A come Amici no. 37
Semestrale d’informazione, arte e cultura dell’Associazione Dare promosso dalla Fondazione Leo Amici
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Il rapporto tra uomo e donna nel Terzo Millennio<br />
in NOTTE GITANA<br />
NE PARLIAMO CON IL REGISTA CARLO TEDESCHI<br />
La donna è al centro di Notte Gitana<br />
2018. La sua figura ma anche il suo essere<br />
motore della società, diventa<strong>no</strong><br />
protagonisti in questa riedizione del<br />
<strong>no</strong>to spettacolo musicale che tanto<br />
appassiona il pubblico e che trova,<br />
nell’attuale riallestimento, una nuova<br />
maturità ad oltre 21 anni dal suo debutto<br />
avvenuto nel 1997 a Riccione<br />
davanti ad oltre 7mila persone e che lo<br />
scorso an<strong>no</strong> ha concluso al Porto antico<br />
di Ge<strong>no</strong>va il cartellone estivo del Teatro<br />
Carlo Felice. Nel frattempo centinaia di<br />
rappresentazioni in tutta Italia ne han<strong>no</strong><br />
consacrato il valore artistico a cui, da<br />
quest’an<strong>no</strong>, si è aggiunto u<strong>no</strong> spessore<br />
culturale-sociale, che ha ottenuto il<br />
grande plauso del pubblico e sold out<br />
consecutivi.<br />
Ne abbiamo parlato con l’autore e regista<br />
Carlo Tedeschi.<br />
Notte Gitana, che ha messo sempre<br />
in luce la figura della donna e della<br />
sua femminilità, approfondisce<br />
ancora di più questa tematica, toccando<br />
le dinamiche tra i due sessi.<br />
Una scelta dettata, registicamente,<br />
dall’attualità?<br />
Certamente sì – afferma Tedeschi – ma<br />
bisogna anche rico<strong>no</strong>scere che il tema<br />
della coppia, e dunque della dinamica tra<br />
i due sessi, pur mantenuto vivo e alla ribalta<br />
dall’attualità, è tema antico quanto<br />
il mondo e presente in altri miei spettacoli,<br />
anche nei suoi aspetti contraddittori.<br />
La donna è individuata, nelle parti<br />
recitate, <strong>come</strong> motore, attrice e promotrice<br />
del rapporto di coppia. Non<br />
è un peso troppo grande per questa<br />
donna del Terzo Millennio?<br />
La donna, da sempre meravigliosa creatura,<br />
è motore e promotrice del rapporto<br />
di coppia, ma lo è anche <strong>come</strong> madre. È<br />
un peso certamente grave per la donna,<br />
ma credo che proprio per le peculiarità del<br />
suo modello, se <strong>no</strong>n fosse ostacolata, impedita<br />
o addirittura violata dalla società<br />
o da partner negativi, quel peso possa ancora<br />
portarlo, per <strong>come</strong> ha sempre fatto,<br />
con il coinvolgimento della sua femminilità,<br />
con il sorriso e la sensibilità che la contraddistinguo<strong>no</strong><br />
– prosegue il regista.<br />
I femminicidi so<strong>no</strong> all’ordine del<br />
gior<strong>no</strong>, in Italia, nel mondo. C’è una<br />
strada per evitare questa pericolosa<br />
spirale?<br />
Non so<strong>no</strong> io a dover concepire e proporre<br />
soluzioni alla pericolosa spirale di violenza<br />
dove l'uomo in casi sconvolgenti fa<br />
precipitare la donna – precisa Tedeschi –.<br />
Potrei solo dire che il bene e il male so<strong>no</strong><br />
in continua e perpetua rotazione d’alternanza,<br />
lotta e rivalsa, e che, per <strong>come</strong><br />
diceva il mio mentore Leo <strong>Amici</strong>, «il male<br />
viene attratto dal bene <strong>come</strong> le api sul<br />
miele». Credo dunque si debba scoprire,<br />
dal momento che il male sembra essere<br />
arrivato al colmo, dove sia quel bene così<br />
grande da attirare il male con una tale<br />
forza e violenza, o meglio essere certi, dal<br />
momento che il fe<strong>no</strong>me<strong>no</strong> ha una sua<br />
valenza anche scientifica, che quel grande<br />
bene ci sia e che occorra rico<strong>no</strong>scerlo<br />
ed esprimerlo su grande scala per il bene<br />
comune.<br />
Al termine dello spettacolo finalmente<br />
la protagonista acquista consapevolezza<br />
di sè e tutto l’universo mondo<br />
del musical si coordina attor<strong>no</strong> a<br />
questa figura femminile. Il suo vuole<br />
essere un messaggio di speranza?<br />
Certamente il “nuovo” e, dunque, la speranza<br />
so<strong>no</strong> i giovani ed i più piccoli, “software<br />
incontaminati”, so<strong>no</strong> esposti all’inserimento<br />
di “file” pericolosi e negativi<br />
che potrebbero trasformarli in robot insensibili<br />
o ipersensibili nei quali, improvvisamente,<br />
un corto circuito o un fusibile<br />
bruciato, renderebbe scontato il mal funzionamento.<br />
Al contrario, “file” positivi e<br />
rassicuranti di co<strong>no</strong>scenza e bellezza ne<br />
renderebbe scontata l’armonia. Dal momento<br />
che l’essere uma<strong>no</strong> è composto<br />
di “materia viva”, cellule in movimento e<br />
libero arbitrio, occorre stimolare, attraverso<br />
la testimonianza e l’esempio, intrigare<br />
la volontà personale che deliberatamente<br />
viene attratta dalla bellezza, dal<br />
calore, dalla luce, dall’amore” – conclude<br />
Carlo Tedeschi.<br />
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