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Costruzioni n.748 marzo 2021

Attualità&Prodotti 300KOBELCO BY GRUPPO BRUNO Alla scoperta del concessionario Kobelco leadernel Sud Italia Macchine&Componenti IL NUOVO VOLVO EWR130E Arriva un escavatore gommato da 12-14t super compatto! Leggere per credere Sollevamento&Noleggio EUROEDILE PER LA A16 Il sistema di Dedalo Tech per il cantiere dell’autostrada A16 in Campania

Attualità&Prodotti
300KOBELCO BY GRUPPO BRUNO
Alla scoperta del concessionario Kobelco leadernel Sud Italia

Macchine&Componenti
IL NUOVO VOLVO EWR130E
Arriva un escavatore gommato da 12-14t super compatto! Leggere per credere

Sollevamento&Noleggio
EUROEDILE PER LA A16
Il sistema di Dedalo Tech per il cantiere dell’autostrada A16 in Campania

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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

Casa editrice la fiaccola srl<br />

Attualità<br />

&Prodotti<br />

300 KOBELCO<br />

BY GRUPPO BRUNO<br />

Alla scoperta<br />

del concessionario<br />

Kobelco leader<br />

nel Sud Italia<br />

Macchine<br />

&Componenti<br />

IL NUOVO VOLVO<br />

EWR130E<br />

Arriva un escavatore<br />

gommato da 12-14t<br />

super compatto!<br />

Leggere per credere<br />

748<br />

Sollevamento<br />

&Noleggio<br />

EUROEDILE<br />

PER LA A16<br />

Il sistema di Dedalo<br />

Tech per il cantiere<br />

dell’autostrada A16<br />

in Campania<br />

anno LXIX 3 <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

WALKAROUND IL NUOVO YANMAR C50R-5A


COMPATTO<br />

ED<br />

EFFICIENTE<br />

Dal tracciamento dei<br />

tuoi asset alla completa<br />

protezione della tua<br />

attrezzatura<br />

Scopri WEBFLEET - La soluzione di gestione<br />

delle flotte aziendali numero uno in Europa<br />

VEICOLI (25) ASSET (4/23)<br />

Tutti i gruppi<br />

Ricerca<br />

AT03 - Escavatore 03<br />

09:53, Via Lera, 27/E, 10139 Torino, IT<br />

SARDINIA SYMPOSIUM IS BACK!<br />

AT04 – Escavatore 04<br />

La prossima 09:52, Via Amilcare edizione Ponchielli, del 7, Sardinia 10154 Torino, IT- 18° Simposio Internazionale sulla Gestione dei rifiuti e sulla discarica sostenibile - s<br />

terrà dall’11 al 15 Ottobre <strong>2021</strong> in una meravigliosa location sulla costa sud della Sardegna. Dopo un anno difficile e impegnativ<br />

come AT05 quello – Generatore appena passato, non vediamo l’ora di incontrarvi di nuovo di persona per un’entusiasmante edizione piena di novità<br />

29/02, 10:16, Via Valgioie, 45/A, 10146 Torino,<br />

Come da tradizione, il Sardinia <strong>2021</strong> includerà sessioni orali parallele, workshop pratici, presentazioni poster, business meetings<br />

un’esposizione commerciale. Per questa edizione abbiamo in serbo nuovi format, nuove tipologie di sessioni e numerosi contenu<br />

AT06 – Piattaforma aerea<br />

multimediali<br />

29/02, 09:53,<br />

che<br />

Via Lera,<br />

si aggiungeranno<br />

27/E, 10139 Torino, IT<br />

alle tradizionali sessioni per creare un programma innovativo e coinvolgente: una delle grand<br />

novità saranno le visite tecniche virtuali all’interno degli impianti più importanti del mondo! E un entusiasmante programma serale<br />

INVIA SUBITO UN ABSTRACT E PARTECIPA COME AUTORE! WWW.SARDINIASYMPOSIUM.IT<br />

ULTIME NEWS! E’ nata l’Academy del Sardinia, un programma di aggiornamento promosso dall’IWWG - International Wast<br />

Working Group. Da ora fino a tutto Giugno, esperti di livello internazionale terranno (tutti i Giovedì, in inglese) un Webinar di 3 ore s<br />

diversi aspetti della gestione dei rifiuti.<br />

LEGGI IL PROGRAMMA E REGISTRATI: https://www.sardiniasymposium.it/it/training-programme<br />

CALENDARIO DEI CORSI<br />

COSTRUZIONE<br />

CURA DEL<br />

PAESAGGIO<br />

INGEGNERIA CIVILE<br />

DEMOLIZIONE<br />

Best performance by your side.<br />

Fin dalla sua nascita nel 1912 Yanmar ha sempre cercato di superare le<br />

aspettative degli operatori sviluppando prodotti e servizi di qualità superiore.<br />

Movimento terra, costruzione, demolizione, cura del paesaggio; siamo in grado<br />

di proporre soluzioni ottimali per ogni tipo di attività. La nostra gamma completa<br />

di macchine compatte include mini – midi escavatori, escavatori gommati, pale<br />

gommate, trasportatori cingolati. Tutte macchine progettate per essere efficienti,<br />

performanti ed amiche dell’ambiente.<br />

www.yanmar.com


ISSN: 0010 - 9665<br />

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

12<br />

Attualità&Prodotti<br />

AnALISI dI mERCAtO<br />

6 Si continua a puntare sul futuro<br />

2020: gli incentivi drogano il mercato<br />

mmt<br />

7 Campioni sulla neve<br />

Scai-Hitachi per la FIS<br />

ESCAVAtORI CIngOLAtI<br />

8 Sinergia tridimensionale<br />

Il primo Liebherr g8 con tecnologia<br />

Leica da stabilimento<br />

ACCORdI<br />

9 Filtrazione al top<br />

Hella distribuisce Hengst<br />

BILAnCI<br />

10 Resilienza e diversificazione<br />

Il 2020 del gruppo BASF<br />

COLLABORAzIOnI<br />

11 dentro a una nuova famiglia<br />

Alliance conquista manitou<br />

pALE gOmmAtE<br />

12 Una visione chiara e trasparente<br />

La “benna trasparente” by doosan<br />

24<br />

32 WALKAROUND<br />

Il nuovo carrier cingolato<br />

Yanmar C50R Stage V<br />

[2] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

tECnOLOgIA<br />

13 professionisti di utensili<br />

più potenza per i dewalt<br />

pALE COmpAttE CIngOLAtE<br />

14 Consacrata dal fuoco<br />

Un Bobcat t870 per i Vigili del Fuoco<br />

pIAttAFORmE WEB<br />

15 Una nuova identità<br />

La nuova vetrina online di Controls<br />

gRU ARtICOLAtE<br />

16 Alte prestazioni verticali<br />

La Effer 1000 sbraccia fino a 26 m<br />

nUOVE ApERtURE<br />

17 Il cielo sempre più blu<br />

mollo noleggio apre a milano<br />

RASSEgnA WEB<br />

18 Il web della gomma<br />

Una selezione del panorama online<br />

di pneumatici OtR<br />

REtI dIStRIBUtIVE<br />

24 Chi semina... raccoglie<br />

A Sud gruppo Bruno è diventato<br />

sinonimo di Kobelco. 300 escavatori<br />

venduti in poco più di 2 anni<br />

Macchine&Componenti<br />

AttREzzAtURE<br />

50 In linea diretta<br />

con i propri utilizzatori<br />

La barra tranciarami Cangini<br />

COmpOnEntI IdRAULICI<br />

52 Connessioni che fanno<br />

la differenza<br />

Eaton presenta multiplate<br />

dIAgnOStICA<br />

56 Il passepartout<br />

del meccatronico<br />

texa lancia tXt multihub<br />

65<br />

mIdI ESCAVAtORI<br />

58 All’ennesima potenza<br />

I primi takeuchi tB257FR full rotation<br />

si raccontano<br />

ESCAVAtORI gOmmAtI E CIngOLAtI<br />

65 deporté anche ai piccoli<br />

I piccoli mCR e mWR ora anche con<br />

braccio deporté<br />

PROSSIMAMENTE<br />

Abbiamo passato alla lente il nuovo mini<br />

escavatore Bobcat E55z. Sviluppato<br />

a quattro mani dai reparti di ricerca<br />

e sviluppo della Lince negli Stati Uniti<br />

e in Repubblica Ceca, il nuovo modello<br />

taglia netto con il passato sia in termini<br />

di design sia in termini di prestazioni<br />

idrauliche. Al riguardo, l’E55z può essere<br />

allestito da stabilimento con 5 linee<br />

idrauliche ausiliarie. Ora sotto al cofano<br />

gira un motore Bobcat 3 cilindri Stage V.<br />

costruzioni<br />

ESCAVATORI GOMMATI<br />

66 È super compatto<br />

Il nuovo Volvo EWR130E<br />

Riciclaggio&Demolizione<br />

ROBOT DA DEMOLIZIONE<br />

72 Piattaforma online<br />

I piccoli svedesi Brokk Connect(ed)<br />

WASTE MANAGEMENT<br />

74 Altezza rima con sicurezza<br />

Il Sennebogen 355E in azione<br />

DECOMMISSIONING<br />

80 Demolizione del XX secolo<br />

Un cantiere delicato per Ecoinerti<br />

Cave&Calcestruzzo<br />

rivistacostruzioni<br />

ECONOMIA CIRCOLARE<br />

85 Il primo Hackathon italiano<br />

Riutilizzo creativo by Mapei<br />

CASSEFORME<br />

86 Un progetto strategico<br />

Kuwait in grande con tecnologia<br />

applicata by Doka<br />

80<br />

Abbiamo visitato il 2° Lotto del cantiere<br />

per l'impermeabilizzazione del Canale<br />

Villoresi nei comuni di Somma Lombardo,<br />

Vizzola Ticino, Arconate, Busto Garolfo e<br />

Parabiago. Protagonista in cantiere la<br />

Aliva 267. Una macchina multifunzionale<br />

per l'applicazione a secco e a umido di<br />

calcestruzzo spruzzato. Con una capacità<br />

di di 4-21 m 3 /h assicura tempi rapidi e<br />

lavori senza sbavature.<br />

98<br />

CASSEFORME E PONTEGGI<br />

90 Un unico e qualificato fornitore<br />

Soluzioni Peri per un viadotto<br />

ferroviario in Ungheria<br />

Sollevamento&Noleggio<br />

PONTEGGI<br />

92 Il sistema che tutti vogliono<br />

Dedalo Tech firmato Euroedile<br />

NOLEGGIO<br />

98 Anche nel noleggio,<br />

l’unione fa la forza<br />

La collaborazione tra easyNoleggio<br />

e Giuliano Rent<br />

GRU RETROCABINA<br />

100 Si allarga la famiglia<br />

Arrivano due nuove F.lli Ferrari<br />

AUTOGRÙ<br />

101 Ascensore<br />

sul cielo di Francoforte<br />

La Liebherr LTM 1230-5.1 di ADW<br />

SOLLEVATORI A PANTOGRAFO<br />

102 La nuova generazione<br />

Le novità JLG partono con le 8-10 m<br />

Truck&Allestimenti<br />

PIAGGIO PORTER NP6<br />

106 Ora è solo cabinato<br />

Il tuttofare è 100% nuovo<br />

SEMOVENTI MODULARI<br />

109 Eccezziunale veramente<br />

Una combinazione di Cometto<br />

per movimentare 438 t in Germania<br />

costruzioniweb.com<br />

Fondato nel 1952<br />

da Giuseppe Saronni<br />

748 3 MARZO <strong>2021</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

lsaronni@fiaccola.it<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Matthieu Colombo<br />

mcolombo@fiaccola.it<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

Fabrizio Parati<br />

fparati@fiaccola.it<br />

REDAZIONE<br />

Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni<br />

costruzioni@fiaccola.it<br />

COLLABORATORI<br />

Damiano Diotti, Antonio Fargas, Gianenrico Griffini<br />

(responsabile sezione veicoli e allestimenti),<br />

Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />

SEGRETERIA<br />

Jole Campolucci<br />

jcampolucci@fiaccola.it<br />

Ornella Oldani<br />

segreteria@fiaccola.it<br />

IMPAGINAZIONE<br />

Studio Grafico Page<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />

Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it<br />

ABBONAMENTI<br />

Mariana Serci<br />

abbonamenti@fiaccola.it<br />

TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />

Laura Croci<br />

marketing@fiaccola.it<br />

MARKETING E PUBBLICITÀ<br />

Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />

slevada@fiaccola.it<br />

AGENTI<br />

Giorgio Casotto<br />

T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it<br />

per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />

Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)<br />

Mensile - LO-NO/00516/02.<strong>2021</strong>CONV<br />

Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952<br />

STAMPA<br />

Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza<br />

ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA<br />

N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150<br />

PREZZI DI VENDITA<br />

abb. annuo Italia Euro 90,00<br />

abb. annuo Estero Euro 200,00<br />

una copia Euro 8,00<br />

una copia Estero Euro 16,00<br />

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />

di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa<br />

rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane<br />

esclusivamente agli Autori.<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per<br />

