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infoGIPETO n.35 | dicembre 2018

Periodico d'informazione sul progetto di reintroduzione del gipeto.

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MONITORAGGIO & RICERCA<br />

MONITORING & RESEARCH<br />

in combattimento, due dei quali atterrati. Alcune piume ritrovate rivelano l’identità dei contendenti:<br />

Felice, femmina della coppia Valfurva e Veronika, femmina rilasciata nel 1999 nel PN Svizzero, e<br />

riprodottasi fino al 2017 a Passy, in Alta Savoia (FR). A giugno di quell’anno era stata recuperata<br />

indebolita e rilasciata dopo due settimane con un GPS. Nei mesi seguenti ha compiuto 5 lunghi<br />

spostamenti fino a raggiungere l’area dello Stelvio e dell’Engadina, rimanendo nelle vicinanze di<br />

Bormio dal 28 al 31 luglio.<br />

A marzo <strong>2018</strong>, è stato invece osservato un attacco mortale da parte degli adulti territoriali di Andagne<br />

(FR) nei confronti di un terzo adulto probabilmente floater (GT070), femmina nata dalla<br />

coppia Valfurva, all’epoca costituita da Stelvio (m) e Diana (f, 1991). La femmina della coppia di<br />

Andagne era, almeno fino al 2016, Beaugosse (GT042) figlia della coppia Bormio (Margunet m e<br />

Jo f) (Lörcher <strong>2018</strong>).<br />

Ulteriori indizi derivano dal metodo della foto-identificazione, basato sull’analisi delle caratteristiche<br />

individuali del piumaggio e ampiamente usato nel PNS con risultati incoraggianti. Diversi adulti fotografati<br />

sicuramente non appartengono ai ben noti soggetti delle coppie locali; quindi sono uccelli<br />

territoriali di coppie più lontane non identificate, o adulti floaters.<br />

Il metodo utilizzato è uno strumento assai utile che affianca il monitoraggio di campo poiché consente<br />

di distinguere in maniera speditiva i gipeti nidificanti da nuovi potenziali riproduttori e adulti<br />

floaters. Esemplare è stato il caso di Felice, femmina riproduttiva della coppia di Valfurva, fotografata<br />

a 20 e 26 km dal suo nido, mentre trasportava rispettivamente della lana e un ramo. Questo<br />

metodo, se basato su una raccolta frequente di immagini, mostra quindi di avere anche una forte<br />

ricaduta pratica nel ridurre lo sforzo di<br />

monitoraggio di campo.<br />

Da alcuni anni è in corso un controllo<br />

numerico della popolazione di cervo<br />

(Cervus elaphus) all’interno del PNS.<br />

Le munizioni utilizzate dai cacciatori<br />

abilitati sono totalmente prive di piombo,<br />

quindi i visceri lasciati sul terreno<br />

non sono pericolosi per gli animali necrofagi.<br />

A <strong>dicembre</strong> <strong>2018</strong>, sono state<br />

posizionate in via sperimentale delle<br />

fototrappole su alcuni di questi visceri.<br />

In un caso, un gipeto adulto si è avvicinato<br />

per due volte consecutive ai visceri<br />

abbandonati al suolo, a 6 giorni<br />

dal loro posizionamento. Purtroppo<br />

non è stato possibile verificare se si sia<br />

alimentato, ma si conferma l’elevato rischio<br />

di saturnismo anche per questa<br />

specie in tutte le aree in cui non vige il<br />

divieto assoluto di munizioni contenenti<br />

piombo (Figura 2).<br />

Bibliografia. Bassi E. et al. 2017. J.<br />

Ornithol.; Jenny D. et al. 2017. J. Ornithol.;<br />

Lörcher F. <strong>2018</strong>. Report Stiftung<br />

Pro Bartgeier.<br />

Figura 2 - Gipeto adulto ripreso da una fototrappola posizionata presso i visceri di un cervo abbattuto nel PN dello<br />

Stelvio con proiettili atossici in rame. Adult bearded vulture camera-trapped landing close to viscera of a red deer<br />

(Cervus elaphus), shot with lead-free ammunition (especially made of copper) within the Stelvio NP, in a regular<br />

annual culling program. Risk of saturnism is evident everywhere lead ammunitions are not forbidden.<br />

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