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La Freccia Aprile 2020

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PER CHI AMA VIAGGIARE<br />

ANNO XII | NUMERO 4 | APRILE <strong>2020</strong> | www.fsitaliane.it<br />

IL VIAGGIO<br />

DEI DESIDERI<br />

GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA<br />

INSIEME PER L’AMBIENTE SUL WEB<br />

#IODISEGNO<br />

I COLORI E LE SPERANZE DEI BAMBINI


EDITORIALE<br />

FS ITALIANE:<br />

BILANCIO 2019 DA RECORD<br />

L’AD GIANFRANCO BATTISTI: «SUBITO 20 MILIARDI DI GARE<br />

IN INVESTIMENTI PER IL POST CORONAVIRUS»<br />

Lo scorso 31 marzo il Consiglio<br />

di amministrazione di<br />

Ferrovie dello Stato Italiane<br />

ha esaminato e approvato il bilancio<br />

consolidato di Gruppo, al 31 dicembre<br />

2019. I dati su fatturato e<br />

utili sono molto positivi e, se anche<br />

la notizia giunge in una congiuntura<br />

estremamente difficile per il Paese,<br />

offrono uno squarcio di ottimismo<br />

su quanto ci aspetta nei mesi a venire.<br />

È quanto emerge anche dalle<br />

parole di Gianfranco Battisti, amministratore<br />

delegato e direttore generale<br />

di FS Italiane.<br />

«Il 2019 è stato l’anno migliore della<br />

storia di Ferrovie dello Stato con<br />

ricavi per oltre 12 miliardi di euro e<br />

584 milioni di utile netto, senza le<br />

operazioni straordinarie. Per il secondo<br />

anno consecutivo abbiamo<br />

superato tutti i nostri obiettivi finanziari,<br />

sulla base della crescita dei<br />

ricavi ricorrenti e di una continua<br />

attenzione alla razionalizzazione dei<br />

costi. Siamo forti del nostro Piano<br />

industriale 2019-2023 e dei principi<br />

guida legati alla sostenibilità: con<br />

valore economico distribuito pari a<br />

10,2 miliardi di euro, un contributo<br />

dell’1,4% al Pil italiano e minori emissioni<br />

pari a 2,6 milioni di tonnellate<br />

di CO 2<br />

in atmosfera nel 2019. Tutto<br />

questo mettendo sempre la persona<br />

al centro di ogni scelta industriale<br />

e con la determinazione di migliorare<br />

il nostro business in Italia e nel<br />

mondo. In questo difficile inizio di<br />

<strong>2020</strong>, il Gruppo FS Italiane ha messo<br />

in campo diverse iniziative a sostegno<br />

del Paese e sta contribuendo<br />

ad affrontare l’emergenza sanitaria<br />

del Covid-19, ma è già pronto a ripartire<br />

con un piano straordinario di<br />

accelerazione degli investimenti in<br />

infrastrutture ferroviarie e stradali<br />

per oltre 20 miliardi di euro entro<br />

l’anno. FS Italiane si sta preparan-<br />

do alla fase post pandemica con<br />

strategie che si adatteranno a un<br />

mondo destinato inevitabilmente a<br />

cambiare, nel quale le modalità di<br />

viaggio saranno molto diverse da<br />

quelle a cui eravamo abituati e che<br />

necessiteranno di innovative misure<br />

preventive con le quali poter cristallizzare<br />

nelle persone il principio<br />

della sicurezza sanitaria nei viaggi,<br />

indispensabile dopo un’esperienza<br />

pandemica come l’attuale. È quindi<br />

molto importante identificare e analizzare<br />

le mutate dinamiche della<br />

mobilità, insieme ai comportamenti<br />

e ai motivi di viaggio, rielaborare<br />

la customer experience, sfruttare a<br />

pieno i canali digitali per tornare a<br />

un normale funzionamento della società<br />

e dell’economia e a una crescita<br />

sostenibile, capace di integrare la<br />

transizione verde e la trasformazione<br />

digitale».<br />

3


EDITORIALE<br />

LA FRECCIA<br />

NON SI FERMA<br />

Quo usque tandem…? Difficile<br />

dire fino a quando<br />

questa bolla che ci tiene<br />

appesi in un’attesa devastante<br />

ci terrà ancora prigionieri, e quanto<br />

lento sarà il ritorno a qualcosa<br />

che assomigli alla normalità. Ma <strong>La</strong><br />

<strong>Freccia</strong> non si ferma. Non sappiamo<br />

quando saremo di nuovo sulle<br />

Frecce Trenitalia, nei FRECCIALounge,<br />

negli hotel, negli stabilimenti<br />

termali dove siete soliti trovarci. Né<br />

quando voi tornerete a bordo dei<br />

nostri treni, numerosi e vogliosi di<br />

viaggiare ancora con noi, di incontrare<br />

persone, passeggiare per le<br />

vie delle nostre città, visitare musei,<br />

ascoltare concerti, riassaporare i<br />

vostri luoghi dell’anima o eleggerne<br />

altri, tra i tanti suggestivi angoli di<br />

questo stupendo Paese.<br />

4


5<br />

© Choat/AdobeStock


EDITORIALE<br />

In questa pagina, le stazioni di Roma Termini e Milano Centrale al tempo del coronavirus<br />

Allora, visto che non possiamo incontrarci,<br />

e non ci potete sfogliare<br />

come di consueto, siamo noi a cercarvi,<br />

con questa edizione del magazine<br />

pubblicata per la prima volta<br />

soltanto in versione digitale. Desiderosi<br />

più di prima di intrattenervi e<br />

ispirarvi ancora viaggi, da realizzare<br />

per il momento soltanto con la fantasia.<br />

Già, per il momento. Mai eufemismo<br />

fu meno efficace, eppure questa<br />

sospensione temporale, surreale e<br />

angosciante, prima o poi finirà. Dopo,<br />

però, dovremo ricordarcela. Fare tesoro<br />

di quello che abbiamo visto e<br />

sperimentato. Impedire che l’oblio e<br />

l’istintiva rimozione di ciò che ci duole<br />

ci riportino a essere esattamente<br />

quello che eravamo prima. <strong>La</strong> nostra<br />

conclamata fragilità e vulnerabilità<br />

dovrà aiutarci a mettere meglio a registro<br />

priorità e valori. A riprogrammarci.<br />

Sono in tanti in questi giorni ad<br />

auspicarlo, altrettanti a dubitare che<br />

accadrà davvero. Ecco, nelle pagine<br />

che seguono, oltre a incontrare tanti<br />

amici, troverete alcuni spunti di riflessione<br />

al riguardo. Uno li riassume<br />

tutti: la necessità di un maggiore rispetto<br />

per l’ecosistema che ci ospita<br />

e di cui non siamo gli unici abitanti,<br />

tantomeno i padroni inviolabili. Siamo<br />

tutti animati da una voglia matta<br />

di ripartire con rinnovata vitalità,<br />

che necessita, però, di una rinnovata<br />

coscienza. Come ferrovieri, come<br />

Gruppo FS impegnato anche in<br />

questi giorni ad assicurare mobilità<br />

coniugata a sicurezza, ce la metteremo<br />

tutta. Associando all’impegno,<br />

all’entusiasmo e alla professionalità<br />

ingenti investimenti in infrastrutture<br />

che offriranno anche opportunità di<br />

lavoro, di cui ci sarà grandissimo bisogno.<br />

Tutto questo per una crescita<br />

e uno sviluppo rispettosi dei delicati<br />

equilibri del nostro Paese e del nostro<br />

pianeta. Sostenibili davvero. È<br />

un dovere, oggi più importante che<br />

mai. Perché il pianeta può fare anche<br />

a meno di noi. Di lui, noi no.<br />

© Claudio Furlan/<strong>La</strong>Presse<br />

© FS Italiane | PHOTO<br />

6


IL NUOVO<br />

È ONLINE<br />

© Rymden/AdobeStock<br />

Fsnews, la testata d’informazione<br />

del Gruppo FS Italiane<br />

che con FSNews Radio<br />

ha appena compiuto dieci anni di<br />

vita, accoglie i suoi visitatori con una<br />

veste grafica e una linea editoriale<br />

completamente rinnovata.<br />

Oggetto di una radicale trasformazione<br />

nel suo look and feel, il quotidiano<br />

online amplia i suoi contenuti, spaziando<br />

dalle attività core del Gruppo<br />

FS – con focus su servizi, infrastrutture<br />

e iniziative nel campo della mobilità<br />

– alle notizie d’attualità, senza trascurare<br />

i temi dell’innovazione, della<br />

sostenibilità e del turismo, integrando<br />

gran parte degli argomenti trattati<br />

dal magazine <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong>: viaggi, persone,<br />

cultura, spettacolo. Proprio <strong>La</strong><br />

<strong>Freccia</strong>, insieme ai contenuti dedicati<br />

ai viaggiatori del trasporto regionale<br />

(contrassegnati dal tag Note), ha<br />

uno spazio dedicato in cui vengono<br />

attualizzati e arricchiti gli articoli del<br />

magazine cartaceo.<br />

Il nuovo FSNews, quindi, cambia non<br />

solo nell’aspetto ma nella sostanza.<br />

Grazie a un progetto sviluppato dopo<br />

un’analisi approfondita dei contenuti<br />

già presenti e dello scenario online,<br />

che si modifica a gran velocità. Obiettivo?<br />

Mantenere e rafforzare il ruolo<br />

di punto di riferimento che nel tempo<br />

la testata ha dimostrato di essere,<br />

per tutti coloro che sono interessati<br />

al mondo del trasporto, ferroviario e<br />

non solo, ampliandone la portata fino<br />

ad abbracciare il tema del viaggio<br />

tout court.<br />

Un design semplice ed essenziale, al<br />

tempo stesso flessibile e di impatto,<br />

garantisce visibilità ai diversi contenuti<br />

giornalieri. <strong>La</strong> navigazione, essenziale<br />

e composta da macro aree<br />

tematiche, è studiata per una comoda<br />

fruizione in movimento e si avvale<br />

dell’utilizzo costante di tag, che<br />

rendono facilmente rintracciabili gli<br />

argomenti di dettaglio. Ogni articolo<br />

viene approfondito attraverso contenuti<br />

correlati, siano essi esclusivamente<br />

testuali o ampliati da componenti<br />

multimediali, quali video,<br />

gallery fotografiche o podcast.<br />

Mobile friendly, in grado di funzionare<br />

al meglio su tutti i modelli di smartphone<br />

e tablet, la testata si integra<br />

con FSNews Radio, che assicura ogni<br />

giorno aggiornamenti e interviste,<br />

con un ricco palinsesto settimanale<br />

tra dirette e podcast sul sito e sul<br />

profilo Instagram dedicato.<br />

A completare il bouquet delle piattaforme,<br />

contribuiscono il canale<br />

Telegram, il profilo Twitter e il canale<br />

YouTube di FSNews, in cui è possibile<br />

rintracciare i video presenti sulla testata.<br />

Tutto per ampliare e fidelizzare<br />

quella community di lettori e appassionati<br />

che in questi anni ha cercato<br />

sul quotidiano online informazioni di<br />

servizio, aggiornamenti e curiosità.<br />

7


MEDIALOGANDO<br />

SKY TG24, LA NOTIZIA<br />

E TUTTO IL RESTO<br />

FATTI, ANTEFATTI, CONTESTI: QUANTO SERVE PER FARSI<br />

UN’OPINIONE. LA FRECCIA INCONTRA IL DIRETTORE DELLA TESTATA<br />

ALL NEWS GIUSEPPE DE BELLIS<br />

di Marco Mancini<br />

marmanug<br />

© julehering<br />

Il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis nel suo ufficio<br />

Incontriamo virtualmente, come si<br />

conviene ai tempi del coronavirus,<br />

Giuseppe De Bellis, 42 anni, direttore<br />

di Sky TG24 dal 1° gennaio 2019.<br />

Medialoghiamo a distanza, lui in sede, a<br />

Milano, tra mille conference call di lavoro<br />

e un fiume di notizie drammatiche che<br />

si susseguono da settimane.<br />

L’informazione classica, con l’avvento<br />

dei social e l’avanzata di movimenti anti-establishment,<br />

è entrata in crisi. Però<br />

poi arrivano tragedie come quella che<br />

sta vivendo il pianeta oggi e gli equilibri<br />

cambiano di nuovo. E la tv torna ad<br />

acquisire una centralità che sembrava<br />

aver perso.<br />

Sì, quando la notizia è una vera, grande,<br />

gigantesca notizia, la tv riprende il suo<br />

scettro per autorevolezza e per il flusso<br />

continuo di aggiornamenti. È accaduto<br />

di recente, per eventi di risonanza<br />

mondiale, come il rogo di Notre-Dame,<br />

o per situazioni come quella che stiamo<br />

vivendo con il coronavirus. In questi casi,<br />

fare la tv è ancor di più un onore e una<br />

responsabilità.<br />

Voi con Sky TG24 avevate comunque<br />

già messo a punto adeguate contromosse<br />

Perché la grande cavalcata dell’informazione<br />

digitale, e soprattutto dei social<br />

media, imponeva alla tv una riflessione.<br />

Parlo della tv che fa informazione 24 ore<br />

su 24. Che per anni è stato il mezzo più<br />

veloce e immediato e all’improvviso rischiava<br />

di diventare vecchio. Possibile?<br />

Sì, possibile. A questo punto c’erano due<br />

scenari: resistere o rilanciare. Noi da un<br />

anno e mezzo abbiamo rilanciato.<br />

Come?<br />

Integrando. Sviluppiamo tantissimo l’informazione<br />

web e social con il nostro<br />

brand che significa rigore, autorevolezza<br />

e velocità. <strong>La</strong> tv resta però il nostro punto<br />

di forza, sebbene per la gran parte delle<br />

notizie piccole, quotidiane, basic non<br />

può competere sulla velocità con il web<br />

e i social. Quindi, oltre a dare le notizie, le<br />

8


contestualizza, le spiega, le interpreta e<br />

le sviluppa.<br />

In che modo?<br />

Scegliendo di più. L’ordine cronologico<br />

delle notizie conta meno, notizia nuova<br />

non scalza più notizia vecchia, ma notizia<br />

importante scalza notiziola. E la più<br />

grande merita approfondimento, quindi<br />

momenti dedicati con esperti per capire<br />

di più e meglio. Il nostro claim è: «Per<br />

farsi un’opinione, serve uno sguardo<br />

d’insieme. Sky TG24, la notizia e tutto il<br />

resto».<br />

Tornando allo scenario odierno, inedito<br />

e inaudito, che ruolo ha giocato e gioca<br />

l’informazione?<br />

Un ruolo fondamentale. Ha riscoperto la<br />

sua rilevanza, che qualcuno metteva in<br />

discussione. È tornata a essere un bene<br />

primario. Senza l’informazione conteremmo<br />

probabilmente milioni di morti<br />

nel mondo.<br />

Eppure anche i media, parlo in generale,<br />

forse qualche autocritica dovrebbero<br />

farla.<br />

<strong>La</strong> critica è che spesso vengono forniti<br />

dati senza interpretarli. E questo genera<br />

confusione. Noi non dobbiamo solo<br />

riportare, ma anche comprendere e decrittare.<br />

In un contesto complicatissimo, dove le<br />

notizie si rincorrono, tra presunte e reali<br />

fake news, distorsioni, annunci di complotti,<br />

falsi ma verosimili, e di scoperte<br />

terapeutiche mirabolanti dopo poco<br />

smentite, come si può fare informazione<br />

di qualità e affidabile?<br />

Si deve avere il coraggio di aspettare.<br />

Di non cedere alla tentazione della velocità.<br />

Perché la velocità è nemica della<br />

precisione. Del discernimento del vero<br />

dal verosimile e dal falso. È difficile e<br />

per questo ci vuole tempo: dieci minuti,<br />

mezz’ora, un’ora, due ore in più per capire<br />

e poi diffondere una notizia. Oggi più<br />

che mai.<br />

Sei alla guida di questa testata da 15<br />

mesi, come si connota la “tua” Sky<br />

TG24?<br />

Come detto, il nostro claim editoriale<br />

spiega bene la nuova filosofia. Puntiamo<br />

allo sguardo d’insieme. «Sky TG24, la notizia<br />

e tutto il resto» significa aggiungere<br />

da subito più informazioni di contesto,<br />

punti di vista laterali e tutti gli elementi<br />

che davvero permettono di capire. E poi<br />

si tratta anche di togliere. Oggi la sfida<br />

per una testata che si voglia qualificare<br />

come autorevole non è più la copertura Reuters e CNN. <strong>La</strong> mia intervista a Yuval<br />

totale, ma la scelta di non parlare del superfluo,<br />

del ridondante, in qualche caso Sky News. Sul coronavirus abbiamo la-<br />

Noah Harari è andata anche su Nbc e<br />

anche del fittizio che dilaga e ci invade. È vorato tantissimo insieme ai nostri colleghi<br />

americani e inglesi.<br />

un esercizio essenziale se vuoi rafforzare<br />

la tua identità e accrescere la credibilità. Al di là della straordinarietà di queste<br />

Ma scegli bene solo se sai chi sei e dove settimane, per farsi preferire ad altre,<br />

hai deciso di andare.<br />

una testata giornalistica oltre ad autorevolezza<br />

e indipendenza deve offrire<br />

Radici solide fanno albero robusto.<br />

Noi ci posizioniamo nel solco segnato anche un menù attrattivo e gradevole.<br />

da 15 anni di lavoro corretto ed efficace Qual è il vostro?<br />

di chi mi ha preceduto e di tutta la redazione.<br />

Quando è arrivata in Italia, Sky è più caratterizzato dalle varie edizioni<br />

Il nostro palinsesto ordinario ormai non<br />

TG24 è stata subito percepita come una delle news che si susseguono una dietro<br />

l’altra, con il riferimento all’ultim’ora<br />

tv all news con un respiro e un’immagine<br />

internazionali, che fa della tensione e all’agenda quotidiana come elementi<br />

verso un’informazione obiettiva un valore<br />

chiave, con una proposta diversa logicamente ripetitiva. L’enfasi adesso<br />

che aggiornano una proposizione fisio-<br />

e riconoscibile rispetto ad altre testate. è sui mini contenitori, una sorta di tessuto<br />

connettivo e piattaforma di lancio<br />

L’indiscutibile terzietà e l’indipendenza<br />

rimangono l’aspetto più importante del dei notiziari. Con i volti dei colleghi alla<br />

nostro posizionamento.<br />

conduzione, sempre gli stessi, così da<br />

Torno alla metafora di prima, radici editoriali<br />

estese in altri Paesi e continenti Questo al netto delle grandi notizie. Per-<br />

diventare familiari al nostro pubblico.<br />

fanno la differenza.<br />

ché la grande notizia resta la nostra vita:<br />

Aggiungono la possibilità di avere una di fronte alla quale tutto si annulla e tutto<br />

rete di collaborazioni, contenuti, esperienze<br />

uniche. Essere entrati in Comcast, verno dell’estate scorsa. In un giorno è<br />

ricomincia. È stato così per la crisi di go-<br />

proprietaria di NbcNews, ci offre possibilità<br />

che in pochi possono avere. Così mo cambiato registro anche noi: siamo<br />

cambiata l’Italia e per raccontarla abbia-<br />

come condividere l’esperienza di informazione<br />

con Sky News nel Regno Unito settimane. <strong>La</strong> copertura del coronavirus<br />

andati in edizione monografica per tre<br />

alimenta le nostre possibilità tecniche, è stata una sfida ancora più forte: la monografica<br />

dura da mesi.<br />

tecnologiche ed editoriali. Ci ha permesso<br />

di andare in giro per il mondo a Tenere in piedi e far girare una testata<br />

raccontare grandi storie e di lavorare a giornalistica così possente non è un<br />

inchieste molto delicate collaborando esercizio semplice. Quanti siete e come<br />

con le altre testate del Gruppo. <strong>La</strong> nostra siete organizzati?<br />

intervista a Nicolás Maduro l’abbiamo Siamo una struttura complessa, che lavora<br />

a ritmi molto intensi nella quale devi<br />

data a tutto il Gruppo e ceduta anche a<br />

Giuseppe De Bellis nella newsroom della testata all news<br />

© julehering<br />

9


MEDIALOGANDO<br />

delegare molto, sincronizzarti e fidarti.<br />

Facciamo quattro riunioni al giorno fisse,<br />

più altre in base agli eventi. Ma il lavoro<br />

è continuo e diverso ogni giorno. Siamo<br />

poco meno di 300, compresi produttori,<br />

montatori, registi, cameramen. I giornalisti<br />

sono 150 circa, con quelli della sede<br />

di Roma e di sette sedi regionali. Abbiamo<br />

quattro sedi estere a New York, Londra,<br />

Tokyo e Bruxelles. Ho una squadra<br />

forte e la sto riorganizzando in ragione<br />

del nuovo tipo di offerta che abbiamo<br />

cominciato a impostare. Se cambi la filosofia<br />

di messa in onda devi cambiare<br />

per forza anche l’organizzazione, però il<br />

gruppo di lavoro è rimasto sostanzialmente<br />

immutato.<br />

Allora parlaci dei tuoi più vicini collaboratori…<br />

Ci sono i vicedirettori che hanno contribuito<br />

al successo di Sky TG24 fino a<br />

oggi, come Ivano Santovincenzo, vicario,<br />

Alessandro Marenzi, delegato all’economia<br />

e alle inchieste, e Marco Marini,<br />

responsabile dell’organizzazione del<br />

lavoro, dell’intake. A loro si è aggiunto<br />

Omar Schillaci che viene da Wired e ha<br />

la delega allo spettacolo e alle iniziative<br />

offline, come gli eventi sul territorio.<br />

Un professionista contemporaneo,<br />

versatile, che si integra perfettamente<br />

con il resto del gruppo. Con tutti loro lavora<br />

a strettissimo contatto l’ufficio centrale,<br />

guidato da Daniele Moretti. Anche<br />

tra i caporedattori c’è grande complementarietà,<br />

le professionalità di ciascuno<br />

si incastrano con quelle degli altri. E<br />

poi un’ottima squadra di coordinatori,<br />

conduttori, inviati, redattori, produttori,<br />

registi, montatori, operatori e tecnici. È<br />

una redazione piena di talento.<br />

Perché alla fine l’organizzazione conta,<br />

© Carmine Conte<br />

Lo studio di Sky TG24 di Milano Santa Giulia<br />

ma sono le donne e gli uomini a fare la<br />

vera differenza.<br />

Ho avuto la fortuna di avere avuto editori<br />

che mi hanno concesso grande fiducia<br />

permettendomi di far emergere il merito.<br />

Se ci sono energie, talenti, professionalità<br />

che portano valore alla testata, brio<br />

e spunti nuovi, devono poter emergere<br />

ed essere premiati. Niente più di questo<br />

consente a un canale di essere sempre<br />

fresco e innovativo, vivo. Io ho il compito<br />

di guidarli, di indicare la direzione, tirare<br />

fuori da loro il meglio e far capire a tutti<br />

che anche noi ci evolviamo: non saremo<br />

mai quelli che eravamo nel 2003.<br />

<strong>La</strong> pandemia di coronavirus ha cambiato<br />

il modo di lavorare in tanti settori, con<br />

l’estesa adozione dello smart working.<br />

Sta cambiando molto anche il modo di<br />

fare informazione televisiva.<br />

È vero. Noi avevamo già cominciato un<br />

percorso di smart working, che in tv<br />

sembrava difficile da praticare per l’essenza<br />

stessa della tv, con la necessità di<br />

studi, regie, attrezzature e con i suoi riti,<br />

riunioni, fisicità. <strong>La</strong> crisi del coronavirus<br />

ha imposto un’accelerazione. Abbiamo<br />

innanzitutto lavorato su una nuova organizzazione,<br />

poi sugli strumenti: li abbiamo<br />

provati tutti e alla fine abbiamo trovato<br />

la nostra strada. <strong>La</strong> self production,<br />

ovvero il giornalista che con pochi strumenti,<br />

Skype, LiveU e altre applicazioni,<br />

può andare in onda quasi da solo. <strong>La</strong><br />

stavamo sperimentando da mesi, ora è<br />

operativa in maniera massiccia. Sappiamo<br />

che si può fare, ma sappiamo anche<br />

che, in condizioni di normalità, la tv non<br />

può essere fatta tutta così.<br />

Gli strumenti di cui mi parli sono quelli<br />

che ti consentono anche di competere<br />

con l’immediatezza di altri media digitali.<br />

Ecco, quello della crossmedialità è<br />

un altro terreno interessante. Cambiano<br />

i linguaggi, in parte anche il pubblico.<br />

Come accennavo, abbiamo creato e sviluppato<br />

siti e pagine social molto competitivi<br />

e convincenti, integrati sempre<br />

più strettamente nel nostro sistema di<br />

offerta, e su questo aspetto investiremo<br />

ancora di più. Stiamo crescendo con numeri<br />

impressionanti e vogliamo scalare<br />

le graduatorie dei consensi digital. Ma<br />

non ha alcun senso per il canale misurarsi<br />

con i nuovi media in termini di velocità.<br />

Ogni mezzo ha la sua specificità ed<br />

è su questa che vogliamo lavorare: fare<br />

informazione su Instagram è diverso<br />

da farla su Facebook, Twitter o Tik Tok.<br />

Ognuno ha il suo linguaggio e la sua cifra,<br />

ma per ognuno c’è un filo conduttore:<br />

l’identità del brand.<br />

Che però in quelle arene non sempre<br />

è percepito come valore. Lì purtroppo<br />

le regole sono diverse, o non ci sono.<br />

Alcuni vostri giornalisti hanno subito<br />

persino offese e minacce. Come vi state<br />

muovendo?<br />

Le minacce non arrivano dal mezzo in<br />

sé, ma dall’utilizzo che l’utente ne fa. Noi<br />

possiamo solo continuare a fare bene il<br />

nostro lavoro e difenderci dagli attacchi<br />

con i fatti. Non ci eviterà di essere oggetto<br />

di insulti, ma ci renderà certi di aver<br />

fatto bene il nostro dovere. Gli insulti e<br />

le minacce qualificano chi li e le fa. Noi<br />

possiamo e dobbiamo denunciare.<br />

Torniamo a questi giorni difficili. Come<br />

saremo dopo, come ci cambierà, se ci<br />

cambierà, questa pandemia? E il nostro<br />

sistema economico e produttivo come<br />

ne uscirà?<br />

Saremo diversi. Credo più attenti agli<br />

spazi di condivisione, avremo uffici diversi,<br />

organizzazioni del lavoro diverse,<br />

abitudini diverse. E dovremo fare per<br />

forza i conti con un mondo che sarà alle<br />

prese con la più grande crisi economica<br />

dal Dopoguerra.<br />

Ci rialzeremo? E come?<br />

Sarà dura. Ma ci rialzeremo sicuramente.<br />

E forse sarà anche l’occasione per disegnare<br />

un futuro migliore di quello che<br />

potevamo immaginare. Ma prima passeremo<br />

per una crisi di identità globale.<br />

<strong>La</strong> vera sfida sarà trasformarla in un’opportunità.<br />

SkyTG24<br />

SkyTG24<br />

10


SOMMARIO<br />

APRILE <strong>2020</strong><br />

IN COPERTINA<br />

54 74<br />

Una scena del cortometraggio<br />

L’Acchiappavento (<strong>2020</strong>),<br />

diretto da Carlos Solito,<br />

tra le campagne della Collina<br />

materana, nel territorio di Stigliano<br />

16<br />

RAILWAY HEART<br />

25<br />

L’ITALIA CHE FA IMPRESA<br />

28<br />

GOURMET<br />

29<br />

GUSTA & DEGUSTA<br />

30<br />

WHAT’S UP<br />

38<br />

pag. 34<br />

34<br />

#IORESTOACASA<br />

ma viaggio con il cuore<br />

Scrittori e cantanti, attori e chef ci<br />

raccontano il loro tempo sospeso tra le<br />

pareti domestiche. E la destinazione dei<br />

desideri, che sognano di raggiungere<br />

appena il mondo riprenderà a correre<br />

57<br />

UN TRENO DI LIBRI<br />

Invito alla lettura di Alberto Brandani,<br />

che questo mese propone ai lettori della<br />

<strong>Freccia</strong> il nuovo romanzo di Gianrico<br />

Carofiglio, <strong>La</strong> misura del tempo<br />

62<br />

GLOBAL DIGITAL HEART DAY<br />

Il 22 aprile <strong>2020</strong> è il 50esimo anniversario<br />

della Giornata della Terra. Per affrontare<br />

i problemi più urgenti che minacciano<br />

l’ambiente, quest’anno il mondo si<br />

riunisce sul web<br />

64<br />

107<br />

50<br />

PASQUA, FESTA DI RINASCITA<br />

66<br />

INSIEME PER LA TERRA<br />

70<br />

IL FUTURO DIETRO UN VETRO<br />

72<br />

IL VIAGGIO SARÀ GREEN<br />

74<br />

SUI BINARI DELLA SOSTENIBILITÀ<br />

76<br />

UNA STOCCATA PER LA RICERCA<br />

90<br />

FUORI LUOGO<br />

93<br />

LA FRECCIA JUNIOR<br />

106<br />

#IODISEGNO<br />

LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO<br />

79<br />

SCOPRI TRA LE PAGINE I PREZZI E LE PROMOZIONI TRENITALIA,<br />

il menù del mese, i vantaggi del programma CartaFRECCIA e le novità del Portale FRECCE<br />