l'invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />

nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />

ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice<br />

la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

Organo di informazione e documentazione<br />

Unione Costruttori Italiani<br />

di Macchine per Cantieri Edili,<br />

Stradali, Minerari e Affini<br />

Casa Editrice<br />

la fiaccola srl<br />

20123 Milano<br />

Via Conca del Naviglio, 37<br />

Tel. +39 02 89421350<br />

Fax +39 02 89421484<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

Questo periodico è<br />

associato all’Unione<br />

Stampa Periodica Italiana:<br />

numero di iscrizione 14440<br />

COSTRUZIONIWEB.COM


Casa editrice la fiaccola srl<br />

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

Partner<br />

23 bobcat.com<br />

I Cop gruppobruno.com<br />

15 camssrl.it<br />

55 canginibenne.com<br />

11 olmark.com<br />

III Cop sardiniasymposium.it<br />

5 texa.it<br />

84 teknachem.it<br />

Attualità<br />

&Prodotti<br />

300 KOBELCO<br />

BY GRUPPO BRUNO<br />

Alla scoperta<br />

del concesisonario<br />

Kobelco leader<br />

nel Sud Italia<br />

Macchine<br />

&Componenti<br />

IL NUOVO VOLVO<br />

EWR130E<br />

Arriva un escavatore<br />

gommato da 12-14t<br />

super compatto!<br />

Leggere per credere<br />

748<br />

Sollevamento<br />

&Noleggio<br />

EUROEDILE<br />

PER LA A16<br />

Il sistema di Dedalo<br />

Tech per il cantiere<br />

dell’autostrada A16<br />

in Campania anno LXIX 3 <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

WALKAROUND IL NUOVO YANMAR C50R-5A<br />

n In copertina il Kobelco SK500LC-10 venduto<br />

alla Rising House di Antonio Iuliano da<br />

Gruppo Bruno, il distributore esclusivo degli<br />

escavatori giapponesi blue-green per<br />

Puglia, Calabria, Cam pania, Basilicata e<br />

Molise. New entry nella filiera del movimento<br />

terra, Gruppo Bruno ha venduto i suoi primi<br />

300 escavatori Kobelco in poco più di due<br />

anni dimostrando di avere le spalle larghe.<br />

È anche concessionario Manitou, Ghel, Top -<br />

con e… John Deere. Vi abbiamo incuriosito?<br />

Scorrete a pagina 24 per leggerne di più<br />

e conoscere il fondatore Ciriaco Bruno.<br />

IN COPERTINA<br />

13 eberspaecher.it<br />

73 trevibenne.it<br />

Gruppo Bruno<br />

Via Privata A. Bruno<br />

83035 Grottaminarda (AV)<br />

Tel. +39 0825 426335<br />

ecommerce@gruppobruno.com<br />

www.gruppobruno.com<br />

IV Cop hyundai.eu<br />

17 wackerneuson.com<br />

II Cop yanmar.com<br />

49 kohlerpower.com<br />

1 webfleet.com 9 yokohama-oht.com<br />

Aziende citate<br />

A<br />

Abramo Group...............79<br />

B<br />

Basf................................10<br />

Bkt..................................19<br />

Bobcat ...........................14<br />

Bridgestone...................20<br />

Brokk..............................72<br />

Bruno .............................24<br />

C<br />

Cangini...........................50<br />

CNH ...............................24<br />

Cometto ......................109<br />

Continental....................20<br />

Controls.........................15<br />

D<br />

Dedalo Tech ..................92<br />

Dewalt............................13<br />

Doka...............................86<br />

Doosan ..........................12<br />

E<br />

Easy Noleggio ...............98<br />

Eaton..............................52<br />

Eco Inerti .......................80<br />

Ecomega .......................20<br />

Effer ...............................16<br />

F<br />

Fratelli Ferrari..............100<br />

G<br />

Giuliano Rent.................98<br />

Goodyear .......................21<br />

H<br />

Hella.................................9<br />

Hiab ...............................16<br />

Hitachi .............................7<br />

J<br />

JLG ..............................102<br />

John Deere ....................27<br />

L<br />

Leica Geo System ...........8<br />

Liebherr ....................8,101<br />

M<br />

Magna Tyres..................19<br />

Manitou ....................11,27<br />

Mantovani Benne ..........81<br />

Mapei.............................85<br />

Marangoni .....................21<br />

Marix..............................21<br />

Mecalac.........................65<br />

Michelin.........................19<br />

Mollo noleggio ..............17<br />

N<br />

Nokiantires....................22<br />

P<br />

Peri.................................90<br />

Piaggio ........................106<br />

Prometeon.....................22<br />

S<br />

Sennebogen ..................74<br />

T<br />

Takeuchi ........................58<br />

Texa ...............................56<br />

U<br />

Unacea.............................6<br />

V<br />

Volvo..............................66<br />

Y<br />

Yanmar ..........................32<br />

Yokohama ................11,22


Attualità&Prodotti<br />

Analisi di mercato<br />

Si continua a puntare sul futuro<br />

Unacea lancia dei<br />

segnali positivi in<br />

merito all’ultimo<br />

andamento della<br />

vendita delle<br />

macchine da<br />

costruzioni. Nel<br />

quarto trimestre del<br />

2020 sono state<br />

recuperate le perdite<br />

di inizio anno.<br />

Sono 16.962 le<br />

macchine per<br />

costruzioni<br />

immesse sul mercato<br />

nel 2020. A darne notizia<br />

è Unacea (Unione<br />

italiana macchine per<br />

costruzioni) nel corso<br />

della conferenza stampa<br />

indetta dall’associazione<br />

e da Cer (Centro europa<br />

ricerche).<br />

Risultato: un andamento<br />

stazionario rispetto a<br />

quanto rilevato nel 2019<br />

(+0,2%).<br />

Per essere precisi, sono<br />

state 16.251 le<br />

macchine per il<br />

movimento terra<br />

vendute, e 711 le<br />

macchine stradali<br />

(+15%). Dalle vendite del<br />

quarto trimestre, emerge<br />

come le perdite<br />

accumulate nei<br />

precedenti nove mesi del<br />

2020 siano state del<br />

tutto recuperate.<br />

“Il mercato italiano delle<br />

macchine per<br />

costruzioni ha saputo<br />

recuperare in maniera<br />

molto dinamica il fermo<br />

del lockdown di<br />

primavera e ha<br />

dimostrato di poter<br />

giocare, insieme a tutto<br />

il comparto delle<br />

costruzioni, un ruolo<br />

anticiclico<br />

imprescindibile per<br />

l’economia nel suo<br />

complesso”, ha riferito<br />

Mirco Risi, presidente di<br />

Unacea. “Adesso ci<br />

aspettiamo che sia data<br />

sicurezza e stabilità al<br />

piano di interventi del<br />

Recovery plan per<br />

spingere avanti la<br />

ripresa dell’anno in<br />

corso.”<br />

Secondo Stefano<br />

Fantacone, direttore<br />

scientifico del Cer:<br />

“Nonostante il clima<br />

generale di incertezza, il<br />

settore delle costruzioni,<br />

e, all’interno di questo,<br />

quello dei macchinari,<br />

sembrano beneficiare di<br />

nuovi e necessari<br />

investimenti. È una<br />

dinamica che ci<br />

aspettiamo possa<br />

proseguire anche nel<br />

<strong>2021</strong>, cioè quando il pil<br />

riprenderà a crescere a<br />

un tasso che stimiamo<br />

intorno al 4%.”<br />

Luca Nutarelli, segretario<br />

generale di Unacea, ha<br />

aggiunto:<br />

“Il settore sta reagendo<br />

alla crisi in maniera<br />

molto compatta e<br />

l’associazione viene<br />

utilizzata con grande<br />

intensità come<br />

piattaforma di confronto<br />

e informazione.<br />

Nelle prossime<br />

settimane contiamo di<br />

mettere a disposizione<br />

dei soci nuovi strumenti<br />

previsionali per orientare<br />

l’attività di<br />

programmazione.”<br />

www.unacea.org<br />

MMT<br />

Campioni sulla neve<br />

Una flotta di escavatori e pale gommate<br />

Hitachi impegnata nei lavori di costruzione<br />

e rinnovamento per i luoghi dei Campionati<br />

mondiali di sci alpino <strong>2021</strong> organizzati<br />

dalla Federazione Internazionale Sci<br />

Quando il mondo<br />

delle costruzioni<br />

lavora insieme a<br />

quello dello sport ciò<br />

che viene fuori<br />

rappresenta sempre e<br />

comunque uno<br />

spettacolo imperdibile.<br />

La protagonista, in<br />

questo caso, è Hitachi,<br />

che è scesa in campo<br />

per i Campionati<br />

mondiali di sci alpino<br />

<strong>2021</strong> organizzati dalla<br />

FIS (Federazione<br />

Internazionale Sci)<br />

mettendo a<br />

disposizione le pale<br />

gommate ZW140-5,<br />

ZW150-6 e ZW180-6 e<br />

gli escavatori ZX210-5 e<br />

ZX130-6: le macchine<br />

Hitachi sono state<br />

utilizzate per<br />

sgomberare la neve,<br />

preparare le piste e le<br />

aree d’arrivo, oltre che<br />

per costruire le tribune e<br />

le aree riservate ai VIP,<br />

tutto in linea con le<br />

norme internazionali per<br />

le gare di sci.<br />

Le pale gommate si<br />

sono occupate della<br />

manutenzione delle<br />

piste durante e dopo il<br />

campionato.<br />

L’azienda Franco Clò,<br />

rivenditore autorizzato<br />

di Hitachi, aveva fornito<br />

le macchine con un<br />

contratto di noleggio<br />

esclusivo all’impresa<br />

edile Alfarè e al<br />

comitato organizzatore,<br />

la Fondazione Cortina<br />

<strong>2021</strong>.<br />

"Quando parliamo di<br />

pale gommate, l’unica<br />

realtà è Hitachicommenta<br />

lo stesso<br />

Riccardo Alfarè,<br />

responsabile degli<br />

escavatori Zaxis di<br />

medie dimensioni e<br />

delle pale gommate ZW<br />

stazionati al traguardo<br />

delle varie piste.<br />

"Siamo orgogliosi di<br />

aver fornito le macchine<br />

Hitachi per un evento<br />

tanto prestigioso",<br />

aggiunge Andrea Clò,<br />

proprietario di Franco<br />

Clò. La manifestazione a<br />

Cortina d’Ampezzo si è<br />

svolta lo scorso febbraio<br />

ed è stata trasmessa ad<br />

un pubblico di oltre 500<br />

milioni di persone in<br />

tutto il mondo.<br />

Scopo delle opere di<br />

costruzione e<br />

rinnovamento era quello<br />

di creare le migliori<br />

condizioni in linea con le<br />

norme internazionali per<br />

le gare di sci. Durante<br />

l'intero evento, le<br />

macchine Hitachi sono<br />

state presenti nell’area<br />

d'arrivo delle gare e nel<br />

centro di Cortina, per<br />

svolgere qualsiasi<br />

intervento necessario.<br />

www.hitachi.eu<br />

[6] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [7]


