Costruzioni 741 - giugno 2020

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Casa editrice la fiaccola srl
WALKAROUND WALKAROUND
IL NUOVO YANMAR
ViO23-6
Passiamo alla lente
il nuovo mini
girosagoma con carro
a larghezza variabile
TUTTO SULLO
ZX350-7 HITACHI
Il nuovissimo
escavatore cingolato
Serie 7 presentato
durante il lockdown
Riciclaggio
&Demolizione
LA NUOVA SIMEX
PL1500
Abbiamo visto al lavoro
la prima fresa per skid
Simex PL1500 con
tamburo da 1.500 mm
741
anno LXVIII 6 giugno 2020
TRUCK&ALLESTIMENTI ALLA GUIDA DEL NUOVO DAF CF 8X4

NUOVA GAMMA TESTATE TRINCIANTI
NUOVA EDIZIONE IN
AGGIORNAMENTO
Guida CAVE d’Italia
Un manuale dedicato ai siti autorizzati con l’ubicazione e i dati
della società esercente e la tipologia del materiale estratto
La guida comprende
n le cave dei materiali di origine estrattiva
n i produttori di bitumi
n i produttori di calcestruzzo
La guida è consultabile anche sul sito
www.guidacaveditalia.it
Per maggiori informazioni o prenotazioni di spazi personalizzati marketing@fiaccola.it | Tel. 02 89421350
Casa Editrice la fiaccola srl

ISSN: 0010 - 9665
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
costruzioni
rivistacostruzioni
Fondato nel 1952
da Giuseppe Saronni
09
Attualità&Prodotti
ATTREZZATURE
6 Più preciso
Bobcat lancia una stendi asfalto
FIERE
7 Nuove date
Geofluid slitta a maggio 2021
SICIREZZA STRADALE
8 Una manovra più Flex
L’occhio laterale di Brigade
AZIENDE
9 Il battesimo del fuoco
Cometto per il ponte Filstal
PNEUMATICI
10 La prima volta è quella giusta
La rotta intrapresa
da CEAT Specialty Tyres
WALKAROUND
Il nuovo
mini Yanmar
ViO23-6
cambia
le carte
22 in tavola
60 84
COSTRUTTORI ONLINE
12 Una vista sul web
Il mondo del sollevamento persone
visto tramite i prodotti presentati
in rete. Analisi dei siti principali
Macchine&Componenti
IMPRESE
58 Esperienza secolare
La Umberto Scarlatta Costruzioni
ha rinnovato buona parte del suo
parco macchine con Canziani
ATTREZZATURE IDRAULICHE
60 La selezione fà la qualità
La forza dei selezionatori Cangini
MARTELLI DEMOLITORI E CESOIE
62 La nuova demolizione
Le molte novità Indeco per rispondere
a un mercato globale
Riciclaggio&Demolizione
FRESATRICI
68 Oltre i limiti delle altre
La PL1500 di Simex stupisce
con un tamburo da 1.500 mm.
Diversi i brevetti registrati per questa
attrezzatura da record
ROBOT
74 Nei mondi microscopici
Le qualità del nuovo Brokk 110
ridanno energia al territorio
DECOMMISSIONING
78 La competenza
nata in cantiere
Ecoinerti per la demolizione di una
porzione della storica VM Motori
MACCHINE DEMOLITION
84 Una Felice intuizione
La società lecchese Attività
di Recupero utilizza da oltre 10 anni
un Sennebogen 835 cingolato
con braccio da 18 metri
WALKAROUND 40
L’Hitachi ZX350LCN-7
migliora ulteriormente
l’idraulica! Ma anche
la cabina, il monitor...
90
SELEZIONE
89 Rottami DOCG
Rimuovere il magnesio dall'alluminio
è possibile. Con Tomra
Cave&Calcestruzzo
POMPE AUTOCARRATE
90 Un nuovo volto di Milano
Una autocarrata Sermac 6RZ56,
contribuisce a creare “la città
giardino” a sud-ovest di Milano
ATECAP
95 Infrastrutture
per il rilancio del Paese
Le azioni necessarie per restituire
alla nazione costruzioni sicure
Sollevamento&Noleggio
SANIFICAZIONE
96 Un noleggio sano e sicuro
Le misure adottate da Nacanco Nove
96
PROSSIMAMENTE
102
CONTROLLO REMOTO
98 Connessi e nuovissimi
Con HiConnect Premium, Hiab affina
e rafforza i sistemi di connettività
SOFTWARE
100 I vantaggi del virtuale
JLG presenta tre strumenti che
limano le distanze tra reale e virtuale
PIATTAFORME AEREE
102 Le risorse in poco spazio
Le nuove CTE ZED 23.3 JHN
e ZED 25 HN puntano sul compatto
Provati per Voi
SEMIRIMORCHI
104 Per pale eoliche XXL
Il semirimorchio a pianale alto
WingMAX di Faymonville
DAF CF 530 FAD 8X4
106 L’olandese palestrato
Motore Mx 13 da 530 Cv e cambio
automatizzato ZF TraXon con
software per impieghi cantieristici
per il mezzo d’opera DAF
costruzioniweb.com
Uno dei protagonisti
del prossimo numero
di Costruzioni sarà
l’escavatore cingolato
CX490D di CASE
CONSTRUCTION
EQUPMENT in versione
Stage V. Lo abbiamo
analizzato staticamente
e poi lo abbiamo seguito
al lavoro impegnato
nell’estrazione
di pietra di Luserna.
741 6 GIUGNO 2020
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Edvige Saronni
lsaronni@fiaccola.it
DIRETTORE EDITORIALE
Matthieu Colombo
mcolombo@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
Fabrizio Parati
fparati@fiaccola.it
REDAZIONE
Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni
costruzioni@fiaccola.it
COLLABORATORI
Marco Colombo, Damiano Diotti, Antonio Fargas,
Gianenrico Griffini (responsabile sezione veicoli
e allestimenti), Eliana Puccio, Isabella Visentin
SEGRETERIA
Ornella Oldani
ooldani@fiaccola.it
IMPAGINAZIONE
Studio Grafico Page
AMMINISTRAZIONE
Margherita Russo
amministrazione@fiaccola.it
ABBONAMENTI
Mariana Serci
abbonamenti@fiaccola.it
TRAFFICO E PUBBLICITÀ
Laura Croci
marketing@fiaccola.it
MARKETING E PUBBLICITÀ
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO
slevada@fiaccola.it
Corrado Serra
cserra@fiaccola.it
AGENTI
Giorgio Casotto
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,
Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)
Mensile - LO/CONV/059/2010
Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
STAMPA
Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA
N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150
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abb. annuo Italia Euro 90,00
abb. annuo Estero Euro 200,00
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una copia Estero Euro 16,00
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Unione Costruttori Italiani
di Macchine per Cantieri Edili,
Stradali, Minerari e Affini
Casa Editrice
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20123 Milano
Via Conca del Naviglio, 37
Tel. +39 02 89421350
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Questo periodico è
associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana:
numero di iscrizione 14440
COSTRUZIONIWEB.COM

C 30/06/20 16:33 Pagina 1
n
Passiamo alla lente
il nuovo mini
girosagoma con carro
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escavatore cingolato
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&Demolizione
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Partner
II Cop canginibenne.com
1 cgt.it
I Cop daftrucks.it
7 eberspaecher.it
11 generacmobile.com
21 jcb.com
5 scaispa.com
17 sovatec.it
IL NUOVO YANMAR
ViO23-6
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
WALKAROUND WALKAROUND
TUTTO SULLO
ZX350-7 HITACHI
LA NUOVA SIMEX
PL1500
741
anno LXVIII 6 giugno 2020
TRUCK&ALLESTIMENTI ALLA GUIDA DEL NUOVO DAF CF 8X4
n Costruzioni ha recentemente provato
nelle Cave Merlini situate a Sud Ovest
di Milano il cava cantiere 8x4 DAF CF
530 FAD (vedi pagina 106). Potenza e
coppia esuberanti e un cambio automatizzato
veloce e reattivo, anche per
merito di un software studiato espressamente
per impieghi off-road. I primi
due assali sono da 9 tonnellate, mentre
il tandem HR 1670 T è caratterizzato da
una massa massima tecnicamente ammessa
di 16 + 16 tonnellate (ridotta a
13 + 13 tonnellate per motivi legislativi).
IN COPERTINA
89 ecoinerti.com
IV Cop volvoce.it
DAF Veicoli Industriali SpA
Via del Bosco Rinnovato, 8
20090 Assago Milanofiori (MI)
Tel. +39 02 48429.1
Fax +31 (0)40 2155481
www.daftrucks.it
Aziende citate
A
Airo.....................................12
Almac.................................13
Attività di Recupero...........85
B
Barin...................................13
Bobcat..................................6
Bravi Platforms..................15
Brigade Elettronica..............8
Brokk..................................74
C
Cadore Asfalti....................75
Cangini...............................60
Cantoni ............................110
Canziani Macchine............59
Ceat Specialty ...................10
Cela ....................................13
Cesaro Mac Import ...........85
Cmc Lift .............................15
Cometto ...............................9
Cormidi ..............................13
Cte....................................102
D
Daf ...................................106
E
Easy Lift .............................14
Ecoinerti.............................78
Elevah ................................15
F
Falcon Lifts........................14
Faymonville .....................104
G
Genie Lift ...........................16
Gsr......................................16
H
Haulotte .............................16
Hiab....................................98
Hinowa...............................16
Hitachi .........................40, 80
Holland Lift ........................14
I
Imer Group.........................14
Indeco ................................62
Isoli.....................................17
J
Jcb .....................................17
Jlg ..............................18, 100
M
MM Service & S.A.F...........91
Manitou..............................18
Mantovanibenne ...............81
N
Nacanco Nove...................96
O
Officine Comet ..................18
Oil Steel..............................18
P
Pagliero..............................19
Palazzani ...........................19
Palfinger Platforms Italy...19
Platform Basket ................19
R
Ruthmann ..........................15
S
Scai ....................................81
Sennebogen ......................84
Sermac...............................90
Simex .................................68
Sky Jack.............................20
Snorkel Lifts ......................20
Socage...............................20
T
Teupen ...............................20
Tomra.................................89
Trio Strade .........................69
U
Umberto Scarlatta
Costruzioni ........................58
V
VM Motori..........................78
Volvo ..................................81
Y
Yanmar.........................22, 59
[4] giugno 2020 Costruzioni

Attualità&Prodotti
Attrezzature
Più preciso
Bobcat ha lanciato un nuovo prodotto
utilizzato per stendere asfalto e altri materiali
per realizzare marciapiedi, allargare e
riparare strade, riempire e ricoprire trincee
debba passare sopra il
materiale steso,
garantendo così una
finitura più precisa e
uniforme. Ha un peso
operativo di 675 kg e una
larghezza operativa
standard di 190 cm o,
come opzione, di 196 cm.
alta portata (H)], è facile
da montare grazie al
sistema di aggancio Bob-
Tach. Lo stendi asfalto
amplia il portfolio di
accessori per lavori
stradali Bobcat, che
include frese,
scavacanali a disco,
Fiere
Nuove date
n Geofluid si farà, ma nel 2021 Piacenza Expo
posticipa la nuova edizione che, per questioni
di sicurezza, si svolgerà dal 19 al 22 maggio
presso il centro fieristico di Piacenza.
La scelta ha tenuto conto delle indicazioni
pervenute dagli espositori, dalle opportunità
offerte dai calendari fieristici internazionali e
dalle disponibilità della struttura. Periodo
ideale per il format di Geofluid, che contempla
una prestigiosa e ampia area espositiva
esterna. Il tema dell’emergenza sanitaria ha
influito nel prendere questa decisione per un
salone che nell’ultima edizione ha registrato
oltre 11.000 visitatori professionali provenienti
da ben 86 paesi esteri. L’edizione 2021 si
appresta ad essere momento importante per il
settore delle perforazioni, delle fondazioni dei
lavori nel sottosuolo. Verranno mantenuti i
principali comparti come Geotech, Geotunnel,
Geocontrol, Nodig, Geotermia. A questi
verranno affiancate delle iniziative divulgative
sulla fase di transizione energetica.Tra le
novità una directory merceologica on line in
grado di fornire maggiori informazioni e
riferimenti sugli espositori per i prossimi due
anni. Nel 2021 la fiera attende oltre 280
espositori diretti per un’edizione che vedrà
coinvolto tutto il territorio al fine di offrire una
esperienza fieristica completa alle aziende
partecipanti e ai visitatori professionali.
www.geofluid.it
Bobcat ha ampliato
il suo portfolio di
prodotti per i lavori
stradali lanciando un
nuovo accessorio stendi
asfalto e materiale di
risulta, per venir incontro
alle crescenti esigenze
nella costruzione e
manutenzione di strade
in Europa, Medio Oriente
e Africa (regione EMEA).
Il nuovo accessorio
stendi asfalto e materiale
di risulta può essere
montato su tutte le
minipale gommate: dal
modello S450 al modello
S850/H; su tutte le
minipale cingolate,
inclusi i modelli T450,
T590/H, T650/H, T770/H
e T870/H, e sulla
minipala a quattro ruote
sterzanti A770/H.
Funziona in maniera
rapida ed efficiente e può
essere utilizzato per
stendere asfalto e altri
materiali per realizzare
marciapiedi, allargare e
riparare strade, riempire
e ricoprire trincee e
posare sottostrati.
Grazie alla propria
funzione off-set, il nuovo
accessorio Bobcat
consente di stendere
asfalto senza che la pala
Montato sulle pale
compatte Bobcat, questo
nuovo accessorio ha una
velocità di lavoro media
di 50-120 m/min,
richiedendo una portata
d'olio di 45 l/min e una
pressione operativa di
250 bar. Progettato per
essere utilizzato con
le pale compatte
dotate di kit di
comando
accessorio [di
serie sulle
macchine ad
livellatrici, spazzoloni e
spazzole, che sono solo
una parte delle più di 100
famiglie di accessori che
garantiscono versatilità,
produttività ed efficacia
in un’ampia gamma di
applicazioni.
www.bobcat.com
Il nuovo
accessorio
è veloce
e facile
da montare.
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DAL PROGETTO AL TEST: IL VOSTRO CLIMA SU MISURA
Al
[6] giugno 2020 Costruzioni
A WORLD OF COMFORT
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Attualità&Prodotti
Sciurezza stradale
Una manovra più Flex
Brigade Elettronica ha realizzato un nuovo
sistema per la rilevazione istantanea
di ostacoli e, soprattutto, di ciclisti e pedoni,
spesso non visti nel lato passeggero
Brigade Elettronica
ha lanciato un
nuovo prodotto.
Si tratta di SideScan Flex,
sistema di 4 sensori
laterali a ultrasuoni molto
importante per quel che
riguarda la rilevazione
istantanea di ostacoli e,
soprattutto, di ciclisti e
pedoni, che il più delle
volte non vengono visti
nel lato passeggero. Un
sistema di sicurezza
apprezzato da chi si trova
ad operare in centri
urbani o con una forte
presenza di passanti.
SideScan®Flex consente
Aziende
Il battesimo del fuoco
Con un’altezza
di 85 m, sarà
il terzo ponte
ferroviario più alto della
Germania. L'opera si
propone di migliorare il
collegamento ferroviario
ICE (Intercity Express)
Stoccarda-Ulm.
Se tutto dovesse procede
secondo i piani, i lavori
saranno completati nel
corso del 2022.
Entra così in gioco la
professionalità di
Cometto e MSPE della
società Wiesbauer, che
L’azienda Cometto è impiegata, in Germania,
nel cantiere per la realizzazione del Ponte
Filstal. I lavori, se tutto dovesse procedere
secondo i piani, termineranno nel 2022
hanno avuto qui il loro
battesimo di fuoco.
L’imponente opera edile,
che sarà a doppio binario
dopo la sua ultimazione,
si erge nei pressi di
Mühlhausen im Täle.
È realizzata da ARGE
Max Bögl/Porr.
Con una lunghezza totale
di 485 m è l’opera edile
più grande della società
Deutschen Bahn AG su
questo nuovo tratto ICE,
dopo la nuova stazione
centrale di Stoccarda.
A partire dal 2022, qui
sfrecceranno i treni
dell’alta velocità a 250
km/h in appena sette
secondi.
Nella costruzione
trasporto, si è provveduto
ad eseguire i calcoli
considerando le velocità
del vento pari a 36 km/h,
72 km/h e, in caso di
temporale, anche di 100
km/h.“
Una novità per Wiesbauer
che si è dovuta attrezzare
quindi per la prima volta
nel settore dei semoventi,
affidandosi a Cometto.
A fine 2019, erano state
ordinate 20 linee di assi
SPMT con un carico per
asse pari a 48 t e due
power-pack da 202kW.
SideScan Flex permette
di scegliere tra 4
diverse configurazioni,
ognuna con differenti
distanze di rilevamento
e avvisatori sia acustici
sia visivi.
di scegliere tra 4
configurazioni, ognuna
con differenti distanze di
rilevamento ed avvisatori,
sia acustici sia visivi,
regolabili per adeguarsi
alle esigenze del
guidatore. È dotato di un
raggio di rilevamento
maggiore, fino a 2,5 m,
ben un metro in più della
versione base, e diverse
funzioni utili per
alleggerire lo stress degli
autisti: dalla modalità
Environment Learning,
che impedisce i falsi
allarmi causati dalle
attrezzature ausiliarie
della macchina nei primi
100 cm dell’area di
rilevamento, a dei trigger,
che attivano altri sistemi
di sicurezza quando
viene rilevato un ciclista o
un pedone, ad esempio
telecamere laterali,
allarmi esterni e luci
addizionali,
piuttosto che dispositivi
di registrazione (MDR).
Il sistema prevede anche
la Funzione Mute,
indispensabile per non
sovraccaricare l’autista di
allarmi continui, spesso
fastidiosi e che
potrebbero diminuire
l’attenzione di chi guida. Il
segnalatore acustico si
disinnesta dopo 4 secondi
se non rileva alcun
movimento dell’oggetto o
del veicolo individuati.
SideScan Flex può essere
personalizzato grazie a
modulo di velocità, che fa
in modo che il sistema
di rilevamento laterale
si attivi al di sotto di una
specifica velocità.
I sensori sono facili
da installare e sono in
linea con tutti i prodotti
Brigade, per elevata
qualità e affidabilità:
hanno una temperatura
di esercizio che va da
-30 a +80°C, resistono ad
una vibrazione meccanica
di 5G e a uno shock
meccanico di 10G. Sono
anche impermeabili fino
a IP68, mentre il modulo
di controllo fino
a IP69K.
brigade-electronics.com
dell’opera c’era anche il
tema flusso d’aria: un
flusso d’aria soffia
costantemente nella
valle, era, dunque, da
considerare anche il
tema vento. “E qui sono
entrati in gioco i nostri
ingegneri”, commenta
Joachim Kolb, Sales
Manager presso il
costruttore di semoventi
Cometto. “Per garantire la
stabilità in tutte le fasi del
Nonostante gli effetti
pesanti della pandemia
da coronavirus, i veicoli
sono stati consegnati
puntualmente, per
onorare l’importante
impiego sul ponte. “Qui
festeggiano il loro
battesimo del fuoco“,
afferma Jochen
Wiesbauer, mostrandosi
entusiasta delle nuove
potenzialità.
www.cometto.com
[8] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [9]

Attualità&Prodotti
Pneumatici
LA PRIMA VOLTA
È QUELLA BUONA
Dyutiman Chattopadhyay (Ceat Specialty)
spiega la strategia d’espansione dell’azienda
Testi di Isabella Visentin
Negli ultimi anni CEAT ha fatto parlare di sé. Con la formazione
della sussidiaria CEAT Specialty Ty-res Ltd
nel 2015, l'azienda indiana ha iniziato un nuovo corso
per potenziare la propria immagine e rafforzare la propria
attività con la produzione di pneumatici per l'agricoltura e per
macchinari destinati ad attività estrattive, movimento terra e
alla filiera delle costruzioni. A cosa si prepara CEAT di Mumbai,
fiore all'occhiello della RPG Enterprises con più di 15 milioni
di pneumatici prodotti all’anno, in termini di sviluppo del prodotto?
Dyutiman Chattopadhyay, vice presidente dei dipartimenti
R&S e Tecnologie presso CEAT Specialty, delinea le
strategie dell'azienda, che vanta un'esperienza di 95 anni nella
produzione di pneumatici e una leadership lunga e consolidata
nel mercato indiano.
Per quali ragioni CEAT Specialty ha deciso di entrare
in tecnologie e categorie di nicchia e quali
novità verranno apportate con l'introduzione dei
nuovi prodotti?
La necessità di potenziare la produttività agricola per gli stessi
terreni coltivabili ha portato all'invenzione di nuove tecniche
e macchinari agricoli. Gli ultimi in particolare sono diventati
più grandi, più veloci e più efficienti, soprattutto grazie
allo pneumatico. CEAT Specialty sta sviluppando pneumatici
per questo settore di nicchia, altamente tecnologizzato.
I nostri punti di forza nella ricerca e sviluppo ci rendono certi
della qualità e del prezzo competitivo del nostro prodotto
in questo settore. A questo scopo prevediamo di aggiungere
nuovi prodotti dedicati alla fascia premium di questa filiera.
Questi includono pneumatici IF e VF per trattori e irroratrici,
pneumatici per trattori a potenza elevata (230+ kW),
[10] giugno 2020 Costruzioni
radiali con cinghie d'acciaio per mietitrici, pneumatici di flottazione
con cinghie d'acciaio ad alta velocità per asfalto e terreno,
pneumatici con cinghie d'acciaio industriali e agroindustriali
e pneumatici di grandi dimensioni per irroratrici che
si adattino a cerchi di dimensioni fino a 54 pollici.
Come si completa la gamma di pneumatici agricoli
diagonali?
Dal momento che il settore agricolo predilige i radiali, il mercato
degli pneumatici incrociati e diagonali continua a diminuire:
i radiali infatti offrono una compattazione minore e una
durata superiore, che porta a una maggiore produttività. Ad
ogni modo, ci sono dei settori, quali trattori a bassa potenza
e altri mezzi, per cui gli agricoltori continuano a preferire i
più convenienti pneumatici diagonali, afferma il signor
Chattopadhyay.
CEAT ha sempre offerto una gamma completa di diagonali
per le ruote posteriori e anteriori dei trattori, per la flottazione
e per il ramo agroindustriale. Tuttavia, ci sono state delle
mancanze nella nostra offerta per mezzi agricoli e skid
steer a cui cercheremo di porre rimedio.
Questo significa che CEAT sarà in grado di offrire
prodotti per soddisfare le esigenze di qualsiasi
agricoltore, dalla piccola azienda di bestiame
alla grande azienda agricola?
Sì. Adesso CEAT è in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi
agricoltore: dagli pneumatici per mezzi di piccole dimensioni
ai trattori da 370 kW, e per altri macchinari più
sofisticati.
La geometria unica dei nostri rilievi, la costruzione e la com-
posizione dei nostri prodotti garantiscono una maggiore trazione,
una migliore tenuta su strada e una minore compattazione
del terreno rispetto alla concorrenza. Queste saranno
le qualità non solo dei prodotti di gamma medio alta, ma
anche dei prodotti base per trattori a bassa potenza.
Cosa differenzia gli pneumatici CEAT dagli altri
presenti sul mercato?
CEAT crede nell'importanza di offrire in ciascun settore i
'migliori prodotti della categoria' ai propri clienti.
Il nostro esclusivo design basato sul CTR (CTR: bassa compattazione,
alta trazione e alta tenuta su strada), conferisce
agli pneumatici CEAT prestazioni superiori rispetto agli
altri presenti sul mercato.
Abbiamo un programma di sviluppo molto avanzato, in cui
ogni nuovo prodotto viene sottoposto a test molto rigo-
rosi. Ogni test è composto da diversi "stadi", che vanno dalla
simulazione al computer tramite l'analisi degli elementi
finiti al collaudo rigoroso di prototipi e pneumatici dimostrativi.
Ciò garantisce la massima qualità dei prodotti lanciati
sul mercato, in linea con il principio CEAT 'la prima volta
è quella buona'.
Cosa si intende per centralità del cliente e in che
modo CEAT mette il cliente al centro dello sviluppo
degli pneumatici?
Per noi centralità del cliente significa compiacere i clienti con
prodotti e servizi di massima qualità a un prezzo accessibile.
Lo sviluppo di qualsiasi nuovo prodotto/categoria presso
CEAT comincia con 'l'analisi della clientela'. I team di R&S e
marketing effettuano analisi dettagliate per comprendere la
'voce del cliente', che è il primo passo nel processo di design
del prodotto. Questa analisi è molto meticolosa e i requisiti
fondamentali delle richieste avanzate da tutti i clienti vengono
incorporati durante la fase di progettazione.
In cosa si distingue la centralità del cliente di
CEAT rispetto a quella di altri produttori?
L'alto coinvolgimento dei clienti, l'educazione alla clientela,
la rapida soluzione dei reclami e il continuo miglioramento
dei prodotti sono solo alcuni degli elementi principali grazie
ai quali conquistiamo la preziosa fiducia dei nostri clienti.
ceatspecialty.com