12


Tra le firme del mese<br />

ANDREA FERRARETTO<br />

Si definisce «viaggiatore per natura, economista<br />

per formazione, giornalista per caso». Dal 2013<br />

collabora con <strong>La</strong> Stampa Tuttogreen. Nel 2015<br />

con il libro Viaggi naturali riporta, su carta,<br />

una selezione di articoli scritti per l’edizione<br />

digitale. Nel 2018 il viaggio prosegue con la<br />

pubblicazione di LentaMente, 25 storie di luoghi<br />

piccoli, da raccontare con lentezza<br />

ANDREA GUOLO<br />

Giornalista specializzato in economia del<br />

food&beverage, design, fashion. <strong>La</strong>vora per<br />

Milano Finanza, Pambianco e altre testate<br />

italiane e straniere. Ha scritto sei libri su casi<br />

aziendali di successo, oltre agli spettacoli<br />

teatrali Mafie in pentola, Tutto quello che sto per<br />

dirvi è falso e #ioSiamo<br />

I numeri<br />

di questo numero<br />

700<br />

gli specialisti di Security<br />

messi in campo dal Gruppo<br />

FS Italiane<br />

[pag. 18]<br />

11 miliardi<br />

il fatturato del comparto del<br />

vino italiano<br />

[pag. 25]<br />

193<br />

i Paesi coinvolti nella Giornata<br />

Mondiale della Terra<br />

[pag. 63]<br />

17<br />

gli Obiettivi di sviluppo<br />

sostenibile nell’Agenda 2030<br />

dell’Onu<br />

[pag. 71]<br />

© LouisianaPhotography/AdobeStock<br />

MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI<br />

DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE<br />

ANNO XII - NUMERO 4 - APRILE <strong>2020</strong><br />

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA<br />

N° 284/97 DEL 16/5/1997<br />

CHIUSO IN REDAZIONE IL 01/04/<strong>2020</strong><br />

Foto e illustrazioni<br />

Archivio Fotografico FS Italiane<br />

FS Italiane | PHOTO<br />

AdobeStock<br />

Copertina © Carlos Solito<br />

Tutti i diritti riservati<br />

Se non diversamente indicato, nessuna parte della<br />

rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa<br />

senza il consenso espresso dell’editore<br />

Direttore Responsabile<br />

Responsabile Editoria<br />

Caporedattrice<br />

Coordinamento Editoriale<br />

Caposervizio<br />

In redazione<br />

Segreteria di redazione<br />

Ricerca immagini<br />

e photo editing<br />

Hanno collaborato<br />

a questo numero<br />

PER CHI AMA VIAGGIARE<br />

ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA<br />

SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE<br />

LICENZA CREATIVE COMMONS<br />

BY-NC-ND 3.0 IT<br />

Info su<br />

creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it<br />

EDITORE<br />

Direzione Centrale Comunicazione Esterna<br />

Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma<br />

fsitaliane.it<br />

Contatti di redazione<br />

Tel. 06 44105298 | lafreccia@fsitaliane.it<br />

Marco Mancini<br />

Davide Falcetelli<br />

Michela Gentili<br />

Sandra Gesualdi, Cecilia Morrico,<br />

Francesca Ventre<br />

Silvia Del Vecchio<br />

Gaspare Baglio<br />

Francesca Ventre<br />

Giovanna Di Napoli, Michele Pittalis,<br />

Claudio Romussi<br />

Serena Berardi, Alberto Brandani, Valerio<br />

Birindelli, Viola Chandra, Carlo Cracco, Silvia<br />

Crippa, Andrea Ferraretto, Fondazione FS<br />

Italiane, Andrea Guolo, Itinere, <strong>La</strong>vinia Martini,<br />

Luca Mattei, Cristiana Meo Bizzari, Enrico<br />

Procentese, Andrea Radic, Elisabetta Reale,<br />

Carlos Solito, Filippo Teramo, Mario Tozzi,<br />

Giorgio Zara<br />

REALIZZAZIONE E STAMPA<br />

LAVINIA MARTINI<br />

Giornalista freelance e digital strategist,<br />

collabora con diverse testate e si occupa<br />

di comunicazione. Scrive di food, viaggi, e<br />

sostenibilità<br />

CARLOS SOLITO<br />

Scrittore, fotografo, giornalista e regista, gira il<br />

mondo e collabora con numerosi magazine e<br />

quotidiani nazionali realizzando reportage di<br />

viaggi e incontri umani. I suoi scatti sono stati<br />

esposti in diversi Paesi e ha pubblicato una<br />

ventina di volumi illustrati per i più importanti<br />

editori italiani<br />

300<br />

le tonnellate di plastica<br />

monouso che FS prevede di<br />

eliminare in un anno<br />

[pag. 75]<br />

27mila<br />

gli euro raccolti nel 2019 con<br />

il progetto Margherita per Airc<br />

[pag. 78]<br />

PRECISAZIONE<br />

Molti degli eventi segnalati nelle pagine<br />

della <strong>Freccia</strong> di marzo sono stati annullati o<br />

rimandati alla luce delle decisioni assunte in<br />

Italia per limitare la diffusione del Covid-19<br />

Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE)<br />

Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com<br />

Coordinamento Tecnico Antonio Nappa<br />

PROGETTO CREATIVO<br />

Team creativo Antonio Russo, Annarita Lecce, Giovanni Aiello,<br />

Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli<br />

PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTA RIVISTA<br />

advertisinglafreccia@fsitaliane.it | 06 4410 4428<br />

<strong>La</strong> carta di questa rivista proviene<br />

da foreste ben gestite certificate FSC ® ️<br />

e da materiali riciclati<br />

On Web<br />

<strong>La</strong> <strong>Freccia</strong> si può<br />

sfogliare su ISSUU<br />

e su fsnews.it<br />

13


NOLEGGIA UN’AUTO<br />

A PARTIRE DA 19 EURO AL GIORNO<br />

In più 1 punto CartaFRECCIA ogni euro speso.<br />

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GPS, Young Driver e Catene da neve.<br />

Da 19 euro al giorno fino al 30/04/<strong>2020</strong><br />

Offerta non cumulabile con altre promozioni in corso e riservata ai passeggeri delle Frecce, Intercity, Intercity notte, Eurocity ed Euronight.<br />

L’offerta e i punti CartaFRECCIA saranno riconosciuti esclusivamente utilizzando il codice convenzione Avis AWD T314101, Budget BCD<br />

A300306 e Maggiore PDN U044200 e presentando, al momento del ritiro dell’auto, il codice PNR del biglietto ferroviario oppure il numero della<br />

Carta Fedeltà. Per informazioni e prenotazioni: www.abg-noleggiofacile.it · Call Center riservato ai clienti Trenitalia 800.867.196


FRECCIA COVER<br />

Testo e foto di Carlos Solito<br />

Carlos-Solito carlossolito carlossolito<br />

DALÍ A MATERA<br />

TRA SASSI E VISIONI<br />

Il monologo interiore di un anziano Salvador Dalí, intervallato<br />

da dialoghi immaginari con se stesso da giovane, la musa<br />

Gala, gli artisti che hanno condiviso l’avventura surrealista o<br />

i personaggi rappresentati nei suoi dipinti. È questa la chiave<br />

che ho scelto per raccontare il genio catalano nel volume<br />

fotografico Sogno a Sud - Salvator Dalí a Matera. Un racconto<br />

poetico e visionario, che indaga tra i meandri della psicologia<br />

di una delle figure più iconiche del ‘900 per coglierne<br />

tutte le sfumature di artista e di uomo.<br />

Il testo e le immagini trasportano il lettore nello straordinario<br />

scenario della Città dei Sassi, tra le vertigini della Gravina<br />

e lo scabro altipiano della Murgia che, unitamente al complesso<br />

rupestre Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci,<br />

fanno da cornice a oltre 150 opere tra sculture in bronzo,<br />

Daum in pasta di vetro, grafiche e mobili della Collezione<br />

Dalí Universe. Un viaggio onirico in luoghi e atmosfere nella<br />

visione di uno dei più grandi collezionisti di opere di Dalí,<br />

Beniamino Levi. Una straordinaria raccolta che rivela aspetti<br />

dell’opera di Dalí precedentemente sconosciuti e consente<br />

alla scultura di assumere un ruolo quanto mai significativo.<br />

Rizzoli, pp. 208 € 37<br />

15


RAILWAY heART<br />

PHOTOSTORIES<br />

PEOPLE<br />

Innamorati a Termini<br />

© Roberto di Patrizi<br />

robertodipatrizi<br />

IN VIAGGIO<br />

In viaggio verso Firenze<br />

© Daniele Nieddu<br />

danielenieddu_<br />

16


LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE<br />

DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN<br />

CLICK. UN VIAGGIO DA FARE INSIEME<br />

A cura di Enrico Procentese<br />

enryhills<br />

Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a railwayheart@fsitaliane.it.<br />

L’immagine inviata, e classificata secondo una delle quattro categorie<br />

rappresentate (Luoghi, People, In viaggio, At Work), deve essere di proprietà<br />

del mittente, priva di watermark, non superiore ai 15Mb. Le foto più emozionanti<br />

tra quelle ricevute saranno selezionate per la pubblicazione nei numeri futuri<br />

della rubrica. Railway heArt è un progetto di Digital Communication, Direzione<br />

Centrale Comunicazione Esterna, FS Italiane.<br />

LUOGHI<br />

Stazione di Torino<br />

Porta Susa<br />

© Marco Cavallari<br />

marcocavallari<br />

AT WORK<br />

Cinzia, capotreno<br />

<strong>Freccia</strong>rossa<br />

© Antonio Li Piani<br />

ermetico.op<br />

17


RAILWAY heART<br />

A TU PER TU<br />

IN TRENO E NELLE STAZIONI, AI TEMPI DEL CORONAVIRUS. L’IMPEGNO<br />

DELLA TASK FORCE INTERSOCIETARIA DEL GRUPPO FS, GUIDATA DAL<br />

DIRETTORE DELLA PROTEZIONE AZIENDALE, FRANCO FIUMARA<br />

Photo © FS Italiane<br />

Franco Fiumara<br />

Franco Fiumara è il direttore<br />

della Protezione Aziendale<br />

del Gruppo FS Italiane. In<br />

ogni grande organizzazione, chi riveste<br />

questo ruolo ha il delicato compito<br />

di garantire il massimo grado di<br />

sicurezza possibile a tutti gli asset e<br />

processi aziendali, ai dipendenti e ai<br />

clienti.<br />

Fiumara lo fa con una struttura composta<br />

da circa 700 specialisti di Security<br />

presenti su tutto il territorio,<br />

sfruttando nel migliore dei modi le<br />

tecnologie disponibili e curando gli<br />

aspetti di sicurezza dei flussi passeggeri<br />

e merci. Alle emergenze di<br />

sempre, improvvisamente e rapidissimamente<br />

se n’è aggiunta un’altra,<br />

terribile: una pandemia da coronavirus<br />

che ci ha fatto scoprire come il<br />

nemico, l’aggressore, possa essere<br />

anche un organismo microscopico,<br />

invisibile, eppure devastante e persino<br />

letale. <strong>La</strong> safety, prevenzione di incidenti,<br />

infortuni e malattie, si è quindi<br />

sovrapposta alla security, diventando<br />

sicurezza tout court. Dalla fine di febbraio<br />

Fiumara è a capo di una task force<br />

costituita da FS Italiane, alla quale<br />

partecipano gli amministratori delegati<br />

e i più alti dirigenti di tutte le principali<br />

società del Gruppo. Task force<br />

in costante contatto con la Protezione<br />

Civile e le massime istituzioni dello<br />

Stato per monitorare l’evoluzione del<br />

contagio da Covid-19 e mettere a<br />

punto tutte le iniziative necessarie per<br />

contrastare questa minaccia, offrendo<br />

precauzioni e difese a tutela della sa-<br />

18


lute di dipendenti e viaggiatori.<br />

Quali sono state le principali iniziative<br />

adottate?<br />

Molte e le più tempestive possibile,<br />

fin da febbraio. Il nostro primo totale<br />

impegno è stato quello di proteggere<br />

la salute dei nostri colleghi, in particolare<br />

di quelli più esposti per via del<br />

lavoro svolto sui treni e nelle stazioni,<br />

e naturalmente dei clienti. Abbiamo<br />

iniziato con l’informare capillarmente<br />

dipendenti e viaggiatori sulle norme<br />

di prevenzione, dotando i primi, che<br />

lavorano sui treni e nelle stazioni, di<br />

un equipaggiamento di sicurezza con<br />

mascherine, guanti e gel disinfettante.<br />

Abbiamo attivato interventi massicci e<br />

ripetuti di pulizia e sanificazione degli<br />

ambienti di lavoro, viaggio e sosta,<br />

installando dispenser con liquidi disinfettanti.<br />

Inoltre, sono state diffuse<br />

disposizioni per ridurre, fino ad annullarle,<br />

le riunioni e le trasferte, estendendo<br />

il più possibile lo smart working<br />

e le videoconferenze. Strumenti<br />

che da noi, in molti settori, erano già<br />

utilizzati da tempo.<br />

19


RAILWAY heART<br />

Progressivamente i servizi ferroviari<br />

sono stati ridotti all’essenziale…<br />

Sì, è stata una rimodulazione coerente<br />

alla diminuzione di domanda,<br />

alle restrizioni sempre più pressanti<br />

sulla mobilità individuale definite dai<br />

successivi decreti del presidente del<br />

Consiglio dei Ministri a tutela della<br />

salute collettiva, fino a quanto poi<br />

disciplinato dal decreto del ministero<br />

delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />

di concerto con quello della Salute.<br />

Ma è giusto ricordare che il diritto<br />

alla mobilità è ed è sempre stato<br />

assicurato mantenendo i più elevati<br />

standard di sicurezza. Abbiamo anche<br />

introdotto criteri di acquisto dei<br />

biglietti ferroviari sulle Frecce che<br />

assicurassero tra ogni passeggero la<br />

distanza minima di almeno un metro<br />

e mezzo, così come prescritto dalle<br />

misure di prevenzione. E messo a disposizione<br />

del personale sanitario e<br />

parasanitario nelle stazioni oltre 500<br />

termoscanner per check rapidi.<br />

Sui treni si sono manifestate situazioni<br />

delicate?<br />

Alcuni casi sì, si sono verificati, era<br />

inevitabile. Ma le procedure e gli strumenti<br />

che ci siamo dati per affrontarli<br />

in sicurezza, isolando le persone che<br />

manifestano sintomi riconducibili a<br />

una possibile positività al coronavirus<br />

e attivando procedure ben codificate<br />

con l’intervento di personale sanitario,<br />

sembrano avere funzionato.<br />

<strong>La</strong> collaborazione con la Protezione<br />

Civile è stata quindi positiva.<br />

Lo è stata in ogni fase e lo è tuttora.<br />

Abbiamo instaurato un dialogo<br />

continuo e costruttivo con tutte le<br />

istituzioni, a iniziare dalla Polizia Ferroviaria<br />

che supportiamo con i nostri<br />

ragazzi e i nostri strumenti (anche termoscanner)<br />

nelle difficili attività di filtro<br />

e controllo delle autocertificazioni<br />

che chiunque si muova deve portare<br />

con sé. Tra l’altro, come Gruppo FS,<br />

abbiamo subito offerto la possibilità<br />

di viaggiare gratuitamente sui treni<br />

nazionali di Trenitalia ai medici e agli<br />

infermieri reclutati dalla Protezione<br />

Civile per costituire la task force<br />

a supporto delle strutture sanitarie<br />

regionali più impegnate nell’emergenza.<br />

E con la collaborazione della<br />

Protezione Civile e delle autorità sanitarie<br />

stiamo progettando uno speciale<br />

convoglio Medevac (medicine<br />

evacuation) in grado di spostare ra-<br />

20


pidamente da un centro ospedaliero<br />

a un altro pazienti particolarmente<br />

difficili, perché in biocontenimento<br />

o che necessitano di supporto alla<br />

respirazione.<br />

Insomma, i viaggiatori, pochi e tanti<br />

che siano, possono sentirsi tutelati.<br />

Abbiamo adottato ogni misura utile<br />

perché lo siano, pur in un contesto<br />

complicato come quello dei mezzi<br />

di trasporto pubblico e delle aree<br />

annesse. Gli interventi di sanificazione<br />

sono costanti e prevedono l’uso<br />

di presidi medico-sanitari certificati.<br />

Informazione e prevenzione fanno il<br />

resto. Anche se da noi, come dappertutto,<br />

a fare la differenza sono<br />

e saranno sempre i comportamenti<br />

individuali, il rispetto delle regole, la<br />

piena e convinta adesione alle raccomandazioni<br />

fornite.<br />

Per i dipendenti l’azienda, oltre alla<br />

prevenzione, ha disposto ulteriori<br />

strumenti di tutela?<br />

Sì, come altre grandi aziende abbiamo<br />

attivato una copertura assicurativa<br />

della durata di un anno che<br />

prevede un’indennità giornaliera in<br />

caso di ricovero per coronavirus, una<br />

© Marco Ottico/Ansa<br />

21


RAILWAY heART<br />

diaria forfettaria in caso di terapia intensiva<br />

e un pacchetto di servizi di<br />

assistenza, fra cui informazioni sanitarie,<br />

consulenze mediche telefoniche<br />

e prenotazioni di prestazioni.<br />

Tra qualche settimana metteremo a<br />

disposizione di tutti i dipendenti uno<br />

specifico test speditivo del sangue<br />

che consentirà di verificare se hanno<br />

sviluppato anticorpi al coronavirus<br />

e quindi, anche in assenza di<br />

sintomi, se siano positivi o siano stati<br />

già contagiati.<br />

Quando riusciremo «a riveder le<br />

stelle»?<br />

Difficile, se non impossibile, dirlo.<br />

ll dovere di tutti è quello di seguire<br />

le indicazioni delle autorità, per noi<br />

oltre a questo c’è anche il dovere<br />

di salvaguardare la salute di dipendenti<br />

e viaggiatori. Tanti ferrovieri,<br />

con grande senso del dovere, continuano<br />

in condizioni davvero difficili<br />

a far funzionare il sistema per<br />

garantire al Paese, che può e deve<br />

ancora farlo, di muoversi per far girare<br />

la macchina dei servizi essenziali.<br />

So che hanno una grande forza<br />

d’animo, necessaria per sopportare<br />

la vista delle stazioni deserte, quasi<br />

addormentate e i treni così silenziosi<br />

e spesso vuoti. <strong>La</strong>vorano, lavoriamo<br />

tutti, per rivederli presto di nuovo<br />

affollati, chiassosi e ancor più sicuri<br />

di prima.<br />

22


Vola per un long weekend nel<br />

paradiso di Capo Verde con i<br />

voli di Cabo Verde Airlines!


24<br />

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA


L’ITALIA che fa IMPRESA<br />

IL PAESE IN UN BICCHIERE<br />

CON OLTRE 11 MILIARDI DI FATTURATO, IL VINO RAPPRESENTA<br />

UN’ECCELLENZA NAZIONALE. PER SANDRO BOSCAINI,<br />

MISTER AMARONE, «L’ETICHETTA DI UNA BOTTIGLIA È LA CARTA<br />

D’IDENTITÀ DI UN TERRITORIO»<br />

di Andrea Guolo<br />

andreaguolo<br />

Il vino italiano quest’anno deve rinunciare al suo appuntamento<br />

più importante. <strong>La</strong> cancellazione di Vinitaly,<br />

che si sarebbe dovuto tenere dal 19 al 22 aprile,<br />

priva il settore di un momento di festa e di rilievo internazionale,<br />

oltreché di un’occasione per fare business, ma già<br />

si guarda avanti.<br />

E Sandro Boscaini, presidente di Federvini (associazione<br />

confindustriale delle imprese specializzate in vini, spiriti e<br />

aceti) e imprenditore a capo di Masi Agricola, ne è certo:<br />

«Quello del prossimo anno sarà un Vinitaly storico, un po’<br />

come lo fu quello del 1986 dopo lo scandalo del metanolo.<br />

E lo sarà perché il vino è in grado di offrire al nostro Paese<br />

quei segnali di vitalità indispensabili per superare la crisi e<br />

affrontare con fiducia il futuro».<br />

Al vino si rischia di non dare sempre la giusta importanza,<br />

quasi fosse un bene secondario, mentre per l’economia<br />

italiana ha acquisito un peso rilevante, soprattutto in chiave<br />

export. Qualche cifra?<br />

Parliamo di un comparto da oltre 11 miliardi di fatturato,<br />

di cui circa 6,5 derivanti dalle esportazioni in tutto il mondo.<br />

Il vino pertanto rappresenta una parte fondamentale<br />

dell’export agroalimentare italiano, è la sua prima cate-<br />

goria di prodotto. Ma, al di là dei numeri, è un eccellente<br />

testimonial del made in Italy: per la sua grande varietà e<br />

biodiversità, per la diffusione delle cantine nel territorio<br />

dalle Alpi fino alle isole del Mediterraneo, per l’inventiva e<br />

la fantasia dei suoi operatori nell’ottenere prodotti apprezzati<br />

dai consumatori internazionali.<br />

Qual è l’immagine all’estero del nostro vino?<br />

Fa sognare ed emozionare, perché è rappresentativo dell’Italia<br />

e delle sue bellezze. Quando gli stranieri stappano<br />

nelle loro case un vino veronese, è come se avessero l’Arena<br />

di fronte. Questo perché evoca il territorio, l’arte, la cultura<br />

e lo stile del nostro Paese. E lo fa in maniera diretta,<br />

coinvolgente. L’etichetta di una bottiglia è la carta d’identità<br />

di un territorio.<br />

Se dovesse indicare le nostre denominazioni più prestigiose,<br />

quali sceglierebbe?<br />

Non c’è dubbio che Piemonte, Toscana e Veneto siano storicamente<br />

le tre regioni più importanti del vino italiano. E<br />

che Barolo, Brunello e Amarone siano i portabandiera delle<br />

rispettive regioni tra i grandi vini rossi. Il Veneto, inoltre,<br />

è emerso con vitalità e prorompenza anche nei bianchi e<br />

nelle bollicine, con i due principali driver dell’export: il Pinot<br />

© samott/Adobestock<br />

25


L’ITALIA che fa IMPRESA<br />

© Carlo Carossio<br />

nei cinque mercati tradizionali del nostro vino (Usa, Germania,<br />

Uk, Canada e Svizzera), ma perdiamo opportunità<br />

in quelli emergenti, dove peraltro ci manca un prezioso e<br />

storico alleato: la ristorazione italiana.<br />

Riuscirete a convincere i cinesi a bere il vino del Belpaese?<br />

Dobbiamo persuaderli del fatto che l’Italia non sia solo<br />

sinonimo di moda ma anche di vino, come l’antico nome<br />

Enotria testimonia. Occorre tanto lavoro in sinergia tra pubblico<br />

e privato, con operazioni a lungo termine e non spot.<br />

<strong>La</strong> chiamano Mister Amarone, che poi è anche il titolo<br />

della sua biografia. Come definirebbe, in tre aggettivi, il<br />

vino simbolo della sua provincia, Verona?<br />

Storico, unico, originale. Mette d’accordo la nostra lunga<br />

storia e tradizione con un modo contemporaneo e apprezzato<br />

di bere. Piace a degustatori sofisticati, a chi cerca le<br />

migliori annate e a chi ama quel tocco più immediato di<br />

fruttato.<br />

Siamo a bordo di una <strong>Freccia</strong> ed è il momento di ordinare<br />

un calice. Quale scegliamo?<br />

Se è disponibile, quello della regione che stiamo attraversando.<br />

Guardando oltre il finestrino, con un buon calice del<br />

territorio, abbiamo una visione totale, olfattiva e gustativa,<br />

dello spettacolo che si presenta ai nostri occhi. È l’accompagnamento<br />

di questa straordinaria sinfonia musicale.<br />

Sandro Boscaini, presidente di Federvini e imprenditore a capo di<br />

Masi Agricola<br />

masi.it<br />

MasiWineExperience MrAmaroneMasi masiwines<br />

grigio, diventato una caratterizzazione molto italiana dei<br />

bianchi fermi, e il Prosecco, emblema dello spumante casual.<br />

Si aggiunge poi la Sicilia, che ha enormi potenzialità di<br />

crescita e ha trovato nei vini dell’Etna, provenienti da terreni<br />

vulcanici e d’alta quota, un prodotto di svolta.<br />

Quali sono i territori più interessanti in prospettiva?<br />

Ci sono due considerazioni da fare. <strong>La</strong> prima è che il trend<br />

dei consumi si sposta sempre più verso bianchi e bollicine,<br />

la seconda è che il riscaldamento globale ha permesso di<br />

praticare la viticoltura in alta quota con ottimi risultati qualitativi.<br />

Per queste ragioni, scommetterei sulle aree vocate<br />

alla produzione di spumante metodo classico, come il<br />

Franciacorta e le bollicine di montagna Trentodoc, e sui<br />

territori dove si interpretano ottimamente i bianchi fermi<br />

– Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Irpinia – e anche denominazioni<br />

classiche rilanciate da piccoli produttori sempre<br />

più attenti alla qualità, come il Soave in Veneto e il Verdicchio<br />

di Jesi nelle Marche.<br />

Qual è il limite da superare per le aziende italiane del<br />

vino?<br />

Il limite lo conosciamo bene: il settore è composto da una<br />

miriade di piccoli produttori che si misurano con un mercato<br />

enorme, una distribuzione strutturata e consolidata<br />

che spesso non li prende in considerazione proprio per le<br />

dimensioni aziendali. Piccolo non è sempre bello. Le nostre<br />

storiche difficoltà nell’esportare in Cina dipendono proprio<br />

dalle ridotte dimensioni e dalla mancanza di una promozione<br />

istituzionale adeguata. Così continuiamo a essere forti<br />

Bottiglie di Amarone, simbolo enologico di Verona<br />

© Jacopo Salvi<br />

26


Art-ertainment, Corporate art collections.<br />

Comunicare l’arte o comunicare con l’arte?<br />

IULM, IMPARARE IL FUTURO.<br />

Per info e iscrizioni<br />

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Il futuro si apre<br />

a chi impara a gestire<br />

il cambiamento.<br />

IULM è l’Università<br />

del sapere dinamico,<br />

dell’evoluzione<br />

delle conoscenze.<br />

Vieni a scoprire il mondo<br />

dove sarai domani.