Attualità&Prodotti<br />

Escavatori cingolati<br />

Sinergia tridimensionale<br />

Liebherr R 934 G8, il primo escavatore<br />

idraulico con un sistema di controllo<br />

macchine Leica Geosystems montato<br />

in fabbrica e consegnato all’azienda<br />

Brad-Pave in Gran Bretagna<br />

Prosegue con gran<br />

successo la<br />

collaborazione tra<br />

Liebherr e Leica<br />

Geosystems. Questa<br />

consentirà ai clienti<br />

Liebherr di acquistare<br />

escavatori cingolati e<br />

gommati della<br />

generazioni 6 e 8 con un<br />

sistema di controllo<br />

macchine 2D e 3D<br />

opzionale montato in<br />

fabbrica. A beneficiare<br />

per primo dell'accordo è<br />

l'azienda Brad-Pave, con<br />

sede in Gran Bretagna.<br />

Il primo escavatore<br />

consegnato è un<br />

cingolato R 934 G8 ed è<br />

dotato del sistema<br />

passivo 3D Leica e sarà<br />

presto aggiornato con<br />

un sistema semiautomatico<br />

dotato di<br />

una funzione di<br />

inclinazione/rotazione<br />

automatica. A detta del<br />

direttore dell'azienda,<br />

Paul Bradshaw, il<br />

sistema di controllo<br />

macchine è un elemento<br />

fondamentale. La scelta<br />

a favore di Liebherr è<br />

consequenziale al<br />

servizio eccellente e alle<br />

diverse possibilità di<br />

adattamento fornite<br />

dalla macchina, di cui<br />

l'azienda britannica ha<br />

tenuto particolarmente<br />

conto. In occasione del<br />

suo primo intervento in<br />

cantiere, l'R 934 è stato<br />

utilizzato principalmente<br />

per scavare una grande<br />

trincea di drenaggio che<br />

attraversa un campo. La<br />

potenza e la reattività<br />

della macchina hanno<br />

soddisfatto in pieno<br />

l'operatore. Il<br />

contrappeso di 7,1 t e i<br />

pattini di 800 mm<br />

assicurano un'ottima<br />

stabilità in tutte le<br />

condizioni.<br />

La macchina conta 350<br />

ore di lavoro dalla<br />

consegna. L'escavatore<br />

cingolato R 934 è la<br />

prima macchina<br />

Liebherr con un sistema<br />

di controllo Leica<br />

Geosystems montato in<br />

fabbrica. L'installazione<br />

in fabbrica garantisce<br />

un'elevata affidabilità del<br />

sistema grazie alle<br />

competenze del<br />

personale che esegue il<br />

lavoro di installazione,<br />

oltre a ridurre i tempi di<br />

inattività in loco. Il nuovo<br />

sistema integrato<br />

consentirà all'azienda<br />

Brad-Pave di accrescere<br />

la propria produttività.<br />

www.liebherr.com<br />

Accordi<br />

Filtrazione<br />

al TOP<br />

n Hella ha recentemente siglato un accordo<br />

con Hengst per la distribuzione di filtri.<br />

Un impegno che consentirà a Hella la<br />

commercializzazione della gamma filtri<br />

destinata ai veicoli industriali. Quest’ultima si<br />

aggiunge alla precedente già disponibile in<br />

portafoglio, dedicata alle autovetture e ai<br />

veicoli commerciali leggeri, introdotta a<br />

seguito dell’alleanza siglata tre anni fa tra le<br />

due società che aveva portato alla creazione<br />

del marchio esclusivo Hella Hengst. “Sono<br />

particolarmente soddisfatto di questo nuovo<br />

accordo con Hengst”, commenta Alberto<br />

Serra, Direttore Generale di Hella Italia. “La<br />

gamma attuale di prodotti per la filtrazione,<br />

destinata ad autovetture e veicoli leggeri, sta<br />

riscuotendo un grande successo, e le nostre<br />

vendite crescono presso i distributori italiani.<br />

LDSR 300<br />

HTSR 400<br />

MGSR 200<br />

Sono fiducioso del fatto che la nuova linea<br />

destinata ai veicoli industriali confermerà tale<br />

tendenza, grazie all’elevata qualità di ogni<br />

prodotto Hengst, che può beneficiare di<br />

tecnologie avanzate, sviluppate al fianco dei<br />

principali costruttori di autovetture e veicoli<br />

leggeri e pesanti a livello globale.”<br />

www.hella.com<br />

www.yokohama-oht.com<br />

GAMMA PREMIUM DI PNEUMATICI RADIALI OTR<br />

PROGETTATI PER DURARE A LUNGO<br />

[8] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Attualità&Prodotti<br />

Bilanci<br />

Collaborazioni<br />

Dentro una nuova famiglia<br />

n La gamma di pneumatici Alliance 585 è<br />

stata ufficialmente omologata da Manitou.<br />

Faranno parte della dotazione della sua<br />

gamma di sollevatori telescopici MLT NewAg.<br />

"Gli pneumatici Alliance 585 sono disponibili<br />

su numerosi modelli delle gamme MLT<br />

NewAg e NewAg XL. Questi<br />

pneumatici soddisfano la domanda<br />

crescente da parte dei clienti di<br />

prodotti adatti per l’utilizzo in<br />

condizioni complesse sulle superfici<br />

dure", informa Camille Rouvrais, Global<br />

Product Manager (MLT). Alliance Tire<br />

Group (Yokohama Off-Highway Tires<br />

dal <strong>2021</strong>) è già stato premiato da<br />

Manitou come “Fornitore dell’anno”<br />

(2019) e l’aggiunta di un altro<br />

pneumatico Alliance alle dotazioni di<br />

fabbrica rappresenta un rafforzamento<br />

della collaborazione tra le due aziende.<br />

Assistiamo a una tendenza crescente<br />

verso macchine in grado di svolgere con<br />

versatilità le più diverse operazioni, ovvero<br />

macchine che possono essere utilizzate<br />

ovunque per il carico e lo scarico, per tutti i<br />

tipi di applicazioni nei piazzali.<br />

yokohama-oht.com<br />

Resilienza e diversificazione<br />

Il Gruppo BASF ha mostrato resilienza nel<br />

contesto della crisi provocata dal<br />

Coronavirus, grazie a portafoglio<br />

diversificato e solidità finanziaria<br />

BASF (Badische<br />

Anilin- und Soda<br />

Fabrik) ha<br />

presentato i risultati<br />

finanziari del 2020.<br />

“In un anno difficile,<br />

BASF è stata in grado di<br />

chiudere l’anno<br />

positivamente,” afferma<br />

Martin Brudermüller,<br />

Presidente del Consiglio<br />

di Amministrazione di<br />

BASF durante il BASF<br />

Report 2020. L’utile delle<br />

attività operative (EBIT)<br />

[10] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

per l’intero 2020 ha<br />

superato le aspettative<br />

pubblicate dall’azienda a<br />

ottobre, facendo meglio<br />

anche delle previsioni di<br />

consenso degli analisti.<br />

L’azienda aveva già<br />

pubblicato i propri dati<br />

preliminari il 20 gennaio<br />

<strong>2021</strong>. “Nel quarto<br />

trimestre del 2020<br />

abbiamo incrementato i<br />

volumi in tutte le<br />

regioni,” spiega<br />

Brudermüller. BASF è<br />

stata in grado di<br />

incrementare<br />

significativamente i<br />

margini. Al buon<br />

risultato registrato nel<br />

quarto trimestre 2020<br />

ha contribuito anche una<br />

riduzione dei costi fissi.<br />

Nel quarto trimestre<br />

2020 le vendite sono<br />

aumentate del +8%,<br />

attestandosi a 15,9<br />

miliardi di euro. I volumi<br />

sono cresciuti del +7%.<br />

Anche i prezzi registrano<br />

un aumento del 7%,<br />

trainati prevalentemente<br />

dai segmenti Surface<br />

Technologies,<br />

Agricultural Solutions e<br />

Materials. Gli effetti di<br />

portafoglio, dovuti<br />

all’acquisizione del ramo<br />

d’azienda delle<br />

poliammidi da Solvay,<br />

hanno contribuito per<br />

l’1%. Gli effetti valutari<br />

hanno avuto un impatto<br />

negativo del 7% sulle<br />

vendite. L’EBITDA<br />

(margine operativo<br />

lordo) ha registrato un<br />

incremento del +15% nel<br />

quarto trimestre, a 2,1<br />

miliardi e si attesta a 2<br />

miliardi di euro, rispetto<br />

a 1,6 miliardi nel quarto<br />

trimestre 2019. Nel<br />

quarto trimestre l’Ebit,<br />

prima delle imposte, ha<br />

registrato un incremento<br />

del 32%, raggiungendo<br />

1,1 miliardi di euro. I<br />

ricavi dell’intero<br />

esercizio 2020<br />

rimangono stabili a 59,1<br />

miliardi di euro.<br />

www.basf.com<br />

natdesign.eu<br />

MAGGIORE RESISTENZA ALLA<br />

CORROSIONE RISPETTO PROTETTIVI<br />

TRADIZIONALI PARTICOLARE<br />

DUREZZA E RESISTENZA<br />

MECCANICA BUON<br />

COEFFICIENTE DI FRIZIONAMENTO<br />

UNIFORMITÀ DI COLORAZIONE<br />

Dall’OPTIONAL allo STANDARD<br />

anche l’occhio vuole la sua parte.<br />

www.olmark.com<br />

OTTIMA RESISTENZA ALLA CORROSIONE<br />

3<br />

PROTETTIVO EFFICACE ANCHE<br />

A BASSI SPESSORI BUONA<br />

UNIFORMITÀ DI COLORE OTTIMA<br />

ADERENZA DELLE PASSIVAZIONI<br />

CROMATICHE<br />

RIVESTIMENTO DI SPESSORE UNIFORME<br />

2<br />

ANCHE NELLE ZONE INTERNE<br />

INDIPENDENTEMENTE DALLE<br />

FORME OTTIMA RESISTENZA<br />

ALL’USURA RISPETTO DELLE<br />

TOLLERANZE DIMENSIONALI<br />

Company Certified<br />

with Procedures Quality<br />

UNI EN ISO 9001:2015<br />

ELEVATA PROTEZIONE ALLA<br />

CORROSIONE RIVESTIMENTO<br />

A SPESSORE COMPATTO BUONA<br />

RESISTENZA ALL’USURA OTTIMO<br />

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO<br />

1natdesign.eu


Attualità&Prodotti<br />

Pale gommate<br />

Una visione chiara e trasparente<br />

La scarsa visibilità<br />

ha sempre destato<br />

grande<br />

preoccupazione nello<br />

svolgimento di<br />

determinati lavori.<br />

Doosan Infracore Europe<br />

ha lanciato il primo<br />

sistema di sicurezza nel<br />

settore a "benna<br />

trasparente" per pale<br />

gommate. Un sistema<br />

che consente<br />

all'operatore di vedere<br />

nei punti ciechi davanti<br />

Doosan Infracore Europe ha lanciato il primo<br />

sistema di sicurezza in tempo reale nel<br />

settore a “benna trasparente” per pale<br />

gommate, dicendo addio ai punti ciechi che<br />

ne ostacolano la visione<br />

in basso, e visualizza, in<br />

tempo reale, le immagini<br />

combinate sul monitor in<br />

cabina usando un<br />

metodo di proiezione<br />

curva. Il sistema migliora<br />

l'efficienza operativa:<br />

funzione di proiezione<br />

anteriore per le<br />

macchine movimento<br />

terra.<br />

L’azienda ha sviluppato<br />

altri sofisticati sistemi di<br />

sicurezza<br />

accolti favorevolmente<br />

dai clienti. Un portavoce<br />

di Doosan Infracore<br />

riferisce: "Con l’aumento<br />

delle norme di sicurezza<br />

per macchine e cantieri<br />

a livello mondiale, i<br />

sistemi di sicurezza<br />

avanzati sono diventati<br />

un fattore chiave quando<br />

è il momento di<br />

scegliere una macchina.<br />

Abbiamo in programma<br />

di continuare a<br />

sviluppare<br />

Tecnologie<br />

Professionisti di utensili<br />

n Un lavoro impegnativo<br />

richiede performance<br />

crescenti e quindi un<br />

aumento di potenza. Gli<br />

ingegneri Dewalt,<br />

multinazionale USA attiva<br />

nella produzione e<br />

commercializzazione di<br />

utensili elettrici ed accessori<br />

professionali, hanno<br />

progettato la rivoluzionaria<br />

tecnologia Dewalt XR Flexvolt<br />

Advantage che offre fino al<br />

77% in più di potenza. Questa<br />

consente agli utensili della<br />

gamma 18V XR Flexvolt<br />

Advantage di riconoscere la<br />

presenza di una batteria XR<br />

Flexvolt e di aumentarne la<br />

potenza, quando necessario.<br />

Tale tecnologia consente una<br />

potenza aggiuntiva per<br />

eseguire i lavori più esigenti,<br />

ma aumenta anche la<br />

versatilità e l’autonomia degli<br />

elettroutensili con batteria<br />

18V XR permettendo al<br />

professionista di gestire<br />

diverse applicazioni e<br />

migliorando la flessibilità e la<br />

produttività senza la<br />

necessità di cambiare<br />

l’elettroutensile. Dewalt l’ha<br />

applicata a quattro nuovi<br />

elettroutensili cordless: sega<br />

circolare di 190mm DCS573<br />

18V XR, trapano/avvitatore a<br />

percussione DCD999 18V XR<br />

XRP, sega alternativa XR 18V,<br />

Smerigliatrice DCG409 18V<br />

XR 125mm.<br />

www.dewalt.it<br />

A WORLD OF COMFORT<br />

RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO<br />

alla benna montata sulla<br />

pala attraverso il monitor<br />

in cabina, prevedendo<br />

così gli incidenti.<br />

L'innovativo sistema<br />

registra le immagini<br />

davanti alla pala<br />

gommata attraverso<br />

telecamere montate<br />

anteriormente, in alto e<br />

offre una visione in<br />

prospettiva in avanti<br />

durante le operazioni di<br />

carico/scarico o durante<br />

il trasporto di materiali.<br />

Doosan Infracore è la<br />

prima azienda al mondo<br />

ad aver sviluppato e<br />

adottato un sistema di<br />

benna trasparente con<br />

all'avanguardia per la<br />

sua gamma di<br />

macchine, tra cui il<br />

sistema AVM, utile per<br />

assicurare il<br />

monitoraggio dell'area<br />

attorno alla macchina, e<br />

il sistema di allarme<br />

posteriore, con sensori a<br />

ultrasuoni, entrambi<br />

caratteristiche di<br />

sicurezza per proteggere<br />

operatori e altri<br />

lavoratori in cantiere, e<br />

vogliamo essere in<br />

prima linea nella<br />

realizzazione di cantieri<br />

edili sicuri, in cui non si<br />

verifichino incidenti".<br />

eu.doosanequipment.com<br />

DAL PROGETTO AL TEST:<br />

IL VOSTRO CLIMA SU MISURA<br />

Il deserto infuocato o il gelo dell’Artico: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

[12] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Attualità&Prodotti<br />

