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PERO - Il Filo

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44<br />

Viabilità<br />

In corso Sommeiller<br />

è DELIRIO<br />

Nella giungla del sovrappasso tristemente noto<br />

a molti automobilisti torinesi, eterni cantieri, traffico<br />

impazzito e difficoltà per tutti. Alla fine vige la legge<br />

del più forte e arrogante. Manovre di sopravvivenza<br />

corso Sommeiller.<br />

Una delle arterie<br />

cittadine più trafficate,<br />

fin dalle prime<br />

ore della mattinata.<br />

Due corsie per<br />

senso di marcia che,<br />

nella carreggiata sud (quella che da corso<br />

Turati va in direzione di corso Massimo<br />

D’Azeglio e del Valentino), si restringono<br />

a una, pochi metri prima dell’incrocio<br />

con via Nizza, a causa degli eterni<br />

lavori per la metropolitana. Ebbene, su<br />

questo sfondo d’asfalto e cemento, ogni<br />

santo giorno prolifera la giungla, con i<br />

suoi abitanti e le sue leggi.<br />

Da una parte ci sono le tigri, aggressive<br />

e ruggenti a bordo dei loro Suv; e gli avvoltoi,<br />

pronti ad approfittare di ogni per-<br />

di Gianluca Palladino<br />

tugio venga loro concesso (o meno) per<br />

infilarvisi con la propria vettura. Dall’altra<br />

parte ci sono le tartarughe, tutte lentamente<br />

ed ordinatamente in fila in attesa<br />

che il serpentone di auto defluisca; e i pavoni,<br />

con le sembianze di quelle donne<br />

al volante che approfittano di ogni sosta<br />

per completare il maquillage, e, tra uno<br />

sbaffo di rossetto e un segno di matita,<br />

con gli occhi fissi sullo specchietto e le<br />

labbra in posa “signorina Silvani” non si<br />

accorgono del semaforo verde, né tantomeno<br />

sentono il coro di clacson che le invita<br />

a partire prima che sia giallo, e di<br />

nuovo rosso.<br />

A regolare questo zoo metropolitano, non<br />

il codice della strada, ma la legge del più<br />

forte, o, meglio, del più arrogante. Fuor<br />

di metafora, di chi dribbla puntualmente<br />

la coda a dispetto dei tanti fessi che invece<br />

la rispettano, e poi pretende, con le<br />

buone o con le cattive, che questi ultimi<br />

lo facciano reimmettere nel flusso principale;<br />

cosa che, peraltro, quasi sempre<br />

avviene, in nome non di una cortesia che<br />

sarebbe ingiustificata, ma del quieto vivere,<br />

del non compromettersi, dell’evitare<br />

grane. E così, il sistema perverso si<br />

auto-rinforza.<br />

In città record d’incidenti<br />

Secondo le ultime statistiche disponibili, la provincia di Torino concentra<br />

nel proprio territorio più della metà degli incidenti e dei morti sulle strade.<br />

Ovviamente nei Comuni più grandi, la percentuale degli incidenti è maggiore<br />

e Torino è capofila regionale di questa triste graduatoria. E gli incidenti nelle<br />

intersezioni sono appunto frequentissimi nei centri abitati: 86% del totale. I maschi,<br />

checcé ne dicano i pregiudizi, rappresentano il 78% dei decessi sulle strade<br />

e il 61% dei feriti su base regionale. Evidentemente, il vizio di pigiare troppo sull’acceleratore<br />

è prettamente adamitico.

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