GOURMET<br />

SORBETTO HOMEMADE<br />

di Filippo Teramo - a cura di VdGmagazine<br />

Èbuono in tutte le stagioni ed è un alimento completo<br />

per grandi e piccini. Uno tra i più noti e pluripremiati<br />

gelatieri d’Italia, Dario Rossi, ci spiega<br />

come prepararlo in casa, in attesa della riapertura delle<br />

gelaterie una volta superata l’emergenza coronavirus.<br />

Gli agrumi, prodotti di stagione prettamente invernali, sono<br />

ancora quasi tutti reperibili anche in questo inizio di primavera.<br />

<strong>La</strong> ricetta del pastry chef romano combina un sapiente<br />

dosaggio di succo di arancia, limone e bergamotto<br />

di Reggio Calabria, il principe degli agrumi. Ottenendo un<br />

Il gelatiere Dario Rossi<br />

sorbetto sano e genuino, gustoso e dissetante, grazie alle<br />

proprietà nutrizionali e nutraceutiche delle varietà scelte.<br />

Nel suo laboratorio-gelateria Greed Avidi di Gelato a Frascati,<br />

vicino alla Capitale, Dario ha sempre utilizzato materie<br />

prime provenienti esclusivamente da agricoltura biologica<br />

e biodinamica. «Una scelta doverosa, soprattutto in questo<br />

periodo. Dobbiamo volerci bene e rispettare la nostra<br />

amata terra salvaguardando la biodiversità, bene prezioso<br />

per l’umanità», spiega. Fin dall’inizio della sua carriera ha<br />

preso la strada del gelato naturale, specializzandosi nelle<br />

intolleranze alimentari, tanto che il suo locale è entrato<br />

come “gelateria informata” nel circuito promosso dall’Associazione<br />

italiana celiachia. <strong>La</strong> sua produzione è totalmente<br />

gluten free e per i suoi gelati, armato di passione, curiosità<br />

e desiderio di innovazione, Dario si è ispirato anche ai piatti<br />

locali: «Dal mio laboratorio escono gusti come Cacio e<br />

pepe, Baccalà alla romana, Sedano bianco di Sperlonga,<br />

Nocciola della Tuscia, Carota di Maccarese, Carciofo alla<br />

romana, Zafferano di Cori, Fico bianco di Zagarolo, Ciliegia<br />

di Palombara, More di rovo selvatico e tanti altri», prosegue.<br />

Ma qual è il segreto per realizzare queste delizie dal retrogusto<br />

dolce-salato? «Nel caso del Cacio e pepe, per<br />

esempio, si prepara una base di latte per poi bilanciare la<br />

ricetta con zuccheri e addensanti. Il pecorino è tritato in<br />

piccolissimi granelli che si sciolgono durante la pastorizzazione<br />

della miscela. Il Pepe Sarawak in grani viene scaldato<br />

in padella e, una volta freddato, si trita con il macinino. Poi<br />

si mescolano insieme gli ingredienti portandoli a 80 gradi<br />

circa, si lascia freddare la miscela in un contenitore con<br />

acqua e ghiaccio, mantecandola infine nella macchina del<br />

gelato. Dopo circa 30 minuti la specialità è pronta. Non è<br />

difficile, provateci».<br />

gelateria.greed Gelato-fatto-in-casa<br />

SORBETTO AI TRE AGRUMI<br />

Ingredienti<br />

380 gr di spremuta di arancia, 170 gr di<br />

spremuta di limone, 150 gr di spremuta<br />

di bergamotto, 147 gr di acqua, 120 gr<br />

di zucchero di canna, 30 gr di destrosio,<br />

3 gr di farina di semi di carrube (totale<br />

prodotto 1.000 gr)<br />

Preparazione<br />

Iniziare preparando e pesando le<br />

spremute, l’acqua e le polveri, ovvero<br />

zucchero, destrosio (che può essere<br />

sostituito con zucchero) e farina di<br />

semi di carrube. Mettere l’acqua in un<br />

pentolino a scaldare a bagnomaria, nel<br />

frattempo mescolare le polveri e poi<br />

versarle nell’acqua. In fase di riscaldamento<br />

girare con una frusta o un cuc-<br />

chiaio la miscela fino a raggiungere gli<br />

80 gradi. Mettere poi il pentolino in un<br />

contenitore con acqua e ghiaccio per<br />

abbassare la temperatura. In seguito,<br />

unire le spremute e frullare bene il<br />

tutto. Versare la miscela ottenuta nella<br />

gelatiera per circa 30 minuti. Chi non<br />

ha una gelatiera in casa può mettere<br />

il composto in freezer in una ciotola<br />

d’acciaio e ogni mezz’ora rimescolare<br />

con una frusta, per circa tre ore, fino a<br />

quando la consistenza non risulterà ottimale.<br />

Come tocco finale, grattugiare<br />

della buccia di limone o arancia, purché<br />

non trattata, e un po’ di cioccolato<br />

fondente. Se si vuole dare una nota<br />

alcolica al sorbetto, si può sostituire il<br />

destrosio con il Cointreau.<br />

28


GUSTA & DEGUSTA<br />

a cura di Andrea Radic<br />

Andrea_Radic<br />

IN QUESTO PERIODO, DOVE LA REGOLA È #RESTIAMOACASA,<br />

GUSTOSE SPECIALITÀ ARRIVANO DIRETTAMENTE DAL<br />

PRODUTTORE ALLA TAVOLA<br />

I GHIOTTI BARATTOLI DI FABRIZIO MAZZANTINI<br />

Una macelleria di ricerca<br />

che diversifica l’offerta del<br />

gusto grazie all’arte culinaria<br />

e artigianale di Fabrizio Mazzan-<br />

tini, proveniente da una famiglia di allevatori<br />

e norcini di Vinci, in provincia<br />

di Firenze. <strong>La</strong> Macelleria Pantano di<br />

Viareggio ha una caratteristica che la<br />

rende quasi unica nel panorama italiano,<br />

offre una scelta di 50 verdure<br />

sottaceto e 60 tipologie di carne, sughi,<br />

ragù, piatti e preparazioni tipiche,<br />

conservate in barattoli di vetro.<br />

«Tutte le mie creazioni hanno un’anima,<br />

derivata dallo studio degli aceti,<br />

dell’acqua, degli oli, del sale e, soprattutto,<br />

delle verdure che utilizzo.<br />

Durante l’arco dell’anno, la mattina<br />

presto raccolgo piante selvatiche<br />

come aglio, cipolline, senape e capperi<br />

nei terreni del mio paese, è il mio<br />

tocco personale. E le verdure provengono<br />

dalle campagne dei dintorni di<br />

Vinci, da agricoltori di fiducia», spiega<br />

Mazzantini. Nascono, così, le Giardiniere<br />

e i sottoli e sottaceti come il Cavolo<br />

viola in aceto di lampone, i Petali<br />

di cipolla di Certaldo con capperi di<br />

Vinci e la Mostarda di cipolla di Certaldo.<br />

Le carni, invece, provengono dagli<br />

allevamenti Pantano Carni della<br />

campagna padovana. Qui Simone<br />

Pantano offre ampi spazi, tecnologie<br />

d’avanguardia, filiera totalmente<br />

controllata, attenzione agli animali<br />

e all’ambiente. Ed ecco in barattolo<br />

Trippa alla fiorentina, Peposo al midollo<br />

di bue e Braciolina di Angus<br />

all’empolese, vere ghiottonerie che,<br />

grazie al vetro, si conservano benissimo.<br />

Per ordini online:<br />

macelleriapantano.it<br />

I VITIGNI ROMAGNOLI DI PODERI DAL NESPOLI<br />

Una storia, quella di Poderi<br />

dal Nespoli, che parte<br />

negli anni ‘20 a Cusercoli,<br />

nella valle del Bidente, Appennino<br />

forlivese, frazione di Civitella di Romagna,<br />

dove Attilio Ravaioli gestisce<br />

un’osteria con alloggio e rivendita dei<br />

propri vini. Generazione dopo generazione<br />

si affermano Podere Prugneto,<br />

con le prime produzioni di Sangiovese,<br />

e, negli anni ’60, Poderi dal<br />

Nespoli, con nuovi terreni, meno uve<br />

per ettaro e utilizzo di barrique per<br />

l’affinamento.<br />

Oggi la cantina è guidata da Fabio<br />

e Celita Ravaioli, lei grande esperta<br />

della sua terra, cresciuta tra i vigneti,<br />

donna capace di declinare con dovizia<br />

e stile il carattere enologico di Romagna.<br />

Il lavoro sui vitigni autoctoni<br />

consegna risultati di qualità, a partire<br />

dal Sangiovese, di piena espressione<br />

nel Prugneto edizione limitata o di<br />

forte struttura, eleganza e pieni sentori<br />

nel Borgo dei Guidi, blend con il<br />

Cabernet parzialmente appassito in<br />

pianta. E poi Bombino bianco, Albana<br />

con il Campodora, bel bouquet aromatico<br />

al naso e definito, preciso al<br />

palato. Ma anche Pinot Bianco, fino<br />

all’uva Rambela, con il Famoso Rubicone<br />

Igt, intenso di bella lunghezza<br />

e permanenza gustativa. Non manca<br />

il tipico Pagadebit, vitigno romagnolo<br />

per eccellenza, sapido, aromatico,<br />

vigoroso, un vino del quale fidarsi,<br />

come facevano un tempo i contadini,<br />

sicuri che la vendita fosse sempre<br />

garantita.<br />

Poderi dal Nespoli dimostra una coerenza<br />

stilistica da apprezzare nel<br />

lavoro su vitigni che, con meno accuratezza,<br />

risulterebbero banali, omologati.<br />

E dal 2009 è parte del gruppo<br />

Mondodelvino, meritevole di un miglioramento<br />

qualitativo e di un’ampia<br />

presenza sui mercati internazionali.<br />

Per ordini online:<br />

shop.poderidalnespoli.com<br />

29


WHAT’S UP<br />

UN VIAGGIO<br />

NELLA MAGIA<br />

È ARRIVATA IN ITALIA DISNEY+, LA PIATTAFORMA IN STREAMING<br />

DOVE TOPOLINO È DI CASA. TRA PRODUZIONI ORIGINALI E CLASSICI<br />

SENZA TEMPO, ANCHE LA DOCU-SERIE CHE RACCONTA<br />

IL BACKSTAGE DEI PARCHI DI DIVERTIMENTO<br />

di Gaspare Baglio<br />

gasparebaglio<br />

Se in questo periodo non si<br />

può viaggiare fisicamente,<br />

almeno lo si può fare con la<br />

fantasia. E per questo ci viene in aiuto<br />

la piattaforma Disney+ che, ai tempi<br />

del coronavirus, è un utile antidoto<br />

contro la clausura forzata tra le mura<br />

domestiche. <strong>La</strong> piattaforma offre suggerimenti<br />

personalizzati e la possibilità<br />

di impostare fino a sette diversi<br />

profili. I bambini hanno un’interfaccia<br />

con navigazione facilitata e accesso a<br />

contenuti adatti alla loro età.<br />

<strong>La</strong> line-up in streaming presenta<br />

programmi originali in esclusiva:<br />

dai supereroi Marvel alla galassia<br />

lontana di Star Wars passando per<br />

i documentari targati National Geographic,<br />

tutti i film e le serie d’animazione<br />

(e non) Disney e Pixar, fino ai<br />

cartoon con protagonisti Topolino &<br />

company. Ci sono produzioni made<br />

in Italy create ad hoc come Penny<br />

on M.A.R.S, serie di grande successo<br />

tra i teenager, e I cavalieri di Castelcorvo,<br />

innovativo mistery dalle mille<br />

sorprese.<br />

In queste pagine, immagini della docu-serie Dietro le quinte dei Parchi Disney: The Imagineering Story<br />

30


Tra le novità da non perdere c’è di sicuro<br />

Dietro le quinte dei Parchi Disney:<br />

The Imagineering Story, docu-serie<br />

che racconta quanto la felicità sia un<br />

lavoro duro. Da quasi 70 anni un gruppo<br />

di artisti e ingegneri porta avanti<br />

le idee nate dalla mente di Walt Disney,<br />

per trasformarle in una realtà<br />

globale capace di toccare il cuore<br />

di milioni di persone. Queste donne<br />

e uomini vengono chiamati Imagineers.<br />

<strong>La</strong> regista candidata all’Oscar<br />

Leslie Iwerks accompagna gli spettatori<br />

in un itinerario esclusivo e senza<br />

precedenti nel backstage del Walt<br />

Disney Imagineering, il centro di design<br />

e sviluppo della multinazionale,<br />

dove sono stati progettati i 12 parchi<br />

a tema Disney sparsi nel mondo. Un<br />

vero e proprio studio artistico, centro<br />

di design e laboratorio di innovazione<br />

dove un eclettico gruppo di creativi<br />

dà vita alle idee di Disneyland, Epcot<br />

e Disney’s Animal Kingdom fino ai<br />

parchi di Tokyo, Parigi e Shanghai. Un<br />

giro per il mondo tra difficoltà, gioie<br />

e successi dietro alla realizzazione di<br />

attrazioni classiche e nuove.<br />

Il progetto di Leslie Iwerks ha richiesto<br />

cinque anni di lavorazione,<br />

con l’obiettivo di catturare lo spirito<br />

dell’immaginazione all over the<br />

world. <strong>La</strong> regista ha potuto accedere<br />

anche agli archivi Disney, ma non subito:<br />

«Solo quando questo progetto è<br />

stato acquisito da Disney+ abbiamo<br />

potuto scavare davvero. Prima avevamo<br />

un accesso ristretto all’intero<br />

database: abbiamo preso molto materiale<br />

da altre fonti perché avevamo<br />

un budget limitato. Ma con l’arrivo di<br />

Disney+ è arrivata la vera magia». E la<br />

magia, per la cineasta, è un affare di<br />

famiglia: «Mio padre, Donald Warren<br />

Iwerks, era responsabile dei sistemi<br />

di telecamere e di proiezione per tutti<br />

i parchi Disney nel mondo. Mio nonno,<br />

Ub Iwerks, è stato co-creatore di<br />

Micky Mouse. Era il partner di Walt a<br />

Kansas City. E quando Walt è andato<br />

in California, lui è diventato animatore<br />

delle serie Alice in Cartoonland,<br />

Oswald the Lucky Rabbit, I corti di Topolino<br />

e le Silly Symphonies. Non ho<br />

conosciuto mio nonno, ma ho fatto<br />

un film su di lui dopo il diploma alla<br />

scuola di cinema della University of<br />

Southern California: mi ha aiutato a<br />

trovare il mio posto all’interno della<br />

società».<br />

Iwerks ha portato avanti con passione<br />

il progetto, avendo avuto modo<br />

di frequentare la fabbrica delle meraviglie<br />

di zio Walt sin dalla tenera<br />

età. «Da bambina sono stata negli<br />

studi cinematografici e ho visto il set<br />

di Herbie sbarca in Messico. Quando<br />

andavamo a Disneyland, sapevo che<br />

non sarei entrata dal cancello principale,<br />

ma da quello posteriore. È lì che<br />

ho potuto vedere ogni sorta di follia.<br />

Per me, è stato come dire “Wow, questa<br />

è la magia di Disneyland”. Esattamente<br />

il senso di meraviglia e timore<br />

reverenziale che ho voluto portare in<br />

questa serie». Che il viaggio nel fantastico<br />

abbia inizio.<br />

DisneyPlusIT<br />

DisneyPlusIT<br />

DisneyPlusIT<br />

31


WHAT’S UP<br />

LA CASA DEI RICORDI<br />

PASSATO E PRESENTE,<br />

LETTERE LONTANE,<br />

SEGRETI DI IERI E<br />

DI OGGI CON UN<br />

FINALE A SORPRESA.<br />

L’ULTIMO LIBRO DI<br />

FERZAN OZPETEK<br />

RACCONTATO<br />

DALL’AUTORE<br />

di Sandra Gesualdi<br />

sandragesu sandragesu<br />

«<br />

Cara Adele, ho tanto cercato<br />

il mio posto nel mondo, ed<br />

era dentro di me: proprio qui<br />

dove mi batte il cuore, dove fluisce il<br />

mio sangue, dove respiro, piango e rido<br />

restando viva. Il mio destino sono io».<br />

Lettere spedite da lontano a una sorella<br />

amata, il serrato andirivieni tra passato<br />

e presente, tra ricordi, passioni e segreti<br />

di ieri e oggi, con un finale a sorpresa<br />

che rimette in discussione l’intera storia.<br />

È presente tutto l’impianto narrativo di<br />

Ferzan Ozpetek in Come un respiro, suo<br />

ultimo lavoro editoriale, disponibile dal<br />

21 aprile. Da leggere tutto d’un fiato e<br />

riconoscere, fin dalle prime pagine, i cardini<br />

del regista e scrittore nato a Istanbul:<br />

gli hamam, le domeniche in una casa romana<br />

intorno a un tavolo, gli amori celati,<br />

la nostalgia di certi incontri e quelle<br />

boccate di profonda libertà da mangiare<br />

a tutti i costi e descritte al femminile.<br />

Ferzan, quale respiro lascia al lettore il<br />

tuo romanzo?<br />

Guardo spesso la mia casa di Roma,<br />

dove vivo da 41 anni, chiedendomi chi ci<br />

avrà vissuto prima di me, che cosa può<br />

essere accaduto in queste stanze, quali<br />

destini si sono intrecciati qui. Ecco, ho<br />

voluto darmi una risposta, immaginandolo.<br />

Questo libro è nato dal concetto di<br />

casa che custodisce.<br />

Chi sono Elsa e Adele, le due protagoniste?<br />

Due sorelle tra le quali c’è un legame<br />

molto forte. Mi sono ispirato, per carattere,<br />

atteggiamenti e atmosfera a mia<br />

nonna e sua sorella. Anche lei fumava sigarette<br />

con una lunga bacchetta infilata<br />

© Emre Yunusoglu<br />

al dito come un anello. Un oggetto che<br />

custodisco ancora e che si ritrova anche<br />

nei film Bagno turco e Harem Suare.<br />

Stiamo vivendo una pandemia, uno dei<br />

momenti più difficili per l’Italia e il mondo<br />

intero. Che cosa ci resterà di tutto<br />

questo?<br />

Sarà importante dire: «Ricordi quei<br />

giorni?». Nei momenti di sconforto,<br />

che spesso ho, penso alle tre persone<br />

importanti che ho perso di recente.<br />

Mi mancano le loro telefonate, la loro<br />

presenza. Mi consolo sapendo che non<br />

stanno vivendo questo incubo. Ci rimarrà<br />

addosso, in maniera forte, la sensazione<br />

di quanto sia importante la fisicità<br />

dell’amore, gli abbracci ora negati,<br />

e tutte quelle grandi piccole cose che<br />

davamo per scontate, come la libertà. Il<br />

coronavirus sta facendo danni enormi,<br />

semina morte ma ci rende consapevoli<br />

di quanto siamo tutti ugualmente fragili,<br />

ricchi, poveri, famosi e sconosciuti. Esattamente<br />

come davanti alla morte.<br />

Come trascorri le giornate in questo<br />

periodo di isolamento?<br />

Spesso guardo fuori dalla finestra. Ho<br />

un supermarket davanti, mi fisso sulla<br />

fila lunga e quando finisce scendo a fare<br />

una piccolissima spesa. Leggo molto,<br />

i classici russi per esempio, guardo se-<br />

Ferzan Ozpetek<br />

rie tv e film, parlo al telefono, bevo tanto<br />

caffè. Non siamo in trincea, siamo in<br />

casa, nei nostri salotti: rilassiamoci, riflettiamo,<br />

coltiviamo idee. Le case nascondono,<br />

come nel mio libro.<br />

Il primo posto dove vorresti andare appena<br />

potremmo tornare a viaggiare?<br />

Napoli, Lecce e Palermo, dove ho amicizie<br />

importanti, e subito dopo Istanbul,<br />

nella mia casa chiusa da un anno.<br />

FerzanOzpetek ferzanozpetek<br />

Mondadori, pp. 168 € 17<br />

32


TRAVEL<br />

#IORESTOACASA<br />

…MA VIAGGIO COL CUORE<br />

Foto tratta da una scena del cortometraggio L’Acchiappavento (<strong>2020</strong>), diretto da Carlos Solito, tra le campagne della Collina materana, nel territorio di Stigliano<br />

34


IL MONDO È CONFINATO TRA LE PARETI DOMESTICHE.<br />

IN QUESTO TEMPO SOSPESO SI RISCOPRONO PASSIONI<br />

NASCOSTE E PENSIERI ABBANDONATI. MA, SOPRATTUTTO,<br />

SI IMMAGINA DI RAGGIUNGERE AL PIÙ PRESTO IL PROPRIO<br />

LUOGO DEI DESIDERI. NE ABBIAMO PARLATO<br />

CON SCRITTORI E CANTANTI, ATTORI E CHEF<br />

A cura della redazione<br />

Confinati tra le pareti domestiche, in attesa<br />

di riaffacciarci al mondo. È un tempo sospeso,<br />

in un luogo obbligato, quello che<br />

l’Italia – e il mondo intero – sta vivendo a causa delle<br />

restrizioni imposte per combattere il Covid-19.<br />

Ma in questo momento di tregua forzata è possibile<br />

coltivare attività dimenticate, pensieri abbandonati<br />

e passioni nascoste. Concedendosi il lusso di progettare<br />

fin da ora il prossimo viaggio del cuore, in<br />

un luogo sconosciuto o da riscoprire. Ecco come lo<br />

stanno vivendo scrittori e cantanti, chef e attori, e<br />

molti altri protagonisti interpellati dalla <strong>Freccia</strong>.<br />

35


TRAVEL<br />

TELMO PIEVANI<br />

[filosofo della scienza e saggista, autore di Imperfezione, una storia<br />

naturale per Raffaello Cortina Editore]<br />

«Vivendo a Bergamo, ho dovuto affrontare una situazione<br />

drammatica e angosciosa, come tutte le famiglie della mia<br />

città, soprattutto per difendere i più vulnerabili tra i nostri cari.<br />

In questo periodo, ho condotto lezioni telematiche per i miei<br />

studenti dell’Università e organizzato quelle che dovevano<br />

seguire i miei figli. Ho riscoperto il dono prezioso del tempo<br />

dedicato alla lettura, per una volta finalmente non soggetta<br />

alle impellenze del mio lavoro, ma al piacere ineguagliabile<br />

della curiosità. Quando l’isolamento sarà finito mi piacerebbe<br />

andare a Gubbio, in treno, fermandomi alla stazione di Fossato<br />

di Vico. Non solo per la bellezza dell’antico borgo e per<br />

il buon cibo, ma anche perché appena alle spalle della cittadina,<br />

nella Gola del Bottaccione, si può ammirare sulle pareti<br />

rocciose uno strato argilloso rosso ricco di iridio, il metallo più<br />

raro al mondo. Quel piccolo segno geologico racconta della<br />

grande catastrofe che 65 milioni di anni fa sconvolse la Terra,<br />

portando all’estinzione di quasi tutti i dinosauri e aprendo le<br />

porte alla nostra evoluzione di esseri umani imperfetti. Andiamoci,<br />

per imparare che la natura sa essere violenta, per<br />

mezzo di un asteroide caduto dal cielo con tutto il suo iridio, o<br />

adesso per colpa di un invisibile virus che ci ha sorpreso nella<br />

nostra presunzione di dominare il mondo».<br />

Gubbio (PG)<br />

© Freesurf/Adobestock<br />

36


COSTANTINO D’ORAZIO<br />

[critico d’arte e divulgatore culturale]<br />

«In questo periodo ho riscoperto<br />

quanto sia bello sedersi accanto a mia<br />

figlia e spiegarle cose nuove, cercando<br />

di stimolare il suo entusiasmo per<br />

ogni scoperta. <strong>La</strong> scuola fatta in casa<br />

è un’esperienza che ci riporta ai secoli<br />

passati, arricchita dalla tecnologia:<br />

mi ha fatto apprezzare ancora di più<br />

il lavoro dei nostri insegnanti. Quando<br />

sarà possibile, vorrei andare a Piacenza,<br />

uno dei primi epicentri dell’epidemia,<br />

per perdermi tra i capolavori<br />

di Palazzo Farnese e poi andare in<br />

bicicletta fino a Cremona o inoltrarmi<br />

sul Po con una barca. Quel fiume è un<br />

luogo meraviglioso, che collega paesi<br />

e città di incredibile bellezza, un’esperienza<br />

unica tra arte e natura. Lungo la<br />

navigazione, mi fermerei sicuramente<br />

a Caorso e Monticelli d’Ongina».<br />

Il Po vicino Piacenza<br />

© DavideRovani/AdobeStock<br />

37


TRAVEL<br />

VINICIO MARCHIONI<br />

VinicioMarchioniofficial<br />

[attore]<br />

© Valeria Mottaran<br />

«Sono stato molto in giro per la mia professione<br />

negli ultimi anni e a casa c’è<br />

tanto lavoro arretrato, per fortuna. A parte<br />

piccoli lavori domestici, leggo molto<br />

e assieme a mia moglie, l’attrice Milena<br />

Mancini, stiamo scrivendo vari progetti<br />

e organizziamo dirette su Instagram di<br />

presentazioni di libri con gli autori. Poi<br />

facciamo attività fisica con i nostri figli,<br />

oltre a dedicarci ai compiti, leggere e<br />

vedere film con loro. Non appena tutto<br />

sarà finito, vorrei andare a Firenze, al<br />

Teatro della Pergola, e in Puglia, dove si<br />

è interrotta la tournée dello spettacolo<br />

I soliti ignoti, per riprendere da dove avevamo<br />

lasciato, Buona resistenza».<br />

Teatro della Pergola, Firenze<br />

© Clara Neri<br />

38


BRUNO BARBIERI<br />

[chef pluristellato, giudice di MasterChef e conduttore di 4 Hotel]<br />

«Come sto trascorrendo il tempo? Leggo, cerco di impegnare<br />

la giornata, faccio autoanalisi, recupero quelle<br />

attività che avevo trascurato perché sempre in giro. Ho<br />

cominciato ad apprezzare le piccole cose: un’alba, un<br />

tramonto, una nuvola. <strong>La</strong> mattina apro la finestra, urlo<br />

"Ciao mondo!" e mi faccio una gran risata. Cerco di essere<br />

gentile e chiamo le persone che non sento da tanto,<br />

quelle che amo. Magari chiedo anche scusa a quelli con<br />

cui ho litigato. Mi sento cambiato: ho riscoperto il bisogno<br />

di piangere e ridere. Voglio che tutto il bello ritorni,<br />

ma sicuramente questa è, e resta, una grande lezione.<br />

Quando potrò uscire, mi piacerebbe andare per borghi,<br />

riscoprire il fascino dei treni regionali, guardare dal finestrino<br />

il panorama. Ci sono tanti posti da scoprire, in Italia,<br />

piccole meraviglie che vorrei visitare con i miei amici,<br />

la famiglia e i nipoti».<br />

© Alex Alberton<br />

Buonconvento (SI), uno tra i borghi più belli d’Italia raggiungibili in treno<br />

