Jolly Roger_02_02
Jolly Roger Magazine - Anno II Numero II
Jolly Roger Magazine - Anno II Numero II
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ي"<br />
ح/<br />
ا;<br />
هI<br />
يI<br />
ا,<br />
اد:.ورا,<br />
ا,<br />
م/<br />
ا,<br />
ك/<br />
ء/<br />
ا,<br />
ة/<br />
ا,<br />
ل/<br />
و,<br />
ا;<br />
ا,<br />
ن1<br />
اد:.ورا,<br />
ح1 ا,<br />
ا,<br />
د:<br />
ا,<br />
ن1<br />
اد:.ورا,<br />
ح1 ا,<br />
racconti<br />
RUBRICA<br />
preoccuparono di nascondere i coltelli facendo<br />
un involto del giubbotto che li conteneva.<br />
Cacciarono l’involto sotto il sedile e non lo persero<br />
di vista un attimo.<br />
“Aveva la faccia da beota ma era agghindato<br />
come un prete!” Dissero ridendo del loro soccorritore.<br />
La preside ci pensò un attimo e rispose:<br />
“Sì, era il prete del paese, poi impazzì e lo misero<br />
in pensione”.<br />
E aggiunse una frase che non potevano capire:<br />
“Magari un giorno verrà fuori che era un gran<br />
santo. Ora che mi ci fate pesare ha proprio la faccia<br />
del Curato d’Ars!”<br />
Ai due sembrò che parlasse di un liquore e ridacchiarono<br />
insieme pensando anche alla puzza di<br />
birra che li appestava.<br />
Avvicinandosi alla stazione di polizia l’auto rallentò<br />
e i due ragazzi ebbero paura.<br />
La preside, che aveva già frenato, la percepì, ripartì<br />
e fermò davanti alla scuola.<br />
Li accompagnò dentro, li portò a lavarsi e dette a<br />
quello bagnato una maglietta di chi sa chi che gli<br />
Hai un libro nel cassetto? Proponilo a<br />
Edizioni <strong>Jolly</strong> <strong>Roger</strong>, la casa editrice<br />
toscana giovane, indipendente e affamata.<br />
La selezione è spietata ma ogni<br />
manoscritto verrà valutato e riceverà<br />
una risposta (parola di Fratello della<br />
Costa!); quelli selezionati riceveranno<br />
servizi professionali di editing,<br />
impaginazione, grafica, promozione<br />
e distribuzione e verranno pubblicati<br />
senza spese.<br />
Invia un messaggio in bottiglia a<br />
manoscritti@edizionijollyroger.it: il<br />
tuo manoscritto potrebbe prendere la<br />
forma del libro che hai tra le mani.<br />
www.edizionijollyroger.it<br />
info@edizionijollyroger.it<br />
poteva stare, poi chiese alla custode di accompagnarli<br />
in classe<br />
Le sembrava il modo più semplice per identificarli<br />
senza tante storie.<br />
Il ragazzo della panchina ritrovò i compagni e gli<br />
insegnanti a cui era abituate mentre il ragazzo a<br />
cui avevano sparato sul pontile si trovò abbandonato<br />
in una classe che gli era indifferente davanti<br />
a un insegnante di cui non ricordava il nome.<br />
Le famiglie furono avvisate e corsero a riprenderseli<br />
ma la preside voleva prima procedere a<br />
un colloquio.<br />
Ricevette i genitori tutti insieme pensando che se<br />
insieme erano tornati insieme dovevano essersi<br />
allontanati.<br />
Invece venne fuori che i due ragazzi non si conoscevano<br />
neppure e che quello della panchina era<br />
scappato di casa altre volte dopo un brutto voto<br />
mentre l’altro non aveva mai dato problemi ed<br />
era la prima volta che si attardava dopo un’uscita<br />
con il gruppo.<br />
Quanto ai coltelli che la preside aveva ritirato ai<br />
due ragazzi quando si rivestivano, nessuno dei<br />
genitori sapeva dove li avessero presi e a che<br />
scopo se ne servissero.<br />
“Lo scopo non è importante, a quell’età si sente<br />
il bisogno di un oggetto che dia forza e sicurezza,<br />
ma dov li hanno presi sì. Li ho guardati, sono<br />
tutti e due troppo arrugginiti per essere stati comprati<br />
da loro.”<br />
Così lo chiesero ai ragazzi che raccontarono la<br />
