ANNUARIO Valvole n° 529 bis

INSIDE DENTRO IL MONDO DELLE VALVOLE
a cura della redazione
Ampli –diffusori:
un rapporto difficile
L’amplificatore ha il compito, istituzionalmente,
di aumentare il livello del segnale audio/elettrico,
così come viene riprodotto dalla sorgente,
qualunque essa sia, e di presentarlo così com’è
ai diffusori per la trasduzione finale.
Apparentemente il compito del “filo con guadagno” (definizione
di Peter Walker di Quad) sembrerebbe estremamente
semplice se non fosse per il fatto che il suo
comportamento non è sempre facilmente prevedibile perché il
contributo di questo singolo componente all’interno della catena
audio non ha sempre lo stesso peso (quantitativo e qualitativo)
e varia a seconda delle condizioni al contorno.
Di queste la principale è rappresentata dalle caratteristiche del
diffusore che vi viene collegato che, a sua volta, principalmente
in ragione della sua impedenza, rappresenta un carico per l’amplificatore
con valori che variano in funzione della frequenza.
Il panorama degli amplificatori sul mercato ne presenta alcuni
maggiormente sensibili al carico di un diffusore e altri meno. In
QUANDO IL TUBO NON È CRITICO
Comportamento allo stato dell’arte per l’apparecchio esaminato (un classico
dell’amplificazione valvolare), con una refrattarietà al carico totale anche
con l’uscita a 8 Ohm (la curva nera e quella rossa sono dei diffusori più
critici dal punto di vista dell’impedenza). Le altre uscite esibiscono una
maggiore larghezza di banda e minori ondulazioni, in linea con il progetto. I
trasformatori sono realizzati in modo eccellente e le prestazioni dipendono
anche da una architettura completamente bilanciata sia dello stadio finale
che dell’autotrasformatore . La potenza è decisamente alta nelle tre uscite
e consente di utilizzare quella che meglio si adatta alle prorpie esigenze.
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