© Gabriele Maltinti/AdobeStock<br />

39


TRAVEL<br />

LARISSA IAPICHINO<br />

[atleta, campionessa europea Under 20<br />

nel salto in lungo]<br />

© Giancarlo Colombo/FIDAL<br />

«A casa sto studiando, frequento il<br />

liceo scientifico e le lezioni proseguono<br />

online. E poi mi alleno tra le<br />

mura domestiche e il campo di atletica<br />

a porte chiuse, autorizzata, in<br />

quanto professionista, dal decreto<br />

ministeriale e con la lettera della mia<br />

società. Poi riesco a leggere, pensare,<br />

sognare. Cercando di mantenere<br />

i contatti con gli amici e godendomi<br />

la famiglia. Quando sarà possibile,<br />

andrò a Napoli, dove colori, sole,<br />

sorrisi e mare non mancano».<br />

Napoli<br />

© elxeneize/AdobeStock<br />

40


FRANCESCO GABBANI<br />

[cantautore]<br />

«Non appena si potrà, mi piacerebbe<br />

andare a un concerto, perché<br />

credo che la dimensione live,<br />

la condivisione della musica, lo<br />

stare insieme ad altre persone, sia<br />

la massima espressione del poter<br />

tornare a gioire. Penso a luoghi<br />

come l’Arena di Verona, dove avrò<br />

l’onore di suonare l’8 ottobre. Per il<br />

momento, però, bisogna mantenere<br />

la capacità di trasformare quella<br />

che sembrerebbe una costrizione<br />

in un’opportunità, dedicandosi alle<br />

proprie passioni, anziché piangersi<br />

addosso».<br />

© Isabella Sanfilippo<br />

Un concerto all’Arena di Verona<br />

© lulu/AdobeStock<br />

41


TRAVEL<br />

FLAVIO MONTRUCCHIO<br />

flaviomontrucchio.it<br />

[attore e conduttore televisivo]<br />

«Ho sempre avuto un grande amore per la patria, tanto<br />

che sono partito militare volontario a 20 anni. Dopo questo<br />

periodo di lacerazione del nostro Paese, voglio girare<br />

posti e città che mi mancano, come Trieste. Intanto, a<br />

casa si possono trovare tantissime cose da fare: dalle più<br />

pratiche, come riordinare, a quelle ludiche tipo giocare<br />

con i figli, fino a quelle di arricchimento personale, rispolverando<br />

una vecchia passione o leggendo un buon libro.<br />

Io cerco poi, attraverso i social, di portare una ventata di<br />

buonumore nel rispetto di quello che sta succedendo.<br />

Ho lanciato l’idea frigoBAR: chi mi segue può mettere lo<br />

smartphone in frigo, aprire la porta del refrigeratore e<br />

registrarsi durante un’esibizione. I video che ricevo saranno<br />

montati in modo da dare l’impressione di essere<br />

tutti insieme, nello stesso posto».<br />

Trieste<br />

© Freesurf/AdobeStock<br />

42


TIZIANO GUARDINI<br />

[ecodesigner]<br />

«In questo tempo sospeso le parole chiave sono avere cura<br />

di se stessi e degli altri, forse più precisamente avere cura<br />

del “tutto”. Credo che sia il momento di riscoprire la consapevolezza<br />

di far parte di un unico organismo vivente chiamato<br />

“famiglia umana” e che le azioni di ogni singolo individuo facciano<br />

la differenza.<br />

Io sto facendo molta meditazione, sono buddista e la preghiera<br />

mi aiuta a ritrovare costantemente una centratura,<br />

quindi mantengo la sveglia presto e inizio la giornata così. Sto<br />

lavorando da casa e questo mi permette di mantenere attivo<br />

anche il mio staff, alle 9 siamo tutti su Skype. Infine, questo<br />

tempo mi ha permesso di ritrovarmi, di tornare ad avere le<br />

mani sporche di farina come mi succedeva quando ero piccolo<br />

nella cucina di mia nonna, di seguire corsi di yoga online<br />

e riprendere i libri che avevo lasciato in standby. E poi è<br />

primavera, quindi ho messo piante nuove in balcone, anche<br />

come buon auspicio.<br />

In questi giorni, penso spesso a dove vorrei andare una volta<br />

finito tutto questo. Sicuramente, dopo aver sistemato alcune<br />

cose di lavoro qui a Milano, prenderò il primo treno per Roma,<br />

la mia città di nascita, dove vive la mia famiglia. Mia madre<br />

era venuta da me a febbraio per la presentazione della mia<br />

nuova collezione alla Fashion Week e, rientrando nella Capitale,<br />

si è messa in quarantena volontaria. Abbiamo entrambi<br />

bisogno di ritrovarci in un abbraccio. Poi, ho bisogno di risentire<br />

il profumo del mare e il rumore delle onde che si infrangono<br />

sul bagnasciuga, quindi subito dopo prenderò la tenda<br />

e andrò in campeggio a Tropea, in Calabria. Un posto a cui<br />

sono profondamente legato fin da bambino: con la mia famiglia<br />

ci trascorrevamo almeno due settimane durante l'estate.<br />

In riva al mare vivi scalzo e nuoti tutto il giorno, ti riconnetti<br />

con la natura e ti addormenti guardando le stelle».<br />

© Luigi Ciuffreda<br />

Tropea (VV)<br />

© travelbook/AdobeStock<br />

43


TRAVEL<br />

MICHELA GIRAUD<br />

michelagiraud<br />

[attrice e stand-up comedian]<br />

© Sara Sabatino per The Creative Brothers<br />

«Il tempo in isolamento? Posso dire<br />

come non va utilizzato. Fate una<br />

cosa per volta, non fatevi prendere<br />

dall’ansia: io mi sono ustionata perché<br />

stavo cucinando mentre facevo<br />

una riunione su Skype. Quando tutto<br />

questo finirà, perché finirà, vorrei<br />

tornare a Venezia per andare a<br />

trovare mia zia che vive lì e godermi<br />

un bel giro in vaporetto. <strong>La</strong> gondola<br />

può attendere, non sono ancora<br />

stata chiesta in moglie da un<br />

magnate russo. Poi mi piacerebbe<br />

visitare nuovamente piazza della<br />

Signoria a Firenze, andare a Milano<br />

per rivedere i miei amici, a Portofino<br />

che non ho mai visto e a Napoli, per<br />

mangiare di tutto».<br />

Venezia<br />

© Sailorr/AdobeStock<br />

44


LA PINA<br />

lapinadeejay<br />

[conduttrice di Radio Deejay]<br />

«In questi giorni a casa ho un gran da<br />

fare e arrivo alla sera sfinita: oltre a<br />

organizzare il lavoro in radio mi sono<br />

rimessa a studiare il giapponese e gli<br />

esercizi scritti e orali mi impegnano<br />

molto. Poi cucino e pulisco come una<br />

pazza, ma con un bel sottofondo musicale<br />

al pianoforte perché essendo<br />

sposata con un musicista, Emiliano<br />

Pepe, ho il mio concerto privato tutto<br />

il giorno. Infine, per una come me,<br />

abituata a uscire la mattina e tornare<br />

la sera, vedere la casa con la luce del<br />

giorno è stata una scoperta. Mi meraviglio<br />

a guardare come è bella di<br />

pomeriggio.<br />

Sono una viaggiatrice che ama tanto<br />

spostarsi e accuso un po’ questo<br />

periodo in standby, ma ne sto approfittando<br />

per programmare viaggi futuri.<br />

Finito questo isolamento voglio<br />

partire assolutamente per Matera,<br />

anche perché non l’ho mai vista e me<br />

ne vergogno: ho sempre rimandato e<br />

ora ho proprio una grandissima voglia<br />

di andarci».<br />

© Diego Linciano<br />

Matera<br />

© JFL Photography/AdobeStock<br />

45


TRAVEL<br />

CHIARA FRANCINI<br />

chiarafrancini<br />

[attrice e scrittrice]<br />

chiarafrancini<br />

«A casa leggo molto, ma soprattutto<br />

sto scrivendo il mio quarto libro. Avevo<br />

già programmato di sospendere<br />

la tournée per dedicarmi a questo. È<br />

un’attività che mi rende molto energica,<br />

nonostante l’isolamento, perché<br />

faccio tante ricerche che mi portano<br />

lontano con la testa. Evado e raggiungo<br />

mondi lontanissimi nello spazio<br />

e nel tempo, pur rimanendo in una<br />

stanza. Per me è un momento di grande<br />

creatività anche se a volte, in questa<br />

dilatazione temporale, mi sembra<br />

di dover afferrare l’acqua con le mani.<br />

Insomma produco, rifletto e girovago<br />

con il pensiero.<br />

Sarà un’emozione forte tornare a viaggiare,<br />

insieme alle persone che amo.<br />

Mi interessa il viaggio come meta,<br />

non importa il luogo, l’importante sarà<br />

condividerlo con gli amici. L’amicizia<br />

è il sentimento più incondizionato. Se<br />

invece dovessi scegliere un luogo fisico<br />

direi l’argine di Campi Bisenzio, vicino<br />

Firenze, la città in cui ho trascorso<br />

la mia infanzia».<br />

Campi Bisenzio (FI)<br />

© Marcello Ballerini<br />

46


MAURIZIO LOMBARDI<br />

maurizio.lombardi.332<br />

[attore, regista, autore]<br />

maulombardi<br />

«Vorrei rivedere subito il mare, tornare a Pantelleria,<br />

piena di sole e vento, a pescare con i miei amici. Non<br />

mi interessano le piazze mondane, i bagni di folla. In<br />

questa fase sto cercando di capire come reimpostare<br />

vita e lavoro, quali saranno le possibilità dopo questo<br />

disastro.<br />

A livello artistico, mi è tornata un’adolescenza creativa:<br />

scrivo, suono, interpreto personaggi da solo, ascolto<br />

musica e ballo, soprattutto la notte, come si vede<br />

dal mio progetto Instagram The night dancer. Credo<br />

che se non ne usciremo nuovi, questa sarà una tragedia<br />

persa. Sto ripercorrendo la mia carriera, rimettendomi<br />

in discussione. Rifletto e lavoro sul concetto di<br />

tempo e responsabilità, vorrei tornare a fare cose più<br />

semplici ma mie, come i live in teatro. In casa cerco di<br />

gestire il tempo, gli orari sono cambiati, dormo di più,<br />

pulisco, cucino e congelo porzioni di ragù, disinfetto<br />

con l’alcol, come faceva mia nonna. Cosa mi manca? Il<br />

modo che una donna ha di riempire lo spazio, come si<br />

veste, si muove, sentirla asciugare i capelli, le sue bizze,<br />

i risvegli accanto a lei. Questo periodo in solitudine<br />

mi ha fatto capire che le cose essenziali sono davvero<br />

poche: essere se stessi, le rare amicizie e la responsabilità<br />

verso la nostra Terra, abbiamo solo questa,<br />

l’unica per tutti».<br />

Pantelleria (TP)<br />

© Bepsphoto/AdobeStock<br />

47


TRAVEL<br />

GABRIELLA GREISON<br />

Greison_Anatomy<br />

[fisica e narratrice,<br />

autrice di Einstein forever per<br />

Bollati Boringhieri]<br />

«Io sto vivendo questo distanziamento<br />

sociale nella mia casa nel bosco,<br />

dietro Genova, sono immersa nella<br />

natura, curo il mio giardino di 450 m 2<br />

e scrivo il mio nuovo libro. A volte mi<br />

dimentico del dramma che stiamo<br />

vivendo, perché questa vita la faccio<br />

spesso quando mi ritiro a scrivere o<br />

a preparare i miei spettacoli teatrali.<br />

Poi, però, arrivano le 20, guardo il tg e<br />

torno all'assurda realtà.<br />

Appena finirà questo periodaccio<br />

vorrei prendere un treno per Roma,<br />

perché è il luogo dove sarei dovuta<br />

andare proprio quando siamo stati<br />

obbligati a restare in casa e io ho dovuto<br />

cancellare le date del mio tour.<br />

Vorrei che le cose ricominciassero<br />

esattamente da dove le avevo lasciate:<br />

mi aspettano al Teatro Vittoria, al<br />

centro Enrico Fermi e alla libreria Libraccio<br />

in via Nazionale».<br />

Via Nazionale, Roma<br />

© Fabrizio/AdobeStock<br />

48


LETIZIA BATTAGLIA<br />

letiziabattagliaofficial<br />

letiziabattaglia_anthologia<br />

[fotografa]<br />

«Sono solissima in casa e mi sento in<br />

attesa, ma faccio talmente tante cose<br />

che la giornata trascorre rapida, basta<br />

attivare la fantasia e sognare. <strong>La</strong> casa<br />

è un mondo inesplorato e vivo: sposto<br />

mobili, leggo, faccio spazio. Mi sono<br />

rimessa a stirare, erano 20 anni che<br />

non lo facevo. Voglio anche riprendere<br />

a ricamare. Mia madre, nei periodi<br />

di povertà durante la guerra, decorava<br />

completini per guadagnare qualcosa:<br />

io ho imparato da lei, è una cosa<br />

bella e artistica. Conosco diversi punti<br />

all’uncinetto e mi è tornato alla mente<br />

quello a ombra, meraviglioso. Poi, nel<br />

risistemare il mio archivio fotografico,<br />

sono saltati fuori scatti mai visti. Faccio<br />

anche delle foto, ma non riesco a<br />

trasmettere quella drammaticità che<br />

vorrei, forse sono troppo serena. Mi<br />

manca, però, toccare altri esseri viventi,<br />

scambiarsi baci e carezze. Una<br />

volta libera avrò bisogno del cielo e<br />

del mare con le onde, distante non più<br />

di sei metri da dove dormo. Qualsiasi<br />

luogo mi offra questo va bene, che sia<br />

Algeri o la mia Sicilia. Ho bisogno di<br />

disintossicarmi dalla solitudine».<br />

© Ettore Ferrari/Ansa<br />

Castellammare del Golfo (TP)<br />

© Balate Dorin/AdobeStock<br />

49


TRAVEL<br />

PASQUA<br />

FESTA DI RINASCITA<br />

UN VIAGGIO FRA<br />

TRADIZIONI, RITI,<br />

SIMBOLI E SAPORI<br />

CHE UNISCONO<br />

L’ITALIA ATTORNO<br />

A UNA TAVOLA<br />

IMBANDITA<br />

di Elisabetta Reale<br />

<strong>La</strong> Pasqua è la festa cristiana<br />

per eccellenza. Contiene in<br />

sé un immaginario denso<br />

e pregnante di simboli: penitenza,<br />

purificazione attraverso il sacrificio,<br />

passione, morte e rinascita. Una festa<br />

cardine della cristianità che si<br />

mescola a forti valori culturali e alle<br />

tradizioni e ai miti agrari che nel tempo<br />

hanno nutrito la moltitudine di riti<br />

religiosi che ne cadenzano lo svolgimento.<br />

© Jenifoto/AdobeStock<br />

Da Nord a Sud, infatti, paesi e città<br />

durante la Settimana Santa sono normalmente<br />

invasi da feste popolari,<br />

rappresentazioni della Passione di<br />

Cristo, sagre e tradizioni folcloristiche.<br />

Ma appare impossibile immaginare<br />

un viaggio attorno alla Pasqua<br />

senza tenere conto del momento<br />

particolarmente impegnativo e difficile<br />

che l’Italia tutta sta attraversando<br />

a causa dell’emergenza sanitaria legata<br />

al Covid-19.<br />

In tempi assai incerti, accostarsi a<br />

questa Festa per riscoprirne il significato<br />

originario fatto di rinascita e<br />

resurrezione può davvero essere un<br />

giusto viatico per affrontare in modo<br />

positivo le difficoltà di un percorso<br />

particolarmente duro e guardare a<br />

una nuova primavera.<br />

È l’intera Settimana Santa a essere<br />

tradizionalmente scandita da pratiche<br />

e cerimonie caratterizzate da<br />

un’intensa partecipazione popolare.<br />

Ma le consuete manifestazioni<br />

quest’anno si svolgeranno, laddove<br />

possibile, con riti a porte chiuse, arrivando<br />

nelle case degli italiani attraverso<br />

dirette social e televisive.<br />

Un modo comunque per ricordarle e<br />

mantenerne viva la tradizione.<br />

Quello che permane però, da Nord a<br />

Sud, è il senso e la profondità di una<br />

festività carica di suggestione, con le<br />

sue riflessioni, e che unisce, anche se<br />

a una certa distanza di cautela, attorno<br />

a una tavola imbandita. Svariate<br />

le prelibatezze che diventano protagoniste<br />

durante il periodo pasquale,<br />

nelle quali si possono cogliere riferimenti<br />

alla rinascita. Ecco allora le<br />

uova, simbolo di vita appena germogliata,<br />

introdotte in torte dolci e salate<br />

come elemento decorativo, utiliz-<br />

50


© ViennaFrame/AdobeStock<br />

zate in diverse pietanze e riprodotte<br />

al cioccolato, per la gioia di grandi<br />

e piccini. Poi la colomba, simbolo di<br />

pace e salvezza, dolce la cui origine è<br />

avvolta nel mistero. Sembra risalire a<br />

tradizioni lombarde e venete, in particolare<br />

di Verona, ma ormai è amata,<br />

apprezzata e ricreata in maniera<br />

artigianale in tutto il Belpaese. O l’agnello,<br />

protagonista di eventi come<br />

la tradizione dei Pasquali a Bormio, in<br />

provincia di Sondrio, rito propiziatorio<br />

per l’arrivo della primavera, durante<br />

il quale vengono benedetti cinque<br />

agnellini.<br />

L’uovo si celebra a Urbania (PU), con<br />

il gioco Punta e cul ispirato ad antiche<br />

usanze contadine. <strong>La</strong> colomba,<br />

invece, è da sempre protagonista del<br />

celebre Scoppio del carro a Firenze,<br />

che risale ai tempi della prima crociata.<br />

Secondo la tradizione, un carro<br />

viene trasportato grazie all’aiuto<br />

di buoi bianchi da piazzale del Prato<br />

fino al Duomo e una simbolica colomba<br />

(un razzo dalle sembianze di<br />

un bianco piccione) incendia i fuochi<br />

d’artificio in esso contenuti. E se lo<br />

scoppio avviene in maniera perfetta<br />

l’anno sarà propizio.<br />

Tra i piatti tipici in Liguria spunta la<br />

Torta Pasqualina, ricetta risalente<br />

al 1400, una pasta sfoglia ripiena di<br />

biete o spinaci, uova e ricotta. Una<br />

delizia per occhi e palato. L’Emilia-Romagna<br />

è famosa per la tardura<br />

(tiratura), una minestra composta da<br />

un impasto artigianale sbriciolato in<br />

piccoli pezzi nel brodo, e la pagnotta<br />

pasquale, pane lievitato e accompagnato<br />

da uova sode. <strong>La</strong> crescia di<br />

Pasqua è invece un delizioso piatto<br />

tipico delle Marche, un composto<br />

fatto di uova, pecorino, parmigiano<br />

ed emmental che richiede una lunga<br />

lievitazione.<br />

Arrivando al Sud, in Campania il venerdì<br />

santo è da sempre un momento<br />

di meditazione collettiva per la<br />

comunità, che condivide un percorso<br />

di rinnovamento spirituale tra fede<br />

e passione popolare. È il caso delle<br />

Processioni degli incappucciati di<br />

Sorrento, tradizione risalente al 1300<br />

e molto sentita dagli abitanti del luogo<br />

che si tramandano il loro posto in<br />

processione di padre in figlio. <strong>La</strong> domenica<br />

è invece dedicata alla convivialità<br />

e alla tavola con un tripudio di<br />

sapori, tra il casatiello rustico e l’irrinunciabile<br />

pastiera di grano.<br />

Prodotti semplici, legati alla terra e<br />

alla rinascita, come le scarcelle, biscotti<br />

di forme diverse, decorati e farciti<br />

con uovo sodo, prodotti in casa e<br />

regalati ai bambini accompagnano la<br />

Pasqua pugliese. Sono sempre particolarmente<br />

suggestive, a Taranto,<br />

le rappresentazioni del giovedì e venerdì<br />

santo, che si snodano attraverso<br />

tre lente processioni, per circa 40<br />

ore di fede e devozione. <strong>La</strong> domenica<br />

di Pasqua a Troia (FG) va ricordata per<br />

la Processione del Bacio, con le statue<br />

della Madonna e del Cristo che<br />

per due volte si avvicinano e si ritraggono.<br />

Ricca di fascino è anche la Settimana<br />

Santa di Ruvo (BA), con suggestive<br />

processioni risalenti al 1600.<br />

Atmosfera raccolta e suggestiva<br />

a Matera, dove i Sassi, Patrimonio<br />

Mondiale dell’Umanità, diventano<br />

teatro perfetto per rivivere la Passione<br />

di Cristo. Molto diffusa in Basilicata<br />

è la pastiera, ma in una versione<br />

povera rispetto alla napoletana, più<br />

barocca e ricca di sapori e colori.<br />

51


TRAVEL<br />

A Civita e a Frascineto, in Calabria,<br />

ma anche a Spezzano Albanese (CS)<br />

si tengono le Vallje, antiche danze<br />

accompagnate da canti popolari in<br />

Arbëresh (albanese). Tra le manifestazioni<br />

più emozionanti la processione<br />

dei Vattienti (flagellanti), che<br />

si svolge da secoli a Nocera Terinese<br />

(CZ) ogni venerdì e sabato santo.<br />

Mentre tra le specialità culinarie<br />

troviamo la pitta con niepita, cotta al<br />

forno e ripiena di marmellata d’uva,<br />

lavorata con cannella, noci tritate,<br />

cacao e liquore, o la pitta impiulata,<br />

tipica di Paola (CS), composta da<br />

due dischi sottili di pasta farciti con<br />

formaggio a fette, uova sode e soppressata,<br />

decorata con una croce e<br />

delle foglie di ulivo incrociate.<br />

Celebrazioni intense per tutta la<br />

Settimana Santa animano da secoli<br />

anche la Sicilia, come i riti risalenti al<br />

tempo della dominazione spagnola<br />

di Enna, la Real maestranza a Caltanissetta,<br />

la processione dei Misteri<br />

a Trapani. <strong>La</strong> processione delle Barette<br />

prevista per il venerdì santo, a<br />

Messina, è una particolare Via Crucis<br />

datata XV secolo che quest’anno<br />

si ferma, pur rimanendo viva nel<br />

ricordo dei fedeli.<br />

L’agnello, altro simbolo della Pasqua<br />

che rimanda alla crocifissione<br />

di Gesù, in Sicilia è assoluto protagonista<br />

in pasticceria: quello reale<br />

viene realizzato con pasta di mandorle<br />

e ripieno di torrone gelato ai<br />

canditi o gianduia alle nocciole,<br />

mentre l’agnello di cedro, sempre a<br />

base di pasta di mandorle finemente<br />

lavorata, ha un ripieno di cedro<br />

candito e una lunga cottura in forno<br />

per fissarne al meglio sapore e<br />

profumi. Esclusivamente messinese<br />

è il tronchetto pasquale preparato<br />

con morbido pandispagna e crema<br />

gianduia decorato con agnellino al<br />

pascolo. Poi c’è il dolce siciliano per<br />

antonomasia, la cassata, nata a Palermo<br />

tra il IX e XI secolo durante la<br />

dominazione araba. Proprio a quel<br />

periodo, infatti, risale il nome originario,<br />

qas’at (in arabo casseruola,<br />

scodella).<br />

Ricotta, zucchero, uova, vaniglia e<br />

arancia compongono le pardulas,<br />

squisite ciambelline sarde ripiene,<br />

preparate con pasta sfoglia di farina<br />

di semola, così come i piricchitus,<br />

una frolla all’uovo ricoperta di una<br />

particolare glassa al limone.<br />

Un tripudio di sapori, profumi e colori<br />

che può impreziosire la tavola<br />

degli italiani, per scambiarsi poi gli<br />

auguri a distanza. Un patrimonio di<br />

tradizioni antiche e preziose da riscoprire.<br />

<strong>La</strong> Pasqua di questo <strong>2020</strong>,<br />

seppur differente rispetto agli anni<br />

passati, resta carica di simboli e significati,<br />

e diventa occasione di riflessione<br />

e rinascita oggi ancor più<br />

necessaria.<br />

Scoppio del carro, Firenze<br />

© gimsan/AdobeStock<br />

52


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />

www.formazienda.com<br />

53


TRAVEL<br />

LA PASTIERA DI RENATO<br />

Uno dei piaceri riscoperti restando a casa è<br />

preparare una bella torta. <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong> ha chiesto<br />

al pasticcere Renato Ardovino la ricetta di<br />

uno dei dolci più amati di Pasqua: la pastiera. Il pastry<br />

chef di Battipaglia (SA) conduce Il dolce mondo di Renato,<br />

ogni lunedì alle 22 su Food Network (canale 33),<br />

un viaggio tra torte nuziali, babà, crostate, delizie al<br />

limone. Che siano dolci per eventi speciali o semplici<br />

richieste di parenti, amici e clienti affezionati, Renato<br />

trasforma ogni desiderio in una deliziosa realtà.<br />

© Tommy<br />

Renato Ardovino<br />

PASTIERA NAPOLETANA<br />

Ingredienti<br />

Per la base di pasta frolla<br />

250 gr di farina 00, 100 gr di zucchero<br />

a velo, 2 tuorli, 150 gr burro, 1<br />

bacca di vaniglia, 8 gr di lievito per<br />

dolci<br />

Per la farcitura<br />

500 gr di ricotta, 400 gr di zucchero<br />

semolato, 500 gr di grano cotto, 3<br />

uova, 50 gr di tuorlo, 70 gr di burro,<br />

200 ml di latte, buccia grattugiata<br />

di mezzo limone, essenza di fiori di<br />

arancio e arancia candita a cubetti<br />

(facoltativa) q.b.<br />

Preparazione<br />

Per la base di pasta frolla impastare,<br />

in una planetaria o sbattitore elettrico,<br />

il burro con lo zucchero. Unire i tuorli<br />

con i semi della bacca di vaniglia e, infine,<br />

la farina. <strong>La</strong>sciare riposare il composto<br />

in frigo per circa un’ora, coperto<br />

con la pellicola per alimenti. Con l’aiuto<br />

di un matterello, stendere la pasta<br />

frolla a uno spessore di circa 5 mm e<br />

trasferirla su una teglia dal diametro<br />

di circa 28 cm precedentemente imburrata.<br />

Mettere da parte una porzione<br />

avanzata di pasta frolla, che servirà<br />

per la finitura della torta.<br />

Per la farcitura porre in una casseruola<br />

il grano cotto, la buccia del limone,<br />

il burro e il latte. Portare a ebollizione<br />

mescolando di tanto in tanto, fino a ottenere<br />

un composto cremoso. <strong>La</strong>sciare<br />

raffreddare il composto ottenuto.<br />

Setacciare la ricotta in un contenitore e<br />

aggiungere lo zucchero, le uova intere,<br />

il tuorlo, la frutta candita (facoltativa),<br />

l’essenza di fiori di arancio e, infine, il<br />

composto di grano, mescolando fino a<br />

ottenere un composto omogeneo.<br />

Versare la farcitura nella teglia foderata<br />

di pasta frolla fino a sfiorare il bordo.<br />

Rifinire con sette strisce di pasta frolla<br />

disposte a griglia. Cuocere in forno<br />

preriscaldato a 170°C per 40 minuti.<br />

54


LA GENOVESE DI MICHELE<br />

Non sapete cosa cucinare per il pranzo di Pasqua?<br />

Ci pensa Michele Casadei Massari, Ceo,<br />

Founder ed Executive chef dei ristoranti Piccolo<br />

Cafè e <strong>La</strong> Lucciola di New York City. Un bolognese<br />

espatriato che ha fatto fortuna e, oggi, ricopre il ruolo di<br />

chef anche per la Biografilm Food Academy e la Ferrari<br />

North America Inc.<br />

Nonostante i tempi non siano dei migliori, Casadei Massari<br />

pensa al futuro. E in questo periodo di restrizioni da<br />

Covid-19 si è rimboccato le maniche: ha messo in piedi<br />

un fondo di previdenza sociale per sostenere il suo team<br />

e si è dato all’e-commerce con un nuovo caffè composto<br />

dalle migliori monorigine al mondo e una miscela ricca di<br />

antiossidanti, il #PiccoloLove. Il leit motiv è, ovviamente,<br />

andrà tutto bene.<br />

© Riccardo Piazza<br />

Michele Casadei Massari<br />

GENOVESE DI AGNELLO AL FORNO<br />

Ingredienti<br />

500 gr di fusilloni, 600 gr di polpa di<br />

agnello disossata e pulita, 600 gr di<br />

scalogno, olio extravergine di oliva, carota<br />

e sedano (per soffritto), 1 lt di brodo<br />

vegetale, 200 ml di latte intero, 150<br />

gr di Parmigiano Reggiano, 1 bicchiere<br />

di vino bianco, timo, sale e pepe q.b.<br />

Preparazione<br />

Porre sul fuoco una teglia in alluminio<br />

spessa 3 mm, coprire il fondo con olio<br />

evo, versare una fine dadolata di carote<br />

e sedano, soffriggere a fiamma bassa<br />

per circa sette minuti. Aggiungere<br />

lo scalogno pulito e tagliato in quarti,<br />

far rosolare a fuoco vivace per qualche<br />

minuto, aggiungere agnello, abbondante<br />

sale, pepe e continuare a dorare.<br />

Dopo qualche minuto versare un<br />

bicchiere di vino bianco, lasciare evaporare<br />

mescolando per evitare bruciature<br />

sul fondo della teglia. Poi versare<br />

il brodo e lasciare che il tutto si amalgami<br />

lentamente per quattro minuti a<br />

fiamma allegra (ma non troppo) e per<br />

dieci minuti a fuoco basso. Rimuovere<br />

la teglia dal fuoco e, dopo aver versato<br />

il latte, coprirla e sigillarla molto bene<br />

con la carta stagnola prima di inserirla<br />

in forno. Cuocere lentamente, per tre<br />

ore, a 165 gradi. Al termine della cottura<br />

far riposare per un’ora, fuori dal<br />

forno, rimuovendo la carta stagnola.<br />

Aggiustare di sale e, con un cucchiaio,<br />

prendere un po’ del ragù e farlo restringere<br />

in padella, a fuoco basso. Nel<br />

frattempo, cuocere la pasta molto al<br />

dente per poi unirla al ragù in padella.<br />

Far ritirare tutti i liquidi amalgamandoli<br />

con la pasta per due o tre minuti, per<br />

ottenere la legatura con la salsa. Infine,<br />

far riposare il tutto in padella per<br />

tre minuti, spolverare con abbondante<br />

Parmigiano Reggiano e coprire la pasta<br />

con un coperchio. Al termine, impiattare<br />

con garbo e buon appetito.<br />

55


UN TRENO DI LIBRI<br />

Invito alla lettura di Alberto Brandani<br />

[Presidente giuria letteraria Premio Internazionale Elba-Brignetti]<br />

Tutte le volte che in tv appare<br />

Rosario Fiorello o suo<br />

fratello Beppe, la maestra<br />

Susanna, a me cara, esclama: «Che<br />

soddisfazione deve essere per la<br />

mamma averli tutti e due belli, bravi<br />

e buoni! <strong>La</strong> madre dei Gracchi!». A<br />

parte il fatto che la signora Fiorello<br />

di figli ne ha quattro (e mi sembrano<br />

tutti bravi), questa battuta è rimbalzata<br />

nella mia mente al momento<br />

di scegliere il libro di aprile tra altri<br />

due fratelli colti, fascinosi e perbene<br />

(chissà la madre…), tra le pennellate<br />

da Macchiaioli dell’affresco fiorentino<br />

e toscano di Francesco Carofiglio<br />

(L’estate dell’incanto) e il thriller<br />

completamente sui generis del<br />

fratello Gianrico. Ho optato per <strong>La</strong><br />

misura del tempo, a metà strada tra<br />

il giallo, un trattato di diritto penale,<br />

gli amori svaniti di un tempo e continue<br />

variazioni ritmiche che ne fanno<br />

un romanzo sospeso tra riflessione<br />

e thriller, senza che mai si stacchi la<br />

corrente tra autore e lettore.<br />

In una conferenza, molti anni or<br />

sono, ricordo di aver sostenuto che<br />

ci sono due cose contro le quali nulla<br />

si può: il tumore e la giustizia ingiusta.<br />

Se queste cose accadono, la<br />

sventurata vittima può solo sperare<br />

di uscirne, prima o poi. Certo è che il<br />

tempo logora talvolta in via definitiva<br />

gli involontari protagonisti di queste<br />

vicende. Anche il cliente di Guerrieri,<br />

In viaggio con il Prof<br />

LA MISURA DEL TEMPO<br />

UN THRILLER SUI GENERIS, UN VIAGGIO NEI MEANDRI INSIDIOSI<br />

DELLA GIUSTIZIA. MENTRE IL TEMPO CONSUMA SE STESSO<br />

E DISTILLA LE VICENDE UMANE<br />

Carofiglio, sembra rientrare in questa<br />

categoria: accusato di omicidio,<br />

la giustizia ingiusta si accanisce contro<br />

di lui, ma del finale del thriller non<br />

svelerò nulla.<br />

L’amico e scrittore Diego De Silva<br />

aveva suggerito all’autore di scrivere<br />

un manuale di procedura penale,<br />

«convinto che un testo universitario<br />

firmato da un romanziere di successo<br />

sia un supporto didattico che affrancherebbe<br />

gli studenti dalla pedanteria<br />

di tanti libri». A nostro modesto<br />

avviso Carofiglio non ha dato retta<br />

a De Silva, pensiamo piuttosto che<br />

abbia voluto condurre con una prova<br />

di forza il lettore dentro labirinti inaccessibili<br />

a tutti se non a quei penalisti<br />

che frequentano assiduamente<br />

le aule dei tribunali e apparecchiano<br />

una perenne dialettica tra le ragioni<br />

della difesa e dell’accusa. <strong>La</strong> scelta<br />

di riprodurre integralmente parte<br />

degli atti processuali con caratteri<br />

tipografici specifici risponde alla<br />

spietata esigenza del legal thriller,<br />

che non dice mai se il protagonista<br />

è colpevole o innocente, solo se viene<br />

assolto o condannato. Il grande<br />

Nino, noto penalista toscano, è solito<br />

definire il processo penale come<br />

un duello western: vince solo chi si<br />

salva.<br />

Una seconda osservazione è relativa<br />

alla “misura del tempo”, un titolo<br />

se vogliamo proustiano. Mai come in<br />

l’avvocato ormai classico di Gianrico questa opera il tempo si muove se-<br />

Einaudi, pp. 288 € 18<br />

condo i sussulti dell’anima, i ricordi<br />

del cuore e la conturbante bellezza<br />

di Lorenza. Quando tale bellezza è<br />

descritta così bene in pochi frammenti,<br />

vuol dire che attimi di quella<br />

vita amorosa sono rimasti incompiuti.<br />

L’avvocato Guerrieri, eroe riluttante<br />

ma non troppo, a metà tra la stanca<br />

malinconia di Humphrey Bogart in<br />

Casablanca e i trench all’americana<br />

di Raymond Chandler, trova un qualche<br />

sollievo negli abbacinanti chiarori<br />

del lungomare di Bari. E come sia<br />

fisicamente il protagonista lo scoprirete<br />

facilmente girando pagina.<br />

57


UN TRENO DI LIBRI<br />

BRANI TRATTI DA<br />

LA MISURA DEL TEMPO<br />

Gianrico Carofiglio sul lungomare di Bari (da <strong>La</strong> Repubblica del 5 novembre 2019)<br />