Piattaforme web<br />

Pala compatta cingolata<br />

Consacrata dal Fuoco<br />

La pala compatta cingolata Bobcat T870<br />

è risultato il mezzo ideale per gli interventi<br />

dei Vigili del Fuoco della Regione Lazio.<br />

La macchina è stata configurata per lo<br />

svolgimento del lavoro di competenza<br />

La Direzione dei Vigili<br />

del Fuoco della<br />

regione Lazio ha<br />

acquistato una pala<br />

compatta cingolata, per<br />

esigenze operative e di<br />

soccorso. A seguito di<br />

alcune valutazioni, la mini<br />

pala cingolata Bobcat<br />

T870 è risultato il mezzo<br />

più rispondente alle<br />

richieste tecniche<br />

necessarie, anche grazie<br />

a qualità come versatilità,<br />

robustezza, stabilità ed<br />

elevata potenza. Il<br />

personale G.O.S. (circa<br />

venti operatori attivi su<br />

tutto il territorio<br />

nazionale) ha seguito<br />

un’adeguata formazione<br />

e uno scrupoloso<br />

addestramento sul nuovo<br />

mezzo, partecipando sia<br />

ad una sessione di<br />

lezione teorica in aula sia<br />

ad attività pratiche<br />

presso le aree esterne<br />

della Scuola di<br />

Formazione Operativa<br />

della sede della CMR<br />

(Colonna Mobile<br />

Regionale) della<br />

Direzione Regionale<br />

Lazio.<br />

La formazione è stata<br />

organizzata e tenuta dal<br />

personale tecnico di Idio<br />

Ridolfi & figli,<br />

concessionario Bobcat<br />

per Abruzzo, Molise,<br />

Umbria, Lazio e Marche.<br />

Un riferimento<br />

importante nel centro<br />

Italia per la vendita, il<br />

noleggio, l'assistenza e i<br />

ricambi di macchine e<br />

attrezzature per l'edilizia.<br />

Massimo Ridolfi, titolare<br />

della concessionaria<br />

Bobcat, afferma: "È per<br />

noi motivo di orgoglio<br />

essere riusciti ad<br />

instaurare, da oltre tre<br />

anni, un rapporto di<br />

collaborazione con i Vigili<br />

del Fuoco della regione<br />

Lazio basato su stima e<br />

fiducia reciproca, grazie<br />

in particolare alla<br />

professionalità di Daniele<br />

Giovanni, nostro<br />

responsabile<br />

commerciale su Viterbo,<br />

Roma e provincia”.<br />

La macchina è stata<br />

personalizzata per<br />

l’utilizzo dei Vigili del<br />

Fuoco. La cabina è<br />

stata sigillata e<br />

pressurizzata, per<br />

impedire la penetrazione<br />

del fumo, ed è stato<br />

applicato un filtro ai<br />

carboni attivi.<br />

La macchina è quindi<br />

stata personalizzata con<br />

una verniciatura rossa<br />

che contraddistingue tutti<br />

i mezzi dei Vigili del<br />

Fuoco.<br />

www.bobcat.com<br />

Una nuova<br />

identità<br />

n Controls, principale produttore<br />

di apparecchiature per le prove<br />

meccaniche dei materiali da<br />

costruzione e di ingegneria civile,<br />

lancia il nuovo sito web.<br />

Il sito riprogettato offre agli utenti<br />

le funzionalità più recenti,<br />

consentendo ai clienti esistenti e<br />

potenziali di ricercare prodotti e<br />

richiedere preventivi con un clic di<br />

un pulsante. Il nuovo sito<br />

presenta anche un'identità del<br />

marchio rinnovata e le sue due<br />

divisioni: IPC Global e Wykeham<br />

Farrance.<br />

Controls è stato progettato<br />

pensando agli esperti di prove sui<br />

materiali, che magari cercano di<br />

YOUR<br />

COMPLETE<br />

RECYCLING<br />

RANGE<br />

1 16/03/<strong>2021</strong> 09:17:15<br />

IL FUTURO È VERDE<br />

acquistare attrezzature di alta<br />

qualità per le prove meccaniche<br />

di materiali da costruzione e di<br />

ingegneria civile. La navigazione<br />

intuitiva consente ai visitatori di<br />

sfogliare oltre 4.000 prodotti,<br />

nonché di accedere a contenuti di<br />

alto valore come brochure di<br />

prodotti, schede tecniche, video<br />

dimostrativi, risposte alle<br />

domande frequenti e molto,<br />

molto altro ancora. Il sito è<br />

compatibile con tablet,<br />

smartphone e altri dispositivi<br />

mobili per consentire agli utenti di<br />

navigare ovunque e ogni volta che<br />

lo desiderano. Infine, una nuova<br />

funzione Carrello quotazioni<br />

consente agli utenti di aggiungere<br />

prodotti con facilità in modo da<br />

poter generare richieste di<br />

preventivo specifiche in modo<br />

rapido ed efficiente. Luigi Di Iorio,<br />

Direttore generale Controls<br />

commenta: "Il sito web annuncia<br />

un nuovo capitolo. La piattaforma<br />

ci consente di offrire un servizio<br />

veramente personalizzato ai<br />

nostri clienti con una sezione di<br />

supporto e servizio dedicata.<br />

Grazie a questa, possiamo fornire<br />

più facilmente ai nostri clienti i<br />

consigli di esperti sulle nostre<br />

apparecchiature per prove sui<br />

materiali".<br />

www.controls-group.com<br />

006666<br />

[14] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

camssrl.it


Attualità&Prodotti<br />

Gru articolate<br />

Alte prestazioni verticali<br />

Ideale per l’impiego in aree metropolitane<br />

caratterizzate dalla presenza di edifici alti,<br />

perché può lavorare con carichi pesanti<br />

ad altezze elevate. È la nuova gru Effer 1000<br />

che, allo sbraccio massimo di 26 m,<br />

ha una capacità di sollevamento di 2.300 kg<br />

Hiab, parte del<br />

gruppo Cargotec,<br />

ha presentato la<br />

Effer 1000. Una macchina<br />

che porta una nuova<br />

potenza di sollevamento<br />

verticale a una gru da<br />

carico della gamma<br />

pesante da 90 tm.<br />

L’Effer 1000 offre una<br />

struttura a 9 estensioni<br />

con ulteriori sei dello<br />

snodo, per una capacità di<br />

sollevamento di 2.300 kg<br />

allo sbraccio massimo di<br />

26 m ed un carico utile<br />

massimo di 5.800 kg a 23<br />

m di sbraccio. La gru base<br />

pesa solo 9.500 kg, ma<br />

offre prestazioni di gru più<br />

grandi, riducendo le<br />

emissioni ed il costo<br />

d’uso.<br />

Le sue prestazioni e le sue<br />

dimensioni la rendono<br />

ideale per il<br />

funzionamento in aree<br />

metropolitane con edifici<br />

alti dove può lavorare con<br />

carichi pesanti ad altezze<br />

elevate, perché non ha la<br />

necessità di essere<br />

installata sui camion più<br />

grandi. La gru è stata<br />

progettata sulla scorta dei<br />

suggerimenti dei clienti<br />

Effer del settore edile e<br />

delle attività di noleggio e<br />

servizi, che desideravano<br />

una gru più leggera ma<br />

che garantisse di sollevare<br />

carichi pesanti ad alti<br />

livelli.<br />

“Abbiamo ascoltato i<br />

nostri clienti e creato una<br />

gru da carico Effer<br />

rivoluzionaria che offre le<br />

migliori prestazioni<br />

verticali nella sua<br />

categoria. Effer 1000 è<br />

una gru da carico pesante<br />

con lo sbraccio verticale e<br />

la capacità di sollevamento<br />

concorrenti con quelli di<br />

una gru super pesante,<br />

senza la necessità di<br />

essere installata sui<br />

camion più grandi. Questa<br />

flessibilità le consente di<br />

lavorare in spazi urbani più<br />

ristretti e di<br />

risparmiare denaro",<br />

afferma Marcel<br />

Boxem,<br />

Direttore, Global<br />

Product<br />

Management,<br />

Hiab.<br />

La chiave delle prestazioni<br />

verticali della gru è la<br />

forma del braccio<br />

decagonale V10-Force che<br />

offre la forza necessaria<br />

per supportare i carichi più<br />

pesanti riducendo al<br />

minimo le oscillazioni<br />

laterali ed aumentando la<br />

precisione complessiva<br />

delle manovre. La nuova<br />

Effer dispone, inoltre, del<br />

Jib Multipower che<br />

mantiene le prestazioni ai<br />

più alti livelli<br />

dell'estensione, anche dal<br />

7° al 9° sfilo.<br />

La gru può essere<br />

installata con i sistemi di<br />

stabilizzazione Effer V-<br />

Stab e CroSStab,<br />

che massimizzano<br />

le aree di<br />

superficie in cui<br />

è possibile<br />

posizionare il<br />

camion.<br />

La gru è dotata del<br />

sistema di controllo<br />

Progress 2.0 di Effer<br />

che permette la<br />

connettività a soluzioni<br />

digitali, con le quali, ad<br />

esempio, i titolari di flotte<br />

possano gestire ogni<br />

singola macchina<br />

connessa basandosi sui<br />

dati relativi all'uso e alle<br />

prestazioni della gru per<br />

facilitare la pianificazione<br />

della manutenzione ed<br />

aumentare i tempi di<br />

attività. Utilizzando la<br />

diagnostica remota, la<br />

gru può essere<br />

controllata virtualmente<br />

da un tecnico<br />

specializzato o ricevere<br />

aggiornamenti software<br />

senza dover visitare un<br />

centro di assistenza. Con<br />

Progress 2.0 si consente,<br />

inoltre, ai proprietari di<br />

monitorare lo stato delle<br />

proprie gru e dei cicli di<br />

lavoro, per gestire la<br />

propria flotta nel modo<br />

più efficiente possibile.<br />

Progress 2.0, conforme<br />

alla normativa CE, offre<br />

numerose caratteristiche<br />

di sicurezza. Tra di esse, di<br />

particolare riguardo sono<br />

le funzioni di supporto e i<br />

sensori che assistono gli<br />

operatori durante i cicli di<br />

lavoro, evitando rischi di<br />

carico eccessivo ed<br />

intervenendo con blocchi,<br />

quando necessario.<br />

L'Effer 1000 è già<br />

ordinabile in tutto il mondo<br />

(lo è da febbraio <strong>2021</strong>)<br />

presso i rivenditori Eeffer e<br />

presso molti rivenditori<br />

Hiab in paesi selezionati.<br />

effer.com<br />

Nuove aperture<br />

Il cielo sempre più blu<br />

n Nuova apertura a Brugherio, in<br />

provincia di Monza e della Brianza,<br />

per Mollo Noleggio. La nuova sede<br />

del centro noleggio è in viale<br />

Lombardia 280, in posizione<br />

strategica e facilmente<br />

raggiungibile, a pochi minuti dalle<br />

uscite della A4 Torino -Trieste e<br />

della Tangenziale di Milano.<br />

L'impianto edificato si estende su<br />

un’area di 3.000 m 2 . Lì i clienti<br />

possono trovare un’ampia gamma<br />

di soluzioni a noleggio: piattaforme<br />

aeree per lavori in quota, mezzi per<br />

il sollevamento, macchine<br />

movimento terra, autocarri,<br />

macchine e attrezzature edili,<br />

monoblocchi e container, bagni<br />

mobili. All'interno della struttura è<br />

possibile trovare anche prodotti<br />

elettrici, ibridi ed euro 6, per<br />

soddisfare la crescente necessità<br />

di attrezzature da costruzione<br />

ecologiche, per lavorare all’interno<br />

di edifici e in ambienti sensibili alle<br />

emissioni: centri storici, zone<br />

residenziali, giardini e parchi,<br />

scuole, edifici pubblici, cantine,<br />

ospedali, industrie alimentari e<br />

farmaceutiche. Il centro ha un’area<br />

officina attrezzata per le<br />

manutenzioni e un’area dedicata ai<br />

corsi di formazione (rilascio<br />

patentini per l’uso dei mezzi<br />

d’opera). Ricordiamo che, ad<br />

ottobre 2019, Mollo Noleggio ha<br />

vinto per la seconda volta<br />

consecutiva il premio come<br />

"Miglior Azienda di Noleggio di<br />

Piattaforme Aeree" in Italia, e, a<br />

giugno 2020, si è aggiudicato il<br />

premio internazionale “Grande<br />

Società di Noleggio” promosso<br />

dall’associazione Era (European<br />

Rental Association).<br />

materiali".<br />

www.mollofratelli.com<br />

ALL IT TAKES!<br />

Tutti prodotti e servizi su<br />

www.wackerneuson.com<br />

[16] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Attualità&Prodotti<br />

Rassegna web<br />

t<br />

t<br />

Collegamenti social in primo piano<br />

sulla barra laterale del sito.<br />

Instagram è più aggiornato rispetto<br />

a Facebook. Ottima la suddivisione<br />

delle IG stories, anche se poche<br />

quelle condivise.<br />

magnatyres.com<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito web dal mood tecnico e pratico, e anche piuttosto<br />

moderno. Soddisfa in pieno le ricerche dell’utente:<br />

dalle schede tecniche alla descrizione dei prodotti.<br />

GRAFICA<br />

Grande importanza viene data alle slide in apertura.<br />

Complessivamente foto e testo sono ben distribuiti.<br />

Il layout ordinato rilassa lo sguardo del visitatore.<br />

Contenuti personalizzati ad hoc<br />

per le varie occasioni, i social<br />

di Michelin sono tra i più seguiti<br />

del settore. Simpatiche, ad esempio,<br />

le animazioni che compaiono<br />

su Instagram. Ottimo uso di hashtag.<br />

t<br />

t<br />

michelin.it<br />

IL WEB<br />

NAVIGAZIONE<br />

La piattaforma si presta molto dal punto di vista<br />

interattivo ed è facile selezionare la tipologia di prodotto.<br />

Ottima la sezione “consigli e suggerimenti”.<br />

GRAFICA<br />

Una homepage ricca di immagini, senza dare<br />

l’impressione di essere in sovraccarico. Super carina<br />

la barra della community Michelin.<br />

della gomma<br />

La nostra rassegna web dedicata alle funzionalità<br />

dei siti online delle aziende attive nel settore degli<br />

pneumatici OTR con uno sguardo approfondito<br />

e critico all’aspetto grafico, funzionale e social<br />

Testi di Eliana Puccio<br />

t<br />

bkt-tires.com<br />

NAVIGAZIONE<br />

Navigazione intuitiva con focus sui prodotti e schede<br />

tecniche ben esposte. Originale la stringa con le seguenti<br />

categorie: Bkt Network, Btk Stories, BKT Sponsorships.<br />

t<br />

Social utilizzati assiduamente<br />

e con un esteso bacino di pubblico.<br />

Sicuramente grazie alla selezione<br />

e condivisione di contenuti come<br />

eventi, prodotti e video, aperti<br />

per esempio, come già noto,<br />

al mondo del calcio.<br />

GRAFICA<br />

Un ottimo biglietto da visita da BKT già riconoscibile<br />

per la scelta del colore verde, come sfondo ormai icona<br />

del marchio. La struttura del sito è fresca e moderna.<br />

[18] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [19]


Attualità&Prodotti<br />

Rassegna web<br />

Entrambi profili sono attivi, anche<br />

se Instagram risulta in stand-by<br />

da qualche anno. Facebook, invece,<br />

porta alta la bandiera social<br />

del marchio. Riscuotono successo<br />

i video di prodotti commentati<br />

dai vari utenti.<br />

t<br />

bridgestone.it<br />

t<br />

t<br />

t<br />

Profili social al passo con i tempi,<br />

peccato che non siano collegati<br />

al sito web. Facebook è ricca<br />

di contenuti originali e diversificati<br />

ed è il luogo ideale per esaltare<br />

l’azienda.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Poche sezioni ma utili come quella per la stampa.<br />

