Novità, tecnologie e ispirazioni per i professionisti dell’ospitalità SALONE BIENNALE PROFESSIONALE INTERNAZIONALE PUBBLICI ESERCIZI, ALBERGHI, COMUNITÀ tecnobarfood.it 6·9 OTTOBRE <strong>2018</strong> FIERA DI PADOVA
Clorindo Grandi con Rodolfo Barbieri, Presidente Menù. UNA PERSONA ESEMPLARE CI HA LASCIATO Sopra. 1995: 25˚ Meeting Menù. Da sinistra: Giancarlo Tosi Agente di Ferrara, Gabriella Mai Responsabile amministrativa Menù, Clorindo Grandi, Maria Teresa Muratori Casali Responsabile Immagine Menù, Rodolfo Barbieri Presidente Menù, Liana Elmotti Responsabile amministrativa Menù, Ermanno Bon Agente di Udine, Angelo Jacopetti Agente di Massa. A fianco. La copertina del libro “Fiori per te” di Clorindo Grandi. Recentemente è mancato Clorindo Grandi, 92 anni. Da circa 30 anni aveva lasciato la Direzione Commerciale di Menù srl, ma non ci ha mai dimenticato, è sempre stato presente ai primi meeting annuali dopo il suo pensionamento e soprattutto attraverso i suoi libri che, ogni anno, riuscivamo a distribuire a dipendenti, agenti, e amici: libri pieni di gioia di vivere e di saggezza, ricchi di utili consigli per trascorrere una vita serena. Abbiamo sempre “sentito” la sua presenza attraverso i figli Carlo e Andrea che per la loro correttezza, impegno nel lavoro, sensibilità umana ce l’hanno sempre ricordato. Ho un particolare ricordo dei 30 anni di lavoro che mi hanno accomunato a Clorindo Grandi. Nel 1962, dopo un primo approccio telefonico, si presentò all’ufficio di Modena dove allora, dopo la morte di mio padre, avevamo trasferito la ditta Robar (Romolo Barbieri). Eravamo io e un impiegato in un unico ufficio accanto al laboratorio dove 6/7 operaie e un capofabbrica erano impegnati nella produzione di estratti per brodo in dadi e in vasi da 1 Kg, oltre al ragù in vasetti piccoli e grandi che vendevamo nei negozi e in convivenze di Modena e qualche altra provincia tramite pochi agenti. L’intesa con Clorindo Grandi è stata immediata, mi resi subito conto di avere di fronte una persona per bene, seria e preparata. La sua conoscenza del settore e le sue già buone introduzioni in realtà bolognesi gli avevano fatto intuire le possibilità di vendita dei nostri prodotti. Condividevo la sua impostazione commerciale, da un po’ di tempo stavo cercando un’alternativa alla vendita nei negozi, dove i nostri dadi e condimenti si confrontavano con aziende più strutturate e conosciute che già facevano pubblicità come Lombardi, Star, Althea. Iniziò così la nostra avventura nel canale Ho.re.ca., prima alle convivenze poi venne naturale aprirsi ai ristoranti. Piano piano, anno dopo anno riuscivamo ad allargare la gamma dei prodotti e trovavamo agenti di vendita ed è così anche oggi: continuiamo nel solco che abbiamo tracciato “insieme”. Quando nel 1964 rientrammo nello stabilimento di Cavezzo, ricordo che Clorindo Grandi arrivava in azienda alla mattina molto presto, ricordo che gli gettavo le chiavi dalla finestra della mia stanza (risultava difficoltoso le mattine buie d’inverno, era difficile trovarle fra i sassi del giardino… ). Se arrivava troppo in anticipo, per non disturbare, si fermava nella piazzola del cimitero di Cavezzo a leggere il giornale. In quegli anni nacque la Pomodorina e nel 1972 l’azienda, per meglio caratterizzarsi, cambiò il nome in Menù. Sono stati 30 anni di intenso e appassionato lavoro, erano poche le aziende che si interessavano al nostro settore e da parte dei ristoranti c’era una grande diffidenza nei confronti dei prodotti conservati. Clorindo Grandi assisteva con attenzione gli agenti e spesso quando li accompagnava arrivavano ordini che i rappresentanti stentavano a concludere senza la sua presenza. Mi accompagna sempre un caro ricordo di Clorindo Grandi, una persona esemplare che a me, giovane imprenditore, ha insegnato tanto, anzitutto a dare primaria importanza ai valori umani. Rodolfo Barbieri 5