© Michele Piscitelli/Agenzia Arcieri<br />

Iprimi tempi della professione<br />

mi piaceva andare in carcere.<br />

Attorno ai trent’anni mi dava l’idea<br />

di essere uno che si occupava di<br />

cose serie. Uno dal cui lavoro dipendevano<br />

cose serie. Il che, in qualche<br />

misura, era vero.<br />

Ma a me interessava l’aspetto vanitoso,<br />

addirittura narcisistico della<br />

faccenda, anche se non lo ammettevo<br />

nemmeno con me stesso. Così<br />

parlavo dell’entrare in carcere, del<br />

doverci andare, come di una spiacevole<br />

incombenza. Invece attraversare<br />

quei cancelli che si aprivano<br />

e si richiudevano alle mie spalle mi<br />

regalava una malsana gratificazione.<br />

Potevo accedere quando volevo<br />

a quel luogo arcano e proibito, per<br />

incontrare le creature che vi erano<br />

custodite, e potevo uscirne quando<br />

volevo.<br />

Col passare degli anni la gratificazione<br />

andò sempre più attenuandosi, e<br />

si trasformò in routine. Quell’aprirsi<br />

e richiudersi e riaprirsi e richiudersi<br />

di cancelli, quello scricchiolare di<br />

cardini e quel rumore di chiavistelli,<br />

quei passi cadenzati di uomini e<br />

donne in divisa diventarono segmenti<br />

di un più ampio ritmo, uguale<br />

e ripetitivo, insieme alle mattine in<br />

tribunale fra udienze e cancellerie,<br />

ai pomeriggi in studio, fra clienti e<br />

fascicoli.<br />

Infine sono andato oltre la monotonia<br />

della routine, ed entrare in carcere<br />

mi è diventato sempre meno<br />

sopportabile. Per via della gente<br />

prigioniera. Non sto facendo una riflessione<br />

teorica o, come si dice, del<br />

buonismo da quattro soldi. Semplicemente<br />

faccio più fatica a sopportare<br />

l’idea di persone chiuse dietro le<br />

sbarre. È inevitabile, in molti casi, ma<br />

saperlo non aiuta.<br />

Il sovrintendente che mi accompagnò<br />

alla saletta avvocati si chiamava<br />

Smaldino. Era un tipo gentile, anche<br />

con i detenuti, veniva da un paese<br />

dell’entroterra, sapevo che per hobby<br />

allevava e addestrava cani. Era un<br />

58


Un assaggio di lettura<br />

po’ che non ci incontravamo.<br />

– Da quanto tempo ci conosciamo<br />

lei e io, avvocato Guerrieri?<br />

– Almeno vent’anni, temo. Forse<br />

qualcosa di più.<br />

– Io sono arrivato a Bari ventitre anni<br />

fa. Venivo da Rebibbia e prima ero in<br />

Sardegna. Lei è stato uno dei primi<br />

avvocati che ho conosciuto. Era un<br />

ragazzo, allora. Dunque ci conosciamo<br />

da ventitre anni.<br />

– Non le ci vorrà molto per la pensione.<br />

– Mi mancano due anni per potermi<br />

dedicare a tempo pieno ai miei cani.<br />

Camminavamo l’uno accanto all’altro,<br />

con i nostri passi che andavano<br />

a ritmo alternato. Parlavamo guardando<br />

avanti. Così non vidi subito la<br />

smorfia appena accennata sul volto<br />

di Smaldino, ma la intuii da un impercettibile<br />

cambio del tono. Un’incrinatura.<br />

– Se lo ricorda D’Ippolito?<br />

– L’ispettore coi baffoni? Certo che<br />

me lo ricordo.<br />

– Lui ci è andato in pensione, l’anno<br />

scorso. E tre settimane dopo ha<br />

avuto un ictus. Per fortuna non sono<br />

riusciti a salvarlo, sarebbe rimasto<br />

come un vegetale. Da quando è<br />

capitato mi ha preso la paura che<br />

possa succedere pure a me. Aspetti<br />

tanto a lungo quel periodo della vita,<br />

pensi che sarai ancora abbastanza<br />

giovane per dedicarti alle cose che<br />

ti piacciono. Invece muori.<br />

[...]<br />

Il ragazzo che suonava la chitarra<br />

© My Movie/Ansa<br />

Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in una scena del film Casablanca, di Michael Curtiz<br />

59


UN TRENO DI LIBRI<br />

Un assaggio di lettura<br />

e la ragazza che cantava erano su<br />

un divano; attorno, circondate dai<br />

libri, persone sedute su un tappeto<br />

in terra o su seggiole e sgabelli.<br />

Non era la classica situazione da<br />

festa fra amici. Sembrava piuttosto<br />

uno spettacolo, con due artisti e un<br />

pubblico.<br />

Quando arrivai stavano facendo<br />

Harvest, di Neil Young. Lei aveva<br />

una voce sicura, un po’ roca; pareva<br />

una professionista. Si guardava le<br />

mani, e non sbagliò una sola parola<br />

della canzone. Aveva lunghe, eleganti<br />

sopracciglia nere, capelli foltissimi<br />

e mossi, un viso d’altri tempi,<br />

con uno sguardo in equilibrio fra<br />

malinconia e arroganza.<br />

Mi accomodai su uno sgabello nelle<br />

retrovie. Quando finirono, tutti applaudimmo<br />

e la ragazza – non una<br />

ragazzina, era più grande di me –<br />

ringraziò con un paio di lievi inchini.<br />

Fu così che i nostri sguardi si incrociarono.<br />

Io pensai – è una delle cose<br />

che ricordo con maggior precisione<br />

– che avrei voluto conoscerla e<br />

passare la vita con lei. Subito dopo<br />

pensai che nessuna delle due cose<br />

sarebbe accaduta, certo non la seconda,<br />

e divenni inquieto.<br />

Lei, ignara, o forse consapevole, del<br />

mio turbamento, sussurrò qualcosa<br />

al chitarrista. Lui annuì, cambiò accordatura<br />

e attaccò, cominciando<br />

© Anobii.com<br />

Feltrinelli Editore, pp. 400 € 7,75<br />

a fischiare – un fischio impostato,<br />

melodioso – l’intro di Heart of Gold.<br />

<strong>La</strong> ragazza cantava e ogni tanto<br />

alzava lo sguardo verso di me, tagliando<br />

l’aria fra noi.<br />

[...]<br />

– Oddio, sei un avvocato? Come sei<br />

arrivato qua?<br />

Continuammo a chiacchierare e a<br />

bere e a fumare. Finimmo la bottiglia<br />

e ne prendemmo un’altra. Motivo<br />

per cui da un certo momento in<br />

poi i miei ricordi diventano sfumati.<br />

Non potrei testimoniare con attendibilità<br />

su quello che dissi e su<br />

quello che disse lei. Anche perché<br />

ero distratto dalla sua vicinanza, dal<br />

suo profumo appena percepibile,<br />

dal contatto che ogni tanto, in modo<br />

apparentemente casuale, si produceva<br />

fra i nostri corpi.<br />

Ricordo però che lei rideva e io pensavo<br />

che quella risata portava guai<br />

e io volevo ficcarmi nei guai, il più<br />

presto possibile.<br />

[...]<br />

Continuammo a parlare di quello<br />

che faceva – c’erano punti su cui<br />

era alquanto evasiva e non insistetti<br />

– e di molto altro. Pensavo che non<br />

avevo mai conosciuto una ragazza –<br />

una donna, in realtà – che fosse contemporaneamente<br />

così bella, affascinante,<br />

spiritosa. Il fatto che una<br />

donna tanto fuori del comune fosse<br />

lì con me a cenare e chiacchierare,<br />

e che addirittura fosse stata lei a<br />

cercarmi, rappresentava un mistero<br />

che preferivo non indagare.<br />

[...]<br />

<strong>La</strong> casa era in ordine, ma non in<br />

modo ossessivo; aleggiava un buon<br />

odore eppure – lo so che corro il rischio<br />

di applicare al ricordo il senno<br />

di poi – c’era qualcosa che non riuscii<br />

a mettere a fuoco e che produceva<br />

una dissonanza. Come se gli<br />

ambienti non fossero davvero abitati.<br />

Utilizzati, ma non abitati. Non<br />

so, non sono capace di dire cosa<br />

mi producesse una simile sensazione<br />

e, appunto, non so dire se l’ebbi<br />

proprio in quel momento. Sta di fatto<br />

che la mia memoria dell’episodio<br />

è associata a un sottile, palpabile<br />

disagio. Quasi l’intuizione di un pericolo<br />

latente.<br />

– Ti dispiace se non perdiamo tempo<br />

a fare le persone beneducate?<br />

E la birra e una sigaretta ce le prendiamo<br />

dopo?<br />

– Mai stato beneducato, – mi riuscì<br />

di dire soltanto.<br />

Più tardi mi chiese se volessi un<br />

passaggio in macchina. – Grazie,<br />

vado a piedi, non abito lontano. –<br />

Allora io dormo. Sono stanchissima,<br />

è stata una giornata faticosa, – disse<br />

lei, girandosi nel letto. Forse dormiva<br />

già quando mi chiusi la porta<br />

alle spalle.<br />

[...]<br />

Un grande matematico, Stefan Banach,<br />

diceva che i bravi matematici<br />

sono capaci di cogliere le analogie.<br />

Lo stesso vale per i giuristi. Anche il<br />

bravo giurista è capace di cogliere<br />

le analogie, e per farlo, naturalmente,<br />

è fondamentale che possieda in<br />

primo luogo il sapere tecnico.<br />

Ma non è sufficiente. Per accorgersi<br />

delle analogie il giurista non può<br />

accontentarsi delle regole interne<br />

alla disciplina di cui si occupa. È<br />

necessario che impari a osservarle<br />

dall’esterno, queste regole, in modo<br />

da coglierne con distacco la natura<br />

e i limiti.<br />

Un giurista deve – sottolineo deve –<br />

dedicare una cospicua parte del<br />

proprio tempo a cose che con il diritto,<br />

all’apparenza, non c’entrano<br />

nulla: leggere buoni romanzi, vedere<br />

buon cinema, anche buona televisione.<br />

Insomma nutrirsi di buone<br />

storie.<br />

Perché deve, si potrebbe legittimamente<br />

chiedere? Perché è l’arte<br />

del racconto a ricordarci come non<br />

esista una sola risposta di fronte<br />

ai dilemmi umani. Essi sono inevitabilmente<br />

ambigui. I personaggi<br />

dei buoni romanzi, dei buoni film,<br />

rappresentano i diversi punti di vista<br />

sul reale. Pensate a un’opera<br />

geniale come Rashōmon, dove una<br />

storia che parrebbe semplicissima<br />

diventa, nei racconti dei quattro<br />

protagonisti, una pluralità di storie<br />

addirittura incompatibili fra loro. O<br />

pensate a quel passaggio dei Fratelli<br />

Karamazov in cui Ivan chiede<br />

al fratello Alëša se per garantire<br />

la felicità all’intero genere umano<br />

sarebbe disposto a torturare una<br />

bambina.<br />

60


Lo scaffale della <strong>Freccia</strong><br />

L’ESTATE DELL’INCANTO<br />

Francesco Carofiglio<br />

Piemme, pp. 272 € 17,50<br />

È l’estate del 1939: Miranda e sua<br />

madre raggiungono Villa Ada,<br />

la casa del nonno paterno. <strong>La</strong><br />

cascina e il bosco misterioso che<br />

la circonda con le sue creature<br />

parlanti sono raccontate con la<br />

tavolozza dei Macchiaioli. Miranda<br />

conoscerà <strong>La</strong>po, il nipote del<br />

fattore, le scorribande in bicicletta,<br />

le scoperte pericolose, il primo<br />

innocente bacio. È l’incantesimo<br />

di una giovinezza improvvisa.<br />

CATERINA DE’ MEDICI<br />

Alessandra Necci<br />

Marsilio, pp. 384 € 18<br />

Sovrana dotata di incomparabile<br />

ingegno, Caterina de’ Medici è una<br />

delle figure più straordinarie del<br />

’500. Mal compresa e avversata<br />

da contemporanei e posteri, la sua<br />

personalità complessa si presta<br />

a innumerevoli e controverse<br />

interpretazioni. Tra luci e ombre,<br />

Alessandra Necci restituisce un<br />

ritratto inedito di una geniale<br />

mente politica, che sembra<br />

incarnare il Principe al femminile.<br />

L’ALBATRO<br />

Simona Lo Iacono<br />

Neri Pozza, pp. 222 € 16,50<br />

Palermo, 1903. Giuseppe Tomasi di<br />

<strong>La</strong>mpedusa è un bambino solitario<br />

e contemplativo, uno di quelli che<br />

preferiscono «la stranezza delle<br />

cose alle persone», avendo «per<br />

compagnia solo il silenzio». Figlio<br />

unico di una nobile famiglia siciliana,<br />

vive nello sfarzoso palazzo di via<br />

<strong>La</strong>mpedusa, circondato unicamente<br />

da adulti, dei cui discorsi, tuttavia,<br />

capisce ben poco. Un mondo antico<br />

e immaginario.<br />

I MILITARI ITALIANI<br />

NEI LAGER NAZISTI<br />

Mario Avagliano, Marco Palmieri<br />

Il Mulino, pp. 456 € 26<br />

Circa 650mila soldati, dopo l’armistizio<br />

dell’8 settembre 1943, furono<br />

catturati e deportati dai tedeschi.<br />

A tutti fu offerto di aderire alle SS o<br />

alla Repubblica di Salò ed essere<br />

rimpatriati. Ma pochi accettarono: la<br />

massa scelse la prigionia nei lager,<br />

come atto di resistenza. Una pagina<br />

a lungo trascurata, ora recuperata<br />

attraverso le voci vivide e dettagliate<br />

dei protagonisti. G.B.<br />

FFFORTISSIMO<br />

Alberto Sinigaglia<br />

Accademia Perosi, pp. 304 € 26<br />

Tre “f” sul pentagramma indicano<br />

l’esecuzione di un pezzo con il<br />

massimo sforzo: testa, cuore,<br />

muscoli e polmoni. Il volume<br />

interroga i protagonisti della<br />

grande musica, attraverso<br />

articoli dell’autore pubblicati sul<br />

quotidiano <strong>La</strong> Stampa tra il 1972<br />

e il 2016. Vite vissute al massimo,<br />

tra umanità, cultura e progetti.<br />

Tra i big Stefano Bollani e Nicola<br />

Piovani. G.B.<br />

CORPI SPECIALI<br />

Francesca D’Aloja<br />

<strong>La</strong> Nave di Teseo, pp. 264 € 18<br />

Storie di donne e uomini di grande<br />

talento – alcuni molto famosi, altri<br />

dimenticati e incompresi –<br />

frutto di incontri dell’autrice o<br />

approfonditi seguendo le leggende<br />

che raccontano le gesta dei<br />

protagonisti. Una galleria di vite<br />

che stimolano la fantasia, da <strong>La</strong>ura<br />

Antonelli a Franca Valeri fino a Claudio<br />

Caligari, passando per la ginnasta<br />

Nadia Comaneci e il primo occidentale<br />

diventato <strong>La</strong>ma in Tibet. G.B.<br />

61


AMBIENTE<br />

GLOBAL DIGITAL<br />

EARTH DAY<br />

IL 22 APRILE <strong>2020</strong> È IL 50ESIMO ANNIVERSARIO DELLA GIORNATA<br />

MONDIALE DELLA TERRA E GLI ABITANTI DEL PIANETA ASSEDIATI<br />

DAL COVID-19 SI RIUNISCONO SUL WEB. LA PRIMA MOBILITAZIONE<br />

GLOBALE PER AFFRONTARE LE MINACCE PIÙ URGENTI PER LE<br />

PERSONE E L'AMBIENTE<br />

di Silvia Del Vecchio - s.delvecchio@fsitaliane.it<br />

«<br />

Che si tratti di coronavirus o della crisi climatica<br />

globale, non possiamo rinunciare a combattere.<br />

Al contrario, spostiamo le nostre energie e i nostri<br />

sforzi verso nuovi modi di mobilitare il mondo all’azione»,<br />

si legge su earthday.org. Una maratona online è l’unica<br />

soluzione per partecipare tutti, uniti ma distanti, e riflettere<br />

ora più che mai sulle misure da attuare per difendere la<br />

salute nostra e del pianeta. Il presidente di Earth Day Italia,<br />

Pierluigi Sassi, l’ex schermitrice Valentina Vezzali e il comico<br />

Max Paiella ci raccontano il progetto Villaggio per la<br />

Terra , che quest’anno dalla consueta sede in Villa Borghese<br />

a Roma trasloca sul web.<br />

Un momento del Villaggio per la Terra di Roma (2018)<br />

62


«<strong>La</strong> Giornata della Terra <strong>2020</strong> è molto più di un giorno.<br />

È un momento storico in cui i cittadini del mondo insorgono in un appello unito per la<br />

creatività, l’innovazione, l’ambizione e il coraggio di cui abbiamo bisogno per cambiare»<br />

[earthday.org]<br />

© Daniele Romagnoli<br />

Papa Francesco e il presidente di Earth Day Italia, Pierluigi Sassi, incontrano il pubblico del Villaggio per la Terra (2018)<br />

PIERLUIGI SASSI<br />

Come sta vivendo questa situazione<br />

di emergenza nazionale e mondiale,<br />

e quale appello diffonderà in occasione<br />

della Giornata della Terra?<br />

Il primo pensiero non può che andare<br />

alle vittime di questa tragedia globale<br />

che soffoca il respiro dei pazienti<br />

e dei loro cari, spesso costretti ad<br />

assistere a distanza alla loro dipartita.<br />

Il Covid-19 ci ha fatto sentire sulla<br />

pelle quanto piccolo sia in realtà<br />

questo nostro pianeta. Intere generazioni<br />

lo hanno vissuto come luogo<br />

di conquista, dalle risorse infinite che<br />

potevano essere depredate a sazietà.<br />

<strong>La</strong> verità, però, è che siamo un<br />

ecosistema fragile nel quale la vita<br />

è resa possibile da equilibri delicatissimi,<br />

dove anche i microrganismi<br />

possono produrre effetti devastanti.<br />

Qualche anticipazione sulla maratona<br />

online per la Giornata della<br />

Terra del 22 aprile?<br />

Earth Day è un network mondiale<br />

che conta oltre 75mila partner in 193<br />

Paesi. Coinvolgiamo ogni anno più di<br />

un miliardo di persone e in questo<br />

50esimo anniversario puntavamo<br />

a raddoppiare il numero dei partecipanti.<br />

Il coronavirus ci ha spinto a<br />

spostare online gli eventi colossali<br />

nei quali erano coinvolti personaggi<br />

come Leonardo di Caprio, Sting, Paul<br />

McCartney. L’Italia è stata chiamata<br />

ad aprire le celebrazioni assieme a<br />

papa Francesco, che può considerarsi<br />

il più autorevole e noto ambientalista<br />

del secolo. Il Pontefice dedica<br />

l'udienza del 22 aprile proprio a<br />

questo tema. Quindi, grazie al web,<br />

la promessa di festeggiare l'Earth<br />

Day insieme a lui viene mantenuta.<br />

Seguiteci su earthdayitalia.org e villaggioperlaterra.it.<br />

Cosa si sente di dire rispetto alla<br />

mancata tutela dell’ambiente e<br />

delle specie animali che inevitabilmente<br />

compromette l’ecosistema e<br />

la salute del pianeta?<br />

Il cambiamento climatico e lo sfruttamento<br />

delle risorse naturali in misura<br />

molto superiore alla capacità<br />

della Terra di rigenerarle stanno infliggendo<br />

ferite profonde al mondo<br />

che conosciamo. I nostri figli vivranno<br />

una natura molto più povera di<br />

bellezza. Migliaia di specie sono già<br />

estinte e altre, come la tigre, sono<br />

condannate. Il clima sarà sempre più<br />

ostile e pericoloso, l’acqua scarseggerà<br />

e l’innalzamento dei mari causato<br />

dallo scioglimento dei ghiacciai<br />

cancellerà molte delle terre conosciute.<br />

Tutto questo non perché<br />

manchino alternative, bensì perché<br />

pochissimi ricchi devono continuare<br />

ad accumulare tanto di quel denaro<br />

che non avranno mai la possibilità di<br />

spendere.<br />

Otto uomini da soli, oggi, hanno la<br />

stessa ricchezza della metà più povera<br />

del pianeta, quasi quattro miliardi<br />

di persone. Ha senso? E sapete<br />

perché questo succede? Perché ci<br />

facciamo ingannare da finti bisogni e<br />

da un inutile desiderio di accumulo.<br />

Consumiamo meno e viviamo meglio,<br />

è l’unica strada.<br />

Dove vorrebbe andare – e perché<br />

– appena finirà l’emergenza coronavirus?<br />

A Milano. Questa splendida città teneva<br />

in piedi l’economia e l’immagine<br />

del nostro Paese ed è stata devastata<br />

più di ogni altra dalla pandemia. Il mio<br />

impegno civile sposterà il suo baricentro<br />

verso il meraviglioso capoluogo<br />

lombardo, che rappresenta secondo<br />

me la migliore icona di un’Italia che<br />

non mancherà di rialzarsi.<br />

pierluigi.sassi.1<br />

63


AMBIENTE<br />

© Lorenzo Gobbi/Smile Vision Srl<br />

Valentina Vezzali, ex schermitrice e pluricampionessa olimpica, testimonial del Villaggio per la Terra, del gruppo sportivo della Polizia<br />

Fiamme Oro e della campagna #4women4earth di Earth Day Italia (2018)<br />

VALENTINA VEZZALI<br />

Come sta vivendo questo difficile<br />

momento?<br />

È una situazione inattesa a cui credo<br />

che nessuno fosse preparato. Sicuramente<br />

è un momento di ansia e<br />

preoccupazione, ma è anche un’occasione<br />

di riflessione e riscoperta di<br />

alcuni valori importanti come la famiglia.<br />

Da sportiva apprezzo molto<br />

lo spirito di squadra che sta emergendo<br />

da più parti d’Italia. Salvo rare<br />

eccezioni, siamo tutti convinti di dover<br />

contribuire a questa sfida, anche<br />

semplicemente restando a casa.<br />

Farà parte della maratona online di<br />

questa edizione del Villaggio della<br />

Terra…<br />

Per me è un onore: questa iniziativa<br />

e la campagna #4women4earth<br />

stanno diventando degli importanti<br />

appuntamenti annuali, soprattutto<br />

perché veicolano messaggi fondamentali<br />

in modo nuovo ed efficace.<br />

Quello che stiamo vivendo deve portarci<br />

a comprendere meglio quanto<br />

siamo tutti legati in questo mondo<br />

ormai senza confini. E che i comportamenti<br />

di ognuno innescano un<br />

meccanismo corale che può essere<br />

nocivo o positivo per l’intera comunità.<br />

In tal senso, il rispetto della natura<br />

dev’essere il motore propulsivo di<br />

ciascuno, iniziando dai piccoli gesti<br />

quotidiani.<br />

L’ambiente e lo sport, per tutti e di<br />

tutti. Quale equilibrio possibile?<br />

<strong>La</strong> soluzione ruota attorno a una parola:<br />

rispetto. Lo sport è la culla del<br />

rispetto delle regole, degli avversari,<br />

degli arbitri e, in primo luogo, del<br />

rispetto di sé. Chi rispetta se stesso<br />

non può non avere cura dell’ambiente<br />

in cui vive e da cui trae sostentamento.<br />

Ecco perché ritengo che<br />

fare sport faccia bene all’ambiente:<br />

ti porta a guardare al mondo intorno<br />

come a una realtà strumentale e utile<br />

al raggiungimento dei tuoi obiettivi.<br />

Un augurio per il 50esimo Earth<br />

Day?<br />

Spero che si possa vedere il mondo<br />

prendere consapevolezza e stringersi<br />

in un unico abbraccio intriso di solidarietà<br />

reciproca. Ci sono tante sfide<br />

che dobbiamo affrontare ogni giorno<br />

e, se non lo si fa uniti e consapevoli<br />

di esserlo, anche la più semplice si<br />

rivelerà ardua.<br />

Dove vorrebbe andare – e perché –<br />

appena finirà l’emergenza coronavirus?<br />

A Milano. Ho voglia di rivedere questa<br />

città tornare a essere viva, attiva<br />

e vivace. Sarà il segnale che tutto è<br />

davvero finito ed è andato bene.<br />

ValentinaVezzaliOfficial<br />

VVezzali<br />

IL MANIFESTO PER LA CULTURA<br />

<strong>La</strong> direttrice artistica del Villaggio per la Terra, Giulia Morello, chiama il mondo dell'arte e della cultura a lottare per lo<br />

sviluppo sostenibile. «<strong>La</strong> cultura, bene comune e anche diritto di ognuno, deve essere un elemento fondamentale per il<br />

rilancio dell’economia e del Paese, e questo può avvenire solo cambiando la sua narrazione. A partire dal primo assunto da<br />

capovolgere, che vede ancora la cultura tra le prime voci a essere azzerate in caso di crisi economica, quasi a sminuirne la<br />

funzione a mero intrattenimento. Oggi, invece, questo Manifesto diventa un marchio di riconoscimento per qualsiasi attore<br />

del campo culturale che voglia farsene parte attiva», spiega la Morello. Per saperne di più: direfarecambiare.org.<br />