Attualità&Prodotti
Costruttori online
UNA VISTA
SUL WEB
Testi di Eliana Puccio
La nostra analisi
di 31siti attivi
nel mondo delle
macchine
destinate
al sollevamento.
Abbiamo tenuto
conto del giusto
equilibrio,
che dovrebbe
esserci, tra testo
e immagini.
E ci siamo
soffermati,
con particolare
attenzione,
sull’aspetto
grafico,
funzionale
e social
Entrambi i social sono
funzionanti e spesso
personalizzati per le
varie occasioni: dalle
fiere alle foto in
barin.it
cantiere ai video per
presentare un nuovo
prodotto.
Troviamo le icone
anche sul sito.
NAVIGAZIONE
Carina e utile la funzione “configura la tua Almac” che
consente di scegliere i colori e l’equipaggiamento.
t
NAVIGAZIONE
Homepage molto minimal. Poche sezioni ma buone.
Schede tecniche esaustive.
Regolarmente aggiornati
con foto di macchine
al lavoro condivise
contemporaneamente
su entrambi i social.
Talvolta personalizzate
a mo’ di fumetto. Ottima
strategia di marketing.
NAVIGAZIONE
Si risparmia sullo spazio dedicato alle sezioni relegate
sotto la voce “menù”, per lasciare spazio alle immagini,
quasi da far sembrare il sito un’intera fotogallery.
t
t
GRAFICA
Semplice e lineare. Nessuna slideshow né foto
accattivanti in apertura, ma un’immagine fissa con strillo.
Facebook costantemente
aggiornato con immagini
e video. Bellissima, tra
t
l’altro, la foto di
copertina. Instagram
esiste ma non utilizzato.
GRAFICA
Interessante e dà un senso di interattività lo slideshow in
apertura con i video di prodotti.
t
almac-italia.com
cela.it
GRAFICA
La struttura della homepage è molto schematica e dà un
senso di ordine con particolare risalto sui contenuti essenziali.
t
t
airo.com
NAVIGAZIONE
Navigazione molto intuitiva e chiara. Grazie alla perfetta
distribuzione dei contenuti sul sito che consente a chi vi
naviga di trovare facilmente ciò che cerca.
[12] giugno 2020 Costruzioni
t
Facebook e Instagram
poco utilizzati.
Probabilmente l’azienda
deve ancora ingranare
la marcia e investire sui
contenuti social.
Anche perché la
struttura del sito web
promette abbastanza
bene.
GRAFICA
Il sito è nuovo, fatto bene e con immagini ad alta qualità.
Ottimo bilanciamento tra testo e immagini.
Bello il layout complessivo, soprattutto della home page.
t
cormidi.com
t
GRAFICA
Graficamente soddisfacente. Ad accoglierci una bella foto
di tutto il team Cormidi che illumina la home.
Facebook e instagram
valorizzati con contenuti
originali, specialmente
sono tanti i video di
macchine all’opera in
diverse parti del mondo.
Anche il canale IG TV
merita parecchia
attenzione. Suggeriamo
di continuare così.
NAVIGAZIONE
Sito scorrevole e ben confenzionato. Apprezziamo
in particolare la cura dedicata alla prima pagina che
spiega i contenuti nei minimi dettagli.
Costruzioni giugno 2020 [13]

Attualità&Prodotti
Costruttori online
t
easy-lift.com
NAVIGAZIONE
Il sito contiene tutte le informazioni e schede tecniche
necessarie dei prodotti, con tanto di news e mappa.
t
Facebook è molto
curato. I post sono
condivisi sia in inglese
sia in italiano. Sono
principalmente foto e
video di macchine
e operatori all’opera.
Instagram è per
il momento assente.
Peccato.
GRAFICA
Un video di operatori a lavoro apre la homepage e cattura
subito la nostra attenzione. Sezioni in arancione?
L’azienda si avvale
esclusivamente
dell’utilizzo di Facebook
con tutte le novità
prodotto e le news
riguardanti l’azienda.
Il profilo Instagram non
esiste ancora.
NAVIGAZIONE
Abbastanza recente, forse troppo basico e c’è ancora
qualcosina da sistemare/aggiungere.
t
ruthmann.de
GRAFICA
Layout molto semplice, nessun particolare che cattura la
nostra attenzione. Si privilegia la funzionalità all’estetica.
t
Finalmente un sito con i
loghi dei social ben in
vista. Ci piace! Da
entrambi profili si evince
che l’azienda ha un
occhio di riguardo nei
confronti di Instagram
rispetto a Facebook.
t
t
t
t
Sia su Facebook sia su
Instagram vengono
pubblicati gli stessi
contenuti (più foto che
video) che l’azienda ama
personalizzare, dalle
fiere alle officine, agli
addetti ai lavori.
falconlifts.com
bravi-platforms.com
NAVIGAZIONE
Non manca proprio niente. Pure il Technical Sales Director,
Brian Falck Schmidt, ci mette la faccia sulla homepage.
GRAFICA
Grafica all’avanguardia e interattiva. Ci piace molto il poter
cliccare sulle immagini piuttosto che sulle parole.
NAVIGAZIONE
La cosa che ci colpisce di più è la particolarità del cursore
che rende il sito molto dinamico.
GRAFICA
Il rosso è il colore dominante che richiama il logo, insieme
alla scritta in bella vista e il video di presentazione.
t
t
Attualmente l’azienda
non investe sui social.
Entrambi profili sono
esistenti ma non
aggiornati come ci
aspettavamo. Assente il
collegamento ai social
persino sul sito.
Sul sito troviamo con
piacere entrambi i loghi
dei due social. Si vede
che c’è molto interesse
nella cura delle foto.
Su IG l’azienda raggruppa
le immagini nelle storie
in base ai modelli.
t
t
hollandlift.com/nl
cmclift.com
NAVIGAZIONE
Essenziale, ordinato ed esaustivo. Ci piace molto il video
in alto a destra che presenta l’azienda.
GRAFICA
In apertura slideshow con immagini emozionali. Interessante
anche l’alternarsi dei colori blu/verde per le sezioni.
NAVIGAZIONE
Molto carina e utile l’opzione “scopri le piattaforme CMC”.
Ogni sezione è sviluppata in maniera lineare.
GRAFICA
La home page è ben strutturata. Le immagini, ad alta
risoluzione, sono le vere protagoniste.
Dopo aver appurato
che instagram non
esiste, apprezziamo
invece la gestione dei
contenuti sull’altro
social per noi
fondamentale:
Facebook.
Super il video nella
copertina della pagina.
NAVIGAZIONE
Anche qui troviamo le varie sezioni disposte in una sorta
di slalom interattivo sotto la voce “menù” che rende più
composta e meno confusionaria la navigazione.
t
imergroup.com
t
GRAFICA
Il verde acqua delle macchine Imer Group ravviva l’homepage,
a tratti con un tocco di giallo (suddivisione dei prodotti).
t
elevah.com
t
GRAFICA
Stile un pò retrò. Simpatica la scelta dei colori e dei disegni.
Non piace molto il mix di font diverse per la parte testuale.
Entrambi social attivi,
Facebook in particolare,
con condivisione di foto e
news che riguardano
l’azienda. Molto utile la
condivisione di webinar
così da risultare più
accessibile agli utenti.
NAVIGAZIONE
Il sito è strutturato molto bene. Ci piace la funzione “guida
alla scelta della piattaforma” che consente di trovare
quello che cerchiamo sulla base di alcuni dettagli.
[14] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [15]

Costruttori online
t
genielift.com/it
NAVIGAZIONE
Carina la Biblioteca Genie che fornisce immagini digitali e
specifiche tecniche ad architetti e imprese di costruzione.
t
Per lo più immagini e
video delle macchine in
azione. Facebook un po’
più vivo rispetto a
Instagram. Carino il
video di presentazione
che troviamo nella
copertina di Facebook.
GRAFICA
La home page è per metà blu (come il colore delle macchine)
e metà bianca. Forse distoglie un po’ l’attenzione.
Isoli non ha mai mollato il
colpo nemmeno durante
il periodo di lockdown,
aggiornando
regolarmente la sua
pagina Facebook,
principalmente con foto
di prodotto.
NAVIGAZIONE
Forma e contenuto sono perfettamente bilanciati.
Nelle varie sezioni troviamo tutto ciò che serve.
t
t
t
isoli.com
GRAFICA
L’azienda ha da poco rinnovato il suo look che si
caratterizza per la grafica accattivante. Il nero ci piace.
Estrosi, personalizzati,
e molto curati.
Su Facebook prevale la
condivisione di video in
t
cantiere, su Instagram
vengono condivisi alcuni
scatti di modelli colorati
e originali del marchio.
Entrambi social non
pervenuti.
t
gsrspa.it
t
jcb.com
NAVIGAZIONE
Semplice e ricercato, con poche e utili sezioni.
Parecchio esaustivo sulle schede tecniche dei prodotti.
GRAFICA
Immagini imponenti che dicono molto sul profilo forte e
deciso del marchio. Elegante il tessuto della piattaforma.
NAVIGAZIONE
Abbastanza semplice. Carina la decisione di
caratterizzare la parte dei “contatti”.
GRAFICA
Home page lineare senza particolari dettagli che
catturano la nostra attenzione.
t
haulotte.it
t
NAVIGAZIONE
Manca un pò di equilibrio. Una gestione delle informazioni
un pò caotica.
Sui social ci si
sbizzarisce un pò di più.
Li troviamo infatti molto
colorati, grazie a delle
bellissime immagini
di murales. Haulotte
si mette al servizio
della street art.
GRAFICA
Testo e immagini poco bilanciati sulla home page.
L’eccesso di testo appesantisce un pò l’occhio.
Apprezziamo molto
“Hinowa Community”, la
parte dedicata ai social
con loghi personalizzati.
Super attiva la pagina IG.
Ottima la scelta
di raggruppare-ordinare
le IG stories.
t
t
NAVIGAZIONE
Ci piace molto l’impostazione interattiva delle news in
prima pagina. Il numero delle sezioni dovrebbe essere
ridotto per non rischiare di sovraccaricare l’utente.
hinowa.com
GRAFICA
Colori e layout perfettamente equilibrati. Bella l’idea delle
frecce un po’ diverse dal solito nello slideshow in apertura.
[16] giugno 2020 Costruzioni

Attualità&Prodotti
Costruttori online
t
jlg.com
NAVIGAZIONE
Molto schematico e non particolarmente attrattivo. JLG
punta piuttosto sulla funzionalità ed efficienza.
t
JLG tiene molto alla
cura dei propri profili
social che aggiorna
costantemente. Sempre
ben graditi i tondini
(arancioni) delle
instagram stories,
suddivisi per categorie.
GRAFICA
L’apertura della home page lascia un po’ a desiderare
l’immagine che ci saremmo aspettati.
Nessun riferimento ai
social sul sito. La pagina
Facebook non esiste,
mentre Instagram
ha pochi post ma
molto carini.
NAVIGAZIONE
Complessivamente molto ordinato. Qualche sezione in
meno non farebbe male. Utili “usato” e “novità”.
t
pagliero.com
GRAFICA
Sito molto semplice e modesto nella grafica. In compenso
un video molto bello apre la home page.
t
Molto bello e futuristico
il video della copertina
di Facebook. Manitou
sceglie la piattaforma
flickr piuttosto che
Instagram per la
condivisione delle foto
dei propri prodotti.
t
t
t
palazzani.it
t
Facebook si
caratterizza per il video
di presentazione nella
copertina. Instagram,
invece, è molto
personalizzato da post
creati ad hoc dal team
Palazzani.
NAVIGAZIONE
Sul sito troviamo principalmente le schede tecniche dei
prodotti. Molto utili per chi vuole chiarirsi le idee.
manitou.com
GRAFICA
Qualità delle foto da revisionare. La home page è troppo
schematica: non amiamo molto i puntini ad elenco.
NAVIGAZIONE
Ci piace molto la pagina dedicata all’azienda che unisce
tradizione e attualità.
GRAFICA
La home page è chiara e coincisa, con un perfetto
equilibrio tra testo e immagini. Video in apertura forse no.
t
officinecomet.it/
t
Instagram aggiornato
raramente. Molto
interessante, e utile, la
sezione “Social Wall”,
uno spazio
completamente dedicato
ai post che condivide sui
propri social.
Facebook e Instagram
sempre sul pezzo e con
un pubblico ben
definito. Soprattutto per
quanto riguarda le IG
storie. Forse dovrebbero
inserire i loghi sul sito
dell’azienda.
t
palfingerplatformsitaly.it
t
NAVIGAZIONE
Tra tutte, quella dei prodotti è la sezione un pò più
originale per come è impostata.
GRAFICA
Lo schema grafico è molto minimal e non mira
a impressionare chi vi accede.
NAVIGAZIONE
Una leggera uniformità nella parte che interessa i prodotti
non guasterebbe. Utile la sezione “network”.
GRAFICA
I colori del tramonto uniti a una suggestiva immagine di
sfondo provocano l’effetto rilassante.
I social network non sono
al momento una
prerogativa su cui
puntare. Instagram
non esiste e Facebook
è aggiornato di rado.
t
oilsteel.com
t
t
platformbasket.com
t
Platform dà un volto ai
suoi social. Simpatica
l’idea delle IG TV con
dei mini video del
direttore commerciale.
Condivisioni frequenti
sulle IG stories con
contenuti a scopo
informativo, altri
promozionale.
NAVIGAZIONE
Un sito con dentro l’indispensabile. Ne più nè meno.
Le freccette dello slideshow principale un po’ nascoste.
GRAFICA
Il layout molto basico dà l’impressione di essere
incompleto.
NAVIGAZIONE
Curiosa la scelta di inserire le news in apertura, a mò di
magazine. Complessivamente ben curato.
GRAFICA
Troppi riquadri rischiano di stancare-confondere l’occhio
di chi vi naviga. Un pò di colore in più avrebbe smorzato.
[18] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [19]

NEW
140X - 150X | ESCAVATORI CINGOLATI X SERIES
Costruttori online
t
skyjack.com
NAVIGAZIONE
Contenuti ordinati ed esaustivi. Forse avrebbero dovuto
incorporare la voce menù con le singole sezioni.
t
Social ben in risalto sul
sito. Anche durante il
periodo di lockdown,
l’azienda non ha
abbassato la guardia
divertendosi molto nella
condivisione
di video e IG stories.
GRAFICA
Icone e testo perfettamente allineati. I loghi social in
risalto nella parte bassa danno un tocco di colore.
EXTREME PERFORMANCE
La pagina Instagram
è semiviva: non
è aggiornata da anni.
Al contrario, Facebook
troviamo post di ogni
genere, dai prodotti alle
fiere, ai video delle
macchine in cantiere.
t
t
snorkellifts.com
NAVIGAZIONE
Il disordine sulla home page che confonde la navigazione.
Carino il menù a tendina nero che risalta.
GRAFICA
Nessuna armonia tra testo e immagini incastrate un pò a
caso senza seguire una logica visiva.
t
socage.it
NAVIGAZIONE
Home page molto ordinata dove troviamo tutte le
informazioni che ci servono.
t
Impegno costante nella
condivisione di post sia
su Facebook sia su
Instagram. Scatti che
catturano spesso
il team dell’azienda
a lavoro, e post per
le varie occasioni.
GRAFICA
Nessun elemento grafico particolare. Eccetto la terza
slide che diventa un video.
Il profilo Instagram ha
due mesi di vita e
Facebook non è molto
utilizzato. Sul sito (tra
l’altro nuovo) troviamo
solo il collegamento
con IG. Si capisce già
che è il social preferito.
NAVIGAZIONE
Poche sezioni ma utili. Soprattutto per come sono
elaborate singolarmente. In particolare ci piace
quella dedicata all’azienda.
t
teupen.com
t
GRAFICA
I singoli riquadri, alcuni grigi, altri blu, confondono un pò
l’occhio. Sul fondo c’è un’eccessiva concentrazione di blu.
X Series è l’avanzata gamma di escavatori cingolati con cui JCB innalza il livello
per quanto riguarda il design ancora più robusto e duraturo, la produttività e le prestazioni
incrementate e con consumi ridotti, un maggiore comfort per l’operatore grazie alla cabina
CommandPlus ad alta visibilità, intervalli di manutenzione ridotti e una facilità d’uso senza
precedenti. I nuovi escavatori 140X e 150X consentono di adattare perfettamente le
prestazioni della macchina a qualsiasi applicazione e ambiente operativo. Ora puoi scegliere:
contatta il tuo rivenditore JCB e scopri la vera innovazione il cantiere. JCB è innovazione.
[20] giugno 2020 Costruzioni
JCB S.p.A. Via E. Fermi, 16 – 20090 Assago (MI) – marketing.italia@jcb.com
Telefono: +39 02 48866401
www.jcb.com

Macchine mezzi d’opera attrezzature
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Peso operativo canopy
Motore
Potenza netta
2,24 ton
3TNV76 PBV1
14,3 kW
di Matthieu Colombo
WALKAROUND
ViO 23-6

WALKAROUND di
Yanmar ViO23-6
1
Vero mini escavatore girosagoma,
anche con sottocarro retratto.
Scelta contro tendenza per Yanmar
che punta su un carro a larghezza
variabile da 1.380 a ben 1.550 mm
2
Modello di 6° generazione
progettato ex novo. Si inserisce
tra il ViO17U e il ViO27-6. Yanmar
definisce un nuovo rapporto
tra dimensioni e prestazioni
3 4
Idraulica Yanmar ViPPS
con sommatoria della portata
tra le pompe idrauliche. Il ViO23-6
stupisce per ritmo, movimenti
contemporanei e progressività
Motore 3 cilindri Yanmar ultra
collaudato, senza gestione
elettronica, ma Stage V grazie
all’accensione elettronica
che regola anche l’Eco mode
5
Linea idraulica ausiliaria
con comando proporzionale
controllabile dal joystick di serie
e regolabile a singolo o doppio
effetto manualmente
7
Macchina dotata di tecnologia
Gps/Gprs che permette di
monitorare a distanza posizione,
ore di lavoro e anomalie grazie
al nuovo Smart Assist Remote
9
Accessibilità meccanica notevole
per un mini escavatore
girosagoma. Cofani e pannelli
sono tutti in metallo
e si rimuovono rapidamente
6
8
A carro largo la macchina
ha una forza di sollevamento
laterale che permette prestazioni
elevate a 360°. La robusta lama
scatolata aiuta ulteriormente
Braccio e avambraccio robusti
con dettagli in fusione, tubazioni
idrauliche interne al braccio o
ben protette e tutti e tre i 3 cilindri
con protezioni integrali
10
Disponibile con cabina,
avambraccio lungo o corto,
zavorra supplementare, olio bio,
cingoli in acciaio e verniciatura
RAL monocolore o bitono.
Il nuovo Yanmar
ViO23-6 si inserisce
in gamma con grandi ambizioni.
Il carro allargabile incrementa la vocazione tutto
fare del nuovo mini, mentre la sua l’idraulica ViPPS
offre progressione e potenza a tutto tondo
100% MADE IN JAPAN
In Europa sono
assemblate la parte
cabina o quella canopy
per rispondere al CE.
[24] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [25]

Yanmar ViO23-6
3 sPECChIEttI
CoNvEssI
Fanno parte
dell’allestimento
standard per
elevare
la sicurezza
in ogni condizione.
Raggio di rotazione
frontale minimo 1.560 mm
(avambraccio da 1.150 mm)
L’Asso NELLA
MANICA
Il sottocarro
a larghezza variabile
regala al vio23-6
una marcia in più.
Larghezza massima 1.550 mm
1.380-1.550 MM
Rispetto
ai principali
concorrenti,
il ViO23-6 passa
in un istante
dal carro più
stretto di tutti
a quello più largo.
Tutte le tubazioni
sono protette
da spirale
metallica.
Sbalzo posteriore
torretta 690 mm
Nessun compromesso. Il ViO23-6 gira
davvero con la torretta in sagoma e realizza
scavi filomuro a destra e sinistra alla
perfezione. Il carro allargabile abbassa
il baricentro e incrementa molto la stabilità
100% girosagoma
a carro stretto
aNChe Se CON CabINa
Il nuovo 23-6 ruota
senza eccedere
la larghezza dei
cingoli, come gli
altri Yanmar della
gamma ViO,
e lo fa anche
in versione con
cabina caratterizzata
dalla porta
a battente sdoppiato.
LEvA DEDICAtA
A sinistra del sedile
c’è la leva per allargare
e stringere
il sottocarro.
Pratico e semplice.
VeraMeNte COMPattO
Non c’è punto della
torretta che oltrepassi
la larghezza minima
misurata ai cingoli.
Il cilindro di brandeggio
può sporgere, ma non
lo fa nemmeno
in posizione di scavo
filomuro a destra.
È una macchina ideale
in spazi ristretti.
[26] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [27]

Seconda velocità
Leva di sicurezza
P1
P4
P3
P2
Non gli manca mai il fiato
rICetta 100% MaDe IN JaPaN Il ViO23-6
stupisce per la grande armonia e potenza
che mantiene anche quando l’operatore
richiede tre azionamenti in contemporanea. È
merito dello schema ViPPS perfezionato da
Yanmar in anni di applicazioni movimento
terra e della qualità dei singoli componenti
idraulici tutti Made in Japan: distributore
Nabtesco, pompe Shimatsu e motore di
rotazione Eaton Industies Japan. I joystick
e il sistema proporzionale della linea aux
sono Bosch Rexroth made in Europe.
Yanmar ViO23-6
D
P1
P4 P3 P2
r
ECCo CoME FuNzIoNA IL viPPs
La sommatoria della portata idraulica
viPPs è ottenuta con la pompa
a portata fissa P3 sulla doppia pompa
P1-P2. Questo avviene quando la P3
non è impegnata per rotazione e lama.
Non lascia
e raddoppia
Lo schema Yanmar dei midi è qui declinato in scala
ViO23-6. È l’idraulica ViPPS con doppia pompa a portata
variabile e una a portata fissa che va in sommatoria
1
2
3
CON La SOMMatOrIa DeLLa POrtata È SeMPre PrONtO
L’idraulica ViPPS è ottimizzata per contenere
i consumi, ma senza perdere l’esclusiva sommatoria
della portata per i movimenti contemporanei.
IL MOtOre terMICO SuPPOrta SeMPre
La pompa doppia P1-P2 a portata variabile
è controllata con solenoidi che assicurano
una risposta pronta del motore (nuovo acceleratore
elettronico) evitando cali di giri indesiderati.
DIStrIbutOre NabteSCO VICINO aLLe POMPe
Il distributore idraulico è sotto ai piedi dell’operatore,
dal lato delle pompe idrauliche. Questa disposizione
riduce le perdite di carico idraulico grazie
a tubazioni corte e un limitato numero di giunzioni.
D
FINO a 63,6 LItrI/MIN
DI POrtata utILe
P1
P2
P3
P4
traSLazIONe Dx,
braCCIO e beNNa
traSLazIONe Sx,
braNDeggIO, PtO
e PeNetratOre
rOtazIONe, LaMa,
e raDDOPPIO
Su P1-P2
SerVOCOMaNDI
r
Serbatoio olio idraulico in metallo
ACCEssIbILItà
Per lavorare
sul distributore
idraulico
si possono aprire
il fianchetto
laterale sinistro
(giallo)
incernierato
e rimuovere
sia il profilo
frontale
della torretta
sia il pavimento
della cabina
in due pezzi
imbullonati.
Maxi filtro olio interno al serbatoio
LIvELLo oLIo DALL’EstErNo
Il serbatoio dell’olio idraulico
ha un indicatore di livello visibile anche
a cofani chiusi ed è montato più alto
di pompe e distributore (no cavitazioni).
Motore di rotazione Eaton Ind. Japan
r
[28] giugno 2020 Costruzioni

Yanmar ViO23-6
Doppio filtro gasolio con separatore, spurgo, spia impurità a monitor
e reinnesco con pompa elettrica
WALKAROUND di
L’autO IDLe DI SerIe,
Ma DISattIVabILe
Quando i manipolatori
restano inattivi per 4 secondi,
l’Auto Idle riporta il regime
motore al minimo. Il regime
si alza nuovamente, appena
si sfiorano i comandi.
Potenza Stage V
gaSOLIO DI QuaLItà La linea
di alimentazione del gasolio
è particolarmente curata.
Al primo filtro carburante
con vasca trasparente ne
segue un secondo con
separatore, testimone
galleggiante, rubinetto
di spurgo, sensore per
segnalare in cabina la
presenza di acqua e pompa
elettrica di reinnesco.
Spegni motore
d’emergenza
INIEzIoNE MECCANICA DIrEttA
Nonostante i limiti sulle emissioni Stage
V, in questa fascia di potenza non sono
necessarie tecnologie come common
rail o post trattamenti dei gas di scarico
complessi. Grande affidabilità.
Il collaudato 3 cilindri Yanmar 3tNV76PbVa da 1,11 litri è scelto da molti concorrenti
diretti. Questa è però la nuova versione da 14,3 kW netti a 2.400 giri/min con nuovo
sistema di iniezione e il controllo elettronico dell’acceleratore con auto idle
1
2
3
POteNza SILeNzIOSa
L’iniezione è sempre diretta,
ma grazie a nuovi componenti
permette una combustione migliore
(emissioni più basse) e contribuisce
ad abbassare la rumorosità.
La POteNza gIra baSSa
La coppia massima di 68,6 Nm
è raggiunta già a 1.800 giri/min.
La velocità media dei pistoni
di 6,83 m/s è sinonimo
di affidabilità.
CaMbIO OLIO a 500 Ore
L’intervallo di cambio olio motore
raddoppia grazie a superfici
radianti nuovamente proporzionate.
Il motore contribuisce
a contenere i costi di gestione
del nuovo ViO23-6.
sENsorE DI tEMPErAturA rEFrIgErANtE
Per evitare surriscaldamenti, il motore Yanmar
ha un sensore di temperatura che lavora sotto al vaso
d’espansione per individuare eventuali picchi
di temperatura e segnalarli a monitor.
aCCeNSIONe geStIta eLettrONICaMeNte
È la quadratura del cerchio.
Per ottimizzare la combustione e, per
conseguenza, bruciare al meglio
il combustibile e diminuire le emissioni
Yanmar non passa a una raffinata
(e costosa) gestione elettronica del
motore, ma introduce una gestione
della sola accensione (NGK, made
in Japan) e un acceleratore elettronico
(a destra) che tra l’altro consente anche
di gestire la funzione Auto Idle.
eFFICIeNza CarburaNte
Schiacciando questo tasto
il motore non sale più a 2.400
giri/min, anche mettendo
il potenziometrico al massimo,
ma si “ferma” a 2.200 giri/min.
In caso di applicazioni a basso
carico è interessante utilizzare
l’Eco Mode per contenere
sensibilmente i consumi.
Acceleratore elettronico
[30] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [31]

