia, garantendo<br />
condizioni<br />
esistenziali dignitose,<br />
una famiglia di riferimento<br />
e una rete di le-<br />
gami affettivi ai bambini<br />
che si trovano<br />
senza famiglia e in difficoltà.<br />
ENZO B opera in Vietnam,<br />
Benin, Burkina<br />
Faso, Camerun, Costa<br />
D’Avorio, Etiopia,<br />
Gambia, Guinea Bissau,<br />
Mali, Mozambico,<br />
Niger, Nigeria, RD<br />
congo, Senegal, Tanzania,<br />
Federazione Russa,<br />
Croazia, Moldova Ungheria,<br />
Mongolia, Nicaragua,<br />
Bielorussia,<br />
Bulgaria, Romania,<br />
Ucraina, Mongolia,<br />
India Kazakistan, Cile,<br />
Bolivia, Ghana, Argentina.<br />
L’operatività in<br />
Paesi del continente<br />
africano rappresenta la<br />
volontà di impegno<br />
nell’area più povera del<br />
mondo; proprio in quest’area<br />
il numero di<br />
adozioni internazionali<br />
verso l’Italia ed il numero<br />
di enti autorizzati<br />
a promuovere adozioni<br />
è particolarmente esiguo:<br />
la presenza dell’associazione<br />
vuole<br />
contribuire ad un’inversione<br />
di tendenza, attraverso<br />
la definizione di<br />
relazioni sempre più<br />
strette con i partners e<br />
le istituzioni locali e attraverso<br />
la sensibilizzazione<br />
in Italia.<br />
Nel contesto della tutela<br />
all’infanzia, ma<br />
anche di un’attenzione<br />
alla genitorialità, dal<br />
2004 (anno in cui l’associazione<br />
Enzo B è<br />
iscritta all’albo nazionale)<br />
forte della propria<br />
esperienza e dei numerosi<br />
rapporti intessuti<br />
con organizzazioni<br />
operanti all’estero, ha<br />
ritenuto di dover estendere<br />
il proprio impegno<br />
nei confronti di quei<br />
bambini che, nel<br />
mondo, versano in condizioni<br />
di abbandono e<br />
difficoltà, con l’intento<br />
di offrire un aiuto sincero,<br />
corretto e disinteressato<br />
alle famiglie<br />
italiane in pratiche<br />
d’adozione internazionale.<br />
internazionale. Ma anche se ricorrono le<br />
condizioni d’abbandono. Quindi ad ogni<br />
visto d’ingresso corrisponde il riconoscimento<br />
di un’adozione pronunciata all’estero.<br />
La CAI (commissioni adozioni internazionali)<br />
svolge un’attività di vigilanza<br />
sugli enti autorizzati a seguire la coppia<br />
nelle varie fasi dell’adozione internazionale<br />
e pubblica periodicamente l’Albo<br />
degli enti autorizzati abilitati a operare sul<br />
territorio nazionale.<br />
Nell’intero arco temporale del<br />
monitoraggio gli enti autorizzati<br />
attivi, ovvero che hanno<br />
lavorato per l’ingresso di al-<br />
meno un bambino straniero a<br />
cui hanno effettivamente concessa<br />
l’autorizzazione sono<br />
stati 66.<br />
In Piemonte l’età media delle<br />
coppie che adottano è piuttosto<br />
alta: marito 40,8 anni, moglie<br />
38,9 anni. L’età media si alza<br />
ulteriormente in Valle d’Aosta:<br />
44,6 anni il marito,41,3 la moglie.<br />
Va detto che nel resto<br />
delle regioni d’Italia il dato ricalca<br />
quello piemontese.<br />
A Torino, le coppie che hanno<br />
richiesto l’autorizzazione all’ingresso<br />
in Italia di minori<br />
stranieri secondo il tribunale<br />
competente e l’anno della richiesta<br />
sono aumentate moltissimo:<br />
nel 2000 erano soltanto
13; nel 2001 sono diventate 61; nel 2002,<br />
111; nel 2003, 165; nel 2004 si è toccata<br />
quota 171; nel 2005, 172 nel 2006, 186<br />
nel 2007 si è leggermente scesi a 162. La<br />
percentuale di adozioni internazionali sul<br />
totale è del 6,3 (contro il 14,7 di Milano).<br />
I valori assoluti di coppie<br />
che in Piemonte<br />
hanno richiesto l’autorizzazione<br />
di minori<br />
stranieri dal 2000 al<br />
2008 raggiungono la<br />
cifra di 1123 (la Lombardia<br />
è la regione con il<br />
valore più alto: 3665 mentre la Val d’Aosta<br />
ha il valore più basso: 19, ma è chiaro<br />
che il numero di abitanti ha un grande<br />
peso). E l’età degli adottati? I minori per<br />
i quali è stata concessa l’autorizzazione<br />
la maggioranza dei<br />
bimbi adottati è tra i 5 e<br />
i 9 anni, ma molti sono<br />
tra gli 1 e i 4 anni. Meno<br />
numerosi i neonati<br />
all’ingresso in Piemonte: 195 hanno<br />
meno di un anno; tra gli 1 e 4 anni sono<br />
581; tra i 5 e i 9 anni: 706; con 10 e più<br />
anni: 165, per un totale di 1647 con<br />
un’età media di 5,4. ì<br />
Speciali composizioni per<br />
la festa di San Valentino
Trattoria della tradizione<br />
La Figlia di Adele<br />
Menu di<br />
San<br />
Valentino<br />
Tre antipasti<br />
Due primi<br />
Due secondi più contorno<br />
Vino, acqua, caffè<br />
Dolce di San Valentino<br />
25 Euro<br />
Una cena a lume di candela<br />
Ogni venerdì<br />
Apericena<br />
8 Euro<br />
La tradizione nel tempo che scorre,<br />
una riflessione sui sapori tramandati<br />
da generazione in generazione,<br />
l’amore per il cucinato,<br />
il cucinare con amore<br />
Via Saluzzo 42/f Torino Tel. 011/650.48.68<br />
Cell. 335/72.17.738<br />
www.lafigliadiadele.it - info@lafigliadiadele.it
Gusto<br />
Mangiare e vivere bene<br />
RisTò<br />
San Valentino è alle porte<br />
Ed ecco che Però propone una serie<br />
di locali dove poter festeggiare il giorno<br />
degli innamorati all’insegna della buona<br />
tavola. Un itinerario<br />
per tutti i gusti: dal locale<br />
di rendenza a quello ricercato,<br />
passando per la tradizionale trattoria,<br />
tutto senza mai dimenticare<br />
la sempre valida e stuzzicante pizzeria<br />
Cenare al Birichin<br />
riconcilia col gusto ed i<br />
L’BIRICHIn.<br />
veri piaceri della tavola. In<br />
Via Monti, in un ambiente caldo e curato<br />
nei minimi dettagli caratterizzato da arte<br />
povera, stucco veneziano e lumi di candela,<br />
si respira l’aria della tradizione,<br />
fusa ad una giusta dose di eleganza e<br />
sperimentazione. Ideale per un San Valentino<br />
all’insegna del romanticismo. Ad<br />
accogliervi con la massima cortesia, troverete<br />
uno degli chef più vivi e brillanti<br />
del panorama culinario nazionale ed internazionale:<br />
il “patron” Nicola Batavia<br />
(nella foto), unico chef italiano scelto per<br />
deliziare il Nike Vip House alle scorse<br />
Olimpiadi di Pechino. Rinnovare l’im-<br />
di Gian Paolo Conserva<br />
portante tradizione<br />
gastronomica piemontese<br />
attraverso<br />
fantasia, ecletticità,<br />
curiosi e divertenti<br />
accostamenti, uniti<br />
alla ricerca di nuove<br />
esperienze è il tratto<br />
caratteristico dello<br />
cucina di Batavia e<br />
del suo staff. Per gli<br />
intenditori il Birichin<br />
non è semplimente un<br />
ristorante, ma un laboratorio<br />
di idee ed<br />
emozioni dedicate ai<br />
sensi ed al gusto. Una<br />
piacevolezza di conoscenze<br />
tra sapori vecchi<br />
e nuovi ed una<br />
particolare attenzione<br />
