La rivista istituzionale del Soccorso Alpino e Speleologico - n. 75, aprile 2020
Esce con una nuova grafica e nuovi contenuti la rivista del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. In questo numero un focus su tecniche e normative per gli interventi di ricerca di persone disperse in montagna e in ambiente impervio. Gli esperti del Soccorso Alpino e Speleologico raccontano anche interventi di soccorso ed esercitazioni coinvolgenti. Dal Monte Bianco alla Sardegna, un tuffo fra i "segreti" del CNSAS.
Esce con una nuova grafica e nuovi contenuti la rivista del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. In questo numero un focus su tecniche e normative per gli interventi di ricerca di persone disperse in montagna e in ambiente impervio. Gli esperti del Soccorso Alpino e Speleologico raccontano anche interventi di soccorso ed esercitazioni coinvolgenti. Dal Monte Bianco alla Sardegna, un tuffo fra i "segreti" del CNSAS.
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Dopo l’acquisto del furgone nel 2016 e l’applicazione della livrea CNSAS,
di sirene e lampeggianti, il mezzo è stato affidato alla ditta CVS di Pomezia,
specializzata in allestimenti di veicoli speciali, che si è occupata della vera
e propria progettazione e realizzazione di arredi e impianti nonché degli
apparati inseriti a bordo.
Internamente le pareti e il tetto del vano coordinamento sono state coibentate
e rivestite con pannelli in vetroresina; il pavimento rinforzato e
rivestito in PVC ad alta calpestabilità; il kit dei mobili è in laminato robusto
progettato ad hoc; completano l’ambiente due finestre apribili dotate di
telaio in alluminio complete di tende a rullo, un impianto di illuminazione
interna ed esterna, un sistema di condizionamento d’aria a tetto e un riscaldatore
d’aria.
Per quanto riguarda gli impianti elettrici, ne è stato installato uno a 230 V
dotato di quadro generale con magnetotermici e differenziali e uno a 12
V, costituito da una centralina CVS completa di pannello digitale di controllo,
caricabatteria 25A, batteria servizi e prese per alimentare pc ed altri
apparati.
L’autonomia di corrente, laddove gli interventi si svolgano in luoghi dove
non e’ possibile appoggiarsi a una rete elettrica, è garantita attraverso un
gruppo elettrogeno con tecnologia inverter da 4kW, compatto e silenzioso.
Sul mezzo c’è inoltre una rete Ethernet da 1gbps e una rete WiFi. In assenza
di segnale con tali modalità, la connessione è comunque garantita attraverso
un sistema satellitare con parabola auto-puntante fissata sul tetto
del mezzo, che è stato appunto rinforzato con il montaggio di un imperiale,
al quale si accede tramite una scala sul portellone posteriore.
Riguardo gli apparati tecnologici presenti a bordo, invece, è stata predisposta
una postazione informatica fissa per la gestione delle comunicazioni
radio, con un monitor per la visualizzazione della cartografia digitale
gestita attraverso un programma dedicato 3d- RTE. Su questa postazione
fissa viene gestito anche il sistema di geolocalizzazione delle squadre in
ricerca: gli apparati radio in trasmissione sono infatti dotati di un ricevitore
GPS integrato che ne rende possibile localizzare in tempo reale la loro
esatta posizione sulla cartografia digitale, oltreché comunicare con i tecnici
e registrare le comunicazioni.
Il sistema di geolocalizzazione permette inoltre di tracciare anche altri
apparati quali, droni, collari delle unità cinofile, perfino gli elicotteri ed
eventualmente gli atleti impegnati in manifestazioni sportive in ambiente
montano. In questo modo si garantisce sia la sicurezza dei tecnici presenti
sul campo che un efficace coordinamento dei soccorsi.
Completano la dotazione tecnologica, altri due pc portatili dotati degli
stessi software cartografici della postazione principale, sui quali gestire
le tracce gps e le aree di lavoro, un ponte radio mobile, un drone Mavic
Mini, doppini e telefoni per gli interventi speleo, più altri strumenti che
perfezionano l’operatività del mezzo quali una stampante multifunzione,
ricevitori GPS e le radio portatili.
Dopo il collaudo alla Motorizzazione Civile il mezzo è pienamente operativo
dal 2017, a disposizione del Servizio Regionale Sardegna e parte della
colonna mobile nazionale della DNPC.
MARZO 2020 | SOCCORSO ALPINO SPELEOLOGICO
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