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Magazine Calcioinrosa 2020-7

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MENSILE DI INFORMAZIONE SUL CALCIO FEMMINILE

ANNO 4 - NUMERO 7 - APRILE 2020

6

ALICE

NEL PAESE

DELLE VIOLA

TORTELLI, DIFENSORE DELLA FIORENTINA, SI RACCONTA PER NOI

FRA TRAGUARDI, SOGNI E SPERANZE

«SPERO DI VINCERE ANCORA CON QUESTA MAGLIA, E CHE EMOZIONE

LA PRIMA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE MAGGIORE»


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L’EDITORIALE DEL DIRETTORE

L’interrogativo ormai è stampato lì, nei organizzare la stagione successiva. Allora, la

pensieri di tutti: si potrà ricominciare buttiamo lì, perché non “approfittare” di questa

a giocare? Ne stiamo effettivamente stagione disgraziata per fare un bel restyling dei

sentendo di cotte e di crude in queste settimane

convulse, nelle quali tutti (e non dite che non è

vero) cerchiamo conforto e speranze nella lenta,

ma graduale discesa nei numeri dei contagi,

dei ricoverati, dei pazienti che devono ricorrere

alla terapia intensiva. Tra posizioni cristallizzate,

dietrofront abbastanza grotteschi da parte delle

istituzioni sia governative che del mondo del

pallone, non ci si capisce granché. Tranne per un

particolare: decideranno, forse, i “padroni” del

calcio: i 20 presidenti che fanno parte della Lega

di Serie A. Per loro, o perlomeno per la maggior

parte di questi, riprendere è considerato un obbligo.

Dettato dal terreno bisogno di monetizzare e

non perdere ulteriori introiti (leggasi televisioni).

La chiusura definitiva della stagione potrebbe

portare diverse società a soffrire pesantemente

dal punto di vista economico. In tutto questo,

come incardiniamo la situazione del calcio

femminile? Come sappiamo, la A e la B fanno

capo alla Figc, mentre dalla C in giù alla Lnd e ai

Comitati regionali. Qui, per quanto possa essere

doloroso, non ci sono “pericoli” di sbandamenti

nei conti economici delle società, sia per quelle

“professionistiche” che non. Il problema è solo

di carattere sportivo, di classifica, e di come

campionati? Stop alle retrocessioni in A e B, si

potrebbe organizzare un playoff (magari prima

dell’inizio della stagione 2020/2021) tra le prime

quattro della B per farne salire due in Serie A e

portare così il torneo a 14 squadre (per evitare

quei “buchi” di calendario mostruosi e dannosi)

e fare lo stesso dalla C alla B, con quattro promozioni

dirette senza retrocessioni, per cancellare

così l’obbrobbrio degli spareggi che impediscono

a chi vince il proprio girone di C di salire direttamente

di categoria. Anche in questo caso, si

potrebbe fare un “minitorneo” prima dell’inizio

della nuova stagione per decretare chi andrà in

cadetteria. Ma non ora, non con ancora centinaia,

se non migliaia di bare da seppellire. Di morti

da piangere, di responsabilità se vogliamo da

attribuire, e soprattutto non prima di aver messo

sotto controllo la situazione. Perché ad oggi non

lo è, e verosimilmente non lo sarà neanche tra un

mese. Non ci sono le condizioni, punto. Facciamocene

una ragione, diamo il giusto valore alle

cose. Pensiamo al benessere della popolazione, e

poi potremo tornare a parlare di calcio giocato.

Ma pensare di poter invertire questo rapporto

proprio no. Non è giusto, non è umano, e soprattutto

non ha senso.