alle tradizioni. Stupefacente<br />
la cantina: più<br />
di 500 etichette,<br />
scelte con cura tra i<br />
migliori produttori<br />
nazionali ed internazionali.<br />
Ristorante “ 'l Birichin”<br />
- via v. Monti,<br />
16/A – Torino. Tel.<br />
011.65.74.57<br />
<strong>PERO</strong><br />
51
52<br />
DALLA FIGLIA DI ADeLe.<br />
Per chi cerca a Torino un locale<br />
all’insegna della tradizione, ma<br />
con la giusta cura e ricercatezza, difficilmente<br />
può sbagliare. Nel cuore di San<br />
Salvario, a due passi dal centro c’è la<br />
trattoria Dalla Figlia di Adele. Grazie<br />
all’accurata regia della titolare Cinzia<br />
Chiesa e del suo qualificato staff è possibile<br />
assaporare piatti tipici dell’enogastronomia<br />
piemontese, senza lesinare<br />
interessanti e delicate contaminazioni.<br />
Tutto in un contesto particolarmente<br />
caldo, intimo, elegante, dove nulla è lasciato<br />
al caso. Ciò che colpisce entrando<br />
Dalla Figlia di Adele è l’accoglienza e la<br />
massima gentilezza. Tutto è gestito e preparato<br />
con gusto: dall’arredamento alle<br />
candele a contorno di ogni tavolo. Un<br />
tocco di romanticismo, specie in vista<br />
della festa degli innamorati. I menù proposti<br />
da Cinzia Chiesa rievocano il sapore<br />
della tradizione e della nostra terra.<br />
Un locale ideale per chi è alla ricerca di<br />
una tranquilla, romantica e raffinata oasi<br />
del buongusto. Specie a San Valentino.<br />
Trattoria ristorante “Dalla Figlia di<br />
Adele” – via Saluzzo, 42 – Torino – Tel.<br />
011.650.48.68<br />
PIzzA e Cozze. La formula<br />
proposta dal signor Basilio è<br />
quella di un locale moderno, ma<br />
con una forte ispirazione di natura mediterranea.<br />
Pizzeria, focacceria, friggitoria<br />
e cozzeria, ecco quanto proposto nel suo<br />
insieme da Pizze e Costa. Un binomio rigorosamente<br />
collaudato quello della migliore<br />
pizza napoletana cotta nel forno a<br />
legna ed i quattordici tipi di cozze freschissime,<br />
che arrivano tutti i giorni dal<br />
mare della Sardegna spedite dal porto di<br />
Olbia. In questa “osasi dello sfizio”<br />
nel pieno centro di Torino,<br />
vengono sfornate pizze e focacce,<br />
tutte con prodotti di primissima qualità.<br />
Consigliatissime quelle con mozzarella<br />
di bufala, burrata, i friarielli e, tra le ultime<br />
novità, la pizza con ricotta infornata<br />
e melanzane, tipica della tradizione siciliana.<br />
Da provare anche la pizza con salsiccia,<br />
scarola e cacio e l'indimenticabile<br />
focaccia ai formaggi.<br />
Ristorante Pizzeria “Pizza e Cozze” –<br />
via viotti, 8/a – Torino – Tel.<br />
011.516.20.35<br />
TH e<br />
CLUB E’<br />
il locale<br />
ideale per una serata<br />
in compagnia<br />
di amici o per una<br />
cena intima. Dai<br />
tavoli del The<br />
Club si possono<br />
ammirare le Porte<br />
Palatine, uno dei<br />
luoghi più affascinanti<br />
e con più<br />
storia di Torino.<br />
Un ambiente soft,<br />
elegante e confortevole<br />
dove poter<br />
pranzare, cenare<br />
o semplicemente<br />
trascorrere un dopocenaall’insegna<br />
dei migliori<br />
cocktail nel<br />
lounge bar. The<br />
Club è si un locale<br />
di tendenza,<br />
spesso frequentato<br />
da vip e calciatori,<br />
ma<br />
particolarmente attento a curare l’accoglienza<br />
e l’offerta culinaria, diversa di<br />
giorno in giorno. Tra le specialità proposte<br />
dallo storico gestore Max, spiccano<br />
le grigliate di carne e pesce fresco. Ovviamente<br />
non mancano gustosissimi<br />
primi ed antipasti vari, con un gradevolissimo<br />
sottofondo musicale.<br />
The Club – piazza Cesare Augusto, 15<br />
– Torino – Tel. 011.52.12.458<br />
TRATToRIA<br />
SPIRITo SANTo<br />
Via IV Marzo, 11<br />
ToRINo<br />
Tel. 011/436.08.77<br />
Chiuso lunedì<br />
orario: 12-15/19-24<br />
Ricco menu, sia di pesce fresco,<br />
sia di carne,<br />
completo di vino della casa<br />
35 euro a persona<br />
Parcheggio Santo Stefano
Lo “011” è convenzionato<br />
con il parcheggio<br />
sotterraneo di PIAZZA<br />
BODONI: i nostri clienti a<br />
cena potranno usufruirne<br />
gratuitamente<br />
semplicemente<br />
richiedendoci<br />
il TICKET GRATUITO<br />
FASHION FOOD & JOY PIZZA<br />
RISToRANTE 011<br />
PER UN SAN VALENTINO<br />
ROMANTICO E ALL’INSEGNA<br />
DELLA BUONA TAVOLA<br />
RISERVA IL TUO TAVOLO ALLO 011<br />
“011” In VIA S. FRANCESCO DA PAOLA 46<br />
Per prenotazioni tel. 011/812.96.15<br />
E-Mail PIZZERIA_RISTORANTE_011@YAHOO.IT
come mai devo far fare la<br />
detartrasi al mio cane?<br />
Quanto è importante<br />
l’igiene ambientale per il<br />
mio “migliore amico?”.<br />
Una grossa percentuale di<br />
cani a partire dai 3 anni<br />
di età mostra problemi di<br />
cattiva igiene orale che,<br />
sul lungo periodo, possono<br />
degenerare in periodontite. Con questo<br />
termine intendiamo una serie di<br />
manifestazioni: arrossamento e infiammazione<br />
delle gengive, alitosi, frattura del<br />
dente, sanguinamento, eccessiva salivazione.<br />
Di conseguenza questo può portare<br />
difficoltà nel mangiare, riluttanze nell’aprire<br />
la bocca e strofinamento della<br />
zampe sul viso. Questa patologia è più<br />
frequente nei cani di taglia medio-piccola.<br />
La causa principale di tutto questo è la<br />
placca. Ambiente ideale per il deposito di<br />
Ernesto Fina Micio micio bau bau<br />
I cani<br />
e i denti<br />
sali minerali, lo strato sottile di placca<br />
che ricopre i denti, produce batteri che<br />
assieme ai minerali del calcio si trasformano<br />
in tartaro. Tartaro e batteri sono le<br />
cause principali di sviluppo delle<br />
gengiviti. Queste causano<br />
un distacco del<br />
dente dalla parete<br />
gengivale. Da qui<br />
potrebbe partire<br />
quella che prima abbiamo<br />
definito periodontite.<br />
Questo quadro poi<br />
potrebbe degenerare in<br />
patologie del fegato e dei<br />
reni o anche, peggio,<br />
dell’apparato cardio-circolatorio.<br />
Per evitare queste<br />
brutte situazioni<br />
bisogna rimuovere il tartaro almeno<br />
una volta all’anno. Ciò<br />
viene fatto dal veterinario con la<br />
strumentazione necessaria ed<br />
una leggerissima anestesia. Per evitare<br />
sempre la formazione del tartaro molto<br />
può fare anche il padrone nella vita<br />
domestica-quotidiana.<br />
Possiamo somministrare<br />
al nostro<br />
piccolo amico o<br />
prodotti come barrette<br />
specifiche fabbricate<br />
da diverse aziende che<br />
operano sul mercato dei “pets”<br />
oppure dando da rosicchiare il<br />
classico osso del ginocchio bovino<br />
(rotula) che non si scheggia<br />
e gratifica enormemente il<br />
cane.<br />
<strong>Il</strong> veterinaio risponde: dottor<br />
ernesto Fina, via Cottolengo<br />
