Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PER CHI AMA VIAGGIARE<br />
ANNO XII | NUMERO 4 | APRILE <strong>2020</strong> | www.fsitaliane.it<br />
IL VIAGGIO<br />
DEI DESIDERI<br />
GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA<br />
INSIEME PER L’AMBIENTE SUL WEB<br />
#IODISEGNO<br />
I COLORI E LE SPERANZE DEI BAMBINI
EDITORIALE<br />
FS ITALIANE:<br />
BILANCIO 2019 DA RECORD<br />
L’AD GIANFRANCO BATTISTI: «SUBITO 20 MILIARDI DI GARE<br />
IN INVESTIMENTI PER IL POST CORONAVIRUS»<br />
Lo scorso 31 marzo il Consiglio<br />
di amministrazione di<br />
Ferrovie dello Stato Italiane<br />
ha esaminato e approvato il bilancio<br />
consolidato di Gruppo, al 31 dicembre<br />
2019. I dati su fatturato e<br />
utili sono molto positivi e, se anche<br />
la notizia giunge in una congiuntura<br />
estremamente difficile per il Paese,<br />
offrono uno squarcio di ottimismo<br />
su quanto ci aspetta nei mesi a venire.<br />
È quanto emerge anche dalle<br />
parole di Gianfranco Battisti, amministratore<br />
delegato e direttore generale<br />
di FS Italiane.<br />
«Il 2019 è stato l’anno migliore della<br />
storia di Ferrovie dello Stato con<br />
ricavi per oltre 12 miliardi di euro e<br />
584 milioni di utile netto, senza le<br />
operazioni straordinarie. Per il secondo<br />
anno consecutivo abbiamo<br />
superato tutti i nostri obiettivi finanziari,<br />
sulla base della crescita dei<br />
ricavi ricorrenti e di una continua<br />
attenzione alla razionalizzazione dei<br />
costi. Siamo forti del nostro Piano<br />
industriale 2019-2023 e dei principi<br />
guida legati alla sostenibilità: con<br />
valore economico distribuito pari a<br />
10,2 miliardi di euro, un contributo<br />
dell’1,4% al Pil italiano e minori emissioni<br />
pari a 2,6 milioni di tonnellate<br />
di CO 2<br />
in atmosfera nel 2019. Tutto<br />
questo mettendo sempre la persona<br />
al centro di ogni scelta industriale<br />
e con la determinazione di migliorare<br />
il nostro business in Italia e nel<br />
mondo. In questo difficile inizio di<br />
<strong>2020</strong>, il Gruppo FS Italiane ha messo<br />
in campo diverse iniziative a sostegno<br />
del Paese e sta contribuendo<br />
ad affrontare l’emergenza sanitaria<br />
del Covid-19, ma è già pronto a ripartire<br />
con un piano straordinario di<br />
accelerazione degli investimenti in<br />
infrastrutture ferroviarie e stradali<br />
per oltre 20 miliardi di euro entro<br />
l’anno. FS Italiane si sta preparan-<br />
do alla fase post pandemica con<br />
strategie che si adatteranno a un<br />
mondo destinato inevitabilmente a<br />
cambiare, nel quale le modalità di<br />
viaggio saranno molto diverse da<br />
quelle a cui eravamo abituati e che<br />
necessiteranno di innovative misure<br />
preventive con le quali poter cristallizzare<br />
nelle persone il principio<br />
della sicurezza sanitaria nei viaggi,<br />
indispensabile dopo un’esperienza<br />
pandemica come l’attuale. È quindi<br />
molto importante identificare e analizzare<br />
le mutate dinamiche della<br />
mobilità, insieme ai comportamenti<br />
e ai motivi di viaggio, rielaborare<br />
la customer experience, sfruttare a<br />
pieno i canali digitali per tornare a<br />
un normale funzionamento della società<br />
e dell’economia e a una crescita<br />
sostenibile, capace di integrare la<br />
transizione verde e la trasformazione<br />
digitale».<br />
3
EDITORIALE<br />
LA FRECCIA<br />
NON SI FERMA<br />
Quo usque tandem…? Difficile<br />
dire fino a quando<br />
questa bolla che ci tiene<br />
appesi in un’attesa devastante<br />
ci terrà ancora prigionieri, e quanto<br />
lento sarà il ritorno a qualcosa<br />
che assomigli alla normalità. Ma <strong>La</strong><br />
<strong>Freccia</strong> non si ferma. Non sappiamo<br />
quando saremo di nuovo sulle<br />
Frecce Trenitalia, nei FRECCIALounge,<br />
negli hotel, negli stabilimenti<br />
termali dove siete soliti trovarci. Né<br />
quando voi tornerete a bordo dei<br />
nostri treni, numerosi e vogliosi di<br />
viaggiare ancora con noi, di incontrare<br />
persone, passeggiare per le<br />
vie delle nostre città, visitare musei,<br />
ascoltare concerti, riassaporare i<br />
vostri luoghi dell’anima o eleggerne<br />
altri, tra i tanti suggestivi angoli di<br />
questo stupendo Paese.<br />
4
5<br />
© Choat/AdobeStock
EDITORIALE<br />
In questa pagina, le stazioni di Roma Termini e Milano Centrale al tempo del coronavirus<br />
Allora, visto che non possiamo incontrarci,<br />
e non ci potete sfogliare<br />
come di consueto, siamo noi a cercarvi,<br />
con questa edizione del magazine<br />
pubblicata per la prima volta<br />
soltanto in versione digitale. Desiderosi<br />
più di prima di intrattenervi e<br />
ispirarvi ancora viaggi, da realizzare<br />
per il momento soltanto con la fantasia.<br />
Già, per il momento. Mai eufemismo<br />
fu meno efficace, eppure questa<br />
sospensione temporale, surreale e<br />
angosciante, prima o poi finirà. Dopo,<br />
però, dovremo ricordarcela. Fare tesoro<br />
di quello che abbiamo visto e<br />
sperimentato. Impedire che l’oblio e<br />
l’istintiva rimozione di ciò che ci duole<br />
ci riportino a essere esattamente<br />
quello che eravamo prima. <strong>La</strong> nostra<br />
conclamata fragilità e vulnerabilità<br />
dovrà aiutarci a mettere meglio a registro<br />
priorità e valori. A riprogrammarci.<br />
Sono in tanti in questi giorni ad<br />
auspicarlo, altrettanti a dubitare che<br />
accadrà davvero. Ecco, nelle pagine<br />
che seguono, oltre a incontrare tanti<br />
amici, troverete alcuni spunti di riflessione<br />
al riguardo. Uno li riassume<br />
tutti: la necessità di un maggiore rispetto<br />
per l’ecosistema che ci ospita<br />
e di cui non siamo gli unici abitanti,<br />
tantomeno i padroni inviolabili. Siamo<br />
tutti animati da una voglia matta<br />
di ripartire con rinnovata vitalità,<br />
che necessita, però, di una rinnovata<br />
coscienza. Come ferrovieri, come<br />
Gruppo FS impegnato anche in<br />
questi giorni ad assicurare mobilità<br />
coniugata a sicurezza, ce la metteremo<br />
tutta. Associando all’impegno,<br />
all’entusiasmo e alla professionalità<br />
ingenti investimenti in infrastrutture<br />
che offriranno anche opportunità di<br />
lavoro, di cui ci sarà grandissimo bisogno.<br />
Tutto questo per una crescita<br />
e uno sviluppo rispettosi dei delicati<br />
equilibri del nostro Paese e del nostro<br />
pianeta. Sostenibili davvero. È<br />
un dovere, oggi più importante che<br />
mai. Perché il pianeta può fare anche<br />
a meno di noi. Di lui, noi no.<br />
© Claudio Furlan/<strong>La</strong>Presse<br />
© FS Italiane | PHOTO<br />
6
IL NUOVO<br />
È ONLINE<br />
© Rymden/AdobeStock<br />
Fsnews, la testata d’informazione<br />
del Gruppo FS Italiane<br />
che con FSNews Radio<br />
ha appena compiuto dieci anni di<br />
vita, accoglie i suoi visitatori con una<br />
veste grafica e una linea editoriale<br />
completamente rinnovata.<br />
Oggetto di una radicale trasformazione<br />
nel suo look and feel, il quotidiano<br />
online amplia i suoi contenuti, spaziando<br />
dalle attività core del Gruppo<br />
FS – con focus su servizi, infrastrutture<br />
e iniziative nel campo della mobilità<br />
– alle notizie d’attualità, senza trascurare<br />
i temi dell’innovazione, della<br />
sostenibilità e del turismo, integrando<br />
gran parte degli argomenti trattati<br />
dal magazine <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong>: viaggi, persone,<br />
cultura, spettacolo. Proprio <strong>La</strong><br />
<strong>Freccia</strong>, insieme ai contenuti dedicati<br />
ai viaggiatori del trasporto regionale<br />
(contrassegnati dal tag Note), ha<br />
uno spazio dedicato in cui vengono<br />
attualizzati e arricchiti gli articoli del<br />
magazine cartaceo.<br />
Il nuovo FSNews, quindi, cambia non<br />
solo nell’aspetto ma nella sostanza.<br />
Grazie a un progetto sviluppato dopo<br />
un’analisi approfondita dei contenuti<br />
già presenti e dello scenario online,<br />
che si modifica a gran velocità. Obiettivo?<br />
Mantenere e rafforzare il ruolo<br />
di punto di riferimento che nel tempo<br />
la testata ha dimostrato di essere,<br />
per tutti coloro che sono interessati<br />
al mondo del trasporto, ferroviario e<br />
non solo, ampliandone la portata fino<br />
ad abbracciare il tema del viaggio<br />
tout court.<br />
Un design semplice ed essenziale, al<br />
tempo stesso flessibile e di impatto,<br />
garantisce visibilità ai diversi contenuti<br />
giornalieri. <strong>La</strong> navigazione, essenziale<br />
e composta da macro aree<br />
tematiche, è studiata per una comoda<br />
fruizione in movimento e si avvale<br />
dell’utilizzo costante di tag, che<br />
rendono facilmente rintracciabili gli<br />
argomenti di dettaglio. Ogni articolo<br />
viene approfondito attraverso contenuti<br />
correlati, siano essi esclusivamente<br />
testuali o ampliati da componenti<br />
multimediali, quali video,<br />
gallery fotografiche o podcast.<br />
Mobile friendly, in grado di funzionare<br />
al meglio su tutti i modelli di smartphone<br />
e tablet, la testata si integra<br />
con FSNews Radio, che assicura ogni<br />
giorno aggiornamenti e interviste,<br />
con un ricco palinsesto settimanale<br />
tra dirette e podcast sul sito e sul<br />
profilo Instagram dedicato.<br />
A completare il bouquet delle piattaforme,<br />
contribuiscono il canale<br />
Telegram, il profilo Twitter e il canale<br />
YouTube di FSNews, in cui è possibile<br />
rintracciare i video presenti sulla testata.<br />
Tutto per ampliare e fidelizzare<br />
quella community di lettori e appassionati<br />
che in questi anni ha cercato<br />
sul quotidiano online informazioni di<br />
servizio, aggiornamenti e curiosità.<br />
7
MEDIALOGANDO<br />
SKY TG24, LA NOTIZIA<br />
E TUTTO IL RESTO<br />
FATTI, ANTEFATTI, CONTESTI: QUANTO SERVE PER FARSI<br />
UN’OPINIONE. LA FRECCIA INCONTRA IL DIRETTORE DELLA TESTATA<br />
ALL NEWS GIUSEPPE DE BELLIS<br />
di Marco Mancini<br />
marmanug<br />
© julehering<br />
Il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis nel suo ufficio<br />
Incontriamo virtualmente, come si<br />
conviene ai tempi del coronavirus,<br />
Giuseppe De Bellis, 42 anni, direttore<br />
di Sky TG24 dal 1° gennaio 2019.<br />
Medialoghiamo a distanza, lui in sede, a<br />
Milano, tra mille conference call di lavoro<br />
e un fiume di notizie drammatiche che<br />
si susseguono da settimane.<br />
L’informazione classica, con l’avvento<br />
dei social e l’avanzata di movimenti anti-establishment,<br />
è entrata in crisi. Però<br />
poi arrivano tragedie come quella che<br />
sta vivendo il pianeta oggi e gli equilibri<br />
cambiano di nuovo. E la tv torna ad<br />
acquisire una centralità che sembrava<br />
aver perso.<br />
Sì, quando la notizia è una vera, grande,<br />
gigantesca notizia, la tv riprende il suo<br />
scettro per autorevolezza e per il flusso<br />
continuo di aggiornamenti. È accaduto<br />
di recente, per eventi di risonanza<br />
mondiale, come il rogo di Notre-Dame,<br />
o per situazioni come quella che stiamo<br />
vivendo con il coronavirus. In questi casi,<br />
fare la tv è ancor di più un onore e una<br />
responsabilità.<br />
Voi con Sky TG24 avevate comunque<br />
già messo a punto adeguate contromosse<br />
Perché la grande cavalcata dell’informazione<br />
digitale, e soprattutto dei social<br />
media, imponeva alla tv una riflessione.<br />
Parlo della tv che fa informazione 24 ore<br />
su 24. Che per anni è stato il mezzo più<br />
veloce e immediato e all’improvviso rischiava<br />
di diventare vecchio. Possibile?<br />
Sì, possibile. A questo punto c’erano due<br />
scenari: resistere o rilanciare. Noi da un<br />
anno e mezzo abbiamo rilanciato.<br />
Come?<br />
Integrando. Sviluppiamo tantissimo l’informazione<br />
web e social con il nostro<br />
brand che significa rigore, autorevolezza<br />
e velocità. <strong>La</strong> tv resta però il nostro punto<br />
di forza, sebbene per la gran parte delle<br />
notizie piccole, quotidiane, basic non<br />
può competere sulla velocità con il web<br />
e i social. Quindi, oltre a dare le notizie, le<br />
8
contestualizza, le spiega, le interpreta e<br />
le sviluppa.<br />
In che modo?<br />
Scegliendo di più. L’ordine cronologico<br />
delle notizie conta meno, notizia nuova<br />
non scalza più notizia vecchia, ma notizia<br />
importante scalza notiziola. E la più<br />
grande merita approfondimento, quindi<br />
momenti dedicati con esperti per capire<br />
di più e meglio. Il nostro claim è: «Per<br />
farsi un’opinione, serve uno sguardo<br />
d’insieme. Sky TG24, la notizia e tutto il<br />
resto».<br />
Tornando allo scenario odierno, inedito<br />
e inaudito, che ruolo ha giocato e gioca<br />
l’informazione?<br />
Un ruolo fondamentale. Ha riscoperto la<br />
sua rilevanza, che qualcuno metteva in<br />
discussione. È tornata a essere un bene<br />
primario. Senza l’informazione conteremmo<br />
probabilmente milioni di morti<br />
nel mondo.<br />
Eppure anche i media, parlo in generale,<br />
forse qualche autocritica dovrebbero<br />
farla.<br />
<strong>La</strong> critica è che spesso vengono forniti<br />
dati senza interpretarli. E questo genera<br />
confusione. Noi non dobbiamo solo<br />
riportare, ma anche comprendere e decrittare.<br />
In un contesto complicatissimo, dove le<br />
notizie si rincorrono, tra presunte e reali<br />
fake news, distorsioni, annunci di complotti,<br />
falsi ma verosimili, e di scoperte<br />
terapeutiche mirabolanti dopo poco<br />
smentite, come si può fare informazione<br />
di qualità e affidabile?<br />
Si deve avere il coraggio di aspettare.<br />
Di non cedere alla tentazione della velocità.<br />
Perché la velocità è nemica della<br />
precisione. Del discernimento del vero<br />
dal verosimile e dal falso. È difficile e<br />
per questo ci vuole tempo: dieci minuti,<br />
mezz’ora, un’ora, due ore in più per capire<br />
e poi diffondere una notizia. Oggi più<br />
che mai.<br />
Sei alla guida di questa testata da 15<br />
mesi, come si connota la “tua” Sky<br />
TG24?<br />
Come detto, il nostro claim editoriale<br />
spiega bene la nuova filosofia. Puntiamo<br />
allo sguardo d’insieme. «Sky TG24, la notizia<br />
e tutto il resto» significa aggiungere<br />
da subito più informazioni di contesto,<br />
punti di vista laterali e tutti gli elementi<br />
che davvero permettono di capire. E poi<br />
si tratta anche di togliere. Oggi la sfida<br />
per una testata che si voglia qualificare<br />
come autorevole non è più la copertura Reuters e CNN. <strong>La</strong> mia intervista a Yuval<br />
totale, ma la scelta di non parlare del superfluo,<br />
del ridondante, in qualche caso Sky News. Sul coronavirus abbiamo la-<br />
Noah Harari è andata anche su Nbc e<br />
anche del fittizio che dilaga e ci invade. È vorato tantissimo insieme ai nostri colleghi<br />
americani e inglesi.<br />
un esercizio essenziale se vuoi rafforzare<br />
la tua identità e accrescere la credibilità. Al di là della straordinarietà di queste<br />
Ma scegli bene solo se sai chi sei e dove settimane, per farsi preferire ad altre,<br />
hai deciso di andare.<br />
una testata giornalistica oltre ad autorevolezza<br />
e indipendenza deve offrire<br />
Radici solide fanno albero robusto.<br />
Noi ci posizioniamo nel solco segnato anche un menù attrattivo e gradevole.<br />
da 15 anni di lavoro corretto ed efficace Qual è il vostro?<br />
di chi mi ha preceduto e di tutta la redazione.<br />
Quando è arrivata in Italia, Sky è più caratterizzato dalle varie edizioni<br />
Il nostro palinsesto ordinario ormai non<br />
TG24 è stata subito percepita come una delle news che si susseguono una dietro<br />
l’altra, con il riferimento all’ultim’ora<br />
tv all news con un respiro e un’immagine<br />
internazionali, che fa della tensione e all’agenda quotidiana come elementi<br />
verso un’informazione obiettiva un valore<br />
chiave, con una proposta diversa logicamente ripetitiva. L’enfasi adesso<br />
che aggiornano una proposizione fisio-<br />
e riconoscibile rispetto ad altre testate. è sui mini contenitori, una sorta di tessuto<br />
connettivo e piattaforma di lancio<br />
L’indiscutibile terzietà e l’indipendenza<br />
rimangono l’aspetto più importante del dei notiziari. Con i volti dei colleghi alla<br />
nostro posizionamento.<br />
conduzione, sempre gli stessi, così da<br />
Torno alla metafora di prima, radici editoriali<br />
estese in altri Paesi e continenti Questo al netto delle grandi notizie. Per-<br />
diventare familiari al nostro pubblico.<br />
fanno la differenza.<br />
ché la grande notizia resta la nostra vita:<br />
Aggiungono la possibilità di avere una di fronte alla quale tutto si annulla e tutto<br />
rete di collaborazioni, contenuti, esperienze<br />
uniche. Essere entrati in Comcast, verno dell’estate scorsa. In un giorno è<br />
ricomincia. È stato così per la crisi di go-<br />
proprietaria di NbcNews, ci offre possibilità<br />
che in pochi possono avere. Così mo cambiato registro anche noi: siamo<br />
cambiata l’Italia e per raccontarla abbia-<br />
come condividere l’esperienza di informazione<br />
con Sky News nel Regno Unito settimane. <strong>La</strong> copertura del coronavirus<br />
andati in edizione monografica per tre<br />
alimenta le nostre possibilità tecniche, è stata una sfida ancora più forte: la monografica<br />
dura da mesi.<br />
tecnologiche ed editoriali. Ci ha permesso<br />
di andare in giro per il mondo a Tenere in piedi e far girare una testata<br />
raccontare grandi storie e di lavorare a giornalistica così possente non è un<br />
inchieste molto delicate collaborando esercizio semplice. Quanti siete e come<br />
con le altre testate del Gruppo. <strong>La</strong> nostra siete organizzati?<br />
intervista a Nicolás Maduro l’abbiamo Siamo una struttura complessa, che lavora<br />
a ritmi molto intensi nella quale devi<br />
data a tutto il Gruppo e ceduta anche a<br />
Giuseppe De Bellis nella newsroom della testata all news<br />
© julehering<br />
9
MEDIALOGANDO<br />
delegare molto, sincronizzarti e fidarti.<br />
Facciamo quattro riunioni al giorno fisse,<br />
più altre in base agli eventi. Ma il lavoro<br />
è continuo e diverso ogni giorno. Siamo<br />
poco meno di 300, compresi produttori,<br />
montatori, registi, cameramen. I giornalisti<br />
sono 150 circa, con quelli della sede<br />
di Roma e di sette sedi regionali. Abbiamo<br />
quattro sedi estere a New York, Londra,<br />
Tokyo e Bruxelles. Ho una squadra<br />
forte e la sto riorganizzando in ragione<br />
del nuovo tipo di offerta che abbiamo<br />
cominciato a impostare. Se cambi la filosofia<br />
di messa in onda devi cambiare<br />
per forza anche l’organizzazione, però il<br />
gruppo di lavoro è rimasto sostanzialmente<br />
immutato.<br />
Allora parlaci dei tuoi più vicini collaboratori…<br />
Ci sono i vicedirettori che hanno contribuito<br />
al successo di Sky TG24 fino a<br />
oggi, come Ivano Santovincenzo, vicario,<br />
Alessandro Marenzi, delegato all’economia<br />
e alle inchieste, e Marco Marini,<br />
responsabile dell’organizzazione del<br />
lavoro, dell’intake. A loro si è aggiunto<br />
Omar Schillaci che viene da Wired e ha<br />
la delega allo spettacolo e alle iniziative<br />
offline, come gli eventi sul territorio.<br />
Un professionista contemporaneo,<br />
versatile, che si integra perfettamente<br />
con il resto del gruppo. Con tutti loro lavora<br />
a strettissimo contatto l’ufficio centrale,<br />
guidato da Daniele Moretti. Anche<br />
tra i caporedattori c’è grande complementarietà,<br />
le professionalità di ciascuno<br />
si incastrano con quelle degli altri. E<br />
poi un’ottima squadra di coordinatori,<br />
conduttori, inviati, redattori, produttori,<br />
registi, montatori, operatori e tecnici. È<br />
una redazione piena di talento.<br />
Perché alla fine l’organizzazione conta,<br />
© Carmine Conte<br />
Lo studio di Sky TG24 di Milano Santa Giulia<br />
ma sono le donne e gli uomini a fare la<br />
vera differenza.<br />
Ho avuto la fortuna di avere avuto editori<br />
che mi hanno concesso grande fiducia<br />
permettendomi di far emergere il merito.<br />
Se ci sono energie, talenti, professionalità<br />
che portano valore alla testata, brio<br />
e spunti nuovi, devono poter emergere<br />
ed essere premiati. Niente più di questo<br />
consente a un canale di essere sempre<br />
fresco e innovativo, vivo. Io ho il compito<br />
di guidarli, di indicare la direzione, tirare<br />
fuori da loro il meglio e far capire a tutti<br />
che anche noi ci evolviamo: non saremo<br />
mai quelli che eravamo nel 2003.<br />
<strong>La</strong> pandemia di coronavirus ha cambiato<br />
il modo di lavorare in tanti settori, con<br />
l’estesa adozione dello smart working.<br />
Sta cambiando molto anche il modo di<br />
fare informazione televisiva.<br />
È vero. Noi avevamo già cominciato un<br />
percorso di smart working, che in tv<br />
sembrava difficile da praticare per l’essenza<br />
stessa della tv, con la necessità di<br />
studi, regie, attrezzature e con i suoi riti,<br />
riunioni, fisicità. <strong>La</strong> crisi del coronavirus<br />
ha imposto un’accelerazione. Abbiamo<br />
innanzitutto lavorato su una nuova organizzazione,<br />
poi sugli strumenti: li abbiamo<br />
provati tutti e alla fine abbiamo trovato<br />
la nostra strada. <strong>La</strong> self production,<br />
ovvero il giornalista che con pochi strumenti,<br />
Skype, LiveU e altre applicazioni,<br />
può andare in onda quasi da solo. <strong>La</strong><br />
stavamo sperimentando da mesi, ora è<br />
operativa in maniera massiccia. Sappiamo<br />
che si può fare, ma sappiamo anche<br />
che, in condizioni di normalità, la tv non<br />
può essere fatta tutta così.<br />
Gli strumenti di cui mi parli sono quelli<br />
che ti consentono anche di competere<br />
con l’immediatezza di altri media digitali.<br />
Ecco, quello della crossmedialità è<br />
un altro terreno interessante. Cambiano<br />
i linguaggi, in parte anche il pubblico.<br />
Come accennavo, abbiamo creato e sviluppato<br />
siti e pagine social molto competitivi<br />
e convincenti, integrati sempre<br />
più strettamente nel nostro sistema di<br />
offerta, e su questo aspetto investiremo<br />
ancora di più. Stiamo crescendo con numeri<br />
impressionanti e vogliamo scalare<br />
le graduatorie dei consensi digital. Ma<br />
non ha alcun senso per il canale misurarsi<br />
con i nuovi media in termini di velocità.<br />
Ogni mezzo ha la sua specificità ed<br />
è su questa che vogliamo lavorare: fare<br />
informazione su Instagram è diverso<br />
da farla su Facebook, Twitter o Tik Tok.<br />
Ognuno ha il suo linguaggio e la sua cifra,<br />
ma per ognuno c’è un filo conduttore:<br />
l’identità del brand.<br />
Che però in quelle arene non sempre<br />
è percepito come valore. Lì purtroppo<br />
le regole sono diverse, o non ci sono.<br />
Alcuni vostri giornalisti hanno subito<br />
persino offese e minacce. Come vi state<br />
muovendo?<br />
Le minacce non arrivano dal mezzo in<br />
sé, ma dall’utilizzo che l’utente ne fa. Noi<br />
possiamo solo continuare a fare bene il<br />
nostro lavoro e difenderci dagli attacchi<br />
con i fatti. Non ci eviterà di essere oggetto<br />
di insulti, ma ci renderà certi di aver<br />
fatto bene il nostro dovere. Gli insulti e<br />
le minacce qualificano chi li e le fa. Noi<br />
possiamo e dobbiamo denunciare.<br />
Torniamo a questi giorni difficili. Come<br />
saremo dopo, come ci cambierà, se ci<br />
cambierà, questa pandemia? E il nostro<br />
sistema economico e produttivo come<br />
ne uscirà?<br />
Saremo diversi. Credo più attenti agli<br />
spazi di condivisione, avremo uffici diversi,<br />
organizzazioni del lavoro diverse,<br />
abitudini diverse. E dovremo fare per<br />
forza i conti con un mondo che sarà alle<br />
prese con la più grande crisi economica<br />
dal Dopoguerra.<br />
Ci rialzeremo? E come?<br />
Sarà dura. Ma ci rialzeremo sicuramente.<br />
E forse sarà anche l’occasione per disegnare<br />
un futuro migliore di quello che<br />
potevamo immaginare. Ma prima passeremo<br />
per una crisi di identità globale.<br />
<strong>La</strong> vera sfida sarà trasformarla in un’opportunità.<br />
SkyTG24<br />
SkyTG24<br />
10
SOMMARIO<br />
APRILE <strong>2020</strong><br />
IN COPERTINA<br />
54 74<br />
Una scena del cortometraggio<br />
L’Acchiappavento (<strong>2020</strong>),<br />
diretto da Carlos Solito,<br />
tra le campagne della Collina<br />
materana, nel territorio di Stigliano<br />
16<br />
RAILWAY HEART<br />
25<br />
L’ITALIA CHE FA IMPRESA<br />
28<br />
GOURMET<br />
29<br />
GUSTA & DEGUSTA<br />
30<br />
WHAT’S UP<br />
38<br />
pag. 34<br />
34<br />
#IORESTOACASA<br />
ma viaggio con il cuore<br />
Scrittori e cantanti, attori e chef ci<br />
raccontano il loro tempo sospeso tra le<br />
pareti domestiche. E la destinazione dei<br />