L’aria calda è espulsa
dal lato destro
ViO23-6
Sensore temperatura
olio idraulico
Sempre connesso
Ventola soffiante
tIPICO FLuSSO YaNMar Come gli
altri ViO, il nuovo 23-6 aspira
l’aria per il raffreddamento del
vano motore e superfici radianti
da una presa d’aria anteriore,
posta sulla base della torretta.
Il flusso raffredda nell’ordine:
distributore, pompe, motore
termico e scambiatori
di refrigerante e olio idraulico.
Anteriore torretta
vAso EsPANsIoNE ALto
La disposizione superiore
alla testata e in linea con
la parte più alta dei
radiatori scongiura
pericolose bolle d’aria
nell’impianto. Raffredda
sempre al meglio.
rEtE gPs/gPrs La centralina che
gestisce la trasmissione dati
è in posizione protetta e nascosta
ed è alimentata da batteria tampone.
SMartaSSISt reMOte DI SerIe
Tra le novità introdotte sul ViO23-6
c’è anche il sistema di connessione
in rete e trasmissione dati
battezzato SmartAssist Remote.
Il sistema permette
di visualizzare in tempo
reale, da smartphone
o Pc, i dati operativi della
macchina e serve per
monitorare la cronologia
di lavoro, le ore operative
(manutenzione) la posizione.
È inoltre una sicurezza in più
in caso di furto.
FuNzIoNE gEoFENCINg Il sistema
di monitoraggio Yanmar permette,
tra l’altro, di limitare l’area operativa
di ogni singola macchina.
gaSOLIO PLaStICO
Il serbatoio del
gasolio
è in plastica per
scongiurare
la corrosione sul
lungo termine.
Il bochettone
(dietro cofano
ghiuso a chiave)
ospita un maxi
filtro e all’esterno
c’è un pratico
sensore ottico
di livello.
Radiatore non imbullonato.
Supporti elastici sopra e sotto
ALEttE oNDuLAtE
Per incrementare l’efficienza,
oltre ad aumentare
la superficie radiante, sono
stati scelti scambiatori con
alette a s e non a pacchetto.
Questo disegno trattiene
anche meno impurità.
sgANCIo rAPIDo Per staccare la batteria
si tira il morsetto Quik Power azzurro
a sgancio rapido. se necessario, la batteria
si rimuove in pochi istanti.
sotto AL sEDILE
rimuovendo il vano porta
manuale si può regolare
la tensione della cinghia.
Vano fusibili con legenda

2 tAstI IN PIù La versione cabina
ha anche i pulsanti per ventola
e tergicristallo.
Tetto con fonoassorbente Ottimo tergicristallo a pantografo Tappeto “soft” in 2 pezzi
La cabina è oggetto
di un controllo di qualità
a monte dell’assemblaggio
sul corpo macchina.
Una presa 12V e 2 Usb
Yanmar ViO23-6
Disponibile con canopy o cabina
VINCe IL tettuCCIO Il ViO23-6
è un girosagoma ultra
compatto, ma ciononostante
è disponibile con cabina che ha
la porta che si apre in sagoma.
Se non si lavora in condizioni
climatiche proibitive,
la versione tettuccio è più
pratica e allestita a pari livello.
In ogni caso gli specchi
retrovisori sono tre e di ottima ANtIsCIvoLo EtErNo Per essere un mini ha un bello spazio per i piedi,
qualità. Il sedile Grammer
anche grazie al pavimento piatto (predisposizione al montaggio pedali).
La soglia d’ingresso è realizzata in fusione, ha un buon grip e non si consuma.
ammortizzato è di serie.
Braccioli regolabili
Sospensione meccanica di serie
Di buona memoria
MANCA SOLO IL COLORE La collaudata interfaccia lcd
Yanmar rileva sia informazioni come le scadenze delle
singole manutenzioni aggiornate a scalare in base alle
ore operative, sia una memoria della cronologia di
accensione della macchina che può essere
particolarmente utile per i noleggiatori. Già dalla
pagina “mensile” si vede quanto si è lavorato giorno
per giorno, poi il dettaglio tra mattina e pomeriggio!
INGRASSABILI
Lo sono le cerniere
della porta cabina.
CHIAVE UNICA La classica
chiave d’accensione apre
tutti i cofani. In tutto sono
tre soli blocchetti.
Porta telefono
Si vede da lontano
Il quadro è sempre ben
leggibile e si naviga con
i 5 pulsanti alla base.
Per ogni liquido e relativo
filtro è memorizzato
il tempo di sostituzione.
Tra i parametri memorizzati
anche l’olio di trasmissione
e il filtro dell’aria.
Il service ha anche
a disposizione dei parziali
di riferimento separati.
Dalla pagina mese si può
vedere se nei singoli giorni si è
lavorato mattina/pomeriggio.
Visualizzando la singola
giornata, si distinguono
le ore di lavoro in am/pm.
Nel caso siano installati dei
segnali acustici, si attivano
e disattivano facilmente.
[34] giugno 2020 Costruzioni

AVAMBRACCIO DA 950 O 1.150 MM
Yanmar ViO23-6
• PrOFONDItà SCaVO “COrtO”
• PrOFONDItà SCaVO “LuNgO”
2.450 mm
2.655 mm
trIMMEr
E ProPorzIoNALE
A richiesta
è possibile avere
anche la linea
idraulica per
l’attacco rapido,
ma anche quella
per montare
attrezzature
rotative
e con tilt.
WALKAROUND di
Elettrovalvola proporzionale Bosch Rexroth
LINea auSILIarIa PrOPOrzIONaLe DI SerIe
Capacità superiore
CaMbIa Le Carte IN taVOLa Grazie al carro
a larghezza variabile, scelta contro tendenza
per questa categoria di peso, il ViO23-6
definisce un nuovo rapporto tra dimensioni
e prestazioni. Più che le forze elevate,
sono il baricentro ribassato e la capacità
di sollevamento laterale a fare la differenza.
Tutti i componenti del braccio, 3 cilindri
e relative tubazioni incluse, sono protetti
e non temono contatti con elementi terzi.
LE PRESTAZIONI dEL NuOVO YANMAR ViO23-6 CANOPY
• FOrza DI StraPPO
• FOrza DI PeNetrazIONe
• FOrza DI PeNetrazIONe*
*Nota: penetratore da 1.150 mm, senza zavorra opzionale
1.750 daN
1.310 daN
1.060 daN
sottoCArro stroNg I motori di trazione Kayaba (made
in Japan) sono a due velocità con scalo della marcia automatico.
I cingoli sono larghi 250 mm, le ruote folle sono in fusione.
Ruota folle in fusione
• CaPaCItà SOLLeVaMeNtO LateraLe
Un potente faro
di lavoro a led
è montato
all’interno
del boomerang,
in testa al cilindro
di sollevamento.
a LaMa abbaSSata (950 MM)** 455 Kg
• CaPaCItà SOLLeVaMeNtO LateraLe
a LaMa gIù + zaVOrra OPt ** 515 Kg
Rulli a doppia flangia, più stabilità
rEsIstENtI I cilindri hanno teste
saldate per frizione (allineamento)
e durature guarnizioni di sfilo.
**Nota: carico a terra, raggio di 2,5 m, con kit sollevamento. Zavorra supplementare da 100 Kg.
Motori di trazione Kayaba
sINgoLo
E DoPPIo
EFFEtto
sull’anteriore
della torretta
è accessibile
il bypass
idraulico per
passare
da singolo
a doppio effetto
dell’impianto
ausiliario.
Tubazioni interne al braccio - visibilità su scavo
Lama scatolata allargabile
KIt SOLLeVaMeNtO DISPONIbILe
Tra le opzioni segnaliamo le valvole
anticaduta di sicurezza su braccio,
avambraccio e lama e l’allarme
acustico di sovraccarico che
permettono al ViO23-6 di sollevare
carichi in tutta sicurezza e, soprattutto,
a norma di legge. Tra le opzioni
segnaliamo la zavorra supplementare
da circa 100 Kg e, per applicazioni
speciali, i cingoli in acciaio che
abbassano ulteriormente il baricentro.
Forcella in fusione
1.320 MM Da CeNtrO raLLa
La lama è di tipo scatolato ed
è caratterizzata dalle pratiche
prolunghe laterali incernierate (non
si perdono). La struttura è robusta ed
è spinta da due longheroni (uniti
da traversa cilindrica). Il cilindro
di sollevamento ha lo stelo alto
e protetto. Le tubazioni idrauliche
del cilindro sono protette con
spirali di metallo e raccordate
a esterno carro.
Predisposto per attacco rapido
MoDuLArI
Tubazioni
a sezioni.
Facili
da sostituire.
[36] giugno 2020 Costruzioni

Yanmar ViO23-6
Canopy
Cabina
Lo Yanmar ViO23-6 in numeri
Peso OPERATIVO (cab) 2.245 (2.405)
Potenza netta
14,3
Motore Yanmar
3TNV76 PBVA1
Cilindrata
1,11
Cilindri
3
Alesaggio x corsa 76 x 82
Regime di taratura 2.400
Velocità del pistone 6,83
Valvole per cilindro 2
Distribuzione
convenzionale
Iniezione
diretta
Fasi d'iniezione
1
EGR controllo elettronico no
Trattamento gas di scarico n.d.
Alimentazione aria natural
Pompe
doppia var, + fix
Portata
2x21,6 +20,4
Regolazione pompa convenzionale
Distributore a cassetti convenzionale
Pressione
21
Profondità di scavo (lungo) 2450 (2.655)
Prof. plinto (lungo) 1.870 (2.080)
Dist. scavo a terra (lungo) 4.020 (4.220)
Altezza di carico (lungo) 2.570 (2.695)
Forza strappo
1.750
Forza penetrazione (lungo) 1.310 (1.060)
Velocità traslazione 2,2 - 4,2
Velocità rotazione torretta 10
Passo/lunghezza carro 10
Rulli d’appoggio
4
Larghezza sottocarro 1.380 var 1.550
Larghezza suole
250
Sbalzo posteriore torretta 690
Scavo disassato (sx-dx) 46° - 74°
Lungh. trasp. (lama ant.) 3.890 (3.910)
Altezza trasporto 2.420
Lama (W-H)
1.380 - 1.550 / 290
Sollevamento-abb. lama 355 - 335
Sbalzo lama
1.320
Batteria
1 x 36
Alternatore
40
Serbatoio gasolio 27,5
Sistema/serbatoio idraulico 40/25
Kg
kW
litri
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
mm
mm
mm
mm
daN
daN
km/h
giri/min
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Ah
A
litri
litri
yanmarconstruction.it
Come per le auto
eSteNSIONI DI garaNzIa Il ViO23-6
è garantito un anno, ma si possono
aggiungere differenti formule “Garanzia
Plus” per estendere la copertura completa
a 2 anni e 2.000 ore operative. Poi ci sono
garanzie complete o della sola catena
cinematica da 3 anni e 4.000 ore, 4 anni
e 5.000 ore, 5 anni e 6.000 ore.
INterVaLLI DI MaNuteNzIONe
• OLIO MOtOre e FILtrO 500 ore
• FILtrO gaSOLIO 500 ore
• FILtrO OLIO IDrauLICO 1.000 ore
• OLIO IDrauLICO 1.000 ore
• LIQuIDO reFrIgeraNte 2.000 ore
guarda
il canale ufficiale
di Yanmar
Construction europe
Ringraziamo per la collaborazione
la concessionaria
Yanmar Canziani Macchine
di Saronno (VA), l’impresa
Scarlatta umberto sas
Costruzioni di Vigliano Biellese (BI).
Heavy
Equipment
• Escavatori cingolati
• Escavatori gommati
• Caricatori cingolati
• Caricatori gommati
• Apripista
• Motolivellatrici
By
Casa Editrice la fiaccola srl
Aerial Work
Platforms
• Pantografi diesel e ibridi
• Pantografi elettrici
• Piattaforme autocarrate
• Ragni articolati
• Ragni telescopici
• Semoventi articolate diesel
• Semoventi articolate elettriche
• Semoventi Telescopiche
• Verticali a colonna
NEW
Compact
Equipment
• Mini e midi escavatori cingolati
• Mini e midi escavatori gommati
• Pale compatte gommate
• Pale compatte cingolate
• Terne a telaio rigido e articolato
• Sollevatori telescopici
• Sollevatori telescopici 360°
Bilingue
www.cm-db.eu

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Testi e foto tecniche di Matthieu Colombo
WALKAROUND
Peso
Motore Isuzu
Potenza
35-35,80 ton
6HK1X
202 kW

Hitachi ZX350 LCN-7
1
La settima generazione dello ZX350 LCN affina in modo
evidente l’esclusiva idraulica Trias. Migliorano poi l’esperienza
a bordo, l’interfaccia operatore e i consumi. È Stage V
Ha migliorato se stesso. L’idraulica
Hitachi fa un altro passo avanti
con nuove soluzioni di bypass,
pompe Trias di terza generazione
e gestione elettronica rivista
2
A pari produttività, rispetto al 350-6
i consumi calano dell’8% in Power
e del 9% in Eco. Merito delle nuove
logiche di controllo delle tre pompe
parallele disegnate da Hitachi
3
Tutta l’affidabilità del 6 cilindri
Isuzu, ma con combustione,
alimentazione e post trattamento
adeguati allo Stage V. Potenza
e coppia rimangono invariati
4
Scambiatori raggruppati in un solo
vano per essere raffreddati
da ventola singola tradizionale
e vano isolato dall’esterno con
sistema integrale di micro griglie
5
Innovativa analisi dell’Olio ConSite
che analizza in tempo reale
temperatura, densità, viscosità
cinetica e costante dielettrica
di olio motore e olio idraulico
6
Nuova cabina CRES 7 con struttura
Rops/Fops rinforzata grazie
a montanti di nuovo disegno.
Le griglie (frontale e superiore OPG
Level II) sono apribili e disponibili
7
Nuovo monitor lcd a colori che
migliora l’esperienza a bordo
e permette di monitorare e calibrare
ogni condizione operativa. Non
spariscono i comandi tradizionali
8
Visibilità migliorata. Sei luci a led di
serie, sistema di videocamere (3)
con visualizzazione Aerial Angle
a 270° è di serie. Il tergicristallo
pulisce il 192% del parabrezza!
9
Ergonomia ottimizzata. Oltre
al sedile Grammer riscaldato
e ammortizzato orizzontalmente,
ora si hanno le consolle sospese
con il sedile e regolabili in altezza
10
Il sistema di trasmissione dati
e monitoraggio ConSite è ora
fruibile anche da smartphone
tramite App. Il vostro ZX350-7 sarà
sempre sotto controllo
Costruzioni giugno 2020 [43]

Hitachi ZX350 LCN-7
-16% WALKAROUND
la nuova taratura eco riduce
la produttività del 5% rispetto alla
eco dei generazione 6, ma i consumi
calano del 16%. l’efficienza
è decisamente migliore.
Più precisione
ed efficienza
L’esclusiva idraulica Hitachi migliora ancora. Le pompe Trias III
di nuovo disegno hanno un nuovo controllo elettronico. A pari
produttività i consumi calano del 9% in Eco e dell’8% in Power
PoMPE AdATTIVE l’idraulica si chiama sempre trias, in ragione
delle tre pompe che lavorano in parallelo, ma è di terza
generazione. cambiano le componenti idrauliche con
in prima linea delle pompe ridisegnate, ma cambia
soprattutto la logica di controllo. l’elettronica gestisce
il piatto delle pompe prendendo a parametro anche
la posizione dei joystick in tempo reale. Questo permette
di ridurre il flusso di olio non utilizzato, solitamente in ritorno
al serbatoio. le tre pompe erogano quindi sempre il giusto.
se durante lo scavo il carico e la pressione diventano elevati,
l’elettronica riduce la portata della P3 al minimo
e massimizza le prestazioni di P1 e P2 migliorando così
l’efficienza rispetto agli Zaxis di sesta generazione.
Il controllo elettronIco del nuovo trIas III
rotazione classica il motore
da 12.000 danm di coppia massima
è lo stesso collaudato con la serie 6.
il valore è in linea con la media
di categoria, mentre la controllabilità
è superiore per progressione.
cilindrico, Protetto il serbatorio
dell’olio idraulico ha al suo interno
un filtro ad alte prestazioni che
intercetta le micro impurità.
a richiestà è disponibile un sensore
che segnala la presenza di anomalie.
CoNTroLLAbILITà LEggENdArIA
Il distributore è a centro aperto
e il circuito, come in passato,
prevede la rigenerazione
in abbassamento del braccio.
Merita attenzione la valvola
“interfaccia” (in foto a destra).
È soluzione che ottimizza
i differenti flussi tra pilotaggi
e pompe migliorando la risposta
dei manipolatori. Il sistema
Hitachi rileva la pressione dei
pilotaggi e triangola i dati con
il distributore e portata delle
pompe. È questo il segreto
della progressione e della
sensibilità che permette
di ottenere una potenza top
con un controllo assoluto.
Portata
e Pressione
le linee aux sono
regolabili
anche nella
pressione
d’esercizio per
tutelare impianto
e attrezzature
idrauliche stesse.
interfaccia esclusiva
il blocco qui sopra ottilizza
la fluidodinamica e grazie
a restringimenti realizzati ad hoc
assicura la massima controllabilità
e progressione dei movimenti
in ogni condizione. nonostante
l’avanzare dell’elettronica,
l’identità Hitachi è salva.
serbatoIo olIo ben Protetto
vano isolato le pompe sono
termicamente isolate dal motore
e dal modulo di post trattamento.
A sinistra, il filtro olio dei pilotaggi
e l’indicatore ottico di livello integrato
sul fianco del serbatoio cilindrico.
[44] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [45]

Hitachi ZX350 LCN-7
uguale
ma Stage V
Il sei cilindri Isuzu da 7,79 litri è lo stesso del
350 Serie 6 ma con iniettori rinforzati, nuovo
scambiatore Egr e filtro antiparticolato CSf
1
STESSA PoTENZA, PIù AffIdAbILITà
L’esperienza conta, sempre. Il già
affidabilissimo 6 cilindri Isuzu ottimizza
la combustione con teste dei pistoni
ridisegnate, iniettori rivestiti Diamond
Like Carbon (più resistenza e meno
attrito), nuovo Egr, canne dei cilindri
lavorate per opporre meno resistenza
a pari compressione. I kW sono sempre
202 a 1.900 giri/min e la coppia sempre
di 1.080 a 1.500 giri/min.
Vapori olio testata reimmessi a monte del turbo (circuito chiuso)
DOC 1 + CSF (antiparticolato) + iniezione di urea + SCR 1 + SCR 2 + DOC 2
PoST TrATTAMENTo CoMPLETo rispetto al 350 serie 6
compare un filtro antiparticolato csF per rientrare
negli standard stage v. la manutenzione (pulizia)
del filtro è prevista a ben 8.000 ore (sugli ZX 5-b era
4.500 h), mentre la sostituzione del filtro dell’impianto
scr è da pianificare a 4.500 ore.
Iniettore Urea
2
3
Turbo VgT Non due turbine in cascata
ma una maxi vgt lubrificata,
con intercooler per massimizzare,
statisticamente, l’affidabilità.
CoPPA dELL’oLIo ProfoNdISSIMA Grazie
a questo accorgimento e a una pompa
dell’olio dedicata, l’Isuzu da 7,8 litri rivela
la sua vocazione movimento terra.
Lo ZX350- 7 lavora con un’inclinazione
continua fino a ben 35°.
affidabile
isuzu sceglie
una turbina
a geometria
variabile per
distribuire
al meglio
la coppia lungo
tutto l’arco
d’erogazione.
Nuovo scambiatore Egr più resistente
evacuare ma non troPPo
Per essere efficienti, i sistemi
di trattamento dei gas di scarico
devono lavorare a temperature
elevate, ma senza compromettere
i componenti circostanti.
Vano post trattamento termicamente isolato
tutto a monitor
la macchina guida
l’operatore meno esperto
a eseguire le rigenerazioni.
Turbo a geometria variabile
5 minuti Per staccare
...la batteria. È la regola
d’oro per consentire lo
spurgo dell’impianto urea.
Coppa dell’olio profonda.
35° d’inclinazione continua
collaudato IMPIanto scr boscH denoXtronIc 2.0
SPIA roSSA si accende
mentre è in atto lo spurgo
dell’impianto di urea per
evitare cristallizzazioni.
È possibile staccare
le batterie per
manutenzione senza
resettare le centraline
della macchina.
[46] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [47]

la qualità dell’olio viaggia online
Hitachi ZX350 LCN-7
vertIcalI, su suPPortI elastIcI e tuttI nello stesso vano!
niente criccHe
Gli scambiatori
dello ZX350-7 sono
tutti montati su
supporti elastici
per consentire
dilatazioni
termiche
ed evitare che
le vibrazioni
compromettano
l’affidabilità degli
elementi.
oLIo CoNSITE Hitachi è l’unica casa
che offre tale tecnologia come
standard. Il sistema analizza in
tempo reale temperatura, densità,
viscosità cinetica e costante
dielettrica per prevenire
sensore
olio motore
on filter
anche la qualità
dell’olio motore
è monitorata
in tempo reale.
ossidazione, contaminazioni
e deterioramento della viscosità
di olio motore e olio idraulico.
segliendo lo ZX350-7 si porta
a casa il massimo della diagnostica
preventiva connessa.
sensore
olio
idraulico
È montato
sul gruppo
pompe.
gPs/gPrs
La centralina
(sopra) che assicura
la connessione
web è protetta
in cabina, mentre
l’antenna è protetta
all’interno del tetto
della cabina.
Ampio spazio nel vano dietro cabina
Vaso d’espansione più alto dei radiatori
singola e aspirante
IdroSTATICA TErMoCoNTroLLATA
con gli Zaxis serie 7 si torna alla
classica disposizione degli
scambiatori nel vano posteriore
sinistro della torretta in modo da
essere raffreddati da una singola
Sistema integrale di micro griglie
PomPa rifornimento gasolio fa parte
dell’allestimento di serie ed è presente un filtro
per il gasolio a monte del serbatoio.
un manometro indica l’intasamento del filtro.
ventola a 9 pale. Gli scambiatori di olio
idraulico, refrigerante motore e intercooler
sono verticali per favorire lo scambio
termodinamico. davanti a loro trovano
posto il condensatore del climatizzatore
e il radiatore del gasolio. Il vaso
d’espansione più alto del radiatore e della
testata motore previene ogni sorta
di surriscaldamento.
70 litri di urea a fronte di 630 litri
di gasolio. Il rifornimento di urea
si affettua dalla scala d’accesso della
torretta tenendo il corrimano.
Livello ottico urea
Monitoraggio da remoto, anche via app
TECNoLogIA CoNSITE E gLobAL e-SErVICE
la tecnologia per monitorare la produttività
delle macchine da miniera Hitachi si declina
a tutta la gamma. lo ZX350-7 trasmette
i propri dati operativi via Gprs o satellite
al server su cui risiede la piattaforma web
gratuita di monitoraggio e gestione dei dati
globaleservice.com.
elettronica
ben Protetta
L’Ecu motore e la Main
Control Unit sono
nel vano dietro cabina
(ben separato dalla
stessa), mentre
diagnostica, connessione
web, clima, Obd e quadro
fusibili sono alle spalle
dell’operatore in
ambiente pressurizzato.
si va dal monitoraggio delle ore operative,
dei consumi e della produttività alla
segnalazione di anomalie tecniche con
il nuovo ed esclusivo olio consite
e interventi di manutenzione da pianificare.
I clienti Hitachi possono poi attivare
il servizio di reportistica consite, ora
fruibile con applicazione per smartphone.
Costruzioni giugno 2020 [49]

Hitachi ZX350 LCN-7
visione moltePlice
Il nuovo software permette
di personalizzare le telecamere
visualizzate a monitor.
menu “Parallelo” Sei le
macro categorie per gestire
la macchina. Si naviga con
selettore rotativo.
nome e icone È possibile
memorizzare per nome e tipo
le attrezzature idrauliche
e le relative impostazioni.
Priorità braccio...
regolabile e memorizzabile in
base ad attrezzatura montata
e modalità operativa.
radio fm e dab di serie
È la prima macchina
movimento terra con
tecnologia DAB integrata.
bluetootH audio Proprio
come in auto, il sistema
multimedia si connette
ai differenti smartphone.
imPostazioni Il nuovo
sistema Hitachi permette
di personalizzare la gestione
della macchina.
cronologia Il software
memorizza modalità
operative, funzionalità
e storico delle attrezzature.
braccio Più o meno...
veloce! Si regola la reattività in
sollevamento di carichi pesanti
sia in Eco sia in Pwr Mode.
disattivata o auto
La priorità braccio può essere
inibita e può essere affidata
all’elettronica della macchina.
.
La voglia di guardarlo
La nuova interfaccia ha un monitor lcd a colori
ad alta risoluzione e un software intuitivo.
Ha il bluetooth audio e telecamere bird view
reattività Quando si lavora
con carico pesante
è possibile variare di più
o meno 3% la velocità.
vero climatizzatore
Lo ZX350-7 ha un sistema
di climatizzazione
automatico che
mantiele
la temperatura
richiesta e lavora
in base
all’irraggiamento
solare grazie
a un sensore
(nel tondo).
ogni singolo attrezzo
Il sistema arriva a calcolare
la media di utilizzo delle
attrezzature idrauliche.
dettaglio manutenzione
Le scadenze previste
a sistema sono ben 18. Anche
il filtro pilotaggi è monitorato.
indietro nel temPo
Non è indicata solo
la prossima manutenzione,
ma anche quella passata.
long life L’olio idraulico
si sostituisce a ben 5.000 ore
e la sua qualità è monitorata
costantemente.
E
S
P
ECo ModE Il regime motore è limitato
e per conseguenza anche la portata idraulica.
consumi giù anche del 16% rispetto ai serie 6.
STANdArd Il motore gira a 1.850 giri/min
e la portata idraulica massima è di 2 x 288
litri/min più 1 x 260 litri/min, più una pompa
a ingranaggi da 36 litri/min per i pilotaggi.
PowEr la potenza netta erogata arriva
a 202 kW netti erogati a 1.900 giri/min
per massimizzare le prestazioni con
un power boost automatico
da 10 secondi di pressione portata
a 38,0 MPa in luogo dei 34,3 standard.
NuoVo INdICATorE ECo È una barra composta
da dieci led verdi di differenti intensità che indicano
all’operatore, in tempo reale, l’efficienza carburante.
aerial angle di serie
lo zX350-7 ha di serie tre
telecamere e il software per
la visione posteriore a volo
d’uccello ampia 270°.
gli speciali fari a led
opacizzati in corrispondenza
delle telecamere assicurano
la massima visibilità
anche in notturna.
visualizzazione simil visualizzazione simil
analogica... Al centro della analogica... Al centro della
schermata principale, c’è una schermata principale, c’è una
livella sferica (azzurra) torno livella sferica (azzurra) torno
l’indicatore ECO varia d. l’indicatore ECO varia d.
4.500 e 9.000 ore Sono
gli intervalli di manutenzione
del filtro urea e del nuovo
modulo CSF antiparticolato.
TELECAMErE ProTETTE
E IN SAgoMA Il sistema di visione
a 270° aerial angle di Hitachi
è perfettamente integrato alla
macchina. oltre alla
visualizzazione bird view
è possibile visualizzare le diverse
inquadrature delle singole
telecamere, ma anche
assieme in differenti riquadri.
bidirezionale
La macchina invia dati relativi
a stato e manutenzione
e riceve segnalazioni service.
Promemoria controlli
Sono riassunti a video,
in sezioni, i differenti punti
di controllo giornalieri.
sPegnimento regolabile
L’operatore può regolare
il tempo d'azionamento dello
spegnimento motore.