Pollice in sù per lo spazio dedicato alle storie Bridgestone,<br />

che regala punti a favore.<br />

GRAFICA<br />

Look all’avanguardia con posizionamento di foto<br />

a mosaico che donano movimento alla pagina. Immagini<br />

in espansione se selezionate con il cursore.<br />

goodyearotr.com<br />

NAVIGAZIONE<br />

Ben realizzata la sezione dedicata agli pneumatici:<br />

si può selezionare in base alla tipologia di veicolo,<br />

dimensione ruote, diametro del cerchio.<br />

GRAFICA<br />

Le immagini un po’ accalcate rischiano di appesantire<br />

la pagina e quindi l’occhio dell’utente.<br />

I colori accesi regalano luminosità alla homepage.<br />

t<br />

continental-pneumatici.it<br />

t<br />

Dai social appare evidente quanto<br />

l’azienda ci tenga ad instaurare<br />

un rapporto di fiducia con i suoi<br />

clienti. Aggiornamento costante,<br />

e foto spiritose come quella<br />

di un bambino che si adagia dentro<br />

uno pneumatico.<br />

I social, in questo caso solo<br />

Facebook, rappresentano un buon<br />

canale per trasmettere lo spirito<br />

dell’azienda. Sulla pagina,<br />

ad esempio, vengono condivise<br />

iniziative dedicate all’economia<br />

circolare e all’ambiente.<br />

t<br />

t<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito web molto completo e ricercato. Singolare lo spazio<br />

approfondito che troviamo in homepage “i nostri social<br />

media” e le notizie aggiornate costantemente.<br />

GRAFICA<br />

Grafica moderna apprezzabile sia per la qualità delle<br />

immagini sia per il layout in sè. Protagonista della<br />

homepage è il colore arancione che richiama il brand.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Curato nei dettagli, ad esempio lo stesso menù<br />

a tendina è un po’ più originale rispetto agli standard.<br />

Pollice in sù per “Marangoni testimonials”.<br />

marangoni.com<br />

GRAFICA<br />

Una grafica dal forte impatto visivo e accattivante cattura<br />

l’attenzione di chi vi naviga. La homepage offre molti<br />

spunti interattivi, e poi molto colorata!<br />

Entrambe pagine social assenti<br />

all’appello, infatti mancanti anche<br />

i collegamenti dal sito.<br />

t<br />

t<br />

t<br />

t<br />

È un vero peccato non esistano<br />

i profili social cui facciamo<br />

riferimento perché il sito web<br />

promette bene e merita attenzione.<br />

ecomega.com<br />

marix.it<br />

NAVIGAZIONE<br />

Semplice ma ordinato nell’esposizione delle singole<br />

sezioni. Peccato non fosse un po’ più interattivo.<br />

Interessante, ma poco curato “test sul campo”.<br />

GRAFICA<br />

Il layout del sito è forse troppo standard e andrebbe<br />

un pò rivisto. Cattura la nostra attenzione la galleria<br />

fotografica in primo piano sulla homepage.<br />

NAVIGAZIONE<br />

All’interno delle sezioni gradiamo l’esposizione<br />

movimentata dei prodotti. In primo piano, interviste<br />

dei testimonial che elevano il profilo dell’azienda.<br />

GRAFICA<br />

L’aspetto grafico eccelle rispetto agli standard,<br />

ed è sicuramente da premiare. Il primeggiare del giallo non<br />

disturba la visione, ma, al contrario, conquista l’utente.<br />

[20] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [21]


Rassegna web<br />

Aspetto social innovativo evidente<br />

dalla cura delle immagini che<br />

vengono condivise. L’azienda investe<br />

molto sull’aspetto comunicativo<br />

sulle sue pagine, soprattutto quella<br />

Facebook.<br />

t<br />

NAVIGAZIONE<br />

Sito web accessibile. Molto utile la parte dedicata alla<br />

sicurezza che troviamo sotto la voce “innovazioni”. Sulla<br />

home è possibile scegliere il tipo di macchina desiderata.<br />

nokiantyres.com<br />

t<br />

GRAFICA<br />

Una grafica moderna che rappresenta sicuramente<br />

un ottimo biglietto da visita. Carina l’immagine di apertura<br />

con un tondo che riprende il concept di pneumatico.<br />

BOBCAT TI<br />

OFFRE LE<br />

SOLUZIONI DEL<br />

DOMANI, ORA!<br />

t<br />

prometeon.com<br />

t<br />

Grande importanza ai social così<br />

come sono grandi i simboli<br />

che appaiono nella parte bassa<br />

del sito. Entrambi i profili sono<br />

costantemente aggiornati<br />

e utilizzati nel giusto modo,<br />

con foto, tag e hashtag delle<br />

parole chiave.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Diverso dai soliti che mettono in evidenza le sezioni<br />

principali. Qui per arrivarci occorre cliccare il menù<br />

laterale. Interessante l’area “sostenibilità”.<br />

GRAFICA<br />

Grafica a mosaico che dà un senso di ordine.<br />

Il sito è nuovissimo e c’è un perfetto bilanciamento<br />

tra l’uso di immagini e contenuti testuali.<br />

Ci si dà da fare su entrambi i profili<br />

che rendono attiva e frequente<br />

l’interazione con i followers.<br />

Instagram in formissima con i “reels”<br />

e il canale TV.<br />

t<br />

t<br />

Abbiamo inventato l’industria delle macchine compatte e ora la stiamo reinventando.<br />

Gli escavatori compatti Bobcat sono costruiti intorno all’operatore e sono la soluzione<br />

a tutte le esigenze della tua attività perché offrono una combinazione vincente di alte<br />

prestazioni, comandi intuitivi e fluidi e comfort di prima classe.<br />

NAVIGAZIONE<br />

Utili le due sottocategorie “novità ed eventi” e “Blog”<br />

che troviamo sotto la voce “Around YOHT”. Ben curata<br />

la parte dedicata ai prodotti/pneumatici.<br />

[22] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

yokohama-oht.com<br />

GRAFICA<br />

Personalmente lo sfondo nero non è tra i miei preferiti<br />

perché trovo affatichi un po’ la navigazione. Ottima la<br />

soluzione grafica dello pneumatico che proietta il mondo.<br />

CONTROLLO SUPERIORE<br />

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PRESTAZIONI E PRODUTTIVITÀ<br />

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Per ulteriori informazioni contatta il concessionario locale<br />

o visita www.bobcat.com


Attualità&Prodotti<br />

Reti distributive<br />

Chi semina…<br />

RACCOGLIE<br />

L’SK500LC-10 in foto,<br />

allestito con benna<br />

da roccia è ad oggi il Kobelco<br />

più grande venduto<br />

da Gruppo Bruno.<br />

Sono passati 5 anni da quando Kobelco, terminata la<br />

joint venture con CNH Industrial, ha ufficializzato di<br />

voler entrare in diretta sul mercato del Vecchio<br />

Continente e, in particolare, in Italia. Si perché grazie agli<br />

anni di stretta collaborazione italo giapponese, sotto l’effige<br />

New Holland-Kobelco, il dna dagli occhi a mandorla si<br />

è radicato lungo tutto lo stivale, sottotraccia, nella memoria<br />

di chi lavora sul campo, di chi ha curato l’assistenza di<br />

quegli escavatori.<br />

Gli escavatori Kobelco che arrivano oggi in Europa tinti dell’originale<br />

"blue-green" sono prodotti al 100% in Giappone<br />

e dal 2017 sono distribuiti in Italia da una rete di distributori<br />

“outsider”, ovvero estranei alla filiera tradizionale del<br />

movimento terra pesante, ma da realtà specializzate in edilizia<br />

o macchine agricole. Gli uomini di Kobelco Europe hanno<br />

basato lo sviluppo della rete di assistenza sia sulle radici<br />

della cultura coltivata da New Holland-Kobelco, sia sulle<br />

elevate competenze tecniche delle reti di assistenza degli<br />

specializzati in macchine agricole, con in testa gli atto-<br />

ri del mondo John Deere come ad esempio il Gruppo Bruno,<br />

sinonimo di John Deere da oltre 30 anni nel Sud Italia, o il<br />

veneto Bassan, primo concessionario del Cervo a distribuire<br />

Kobelco nel Belpaese.<br />

Gruppo Bruno, garanzia di qualità<br />

Gruppo Bruno è un’azienda trasversale al mondo agricolo,<br />

industriale e, oggi, construction che si distingue da anni sul<br />

territorio per il successo decretato da una rete capillare di<br />

vendita, assistenza e servizi.<br />

Basata a Grottaminarda (AV), l’azienda è nata nel 1977<br />

come fornitrice di ricambi e assistenza per il mondo agricolo<br />

ed è poi cresciuta in modo esponenziale. Oggi l’azienda<br />

distribuisce macchine agricole, concimi, attrezzature<br />

per giardinaggio, irrigazione, macchine industriali, macchine<br />

movimento terra, realizza impianti biogas e offre ogni<br />

tipologia di power generation.<br />

A tal proposito la famiglia Bruno, con l’azienda Bruno<br />

Generators è produttrice di torri faro e gruppi elettrogeni<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

Per Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Molise,<br />

Gruppo Bruno è sinonimo di Kobelco Construction.<br />

Oltre 300 macchine vendute in poco più di due anni.<br />

Così l’azienda leader nell’agricolo diventa una<br />

protagonista del movimento terra nel Sud Italia<br />

[24] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [25]


Attualità&Prodotti<br />

A SUD BrUno<br />

È Sinonimo<br />

Di koBelCo<br />

l’Sk500lC-10<br />

protagonista del<br />

servizio fotografico<br />

è stato consegnato<br />

a inizio <strong>2021</strong> dal<br />

Gruppo Bruno alla<br />

rising House<br />

di Antonio iuliano<br />

che lo ha scelto<br />

per proseguire<br />

la coltivazione<br />

della sua cava<br />

a lioni, in provincia<br />

di Avellino.<br />

Reti distributive<br />

con una fascia di potenza che spazia da 3 kW fino a 3 MW<br />

con motore singolo e realizza power station con potenze<br />

fino a 30 MW. Allargando gli orizzonti si scopre come<br />

Gruppo Bruno sia inoltre attivo in differenti settori, tra cui<br />

la produzione di componenti per il settore automotive, con<br />

molteplici stabilimenti. Nel complesso Gruppo Bruno supera<br />

i 220 milioni annui di fatturato con 24 stabilimenti produttivi<br />

nel mondo di cui 20 in Italia (2 in Germania, 1 in Gran<br />

Bretagna e 1 in Cina) e conta oltre 1.000 dipendenti.<br />

leader nell’agricolo, apre al movimento terra<br />

Ora che abbiamo messo i puntini sulle “i”, veniamo alla<br />

Concessionaria, l’azienda da cui tutto ha avuto origine alla<br />

fine degli anni Settanta, a Grottaminarda, in provincia di<br />

Avellino. Questa realtà, concessionaria Kobelco da fine<br />

2017, è stata fondata negli anni Settanta dai fratelli Bruno<br />

e poi, negli anni, è stata sviluppata da Ciriaco Bruno come<br />

rete di vendita e assistenza nel Sud Italia e in particolare in<br />

Puglia, Campania, Calabria, Basilicata e Molise. Oggi, a<br />

oltre 40 anni di distanza, grazie a 6 sedi (Grottaminarda,,<br />

Foggia, Eboli, Lamezia Terme, Altamura e Baragiano), garantisce<br />

un service di qualità con altrettante officine specializzate<br />

con magazzino ricambi attiguo e 10 officine mobili.<br />

A queste si aggiungono poi diversi sub dealer e i punti<br />

d’assistenza affiliati.<br />

L’organizzazione Bruno ha raggiunto traguardi d’efficienza<br />

a 360° talmente elevati che la differenziazione a movimento<br />

terra è stata ricercata in quanto funzionale a mantenere dinamica<br />

e competitiva l’offerta dei servizi pensati e sviluppati<br />

per ambiti operativi come quello delle macchine agricole<br />

John Deere. Stiamo parlando di 70 persone a supporto<br />

di vendita e assistenza, delle quali 40 sono tecnici meccatronici<br />

specializzati.<br />

l’efficienza in formula digitale<br />

La ricetta per coordinare ogni attività di consulenza, soluzioni<br />

di vendita o noleggio a lungo termine e assistenza<br />

in modo trasversale alle filiere agri, industriale e mmt, su<br />

tutto il territorio, passa per la digitalizzazione integrale del-<br />

le operation. Prendiamo, ad esempio, il service inteso in<br />

senso allargato, come disponibilità e gestione dei ricambi<br />

originali, omologazione e pianificazione delle procedure<br />

di assistenza, quindi di monitoraggio puntuale delle attività<br />

sul territorio. Al riguardo non è un caso che con<br />

l’ingresso di Gruppo Bruno nel settore delle macchine movimento<br />

terra, sia arrivato in forze nell’organizzazione anche<br />

un ex risorsa CNH, una storica figura del movimento<br />

terra tricolore, quale Antonio Ferro.<br />

Va inoltre precisato che nel 2020 la concessionaria ha realizzato<br />

circa il 30% del suo fatturato service (un complessivo<br />

di 500.000 euro mano d’opera fatturata nel 2020) con<br />

attività conseguenti contratti di manutenzione programmata.<br />

In termini di post vendita, Bruno ha scelto di utilizzare<br />

un sistema informatico crm personalizzato per digitalizzare<br />

tutto il cronologico di manutenzione di ogni singola<br />

macchina e renderlo fruibile in tempo reale da tutte le sedi<br />

sul territorio e da tutte le officine mobili.<br />

A ben vedere, questo metodo di archiviazione delle operazioni<br />

di assistenza è utile anche per il cliente finale che,<br />

nel momento in cui vorrà rivendere una delle sue macchine<br />

acquistate da Bruno, avrà a disposizione un resoconto<br />

delle manutenzioni eseguite che ne eleverà sicuramente il<br />

valore certificandone, tra l’altro, le ore operative dichiarate.<br />

manitou, John Deere, Kobelco, Ghel, Topcon…<br />

Nel <strong>2021</strong> l’attività di vendita e assistenza nel Sud Italia di<br />

Gruppo Bruno rappresenta marchi di assoluto riferimento<br />

sul mercato nazionale e globale come, ad esempio, Manitou<br />

(sollevatori telescopici fissi e rotativi, carrelli elevatori elettrici,<br />

diesel e fuoristrada), John Deere (intera gamma agri<br />

rappresentata da oltre 30 anni), escavatori cingolati Kobelco,<br />

skid del Gruppo Manitou marchiati Ghel e, di recente implementate,<br />

le tecnologie di assistenza allo scavo della<br />

Topcon Positioning.<br />

Da fine 2020, infatti, Gruppo Bruno è concessionario di vendita<br />

Topcon per la Campania e centro d’assistenza auto-<br />

[26] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [27]