desideri, che sognano di raggiungere<br />
appena il mondo riprenderà a correre<br />
57<br />
UN TRENO DI LIBRI<br />
Invito alla lettura di Alberto Brandani,<br />
che questo mese propone ai lettori della<br />
<strong>Freccia</strong> il nuovo romanzo di Gianrico<br />
Carofiglio, <strong>La</strong> misura del tempo<br />
62<br />
GLOBAL DIGITAL HEART DAY<br />
Il 22 aprile <strong>2020</strong> è il 50esimo anniversario<br />
della Giornata della Terra. Per affrontare<br />
i problemi più urgenti che minacciano<br />
l’ambiente, quest’anno il mondo si<br />
riunisce sul web<br />
64<br />
107<br />
50<br />
PASQUA, FESTA DI RINASCITA<br />
66<br />
INSIEME PER LA TERRA<br />
70<br />
IL FUTURO DIETRO UN VETRO<br />
72<br />
IL VIAGGIO SARÀ GREEN<br />
74<br />
SUI BINARI DELLA SOSTENIBILITÀ<br />
76<br />
UNA STOCCATA PER LA RICERCA<br />
90<br />
FUORI LUOGO<br />
93<br />
LA FRECCIA JUNIOR<br />
106<br />
#IODISEGNO<br />
LE FRECCE NEWS//OFFERTE E INFO VIAGGIO<br />
79<br />
SCOPRI TRA LE PAGINE I PREZZI E LE PROMOZIONI TRENITALIA,<br />
il menù del mese, i vantaggi del programma CartaFRECCIA e le novità del Portale FRECCE<br />
12
Tra le firme del mese<br />
ANDREA FERRARETTO<br />
Si definisce «viaggiatore per natura, economista<br />
per formazione, giornalista per caso». Dal 2013<br />
collabora con <strong>La</strong> Stampa Tuttogreen. Nel 2015<br />
con il libro Viaggi naturali riporta, su carta,<br />
una selezione di articoli scritti per l’edizione<br />
digitale. Nel 2018 il viaggio prosegue con la<br />
pubblicazione di LentaMente, 25 storie di luoghi<br />
piccoli, da raccontare con lentezza<br />
ANDREA GUOLO<br />
Giornalista specializzato in economia del<br />
food&beverage, design, fashion. <strong>La</strong>vora per<br />
Milano Finanza, Pambianco e altre testate<br />
italiane e straniere. Ha scritto sei libri su casi<br />
aziendali di successo, oltre agli spettacoli<br />
teatrali Mafie in pentola, Tutto quello che sto per<br />
dirvi è falso e #ioSiamo<br />
I numeri<br />
di questo numero<br />
700<br />
gli specialisti di Security<br />
messi in campo dal Gruppo<br />
FS Italiane<br />
[pag. 18]<br />
11 miliardi<br />
il fatturato del comparto del<br />
vino italiano<br />
[pag. 25]<br />
193<br />
i Paesi coinvolti nella Giornata<br />
Mondiale della Terra<br />
[pag. 63]<br />
17<br />
gli Obiettivi di sviluppo<br />
sostenibile nell’Agenda 2030<br />
dell’Onu<br />
[pag. 71]<br />
© LouisianaPhotography/AdobeStock<br />
MENSILE GRATUITO PER I VIAGGIATORI<br />
DI FERROVIE DELLO STATO ITALIANE<br />
ANNO XII - NUMERO 4 - APRILE <strong>2020</strong><br />
REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA<br />
N° 284/97 DEL 16/5/1997<br />
CHIUSO IN REDAZIONE IL 01/04/<strong>2020</strong><br />
Foto e illustrazioni<br />
Archivio Fotografico FS Italiane<br />
FS Italiane | PHOTO<br />
AdobeStock<br />
Copertina © Carlos Solito<br />
Tutti i diritti riservati<br />
Se non diversamente indicato, nessuna parte della<br />
rivista può essere riprodotta, rielaborata o diffusa<br />
senza il consenso espresso dell’editore<br />
Direttore Responsabile<br />
Responsabile Editoria<br />
Caporedattrice<br />
Coordinamento Editoriale<br />
Caposervizio<br />
In redazione<br />
Segreteria di redazione<br />
Ricerca immagini<br />
e photo editing<br />
Hanno collaborato<br />
a questo numero<br />
PER CHI AMA VIAGGIARE<br />
ALCUNI CONTENUTI DELLA RIVISTA<br />
SONO RESI DISPONIBILI MEDIANTE<br />
LICENZA CREATIVE COMMONS<br />
BY-NC-ND 3.0 IT<br />
Info su<br />
creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it<br />
EDITORE<br />
Direzione Centrale Comunicazione Esterna<br />
Piazza della Croce Rossa, 1 | 00161 Roma<br />
fsitaliane.it<br />
Contatti di redazione<br />
Tel. 06 44105298 | lafreccia@fsitaliane.it<br />
Marco Mancini<br />
Davide Falcetelli<br />
Michela Gentili<br />
Sandra Gesualdi, Cecilia Morrico,<br />
Francesca Ventre<br />
Silvia Del Vecchio<br />
Gaspare Baglio<br />
Francesca Ventre<br />
Giovanna Di Napoli, Michele Pittalis,<br />
Claudio Romussi<br />
Serena Berardi, Alberto Brandani, Valerio<br />
Birindelli, Viola Chandra, Carlo Cracco, Silvia<br />
Crippa, Andrea Ferraretto, Fondazione FS<br />
Italiane, Andrea Guolo, Itinere, <strong>La</strong>vinia Martini,<br />
Luca Mattei, Cristiana Meo Bizzari, Enrico<br />
Procentese, Andrea Radic, Elisabetta Reale,<br />
Carlos Solito, Filippo Teramo, Mario Tozzi,<br />
Giorgio Zara<br />
REALIZZAZIONE E STAMPA<br />
LAVINIA MARTINI<br />
Giornalista freelance e digital strategist,<br />
collabora con diverse testate e si occupa<br />
di comunicazione. Scrive di food, viaggi, e<br />
sostenibilità<br />
CARLOS SOLITO<br />
Scrittore, fotografo, giornalista e regista, gira il<br />
mondo e collabora con numerosi magazine e<br />
quotidiani nazionali realizzando reportage di<br />
viaggi e incontri umani. I suoi scatti sono stati<br />
esposti in diversi Paesi e ha pubblicato una<br />
ventina di volumi illustrati per i più importanti<br />
editori italiani<br />
300<br />
le tonnellate di plastica<br />
monouso che FS prevede di<br />
eliminare in un anno<br />
[pag. 75]<br />
27mila<br />
gli euro raccolti nel 2019 con<br />
il progetto Margherita per Airc<br />
[pag. 78]<br />
PRECISAZIONE<br />
Molti degli eventi segnalati nelle pagine<br />
della <strong>Freccia</strong> di marzo sono stati annullati o<br />
rimandati alla luce delle decisioni assunte in<br />
Italia per limitare la diffusione del Covid-19<br />
Via A. Gramsci, 19 | 81031 Aversa (CE)<br />
Tel. 081 8906734 | info@graficanappa.com<br />
Coordinamento Tecnico Antonio Nappa<br />
PROGETTO CREATIVO<br />
Team creativo Antonio Russo, Annarita Lecce, Giovanni Aiello,<br />
Manfredi Paterniti, Massimiliano Santoli<br />
PER LA PUBBLICITÀ SU QUESTA RIVISTA<br />
advertisinglafreccia@fsitaliane.it | 06 4410 4428<br />
<strong>La</strong> carta di questa rivista proviene<br />
da foreste ben gestite certificate FSC ® ️<br />
e da materiali riciclati<br />
On Web<br />
<strong>La</strong> <strong>Freccia</strong> si può<br />
sfogliare su ISSUU<br />
e su fsnews.it<br />
13
NOLEGGIA UN’AUTO<br />
A PARTIRE DA 19 EURO AL GIORNO<br />
In più 1 punto CartaFRECCIA ogni euro speso.<br />
Scegli l’auto che meglio si adatta alle tue esigenze<br />
e prenota utilizzando il codice sconto Noleggio Facile.<br />
Richiedi inoltre gratuitamente i seguenti accessori:<br />
GPS, Young Driver e Catene da neve.<br />
Da 19 euro al giorno fino al 30/04/<strong>2020</strong><br />
Offerta non cumulabile con altre promozioni in corso e riservata ai passeggeri delle Frecce, Intercity, Intercity notte, Eurocity ed Euronight.<br />
L’offerta e i punti CartaFRECCIA saranno riconosciuti esclusivamente utilizzando il codice convenzione Avis AWD T314101, Budget BCD<br />
A300306 e Maggiore PDN U044200 e presentando, al momento del ritiro dell’auto, il codice PNR del biglietto ferroviario oppure il numero della<br />
Carta Fedeltà. Per informazioni e prenotazioni: www.abg-noleggiofacile.it · Call Center riservato ai clienti Trenitalia 800.867.196
FRECCIA COVER<br />
Testo e foto di Carlos Solito<br />
Carlos-Solito carlossolito carlossolito<br />
DALÍ A MATERA<br />
TRA SASSI E VISIONI<br />
Il monologo interiore di un anziano Salvador Dalí, intervallato<br />
da dialoghi immaginari con se stesso da giovane, la musa<br />
Gala, gli artisti che hanno condiviso l’avventura surrealista o<br />
i personaggi rappresentati nei suoi dipinti. È questa la chiave<br />
che ho scelto per raccontare il genio catalano nel volume<br />
fotografico Sogno a Sud - Salvator Dalí a Matera. Un racconto<br />
poetico e visionario, che indaga tra i meandri della psicologia<br />
di una delle figure più iconiche del ‘900 per coglierne<br />
tutte le sfumature di artista e di uomo.<br />
Il testo e le immagini trasportano il lettore nello straordinario<br />
scenario della Città dei Sassi, tra le vertigini della Gravina<br />
e lo scabro altipiano della Murgia che, unitamente al complesso<br />
rupestre Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci,<br />
fanno da cornice a oltre 150 opere tra sculture in bronzo,<br />
Daum in pasta di vetro, grafiche e mobili della Collezione<br />
Dalí Universe. Un viaggio onirico in luoghi e atmosfere nella<br />
visione di uno dei più grandi collezionisti di opere di Dalí,<br />
Beniamino Levi. Una straordinaria raccolta che rivela aspetti<br />
dell’opera di Dalí precedentemente sconosciuti e consente<br />
alla scultura di assumere un ruolo quanto mai significativo.<br />
Rizzoli, pp. 208 € 37<br />
15
RAILWAY heART<br />
PHOTOSTORIES<br />
PEOPLE<br />
Innamorati a Termini<br />
© Roberto di Patrizi<br />
robertodipatrizi<br />
IN VIAGGIO<br />
In viaggio verso Firenze<br />
© Daniele Nieddu<br />
danielenieddu_<br />
16
LE PERSONE, I LUOGHI, LE STORIE<br />
DELL’UNIVERSO FERROVIARIO IN UN<br />
CLICK. UN VIAGGIO DA FARE INSIEME<br />
A cura di Enrico Procentese<br />
enryhills<br />
Utilizza l’hashtag #railwayheart oppure invia il tuo scatto a railwayheart@fsitaliane.it.<br />
L’immagine inviata, e classificata secondo una delle quattro categorie<br />
rappresentate (Luoghi, People, In viaggio, At Work), deve essere di proprietà<br />
del mittente, priva di watermark, non superiore ai 15Mb. Le foto più emozionanti<br />
tra quelle ricevute saranno selezionate per la pubblicazione nei numeri futuri<br />
della rubrica. Railway heArt è un progetto di Digital Communication, Direzione<br />
Centrale Comunicazione Esterna, FS Italiane.<br />
LUOGHI<br />
Stazione di Torino<br />
Porta Susa<br />
© Marco Cavallari<br />
marcocavallari<br />
AT WORK<br />
Cinzia, capotreno<br />
<strong>Freccia</strong>rossa<br />
© Antonio Li Piani<br />
ermetico.op<br />
17
RAILWAY heART<br />
A TU PER TU<br />
IN TRENO E NELLE STAZIONI, AI TEMPI DEL CORONAVIRUS. L’IMPEGNO<br />
DELLA TASK FORCE INTERSOCIETARIA DEL GRUPPO FS, GUIDATA DAL<br />
DIRETTORE DELLA PROTEZIONE AZIENDALE, FRANCO FIUMARA<br />
Photo © FS Italiane<br />
Franco Fiumara<br />
Franco Fiumara è il direttore<br />
della Protezione Aziendale<br />
del Gruppo FS Italiane. In<br />
ogni grande organizzazione, chi riveste<br />
questo ruolo ha il delicato compito<br />
di garantire il massimo grado di<br />
sicurezza possibile a tutti gli asset e<br />
processi aziendali, ai dipendenti e ai<br />
clienti.<br />
Fiumara lo fa con una struttura composta<br />
da circa 700 specialisti di Security<br />
presenti su tutto il territorio,<br />
sfruttando nel migliore dei modi le<br />
tecnologie disponibili e curando gli<br />
aspetti di sicurezza dei flussi passeggeri<br />
e merci. Alle emergenze di<br />
sempre, improvvisamente e rapidissimamente<br />
se n’è aggiunta un’altra,<br />
terribile: una pandemia da coronavirus<br />
che ci ha fatto scoprire come il<br />
nemico, l’aggressore, possa essere<br />
anche un organismo microscopico,<br />
invisibile, eppure devastante e persino<br />
letale. <strong>La</strong> safety, prevenzione di incidenti,<br />
infortuni e malattie, si è quindi<br />
sovrapposta alla security, diventando<br />
sicurezza tout court. Dalla fine di febbraio<br />
Fiumara è a capo di una task force<br />
costituita da FS Italiane, alla quale<br />
partecipano gli amministratori delegati<br />
e i più alti dirigenti di tutte le principali<br />
società del Gruppo. Task force<br />
in costante contatto con la Protezione<br />
Civile e le massime istituzioni dello<br />
Stato per monitorare l’evoluzione del<br />
contagio da Covid-19 e mettere a<br />
punto tutte le iniziative necessarie per<br />
contrastare questa minaccia, offrendo<br />
precauzioni e difese a tutela della sa-<br />
18
lute di dipendenti e viaggiatori.<br />
Quali sono state le principali iniziative<br />
adottate?<br />
Molte e le più tempestive possibile,<br />
fin da febbraio. Il nostro primo totale<br />
impegno è stato quello di proteggere<br />
la salute dei nostri colleghi, in particolare<br />
di quelli più esposti per via del<br />
lavoro svolto sui treni e nelle stazioni,<br />
e naturalmente dei clienti. Abbiamo<br />
iniziato con l’informare capillarmente<br />
dipendenti e viaggiatori sulle norme<br />
di prevenzione, dotando i primi, che<br />
lavorano sui treni e nelle stazioni, di<br />
un equipaggiamento di sicurezza con<br />
mascherine, guanti e gel disinfettante.<br />
Abbiamo attivato interventi massicci e<br />
ripetuti di pulizia e sanificazione degli<br />
ambienti di lavoro, viaggio e sosta,<br />
installando dispenser con liquidi disinfettanti.<br />
Inoltre, sono state diffuse<br />
disposizioni per ridurre, fino ad annullarle,<br />
le riunioni e le trasferte, estendendo<br />
il più possibile lo smart working<br />
e le videoconferenze. Strumenti<br />
che da noi, in molti settori, erano già<br />
utilizzati da tempo.<br />
19
RAILWAY heART<br />
Progressivamente i servizi ferroviari<br />
sono stati ridotti all’essenziale…<br />
Sì, è stata una rimodulazione coerente<br />
alla diminuzione di domanda,<br />
alle restrizioni sempre più pressanti<br />
sulla mobilità individuale definite dai<br />
successivi decreti del presidente del<br />
Consiglio dei Ministri a tutela della<br />
salute collettiva, fino a quanto poi<br />
disciplinato dal decreto del ministero<br />
delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />
di concerto con quello della Salute.<br />
Ma è giusto ricordare che il diritto<br />
alla mobilità è ed è sempre stato<br />
assicurato mantenendo i più elevati<br />
standard di sicurezza. Abbiamo anche<br />
introdotto criteri di acquisto dei<br />
biglietti ferroviari sulle Frecce che<br />
assicurassero tra ogni passeggero la<br />
distanza minima di almeno un metro<br />
e mezzo, così come prescritto dalle<br />
misure di prevenzione. E messo a disposizione<br />
del personale sanitario e<br />
parasanitario nelle stazioni oltre 500<br />
termoscanner per check rapidi.<br />
Sui treni si sono manifestate situazioni<br />
delicate?<br />
Alcuni casi sì, si sono verificati, era<br />
inevitabile. Ma le procedure e gli strumenti<br />
che ci siamo dati per affrontarli<br />
in sicurezza, isolando le persone che<br />
manifestano sintomi riconducibili a<br />
una possibile positività al coronavirus<br />
e attivando procedure ben codificate<br />
con l’intervento di personale sanitario,<br />
sembrano avere funzionato.<br />
<strong>La</strong> collaborazione con la Protezione<br />
Civile è stata quindi positiva.<br />
Lo è stata in ogni fase e lo è tuttora.<br />
Abbiamo instaurato un dialogo<br />
continuo e costruttivo con tutte le<br />
istituzioni, a iniziare dalla Polizia Ferroviaria<br />
che supportiamo con i nostri<br />
ragazzi e i nostri strumenti (anche termoscanner)<br />
nelle difficili attività di filtro<br />
e controllo delle autocertificazioni<br />
che chiunque si muova deve portare<br />
con sé. Tra l’altro, come Gruppo FS,<br />
abbiamo subito offerto la possibilità<br />
di viaggiare gratuitamente sui treni<br />
nazionali di Trenitalia ai medici e agli<br />
infermieri reclutati dalla Protezione<br />
Civile per costituire la task force<br />
a supporto delle strutture sanitarie<br />
regionali più impegnate nell’emergenza.<br />
E con la collaborazione della<br />
Protezione Civile e delle autorità sanitarie<br />
stiamo progettando uno speciale<br />
convoglio Medevac (medicine<br />
evacuation) in grado di spostare ra-<br />
20
pidamente da un centro ospedaliero<br />
a un altro pazienti particolarmente<br />
difficili, perché in biocontenimento<br />
o che necessitano di supporto alla<br />
respirazione.<br />
Insomma, i viaggiatori, pochi e tanti<br />
che siano, possono sentirsi tutelati.<br />
Abbiamo adottato ogni misura utile<br />
perché lo siano, pur in un contesto<br />
complicato come quello dei mezzi<br />
di trasporto pubblico e delle aree<br />
annesse. Gli interventi di sanificazione<br />
sono costanti e prevedono l’uso<br />
di presidi medico-sanitari certificati.<br />
Informazione e prevenzione fanno il<br />
resto. Anche se da noi, come dappertutto,<br />
a fare la differenza sono<br />
e saranno sempre i comportamenti<br />
individuali, il rispetto delle regole, la<br />
piena e convinta adesione alle raccomandazioni<br />
fornite.<br />
Per i dipendenti l’azienda, oltre alla<br />
prevenzione, ha disposto ulteriori<br />
strumenti di tutela?<br />
Sì, come altre grandi aziende abbiamo<br />
attivato una copertura assicurativa<br />
della durata di un anno che<br />
prevede un’indennità giornaliera in<br />
caso di ricovero per coronavirus, una<br />
© Marco Ottico/Ansa<br />
21
RAILWAY heART<br />
diaria forfettaria in caso di terapia intensiva<br />
e un pacchetto di servizi di<br />
assistenza, fra cui informazioni sanitarie,<br />
consulenze mediche telefoniche<br />
e prenotazioni di prestazioni.<br />
Tra qualche settimana metteremo a<br />
disposizione di tutti i dipendenti uno<br />
specifico test speditivo del sangue<br />
che consentirà di verificare se hanno<br />
sviluppato anticorpi al coronavirus<br />
e quindi, anche in assenza di<br />
sintomi, se siano positivi o siano stati<br />
già contagiati.<br />
Quando riusciremo «a riveder le<br />
stelle»?<br />
Difficile, se non impossibile, dirlo.<br />
ll dovere di tutti è quello di seguire<br />
le indicazioni delle autorità, per noi<br />
oltre a questo c’è anche il dovere<br />
di salvaguardare la salute di dipendenti<br />
e viaggiatori. Tanti ferrovieri,<br />
con grande senso del dovere, continuano<br />
in condizioni davvero difficili<br />
a far funzionare il sistema per<br />
garantire al Paese, che può e deve<br />
ancora farlo, di muoversi per far girare<br />
la macchina dei servizi essenziali.<br />
So che hanno una grande forza<br />
d’animo, necessaria per sopportare<br />
la vista delle stazioni deserte, quasi<br />
addormentate e i treni così silenziosi<br />
e spesso vuoti. <strong>La</strong>vorano, lavoriamo<br />
tutti, per rivederli presto di nuovo<br />
affollati, chiassosi e ancor più sicuri<br />
di prima.<br />
22
Vola per un long weekend nel<br />
paradiso di Capo Verde con i<br />
voli di Cabo Verde Airlines!
24<br />
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
L’ITALIA che fa IMPRESA<br />
IL PAESE IN UN BICCHIERE<br />
CON OLTRE 11 MILIARDI DI FATTURATO, IL VINO RAPPRESENTA<br />
UN’ECCELLENZA NAZIONALE. PER SANDRO BOSCAINI,<br />
MISTER AMARONE, «L’ETICHETTA DI UNA BOTTIGLIA È LA CARTA<br />
D’IDENTITÀ DI UN TERRITORIO»<br />
di Andrea Guolo<br />
andreaguolo<br />
Il vino italiano quest’anno deve rinunciare al suo appuntamento<br />
più importante. <strong>La</strong> cancellazione di Vinitaly,<br />
che si sarebbe dovuto tenere dal 19 al 22 aprile,<br />
priva il settore di un momento di festa e di rilievo internazionale,<br />
oltreché di un’occasione per fare business, ma già<br />
si guarda avanti.<br />
E Sandro Boscaini, presidente di Federvini (associazione<br />
confindustriale delle imprese specializzate in vini, spiriti e<br />
aceti) e imprenditore a capo di Masi Agricola, ne è certo:<br />
«Quello del prossimo anno sarà un Vinitaly storico, un po’<br />
come lo fu quello del 1986 dopo lo scandalo del metanolo.<br />
E lo sarà perché il vino è in grado di offrire al nostro Paese<br />
quei segnali di vitalità indispensabili per superare la crisi e<br />
affrontare con fiducia il futuro».<br />
Al vino si rischia di non dare sempre la giusta importanza,<br />
quasi fosse un bene secondario, mentre per l’economia<br />
italiana ha acquisito un peso rilevante, soprattutto in chiave<br />
export. Qualche cifra?<br />
Parliamo di un comparto da oltre 11 miliardi di fatturato,<br />
di cui circa 6,5 derivanti dalle esportazioni in tutto il mondo.<br />
Il vino pertanto rappresenta una parte fondamentale<br />
dell’export agroalimentare italiano, è la sua prima cate-<br />
goria di prodotto. Ma, al di là dei numeri, è un eccellente<br />
testimonial del made in Italy: per la sua grande varietà e<br />
biodiversità, per la diffusione delle cantine nel territorio<br />
dalle Alpi fino alle isole del Mediterraneo, per l’inventiva e<br />
la fantasia dei suoi operatori nell’ottenere prodotti apprezzati<br />
dai consumatori internazionali.<br />
Qual è l’immagine all’estero del nostro vino?<br />
Fa sognare ed emozionare, perché è rappresentativo dell’Italia<br />
e delle sue bellezze. Quando gli stranieri stappano<br />
nelle loro case un vino veronese, è come se avessero l’Arena<br />
di fronte. Questo perché evoca il territorio, l’arte, la cultura<br />
e lo stile del nostro Paese. E lo fa in maniera diretta,<br />
coinvolgente. L’etichetta di una bottiglia è la carta d’identità<br />
di un territorio.<br />
Se dovesse indicare le nostre denominazioni più prestigiose,<br />
quali sceglierebbe?<br />
Non c’è dubbio che Piemonte, Toscana e Veneto siano storicamente<br />
le tre regioni più importanti del vino italiano. E<br />
che Barolo, Brunello e Amarone siano i portabandiera delle<br />
rispettive regioni tra i grandi vini rossi. Il Veneto, inoltre,<br />
è emerso con vitalità e prorompenza anche nei bianchi e<br />
nelle bollicine, con i due principali driver dell’export: il Pinot<br />
© samott/Adobestock<br />
25
L’ITALIA che fa IMPRESA<br />
© Carlo Carossio<br />
nei cinque mercati tradizionali del nostro vino (Usa, Germania,<br />
Uk, Canada e Svizzera), ma perdiamo opportunità<br />
in quelli emergenti, dove peraltro ci manca un prezioso e<br />
storico alleato: la ristorazione italiana.<br />
Riuscirete a convincere i cinesi a bere il vino del Belpaese?<br />
Dobbiamo persuaderli del fatto che l’Italia non sia solo<br />
sinonimo di moda ma anche di vino, come l’antico nome<br />
Enotria testimonia. Occorre tanto lavoro in sinergia tra pubblico<br />
e privato, con operazioni a lungo termine e non spot.<br />
<strong>La</strong> chiamano Mister Amarone, che poi è anche il titolo<br />
della sua biografia. Come definirebbe, in tre aggettivi, il<br />
vino simbolo della sua provincia, Verona?<br />
Storico, unico, originale. Mette d’accordo la nostra lunga<br />
storia e tradizione con un modo contemporaneo e apprezzato<br />
di bere. Piace a degustatori sofisticati, a chi cerca le<br />
migliori annate e a chi ama quel tocco più immediato di<br />
fruttato.<br />
Siamo a bordo di una <strong>Freccia</strong> ed è il momento di ordinare<br />
un calice. Quale scegliamo?<br />
Se è disponibile, quello della regione che stiamo attraversando.<br />
Guardando oltre il finestrino, con un buon calice del<br />
territorio, abbiamo una visione totale, olfattiva e gustativa,<br />
dello spettacolo che si presenta ai nostri occhi. È l’accompagnamento<br />
di questa straordinaria sinfonia musicale.<br />
Sandro Boscaini, presidente di Federvini e imprenditore a capo di<br />
Masi Agricola<br />
masi.it<br />
MasiWineExperience MrAmaroneMasi masiwines<br />
grigio, diventato una caratterizzazione molto italiana dei<br />
bianchi fermi, e il Prosecco, emblema dello spumante casual.<br />
Si aggiunge poi la Sicilia, che ha enormi potenzialità di<br />
crescita e ha trovato nei vini dell’Etna, provenienti da terreni<br />
vulcanici e d’alta quota, un prodotto di svolta.<br />
Quali sono i territori più interessanti in prospettiva?<br />
Ci sono due considerazioni da fare. <strong>La</strong> prima è che il trend<br />
dei consumi si sposta sempre più verso bianchi e bollicine,<br />
la seconda è che il riscaldamento globale ha permesso di<br />
praticare la viticoltura in alta quota con ottimi risultati qualitativi.<br />
Per queste ragioni, scommetterei sulle aree vocate<br />
alla produzione di spumante metodo classico, come il<br />
Franciacorta e le bollicine di montagna Trentodoc, e sui<br />
territori dove si interpretano ottimamente i bianchi fermi<br />
– Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Irpinia – e anche denominazioni<br />
classiche rilanciate da piccoli produttori sempre<br />
più attenti alla qualità, come il Soave in Veneto e il Verdicchio<br />
di Jesi nelle Marche.<br />
Qual è il limite da superare per le aziende italiane del<br />
vino?<br />
Il limite lo conosciamo bene: il settore è composto da una<br />
miriade di piccoli produttori che si misurano con un mercato<br />
enorme, una distribuzione strutturata e consolidata<br />
che spesso non li prende in considerazione proprio per le<br />
dimensioni aziendali. Piccolo non è sempre bello. Le nostre<br />
storiche difficoltà nell’esportare in Cina dipendono proprio<br />
dalle ridotte dimensioni e dalla mancanza di una promozione<br />
istituzionale adeguata. Così continuiamo a essere forti<br />
Bottiglie di Amarone, simbolo enologico di Verona<br />
© Jacopo Salvi<br />
26
Art-ertainment, Corporate art collections.<br />
Comunicare l’arte o comunicare con l’arte?<br />
IULM, IMPARARE IL FUTURO.<br />
Per info e iscrizioni<br />
ai test di ammissione<br />
iulm.it/openday<br />
Il futuro si apre<br />
a chi impara a gestire<br />
il cambiamento.<br />
IULM è l’Università<br />
del sapere dinamico,<br />
dell’evoluzione<br />
delle conoscenze.<br />
Vieni a scoprire il mondo<br />
dove sarai domani.