FLAVIO

GRISOLI

direttore@calcioinrosa.it

CALCIOINROSA.IT

Testata giornalistica

registrata presso

il Tribunale di Arezzo

n.5/2018

EDITORE E FONDATORE

Asd Calcioinrosa.it

Artemio Scardicchio

DIRETTORE RESPONSABILE

Flavio Grisoli

IN REDAZIONE

Paolo Alferi

Alessandro Colli

Lisa Grelloni

Isabella Lamberti

Salvatore Suriano

Mariano Ventrella

GRAFICA E IMPAGINAZIONE

Calcioinrosa.it

CREATIVITÀ LOGO

Rocco Lotito

roccolotito@gmail.com

IN QUESTO

NUMERO

BOMBER

DI RAZZA

4-5

ALICE

TORTELLI

6-7

GIORGIA

PELLEGRINELLI

8-9



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Le migliori bomber in circolazione

Mister Antonio Genovese traccia i profili di quelle che per lui sono le attaccanti più forti

nella nostra Serie A, ma anche all’estero. Con un occhio rivolto anche al futuro

ANTONIO

GENOVESE

Ringrazio calcioinrosa.it per

questa nuova rubrica in cui

analizzerò le “top” per me, ruolo

per ruolo del calcio femminile italiane ed

estere vedendole nella loro completezza,

analizzandone pregi e difetti. Analizzare

le tre migliori attaccanti non è semplice e

pertanto cercherò di restringere il cerchio

scegliendo tra coloro che più giocano, e

sono determinanti, nel loro club. In ordine

prettamente alfabetico dico: Giacinti, Girelli

e Martinovic.

VALENTINA GIACINTI

Attaccante della Nazionale e del Milan di

cui è Capitano, classe ’94. Valentina è una

Bomber di razza come pochi ce ne sono in

giro ed infatti il suo idolo è Bobo Vieri. A

differenza di Bobo, Vale ha meno prestanza

fisica ma è molto più veloce, tecnica e

disposta al sacrificio. E’ sempre stata una

giocatrice di tecnica sopraffina e quando

tocca il pallone sembra lo sfiori appena.

Ricordo ancora quando giovanissima

giocò nell’allora Atalanta e venne a San

Donato Milanese a giocare contro l’allora

Acf Milan del compianto Presidente Crudo

ed il Milan vinse 2-1 ed il gol nerazzurro

fu il suo: una grande realizzazione come

la prestazione sua e di una sua compagna,

Giorgia Spinelli. Ovunque abbia giocato la

sua squadra ha beneficato dei suoi gol che

per ben tre volte l’hanno vista vincere la

classifica marcatrici. Da questa stagione è

anche Capitano del Milan, segna meno ma

fa segnare le compagne ed il suo apporto è

sempre determinante. Da vera leader.

CRISTIANA GIRELLI

Attaccante classe ’90 della Juventus e della

Nazionale. Cresciuta con gli insegnamenti

di Renato Longega che ancora giovanissima

ne apprezzò le doti portandola in

prima squadra, di anno in anno continuò a

migliorare, incrementando la vena realizzativa.

16 presenze e altrettanti gol in maglia

bianconera: non si può chiedere di più ad

un’attaccante. La Juventus non poteva scegliere

numero 10 migliore, che la Juventus

maschile ha visto indossare da calciatori del

calibro di Roberto Baggio, Alex Del Piero e

Carlos Tevez. Grazie alla sua classe, ai suoi

gol, come Giacinti, ha fatto la fortuna delle

squadre in cui ha giocato ed il suo palmarès

parla da solo: 7 scudetti di cui 4 col Bardolino

Verona, 2 col Brescia ed uno con la

Juventus; 6 Coppe Italia: 3 col Bardolino

Verona, 2 col Brescia ed una con la Juventus

e 8 Supercoppe Italiane: 3 col Bardolino


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Verona, 4 col Brescia ed una con la Juventus.

Prolifico in gioco e realizzazioni anche

il suo apporto in maglia Azzurra.

MELANIA MARTINOVIC

Attaccante romana classe ’93 del Florentia

San Gimignano. Attaccante di peso, classico

bomber centrale di fisico, potenza e tecnica.