64


MAX PAIELLA<br />

È da anni impegnato a promuovere la<br />

formazione di una nuova coscienza<br />

ambientale. Come sta vivendo questa<br />

battaglia contro il coronavirus?<br />

<strong>La</strong> reclusione forzata ci ha posto di<br />

fronte a noi stessi, riportandoci anche<br />

un po’ alle origini. Mi sto dedicando<br />

al giardinaggio e, come me, si vedono<br />

sempre più persone coltivare un<br />

piccolo orto sul balcone. C’è una forte<br />

necessità di ritrovare il contatto con la<br />

natura, alla quale siamo strettamente<br />

legati. Le nostre priorità sono cambiate<br />

rispetto a poche settimane fa: quanto<br />

tempo ci mette l’insalata a crescere?<br />

Forse meno del tempo che si impiega<br />

in fila al supermercato. Ognuno di<br />

noi, poi, ha riscoperto la propria casa<br />

e ora se ne occupa, imbiancando, aggiustando<br />

e apportando migliorie, e<br />

abbiamo l’opportunità di fare lo stesso<br />

lavoro anche interiormente.<br />

Stiamo capendo a fondo il significato<br />

della parola libertà. Giorgio Gaber<br />

diceva: «<strong>La</strong> libertà non è uno spazio<br />

libero, libertà è partecipazione». Lo<br />

spirito di cooperazione che abbiamo<br />

tirato fuori in questa emergenza ci ha<br />

fatto sentire di essere una nazione.<br />

Da questo a capire che siamo anche<br />

un continente, e un pianeta, il passo<br />

è breve.<br />

Pronto per la maratona online del<br />

50esimo Villaggio della Terra?<br />

Certo, offrirà la stessa ricchezza di<br />

contenuti e la stessa gioia di parteciparvi,<br />

e raggiungerà tutti, comodamente,<br />

a casa.<br />

Un appello per il pianeta?<br />

Il concetto del rispetto ambientale è<br />

diventato di moda, ma me ne rallegro:<br />

tuteliamo l’animale “uomo” dandogli<br />

fiducia ma anche regole, perché può<br />

fare tanti danni. Penso che il poco rispetto<br />

per l’ambiente sia una delle<br />

cause di questa pandemia: la deforestazione<br />

che avvicina sempre più gli<br />

animali selvatici a noi, l’inquinamento<br />

che abbassa le difese immunitarie e<br />

favorisce il proliferare dei virus. Dobbiamo<br />

imparare nuovamente a vivere<br />

in equilibrio con la natura, come fanno<br />

tutti gli esseri viventi e come facevamo<br />

anche noi prima di diventare “sapiens”.<br />

Ma questo l’uomo «lo sapiens<br />

o non lo sapiens»?<br />

Dove vorrebbe andare – e perché –<br />

appena finirà l’emergenza coronavirus?<br />

Stiamo capendo quanto sia importante<br />

la socialità, quanto abbiamo<br />

bisogno di stare insieme. Appena finita<br />

l’emergenza non importa dove,<br />

ma con chi: sarà emozionante andare<br />

a mangiare una pizza con gli amici a<br />

Trastevere.<br />

maspajel MaxPaiella<br />

Max Paiella, comico, cantante e imitatore, testimonial di Earth Day Italia<br />

65


AMBIENTE<br />

INSIEME<br />

PER LA TERRA<br />

66


RIDURRE L’IMPATTO DELL’UOMO<br />

SULL’AMBIENTE È POSSIBILE. MA SOLO CON<br />

LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI.<br />

FEDERICA GASBARRO, ATTIVISTA DI FRIDAYS<br />

FOR FUTURE, RACCONTA IL SUO IMPEGNO<br />

DA STRIKER SULLE ORME DI GRETA<br />

di Michela Gentili<br />

michelagentili<br />

Federica Gasbarro<br />

Non basta un’onda a lavarla<br />

via. Perché quella dell’uomo<br />

sulla Terra non è l’impronta<br />

effimera di un piede nudo sulla<br />

sabbia. Ma la traccia indelebile di una<br />

suola sull’asfalto appena steso. Ora<br />

che quel passo costante ha interrotto<br />

il suo ritmo – silenziato da una pandemia<br />

che ha arrestato il mondo – i segni<br />

impressi sul pianeta appaiono più tangibili.<br />

A ricordarci che tornare indietro<br />

è impossibile. E si può andare avanti<br />

solo imparando a procedere in punta<br />

di piedi.<br />

«L’umanità si trova davanti a un bivio,<br />

dobbiamo decidere adesso da<br />

che parte andare e come vogliamo<br />

che siano le condizioni di vita di tutte<br />

le specie nel nostro futuro», era<br />

stato il monito dell’attivista svedese<br />

Greta Thunberg durante la Giornata<br />

Mondiale della Terra. 2019. A ribadire<br />

l’urgenza di una scelta anche i ragazzi<br />

di Fridays for Future, il movimento<br />

spontaneo nato sulla scia dei suoi<br />

venerdì di protesta per portare l’attenzione<br />

mondiale sui cambiamenti<br />

climatici. Tra loro Federica Gasbarro,<br />

25 anni, studentessa di Scienze Biologiche<br />

all’Università di Roma Tor Vergata,<br />

che da oltre un anno milita nel<br />

movimento e su questa esperienza ha<br />

pubblicato il libro Diario di una striker.<br />

Perché nei confronti del clima non<br />

sono state messe in campo le stesse<br />

azioni globali decise per contrastare<br />

il Covid-19?<br />

Il coronavirus è un pericolo immediato,<br />

a tutti spaventa l’idea di poter<br />

essere la prossima vittima. Nel caso<br />

delle catastrofi naturali, invece, la correlazione<br />

causa-effetto è più a lungo<br />

termine. E poi è una tragedia che ha<br />

coinvolto fin da subito i Paesi più sviluppati,<br />

la Cina, i principali Stati europei,<br />

gli Usa.<br />

Il blocco mondiale seguito alla pandemia<br />

ha portato alla chiusura delle<br />

imprese e alla riduzione degli spostamenti,<br />

abbattendo in modo sensibile<br />

l’inquinamento. Un paradossale<br />

effetto positivo?<br />

Ovvio che in questa situazione i risultati<br />

sono frutto di una costrizione. Ma<br />

ci devono far riflettere sul fatto che<br />

diminuire le emissioni di CO 2<br />

è possibile.<br />

Tutto può cambiare se si fanno<br />

le scelte giuste, mentre spesso ci nascondiamo<br />

dietro la scusa che impegnarsi<br />

non serva a niente.<br />

Quali abitudini quotidiane sono poco<br />

sostenibili?<br />

Quelle in cui si agisce senza pensare,<br />

in modo sconsiderato. Come non<br />

curarsi della differenziata pensando<br />

che sia inutile o spostarsi in auto per<br />

abitudine, magari senza una reale<br />

esigenza. È importante comprendere<br />

in modo semplice l’effetto di certi<br />

comportamenti: solo una volta che<br />

le persone hanno preso coscienza<br />

del problema possono cominciare a<br />

cambiare. È difficile far rispettare una<br />

domenica ecologica senza spiegare a<br />

che cosa serve. Ma se si capisce fino<br />

in fondo l’utilità di una disposizione,<br />

viene più naturale metterla in atto.<br />

Come ti impegni a tutelare l’ambiente<br />

ogni giorno?<br />

Uso la borraccia e cerco di fare la spesa<br />

alla spina. Se devo andare per forza<br />

al supermercato, peso la frutta e la<br />

verdura utilizzando speciali sacchetti<br />

in tessuto. Faccio quel che posso, anche<br />

se non sono perfetta: ci sono errori<br />

che sfuggono o comportamenti<br />

difficili da portare avanti. Ma se non si<br />

comincia non cambierà mai nulla.<br />

Perché ti sei avvicinata a Fridays for<br />

Future?<br />

Mi ha attirato l’idea che fosse apartitico,<br />

non si basasse su ideologie ma<br />

67


AMBIENTE<br />

Federica Gasbarro e Greta Thunberg allo Youth Climate Summit dell'Onu, il 21 settembre 2019<br />

su dati scientifici. Era l’inizio del 2019,<br />

già studiavo all’università. Ho contattato<br />

il gruppo sui social e sono stata<br />

invitata a scendere in piazza con loro,<br />

un venerdì qualsiasi. Da lì non ne ho<br />

più perso uno…<br />

Fino al primo Global strike, il 15 marzo<br />

2019, che ha coinvolto 100 Paesi<br />

del mondo. Come l’hai vissuto?<br />

Avevo paura, ero molto più timida di<br />

adesso. Ma sono comunque riuscita a<br />

fare un discorso su un palco, nel centro<br />

di Roma, legato all’ecologia davanti<br />

a 30mila persone.<br />

Hai mai incontrato Greta?<br />

Un mese dopo quell’evento, durante<br />

lo sciopero per il clima del 19 aprile,<br />

nella Capitale. Pensavo che fosse<br />

inavvicinabile, invece abbiamo potuto<br />

scambiarci diverse opinioni. È una ragazza<br />

semplice, che si è documentata<br />

e ha riconosciuto una grave crisi nel<br />

mondo attuale.<br />

Da anni gli scienziati lanciano allarmi<br />

sul clima, ma solo lei è riuscita a<br />

concentrare l’attenzione del mondo<br />

su questo tema. Perché?<br />

Evidentemente prima i tempi non erano<br />

maturi. Succede anche nella medicina<br />

o nella scienza: a volte si fanno<br />

scoperte che vengono riconosciute<br />

ufficialmente solo tanti anni dopo. E<br />

poi serve la persona giusta al momento<br />

giusto: Greta ha avuto la capacità di<br />

arrivare al cuore della questione.<br />

Come è riuscita a far scendere i giovani<br />

in piazza?<br />

<strong>La</strong> scomparsa delle api o gli orsi polari<br />

che non sanno più cosa mangiare<br />

sono argomenti che risultano troppo<br />

distanti dalle persone. Ma quando entrano<br />

in gioco la salute o la possibilità<br />

di non avere cibo né acqua è più facile<br />

catturare l’interesse. Greta ci ha fatto<br />

sentire tutti chiamati in causa.<br />

Lei ha smesso di prendere aerei. E<br />

ha spinto sua madre – cantante lirica<br />

– ad abbandonare la carriera internazionale<br />

per non dover viaggiare<br />

all’estero. Non è troppo secondo te?<br />

Tutto va valutato con spirito critico.<br />

Greta deve far passare un messaggio:<br />

la scorsa estate ha attraversato<br />

l’Atlantico in barca a vela per partecipare<br />

allo Youth Climate Summit<br />

dell'Onu e ci ha messo 15 giorni per<br />

arrivare a New York. Ma non tutti possono<br />

fare la stessa cosa, ovviamente.<br />

Per quanto mi riguarda, in quell’occasione<br />

ho dovuto prendere l’aereo.<br />

Confido però che arrivi presto il giorno<br />

in cui si potrà volare a zero emissioni:<br />

si stanno già sperimentando dei mezzi<br />

a idrogeno per spostarsi in modo<br />

sostenibile anche a lungo raggio.<br />

Sei stata l’unica ragazza italiana selezionata<br />

per partecipare al vertice<br />

dei giovani dell’Onu sul clima, il 21<br />

settembre 2019. Com’è andata?<br />

Ci hanno sempre fatto pensare che<br />

entrare nel Palazzo di Vetro fosse<br />

una prerogativa di pochi. Ma il problema<br />

ambientale coinvolge vecchie<br />

e nuove generazioni e anche noi abbiamo<br />

il diritto di parlare. Quel giorno<br />

c’erano 500 giovani da tutto il mondo<br />

che hanno potuto porre domande ai<br />

grandi leader del mondo. Domani, in<br />

quella stessa aula, ci sarà qualcuno<br />

di loro a prendere decisioni sul futuro<br />

del pianeta.<br />

fede_gasbarro<br />

federica_gasbarro<br />

Piemme, pp. 237 € 15,90<br />

68


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />

BUON VIAGGIO…<br />

A NANTES!<br />

NANTES, PLAYGROUND © F. TOMPS / LVAN<br />

NANTES, LES ENSEIGNES © GINO MACCARINELLI / LVAN<br />

VIVACE, CREATIVA,<br />

DINAMICA, CULTURALE,<br />

TURISTICA, NANTES<br />

È UNA CITTÀ SPECIALE,<br />

autentica e insieme visionaria (non<br />

a caso qui è nato Jules Verne!).<br />

Dichiarata nel 2013 capitale verde<br />

d’Europa, con i suoi paesaggi così<br />

diversi, un patrimonio ricco ed<br />

eclettico, una gran varietà di<br />

proposte culturali, la porta della<br />

Bretagna è regolarmente in testa<br />

alla lista delle città francesi dove<br />

si vive meglio.<br />

dispositivo culturale, la Città è ancora<br />

più scombussolata del solito. Da<br />

vedere: delle installazioni effimere<br />

o permanenti, delle opere d’arte,<br />

delle mostre. Da vivere: dei luoghi<br />

conviviali, degli incontri inattesi.<br />

Da assaporare: dei prodotti locali<br />

coltivati negli orti del centro città.<br />

— COME ARRIVARE<br />

Voli diretti dall’Italia dalle principali<br />

città: Milano, Roma, Venezia, Pisa,<br />

Napoli ma anche Bari, Olbia, Cagliari,<br />

Palermo.<br />

fortezza. Essa costudisce dal<br />

2007 il museo storico di Nantes.<br />

Il Musée d’arts di Nantes (ex Musée<br />

des Beaux-Arts) e le sue 900 opere<br />

della mostra permanente che si<br />

estendono dall’arte antica a quella<br />

contemporanea, dalla pittura al video.<br />

L’esigenza artistica dell’edificio<br />

lo posiziona come il più grande<br />

museo nell’Ovest della Francia.<br />

Una città dove capita di incontrare<br />

il Grande Elefante delle Machines<br />

de l’île alto 12 metri che passeggia<br />

lungo la Loira, salire su una fantastica<br />

giostra alta 25 metri ma anche<br />

la famosa Galerie des Machines<br />

che inscena diversi macchinari.<br />

Ogni estate Il Voyage à Nantes,<br />

l’evento, sublima un percorso urbano<br />

sensibile e poetico lungo una<br />

linea verde di 15 km tracciata per<br />

terra. Artisti e creatori, giardinasti<br />

e cuochi, DJ e architetti… sono invitati<br />

a esprimersi nello spazio pubblico.<br />

Con 50 tappe sorprendenti,<br />

che raggruppano l’insieme del<br />

— DA FARE<br />

Seguite il soleggiato percorso verde<br />

durante l’evento «Il viaggio a Nantes»,<br />

dal 5 luglio al 30 agosto <strong>2020</strong>,<br />

e lasciatevi trasportare da questa via<br />

costellata da una 50 di tappe nel<br />

cuore di Nantes. <strong>La</strong> capitale storica<br />

dei duchi di Bretagna propone installazioni<br />

di grandi artisti internazionali<br />

all’interno di spazi pubblici; esposizioni<br />

nei diversi siti del patrimonio<br />

artistico, nuovi luoghi di convivialità<br />

e angoli insoliti.<br />

— DA NON PERDERE<br />

A due passi dalla cattedrale e dal<br />

quartiere medievale, le Château des<br />

ducs de Bretagne dissimula un elegante<br />

palazzo dietro una robusta<br />

CHÂTEAU DES DUCS DE BRETAGNE © P. PIRON / LVAN<br />

PER PREPARARE IL VOSTRO<br />

VIAGGIO A NANTES, VISITATE<br />

WWW.NANTES-TOURISME.COM<br />

E WWW.VOYAGE-EN-BRETAGNE.COM<br />

— — — — — — — — — — — — — — — — — — — — —<br />

L’accesso a tutti i mezzi pubblici è gratuito per<br />

i possessori del PASS NANTES (durata di 1, 2<br />

o 3 giorni), che permette anche l’ingresso senza<br />

ulteriori costi ai principali musei cittadini e ad<br />

alcune attrazioni dei dintorni nonché escursioni<br />

gratuite sui mezzi turistici (trenino e bus).<br />

69


AMBIENTE<br />

IL FUTURO<br />

DIETRO UN VETRO<br />

GUARDARE UN PAESAGGIO DAL FINESTRINO PUÒ DIVENTARE<br />

L’OCCASIONE PER RAGIONARE SULLA COMPLESSITÀ DEGLI EQUILIBRI<br />

NATURALI CHE FANNO FUNZIONARE LA TERRA<br />

di Andrea Ferraretto<br />

andreacritico<br />

© schankz/AdobeStock<br />

Sono giorni complicati, attraversati da notizie<br />

tragiche, che impongono di ripensare al nostro<br />

rapporto con la Terra: il viaggio è diventato,<br />

oggi, un ricordo, da ripercorrere con la mente per riflettere<br />

e immaginare il futuro.<br />

Quante volte, in treno, lo sguardo si è rivolto verso i<br />

paesaggi che si susseguivano nel finestrino…Ora è il<br />

tempo giusto e necessario per riflettere e “leggere” il<br />

significato di quei paesaggi: montagne, boschi, colline<br />

e campagne, borghi e città. Un viaggio mentale che diventa<br />

l’occasione per ragionare sul cambiamento e sulla<br />

complessità di equilibri naturali che fanno funzionare<br />

la Terra, il pianeta che ci ospita e che dobbiamo imparare<br />

a conoscere e curare meglio.<br />

È necessario ricucire un rapporto in equilibrio con la<br />

natura, comprendere il ruolo e la funzione degli ecosistemi,<br />

riconoscere il valore delle risorse naturali e la<br />

fragilità dell’ambiente: un sistema connesso ed estremamente<br />

delicato che troppe volte è sottoposto a<br />

pressioni e sfruttamenti che interrompono cicli vitali,<br />

imprescindibili per la permanenza dell’umanità stessa.<br />

Ma anche guardare quei paesaggi ed entrare in relazione<br />

con ciò che avviene in quei boschi e in quelle montagne.<br />

70


Sta terminando un inverno anomalo, con temperature<br />

alte e pochissima neve sulle vette: occorre capire questi<br />

segnali e prepararsi ad affrontare il cambiamento,<br />

ripercorrendo il legame tra il bianco della neve e l’azzurro<br />

dell’acqua che alimenta torrenti e falde. Significa<br />

cambiare punto di vista e allargare la visione, considerando<br />

il tempo necessario alla rigenerazione delle<br />

risorse: una foresta dove gli elementi naturali si combinano<br />

per ricostituire il suolo e l’acqua, per svolgere<br />

la funzione fondamentale di scambio con l’atmosfera.<br />

Sono ambienti che siamo abituati troppo spesso a osservare<br />

di sfuggita, come se fossero delle cartoline ferme<br />

nel tempo, dimenticando la vita che si svolge al loro<br />

interno.<br />

<strong>La</strong> crisi climatica e la necessità di riallacciare una sintonia<br />

