La mia attività al Parlamento europeo

quella contro donne e bambini. Ho presentato 15 emendamenti, in particolare per
promuovere l’utilizzo dell’Iniziativa dei cittadini europeo, principale strumento di democrazia
elettronica a disposizione dei cittadini europei. Qui il testo del parere approvato in
Commissione Cultura e istruzione.
26) Parere sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul
ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli
Stati membri relative ai requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi (Parere
legislativo - CULT). Il dossier di grande importanza è stato seguito in qualità di relatrice
ombra e al fine di elevare il livello di tutela dei diritti delle persone con disabilità sono stati
presentati svariati emendamenti (17 in totale). Gli emendamenti miravano tra l’altro a:
aumentare il coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle persone con
disabilità nelle procedure contenute nella proposta; garantire l’accessibilità dell’ambiente
costruito; prendere in considerazione il ciclo di vita di un prodotto come termine per
l’applicazione delle disposizioni della direttiva, che in ogni caso non avrebbe dovuto
superare i 6 anni dall’entrata in vigore.
Il testo definitivo, non è stato ritenuto soddisfacente e quindi supportato.
27) Parere sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che
istituisce l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Parere
legislativo - CULT). Pur essendo relatrice ombra, non sono stati presentati emendamenti
specifici, ma si è valutato complessivamente il testo dell’atto. Qui si può trovare il testo
definitivo.
28) Parere sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
che istituisce il Programma di sostegno alle riforme strutturali per il periodo 2017-
2020 e modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 1305/2013 (Parere
legislativo - CULT).
La proposta della Commissione mira alla creazione di un programma di sostegno alle
riforme strutturali che comprende un intervento in molteplici settori, tra cui l’istruzione e la
formazione. Si tratta di un dossier che è stato seguito solo nella sua valutazione
complessiva, senza presentare emendamenti di sorta. Qui il testo definitivo (il voto è stato
di astensione).
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