Tettuccio oscurato al 100% Plexiglass azzurrato Tettuccio totalmente apribile
SoLo
71 db(A)
IN CAbINA
3 telecamere Protette...
affiancate da fari a led opachi
per ottimizzare la visibilità
notturna.
nuova cabIna cres 7 con MontantI scatolatI
SICurEZZA, ErgoNoMIA E VISIbILITà rispetto al 350 serie 6,
la cabina rops Fops è integralmente nuova e di generazione
cres 7. tutta la struttura perimetrale è ora realizzata
con scatolati più resistenti (ribaltamento fino a un peso
massimo di 39,8 t) e si distingue dalla precedente per
l’angolo retto tra montante e tetto. a richiesta si possono
avere la griglia superiore oPG level II apribile (pulizia
e uscita di sicurezza) e quella frontale apribile a libro (pulizia).
Hitachi ZX350 LCN-7
Qualità evidente
consolle
NuLLA È LASCIATo AL CASo la già notevole cabina degli Zaxis
si ringiovanisce grazie al maxi monitor lcd, si dimostra più
silenziosa. Hitachi, per fortuna, non raggruppa tutti i controlli
nel display, ma li compatta sulla consolle destra. soluzione
pratica e sicura. Gli accoppiamenti sono molto buoni, così
come lo è la qualità percepita di rivestimenti e comandi.
intermittente
lo zX350-7
richiama
l’operatore
ad allacciare
la cintura con
un evidente segnale
luminoso.
FunZIonale
3 altezze
le consolle dei
comandi sono
sospese con
il sedile,
ma possono
essere
regolate
su tre altezze
(foto a sinistra).
tergicristallo
esemPlare
La maxi spazzola
montata su pantografo
pulisce il 192%
del parabrezza.
Tappeto a vasca in due pezzi
Vano refrigerato e spazio retro sedile
fari a led di serie
sono 6 e illuminano
tutto il perimetro
operativo. Quelli sopra
cabina sono a richiesta.
elastoviscosi Nuovi supporti
cabina abbassano la pressione
acustica interna a soli 71 dB(A).
[52] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [53]

Hitachi ZX350 LCN-7
Affinamenti
idraulici
Lo ZX350-7 può essere scelto con carro largo
3.190 o 2.990 mm, con braccio mono o triplice
e avambraccio da 2.330, 2.670 o 3.200 mm
PIù VELoCE tra le novità una valvola sul cilindro
dell’avambraccio che lavora in chiusura.
con carichi bassi limita il ritorno dell’olio al
serbatoio migliorando la controllabilità e
riducendo il flusso delle pompe dal 5 al 10%,
mentre in fase di scavo apre un ritorno diretto
al serbatoio riducendone il calo interno
di pressione. Questo accorgimento si aggiunge
alla rigenerazione idraulica presente sui cilindri
dell’avambraccio che ne velocizza i movimenti.
Inoltre il ricircolo dei cilindri di sollevamento
braccio in abbassamento fa arrivare più olio
al cilindro dell’avambraccio.
attrezzature memorizzabili La nuova
interfaccia permette di memorizzare
le attrezzature idrauliche per nome e di salvare
la portata idraulica selezionata. Ogni attrezzatura
ha un conta ore dedicato leggibili da remoto
tramite sistema ConSite.
HITACHI ZX350-7 LCN MONO 2.670MM 3.200 MM
FORZA DI STRAPPO 24.600 DAN 24.600 DAN
FORZA DI PENETRAZIONE 22.200 DAN 18.500 DAN
CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO* 12.310 KG 12.330 KG
*Nota: forze ISO con powerboost e avambraccio da 2.670 mm e 3.200 mm.
Capacità di sollevamento laterale, carico al suolo, sbraccio 4,5 m.
SoTToCArro la fattura
della struttura inferiore
è notevole per rifinitura
delle lamiere, linearità
delle saldature e
verniciatura. si vede tutta
la competenza produttiva
che Hitachi ha sviluppato
con macchine mining.
WALKAROUND di
rigenera
A destra le valvole
di sicurezza
e rigenerazione idraulica
alla base dei cilindri
di sollevamento
e sul cilindro
avambraccio. Le parti
strutturali sono quelle
collaudate dei Serie 6.
500 mm di luce a terra
cofani
Protetti
La base torretta
e la zavorra
posteriore sono
leggermente più
larghi dei cofani.
Fungono
da protezione per
piccoli urti
laterali
in rotazione.
Motori traslazione marchiati Hitachi
Diametro esterno motori rotazione 420 mm
Supporto ruota folle scatolato
Più “guidato” la forza di trazione dichiarata è di 29.800, in linea
con la media di categoria. le componenti del sottocarro replicano
quelli del 350 serie 6, ma le tre guide cingolo di serie sono state
ridisegnate nella parte bassa, anche per proteggere i singoli rulli.
Guide cingolo estese verso il basso
nuovo layout
Il Serie 7 monta
nuove tubazioni
rigide integrali lungo
il braccio e adotta
nuove connessioni
ai cilindri per ridurre
il numero di giunture.
Rinforzo torsionale lato ruota folle
Costruzioni giugno 2020 [55]

Casa Editrice
la fiaccola srl
Hitachi ZX350 LCN-7
Hitachi ZX350 LCN-7 in numeri
Versione
Peso operativo
Cap. sollev. (360°, 0h)
Variazioni-dist. sollev.
Potenza netta
Motore Isuzu
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura.
Velocità del pistone
Valvole per cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d'iniezione
Egr
Tratt. gas di scarico
Alimentazione
Pompe
Portata massima
Regolazione pompa
Distributore a cassetti
Pressione (boost)
Velocità traslazione
Velocità rotaz. torretta
Passo
Carreggiata (LC)
Lungh. braccio mono
Penetratore riferimento
Prof. di scavo
Prof. scavo al plinto
Distanza scavo a terra
Altezza di carico
Forza strappo
Forza penetrazione
Sbalzo posteriore
Largh. torretta
Larghezza cingoli (LC)
Suole
Lunghezza trasporto
Altezza braccio/griglia
Batteria
Alternatore
Serb. gasolio (urea)
Serb. idraulico (sistema)
mono (triplice)
35.000 (35.900)
12,31 (n.d.)
4,5
202
AQ-6HK1X
7,79
6
115 x 125
1.900
7,91
4
convenzionale
common rail
multi
esterno raffreddato
Doc, Dpf, Scr
turbo intercooler
portata variabile
2 x 288, 1 x 260
LS neg.
centro aperto
34,3-38 bst
3,2 - 5
9,7
4.050
2.390 (2.590)
6.400 (n.d.)
2.670
6.840 (6.360)
5.510 (5.090)
10.570 (10.470)
6.940 (8.750)
24.600 (n.d.)
22.200 (n.d.)
3.590
2.990
2.990 (3.190)
600
11.350
3.150
2 x 135
50
630 (70)
180/340
kg
ton
m
kW
litri
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
km/h
giri/min
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
daN
daN
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Ah
A
litri
litri
un passo avanti
SEMPrE SoTTo CoNTroLLo una macchina
che lavora deve fare manutenzione. e non
è in questa classe di peso che si guarda
solo al suo costo. Gli intervalli sono “lunghi”
il giusto ma a fare la grande differenza è il
monitoraggio della qualità dell’olio idraulico
e dell’olio motore in tempo reale del nuovo
sistema consite (vedi pag 31). c’è di che
dormire sonni davvero tranquilli e se volete
di più scegliete i contratti di manutenzione
perfezionati da scai per ogni applicazione.
INTErVALLI dI MANuTENZIoNE
• oLIo MoTorE E fILTro 500 ore
• fILTro gASoLIo 500 ore
• fILTro oLIo IdrAuLICo 1.000 ore
• oLIo IdrAuLICo 5.000 ore
• LIQuIdo rEfrIgErANTE 1.500 ore
• fILTro urEA 4.500 ore
• PuLIZIA dPf 8.000 ore
Link al video
ufficiale Hitachi
dedicato agli
Zaxis-7
Nuova edizione
in aggiornamento
Per informazioni:
guide@fiaccola.it
www.guidanoleggioedile.it
www.scaispa.com
Si ringrazia Scai di Perugia e la filiale Scai di Assago (MI)
per la collaborazione alla realizzazione.

Imprese
YANMAR
ViO23-6
Questo mini
è oggetto della
nostra analisi
WalkAround
che trovate
a pagina
22 di questo
numero!
OROPA L’impresa biellese sta contribuendo
al restauro della Basilica Superiore interna
al Santuario di Oropa.
Esperienza
SECOLARE
L’edilizia è nel sangue di Umberto Scarlatta
da generazioni. L’intenso rinnovo del suo parco
macchine ci ha portato a fare la sua conoscenza
Vigliano Biellese, è questo l’ombelico del mondo dell’impresa
Umberto Scarlatta Sas Costruzioni. Sul
territorio ai piedi delle Prealpi Biellesi, quattro generazioni
di imprenditori edili si sono passate il testimone
e le competenze partendo dal primo dopoguerra per
arrivare ad oggi, all’impresa di Umberto Scarlatta (pure
suo nonno si chiamava Umberto) che conta oggi 22 dipendenti,
ha una sede con officina e sito per conferire le
terre e rocce da scavo e si affida sempre alla gestione familiare
dell’amministrazione (la mamma di Umberto). Il
nonno, come ricorda Umberto, frequentò la famosa scuo-
Testi e foto di Matthieu Colombo
la edile di Campiglia Cervo (BI) e, nel 1929, un corso di
specializzazione in tema a Torino.
Come ci si può immaginare, si tratta della classica azienda
molto solida che fa di ogni lavoro il futuro biglietto da visita
e che preferisce la qualità dell’operato alla quantità. La
forma mentis è senza dubbio quella di chi dà la massima
importanza alla stretta di mano e della parola data.
Un pieno di Yanmar in pochi mesi
L’unico neo che lo stesso Umberto Scarlatta riconosce
all’azienda è che fino allo scorso anno aveva un parco mac-
Roberto
Giau
operatore impresa
Umberto Scarlatta
sas Costruzioni
Umberto
Scarlatta
Umberto Scarlatta
sas Costruzioni
Ho lavorato con escavatori e mini di ogni marca e modello
e questo mini ViO23-6 lo trovo ottimo, soprattutto
per l’idraulica che c’è sempre, anche con tre manovre
contemporanee . Poi devo dire che è un formato furbo,
perché con il carro allargato ha una gran stabilità anche
sul laterale
chine non più giovane. Questo fino a quando non ha avuto
bisogno di un mini dumper cingolato e il passa parola
tra colleghi lo ha portato alla Canziani Macchine di Saronno.
La trattativa del mini dumper C12R-B con Paolo Canziani è
stata la prima di una serie. La sintonia a pari frequenze con
Canziani ha portato nel capannone della Umberto Scarlatta
Sas Costruzioni, un dumper CR30.2 midi SV100-2PB, poi
Per me questo lavoro è una passione. Lo facciamo da quattro
generazioni, ma vieterò a mia figlia di seguire le nostre orme
perché oggi si impiega più carta che cemento. Il lavoro non
manca e per questo abbiamo rinnovato parte del nostro parco
macchine con Canziani. È professionale e trasparente.
un ViO57-6, un ViO50-6, un ViO12-6 e uno dei primissimi
esemplari di ViO23-6. Proprio per realizzare il WalkAround
di quest’ultimo mini escavatore girosagoma, abbiamo seguito
l’esemplare di Umberto Scarlatta in cantiere.
Dall’edilizia ai micropali
Dalle origini fino al 1975, l’azienda si è sviluppata eseguendo
lavori di edilizia civile e industriale, poi il padre di
Umberto, per rispondere alla domanda del momento, realizzò
diversi acquedotti, poi ponti, scogliere, opere di regimazione
delle acque, movimento terra e molti consolidamenti
con micropali.
Oggi l’80% dei lavori viene realiz zato in provincia di Biella
e i restanti a Vercelli, Novara e Savona.
Attualmente stiamo contribuendo al restauro della Basilica
Superiore interna al Santuario di Oropa assieme ad altre
imprese biellesi. Si tratta di un lavoro a cui tentiamo
particolarmente - spiega Umberto Scarlatta - per il valore
che l’opera ha per la nostra comunità”.
[58] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [59]

Macchine&Componenti
Attrezzature idrauliche
La seLezione
Fa la QualItà
Alta produttività e impiego in condizioni di lavoro
difficili, grazie alla rotazione idraulica a 360°
di serie e a chele e lame in acciaio antiusura HB400
Testi di Fabrizio Parati
Un universo in cui regnano varietà, grazie all’ampia gamma,
e solidità, grazie ad attrezzature resistenti all’usura
e performanti nella movimentazione di varie tipologie
di materiali. È l’universo delle pinze Cangini che, con le proprie
attrezzature, copre tonnellaggi da 1.2 fino a 14 t.
Per la leGna
sono le nuove
attrezzature
della serie WG
e WG sP.
a differenziare
le due serie
è la presenza
di chele chiuse
con pale sulla
WG, mentre
sulla WG sP
non si hanno
pale e le chele
sono aperte.
le nuove WG
sP possono
essere
corredate con
diversi rotatori
idraulici:
di base,
flangiato
e meccanico.
Disponibili in due configurazioni
Tra le stelle dell’universo Cangini ci sono i selezionatori, che
si presentano in due diverse configurazioni. La versione
PF, caratterizzata da chele asolate, e la PG, con chele “grigliate”,
resistenti e adatte a impieghi gravosi. Progettati per
la movimentazione di diversi materiali, le pinze selezione, ol-
I selezIonatorI di Cangini sono
disponibili nella versione PF e in quella PG.
Quest’ultima ha chele “grigliate”, resistenti
e adeguate agli usi più impegnativi.
la serie WG
nel vasto e ricco universo Cangini trovano alloggio anche
attrezzatture per la movimentazione della legna tagliata. Le
serie WG e WG sP. La versione WG si differenzia dal modello
WG sP per la presenza di chele chiuse con pale, mentre il
modello WG sP ha chele aperte e senza pale. Le caratteristiche
chiave delle versione WG: grande resistenza, capacità
di carico e forza di chiusura. Queste sono le più consone
qualità per l’impiego delle WG nei lavori di raccolta e di
movimentazione dei tronchi tagliati e delle ramaglie. inoltre,
la rotazione idraulica a 360° agevola l’operatore durante la
presa del materiale tagliato. Garanzia di ulteriore sicurezza
è la presenza della valvola di blocco, montata di serie sul cilindro
di chiusura in modo tale che, in caso di perdita di pressione,
le chele della pinza rimangano bloccate.
tre ad avere la rotazione idraulica di serie, presentano una
così alta resistenza all’usura da poter essere usate anche
per leggeri interventi di demolizione, e questo grazie alle chele
in acciaio HB400 e alle lame imbullonate, intercambiabili
e reversibili. Tra gli accessori delle pinze selezione troviamo
il kit sollevamento cordoli, cioè un elemento con superfici
in gomma per la movimentazione in sicurezza di cordoli in
cemento. a questo si aggiunge la chiusura laterale, per aumentare
la capacità di carico della pinza, e la chiusura laterale
dentata. Quest’ultima, con la propria dentatura seghettata,
è in grado di movimentare, con una presa efficace,
sia pietre sia legname. notevole forza di chiusura e agilità,
che sono ulteriori caratteristiche dei selezionatori firmati
Cangini, che rendono adeguate queste attrezzatture nei centri
di riciclaggio, per la selezione e movimentazione degli inerti,
dei rottami e dei materiali di natura ferrosa.
la serie WG sP
novità di assoluto rilievo nell’ambito delle pinze per legname
offerte da Cangini è la nuova versione WG sP, che è prodotta
in materiale Domex 700, per assicurare grande affidabilità
operativa, alta resistenza alla rottura e durata nel
tempo. Le nuove pinze WG sP possono essere equipaggiate
con tre diverse tipologie di rotatori. abbiamo il rotatore
idraulico di base, il rotatore idraulico flangiato e il rotatore
meccanico. Le tre diverse versioni sono applicabili in rapporto
alla potenza che le pinze possono sviluppare e alla
tipologia di lavoro alla quale sono destinate, nel rispetto della
classe di tonnellaggio a cui vengono abbinate.
in sintesi, sia le WG sia le nuove WG sP sono, ognuna naturalmente
per il proprio ambito di applicazione, la scelta giusta
per rapide e sicure operazioni di movimentazione dei diversi
materiali.
[60] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [61]

Macchine&Componenti
Martelli demolitori e cesoie
la nuova
demolizione
Da Indeco, miglioramenti, con un vigore senza
precedenti, dei prodotti già in commercio, e molte
novità per rispondere a un mercato globale
Testi di Fabrizio Parati
l’Hp 100 FS in numeri
Peso martello in condizioni di lavoro
Diametro utensile
Pressione regolata all’escavatore
Contropressione max
Classe energia per colpo
Numero colpi al minuto
l’Hp 400 FS in numeri
Peso martello in condizioni di lavoro
Diametro utensile
Pressione regolata all’escavatore
Contropressione max
Classe energia per colpo
Numero colpi al minuto
59 kg
42 mm
160 bar
16 bar
160 joule
400 ÷ 1.900 n/min
230 Kg
65 mm
160 bar
12 bar
550 joule
540 ÷ 1.670 l/min
nata nel 1976, Indeco, blasonata azienda italiana che
produce martelli demolitori idraulici, pinze demolitrici-selezionatrici,
bracci posizionatori, compattatori
idraulici, cesoie (ISS), frantumatori (IFP e IRP), trince
(IMH) e i multifunzione (IMP) ha un ufficio progettazione
e sviluppo, che procede in regime di continuità, capace di
dare risposte adeguate per il mercato internazionale della
demolizione.
il più piCColo della gamma
dei martelli demolitori, cioè l’Hp
100 FS (Hp 150 FS sul mercato
americano). È naturalmente
adeguato per lavorare negli spazi
ristretti, sia quelli dei cantieri edili
sia quelli dei settori agricoli
e forestali.
abbiamo, qui, la nutrita antologia delle
novità per il 2020, che ci sarà utile per darci
un quadro completo delle innovazioni
tecnologiche introdotte in alcuni modelli
e anche su intere gamme di prodotto.
l’enfant terrible
Iniziamo con il più piccolo della gamma di
martelli demolitori, l’HP 150 FS: presentato
al Conexpo 2020 di las vegas, l’HP 100 FS
acquisisce il passaporto, con la denominazione
di HP 150 FS, e sbarca negli Stati uniti.
Sul mercato d’oltreoceano sta crescendo la
domanda di attrezzature per miniescavatori
da 0,7 - 0,8 t che siano in grado di lavorare
in spazi ristretti sia nell’ambito delle costruzioni sia nei settori
agricolo e forestale. Capace di rendere al meglio anche
con una ridotta portata d’olio e un peso inferiore ai
60 kg, “l’enfant terrible” della gamma di martelli
Indeco sa ottimizzare i tempi di lavoro
e garantire un’elevata produttività,
in virtù dell’alta energia per colpo
che è in grado di esprimere.
Campioni di produttività
HP 550 FS e HP 400 FS: due pesi leggeri
della gamma dei piccoli martelli
Indeco migliorano le proprie prestazioni,
grazie a un deciso potenziamento delle
proprie caratteristiche. a cominciare dalla
classe di energia, che passa da 500 J a
550 J, per il primo, e da 700 J a 750 J, per
il secondo.
aumentano anche i colpi per minuto (540-
1670 nel primo caso, e 780-1720 nel secondo)
e il diametro dell’utensile (65 mm
e 75 mm), che cresce di circa 10 mm per
entrambi. l’upgrading, che lascia immutate
dimensioni e design dei due modelli,
migliora decisamente il “perfect match”
con le macchine escavatrici (da 2,5 a 5 t
per il primo e da 3,5 a 6,5 t per il secondo)
e consente di ottenere il massimo dell’effica-
indeCo nel 2020 propone un consistente
rinnovo delle proprie gamme di martelli
demolitori. le novità abbracciano
sia le attrezzature più piccole sia quelle di maggiori
dimensioni e potenza.
[62] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [63]

Macchine&Componenti
Martelli demolitori e cesoie
l'Hp 550 FS in numeri
Peso martello in condizioni di lavoro
Diametro utensile
Pressione regolata all’escavatore
Contropressione max
Classe energia per colpo
Numero colpi al minuto
l'iFp 35 X in numeri
Peso operativo attrezzatura
3.450 Kg
Apertura max
1.190 mm
Portata olio
180 ÷ 260 l/min
Pressione massima di lavoro
350 bar
Forza massima in punta
120 t
Forza massima alle cesoie
380 t
Lunghezza cesoia
240 mm
Compatibilità sella HP 7000
HP 9000
nuoVA
proTezione
per la ganascia:
una seconda
piastra
interscambiabile
in acciaio
Hardox.
cia idraulica per più alte prestazioni nell’ambito
della propria categoria.
ideAle Con eSCAVATori dalle 35
alle 45 t, anche in virtù del rapporto tra
peso e potenza erogata: è il nuovo Hp
6000. e gli inserti in Hardox,
nella parte inferiore della carcassa,
gli consentono di resistere
agli impieghi più gravosi.
320 Kg
75 mm
160 bar
12 bar
750 joule
780 ÷ 1720 l/min
la gamma dei grandi
novità assoluta, che va ad allargare la già
ampia gamma dei martelli demolitori Indeco
nella categoria dei grandi. È il nuovo HP
6000 FS, che va a collocarsi nello spazio libero
tra i modelli HP 5000 e HP 7000. Da
sempre attenta all’evoluzione del mercato
e alle nuove esigenze degli utilizzatori,
con questo nuovo prodotto Indeco ha inteso
dare risposta a un preciso trend
che riguarda il mondo degli escavatori.
Da qualche tempo, infatti, le macchine
da 30 t sono spesso rimpiazzate
da modelli appena superiori, cioè da
da 35/36 t. Con un peso operativo di
3.600 kg, una classe di energia di 9.000
J, un diametro utensile di 170 mm, il
nuovo martellone risulta ideale nell’accoppiamento
con escavatori dalle 35 alle 45 t,
anche in virtù dell’ottimo rapporto tra peso
e potenza erogata. E gli inserti in Hardox, nella
parte inferiore della carcassa, gli consentono
di resistere agli impieghi più gravosi.
piccola cesoia fast&furios
ultima nata nella gamma delle cesoie, la piccola ISS 5/7 si
candida a diventare un must-have per chi affronta lavori di
demolizione e riciclaggio con macchine operatrici
di ridotte dimensioni. Realizzata con l’intento
di ridurre il peso a vantaggio della manovrabilità,
può essere utilizzata su
macchine a partire da 5 t in configurazione
II membro e, a partire da 7 t, in
configurazione III membro.
nonostante le ridotte dimensioni, si distingue
per la propria particolare velocità
e potenza di taglio, grazie al cilindro
sovradimensionato e alla presenza della
valvola di riciclo, caratteristiche che le
hanno fruttato il soprannome di fast&furious.
Come le altre sorelle maggiori è
dotata di quattro coltelli intercambiabili
e reversibili, guide blade intercambiabile
e piercing tip di ultima generazione.
l'Hp 6000 FS in numeri
Peso martello in condizioni di lavoro
Diametro utensile
Pressione regolata all’escavatore
Contropressione max
Classe energia per colpo
Numero colpi al minuto
un peSo leGGero della
gamma dei piccoli martelli,
l’indeco Hp 550, migliora le
proprie prestazioni, a cominciare
dalla classe di energia, che passa
da 500 J a 550 J. Aumentano
anche i colpi per minuto
e il diametro dell’utensile.
una cesoia importante
un opportuno upgrading per questa
cesoia dalle dimensioni importanti,
3.600 Kg
170 mm
210 bar
7 bar
9.000 joule
300 ÷ 650 l/min
l'imp 25 in numeri
Larghezza
495 mm
Portata olio 200 ÷ 300
l/min
Pressione massima ai cilindri
350 bars
Portata massima rotazione
25 l/min
Pressione massima rotazione
110 bars
Compatibilità sella HP 3000 ÷ HP 4000
l'iFp 45 X in numeri
Peso operativo attrezzatura
4.550 Kg
Apertura max
1.290 mm
Portata olio
180 ÷ 300 l/min
Pressione massima di lavoro
350 bar
Forza massima in punta
150 t
Forza massima alle cesoie
470 t
Lunghezza cesoia
240 mm
Compatibilità sella HP 7000
HP 9000
lunGA ViTA alla ganascia
con la protezione in acciaio
imbullonata a quella fissa.
adatta per escavatori a partire da
35 t in configurazione II membro
e, a partire da 60 t, in configurazione
III membro. a cominciare dalla struttura più corta
e robusta e dal design delle ganasce, che è stato modificato
per ottimizzare la potenza di taglio e aumentare
l’apertura massima. a questo si aggiungono il piercing
tip di ultima generazione che protegge la ganascia in
modo più efficace e la nuova S blade che aumenta la vita
media e l’efficienza dei coltelli.
nuova configurazione
un’importante novità riguarda anche il Multi fun zione IMP25,
che si dota oggi di una nuova coppia di ganasce Combi
Cutter. Espressamente richiesta dal mercato nord europeo
e giapponese, è una configurazione particolarmente
l’imp 25 è il nuovo
multifunzione
che si è dotato di una
coppia di ganasce
Combi Cutter. le nuove
ganasce, robuste
e particolarmente
potenti in punta
e in gola, saranno
presto disponibili
su tutti i mercati
e per tutti
i modelli di
multifunzione
imp.
GAnASCiA ComBi CuTTer imp 25
in numeri
Peso operativo
Altezza
Apertura massima
Profondità ganascia
Lunghezza taglierina
Forza massima in punta
Forza massima alle cesoie
2.600 Kg
2.300 mm
1.100 mm
860 mm
345 mm
95 t
340 t
lA GAnASCiA ComBi CuTTer è espressamente
richiesta dal mercato europeo e giapponese.
È una configurazione adatta alla demolizione di strutture
di cemento armato.
adatta alla demolizione di strutture di cemento armato,
poiché consente un’efficace demolizione con la parte anteriore,
che è dotata di due piastre dentate intercambiabili
e, allo stesso tempo, permette un agevole taglio del tondino
di armatura, in virtù delle lame allungate presenti nella
parte posteriore.
le nuove ganasce, robuste e particolarmente potenti in
punta e in gola, saranno presto disponibili per tutti i modelli
di Multifunzione IMP.
[64] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [65]