GOURMET<br />
SORBETTO HOMEMADE<br />
di Filippo Teramo - a cura di VdGmagazine<br />
Èbuono in tutte le stagioni ed è un alimento completo<br />
per grandi e piccini. Uno tra i più noti e pluripremiati<br />
gelatieri d’Italia, Dario Rossi, ci spiega<br />
come prepararlo in casa, in attesa della riapertura delle<br />
gelaterie una volta superata l’emergenza coronavirus.<br />
Gli agrumi, prodotti di stagione prettamente invernali, sono<br />
ancora quasi tutti reperibili anche in questo inizio di primavera.<br />
<strong>La</strong> ricetta del pastry chef romano combina un sapiente<br />
dosaggio di succo di arancia, limone e bergamotto<br />
di Reggio Calabria, il principe degli agrumi. Ottenendo un<br />
Il gelatiere Dario Rossi<br />
sorbetto sano e genuino, gustoso e dissetante, grazie alle<br />
proprietà nutrizionali e nutraceutiche delle varietà scelte.<br />
Nel suo laboratorio-gelateria Greed Avidi di Gelato a Frascati,<br />
vicino alla Capitale, Dario ha sempre utilizzato materie<br />
prime provenienti esclusivamente da agricoltura biologica<br />
e biodinamica. «Una scelta doverosa, soprattutto in questo<br />
periodo. Dobbiamo volerci bene e rispettare la nostra<br />
amata terra salvaguardando la biodiversità, bene prezioso<br />
per l’umanità», spiega. Fin dall’inizio della sua carriera ha<br />
preso la strada del gelato naturale, specializzandosi nelle<br />
intolleranze alimentari, tanto che il suo locale è entrato<br />
come “gelateria informata” nel circuito promosso dall’Associazione<br />
italiana celiachia. <strong>La</strong> sua produzione è totalmente<br />
gluten free e per i suoi gelati, armato di passione, curiosità<br />
e desiderio di innovazione, Dario si è ispirato anche ai piatti<br />
locali: «Dal mio laboratorio escono gusti come Cacio e<br />
pepe, Baccalà alla romana, Sedano bianco di Sperlonga,<br />
Nocciola della Tuscia, Carota di Maccarese, Carciofo alla<br />
romana, Zafferano di Cori, Fico bianco di Zagarolo, Ciliegia<br />
di Palombara, More di rovo selvatico e tanti altri», prosegue.<br />
Ma qual è il segreto per realizzare queste delizie dal retrogusto<br />
dolce-salato? «Nel caso del Cacio e pepe, per<br />
esempio, si prepara una base di latte per poi bilanciare la<br />
ricetta con zuccheri e addensanti. Il pecorino è tritato in<br />
piccolissimi granelli che si sciolgono durante la pastorizzazione<br />
della miscela. Il Pepe Sarawak in grani viene scaldato<br />
in padella e, una volta freddato, si trita con il macinino. Poi<br />
si mescolano insieme gli ingredienti portandoli a 80 gradi<br />
circa, si lascia freddare la miscela in un contenitore con<br />
acqua e ghiaccio, mantecandola infine nella macchina del<br />
gelato. Dopo circa 30 minuti la specialità è pronta. Non è<br />
difficile, provateci».<br />
gelateria.greed Gelato-fatto-in-casa<br />
SORBETTO AI TRE AGRUMI<br />
Ingredienti<br />
380 gr di spremuta di arancia, 170 gr di<br />
spremuta di limone, 150 gr di spremuta<br />
di bergamotto, 147 gr di acqua, 120 gr<br />
di zucchero di canna, 30 gr di destrosio,<br />
3 gr di farina di semi di carrube (totale<br />
prodotto 1.000 gr)<br />
Preparazione<br />
Iniziare preparando e pesando le<br />
spremute, l’acqua e le polveri, ovvero<br />
zucchero, destrosio (che può essere<br />
sostituito con zucchero) e farina di<br />
semi di carrube. Mettere l’acqua in un<br />
pentolino a scaldare a bagnomaria, nel<br />
frattempo mescolare le polveri e poi<br />
versarle nell’acqua. In fase di riscaldamento<br />
girare con una frusta o un cuc-<br />
chiaio la miscela fino a raggiungere gli<br />
80 gradi. Mettere poi il pentolino in un<br />
contenitore con acqua e ghiaccio per<br />
abbassare la temperatura. In seguito,<br />
unire le spremute e frullare bene il<br />
tutto. Versare la miscela ottenuta nella<br />
gelatiera per circa 30 minuti. Chi non<br />
ha una gelatiera in casa può mettere<br />
il composto in freezer in una ciotola<br />
d’acciaio e ogni mezz’ora rimescolare<br />
con una frusta, per circa tre ore, fino a<br />
quando la consistenza non risulterà ottimale.<br />
Come tocco finale, grattugiare<br />
della buccia di limone o arancia, purché<br />
non trattata, e un po’ di cioccolato<br />
fondente. Se si vuole dare una nota<br />
alcolica al sorbetto, si può sostituire il<br />
destrosio con il Cointreau.<br />
28
GUSTA & DEGUSTA<br />
a cura di Andrea Radic<br />
Andrea_Radic<br />
IN QUESTO PERIODO, DOVE LA REGOLA È #RESTIAMOACASA,<br />
GUSTOSE SPECIALITÀ ARRIVANO DIRETTAMENTE DAL<br />
PRODUTTORE ALLA TAVOLA<br />
I GHIOTTI BARATTOLI DI FABRIZIO MAZZANTINI<br />
Una macelleria di ricerca<br />
che diversifica l’offerta del<br />
gusto grazie all’arte culinaria<br />
e artigianale di Fabrizio Mazzan-<br />
tini, proveniente da una famiglia di allevatori<br />
e norcini di Vinci, in provincia<br />
di Firenze. <strong>La</strong> Macelleria Pantano di<br />
Viareggio ha una caratteristica che la<br />
rende quasi unica nel panorama italiano,<br />
offre una scelta di 50 verdure<br />
sottaceto e 60 tipologie di carne, sughi,<br />
ragù, piatti e preparazioni tipiche,<br />
conservate in barattoli di vetro.<br />
«Tutte le mie creazioni hanno un’anima,<br />
derivata dallo studio degli aceti,<br />
dell’acqua, degli oli, del sale e, soprattutto,<br />
delle verdure che utilizzo.<br />
Durante l’arco dell’anno, la mattina<br />
presto raccolgo piante selvatiche<br />
come aglio, cipolline, senape e capperi<br />
nei terreni del mio paese, è il mio<br />
tocco personale. E le verdure provengono<br />
dalle campagne dei dintorni di<br />
Vinci, da agricoltori di fiducia», spiega<br />
Mazzantini. Nascono, così, le Giardiniere<br />
e i sottoli e sottaceti come il Cavolo<br />
viola in aceto di lampone, i Petali<br />
di cipolla di Certaldo con capperi di<br />
Vinci e la Mostarda di cipolla di Certaldo.<br />
Le carni, invece, provengono dagli<br />
allevamenti Pantano Carni della<br />
campagna padovana. Qui Simone<br />
Pantano offre ampi spazi, tecnologie<br />
d’avanguardia, filiera totalmente<br />
controllata, attenzione agli animali<br />
e all’ambiente. Ed ecco in barattolo<br />
Trippa alla fiorentina, Peposo al midollo<br />
di bue e Braciolina di Angus<br />
all’empolese, vere ghiottonerie che,<br />
grazie al vetro, si conservano benissimo.<br />
Per ordini online:<br />
macelleriapantano.it<br />
I VITIGNI ROMAGNOLI DI PODERI DAL NESPOLI<br />
Una storia, quella di Poderi<br />
dal Nespoli, che parte<br />
negli anni ‘20 a Cusercoli,<br />
nella valle del Bidente, Appennino<br />
forlivese, frazione di Civitella di Romagna,<br />
dove Attilio Ravaioli gestisce<br />
un’osteria con alloggio e rivendita dei<br />
propri vini. Generazione dopo generazione<br />
si affermano Podere Prugneto,<br />
con le prime produzioni di Sangiovese,<br />
e, negli anni ’60, Poderi dal<br />
Nespoli, con nuovi terreni, meno uve<br />
per ettaro e utilizzo di barrique per<br />
l’affinamento.<br />
Oggi la cantina è guidata da Fabio<br />
e Celita Ravaioli, lei grande esperta<br />
della sua terra, cresciuta tra i vigneti,<br />
donna capace di declinare con dovizia<br />
e stile il carattere enologico di Romagna.<br />
Il lavoro sui vitigni autoctoni<br />
consegna risultati di qualità, a partire<br />
dal Sangiovese, di piena espressione<br />
nel Prugneto edizione limitata o di<br />
forte struttura, eleganza e pieni sentori<br />
nel Borgo dei Guidi, blend con il<br />
Cabernet parzialmente appassito in<br />
pianta. E poi Bombino bianco, Albana<br />
con il Campodora, bel bouquet aromatico<br />
al naso e definito, preciso al<br />
palato. Ma anche Pinot Bianco, fino<br />
all’uva Rambela, con il Famoso Rubicone<br />
Igt, intenso di bella lunghezza<br />
e permanenza gustativa. Non manca<br />
il tipico Pagadebit, vitigno romagnolo<br />
per eccellenza, sapido, aromatico,<br />
vigoroso, un vino del quale fidarsi,<br />
come facevano un tempo i contadini,<br />
sicuri che la vendita fosse sempre<br />
garantita.<br />
Poderi dal Nespoli dimostra una coerenza<br />
stilistica da apprezzare nel<br />
lavoro su vitigni che, con meno accuratezza,<br />
risulterebbero banali, omologati.<br />
E dal 2009 è parte del gruppo<br />
Mondodelvino, meritevole di un miglioramento<br />
qualitativo e di un’ampia<br />
presenza sui mercati internazionali.<br />
Per ordini online:<br />
shop.poderidalnespoli.com<br />
29
WHAT’S UP<br />
UN VIAGGIO<br />
NELLA MAGIA<br />
È ARRIVATA IN ITALIA DISNEY+, LA PIATTAFORMA IN STREAMING<br />
DOVE TOPOLINO È DI CASA. TRA PRODUZIONI ORIGINALI E CLASSICI<br />
SENZA TEMPO, ANCHE LA DOCU-SERIE CHE RACCONTA<br />
IL BACKSTAGE DEI PARCHI DI DIVERTIMENTO<br />
di Gaspare Baglio<br />
gasparebaglio<br />
Se in questo periodo non si<br />
può viaggiare fisicamente,<br />
almeno lo si può fare con la<br />
fantasia. E per questo ci viene in aiuto<br />
la piattaforma Disney+ che, ai tempi<br />
del coronavirus, è un utile antidoto<br />
contro la clausura forzata tra le mura<br />
domestiche. <strong>La</strong> piattaforma offre suggerimenti<br />
personalizzati e la possibilità<br />
di impostare fino a sette diversi<br />
profili. I bambini hanno un’interfaccia<br />
con navigazione facilitata e accesso a<br />
contenuti adatti alla loro età.<br />
<strong>La</strong> line-up in streaming presenta<br />
programmi originali in esclusiva:<br />
dai supereroi Marvel alla galassia<br />
lontana di Star Wars passando per<br />
i documentari targati National Geographic,<br />
tutti i film e le serie d’animazione<br />
(e non) Disney e Pixar, fino ai<br />
cartoon con protagonisti Topolino &<br />
company. Ci sono produzioni made<br />
in Italy create ad hoc come Penny<br />
on M.A.R.S, serie di grande successo<br />
tra i teenager, e I cavalieri di Castelcorvo,<br />
innovativo mistery dalle mille<br />
sorprese.<br />
In queste pagine, immagini della docu-serie Dietro le quinte dei Parchi Disney: The Imagineering Story<br />
30
Tra le novità da non perdere c’è di sicuro<br />
Dietro le quinte dei Parchi Disney:<br />
The Imagineering Story, docu-serie<br />
che racconta quanto la felicità sia un<br />
lavoro duro. Da quasi 70 anni un gruppo<br />
di artisti e ingegneri porta avanti<br />
le idee nate dalla mente di Walt Disney,<br />
per trasformarle in una realtà<br />
globale capace di toccare il cuore<br />
di milioni di persone. Queste donne<br />
e uomini vengono chiamati Imagineers.<br />
<strong>La</strong> regista candidata all’Oscar<br />
Leslie Iwerks accompagna gli spettatori<br />
in un itinerario esclusivo e senza<br />
precedenti nel backstage del Walt<br />
Disney Imagineering, il centro di design<br />
e sviluppo della multinazionale,<br />
dove sono stati progettati i 12 parchi<br />
a tema Disney sparsi nel mondo. Un<br />
vero e proprio studio artistico, centro<br />
di design e laboratorio di innovazione<br />
dove un eclettico gruppo di creativi<br />
dà vita alle idee di Disneyland, Epcot<br />
e Disney’s Animal Kingdom fino ai<br />
parchi di Tokyo, Parigi e Shanghai. Un<br />
giro per il mondo tra difficoltà, gioie<br />
e successi dietro alla realizzazione di<br />
attrazioni classiche e nuove.<br />
Il progetto di Leslie Iwerks ha richiesto<br />
cinque anni di lavorazione,<br />
con l’obiettivo di catturare lo spirito<br />
dell’immaginazione all over the<br />
world. <strong>La</strong> regista ha potuto accedere<br />
anche agli archivi Disney, ma non subito:<br />
«Solo quando questo progetto è<br />
stato acquisito da Disney+ abbiamo<br />
potuto scavare davvero. Prima avevamo<br />
un accesso ristretto all’intero<br />
database: abbiamo preso molto materiale<br />
da altre fonti perché avevamo<br />
un budget limitato. Ma con l’arrivo di<br />
Disney+ è arrivata la vera magia». E la<br />
magia, per la cineasta, è un affare di<br />
famiglia: «Mio padre, Donald Warren<br />
Iwerks, era responsabile dei sistemi<br />
di telecamere e di proiezione per tutti<br />
i parchi Disney nel mondo. Mio nonno,<br />
Ub Iwerks, è stato co-creatore di<br />
Micky Mouse. Era il partner di Walt a<br />
Kansas City. E quando Walt è andato<br />
in California, lui è diventato animatore<br />
delle serie Alice in Cartoonland,<br />
Oswald the Lucky Rabbit, I corti di Topolino<br />
e le Silly Symphonies. Non ho<br />
conosciuto mio nonno, ma ho fatto<br />
un film su di lui dopo il diploma alla<br />
scuola di cinema della University of<br />
Southern California: mi ha aiutato a<br />
trovare il mio posto all’interno della<br />
società».<br />
Iwerks ha portato avanti con passione<br />
il progetto, avendo avuto modo<br />
di frequentare la fabbrica delle meraviglie<br />
di zio Walt sin dalla tenera<br />
età. «Da bambina sono stata negli<br />
studi cinematografici e ho visto il set<br />
di Herbie sbarca in Messico. Quando<br />
andavamo a Disneyland, sapevo che<br />
non sarei entrata dal cancello principale,<br />
ma da quello posteriore. È lì che<br />
ho potuto vedere ogni sorta di follia.<br />
Per me, è stato come dire “Wow, questa<br />
è la magia di Disneyland”. Esattamente<br />
il senso di meraviglia e timore<br />
reverenziale che ho voluto portare in<br />
questa serie». Che il viaggio nel fantastico<br />
abbia inizio.<br />
DisneyPlusIT<br />
DisneyPlusIT<br />
DisneyPlusIT<br />
31
WHAT’S UP<br />
LA CASA DEI RICORDI<br />
PASSATO E PRESENTE,<br />
LETTERE LONTANE,<br />
SEGRETI DI IERI E<br />
DI OGGI CON UN<br />
FINALE A SORPRESA.<br />
L’ULTIMO LIBRO DI<br />
FERZAN OZPETEK<br />
RACCONTATO<br />
DALL’AUTORE<br />
di Sandra Gesualdi<br />
sandragesu sandragesu<br />
«<br />
Cara Adele, ho tanto cercato<br />
il mio posto nel mondo, ed<br />
era dentro di me: proprio qui<br />
dove mi batte il cuore, dove fluisce il<br />
mio sangue, dove respiro, piango e rido<br />
restando viva. Il mio destino sono io».<br />
Lettere spedite da lontano a una sorella<br />
amata, il serrato andirivieni tra passato<br />
e presente, tra ricordi, passioni e segreti<br />
di ieri e oggi, con un finale a sorpresa<br />
che rimette in discussione l’intera storia.<br />
È presente tutto l’impianto narrativo di<br />
Ferzan Ozpetek in Come un respiro, suo<br />
ultimo lavoro editoriale, disponibile dal<br />
21 aprile. Da leggere tutto d’un fiato e<br />
riconoscere, fin dalle prime pagine, i cardini<br />
del regista e scrittore nato a Istanbul:<br />
gli hamam, le domeniche in una casa romana<br />
intorno a un tavolo, gli amori celati,<br />
la nostalgia di certi incontri e quelle<br />
boccate di profonda libertà da mangiare<br />
a tutti i costi e descritte al femminile.<br />
Ferzan, quale respiro lascia al lettore il<br />
tuo romanzo?<br />
Guardo spesso la mia casa di Roma,<br />
dove vivo da 41 anni, chiedendomi chi ci<br />
avrà vissuto prima di me, che cosa può<br />
essere accaduto in queste stanze, quali<br />
destini si sono intrecciati qui. Ecco, ho<br />
voluto darmi una risposta, immaginandolo.<br />
Questo libro è nato dal concetto di<br />
casa che custodisce.<br />
Chi sono Elsa e Adele, le due protagoniste?<br />
Due sorelle tra le quali c’è un legame<br />
molto forte. Mi sono ispirato, per carattere,<br />
atteggiamenti e atmosfera a mia<br />
nonna e sua sorella. Anche lei fumava sigarette<br />
con una lunga bacchetta infilata<br />
© Emre Yunusoglu<br />
al dito come un anello. Un oggetto che<br />
custodisco ancora e che si ritrova anche<br />
nei film Bagno turco e Harem Suare.<br />
Stiamo vivendo una pandemia, uno dei<br />
momenti più difficili per l’Italia e il mondo<br />
intero. Che cosa ci resterà di tutto<br />
questo?<br />
Sarà importante dire: «Ricordi quei<br />
giorni?». Nei momenti di sconforto,<br />
che spesso ho, penso alle tre persone<br />
importanti che ho perso di recente.<br />
Mi mancano le loro telefonate, la loro<br />
presenza. Mi consolo sapendo che non<br />
stanno vivendo questo incubo. Ci rimarrà<br />
addosso, in maniera forte, la sensazione<br />
di quanto sia importante la fisicità<br />
dell’amore, gli abbracci ora negati,<br />
e tutte quelle grandi piccole cose che<br />
davamo per scontate, come la libertà. Il<br />
coronavirus sta facendo danni enormi,<br />
semina morte ma ci rende consapevoli<br />
di quanto siamo tutti ugualmente fragili,<br />
ricchi, poveri, famosi e sconosciuti. Esattamente<br />
come davanti alla morte.<br />
Come trascorri le giornate in questo<br />
periodo di isolamento?<br />
Spesso guardo fuori dalla finestra. Ho<br />
un supermarket davanti, mi fisso sulla<br />
fila lunga e quando finisce scendo a fare<br />
una piccolissima spesa. Leggo molto,<br />
i classici russi per esempio, guardo se-<br />
Ferzan Ozpetek<br />
rie tv e film, parlo al telefono, bevo tanto<br />
caffè. Non siamo in trincea, siamo in<br />
casa, nei nostri salotti: rilassiamoci, riflettiamo,<br />
coltiviamo idee. Le case nascondono,<br />
come nel mio libro.<br />
Il primo posto dove vorresti andare appena<br />
potremmo tornare a viaggiare?<br />
Napoli, Lecce e Palermo, dove ho amicizie<br />
importanti, e subito dopo Istanbul,<br />
nella mia casa chiusa da un anno.<br />
FerzanOzpetek ferzanozpetek<br />
Mondadori, pp. 168 € 17<br />
32
TRAVEL<br />
#IORESTOACASA<br />
…MA VIAGGIO COL CUORE<br />
Foto tratta da una scena del cortometraggio L’Acchiappavento (<strong>2020</strong>), diretto da Carlos Solito, tra le campagne della Collina materana, nel territorio di Stigliano<br />
34
IL MONDO È CONFINATO TRA LE PARETI DOMESTICHE.<br />
IN QUESTO TEMPO SOSPESO SI RISCOPRONO PASSIONI<br />
NASCOSTE E PENSIERI ABBANDONATI. MA, SOPRATTUTTO,<br />
SI IMMAGINA DI RAGGIUNGERE AL PIÙ PRESTO IL PROPRIO<br />
LUOGO DEI DESIDERI. NE ABBIAMO PARLATO<br />
CON SCRITTORI E CANTANTI, ATTORI E CHEF<br />
A cura della redazione<br />
Confinati tra le pareti domestiche, in attesa<br />
di riaffacciarci al mondo. È un tempo sospeso,<br />
in un luogo obbligato, quello che<br />
l’Italia – e il mondo intero – sta vivendo a causa delle<br />
restrizioni imposte per combattere il Covid-19.<br />
Ma in questo momento di tregua forzata è possibile<br />
coltivare attività dimenticate, pensieri abbandonati<br />
e passioni nascoste. Concedendosi il lusso di progettare<br />
fin da ora il prossimo viaggio del cuore, in<br />
un luogo sconosciuto o da riscoprire. Ecco come lo<br />
stanno vivendo scrittori e cantanti, chef e attori, e<br />
molti altri protagonisti interpellati dalla <strong>Freccia</strong>.<br />
35
TRAVEL<br />
TELMO PIEVANI<br />
[filosofo della scienza e saggista, autore di Imperfezione, una storia<br />
naturale per Raffaello Cortina Editore]<br />
«Vivendo a Bergamo, ho dovuto affrontare una situazione<br />
drammatica e angosciosa, come tutte le famiglie della mia<br />
città, soprattutto per difendere i più vulnerabili tra i nostri cari.<br />
In questo periodo, ho condotto lezioni telematiche per i miei<br />
studenti dell’Università e organizzato quelle che dovevano<br />
seguire i miei figli. Ho riscoperto il dono prezioso del tempo<br />
dedicato alla lettura, per una volta finalmente non soggetta<br />
alle impellenze del mio lavoro, ma al piacere ineguagliabile<br />
della curiosità. Quando l’isolamento sarà finito mi piacerebbe<br />
andare a Gubbio, in treno, fermandomi alla stazione di Fossato<br />
di Vico. Non solo per la bellezza dell’antico borgo e per<br />
il buon cibo, ma anche perché appena alle spalle della cittadina,<br />
nella Gola del Bottaccione, si può ammirare sulle pareti<br />
rocciose uno strato argilloso rosso ricco di iridio, il metallo più<br />
raro al mondo. Quel piccolo segno geologico racconta della<br />
grande catastrofe che 65 milioni di anni fa sconvolse la Terra,<br />
portando all’estinzione di quasi tutti i dinosauri e aprendo le<br />
porte alla nostra evoluzione di esseri umani imperfetti. Andiamoci,<br />
per imparare che la natura sa essere violenta, per<br />
mezzo di un asteroide caduto dal cielo con tutto il suo iridio, o<br />
adesso per colpa di un invisibile virus che ci ha sorpreso nella<br />
nostra presunzione di dominare il mondo».<br />
Gubbio (PG)<br />
© Freesurf/Adobestock<br />
36
COSTANTINO D’ORAZIO<br />
[critico d’arte e divulgatore culturale]<br />
«In questo periodo ho riscoperto<br />
quanto sia bello sedersi accanto a mia<br />
figlia e spiegarle cose nuove, cercando<br />
di stimolare il suo entusiasmo per<br />
ogni scoperta. <strong>La</strong> scuola fatta in casa<br />
è un’esperienza che ci riporta ai secoli<br />
passati, arricchita dalla tecnologia:<br />
mi ha fatto apprezzare ancora di più<br />
il lavoro dei nostri insegnanti. Quando<br />
sarà possibile, vorrei andare a Piacenza,<br />
uno dei primi epicentri dell’epidemia,<br />
per perdermi tra i capolavori<br />
di Palazzo Farnese e poi andare in<br />
bicicletta fino a Cremona o inoltrarmi<br />
sul Po con una barca. Quel fiume è un<br />
luogo meraviglioso, che collega paesi<br />
e città di incredibile bellezza, un’esperienza<br />
unica tra arte e natura. Lungo la<br />
navigazione, mi fermerei sicuramente<br />
a Caorso e Monticelli d’Ongina».<br />
Il Po vicino Piacenza<br />
© DavideRovani/AdobeStock<br />
37
TRAVEL<br />
VINICIO MARCHIONI<br />
VinicioMarchioniofficial<br />
[attore]<br />
© Valeria Mottaran<br />
«Sono stato molto in giro per la mia professione<br />
negli ultimi anni e a casa c’è<br />
tanto lavoro arretrato, per fortuna. A parte<br />
piccoli lavori domestici, leggo molto<br />
e assieme a mia moglie, l’attrice Milena<br />
Mancini, stiamo scrivendo vari progetti<br />
e organizziamo dirette su Instagram di<br />
presentazioni di libri con gli autori. Poi<br />
facciamo attività fisica con i nostri figli,<br />
oltre a dedicarci ai compiti, leggere e<br />
vedere film con loro. Non appena tutto<br />
sarà finito, vorrei andare a Firenze, al<br />
Teatro della Pergola, e in Puglia, dove si<br />
è interrotta la tournée dello spettacolo<br />
I soliti ignoti, per riprendere da dove avevamo<br />
lasciato, Buona resistenza».<br />
Teatro della Pergola, Firenze<br />
© Clara Neri<br />
38
BRUNO BARBIERI<br />
[chef pluristellato, giudice di MasterChef e conduttore di 4 Hotel]<br />
«Come sto trascorrendo il tempo? Leggo, cerco di impegnare<br />
la giornata, faccio autoanalisi, recupero quelle<br />
attività che avevo trascurato perché sempre in giro. Ho<br />
cominciato ad apprezzare le piccole cose: un’alba, un<br />
tramonto, una nuvola. <strong>La</strong> mattina apro la finestra, urlo<br />
"Ciao mondo!" e mi faccio una gran risata. Cerco di essere<br />
gentile e chiamo le persone che non sento da tanto,<br />
quelle che amo. Magari chiedo anche scusa a quelli con<br />
cui ho litigato. Mi sento cambiato: ho riscoperto il bisogno<br />
di piangere e ridere. Voglio che tutto il bello ritorni,<br />
ma sicuramente questa è, e resta, una grande lezione.<br />
Quando potrò uscire, mi piacerebbe andare per borghi,<br />
riscoprire il fascino dei treni regionali, guardare dal finestrino<br />
il panorama. Ci sono tanti posti da scoprire, in Italia,<br />
piccole meraviglie che vorrei visitare con i miei amici,<br />
la famiglia e i nipoti».<br />
© Alex Alberton<br />
Buonconvento (SI), uno tra i borghi più belli d’Italia raggiungibili in treno<br />
© Gabriele Maltinti/AdobeStock<br />
39
TRAVEL<br />
LARISSA IAPICHINO<br />
[atleta, campionessa europea Under 20<br />
nel salto in lungo]<br />
© Giancarlo Colombo/FIDAL<br />
«A casa sto studiando, frequento il<br />
liceo scientifico e le lezioni proseguono<br />
online. E poi mi alleno tra le<br />
mura domestiche e il campo di atletica<br />
a porte chiuse, autorizzata, in<br />
quanto professionista, dal decreto<br />
ministeriale e con la lettera della mia<br />
società. Poi riesco a leggere, pensare,<br />
sognare. Cercando di mantenere<br />
i contatti con gli amici e godendomi<br />
la famiglia. Quando sarà possibile,<br />
andrò a Napoli, dove colori, sole,<br />
sorrisi e mare non mancano».<br />
Napoli<br />
© elxeneize/AdobeStock<br />
40
FRANCESCO GABBANI<br />
[cantautore]<br />
«Non appena si potrà, mi piacerebbe<br />
andare a un concerto, perché<br />
credo che la dimensione live,<br />
la condivisione della musica, lo<br />
stare insieme ad altre persone, sia<br />
la massima espressione del poter<br />
tornare a gioire. Penso a luoghi<br />
come l’Arena di Verona, dove avrò<br />
l’onore di suonare l’8 ottobre. Per il<br />
momento, però, bisogna mantenere<br />
la capacità di trasformare quella<br />
che sembrerebbe una costrizione<br />
in un’opportunità, dedicandosi alle<br />
proprie passioni, anziché piangersi<br />
addosso».<br />
© Isabella Sanfilippo<br />
Un concerto all’Arena di Verona<br />
© lulu/AdobeStock<br />
41
TRAVEL<br />
FLAVIO MONTRUCCHIO<br />
flaviomontrucchio.it<br />
[attore e conduttore televisivo]<br />
«Ho sempre avuto un grande amore per la patria, tanto<br />
che sono partito militare volontario a 20 anni. Dopo questo<br />
periodo di lacerazione del nostro Paese, voglio girare<br />
posti e città che mi mancano, come Trieste. Intanto, a<br />
casa si possono trovare tantissime cose da fare: dalle più<br />
pratiche, come riordinare, a quelle ludiche tipo giocare<br />
con i figli, fino a quelle di arricchimento personale, rispolverando<br />
una vecchia passione o leggendo un buon libro.<br />
Io cerco poi, attraverso i social, di portare una ventata di<br />
buonumore nel rispetto di quello che sta succedendo.<br />
Ho lanciato l’idea frigoBAR: chi mi segue può mettere lo<br />
smartphone in frigo, aprire la porta del refrigeratore e<br />
registrarsi durante un’esibizione. I video che ricevo saranno<br />
montati in modo da dare l’impressione di essere<br />
tutti insieme, nello stesso posto».<br />
Trieste<br />
© Freesurf/AdobeStock<br />
42
TIZIANO GUARDINI<br />
[ecodesigner]<br />
«In questo tempo sospeso le parole chiave sono avere cura<br />