Per potenza simile a Dzeko ma per modo

di giocare a parer mio più simile a Filippo

Inzaghi. Di anno in anno è andata sempre

in crescendo facendo la gavetta in B a suon

di gol, tra questi va ricordata la straordinaria

stagione al Chieti che grazie ai suoi gol

approdò in Serie A ma, in massima serie

lei iniziò con la Res Roma per poi passare

al Sassuolo, al Mozzanica a metà stagione

ed ora alla Florentia dove in sedici partite

ha realizzato ben dieci reti dietro Girelli,

Sabatino e Bonetti e davanti a colei che

negli ultimi anni è sempre stata la capocannoniere

del campionato: Giacinti. Melania

è una trascinatrice, una Bomber col fuoco

dentro, con la voglia di crescere, migliorare,

ambiziosa e seppur affollato il reparto

d’attacco Azzurro, credo meriti comunque

una chance.

LA MIGLIORE ATTACCANTE EU-

ROPEA - Risposta scontata la mia ma, non

può essere, a parer mio, altra se non Ada

Hegerberg. Norvegese, classe ’95 attaccante

del Lione. Dotata di tutto…fisico, tecnica,

classe, carattere (non va dimenticata la

sua diatriba con la federazione norvegese

prima del Mondiale di Francia che la videro

auto-escludersi dalle convocazioni), da

sempre attaccante di razza che ovunque sia

stata l’ha vista andare abbondantemente

in doppia cifra. Seppur ancora sia giovane,

ha al suo attivo numeri impressionanti: al

Lione in 104 presenze ha segnato ben 129

gol. Il suo palmarés è straordinario: 5 campionati

francesi col Lione, sempre col Lione

ben 4 Coppe di Francia; 1 Coppa di Norvegia

con lo Stabæk; sempre col Lione ben

4 Champions League. A livello personale

è stata la prima giocatrice ad aggiudicarsi il

Pallone d’Oro Femminile, ha inoltre vinto

l’UEFA Women’s Player of the Year Award,

nel 2011 è stata la migliore giocatrice norvegese

dell’anno, 3 volte capocannoniere del

Campionato francese e 2 volte Capocannoniere

della Champions League. Unica.

LA MIGLIORE GIOVANE ATTAC-

CANTE ITALIANA - Sara Tamborini,

varesina classe 2001, giovanissima attaccante

ambidestra del Milan. Quattro

presenze, poco minutaggio ma un bel

gol in Serie A contro il Tavagnacco. Delle

squadre femminili, dall’Inter, passa poi alle

Azalee nel varesotto e successivamente nel

Milan Ladies per passare questa stagione al

Milan. In lei, le movenze, la tecnica innata,

la corporatura minuta ma agile, ricca di

numeri mi ricorda Messi giovane. Spero

di non sbagliarmi, non credo, se dico che

sarà il Messi femminile per i prossimi anni

a venire e consiglierei al Milan di blindare il

giovane talento ed aumentare gradatamente

il minutaggio.


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Alice nel Paese delle Viola

A tu per tu con il difensore centrale della Fiorentina: «Commisso fin dal suo arrivo ci ha fatto sempre

sentire all’altezza della squadra maschile. Punta molto sullo sviluppo del calcio femminile in Italia.

Orgogliosa di indossare la maglia azzurra»

LISA

GRELLONI

Ha provato una bellissima

emozione quando ha vinto

lo scudetto con la Fiorentina

al Franchi, è molto giovane ma ha già

raggiunto la prima convocazione nella

Nazionale maggiore, spera che presto si

possa tornare alla normalità: intervista

speciale ad Alice Tortelli, calciatrice della

Fiorentina Women’s.

Ciao Alice, una breve presentazione

«Ciao sono Alice Tortelli, ho 22 anni e

sono un difensore della Fiorentina Women’s».

Quando hai iniziato a giocare a calcio? E

le tue esperienze in carriera?

«Ho iniziato a giocare a calcio nella Sestese,

squadra di ragazzi della mia città, insieme

a mio fratello gemello quando avevo 9

anni. Ho esordito in Serie A a 15-16 anni

con il Firenze dopo aver fatto i primi 3-4

mesi in primavera. Nel 2014 con la Nazionale

U17 ho partecipato al Mondiale in

Costarica dove ci siamo classificate terze.

In seguito ho preso parte alle qualificazioni

agli Europei e alle fasi finali sia con l’U17

che con l’U19. Convocata poi con l’U23

ho partecipato a tornei ed amichevoli.