Macchine&Componenti
Martelli demolitori e cesoie
IL mInI fRantumatoRe IRP 5 X è il più piccolo
della gamma dei frantumatori rotanti Indeco. a dispetto
di soli 570 kg di peso, ha un cilindro idraulico
di dimensioni importanti e un’apertura delle ganasce
tra le più ampie della sua categoria.
L'IRP 5 X In numeRI
Peso operativo attrezzatura
Apertura max
Portata olio
Pressione massima di lavoro
Forza massima in punta
Forza massima alle cesoie
570 kg
500 mm
50÷120 l/min
350 bar
40 t
130 t
l'iSS 35/60 in numeri
Peso min. escavatore posto braccio versione Fissa
Peso min. escavatore posto braccio II membro
Peso min. escavatore posto benna III membro
Peso operativo attrezzatura versione Fissa
Peso operativo attrezzatura II membro
Peso operativo attrezzatura III membro
33 t
35 t
60 t
6.800 Kg
7.500 Kg
7.600 Kg
nuoVe CenTrAline indeCo luBe messe a punto
in esclusiva per indeco dai tecnici della Bekalube,
permettono di mantenere sempre in perfette condizioni
i martelli, di usare la quantità più adeguata di lubrificante
e di evitare i fermi macchina per l’ingrassaggio manuale.
Lunghezza cesoia
80 mm
Pressione max al cilindro
350 bar
Portata massima rotazione
10 l/min
Portata olio al cilindro
300 ÷ 550 l/min
Pressione massima rotazione
110 bar
Compatibilità sella HP 900
Portata max olio rotazione
Pressione max rotazione
50 l/min
130 bar
Forza massima in punta
240 t
Classe di forza
1500 t
uLtIma nata nella gamma delle cesoie,
la piccola ISS 5/7 si candida a diventare
un must-have per chi svolge lavori di demolizione
e riciclaggio con macchine operatrici di ridotte
dimensioni. Può essere usata
su macchine a partire da 5 t.
Lunghezza
4.100 mm
Larghezza cesoia
760 mm
Apertura ganascia
950 mm
Profondità max ganascia
970 mm
Compatibilità attacco demolitore HP 12000
HP 18000
Il mini frantumatore
IRP 5 X: anche il più piccolo della gamma di frantumatori
rotanti Indeco va in cerca di fortuna negli Stati Uniti, laddove
cresce la richiesta di attachment per mini escavatori.
A dispetto dei soli 570 kg di peso, presenta un cilindro
idraulico di importanti dimensioni e un’apertura delle ganasce
tra le più ampie della sua categoria, il che permette
di accrescere la forza e la maneggevolezza massimizzando
la produttività. L’impiego di acciai super resistenti
Hardox e la presenza di denti intercambiabili assicurano la
massima resistenza e durabilità anche negli impieghi gravosi
e per tempi prolungati.
nuova protezione
IFP 35 X e IFP 45 X: lunga vita alla ganascia con la nuova
protezione. È stata introdotta, finalmente, una semplice
ma fondamentale innovazione, che è finalizzata ad allungare
il più possibile la vita media del frantumatore.
Alla piastra intercambiabile per la sostituzione dei denti sulla
ganascia mobile, si aggiunge ora una seconda piastra
L'ISS 5/7 In numeRI
Peso min. escavatore posto braccio versione Fissa 4 t
Peso min. escavatore posto braccio II membro 5 t
Peso min. escavatore posto benna III membro
7 t
Peso operativo attrezzatura versione Fissa 480 Kg
Peso operativo attrezzatura II membro
570 Kg
Peso operativo attrezzatura III membro
570 Kg
Pressione max al cilindro
300 bars
Portata olio al cilindro
50 ÷ 120 l/min
Portata max olio rotazione
10 l/min
Pressione max rotazione
110 bars
Forza massima in punta
45 t
Classe di forza
150 t
Lunghezza
1.700 mm
Larghezza cesoia
340 mm
Apertura ganascia
350 mm
Profondità max ganascia
320 mm
Compatibilità attacco demolitore HP 1250
opporTuno upGrAdinG per la cesoia iSS 35/60.
Adatta per escavatori a partire da 35 t, in configurazione
ii membro, e a partire da 60 t, in configurazione iii
membro. È stato modificato il design, per accrescere
la potenza di taglio e l’apertura massima.
intercambiabile in acciaio Hardox. la nuova piastra è imbullonata
sulla ganascia fissa, ed è sottoposta a uguale
usura nel processo di frantumazione.
nuove centraline
Tra le molte offerte da Indeco per il 2020, una della novità
più attese è quella che riguarda il settore degli accessori
per i martelli demolitori. Si tratta delle nuove centraline di
ingrassaggio automatico. I nuovi dispositivi sono stati accuratamente
messi a punto, in esclusiva per Indeco, dai
tecnici della Bekalube.
una serie di sistemi di grande importanza, che consentono
di mantenere sempre in perfette condizioni i martelli,
ma anche di utilizzare la giusta quantità di lubrificante e di
evitare i fermi macchina necessari all’ingrassaggio manuale.
I nuovi kit si dividono in due ben definite categorie:
la prima è quella dei sistemi on board, che sono montati
direttamente sul martello, mentre la seconda è quella dei
sistemi con centralina (la centralina è montata sull’escavatore).
In entrambi i casi, i sistemi si connettono al martello
per mezzo di un unico punto di ingrassaggio.
[66] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [67]

Demolizione&Riciclaggio
Fresatrici
OLTRE I LIMITI
DELLE ALTRE
Regolazione della profondità, traslazione laterale,
inclinazione trasversale e ben 1,5 m di tamburo:
il tutto a definire il consueto valore della serie PL
Testi di Fabrizio Parati
LA SIMEX PL 1500
ha il sistema
autolivellante
brevettato,
e il dispositivo
Performer, anch’esso
brevettato, per
l’ottimizzare
le prestazioni.
Negli scorsi giorni, in un cantiere abbiamo visto una
macchina. E, sin qui, siamo nell'ambito della nostra
normalità, o della nostra predestinazione: ci succede
sempre di vedere mezzi al lavoro. Ma, nel cantiere a
cui mi riferisco, siamo nell'ambito della condizione di rarità:
in via Milo, a Piacenza, abbiamo potuto apprezzare un
nuovissimo mezzo che può essere considerato, da molte
imprese, una fortuna inattesa, perché esso riempie un
vuoto. Un vuoto di prestazioni, perché nel panorama delle
frese mancava una macchina che, in forza della larghezza
del proprio tamburo, che è di 1,5 m, consentisse di scarificare
in due sole passate un’intera corsia fino a 3 m, con
i conseguenti risparmi di tempo e la crescita della resa. Ora
quella macchina c'è! È la nuova fresatrice stradale PL 1500
di Simex.
Il cantiere piacentino
Presentata al mercato all'inizio del 2020, il primo esemplare
al lavoro in Italia è quello da noi visto, per l'appunto,
nel cantiere piacentino, laddove l'azienda Trio Strade, di
Formignana (FE), ha iniziato i lavori di fresatura per la posa
della fibra ottica (il committente è Open Fiber, operatore
del mercato italiano di infrastrutture di rete, che si occupa
di realizzare un’infrastruttura di rete a banda ultra larga,
interamente in fibra ottica, in tutte le regioni italiane). “Un
lavoro di grande durata e ampiezza”, ci dice Cesare Trio, titolare
e direttore tecnico della Trio Strade, con noi in cantiere:
“Dovremo fresare circa 120 mila m 2 . Del resto, circa
il 70% della nostra attività aziendale è dedicata a cantieri
destinati alla posa della fibra ottica.“
LA nuOvA fRESATRICE PL 1500 ha in dotazione tutte
le migliori qualità che caratterizzano la gamma Simex PL
con, in più, una generosa larghezza del tamburo di 1,5 m.
La prima in Italia
Trio Strade è stata la prima azienda italiana ad acquistare
la PL 1500 di Simex, perché ha voluto superare, appena
si è data la possibilità, i limiti invalicabili imposti dalle
comuni frese da 1 m. “La nostra scelta si è orientata
sulla 1500, che usiamo con skid loader Caterpillar, proprio
perché, con la fibra ottica, facciamo tanta minitrincea
con conseguente ripristino a un metro e mezzo di
larghezza.
Ciò significa che, se impiegassimo una fresa con la comune
larghezza di 1 m, dovremmo poi ripassare. Con la
PL 1500 di Simex, invece, dal momento in cui appoggiamo
la macchina, riusciamo a procedere senza ritornare
sui nostri passi. Si intuisce come, usando la nuova
Simex (che abbiamo acquistato a fine marzo 2020),
tutto sia più comodo e come cresca la resa e si riducano
i tempi (per il minor numero di passate).”
A Orlando Patrick, fresista della Trio Strade, che usa indifferentemente
sia le frese di grandi dimensioni sia quelle
piccole, preme sottolineare con molta chiarezza il proprio
apprezzamento per la PL 1500: “È molto stabile e,
oltre a velocizzare il lavoro (al posto di tornare indietro
e ripassare per arrivare a 150 cm si passa una volta sola),
ha un ottimo accorgimento: il posizionamento elicoidale
dei denti, che contribuisce a produrre a una fresatura
omogenea. Direi che siamo quasi alla perfezione.”
[68] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [69]

Demolizione&Riciclaggio
Fresatrici
COn LA nuOvA fRESA SIMEX il materiale fresato
rimane contenuto all’interno dell’area di lavoro, in virtù
della presenza di slitte perfettamente aderenti al terreno.
Sinergia con le aziende
La vasta gamma PL di Simex ha tredici modelli: la PL 25.10,
la PL 35.15, la PL 40.15, la PL 45.20, la PL 45.20 HP, la PL
50.20, la PL 60.20, la PL 60.20 HP, la PL 75.20, la PL 1000,
la PL 1200, la PL 1500, la PL 40.35.
Le fresatrici stradali autolivellanti Simex PL, famiglia a cui
appartiene la nuova PL 1500, sono progettate per rimuovere
l’intero strato di asfalto o di cemento, in preparazione
di un successivo scavo, o per la scarifica della superficie
ammalorata, per consentire poi il ripristino. Create per fresare
sezioni predefinite su superfici dure e compatte, permettono
di riutilizzare il materiale scarificato per il successivo
riempimento dello scavo. Tra l’altro, il materiale
fresato rimane contenuto nell'area di lavoro. Non si ha nessuna
fuoriuscita accidentale di materiale, in virtù delle slitte
perfettamente aderenti al piano di lavoro.
Questa nuova fresa Simex, che trova le proprie migliori condizioni
d’impiego in particolare nei casi in cui ci siano delle
ampie superfici da ripavimentare, è certamente il più recente
e maturo frutto di vincenti soluzioni brevettate da
Simex, ma non solo: “Parte dell’identità della nostra nuova
fresa PL 1500 è il frutto del fondamentale contributo, fatto
di utili sollecitazioni e suggerimenti, dei nostri clienti, tra
i quali, soprattutto, Trio Strade”, ci dice Federico Tamburri,
Responsabile commerciale Simex per l'Emilia Romagna,
anch’egli con noi in cantiere a Piacenza. “Trio Strade è una
delle poche imprese che serviamo direttamente. Abbiamo
con loro un saldo rapporto, che è nato anni fa tramite un
nostro agente che operava su Bologna e Ferrara (e che
oggi è in pensione). Il vantaggio di avere una forma di collaborazione
diretta con un'impresa come Trio Strade è quello
di potersi assicurare la raccolta di ‘opinioni dal campo’,
per poi realizzare prodotti che davvero riescano a incontrare
le reali esigenze di chi in cantiere ci lavora quotidianamente
senza sosta. Il rapporto diretto è il miglior veicolo
per favorire una circolazione immediata di informazioni
vitali sia per noi sia per loro.”
Ci sono molte aziende che coltivano un insano rapporto
ombelicale con il mondo, cioè che guardano quasi esclusivamente
a se stesse, e altre, più lungimiranti, che con il
mondo si confrontano in modo costruttivo: è il caso di
Simex.
Regolarità della fresatura
Il compendio dei pregi delle soluzioni brevettate per la nuova
fresa PL 1500 contempla diverse voci, a testimonianza
della ricchezza dell’offerta delle condizioni di unicità of-
ferte da Simex. La PL 1500 è, innanzitutto, autolivellante,
e ciò significa che le slitte di appoggio della fresa sono sempre
aderenti al suolo per garantire una profondità di fresatura
costante e omogenea, a prescindere dalla presenza
di possibili variabili (ad esempio, la posizione dell'attrezzattura
rispetto alla macchina motrice o la presenza di superfici
non regolari).
Con il sistema di autolivellamento della PL 1500, che è sia
longitudinale sia trasversale, si possono creare dei piani di
taglio del tutto privi di scalino: la fresa lavora come un compasso
e rimane piantata per terra mantenendo sempre
saldamente la stessa conformità. Plastica, sotto questo
aspetto, la differenza con le frese non autolivellanti: con
esse, la bandella si alza davanti o si alza dietro, in concomitanza
con il movimento del braccio, producendo un’irregolarità
nella fresatura. La PL 1500 ha, inoltre, l'inclinazione
idraulica che, messa in posizione flottante,
contribuisce a mantenere in senso longitudinale l’inclinazione
della strada.
La presenza di due bracci di profondità indipendenti dà
la possibilità, qualora si intenda fare passate inclinate o
affiancate, di mettere una delle due bandelle direttamente
nello scavo e, al contempo, di regolare l'altra regolata a
un'altezza differente, per contribuire a mantenere una costante
profondità.
Altro brevetto Simex è quello dell’impianto dell’irrorazione
dell’acqua, con un serbatoio maggiorato a 160 l, integrato
nel telaio, che assicura una durata più elevata del
pieno di acqua. Non c'è un serbatoio dell'acqua sopra il
tetto della mini pala, ma è incorporato nel traslatore. Non
ci sono, pertanto, impianti supplementari da montare, ma
si ha la stessa capacità che si avrebbe con la presenza
di un “tradizionale” serbatoio sul tetto. Si può così spostare
la fresa, son la più alta facilità, da una minipala all'altra,
senza preoccuparsi di dover spostare il serbatoio.
Tra l’altro, per fare i ripristini su larghezze di 1 metro e
mezzo è necessario poter disporre di un prestante si-
LA PL 1500 In nuMERI
Tamburo
standard
Larghezza
1.500 mm
Profondità
0 - 130 mm
Regolazione profondità destra e sinistra indipendenti
meccanica - idraulica*
Traslazione laterale idraulica
Inclinazione trasversale automatica/idraulica*
Inclinazione 16°
Peso verso base** 1.290 kg
Peso versione
con acqua integrata** 1.555 kg
Portata olio richiesta 130 - 200 l/min
Massima pressione olio 300 bar
Impianto acqua antipolvere kit per tetto minipala
con elettropompa o integrato
nel traslatore con elettropompa
*a richiesta (optional)
**È responsabilità dell’installatore la verifica delle caratteristiche della macchina
motrice, che devono essere idonee al peso e alle caratteristiche dell’attrezzatura.
stema di abbattimento polveri (è disponibile, come scelta
opzionale, anche un serbatoio da installare sulla macchina
motrice): questo serbatoio integrato è in grado di
assolvere perfettamente il proprio lavoro.
Altro brevetto, altro vantaggio: a rendere consapevole
l’operatore di come sia possibile lavorare al massimo delle
potenzialità ci pensa Simex Performer, cioè, per l’appunto,
un’altra soluzione esclusiva di Simex.
Accurata filosofia progettuale
La PL 1500, che naturalmente non tradisce l’accurata filosofia
progettuale e costruttiva Simex, è una fresa che
si caratterizza anche per la presenza di due motori idraulici
a pistoni in presa diretta con il tamburo fresante: non
ha, pertanto, riduttori di velocità. “Noi crediamo in que-
LA PL 1500
ha un tamburo
pensato per una
fresatura
superficiale
di precisione
millimetrica,
anche perché
associato agli
effetti prodotti
dal sistema
autolivellante.
[70] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [71]

Demolizione&Riciclaggio
Fresatrici
LA TRIO
STRAdE
Cesare Trio,
a destra,
titolare
e direttore
tecnico della
Trio Strade.
A sinistra,
Orlando Pratick,
fresista per
conto della
stessa Trio
Strade.
Entrambi sono
stati nostri
accompagnatori
nel cantiere
di Piacenza
in cui sono
impegnati per
la fresatura
di 120 mila m 2 .
IMPIAnTO dELL’ACquA InTEgRATO nel telaio:
permette di abbattere la polvere prodotta durante la
fresatura, ma anche di evitare la presenza del serbatoio
sulla macchina.
sta filosofia costruttiva”, ci dice Federico Tamburri, “perché,
innanzitutto, ci garantisce una maggiore coppia. La
fresa è molto più performante, e lo è, soprattutto, quando
le superfici diventano dure. Montando componenti di
altissima qualità senza il riduttore di velocità, abbiamo
meno parti all'interno dell'attrezzatura, e ciò garantisce
all'impresa meno manutenzione giornaliera, meno controlli
(di fatto, è sufficiente badare ai denti e al serbatoio
dell'acqua) e meno potenziali rotture.”
Tamburri, durante la nostra visita in cantiere, ha affidato
a precise considerazioni la messa in rilievo dell’identità
della PL 1500: “Ciò che differenzia la 1500 dalle altre frese
fino ad ora in produzione, oltre ai 50 cm di tamburo in
più (che comunque non sono davvero poco cosa), è la
presenza del doppio motore (presente, in ogni modo, su
tutte le Simex che superano il metro). Abbiamo un motore
idraulico su entrambi gli estremi del tamburo, mentre
sulle frese più strette abbiamo un solo motore idraulico
disposto su un lato del tamburo.”
fedeltà al marchio
L’azienda Trio Strade ha cinque frese Simex nel proprio
parco macchine. Si parte dalle piccole, con una PL 40.15,
fEdERICO
TAMBuRRI
responsabile
commerciale
per l’Emilia
Romagna
di Simex
(nella pagina
precedente).
A destra,
uno dei tanti
mezzi della Tio
Strade presente
nel cantiere
di Piacenza.
per crescere con regolare progressione e arrivare alla PL
60.20. Seguono due PL 1000 e la nuova PL 1500.
L’affezione di lungo corso al marchio Simex è testimoniata
dalle parole del titolare dell’azienda, Cesare Trio. Non
sono solo le parole, in verità, a certificare il solido e proficuo
legame tra Trio Strade e Simex, perche Trio Strade,
in effetti, da anni, fa confluire, con regolarità sostenuta,
parte dei propri investimenti in attrezzature Simex, per
assicurarsi l’impulso produttivo dato dalle novità di prodotto.
Trio Strade, si occupa di costruzione di autostrade, di stra-
de, di altri passaggi per veicoli e della realizzazione di marciapiedi.
Ma anche di lavori di superficie per strade, autostrade,
ponti o gallerie: asfaltatura, pavimentazione in
pietra, posa di porfido, verniciatura della segnaletica orizzontale
e di altri segnali, installazione di barriere di sicurezza,
cartelli segnaletici stradali non luminosi. E perfino
della costruzione di piste per i campi di aviazione.
Ma non è ancora tutto: dal 2011, si occupa anche della
costruzione, della manutenzione e della ristrutturazione
di acquedotti, gasdotti, oleodotti, e di opere di irrigazione
e di evacuazione.
[72] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [73]

Demolizione&Riciclaggio
Robot
NEI MONDI
MICROSCOPICI
Il nuovo Brokk 110 è devoto alla missione di tutti
i robot da demolizione Brokk: lavorare, al meglio,
ovunque, anche nelle microgallerie
Testi di Fabrizio Parati
Forte del proprio gigantismo - 2.000 m 2 di superficie
coperta e 28.000 m 3 di volume - compie 85 anni. Non
tutti spesi in onorato servizio, perché la struttura può
considerarsi una baby pensionata. È inattiva da circa 50
anni. È la centrale idroelettrica di Pelos Vecchia, a Pelos
(BL), che è stata costruita, in una ansa del Piave, negli anni
Trenta, dalla Società Forze Idrauliche Alto Cadore, per sfruttare
le acque del Piave e dell'Ansiei. È entrata in esercizio
nel 1935, per conto della Sade. Da metà anni Settanta,
inizia a cedere all'oblio funzionale, perché il terreno su cui
è costruita non è più in grado di assicurare la necessaria
stabilità. Si realizza, così, la centrale di Pelos Nuova, in un
altro luogo, pur mantenendo le stesse opere di derivazione.
Ma ora, per la pensionata friulana, è il tempo di ricorrere
ai prodotti antiage! Sono in corso, infatti, i lavori di risanamento
e consolidamento della galleria di derivazione in
SPAZI DI ACCESSO E DI lAVOrO rIDOTTI Il Brokk
110, allestito con una fresa Simex TF50, per entrare
nella galleria della centarle idroelettrica di Pelos,
ha dovuto attraversare una microsoglia d’ingresso.
pressione nel tratto a cavallo della Finestra di accesso
"Pinié", nel comune di Vigo di Cadore. Tra i protagonisti del
cantiere (committente Enel Green Power) ci sono la Cadore
Asfalti, di Perarolo di Cadore, in provincia di Belluno, e il robot
da demolizione Brokk 110 allestito con una fresa Simex
TF50, di cui la Cadore si è servita per la demolizione di parte
della zona ammalorata della calotta della condotta.
Consolidamento multiplo
Gli interventi previsti nel progetto hanno interessato il consolidamento,
con posa di centine metalliche a tutta sezione,
nel tratto di galleria in cui era presente un distacco
in calotta, e delle iniezioni cementizie con resine, per l’intasamento
e l’impermeabilizzazione, nel tratto di galleria
a cavallo della porta stagna della finestra “Pinié”, per uno
sviluppo di circa 50 m, e lungo la finestra stessa, nella parte
terminale verso la porta stagna. E poi la manutenzione
conservativa, i ripristini superficiali, il rifacimento degli
intonaci e l’eliminazione delle lesioni e delle fessure.
Per finire, la sistemazione della strada d’accesso al piazzale
antistante il portale di accesso finestra “Campopiano”.
Gli uomini di Cadore Asfalti
Costruzioni ha incontrato uno dei protagonisti dei lavori
di risanamento della centrale idroelettrica di Pelos, l’ing.
Marco Cian, della Cadore Asfalti. La sua testimonianza:
“Oltre alla sistemazione di parti della condotta forzata, il
nostro intervento è stato interessato anche dalla messa
in sicurezza, in più punti, della zona esterna, per poter accedere
alle due finestre con i mezzi di lavoro. La condotta,
che ha appunto due finestre, ha una lunghezza di circa
1,8 km. Dopo la chiusura della condotta a monte, nella
finestra a Sud abbiamo installato un impianto di aerazione
forzata, per consentire la possibilità di lavorare al-
Il BrOkk 110 IN NuMErI
PRESTAZIONI
Velocità di rotazione
10 sec/360°
Velocità di trasporto, max. 2,5 km/h; 0,7 m/s
Angolo di inclinazione, max. 30°
IMPIANTO IDRAULICO
Capacità impianto idraulico 45 l
Tipo di pompa
pompa a pistone
variabile al carico
Pressione dell'impianto** 18 MPa
Portata max della pompa
50Hz/60Hz
54 l/min
MOTORE ELETTRICO
Tipo
ABB
Potenza nominale motore* 15 kW
Corrente nominale*
31 A
Potenza ridotta
corrente nominale*
16 A
Potenza assorbita*
0-16,5 kW
SISTEMA DI COMANDO
Tipo di comando
scatola di controllo portatile
Codice segnale
digitale
Trasmissione
cavo/radio
PESO
Peso della macchina
(esclusi utensili)
990 kg
Carico max./raccomandato
utensili
160 kg
LIVELLO DI RUMORE
Livello di potenza sonora Lwa 91 dB(A)
* Opzione per alcuni utensili speciali
** È possibile aumentare la pressione idraulica a seconda dell'accessorio
l'interno. Alloggiato il sistema di aerazione, siamo finalmente
entrati nella zona a monte, con il Brokk 110. È con
questo piccolo ma efficace robot che abbiamo demolito
parte della zona ammalorata della calotta della condotta,
per poi andare a inserire una dozzina di nuove centine
Costruzioni giugno 2020 [75]