di se stessi e degli altri, forse più precisamente avere cura<br />
del “tutto”. Credo che sia il momento di riscoprire la consapevolezza<br />
di far parte di un unico organismo vivente chiamato<br />
“famiglia umana” e che le azioni di ogni singolo individuo facciano<br />
la differenza.<br />
Io sto facendo molta meditazione, sono buddista e la preghiera<br />
mi aiuta a ritrovare costantemente una centratura,<br />
quindi mantengo la sveglia presto e inizio la giornata così. Sto<br />
lavorando da casa e questo mi permette di mantenere attivo<br />
anche il mio staff, alle 9 siamo tutti su Skype. Infine, questo<br />
tempo mi ha permesso di ritrovarmi, di tornare ad avere le<br />
mani sporche di farina come mi succedeva quando ero piccolo<br />
nella cucina di mia nonna, di seguire corsi di yoga online<br />
e riprendere i libri che avevo lasciato in standby. E poi è<br />
primavera, quindi ho messo piante nuove in balcone, anche<br />
come buon auspicio.<br />
In questi giorni, penso spesso a dove vorrei andare una volta<br />
finito tutto questo. Sicuramente, dopo aver sistemato alcune<br />
cose di lavoro qui a Milano, prenderò il primo treno per Roma,<br />
la mia città di nascita, dove vive la mia famiglia. Mia madre<br />
era venuta da me a febbraio per la presentazione della mia<br />
nuova collezione alla Fashion Week e, rientrando nella Capitale,<br />
si è messa in quarantena volontaria. Abbiamo entrambi<br />
bisogno di ritrovarci in un abbraccio. Poi, ho bisogno di risentire<br />
il profumo del mare e il rumore delle onde che si infrangono<br />
sul bagnasciuga, quindi subito dopo prenderò la tenda<br />
e andrò in campeggio a Tropea, in Calabria. Un posto a cui<br />
sono profondamente legato fin da bambino: con la mia famiglia<br />
ci trascorrevamo almeno due settimane durante l'estate.<br />
In riva al mare vivi scalzo e nuoti tutto il giorno, ti riconnetti<br />
con la natura e ti addormenti guardando le stelle».<br />
© Luigi Ciuffreda<br />
Tropea (VV)<br />
© travelbook/AdobeStock<br />
43
TRAVEL<br />
MICHELA GIRAUD<br />
michelagiraud<br />
[attrice e stand-up comedian]<br />
© Sara Sabatino per The Creative Brothers<br />
«Il tempo in isolamento? Posso dire<br />
come non va utilizzato. Fate una<br />
cosa per volta, non fatevi prendere<br />
dall’ansia: io mi sono ustionata perché<br />
stavo cucinando mentre facevo<br />
una riunione su Skype. Quando tutto<br />
questo finirà, perché finirà, vorrei<br />
tornare a Venezia per andare a<br />
trovare mia zia che vive lì e godermi<br />
un bel giro in vaporetto. <strong>La</strong> gondola<br />
può attendere, non sono ancora<br />
stata chiesta in moglie da un<br />
magnate russo. Poi mi piacerebbe<br />
visitare nuovamente piazza della<br />
Signoria a Firenze, andare a Milano<br />
per rivedere i miei amici, a Portofino<br />
che non ho mai visto e a Napoli, per<br />
mangiare di tutto».<br />
Venezia<br />
© Sailorr/AdobeStock<br />
44
LA PINA<br />
lapinadeejay<br />
[conduttrice di Radio Deejay]<br />
«In questi giorni a casa ho un gran da<br />
fare e arrivo alla sera sfinita: oltre a<br />
organizzare il lavoro in radio mi sono<br />
rimessa a studiare il giapponese e gli<br />
esercizi scritti e orali mi impegnano<br />
molto. Poi cucino e pulisco come una<br />
pazza, ma con un bel sottofondo musicale<br />
al pianoforte perché essendo<br />
sposata con un musicista, Emiliano<br />
Pepe, ho il mio concerto privato tutto<br />
il giorno. Infine, per una come me,<br />
abituata a uscire la mattina e tornare<br />
la sera, vedere la casa con la luce del<br />
giorno è stata una scoperta. Mi meraviglio<br />
a guardare come è bella di<br />
pomeriggio.<br />
Sono una viaggiatrice che ama tanto<br />
spostarsi e accuso un po’ questo<br />
periodo in standby, ma ne sto approfittando<br />
per programmare viaggi futuri.<br />
Finito questo isolamento voglio<br />
partire assolutamente per Matera,<br />
anche perché non l’ho mai vista e me<br />
ne vergogno: ho sempre rimandato e<br />
ora ho proprio una grandissima voglia<br />
di andarci».<br />
© Diego Linciano<br />
Matera<br />
© JFL Photography/AdobeStock<br />
45
TRAVEL<br />
CHIARA FRANCINI<br />
chiarafrancini<br />
[attrice e scrittrice]<br />
chiarafrancini<br />
«A casa leggo molto, ma soprattutto<br />
sto scrivendo il mio quarto libro. Avevo<br />
già programmato di sospendere<br />
la tournée per dedicarmi a questo. È<br />
un’attività che mi rende molto energica,<br />
nonostante l’isolamento, perché<br />
faccio tante ricerche che mi portano<br />
lontano con la testa. Evado e raggiungo<br />
mondi lontanissimi nello spazio<br />
e nel tempo, pur rimanendo in una<br />
stanza. Per me è un momento di grande<br />
creatività anche se a volte, in questa<br />
dilatazione temporale, mi sembra<br />
di dover afferrare l’acqua con le mani.<br />
Insomma produco, rifletto e girovago<br />
con il pensiero.<br />
Sarà un’emozione forte tornare a viaggiare,<br />
insieme alle persone che amo.<br />
Mi interessa il viaggio come meta,<br />
non importa il luogo, l’importante sarà<br />
condividerlo con gli amici. L’amicizia<br />
è il sentimento più incondizionato. Se<br />
invece dovessi scegliere un luogo fisico<br />
direi l’argine di Campi Bisenzio, vicino<br />
Firenze, la città in cui ho trascorso<br />
la mia infanzia».<br />
Campi Bisenzio (FI)<br />
© Marcello Ballerini<br />
46
MAURIZIO LOMBARDI<br />
maurizio.lombardi.332<br />
[attore, regista, autore]<br />
maulombardi<br />
«Vorrei rivedere subito il mare, tornare a Pantelleria,<br />
piena di sole e vento, a pescare con i miei amici. Non<br />
mi interessano le piazze mondane, i bagni di folla. In<br />
questa fase sto cercando di capire come reimpostare<br />
vita e lavoro, quali saranno le possibilità dopo questo<br />
disastro.<br />
A livello artistico, mi è tornata un’adolescenza creativa:<br />
scrivo, suono, interpreto personaggi da solo, ascolto<br />
musica e ballo, soprattutto la notte, come si vede<br />
dal mio progetto Instagram The night dancer. Credo<br />
che se non ne usciremo nuovi, questa sarà una tragedia<br />
persa. Sto ripercorrendo la mia carriera, rimettendomi<br />
in discussione. Rifletto e lavoro sul concetto di<br />
tempo e responsabilità, vorrei tornare a fare cose più<br />
semplici ma mie, come i live in teatro. In casa cerco di<br />
gestire il tempo, gli orari sono cambiati, dormo di più,<br />
pulisco, cucino e congelo porzioni di ragù, disinfetto<br />
con l’alcol, come faceva mia nonna. Cosa mi manca? Il<br />
modo che una donna ha di riempire lo spazio, come si<br />
veste, si muove, sentirla asciugare i capelli, le sue bizze,<br />
i risvegli accanto a lei. Questo periodo in solitudine<br />
mi ha fatto capire che le cose essenziali sono davvero<br />
poche: essere se stessi, le rare amicizie e la responsabilità<br />
verso la nostra Terra, abbiamo solo questa,<br />
l’unica per tutti».<br />
Pantelleria (TP)<br />
© Bepsphoto/AdobeStock<br />
47
TRAVEL<br />
GABRIELLA GREISON<br />
Greison_Anatomy<br />
[fisica e narratrice,<br />
autrice di Einstein forever per<br />
Bollati Boringhieri]<br />
«Io sto vivendo questo distanziamento<br />
sociale nella mia casa nel bosco,<br />
dietro Genova, sono immersa nella<br />
natura, curo il mio giardino di 450 m 2<br />
e scrivo il mio nuovo libro. A volte mi<br />
dimentico del dramma che stiamo<br />
vivendo, perché questa vita la faccio<br />
spesso quando mi ritiro a scrivere o<br />
a preparare i miei spettacoli teatrali.<br />
Poi, però, arrivano le 20, guardo il tg e<br />
torno all'assurda realtà.<br />
Appena finirà questo periodaccio<br />
vorrei prendere un treno per Roma,<br />
perché è il luogo dove sarei dovuta<br />
andare proprio quando siamo stati<br />
obbligati a restare in casa e io ho dovuto<br />
cancellare le date del mio tour.<br />
Vorrei che le cose ricominciassero<br />
esattamente da dove le avevo lasciate:<br />
mi aspettano al Teatro Vittoria, al<br />
centro Enrico Fermi e alla libreria Libraccio<br />
in via Nazionale».<br />
Via Nazionale, Roma<br />
© Fabrizio/AdobeStock<br />
48
LETIZIA BATTAGLIA<br />
letiziabattagliaofficial<br />
letiziabattaglia_anthologia<br />
[fotografa]<br />
«Sono solissima in casa e mi sento in<br />
attesa, ma faccio talmente tante cose<br />
che la giornata trascorre rapida, basta<br />
attivare la fantasia e sognare. <strong>La</strong> casa<br />
è un mondo inesplorato e vivo: sposto<br />
mobili, leggo, faccio spazio. Mi sono<br />
rimessa a stirare, erano 20 anni che<br />
non lo facevo. Voglio anche riprendere<br />
a ricamare. Mia madre, nei periodi<br />
di povertà durante la guerra, decorava<br />
completini per guadagnare qualcosa:<br />
io ho imparato da lei, è una cosa<br />
bella e artistica. Conosco diversi punti<br />
all’uncinetto e mi è tornato alla mente<br />
quello a ombra, meraviglioso. Poi, nel<br />
risistemare il mio archivio fotografico,<br />
sono saltati fuori scatti mai visti. Faccio<br />
anche delle foto, ma non riesco a<br />
trasmettere quella drammaticità che<br />
vorrei, forse sono troppo serena. Mi<br />
manca, però, toccare altri esseri viventi,<br />
scambiarsi baci e carezze. Una<br />
volta libera avrò bisogno del cielo e<br />
del mare con le onde, distante non più<br />
di sei metri da dove dormo. Qualsiasi<br />
luogo mi offra questo va bene, che sia<br />
Algeri o la mia Sicilia. Ho bisogno di<br />
disintossicarmi dalla solitudine».<br />
© Ettore Ferrari/Ansa<br />
Castellammare del Golfo (TP)<br />
© Balate Dorin/AdobeStock<br />
49
TRAVEL<br />
PASQUA<br />
FESTA DI RINASCITA<br />
UN VIAGGIO FRA<br />
TRADIZIONI, RITI,<br />
SIMBOLI E SAPORI<br />
CHE UNISCONO<br />
L’ITALIA ATTORNO<br />
A UNA TAVOLA<br />
IMBANDITA<br />
di Elisabetta Reale<br />
<strong>La</strong> Pasqua è la festa cristiana<br />
per eccellenza. Contiene in<br />
sé un immaginario denso<br />
e pregnante di simboli: penitenza,<br />
purificazione attraverso il sacrificio,<br />
passione, morte e rinascita. Una festa<br />
cardine della cristianità che si<br />
mescola a forti valori culturali e alle<br />
tradizioni e ai miti agrari che nel tempo<br />
hanno nutrito la moltitudine di riti<br />
religiosi che ne cadenzano lo svolgimento.<br />
© Jenifoto/AdobeStock<br />
Da Nord a Sud, infatti, paesi e città<br />
durante la Settimana Santa sono normalmente<br />
invasi da feste popolari,<br />
rappresentazioni della Passione di<br />
Cristo, sagre e tradizioni folcloristiche.<br />
Ma appare impossibile immaginare<br />
un viaggio attorno alla Pasqua<br />
senza tenere conto del momento<br />
particolarmente impegnativo e difficile<br />
che l’Italia tutta sta attraversando<br />
a causa dell’emergenza sanitaria legata<br />
al Covid-19.<br />
In tempi assai incerti, accostarsi a<br />
questa Festa per riscoprirne il significato<br />
originario fatto di rinascita e<br />
resurrezione può davvero essere un<br />
giusto viatico per affrontare in modo<br />
positivo le difficoltà di un percorso<br />
particolarmente duro e guardare a<br />
una nuova primavera.<br />
È l’intera Settimana Santa a essere<br />
tradizionalmente scandita da pratiche<br />
e cerimonie caratterizzate da<br />
un’intensa partecipazione popolare.<br />
Ma le consuete manifestazioni<br />
quest’anno si svolgeranno, laddove<br />
possibile, con riti a porte chiuse, arrivando<br />
nelle case degli italiani attraverso<br />
dirette social e televisive.<br />
Un modo comunque per ricordarle e<br />
mantenerne viva la tradizione.<br />
Quello che permane però, da Nord a<br />
Sud, è il senso e la profondità di una<br />
festività carica di suggestione, con le<br />
sue riflessioni, e che unisce, anche se<br />
a una certa distanza di cautela, attorno<br />
a una tavola imbandita. Svariate<br />
le prelibatezze che diventano protagoniste<br />
durante il periodo pasquale,<br />
nelle quali si possono cogliere riferimenti<br />
alla rinascita. Ecco allora le<br />
uova, simbolo di vita appena germogliata,<br />
introdotte in torte dolci e salate<br />
come elemento decorativo, utiliz-<br />
50
© ViennaFrame/AdobeStock<br />
zate in diverse pietanze e riprodotte<br />
al cioccolato, per la gioia di grandi<br />
e piccini. Poi la colomba, simbolo di<br />
pace e salvezza, dolce la cui origine è<br />
avvolta nel mistero. Sembra risalire a<br />
tradizioni lombarde e venete, in particolare<br />
di Verona, ma ormai è amata,<br />
apprezzata e ricreata in maniera<br />
artigianale in tutto il Belpaese. O l’agnello,<br />
protagonista di eventi come<br />
la tradizione dei Pasquali a Bormio, in<br />
provincia di Sondrio, rito propiziatorio<br />
per l’arrivo della primavera, durante<br />
il quale vengono benedetti cinque<br />
agnellini.<br />
L’uovo si celebra a Urbania (PU), con<br />
il gioco Punta e cul ispirato ad antiche<br />
usanze contadine. <strong>La</strong> colomba,<br />
invece, è da sempre protagonista del<br />
celebre Scoppio del carro a Firenze,<br />
che risale ai tempi della prima crociata.<br />
Secondo la tradizione, un carro<br />
viene trasportato grazie all’aiuto<br />
di buoi bianchi da piazzale del Prato<br />
fino al Duomo e una simbolica colomba<br />
(un razzo dalle sembianze di<br />
un bianco piccione) incendia i fuochi<br />
d’artificio in esso contenuti. E se lo<br />
scoppio avviene in maniera perfetta<br />
l’anno sarà propizio.<br />
Tra i piatti tipici in Liguria spunta la<br />
Torta Pasqualina, ricetta risalente<br />
al 1400, una pasta sfoglia ripiena di<br />
biete o spinaci, uova e ricotta. Una<br />
delizia per occhi e palato. L’Emilia-Romagna<br />
è famosa per la tardura<br />
(tiratura), una minestra composta da<br />
un impasto artigianale sbriciolato in<br />
piccoli pezzi nel brodo, e la pagnotta<br />
pasquale, pane lievitato e accompagnato<br />
da uova sode. <strong>La</strong> crescia di<br />
Pasqua è invece un delizioso piatto<br />
tipico delle Marche, un composto<br />
fatto di uova, pecorino, parmigiano<br />
ed emmental che richiede una lunga<br />
lievitazione.<br />
Arrivando al Sud, in Campania il venerdì<br />
santo è da sempre un momento<br />
di meditazione collettiva per la<br />
comunità, che condivide un percorso<br />
di rinnovamento spirituale tra fede<br />
e passione popolare. È il caso delle<br />
Processioni degli incappucciati di<br />
Sorrento, tradizione risalente al 1300<br />
e molto sentita dagli abitanti del luogo<br />
che si tramandano il loro posto in<br />
processione di padre in figlio. <strong>La</strong> domenica<br />
è invece dedicata alla convivialità<br />
e alla tavola con un tripudio di<br />
sapori, tra il casatiello rustico e l’irrinunciabile<br />
pastiera di grano.<br />
Prodotti semplici, legati alla terra e<br />
alla rinascita, come le scarcelle, biscotti<br />
di forme diverse, decorati e farciti<br />
con uovo sodo, prodotti in casa e<br />
regalati ai bambini accompagnano la<br />
Pasqua pugliese. Sono sempre particolarmente<br />
suggestive, a Taranto,<br />
le rappresentazioni del giovedì e venerdì<br />
santo, che si snodano attraverso<br />
tre lente processioni, per circa 40<br />
ore di fede e devozione. <strong>La</strong> domenica<br />
di Pasqua a Troia (FG) va ricordata per<br />
la Processione del Bacio, con le statue<br />
della Madonna e del Cristo che<br />
per due volte si avvicinano e si ritraggono.<br />
Ricca di fascino è anche la Settimana<br />
Santa di Ruvo (BA), con suggestive<br />
processioni risalenti al 1600.<br />
Atmosfera raccolta e suggestiva<br />
a Matera, dove i Sassi, Patrimonio<br />
Mondiale dell’Umanità, diventano<br />
teatro perfetto per rivivere la Passione<br />
di Cristo. Molto diffusa in Basilicata<br />
è la pastiera, ma in una versione<br />
povera rispetto alla napoletana, più<br />
barocca e ricca di sapori e colori.<br />
51
TRAVEL<br />
A Civita e a Frascineto, in Calabria,<br />
ma anche a Spezzano Albanese (CS)<br />
si tengono le Vallje, antiche danze<br />
accompagnate da canti popolari in<br />
Arbëresh (albanese). Tra le manifestazioni<br />
più emozionanti la processione<br />
dei Vattienti (flagellanti), che<br />
si svolge da secoli a Nocera Terinese<br />
(CZ) ogni venerdì e sabato santo.<br />
Mentre tra le specialità culinarie<br />
troviamo la pitta con niepita, cotta al<br />
forno e ripiena di marmellata d’uva,<br />
lavorata con cannella, noci tritate,<br />
cacao e liquore, o la pitta impiulata,<br />
tipica di Paola (CS), composta da<br />
due dischi sottili di pasta farciti con<br />
formaggio a fette, uova sode e soppressata,<br />
decorata con una croce e<br />
delle foglie di ulivo incrociate.<br />
Celebrazioni intense per tutta la<br />
Settimana Santa animano da secoli<br />
anche la Sicilia, come i riti risalenti al<br />
tempo della dominazione spagnola<br />
di Enna, la Real maestranza a Caltanissetta,<br />
la processione dei Misteri<br />
a Trapani. <strong>La</strong> processione delle Barette<br />
prevista per il venerdì santo, a<br />
Messina, è una particolare Via Crucis<br />
datata XV secolo che quest’anno<br />
si ferma, pur rimanendo viva nel<br />
ricordo dei fedeli.<br />
L’agnello, altro simbolo della Pasqua<br />
che rimanda alla crocifissione<br />
di Gesù, in Sicilia è assoluto protagonista<br />
in pasticceria: quello reale<br />
viene realizzato con pasta di mandorle<br />
e ripieno di torrone gelato ai<br />
canditi o gianduia alle nocciole,<br />
mentre l’agnello di cedro, sempre a<br />
base di pasta di mandorle finemente<br />
lavorata, ha un ripieno di cedro<br />
candito e una lunga cottura in forno<br />
per fissarne al meglio sapore e<br />
profumi. Esclusivamente messinese<br />
è il tronchetto pasquale preparato<br />
con morbido pandispagna e crema<br />
gianduia decorato con agnellino al<br />
pascolo. Poi c’è il dolce siciliano per<br />
antonomasia, la cassata, nata a Palermo<br />
tra il IX e XI secolo durante la<br />
dominazione araba. Proprio a quel<br />
periodo, infatti, risale il nome originario,<br />
qas’at (in arabo casseruola,<br />
scodella).<br />
Ricotta, zucchero, uova, vaniglia e<br />
arancia compongono le pardulas,<br />
squisite ciambelline sarde ripiene,<br />
preparate con pasta sfoglia di farina<br />
di semola, così come i piricchitus,<br />
una frolla all’uovo ricoperta di una<br />
particolare glassa al limone.<br />
Un tripudio di sapori, profumi e colori<br />
che può impreziosire la tavola<br />
degli italiani, per scambiarsi poi gli<br />
auguri a distanza. Un patrimonio di<br />
tradizioni antiche e preziose da riscoprire.<br />
<strong>La</strong> Pasqua di questo <strong>2020</strong>,<br />
seppur differente rispetto agli anni<br />
passati, resta carica di simboli e significati,<br />
e diventa occasione di riflessione<br />
e rinascita oggi ancor più<br />
necessaria.<br />
Scoppio del carro, Firenze<br />
© gimsan/AdobeStock<br />
52
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />
www.formazienda.com<br />
53
TRAVEL<br />
LA PASTIERA DI RENATO<br />
Uno dei piaceri riscoperti restando a casa è<br />
preparare una bella torta. <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong> ha chiesto<br />
al pasticcere Renato Ardovino la ricetta di<br />
uno dei dolci più amati di Pasqua: la pastiera. Il pastry<br />
chef di Battipaglia (SA) conduce Il dolce mondo di Renato,<br />
ogni lunedì alle 22 su Food Network (canale 33),<br />
un viaggio tra torte nuziali, babà, crostate, delizie al<br />
limone. Che siano dolci per eventi speciali o semplici<br />
richieste di parenti, amici e clienti affezionati, Renato<br />
trasforma ogni desiderio in una deliziosa realtà.<br />
© Tommy<br />
Renato Ardovino<br />
PASTIERA NAPOLETANA<br />
Ingredienti<br />
Per la base di pasta frolla<br />
250 gr di farina 00, 100 gr di zucchero<br />
a velo, 2 tuorli, 150 gr burro, 1<br />
bacca di vaniglia, 8 gr di lievito per<br />
dolci<br />
Per la farcitura<br />
500 gr di ricotta, 400 gr di zucchero<br />
semolato, 500 gr di grano cotto, 3<br />
uova, 50 gr di tuorlo, 70 gr di burro,<br />
200 ml di latte, buccia grattugiata<br />
di mezzo limone, essenza di fiori di<br />
arancio e arancia candita a cubetti<br />
(facoltativa) q.b.<br />
Preparazione<br />
Per la base di pasta frolla impastare,<br />
in una planetaria o sbattitore elettrico,<br />
il burro con lo zucchero. Unire i tuorli<br />
con i semi della bacca di vaniglia e, infine,<br />
la farina. <strong>La</strong>sciare riposare il composto<br />
in frigo per circa un’ora, coperto<br />
con la pellicola per alimenti. Con l’aiuto<br />
di un matterello, stendere la pasta<br />
frolla a uno spessore di circa 5 mm e<br />
trasferirla su una teglia dal diametro<br />
di circa 28 cm precedentemente imburrata.<br />
Mettere da parte una porzione<br />
avanzata di pasta frolla, che servirà<br />
per la finitura della torta.<br />
Per la farcitura porre in una casseruola<br />
il grano cotto, la buccia del limone,<br />
il burro e il latte. Portare a ebollizione<br />
mescolando di tanto in tanto, fino a ottenere<br />
un composto cremoso. <strong>La</strong>sciare<br />
raffreddare il composto ottenuto.<br />
Setacciare la ricotta in un contenitore e<br />
aggiungere lo zucchero, le uova intere,<br />
il tuorlo, la frutta candita (facoltativa),<br />
l’essenza di fiori di arancio e, infine, il<br />
composto di grano, mescolando fino a<br />
ottenere un composto omogeneo.<br />
Versare la farcitura nella teglia foderata<br />
di pasta frolla fino a sfiorare il bordo.<br />
Rifinire con sette strisce di pasta frolla<br />
disposte a griglia. Cuocere in forno<br />
preriscaldato a 170°C per 40 minuti.<br />
54
LA GENOVESE DI MICHELE<br />
Non sapete cosa cucinare per il pranzo di Pasqua?<br />
Ci pensa Michele Casadei Massari, Ceo,<br />
Founder ed Executive chef dei ristoranti Piccolo<br />
Cafè e <strong>La</strong> Lucciola di New York City. Un bolognese<br />
espatriato che ha fatto fortuna e, oggi, ricopre il ruolo di<br />
chef anche per la Biografilm Food Academy e la Ferrari<br />
North America Inc.<br />
Nonostante i tempi non siano dei migliori, Casadei Massari<br />
pensa al futuro. E in questo periodo di restrizioni da<br />
Covid-19 si è rimboccato le maniche: ha messo in piedi<br />
un fondo di previdenza sociale per sostenere il suo team<br />
e si è dato all’e-commerce con un nuovo caffè composto<br />
dalle migliori monorigine al mondo e una miscela ricca di<br />
antiossidanti, il #PiccoloLove. Il leit motiv è, ovviamente,<br />
andrà tutto bene.<br />
© Riccardo Piazza<br />
Michele Casadei Massari<br />
GENOVESE DI AGNELLO AL FORNO<br />
Ingredienti<br />
500 gr di fusilloni, 600 gr di polpa di<br />
agnello disossata e pulita, 600 gr di<br />
scalogno, olio extravergine di oliva, carota<br />
e sedano (per soffritto), 1 lt di brodo<br />
vegetale, 200 ml di latte intero, 150<br />
gr di Parmigiano Reggiano, 1 bicchiere<br />
di vino bianco, timo, sale e pepe q.b.<br />
Preparazione<br />
Porre sul fuoco una teglia in alluminio<br />
spessa 3 mm, coprire il fondo con olio<br />
evo, versare una fine dadolata di carote<br />
e sedano, soffriggere a fiamma bassa<br />
per circa sette minuti. Aggiungere<br />
lo scalogno pulito e tagliato in quarti,<br />
far rosolare a fuoco vivace per qualche<br />
minuto, aggiungere agnello, abbondante<br />
sale, pepe e continuare a dorare.<br />
Dopo qualche minuto versare un<br />
bicchiere di vino bianco, lasciare evaporare<br />
mescolando per evitare bruciature<br />
sul fondo della teglia. Poi versare<br />
il brodo e lasciare che il tutto si amalgami<br />
lentamente per quattro minuti a<br />
fiamma allegra (ma non troppo) e per<br />
dieci minuti a fuoco basso. Rimuovere<br />
la teglia dal fuoco e, dopo aver versato<br />
il latte, coprirla e sigillarla molto bene<br />
con la carta stagnola prima di inserirla<br />
in forno. Cuocere lentamente, per tre<br />
ore, a 165 gradi. Al termine della cottura<br />
far riposare per un’ora, fuori dal<br />
forno, rimuovendo la carta stagnola.<br />
Aggiustare di sale e, con un cucchiaio,<br />
prendere un po’ del ragù e farlo restringere<br />
in padella, a fuoco basso. Nel<br />
frattempo, cuocere la pasta molto al<br />
dente per poi unirla al ragù in padella.<br />
Far ritirare tutti i liquidi amalgamandoli<br />
con la pasta per due o tre minuti, per<br />
ottenere la legatura con la salsa. Infine,<br />
far riposare il tutto in padella per<br />
tre minuti, spolverare con abbondante<br />
Parmigiano Reggiano e coprire la pasta<br />
con un coperchio. Al termine, impiattare<br />
con garbo e buon appetito.<br />
55
UN TRENO DI LIBRI<br />
Invito alla lettura di Alberto Brandani<br />
[Presidente giuria letteraria Premio Internazionale Elba-Brignetti]<br />
Tutte le volte che in tv appare<br />
Rosario Fiorello o suo<br />
fratello Beppe, la maestra<br />
Susanna, a me cara, esclama: «Che<br />
soddisfazione deve essere per la<br />
mamma averli tutti e due belli, bravi<br />
e buoni! <strong>La</strong> madre dei Gracchi!». A<br />
parte il fatto che la signora Fiorello<br />
di figli ne ha quattro (e mi sembrano<br />
tutti bravi), questa battuta è rimbalzata<br />
nella mia mente al momento<br />
di scegliere il libro di aprile tra altri<br />
due fratelli colti, fascinosi e perbene<br />
(chissà la madre…), tra le pennellate<br />
da Macchiaioli dell’affresco fiorentino<br />
e toscano di Francesco Carofiglio<br />
(L’estate dell’incanto) e il thriller<br />
completamente sui generis del<br />
fratello Gianrico. Ho optato per <strong>La</strong><br />
misura del tempo, a metà strada tra<br />
il giallo, un trattato di diritto penale,<br />
gli amori svaniti di un tempo e continue<br />
variazioni ritmiche che ne fanno<br />
un romanzo sospeso tra riflessione<br />
e thriller, senza che mai si stacchi la<br />
corrente tra autore e lettore.<br />