Giocare con la Fiorentina mi ha permesso

di disputare a tutte le competizioni

del calcio femminile, Champion’s League,

finale di Coppa Italia, Supercoppa italiana

ed abbiamo portato a casa diverse vittorie

in ambito italiano».

A chi ti ispiri? Chi è il tuo idolo?

«Non ho mai avuto un calciatore in

particolare a cui ispirarmi o qualche idolo.

Da piccola sono sempre stata attratta dagli

attaccanti e dai loro movimenti: Fernando

Torres e Luca Toni su tutti… quindi non

proprio giocatori a cui ispirarmi in campo

per il mio ruolo visto che sono un difensore.

Sicuramente nel mio ruolo mi piace

molto Sergio Ramos».

Finora qual è stato il tuo più bel momento

da calciatrice?

«Ad oggi il più bel ricordo è stata la vittoria

del campionato, abbiamo avuto la fortuna

di festeggiare al Franchi, stadio di Firenze,

con i nostri tifosi, è stata una bellissima

emozione».

Qual è per te il difensore più forte? In che

cosa vorresti migliorare?


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«Secondo me uno dei difensori più forti

è Sergio Ramos. Sono tante le cose in cui

vorrei migliorare, sono giovane. Forse desidero

migliorare nella visione di gioco da

dietro, nell’impostazione come si chiede

oggi a chi gioca nelle retrovie».

Qual è il tuo obiettivo personale per

questa stagione? Pensi che riprenderà il

campionato?

«Il mio obiettivo personale è dare il massimo

contributo alla squadra per migliorare

e vincere insieme. Purtroppo con quello

che sta accadendo è difficile definire un

obiettivo visto che non sappiamo le sorti

del campionato. Credo che la cosa più

importante ad oggi e che si riesca tutti

insieme a combattere il virus e a provare a

tornare alla normalità. Per ciò che riguarda

il calcio ancora non si sa se si riprenderà

e come ma noi finché non sappiamo

con certezza continuiamo comunque ad

allenarci ed a stare concentrate sul finale di

stagione».

Alla Fiorentina ora avete Commisso

come presidente, ha un grande entusiasmo,

quant’è vicino alla vostra squadra

e quant’è importante il suo sostegno?

Cosa ne pensi del nuovo centro sportivo

viola che verrà realizzato a Bagno a

Ripoli?

«Il presidente Commisso sin dai primi

giorni ha dimostrato una vicinanza ed un

supporto difficilmente immaginabile. Ci

ha fatto sempre sentire all’altezza della

squadra maschile e non ci ha mai fatto

mancare niente. Fin dall’inizio è parsa

chiara la volontà di dare un forte peso

alla squadra femminile e di contare sullo

sviluppo del calcio femminile in Italia.

Il progetto del nuovo centro sportivo è

un grande investimento che dimostra le

sue intenzioni di portare in alto la città di

Firenze».

Sei stata convocata in Nazionale per

l’Algarve Cup, purtroppo poi a causa del

Coronavirus non avete potuto disputare

la finale. Che emozione hai provato?

«Emozionata per la prima competizione

ufficiale con la Nazionale A. Indossare i

colori del nostro Paese deve rendere orgoglioso

ogni sportivo».

Cosa sogni nel tuo futuro?

«In primis sogno che finisca presto tutto

questo poi anche di vincere ancora con

questi colori».

In questo periodo di emergenza sanitaria

per la nostra Italia, vuoi lanciare un

messaggio a tutti i tuoi tifosi e agli appassionati

del calcio femminile?

«Purtroppo è un momento molto duro e

difficile per tutti, non solo per il mondo

dello sport. Ho piacere anche io di unirmi

al messaggio di rispettare le indicazioni

che ci vengono date, di restare a casa e di

prendere tutte le precauzioni. Rispettiamo

noi stessi e rispettiamo gli altri. Dobbiamo

vincere questa battaglia, tutti insieme

come una vera squadra. Questo è l’unico

modo per vincere».