Demolizione&Riciclaggio
Robot
TrA I
PrOTAGONISTI
del cantiere della centrale
idroelettrica (committente
Enel Green Power) ci sono
la Cadore Asfalti, di Perarolo
di Cadore, in provincia di Belluno,
e il nuovo robot da demolizione
Brokk 110.
metalliche e, successivamente, a realizzare il consolidamento
con calcestruzzo rinforzato. Abbiamo lavorato
giorno e notte su tre turni. Cantiere, quindi, sempre operativo.
Ed è durato circa due settimane.”
Operativi, anche 24 ore su 24
La Cadore Asfalti opera su tutto il territorio nazionale e,
per la maggior parte, nel settore delle opere pubbliche.
Svolge la propria attività nell’ambito delle costruzioni stradali
e civili, ma si occupa anche di opere di difesa e sistemazione
idraulica, del consolidamento e della manutenzione
di opere stradali e ferroviarie (anche nel
lA CADOrE ASFAlTI si è servita del Brokk 110 giorno
e notte, per circa due settimane, per eseguire i lavori
di demolizione della zona ammalorata della calotta della
condotta della centrale idroelettrica dell’Alto Cadore.
sottosuolo), della realizzazione di opere di difesa di versanti
e di ingegneria naturalistica, della realizzazione di
barriere stradali di sicurezza e antirumore.
Un punto di forza della Cadore, riconosciuto dalle Stazioni
Committenti, è la capacità di intervenire 24 su 24, 365
giorni l'anno, nei casi di emergenze idrogeologiche, cioè
laddove la tempestività e la preparazione di tecnici e maestranze
è vitale per la gestione dei problemi.
lo svedese di nuova generazione e l’italiana
Il Brokk impiegato dalla Cadore Asfalti nel cantiere della
centrale idroelettrica di Pelos Vecchia è, come detto, il
modello 110, per la circostanza allestito con la fresa Simex
TF50. Le teste fresanti a doppio tamburo Simex TF sono
pensate per lavori di canalizzazione, profilatura di pareti
in roccia e cemento, scavo di gallerie, coltivazioni in cava,
demolizioni, dragaggi, e lavori di finitura e lavori in immersione.
Il Brokk 110 appartiene alla nuova generazione
dei robot da demolizione di Brook.
Esprime, rispetto al B100, il 15% in più di potenza, e vanta
il nuovo sistema elettrico rinforzato e intelligente, il
Brokk SmartPowerTM.
Cresce la potenza, rispetto al predecessore, ma rimangono
inalterate la versatilità e le dimensioni: caratteristiche
che ne consentono l’agevole impiego in spazi ristrettì,
ma anche la possibilità di arrampicarsi su scale,
entrare in ascensori ed essere trasportato su piccoli furgoni
o carrelli. “Alloggiando” ovunque, è la consona soluzione
per lavori in ambienti residenziali, commerciali e
industriali.
l’atomismo del cantiere
La singolarità del cantiere della centrale di Vigo di Cadore
va vagliata alla luce di due condizioni (una delle quali, per
l’appunto, molto singolare): è stato richiesto che le macchine
impiegate dovessero essere elettriche, perché ovviamente
gli spazi di lavoro erano interamente al chiuso
(e, fin qui, siamo nell’ambito di una necessità ordinaria),
ma l’ingresso al tunnel aveva la conformazione di un microtunnel,
di soli 80 x 100 cm di dimensione (e qui siamo
a varcare la soglia dello straordinario). Si era cioè nel mondo
che, per modi e forme, evoca l’atomismo operativo:
per entrare in cantiere si è reso necessario, pertanto, strisciare
letteralmente a terra, per un bel tratto di microgalleria,
cioè per almeno cinque metri.
Di conseguenza, per consentire l’accesso del Brokk si è
dovuto ricorrere al suo parziale smontaggio e alla posa
del braccio. Operazione complessa, ma andata bene e
svolta con la necessaria rapidità, e che sembra segnare
una sorta di primato cantieristico: smontare un robot
da demolizione e rimontarlo in un’ora e poi allestirlo con
una fresa da 130 kg!
[76] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [77]

Demolizione&Riciclaggio
Decommissioning
La competenza
NATA IN CANTIERE
Ecoinerti in azione
a Cento (FE),
per la demolizione
di una porzione
degli stabilimenti
della storica
azienda VM Motori
Testi di Fabrizio Parati
Non ancora maggiorenne, perché nata nel 2006, ma
con una maturità professionale trentennale, perché
fondata sull'esperienza di uno dei fondatori, Andrea
Pancaldi. Esperienza che si distende nel tempo sino al 1978,
e che non deriva solo dai concetti, ma soprattutto dalla presenza
in cantiere. È la Ecoinerti, azienda di Ferrara, che si
occupa di demolizioni speciali, riciclaggio inerti e scavi selettivi.
Oggi il baricentro dell’azienda è nell'apporto dato dai
figli di Andrea, cioè Lisa, Sara e Matteo. Saranno loro a
segnare il cambio generazionale, ma, con le proprie competenze,
sono già in grado di intrecciare i destini dell'azienda
con gli aspetti più all'avanguardia del proprio mercato di riferimento.
Matteo ha fondato la Ecoinerti col padre, per
l’appunto nel 2006, mentre Lisa, che si occupa dell'amministrazione,
è in forze in azienda da circa un decennio. La
risorsa filiale di più recente “acquisizione” è Sara, laureata
in Ingegneria ambientale, che è da poco più di un anno e
mezzo nell'organico, e che “studia” per andare a ricoprire
le mansioni di direttore tecnico.
il cantiere di Cento
Paradigmatico della capacità di Ecoinerti di connettere
competenza e pratica è il cantiere, da noi visitato a Cento
(FE), con la guida di Andrea Pancaldi, per la demolizione di
una porzione degli edifici, quella degli anni Cinquanta, dello
stabilimento dell'azienda VM Motori. Sin dal 1947, la VM
è specializzata nella progettazione, sviluppo e costruzione
di motori diesel. In un'ottica di rinnovamento, l’azienda
ha pensato di eliminare parte degli stabili della propria sede,
per dare al fronte strada (su via Ferrarese) una nuova veste
che alterna aree verdi a parcheggi.
Tra le particolarità del cantiere - quelle che poi hanno segnato
i passaggi più impegnativi del processo di demolizione
- c’era quella data dalla vicinanza alla strada, cioè la
contiguità tra gli edifici VM da demolire e la via Ferrarese.
La prossimità era tale che, un’azienda specializzata, ha costruito
un ponteggio di protezione che ha avuto la funzione
di schermare l’area di demolizione dalla via di percorrenza,
per evitare pericolosi rimbalzi di materiale e altri affini
inconvenienti.
L'edificio VM è stato costruito in due epoche diverse, e presentava
uno spazio vuoto al di sotto dei pavimenti. Si è dovuta
prestare la massima attenzione, pertanto, nel demolirlo
fino alla base, per non incorrerere in un cedimento. Se
poi si considera che l’edificio era confinato, a sinistra, dalla
strada (come già detto) e, alla destra, dallo stabilimento,
aperto e funzionante, della stessa VM, si capisce quanto
virtuosismo ci sia voluto per non creare vibrazioni che
potessero anche solo intaccare la tranquillità di chi, mentre
era in corso la demolizione, stava lavorando negli spazi
aziendali VM.
motofog e operatore a terra
“Abbiamo provveduto, con la massima cura, anche all'abbattimento
delle polveri (era di nostra competenza)”, ci dice
Andrea Pancaldi, “servendoci di un dispositivo della Leotech
che si chiama Motofog. Uno strumento che riesce a indirizzare
il getto a media pressione sulle parti che generano
LA DemoLizione di uno degli edifici dello stabilimento
Vm motori di Cento. La struttura aveva il fronte
principale a ridosso della trafficata via Ferrarese.
polvere. Il lavoro del Motofog è stato corroborato da una
motopompa con operatore a terra che, quando occorreva
molta acqua, teneva bagnate le macerie. Abbiamo cosi
avuto un ottimo risultato, anche da questo punto di vista,
che ci ha permesso di lavorare in serenità e di incontrare
la piena soddisfazione della committenza”.
Motofog è un abbattitore a getto, con un motore a scoppio,
che aziona la pompa ad alta pressione. Non disturba
chi lavora in cantiere, perché gli ugelli consentono, con una
semplice manovra, getti che privilegiano la lunghezza della
gittata o l’ampiezza, a seconda delle diverse esigenze
operative.
Rispetto alle ventole e ai cannoni convenzionali, Motofog
ha il vantaggio di essere di minore dimensioni. Ma non solo,
è dotato di motore diesel e pompa a bordo. Tutto ciò si traduce,
per la superfluità di avere generatori di corrente in
cantiere (e pericolosi cavi ad alto voltaggio), in un contenimento
dei costi, che sono corrispondenti solo a quelli del
gasolio e dell’acqua. Tra l’altro, il Motofog, come tutte le
[78] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [79]

Demolizione&Riciclaggio
Decommissioning
eCoineRTi
ha portato
in cantiere
a Cento
il proprio mezzo
di punta:
un escavatore
zaxis 280 LCn
con una versatile
attrezzatura
mantovanibenne.
sviluppato da Scai e allestito con un frantumatore
Mantovanibenne MS15R. L’escavatore Zaxis, macchina da
19 m al perno benna, con peso operativo di 40 t e carro allargabile,
è un mezzo molto performante e sensibile, e -
assicura Andrea Pancaldi - “ci permette di eseguire lavori
molto delicati con la massima precisione”.
un’attrezzatura per ogni occasione
L’attrezzatura MS di Mantovanibenne merita una copiosa
digressione, perché ha un peso centrale nel successo
anche di questo cantiere di Cento. I suoi potenti cilindri, rovesciati
per assicurare la massima protezione, sono in grado
di esprime una grande forza. Il suo posizionamento preciso
è facilitato da una rotazione idraulica continua, mentre
ad assicurare resistenza e a incrementare la sicurezza ci
pensa una robusta doppia ralla. Ad accrescere la produttività
e a proteggere il sistema idraulico da picchi di pressione
è deputata, invece, la Speed-Valve (brevettata). Inoltre,
con la linea Mantovanibenne MS - e quindi anche con questa
MS15R (che è parte della famiglia MS) - si ha il vantaggio,
per mezzo di diversi kit, di trasformare l’attrezzatura
rendendola adeguata per differenti tipi di impieghi.
L’MS diventa così, a tutti gli effetti, pinza, cesoia, taglia lamiere,
frantumatore o pinza combinata. Ad esempio, col
kit SH si tramuta in una cesoia adeguata per la demolizione
di strutture metalliche (oltre che per la rottamazio-
il parco macchine e le attrezzature
Il parco macchine di Ecoinerti è costituito da un altro escavatore
a braccio alto da demolizione, uno Zaxis 210 Hitachi,
con braccio da 16 m, che e anch’esso attrezzato con pinze
Mantovani. Lo ZX210 è tra i modelli più popolari nella
gamma degli escavatori di medie dimensioni, per la sua
idoneità a lavorare in situazioni molto diverse. La flessibilità
è garantita dal sistema di supporto accessori che agevola
l’inserimento degli stessi. Lo ZX210 è anche in grado
di assicurare un’alta visibilità: lo spessore delle barre
della griglia frontale è contenuto, per ridurre al minimo gli
angoli morti. Condizione, quest’ultima, particolarmente utile
nei cantieri di demolizione.
“Poi abbiamo due macchine per la demolizione secondaria:
un Volvo EC140 e un EC220”, ci dice Andrea Pancaldi.
L'escavatore cingolato EC220 è una macchina potente, progettata
per ridurre i consumi di carburante e aumentare la
produttività. “A completamento degli escavatori, abbiamo
un Doosan DX235 di nuova generazione, che è una macchina
che ha un anno e mezzo di vita, e che anch'essa ci
serve per le movimentazioni e per le frantumazioni a terra”.
Va sottolineata una condizione che, anche nel cantiere
di Cento, è stato protagonista e a cui il Doosan sa rispondere:
con il DX235 è possibile lavorare, infatti, in
prossimità di edifici, e in cantieri congestionati (come quelli
stradali) senza bloccare il traffico sulle corsie adiacenti e
macchine Leotech, è governabile a distanza (anche dall’escavatore
durante la demolizione) con un semplice radiocomando,
ed è dotato di brandeggio automatico e di
una testa erogatrice che ruota elettronicamente sia in orizzontale
sia in verticale. È tutto? No! Motofog, infatti, presenta
almeno due vantaggi anche se confrontato con le
ventole più comunemente utilizzate in cantiere. Le ventole,
innanzitutto, producono turbini di aria che, durante le demolizioni,
tendono a spostare la polvere, mentre Motofog
lavora solo a pressioni elevate, che sono meno soggette a
vortici. In più, sempre in rapporto alle ventole, questo sistema
è più sicuro, perché non costringe ad avere in cantiere
dei cavi ad alto voltaggio, che potrebbero essere recisi
dai cingoli delle macchine operatrici e, a contatto con
l’acqua, creare pericolose scariche elettriche.
Messo a confronto col cannone da cantiere, Motofog è
molto più compatto e con pesi decisamente ridotti.
L’MF60D, che è il modello più grosso prodotto da Leotech,
ha dimensioni che, in ogni modo, ne permettono il trasporto
all’interno del cassone di un pick-up. È anche maneggevole
e facile da spostare a mano.
Le macchine in cantiere
Motofog a parte, la Ecoinerti ha portato in cantiere il proprio
mezzo di punta, cioè un escavatore cingolato da demolizione
con braccio alto, uno Zaxis 280 LCN di Hitachi
L’ATTRezzATuRA ms mAnToVAnibenne usata nel cantiere
ferrarese per la demolizione degli stabilimenti Vm motori
ha potenti cilindri rovesciati per assicurare la massima protezione.
ne). Ed è anche il caso del cantiere VM di Cento, poiché il
fabbricato da demolire aveva la parte alta costruita in struttura
metallica. Ed è qui che si è espressa al meglio tutta la
consistenza della pinza cesoia MS di Mantovani arricchita
con il kit SH di cui abbiamo detto sopra: “Con questa attrezzatura
siamo riusciti, senza particolari difficoltà, sia a
cesoiare il ferro in altezza sia a sezionare, letteralmente, il
fabbricato, e naturalmente evitando qualsiasi rischio di
crolli, nonché a selezionare il materiale da costruzione”,
ci dice Matteo Pancaldi (esecutore della demolizione).
eCoineRTi ha svolto il lavoro di demolizione
Vm motori con il proprio escavatore Hitachi
condotto da matteo Pancaldi.
in qualunque altro spazio angusto, e senza sacrificare le
prestazioni. Infine, ci dice Pancaldi, “abbiamo tutte pinze e
frantumatori della Mantovanibenne, per dare un servizio
che sia il più possibile completo nel settore della demolizione”.
Competenze consolidate
Ecoinerti è nata nel 2006, in seguito alla scissione di Andrea
e Matteo Pancaldi, padre e figlio, da un'altra società attiva
nel movimento terra, nella demolizione e nel riciclaggio, di
[80] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [81]

Demolizione&Riciclaggio
Decommissioning
Anni
Di
esPeRienzA
consentono
oggi a ecoinerti
di affrontare
con successo
qualsiasi
cantiere
di demolizione
sia civile
sia industriale.
LA FAmiGLiA
PAnCALDi
(nella foto
sotto):
da sinistra,
Lisa, matteo,
Andrea e sara
Pancaldi.
cui Andrea è stato socio e legale rappresentante per 25
anni. L’azienda può oggi vantare competenze consolidate
che gli permettono di affrontare qualsiasi cantiere di demolizione
sia civile sia industriale.
Le aree di intervento vanno dalla demolizione di fabbricati
civili e industriali alla demolizione di infrastrutture, dalla
demolizione di grandi aree dismesse alla demolizione di
strutture in carpenteria metallica. Non mancano nell’albo
d’onore di Ecoinerti le demolizioni a grandi altezze e quelle
con esplosivo.
La perseverante attenzione al rispetto delle normative in
materia di sicurezza e qualità ha permesso all’azienda di
Ferrara di ottenere la certificazione SOA Laghi, per la categoria
OS23.
Riciclaggio inerti
L'azienda dispone anche di un centro autorizzato di recupero,
di trattamento e di lavorazione dei rifiuti derivanti
da C&D. In questa struttura si producono tre tipi di materiali,
privi di qualsiasi altro tipo di rifiuto (plastica, legno,
carta, ecc.), che sono impiegati per la realizzazione
di rilevati, di sottofondi stradali o per riempimenti di
varia natura.
Ad Andrea Pancaldi, anche in questa circostanza, preme
evidenziare l’aspetto che regola, da sempre, la missione
aziendale: attenzione indefettibile per la qualità.
In questo caso, l’attenzione è per la qualità di resa e purezza
dei materiali, per offrire prodotti con certificazione
CE, che siano adeguati per riuscire a soddisfare con certezza
le richieste del cliente. “A questa attività sono associati
i cantieri per la costruzione di piazzali e strade con
personale qualificato”.
40 anni di attività
Andrea Pancaldi è stato la nostra guida in cantiere - come
detto - ma è anche l’autore di un ritratto aziendale capace
di tracciare una fisionomia precisa della propria esperienza
di successo. Le nostre domande e le sue risposte qui di
seguito.
Prima di Ecoinerti c’è la storia scritta da Andrea
Pancaldi. Qual è?
Siamo un'azienda familiare, anche nel senso che i miei sette
dipendenti sono professionalmente cresciuti con me. E
quindi, direi fortunatamente, siamo un gruppo davvero coe-
so. E questa è una - e non l’ultima - delle ragioni per cui siamo
riusciti a sopravvivere alle note difficoltà incontrate in
questi ultimi anni dovute alle crisi dell'edilizia. Ed è anche
uno dei motivi che ci consentono di essere presenti oggi
sul mercato con alti livelli di performance.
La mia storia professionale ha inizio negli anni Ottanta.
Sono nato come artigiano. Avevo una terna di proprietà.
Facevo lavori di servizio ed ero socio di una cooperativa.
Nel 1982, con due soci, ho costituito un'azienda, per eseguire
lavori di scavo e di movimento terra. Ma, già a quell’epoca,
la mia vera passione si stava manifestando in tutta
la propria intensità.
FAsi FinALi del cantiere, durato circa
due settimane, per la demolizione
dei fabbricati Vm. Al centro dei lavori,
l’escavatore Hitachi e le pinze cesoie
di mantovanibenne.
Vi siete quindi “convertiti” alla demolizione...
Si. Ho cominciato a demolire a metà anni
Ottanta, cioè quando ancora sul mercato
c'erano soltanto i martelli e non ancora le
pinze. Negli anni Novanta, cioè all’epoca in
cui il mercato ha reso disponibili le pinze,
siamo stati fra i primi ad acquistarle. Tra l'altro,
nel 1996, ci siamo aggiudicati uno dei
primi modelli di pinza (il secondo, per la precisione)
prodotto dalla Mantovanibenne,
azienda con la quale abbiamo costruito, nel
corso degli anni, un solido e felice rapporto di collaborazione
(oltre che sul versante professionale anche sul piano
umano), e che oggi è rinsaldato da una pratica che ci
inorgoglisce: testiamo, talvolta, alcuni dei loro prodotti. Ad
oggi, abbiamo una decina delle più evolute attrezzature di
Mantovani benne.
Progetti per il futuro?
Riuscire a rispondere prontamente ai nostri clienti, come
fatto sino a oggi. E mi faccia dire che sono molto soddisfatto
del lavoro dei miei figli Matteo, Lisa e Sara. A loro
sarà affidata la cura e la prosperità dell’azienda.
[82] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [83]

Demolizione&Riciclaggio
Macchine demolition
La società lecchese
Attività di Recupero
utilizza da oltre 10
anni un Sennebogen
835 cingolato con
braccio da 18 metri.
Da movimentazione
a demolizione
Testi di Antonio Fargas
Una Felice
INTUIZIONE
Recupero dei materiali e conseguente trattamento
per assicurare un servizio al territorio e rendere il domani
migliore. È questo lo spirito che accomuna due
aziende italiane che hanno visto le loro strade incrociarsi.
Stiamo parlando della Cesaro Mac Import di Eraclea (VE),
che dal 2006 è distributore esclusivo per l’Italia delle machine
Sennebogen della linea Green Line per la movimentazione,
e della società Attività di Recupero che seguendo
l’intuizione di Felice Colli ha sviluppato l’esperienza e la
competenza nell’eseguire lavori di demolizione.
Il punto d’incontro, lo avrete già capito, è una macchina
Sennebogen. Si tratta del modello 835 Green Line che Colli
ha acquistato nel 2010 e che da allora si è sempre dimostrata
all’altezza, anche grazie al supporto tecnico e al ser-
vizio di assistenza firmato Cesaro. La nostra attenzione è
stata attirata sia dalla macchina da demolizione che, come
rivista Costruzioni, non avevamo ancora avuto la fortuna
di vedere in azione in Italia, sia dall’idea che la società Attività
di Recupero ha avuto nel fare questa scelta.
Il suo Amministratore delegato Luigi Colli, ci spiega come
l’azienda di famiglia si è evoluta nel tempo.
La Attività di Recupero ha sede a Colico (LC) e si sviluppa
su un’area complessiva di 20.000 m 2 , principalmente
adibiti al recupero e allo smaltimento di tutti i rifiuti speciali
non pericolosi. L’attività contempla il ritiro, la lavorazione,
lo stoccaggio e la conseguente commercializzazione
di metalli ferrosi e non ferrosi, oltre alla movimentazione
EX ALFA ROMEO
È uno degli ultimi
cantieri in cui l’835
cingolato con braccio
B18 si è distinto per
potenza e stabilità.
[84] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [85]

Demolizione&Riciclaggio
Macchine demolition
835 Green Line Crawler B18
Peso operativo 54,5 t
Altezza al perno 18 m
di macerie da cantiere e inerti. La società è stata fondata
nel 2003 da nostro padre Felice Colli, da sempre operante
nel settore del movimento terra e dei trasporti, che ha visto
nel recupero e nello smaltimento di tutti i rifiuti speciali non
pericolosi un futuro e prospettive imprenditoriali interessanti.
Da allora abbiamo fatto molta strada la nuova generazione
ha convalidato la linea strategica di sviluppo
indicata dal papà, allargando le attività alle demolizioni
civili e industriali. Questo è il percorso che negli ultimi
anni ci ha portato a investire molto nel settore della demolizione,
sia civile, che industriale.
Vogliamo continuare proprio in questa direzione, specializzandoci
con l’incremento costante di esperienza, abilità
tecniche e investendo in strumentazioni e macchine
specifiche. Oggi l’azienda conta 25 collaboratori e dispone
di un parco macchine diversificato e sviluppato all’insegna
della versatilità operativa e dell’affidabilità tecnica.
Lavorate esclusivamente nelle vicinanze della vostra
sede oppure guardate a orizzonti più lontani?
La nostra sede è a Colico, in provincia di Lecco, e abbiamo
iniziato lavorando principalmente nelle zone a noi li-
CABINA ELEVABILE Il Sennebogen 835 cingolato
è caratterizzato dalla cabina inclinabile,
ma anche elevabile fino a 3 metri (2,6 m di sbraccio).
RIDUZIONE CON CESOIA I quattro serbatoi BTZ
da 14 m d’altezza sono stati decostruiti con
il multiprocessore CK36 di VTN, allestito con kit cesoia.
fe, dove il tessuto industriale e la filiera della metallurgia
ci ha permesso di maturare una esperienza tecnica specifica
prima nel recupero materiali e poi nelle demolizioni.
Negli ultimi anni abbiamo effettuato bonifiche e demolizioni
in tutto il Nord Italia. Per il momento non abbiamo
ancora acquisito cantieri all’estero.
Avete alle vostre spalle un portfolio lavori di tutto rispetto.
C’è un cantiere recente che vi ha impegnato particolarmente?
Uno degli ultimi progetti a cui abbiamo lavorato è quello
della fase conclusiva dei lavori di demolizione dello storico
stabilimento Alfa Romeo di Arese (MI). L’area interessata
è quella dell’ex stabilimento, di cui abbiamo demolito
una vasta zona comprendente edifici in calcestruzzo, strutture
in carpenteria metallica e serbatoi BTZ. Alle demolizioni
avvenute nel 2013 per fare posto sia all’attuale struttura
commerciale "Il Centro" sia a spazi funzionali allo
svolgimento in sicurezza di Expo 2015, è infatti seguito il
completamento della bonifica del territorio con la demolizione
degli edifici del cosiddetto corpo centrale dello stabilimento
Alfa, che un tempo ospitava uffici e attività di
servizio per i dipendenti della casa del Biscione. Tra questi
edifici anche il cosiddetto Alveare, che era collocato
nella parte immediatamente antistante al palazzo del
Centro Tecnico. Quest’ultimo è stato conservato per il valore
attribuito alla sua particolare architettura. Dall’inizio
del cantiere di Arese, ovvero nel luglio 2019, fino a inizio
2020, abbiamo alternato differenti macchine ma il nostro
Sennebogen 835 Green Line non lo abbiamo mai spostato.
Ha lavorato costantemente fino alle fasi conclusive
dei lavori.
In quale operazioni si è maggiormente distinta la vostra
Sennebogen 835 da demolizione?
All'interno della vasta area di demolizione di Arese, oltre
alle strutture in calcestruzzo armato con appendici in metalli,
erano collocati anche quattro serbatoi BTZ (stoccaggio
di combustibili a basso tenore di zolfo) alti circa 14 metri
ciascuno. Abbiamo impiegato circa due settimane per
demolirli tutti e quattro, utilizzando esclusivamente la
Sennebogen 835 allestita con il multiprocessore CK36, allestito
con kit cesoia, di VTN Europe. Questa versatile attrezzatura
è un acquisto recente, ma il Sennebogen 835
Green Line lo abbiamo comprato nuovo nel 2010 e in 10
anni d’attività ha dimostrato la sua qualità globale e, grazie
alla sua comprovata versatilità operativa, è stato di supporto
in molte operazioni.
Per quali applicazioni specifiche avete utilizzato la 835?
Sono state più le demolizioni civili o industriali?
Abbiamo spesso sfruttato tutta l’altezza raggiungibile
dalla 835, ovvero 18 metri al perno attrezzatura, per demolizioni
sia civili, che industriali. Abbiamo operato e demolito
strutture in c.a. con diverse attrezzature tra cui la
pinza NPK SV250 e strutture in carpenteria metallica
montando invece cesoie della VTN come le CI3000 o
CK36.
[86] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [87]