In una conferenza, molti anni or<br />
sono, ricordo di aver sostenuto che<br />
ci sono due cose contro le quali nulla<br />
si può: il tumore e la giustizia ingiusta.<br />
Se queste cose accadono, la<br />
sventurata vittima può solo sperare<br />
di uscirne, prima o poi. Certo è che il<br />
tempo logora talvolta in via definitiva<br />
gli involontari protagonisti di queste<br />
vicende. Anche il cliente di Guerrieri,<br />
In viaggio con il Prof<br />
LA MISURA DEL TEMPO<br />
UN THRILLER SUI GENERIS, UN VIAGGIO NEI MEANDRI INSIDIOSI<br />
DELLA GIUSTIZIA. MENTRE IL TEMPO CONSUMA SE STESSO<br />
E DISTILLA LE VICENDE UMANE<br />
Carofiglio, sembra rientrare in questa<br />
categoria: accusato di omicidio,<br />
la giustizia ingiusta si accanisce contro<br />
di lui, ma del finale del thriller non<br />
svelerò nulla.<br />
L’amico e scrittore Diego De Silva<br />
aveva suggerito all’autore di scrivere<br />
un manuale di procedura penale,<br />
«convinto che un testo universitario<br />
firmato da un romanziere di successo<br />
sia un supporto didattico che affrancherebbe<br />
gli studenti dalla pedanteria<br />
di tanti libri». A nostro modesto<br />
avviso Carofiglio non ha dato retta<br />
a De Silva, pensiamo piuttosto che<br />
abbia voluto condurre con una prova<br />
di forza il lettore dentro labirinti inaccessibili<br />
a tutti se non a quei penalisti<br />
che frequentano assiduamente<br />
le aule dei tribunali e apparecchiano<br />
una perenne dialettica tra le ragioni<br />
della difesa e dell’accusa. <strong>La</strong> scelta<br />
di riprodurre integralmente parte<br />
degli atti processuali con caratteri<br />
tipografici specifici risponde alla<br />
spietata esigenza del legal thriller,<br />
che non dice mai se il protagonista<br />
è colpevole o innocente, solo se viene<br />
assolto o condannato. Il grande<br />
Nino, noto penalista toscano, è solito<br />
definire il processo penale come<br />
un duello western: vince solo chi si<br />
salva.<br />
Una seconda osservazione è relativa<br />
alla “misura del tempo”, un titolo<br />
se vogliamo proustiano. Mai come in<br />
l’avvocato ormai classico di Gianrico questa opera il tempo si muove se-<br />
Einaudi, pp. 288 € 18<br />
condo i sussulti dell’anima, i ricordi<br />
del cuore e la conturbante bellezza<br />
di Lorenza. Quando tale bellezza è<br />
descritta così bene in pochi frammenti,<br />
vuol dire che attimi di quella<br />
vita amorosa sono rimasti incompiuti.<br />
L’avvocato Guerrieri, eroe riluttante<br />
ma non troppo, a metà tra la stanca<br />
malinconia di Humphrey Bogart in<br />
Casablanca e i trench all’americana<br />
di Raymond Chandler, trova un qualche<br />
sollievo negli abbacinanti chiarori<br />
del lungomare di Bari. E come sia<br />
fisicamente il protagonista lo scoprirete<br />
facilmente girando pagina.<br />
57
UN TRENO DI LIBRI<br />
BRANI TRATTI DA<br />
LA MISURA DEL TEMPO<br />
Gianrico Carofiglio sul lungomare di Bari (da <strong>La</strong> Repubblica del 5 novembre 2019)<br />
© Michele Piscitelli/Agenzia Arcieri<br />
Iprimi tempi della professione<br />
mi piaceva andare in carcere.<br />
Attorno ai trent’anni mi dava l’idea<br />
di essere uno che si occupava di<br />
cose serie. Uno dal cui lavoro dipendevano<br />
cose serie. Il che, in qualche<br />
misura, era vero.<br />
Ma a me interessava l’aspetto vanitoso,<br />
addirittura narcisistico della<br />
faccenda, anche se non lo ammettevo<br />
nemmeno con me stesso. Così<br />
parlavo dell’entrare in carcere, del<br />
doverci andare, come di una spiacevole<br />
incombenza. Invece attraversare<br />
quei cancelli che si aprivano<br />
e si richiudevano alle mie spalle mi<br />
regalava una malsana gratificazione.<br />
Potevo accedere quando volevo<br />
a quel luogo arcano e proibito, per<br />
incontrare le creature che vi erano<br />
custodite, e potevo uscirne quando<br />
volevo.<br />
Col passare degli anni la gratificazione<br />
andò sempre più attenuandosi, e<br />
si trasformò in routine. Quell’aprirsi<br />
e richiudersi e riaprirsi e richiudersi<br />
di cancelli, quello scricchiolare di<br />
cardini e quel rumore di chiavistelli,<br />
quei passi cadenzati di uomini e<br />
donne in divisa diventarono segmenti<br />
di un più ampio ritmo, uguale<br />
e ripetitivo, insieme alle mattine in<br />
tribunale fra udienze e cancellerie,<br />
ai pomeriggi in studio, fra clienti e<br />
fascicoli.<br />
Infine sono andato oltre la monotonia<br />
della routine, ed entrare in carcere<br />
mi è diventato sempre meno<br />
sopportabile. Per via della gente<br />
prigioniera. Non sto facendo una riflessione<br />
teorica o, come si dice, del<br />
buonismo da quattro soldi. Semplicemente<br />
faccio più fatica a sopportare<br />
l’idea di persone chiuse dietro le<br />
sbarre. È inevitabile, in molti casi, ma<br />
saperlo non aiuta.<br />
Il sovrintendente che mi accompagnò<br />
alla saletta avvocati si chiamava<br />
Smaldino. Era un tipo gentile, anche<br />
con i detenuti, veniva da un paese<br />
dell’entroterra, sapevo che per hobby<br />
allevava e addestrava cani. Era un<br />
58
Un assaggio di lettura<br />
po’ che non ci incontravamo.<br />
– Da quanto tempo ci conosciamo<br />
lei e io, avvocato Guerrieri?<br />
– Almeno vent’anni, temo. Forse<br />
qualcosa di più.<br />
– Io sono arrivato a Bari ventitre anni<br />
fa. Venivo da Rebibbia e prima ero in<br />
Sardegna. Lei è stato uno dei primi<br />
avvocati che ho conosciuto. Era un<br />
ragazzo, allora. Dunque ci conosciamo<br />
da ventitre anni.<br />
– Non le ci vorrà molto per la pensione.<br />
– Mi mancano due anni per potermi<br />
dedicare a tempo pieno ai miei cani.<br />
Camminavamo l’uno accanto all’altro,<br />
con i nostri passi che andavano<br />
a ritmo alternato. Parlavamo guardando<br />
avanti. Così non vidi subito la<br />
smorfia appena accennata sul volto<br />
di Smaldino, ma la intuii da un impercettibile<br />
cambio del tono. Un’incrinatura.<br />
– Se lo ricorda D’Ippolito?<br />
– L’ispettore coi baffoni? Certo che<br />
me lo ricordo.<br />
– Lui ci è andato in pensione, l’anno<br />
scorso. E tre settimane dopo ha<br />
avuto un ictus. Per fortuna non sono<br />
riusciti a salvarlo, sarebbe rimasto<br />
come un vegetale. Da quando è<br />
capitato mi ha preso la paura che<br />
possa succedere pure a me. Aspetti<br />
tanto a lungo quel periodo della vita,<br />
pensi che sarai ancora abbastanza<br />
giovane per dedicarti alle cose che<br />
ti piacciono. Invece muori.<br />
[...]<br />
Il ragazzo che suonava la chitarra<br />
© My Movie/Ansa<br />
Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in una scena del film Casablanca, di Michael Curtiz<br />
59
UN TRENO DI LIBRI<br />
Un assaggio di lettura<br />
e la ragazza che cantava erano su<br />
un divano; attorno, circondate dai<br />
libri, persone sedute su un tappeto<br />
in terra o su seggiole e sgabelli.<br />
Non era la classica situazione da<br />
festa fra amici. Sembrava piuttosto<br />
uno spettacolo, con due artisti e un<br />
pubblico.<br />
Quando arrivai stavano facendo<br />
Harvest, di Neil Young. Lei aveva<br />
una voce sicura, un po’ roca; pareva<br />
una professionista. Si guardava le<br />
mani, e non sbagliò una sola parola<br />
della canzone. Aveva lunghe, eleganti<br />
sopracciglia nere, capelli foltissimi<br />
e mossi, un viso d’altri tempi,<br />
con uno sguardo in equilibrio fra<br />
malinconia e arroganza.<br />
Mi accomodai su uno sgabello nelle<br />
retrovie. Quando finirono, tutti applaudimmo<br />
e la ragazza – non una<br />
ragazzina, era più grande di me –<br />
ringraziò con un paio di lievi inchini.<br />
Fu così che i nostri sguardi si incrociarono.<br />
Io pensai – è una delle cose<br />
che ricordo con maggior precisione<br />
– che avrei voluto conoscerla e<br />
passare la vita con lei. Subito dopo<br />
pensai che nessuna delle due cose<br />
sarebbe accaduta, certo non la seconda,<br />
e divenni inquieto.<br />
Lei, ignara, o forse consapevole, del<br />
mio turbamento, sussurrò qualcosa<br />
al chitarrista. Lui annuì, cambiò accordatura<br />
e attaccò, cominciando<br />
© Anobii.com<br />
Feltrinelli Editore, pp. 400 € 7,75<br />
a fischiare – un fischio impostato,<br />
melodioso – l’intro di Heart of Gold.<br />
<strong>La</strong> ragazza cantava e ogni tanto<br />
alzava lo sguardo verso di me, tagliando<br />
l’aria fra noi.<br />
[...]<br />
– Oddio, sei un avvocato? Come sei<br />
arrivato qua?<br />
Continuammo a chiacchierare e a<br />
bere e a fumare. Finimmo la bottiglia<br />
e ne prendemmo un’altra. Motivo<br />
per cui da un certo momento in<br />
poi i miei ricordi diventano sfumati.<br />
Non potrei testimoniare con attendibilità<br />
su quello che dissi e su<br />
quello che disse lei. Anche perché<br />
ero distratto dalla sua vicinanza, dal<br />
suo profumo appena percepibile,<br />
dal contatto che ogni tanto, in modo<br />
apparentemente casuale, si produceva<br />
fra i nostri corpi.<br />
Ricordo però che lei rideva e io pensavo<br />
che quella risata portava guai<br />
e io volevo ficcarmi nei guai, il più<br />
presto possibile.<br />
[...]<br />
Continuammo a parlare di quello<br />
che faceva – c’erano punti su cui<br />
era alquanto evasiva e non insistetti<br />
– e di molto altro. Pensavo che non<br />
avevo mai conosciuto una ragazza –<br />
una donna, in realtà – che fosse contemporaneamente<br />
così bella, affascinante,<br />
spiritosa. Il fatto che una<br />
donna tanto fuori del comune fosse<br />
lì con me a cenare e chiacchierare,<br />
e che addirittura fosse stata lei a<br />
cercarmi, rappresentava un mistero<br />
che preferivo non indagare.<br />
[...]<br />
<strong>La</strong> casa era in ordine, ma non in<br />
modo ossessivo; aleggiava un buon<br />
odore eppure – lo so che corro il rischio<br />
di applicare al ricordo il senno<br />
di poi – c’era qualcosa che non riuscii<br />
a mettere a fuoco e che produceva<br />
una dissonanza. Come se gli<br />
ambienti non fossero davvero abitati.<br />
Utilizzati, ma non abitati. Non<br />
so, non sono capace di dire cosa<br />
mi producesse una simile sensazione<br />
e, appunto, non so dire se l’ebbi<br />
proprio in quel momento. Sta di fatto<br />
che la mia memoria dell’episodio<br />
è associata a un sottile, palpabile<br />
disagio. Quasi l’intuizione di un pericolo<br />
latente.<br />
– Ti dispiace se non perdiamo tempo<br />
a fare le persone beneducate?<br />
E la birra e una sigaretta ce le prendiamo<br />
dopo?<br />
– Mai stato beneducato, – mi riuscì<br />
di dire soltanto.<br />
Più tardi mi chiese se volessi un<br />
passaggio in macchina. – Grazie,<br />
vado a piedi, non abito lontano. –<br />
Allora io dormo. Sono stanchissima,<br />
è stata una giornata faticosa, – disse<br />
lei, girandosi nel letto. Forse dormiva<br />
già quando mi chiusi la porta<br />
alle spalle.<br />
[...]<br />
Un grande matematico, Stefan Banach,<br />
diceva che i bravi matematici<br />
sono capaci di cogliere le analogie.<br />
Lo stesso vale per i giuristi. Anche il<br />
bravo giurista è capace di cogliere<br />
le analogie, e per farlo, naturalmente,<br />
è fondamentale che possieda in<br />
primo luogo il sapere tecnico.<br />
Ma non è sufficiente. Per accorgersi<br />
delle analogie il giurista non può<br />
accontentarsi delle regole interne<br />
alla disciplina di cui si occupa. È<br />
necessario che impari a osservarle<br />
dall’esterno, queste regole, in modo<br />
da coglierne con distacco la natura<br />
e i limiti.<br />
Un giurista deve – sottolineo deve –<br />
dedicare una cospicua parte del<br />
proprio tempo a cose che con il diritto,<br />
all’apparenza, non c’entrano<br />
nulla: leggere buoni romanzi, vedere<br />
buon cinema, anche buona televisione.<br />
Insomma nutrirsi di buone<br />
storie.<br />
Perché deve, si potrebbe legittimamente<br />
chiedere? Perché è l’arte<br />
del racconto a ricordarci come non<br />
esista una sola risposta di fronte<br />
ai dilemmi umani. Essi sono inevitabilmente<br />
ambigui. I personaggi<br />
dei buoni romanzi, dei buoni film,<br />
rappresentano i diversi punti di vista<br />
sul reale. Pensate a un’opera<br />
geniale come Rashōmon, dove una<br />
storia che parrebbe semplicissima<br />
diventa, nei racconti dei quattro<br />
protagonisti, una pluralità di storie<br />
addirittura incompatibili fra loro. O<br />
pensate a quel passaggio dei Fratelli<br />
Karamazov in cui Ivan chiede<br />
al fratello Alëša se per garantire<br />
la felicità all’intero genere umano<br />
sarebbe disposto a torturare una<br />
bambina.<br />
60
Lo scaffale della <strong>Freccia</strong><br />
L’ESTATE DELL’INCANTO<br />
Francesco Carofiglio<br />
Piemme, pp. 272 € 17,50<br />
È l’estate del 1939: Miranda e sua<br />
madre raggiungono Villa Ada,<br />
la casa del nonno paterno. <strong>La</strong><br />
cascina e il bosco misterioso che<br />
la circonda con le sue creature<br />
parlanti sono raccontate con la<br />
tavolozza dei Macchiaioli. Miranda<br />
conoscerà <strong>La</strong>po, il nipote del<br />
fattore, le scorribande in bicicletta,<br />
le scoperte pericolose, il primo<br />
innocente bacio. È l’incantesimo<br />
di una giovinezza improvvisa.<br />
CATERINA DE’ MEDICI<br />
Alessandra Necci<br />
Marsilio, pp. 384 € 18<br />
Sovrana dotata di incomparabile<br />
ingegno, Caterina de’ Medici è una<br />
delle figure più straordinarie del<br />
’500. Mal compresa e avversata<br />
da contemporanei e posteri, la sua<br />
personalità complessa si presta<br />
a innumerevoli e controverse<br />
interpretazioni. Tra luci e ombre,<br />
Alessandra Necci restituisce un<br />
ritratto inedito di una geniale<br />
mente politica, che sembra<br />
incarnare il Principe al femminile.<br />
L’ALBATRO<br />
Simona Lo Iacono<br />
Neri Pozza, pp. 222 € 16,50<br />
Palermo, 1903. Giuseppe Tomasi di<br />
<strong>La</strong>mpedusa è un bambino solitario<br />
e contemplativo, uno di quelli che<br />
preferiscono «la stranezza delle<br />
cose alle persone», avendo «per<br />
compagnia solo il silenzio». Figlio<br />
unico di una nobile famiglia siciliana,<br />
vive nello sfarzoso palazzo di via<br />
<strong>La</strong>mpedusa, circondato unicamente<br />
da adulti, dei cui discorsi, tuttavia,<br />
capisce ben poco. Un mondo antico<br />
e immaginario.<br />
I MILITARI ITALIANI<br />
NEI LAGER NAZISTI<br />
Mario Avagliano, Marco Palmieri<br />
Il Mulino, pp. 456 € 26<br />
Circa 650mila soldati, dopo l’armistizio<br />
dell’8 settembre 1943, furono<br />
catturati e deportati dai tedeschi.<br />
A tutti fu offerto di aderire alle SS o<br />
alla Repubblica di Salò ed essere<br />
rimpatriati. Ma pochi accettarono: la<br />
massa scelse la prigionia nei lager,<br />
come atto di resistenza. Una pagina<br />
a lungo trascurata, ora recuperata<br />
attraverso le voci vivide e dettagliate<br />
dei protagonisti. G.B.<br />
FFFORTISSIMO<br />
Alberto Sinigaglia<br />
Accademia Perosi, pp. 304 € 26<br />
Tre “f” sul pentagramma indicano<br />
l’esecuzione di un pezzo con il<br />
massimo sforzo: testa, cuore,<br />
muscoli e polmoni. Il volume<br />
interroga i protagonisti della<br />
grande musica, attraverso<br />
articoli dell’autore pubblicati sul<br />
quotidiano <strong>La</strong> Stampa tra il 1972<br />
e il 2016. Vite vissute al massimo,<br />
tra umanità, cultura e progetti.<br />
Tra i big Stefano Bollani e Nicola<br />
Piovani. G.B.<br />
CORPI SPECIALI<br />
Francesca D’Aloja<br />
<strong>La</strong> Nave di Teseo, pp. 264 € 18<br />
Storie di donne e uomini di grande<br />
talento – alcuni molto famosi, altri<br />
dimenticati e incompresi –<br />
frutto di incontri dell’autrice o<br />
approfonditi seguendo le leggende<br />
che raccontano le gesta dei<br />
protagonisti. Una galleria di vite<br />
che stimolano la fantasia, da <strong>La</strong>ura<br />
Antonelli a Franca Valeri fino a Claudio<br />
Caligari, passando per la ginnasta<br />
Nadia Comaneci e il primo occidentale<br />
diventato <strong>La</strong>ma in Tibet. G.B.<br />
61
AMBIENTE<br />
GLOBAL DIGITAL<br />
EARTH DAY<br />
IL 22 APRILE <strong>2020</strong> È IL 50ESIMO ANNIVERSARIO DELLA GIORNATA<br />
MONDIALE DELLA TERRA E GLI ABITANTI DEL PIANETA ASSEDIATI<br />
DAL COVID-19 SI RIUNISCONO SUL WEB. LA PRIMA MOBILITAZIONE<br />
GLOBALE PER AFFRONTARE LE MINACCE PIÙ URGENTI PER LE<br />
PERSONE E L'AMBIENTE<br />
di Silvia Del Vecchio - s.delvecchio@fsitaliane.it<br />
«<br />
Che si tratti di coronavirus o della crisi climatica<br />
globale, non possiamo rinunciare a combattere.<br />
Al contrario, spostiamo le nostre energie e i nostri<br />
sforzi verso nuovi modi di mobilitare il mondo all’azione»,<br />
si legge su earthday.org. Una maratona online è l’unica<br />
soluzione per partecipare tutti, uniti ma distanti, e riflettere<br />
ora più che mai sulle misure da attuare per difendere la<br />
salute nostra e del pianeta. Il presidente di Earth Day Italia,<br />
Pierluigi Sassi, l’ex schermitrice Valentina Vezzali e il comico<br />
Max Paiella ci raccontano il progetto Villaggio per la<br />
Terra , che quest’anno dalla consueta sede in Villa Borghese<br />
a Roma trasloca sul web.<br />
Un momento del Villaggio per la Terra di Roma (2018)<br />
62
«<strong>La</strong> Giornata della Terra <strong>2020</strong> è molto più di un giorno.<br />
È un momento storico in cui i cittadini del mondo insorgono in un appello unito per la<br />
creatività, l’innovazione, l’ambizione e il coraggio di cui abbiamo bisogno per cambiare»<br />
[earthday.org]<br />
© Daniele Romagnoli<br />
Papa Francesco e il presidente di Earth Day Italia, Pierluigi Sassi, incontrano il pubblico del Villaggio per la Terra (2018)<br />
PIERLUIGI SASSI<br />
Come sta vivendo questa situazione<br />
di emergenza nazionale e mondiale,<br />
e quale appello diffonderà in occasione<br />
della Giornata della Terra?<br />
Il primo pensiero non può che andare<br />
alle vittime di questa tragedia globale<br />
che soffoca il respiro dei pazienti<br />
e dei loro cari, spesso costretti ad<br />
assistere a distanza alla loro dipartita.<br />
Il Covid-19 ci ha fatto sentire sulla<br />
pelle quanto piccolo sia in realtà<br />
questo nostro pianeta. Intere generazioni<br />
lo hanno vissuto come luogo<br />
di conquista, dalle risorse infinite che<br />
potevano essere depredate a sazietà.<br />
<strong>La</strong> verità, però, è che siamo un<br />
ecosistema fragile nel quale la vita<br />
è resa possibile da equilibri delicatissimi,<br />
dove anche i microrganismi<br />
possono produrre effetti devastanti.<br />
Qualche anticipazione sulla maratona<br />
online per la Giornata della<br />
Terra del 22 aprile?<br />
Earth Day è un network mondiale<br />
che conta oltre 75mila partner in 193<br />
Paesi. Coinvolgiamo ogni anno più di<br />
un miliardo di persone e in questo<br />
50esimo anniversario puntavamo<br />
a raddoppiare il numero dei partecipanti.<br />
Il coronavirus ci ha spinto a<br />
spostare online gli eventi colossali<br />
nei quali erano coinvolti personaggi<br />
come Leonardo di Caprio, Sting, Paul<br />
McCartney. L’Italia è stata chiamata<br />
ad aprire le celebrazioni assieme a<br />
papa Francesco, che può considerarsi<br />
il più autorevole e noto ambientalista<br />
del secolo. Il Pontefice dedica<br />
l'udienza del 22 aprile proprio a<br />
questo tema. Quindi, grazie al web,<br />
la promessa di festeggiare l'Earth<br />
Day insieme a lui viene mantenuta.<br />
Seguiteci su earthdayitalia.org e villaggioperlaterra.it.<br />
Cosa si sente di dire rispetto alla<br />
mancata tutela dell’ambiente e<br />
delle specie animali che inevitabilmente<br />
compromette l’ecosistema e<br />
la salute del pianeta?<br />
Il cambiamento climatico e lo sfruttamento<br />
delle risorse naturali in misura<br />
molto superiore alla capacità<br />
della Terra di rigenerarle stanno infliggendo<br />
ferite profonde al mondo<br />
che conosciamo. I nostri figli vivranno<br />
una natura molto più povera di<br />
bellezza. Migliaia di specie sono già<br />
estinte e altre, come la tigre, sono<br />
condannate. Il clima sarà sempre più<br />
ostile e pericoloso, l’acqua scarseggerà<br />
e l’innalzamento dei mari causato<br />
dallo scioglimento dei ghiacciai<br />
cancellerà molte delle terre conosciute.<br />
Tutto questo non perché<br />
manchino alternative, bensì perché<br />
pochissimi ricchi devono continuare<br />
ad accumulare tanto di quel denaro<br />
che non avranno mai la possibilità di<br />
spendere.<br />
Otto uomini da soli, oggi, hanno la<br />
stessa ricchezza della metà più povera<br />
del pianeta, quasi quattro miliardi<br />
di persone. Ha senso? E sapete<br />
perché questo succede? Perché ci<br />
facciamo ingannare da finti bisogni e<br />
da un inutile desiderio di accumulo.<br />
Consumiamo meno e viviamo meglio,<br />
è l’unica strada.<br />
Dove vorrebbe andare – e perché<br />
– appena finirà l’emergenza coronavirus?<br />
A Milano. Questa splendida città teneva<br />
in piedi l’economia e l’immagine<br />
del nostro Paese ed è stata devastata<br />
più di ogni altra dalla pandemia. Il mio<br />
impegno civile sposterà il suo baricentro<br />
verso il meraviglioso capoluogo<br />
lombardo, che rappresenta secondo<br />
me la migliore icona di un’Italia che<br />
non mancherà di rialzarsi.<br />
pierluigi.sassi.1<br />
63
AMBIENTE<br />
© Lorenzo Gobbi/Smile Vision Srl<br />
Valentina Vezzali, ex schermitrice e pluricampionessa olimpica, testimonial del Villaggio per la Terra, del gruppo sportivo della Polizia<br />
Fiamme Oro e della campagna #4women4earth di Earth Day Italia (2018)<br />
VALENTINA VEZZALI<br />
Come sta vivendo questo difficile<br />
momento?<br />
È una situazione inattesa a cui credo<br />
che nessuno fosse preparato. Sicuramente<br />
è un momento di ansia e<br />
preoccupazione, ma è anche un’occasione<br />
di riflessione e riscoperta di<br />
alcuni valori importanti come la famiglia.<br />
Da sportiva apprezzo molto<br />
lo spirito di squadra che sta emergendo<br />
da più parti d’Italia. Salvo rare<br />
eccezioni, siamo tutti convinti di dover<br />
contribuire a questa sfida, anche<br />
semplicemente restando a casa.<br />
Farà parte della maratona online di<br />
questa edizione del Villaggio della<br />
Terra…<br />
Per me è un onore: questa iniziativa<br />
e la campagna #4women4earth<br />
stanno diventando degli importanti<br />
appuntamenti annuali, soprattutto<br />
perché veicolano messaggi fondamentali<br />
in modo nuovo ed efficace.<br />
Quello che stiamo vivendo deve portarci<br />
a comprendere meglio quanto<br />
siamo tutti legati in questo mondo<br />
ormai senza confini. E che i comportamenti<br />
di ognuno innescano un<br />
meccanismo corale che può essere<br />
nocivo o positivo per l’intera comunità.<br />
In tal senso, il rispetto della natura<br />
dev’essere il motore propulsivo di<br />
ciascuno, iniziando dai piccoli gesti<br />
quotidiani.<br />
L’ambiente e lo sport, per tutti e di<br />
tutti. Quale equilibrio possibile?<br />
<strong>La</strong> soluzione ruota attorno a una parola:<br />
rispetto. Lo sport è la culla del<br />
rispetto delle regole, degli avversari,<br />
degli arbitri e, in primo luogo, del<br />
rispetto di sé. Chi rispetta se stesso<br />
non può non avere cura dell’ambiente<br />
in cui vive e da cui trae sostentamento.<br />
Ecco perché ritengo che<br />
fare sport faccia bene all’ambiente:<br />
ti porta a guardare al mondo intorno<br />
come a una realtà strumentale e utile<br />
al raggiungimento dei tuoi obiettivi.<br />
Un augurio per il 50esimo Earth<br />
Day?<br />
Spero che si possa vedere il mondo<br />
prendere consapevolezza e stringersi<br />
in un unico abbraccio intriso di solidarietà<br />
reciproca. Ci sono tante sfide<br />
che dobbiamo affrontare ogni giorno<br />
e, se non lo si fa uniti e consapevoli<br />
di esserlo, anche la più semplice si<br />
rivelerà ardua.<br />
Dove vorrebbe andare – e perché –<br />
appena finirà l’emergenza coronavirus?<br />
A Milano. Ho voglia di rivedere questa<br />
città tornare a essere viva, attiva<br />
e vivace. Sarà il segnale che tutto è<br />
davvero finito ed è andato bene.<br />
ValentinaVezzaliOfficial<br />
VVezzali<br />
IL MANIFESTO PER LA CULTURA<br />
<strong>La</strong> direttrice artistica del Villaggio per la Terra, Giulia Morello, chiama il mondo dell'arte e della cultura a lottare per lo<br />
sviluppo sostenibile. «<strong>La</strong> cultura, bene comune e anche diritto di ognuno, deve essere un elemento fondamentale per il<br />
rilancio dell’economia e del Paese, e questo può avvenire solo cambiando la sua narrazione. A partire dal primo assunto da<br />
capovolgere, che vede ancora la cultura tra le prime voci a essere azzerate in caso di crisi economica, quasi a sminuirne la<br />
funzione a mero intrattenimento. Oggi, invece, questo Manifesto diventa un marchio di riconoscimento per qualsiasi attore<br />
del campo culturale che voglia farsene parte attiva», spiega la Morello. Per saperne di più: direfarecambiare.org.<br />
64
MAX PAIELLA<br />
È da anni impegnato a promuovere la<br />
formazione di una nuova coscienza<br />
ambientale. Come sta vivendo questa<br />
battaglia contro il coronavirus?<br />
<strong>La</strong> reclusione forzata ci ha posto di<br />
fronte a noi stessi, riportandoci anche<br />
un po’ alle origini. Mi sto dedicando<br />
al giardinaggio e, come me, si vedono<br />
sempre più persone coltivare un<br />
piccolo orto sul balcone. C’è una forte<br />
necessità di ritrovare il contatto con la<br />
natura, alla quale siamo strettamente<br />
legati. Le nostre priorità sono cambiate<br />
rispetto a poche settimane fa: quanto<br />