Attualità&Prodotti<br />

Lo stabilimento Bruno Generators<br />

a Grottaminarda (AV)<br />

Reti distributive<br />

la sede Gruppo Bruno<br />

a Grottaminarda (AV)<br />

rizzato (senza limiti territoriali) con personale interno espressamente<br />

formato per interventi di montaggio, manutenzione<br />

e calibrazione delle tecnologie di assistenza allo scavo<br />

in cantiere Machine Control 2D e 3D.<br />

Gruppo Bruno crede nello sviluppo di questo mercato in ragione<br />

del fatto che gli operatori esperti sono sempre più<br />

difficili da trovare e che le tecnologie di monitoraggio e aiuto<br />

alla scavo permetto ai titolari di un’impresa di monitorare<br />

in tempo reale da remoto l’avanzamento dei cantieri e<br />

la correttezza dell’operato. Le tecnologie Topcon integrate<br />

all’elettronica di monitoraggio degli escavatori Kobelco, con<br />

trasmissione dei dati Komexs, danno vita a un sistema in<br />

grado di elevare l’efficienza di un’imprese su più cantieri<br />

l’omBeliCo<br />

Del monDo BrUno<br />

i Bruno hanno<br />

iniziato oltre 40 anni<br />

fa specializzandosi<br />

in ricambi per<br />

macchine agricole.<br />

oggi Gruppo Bruno<br />

ha sede<br />

in Campania,<br />

a Grottaminarda,<br />

provincia di Avellino.<br />

A sinistra e sotto<br />

la sede della<br />

concessionaria,<br />

a destra lo<br />

stabilimento Bruno<br />

Generators.<br />

in contemporanea, scongiurando fermo macchina e controllando<br />

efficienza e produttività.<br />

Digitale si, ma con uomini sul territorio<br />

Se oggi le nuove generazioni della famiglia Bruno portano<br />

alla digitalizzazione della filiera e dell’operato per elevare<br />

efficienza e soddisfazione dei clienti finali, come non<br />

è mai stato possibile in passato (per lo meno in senso diffuso),<br />

nessun attore dell’organizzazione dimentica le basi<br />

che hanno fondato il successo del modo Bruno di fare impresa,<br />

ossia le strette di mano e il rapporto umano sulla terra,<br />

sul terreno, sul territorio.<br />

Un esempio di questo modus operandi traslato ai nostri<br />

giorni è la necessità del controllo della soddisfazione assoluta<br />

della clientela. Questo, ad esempio, porta alla scelta<br />

di affidarsi a trasportatori propri per movimentare le<br />

macchine nuove da consegnare. I trasportatori dipendenti<br />

sono infatti in grado di movimentare le macchine e presentarle<br />

ai clienti introducendo loro le nozioni di base per<br />

l’utilizzo durante la fase di prima consegna.<br />

A questa operazione “logistica” curata in modo diretto, entro<br />

i 7-10 giorni successivi dall’arrivo in sito della macchina<br />

segue la consegna eseguita nel dettaglio da personale<br />

tecnico specializzato. Va poi detto che il servizio<br />

postvendita Bruno adotta poi la politica del 3-3-3 in base<br />

a cui il cliente viene contattato per verificare il suo livello di<br />

soddisfazione in rapporto alla macchina consegnata dopo<br />

3 giorni, dopo 3 settimane e dopo 3 mesi. Secondo quanto<br />

verificato dall’organizzazione stessa questo metodo è<br />

molto apprezzato, dato che risulta un riscontro positivo<br />

medio da parte del 92% dei clienti.<br />

Le tappe di Gruppo Bruno<br />

Tutto ha avuto origine con la ditta individuale Antonio<br />

Bruno e il primo negozio di ricambi agricoli nel lontano<br />

1977. Da quella piccola attività, grazie all’impegno<br />

dei quattro fratelli Giuseppe, Maurizio, Ciriaco e<br />

Renato, prima con la vendita di attrezzature agricole<br />

poi di trattori e mietitrebbie, ha avuto origine il Gruppo<br />

Bruno. Nel 1992 i Bruno sono diventati concessionaria<br />

ufficiale Manitou e sono stati tra i primi a vedere<br />

la vocazione agri dei rossi francesi. Lo stesso anno,<br />

in parallelo alla sede di Grottaminarda (AV), hanno<br />

aperto una filiale a Foggia, per supportare il Tavoliere<br />

delle Puglie. È il 1994 quando il Gruppo Bruno sposa<br />

il marchio John Deere, azienda riconosciuta leader<br />

globale per macchine e attrezzature agricole.<br />

Da allora il rapporto con il marchio americano non si<br />

è mai interrotto. Dieci anni dopo è stata aperta la filiale<br />

di Salerno, territorio all’avanguardia per l’agricoltura<br />

a campo aperto e sotto serra e di iconici allevamenti<br />

bufalini. Nel 2011 è stata avviata la filiale di<br />

Lamezia Terme, in posizione strategica per raggiungere<br />

la parte più ampia possibile di aziende agricole<br />

della Regione, indiscusso modello di biodiversità e<br />

bellezza. L’anno successivo ha preso vita l’azienda<br />

Agriplus, specializzata nella fornitura chiavi in mano<br />

di impianti di biogas di ultima generazione. Nel 2018<br />

il Gruppo Bruno ha colto una nuova sfida con la giapponese<br />

Kobelco, proponendosi di guadagnare una<br />

posizione di leadership nel mondo del movimento terra<br />

nel Sud Italia, serv. Nel 2019 è tra i promotori della<br />

partnership tra i maggiori concessionari italiani di<br />

macchine agricole sotto il marchio di Agridealer e,<br />

in parallelo, alla gamma di prodotti si aggiungono gli<br />

skid del Gruppo endo 5 Regioni. A fine 2020 Gruppo<br />

Bruno ha aperto le filiali di Potenza e Altamura (BA)<br />

ed è diventato concessionaria esclusiva per la vendita<br />

delle tecnologie Topcon Positioning in Campania<br />

e punto di assistenza e consulenza premium per i<br />

clienti Topcon. gruppobruno.com<br />

[28] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [29]


Reti distributive<br />

BrUno GenerATorS Dal 1987 i Bruno producono<br />

gruppi elettrogeni, generatori e gruppi di continuità<br />

per ogni esigenza con soluzioni progettate su misura.<br />

Tra gli ultimi prodotti nati anche le torri faro.<br />

TopCon Gruppo Bruno è anche sinonimo di Topcon, non<br />

solo come concessionaria. offre infatti servizi di posa<br />

e assistenza con personale interno espressamente formato.<br />

Un KoBeLCo 500 ALLA riSinG HoUSe in alto<br />

il momento della consegna dell’SK500LC-10. Al centro,<br />

Antonio iuliano, titolare della rising House, assieme alla<br />

moglie. Alla sua sinistra Antonio Bruno responsabile<br />

marketing dell’omonimo Gruppo, mentre alla sua destra<br />

pietro paolo picone, venditore della Bruno, e iuliano junior.<br />

nità per entrare nel movimento terra supportando un marchio<br />

globale, come Kobelco, con una gamma di prodotti<br />

specifica e di qualità certamente riconosciuta.<br />

Da una parte, come abbiamo già spiegato, le similitudini<br />

tra le tecnologie delle macchine agricole e quelle construction<br />

permettono di sfruttare al meglio il potenziale della<br />

squadra di assistenza meccanica e meccatronica, mentre<br />

dal punto di vista commerciale il prodotto Kobelco e in<br />

generale il settore movimento aprono alla squadra Bruno<br />

le porte di una nuova clientela, quindi nuove opportunità<br />

commerciali. L’accordo con Kobelco siglato alla fine del<br />

2017 è stato un giro di boa riuscito a cui è seguito l’accordo<br />

per la distribuzione delle mini pale compatte skid Ghel<br />

(sempre del gruppo Manitou) e, a fine 2019, con lo specialista<br />

in digitalizzazione dei cantieri e sistemi di aiuto allo<br />

scavo bidimensionali e tridimensionali Topcon.<br />

Una vetrina di prodotti,<br />

UN MONDO DI SERVIZI<br />

mAniToU GroUp<br />

Bruno tiene alta<br />

questa bandiera del<br />

1992 con tutte<br />

le linee di prodotto:<br />

dai sollevatori<br />

telescopici rotativi<br />

mrT, fino agli skid<br />

Ghel passando<br />

per le piattaforme<br />

aeree.<br />

Il palinsesto di Gruppo Bruno è sempre più ricco. Dopo<br />

anni di investimenti per elevare al massimo gli standard<br />

dei servizi offerti per il marchio John Deere nel settore<br />

agri e raggiungere un livello della soddisfazione della clientela<br />

da riferimento, Gruppo Bruno ha deciso di affrontare<br />

una nuova sfida, quella del mondo delle macchine movimento<br />

terra. In realtà la filiera agricola utilizza saltuariamente<br />

macchine movimento terra e per questo i Bruno conoscevano<br />

più che bene la materia. Inoltre, Gruppo Bruno<br />

rappresenta dal 1992 la gamma di prodotto Manitou che<br />

oggi più che mai si rivolge all’agricolo come al cantiere.<br />

Diciamo che hanno saputo attendere la giusta opportu-<br />

Ciriaco<br />

Bruno<br />

Amministratore<br />

unico<br />

Gruppo Bruno<br />

“Sono anni che immaginavo<br />

come avremmo<br />

potuto perfezionare<br />

la nostra attività<br />

sfruttando le sinergie<br />

tra la filiera dell’agricolo<br />

e quella del construction.<br />

Abbiamo colto<br />

l’opportunità Kobelco<br />

e già dal primo anno il<br />

riscontro è stato positivo.<br />

In poco più di due<br />

anni abbiamo consegnato<br />

circa trecento<br />

macchine.<br />

Sicuramente la forza<br />

del marchio Kobelco,<br />

l’elevata efficienza di ogni macchina in termini di consumo carburate<br />

contenuto e la qualità concreta del prodotto ci hanno supportato<br />

molto bene in questa fase d’avvio.<br />

La gamma, inoltre, è composta anche da modelli con caratteristiche<br />

tecniche esclusive come, ad esempio, il richiestissimo<br />

ED160-7 Bladerunner (17 t con lama), l’innovativo modello per<br />

smantellamento macchine con chele integrate SK210D-10, i 400<br />

e i 550 demolition e, non ultimo, il modello ibrido SK210H (LC a<br />

2.990 mm, NLC a 2.800 mm) che si rivolge a una clientela particolarmente<br />

sensibile e attenta all’immagine green della propria<br />

azienda. Per soddisfare la crescente domanda lavoriamo sia<br />

programmando l’arrivo di uno stock di macchine (fino a 350 quintali),<br />

sia ordinando direttamente allo stabilimento modelli come<br />

i demolition o l’SK500LC-10 che abbiamo di recente consegnato<br />

alla Rising House di Antonio Iuliano”.<br />

“La nostra forma mentis ritiene fondamentale l’assistenza tecnica.<br />

Per questo i nostri tecnici sono formati costantemente sul<br />

prodotto Kobelco e abbiamo i ricambi originali di alta rotazione<br />

nei nostri sei magazzini ricambi, mentre oltre il 90% dei componenti<br />

originali Kobelco sono disponibili nelle 24-48 ore grazie<br />

all’efficiente magazzino centrale europeo. Come Bruno proponiamo<br />

sempre contratti di assistenza e manutenzione con<br />

formule fino a 5 anni e 5.000 ore operative. Questo, assieme al<br />

sistema di monitoraggio dello stato delle macchine e trasmissione<br />

dati Komex, ci permette di supportare al meglio la clientela<br />

programmando l’assistenza per evitare dei fermo macchina<br />

e dare continuità alla produttività dei nostri clienti”.<br />

“Siamo anche distributori Top Con per la Campania e punto specializzato<br />

nell’installazione su macchina di ogni tecnologia, quindi<br />

di assistenza diretta delle stesse grazie a nostri tecnici espressamente<br />

formati. Queste tecnologie di aiuto allo scavo con progetti<br />

inviabili alle macchina da remoto, unite al valore aggiunto del monitoraggio<br />

delle macchina, rappresentano la formula oggi necessaria<br />

per essere competitivi in termini d’efficienza e sfruttare<br />

a pieno il potenziale delle macchine”.<br />

“In parallelo a questo bisogna anche ricordare che Gruppo Bruno<br />

è “fonte di energia” grazie alla Bruno Generators, leader europeo<br />

nella produzione, vendita e noleggio di gruppi elettrogeni e torri<br />

faro. In questo ambito abbiamo saputo fare la differenza grazie<br />

a una produzione interamente made in Italy, negli stabilimenti<br />

di Grottaminarda (AV), Bari, Piacenza e Tribiano (MI)”.<br />

[30] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [31]


Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />

WALKAROUND<br />

Testi e foto di Matthieu Colombo<br />

Macchine mezzi d’opera attrezzature<br />

Peso operativo<br />

Carico utile<br />

Motore Yanmar Stage V<br />

6.015 kg<br />

3.800 kg<br />

83,2 kW<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [33]


WALKAROUND di<br />

Yanmar C50R-5A<br />

1<br />

È un problem solver che, grazie<br />

a forza di trazione e pressione<br />

al suolo ridotta, trasporta 3.800 kg<br />

su terreni accidentati, impegnativi<br />

e con pendenze fino a 20°<br />

2<br />

Il carro sovradimensionato,<br />

con 32 rulli, appoggio flottanti<br />

e tensionamento automatico<br />

dei cingoli, rendono il C50R<br />

inarrestabile su ogni terreno<br />

Arriva il carrier Yanmar C50R Stage V con postazione di guida<br />

reversibile di 180°e cassone ribaltabile, disponibile anche<br />

su ralla con scarico trilaterale. È la soluzione per cantieri<br />

inaccessibili ai mezzi tradizionali, per trasportare oltre<br />

tre tonnellate con una pressione al suolo inferiore a un midi<br />

escavatore. I concorrenti si contano sulle dita di una mano<br />

3 4<br />

Il sedile reversibile di 180°<br />

permette di guidare questo<br />

carrier in entrambe le direzioni<br />

elevando la sicurezza<br />

anche nei cantieri problematici<br />

Oltre alla versione a cassone<br />

ribaltabile posteriore è disponibile<br />

quella AV con cassone rotativo<br />

trilaterale perfetto per reinterrare<br />

trincee lato macchina<br />

5<br />

Trasmissione idrostatica con<br />

pompa tandem a controllo<br />

elettronico incorporato per<br />

richiedere sempre il giusto regime<br />

d’esercizio al motore. Antistallo<br />

6<br />

Nuovissima motorizzazione 100%<br />

Yanmar Stage V che rispetto<br />

al modello Serie 3 incrementa<br />

potenza e coppia. Post trattamento<br />

allo scarico ultra collaudato<br />

7<br />

Manutenzione semplice<br />

e pulizia del filtro Dpf<br />

da prevedere a ben 6.000 ore.<br />

Il sistema Scr Denoxtronic 2.0<br />

è tra i più diffusi e affidabili<br />

8<br />

Nuova interfaccia operatore con<br />

monitor lcd a colori che permette<br />

di avere sotto controllo lo stato<br />

della macchina, visualizzare alert<br />

e prevenire fermo macchina<br />

9<br />

Macchina totalmente costruita<br />

in Giappone con una struttura<br />

estremamente robusta e una<br />

cabina Rops Fops Level II con<br />

griglia posteriore e superiore<br />

10<br />

Il C50R ha di serie la tecnologia<br />

Gps/Gprs che permette<br />

di monitorare a distanza posizione,<br />

ore di lavoro e anomalie grazie<br />

al servizio Smart Assist Remote<br />

[34] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [35]