Demolizione&Riciclaggio
Selezione
Rottami DOCG
n Un aggiornamento della selezionatrice X-
Tract che consente di rimuovere il magnesio
dall'alluminio nei rottami ferrosi e nei flussi di
leghe. È la più recente innovazione di Tomra
Sorting Recycling. Rigorosi test sul campo
hanno prodotto tassi di purezza dell’alluminio
pari al 99%.
Fino ad oggi, l'unico modo di trattare il rottame
di alluminio per la rimozione di contaminanti
come il magnesio prevedeva un'operazione a
due stadi con mezzo denso, in cui la maggior
Tomra progetta e realizza tecnologie
per la selezione basate su sensori per il settore
del riciclo e della gestione dei rifiuti.
parte dei metalli pesanti viene separata dai
rottami triturati in una prima fase, mentre i
rottami di alluminio cavo, il magnesio e le
plastiche ad alta densità vengono separati in
un secondo stadio. Processo difficile e
costoso. I risultati dei test sul campo sono
stati finora del tutto soddisfacenti.
Ora, gli aggiornamenti alla selezionatrice
X-Tract di Tomra permettono una migliore
rimozione del magnesio offrendo un'alternativa
affidabile e conveniente alla separazione con
mezzo denso.
tomra.com
Macchine demolition
PINZA Tra le differenti attrezzature montate
dall’835 in cantiere, anche una pinza da demolizione
primaria NPK SV250 per le strutture in c.a.
Quali caratteristiche rendono la Sennebogen 853 Green
Line cingolato per voi “insostituibile”?
Per i “giovani” di famiglia, questa macchina ha da sempre
rappresentato una sorta di scelta azzardata di nostro padre
Felice. Dico così perché si trattava di un’esperienza totalmente
nuova ma ora, a dieci anni di distanza, possiamo
dire che la 835 si è rilevata un valore aggiunto per la
nostra azienda.
Avevamo un parco mezzi quasi interamente costituito da
macchine Liebherr e l’acquisto della Sennebogen 835 è
stato per noi un salto nel buio. In principio, la macchina
veniva principalmente utilizzata in sede a Colico (LC), equipaggiata
con una benna bivalve per la movimentazione
di inerti e macerie. Questo perché dieci anni fa non ci occupavamo
ancora di demolizioni.
A conti fatti, possiamo dire che l’acquisto della Sennebogen
[88] giugno 2020 Costruzioni
è stato lungimirante. In particolare perché sin dall’acquisto
è stata prevista la possibilità di dotare la macchina
non solo di un caricatore industriale, ma anche di supportare
attrezzature per la demolizione; prerogativa rivelatasi
oggi irrinunciabile.
Dopo dieci anni di utilizzo sul campo, quali sono a vostro
parere i punti di forza della 835?
Le qualità che rendono Sennebogen 835 per noi insostituibile
sono diverse. Riassumiamo le principali.
Innanzitutto, la 835 dispone di una stabilità del carro e della
macchina che secondo la nostra esperienza sono nella
sua totalità senza eguali. Il suo carro allargabile idraulicamente,
passa da 3.000 mm di larghezza minima a
un’estensione massima di ben 4.000 mm.
La visibilità è ottima grazie alla possibilità di sollevamento
della cabina e ovviamente della sua inclinazione (cabina
tiltabile). Questa caratteristica unita al braccio che consente
di raggiungere un’altezza operativa di 18 metri
permette una visibilità senza pari sui punti d’attacco.
Un’altra peculiarità per noi fondamentale è la rotazione
della torretta a 360° pur mantenendo una stabilità uniforme
e un bilanciamento a nostro parere ottimale.
L’operatore è quindi in grado di procedere con la demolizione
frontalmente, ruotando per movimentare e depositare
al posteriore il materiale abbattuto senza perdere stabilità
e senza dover avvicinare il braccio alla cabina per
bilanciare il contrappeso generale. Si tratta di una caratteristica
che noi troviamo di grande utilità e che si traduce
in maggior efficienza e velocità di lavoro.
Srl
Sede legale: Via Borgoleoni, 21 - 44121 Ferrara
Sede operativa: Via Bologna, 918
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Cave&Calcestruzzo
Pompe autocarrate
Una pompa autocarrata
Sermac 6RZ56,
sta contribuendo a creare
“la città giardino”
a sud-ovest di Milano
Testi e foto di Fabrizio Parati
56 METRI
La pompa
autocarrata
Sermac 6RZ56
Superlight,
con braccio
speciale ad alta
resistenza.
UN NUOVO VOLTO
DI MILANO
Da City Life ai cantieri per la Metropolitana M4, dal
getto da primato per il Nuovo Ospedale Galeazzi
(34mila m 3 di calcestruzzo pompati, per una delle
platee più grandi d'Europa) al più grande cantiere a Nord
di Milano, laddove c'era l'Auchan di Cinisello Balsamo, ora
in parte demolito per lasciare spazio alla costruzione di un
nuovo centro commerciale (per quell'opera è prevista una
fornitura di calcestruzzo di 180mila m 3 ). È presente in tutti
i luoghi che sono il motore di processi di concentrazione
di valore, e che sanno modificare in profondità gli assetti
di una città, cioè di Milano, che ha bisogno vitale di queste
nuove opere: è l'azienda MM Service & S.A.F., con sede a
Cinisello Balsamo (MI). Le società, in realtà sono due, ma
sia la MM Service sia la S.A.F. Service fanno capo a
Salvatore Muzzì da noi incontrato durante la visita al cantiere
per la costruzione di SeiMilano, la nuova “città giardi-
no” di Milano. Frutto della partnership tra Borio Mangiarotti
e Värde Partners, SeiMilano sarà il nuovo volto di una parte
di Milano sud-ovest (siamo in prossimità della fermata
Bisceglie della metropolitana). Un nuovo quartiere, progettato
dallo Studio Mario Cucinella Architects (MCA) e
dallo Studio Internazionale del Paesaggista Michel Desvigne
(MDP), con 10mila m 2 di negozi, 30mila m 2 di uffici, 500
nuove case, e, il tutto, integrato in un parco di 160mila m 2 .
Durata del cantiere? “Prevedo il termine entro cinque anni”
(virus permettendo), ci dice Marco Pezzoli, capo cantiere
per Borio Mangiarotti.
Protagonista la 6RZ56 Superlight
Il cantiere è stato avviato da qualche settimana. La nostra
visita à coincisa con il getto di una platea, del lotto R1 Sud,
di 1.400 m 3 di calcestruzzo: “Questa è la quarta che get-
[90] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [91]

Cave&Calcestruzzo
Pompe autocarrate
LA SERMAC 6RZ56, su cinque assi, ha un peso
totale di 42 t. Da qui il nome Superlight, grazie
all’utilizzo di acciaio speciale ad alta resistenza.
La macchina ha, inoltre, la massima profondità di
lavoro a -39,77 m e la massima altezza di apertura
di 11,20 m. L’angolo di rotazione, infine, è di 370°.
PER GRANDI LAVORI
L'altezza del braccio oltre
i 55 m e la tubazione
da 125 mm di diametro
rendono la 6RZ56 Superlight
la macchina ideale per
l’impiego in lavori dove
sia richiesta una grande
portata di calcestruzzo.
IL BRACCIO DISTRIBUTORE
a 6 sezioni della Sermac 6RZ56
Superlight, con ripiegamento "RZ",
trova applicazione ideale nei cantieri
di medie-grandi superfici
o in getti in lunghezza come platee,
fondamenta e murature.
ziare, abbiamo scelto di montarla su un cinque assi” (si
può assemblare anche su telaio a 4 assi). “E, dopo un'attenta
valutazione, abbiamo ritenuto che Scania fosse la
scelta più indicata.” Tra l'altro, in MM Service & S.A.F. hanno
il dichiarato culto per i propri mezzi di lavoro: oltre ad attribuire
loro un nome (ad esempio, la pompa autocarrata
6RZ56 si chiama Regina e la 5RZ46 Principessa), vogliono
che siano arricchiti con tutte le scelte opzionali possibili.
Così è anche nel caso della Sermac 6RZ56 Superlight:
“Questa macchina è in versione full optional. L’abbiamo dotata
del sistema antiribaltamento, della funzione di ingrassaggio
automatico del braccio, del fermogetto idraulico,
di retrocamera posteriore”.
La macchina, con telaio a elevata rigidità torsionale e con
braccio distributore a sei sezioni con ripiegamento a “RZ”,
ha un gruppo pompante di 200 m 3 l'ora (e pressioni fino
a 85 bar), che è l’elaborato frutto di un nuova soluzione pentiamo.
A servizio di questa platea, gettata con la Holcim,
abbiamo messo a disposizione diciassette betoniere.
Settimana prossima procederemo con altre tre platee: due
da 1.500 e una da 2.500 m 3 . La settimana successiva ce
ne sarà una da 4000 m 3 ”, ci dice Muzzì. In totale, si prevede
l'impiego di circa 120mila m 3 di calcestruzzo, con una
protagonista indiscussa: la pompa autocarrata Sermac
6RZ56 Superlight, con braccio, in acciaio speciale ad alta
resistenza, da 56 m.
Il culto dei propri mezzi
La Sermac 6RZ56, acquistata a dicembre e ritirata a gennaio
2020 da MM Service & S.A.F., è montata su Scania. “È
la prima volta che ci indirizziamo verso Scania”, ci confida
Muzzì, “perché di solito comperiamo Iveco, Mercedes
e Man, ma soprattutto Iveco. Questa Sermac da 56 m è
una macchina con caratteristiche particolari. Tanto per ini-
[92] giugno 2020 Costruzioni

Atecap
Pompe autocarrate
sata da Sermac. Convince il rapporto tra peso totale e prestazioni:
la 6RZ56 Superlight ha prestazioni di peso da primato,
grazie all’accurato lavoro del centro S-Design di
Sermac. L’habitat naturale della pompa autocarrata Sermac
è quello dei cantieri di medio-grande superficie: lavori in altezza
(solette e ponti), e getti in lunghezza (platee, fondamenta
e murature).
L'altezza del braccio oltre i 55 m e la tubazione da Ø 125
mm rendono la 6RZ56 Superlight ideale per lavori dove sia
richiesta grande portata di calcestruzzo. Qual è il caso del
cantiere SeiMilano da noi visitato. Le grandi prestazioni della
6RZ56 riescono a essere “confinate” (ma non limitate)
anche nei cantieri logisticamente più complessi, in virtù
della stabilizzazione anteriore a "X" e di quella posteriore a
bandiera.
IL GETTO DEL LOTTO R1 SUD
di 1.400 m 3 di calcestruzzo
del cantiere di SeiMilano.
GLI UOMINI
Qui sotto, Mario
Pezzoli, capo
cantiere
per Borio
Mangiarotti.
A seguire,
il titolare di MM
Service&S.A.F.,
Salvatore Muzzì
(a destra) con
il collaboratore
Michele Ciolato.
Rapporto di utile collaborazione
Per finire, uno sguardo sul parco macchine di MM Service
& S.A.F., che è di circa cinquanta mezzi, di cui tredici pompe
e il resto betoniere. “Le pompe sono tutte Sermac, tranne
due Cifa. Le ultime 12 betoniere acquistate sono della
Imer. Ma abbiamo anche Sime”, ci dice Michele Ciolato,
che in MM Service & S.A.F. è il responsabile della manutenzione
dei mezzi e il braccio destro di Muzzì. “Per le pompe,
siamo fedeli ai prodotti Sermac, da anni”. Del resto, il
rapporto tra MM Service & SAF e Sermac è a tal punto
radicato nella fiducia reciproca che la MM Service & S.A.F.
è spesso protagonista di test di prototipi speciali Sermac.
Infrastrutture per
IL RILANCIO DEL PAESE
Le azioni necessarie per restituire al Paese
costruzioni sicure, sostenibili ed efficienti
Il Paese ha vissuto e sta vivendo una condizione drammatica, inaspettata,
che ha toccato da vicino molte persone e messo molte imprese e lavoratori
in una crisi senza precedenti. Un blocco della produzione e dell’economia
di una gravità che non si registrava dall’ultima guerra mondiale. Una ripresa rapida
ed efficace deve contare su un’azione forte che rimetta realmente in moto
il sistema economico.
Infrastrutture e nuovi edifici pubblici e privati sono la chiave per far ripartire
l’economia, ma è necessario rimettere al centro del dibattito politico la questione
infrastrutturale, per pensare alle costruzioni senz’altro come volano universalmente
riconosciuto per l’economia, ma non solo.
L’Italia ha di fronte una sfida e al tempo stesso un’opportunità da non sprecare.
Il Paese ha urgente bisogno di strade, ponti, scuole, ospedali sicuri, sostenibili
ed efficienti, coerenti quindi con quel Green New Deal che rappresenta
il futuro dell’economia europea. Ripensare gli spazi di vita, la mobilità, la
gestione delle risorse, la messa in sicurezza del territorio è un impegno non prorogabile,
in termini di qualità della vita e di contenimento degli impatti sull’ambiente.
Il calcestruzzo ha un ruolo fondamentale nel comparto delle costruzioni, perché
è un materiale sostenibile e innovativo, capace di garantire sicurezza e durabilità
più di ogni altro. Il calcestruzzo èm tra l’altro, da sempre protagonista
insieme al cemento delle costruzioni, sia in Italia sia nel mondo.
I due materiali hanno raggiunto oggi livelli di performance che li rendono con
ancora più forza la scelta privilegiata per le opere pubbliche e private dalle nuove
caratteristiche.
L’industria del settore è impegnata costantemente nella ricerca e nello sviluppo
per rispondere e adattarsi all’evoluzione delle esigenze progettuali che sono
oggi molteplici, e che spaziano dalla sicurezza sismica alla sostenibilità, con
particolare attenzione all’efficienza energetica e al valore estetico.
Per dare il maggior risalto possibile al ruolo che la filiera del cemento e del calcestruzzo
può avere nei programmi di Governo per il rilancio dell’economia e
nelle opere necessarie per la modernizzazione del Paese, Federbeton ha messo
in atto una campagna stampa insieme all’appello del proprio Comitato
Scientifico al mondo accademico disponibile a questo link (https://www.federbeton.it/Investiamo-in-infrastrutture-per-stimolare-la-ripresa-ma-soprattutto-per-il-futuro-del-paese).
Il Paese deve ripartire, ma la ripartenza non sarà realmente tale se non si riuscirà
a dare il giusto stimolo all’economia, con una politica basata su investimenti
pubblici e privati nei settori capaci di fare da volano per lo sviluppo. Le infrastrutture,
in questo senso, rappresentano lo strumento più efficace. Quelle
infrastrutture sicure e moderne di cui il nostro Paese ha urgente bisogno, insieme
a edifici belli, sismicamente adeguati, salubri ed efficienti termicamente.
Per un Green
New Deal
servono strade,
ponti, scuole,
ospedali sicuri,
sostenibili
ed efficenti
Associazione Tecnico-Economica
del Calcestruzzo Preconfezionato
Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma
tel. 06 42016103 - fax 06 42020145
email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
Twitter: @atecap
Facebook: @associazionecalcestruzzo
LinkedIn: @atecap
Andrea Bolondi
Presidente
Salvatore Avallone
Vicepresidente
Paola Colaiacovo
Vicepresidente
Gianpaolo Martin
Tesoriere
Massimiliano Pescosolido
Segretario Generale
In collaborazione...
[94] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [95]

Sollevamento&Noleggio
Sanificazione
FASi Di SANiFiCAZioNe
Prima di iniziare qualunque
operazione di pulizia,
il tecnico Nacanco Nove
indossa i guanti in nitrile
usa e getta e la maschera
di protezione delle vie
respiratorie.
Testi di Fabrizio Parati
UN Noleggio
SANO E SICURO
Attente procedure
di disinfezione delle PLE
a noleggio, contro
la famigerata Covid-19
Nella prioritaria prospettiva di garantire la sicurezza
e la salute dei propri clienti, Nacanco Nove ha adottato
delle attente procedure per la corretta disinfezione
di tutte le proprie macchine fornite a noleggio. E,
naturalmente, ha preso tutti i necessari provvedimenti per
il contrasto della Covid-19, per tutelare sia i propri dipendenti
sia tutto il personale esterno che accede alle sedici
sedi dell’azienda distribuite su tutto il territorio nazionale.
Di seguito, riportiamo testualmente le puntuali considerazioni
che Nacanco Nove ha inteso farci avere sul tema -
purtroppo di questi tempi privilegiato - della sanificazione.
Le procedure adottate da Nacanco Nove sono il miglior linguaggio
aziendale votato alla sicurezza.
Prenotazione e ritiro macchine a noleggio
“Per prenotare un noleggio il cliente ha a disposizione il servizio
clienti Loxcall: un gruppo di 30 esperti del settore in
grado di prenotare la piattaforma di cui il cliente ha bisogno,
ma anche di organizzare la consegna e di seguire la
fatturazione. Il servizio risponde ai numeri 199.177.155 o
030.9675811, o è raggiungibile sul sito web NacancoNove.it
(l’alleato di chi, anziché telefonare, preferisce scrivere, ed
esplorare online tutte le possibilità del gruppo Loxam in
Italia). Il cliente potrà presentarsi presso le sedi per il ritiro
del mezzo solo previo appuntamento, in modo da minimizzare
ogni possibilità di contagio, e troverà un’area specificamente
allestita per accoglierlo, con cartelli che indicheranno
chiaramente dove sarà consegnato il mezzo”.
Disinfezione mezzi ritirati dal cliente
“Prima di iniziare qualunque operazione di pulizia e preparazione,
il tecnico Nacanco Nove indossa i guanti in nitrile
usa e getta, la maschera di protezione delle vie respiratorie
(semi-maschera facciale con filtri combinati) e
provvede, tramite prodotto da nebulizzare, alla disinfezione
del mezzo di sollevamento aereo con particolare ri-
guardo a tutte le parti che prevedono contatto:
1) per tutti i mezzi: scatola comandi in cesta, quadro comandi
a terra, corrimano, cancello di accesso alla cesta,
punti di ancoraggio, comando di arresto di emergenza, leve
per gli stabilizzatori, leve, volante, sedile quadro comandi
e cintura di sicurezza (carrello elevatore), ecc.;
2) in aggiunta, per tutte le macchine provviste di cabina/abitacolo:
interno portiere (maniglia di apertura, regolazione
specchietti, chiusura macchina, tasti regolazione
finestrini), maniglie portiere, sedili, presa di forza, cintura di
sicurezza , parti plastiche (cruscotto, volante, leve, cambio,
specchietto retrovisore, vano porta oggetti, radio, condizionatore,
ecc.).
Il prodotto è di rapida evaporazione, grazie all’elevato contenuto
di alcool, e quindi può essere utilizzato in tutte le applicazioni
dove non possono essere impiegati i prodotti
in soluzione acquosa.
Alla fine dell’operazione, se il mezzo è dotato di abitacolo,
il tecnico Nacanco Nove:
1) posiziona gli specifici copri sedile, copri tappetino, copri
volante, copri pomello del cambio e copri freno a mano per
garantire la massima igiene possibile.
2) posiziona l’appendino di ‘avvenuta disinfezione’.
Il cliente, all’arrivo presso la sede Nacanco Nove, troverà
un’apposita area allestita per essere ricevuto in sicurezza.”
Disinfezione mezzi consegnati in cantiere
“La procedura è analoga a quanto riportato nel punto precedente.
In aggiunta, il trasportatore incaricato di consegnare
il mezzo dalla sede Nacanco Nove al cantiere indosserà,
durante tutte le operazioni di carico e scarico, sia
presso la sede Nacanco Nove sia presso il cantiere del
cliente, guanti monouso e mascherina, al fine di garantire
il mantenimento della catena dell’igiene”.
Procedure per dipendenti e collaboratori
“Per garantire la salute di dipendenti e collaboratori, in ogni
sede è stata allestita un’area per il controllo della tempe-
lA DiSiNFeZioNe delle
macchine è totale
ed è orientata,
con particolare
attenzione, a trattare
tutte le parti
dei veicoli abitualmente
sottoposte a contatto.
ratura corporea con termometro termo-scanner e guanti
monouso. Una volta misurata la temperatura, si potrà accedere:
una persona alla volta, mantenendo la distanza interpersonale
di 1,8 m (come da segnaletica orizzontale
esposta nelle sedi). È vietato l’accesso a chi abbia sintomi
di tipo influenzale o presenti una temperatura superiore a
37,5°, a chi negli ultimi 14 giorni abbia avuto contatti con
soggetti positivi al Covid-19 o a chi provenga da zone a rischio
secondo le indicazioni dell’OMS.
Sono forniti, in tutte le sedi Nacanco Nove, degli erogatori
con liquido disinfettante a base alcolica (come stabilito dalla
circolare 5443 del ministero della Salute), per la disinfezione
giornaliera delle postazioni di lavoro (tastiere, schermi
touch, mouse, telefonini) e di tutte le zone di contatto
(maniglie, porte, interruttori, pulsantiere).
Le attrezzature di lavoro condivise e i DPI collettivi devono
essere disinfettati a cura dell’utilizzatore al termine dell’impiego
utilizzando il liquido disinfettante a base alcolica
in dotazione. Infine, Nacanco Nove ha provveduto a fornire
a tutti i propri dipendenti delle mascherine protettive
adatte al ruolo e all’incarico”.
[96] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [97]

Sollevamento&Noleggio
Controllo remoto
HICONNECT PREMIUM,
sviluppo di HiConnect di Hiab,
fornisce l’accesso a molti dati
per il controllo delle macchine.
CONNESSI
E NUOVISSIMI
Hiab affina e rafforza i propri sistemi
di connettività, introducendo HiConnect Premium,
e presenta i nuovi scarrabili Multilift Optima
Testi di Fabrizio Parati
Hiab, parte di Cargotec, annuncia una versione gratuita
del proprio servizio HiConnect, mentre la versione
completa, in abbonamento, è ora rinominata
HiConnect Premium. HiConnect è un portale Web che
consente ai clienti Hiab, con apparecchiature connesse,
di ricevere approfondimenti per migliorarne la sicurezza
e l'utilizzo, nonché per tenere traccia delle esigenze di servizio
in base all'utilizzo effettivo. Le informazioni sono disponibili
in tempo reale e il portale è accessibile su PC,
smartphone e tablet. La versione gratuita di HiConnect
fornisce l'accesso alle funzionalità principali: una mappa
live della flotta, le date di manutenzione imminenti, in base
all'utilizzo effettivo, i tempi di funzionamento delle attrezzature
e la capacità utilizzata.
HiConnect Premium
Il passaggio a un abbonamento a HiConnect Premium, ora
disponibile, fornisce l'accesso a dettagli di dati più estesi,
come, ad esempio, le tendenze della flotta, e approfondimenti
operativi. Tutti dati supplettivi, rispetto all’abbonamento
base, che offrono al cliente Hiab un più alto controllo e una
migliore visibilità delle proprie operazioni.
“Indipendentemente alle dimensioni o dal settore, vogliamo
consentire ai nostri clienti di essere più produttivi, ridurre i
tempi di inattività non necessari e migliorare la sicurezza. La
versione gratuita di HiConnect è un ottimo modo per fornire
informazioni e vantaggi, basati sui dati, a tutti i nostri clienti",
afferma Jan-Erik Lindfors, Vice President, New Business
Solutions, Hiab.
Anche per modelli più datati
HiConnect è disponibile per tutte le gru caricatrici Hiab (per
tutte quelle che, ovviamente, siano collegate), per gli hooklift
e le multibenne Multilift, per i carrelli elevatori autotrasportati
Moffet e per i montacarichi Waltco.
È a partire dalla seconda metà del 2019 che Hiab ha iniziato
a fornire connettività sulla maggior parte delle proprie
macchine. Tuttavia, alcuni modelli precedenti possono anch’essi
essere adattati per beneficiare della connettività.
I proprietari di macchine Hiab che fossero interessati ad avvalersi
dei vantaggi di HiConnect possono richiedere l'accesso
alle pagine Web di Hiab registrando le loro attrezzature
o contattando il loro rappresentante di vendita locale
per saperne di più.
I nuovi Optima
Hiab, oltre ad affinare e a rafforzare
le proprie proposte di
connettività, propone importanti
novità di prodotto: i nuovi impianti
scarrabili Multilift Optima 15 - 20- 25.
Sono sistemi scarrabili ottimizzati per
clienti che hanno bisogno di prestazioni differenti
in ambiti di lavoro diversi. Ad essere stati
ottimizzati sono la struttura, la capacità di sollevamento,
il sistema di controllo. Inoltre, sullo scarrabile sono
presenti gli equipaggiamenti minimi indispensabili per poter
manovrare la cassa.
I nuovi impianti scarrabili Multilift Optima hanno una tipologia
di braccio scorrevole (S) e sono disponibili in tre modelli.
Il più piccolo dei tre è l’Optima 15S, con capacità di sollevamento
di 15 t (suggerito per veicoli a 2 assi). Segue
l’Optima 20S, con capacità di sollevamento di 20 t (suggerito
per veicoli a 3 assi). Per finire, l’Optima 25S, con capacità
di sollevamento di 25 t e per veicoli a 4 assi.
[98] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [99]