7, vinovo (Torino) -<br />
telefono 338/81.61.746<br />
Domande a info@perotorino.it
Toroscopo (Juve & Toro) Febbraio 2009<br />
ARIeTe - La prima parte di<br />
febbraio vi sorprenderà positivamente<br />
facendovi sentire<br />
inclini e ben disposti verso i<br />
rapporti interpersonali allargando<br />
l’orizzonte delle vostre vedute. Vi<br />
verrà offerta la possibilità di fare incontri<br />
interessanti nella sfera sentimentale e godrete<br />
del favore dei pianeti nell’affrontare<br />
con tenacia alcuni cambiamenti necessari a<br />
livello organizzativo<br />
che potrebbero presentarsi<br />
in ambito lavorativo.<br />
Blerim Dzemaili<br />
(Tetovo – Macedonia,<br />
12 aprile 1986)<br />
CAnCRo - Dopo un inizio<br />
anno non al top, vi sentite in<br />
balia degli eventi. Un’incertezza<br />
interiore vi spinge a<br />
mettere sotto esame coloro<br />
che vi circondano, compreso il partner. Ma<br />
attenti a non esagerare.Allontanate il nervosismo,<br />
specie sul lavoro. Controllate le reazioni<br />
senza essere troppo polemici. La<br />
condizione finanziaria<br />
non subirà al momento<br />
particolari scossoni.<br />
Matteo Rubin (Bassano<br />
del Grappa - Tv,<br />
9 luglio 1987)<br />
BILAnCIA - L’ottimismo e<br />
la serenità di cui state beneficiando<br />
vi sono di grande<br />
aiuto nel confrontarvi col<br />
prossimo e a cogliere al volo<br />
le opportunità che si presentano. Un incontro<br />
inaspettato non vi lascerà indifferenti.<br />
Lavoro: tutto procede al meglio ed un progetto<br />
al quale stavate lavorando da tempo,<br />
sta per prendere il volo.<br />
Ad accompagnarvi,<br />
buon per voi, ci sarà<br />
fortuna e solidità economica.<br />
David Trézéguet<br />
(Rouen, Francia,<br />
15 ottobre 1977)<br />
CAPRICoRno - Gli stimoli<br />
non vi mancheranno e<br />
Plutone sarà un alleato nel<br />
fornirvi i mezzi necessari a<br />
conseguire gli obiettivi. Una<br />
grande sicurezza in voi stessi vi farà sentire<br />
in più occasioni padroni delle situazioni che<br />
vivrete al punto da spingervi ad osare. Vi intrigano<br />
le conquiste difficili<br />
e tanto più lo<br />
sono, tanto più vi rendono<br />
consapevoli della<br />
soddisfazione. Claudio<br />
Marchisio (Torino,<br />
19 gennaio 1986)<br />
ToRo - Prime settimane del<br />
mese con qualche difficoltà<br />
nel soddisfare il bisogno di<br />
darsi e confrontarsi in amore.<br />
Ma si tratta di una frustrazione<br />
passeggera che si dissolverà. Lavoro:<br />
rimane per il momento invariato,<br />
ma rimanete coi nervi saldi poiché il vostro<br />
stato d’animo potrebbe farvi apparire<br />
le cose peggiori di quello che sono. Spese<br />
impreviste rischiano<br />
di sballare vostri programmi.<br />
Simone Barone (nocera<br />
Inferiore - Sa,<br />
30 aprile 1978)<br />
Leone - L’espansività di questo<br />
periodo vi ha portato ad intraprendere<br />
interessanti frequentazioni.<br />
Ecco che la sfera sentimentale<br />
potrebbe riservarvi nuove sorprese,<br />
specie per chi è single. Non aspettatevi<br />
troppo dal lavoro, i cambiamenti e le gratificazioni<br />
che sembravano imminenti tarderanno<br />
a presentarvisi. Per quanto attiene ai soldi, lo<br />
sapete, siete nelle spese,<br />
pertanto evitate gli stravizi<br />
limitandovi allo<br />
stretto necessario. eugenio<br />
Corini (Bagnolo<br />
Mella, 30 luglio 1970)<br />
SCoRPIone - Ultimamente<br />
siete stati troppo in<br />
ansia oper problemi amorosi,<br />
investendo la maggior parte<br />
delle vostre energie. Risultato:<br />
avete finito per trascurare molti altri problemi.<br />
Piccoli ostacoli ed una inaspettata<br />
competitività andranno ad appesantire la<br />
mole di lavoro oltre gli standard a cui siete<br />
abituati impegnando<br />
molto del vostro tempo.<br />
Tenete duro e non lesinate<br />
impegno. Alessandro<br />
Del Piero<br />
(Conegliano - Tv, 9<br />
novembre 1974)<br />
ACQUARIo - Sentirete bisogno<br />
di dimostrare la vostra<br />
sensibilità, amore ed affetto<br />
verso le persone vicine. Sarà<br />
un periodo molto propizio<br />
sotto l’aspetto sentimentale. La condizione<br />
lavorativa ed economica non presenterà variazioni<br />
di rilievo: una staticità consolidata<br />
che per adesso tutto<br />
sommato non guasta.<br />
Gli astri potrebbero assistervi<br />
al gioco. Tentar<br />
non nuoce. Gianluigi<br />
Buffon (Carrara -<br />
MS, 28 gennaio 1978)<br />
GeMeLLI - Una forte spinta<br />
passionale vi spingerà verso<br />
scelte coraggiose dettate dal<br />
bisogno di rinnovamento. È il<br />
momento di prendere delle decisioni<br />
e di valutare se interrompere una<br />
storia ormai finita. L’appoggio di Giove comincia<br />
a farsi sentire offrendovi la possibilità<br />
di considerare alcune valide<br />
opportunità lavorative e che in seguito vi<br />
gratificheranno sia da<br />
un punto di vista professionale<br />
sia economico.<br />
Angelo ogbonna<br />
(Cassino – Fr, 23 maggio<br />
1988)<br />
veRGIne - Nei primi quindici<br />
giorni i sentimenti tendono<br />
a consolidarsi. Ma sarà<br />
il lavoro a darvi più soddisfazioni.<br />
Comincerete a raccogliere<br />
i primi frutti, risultato degli sforzi e<br />
dell’intensa passione professionale dei mesi<br />
passati. Buone possibilità anche per chi cerca<br />
occupazione. Datevi da fare e non arrendetevi<br />
di fronte agli ostacoli.<br />
Non forzate solo la fortuna.<br />
Pavel nedved<br />
(Cheb - R.Ceca,<br />
30 agosto 1972)<br />
SAGITTARIo - È il momento<br />
giusto per inviare un<br />
curriculum. Infatti sono<br />
buone le prospettive di successo<br />
per chi è alla ricerca<br />
d’occupazione. Si prevedono entrate di denaro<br />
che sarete tentati di spendere subito.<br />
Evitate. In amore nella prima quindicina di<br />
febbraio non mancheranno le occasioni per<br />
flirtare e lasciarsi andare<br />
a relazioni frivole,<br />
poco concrete ma stimolanti<br />
e piene di vitalità.<br />
Alberto Fontana<br />
(Torino, 2 dicembre<br />
1974)<br />
PeSCI - La tentazione del<br />
cambiamento è costante. Cercate<br />
di contenerla poiché il lasciarsi<br />
trasportare troppo dalla<br />
fantasia potrebbe procurarvi<br />
insoddisfazione. Non è vero che l’erba del vicino<br />
è sempre più verde. Bisognerebbe provare<br />
ad accontentarsi. In amore attenzione a<br />
non correre dietro l’effimero,<br />
il rischio di perdere<br />
di vista certezze e<br />
valori è alto. Rolando<br />
Bianchi (Albano<br />
Sant’Alessandro – Bg,<br />
19 febbraio 1983)
Opinioni<br />
di Alessandro Lupi & Roberto Barbieri<br />
Destra & Manca<br />
<strong>Il</strong> ruolo delle<br />
Circoscrizioni<br />
nella nostra<br />
metropoli<br />
Le opinioni di<br />
Alessandro Lupi<br />
Consigliere Circoscrizione 9<br />
Popolo della Libertà<br />
Roberto Barbieri<br />