WALKAROUND di<br />

Yanmar C50R-5A<br />

doppio inclinometro<br />

in ogni senso di marcia<br />

l’operatore può verificare<br />

se l’inclinazione del c50r<br />

sia superiore ai 20°.<br />

È inarrestabile. Come<br />

un carro armato<br />

9,2 km/H<br />

È la velocità<br />

massima del c50r<br />

e la raggiunge<br />

sia in marcia<br />

avanti,<br />

sia in marcia<br />

indietro.<br />

la sua missione operativa<br />

è trasportare oltre tre<br />

tonnellate di materiale<br />

“ovunque e sempre”.<br />

o per lo meno di farlo dove<br />

i mezzi di trasporto su ruote<br />

più diffusi non riescono.<br />

l’elevata trazione<br />

assicurata dai cingoli,<br />

unita alla bassa pressione<br />

al suolo, sono ricetta<br />

di produttività assoluta<br />

A longheRonI SoVRAppoSTI<br />

Lo Yanmar C50R-5A si basa<br />

sulla struttura collaudata<br />

della versione sviluppata nel<br />

2016, evoluzione del<br />

precedente modello. Stiamo<br />

quindi parlando di un telaio<br />

portante ultra collaudato,<br />

costituito da doppi<br />

longheroni scatolati<br />

sovrapposti, uniti tra loro da<br />

sei traverse scatolate su cui<br />

poggiano sovrastrutture<br />

e a cui sono saldati<br />

i longheroni del<br />

sottocarro.<br />

Il telaio è realizzato<br />

integralmente dal<br />

Costruttore in Giappone<br />

tramite piegatura<br />

e saldatura robotizzata.<br />

La struttura para urti<br />

anteriore è imbullonata<br />

(sostituibile).<br />

Ben 32 RullI d’AppoggIo Il sottocarro<br />

ha i motori di trazione anteriori<br />

(per la distribuzione di pesi a pieno carico)<br />

e ruota folle a tensione idraulica attiva<br />

al posteriore. I cingoli in gomma copiano<br />

il terreno alla perfezione grazie a 16 coppie<br />

di rulli d’appoggio (8 coppie per lato).<br />

I rulli sono montati su 4 triangoli oscillanti<br />

per lato e ruotano in modo indipendente<br />

sullo stesso asse per favorire<br />

le controrotazioni in sterzata e inversione<br />

di marcia, riducendo l’usura dei cingoli.<br />

paraurti<br />

imbullonato<br />

La parte anteriore<br />

può essere<br />

soggetta a urti.<br />

Non è saldata<br />

al telaio di base<br />

per poter essere<br />

eventualmente<br />

sostituita<br />

435 mm di luce a terra<br />

Rullo superiore in fusione 32 rulli d’appoggio, 8 triangoli<br />

2 rulli per asse, 4 rulli per triangolo Ruota folle “posteriore” in fusione<br />

Solo 41 kgf/cm²<br />

i cingoli sono<br />

larghi 450 mm<br />

e appoggiano<br />

a terra per<br />

2.500 mm.<br />

la pressione<br />

a terra dichiarata<br />

a pieno carico<br />

è di 41 kgf/cm²,<br />

mentre a vuoto<br />

è di 25 kgf/cm².<br />

[36] giugno <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> 2020 <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [37]


Yanmar C50R-5A<br />

le tradizionali leve<br />

di traslazione sono solidali<br />

alla base del sedile che<br />

ruota di 180° per assicurare<br />

la massima visibilità<br />

in ogni direzione di marcia.<br />

Questa soluzione eleva<br />

la sicurezza di marcia<br />

e permette di ridurre anche<br />

l’usura cingoli e i consumi<br />

carburante che sarebbero<br />

conseguenza di ripetuti<br />

cambi di direzione di marcia<br />

lA SChIenA RIngRAzIA<br />

In un verso o nell’altro,<br />

l’operatore di un carrier<br />

cingolato si trova sempre<br />

a fare delle torsioni per<br />

retrocedere. Sul C50R questo<br />

non accade mai grazie alla<br />

postazione di guida<br />

reversibile. Può sembrare<br />

poca cosa ma nei cantieri<br />

impervi o di manutenzione<br />

stradale questa soluzione<br />

può fare la differenza<br />

in termini di stanchezza<br />

a fine giornata e sicurezza.<br />

WALKAROUND di<br />

Larghezza massima ai cingoli 2.250 mm<br />

posto guida reversibile.<br />

È più sicuro e veloce!<br />

guARdA nellA gIuSTA dIRezIone<br />

La visibilità del contesto di cantiere<br />

è fondamentale per lavorare<br />

in sicurezza, tanto più se si è alla<br />

guida di un mezzo che raggiunge<br />

il doppio della velocità rispetto<br />

a un escavatore e che per vocazione<br />

è chiamato a fare spola<br />

da un estremo all’altro del sito.<br />

La risposta di Yanmar a queste<br />

condizioni di lavoro è la postazione<br />

di guida reversibile di 180° per dare<br />

modo all’operatore di “guardare<br />

sempre avanti”. È una soluzione<br />

utile anche nei cantieri dove manca<br />

lo spazio per invertire la marcia.<br />

pRoTeTTI La cabina è quasi<br />

simmetrica, ma se<br />

all’anteriore il parabrezza<br />

è apribile integralmente,<br />

dal lato cassone c’è una<br />

griglia per proteggere<br />

l’operatore in fase di carico<br />

materiale, così come sulla<br />

parte superiore della cabina.<br />

lA poSTAzIone dI guIdA RuoTA dI 180° ed È SolIdARe Alle leVe dI TRASlAzIone<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [39]


Yanmar C50R-5A<br />

Ribaltabile posteriore...<br />

o trilaterale!<br />

Il cassone standard<br />

del C50R è a fondo piatto,<br />

ribaltabile al posteriore, con tre<br />

sponde apribili. A richiesta c’è la versione con ribaltabile<br />

a cucchiaio che ruota di 180° per scaricare anche<br />

lateralmente e in senso di marcia per colmare gli scavi<br />

ruota di 180° il cassone<br />

tV è montato su un telaio<br />

dedicato, movimentato da una ralla<br />

che permette lo scarico laterale<br />

a ogni grado d’inclinazione<br />

laterale del mezzo.<br />

C50R-5A VS C50R-5A TV<br />

3.800 kg dI CARICo uTIle, AnChe Su pAlleT<br />

Considerare la versione a cassone fisso quella<br />

“povera” vuol dire avere i paraocchi.<br />

Semplicemente ha una funzionalità differente,<br />

perchè oltre a trasportare sfusi (2,3 m 3 a raso)<br />

può caricare materiali grazie al fondo piatto.<br />

Rispetto al cassone TV quello standard<br />

ha uno sbalzo posteriore inferiore di 110 mm<br />

e un baricentro da carico più basso.<br />

Ha le Spalle molto largHe in qualsiasi configurazione<br />

il c50r porta più del doppio del suo peso operativo<br />

e lo fa a inclinazioni impensabili. la versione con cassone<br />

standard ha la sponda posteriore ad apertura meccanica<br />

proporzionale all’inclinazione del cassone e quelle laterali sono<br />

sagomate per il carico con forche. capace e tuttofare.<br />

• RIBALTABILE POSTERIORE<br />

• PESO OPERATIVO<br />

• CAPACITÀ DI CARICO<br />

6.015 KG<br />

3.800 KG<br />

• PRESSIONE AL SUOLO (CARICO) 41 KGF/CM 2<br />

rotazione disponibile<br />

la versione tV permette di scaricare<br />

al posteriore sull’intero arco dei 180°.<br />

il telaio posteriore è totalmente<br />

differente e la capacità di carico<br />

massima è inferiore di 300 kg.<br />

3.500 KG DI MATERIALI SFUSI Il cassone<br />

a cucchiaio della versione TV è perfetto<br />

per il trasporto di inerti (2,1 m 3 a raso)<br />

e il suo grande valore aggiunto<br />

è la rotazione bilaterale che permette<br />

di scaricare<br />

il materiale<br />

anche<br />

in parallelo<br />

alla macchina<br />

elevando<br />

la versatilità<br />

d’utilizzo.<br />

niente pallet<br />

La forma del cassone<br />

della versione TV,<br />

privo di sponde,<br />

permette il trasporto<br />

di soli materiali sfusi.<br />

.<br />

• RIBALTABILE POSTERIORE<br />

• PESO OPERATIVO<br />

• CAPACITÀ DI CARICO<br />

6.345 KG<br />

3.500 KG<br />

• PRESSIONE AL SUOLO (CARICO) 41 KGF/CM 2<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [41]


Yanmar C50R-5A<br />

1<br />

2<br />

3<br />

InTeRCooleR hIgh TuRBo<br />

Il 4 cilindri turbo da poco più di 3 litri<br />

4TNV94FHT incrementa la densità<br />

di potenza immettendo più aria fresca<br />

in camera di combustione grazie a uno<br />

scambiatore intercooler maggiorato.<br />

CoMMon RAIl dA 180 MpA<br />

La gestione totalmente elettronica<br />

porta con sè un sistema di iniezione<br />

diretta con moduli piezoelettrici<br />

alimentati da un circuito ad alta<br />

pressione di tipo common rail.<br />

effICIenzA dI SQuAdRA<br />

È l’essenza dell’affidabilità dei motori<br />

industriali Yanmar affinata nel tempo.<br />

Unisce la precisione costruttiva<br />

più avanzata (micro trattamento delle<br />

superfici per ridurre attriti)<br />

a trattamenti che incrementano<br />

la longevità come il rivestimento<br />

in grafene dei pistoni in lega<br />

d’alluminio. Equilibrio di prestazioni.<br />

Stage V È uno dei<br />

propulsori del nuovo<br />

corso Yanmar. le lettere<br />

Ht della sigla<br />

significano High turbo<br />

e indicano l’efficienza<br />

del sistema intercooler.<br />

potenza 100% Yanmar<br />

Rispetto al motore del modello Serie 3, il nuovissimo 4 cilindri Yanmar 4TnV94fhT-nTBC<br />

Stage V eroga il 10% di potenza massima in più con 88 kW a 2.500 giri/min ed eroga<br />

una coppia superiore del 7%, arrivando a un picco di 410 nm erogati a 1.700 giri/min<br />

l’AuTo Idle<br />

A 1.200 gIRI/MIn<br />

È STAndARd<br />

Dpf<br />

Iniettore urea Bosch<br />

Doc<br />

SCR ulTRA CollAudATo<br />

I motori Yanmar gestiscono<br />

i Dpf da quasi 10 anni.<br />

L’integrazione della<br />

tecnologia Scr per<br />

rispondere agli standard<br />

Stage V è stata perfezionata<br />

assieme a chi ha la più<br />

grade esperienza di iniezioni<br />

di urea in applicazioni<br />

movimento terra, ovvero<br />

Bosch con la tecnologia<br />

Denoxtronic 2.0.<br />

Pipe mixer<br />

Aoc<br />

Scr<br />

Centraline delta pressione Dpf<br />

WALKAROUND<br />

di<br />

pulIzIA dpf A 6.000 oRe<br />

Il sistema di post trattamento<br />

è completo di Doc. Dpf, Scr<br />

e filtro per gli eccessi<br />

di ammonia Aoc.<br />

L’elettronica gestisce<br />

in automatico<br />

le rigenerazioni<br />

in condizioni operative.<br />

Tuttavia, se l’operatore<br />

le rinvia più volte, il C50R<br />

richiede la rigenerazione<br />

statica. La prima pulizia del Dpf<br />

è prevista a ben 6.000 ore!<br />

Si può inibire<br />

la rigenerazione<br />

la rigenerazione del dpf<br />

avviene elevando<br />

la temperatura allo scarico<br />

gestendo i flussi dell’egr<br />

e quelli d’aria a valle<br />

del turbo. È un’azione<br />

automatica che<br />

si interrompe spegnendo<br />

il motore o premendo<br />

un pulsante (in caso<br />

di condizioni proibitive).<br />

UREA SOTTO CHIAVE Esattamente<br />

come per il gasolio, il serbatoio di urea<br />

è protetto sotto chiave.<br />

Filtri gasolio con separatore<br />

Serbatoio gasolio accessibile da terra<br />

Chiave tappo unificata (accensione)<br />

[42] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [43]


