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<strong>Il</strong> caso<br />
Adotto lo<br />
Straniero<br />
Negli ultimi anni, a Torino e in Piemonte<br />
si registra un forte aumento di adozioni<br />
internazionali: in tutto sono 1.123<br />
i bambini d’oltreconfine che i genitori<br />
subalpini sono riusciti a “portare in casa”<br />
Più di mille adozioniinternazionali<br />
in Piemonte<br />
negli ultimi cinque<br />
anni, con un<br />
i n c r e m e n t o<br />
esponenziale di<br />
anno in anno. I dati della Commissione<br />
adozioni internazionali (Cai) parlano<br />
chiaro: la nostra regione, pur non toccando<br />
le altissime punte della Lombardia,<br />
di Giulio Chiara<br />
sta diventando una delle più attive nell’accogliere<br />
all’interno delle famiglie minori<br />
provenienti da Stati stranieri.<br />
Tutto ciò malgrado l’estrema complessità<br />
della procedura. L’autorizzazione all’ingresso<br />
del minore straniero in Italia è rilasciata<br />
solo se l’adozione pronunciata<br />
nello stato estero è avvenuta nel rispetto<br />
dei principi stabiliti nella convenzione<br />
dell’Aja del 1993 sulla tutela dei minori<br />
e la cooperazione in materia di adozione<br />
Si chiama “Enzo B” l’associazione<br />
che ci aiuta nelle adozioni<br />
l’associazione<br />
Enzo<br />
B è l’unico<br />
ente nazionale<br />
ad effettuare le<br />
adozioni in Senegal.<br />
Attualmente ha effettuato<br />
181 adozioni e si<br />
piazza tra i primi 10<br />
enti come numero di<br />
adozioni effettuate.<br />
Enzo B – onlus è<br />
un’associazione torinese<br />
(via Onorato Vigliani<br />
102) che, dal<br />
2004si occupa di adozioni<br />
internazionali con<br />
l’intento di tutelare i diritti<br />
all’infanzia, garantendo<br />
condizioni<br />
esistenziali dignitose,<br />
una famiglia di riferimento<br />
e una rete di le-<br />
gami affettivi ai bambini<br />
che si trovano<br />
senza famiglia e in difficoltà.<br />
ENZO B opera in Vietnam,<br />
Benin, Burkina<br />
Faso, Camerun, Costa<br />
D’Avorio, Etiopia,<br />
Gambia, Guinea Bissau,<br />
Mali, Mozambico,<br />
Niger, Nigeria, RD<br />
congo, Senegal, Tanzania,<br />
Federazione Russa,<br />
Croazia, Moldova Ungheria,<br />
Mongolia, Nicaragua,<br />
Bielorussia,<br />
Bulgaria, Romania,<br />
Ucraina, Mongolia,<br />
India Kazakistan, Cile,<br />
Bolivia, Ghana, Argentina.<br />
L’operatività in<br />
Paesi del continente<br />
africano rappresenta la<br />
volontà di impegno<br />
nell’area più povera del<br />
mondo; proprio in quest’area<br />
il numero di<br />
adozioni internazionali<br />
verso l’Italia ed il numero<br />
di enti autorizzati<br />
a promuovere adozioni<br />
è particolarmente esiguo:<br />
la presenza dell’associazione<br />
vuole<br />
contribuire ad un’inversione<br />
di tendenza, attraverso<br />
la definizione di<br />
relazioni sempre più<br />
strette con i partners e<br />
le istituzioni locali e attraverso<br />
la sensibilizzazione<br />
in Italia.<br />
Nel contesto della tutela<br />
all’infanzia, ma<br />
anche di un’attenzione<br />
alla genitorialità, dal<br />
2004 (anno in cui l’associazione<br />
Enzo B è<br />
iscritta all’albo nazionale)<br />
forte della propria<br />
esperienza e dei numerosi<br />
rapporti intessuti<br />
con organizzazioni<br />
operanti all’estero, ha<br />
ritenuto di dover estendere<br />
il proprio impegno<br />
nei confronti di quei<br />
bambini che, nel<br />
mondo, versano in condizioni<br />
di abbandono e<br />
difficoltà, con l’intento<br />
di offrire un aiuto sincero,<br />
corretto e disinteressato<br />
alle famiglie<br />
italiane in pratiche<br />
d’adozione internazionale.<br />
internazionale. Ma anche se ricorrono le<br />
condizioni d’abbandono. Quindi ad ogni<br />
visto d’ingresso corrisponde il riconoscimento<br />
di un’adozione pronunciata all’estero.<br />
La CAI (commissioni adozioni internazionali)<br />
svolge un’attività di vigilanza<br />
sugli enti autorizzati a seguire la coppia<br />
nelle varie fasi dell’adozione internazionale<br />
e pubblica periodicamente l’Albo<br />
degli enti autorizzati abilitati a operare sul<br />
territorio nazionale.<br />
Nell’intero arco temporale del<br />
monitoraggio gli enti autorizzati<br />
attivi, ovvero che hanno<br />
lavorato per l’ingresso di al-<br />
meno un bambino straniero a<br />
cui hanno effettivamente concessa<br />
l’autorizzazione sono<br />
stati 66.<br />
In Piemonte l’età media delle<br />
coppie che adottano è piuttosto<br />
alta: marito 40,8 anni, moglie<br />
38,9 anni. L’età media si alza<br />
ulteriormente in Valle d’Aosta:<br />
44,6 anni il marito,41,3 la moglie.<br />
Va detto che nel resto<br />
delle regioni d’Italia il dato ricalca<br />
quello piemontese.<br />
A Torino, le coppie che hanno<br />
richiesto l’autorizzazione all’ingresso<br />
in Italia di minori<br />
stranieri secondo il tribunale<br />
competente e l’anno della richiesta<br />
sono aumentate moltissimo:<br />
nel 2000 erano soltanto