con la natura, apprendendo lezioni dall’esperienza<br />

e cogliendo le opportunità della conoscenza scientifica,<br />

comprendendo la relazione stretta che connette<br />

ogni fenomeno e descrive la necessità di agire a livello<br />

globale. No, non è sufficiente affermare che fa freddo<br />

e negare il cambiamento del clima: le dinamiche del<br />

clima non sono quelle del tempo meteorologico che<br />

ascoltiamo ogni mattina alla radio, ma rappresentano il<br />

segnale che ciascuno deve ricevere e far proprio.<br />

Non basta ricordarsi di prendere l’ombrello uscendo da<br />

casa, occorre diventare ogni giorno più consapevoli e<br />

responsabili; la banalità di non percepire il cambiamento<br />

come qualcosa che riguarda l’umanità intera è l’errore<br />

che non possiamo permetterci di fare. Mitigazione e<br />

adattamento sono gli strumenti che la comunità internazionale<br />

ha individuato per affrontare il cambiamento<br />

climatico, per ridurre le emissioni di CO 2<br />

e procedere<br />

verso un’economia basata sull’utilizzo di energia rinnovabile,<br />

rinunciando alle fonti fossili.<br />

Città e montagne, è qui che si deve comprendere la relazione<br />

che sarà fondamentale per il futuro: più del 70%<br />

degli abitanti dell’Unione europea saranno concentrati<br />

nelle aree urbane e l’equilibrio delle aree naturali sarà<br />

l’unica garanzia per permettere di avere acqua, suolo,<br />

cibo e continuare a guardare avanti. <strong>La</strong> sfida del futuro<br />

è quella racchiusa nell’Agenda 2030 dell’Onu, con i 17<br />

Obiettivi di sviluppo sostenibile, capace di descrivere la<br />

relazione che lega ogni aspetto ambientale, sociale ed<br />

economico. Aree interne e aree protette non sono un<br />

lusso superfluo ma una priorità per un Paese in grado<br />

di affrontare le sfide del cambiamento e che intende<br />

darsi un percorso di sviluppo verso il futuro. Abbandonare<br />

una visione fondata sull’emergenza costante<br />

e avviare una stagione capace di creare innovazione e<br />

cogliere le opportunità della riconversione ecologica<br />

della società: sono queste le buone pratiche per investire<br />

in modo intelligente e creare condizioni migliori di<br />

adattamento ai cambiamenti climatici. Rappresentano<br />

la strada da intraprendere, serve il coraggio di guardare<br />

oltre e condividere idee e proposte. Ridisegnare<br />

le città, favorire la rigenerazione urbana e la mobilità<br />

sostenibile, recuperare gli spazi realizzando bonifiche<br />

e progetti di rinaturalizzazione, promuovere lo sviluppo<br />

delle competenze e della capacità di gestire in modo<br />

sostenibile le risorse naturali: serve un cambiamento di<br />

paradigma che permetta di passare dal consumo alla<br />

tutela dell’ambiente.<br />

Le città devono diventare luoghi dove rinsaldare e<br />

restaurare lo spirito di comunità, cogliendo la sfida<br />

dell’innovazione realizzata con lungimiranza e intelligenza,<br />

sfruttando la chiave del cambiamento.<br />

Occorre ripensare a quale sarà il mondo trasformato<br />

dall’epidemia che richiederà l’impegno di ciascuno<br />

per ricominciare, per ricostruire il sistema di relazioni,<br />

scambi e opportunità, per immaginare lo sviluppo, inteso<br />

con il significato più alto, di progresso e di futuro.<br />

Uno sforzo che avrà bisogno di memoria e competenza,<br />

con radici ben salde nei valori della bellezza e del<br />

patrimonio collettivo, reso ancor più importante per il<br />

rispetto di chi ha vissuto il dolore della perdita a causa<br />

del virus.<br />

Voler bene alla Terra significa impegnarsi in modo concreto,<br />

agendo passo dopo passo per innestare capacità<br />

e visione, lavorando per diffondere conoscenza e riallacciando<br />

un rapporto equilibrato con la natura. Così,<br />

guardare il paesaggio dal finestrino può servire anche<br />

a questo, ad aprire la mente e ritrovare il gusto di riflettere<br />

sul futuro. Affrontare i periodi di crisi traendo idee<br />

nuove e investire con coraggio immaginando il domani:<br />

oggi dobbiamo essere in grado di ripercorrere quei paesaggi<br />

con la mente, guardando verso il cambiamento<br />

e le sfide che ci attendono.<br />

Sarà importante ricominciare a viaggiare con occhi ben<br />

consapevoli di quanto abbiamo affrontato, con la speranza<br />

di ricostruire un futuro migliore.<br />

© by-studio/AdobeStock<br />

71


AMBIENTE<br />

IL VIAGGIO<br />

SARÀ GREEN<br />

© tawatchai1990/AdobeStock<br />

DAI TRASPORTI ALL’ALLOGGIO,<br />

DALLA VALIGIA AL FOOD, SEI<br />

SCELTE SU CUI RIFLETTERE<br />

ADESSO PER POTER PROGETTARE<br />

IN MODO SOSTENIBILE LA<br />

PROSSIMA TRAVEL EXPERIENCE<br />

di <strong>La</strong>vinia Martini<br />

laviniamartini_<br />

Viaggiare sembra ora una possibilità remota, lontana<br />

dal quotidiano e da ogni orizzonte temporale. Non<br />

si sa se, quando e in che modo sarà possibile farlo<br />

di nuovo. Ma proprio nel momento in cui muoversi da casa<br />

è solo un’ipotesi, possiamo trasformare la temporanea assenza<br />

di un’opportunità in una riflessione sugli effetti del<br />

nostro impatto sul territorio, che stiamo imparando nostro<br />

malgrado giorno dopo giorno. È ora di ripensare radicalmente<br />

l’approccio al turismo, puntando a un comportamento<br />

più etico e meno estetico. E progettare il prossimo<br />

viaggio orientando le scelte in base a criteri di compatibilità<br />

ambientale per quanto riguarda i trasporti, i ristoranti e le<br />

esperienze. Con un occhio sia al comfort che al prezzo. Il<br />

turismo green è infatti un mercato che può offrire opzioni<br />

per tutti i tipi di vacanze, da quelle zaino in spalla ai family<br />

trip, fino alla luna di miele. A guidare la scelta, la consapevolezza<br />

che il turismo è responsabile dell’8% delle emissioni<br />

globali per cui cui muoversi in modo eco è l’unica opzione<br />

responsabile.<br />

72


MUOVERSI<br />

Camminare, andare in bici e prendere il treno sono i<br />

tre modi meno impattanti per spostarsi. Il settore dei<br />

trasporti riveste un ruolo fondamentale nelle emissioni<br />

di anidride carbonica, per questo la scelta del mezzo è<br />

determinante. Chi vuole diventare un turista sostenibile<br />

dovrà alternare nel suo viaggio tutte e tre le modalità,<br />

arrivando a destinazione in treno, spostandosi da una<br />

meta all’altra in bici, camminando per i tratti più brevi.<br />

Negli ultimi dieci anni, le persone che hanno scelto il<br />

treno per motivi di studio, lavoro, svago e turismo hanno<br />

contribuito a ridurre le emissioni di CO 2<br />

di circa 20<br />

milioni di tonnellate, mentre il cicloturismo, secondo i<br />

dati Isnart e Legambiente 2019, pesa 7,6 miliardi sul Pil<br />

italiano.<br />

DORMIRE<br />

Eco lodge, glamping, alberghi diffusi: l’offerta di alloggi<br />

eco si è fatta sempre più ampia e allettante. È possibile<br />

trovare quello giusto grazie alle piattaforme online che<br />

registrano i livelli di sostenibilità delle strutture sparse<br />

sul territorio. Ecobnb è un motore di ricerca tutto italiano<br />

che mostra i livelli di compatibilità dei B&B rispetto<br />

a dieci parametri, tra cui la raccolta differenziata, l’uso<br />

di energie rinnovabili e di prodotti green per la pulizia.<br />

Utilizzando questo sito si può calcolare l’impatto ecologico<br />

delle proprie scelte risparmiando ogni giorno 302<br />

litri d’acqua e 295 alberi. Biotravel offre invece, oltre ai<br />

soggiorni, esperienze ecologiche come yoga, aromaterapia,<br />

trekking e cene eco. Anche Tripadvisor ha creato<br />

il programma Ecoleader per selezionare hotel impegnati<br />

in comportamenti sostenibili, come il riciclo, l’utilizzo<br />

di cibo locale biologico e di stazioni per la ricarica<br />

di auto elettriche.<br />

MANGIARE<br />

Percorrere grandi distanze per poi scegliere le stesse<br />

cose che troviamo sotto casa non è sostenibile. Meglio<br />

cercare con curiosità i luoghi dove assaporare il meglio<br />

della cucina locale e acquistare direttamente da agricoltori<br />

e produttori del posto. Per i ristoranti, sì a tutti<br />

quelli che propongono piatti con materie prime a chilometro<br />

zero e biologiche.<br />

FARE LA VALIGIA<br />

Portare con sé lo stretto necessario è molto importante<br />

per spostarsi senza lasciare una scia di rifiuti. Una borsa<br />

di tela per la spesa, detergenti privi di sostanze tossiche<br />

e una borraccia per essere plastic free sono scelte<br />

comode, oltre che economicamente vantaggiose. E al<br />

posto dei set in plastica monouso, meglio un kit riutilizzabile<br />

con tutto il necessaire. Piccoli stratagemmi che<br />

evitano di dover comprare, una volta a destinazione,<br />

cose che saremmo propensi a buttare prima del rientro.<br />

Soldi sprecati e rifiuti accumulati.<br />

AGIRE<br />

Lo spirito con cui si intraprende un viaggio è determinante.<br />

Un turista sostenibile mette in pratica una serie<br />

di comportamenti rispettosi dell’ambiente in cui si trova<br />

per minimizzare il proprio impatto sull’ecosistema. È<br />

fondamentale ingaggiare tour operator attenti a questo,<br />

evitare di nutrire gli animali, cogliere fiori, prelevare<br />

conchiglie e semi, mettere in atto comportamenti pericolosi<br />

o nocivi solo per il gusto di uno scatto. Anteporre<br />

il rispetto dell’habitat naturale ai propri desideri è l’unico<br />

modo per preservare paesaggi, flora e fauna.<br />

COMPENSARE<br />

<strong>La</strong> compensazione è una delle pratiche ambientaliste<br />

più in uso e permette di compiere azioni per bilanciare<br />

gli effetti nocivi delle attività antropiche. Come<br />

calcolare il proprio impatto sul pianeta? Il sito Carbon<br />

Footprint permette di analizzare le nostre emissioni in<br />

un determinato periodo di riferimento. In base ai risultati<br />

ottenuti, si può compensare il danno, per esempio,<br />

destinando una somma a Treedom.org, piattaforma da<br />

oltre 400mila utenti che permette di comprare o regalare<br />

alberi.<br />

È necessario quindi ripensare in modo globale il nostro<br />

comportamento in viaggio. Proprio oggi che siamo costretti<br />

a privarci di questa preziosa possibilità. Comportarsi<br />

in modo sostenibile è l'unico modo per rendere indimenticabile<br />

la travel experience. E garantire un futuro<br />

alla nostra sete di mondo.<br />

ecobnb.it | biotravel.it | tripadvisor.it | carbonfootprint.com<br />

Giralangolo, pp. 128 € 17,50<br />

GUARDIANI DEL PIANETA<br />

<strong>La</strong> Terra è nei guai, è ora di agire. Contro le sfide<br />

ambientaliste entrano in scena gli eco-supereroi.<br />

Ma come si diventa un paladino green? Guardiani del<br />

pianeta è il libro che si fa portavoce delle lezioni per<br />

la salvaguardia del mondo. Sette capitoli dedicati ad<br />

altrettanti temi caldi – fauna, foreste, coste e oceani,<br />

acqua pulita, sprechi, energia, ma anche la casa – che<br />

suggeriscono come aiutare l’ambiente con esempi<br />

e dati. Tante idee e suggerimenti per vivere in modo<br />

sostenibile, come per esempio l’aiuto che possiamo<br />

fornire alle api, in pericolo per via della perdita degli<br />

habitat e l’uso dei pesticidi. Si può trasformare il proprio<br />

balcone o giardino in un rifugio sicuro per questi piccoli<br />

insetti, con piante che fioriscono in inverno e primavera<br />

e un piattino non profondo con un po’ d’acqua per farle<br />

bere. Accompagnano i testi del volume le illustrazioni<br />

di Jonathan Woodward, artista che ama mescolare<br />

tecniche digitali con il collage di carta e materiali di<br />

recupero. C.M.<br />

73


AMBIENTE<br />

SUI BINARI DELLA<br />

SOSTENIBILITÀ<br />

© FS Italiane | Photo<br />

74


IN DIECI ANNI, CON<br />

L’ALTA VELOCITÀ<br />

SONO STATE GIÀ<br />

RISPARMIATE<br />

20 MILIONI DI<br />

TONNELLATE DI CO 2<br />

.<br />

ORA FS ITALIANE<br />

PUNTA AD AZZERARE<br />

LE EMISSIONI<br />

DI ANIDRIDE<br />

CARBONICA ENTRO<br />

IL 2050<br />

di Valerio Birindelli<br />

Il 2021 potrebbe diventare l'anno<br />

europeo delle ferrovie. Lo<br />

ha proposto la Commissione<br />

europea, evidenziando come il treno<br />

rappresenti l’asse portante su<br />

cui ripensare una mobilità che sia<br />

innovativa, sostenibile e sicura.<br />

Proprio su questi tre elementi<br />

Ferrovie dello Stato Italiane<br />

è fortemente impegnata, nell’ottica<br />

di allineare strategie e azioni per<br />

garantire l’efficienza dell’azienda e<br />

creare valore per gli stakeholder.<br />

Nel 2019, guardando al futuro, FS ha<br />

voluto dotarsi di obiettivi di lungo<br />

periodo al 2030 e al 2050 che, oltre<br />

all’ambito della sicurezza, riguardano<br />

le emissioni di CO 2<br />

e la mobilità<br />

sostenibile.<br />

Il Gruppo punta alla carbon neutrality,<br />

cioè ad azzerare le emissioni di<br />

anidride carbonica, entro il 2050 e<br />

a incentivare le persone ad abbandonare<br />

l’auto privata attraverso un<br />

maggior utilizzo del trasporto collettivo<br />

e della mobilità green (obiettivi<br />

di modal shift del 5% al 2030 e<br />

del 15% al 2050).<br />

Guardando invece al recente passato<br />

e al presente, sono diverse le<br />

soluzioni nel rispetto dell’ambiente<br />

che FS ha già messo in atto. L’esperienza<br />

dell’Alta Velocità, oltre a<br />

ridurre le distanze, ha permesso in<br />

dieci anni di risparmiare 20 milioni<br />

di tonnellate di CO 2<br />

su alcune delle<br />

principali tratte nazionali, grazie<br />

alle persone che hanno preferito<br />

il treno all’auto e all’aereo, mezzi a<br />

maggiore impatto ambientale. Per<br />

dare ulteriore concretezza al progetto<br />

green delle Frecce, quest’anno<br />

è stato anche avviato un piano di<br />

riduzione della plastica monouso<br />

nei servizi di ristorazione a bordo,<br />

ma anche nei FRECCIALounge e<br />

FRECCIAClub, che eliminerà ogni<br />

anno 300 tonnellate di plastica.<br />

Nel Piano industriale 2019-2023 l’attenzione<br />

si è focalizzata anche sul<br />

trasporto regionale, con l’intenzione<br />

di offrire la stessa qualità e prestazioni<br />

dell’Alta Velocità. I nuovi Pop e<br />

Rock, che rinnoveranno il 70% della<br />

flotta dedicata ai viaggiatori pendolari,<br />

oltre a essere riciclabili al 97%,<br />

sono stati progettati per consentire<br />

una diminuzione dei consumi energetici<br />

del 30% rispetto ai treni della<br />

generazione precedente.<br />

Anche nel trasporto collettivo su<br />

gomma, in cui è attivo il Gruppo<br />

FS, il continuo rinnovo della flotta<br />

permette una sostanziale riduzione<br />

degli inquinanti e un abbattimento<br />

delle emissioni di CO 2<br />

: nell’ultimo<br />

anno, infatti, sono stati inseriti quasi<br />

400 nuovi mezzi di cui oltre la metà<br />

elettrici. Tutto per realizzare un progetto<br />

di mobilità davvero sostenibile,<br />

contribuendo a proporre soluzioni<br />

compatibili alle sfide ambientali<br />

e sociali.<br />

75


SOLIDARIETÀ<br />

UNA STOCCATA<br />

PER LA RICERCA<br />

© Alberto Gottardo<br />

76


LA CAMPIONESSA DI SCHERMA<br />

MARGHERITA GRANBASSI È LA<br />

TESTIMONIAL DI MARGHERITA<br />

PER AIRC, IL PROGETTO AICG<br />

DI VENDITA SOLIDALE CHE<br />

PROMUOVE LA LOTTA CONTRO IL<br />

CANCRO. UNA TRA LE TANTE SFIDE<br />

PER IL MONDO DELLA RICERCA<br />

di Luca Mattei<br />

ellemme1 - l.mattei@fsitaliane.it<br />

Decisa nell’affondare il colpo quando crede sia<br />

il momento giusto e pronta a mettersi in pausa<br />

quando i tempi lo richiedono. Margherita<br />

Granbassi è una donna la cui personalità è stata plasmata<br />

dalla scherma, lo sport che l’ha fatta apprezzare<br />

in tutto il mondo. Ci ha emozionato nel 2006 quando ha<br />

vinto a Torino i Mondiali di fioretto individuale, precedendo<br />

Valentina Vezzali e Giovanna Trillini in un podio<br />

tutto italiano. E ancora nel 2008, quando ha conquistato<br />

uno storico bronzo alle Olimpiadi di Pechino. Una determinazione<br />

che ha sviluppato seguendo anche un’altra<br />

sfida, a fianco dell’Associazione italiana per la ricerca<br />

sul cancro. Prima nelle vesti di volontaria e poi come<br />

testimonial di vari progetti tra cui, dal 2017, Margherita<br />

per Airc, il sostegno che l’Associazione italiana centri<br />

giardinaggio (Aicg) garantisce alla Fondazione Airc, devolvendo<br />

il ricavato delle vendite del fiore, simbolo della<br />

purezza per eccellenza. Quest’anno, considerate le<br />

misure adottate per il Covid-19, è possibile acquistare<br />

le margherite, fino al 25 aprile, contattando i vivai per<br />

assicurarsi che siano aperti o facciano consegne a domicilio.<br />

Così è possibile anche per <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong> condividere<br />

un’altra nobile causa, in un periodo che concentra la<br />

solidarietà per questa emergenza sanitaria.<br />

Come ti sei avvicinata all’Airc?<br />

Mia madre è da tempo una loro volontaria. Ogni volta<br />

che venivano organizzate le giornate di raccolta fondi<br />

a Trieste andavo con lei. Da bambina prendevo queste<br />

iniziative come un gioco e le persone che venivano a<br />

trovarci scherzavano con me. Poi hanno iniziato a raccontarmi<br />

la storia che avevano alle spalle e così, anche<br />

dalle loro parole, ho capito l’importanza di ciò che stavo<br />

facendo. Quando mi hanno contattata per propormi<br />

di comunicare il messaggio dell’associazione è stato<br />

bellissimo, un’evoluzione naturale del mio percorso. <strong>La</strong><br />

ricerca è fondamentale, ognuno di noi dovrebbe contribuire<br />

come può a promuoverla e finanziarla.<br />

Nel 2017 hai ricevuto dal presidente della Repubblica<br />

il premio Credere nella ricerca. Cosa hai provato?<br />

È stata una grande emozione. Ma anche un momento di<br />

imbarazzo, perché ero in compagnia di persone straordinarie.<br />

Io ho fatto qualcosa dal punto di vista della comunicazione<br />

e del volontariato, dando un piccolo aiuto.<br />

Ma loro, i ricercatori, sono degli esempi incredibili, dovrebbero<br />

essere valorizzati di più, divenire il fulcro di<br />

tutto. Dovremmo ringraziarli tutti i giorni.<br />

Cosa significa per te credere nella ricerca?<br />

Avere fiducia, sapere che ogni giorno può esserci un<br />

miglioramento. Che però deve essere in qualche modo<br />

stimolato, innanzitutto, dalla mentalità. Faccio un paragone<br />

con il mondo sportivo: quando si ha un obiettivo<br />

bisogna fare il possibile per raggiungerlo mettendo insieme<br />

diversi elementi, non basta la parte fisica e tecnica,<br />

se non hai la testa giusta o distogli l’attenzione<br />

dall’avversario va tutto in fumo. Per me la ricerca è come<br />

un allenamento: bisogna sempre cercare di migliorarsi,<br />

però prima bisogna crederci. Il risultato arriverà.<br />

Sei anche ambassador del progetto di promozione turistica<br />

Friuli-Venezia Giulia Live Experience. Che rapporto<br />

hai con la tua regione?<br />

Speciale, perché è la terra dove sono cresciuta. <strong>La</strong> mia<br />

famiglia è di Trieste, io sono nata lì ma ho sempre pensato<br />

di essere un collante per tutta la regione: sono diventata<br />

una campionessa allenandomi a Udine, vado in<br />

vacanza a Trieste, ma anche a Lignano Sabbiadoro e<br />

Tarvisio (UD), conosco bene tutte le zone sia di montagna<br />

che di mare. Abito a Roma, ma ogni volta che torno<br />

a casa è un’emozione. L’idea di poter raccontare la mia<br />

terra, farla conoscere agli altri e invitarli a visitarla mi<br />

entusiasma.<br />

Ti piace viaggiare?<br />

Tantissimo. Normalmente l’unica noia è preparare le valigie<br />

e, al ritorno, fare le lavatrici. Sono diventata brava<br />

nel portare poche cose e nell’incastrarle bene. Ho fatto<br />

tanti chilometri in auto e altrettanti in treno. Anzi, devo<br />

dire che sono un po’ demodé…<br />

In che senso?<br />

Mi è sempre piaciuto prendere il treno notte [ride, ndr].<br />

Mi diverto un mondo con la mia bambina Léonor: lei<br />

di solito dorme benissimo e ama svegliarsi la mattina<br />

e fare colazione a Trieste. A bordo sono presa da lei,<br />

mentre disegna o fa la pappa. L’ho portata con me da<br />

subito e quando ha imparato a camminare faceva su e<br />

giù lungo il vagone per tutto il viaggio. Già prima che<br />

nascesse, però, avevo preso il treno notte da Trieste,<br />

arrivavo a Roma alle 6:45 e andavo direttamente ad allenarmi.<br />

A parte queste parentesi notturne, uso il treno<br />

anche di giorno, sono titolare CartaFRECCIA da anni e<br />

ho accumulato un sacco di punti. Mi piacerebbe che<br />

fosse ampliata l’Alta Velocità tra Venezia e Trieste.<br />

Ora come stai vivendo questo periodo di quarantena a<br />

causa del coronavirus?<br />

Ero a Trieste quando è arrivata la comunicazione del<br />

Governo, quindi sono rimasta a casa dei miei genitori<br />

con mia figlia. È ovvio che a tutti manchi la possibilità di<br />

stare all'aperto o lavorare, ma non mi piace lamentarmi.<br />

Mi reputo fortunata perché penso alle persone che<br />

invece non hanno una casa o vivono da soli e hanno<br />

problemi di salute, o ancora a chi è risultato positivo<br />

alla malattia o ha perso parenti e cari. Sto vivendo questo<br />

momento con grande responsabilità cercando di far<br />

capire la situazione alla piccola. <strong>La</strong> giornata a casa con<br />

lei diventa più impegnativa e poi devo studiare. Sono in<br />

attesa di sapere le date degli appelli.<br />

77


SOLIDARIETÀ<br />

© Claudio Bonoldi<br />

tore, soprattutto sotto l'aspetto economico. Ma credo<br />

che gli sportivi in particolare debbano essere un buon<br />

esempio per i giovani. Gli atleti sanno cosa significa il<br />

rispetto delle regole. Quello dello sport è un mondo<br />

in cui non si possono tenere a distanza le persone e,<br />

obiettivamente, c’è un rischio maggiore di contagio.<br />

Nella tua bio su Twitter scrivi: «Vorrei vincere due volte:<br />

nello sport e nella vita. Per la prima sono a posto,<br />

per la seconda mi sto allenando». In che modo?<br />

Come nello sport e nella ricerca, anche nella vita bisogna<br />

cercare di migliorarsi sempre, come persona, dal<br />

punto di vista umano, culturale, comunicativo. Basta volerlo.<br />

Serve poi mettersi in dubbio: prima lo facevo con<br />

i movimenti del braccio per colpire il bersaglio, oggi lo<br />

faccio su tutto il resto cercando di colmare le lacune. E<br />

mi addormento ogni sera pensando che la giornata sia<br />

stata utile per qualcosa o per qualcuno.<br />

margherita.granbassi.official<br />

marghegranbassi<br />

marghegranbassi<br />

associazioneitalianacentrigiardinaggio<br />

airc.it airc.it AIRC_it<br />

aicg.it<br />

Margherita Granbassi con la mamma<br />

Cosa studi?<br />

Economia, curriculum in Economia e politiche dello<br />

sport, alla Link Campus University di Roma. Anni fa frequentavo<br />

la facoltà di Scienze della comunicazione ma<br />

ho interrotto per fare delle esperienze in televisione.<br />

Poi, mentre ero in attesa di mia figlia, ho vinto una borsa<br />

di studio che mi ha permesso di riprendere il percorso.<br />

Ho scelto di provare con una materia completamente<br />

diversa. Quando è arrivata la bimba ho rallentato moltissimo<br />

ma per fortuna ho ripreso, mi mancano pochi<br />

esami. Ora devo dare Diritto commerciale ed Economia<br />

aziendale, sto studiando tantissimo.<br />

Consigli per mantenere uno stile di vita attivo restando<br />

a casa?<br />

Bisogna organizzarsi e trovare uno spazio per poter fare<br />

un po’ di movimento. E poi stare attenti all’alimentazione:<br />

vedo che c'è tanta gente che si è messa d'impegno<br />

in cucina, è una cosa bellissima, però non bisogna mai<br />

esagerare.<br />

Cosa pensi del blocco che è stato dato alla maggior<br />

parte degli eventi sportivi?<br />

Li ritengo in secondo piano rispetto alla salute. È ovvio<br />

che si tratti di un danno immenso per qualunque set-<br />

MARGHERITA PER AIRC<br />

Per il settimo anno consecutivo l’Aicg rinnova il sostegno<br />

alla Fondazione Airc con il progetto Margherita per<br />

Airc. L’iniziativa negli anni ha raggiunto notevoli risultati:<br />

nel 2019 è stata presente in circa 70 garden center e<br />

grazie alla vendita di 18mila esemplari sono stati raccolti<br />

circa 27mila euro. È stato così finanziato un progetto<br />

sui percorsi molecolari condivisi dalle cellule tumorali<br />

e da quelle della placenta condotto dalla dottoressa<br />

Arghavanifard Negar dell’Istituto Firc di Oncologia<br />

Molecolare di Milano. Fino al 25 aprile <strong>2020</strong> numerosi<br />

centri associati Aicg consentono l’acquisto delle piante,<br />

con consegna a domicilio, al prezzo di 4,50 €. Per ogni<br />

prodotto venduto, sarà devoluto 1,50 € per sostenere<br />

una nuova borsa di studio.<br />

78


PROMOZIONI<br />

FOOD ON BOARD<br />

CARTAFRECCIA<br />

PORTALE<br />

FLOTTA<br />

80<br />

82<br />

84<br />

85<br />

86


BASE<br />

LIBERTÀ DI VIAGGIO<br />

E CAMBI ILLIMITATI<br />

Biglietto acquistabile fino alla<br />

partenza del treno. Entro tale limite<br />

sono ammessi il rimborso e<br />

il cambio del biglietto e il cambio<br />

della prenotazione, gratuitamente,<br />

un numero illimitato di volte.<br />

Dopo la partenza, il cambio della<br />

prenotazione e del biglietto sono<br />

consentiti una sola volta fino a<br />

un’ora successiva.<br />

CARTAFRECCIA SPECIAL<br />

I titolari CartaFRECCIA possono viaggiare<br />

dalle 11 alle 14 il martedì, mercoledì<br />

e giovedì con sconti tra il 30% e il<br />

50% rispetto al biglietto Base. L’offerta<br />

è valida su tutti i treni <strong>Freccia</strong>rossa nei<br />

livelli Business, Premium e Standard e<br />

in <strong>Freccia</strong>rgento, <strong>Freccia</strong>bianca e Intercity<br />

in 1^ e 2^ classe 1 .<br />

YOUNG & SENIOR<br />

Riservate agli under 30 e agli over<br />

60 titolari di CartaFRECCIA, le offerte<br />

Young e Senior permettono di risparmiare<br />

fino al 50% sul prezzo Base<br />

dei biglietti per tutti i treni nazionali e<br />

in tutti i livelli di servizio, a eccezione<br />

dell’Executive, del Salottino e delle vetture<br />

Excelsior 2 .<br />

ECONOMY<br />

CONVENIENZA E FLESSIBILITÀ<br />

Offerta a posti limitati e soggetta<br />

a restrizioni. Il biglietto può essere<br />

acquistato entro la mezzanotte<br />

del secondo giorno precedente il<br />

viaggio. Il cambio prenotazione,<br />

l’accesso ad altro treno e il rimborso<br />

non sono consentiti. È possibile,<br />

fino alla partenza del treno,<br />

esclusivamente il cambio della<br />

data e dell’ora per lo stesso tipo di<br />

treno, livello o classe, effettuando<br />

il cambio rispetto al corrispondente<br />

biglietto Base e pagando<br />

la relativa differenza di prezzo. Il<br />

nuovo ticket segue le regole del<br />

biglietto Base.<br />

A/R IN GIORNATA<br />

Promozione per chi parte e torna<br />

nello stesso giorno con le Frecce<br />

a prezzi fissi, differenziati in base<br />

alle relazioni e alla classe o al livello<br />

di servizio. Un modo comodo<br />

e conveniente per gli spostamenti<br />

di lavoro 3 .<br />

SUPER<br />

ECONOMY<br />

MASSIMO RISPARMIO<br />

Offerta a posti limitati e soggetta<br />

a restrizioni. Il biglietto può essere<br />

acquistato entro la mezzanotte<br />

del secondo giorno precedente il<br />

viaggio. Il rimborso e l’accesso ad<br />

altro treno non sono consentiti.<br />

A/R WEEKEND<br />

Promozione per chi parte il sabato<br />

e torna la domenica con le Frecce a<br />

prezzi fissi, differenziati in base alle relazioni<br />

e alla classe o al livello di servizio.<br />

<strong>La</strong> giusta soluzione per visitare<br />

le città d’arte nel fine settimana senza<br />

stress e lasciando l’auto a casa 3 .<br />

SPECIALE 2X1<br />

Offerta dedicata a chi prende il treno<br />

di sabato. Si viaggia in due pagando<br />

un solo biglietto al prezzo Base nei livelli<br />

Business, Premium e Standard e in<br />

1^ e 2^ classe. Ideale per raggiungere,<br />

in coppia, i luoghi dove si tengono<br />

concerti, partite, mostre e altri eventi 4 .<br />

80


PROMOZIONI<br />

CARNET 10 E 5 VIAGGI<br />

I Carnet Trenitalia sono sempre più<br />

adatti a tutte le esigenze. Si può scegliere<br />

quello da 10 viaggi al prezzo di<br />

8 euro (-20% sul prezzo Base) oppure<br />

il Carnet 5 viaggi con la riduzione del<br />

10% sul prezzo Base. Riservato ai titolari<br />

CartaFRECCIA, il Carnet è nominativo<br />

e personale. L’offerta è disponibile<br />

per i treni <strong>Freccia</strong>rossa, <strong>Freccia</strong>rgento,<br />

<strong>Freccia</strong>bianca e Intercity 5 .<br />

INSIEME<br />

Offerta dedicata ai gruppi da 2<br />

a 5 persone per viaggiare con<br />

uno sconto del 30% sul prezzo<br />

Base di Frecce, Intercity e Intercity<br />

Notte. <strong>La</strong> promozione è valida<br />

in 1^ e 2^ classe e nei livelli<br />

di servizio Business, Premium e<br />

Standard. Sono esclusi il livello<br />

Executive, il Salottino e le vetture<br />

Excelsior 6 .<br />

BIMBI GRATIS<br />

Con Trenitalia i bambini viaggiano<br />

gratis in <strong>Freccia</strong>rossa,<br />

<strong>Freccia</strong>rgento,<br />

<strong>Freccia</strong>bianca<br />

e Intercity nei livelli Business,<br />

Premium e Standard e in 1^ e 2^<br />

classe. Gratuità prevista per i<br />

minori di 15 anni accompagnati<br />

da almeno un maggiorenne, in<br />

gruppi composti da 2 a 5 persone<br />

7 .<br />

NOTE LEGALI<br />

1. Offerta acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente alla partenza su tutti i canali di vendita Trenitalia. A bordo è<br />

necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento di riconoscimento. Cambio biglietto e prenotazione e rimborso non<br />

ammessi. Sono esclusi il livello Executive e il Salottino.<br />

2. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base<br />

al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto, rimborso e accesso ad altro treno non ammessi.<br />

Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA<br />

insieme a un documento d’identità.<br />

3. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda del treno e della classe/livello di servizio. Acquistabile entro le ore 24 del<br />

terzo giorno precedente la partenza del treno. Il cambio prenotazione/biglietto è soggetto a restrizioni. Il rimborso non è<br />

consentito. Offerta non cumulabile con altre riduzioni, compresa quella prevista a favore dei ragazzi.<br />

4. L’offerta è valida tutti i sabati ed è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza. Posti limitati e<br />

variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso non consentiti. Offerta non<br />

cumulabile con altre riduzioni.<br />

5. Il Carnet consente di effettuare 10 o 5 viaggi in entrambi i sensi di marcia di una specifica tratta, scelta al momento dell’acquisto<br />

e non modificabile per i viaggi successivi. Le prenotazioni dei biglietti devono essere effettuate entro 180 giorni dalla data di<br />

emissione del Carnet entro i limiti di prenotabilità dei treni. L’offerta non è cumulabile con altre promozioni. Il cambio della singola<br />

prenotazione ha tempi e condizioni uguali a quelli del biglietto Base. Cambio biglietto non consentito e rimborso soggetto a<br />

restrizioni.<br />

6. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili<br />

rispetto al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizioni.<br />

Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza.<br />

7. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda del treno, della classe/livello di servizio e del numero dei componenti<br />

del gruppo. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Cambio prenotazione/biglietto e<br />

rimborso non consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni a eccezione di quella prevista a favore dei ragazzi.<br />

81


FOOD ON BOARD<br />

Il viaggio nel viaggio<br />

GUSTALI A BORDO<br />

Il mare cristallino, le spiagge bianchissime e le alte scogliere di un’isola meravigliosa. Con questo paesaggio negli occhi<br />

è facile, guardando gli gnocchetti sardi, riconoscere la forma di una piccola conchiglia. Le contadine che tanti secoli fa<br />

inventarono questa pasta, invece, immaginarono di plasmare tanti vitellini panciuti, in dialetto malloreddus, e la battezzarono<br />

con questo nome.<br />

<strong>La</strong> sua caratteristica forma rigata si deve alla lavorazione e al ciuliri, il cesto di paglia contro cui veniva schiacciato l’impasto<br />

di semola di grano e acqua. Il sugo che esalta meglio gli gnocchetti sardi è il ragù di salsiccia, come quello tipico della<br />

zona del Campidano, tra Cagliari e Oristano.<br />

Scopri tutti i menù a bordo su itinere.it<br />

82


© Giovanni Malgarini<br />

FRECCIAROSSA<br />

GOURMET<br />

by<br />

Carlo Cracco<br />

SALMONE AL VAPORE<br />

CON BROCCOLI<br />

ALL’OLIO EVO<br />

Lista della spesa (per 4 persone)<br />

4 filetti di salmone da 150 gr l’uno, 1 kg di zucchine,<br />

1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale marino<br />

iodato q.b.<br />

Preparazione<br />

<strong>La</strong>vare e mondare i broccoli lasciando solo le cime<br />

ed eliminando i gambi duri e le foglie. Pulire i filetti<br />

di salmone dalle squame e sciacquarli sotto l’acqua<br />

corrente. Adagiarli in un piano della vaporiera, insaporendoli<br />

con un pizzico di sale. Sul secondo cestello<br />

disporre i broccoli. Cuocere il tutto per circa 10 minuti.<br />

Servire il salmone sul piatto accompagnato dai broccoli<br />

conditi con un pizzico di sale e un cucchiaio di<br />

olio extravergine d’oliva.<br />

Vino consigliato<br />

Catarratto Bio Dop, Sicilia<br />

Dal colore giallo paglierino tendente al dorato, presenta<br />

lievi sentori fruttati e note floreali. Al palato è<br />

mediamente acido e tendenzialmente morbido.<br />

Menù <strong>Freccia</strong>rossa by Carlo Cracco<br />

83


CARTAFRECCIA<br />

SOCI CARTAFRECCIA<br />

L’ISCRIZIONE A CARTAFRECCIA È SEMPLICE E GRATUITA<br />

BIGLIETTI PREMIO<br />

Con CartaFRECCIA richiedere il biglietto premio è facile, basta entrare nella propria area riservata oppure rivolgersi in biglietteria,<br />

nei FRECCIAClub e FRECCIALounge (per i soli titolari che ne hanno diritto) o al call centre 89.20.21.<br />

È possibile scegliere l’upgrade, con soli 500 punti, o convertire i punti in un viaggio gratuito, basta averne almeno 1.200 sul proprio saldo.<br />

I biglietti premio possono essere modificati una sola volta fino alla partenza del treno e sono cedibili a terzi.<br />

UPGRADE<br />

Per concedersi tutto il<br />

comfort in 1^ classe o<br />

Business<br />

BIGLIETTO PREMIO SMALL<br />

Per raggiungere una destinazione<br />

entro i 250 km di distanza, in<br />

Standard e 2^ classe<br />

BIGLIETTO PREMIO MEDIUM<br />

Per raggiungere una destinazione<br />

entro i 650 km di distanza, in<br />

Premium <strong>Freccia</strong>rossa<br />

BIGLIETTO PREMIO LARGE<br />

Per raggiungere qualunque<br />

destinazione oltre i 650 km in<br />

Executive <strong>Freccia</strong>rossa<br />

84<br />

I biglietti premio sopra indicati sono un esempio dei premi disponibili. Trenitalia potrà limitare, in alcuni giorni e per determinate tratte, la disponibilità<br />

dei biglietti premio. <strong>La</strong> raccolta CartaFRECCIA termina il 31/12/<strong>2020</strong>, salvo proroghe. I premi possono essere ritirati entro il 28/02/2021.<br />

Tutte le informazioni e il regolamento del Concorso sono disponibili nella sezione CartaFRECCIA del sito trenitalia.it.