vicepresidente Circoscrizione 9<br />
Italia dei valori<br />
La proposta di revisione<br />
del Decentramento<br />
tendente ad<br />
accorpare le attuali Circoscrizioni<br />
creando 4 o 5 macroquartieri<br />
da 200.000<br />
abitanti è quanto di più sbagliato si possa mettere in atto se si<br />
vuole veramente arrivare ad una amministrazione partecipata.<br />
Non essendo riuscita a ridurre il numero di parlamentari, il loro<br />
stipendio o enti quali le Province, la classe politica decide di ridurre<br />
l’unico ente veramente partecipativo dove ancora<br />
oggi i cittadini possono dire la loro.<br />
Entrando nei dettagli la riforma prevista eliminerà poco<br />
più di 120-130 Consiglieri portando un risparmio<br />
effettivo di circa 400.000 Euro a mala<br />
pena sufficienti a coprire le spese di realizzazione<br />
della riforma.<br />
Un reale miglioramento della situazione<br />
delle pubbliche casse si avrebbe invece<br />
decentrando seriamente i servizi e responsabilizzando<br />
i singoli Consigli di<br />
Circoscrizione nel controllo della gestione<br />
eliminando finalmente gli<br />
enormi sprechi derivanti dalle<br />
gestioni centralizzate.<br />
E’ assurdo infine avviare oggi tale<br />
riforma quando nell’agenda di<br />
Governo è prevista la realizzazione<br />
della Città Metropolitana: tra un<br />
paio di anni si corre il rischio di dovere nuovamente<br />
cambiare. A.L.<br />
1<br />
8<br />
CIRCOSCRIZIONI - Una seduta del Consiglio<br />
della Nove, alla presenza dei cittadini. Secondo<br />
una recente proposta, questo pezzo<br />
di democrazia territoriale, dovrebbe essere<br />
abolito o ridimenzionato pesantemente<br />
La proposta di rivederel’organizzazione<br />
del<br />
decentramento a Torino<br />
presenta sicuramente giustificati<br />
motivi per sollevare<br />
alcune perplessità e richiedere all’assessore Levi<br />
l’avvio di un serio confronto con i cittadini ed i rappresentanti<br />
delle Circoscrizioni. Non ritengo faccia del bene alle<br />
Istituzioni della nostra città proporre all’opinione<br />
pubblica un quadro esageratamente semplicistico<br />
della situazione, riducendo il problema all’ovvia<br />
equazione meno consiglieri uguale più<br />
soldi risparmiati.<br />
La questione è ben più complessa e bisogna<br />
riconoscere che le Circoscrizioni<br />
sono davvero il primo anello<br />
della catena che unisce il Cittadino<br />
alle Istituzioni. Per rilanciare i<br />
quartieri e dare un vero significato<br />
al decentramento (nel senso nobile<br />
del termine, ovvero così come lo intendeva<br />
chi lo ha introdotto a Torino<br />
negli anni ‘70), è necessario riconoscere<br />
alle Circoscrizioni quell’autonomia, soprattutto<br />
dal punto di vista finanziario e delle competenze,<br />
su ambiti d’intervento come il verde<br />
pubblico, servizi sociali, viabilità e suolo pubblico. Non<br />
vorrei mai che la proposta di riforma del Circoscrizioni<br />
fosse invece mirata a limitare la partecipazione della cittadinanza<br />
alla vita pubblica della propria città! R.B.
Cultura<br />
Sex & Turin<br />
di Nazarena Fazzari<br />
Pugilato di coppia<br />
non è bello se non è litigarello, ha detto un qualche<br />
autolesionista. Personalmente, non ho mai trovato nulla<br />
di bello nel litigio. Poi fare pace sarà pure bellissimo, però<br />
le ferite inflitte e subite ci metteranno giorni, se non mesi,<br />
L’amore<br />
a rimarginarsi.<br />
Ho l’impressione che alla base di ogni litigio di coppia ci sia una disperata<br />
richiesta di conferma di affetto: lei chiede: “Ma allora mi vuoi bene, anche<br />
se hai fatto questa cosa che non capisco?” E lui risponde: “Dimmi che mi<br />
vuoi bene, anche se hai frainteso il motivo per cui l’ho fatto.”<br />
Ma lui interpreta la richiesta di conferma di affetto di lei come un attacco e<br />
lei la richiesta di lui come un rifiuto.<br />
E da lì, lotta senza esclusione di colpi, con lei che attacca nel gioco del “vedi<br />
come soffro per te?” e lui che si chiude a spirale nel proprio ego ferito nel<br />
gioco: “Lo vedi che con me sei infelice?”, fino alla barbarica affermazione:<br />
“Ti lascio perché ti faccio soffrire troppo.”<br />
Io non credo che la coppia meriti di essere distrutta per un litigio né il partner<br />
meriti di essere rinnegato per un’incomprensione. La coppia deve però imparare<br />
a gestire il litigio. Avrete sentito parlare di John Gray, l’uomo che ha<br />
ridato a tutti noi una speranza di una convivenza pacifica fra uomini e donne.<br />
Alla base della teoria sostenuta in Gli uomini vengono da Marte e le donne<br />
da Venere è il principio che uomini e donne parlino una lingua diversa e per<br />
questo non si capiscano: gli uomini parlano marziano, le donne venusiano,<br />
e il risultato è quello che vediamo tutti i giorni.<br />
Già il fatto stesso che il libro di Gray sia un best-seller a livello planetario ci<br />
dice quanto sia diffuso il problema. Gray sostiene che non si debba mai litigare,<br />
ma negoziare, perché i continui litigi uccidono l’amore. Per “negoziare”<br />
intende mantenere il rispetto dei sentimenti dell’altro e la capacità di<br />
ascolto delle ragioni altrui, di modo che il litigio diventi un’occasione di crescita<br />
per entrambi. Anche Piero Angela nel suo Ti amerò per sempre incoraggia<br />
il confronto costruttivo, invitando la coppia a cercare di “litigare<br />
bene”. E dà alcune regole semplici, come nel pugilato. Uno, non usare colpi<br />
bassi, con l’introduzione di argomenti diversi da quelli che sono l’oggetto<br />
della discussione. Due, non usare le parole “sempre” e “mai”, che estremizzano<br />
i giudizi. Tre, evitare di chiamare in causa i familiari (tua madre...), per<br />
non scatenare una rissa allargata. Quattro, evitare l’assalto contemporaneo,<br />
ovvero permettere all’altro di finire di esprimere il suo punto di vista prima<br />
di rispondere. Cinque, non usare parolacce (altra arma impropria). Sei, cercare<br />
di analizzare il problema in modo razionale per arrivare a una soluzione.<br />
Nessuno dice che sia semplice, come non è semplice l’apprendimento<br />
di una lingua straniera. Ma il premio in<br />
palio è una serena vita di coppia.<br />
Buon San Valentino<br />
a tutti i Marziani<br />
e le<br />
Venusiane.<br />
Le “<strong>Il</strong>lusioni”<br />
di Casanova<br />
Al via la prevendita<br />
per “<strong>Il</strong>lusioni”, l’atteso<br />
spettacolo in<br />
esclusiva mondiale<br />
del Mago Antonio Casanova.<br />
L’appuntamento è al Teatro Colosseo<br />
di Torino il prossimo 13 marzo. Cresciuto tra<br />
i palcoscenici teatrali più importanti d’Italia, Casanova<br />
ha una carriera fulminea e giovanissimo diventa<br />
ospite fisso di numerose e importantissime<br />
produzioni televisive italiane e spagnole come<br />
