La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 75, aprile 2020
Esce con una nuova grafica e nuovi contenuti la rivista del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. In questo numero un focus su tecniche e normative per gli interventi di ricerca di persone disperse in montagna e in ambiente impervio. Gli esperti del Soccorso Alpino e Speleologico raccontano anche interventi di soccorso ed esercitazioni coinvolgenti. Dal Monte Bianco alla Sardegna, un tuffo fra i "segreti" del CNSAS.
Esce con una nuova grafica e nuovi contenuti la rivista del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. In questo numero un focus su tecniche e normative per gli interventi di ricerca di persone disperse in montagna e in ambiente impervio. Gli esperti del Soccorso Alpino e Speleologico raccontano anche interventi di soccorso ed esercitazioni coinvolgenti. Dal Monte Bianco alla Sardegna, un tuffo fra i "segreti" del CNSAS.
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“Dopo quell’evento – continua Stefano - la Stazione Alta Val di Fassa, così
come la nostra piccola comunità, ha dovuto fare i conti con un grandissimo
dolore. Quattro dei nostri, amici prima che compagni di soccorso, se
n’erano andati e tre erano riusciti a salvarsi per miracolo. In una Stazione
di poco più di trenta persone non è facile affrontare questi momenti. Da
una parte c’è la necessità di accettare ciò che è stato e provare ad andare
avanti, dall’altra la difficoltà a proseguire un’attività pur sempre rischiosa,
con il pensiero rivolto ai familiari che ti aspettano a casa. A pochi giorni
dalla tragedia ci siamo incontrati nella nostra sede per parlare tutti insieme.
L’attività della Stazione non si è mai fermata, abbiamo sicuramente
subito una battuta d’arresto ma, allo stesso tempo, siamo riusciti a trovare
lo stimolo per ripartire e per crescere ancora. Credo che questo stimolo sia
sostanzialmente da ricercare nell’amore per la montagna da parte di persone,
come noi, che hanno imparato a conoscerla e a frequentarla senza
più riuscire a farne a meno”.
Oggi, la Stazione Alta Val di Fassa compie tra i 130 e i 150 interventi di
soccorso in montagna concentrati principalmente nella stagione estiva,
dall’inizio di giugno alla fine di settembre. Può contare sulle capacità e
le competenze di 27 soccorritori, tra cui ci sono un Istruttore nazionale,
un Istruttore regionale, due Tecnici di Elisoccorso e sei Tecnici di Soccorso
Alpino. Tra i componenti della Stazione ci sono anche Mario Prinoth,
il fratello di Luca, e Igor Dantone, il figlio di Alessandro, che poco dopo
quel 26 dicembre del 2009 sono entrati a far parte del Soccorso Alpino e
Speleologico.
In tutti loro vive l’eredità di Diego, Erwin, Luca e Alessandro, l’eredità di una
vita fondata sul valore della solidarietà.
MARZO 2020 | SOCCORSO ALPINO SPELEOLOGICO
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