PERO - Il Filo

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Motori
L’alfa fa
il MITO
La casa del Biscione punta finalmente
sul mercato dei giovani. E lo fa con una
piccola vettura su cui il Lingotto
scommette tutte le sue carte. Due porte
motori brillanti, look aggressivo
Se già poteva contare un
buon numero di giovani
tra i clienti dell’Alfa
Romeo, adesso
la casa del biscione ha
deciso di puntare ancora
di più su questo
tipo di clientela lanciando sul mercato un
modello sportivo che strizza l’occhio alla
bellissima 8c competizione: questa scommessa
si chiama “Mito” ed ha l’aria di
poter venire incontro alle esigenze di tutti
grazie alla varietà dei suoi
motori che partono dai 78cv
del 1.400 cc fino ad arrivare
ai 230cv della GTA.
La piattaforma è quella
della grande Punto, base ottima
anche per coloro che
temono non sia adatta ad
un’auto sportiveggiante, se
poi questo particolare non
salta all’occhio, ecco fari,
passaruota e prese d’aria
che sottolineano ancora di
più l’indole sportiva di questa
auto.
Il risultato è piacevole, non
c’è che dire, ed in verità la
Mito la si apprezza più dal
vivo che in fotografia;
anche gli interni mantengono
la stessa filosofia
unendo il classico delle bocchette
d’aria ad una plancia
dal design decisamente
di Davide Balena
sportivo e moderno. Una particolarità in
merito ai dettagli di quest’auto ci ha colpito:
l’assenza della cornice sui finestrini,
soluzione sicuramente complessa da realizzare
ma dall’impatto estetico indubbiamente
piacevole.
Ci prepariamo per la prova su strada e da
subito notiamo l’impostazione sportiva
anche nel posto di guida, grazie a sedili
avvolgenti e ben regolabili che accontenterebbero
comunque qualsiasi postura.
Nota negativa per la zona posteriore dove
Aprima vista
la sensazione
è
quella che
nuova KA sia piu'
grande della precedente
versione ma non e' cosi'
infatti e' lunga 3,62 m.
Forse inganna l'altezza
dove sono stati aggiunti
10 cm. Abbiamo parlato
con Andrea di
Buduo Design Manager
NEW KA, ci ha
detto che non e' stato
facile realizzare l'immagine
di questo
nuovo modello perche'
bisognava dare una
nuova impronta all'
aspetto basandosi sul
kinetic design, mantenendo
pero' allo
stesso tempo le caratteristiche
vincenti della
prima generazione di
Ford Ka. Ecco allora
un muso squadrato
dove si fanno notare la
generosa griglia a
forma trapezoidale e i
nuovi fari che si prolungano
all'indietro.
Linee massicce anche
nella parte laterale con
delle scavature sul portellone
come se venisse
inciso dal vento,
anche la
linea
lo spazio a sedere e davvero limitato
come altrettanto limitata risulta essere la
visibilità dal lunotto posteriore.
Si parte e da subito notiamo il carattere da
“peperina” di questa Mito con un DNA
che le permette di entrare svelta in curva,
di correre sui binari e di avere sempre la
situazione sotto controllo grazie al sistema
“Q2” che frena la ruota interna alla
curva quando questa tende a pattinare.
La componente elettronica di questa auto
è notevole grazie all’ausilio di una serie
E tra le concorrenti più agguerrite
c’è anche la nuova Ford Ka
di cintura ora e' piu' accentuata
verso l'alto.
Nuovi gruppi ottici
anche sul posteriore
che ha mantenuto
quella forma arrotondata
grazie alla bombatura
del lunotto e alla
leggera inclinazione
verso il basso della
parte finale del tetto
che si completa con un
piccolo spoiler. Anche
l'interno di
nuova Ka e' stato completamente
ridisegnato,
dominano le linee
squadrate nella plancia
e sulle portiere. C'e'
spazio in abbondanza
non c'e' che dire, il
posto di guida ha una
posizione alta questo e'
stato reso possibile grazie
alla maggior altezza
dell'auto. Ci e' piaciuto
il volante, compatto, ergonomico
e regolabile
in altezza, originale il
blocco del contachilometri
e del contagiri a
forma di binocolo, non
mancano i vani portaoggetti
come quelli
sulle portiere che possono
contenere anche
le bottiglie dell'acqua.