tempo ci mette l’insalata a crescere?<br />
Forse meno del tempo che si impiega<br />
in fila al supermercato. Ognuno di<br />
noi, poi, ha riscoperto la propria casa<br />
e ora se ne occupa, imbiancando, aggiustando<br />
e apportando migliorie, e<br />
abbiamo l’opportunità di fare lo stesso<br />
lavoro anche interiormente.<br />
Stiamo capendo a fondo il significato<br />
della parola libertà. Giorgio Gaber<br />
diceva: «<strong>La</strong> libertà non è uno spazio<br />
libero, libertà è partecipazione». Lo<br />
spirito di cooperazione che abbiamo<br />
tirato fuori in questa emergenza ci ha<br />
fatto sentire di essere una nazione.<br />
Da questo a capire che siamo anche<br />
un continente, e un pianeta, il passo<br />
è breve.<br />
Pronto per la maratona online del<br />
50esimo Villaggio della Terra?<br />
Certo, offrirà la stessa ricchezza di<br />
contenuti e la stessa gioia di parteciparvi,<br />
e raggiungerà tutti, comodamente,<br />
a casa.<br />
Un appello per il pianeta?<br />
Il concetto del rispetto ambientale è<br />
diventato di moda, ma me ne rallegro:<br />
tuteliamo l’animale “uomo” dandogli<br />
fiducia ma anche regole, perché può<br />
fare tanti danni. Penso che il poco rispetto<br />
per l’ambiente sia una delle<br />
cause di questa pandemia: la deforestazione<br />
che avvicina sempre più gli<br />
animali selvatici a noi, l’inquinamento<br />
che abbassa le difese immunitarie e<br />
favorisce il proliferare dei virus. Dobbiamo<br />
imparare nuovamente a vivere<br />
in equilibrio con la natura, come fanno<br />
tutti gli esseri viventi e come facevamo<br />
anche noi prima di diventare “sapiens”.<br />
Ma questo l’uomo «lo sapiens<br />
o non lo sapiens»?<br />
Dove vorrebbe andare – e perché –<br />
appena finirà l’emergenza coronavirus?<br />
Stiamo capendo quanto sia importante<br />
la socialità, quanto abbiamo<br />
bisogno di stare insieme. Appena finita<br />
l’emergenza non importa dove,<br />
ma con chi: sarà emozionante andare<br />
a mangiare una pizza con gli amici a<br />
Trastevere.<br />
maspajel MaxPaiella<br />
Max Paiella, comico, cantante e imitatore, testimonial di Earth Day Italia<br />
65
AMBIENTE<br />
INSIEME<br />
PER LA TERRA<br />
66
RIDURRE L’IMPATTO DELL’UOMO<br />
SULL’AMBIENTE È POSSIBILE. MA SOLO CON<br />
LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI.<br />
FEDERICA GASBARRO, ATTIVISTA DI FRIDAYS<br />
FOR FUTURE, RACCONTA IL SUO IMPEGNO<br />
DA STRIKER SULLE ORME DI GRETA<br />
di Michela Gentili<br />
michelagentili<br />
Federica Gasbarro<br />
Non basta un’onda a lavarla<br />
via. Perché quella dell’uomo<br />
sulla Terra non è l’impronta<br />
effimera di un piede nudo sulla<br />
sabbia. Ma la traccia indelebile di una<br />
suola sull’asfalto appena steso. Ora<br />
che quel passo costante ha interrotto<br />
il suo ritmo – silenziato da una pandemia<br />
che ha arrestato il mondo – i segni<br />
impressi sul pianeta appaiono più tangibili.<br />
A ricordarci che tornare indietro<br />
è impossibile. E si può andare avanti<br />
solo imparando a procedere in punta<br />
di piedi.<br />
«L’umanità si trova davanti a un bivio,<br />
dobbiamo decidere adesso da<br />
che parte andare e come vogliamo<br />
che siano le condizioni di vita di tutte<br />
le specie nel nostro futuro», era<br />
stato il monito dell’attivista svedese<br />
Greta Thunberg durante la Giornata<br />
Mondiale della Terra. 2019. A ribadire<br />
l’urgenza di una scelta anche i ragazzi<br />
di Fridays for Future, il movimento<br />
spontaneo nato sulla scia dei suoi<br />
venerdì di protesta per portare l’attenzione<br />
mondiale sui cambiamenti<br />
climatici. Tra loro Federica Gasbarro,<br />
25 anni, studentessa di Scienze Biologiche<br />
all’Università di Roma Tor Vergata,<br />
che da oltre un anno milita nel<br />
movimento e su questa esperienza ha<br />
pubblicato il libro Diario di una striker.<br />
Perché nei confronti del clima non<br />
sono state messe in campo le stesse<br />
azioni globali decise per contrastare<br />
il Covid-19?<br />
Il coronavirus è un pericolo immediato,<br />
a tutti spaventa l’idea di poter<br />
essere la prossima vittima. Nel caso<br />
delle catastrofi naturali, invece, la correlazione<br />
causa-effetto è più a lungo<br />
termine. E poi è una tragedia che ha<br />
coinvolto fin da subito i Paesi più sviluppati,<br />
la Cina, i principali Stati europei,<br />
gli Usa.<br />
Il blocco mondiale seguito alla pandemia<br />
ha portato alla chiusura delle<br />
imprese e alla riduzione degli spostamenti,<br />
abbattendo in modo sensibile<br />
l’inquinamento. Un paradossale<br />
effetto positivo?<br />
Ovvio che in questa situazione i risultati<br />
sono frutto di una costrizione. Ma<br />
ci devono far riflettere sul fatto che<br />
diminuire le emissioni di CO 2<br />
è possibile.<br />
Tutto può cambiare se si fanno<br />
le scelte giuste, mentre spesso ci nascondiamo<br />
dietro la scusa che impegnarsi<br />
non serva a niente.<br />
Quali abitudini quotidiane sono poco<br />
sostenibili?<br />
Quelle in cui si agisce senza pensare,<br />
in modo sconsiderato. Come non<br />
curarsi della differenziata pensando<br />
che sia inutile o spostarsi in auto per<br />
abitudine, magari senza una reale<br />
esigenza. È importante comprendere<br />
in modo semplice l’effetto di certi<br />
comportamenti: solo una volta che<br />
le persone hanno preso coscienza<br />
del problema possono cominciare a<br />
cambiare. È difficile far rispettare una<br />
domenica ecologica senza spiegare a<br />
che cosa serve. Ma se si capisce fino<br />
in fondo l’utilità di una disposizione,<br />
viene più naturale metterla in atto.<br />
Come ti impegni a tutelare l’ambiente<br />
ogni giorno?<br />
Uso la borraccia e cerco di fare la spesa<br />
alla spina. Se devo andare per forza<br />
al supermercato, peso la frutta e la<br />
verdura utilizzando speciali sacchetti<br />
in tessuto. Faccio quel che posso, anche<br />
se non sono perfetta: ci sono errori<br />
che sfuggono o comportamenti<br />
difficili da portare avanti. Ma se non si<br />
comincia non cambierà mai nulla.<br />
Perché ti sei avvicinata a Fridays for<br />
Future?<br />
Mi ha attirato l’idea che fosse apartitico,<br />
non si basasse su ideologie ma<br />
67
AMBIENTE<br />
Federica Gasbarro e Greta Thunberg allo Youth Climate Summit dell'Onu, il 21 settembre 2019<br />
su dati scientifici. Era l’inizio del 2019,<br />
già studiavo all’università. Ho contattato<br />
il gruppo sui social e sono stata<br />
invitata a scendere in piazza con loro,<br />
un venerdì qualsiasi. Da lì non ne ho<br />
più perso uno…<br />
Fino al primo Global strike, il 15 marzo<br />
2019, che ha coinvolto 100 Paesi<br />
del mondo. Come l’hai vissuto?<br />
Avevo paura, ero molto più timida di<br />
adesso. Ma sono comunque riuscita a<br />
fare un discorso su un palco, nel centro<br />
di Roma, legato all’ecologia davanti<br />
a 30mila persone.<br />
Hai mai incontrato Greta?<br />
Un mese dopo quell’evento, durante<br />
lo sciopero per il clima del 19 aprile,<br />
nella Capitale. Pensavo che fosse<br />
inavvicinabile, invece abbiamo potuto<br />
scambiarci diverse opinioni. È una ragazza<br />
semplice, che si è documentata<br />
e ha riconosciuto una grave crisi nel<br />
mondo attuale.<br />
Da anni gli scienziati lanciano allarmi<br />
sul clima, ma solo lei è riuscita a<br />
concentrare l’attenzione del mondo<br />
su questo tema. Perché?<br />
Evidentemente prima i tempi non erano<br />
maturi. Succede anche nella medicina<br />
o nella scienza: a volte si fanno<br />
scoperte che vengono riconosciute<br />
ufficialmente solo tanti anni dopo. E<br />
poi serve la persona giusta al momento<br />
giusto: Greta ha avuto la capacità di<br />
arrivare al cuore della questione.<br />
Come è riuscita a far scendere i giovani<br />
in piazza?<br />
<strong>La</strong> scomparsa delle api o gli orsi polari<br />
che non sanno più cosa mangiare<br />
sono argomenti che risultano troppo<br />
distanti dalle persone. Ma quando entrano<br />
in gioco la salute o la possibilità<br />
di non avere cibo né acqua è più facile<br />
catturare l’interesse. Greta ci ha fatto<br />
sentire tutti chiamati in causa.<br />
Lei ha smesso di prendere aerei. E<br />
ha spinto sua madre – cantante lirica<br />
– ad abbandonare la carriera internazionale<br />
per non dover viaggiare<br />
all’estero. Non è troppo secondo te?<br />
Tutto va valutato con spirito critico.<br />
Greta deve far passare un messaggio:<br />
la scorsa estate ha attraversato<br />
l’Atlantico in barca a vela per partecipare<br />
allo Youth Climate Summit<br />
dell'Onu e ci ha messo 15 giorni per<br />
arrivare a New York. Ma non tutti possono<br />
fare la stessa cosa, ovviamente.<br />
Per quanto mi riguarda, in quell’occasione<br />
ho dovuto prendere l’aereo.<br />
Confido però che arrivi presto il giorno<br />
in cui si potrà volare a zero emissioni:<br />
si stanno già sperimentando dei mezzi<br />
a idrogeno per spostarsi in modo<br />
sostenibile anche a lungo raggio.<br />
Sei stata l’unica ragazza italiana selezionata<br />
per partecipare al vertice<br />
dei giovani dell’Onu sul clima, il 21<br />
settembre 2019. Com’è andata?<br />
Ci hanno sempre fatto pensare che<br />
entrare nel Palazzo di Vetro fosse<br />
una prerogativa di pochi. Ma il problema<br />
ambientale coinvolge vecchie<br />
e nuove generazioni e anche noi abbiamo<br />
il diritto di parlare. Quel giorno<br />
c’erano 500 giovani da tutto il mondo<br />
che hanno potuto porre domande ai<br />
grandi leader del mondo. Domani, in<br />
quella stessa aula, ci sarà qualcuno<br />
di loro a prendere decisioni sul futuro<br />
del pianeta.<br />
fede_gasbarro<br />
federica_gasbarro<br />
Piemme, pp. 237 € 15,90<br />
68
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA<br />
BUON VIAGGIO…<br />
A NANTES!<br />
NANTES, PLAYGROUND © F. TOMPS / LVAN<br />
NANTES, LES ENSEIGNES © GINO MACCARINELLI / LVAN<br />
VIVACE, CREATIVA,<br />
DINAMICA, CULTURALE,<br />
TURISTICA, NANTES<br />
È UNA CITTÀ SPECIALE,<br />
autentica e insieme visionaria (non<br />
a caso qui è nato Jules Verne!).<br />
Dichiarata nel 2013 capitale verde<br />
d’Europa, con i suoi paesaggi così<br />
diversi, un patrimonio ricco ed<br />
eclettico, una gran varietà di<br />
proposte culturali, la porta della<br />
Bretagna è regolarmente in testa<br />
alla lista delle città francesi dove<br />
si vive meglio.<br />
dispositivo culturale, la Città è ancora<br />
più scombussolata del solito. Da<br />
vedere: delle installazioni effimere<br />
o permanenti, delle opere d’arte,<br />
delle mostre. Da vivere: dei luoghi<br />
conviviali, degli incontri inattesi.<br />
Da assaporare: dei prodotti locali<br />
coltivati negli orti del centro città.<br />
— COME ARRIVARE<br />
Voli diretti dall’Italia dalle principali<br />
città: Milano, Roma, Venezia, Pisa,<br />
Napoli ma anche Bari, Olbia, Cagliari,<br />
Palermo.<br />
fortezza. Essa costudisce dal<br />
2007 il museo storico di Nantes.<br />
Il Musée d’arts di Nantes (ex Musée<br />
des Beaux-Arts) e le sue 900 opere<br />
della mostra permanente che si<br />
estendono dall’arte antica a quella<br />
contemporanea, dalla pittura al video.<br />
L’esigenza artistica dell’edificio<br />
lo posiziona come il più grande<br />
museo nell’Ovest della Francia.<br />
Una città dove capita di incontrare<br />
il Grande Elefante delle Machines<br />
de l’île alto 12 metri che passeggia<br />
lungo la Loira, salire su una fantastica<br />
giostra alta 25 metri ma anche<br />
la famosa Galerie des Machines<br />
che inscena diversi macchinari.<br />
Ogni estate Il Voyage à Nantes,<br />
l’evento, sublima un percorso urbano<br />
sensibile e poetico lungo una<br />
linea verde di 15 km tracciata per<br />
terra. Artisti e creatori, giardinasti<br />
e cuochi, DJ e architetti… sono invitati<br />
a esprimersi nello spazio pubblico.<br />
Con 50 tappe sorprendenti,<br />
che raggruppano l’insieme del<br />
— DA FARE<br />
Seguite il soleggiato percorso verde<br />
durante l’evento «Il viaggio a Nantes»,<br />
dal 5 luglio al 30 agosto <strong>2020</strong>,<br />
e lasciatevi trasportare da questa via<br />
costellata da una 50 di tappe nel<br />
cuore di Nantes. <strong>La</strong> capitale storica<br />
dei duchi di Bretagna propone installazioni<br />
di grandi artisti internazionali<br />
all’interno di spazi pubblici; esposizioni<br />
nei diversi siti del patrimonio<br />
artistico, nuovi luoghi di convivialità<br />
e angoli insoliti.<br />
— DA NON PERDERE<br />
A due passi dalla cattedrale e dal<br />
quartiere medievale, le Château des<br />
ducs de Bretagne dissimula un elegante<br />
palazzo dietro una robusta<br />
CHÂTEAU DES DUCS DE BRETAGNE © P. PIRON / LVAN<br />
PER PREPARARE IL VOSTRO<br />
VIAGGIO A NANTES, VISITATE<br />
WWW.NANTES-TOURISME.COM<br />
E WWW.VOYAGE-EN-BRETAGNE.COM<br />
— — — — — — — — — — — — — — — — — — — — —<br />
L’accesso a tutti i mezzi pubblici è gratuito per<br />
i possessori del PASS NANTES (durata di 1, 2<br />
o 3 giorni), che permette anche l’ingresso senza<br />
ulteriori costi ai principali musei cittadini e ad<br />
alcune attrazioni dei dintorni nonché escursioni<br />
gratuite sui mezzi turistici (trenino e bus).<br />
69
AMBIENTE<br />
IL FUTURO<br />
DIETRO UN VETRO<br />
GUARDARE UN PAESAGGIO DAL FINESTRINO PUÒ DIVENTARE<br />
L’OCCASIONE PER RAGIONARE SULLA COMPLESSITÀ DEGLI EQUILIBRI<br />
NATURALI CHE FANNO FUNZIONARE LA TERRA<br />
di Andrea Ferraretto<br />
andreacritico<br />
© schankz/AdobeStock<br />
Sono giorni complicati, attraversati da notizie<br />
tragiche, che impongono di ripensare al nostro<br />
rapporto con la Terra: il viaggio è diventato,<br />
oggi, un ricordo, da ripercorrere con la mente per riflettere<br />
e immaginare il futuro.<br />
Quante volte, in treno, lo sguardo si è rivolto verso i<br />
paesaggi che si susseguivano nel finestrino…Ora è il<br />
tempo giusto e necessario per riflettere e “leggere” il<br />
significato di quei paesaggi: montagne, boschi, colline<br />
e campagne, borghi e città. Un viaggio mentale che diventa<br />
l’occasione per ragionare sul cambiamento e sulla<br />
complessità di equilibri naturali che fanno funzionare<br />
la Terra, il pianeta che ci ospita e che dobbiamo imparare<br />
a conoscere e curare meglio.<br />
È necessario ricucire un rapporto in equilibrio con la<br />
natura, comprendere il ruolo e la funzione degli ecosistemi,<br />
riconoscere il valore delle risorse naturali e la<br />
fragilità dell’ambiente: un sistema connesso ed estremamente<br />
delicato che troppe volte è sottoposto a<br />
pressioni e sfruttamenti che interrompono cicli vitali,<br />
imprescindibili per la permanenza dell’umanità stessa.<br />
Ma anche guardare quei paesaggi ed entrare in relazione<br />
con ciò che avviene in quei boschi e in quelle montagne.<br />
70
Sta terminando un inverno anomalo, con temperature<br />
alte e pochissima neve sulle vette: occorre capire questi<br />
segnali e prepararsi ad affrontare il cambiamento,<br />
ripercorrendo il legame tra il bianco della neve e l’azzurro<br />
dell’acqua che alimenta torrenti e falde. Significa<br />
cambiare punto di vista e allargare la visione, considerando<br />
il tempo necessario alla rigenerazione delle<br />
risorse: una foresta dove gli elementi naturali si combinano<br />
per ricostituire il suolo e l’acqua, per svolgere<br />
la funzione fondamentale di scambio con l’atmosfera.<br />
Sono ambienti che siamo abituati troppo spesso a osservare<br />
di sfuggita, come se fossero delle cartoline ferme<br />
nel tempo, dimenticando la vita che si svolge al loro<br />
interno.<br />
<strong>La</strong> crisi climatica e la necessità di riallacciare una sintonia<br />
con la natura, apprendendo lezioni dall’esperienza<br />
e cogliendo le opportunità della conoscenza scientifica,<br />
comprendendo la relazione stretta che connette<br />
ogni fenomeno e descrive la necessità di agire a livello<br />
globale. No, non è sufficiente affermare che fa freddo<br />
e negare il cambiamento del clima: le dinamiche del<br />
clima non sono quelle del tempo meteorologico che<br />
ascoltiamo ogni mattina alla radio, ma rappresentano il<br />
segnale che ciascuno deve ricevere e far proprio.<br />
Non basta ricordarsi di prendere l’ombrello uscendo da<br />
casa, occorre diventare ogni giorno più consapevoli e<br />
responsabili; la banalità di non percepire il cambiamento<br />
come qualcosa che riguarda l’umanità intera è l’errore<br />
che non possiamo permetterci di fare. Mitigazione e<br />
adattamento sono gli strumenti che la comunità internazionale<br />
ha individuato per affrontare il cambiamento<br />
climatico, per ridurre le emissioni di CO 2<br />
e procedere<br />
verso un’economia basata sull’utilizzo di energia rinnovabile,<br />
rinunciando alle fonti fossili.<br />
Città e montagne, è qui che si deve comprendere la relazione<br />
che sarà fondamentale per il futuro: più del 70%<br />
degli abitanti dell’Unione europea saranno concentrati<br />
nelle aree urbane e l’equilibrio delle aree naturali sarà<br />
l’unica garanzia per permettere di avere acqua, suolo,<br />
cibo e continuare a guardare avanti. <strong>La</strong> sfida del futuro<br />
è quella racchiusa nell’Agenda 2030 dell’Onu, con i 17<br />
Obiettivi di sviluppo sostenibile, capace di descrivere la<br />
relazione che lega ogni aspetto ambientale, sociale ed<br />
economico. Aree interne e aree protette non sono un<br />
lusso superfluo ma una priorità per un Paese in grado<br />
di affrontare le sfide del cambiamento e che intende<br />
darsi un percorso di sviluppo verso il futuro. Abbandonare<br />
una visione fondata sull’emergenza costante<br />
e avviare una stagione capace di creare innovazione e<br />
cogliere le opportunità della riconversione ecologica<br />
della società: sono queste le buone pratiche per investire<br />
in modo intelligente e creare condizioni migliori di<br />
adattamento ai cambiamenti climatici. Rappresentano<br />
la strada da intraprendere, serve il coraggio di guardare<br />
oltre e condividere idee e proposte. Ridisegnare<br />
le città, favorire la rigenerazione urbana e la mobilità<br />
sostenibile, recuperare gli spazi realizzando bonifiche<br />
e progetti di rinaturalizzazione, promuovere lo sviluppo<br />
delle competenze e della capacità di gestire in modo<br />
sostenibile le risorse naturali: serve un cambiamento di<br />
paradigma che permetta di passare dal consumo alla<br />
tutela dell’ambiente.<br />
Le città devono diventare luoghi dove rinsaldare e<br />
restaurare lo spirito di comunità, cogliendo la sfida<br />
dell’innovazione realizzata con lungimiranza e intelligenza,<br />
sfruttando la chiave del cambiamento.<br />
Occorre ripensare a quale sarà il mondo trasformato<br />
dall’epidemia che richiederà l’impegno di ciascuno<br />
per ricominciare, per ricostruire il sistema di relazioni,<br />
scambi e opportunità, per immaginare lo sviluppo, inteso<br />
con il significato più alto, di progresso e di futuro.<br />
Uno sforzo che avrà bisogno di memoria e competenza,<br />
con radici ben salde nei valori della bellezza e del<br />
patrimonio collettivo, reso ancor più importante per il<br />
rispetto di chi ha vissuto il dolore della perdita a causa<br />
del virus.<br />
Voler bene alla Terra significa impegnarsi in modo concreto,<br />
agendo passo dopo passo per innestare capacità<br />
e visione, lavorando per diffondere conoscenza e riallacciando<br />
un rapporto equilibrato con la natura. Così,<br />
guardare il paesaggio dal finestrino può servire anche<br />
a questo, ad aprire la mente e ritrovare il gusto di riflettere<br />
sul futuro. Affrontare i periodi di crisi traendo idee<br />
nuove e investire con coraggio immaginando il domani:<br />
oggi dobbiamo essere in grado di ripercorrere quei paesaggi<br />
con la mente, guardando verso il cambiamento<br />
e le sfide che ci attendono.<br />
Sarà importante ricominciare a viaggiare con occhi ben<br />
consapevoli di quanto abbiamo affrontato, con la speranza<br />
di ricostruire un futuro migliore.<br />
© by-studio/AdobeStock<br />
71
AMBIENTE<br />
IL VIAGGIO<br />
SARÀ GREEN<br />
© tawatchai1990/AdobeStock<br />
DAI TRASPORTI ALL’ALLOGGIO,<br />
DALLA VALIGIA AL FOOD, SEI<br />
SCELTE SU CUI RIFLETTERE<br />
ADESSO PER POTER PROGETTARE<br />
IN MODO SOSTENIBILE LA<br />
PROSSIMA TRAVEL EXPERIENCE<br />
di <strong>La</strong>vinia Martini<br />
laviniamartini_<br />
Viaggiare sembra ora una possibilità remota, lontana<br />
dal quotidiano e da ogni orizzonte temporale. Non<br />
si sa se, quando e in che modo sarà possibile farlo<br />
di nuovo. Ma proprio nel momento in cui muoversi da casa<br />
è solo un’ipotesi, possiamo trasformare la temporanea assenza<br />
di un’opportunità in una riflessione sugli effetti del<br />
nostro impatto sul territorio, che stiamo imparando nostro<br />
malgrado giorno dopo giorno. È ora di ripensare radicalmente<br />
l’approccio al turismo, puntando a un comportamento<br />
più etico e meno estetico. E progettare il prossimo<br />
viaggio orientando le scelte in base a criteri di compatibilità<br />
ambientale per quanto riguarda i trasporti, i ristoranti e le<br />
esperienze. Con un occhio sia al comfort che al prezzo. Il<br />
turismo green è infatti un mercato che può offrire opzioni<br />
per tutti i tipi di vacanze, da quelle zaino in spalla ai family<br />
trip, fino alla luna di miele. A guidare la scelta, la consapevolezza<br />
che il turismo è responsabile dell’8% delle emissioni<br />
globali per cui cui muoversi in modo eco è l’unica opzione<br />
responsabile.<br />
72
MUOVERSI<br />
Camminare, andare in bici e prendere il treno sono i<br />
tre modi meno impattanti per spostarsi. Il settore dei<br />
trasporti riveste un ruolo fondamentale nelle emissioni<br />
di anidride carbonica, per questo la scelta del mezzo è<br />
determinante. Chi vuole diventare un turista sostenibile<br />
dovrà alternare nel suo viaggio tutte e tre le modalità,<br />
arrivando a destinazione in treno, spostandosi da una<br />
meta all’altra in bici, camminando per i tratti più brevi.<br />
Negli ultimi dieci anni, le persone che hanno scelto il<br />
treno per motivi di studio, lavoro, svago e turismo hanno<br />
contribuito a ridurre le emissioni di CO 2<br />
di circa 20<br />
milioni di tonnellate, mentre il cicloturismo, secondo i<br />
dati Isnart e Legambiente 2019, pesa 7,6 miliardi sul Pil<br />
italiano.<br />
DORMIRE<br />
Eco lodge, glamping, alberghi diffusi: l’offerta di alloggi<br />
eco si è fatta sempre più ampia e allettante. È possibile<br />
trovare quello giusto grazie alle piattaforme online che<br />
registrano i livelli di sostenibilità delle strutture sparse<br />
sul territorio. Ecobnb è un motore di ricerca tutto italiano<br />
che mostra i livelli di compatibilità dei B&B rispetto<br />
a dieci parametri, tra cui la raccolta differenziata, l’uso<br />
di energie rinnovabili e di prodotti green per la pulizia.<br />
Utilizzando questo sito si può calcolare l’impatto ecologico<br />
delle proprie scelte risparmiando ogni giorno 302<br />
litri d’acqua e 295 alberi. Biotravel offre invece, oltre ai<br />
soggiorni, esperienze ecologiche come yoga, aromaterapia,<br />
trekking e cene eco. Anche Tripadvisor ha creato<br />
il programma Ecoleader per selezionare hotel impegnati<br />
in comportamenti sostenibili, come il riciclo, l’utilizzo<br />
di cibo locale biologico e di stazioni per la ricarica<br />
di auto elettriche.<br />
MANGIARE<br />
Percorrere grandi distanze per poi scegliere le stesse<br />
cose che troviamo sotto casa non è sostenibile. Meglio<br />
cercare con curiosità i luoghi dove assaporare il meglio<br />
della cucina locale e acquistare direttamente da agricoltori<br />
e produttori del posto. Per i ristoranti, sì a tutti<br />
quelli che propongono piatti con materie prime a chilometro<br />
zero e biologiche.<br />
FARE LA VALIGIA<br />
Portare con sé lo stretto necessario è molto importante<br />
per spostarsi senza lasciare una scia di rifiuti. Una borsa<br />
di tela per la spesa, detergenti privi di sostanze tossiche<br />
e una borraccia per essere plastic free sono scelte<br />
comode, oltre che economicamente vantaggiose. E al<br />
posto dei set in plastica monouso, meglio un kit riutilizzabile<br />
con tutto il necessaire. Piccoli stratagemmi che<br />
evitano di dover comprare, una volta a destinazione,<br />
cose che saremmo propensi a buttare prima del rientro.<br />
Soldi sprecati e rifiuti accumulati.<br />
AGIRE<br />
Lo spirito con cui si intraprende un viaggio è determinante.<br />
Un turista sostenibile mette in pratica una serie<br />
di comportamenti rispettosi dell’ambiente in cui si trova<br />
per minimizzare il proprio impatto sull’ecosistema. È<br />
fondamentale ingaggiare tour operator attenti a questo,<br />
evitare di nutrire gli animali, cogliere fiori, prelevare<br />
conchiglie e semi, mettere in atto comportamenti pericolosi<br />
o nocivi solo per il gusto di uno scatto. Anteporre<br />
il rispetto dell’habitat naturale ai propri desideri è l’unico<br />
modo per preservare paesaggi, flora e fauna.<br />
COMPENSARE<br />
<strong>La</strong> compensazione è una delle pratiche ambientaliste<br />
più in uso e permette di compiere azioni per bilanciare<br />
gli effetti nocivi delle attività antropiche. Come<br />
calcolare il proprio impatto sul pianeta? Il sito Carbon<br />
Footprint permette di analizzare le nostre emissioni in<br />
un determinato periodo di riferimento. In base ai risultati<br />
ottenuti, si può compensare il danno, per esempio,<br />
destinando una somma a Treedom.org, piattaforma da<br />