“Tappeto Volante”, “Buona Domenica”, “<strong>Il</strong> Maurizio<br />
Costanzo Show” “Sorpesa, sorpresa!”. Durante un<br />
galà di Capodanno su Rai Uno attira l’attenzione<br />
ironica di Antonio Ricci che inizia a parlare sempre<br />
più spesso del suo personaggio, fino a farlo appro-<br />
Grande successo per<br />
Sei Zero Nove Bis<br />
<strong>Il</strong> romanzo di Roberto Capra, Sei Zero Nove<br />
Bis, pubblicato dalla nostra casa editrice, ha<br />
ottenuto un ottimo successo di critica e di<br />
pubblico. Tanto che è stata data alle stampe una<br />
seconda tiratura, per poter soddisfare le numerose<br />
richieste del volume che provengono da<br />
tutta Italia.<br />
<strong>Il</strong> libro: nell'agosto 2005 l'avvocato Fornari decide<br />
di accettare la difesa di un uomo scomodo<br />
accusato di violenza sessuale su una<br />
ragazzina. <strong>Il</strong> De Angeli è infatti un imprenditore<br />
torinese, politico di lungo corso, ex democristiano,<br />
che ha navigato nelle acque della<br />
Prima Repubblica, sopravvivendo con metodi<br />
più o meno leciti.<br />
L'accusa è di<br />
quelle che possono<br />
cambiare la<br />
vita per entrambi.<br />
<strong>Il</strong> processo ha subito<br />
una risonanza<br />
mediatica<br />
che influisce sulla<br />
vita dei protagonisti.<br />
Su giornali e televisioni<br />
va in scena<br />
un processo parallelo,<br />
ma altrettanto<br />
importante,<br />
con i suoi protagonisti<br />
e le sue regole.<br />
Fornari è un professionistaquarantenne,<br />
socio in<br />
uno studio legale<br />
in forte crescita,<br />
con aspirazioni di<br />
fare politica attiva
dare in pianta stabile alla trasmissione più seguita del palinsesto<br />
televisivo italiano, “Striscia la Notizia”. Con all’attivo<br />
un programma tutto suo su Disney Channel, “L’ora della<br />
magia”, Casanova diventa addirittura un fumetto, Papernova,<br />
per il settimanale Topolino. Seguono gli anni delle<br />
grandi illusioni e di numeri staordinari che gli consentono<br />
di balzare alle cronache mondiali, Casanova viene insignito<br />
dell’Oscar della Magia 2009, il Merlin Award, il traguardo<br />
più ambito da parte di tutti i maghi del mondo, premio vinto<br />
in passato da mostri sacri come Doug Henning, Siegfried &<br />
Roy e David Copperfield. E grazie a questo riconoscimento<br />
internazionale per Casanova si spalancano le porte dei più grandi<br />
teatri con un tour mondiale, la cui prima assoluta sarà proprio a<br />
Torino al Teatro Colosseo. Due ore di spettacolo mozzafiato seguendo<br />
ancora una volta il motto: “incredibile, non impossibile!”.<br />
Prevendita biglietti sul circuito www.ticketone.it e sul sito<br />
www.teatrocolosseo.it, oltre che al botteghino<br />
del Teatro Colosseo (Via Madama Cri-<br />
stina 71), dal lunedì al sabato dalle ore 10<br />
alle 13 e dalle 15 alle 19. Infoline:<br />
011.66.98.034 e<br />
nella sinistra moderata.<br />
Le elezioni<br />
del 2006<br />
incombono e si<br />
pensa ancora di<br />
andare al voto<br />
con il sistema<br />
maggioritario. La<br />
sua scelta di difendere<br />
un uomo<br />
che viene visto<br />
dall'esterno non solo come un violentatore,<br />
ma anche come un rivale<br />
politico, gli procurerà una<br />
serie di attacchi che lo metteranno<br />
a dura prova.<br />
Nelle difficoltà di un processo che<br />
è sempre più mediatico riscoprirà<br />
i valori della difesa e farà scelte impopolari<br />
dalle conseguenze deleterie.<br />
I soci dello studio lo<br />
allontanano, non condividendo decisioni<br />
che comportano anche<br />
danni di natura economica.<br />
Intanto il processo va avanti, con<br />
l'ambigua deposizione della ragazzina,<br />
i dubbi del giudice e le prove<br />
trovate in qualche modo da un<br />
pubblico ministero intraprendente.<br />
I partiti acquisiscono rinnovata<br />
forza a seguito della modifica<br />
del sistema elettorale: ora non<br />
conta più la persona, ma la graduatoria<br />
degli eletti viene decisa a tavolino.<br />
La Torino olimpica diventa teatro<br />
di una storia processuale che<br />
esalta la voglia del protagonista di<br />
opporsi alla logica dei processi fatti<br />
fuori dalle aule giudiziarie e della<br />
possibilità di strumentalizzare la<br />
vita di un uomo.<br />
Informazioni: Comunicando editore,<br />
tel. 011/536.16.50<br />
DECENNALE<br />
Omaggio a Faber<br />
De Andrè<br />
U’no straordinario concerto in omaggio a Fabrizio De Andrè,<br />
nel decennale della sua scomparsa: un repertorio senza tempo,<br />
eseguito da un gruppo di eccellenti musicisti sotto la sapiente<br />
guida di Pier Michelatti, storico bassista del cantautore genovese.<br />
Molto più di un semplice tributo, quello che si terrà mercoledì 18 febbraio<br />
al Teatro Espace di Torino, all’interno dell’XI stagione di Marginalia.<br />
Le canzoni dello spettacolo attingono all’intera carriera di Fabrizio: un vero<br />
e proprio canzoniere popolare di grande qualità radicato nell’immaginario<br />
collettivo, proponendone non solo le pagine più famose (<strong>Il</strong> Pescatore, Via<br />
del campo, Marinella, Bocca di rosa) ma anche brani del primo periodo o<br />
eseguiti di rado dal vivo dal cantautore genovese Rimini, Giugno ‘73). Non<br />
mancheranno anche momenti di scambio diretto col pubblico, quando Pier<br />
Michelatti lascerà il basso per passare al microfono a raccontare aneddoti,<br />
sensazioni e ricordi del pezzo di strada percorso insieme a Fabrizio. “Faber<br />
per Sempre” si propone come laboratorio aperto in cui sarà possibile ospitare<br />
altri musicisti che hanno avuto modo di lavorare con De Andrè e abbiano<br />
voglia di raccontarsi.<br />
Teatro espace - 18 febbraio - ore 21.00<br />
via Mantova 38, Torino . Tel 011.23.86.067<br />
Ingresso euro 10,00 - ridotto euro 8,00 – studenti euro 5,00<br />
Info e prenotazioni: info@salaespace.it<br />
programma completo disponibile sul sito: www.salaespace.it<br />
<strong>PERO</strong><br />
Giorno del ricordo<br />
Società<br />
Si celebra il 10 febbraio il “Giorno del Ricordo”,<br />
giornata in memoria delle vittime delle foibe,<br />
dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del<br />
confine orientale del secondo dopoguerra, per troppo<br />
tempo tenute in secondo piano ed oscurate dall’intelligentia<br />
storico-culturale italiana. Solo il 30 marzo 2004<br />
il “Giorno del Ricordo” è stato ufficialmente istituito grazie<br />
ad apposita legge del Parlamento italiano. Anche a<br />
Torino, come in tutt’Italia, si prevedono diverse iniziative,<br />
dibattiti, mostre, convegni e celebrazioni. <strong>Il</strong> programma<br />
completo è scaricabile sul sito: www.istoreto.it<br />
59
60<br />
Moda & Modi<br />
Anche nei primi mesi del<br />
2009 la moda saprà stupire,<br />
