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Sassolini<br />
Non votateli<br />
Negli Stati Uniti li apostrofano “used-cars<br />
sellers”: venditori di macchine usate.<br />
Sono quei personaggi politici, quegli<br />
esponenti dell’alta finanza, quegli uomini<br />
in vista della cosiddetta società civile,<br />
che dopo<br />
aver carpito con mirabolanti promesse<br />
la fiducia di elettori, clienti, soci d’affari,<br />
li bidonano senza scrupolo.<br />
In Italia, dove evidentemente c’è maggiore<br />
stima nei confronti dei rivenditori<br />
d’auto, gli appellativi per definirli<br />
sono altri: faccendieri, trafficoni, intrallazzatori, fanfaroni, o,<br />
per dirla alla Sciascia, quaquaraquà, a seconda dell’entità delle<br />
loro malefatte.<br />
In un caso o nell’altro, siamo al cospetto del medesimo manipolo<br />
di piccoli, grandi imbonitori, votati per natura allo spregiudicato<br />
maneggio di soldi, proclami, rapporti umani e<br />
professionali. <strong>Il</strong> valore della loro parola è inversamente proporzionale<br />
a quello del loro conto in banca, comunque raggranellato,<br />
comunque (più o meno) dichiarato. E qualunque<br />
sia la loro attività lavorativa, prima o dopo c’è una discreta<br />
possibilità di vederne qualcuno seduto tra i banchi di un consiglio<br />
comunale, o provinciale, o regionale.<br />
“Perfino” in Parlamento, se<br />
avrà stretto le mani giuste, calpestato<br />
gli avversari giusti, oliato gli ingranaggi<br />
giusti.<br />
Che sia o meno suffragato da prove, è<br />
questo il sentire comune.<br />
Eppure, il cittadino non è del tutto impotente.<br />
Malgrado i limiti dettati da<br />
logiche di partito o coalizione e sistemi<br />
elettorali, la principale arma a<br />
sua disposizione resta il voto. E il terreno<br />
migliore su cui esercitarla sono<br />
le consultazioni locali, dove più degli<br />
ideali (peraltro già svaporati da tempo anche in ambito nazionale)<br />
contano le persone e il loro impegno sul territorio.<br />
Se si vuole far sì che a livello locale la cosa pubblica sia amministrata<br />
nell’interesse della collettività, è sui candidati che<br />
occorre concentrarsi, essendo disposti perfino a lasciare da<br />
parte il proprio credo politico, qualunque esso sia. Tanto più<br />
<strong>PERO</strong><br />
<strong>PERO</strong><br />
di Gianluca Palladino<br />
info@perotorino.it<br />
nei cosiddetti “collegi blindati”: quelli, cioè, a quasi sicuro appannaggio<br />
dell’esponente indicato dalla compagine che per<br />
trend e tradizione ha più possibilità di aggiudicarseli.<br />
Le elezioni provinciali sono a giugno. Da qui ad allora, se tramite<br />
web, carta stampata, passaparola di quartiere, esperienza<br />
personale, avrete maturato<br />
Negli States sarebbero<br />
“venditori d’auto usate”<br />
qui da noi fanno i politici<br />
anche solo il ragionevole dubbio<br />
che un candidato non sia<br />
meritevole della vostra fiducia,<br />
semplicemente non votatelo.<br />
Se lo stesso candidato nella<br />
vita privata è supponente con i<br />
deboli e accondiscendente con i forti, non votatelo. Se nell’attività<br />
professionale è noto per essere scorretto con i colleghi,<br />
abbindolare i clienti e operare tra le pieghe di una personalissima<br />
legalità, non votatelo.<br />
Non votatelo se vi è giunta attendibile voce che sia poco avvezzo<br />
a rispettare patti e parola data; se millanta crediti e amicizie<br />
che non possiede; se è solito distribuire grandi sorrisi e<br />
calorose strette di mano esclusivamente in nome di un bieco<br />
tornaconto di immagine.<br />
Non votatelo se in altre, eventuali, esperienze politiche, ha già<br />
dimostrato di anteporre all’interesse pubblico, il suo e quello<br />
dei gruppi di potere che lo hanno sostenuto.<br />
Non votatelo se le uniche idee che<br />
possiede sono quelle che gli mette in<br />
bocca qualcun altro che politicamente<br />
la sa più lunga di lui.<br />
Non votatelo se alla vigilia delle elezioni<br />
indosserà una maschera di benefattore<br />
che notoriamente non gli<br />
appartiene.<br />
Non votatelo, infine, se si sarà sentito<br />
chiamare in causa da quanto<br />
scritto fin qui.<br />
Portate con voi questo identikit nel<br />
segreto dell’urna: se il nome di qualche candidato vi calzerà<br />
a pennello, non votatelo.<br />
Perché probabilmente, appena messe le mani sull’ambita cadrega,<br />
si rivelerebbe un quaquaraquà.<br />
Perché probabilmente, negli Stati Uniti, nessuno acquisterebbe<br />
da lui nemmeno una macchina usata.