oltre 400mila utenti che permette di comprare o regalare<br />
alberi.<br />
È necessario quindi ripensare in modo globale il nostro<br />
comportamento in viaggio. Proprio oggi che siamo costretti<br />
a privarci di questa preziosa possibilità. Comportarsi<br />
in modo sostenibile è l'unico modo per rendere indimenticabile<br />
la travel experience. E garantire un futuro<br />
alla nostra sete di mondo.<br />
ecobnb.it | biotravel.it | tripadvisor.it | carbonfootprint.com<br />
Giralangolo, pp. 128 € 17,50<br />
GUARDIANI DEL PIANETA<br />
<strong>La</strong> Terra è nei guai, è ora di agire. Contro le sfide<br />
ambientaliste entrano in scena gli eco-supereroi.<br />
Ma come si diventa un paladino green? Guardiani del<br />
pianeta è il libro che si fa portavoce delle lezioni per<br />
la salvaguardia del mondo. Sette capitoli dedicati ad<br />
altrettanti temi caldi – fauna, foreste, coste e oceani,<br />
acqua pulita, sprechi, energia, ma anche la casa – che<br />
suggeriscono come aiutare l’ambiente con esempi<br />
e dati. Tante idee e suggerimenti per vivere in modo<br />
sostenibile, come per esempio l’aiuto che possiamo<br />
fornire alle api, in pericolo per via della perdita degli<br />
habitat e l’uso dei pesticidi. Si può trasformare il proprio<br />
balcone o giardino in un rifugio sicuro per questi piccoli<br />
insetti, con piante che fioriscono in inverno e primavera<br />
e un piattino non profondo con un po’ d’acqua per farle<br />
bere. Accompagnano i testi del volume le illustrazioni<br />
di Jonathan Woodward, artista che ama mescolare<br />
tecniche digitali con il collage di carta e materiali di<br />
recupero. C.M.<br />
73
AMBIENTE<br />
SUI BINARI DELLA<br />
SOSTENIBILITÀ<br />
© FS Italiane | Photo<br />
74
IN DIECI ANNI, CON<br />
L’ALTA VELOCITÀ<br />
SONO STATE GIÀ<br />
RISPARMIATE<br />
20 MILIONI DI<br />
TONNELLATE DI CO 2<br />
.<br />
ORA FS ITALIANE<br />
PUNTA AD AZZERARE<br />
LE EMISSIONI<br />
DI ANIDRIDE<br />
CARBONICA ENTRO<br />
IL 2050<br />
di Valerio Birindelli<br />
Il 2021 potrebbe diventare l'anno<br />
europeo delle ferrovie. Lo<br />
ha proposto la Commissione<br />
europea, evidenziando come il treno<br />
rappresenti l’asse portante su<br />
cui ripensare una mobilità che sia<br />
innovativa, sostenibile e sicura.<br />
Proprio su questi tre elementi<br />
Ferrovie dello Stato Italiane<br />
è fortemente impegnata, nell’ottica<br />
di allineare strategie e azioni per<br />
garantire l’efficienza dell’azienda e<br />
creare valore per gli stakeholder.<br />
Nel 2019, guardando al futuro, FS ha<br />
voluto dotarsi di obiettivi di lungo<br />
periodo al 2030 e al 2050 che, oltre<br />
all’ambito della sicurezza, riguardano<br />
le emissioni di CO 2<br />
e la mobilità<br />
sostenibile.<br />
Il Gruppo punta alla carbon neutrality,<br />
cioè ad azzerare le emissioni di<br />
anidride carbonica, entro il 2050 e<br />
a incentivare le persone ad abbandonare<br />
l’auto privata attraverso un<br />
maggior utilizzo del trasporto collettivo<br />
e della mobilità green (obiettivi<br />
di modal shift del 5% al 2030 e<br />
del 15% al 2050).<br />
Guardando invece al recente passato<br />
e al presente, sono diverse le<br />
soluzioni nel rispetto dell’ambiente<br />
che FS ha già messo in atto. L’esperienza<br />
dell’Alta Velocità, oltre a<br />
ridurre le distanze, ha permesso in<br />
dieci anni di risparmiare 20 milioni<br />
di tonnellate di CO 2<br />
su alcune delle<br />
principali tratte nazionali, grazie<br />
alle persone che hanno preferito<br />
il treno all’auto e all’aereo, mezzi a<br />
maggiore impatto ambientale. Per<br />
dare ulteriore concretezza al progetto<br />
green delle Frecce, quest’anno<br />
è stato anche avviato un piano di<br />
riduzione della plastica monouso<br />
nei servizi di ristorazione a bordo,<br />
ma anche nei FRECCIALounge e<br />
FRECCIAClub, che eliminerà ogni<br />
anno 300 tonnellate di plastica.<br />
Nel Piano industriale 2019-2023 l’attenzione<br />
si è focalizzata anche sul<br />
trasporto regionale, con l’intenzione<br />
di offrire la stessa qualità e prestazioni<br />
dell’Alta Velocità. I nuovi Pop e<br />
Rock, che rinnoveranno il 70% della<br />
flotta dedicata ai viaggiatori pendolari,<br />
oltre a essere riciclabili al 97%,<br />
sono stati progettati per consentire<br />
una diminuzione dei consumi energetici<br />
del 30% rispetto ai treni della<br />
generazione precedente.<br />
Anche nel trasporto collettivo su<br />
gomma, in cui è attivo il Gruppo<br />
FS, il continuo rinnovo della flotta<br />
permette una sostanziale riduzione<br />
degli inquinanti e un abbattimento<br />
delle emissioni di CO 2<br />
: nell’ultimo<br />
anno, infatti, sono stati inseriti quasi<br />
400 nuovi mezzi di cui oltre la metà<br />
elettrici. Tutto per realizzare un progetto<br />
di mobilità davvero sostenibile,<br />
contribuendo a proporre soluzioni<br />
compatibili alle sfide ambientali<br />
e sociali.<br />
75
SOLIDARIETÀ<br />
UNA STOCCATA<br />
PER LA RICERCA<br />
© Alberto Gottardo<br />
76
LA CAMPIONESSA DI SCHERMA<br />
MARGHERITA GRANBASSI È LA<br />
TESTIMONIAL DI MARGHERITA<br />
PER AIRC, IL PROGETTO AICG<br />
DI VENDITA SOLIDALE CHE<br />
PROMUOVE LA LOTTA CONTRO IL<br />
CANCRO. UNA TRA LE TANTE SFIDE<br />
PER IL MONDO DELLA RICERCA<br />
di Luca Mattei<br />
ellemme1 - l.mattei@fsitaliane.it<br />
Decisa nell’affondare il colpo quando crede sia<br />
il momento giusto e pronta a mettersi in pausa<br />
quando i tempi lo richiedono. Margherita<br />
Granbassi è una donna la cui personalità è stata plasmata<br />
dalla scherma, lo sport che l’ha fatta apprezzare<br />
in tutto il mondo. Ci ha emozionato nel 2006 quando ha<br />
vinto a Torino i Mondiali di fioretto individuale, precedendo<br />
Valentina Vezzali e Giovanna Trillini in un podio<br />
tutto italiano. E ancora nel 2008, quando ha conquistato<br />
uno storico bronzo alle Olimpiadi di Pechino. Una determinazione<br />
che ha sviluppato seguendo anche un’altra<br />
sfida, a fianco dell’Associazione italiana per la ricerca<br />
sul cancro. Prima nelle vesti di volontaria e poi come<br />
testimonial di vari progetti tra cui, dal 2017, Margherita<br />
per Airc, il sostegno che l’Associazione italiana centri<br />
giardinaggio (Aicg) garantisce alla Fondazione Airc, devolvendo<br />
il ricavato delle vendite del fiore, simbolo della<br />
purezza per eccellenza. Quest’anno, considerate le<br />
misure adottate per il Covid-19, è possibile acquistare<br />
le margherite, fino al 25 aprile, contattando i vivai per<br />
assicurarsi che siano aperti o facciano consegne a domicilio.<br />
Così è possibile anche per <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong> condividere<br />
un’altra nobile causa, in un periodo che concentra la<br />
solidarietà per questa emergenza sanitaria.<br />
Come ti sei avvicinata all’Airc?<br />
Mia madre è da tempo una loro volontaria. Ogni volta<br />
che venivano organizzate le giornate di raccolta fondi<br />
a Trieste andavo con lei. Da bambina prendevo queste<br />
iniziative come un gioco e le persone che venivano a<br />
trovarci scherzavano con me. Poi hanno iniziato a raccontarmi<br />
la storia che avevano alle spalle e così, anche<br />
dalle loro parole, ho capito l’importanza di ciò che stavo<br />
facendo. Quando mi hanno contattata per propormi<br />
di comunicare il messaggio dell’associazione è stato<br />
bellissimo, un’evoluzione naturale del mio percorso. <strong>La</strong><br />
ricerca è fondamentale, ognuno di noi dovrebbe contribuire<br />
come può a promuoverla e finanziarla.<br />
Nel 2017 hai ricevuto dal presidente della Repubblica<br />
il premio Credere nella ricerca. Cosa hai provato?<br />
È stata una grande emozione. Ma anche un momento di<br />
imbarazzo, perché ero in compagnia di persone straordinarie.<br />
Io ho fatto qualcosa dal punto di vista della comunicazione<br />
e del volontariato, dando un piccolo aiuto.<br />
Ma loro, i ricercatori, sono degli esempi incredibili, dovrebbero<br />
essere valorizzati di più, divenire il fulcro di<br />
tutto. Dovremmo ringraziarli tutti i giorni.<br />
Cosa significa per te credere nella ricerca?<br />
Avere fiducia, sapere che ogni giorno può esserci un<br />
miglioramento. Che però deve essere in qualche modo<br />
stimolato, innanzitutto, dalla mentalità. Faccio un paragone<br />
con il mondo sportivo: quando si ha un obiettivo<br />
bisogna fare il possibile per raggiungerlo mettendo insieme<br />
diversi elementi, non basta la parte fisica e tecnica,<br />
se non hai la testa giusta o distogli l’attenzione<br />
dall’avversario va tutto in fumo. Per me la ricerca è come<br />
un allenamento: bisogna sempre cercare di migliorarsi,<br />
però prima bisogna crederci. Il risultato arriverà.<br />
Sei anche ambassador del progetto di promozione turistica<br />
Friuli-Venezia Giulia Live Experience. Che rapporto<br />
hai con la tua regione?<br />
Speciale, perché è la terra dove sono cresciuta. <strong>La</strong> mia<br />
famiglia è di Trieste, io sono nata lì ma ho sempre pensato<br />
di essere un collante per tutta la regione: sono diventata<br />
una campionessa allenandomi a Udine, vado in<br />
vacanza a Trieste, ma anche a Lignano Sabbiadoro e<br />
Tarvisio (UD), conosco bene tutte le zone sia di montagna<br />
che di mare. Abito a Roma, ma ogni volta che torno<br />
a casa è un’emozione. L’idea di poter raccontare la mia<br />
terra, farla conoscere agli altri e invitarli a visitarla mi<br />
entusiasma.<br />
Ti piace viaggiare?<br />
Tantissimo. Normalmente l’unica noia è preparare le valigie<br />
e, al ritorno, fare le lavatrici. Sono diventata brava<br />
nel portare poche cose e nell’incastrarle bene. Ho fatto<br />
tanti chilometri in auto e altrettanti in treno. Anzi, devo<br />
dire che sono un po’ demodé…<br />
In che senso?<br />
Mi è sempre piaciuto prendere il treno notte [ride, ndr].<br />
Mi diverto un mondo con la mia bambina Léonor: lei<br />
di solito dorme benissimo e ama svegliarsi la mattina<br />
e fare colazione a Trieste. A bordo sono presa da lei,<br />
mentre disegna o fa la pappa. L’ho portata con me da<br />
subito e quando ha imparato a camminare faceva su e<br />
giù lungo il vagone per tutto il viaggio. Già prima che<br />
nascesse, però, avevo preso il treno notte da Trieste,<br />
arrivavo a Roma alle 6:45 e andavo direttamente ad allenarmi.<br />
A parte queste parentesi notturne, uso il treno<br />
anche di giorno, sono titolare CartaFRECCIA da anni e<br />
ho accumulato un sacco di punti. Mi piacerebbe che<br />
fosse ampliata l’Alta Velocità tra Venezia e Trieste.<br />
Ora come stai vivendo questo periodo di quarantena a<br />
causa del coronavirus?<br />
Ero a Trieste quando è arrivata la comunicazione del<br />
Governo, quindi sono rimasta a casa dei miei genitori<br />
con mia figlia. È ovvio che a tutti manchi la possibilità di<br />
stare all'aperto o lavorare, ma non mi piace lamentarmi.<br />
Mi reputo fortunata perché penso alle persone che<br />
invece non hanno una casa o vivono da soli e hanno<br />
problemi di salute, o ancora a chi è risultato positivo<br />
alla malattia o ha perso parenti e cari. Sto vivendo questo<br />
momento con grande responsabilità cercando di far<br />
capire la situazione alla piccola. <strong>La</strong> giornata a casa con<br />
lei diventa più impegnativa e poi devo studiare. Sono in<br />
attesa di sapere le date degli appelli.<br />
77
SOLIDARIETÀ<br />
© Claudio Bonoldi<br />
tore, soprattutto sotto l'aspetto economico. Ma credo<br />
che gli sportivi in particolare debbano essere un buon<br />
esempio per i giovani. Gli atleti sanno cosa significa il<br />
rispetto delle regole. Quello dello sport è un mondo<br />
in cui non si possono tenere a distanza le persone e,<br />
obiettivamente, c’è un rischio maggiore di contagio.<br />
Nella tua bio su Twitter scrivi: «Vorrei vincere due volte:<br />
nello sport e nella vita. Per la prima sono a posto,<br />
per la seconda mi sto allenando». In che modo?<br />
Come nello sport e nella ricerca, anche nella vita bisogna<br />
cercare di migliorarsi sempre, come persona, dal<br />
punto di vista umano, culturale, comunicativo. Basta volerlo.<br />
Serve poi mettersi in dubbio: prima lo facevo con<br />
i movimenti del braccio per colpire il bersaglio, oggi lo<br />
faccio su tutto il resto cercando di colmare le lacune. E<br />
mi addormento ogni sera pensando che la giornata sia<br />
stata utile per qualcosa o per qualcuno.<br />
margherita.granbassi.official<br />
marghegranbassi<br />
marghegranbassi<br />
associazioneitalianacentrigiardinaggio<br />
airc.it airc.it AIRC_it<br />
aicg.it<br />
Margherita Granbassi con la mamma<br />
Cosa studi?<br />
Economia, curriculum in Economia e politiche dello<br />
sport, alla Link Campus University di Roma. Anni fa frequentavo<br />
la facoltà di Scienze della comunicazione ma<br />
ho interrotto per fare delle esperienze in televisione.<br />
Poi, mentre ero in attesa di mia figlia, ho vinto una borsa<br />
di studio che mi ha permesso di riprendere il percorso.<br />
Ho scelto di provare con una materia completamente<br />
diversa. Quando è arrivata la bimba ho rallentato moltissimo<br />
ma per fortuna ho ripreso, mi mancano pochi<br />
esami. Ora devo dare Diritto commerciale ed Economia<br />
aziendale, sto studiando tantissimo.<br />
Consigli per mantenere uno stile di vita attivo restando<br />
a casa?<br />
Bisogna organizzarsi e trovare uno spazio per poter fare<br />
un po’ di movimento. E poi stare attenti all’alimentazione:<br />
vedo che c'è tanta gente che si è messa d'impegno<br />
in cucina, è una cosa bellissima, però non bisogna mai<br />
esagerare.<br />
Cosa pensi del blocco che è stato dato alla maggior<br />
parte degli eventi sportivi?<br />
Li ritengo in secondo piano rispetto alla salute. È ovvio<br />
che si tratti di un danno immenso per qualunque set-<br />
MARGHERITA PER AIRC<br />
Per il settimo anno consecutivo l’Aicg rinnova il sostegno<br />
alla Fondazione Airc con il progetto Margherita per<br />
Airc. L’iniziativa negli anni ha raggiunto notevoli risultati:<br />
nel 2019 è stata presente in circa 70 garden center e<br />
grazie alla vendita di 18mila esemplari sono stati raccolti<br />
circa 27mila euro. È stato così finanziato un progetto<br />
sui percorsi molecolari condivisi dalle cellule tumorali<br />
e da quelle della placenta condotto dalla dottoressa<br />
Arghavanifard Negar dell’Istituto Firc di Oncologia<br />
Molecolare di Milano. Fino al 25 aprile <strong>2020</strong> numerosi<br />
centri associati Aicg consentono l’acquisto delle piante,<br />
con consegna a domicilio, al prezzo di 4,50 €. Per ogni<br />
prodotto venduto, sarà devoluto 1,50 € per sostenere<br />
una nuova borsa di studio.<br />
78
PROMOZIONI<br />
FOOD ON BOARD<br />
CARTAFRECCIA<br />
PORTALE<br />
FLOTTA<br />
80<br />
82<br />
84<br />
85<br />
86
BASE<br />
LIBERTÀ DI VIAGGIO<br />
E CAMBI ILLIMITATI<br />
Biglietto acquistabile fino alla<br />
partenza del treno. Entro tale limite<br />
sono ammessi il rimborso e<br />
il cambio del biglietto e il cambio<br />
della prenotazione, gratuitamente,<br />
un numero illimitato di volte.<br />
Dopo la partenza, il cambio della<br />
prenotazione e del biglietto sono<br />
consentiti una sola volta fino a<br />
un’ora successiva.<br />
CARTAFRECCIA SPECIAL<br />
I titolari CartaFRECCIA possono viaggiare<br />
dalle 11 alle 14 il martedì, mercoledì<br />
e giovedì con sconti tra il 30% e il<br />
50% rispetto al biglietto Base. L’offerta<br />
è valida su tutti i treni <strong>Freccia</strong>rossa nei<br />
livelli Business, Premium e Standard e<br />
in <strong>Freccia</strong>rgento, <strong>Freccia</strong>bianca e Intercity<br />
in 1^ e 2^ classe 1 .<br />
YOUNG & SENIOR<br />
Riservate agli under 30 e agli over<br />
60 titolari di CartaFRECCIA, le offerte<br />
Young e Senior permettono di risparmiare<br />
fino al 50% sul prezzo Base<br />
dei biglietti per tutti i treni nazionali e<br />
in tutti i livelli di servizio, a eccezione<br />
dell’Executive, del Salottino e delle vetture<br />
Excelsior 2 .<br />
ECONOMY<br />
CONVENIENZA E FLESSIBILITÀ<br />
Offerta a posti limitati e soggetta<br />
a restrizioni. Il biglietto può essere<br />
acquistato entro la mezzanotte<br />
del secondo giorno precedente il<br />
viaggio. Il cambio prenotazione,<br />
l’accesso ad altro treno e il rimborso<br />
non sono consentiti. È possibile,<br />
fino alla partenza del treno,<br />
esclusivamente il cambio della<br />
data e dell’ora per lo stesso tipo di<br />
treno, livello o classe, effettuando<br />
il cambio rispetto al corrispondente<br />
biglietto Base e pagando<br />
la relativa differenza di prezzo. Il<br />
nuovo ticket segue le regole del<br />
biglietto Base.<br />
A/R IN GIORNATA<br />
Promozione per chi parte e torna<br />
nello stesso giorno con le Frecce<br />
a prezzi fissi, differenziati in base<br />
alle relazioni e alla classe o al livello<br />
di servizio. Un modo comodo<br />
e conveniente per gli spostamenti<br />
di lavoro 3 .<br />
SUPER<br />
ECONOMY<br />
MASSIMO RISPARMIO<br />
Offerta a posti limitati e soggetta<br />
a restrizioni. Il biglietto può essere<br />
acquistato entro la mezzanotte<br />
del secondo giorno precedente il<br />
viaggio. Il rimborso e l’accesso ad<br />
altro treno non sono consentiti.<br />
A/R WEEKEND<br />
Promozione per chi parte il sabato<br />
e torna la domenica con le Frecce a<br />
prezzi fissi, differenziati in base alle relazioni<br />
e alla classe o al livello di servizio.<br />
<strong>La</strong> giusta soluzione per visitare<br />
le città d’arte nel fine settimana senza<br />
stress e lasciando l’auto a casa 3 .<br />
SPECIALE 2X1<br />
Offerta dedicata a chi prende il treno<br />
di sabato. Si viaggia in due pagando<br />
un solo biglietto al prezzo Base nei livelli<br />
Business, Premium e Standard e in<br />
1^ e 2^ classe. Ideale per raggiungere,<br />
in coppia, i luoghi dove si tengono<br />
concerti, partite, mostre e altri eventi 4 .<br />
80
PROMOZIONI<br />
CARNET 10 E 5 VIAGGI<br />
I Carnet Trenitalia sono sempre più<br />
adatti a tutte le esigenze. Si può scegliere<br />
quello da 10 viaggi al prezzo di<br />
8 euro (-20% sul prezzo Base) oppure<br />
il Carnet 5 viaggi con la riduzione del<br />
10% sul prezzo Base. Riservato ai titolari<br />
CartaFRECCIA, il Carnet è nominativo<br />
e personale. L’offerta è disponibile<br />
per i treni <strong>Freccia</strong>rossa, <strong>Freccia</strong>rgento,<br />
<strong>Freccia</strong>bianca e Intercity 5 .<br />
INSIEME<br />
Offerta dedicata ai gruppi da 2<br />
a 5 persone per viaggiare con<br />
uno sconto del 30% sul prezzo<br />
Base di Frecce, Intercity e Intercity<br />
Notte. <strong>La</strong> promozione è valida<br />
in 1^ e 2^ classe e nei livelli<br />
di servizio Business, Premium e<br />
Standard. Sono esclusi il livello<br />
Executive, il Salottino e le vetture<br />
Excelsior 6 .<br />
BIMBI GRATIS<br />
Con Trenitalia i bambini viaggiano<br />
gratis in <strong>Freccia</strong>rossa,<br />
<strong>Freccia</strong>rgento,<br />
<strong>Freccia</strong>bianca<br />
e Intercity nei livelli Business,<br />
Premium e Standard e in 1^ e 2^<br />
classe. Gratuità prevista per i<br />
minori di 15 anni accompagnati<br />
da almeno un maggiorenne, in<br />
gruppi composti da 2 a 5 persone<br />
7 .<br />
NOTE LEGALI<br />
1. Offerta acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente alla partenza su tutti i canali di vendita Trenitalia. A bordo è<br />
necessario esibire la CartaFRECCIA insieme a un documento di riconoscimento. Cambio biglietto e prenotazione e rimborso non<br />
ammessi. Sono esclusi il livello Executive e il Salottino.<br />
2. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza. Il numero dei posti disponibili è limitato e varia in base<br />
al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto, rimborso e accesso ad altro treno non ammessi.<br />
Al momento dell’acquisto il sistema propone sempre il prezzo più vantaggioso. A bordo è necessario esibire la CartaFRECCIA<br />
insieme a un documento d’identità.<br />
3. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda del treno e della classe/livello di servizio. Acquistabile entro le ore 24 del<br />
terzo giorno precedente la partenza del treno. Il cambio prenotazione/biglietto è soggetto a restrizioni. Il rimborso non è<br />
consentito. Offerta non cumulabile con altre riduzioni, compresa quella prevista a favore dei ragazzi.<br />
4. L’offerta è valida tutti i sabati ed è acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza. Posti limitati e<br />
variabili in base al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso non consentiti. Offerta non<br />
cumulabile con altre riduzioni.<br />
5. Il Carnet consente di effettuare 10 o 5 viaggi in entrambi i sensi di marcia di una specifica tratta, scelta al momento dell’acquisto<br />
e non modificabile per i viaggi successivi. Le prenotazioni dei biglietti devono essere effettuate entro 180 giorni dalla data di<br />
emissione del Carnet entro i limiti di prenotabilità dei treni. L’offerta non è cumulabile con altre promozioni. Il cambio della singola<br />
prenotazione ha tempi e condizioni uguali a quelli del biglietto Base. Cambio biglietto non consentito e rimborso soggetto a<br />
restrizioni.<br />
6. I componenti del gruppo che non siano bambini/ragazzi pagano il biglietto al prezzo Base. Offerta a posti limitati e variabili<br />
rispetto al giorno, al treno e alla classe/livello di servizio. Cambio prenotazione/biglietto e rimborso soggetti a restrizioni.<br />
Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza.<br />
7. Il numero dei posti è limitato e variabile, a seconda del treno, della classe/livello di servizio e del numero dei componenti<br />
del gruppo. Acquistabile entro le ore 24 del secondo giorno precedente la partenza del treno. Cambio prenotazione/biglietto e<br />
rimborso non consentiti. Offerta non cumulabile con altre riduzioni a eccezione di quella prevista a favore dei ragazzi.<br />
81
FOOD ON BOARD<br />
Il viaggio nel viaggio<br />
GUSTALI A BORDO<br />
Il mare cristallino, le spiagge bianchissime e le alte scogliere di un’isola meravigliosa. Con questo paesaggio negli occhi<br />
è facile, guardando gli gnocchetti sardi, riconoscere la forma di una piccola conchiglia. Le contadine che tanti secoli fa<br />
inventarono questa pasta, invece, immaginarono di plasmare tanti vitellini panciuti, in dialetto malloreddus, e la battezzarono<br />
con questo nome.<br />
<strong>La</strong> sua caratteristica forma rigata si deve alla lavorazione e al ciuliri, il cesto di paglia contro cui veniva schiacciato l’impasto<br />
di semola di grano e acqua. Il sugo che esalta meglio gli gnocchetti sardi è il ragù di salsiccia, come quello tipico della<br />
zona del Campidano, tra Cagliari e Oristano.<br />
Scopri tutti i menù a bordo su itinere.it<br />
82
© Giovanni Malgarini<br />
FRECCIAROSSA<br />
GOURMET<br />
by<br />
Carlo Cracco<br />
SALMONE AL VAPORE<br />
CON BROCCOLI<br />
ALL’OLIO EVO<br />
Lista della spesa (per 4 persone)<br />
4 filetti di salmone da 150 gr l’uno, 1 kg di zucchine,<br />
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale marino<br />
iodato q.b.<br />
Preparazione<br />
<strong>La</strong>vare e mondare i broccoli lasciando solo le cime<br />
ed eliminando i gambi duri e le foglie. Pulire i filetti<br />
di salmone dalle squame e sciacquarli sotto l’acqua<br />
corrente. Adagiarli in un piano della vaporiera, insaporendoli<br />
con un pizzico di sale. Sul secondo cestello<br />
disporre i broccoli. Cuocere il tutto per circa 10 minuti.<br />
Servire il salmone sul piatto accompagnato dai broccoli<br />
conditi con un pizzico di sale e un cucchiaio di<br />
olio extravergine d’oliva.<br />
Vino consigliato<br />
Catarratto Bio Dop, Sicilia<br />
Dal colore giallo paglierino tendente al dorato, presenta<br />
lievi sentori fruttati e note floreali. Al palato è<br />
mediamente acido e tendenzialmente morbido.<br />
Menù <strong>Freccia</strong>rossa by Carlo Cracco<br />
83
CARTAFRECCIA<br />
SOCI CARTAFRECCIA<br />
L’ISCRIZIONE A CARTAFRECCIA È SEMPLICE E GRATUITA<br />
BIGLIETTI PREMIO<br />
Con CartaFRECCIA richiedere il biglietto premio è facile, basta entrare nella propria area riservata oppure rivolgersi in biglietteria,<br />
nei FRECCIAClub e FRECCIALounge (per i soli titolari che ne hanno diritto) o al call centre 89.20.21.<br />
È possibile scegliere l’upgrade, con soli 500 punti, o convertire i punti in un viaggio gratuito, basta averne almeno 1.200 sul proprio saldo.<br />
I biglietti premio possono essere modificati una sola volta fino alla partenza del treno e sono cedibili a terzi.<br />
UPGRADE<br />
Per concedersi tutto il<br />
comfort in 1^ classe o<br />
Business<br />
BIGLIETTO PREMIO SMALL<br />
Per raggiungere una destinazione<br />
entro i 250 km di distanza, in<br />
Standard e 2^ classe<br />
BIGLIETTO PREMIO MEDIUM<br />
Per raggiungere una destinazione<br />
entro i 650 km di distanza, in<br />
Premium <strong>Freccia</strong>rossa<br />
BIGLIETTO PREMIO LARGE<br />
Per raggiungere qualunque<br />
destinazione oltre i 650 km in<br />
Executive <strong>Freccia</strong>rossa<br />
84<br />
I biglietti premio sopra indicati sono un esempio dei premi disponibili. Trenitalia potrà limitare, in alcuni giorni e per determinate tratte, la disponibilità<br />
dei biglietti premio. <strong>La</strong> raccolta CartaFRECCIA termina il 31/12/<strong>2020</strong>, salvo proroghe. I premi possono essere ritirati entro il 28/02/2021.<br />
Tutte le informazioni e il regolamento del Concorso sono disponibili nella sezione CartaFRECCIA del sito trenitalia.it.
