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infoMIGRANS n.41 | giugno 2018

Foglio di Informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia.

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sito 32<br />

STUDIO DELLA MIGRAZIONE<br />

PRE-RIPRODUTTIVA DI UCCELLI RAPACI E CICOGNE<br />

ALL’INTERNO DELLA ZPS IT9350158 -<br />

COSTA VIOLA E MONTE S. ELIA. STAGIONE <strong>2018</strong><br />

Calabria<br />

Pierpaolo Storino 1 , Sabrina Santagati 2 , Antonino Siclari 2 ,<br />

Giuseppe Martino 1 , Eugenio Muscianese 1 , Manuela Policastrese 1 ,<br />

Angelo Scuderi 1 , Salvatore Urso 1 , Maurizio Vena 1 & Sergio Tralongo 2<br />

1<br />

StOrCal - Stazione Ornitologica Calabrese, C/da Guarassano, 129, 87100 – Cosenza<br />

2<br />

Parco Nazionale dell’Aspromonte, Via Aurora, 1 - 89057 - Gambarie Di S.Stefano in Aspromonte<br />

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte (PNA) ha da sempre considerato, tra gli interessi<br />

primari della sua azione di conservazione, la necessità di ampliare le conoscenze sul<br />

fenomeno della migrazione, favorendo così azioni di tutela, di mitigazione degli illeciti<br />

fenomeni di bracconaggio, insieme ad una compatibile fruizione eco-turistica.<br />

Per la stagione <strong>2018</strong>, nell’ambito dell’azione 6.5.A.1 del POR FESR<br />

FSE 2014-2020 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework<br />

(PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000” e, in particolare,<br />

della Sub-azione 1, relativa all’implementazione e al completamento<br />

delle conoscenze della Rete Natura 2000 attraverso il monitoraggio di<br />

tutti i siti di interesse comunitario, l’Ente Parco ha avviato la campagna<br />

di monitoraggio della migrazione pre-riproduttiva degli uccelli rapaci e<br />

delle cicogne all’interno della Zona di Protezione Speciale IT9350158<br />

- Costa Viola e Monte S. Elia (RC), mediante l’utilizzo di postazioni<br />

fisse. Sia il territorio del PNA che la ZPS, infatti, rispondono a numerosi<br />

criteri quali, B1iv e C5 (Collo di bottiglia per migratori, >5000 cicogne o<br />

3000 rapaci osservati) e C6 (tra le 5 aree più importanti della regione<br />

per specie comprese nell’Allegato I della Direttiva Uccelli 79/409/CEE).<br />

Per tale studio è stato utilizzato il medesimo protocollo di raccolta dati,<br />

già utilizzato e validato dal PNA negli ultimi anni nell’ambito del progetto<br />

“Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e<br />

la fruizione dell’avifauna migratrice e dei luoghi essenziali alla migrazione”<br />

(Martino et al. 2015). Come postazione fissa è stato selezionato<br />

un punto (38°13’42’’ N – 15°40’33’’ E), denominato “Piano di Matiniti”,<br />

localizzato ad una quota di 327 m nel comune Villa San Giovanni (RC).<br />

La scelta della postazione è stata fatta cercando di ottimizzare la contattabilità<br />

dei flussi migratori e al fine di garantire la più ampia visuale<br />

sulla fascia costiera (Ionica e Tirrenica meridionale) e sull’area dello<br />

Stretto di Messina.<br />

Le osservazioni sono state condotte in condizioni meteo ottimali (vento<br />

debole o assente, cielo sereno o nuvoloso senza pioggia), durante le<br />

fasce orarie con maggior flusso migratorio (09:00 – 18:30) e nel periodo<br />

compreso tra il 20 marzo e il 20 maggio <strong>2018</strong>. I 7 osservatori esperti,<br />

supportati da 3 osservatori ausiliari, sono stati impegnati in 62 giornate<br />

di campo (732 ore), nel corso delle quali hanno effettuato 2.978<br />

avvistamenti (N medio/giorno<br />

=48 ± 5,78 ES avv.; N min<br />

=1; N max<br />

=188), per un<br />

totale di 20.802 individui (N medio/giorno<br />

=336 ± 80,19 ES indd.; N min<br />

=0;<br />

N max<br />

=3.285) appartenenti a 32 specie identificate e a 6 specie non identificate<br />

(N=38; Tab.1) che hanno sorvolato l’area con asse principale da<br />

303,4° WNW a 47,9° NE.<br />

Tra i rapaci, sono state 2 le specie più contattate (> 1.000 individui/specie;<br />

N tot<br />

= 19.296 indd.; pari al 92,8% sul totale degli osservati; Fig.1):<br />

1) Il falco pecchiaiolo Pernis apivorus (N tot<br />

=17.752 indd.; N=1.118 avvistamenti;<br />

N=41 giornate di osservazione; prima osservazione 9 aprile;<br />

ultima osservazione 20 maggio; Fig.2; N medio/giorno<br />

=467 ± 121 ES individui;<br />

N min<br />

=1; N max<br />

=3.208);<br />

2) il falco di palude Circus aeruginosus (N tot<br />

= 1544 indd.; N=845 avvistamenti;<br />

N=62 giornate di osservazione; prima osservazione 20 marzo;<br />

ultima osservazione 20 maggio; Fig.2; Nmedio/giorno=29 ± 8 ES<br />

individui; N min<br />

=1; N max<br />

=416).<br />

Tra i mesi di aprile e maggio, inoltre, è stato possibile individuare delle<br />

date di picco stagionale di migrazione (N=4; > 1500 individui osservati;<br />

Fig.3), in corrispondenza delle quali si è concentrato il maggior numero<br />

di avvistamenti (N tot<br />

=8766 indd.; 47% sul totale). Durante tutte le date<br />

di picco (25 aprile, 30 aprile, 4 maggio, 8 maggio) il falco pecchiaiolo<br />

è stata la specie numericamente più abbondante (rispettivamente con<br />

N 25 aprile<br />

=2458 individui; N 30 aprile<br />

=2015 individui; N 4 maggio<br />

=3208 individui;<br />

N 8 maggio<br />

=1845 individui).<br />

Tra i 6 ordini osservati in transito, 24 sono le specie particolarmente<br />

protette (Allegato I Direttiva Uccelli 2009/147/CE) osservate, pari al<br />

75% sul totale delle specie identificate (Tab.1). Degne di nota sono<br />

state le osservazioni di aquila minore Aquila pennata, con uno dei contingenti<br />

numericamente più consistenti mai osservati nell’area durante<br />

il passaggio primaverile (N=191), di aquila imperiale Aquila heliaca<br />

(N=3), di poiana codabianca Buteo rufinus (N=5) e di capovaccaio Neophron<br />

percnopterus (N=4; tutti individui adulti), specie classificata con<br />

lo status di “in pericolo critico - CR” nella Lista Rossa dei Vertebrati<br />

italiani (Rondinini et al. 2013) e quasi estinta sul territorio calabrese<br />

(Muscianese et al. 2015).<br />

Gli autori intendono ringraziare A. Sapone, A. Ciulla, M. Longeri, S.<br />

Iiritano e A. Mascetti per il prezioso supporto durante le attività di osservazione.<br />

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