focus di Mariacristina Righi U&BTWINSET Il mondo che verrà La fase post lockdown è già iniziata da qualche mese e ha portato molti cambiamenti, soprattutto nei consumi, nei valori e nei comportamenti d'acquisto, con differenze sostanziali tra uomini e donne Dopo il lockdown, già da qualche mese ci troviamo ad affrontare un nuovo inizio, un nuovo scenario. Sono stati modificati i comportamenti quotidiani e si parla di nuova normalità. "Definiamo nova normalità quello che oggi stiamo cercando di costruire - ha detto Linda Gobbi (Future Concept Lab) introducendo l'annuale workshop sui consumi - Stiamo vivendo un passaggio epocale eccezionale. Anche il consumo farà parte di questa nuova normalità ed è decisamente cambiato. La pandemia ci ha costretti a ripensare il consumo. Ha modificato la capacità di scelta. Si consuma meno? Forse, di sicuro in modo diverso. Cosa resta importante? Quali sono le priorità? Lasciamo andare quello che già avevamo capito fosse sbagliato. Al primo posto ora c'è l’urgenza dell’ambiente, di un’economia <strong>più</strong> sostenibile, etica, nei processi economici". Future Concept Lab è tra i partner di Glaxi per Coming World Project, l'osservatorio per la comunicazione del mondo che verrà. Monitorando
Fonte: Coming World Projec Future Concept Lab in partnership con Glaxi. il particolare momento della diffusione della pandemia, il periodo di lockdown e le successive riaperture, l’osservatorio intende individuare e interpretare i costrutti utili all’applicazione di nuovi paradigmi di comunicazione con i cittadiniconsumatori italiani. L’approccio Glaxi alla segmentazione psico-valoriale delle persone (www.glaxi.it) consentirà, mediante un sistema di survey a un panel di circa 4500 italiani, la costruzione di un set di profilazioni tematiche e di mercato-settore da poter applicare a eventuali database operativi di individui o da usare come segmentazioni strategiche della popolazione. Le rilevazioni semestrali ci stanno già dando molte indicazioni sul futuro. Nello specifico, pensando alla nuova normalità e nell’immaginare la vita quotidiana, la salute e la sicurezza dovranno essere considerate priorità assolute (62,4% donne, 52,5% uomini), i comportamenti quotidiani dei cittadini dovranno essere all'insegna dell'onestà (61,9% donne, 53,7% uomini), in futuro dovremo puntare inevitabilmente sulle donne e sulle loro qualità (46,6% donne, 29,1% uomini). Nel post Covid la società cambierà radicalmente (12%), cambieranno molte cose, ma solo nel vivere comune (22%), sarà quella di prima, semplicemente con il distanziamento e mascherine (31%), nella società nel suo insieme regnerà una grande confusione prima di capire il cambiamento (35%). Il cambiamento sarà decisamente in meglio (8%), molte cose in meglio, altre uguali (21%), in peggio (5%). Nell’immaginare la vita quotidiana (voto medio di accordo, scala 1 min - 7 max, per genere) solo sostenendo i consumi la ripresa sarà <strong>più</strong> facile (5,59 donne, 5,52 uomini), si cercherà di avere una casa nel verde o almeno con un bel terrazzo (5,60 donne, 5,37 uomini), cercheremo di rendere la casa <strong>più</strong> confortevole in ogni suo aspetto (5,58 donne, 5,34 uomini), le aziende, per riprendersi, dovranno puntare sul lancio di prodotti <strong>più</strong> innovativi (5,39 donne, 5,34 uomini), selezioneremo con <strong>più</strong> attenzione ogni singolo prodotto che acquisteremo (5,41 donne, 5,23 uomini). Riguardo ali effetti che avrà il Covid nella vita dei cittadini, per vivere bene tutti i giorni, cosa sarà importante? Al primo posto c'è la salute (81,6% donne, 72,8% uomini), seguita da onestà (73% donne, 64% uomini), sincerità (67,4% donne, 58,4% uomini), correttezza con gli altri (66,1% donne, 56,2% uomini), felicità di chi è intorno (59,9% donne, 47,5% uomini), semplicità (43,9% donne, 39% uomini), l'impegno con gli altri (39,7% donne, 33,4% uomini), la ricchezza (12,2% donne, 13,4% uomini), il potere (8,8% donne, 8,1% uomini). Se osserviamo le percentuali delle risposte fornite dai Millenials e dai ragazzi della Gen Z (10-24 anni) sono sostanzialmente in linea con quelle del resto degli intervistati con la stessa scala di valori. "A dicembre 2019 abbiamo promesso di provare a concentrarci su queste due generazioni che <strong>più</strong> daranno movimento al periodo post-Covid - ha spiegato Linda Gobbi - Sono generazioni centrali, in contatto con le altre. I ragazzi della Gen Z sono solidali e perbene. Sono stati chiamati a definire la nuova normalità e ne saranno protagonisti, come anello di trasmissione di nuove regole e di congiunzione tra generazioni successive e precedenti. I Millenials sono quelli che hanno sofferto di <strong>più</strong> il contesto e hanno avuto un disagio significativo. Sono pronti a condividere tutto quello che aiuta a migliorare la loro vita".