con tante novità,<br />
importanti ritorni e riscoperte.<br />
Ricompare la T–Shirt sotto l’abito da<br />
sera: che sia strapless (senza spalline) o<br />
a bustier, gli addetti ai lavori sostengono<br />
che sarà il trend della prossima stagione.<br />
SEMPRE PIù BELLA. La nostra<br />
reporter d’eccezione, Elena Barolo,<br />
in bianco e nero. A destra<br />
Anne Hathaway in una scena<br />
de “<strong>Il</strong> Diavolo veste Prada”<br />
2009: L’ANNO<br />
DEI RITORNI<br />
Elena Barolo, attrice e showgirl torinese che<br />
rivedremo ogni sera su Raidue nella seconda edizione<br />
della sit-com “Sette Vite”, illustra alcune tra le più<br />
interessanti novità del pianeta moda per il 2009. Non<br />
mancano ritorni e piacevoli riscoperte come la T-Shirt<br />
sotto l’abito da sera, le frange in tipico stile western<br />
ed i sandali ad effetto per le serate di gala.<br />
L’abito dovrà però essere espressamente<br />
lungo, possibilmente scuro, prezioso nei<br />
tessuti e indossato con accessori deluxe<br />
come micro-pochette e collier in filigrana.<br />
Le frange sono state un must dell’anno<br />
appena trascorso, ma c’è chi<br />
scommette saranno il tormentone anche<br />
del 2009. A partire dalle borse. Hermès<br />
propone infatti una nuova versione della<br />
<strong>PERO</strong><br />
Kelly Bag, in tipico<br />
stile western, fatta in<br />
suede chiarissimo con<br />
una serie di frange<br />
nella parte<br />
a n t e r i o r e<br />
che movimentano<br />
la<br />
linearità della<br />
borsetta. Non<br />
manca la riscoperta<br />
del sandalo.<br />
Ecco che<br />
Roger Vivier,<br />
storica casa creatrice di calzature,<br />
ripropone la moda dello “shoeboot”,<br />
vale a dire del sandalo<br />
con lacci e fibbie che stringono<br />
il polpaccio: una sorta<br />
di ibrido tra il sandalo e lo stivale,<br />
ma certamente ad effetto.<br />
Un colpo ad effetto per le uscite<br />
di gala.<br />
di Elena Barolo
<strong>Il</strong> Diavolo “vestiva” Prada?<br />
È un inverno decisamente rigido per<br />
Anna Wintour, austera ma potentissima<br />
ed influentissima direttrice di Vogue<br />
America. Si mormora ormai da settimane<br />
di un suo possibile addio alla direzione<br />
della “Bibbia della moda”. Chi le<br />
succederà? Probabilmente la concorrente<br />
europea, ora al timone di Vogue Francia,<br />
Carine Roitfeld.<br />
Dèjavu? No, non è proprio così, se si<br />
pensa alla trama del film “<strong>Il</strong> Diavolo<br />
veste Prada”, dove una spietata Miranda<br />
Priestly, interpretata magistralmente da<br />
Meryl Streep, era alla direzione della rivista<br />
“Runway”. I motivi<br />
di un possibile abbandono<br />
della poltrona più<br />
ambita di Times Square<br />
sono molteplici: primo fra<br />
tutti il suo carattere definito dagli ossrvatori<br />
“stantio e prevedibile”; l’arrivo in redazione<br />
di una serie infinita di lettere<br />
da parte dei lettori, con continue lamentele<br />
per l’eccessiva attenzione<br />
ai soliti famosi: “a chi importa<br />
cosa fanno e come<br />
vestono Paris Hilton, Nicole<br />
Kidman o Gwyneth<br />
Paltrow?”. Inoltre, le storie<br />
sulla mondanità sembrano<br />
aver fatto il loro<br />
tempo: bisognerebbe<br />
focalizzarsi di più sui<br />
giovani, sulle nuove<br />
generazioni, innovazioni e tendenze. Si<br />
può quindi affermare che il tempo passa<br />
anche per la Zarina della moda internazionale,<br />
che, se non riuscirà ad adeguarsi,<br />
dovrà abdicare a favore della concorrente<br />
francese, lasciando a lei l’arduo compito<br />
di stabilire chi sarà il designer del futuro<br />
o chi appartiene già al<br />
passato.<br />
<strong>Il</strong> sito<br />
<strong>Il</strong> web è sempre più<br />
fonte di ispirazione<br />
non solo per gli appassionati<br />
di moda, ma<br />
anche per potenziali acq<br />
u i r e n t i :<br />
www.agentprovocateur.com,<br />
è<br />
uno dei siti di<br />
lingerie più famosi al mondo.<br />
Certamente non è tra i più economici,<br />
ma è un must have nel<br />
guardaroba di ogni donna<br />
che ami l’eleganza, la qualità<br />
e lo stile. C’è anche<br />
una sezione dedicata<br />
alle spose e<br />
all’intimo per le<br />
donne in gravidanza.<br />
La varietà<br />
dei<br />
prodotti è ottima,<br />
la lingua<br />
utilizzata è<br />
l’inglese e le<br />
<strong>PERO</strong><br />
consegne garantite, avvengono in tutto il<br />
mondo entro due settimane dall’ordine.<br />
Ipse dixit<br />
“Con gli anni, ho imparato che ciò che è<br />
importante in un abito è la donna che lo<br />
indossa” - Yves Saint Laurent, stilista.<br />
“Lo stile è un riflesso di un momento politico,<br />
sociale ed artistico. In questo<br />
modo le sue forme riflettono i gusti<br />
dell’epoca in cui viene creato” - Paco<br />
Rabanne, stilista.<br />
“Non sono stata io o Courrèges ad inventare<br />
la minigonna, ma la ragazza per la<br />
strada che la indossò la prima volta” -<br />
Mary Quant, stilista. ì<br />
329/4003401
62<br />
Motori<br />
L’alfa fa<br />
il MITO<br />
La casa del Biscione punta finalmente<br />
sul mercato dei giovani. E lo fa con una<br />
piccola vettura su cui il Lingotto<br />
scommette tutte le sue carte. Due porte<br />
motori brillanti, look aggressivo<br />
Se già poteva contare un<br />
buon numero di giovani<br />
tra i clienti dell’Alfa<br />
Romeo, adesso<br />
la casa del biscione ha<br />
deciso di puntare ancora<br />
di più su questo<br />
tipo di clientela lanciando sul mercato un<br />
modello sportivo che strizza l’occhio alla<br />
bellissima 8c competizione: questa scommessa<br />
si chiama “Mito” ed ha l’aria di<br />
poter venire incontro alle esigenze di tutti<br />
grazie alla varietà dei suoi<br />
motori che partono dai 78cv<br />
del 1.400 cc fino ad arrivare<br />
ai 230cv della GTA.<br />
La piattaforma è quella<br />
della grande Punto, base ottima<br />
anche per coloro che<br />
temono non sia adatta ad<br />
un’auto sportiveggiante, se<br />
poi questo particolare non<br />
salta all’occhio, ecco fari,<br />
passaruota e prese d’aria<br />
che sottolineano ancora di<br />
più l’indole sportiva di questa<br />
auto.<br />
<strong>Il</strong> risultato è piacevole, non<br />
c’è che dire, ed in verità la<br />
Mito la si apprezza più dal<br />
vivo che in fotografia;<br />
anche gli interni mantengono<br />
la stessa filosofia<br />
unendo il classico delle bocchette<br />
d’aria ad una plancia<br />
dal design decisamente<br />
di Davide Balena<br />
sportivo e moderno. Una particolarità in<br />
merito ai dettagli di quest’auto ci ha colpito:<br />
l’assenza della cornice sui finestrini,<br />
soluzione sicuramente complessa da realizzare<br />
ma dall’impatto estetico indubbiamente<br />
piacevole.<br />
Ci prepariamo per la prova su strada e da<br />