PORTALE FRECCE<br />
WWW.PORTALEFRECCE.IT<br />
INTRATTENIMENTO GRATUITO, FACILE E VELOCE<br />
Il portale FRECCE rende più piacevole il viaggio grazie ai numerosi servizi gratuiti disponibili a bordo dei treni <strong>Freccia</strong>rossa e<br />
<strong>Freccia</strong>rgento e nelle sale FRECCIAClub e FRECCIALounge. Per accedere basta collegarsi alla rete WiFi, digitare www.portalefrecce.it<br />
o scaricare l’app Portale FRECCE da App Store e Google Play. Ulteriori dettagli, info e condizioni su trenitalia.com<br />
SCELTI PER VOI<br />
CINEMA<br />
Santiago, Italia P.S. I love you Pinocchio I tre<br />
moschettieri<br />
Nico, 1988<br />
BAMBINI<br />
CARTONI E PROGRAMMI PER I PICCOLI VIAGGIATORI<br />
GLI ALTRI SERVIZI DISPONIBILI<br />
GIOCHI<br />
Azione, sport,<br />
logica e tanto altro<br />
a disposizione di<br />
grandi e piccoli<br />
viaggiatori<br />
NEWS<br />
Notizie Ansa<br />
sui principali<br />
fatti quotidiani<br />
aggiornate ogni ora<br />
SERIE E<br />
PROGRAMMI TV<br />
Una selezione di<br />
serie e programmi<br />
tv nazionali e<br />
internazionali<br />
EDICOLA DIGITALE<br />
Quotidiani e<br />
riviste nazionali e<br />
internazionali<br />
AUDIOLIBRI<br />
Audiolibri di<br />
vario genere<br />
anche per<br />
bambini<br />
INFO DI VIAGGIO<br />
Informazioni in<br />
tempo reale su<br />
puntualità, fermate,<br />
coincidenze<br />
INTERNET WIFI<br />
Connessione a<br />
Internet tramite<br />
WiFi<br />
di bordo<br />
MUSICA<br />
Il meglio<br />
della musica<br />
contemporanea<br />
italiana e straniera<br />
CORSO DI INGLESE<br />
Oltre 100 lezioni<br />
per imparare<br />
l’inglese<br />
viaggiando<br />
LIBRI E GUIDE<br />
Circa 200<br />
contenuti tra<br />
libri ed estratti di<br />
guide turistiche<br />
Per assistenza contattare il numero verde Telecom Italia 800.287515 Opzione 1, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22<br />
85
FLOTTA<br />
FRECCIAROSSA<br />
FRECCIAROSSA ETR 500<br />
Velocità max 360 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 11 carrozze | 4 livelli di servizio Executive, Business,<br />
Premium, Standard | Posti 574 | WiFi | FRECCIAROSSA<br />
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
FRECCIARGENTO ETR 700<br />
Velocità max 250km/h | Velocità comm.le 250km/h | Composizione 8 carrozze | 3 livelli di Servizio Business, Premium,<br />
Standard | Posti 500 | WiFi Fast | Presa elettrica e USB al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
FRECCIARGENTO ETR 600<br />
Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 7 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 432 | WiFi<br />
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
FRECCIAROSSA ETR 1000<br />
Velocità max 400 km/h | Velocità comm.le 300 km/h | Composizione 8 carrozze<br />
86
FRECCIARGENTO ETR 485<br />
Velocità max 280 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 489 | WiFi<br />
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
FRECCIABIANCA<br />
Velocità max 200 km/h | Velocità comm.le 200 km/h | Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 603<br />
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
FRECCIABIANCA ETR 460<br />
Velocità max 250 km/h | Velocità comm.le 250 km/h | Composizione 9 carrozze | Classi 1^ e 2^ | Posti 479<br />
Presa elettrica al posto | Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
Livelli di servizio Executive, Business, Premium, Standard | Posti 457 | WiFi Fast | Presa elettrica al posto<br />
Servizi per persone con disabilità | Fasciatoio<br />
87
PRIMA DI SCENDERE<br />
FOTO DEL MESE<br />
Testo e foto di Silvia Crippa e Giorgio Zara<br />
<strong>La</strong> Sardegna vista dal cielo in un percorso nel quale la storia, la natura e l’attività umana si intrecciano descrivendo<br />
una terra antica dove la pietra, il mare e l’uomo sono indissolubilmente legati. Il nostro progetto fotografico nasce dalla<br />
volontà di descrivere la nostra isola non solo come incantevole meta di vacanzieri, ma mostrando anche aspetti meno<br />
conosciuti e inusuali attraverso scatti realizzati in volo, con un drone, a 164 piedi.<br />
Immagini che parlano di una Sardegna dove i fenicotteri rosa compongono un cuore nel cielo e l’acqua del mare disegna<br />
magiche lagune nelle distese di salicornia. Ma anche di una terra che deve affrontare persistenti minacce per il suo<br />
fragile e unico ecosistema, come i fanghi rossi di lavorazione dei minerali nelle antiche miniere dismesse del Sulcis e le<br />
velenose acque di lavaggio dei metalli preziosi.<br />
I meandri disegnati dall’acqua marina nelle distese di salicornia<br />
Il progetto 164 piedi - Sardegna dallo Zenit al Nadir, di Silvia Crippa e Giorgio Zara, farà parte del Photofestival di Milano,<br />
evento posticipato a causa dell'emergenza Covid-19, dal 7 settembre al 15 novembre in varie sedi della città.<br />
Zara nasce a Cagliari nel 1955, da oltre 40 anni è fotografo naturalistico, speleosub e documentarista e ama realizzare<br />
reportage con l’utilizzo di droni.<br />
Crippa, classe 1970 di Monza, è invece biologa, guida subacquea, educatrice ambientale e alla sostenibilità. Nel suo<br />
lavoro in difesa del mare incontra Giorgio Zara e dalla loro passione prendono vita documentari e reportage, sia video<br />
che fotografici, prima in Sardegna e poi in giro per il mondo.<br />
photofestivalmilano milanophotofestival<br />
88
PRIMA DI SCENDERE<br />
FONDAZIONE FS<br />
PIETRARSA<br />
VIRTUAL TOUR<br />
NASCE DALL’OPIFICIO BORBONICO LA STORIA DEL MUSEO<br />
NAZIONALE FERROVIARIO. UN VIAGGIO DIGITALE CONSENTE<br />
DI SCOPRIRNE EVOLUZIONE E SEGRETI<br />
Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa regala ai visitatori<br />
una vista mozzafiato sul Vesuvio e una spettacolare<br />
veduta sul Golfo di Napoli con le splendide isole<br />
di Capri e Ischia e la Costiera Sorrentina sullo sfondo. Deve<br />
questa invidiabile posizione all’evoluzione della propria storia,<br />
cominciata due secoli fa, che in queste settimane si può<br />
rivivere grazie al supporto di alcuni video, periodicamente<br />
pubblicati sulla pagina Facebook di Fondazione FS Italiane.<br />
Nel 1839 il giovane tenente di artiglieria Luigi Corsi propose<br />
all’attenzione del re Ferdinando II di Borbone una sua<br />
invenzione: palle di ferro piene di miscela incendiaria, utili<br />
per i cannoni posti a protezione della costa. Entusiasta, il re<br />
non solo ne ordinò un buon quantitativo per le proprie batterie,<br />
ma decise anche di dotare Corsi di un’officina abbastanza<br />
ampia per ampliarne la produzione. Serviva un’area<br />
di una certa estensione e facilmente raggiungibile via mare<br />
per trasportare le materie prime e i prodotti finiti. Magari a<br />
ridosso della prima strada ferrata d’Italia, la Napoli-Portici,<br />
inaugurata il 3 ottobre 1939. <strong>La</strong> scelta cadde su una zona paludosa,<br />
poco fuori Napoli, di proprietà della famiglia Schifani<br />
e del barone Mirra, nei pressi della quale era presente un’area<br />
già utilizzata dall’esercito del re con una batteria di cannoni<br />
e relative casematte. <strong>La</strong> località era chiamata Pietrarsa<br />
già nel 1631, a seguito dell’eruzione del Vesuvio, quando la<br />
lava ardente raggiunse il mare proprio in quel punto di costa.<br />
Dall’editto reale datato 6 novembre 1840 alla costruzione<br />
dei primi edifici passarono appena due anni. Il nuovo stabilimento<br />
iniziò subito la produzione, e non solo di materiale pirotecnico:<br />
erano presenti, infatti, un’officina per la lavorazione<br />
delle locomotive e delle caldaie e alcune fonderie. Inizia<br />
così la storia dell’Opificio Borbonico destinato a diventare il<br />
più grande museo ferroviario d'Italia, da vivere virtualmente<br />
in attesa di assaporarne le sensazioni che solo una visita dal<br />
vivo può offrire.<br />
© Archivio Fondazione FS Italiane<br />
89
PRIMA DI SCENDERE<br />
FUORI LUOGO<br />
di Mario Tozzi mariotozziofficial mariotozziofficial OfficialTozzi<br />
[Geologo Cnr, conduttore tv e saggista]<br />
LA CURA SIAMO NOI<br />
FERMARE LA DISTRUZIONE DELLA NATURA È IL VACCINO<br />
PRINCIPALE PER EVITARE PANDEMIE COME QUELLA DA COVID-19<br />
In questo momento difficile lo smarrimento rischia<br />
di non farci comprendere appieno le cause profonde<br />
della pandemia da Covid-19. Cause che stanno<br />
nella distruzione del mondo naturale, in pratica nelle<br />
nostre stesse attività produttive spinte all’eccesso. <strong>La</strong><br />
deforestazione per fare spazio ad allevamenti intensivi<br />
o alle periferie urbane costringe i naturali portatori<br />
di virus a migrare proprio verso le città e gli allevamenti,<br />
trovando ospiti-serbatoio e portando al salto di<br />
specie (spillover). È il caso già documentato di Nipah<br />
in Malesia, nel 1998, e potrebbe essere quello attuale:<br />
dai pipistrelli ai pangolini cinesi fino ai sapiens. I wet<br />
market asiatici, l’eliminazione dei predatori naturali e il<br />
traffico illegale di specie scatenano quanto la distruzione<br />
ambientale ha preparato, rompendo l’equilibrio<br />
naturale all’interno del quale i microrganismi restano,<br />
invece, sotto controllo. L’inquinamento atmosferico,<br />
poi, attraverso le polveri sottili, veicola meglio infezioni<br />
polmonari e virus, e la Pianura Padana è la regione più<br />
inquinata d’Europa. Anche un tempo si scatenavano le<br />
epidemie, ma i sapiens erano molti meno e non c’erano<br />
le condizioni igieniche di oggi. Fermare la distruzione<br />
della natura è il nostro principale vaccino contro i virus,<br />
non dimentichiamolo domani.<br />
© julia_arda/AdobeStock<br />
90
GIOCHI, FUMETTI E CURIOSITÀ PER PICCOLI VIAGGIATORI<br />
LEGGI<br />
i fumetti di<br />
e<br />
SUPPLEMENTO DE LA FRECCIA | APRILE <strong>2020</strong> | www.fsitaliane.it<br />
OGNI VIAGGIO È UN’AVVENTURA MERAVIGLIOSA!<br />
93
LA FRECCIA Junior<br />
SOMMARIO<br />
Pagina 1<br />
GIOCA: UN GIRO<br />
AL PARCO<br />
Pagina 2<br />
INFO: MILLE<br />
PASSIONI<br />
Pagina 3-6<br />
FUMETTO: IL COMPLEANNO<br />
DI SAM IL POMPIERE<br />
Pagina 7<br />
PLAY MOBILITY: IL MANIFESTO<br />
DEL BUON VIAGGIATORE<br />
Pagina 8<br />
GIOCA: BOWLING<br />
CASALINGO<br />
Pagina 9-12<br />
FUMETTO: BARBIE<br />
TEMPORALE...FASHION!<br />
Un giro al parco<br />
AIUTA QUESTI<br />
DUE CICLISTI A<br />
RAGGIUNGERE<br />
IL PARCO<br />
ATTRAVERSO<br />
IL LABIRINTO<br />
SUPPLEMENTO DE LA FRECCIA | APRILE <strong>2020</strong> | www.fsitaliane.it<br />
è un progetto a cura di<br />
PANINI MAGAZINES – Direttore Mercato Italia: Alex Bertani • Publishing manager: Sara Mattioli • Coordinamento editoriale: Stefania Simonini • Progetto grafico: Alessandro Gucciardo<br />
Illustrazione p. 7: Chiara Fagioli • Illustrazione di copertina e impaginazione: Luca Bertelè<br />
Per la storia a fumetti di Sam il pompiere: © <strong>2020</strong> Prism Art & Design Limited. The Fireman Sam name and characters are of Prism Art & Design Limited.<br />
© <strong>2020</strong> HIT Entertainment Limited. All rights reserved<br />
Per la storia a fumetti di Barbie: Barbie and all related characters are trademarks of Mattel and are used with permission. © <strong>2020</strong> Mattel. All Rights Reserved<br />
EDIZIONI LA FRECCIA – Direttore Responsabile: Marco Mancini • Responsabile Editoria: Davide Falcetelli • Coordinamento editoriale: Sandra Gesualdi<br />
TRENITALIA – Sviluppo Commerciale – Divisione Passeggeri Long Haul: Fabrizio Ruggiero, Antonella Graziano<br />
94<br />
1<br />
Junior
Mille passioni<br />
LIBRI<br />
UN LIBRO È SEMPRE UN OTTIMO MODO<br />
PER SFRUTTARE IL TEMPO LIBERO, E SE<br />
POI NE ABBIAMO TANTO, OCCUPIAMOLO<br />
LEGGENDO DIARIO DI UNA SCHIAPPA,<br />
UNA SERIE DI 13 VOLUMI EDITI IN<br />
ITALIA DA IL CASTORO CHE VANTA<br />
PURE QUATTRO FILM TRATTI DAI LIBRI.<br />
ANCHE GERONIMO STILTON OFFRE<br />
UN’AMPIA SCELTA DI TITOLI, DALLE<br />
SUE CLASSICHE AVVENTURE ALLA<br />
SERIE VIAGGIO NEL TEMPO, FINO AGLI<br />
ADATTAMENTI DEI GRANDI CLASSICI. E,<br />
PARLANDO DI CLASSICI, PERCHÉ NON<br />
PARTIRE PER UN VIAGGIO IMMAGINARIO<br />
SU L’ISOLA DEL TESORO?<br />
VIDEOGAMES<br />
È USCITO DA POCHISSIMO PER LA<br />
NINTENDO SWITCH, ANIMAL CROSSING:<br />
NEW HORIZONS, IL NUOVO CAPITOLO DI<br />
QUESTO GIOCO ASSICURA DIVERTIMENTO<br />
A NON FINIRE! PER GLI AMANTI DI<br />
PIKACHU E SOCI, SEMPRE PER NINTENDO<br />
SWITCH È USCITO POKÉMON MYSTERY<br />
DUNGEON. PER CHI INVECE PREFERISCE<br />
I GIOCHI IN SOGGETTIVA, FANTASCIENZA<br />
E MOSTRI GIGANTI A NON FINIRE, È<br />
FINALMENTE DISPONIBILE PER PS4,<br />
XBOX ONE E PC IL NUOVO E ATTESISSIMO<br />
CAPITOLO DEL CELEBRE DOOM DAL<br />
TITOLO DOOM ETERNAL.<br />
È FINALMENTE DISPONIBILE DA BAO<br />
PUBLISHING IL VOLUME COMPLETO<br />
DI VIOLA GIRAMONDO, CON LE SUE<br />
COMMOVENTI AVVENTURE AMBIENTATE<br />
NEL MONDO DEL CIRCO. PANINI COMICS<br />
CONTINUA LA RACCOLTA DELLE<br />
DIVERTENTISSIME STORIE DELLA BAIA,<br />
SERIE DISNEY AMBIENTATA IN UNA<br />
CITTADINA DI MARE DOVE NE CAPITANO<br />
DI TUTTI I COLORI. PROSEGUONO ANCHE<br />
I RACCONTI DELLA TENERA GATTINA<br />
BRINA E DEL SUO GRUPPO DI AMICI<br />
A QUATTRO ZAMPE CON IL NUOVO<br />
VOLUME OGNI AMICO È UN’AVVENTURA<br />
PUBBLICATO DA TUNUÉ.<br />
FUMETTI<br />
LO SAPEVI CHE…?<br />
VOLETE DELLE ALTERNATIVE A<br />
MONOPOLI, SCARABEO O CLUEDO?<br />
ECCO IL GIOCO DI CARTE DEI BONELLI<br />
KIDS, PRODOTTO DA PENDRAGON GAME<br />
STUDIO. LE VERSIONI “KIDS” DI ZAGOR<br />
E MARTIN MYSTÉRE, NOTI PERSONAGGI<br />
DEI FUMETTI, SI SFIDANO PER<br />
COMPLETARE LA LORO COLLEZIONE<br />
DI ALBI! IN TEMA DI CARTONI ANIMATI<br />
WACKY RACES, PRODOTTO DA<br />
ASMODEE E CMON, VI LANCERÀ IN<br />
PISTA IN FOLLI GARE CON UN GRUPPO<br />
DI PAZZI PILOTI DI CORSE, IL TUTTO<br />
CON DELLE STREPITOSE MINIATURE DEI<br />
PERSONAGGI!<br />
GIOCHI DA TAVOLO<br />
E DOPO AVER GIOCATO, METTIAMO A POSTO LA NOSTRA<br />
CAMERA... MARIE KONDO È UNA SCRITTRICE GIAPPONESE<br />
CHE HA IDEATO UN METODO PARTICOLARE PER RIORDINARE<br />
E OTTIMIZZARE GLI SPAZI DELLA CASA. OLTRE A INSEGNARCI<br />
A SISTEMARE I NOSTRI OGGETTI, CI AIUTA ANCHE A SCEGLIERE<br />
QUELLI DAVVERO NECESSARI E AD ELIMINARE TUTTO CIÒ CHE È<br />
SUPERFLUO. OLTRE AI DUE LIBRI, EDITI IN ITALIA DA VALLARDI,<br />
HA REALIZZATO PER NETFLIX UNA SERIE IN OTTO PUNTATE,<br />
IN CUI SPIEGA IL SUO INNOVATIVO METODO.<br />
2<br />
95<br />
Junior
LA FRECCIA Junior<br />
LEGGI<br />
CON SAM<br />
1<br />
IL COMPLEANNO DI<br />
Adoro<br />
le sorprese!<br />
SAM IL POMPIERE<br />
Oggi è il compleanno di Sam<br />
il pompiere e i bambini hanno<br />
pensato a qualcosa di speciale per<br />
festeggiarlo: vogliono regalargli<br />
un modellino radiocomandato<br />
di Jupiter. Proprio mentre Joe<br />
lo sta provando, arriva Sam.<br />
Rapidamente Joe cerca di nascondere il giocattolo,<br />
così facendo però aziona inavvertitamente la sirena.<br />
Niiinoooniiinooo! Sam si chiede cosa possa essere, ma<br />
poi saluta e torna in caserma. Ora anche Hannah vuole<br />
provare il comando a distanza. Mentre lo prende, però,<br />
questo le sfugge di mano e cade a terra.<br />
2<br />
James riesce a far ripartire Jupiter.<br />
Mette il modellino sul pavimento e<br />
spinge la levetta del telecomando<br />
verso l’alto. Vruuum! Jupiter sfreccia<br />
sulla strada. “Ben fatto!” dice Hannah<br />
sollevata. Quando però James<br />
cerca di fermare il camioncino, la<br />
leva non funziona. Jupiter non può<br />
frenare! Il modellino corre sempre<br />
più veloce. “Presto!” grida Hannah<br />
“raggiungiamolo!”<br />
96<br />
3<br />
Junior
3<br />
Vruuum! Il mini-Jupiter corre<br />
per le strade di Pontypandy dove<br />
Dilys sta sistemando la torta di<br />
compleanno per Sam su un carrellino<br />
con le ruote. Purtroppo non si<br />
accorge del camion radiocomandato<br />
diretto verso di lei e... Sploch! Dilys<br />
inciampa su Jupiter e cade con la<br />
faccia sulla sua torta.<br />
Oh no!<br />
<strong>La</strong> mia<br />
torta!<br />
AIUTO!<br />
Prendi,<br />
Norman!<br />
4<br />
Jupiter continua a correre in direzione del porto dove Mandy<br />
e Norman giocano a frisbee. I due ragazzi rimangono di stucco<br />
quando vedono un modellino rosso che sfreccia accanto a loro<br />
seguito da Hannah, James e Dilys, con la torta.<br />
4<br />
97<br />
Junior
LA FRECCIA Junior<br />
5<br />
Ed ecco che succede il peggio:<br />
il mini-Jupiter schizza oltre il molo<br />
dentro l’acqua seguito dalla torta,<br />
Dilys, Hannah e James. “Oh, no!”<br />
grida Mandy spaventata “Chiamo<br />
Sam il pompiere!” Appena Sam<br />
sente cosa è successo, entra subito<br />
in azione. “Penny ed Elvis, andiamo<br />
con Venus al centro di salvataggio<br />
marittimo” ordina Sam agli altri<br />
pompieri. Lì, la squadra prepara<br />
Neptun e Juno alla partenza.<br />
6<br />
Penny ed Elvis portano Neptun<br />
verso Dilys che agita le braccia in<br />
acqua, colta dal panico. Sam nel<br />
frattempo, a bordo di Juno, si mette<br />
alla ricerca di Hannah e James e li trova<br />
lì vicino. “Salva prima James!” gli dice<br />
Hannah. Sam afferra James e lo tira<br />
fuori dall’acqua, ma quando si volta<br />
di nuovo vede che Hannah è sparita.<br />
Un’emergenza!<br />
98<br />
5<br />
Junior
7<br />
“Hannah! Dove sei?”<br />
chiama Sam preoccupato.<br />
Ecco che Hannah riemerge<br />
con la macchinina in mano.<br />
“Ho preso Jupiter!”<br />
esclama.<br />
Hannah,<br />
dove sei?<br />
Quando tutti sono asciutti e al sicuro<br />
la festa di compleanno può cominciare.<br />
“Ci dispiace per il tuo regalo” dice<br />
Sarah. Sam però è semplicemente<br />
contento che non sia successo niente<br />
di grave. “Ricordatevi sempre che<br />
è pericoloso correre vicino ai corsi<br />
d’acqua” dice loro.<br />
8<br />
9<br />
Poi Joe pronuncia un discorso in onore di Sam: “A nome di tutti<br />
noi ti consegno questo regalo, non solo per il tuo compleanno, ma<br />
per ringraziarti per tutte le volte che ci salvi. Sei il nostro eroe!”<br />
Poi Joe offre a Sam il mini-Jupiter<br />
ancora gocciolante. “È un regalo<br />
perfetto!” dice Sam ridendo.<br />
Che compleanno emozionante!<br />
39<br />
Magazine<br />
ufficiale<br />
CON2<br />
STORIE<br />
TUTTO SU<br />
JUPITER<br />
CONTINUA A LEGGERE LE<br />
STORIE DI SAM IL POMPIERE<br />
IN EDICOLA!<br />
FINE<br />
SCRIVI CONTA GIOCA IMPARA<br />
6<br />
99<br />
Junior
LA FRECCIA Junior<br />
ORA RESTIAMO A CASA, MA TORNEREMO A VIAGGIARE.<br />
INTANTO PREPARIAMOCI A FARLO AL MEGLIO CON IL<br />
MANIFESTO DEL BUON VIAGGIATORE. #IORESTOACASA<br />
Il manifesto del<br />
buon viaggiatore<br />
UN BUON VIAGGIO PARTE DA TE!<br />
IMPARIAMO INSIEME QUALI SONO LE REGOLE DA RISPETTARE IN STAZIONE<br />
E A BORDO TRENO, PER UN VIAGGIO PIÙ BELLO, PIACEVOLE E SICURO.<br />
Colora la regola!<br />
REGOLA NUMERO 9:<br />
IL PAESAGGIO TI ISPIRA? PER FARE UN BEL DISEGNO USA ALBUM E PENNARELLI,<br />
SENZA MACCHIARE PARETI E SEDILI. I MEZZI DI TRASPORTO SONO PIÙ BELLI<br />
SENZA SCARABOCCHI E GRAFFITI<br />
Il progetto<br />
di<br />
Per saperne di più<br />
Numero verde 800.39.01.22<br />
playmobility@lafabbrica.net<br />
www.playmobility.it<br />
100<br />
7<br />
Junior
Bowling casalingo<br />
ECCO UN’IDEA PER UN GIOCO MOLTO SEMPLICE MA CHE PUÒ<br />
ESSERE DAVVERO DIVERTENTE. SOPRATTUTTO QUANDO<br />
DOBBIAMO TRASCORRERE MOLTO TEMPO IN CASA. MANI A<br />
COLLA, COLORI E PREPARIAMOCI A GIOCARE A BOWLING!<br />
1<br />
FAI ASCIUGARE BENE LE<br />
BOTTIGLIE, POI RIEMPILE<br />
CON I BATUFFOLI DI OVATTA.<br />
NON SPINGERE, NON C’È<br />
BISOGNO DI RIEMPIRLE<br />
TROPPO. SERVE SOLO A<br />
DARE UN POCO DI PESO E<br />
A RENDERLE PIÙ STABILI.<br />
3<br />
ECCO FATTO!<br />
SEI GIÀ PRONTO<br />
PER INCREDIBILI<br />
PARTITE A BOWLING<br />
CON I TUOI<br />
AMICI! CONTATE<br />
I PUNTI E FATE<br />
A CHI ATTERRA<br />
PIÙ BIRILLI. CI<br />
SONO MILLE MODI<br />
PER DIVERTIRSI<br />
INSIEME E LE<br />
REGOLE POTETE<br />
INVENTARLE VOI!<br />
COSA TI SERVE:<br />
• 6 bottiglie di plastica<br />
tutte uguali per forma<br />
e dimensioni<br />
• Ovatta<br />
• Fogli colorati<br />
• Colla<br />
• Pennarelli colorati<br />
• 1 palla leggera<br />
2<br />
RITAGLIA<br />
DELLE STRISCE<br />
DAI FOGLI<br />
DI CARTA<br />
COLORATI.<br />
INCOLLALE<br />
INTORNO ALLE<br />
BOTTIGLIE E<br />
DECORALE<br />
COME PIÙ TI<br />
PIACE.<br />
CONSIGLIO:<br />
SE VUOI DAVVERO<br />
ESAGERARE PUOI<br />
REALIZZARE<br />
FINO A 10 BIRILLI<br />
COME NEL VERO<br />
BOWLING. RICORDA<br />
DI POSIZIONARLI<br />
SEMPRE A<br />
PIRAMIDE CON LA<br />
PUNTA RIVOLTA<br />
VERSO DI TE!<br />
8<br />
101<br />
Junior
LA FRECCIA Junior<br />
... IL VOSTRO<br />
PROGETTO DI<br />
GRUPPO È PER<br />
VENERDì...<br />
TEMPORALE...<br />
FASHION!<br />
...CREARE UN<br />
MODELLO ISPIRATO<br />
ALLA NATU RA.<br />
SONO FELICE<br />
DI ESSERE IN<br />
GRUPPO CON TE,<br />
BARBIE!<br />
E IO DI<br />
ESSERE CON<br />
TE, NIKKI!<br />
PIANTE, ANIMALI,<br />
ELEMENTI NATURALI...<br />
È DIFFICILE<br />
SCEGLIERE!<br />
VEDIAMOCI A<br />
CASA MIA OGGI<br />
POMERIGGIO.<br />
QUEL POMERIGGIO,<br />
A CASA DI BARBIE…<br />
SUPER<br />
P RONTA!<br />
P RONTA<br />
A CREARE,<br />
NIKKI?<br />
102<br />
9<br />
Junior
POCHI MINUTI DOPO...<br />
LE MIE<br />
SORELLE<br />
SONO OTTIME<br />
MODELLE!<br />
Sì, MA...<br />
POSSO<br />
MUOVERMI,<br />
ORA?<br />
LAVORARE<br />
ALL’APERTO È STATA<br />
UNA GRANDE<br />
IDEA!<br />
SARÀ PIÙ<br />
FACILE FARSI<br />
ISPIRARE DALLA<br />
NATU RA...<br />
E IL DURO LAVORO<br />
VIENE RICOMPENSATO…<br />
QUESTO È<br />
BELLISSIMO!<br />
CRACK<br />
AAAH…<br />
POSARE È<br />
STANCANTE!<br />
INIZIO A<br />
TAGLIARE LA<br />
STOFFA…<br />
10<br />
103<br />
Junior
LA FRECCIA Junior<br />
OH-OH...<br />
ORA DIREI<br />
CHE LA NATURA<br />
È UN PO’...<br />
TROPPA!<br />
ENTRIAMO!<br />
FIUUU!<br />
SEGUIMI!<br />
?!?<br />
LA PIOGGIA<br />
MI HA DATO<br />
UN’IDEA!<br />
104<br />
11<br />
Junior
COSì, VENERDì...<br />
CHI VUOLE<br />
PRESENTARE<br />
IL LAVORO PER<br />
PRIMA?<br />
NOI!<br />
SIAMO STATE<br />
ISPIRATE DAL<br />
TEMPORALE...<br />
... E ABBIAMO CREATO<br />
VESTITI LUCCICANTI COME<br />
GOCCE DI PIOGGIA!<br />
SONO<br />
BELLISSIMI,<br />
BRAVE!<br />
È MERITO<br />
DEL LAVORO DI<br />
SQUADRA...<br />
... E DELLA<br />
PIOGGIA!<br />
FINE<br />
CONTINUA A LEGGERE LE STORIE DI BARBIE<br />
DISPONIBILI SU PANINICOMICS.IT<br />
12<br />
105<br />
Junior
BAMBINI<br />
#IODISEGNO<br />
Queste pagine sono dedicate ai bambini che, costretti a restare in casa, ci hanno regalato non solo capricci, ma<br />
tanta energia e pensieri positivi. Ecco alcuni disegni, scelti tra tutti quelli pubblicati su fsnews.it, trasformati in<br />
un viaggio beneaugurale nel futuro, alla (ri)scoperta del nostro magnifico Paese.<br />
106
Matilde, 5 anni - Roma<br />
Viola, 11 anni - Roma<br />
107
BAMBINI<br />
Mattia – Monza<br />
Ludovica, 9 anni – Nocera Inferiore (SA)<br />
108
Myrhiam, 8 anni - Roma<br />
Leonardo, 6 anni - Roma<br />
109
BAMBINI<br />
UN NOSTRO<br />
PICCOLO LETTORE<br />
Il 24 marzo la redazione della <strong>Freccia</strong> ha ricevuto questa lettera speciale e commovente, accompagnata da una<br />
foto di Luigi, giovanissimo protagonista di una delle tante storie comuni e, nello stesso tempo, singolari vissute<br />
ai tempi del Covid-19.<br />
Da parte di tutti noi, al lavoro nelle proprie abitazioni, un grazie a mamma Paola e a papà Luca. E un saluto affettuoso<br />
a Luigi, che ha ricevuto una copia della <strong>Freccia</strong> di marzo, e a tutti i lettori del mensile.<br />
Luigi legge in viaggio <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong><br />
Gentilissimi,<br />
sono la mamma di Luigi, cinque anni. Mio figlio ha la sindrome<br />
di Down, ma è un bimbo molto vispo e intelligente e<br />
soprattutto...ama da morire viaggiare in treno! Ci muoviamo<br />
spesso da Roma verso Napoli e verso Brescia, per andare<br />
a trovare i nonni, e durante il viaggio lui sfoglia per tutto il<br />
tempo la vostra rivista. Non ho bisogno di portare nient’altro<br />
per intrattenerlo...basta quella! Credo proprio che sia il<br />
vostro più accanito e fedele lettore! Potete vederlo nella foto<br />
che risale a un viaggio fatto con lui lo scorso febbraio. Nelle<br />
vacanze di Natale siamo anche stati al Museo Nazionale<br />
Ferroviario di Pietrarsa e si è perso tutto il giorno a guardare<br />
i treni esposti.<br />
In questo pesante periodo di clausura casalinga mi chiede<br />
continuamente di andare a prendere il treno e vorrebbe la<br />
"uoua ivista eccia" (nuova rivista <strong>La</strong> <strong>Freccia</strong>). Mi rendo conto<br />
che vi faccio una richiesta insolita, ma lo fareste davvero<br />
tanto felice se poteste mandarci una copia del numero di<br />
marzo. Sarebbe una bellissima sorpresa per lui in questi<br />
giorni così difficili. Quando arriverà sarà un giorno speciale.<br />
Un cordiale saluto,<br />
Paola<br />
110
Tutta l’informazione che vuoi,<br />
gratis per te con l’Edicola digitale.<br />
Sfoglia quotidiani e riviste nazionali ed internazionali<br />
a bordo di <strong>Freccia</strong>rossa e <strong>Freccia</strong>rgento e<br />
in tutti i FRECCIAClub e i FRECCIALounge.<br />
Connettiti alla rete WiFiFrecce e digita sul tuo browser<br />
www.portalefrecce.it o scarica l’App gratuita Portale<br />
FRECCE da App Store e Google Play<br />
Per maggiori informazioni circa funzionalità e utilizzo consultare il sito trenitalia.com