Allure Magazine (3-2020)

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OPINIONIST
Addio,
“bruttezza”!
dalla parte del consumatore
Sarò sincero: è da mesi che considero inutile la diffusione
dei miei opinabili pensieri attraverso questa
pagina. In realtà, un po’ per certi fattori contingenti,
un po’ per l’età, mi sono chiesto sovente:
“Che senso ha la mia voce in solitudine
dentro un deserto?”. Ma in quest’ultimo
tempo, improvvisamente, il
mio spirito è ringalluzzito fino a
farmi sentire ancora al timone del
mio veliero esistenziale. Un navigante
combattivo anche di cause
perse. Cos’è accaduto? Ci sono state
due scosse di terremoto nel settore
cosmetico: una, la prima, estremamente
prevedibile; l’altra, la seconda,
improvvisa come le trombe d’aria e
le bombe d’acqua che hanno fatto
compagnia al Covid-19 italiano in
questa estate che lascia alle sue spalle
un profondo senso di inadeguatezza sociale.
Il primo terremoto mi ha portato a dermi: “Com’è possibile che il convoglio
della bellezza e tutto il suo circo
stiano andando verso il castello di
Dracula convinti di far visita ad un
convento di suore Carmelitane?”.
Osservavo, smarrito, una bellezza esibita,
ostentata e tronfia che ogni santo
giorno mi veniva propinata sui social e
chiein
ogni dove. Un ciarpame composto
da corpivendole nemiche delle donne
intelligenti, , delle ispiratrici d’arte, delle
donne belle nel pensiero e nell’animo.
Chi conosce il sottoscritto sa bene
DIEGO DALLA PALMA
Esperto di immagine, costumista,
scenografo, scrittore,
attento osservatore di costume.
che da sempre, quando era solo un ragazzotto pieno
di sogni e viveva di pane e imprevisti, ha cercato un
suo posto nella cosmetica usando l’atipicità.
Qualcuno ricorderà che ho caparbiamente
percorso la strada più scomoda per
comunicare il mio concetto di bellezza:
innovazione, azzardo e
coraggio. Ma ecco che, improvvisamente,
leggo da qualche parte, sui
social, di uno scandalo: migliaia di
“benpensanti” si scagliano contro
la donna “più brutta del mondo”,
la modella armena Armine
Harutyunyan, scelta da Alessandro
Michele per rappresentare il
brand Gucci nel mondo. L’esul-
tanza mi ha investito come una
promozione al paradiso.
L’anno scorso, dal mio palcoscenico,
limitato rispetto a quello di Michele,
avevo scelto per Nouba, nel corso di una
consulenza temporanea, una ragazza
siciliana, Sofia, a mio avviso bellissima,
molto simile ad Armine. La
mia voce non ha l’eco di quella del
genio della Maison Gucci, ma vi assicuro
che il fatto mi ha reso energico ed
ottimista. Perché? Perché il mondo
nuovo reclama, finalmente!, ad alta
voce, ogni tipo di “Bellezza”. Compresa
quella scomoda.