subito notiamo l’impostazione sportiva<br />
anche nel posto di guida, grazie a sedili<br />
avvolgenti e ben regolabili che accontenterebbero<br />
comunque qualsiasi postura.<br />
Nota negativa per la zona posteriore dove<br />
Aprima vista<br />
la sensazione<br />
è<br />
quella che<br />
nuova KA sia piu'<br />
grande della precedente<br />
versione ma non e' cosi'<br />
infatti e' lunga 3,62 m.<br />
Forse inganna l'altezza<br />
dove sono stati aggiunti<br />
10 cm. Abbiamo parlato<br />
con Andrea di<br />
Buduo Design Manager<br />
NEW KA, ci ha<br />
detto che non e' stato<br />
facile realizzare l'immagine<br />
di questo<br />
nuovo modello perche'<br />
bisognava dare una<br />
nuova impronta all'<br />
aspetto basandosi sul<br />
kinetic design, mantenendo<br />
pero' allo<br />
stesso tempo le caratteristiche<br />
vincenti della<br />
prima generazione di<br />
Ford Ka. Ecco allora<br />
un muso squadrato<br />
dove si fanno notare la<br />
generosa griglia a<br />
forma trapezoidale e i<br />
nuovi fari che si prolungano<br />
all'indietro.<br />
Linee massicce anche<br />
nella parte laterale con<br />
delle scavature sul portellone<br />
come se venisse<br />
inciso dal vento,<br />
anche la<br />
linea<br />
lo spazio a sedere e davvero limitato<br />
come altrettanto limitata risulta essere la<br />
visibilità dal lunotto posteriore.<br />
Si parte e da subito notiamo il carattere da<br />
“peperina” di questa Mito con un DNA<br />
che le permette di entrare svelta in curva,<br />
di correre sui binari e di avere sempre la<br />
situazione sotto controllo grazie al sistema<br />
“Q2” che frena la ruota interna alla<br />
curva quando questa tende a pattinare.<br />
La componente elettronica di questa auto<br />
è notevole grazie all’ausilio di una serie<br />
E tra le concorrenti più agguerrite<br />
c’è anche la nuova Ford Ka<br />
di cintura ora e' piu' accentuata<br />
verso l'alto.<br />
Nuovi gruppi ottici<br />
anche sul posteriore<br />
che ha mantenuto<br />
quella forma arrotondata<br />
grazie alla bombatura<br />
del lunotto e alla<br />
leggera inclinazione<br />
verso il basso della<br />
parte finale del tetto<br />
che si completa con un<br />
piccolo spoiler. Anche<br />
l'interno di<br />
nuova Ka e' stato completamente<br />
ridisegnato,<br />
dominano le linee<br />
squadrate nella plancia<br />
e sulle portiere. C'e'<br />
spazio in abbondanza<br />
non c'e' che dire, il<br />
posto di guida ha una<br />
posizione alta questo e'<br />
stato reso possibile grazie<br />
alla maggior altezza<br />
dell'auto. Ci e' piaciuto<br />
il volante, compatto, ergonomico<br />
e regolabile<br />
in altezza, originale il<br />
blocco del contachilometri<br />
e del contagiri a<br />
forma di binocolo, non<br />
mancano i vani portaoggetti<br />
come quelli<br />
sulle portiere che possono<br />
contenere anche<br />
le bottiglie dell'acqua.
di dispositivi attivabili tramite un “manettino”<br />
vicino al cambio che ci permette<br />
di modificare la configurazione e l’assetto<br />
dell’auto adattandola alle diverse condizioni<br />
di guida.<br />
Complice il tempo freddo e le condizioni<br />
stradali, non abbiamo potuto spingere<br />
come avremmo voluto, tuttavia la Mito si<br />
è sempre comportata bene sia nel traffico<br />
torinese sia sulle strade extraurbane<br />
In un periodo in cui il mercato auto segna<br />
un – 43% questo modello, come tanti altri<br />
altrettanto validi, non riceverà nell’immediato<br />
i numeri che si merita in termini di<br />
vendite ( parliamo di 15.350 euro per il<br />
modello base), tuttavia la bontà del progetto<br />
e la qualità del prodotto fanno ben<br />
sperare che sul mercato italiano ed europeo<br />
ci siano tutte i presupposti per un meritato<br />
successo. ì<br />
i motori partono dai 78 cavalli<br />
del 1.400, fino ai 230 della<br />
potente Gta. il prezzo del modello<br />
base è di 15.350 euro, ma con<br />
gli accessori si sale parecchio
64<br />
Sport<br />
Toro e Juve tra<br />
Foschi e Chelse<br />
I granata, disperati, si affidano al grande Rino Foschi<br />
artefice del miracolo Palermo, per rifondare una<br />
squadra e una società che sembrano essere davvero<br />
allo sbando. I bianconeri sognano di andare avanti<br />
in Europa e si preparano ad affrontare i londinesi<br />
del Chelsea nel mitico Stamford Bridge<br />
Dopo una vita al Palermo<br />
a braccetto di<br />
Zamparini ed una brevissima<br />
parentesi<br />
estiva al Genoa, Rino<br />
Foschi, uno dei direttori sportivi più apprezzati<br />
e capaci del panorama calcistico<br />
nazionale è sbarcato al Torino.<br />
Dietro l’arrivo sotto la Mole dell’ex<br />
braccio destro del patron dell’Emmezeta<br />
non mancano diverse interpretazioni:<br />
c’è chi vede la definitiva presa<br />
d’atto di Cairo della necessità di far de-<br />
SPERANZA<br />
<strong>Il</strong> Toro s’affida a Foschi (foto a destra)<br />
sperando che i momenti di gioia (qui<br />
sotto) non siano più tanto effimeri<br />
di Sara Bellini<br />
<strong>PERO</strong><br />
collare un progetto tecnico sportivo affidandosi<br />
a gente di consolidata esperienza,<br />
abbandonando quindi il ruolo di<br />
presidente plenipotenziario ed accentratore.<br />
Ma non manca chi intravede nell’arrivo<br />
del ds romagnolo, la posa della<br />
prima pietra da parte del fantomatico<br />
Mister X, l’antipasto quindi di un possibile<br />
cambio di proprietà in via dell’Arcivescovado.<br />
Foschi è uomo<br />
navigato, sa come muoversi nel pianeta<br />
calcio, resistere alle pressione ed è un<br />
grande scopritore di talenti: Toni, Gilardino,<br />
Oddo, Zaccardo, Barone,<br />
Grosso, Barzagli e Camoranesi, guarda<br />
caso otto campioni del mondo, sono<br />
solo alcuni dei nomi che il neo ds granata<br />
ha saputo lanciare sul palcoscenico<br />
della Serie A nella sua trentennale carriera<br />
iniziata sul finire gli anni settanta<br />
a Messina in C2, passando per Modena,<br />
Ravenna e Verona, prima di approdare<br />
in Sicilia nel 2002. Senza dimenticare<br />
Amauri, ultimo cavallo di razza aquistato<br />
nel 2006 dal Chievo e rivenduto<br />
alla Juventus per 13 milioni di<br />
euro più l’intero cartellino di<br />
Nocerino e la compropietà del<br />
baby Lanzafame.<br />
Foschi è uno di quelli che difficilmente<br />
sbaglia. Sotto la sua<br />
direzione, il Palermo dopo essere<br />
tornato nella massima categoria<br />
ha raggiunto per tre<br />
volte consecutive la qualificazione<br />
in Coppa Uefa. Tutto<br />
grazie ad un progetto tecnico<br />
di qualità, impostato su attenzione<br />
ai bilanci, investimenti<br />
oculati, specie in prospettiva,<br />
ma al tempo stesso in grado di<br />
garantire risultati immediati.<br />
Proprio quello di cui avrebbe<br />
bisogno il Toro. Che sia Foschi<br />
l’uomo della svolta?