PORTALE FRECCE<br />

WWW.PORTALEFRECCE.IT<br />

INTRATTENIMENTO GRATUITO, FACILE E VELOCE<br />

Il portale FRECCE rende più piacevole il viaggio grazie ai numerosi servizi gratuiti disponibili a bordo dei treni <strong>Freccia</strong>rossa e<br />

<strong>Freccia</strong>rgento e nelle sale FRECCIAClub e FRECCIALounge. Per accedere basta collegarsi alla rete WiFi, digitare www.portalefrecce.it<br />

o scaricare l’app Portale FRECCE da App Store e Google Play. Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com<br />

SCELTI PER VOI<br />

CINEMA<br />

Santiago, Italia P.S. I love you Pinocchio I tre<br />

moschettieri<br />

Nico, 1988<br />

BAMBINI<br />

CARTONI E PROGRAMMI PER I PICCOLI VIAGGIATORI<br />

GLI ALTRI SERVIZI DISPONIBILI<br />

GIOCHI<br />

Azione, sport,<br />

logica e tanto altro<br />

a disposizione di<br />

grandi e piccoli<br />

viaggiatori<br />

NEWS<br />

Notizie Ansa<br />

sui principali<br />

fatti quotidiani<br />

aggiornate ogni ora<br />

SERIE E<br />

PROGRAMMI TV<br />

Una selezione di<br />

serie e programmi<br />

tv nazionali e<br />

internazionali<br />

EDICOLA DIGITALE<br />

Quotidiani e<br />

riviste nazionali e<br />

internazionali<br />

AUDIOLIBRI<br />

Audiolibri di<br />

vario genere<br />

anche per<br />

bambini<br />

INFO DI VIAGGIO<br />

Informazioni in<br />

tempo reale su<br />

puntualità, fermate,<br />

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INTERNET WIFI<br />

Connessione a<br />

Internet tramite<br />

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di bordo<br />

MUSICA<br />

Il meglio<br />

della musica<br />

contemporanea<br />

italiana e straniera<br />

CORSO DI INGLESE<br />

Oltre 100 lezioni<br />

per imparare<br />

l’inglese<br />

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LIBRI E GUIDE<br />

Circa 200<br />

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libri ed estratti di<br />

guide turistiche<br />

Per assistenza contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22<br />

85


FLOTTA<br />

FRECCIAROSSA<br />

FRECCIAROSSA ETR 500<br />

Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze | 4 livelli di servizio Executive, Business,<br />

Premium, Standard | Posti 574 | WiFi | FRECCIAROSSA<br />

Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

FRECCIARGENTO ETR 700<br />

Velocità max 250km/h | Velocità comm.le 250km/h | Composizione 8 carrozze | 3 livelli di Servizio Business, Premium,<br />

Standard | Posti 500 | WiFi Fast | Presa elettrica e USB al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

FRECCIARGENTO ETR 600<br />

Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 432 | WiFi<br />

Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

FRECCIAROSSA ETR 1000<br />

Velocità max 400 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 8 carrozze<br />

86


FRECCIARGENTO ETR 485<br />

Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 489 | WiFi<br />

Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

FRECCIABIANCA<br />

Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 603<br />

Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

FRECCIABIANCA ETR 460<br />

Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 479<br />

Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 457 | WiFi Fast | Presa elettrica al posto<br />

Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />

87


PRIMA DI SCENDERE<br />

FOTO DEL MESE<br />

Testo e foto di Silvia Crippa e Giorgio Zara<br />

<strong>La</strong> Sardegna vista dal cielo in un percorso nel quale la storia, la natura e l’attività umana si intrecciano descrivendo<br />

una terra antica dove la pietra, il mare e l’uomo sono indissolubilmente legati. Il nostro progetto fotografico nasce dalla<br />

volontà di descrivere la nostra isola non solo come incantevole meta di vacanzieri, ma mostrando anche aspetti meno<br />

conosciuti e inusuali attraverso scatti realizzati in volo, con un drone, a 164 piedi.<br />

Immagini che parlano di una Sardegna dove i fenicotteri rosa compongono un cuore nel cielo e l’acqua del mare disegna<br />

magiche lagune nelle distese di salicornia. Ma anche di una terra che deve affrontare persistenti minacce per il suo<br />

fragile e unico ecosistema, come i fanghi rossi di lavorazione dei minerali nelle antiche miniere dismesse del Sulcis e le<br />

velenose acque di lavaggio dei metalli preziosi.<br />

I meandri disegnati dall’acqua marina nelle distese di salicornia<br />

Il progetto 164 piedi - Sardegna dallo Zenit al Nadir, di Silvia Crippa e Giorgio Zara, farà parte del Photofestival di Milano,<br />

evento posticipato a causa dell'emergenza Covid-19, dal 7 settembre al 15 novembre in varie sedi della città.<br />

Zara nasce a Cagliari nel 1955, da oltre 40 anni è fotografo naturalistico, speleosub e documentarista e ama realizzare<br />

reportage con l’utilizzo di droni.<br />

Crippa, classe 1970 di Monza, è invece biologa, guida subacquea, educatrice ambientale e alla sostenibilità. Nel suo<br />

lavoro in difesa del mare incontra Giorgio Zara e dalla loro passione prendono vita documentari e reportage, sia video<br />

che fotografici, prima in Sardegna e poi in giro per il mondo.<br />

photofestivalmilano milanophotofestival<br />

88


PRIMA DI SCENDERE<br />

FONDAZIONE FS<br />

PIETRARSA<br />

VIRTUAL TOUR<br />

NASCE DALL’OPIFICIO BORBONICO LA STORIA DEL MUSEO<br />

NAZIONALE FERROVIARIO. UN VIAGGIO DIGITALE CONSENTE<br />

DI SCOPRIRNE EVOLUZIONE E SEGRETI<br />

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa regala ai visitatori<br />

una vista mozzafiato sul Vesuvio e una spettacolare<br />

veduta sul Golfo di Napoli con le splendide isole<br />

di Capri e Ischia e la Costiera Sorrentina sullo sfondo. Deve<br />

questa invidiabile posizione all’evoluzione della propria storia,<br />

cominciata due secoli fa, che in queste settimane si può<br />

rivivere grazie al supporto di alcuni video, periodicamente<br />

pubblicati sulla pagina Facebook di Fondazione FS Italiane.<br />

Nel 1839 il giovane tenente di artiglieria Luigi Corsi propose<br />

all’attenzione del re Ferdinando II di Borbone una sua<br />

invenzione: palle di ferro piene di miscela incendiaria, utili<br />

per i cannoni posti a protezione della costa. Entusiasta, il re<br />

non solo ne ordinò un buon quantitativo per le proprie batterie,<br />

ma decise anche di dotare Corsi di un’officina abbastanza<br />

ampia per ampliarne la produzione. Serviva un’area<br />

di una certa estensione e facilmente raggiungibile via mare<br />

per trasportare le materie prime e i prodotti finiti. Magari a<br />

ridosso della prima strada ferrata d’Italia, la Napoli-Portici,<br />

inaugurata il 3 ottobre 1939. <strong>La</strong> scelta cadde su una zona paludosa,<br />

poco fuori Napoli, di proprietà della famiglia Schifani<br />

e del barone Mirra, nei pressi della quale era presente un’area<br />

già utilizzata dall’esercito del re con una batteria di cannoni<br />

e relative casematte. <strong>La</strong> località era chiamata Pietrarsa<br />

già nel 1631, a seguito dell’eruzione del Vesuvio, quando la<br />

lava ardente raggiunse il mare proprio in quel punto di costa.<br />

Dall’editto reale datato 6 novembre 1840 alla costruzione<br />

dei primi edifici passarono appena due anni. Il nuovo stabilimento<br />

iniziò subito la produzione, e non solo di materiale pirotecnico:<br />

erano presenti, infatti, un’officina per la lavorazione<br />

delle locomotive e delle caldaie e alcune fonderie. Inizia<br />

così la storia dell’Opificio Borbonico destinato a diventare il<br />

più grande museo ferroviario d'Italia, da vivere virtualmente<br />

in attesa di assaporarne le sensazioni che solo una visita dal<br />

vivo può offrire.<br />

© Archivio Fondazione FS Italiane<br />

89


PRIMA DI SCENDERE<br />

FUORI LUOGO<br />

di Mario Tozzi mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi<br />

[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]<br />

LA CURA SIAMO NOI<br />

FERMARE LA DISTRUZIONE DELLA NATURA È IL VACCINO<br />

PRINCIPALE PER EVITARE PANDEMIE COME QUELLA DA COVID-19<br />

In questo momento difficile lo smarrimento rischia<br />

di non farci comprendere appieno le cause profonde<br />

della pandemia da Covid-19. Cause che stanno<br />

nella distruzione del mondo naturale, in pratica nelle<br />

nostre stesse attività produttive spinte all’eccesso. <strong>La</strong><br />

deforestazione per fare spazio ad allevamenti intensivi<br />

o alle periferie urbane costringe i naturali portatori<br />

di virus a migrare proprio verso le città e gli allevamenti,<br />

trovando ospiti-serbatoio e portando al salto di<br />

specie (spillover). È il caso già documentato di Nipah<br />

in Malesia, nel 1998, e potrebbe essere quello attuale:<br />

dai pipistrelli ai pangolini cinesi fino ai sapiens. I wet<br />

market asiatici, l’eliminazione dei predatori naturali e il<br />

traffico illegale di specie scatenano quanto la distruzione<br />

ambientale ha preparato, rompendo l’equilibrio<br />

naturale all’interno del quale i microrganismi restano,<br />

invece, sotto controllo. L’inquinamento atmosferico,<br />

poi, attraverso le polveri sottili, veicola meglio infezioni<br />

polmonari e virus, e la Pianura Padana è la regione più<br />

inquinata d’Europa. Anche un tempo si scatenavano le<br />

epidemie, ma i sapiens erano molti meno e non c’erano<br />

le condizioni igieniche di oggi. Fermare la distruzione<br />

della natura è il nostro principale vaccino contro i virus,<br />

non dimentichiamolo domani.<br />

© julia_arda/AdobeStock<br />

90


GIOCHI, FUMETTI E CURIOSITÀ PER PICCOLI VIAGGIATORI<br />

LEGGI<br />

i fumetti di<br />

e<br />

SUPPLEMENTO DE LA FRECCIA | APRILE <strong>2020</strong> | www.fsitaliane.it<br />

OGNI VIAGGIO È UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA!<br />

93


LA FRECCIA Junior<br />

SOMMARIO<br />

Pagina 1<br />

GIOCA: UN GIRO<br />

AL PARCO<br />

Pagina 2<br />

INFO: MILLE<br />

PASSIONI<br />

Pagina 3-6<br />

FUMETTO: IL COMPLEANNO<br />

DI SAM IL POMPIERE<br />

Pagina 7<br />

PLAY MOBILITY: IL MANIFESTO<br />

DEL BUON VIAGGIATORE<br />

Pagina 8<br />

GIOCA: BOWLING<br />

CASALINGO<br />

Pagina 9-12<br />

FUMETTO: BARBIE<br />

TEMPORALE...FASHION!<br />

Un giro al parco<br />

AIUTA QUESTI<br />

DUE CICLISTI A<br />

RAGGIUNGERE<br />

IL PARCO<br />

ATTRAVERSO<br />

IL LABIRINTO<br />

SUPPLEMENTO DE LA FRECCIA | APRILE <strong>2020</strong> | www.fsitaliane.it<br />

è un progetto a cura di<br />

PANINI MAGAZINES – Direttore Mercato Italia: Alex Bertani • Publishing manager: Sara Mattioli • Coordinamento editoriale: Stefania Simonini • Progetto grafico: Alessandro Gucciardo<br />

Illustrazione p. 7: Chiara Fagioli • Illustrazione di copertina e impaginazione: Luca Bertelè<br />

Per la storia a fumetti di Sam il pompiere: © <strong>2020</strong> Prism Art & Design Limited. The Fireman Sam name and characters are of Prism Art & Design Limited.<br />

© <strong>2020</strong> HIT Entertainment Limited. All rights reserved<br />

Per la storia a fumetti di Barbie: Barbie and all related characters are trademarks of Mattel and are used with permission. © <strong>2020</strong> Mattel. All Rights Reserved<br />

EDIZIONI LA FRECCIA – Direttore Responsabile: Marco Mancini • Responsabile Editoria: Davide Falcetelli • Coordinamento editoriale: Sandra Gesualdi<br />

TRENITALIA – Sviluppo Commerciale – Divisione Passeggeri Long Haul: Fabrizio Ruggiero, Antonella Graziano<br />

94<br />

1<br />

Junior


Mille passioni<br />

LIBRI<br />

UN LIBRO È SEMPRE UN OTTIMO MODO<br />

PER SFRUTTARE IL TEMPO LIBERO, E SE<br />

POI NE ABBIAMO TANTO, OCCUPIAMOLO<br />

LEGGENDO DIARIO DI UNA SCHIAPPA,<br />

UNA SERIE DI 13 VOLUMI EDITI IN<br />

ITALIA DA IL CASTORO CHE VANTA<br />

PURE QUATTRO FILM TRATTI DAI LIBRI.<br />

ANCHE GERONIMO STILTON OFFRE<br />

UN’AMPIA SCELTA DI TITOLI, DALLE<br />

SUE CLASSICHE AVVENTURE ALLA<br />

SERIE VIAGGIO NEL TEMPO, FINO AGLI<br />

ADATTAMENTI DEI GRANDI CLASSICI. E,<br />

PARLANDO DI CLASSICI, PERCHÉ NON<br />

PARTIRE PER UN VIAGGIO IMMAGINARIO<br />

SU L’ISOLA DEL TESORO?<br />

VIDEOGAMES<br />

È USCITO DA POCHISSIMO PER LA<br />

NINTENDO SWITCH, ANIMAL CROSSING:<br />

NEW HORIZONS, IL NUOVO CAPITOLO DI<br />

QUESTO GIOCO ASSICURA DIVERTIMENTO<br />

A NON FINIRE! PER GLI AMANTI DI<br />

PIKACHU E SOCI, SEMPRE PER NINTENDO<br />

SWITCH È USCITO POKÉMON MYSTERY<br />

DUNGEON. PER CHI INVECE PREFERISCE<br />

I GIOCHI IN SOGGETTIVA, FANTASCIENZA<br />

E MOSTRI GIGANTI A NON FINIRE, È<br />

FINALMENTE DISPONIBILE PER PS4,<br />

XBOX ONE E PC IL NUOVO E ATTESISSIMO<br />

CAPITOLO DEL CELEBRE DOOM DAL<br />

TITOLO DOOM ETERNAL.<br />

È FINALMENTE DISPONIBILE DA BAO<br />

PUBLISHING IL VOLUME COMPLETO<br />

DI VIOLA GIRAMONDO, CON LE SUE<br />

COMMOVENTI AVVENTURE AMBIENTATE<br />

NEL MONDO DEL CIRCO. PANINI COMICS<br />

CONTINUA LA RACCOLTA DELLE<br />

DIVERTENTISSIME STORIE DELLA BAIA,<br />

SERIE DISNEY AMBIENTATA IN UNA<br />

CITTADINA DI MARE DOVE NE CAPITANO<br />

DI TUTTI I COLORI. PROSEGUONO ANCHE<br />

I RACCONTI DELLA TENERA GATTINA<br />

BRINA E DEL SUO GRUPPO DI AMICI<br />

A QUATTRO ZAMPE CON IL NUOVO<br />

VOLUME OGNI AMICO È UN’AVVENTURA<br />

PUBBLICATO DA TUNUÉ.<br />

FUMETTI<br />

LO SAPEVI CHE…?<br />

VOLETE DELLE ALTERNATIVE A<br />

MONOPOLI, SCARABEO O CLUEDO?<br />

ECCO IL GIOCO DI CARTE DEI BONELLI<br />

KIDS, PRODOTTO DA PENDRAGON GAME<br />

STUDIO. LE VERSIONI “KIDS” DI ZAGOR<br />

E MARTIN MYSTÉRE, NOTI PERSONAGGI<br />

DEI FUMETTI, SI SFIDANO PER<br />

COMPLETARE LA LORO COLLEZIONE<br />

DI ALBI! IN TEMA DI CARTONI ANIMATI<br />

WACKY RACES, PRODOTTO DA<br />

ASMODEE E CMON, VI LANCERÀ IN<br />

PISTA IN FOLLI GARE CON UN GRUPPO<br />

DI PAZZI PILOTI DI CORSE, IL TUTTO<br />

CON DELLE STREPITOSE MINIATURE DEI<br />

PERSONAGGI!<br />

GIOCHI DA TAVOLO<br />

E DOPO AVER GIOCATO, METTIAMO A POSTO LA NOSTRA<br />

CAMERA... MARIE KONDO È UNA SCRITTRICE GIAPPONESE<br />

CHE HA IDEATO UN METODO PARTICOLARE PER RIORDINARE<br />

E OTTIMIZZARE GLI SPAZI DELLA CASA. OLTRE A INSEGNARCI<br />

A SISTEMARE I NOSTRI OGGETTI, CI AIUTA ANCHE A SCEGLIERE<br />

QUELLI DAVVERO NECESSARI E AD ELIMINARE TUTTO CIÒ CHE È<br />

SUPERFLUO. OLTRE AI DUE LIBRI, EDITI IN ITALIA DA VALLARDI,<br />

HA REALIZZATO PER NETFLIX UNA SERIE IN OTTO PUNTATE,<br />

IN CUI SPIEGA IL SUO INNOVATIVO METODO.<br />

2<br />

95<br />

Junior


LA FRECCIA Junior<br />

LEGGI<br />

CON SAM<br />

1<br />

IL COMPLEANNO DI<br />

Adoro<br />

le sorprese!<br />

SAM IL POMPIERE<br />

Oggi è il compleanno di Sam<br />

il pompiere e i bambini hanno<br />

pensato a qualcosa di speciale per<br />

festeggiarlo: vogliono regalargli<br />

un modellino radiocomandato<br />

di Jupiter. Proprio mentre Joe<br />

lo sta provando, arriva Sam.<br />

Rapidamente Joe cerca di nascondere il giocattolo,<br />

così facendo però aziona inavvertitamente la sirena.<br />

Niiinoooniiinooo! Sam si chiede cosa possa essere, ma<br />

poi saluta e torna in caserma. Ora anche Hannah vuole<br />

provare il comando a distanza. Mentre lo prende, però,<br />

questo le sfugge di mano e cade a terra.<br />

2<br />

James riesce a far ripartire Jupiter.<br />

Mette il modellino sul pavimento e<br />

spinge la levetta del telecomando<br />

verso l’alto. Vruuum! Jupiter sfreccia<br />

sulla strada. “Ben fatto!” dice Hannah<br />

sollevata. Quando però James<br />

cerca di fermare il camioncino, la<br />

leva non funziona. Jupiter non può<br />

frenare! Il modellino corre sempre<br />

più veloce. “Presto!” grida Hannah<br />

“raggiungiamolo!”<br />

96<br />

3<br />

Junior


3<br />

Vruuum! Il mini-Jupiter corre<br />

per le strade di Pontypandy dove<br />

Dilys sta sistemando la torta di<br />

compleanno per Sam su un carrellino<br />

con le ruote. Purtroppo non si<br />

accorge del camion radiocomandato<br />

diretto verso di lei e... Sploch! Dilys<br />

inciampa su Jupiter e cade con la<br />

faccia sulla sua torta.<br />

Oh no!<br />

<strong>La</strong> mia<br />

torta!<br />

AIUTO!<br />

Prendi,<br />

Norman!<br />

4<br />

Jupiter continua a correre in direzione del porto dove Mandy<br />

e Norman giocano a frisbee. I due ragazzi rimangono di stucco<br />

quando vedono un modellino rosso che sfreccia accanto a loro<br />

seguito da Hannah, James e Dilys, con la torta.<br />

4<br />

97<br />

Junior


LA FRECCIA Junior<br />

5<br />

Ed ecco che succede il peggio:<br />

il mini-Jupiter schizza oltre il molo<br />

dentro l’acqua seguito dalla torta,<br />

Dilys, Hannah e James. “Oh, no!”<br />

grida Mandy spaventata “Chiamo<br />

Sam il pompiere!” Appena Sam<br />

sente cosa è successo, entra subito<br />

in azione. “Penny ed Elvis, andiamo<br />

con Venus al centro di salvataggio<br />

marittimo” ordina Sam agli altri<br />

pompieri. Lì, la squadra prepara<br />

Neptun e Juno alla partenza.<br />

6<br />

Penny ed Elvis portano Neptun<br />

verso Dilys che agita le braccia in<br />

acqua, colta dal panico. Sam nel<br />

frattempo, a bordo di Juno, si mette<br />

alla ricerca di Hannah e James e li trova<br />

lì vicino. “Salva prima James!” gli dice<br />

Hannah. Sam afferra James e lo tira<br />

fuori dall’acqua, ma quando si volta<br />

di nuovo vede che Hannah è sparita.<br />

Un’emergenza!<br />

98<br />

5<br />

Junior


7<br />

“Hannah! Dove sei?”<br />

chiama Sam preoccupato.<br />

Ecco che Hannah riemerge<br />

con la macchinina in mano.<br />

“Ho preso Jupiter!”<br />

esclama.<br />

Hannah,<br />

dove sei?<br />

Quando tutti sono asciutti e al sicuro<br />

la festa di compleanno può cominciare.<br />

“Ci dispiace per il tuo regalo” dice<br />

Sarah. Sam però è semplicemente<br />

contento che non sia successo niente<br />

di grave. “Ricordatevi sempre che<br />

è pericoloso correre vicino ai corsi<br />

d’acqua” dice loro.<br />

8<br />

9<br />

Poi Joe pronuncia un discorso in onore di Sam: “A nome di tutti<br />

noi ti consegno questo regalo, non solo per il tuo compleanno, ma<br />

per ringraziarti per tutte le volte che ci salvi. Sei il nostro eroe!”<br />

Poi Joe offre a Sam il mini-Jupiter<br />

ancora gocciolante. “È un regalo<br />

perfetto!” dice Sam ridendo.<br />

Che compleanno emozionante!<br />

39<br />

Magazine<br />

ufficiale<br />

CON2<br />

STORIE<br />

TUTTO SU<br />

JUPITER<br />

CONTINUA A LEGGERE LE<br />

STORIE DI SAM IL POMPIERE<br />

IN EDICOLA!<br />

FINE<br />

SCRIVI CONTA GIOCA IMPARA<br />

6<br />

99<br />

Junior


LA FRECCIA Junior<br />

ORA RESTIAMO A CASA, MA TORNEREMO A VIAGGIARE.<br />

INTANTO PREPARIAMOCI A FARLO AL MEGLIO CON IL<br />

MANIFESTO DEL BUON VIAGGIATORE. #IORESTOACASA<br />

Il manifesto del<br />

buon viaggiatore<br />

UN BUON VIAGGIO PARTE DA TE!<br />

IMPARIAMO INSIEME QUALI SONO LE REGOLE DA RISPETTARE IN STAZIONE<br />

E A BORDO TRENO, PER UN VIAGGIO PIÙ BELLO, PIACEVOLE E SICURO.<br />

Colora la regola!<br />

REGOLA NUMERO 9:<br />

IL PAESAGGIO TI ISPIRA? PER FARE UN BEL DISEGNO USA ALBUM E PENNARELLI,<br />

SENZA MACCHIARE PARETI E SEDILI. I MEZZI DI TRASPORTO SONO PIÙ BELLI<br />

SENZA SCARABOCCHI E GRAFFITI<br />

Il progetto<br />

di<br />

Per saperne di più<br />

Numero verde 800.39.01.22<br />

playmobility@lafabbrica.net<br />

www.playmobility.it<br />

100<br />

7<br />

Junior


Bowling casalingo<br />

ECCO UN’IDEA PER UN GIOCO MOLTO SEMPLICE MA CHE PUÒ<br />

ESSERE DAVVERO DIVERTENTE. SOPRATTUTTO QUANDO<br />

DOBBIAMO TRASCORRERE MOLTO TEMPO IN CASA. MANI A<br />

COLLA, COLORI E PREPARIAMOCI A GIOCARE A BOWLING!<br />

1<br />

FAI ASCIUGARE BENE LE<br />

BOTTIGLIE, POI RIEMPILE<br />

CON I BATUFFOLI DI OVATTA.<br />

NON SPINGERE, NON C’È<br />

BISOGNO DI RIEMPIRLE<br />

TROPPO. SERVE SOLO A<br />

DARE UN POCO DI PESO E<br />

A RENDERLE PIÙ STABILI.<br />

3<br />

ECCO FATTO!<br />

SEI GIÀ PRONTO<br />

PER INCREDIBILI<br />

PARTITE A BOWLING<br />

CON I TUOI<br />

AMICI! CONTATE<br />

I PUNTI E FATE<br />

A CHI ATTERRA<br />

PIÙ BIRILLI. CI<br />

SONO MILLE MODI<br />

PER DIVERTIRSI<br />

INSIEME E LE<br />

REGOLE POTETE<br />

INVENTARLE VOI!<br />

COSA TI SERVE:<br />

• 6 bottiglie di plastica<br />

tutte uguali per forma<br />

e dimensioni<br />

• Ovatta<br />

• Fogli colorati<br />

• Colla<br />

• Pennarelli colorati<br />

• 1 palla leggera<br />

2<br />

RITAGLIA<br />

DELLE STRISCE<br />

DAI FOGLI<br />

DI CARTA<br />

COLORATI.<br />

INCOLLALE<br />

INTORNO ALLE<br />

BOTTIGLIE E<br />

DECORALE<br />

COME PIÙ TI<br />

PIACE.<br />

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ESAGERARE PUOI<br />

REALIZZARE<br />

FINO A 10 BIRILLI<br />

COME NEL VERO<br />

BOWLING. RICORDA<br />

DI POSIZIONARLI<br />

SEMPRE A<br />

PIRAMIDE CON LA<br />

PUNTA RIVOLTA<br />

VERSO DI TE!<br />

8<br />

101<br />

Junior


LA FRECCIA Junior<br />

... IL VOSTRO<br />

PROGETTO DI<br />

GRUPPO È PER<br />

VENERDì...<br />

TEMPORALE...<br />

FASHION!<br />

...CREARE UN<br />

MODELLO ISPIRATO<br />

ALLA NATU RA.<br />

SONO FELICE<br />

DI ESSERE IN<br />

GRUPPO CON TE,<br />

BARBIE!<br />

E IO DI<br />

ESSERE CON<br />

TE, NIKKI!<br />

PIANTE, ANIMALI,<br />

ELEMENTI NATURALI...<br />

È DIFFICILE<br />

SCEGLIERE!<br />

VEDIAMOCI A<br />

CASA MIA OGGI<br />

POMERIGGIO.<br />

QUEL POMERIGGIO,<br />

A CASA DI BARBIE…<br />

SUPER<br />

P RONTA!<br />

P RONTA<br />

A CREARE,<br />

NIKKI?<br />

102<br />

9<br />

Junior


POCHI MINUTI DOPO...<br />

LE MIE<br />

SORELLE<br />

SONO OTTIME<br />

MODELLE!<br />

Sì, MA...<br />

POSSO<br />

MUOVERMI,<br />

ORA?<br />

LAVORARE<br />

ALL’APERTO È STATA<br />

UNA GRANDE<br />

IDEA!<br />

SARÀ PIÙ<br />

FACILE FARSI<br />

ISPIRARE DALLA<br />

NATU RA...<br />

E IL DURO LAVORO<br />

VIENE RICOMPENSATO…<br />

QUESTO È<br />

BELLISSIMO!<br />

CRACK<br />

AAAH…<br />

POSARE È<br />

STANCANTE!<br />

INIZIO A<br />

TAGLIARE LA<br />

STOFFA…<br />

10<br />

103<br />

Junior


LA FRECCIA Junior<br />

OH-OH...<br />

ORA DIREI<br />

CHE LA NATURA<br />

È UN PO’...<br />

TROPPA!<br />

ENTRIAMO!<br />

FIUUU!<br />

SEGUIMI!<br />

?!?<br />

LA PIOGGIA<br />

MI HA DATO<br />

UN’IDEA!<br />

104<br />

11<br />

Junior


COSì, VENERDì...<br />

CHI VUOLE<br />

PRESENTARE<br />

IL LAVORO PER<br />

PRIMA?<br />

NOI!<br />

SIAMO STATE<br />

ISPIRATE DAL<br />

TEMPORALE...<br />

... E ABBIAMO CREATO<br />

VESTITI LUCCICANTI COME<br />

GOCCE DI PIOGGIA!<br />

SONO<br />

BELLISSIMI,<br />

BRAVE!<br />

È MERITO<br />

DEL LAVORO DI<br />

SQUADRA...<br />

... E DELLA<br />

PIOGGIA!<br />

FINE<br />

CONTINUA A LEGGERE LE STORIE DI BARBIE<br />

DISPONIBILI SU PANINICOMICS.IT<br />

12<br />

105<br />

Junior


BAMBINI<br />

#IODISEGNO<br />

Queste pagine sono dedicate ai bambini che, costretti a restare in casa, ci hanno regalato non solo capricci, ma<br />

tanta energia e pensieri positivi. Ecco alcuni disegni, scelti tra tutti quelli pubblicati su fsnews.it, trasformati in<br />

un viaggio beneaugurale nel futuro, alla (ri)scoperta del nostro magnifico Paese.<br />

106


Matilde, 5 anni - Roma<br />

Viola, 11 anni - Roma<br />

107


BAMBINI<br />

Mattia – Monza<br />

Ludovica, 9 anni – Nocera Inferiore (SA)<br />

108


Myrhiam, 8 anni - Roma<br />

Leonardo, 6 anni - Roma<br />

109


BAMBINI<br />

UN NOSTRO<br />

PICCOLO LETTORE<br />

Il 24 marzo la redazione della <strong>Freccia</strong> ha ricevuto questa lettera speciale e commovente, accompagnata da una<br />

foto di Luigi, giovanissimo protagonista di una delle tante storie comuni e, nello stesso tempo, singolari vissute<br />

ai tempi del Covid-19.<br />

Da parte di tutti noi, al lavoro nelle proprie abitazioni, un grazie a mamma Paola e a papà Luca. E un saluto affettuoso<br />

a Luigi, che ha ricevuto una copia della <strong>Freccia</strong> di marzo, e a tutti i lettori del mensile.<br />

Luigi legge in viaggio <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong><br />

Gentilissimi,<br />

sono la mamma di Luigi, cinque anni. Mio figlio ha la sindrome<br />

di Down, ma è un bimbo molto vispo e intelligente e<br />

soprattutto...ama da morire viaggiare in treno! Ci muoviamo<br />

spesso da Roma verso Napoli e verso Brescia, per andare<br />

a trovare i nonni, e durante il viaggio lui sfoglia per tutto il<br />

tempo la vostra rivista. Non ho bisogno di portare nient’altro<br />

per intrattenerlo...basta quella! Credo proprio che sia il<br />

vostro più accanito e fedele lettore! Potete vederlo nella foto<br />

che risale a un viaggio fatto con lui lo scorso febbraio. Nelle<br />

vacanze di Natale siamo anche stati al Museo Nazionale<br />

Ferroviario di Pietrarsa e si è perso tutto il giorno a guardare<br />

i treni esposti.<br />

In questo pesante periodo di clausura casalinga mi chiede<br />

continuamente di andare a prendere il treno e vorrebbe la<br />

"uoua ivista eccia" (nuova rivista <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong>). Mi rendo conto<br />

che vi faccio una richiesta insolita, ma lo fareste davvero<br />

tanto felice se poteste mandarci una copia del numero di<br />

marzo. Sarebbe una bellissima sorpresa per lui in questi<br />

giorni così difficili. Quando arriverà sarà un giorno speciale.<br />

Un cordiale saluto,<br />

Paola<br />

110


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