Sollevamento&Noleggio
Software
i vantaggi
DEL VIRTUALE
Tre strumenti che limano
le distanze tra reale
e virtuale, per esiliare
nel passato inefficienze
e inutili complessità
tà ed efficienza in cantiere. Si parte dalla funzione
“Visualizzazione macchina”: questo modulo dell'applicazione
usa la Realtà Aumentata per alloggiare nell’ambiente
di lavoro un modello 3D in scala della macchina
scelta. È possibile il mezzo virtuale in spazi ristretti,
intorno a ostacoli e in elevazione.
Si possono visualizzare sulla macchina gli accessori di sollevatori
a braccio, a pantografo e telescopici: i dispositivi
di arresto caduta, le forche da carico basculanti, le benne
su forcella e i supporti per tubazioni, per facilitare la decisione
di acquisto e di noleggio (tutto questo grazie alla funzione
“Visualizzazione accessori”).
E ancora: con “Visualizzazioni etichette” gli operatori e i tecnici
possono scansionare le etichette del funzionamento e
della sicurezza della macchina, e ricevere informazioni sul
ta di un altro imprescindibile strumento messo a punto da
JLG per rendere sempre più completa e “previdente” la gestione
delle proprie macchine. Il RAR permette all’assistenza
di controllare a distanza i parametri e i settaggi personalizzati
della macchina, per una diagnosi delle funzionalità
operative, una verifica dello stato di funzionamento delle
tecnologie connesse e un’analisi degli ultimi 25 codici di
errore. Queste informazioni sono trasmesse in un unico
report riassuntivo tramite il portale ClearSky, disponibile
per tutti i sollevatori a braccio, a pantografo e telescopici
di JLG dotati di dispositivo CAN. Prima del RAR, l’acquisizione
di informazioni su prestazioni e caratteristiche richiedeva
la presenza sul posto di un tecnico in possesso
di un analizzatore manuale. Una volta eseguita la diagnosi,
il tecnico poteva avere o non avere tra i propri attrezzi
Testi di Fabrizio Parati
Disponibile, finora, per i sollevatori a braccio. Da oggi,
lo è anche per i sollevatori a pantografo. È il corposo
aggiornamento, presentato da JLG Industries
Inc., del simulatore di manovra con realtà virtuale (VR)
AccessReady XR. Il nuovo AccessReady Fusion XR, brevettato
da JLG, combina in un unico simulatore l’addestramento
virtuale per sollevatori a braccio e a pantografo.
Gli operatori, potendo simulare le manovre e
l’utilizzo dei comandi, hanno ora la possibilità di familiarizzare
con ogni tipo di mezzo, e
di migliorare le proprie abilità ancor
prima di lavorare su una macchina
reale. Un forte stimolo a pensare
l'implementazione del simulatore è
arrivato a JLG dalle richieste dei
clienti di tutto il mondo, cioè da coloro
che si servono dei vantaggi dati
dall'uso della prima versione di
AccessReady XR per i sollevatori a
braccio.
AccessReady Fusion XR copre
tutti gli aspetti della formazione
(che è anche personalizzabile):
dalla familiarizzazione
con i comandi
alle manovre complesse.
Gli istruttori possono creare
contesti di lavoro per testare
le diverse competenze
e scegliere i criteri di
valutazione delle presta-
zioni. Gli scenari di lavoro possono essere inseriti con
una sequenza guidata di esercizi. La funzione si chiama
“Scenario Manager”, ed è una vera innovazione del sistema
Access Ready XR.
Altre importanti caratteristiche di AccessReady Fusion
XR sono: i comandi reali, le “mani virtuali” (esclusiva di
JLG), la modalità multi utente in rete, gli ambienti di addestramento
diversificati (tra cui terreni di prova e cantieri),
una serie di avatar virtuali e la modalità di istruttore-guida.
Modello in 3D
Ma le novità JLG sono continue:
oltre ad AccessReady Fusion XR,
JLG ha presentato una nuova
App di Realtà Aumentata (AR),
che è pensata per offrire ai clienti
vantaggi di produttività e sicurezza
in cantiere. La nuova App
propone diversi strumenti per migliorare
sicurezza, produttivi-
la nuova aPP Jlg
di Realtà aumentata
(aR) propone strumenti
per migliorare i livelli
di produzione e
sicurezza in cantiere.
significato dei simboli ISO. Possono anche ingrandire il testo
dell'etichetta e selezionarne la lingua, assicurandosi anche
un funzionamento e una manutenzione più sicuri della
macchina. “Visualizzatore pannello/Guida operazioni”:
con la Realtà Aumentata gli operatori possono visualizzare
il pannello di controllo in sovrimpressione e la spiegazione
delle funzioni, per manovrare le macchine con maggiore
sicurezza. La funzione “Assistente ispezione annuale”
assiste i tecnici della manutenzione nelle ispezioni annuali
elencando le fasi di controllo e le relative informazioni. La
documentazione e le immagini dell’ispezione possono essere
salvate e, così, consultate quando lo si ritenga utile.
Esauriente analisi da remoto
Alla recente edizione della fiera ConExpo di Las Vegas, JLG
ha effettuato una dimostrazione con il nuovo analizzatore
di dati in remoto (RAR= Remote Analyzer Reader). Si trat-
REMotE analyzER REaDER (RaR) è il nuovo
analizzatore di dati in remoto brevettato da Jlg.
Ricorrendo al RaR gli operatori hanno la possibilità
di attivare un filo di comunicazione diretto con il servizio
di assistenza Jlg.
pezzi necessari all’intervento. Grazie al RAR, l’assistenza
può già arrivare in cantiere con il materiale utile a portare
a termine il lavoro.
Grazie al RAR, gli operatori possono rivolgersi direttamente
all’assistenza: gli addetti si collegano al portale ClearSky
e, dopo avere inserito il numero di serie della macchina,
ricevono il report riassuntivo dei settaggi e delle prestazioni.
In definitiva, l’analisi in remoto della macchina, condotta
attraverso il RAR, garantisce ai clienti che utilizzano
ClearSky la possibilità di massimizzare i tempi di attività
della propria flotta.
[100] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [101]

Sollevamento&Noleggio
Piattaforme aeree
LE riSorSE
IN POCO SPAZIO
Le CTE ZED 23.3 JHN e ZED 25 HN sono piattaforme
autocarrate Patente C per i lavori in cui è priorità
l’agilità “compatta”, la sicurezza reale e la produttività
Testi di Fabrizio Parati
ZED 25 HN e CTE ZED 23.3 JHN più efficienti e sicure, contribuisce
proprio l’ormai sempre più apprezzato sistema
S3, Smart Stability System. Il sistema S3 di CTE è in grado
di calcolare, con una frequenza di oltre dieci volte al secondo,
le massime prestazioni possibili della macchina in
ogni determinata posizione di lavoro. E, inoltre, la piattaforma
è messa nelle condizioni, considerati vento, dinamica
e peso in cesta, di poter tornare indietro nell’esatto
punto considerato. Grazie ad S3 è possibile implementare,
inoltre, una serie di optional pensati per offrire un livello
di sicurezza maggiore e rendere il lavoro dell’operatore ancora
più agevole, come, per esempio, Virtual Roof e CTE
Connect. Capiamo meglio la natura dei due optional citati,
a partire dal Virtual Roof, o tetto virtuale: si tratta di un sistema
che permette di settare un’altezza di lavoro prede-
La zed 23.3 jhn
La nuova piattaforma aerea di CTE ha un’altezza di lavoro
di 23 m, uno sbraccio di 10 m e una portata di 250 kg.
È dotata di un doppio pantografo. Ha un braccio telescopico
con uno sfilo + jib. La rotazione della torretta è
di ±320°.
I comandi della ZED 23.3. JHN sono elettroidraulici proporzionali
simultanei, con rampe di accelerazione e decelerazione,
per un fluido controllo delle manovre. Non
mancano, ovviamente, gli stabilizzatori oleodinamici a
configurazione fissa in sagoma.
Sono disponibili, come scelte opzionali, la funzione Home,
che serve per la chiusura automatica della piattaforma
a fine lavoro, e la funzione CTE Connect, per la gestione
da remoto del mezzo.
La zed 23.3 jhn ha un’altezza di lavoro di 23 m,
uno sbraccio massimo di 10 e una portata
massima in cesta di 250 kg.
Due lettere, cioè HN, che fanno lega con novità e sicurezza,
perché si riferiscono al nuovo sistema di
stabilizzazione in sagoma proposto da CTE per le
proprie piattaforme aeree autocarrate. H sta per “stabilizzazione
verticale” e N sta per “narrow”, vale a dire stretto.
Perimetrando il concetto, significa che con le nuove CTE
ZED 25 NH e CTE ZED 23.3 JHN si porta a compimento,
nel modo più riuscito, il processo di risposta alle esigenze
di chi cerca mezzi di lavoro che siano in grado di coniugare
un'alta capacità produttiva con la possibilità di accedere
in spazi operativi di dimensioni limitate.
Massime prestazioni di altezza e di sbraccio unite alla stabilizzazione
in sagoma e, il tutto, saldato a un'ampia capacità
di carico utile: queste sono le peculiarità dei due nuo-
vi modelli autocarrati inseriti nella gamma CTE ZED, allestiti
su Iveco Daily da 6 t.
Smart Stability System
Nel proprio fare progettuale in CTE sono mossi da un inesausta
attenzione alla sicurezza. Un costante scrupolo li
guida alla ricerca delle soluzioni più accurate. Ecco quindi
che, ormai circa tre anni fa, hanno concepito l’apprezzatissimo
sistema S3, Smart Stability System, vale a dire
un sistema che racchiude in sé tutte le informazioni necessarie
per il più sicuro funzionamento delle piattaforme:
centro di gravità di ogni singola parte della piattaforma,
peso in cesta, centro di gravità del veicolo e posizione degli
stabilizzatori. E, a rendere le due nuove piattaforme CTE
CTE ZED 25 HN ha un’altezza di lavoro di 25 m, con uno
sbraccio di 12 m e una portata massima di 250 kg.
La conformazione del braccio è a doppio pantografo.
finita e, pertanto, di lavorare in totale sicurezza, senza temere
di incorrere in collisioni involontarie in altezza.
CTE Connect è, invece, un sistema di gestione integrata
per tutti i modelli CTE dotati di sistema S3 Smart Stability
System (come è il caso delle due nuove piattaforme ZED
25 HN e ZED 23.3 JHN). Con CTE Connect, attraverso una
connessione dati, è possibile accedere alla diagnostica da
remoto, geolocalizzare il mezzo (anche se in movimento),
impostare da remoto alcuni parametri di lavoro (quelli, ad
sempio, abbinati con il sistema Virtual Roof), intervenire in
caso di notifiche di eventi particolari: guasti, allarmi, ecc. E
poi il cliente può gestire le macchine per funzioni di fleet
management, con utente e password personalizzati.
La zed 25 hn
È capace di esprimere 25 m di altezza di lavoro, con uno
sbraccio massimo di 12 m e una portata massima di 250
kg. La conformazione del braccio è a doppio pantografo
con un braccio telescopico a due sfili.
Anche per la ZED 25 HN i comandi sono elettroidraulici proporzionali
simultanei con rampe di accelerazione e decelerazione,
per permettere un controllo più fluido e progressivo
di tutte le manovre.
La configurazione degli stabilizzatori è fissa in sagoma. E,
anche su questa piattaforma, il sistema di gestione dell’area
S3 consente la disponibilità, come scelta opzionale,
sia della funzione Home sia di CTE Connect.
[102] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [103]

Truck&Allestimenti
Semirimorchi
PER PALE
EOLICHE XXL
Faymonville presenta il semirimorchio a pianale
alto WingMAX, progettato per il trasporto su strada
di pale lunghe oltre 70 metri. In tutta sicurezza
Testi di Matthieu Colombo
Faymonville
WingMAX
Il nuovo
semirimorchio
ha 4 sezioni
telescopiche con
bloccaggio
da ambo i lati per
garantire
un’elevata
stabilità di guida.
Le pale sono uno dei principali componenti dei generatori
eolici utilizzati per trasformare l’energia cinetica
del vento in energia elettrica. Per ottimizzare
il rapporto tra investimento e produzione di energia, i progettisti
sviluppano turbine eoliche caratterizzate da pale
di dimensioni sempre maggiori.
Oggi la lunghezza media di questi componenti è spesso
superiore a 70 metri e, visto che non si possono assemblare
in loco, vanno trasportati su strada in formato integrale.
Come fare? Ci ha pensato Faymonville sviluppando
il nuovo semirimorchio a pianale alto WingMAX, parte
integrante della serie TeleMAX, disponibile nella variante
a 3 oppure 4 assi. Questa soluzione di trasporto permette
di portare le pale XXL in tutta sicurezza e contenendo
i costi. Il nuovo WingMAX di Faymonville è caratterizzato
dall’elevata corsa del collo di cigno idraulico (si solleva
di 1.700 mm) di lunghezza compatibile con trattori a 5 assi
ed assali oscillanti ad alta portata da 19,5“ e dalla superficie
di carico molto lunga grazie a 4 estensioni telescopiche.
A tutto questo si aggiunge la collaudata tecnologia
dell’assale oscillante che assicura un angolo di sterzatura
fino a 60° e una corsa massima pari a 600 mm.
“In combinazione con il collo di cigno, sollevabile ed abbassabile
idraulicamente, il nuovo TeleMAX è in grado di
‘superare’ ogni eventuale ostacolo, come per esempio le
rotatorie. In questo modo, è quindi possibile affrontare il
tragitto anche in presenza di condizioni di terreno e pro-
fili di percorso difficili”, afferma Rainer Noe illustrando importanti
caratteristiche durante il trasporto di carichi molto
lunghi come, per l’appunto, le pale eoliche.
Gli assi nella manica del WingMAX
Il nuovo semirimorchio Faymonville a pianale alto
WingMAX per trattori a 4 o 5 assi è offerto con supporti
di carico mobili per il cavalletto per carico a punta che consentono
di accorciare il semirimorchio anche sotto carico.
Queste tecnologie sono un vero e proprio aiuto per superare
più agevolmente tratti di percorso tortuosi. I piedi
di sostegno idraulici semplificano l’allungamento telescopico
o il movimento retrattile della superficie di carico.
Il bloccaggio da ambo i lati degli allungamenti telescopici
assicura un’elevata stabilità di guida, la carreggiata delle
ruote pari a 2.000 mm nel gruppo assali assicura la massima
stabilità laterale. E le posizioni di bloccaggio rinforzate
consentono una trasmissione ottimale delle forze di trazione
e frenata. Inoltre, il radiocomando ergonomico con
tutte le funzioni idrauliche risponde a tutte le esigenze dell’utente.
La costruzione robusta del semirimorchio in acciaio
ad alta resistenza impedisce inoltre al fragile carico
di essere sollecitato dall’intervento di forze esterne.
“Grazie a tutte queste proprietà il nuovo Faymonville è
estremamente stabile e sicuro nella movimentazione, anche
con pale eoliche molto lunghe”, conclude il Product
Manager Rainer Noe.
[104] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [105]

Truck&Allestimenti
DAF CF 530 FAD 8x4
L’8X4 SOTTO
CARICO
Una fase
di carico
del cassone
da 20 metri cubi
del mezzo
d’opera olandese,
all’interno delle
Cave Merlini
a Sud di Milano.
L’oLAnDese
PALESTRATO
Motore MX 13 da 530 Cv e cambio automatizzato
ZF TraXon con software per impieghi cantieristici
per il mezzo d’opera della Casa di Eindhoven
in collaborazione con
[106] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [107]

Truck&Allestimenti
DAF CF 530 FAD 8x4
I BLoCCAggI peR I FoNDI DIFFICILI
Nella sezione superiore destra del cruscotto del CF 530
Fad compaiono le icone che indicano l’avvenuto
inserimento dei bloccaggi dei differenziali.
Potenza e coppia esuberanti e un cambio automatizzato
veloce e reattivo, grazie anche a un software
specifico studiato per gli impieghi off-road, sono
le principali caratteristiche del Daf CF 530 Fad 8x4. Che abbiamo
recentemente provato nelle Cave Merlini situate a
Sud Ovest di Milano, a cavallo fra i comuni di Gaggiano e
di Trezzano sul Naviglio. Il mezzo d’opera della Casa olandese
si presenta nella configurazione tipo per un allestimento
con ribaltabile posteriore. Cioè con passo corto
(2.050 + 2.300 + 1.400 millimetri), sbalzo posteriore contenuto
(1.250 millimetri) e telaio a C rinforzato a tutta lunghezza
di 8,5 + 8,5 millimetri di spessore. I primi due assali
sono da 9 tonnellate, mentre il tandem HR 1670 T è caratterizzato
da una massa massima tecnicamente ammessa
di 16 + 16 tonnellate (ridotta a 13 + 13 tonnellate
per motivi legislativi).
paraboliche davanti, dietro trapezoidali
Le sospensioni posteriori sono trapezoidali a sette lame.
Paraboliche, ma a tre lame, sono quelle anteriori. La gommatura
è basata sulle tradizionali 13 R 22.5. Nel caso del
veicolo del test, si tratta di coperture Goodyear Omnitrac
Mss II/Msd II, con indice di carico 156/150. ll propulsore
LA LeVA MULtIFUNZIoNe
Sul lato destro del piantone dello sterzo si trova
la leva multifunzione che comanda l’azionamento
del freno motore potenziato Mx engine Brake e la
scalta della modalità di funzionamento del cambio.
pULSANtI
A poRtAtA
DI MANo
I tasti per
l’azionamento
dei bloccaggi
dei differenziali
si trovano sulla
plancia,
a destra del
posto guida.
Una sicura
ne impedisce
l’attivazione
accidentale
A fianco,
la ghiera del
cambio traxon.
del CF 530 Fad 8x4 è
l’MX 13, cioè l’unità top
di gamma - per cilindrata
e potenza - della Casa olandese.
L’MX 13 adotta un sistema d’iniezione common rail con
due pompe ad alta pressione integrate nel monoblocco,
in grado di sviluppare una pressione massima di polverizzazione
del gasolio di 2.500 bar.
In abbinata con l’Mx 13 c’è lo ZF traxon
Il veicolo in prova è dotato, inoltre, del freno motore potenziato
a tre stadi (MX Engine Brake), capace di una potenza
massima di rallentamento di 360 kW a 2.200 giri al
minuto. Il propulsore è abbinato al cambio automatizzato
ZF TraXon 16TX2640 a 16 rapporti (con l’ultimo in overdrive,
con rapportatura di 1:0,82). Il maggiore frazionamento
rispetto alle tradizionali unità a 12 marce per le missioni
di trasporto stradali migliora le performance in
Il cuore del CF 530
Il mezzo d’opera provato in cava da Costruzioni
è equipaggiato con il motore top di gamma della
Casa olandese. Si tratta del sei cilindri in linea
MX 13 Euro VI D di 12,9 litri di cilindrata, tarato a
390 kW (530 Cv). La potenza massima è disponibile
a 1.675 giri al minuto, mentre la coppia di
picco di 2.600 Newtonmetro è erogata nell’intervallo
da 1.000 a 1.400 giri al minuto. In realtà
l’MX 13 è un propulsore multicoppia, in grado
d’incrementare di 100 Newtonmetro nelle due
marce più alte (se abbinato a un cambio con l’ultimo
rapporto in overdrive, come nel caso del CF
530 Fad) il valore massimo di coppia (2.500
Newtonmetro). Questa caratteristica permette
di ridurre al minimo la frequenza delle cambiate,
con positive ricadute sulla guidabilità e sui
consumi di carburante. Con l’introduzione della
seconda generazione delle motorizzazioni
Euro VI (avvenuta agli inizi del 2017), Daf ha apportato
sostanziali miglioramenti ai motori delle
serie MX 11 e MX 13. In particolare, sono stati
riprogettati il monoblocco, il circuito di raffreddamento,
i condotti di adduzione dell’aria, i cuscinetti
dell’albero motore e la geometria della camera
di combustione.
[108] giugno 2020 Costruzioni
Costruzioni giugno 2020 [109]

Truck&Allestimenti
DAF CF 530 FAD 8x4
fuoristrada, insieme al software Offroad (inseribile mediante
un pulsante collocato sul cruscotto), studiato in
modo specifico per le applicazioni cantieristiche. Con
l’Offroad attivo e il cambio in modalità totalmente automatica,
i passaggi di rapporto risultano molto più veloci rispetto
alla modalità stradale, che permette però di risparmiare
carburante sui fondi asfaltati.
tutto in automatico, oppure in manuale
Nelle situazioni più impegnative (salite e discese particolarmente
ripide), si può anche passare all’azionamento
in manuale del cambio, agendo sul pulsante posto al
vertice della leva multifunzione collocata sul lato destro
della colonna dello sterzo. La stessa leva permette di far
intervenire il freno motore potenziato Daf Engine Brake,
potente e ben modulabile (al 40, 70 o 100 per cento della
capacità massima, secondo le situazioni operative) anche
alle basse velocità che caratterizzano gli spostamenti
in cantiere. In caso di scarsa aderenza sono disponibili i
dispositivi di blocco dei differenziali (longitudinale e trasversale),
azionabili mediate due pulsanti (dotati di sicura,
per evitare l’inserimento involontario) collocati sul cruscotto.
Le relative indicazioni visive (due icone) compaiono
nella sezione superiore destra del cluster strumenti.
per frenare un mix di dischi e di tamburi
Note positive anche per l’impianto frenante di servizio, che
è basato su un mix di unità a disco anteriormente e di masse
a tamburo sul tandem di trazione. Buono il livello di
comfort in cabina, grazie soprattutto a tre elementi: la corretta
taratura delle sospensioni meccaniche del veicolo (a
balestre paraboliche anteriormente), e di quelle dell’abitacolo
e la disponibilità del sedile conducente Luxury Air a
sospensione pneumatica. L’allestimento dell’Fad 8x4 è costituito
da un ribaltabile posteriore della gamma FV Dune,
Ribaltabili per tutti i gusti
L’offerta di prodotto della Cantoni, che ha costituito
il ribaltabile FV Dune abbinato all’8x4 della Casa olandese,
è molto articolata. Spazia, infatti,dalla gamma
leggera Jolly ai trilaterali stradali da appoggio al cantiere
fino alla serie cava-cantiere. All’interno di quest’ultima,
oltre all’FV Dune, vi sono i PF Roccia e
Semiroccia a vasca quadra e i PF Roccia Dumper.
Per le missioni di trasporto più impegnative, il costruttore
propone la serie Mining, realizzata con lamiere
da 8, 15 o anche 20 millimetri.
I FISSAggI AL teLAIo
Il controtelaio del cassone è fissato alla struttura
del mezzo d’opera con vincoli elastici, che permettono
alcuni movimenti relativi dei due componenti.
IL tANDeM poSteRIoRe
Il doppio ponte da 13 + 13 tonnellate prevede
sospensioni con balestre trapezoidali a sette foglie.
Sono utilizzate (a tre foglie) anche sul 1° e 2° asse.
IL MeZZo D’opeRA oLANDeSe IN NUMeRI
Marca e modello
DAF CF 530 FAD
Configurazione assi
8x4
Passi
2.050+2.300-1.400 mm
sbalzo anteriore
1.460 mm
sbalzo posteriore
1.250 mm
Capacità cassone 20 m 3
Lunghezza cassone
5.440 mm
Larghezza cassone
2.300 mm
Angolo di ribaltamento 50°
Peso allestimento
4.500 kg
Altezza totale veicolo
3.600 mm
Motore
MX-13
Cilindrata
12,9 litri
Potenza massima
530 Cv @ 1.675 giri/min.
Coppia massima 2.600 nm @ 1.000-1.400 giri/min.
Cambio
ZF TraXon 16TX2640 oD
numero rapporti 16
Tara veicolo
15.500 kg
Portata utile
24.500 kg
Massa totale a terra
40.000 kg
Gommatura 13 R 22.5
prodotto dalla Cantoni di Boffalora sopra Ticino (Milano).
La vasca a sezione poligonale, che ha una volumetria di
20 metri cubi, è realizzata in lamiere d’acciaio antiusura.
I profilati del fondo, in Hardox HB 450, hanno
uno spessore di 8 millimetri, mentre quelli
delle fiancate (in Hardox 400) sono da 6
millimetri. Il tempo di salita del ribaltabile
è di 30 secondi (con angolo di ribaltamento
massimo di 50 gradi). Quando
viene azionata la presa di forza al cambio
per il ribaltamento della vasca, la velocità
del veicolo è automaticamente limitata
a 6 chilometri l’ora. La sovrastruttura
ha un peso complessivo di 4.500 chili, mentre
la tara del veicolo allestito si attesta attorno ai 15.500 chili,
il che lascia una portata utile di 24.500 chili.
I pARtICoLARI DeL RIBALtABILe
Dall’alto in basso, due immagini del ribaltamento
del cassone FV Dune della Cantoni e il compasso che
stabilizza la vasca quando è inclinata per lo scarico.
Così l’offerta di camion per le costruzioni
L’oFFeRtA
Una panoramica
dell’offerta
di prodotto della
Cantoni, che
ha realizzato
la vasca da 20 m 3 .
DUe gAMMe peR ogNI tIpo DI MISSIoNe
La tabella illustra l’offerta di prodotto della Casa
olandese per i settori cantieristico, delle costruzioni e
dell’edilizia. Le proposte si articolano in due gamme - LF,
media, adatta anche per compiti di appoggio al cantiere,
e CF pesante per le missioni off-road. Lo schema mostra
anche la disponibilità di motorizzazioni - da 6,7, 10,8
e 12,9 litri - e l’offerta di differenti tipologie di abitacoli.
Costruzioni giugno 2020 [111]

COVER_741.qxp_Cover_Aprile_07 30/06/20 16:33 Pagina 1
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Speciale WalkAround
Costruzioni
n. 741 | anno LXVIII
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Il nuovissimo
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