a<br />
Stamford Bridge è lo stadio<br />
del Chelsea. Un’arena da<br />
42 mila spettatori, dove il<br />
tifo è infernale. Più che un<br />
dodicesimo uomo in<br />
campo. È li che il 25 febbraio la Juventus<br />
affronterà la squadra del magnate<br />
russo Abramovich nell’andata degli ottavi<br />
di finale della Champions League.<br />
Una sfida dal gusto del tutto particolare:<br />
per atmosfera, prestigio e posta in palio.<br />
Un traguardo importante per la società<br />
bianconera che dopo il terremoto di calciopoli,<br />
il purgatorio della B ed il sorprendente<br />
terzo posto dello scorso<br />
campionato, è tornata a calpestare da<br />
protagonista il massimo palcoscenco<br />
calcistico continentale. Un appuntamento<br />
fondamentale per il proseguimento<br />
della stagione,<br />
particolarmente atteso da<br />
mister Ranieri e da capitan Del Piero,<br />
non solo per fissare gli obiettivi finali<br />
dell’annata. <strong>Il</strong> tecnico romano è un ex:<br />
del Chelsea è stato l’allenatore per quattro<br />
anni e nonostante lo neghi, vorrebbe<br />
tanto “rompere le scatole” ad Abramovich,<br />
con cui – sostengono i ben informati<br />
– abbia ancora un conto aperto. Per<br />
Ranieri una sorta di sfida del cuore,<br />
quindi. “Sarà bello vedere a che punto<br />
è il calcio italiano contro i padroni dei<br />
soldi. <strong>Il</strong> Chelsea è una delle principali<br />
favorite alla vittoria finale, l'anno<br />
scorso hanno perso la Champions solo<br />
ai rigori. È difficile ma anche stimolante.<br />
In ogni caso credo che neanche<br />
loro siano contenti di avere preso la<br />
Juve. Ce la giocheremo". Per Alessandro<br />
Del Piero, invece, la voglia è quella<br />
di superarsi e di provare fino in fondo a<br />
“Sara bello vedere a che punto<br />
è il calcio italiano nei<br />
confronti degli inglesi, ormai<br />
veri padroni dei soldi a livello<br />
continentale. Bel Match”<br />
rialzare, tredici anni dopo e sempre a<br />
Roma, la “coppa dalle grandi orecchie”.<br />
Dopo la standig ovation del Santiago<br />
Bernabeu, quando con una doppietta<br />
stendeva il Real Madrid, Alex vorrebbe<br />
stregare anche gli inglesi. Magari con<br />
una delle sue punizioni. A trentaquattro<br />
anni compiuti, con una serie innumerevoli<br />
di trionfi in bacheca, il capitano<br />
bianconero non vuole fermarsi, continuando<br />
a stupire. Anche a Stamford<br />
Bridge. ì
66<br />
Frattaglie<br />
di Manlio Bichiri<br />
m.bic@libero.it<br />
tu vuo’ fa l’americano<br />
il mito fondante è – per metterla in difficilese –<br />
quel meta racconto che racchiude il senso,<br />
l’identità e le ragioni, ma pure il mistero e le<br />
contraddizioni di un popolo e di una civiltà. Per<br />
farla breve è il suo DNA. <strong>Il</strong> nostro, quello italiano,<br />
era situato nell’epopea risorgimentale,<br />
ma a tutt’oggi pare non interessare più nessuno. Successivamente<br />
abbiamo provato ad integrarlo con quello resistenziale<br />
– non a caso chiamato “secondo risorgimento” – ma<br />
la sua natura separante scaturita dalla tragedia della guerra<br />
civile l’ha fatto sentire di parte, troppo legato alla retorica<br />
del fu P.C.I. e quindi non unificante ri-<br />
spetto alla storia nazionale ed alle sue<br />
profonde sensibilità. La sua origine togliattiana<br />
era incapace di includere la<br />
maggioranza borghese e qualunquista<br />
che, volenti o nolenti, rimane il vero<br />
volto politico dell’Italia. Neppure il<br />
berlingueriano “compromesso storico”, variante debole del<br />
dell’unità antifascista, ha convinto il paese. Anche il mito<br />
resistenziale era a suo modo troppo forte, troppo novecentesco<br />
e ideologizzato, rispetto alla “fuga dalla storia” e dalle<br />
sue responsabilità, che è stato ed è, il<br />
vero spirito, sia della prima che della<br />
seconda repubblica.<br />
Entrambe, da buoni e fedeli vassalli<br />
dei vincitori la seconda guerra mondiale,<br />
si connotano nel tentativo di<br />
sviare appartenenza e identità, sposando<br />
acriticamente, i miti delle potenze<br />
momentaneamente dominanti,<br />
fossero gli USA per la non rimpianta<br />
DC, oppure la defunta Unione Sovietica<br />
per il fu PCI.<br />
Nessun tentativo di elaborazione proprio,<br />
negli ultimi sessant’anni, nessuna<br />
nuova invenzione originale, ma<br />
l’accettazione acritica del buonismo<br />
impotente espresso da istituzioni<br />
inette e parassitarie, tipo l’ONU.<br />
Niente di niente, retorica europeista a<br />
parte, la quale malgrado l’allargamento<br />
ai paesi dell’ex blocco sovietico<br />
è, sempre e comunque, ferma al<br />
prezzo calmierato delle patate. Nulla di realmente fondativo,<br />
dunque, soprattutto ora che a Washington, il nuovo<br />
Imperatore d’Occidente s’è insediato dietro la scrivania<br />
della Casa Bianca. L’elezione di Barak Obama è l’inverarsi<br />
e l’attualizzarsi del mito fondante statunitense (l’American<br />
Dream), questo la rende così speciale: il suo essere di colore<br />
conferma che gli ideali dei Padri Fondatori sono attuati:<br />
non solo un “negro” può, in potenza, divenire<br />
presidente degli USA, ma nei fatti lo è diventato. <strong>Il</strong> “mito”<br />
non è solo una bella favola ma pura, evidente realtà. Dunque<br />
nulla di più rassicurante e gratificante.<br />
Che poi noi, tardigradi europei,<br />
In Italia e in Europa<br />
siamo privi del Mito<br />
Fondante nazionale<br />
in quanto a diritti civili ed uguaglianza<br />
li abbiamo raggiunti e sul<br />
piano di quelli sociali anche superati<br />
– e da un bel pezzo – diviene<br />
un dato di fatto secondario,<br />
se non irrilevante. Giacché loro,<br />
gli yankee, si sentono sempre speciali, di una diversità antropologica,<br />
unica e direi, proprio per i loro originari presupposti,<br />
superiori: la loro è sempre la “terra promessa”,il<br />
luogo nel quale la ricerca della felicità è inscritta nella costituzione,<br />
dove il perseguire<br />
l’american dream non è un diritto,<br />
ma un dovere, poiché esso<br />
è espressione vivente del destino<br />
di ogni cittadino americano.<br />
Spesso il mito fondante nasce<br />
da una lacerazione, da un<br />
trauma che, separando, diviene<br />
un nuovo inizio. Noi europei<br />
ne siamo privi. In passato abbiamo<br />
avuto quello della liberazione<br />
dei nostri fratelli<br />
dell’Est Europa, ma la logica<br />
del compromesso e della paura<br />
l’anno relegato al sogno velleitario<br />
di un esigua minoranza.<br />
Dopo l’implosione dell’impero<br />
Sovietico l’europeismo è tornato<br />
alla canna del gas, e a<br />
tutt’oggi, a parte il buonismo,<br />
nulla è cambiato.