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«Ho fatto tanti gol, ma contano quelli utili»

Intervista a Giorgia Pellegrinelli, punta del Como, che ha trascinato le lombarde in vetta al girone A della Serie C

«Qui per riscatto personale e per il progetto ambizioso. Ora col virus dobbiamo tenere duro»

Nativa di Alzano Lombardo,

dopo aver mosso i primi

passi nella squadra maschile

del Villa d’Almé, si è consacrata nella

storica società femminile del Mozzanica,

disputando tre campionati di alto livello

in massima serie, siglando una ventina

di reti circa, prima di approdare in terza

categoria alla corte dell’ambiziosa squadra

lariana. Attaccante di razza, capace di

ricoprire con medesimi buoni risultati il

ruolo di prima o seconda punta, è l’attuale

capocannoniere del raggruppamento con

22 reti siglate. Andiamo alla scoperta di

Giorgia Pellegrinelli, classe 1999, attaccante

con il vizio del goal dall’enorme potenziale,

in forza al Como, squadra prima

classificata del girone A della serie C.

Giorgia, per iniziare, un breve excursus

della tua carriera agonistica

«Ho iniziato a tirare i primi calci ad un

pallone sin da piccolina, invogliato da

mio padre, giocatore dilettantistico con

esperienze passate in serie C e D; dopo

aver fatto parte della squadra maschile del

mio paese, il Villa d’Almé, sono passata

nel femminile con il Mozzanica, squadra

bergamasca con cui ho vissuto diverse

fantastiche stagioni (due anni nelle giovanissime,

due con la primavera e tre in prima

squadra nella massima serie) prima

che la mancata iscrizione della società mi

portasse a fare altre scelte».

Il ricordo più bello della tua carriera

«Senza dubbio, l’esordio in prima squadra

a 16 anni con la maglia del Mozzanica nel

2016 nella semifinale di Coppa Italia con

il Brescia; perdemmo la gara per 5-1 ma

riuscii a realizzare la rete della bandiera

per la mia squadra».

La tua scelta di approdare a Como, in

serie C

«Sono rimasta innanzitutto favorevolmente

impressionata dal progetto

della società che ambiva a raggiungere

la massima serie nell’arco di 4-5 anni; in

secondo luogo avevo una forte voglia di

riscatto personale, motivata dall’esigenza

di trovare maggiore spazio in prima

squadra».

Le tue impressioni sull’ambiente lombardo

«Sono soddisfatta della mia scelta, faccio

parte di una società seria ed ambiziosa

oltre che ben organizzata; il gruppo è

solido ed affiatato sia dentro che fuori dal


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MARIANO

VENTRELLA

campo, tutti mi hanno accolta bene sin

dall’inizio, facilitandomi nel processo di

integrazione».

La stagione delle lariane

«Stavamo disputando una buona stagione,

dispiace averla interrotta nel momento

più bello, alla vigilia dell’incontro clou

di campionato con il Real Meda, la nostra

diretta antagonista alla vittoria del girone;

eravamo comunque consapevoli che

quella gara non sarebbe stata decisiva ai

fini del torneo, considerato il valore delle

altre avversarie ed il numero di partite

ancora da disputare».

Capocannoniere del girone

«Sono particolarmente soddisfatta per il

numero di reti realizzate, ben 22, in considerazione

soprattutto che sono risultate

utili per la squadra per raggiungere il

primo posto del girone; non era facile

pronosticare un simile bottino alla vigilia

della stagione, considerato che non conoscevo

affatto la categoria, avendo giocato

sempre nella massima serie».

Il goal più bello

«Ricordo con piacere la tripletta siglata

alla Biellese anche se forse la rete siglata

al Canelli in Coppa Italia resta tra le più

belle siglate finora in maglia lariana».

Gli allenamenti ai tempi del Covid-19

«Con le dovute precauzioni e rispettando

i divieti, ci stiamo allenando per quanto

possibile da casa o in giardino, seguendo

le indicazioni che ci vengono impartite

dal mister e dal preparatore atletico. Stiamo

vivendo una situazione particolarmente

drammatica e surreale, ancora più

accentuata per noi lombarde della zona di

Bergamo; occorre tenere duro ed osservare

le regole del distanziamento sociale,

solo così ne potremmo uscire ancora più

forti di prima».


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