verità ma nessuno volle credere alle loro storie<br />
La storia di Marcovaldo già la conosciamo, ma<br />
sarà bene sentire anche la storia del ragazzo sulla<br />
panchina.<br />
La raccontò tutta d’un fiato alla preside e poi di<br />
nuovo a un poliziotto e a un giudice.<br />
La preside ascoltava per sapere se i fatti meritavano<br />
attenzione, il poliziotto per sapere come si<br />
erano svolti e il giudice per capire se erano veri e<br />
di chi era la colpa.<br />
Nessuno ascoltò il ragazzo per sapere cosa era<br />
diventato dopo quella notte terribile.<br />
Per cogliere quel cambiamento e capire se era<br />
una crescita o un abbrutimento non serviva un<br />
graduato, ci voleva un uomo che fosse solo uomo<br />
e per niente caporale.<br />
© Fabio Gimignani € 16 ,00<br />
"* $#" !"<br />
62<br />
ANNO II • NUMERO II • febbraio 2019<br />
ا')( و<br />
E si trovò.<br />
Marcovaldo ricevette una comunicazuione dalla<br />
Finanza, era convocato presso il foro cittadino<br />
per il sorteggio di una giuria popolare.<br />
Vi andò controvoglia e le sue disavventure cominciarono<br />
nel parcheggio, tutto riservato, proseguirono<br />
sugli ampi scaloni insaponati da poco<br />
e difficili da salire nche per l’ampiezza dei gradini,<br />
misurati sul passo cadenzato di dame e cavalieri<br />
i molti secoli addietro e non sull’incedere<br />
alla spicciolata di folle nervose e anonime.<br />
In quaranta gli aspiranti giudici furono rinserrati<br />
in una sala appesantita da pannelli di quercia e<br />
poca luce, lì avvenne il sorteggio, lì marcovaldo<br />
$'/> ?D><br />
LAURA TASSELLI KARIM E LE API<br />
Doveva presentarsi in aula ad ogni udienza, ad<br />
ogni costo.<br />
“Potete almeno nominarmi sostituto?” Chiese,<br />
facendo trapelare che conosceva la procedura<br />
penale assai meglio di quanto gli conveniva dare<br />
ad intendere.<br />
La proposta fu accolta e Marcovaldo si trovò<br />
obbligato a presenziare al processo esattamente<br />
come gli altri giurati, senza però dover esprimere<br />
www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
un verdetto.<br />
Questo lo sollevò da un peso e lo caricò di un<br />
altro.<br />
“E se l’imputato mi sembrerà innocente e gli altri<br />
vorranno condannarlo?” Pensò e ne ebbe scrupolo.<br />
Lo scrupolo gli amareggiò il pranzo, il caffè, la<br />
grappa e perfino il gelato che si era voluto regalare<br />
per festeggiare quella malaugurata vincita.<br />
UNA FAVOLA FATTA<br />
D’AMORE E CONDIVISIONE<br />
Karim e le Api<br />
A)<<br />
scritto e illustrato da<br />
LAURA TASSELLI<br />
Tradotto da Dahan Abdelfatah<br />
?>=<<br />
;9'-:4<br />
NELLE MIGLIORI LIBRERIE E SULLO SHOP ONLINE<br />
www.edizionijollyroger.it<br />
DISPONIBILE PRESSO<br />
Laura Tasselli è nata a Firenze<br />
nel 1958. Si è formata come<br />
educatrice per l’infanzia.<br />
Sensibile e dotata di creatività<br />
e capacità artistico-manuali,<br />
si è occupata per oltre 30 anni<br />
di amministrazione pubblica e<br />
privata, svolgendo attività artistiche<br />
ed educative nel tempo<br />
libero. Attenta da sempre ai<br />
temi della crescita umana e al<br />
rispetto dei diritti fondamentali<br />
di tutti gli esseri viventi, si<br />
è formata ed ha collaborato in<br />
diverse attività di gruppo.<br />
Impegnata nella cura della ricerca<br />
del senso personale della<br />
vita in situazioni di disagio e di<br />
perdita, vive con la sua famiglia<br />
nel Comune di Vaglia.<br />
987<br />
54<br />
(2 10/!<br />
ذات #<br />
ا'<br />
م-<br />
اMLK<br />
ة"<br />
ر5#/<br />
ا'94/SB"<br />
ا'B5 ف"<br />
ا-<br />
ا'B9FE;<br />
و<br />
32'10<br />
;:"<br />
*W('<br />
ا'X/(G<br />
*)('<br />
VR<br />
A …......<br />
U'<br />
TSR,Q