WALKAROUND<br />

Yanmar C50R-5A<br />

Intercooler turbo maggiorato<br />

Ricetta d’efficienza<br />

RAffReddA AnChe l’uReA Il nuovo<br />

post trattamento richiede uno<br />

scambio termico ancora superiore<br />

e il motore FHT richiede un generoso<br />

modulo intercooler. Gli scambiatori<br />

sono frontali, tra loro paralleli<br />

Scambiatore gasolio<br />

Scambiatore urea<br />

Refrigerante motore<br />

e a maglia larga. La ventola<br />

è aspirante in presa diretta e aspira<br />

tramite microgriglie frontali.<br />

È anche presente uno scambiatore<br />

dedicato all’urea per prevenire<br />

cristalizzazioni nell’impianto.<br />

Olio idraulico<br />

pulizia<br />

quotidiana<br />

la pulizia delle<br />

superfici radianti<br />

è essenziale visto<br />

che l’efficienza<br />

dipende<br />

dall’equilibrio<br />

termico di gasolio,<br />

urea e aria<br />

in aspirazione<br />

compressa.<br />

Mai senza fiato<br />

TRASMISSIONE IDROSTATICA HST Il cuore della macchina<br />

è il sistema a circuito chiuso di trasmissione idrostatica con<br />

pompa tandem a pistoni assiali a cilindrata variabile serie H1P<br />

della Daikin-Sauer Danfoss con controllo elettronico incorporato<br />

che permette di configurare la portata delle pompe idrostatiche<br />

e la cilindrata dei motori di traslazione. In base al carico idraulico<br />

richiesto, l’elettronica richiede giri all’Ecu del motore termico<br />

evitandone lo stallo, anche con le repentine richieste di potenza<br />

idraulica come, ad esempio, nelle inversioni di marcia<br />

con controrotazione. Yanmar dichiara che il C50R può ruotare<br />

completamente, di 360°, in 7 secondi! Di che far girare la testa...<br />

P1<br />

M<br />

P2<br />

P3<br />

P1<br />

P2<br />

P3<br />

M<br />

È UNA POMPA<br />

TANDEM A PISTONI<br />

ASSIALI<br />

DAIKIN-DANFOSS<br />

DA 2 VOLTE 122<br />

LITRI/MIN CHE<br />

ALIMENTA I MOTORI<br />

DELLA TRASLAZIONE<br />

IDROSTATICA<br />

POMPA<br />

A INGRANAGGI<br />

SHIMADZU<br />

DA 34,2 LITRI/MIN<br />

PER ALZARE<br />

E ABBASSARE<br />

IL CASSONE<br />

MOTORI<br />

DI TRASLAZIONE<br />

A CILINDRATA<br />

VARIABILE<br />

DA 60<br />

A 84 LITRI/MIN<br />

Valvola alzata<br />

e abbassamento<br />

cassone<br />

ribaltabile.<br />

Azionamento a cavo<br />

e inversione flusso<br />

via solenoide<br />

eStrattori Il doppio modulo<br />

di scarico con Dpf e Scr deve<br />

raggiungere temperature anche<br />

superiori ai 600°C per funzionare<br />

al meglio. Per questo è montato<br />

in testa al motore, nella parte<br />

alta del vano, alla fine del flusso<br />

di raffreddamento.<br />

SERBATOIO METALLICO Oltre<br />

al filtro a immersione l’impianto<br />

ha un maxi filtro a valle dei motori<br />

di traslazione e uno sul ritorno della<br />

valvola di comando cassone<br />

e della valvola di tensionamento<br />

automatico dei cingoli.<br />

[44] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [45]


ops, fops leVel ii rispetto alla serie precedente,<br />

la cabina è stata rinforzata nella struttura,<br />

ha una superficie vetrata maggiore (visibilità)<br />

e il parabrezza ad apertura integrale.<br />

Yanmar C50R-5A<br />

Al sicuro in tutti i cantieri<br />

BEN PROTETTI La cabina non è rifinita come<br />

quella di un escavatore, ma è pratica e<br />

funzionale. Certificata Rops e Fops Level II,<br />

ha un parabrezza frontale apribile in 2 pezzi<br />

(la parte inferiore si ripone in cabina), una<br />

griglia para massi lato cassone e una griglia<br />

superiore integrata alla struttura.<br />

Per dare modo al sedile di ruotare di 180°<br />

tutta la strumentazione è sul lato destro<br />

dell’operatore, incluso il nuovo monitor<br />

lcd a colori che permette all'addetto<br />

di visualizzare messaggi d’allerta<br />

e parametri di manutenzione come il livello<br />

d’intasamento del filtro Dpf.<br />

nasce connesso<br />

rete gpS/gprS la centralina<br />

che gestisce la trasmissione dati<br />

è in posizione protetta e nascosta<br />

e ha una sua batteria tampone.<br />

SMARTASSIST ReMoTe dA ATTIVARe<br />

Tra le novità introdotte sul C50R-5A<br />

c’è anche il sistema di connessione<br />

alla rete e trasmissione dati<br />

battezzato SmartAssist Remote.<br />

Offerto di serie, questo permette<br />

di visualizzare in tempo<br />

reale, da smartphone o<br />

pc, i dati operativi della<br />

macchina e serve per monitorare<br />

la cronologia di lavoro, le ore<br />

operative (manutenzione)<br />

la posizione. È inoltre una<br />

sicurezza in più in caso di furto.<br />

funzione geofencing Il sistema<br />

di monitoraggio Yanmar permette,<br />

tra l’altro, di limitare l’area operativa<br />

di ogni singola macchina.<br />

La schermata principale della nuova<br />

interfaccia lcd riporta la temperatura<br />

dell’olio motore, il livello carburante,<br />

l’intasamento Dpf e il regime motore.<br />

L’elettronica del C50R memorizza<br />

le anomalie in sequenza cronologica<br />

e con codici di errore riportati sul<br />

manuale di uso e manutenzione.<br />

I sotto menu si navigano tutti per icone<br />

e sono suddivisi tra impostazioni<br />

(simbolo chiave inglese)<br />

e informazioni diagnostiche (icona “i”).<br />

Quando si eseguono le manutenzioni<br />

è possibile resettare il numero di ore<br />

di liquido refrigerante, olio motore<br />

e olio idraulico. Elementare e pratico.<br />

Nel sotto menu dei parametri<br />

di funzionamento è possibile<br />

visualizzare la temperatura istantanea<br />

dell’olio idraulico e il voltaggio batteria.<br />

Da questo sotto menu si può scegliere<br />

la lingua, le unità di misura, il colore<br />

di fondo, il livello di luminosità (10<br />

gradazioni) e il contrasto del monitor.<br />

quadro<br />

fuSibili con<br />

legenda<br />

È in un vano<br />

chiuso a chiave,<br />

davanti alla<br />

batteria.<br />

TAglIA dA Solo<br />

Lo stacca batterie<br />

è automatico<br />

e temporizzato per<br />

essere certi che una<br />

volta spento il motore<br />

l’impianto<br />

di iniezione dell’urea<br />

venga totalmente<br />

spurgato ogni volta.<br />

Se così non fosse<br />

si potrebbero infatti<br />

verificare dannosi<br />

fenomeni<br />

di cristallizzazione<br />

dell’urea.<br />

Bateria accessibile da terra<br />

[46] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [47]


KOHLERPOWER.COM<br />

Yanmar C50R-5A<br />

Link al canale<br />

Youtube<br />

di Yanmar<br />

Construction<br />

Europe<br />

Senza pensieri<br />

GARANTITO UN ANNO O PIÙ Il C50R<br />

è garantito un anno, ma si possono<br />

aggiungere la formula “Garanzia Plus”<br />

per estendere la copertura completa<br />

a 2 anni e 2.000 ore operative, oppure<br />

scegliere garanzie complete<br />

o della sola catena cinematica<br />

da 3 anni e 4.000 ore, 4 anni e 5.000 ore,<br />

5 anni e 6.000 ore.<br />

INTERVALLI DI MANUTENZIONE<br />

• OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore<br />

• FILTRO GASOLIO 250 ore<br />

• FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore<br />

• OLIO MOTORE TRASLAZIONE 500 ore<br />

• OLIO IDRAULICO 500 ore<br />

• LIQUIDO REFRIGERANTE 2.000 ore<br />

• MANUTENZIONE DPF 6.000 ore<br />

Yanmar<br />

Peso operativo<br />

Cassone ribaltabile<br />

Capacità di carico<br />

Potenza netta<br />

Motore Yanmar<br />

Cilindrata<br />

Cilindri<br />

Alesaggio x corsa<br />

Regime di taratura<br />

Velocità del pistone<br />

Valvole per cilindro<br />

Distribuzione<br />

Iniezione<br />

Fasi d'iniezione<br />

Egr<br />

Postrattamento<br />

Alimentazione aria<br />

Pompe<br />

Portata massima<br />

Regolazione pompa<br />

Pressione massima<br />

Velocità traslazione<br />

Forza di trazione<br />

Pendenza superabile<br />

Altezza massima<br />

Lunghezza massima<br />

Passo/lunghezza carro<br />

Carreggiata<br />

Rulli d’appoggio per lato<br />

Larghezza sottocarro<br />

Larghezza dei cingoli<br />

Lunghezza cassone<br />

Larghezza cassone<br />

Pressione al suolo (carico)<br />

Batteria<br />

Alternatore<br />

Serbatoio gasolio<br />

Serb. idraulico (circuito)<br />

C50R-5A C50R-5A TV<br />

6.015<br />

posteriore<br />

3.800 (2,3)<br />

83,2<br />

4TNV94FHT<br />

3,05<br />

4<br />

94x110<br />

2.500<br />

9,16<br />

4<br />

conv<br />

CR<br />

multi<br />

raffreddato<br />

Dpf+Scr<br />

turbo int.<br />

tandem var.<br />

122 x 2<br />

neg<br />

34<br />

7-9,5<br />

7.220<br />

20°<br />

2.725<br />

4.540<br />

3.155/n.d.<br />

1.750<br />

8 coppie<br />

2.200<br />

450<br />

2.500<br />

1.845<br />

25 (41)<br />

2 x 72 Ah<br />

80<br />

121<br />

44 (75)<br />

6.345<br />

trilaterale 180°<br />

3.500 (2,1)<br />

4TNV94FHT<br />

3,05<br />

4<br />

94x110<br />

2.500<br />

9,16<br />

4<br />

conv<br />

CR<br />

multi<br />

raffreddato<br />

Dpf+Scr<br />

turbo int.<br />

tandem var.<br />

122 x 2<br />

neg<br />

34<br />

7-9,5<br />

7.220<br />

20°<br />

2.725<br />

4.650<br />

3.145/n.d.<br />

1.750<br />

8 coppie<br />

2.200<br />

450<br />

2.650<br />

1.795<br />

25 (41)<br />

2 x 72 Ah<br />

80<br />

121<br />

44 (75)<br />

kg<br />

kg (m 3 )<br />

kW<br />

litri<br />

mm<br />

giri/min<br />

m/s<br />

l/min<br />

MPa<br />

Km/h<br />

daN<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

Kgf/cm 2<br />

Ah<br />

A<br />

l<br />

l<br />

THE POWER<br />

TO BUILD<br />

HERE.<br />

We are not afraid of heights or confined spaces. We work on<br />

the tallest buildings and in the deepest quarries. And we love it.<br />

KOHLER® KDI engines were designed to guarantee safety and<br />

durability. Our engines will not be retiring anytime soon.<br />

yanmarconstruction.it<br />

Ringraziamo per la collaborazione la concessionaria<br />

Yanmar Carrer Macchine di Chiarano (TV),<br />

l’impresa F.lli Vidori di Valdobbiadene (TV).<br />

The power to bring you here.


Macchine&Componenti<br />

Attrezzature<br />

In lInea dIretta<br />

con i propri utilizzatori<br />

Fiduciosi per la bella stagione: ecco perché<br />

scegliere la barra Tranciarami Cangini “Sharp-cut”,<br />

una garanzia in azione al fianco dei professionisti<br />

del settore per un risultato di potatura ottimale<br />

fino a 100 mm<br />

LA PRECISIONE<br />

DEL TAGLIO<br />

assicurata dalla<br />

Tranciarami<br />

Cangini<br />

è l’effetto<br />

combinato<br />

prodotto<br />

da una doppia<br />

affilatura delle<br />

lame e da una<br />

grande velocità<br />

di taglio.<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

la barra tranciarami “Sharp-cut” di nuova generazione,<br />

rappresenta la scelta ideale per la tutela e la valorizzazione<br />

forestale grazie al taglio netto e preciso<br />

che salvaguarda la ricrescita della pianta.<br />

Gli esperti della tutela e valorizzazione forestale devono,<br />

infatti, poter tutelare la ricrescita della pianta, potando con<br />

precisione. Sanno perfettamente che in questi casi un taglio<br />

impreciso può danneggiarla irrimediabilmente. al contrario,<br />

la barra tranciarami “sharp cut” di Cangini consente<br />

alla vegetazione una crescita più forte e rigogliosa. ecco<br />

perché questa attrezzatura, di nuova generazione, rappresenta<br />

la scelta ideale.<br />

“Si tratta di una attrezzatura robusta e performante che<br />

ha pienamente soddisfatto le mie esigenze e tutte le mie<br />

aspettative”, afferma uno degli utilizzatori che impiega abitualmente<br />

la barra tranciarami Cangini per la pulizia di<br />

parchi e aree verdi. e aggiunge: “È facile da maneggiare,<br />

veloce e precisa nel taglio, requisiti fondamentali per ottenere<br />

un lavoro professionale”.<br />

Una attrezzatura robusta<br />

le lame della tranciarami sono prodotte in materiale<br />

Hardox 450, che si distingue dai tradizionali acciai da costruzione<br />

per la propria durezza. Caratteristica che rende<br />

in grado l’attrezzatura di sopportare anche le sollecitazioni<br />

più gravose. Il design compatto rende la tranciarami<br />

comoda e utilizzabile anche in aree con una fitta vegetazione.<br />

Un ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di<br />

montarla su entrambi i lati del braccio dell’escavatore, per<br />

permettere all’operatore di raggiungere aree di lavoro difficili,<br />

alle quali non si può arrivare con il solo piegamento<br />

o allungamento del braccio dell’escavatore. In più, lo snodo<br />

orientabile di serie permette di regolare l’inclinazione<br />

della barra, ottenendo maggiori posizioni di taglio e ottimizzando<br />

il lavoro. la precisione del taglio, quindi, è garantita<br />

da una doppia affilatura delle lame e da una grande<br />

velocità di taglio. Il profilo dentellato delle lame, inoltre,<br />

consente l’ottima presa del ramo, contribuendo al risultato<br />

“Sharp-cut”.<br />

la linea Sharp-Cut sfrutta al meglio ogni classe di macchina<br />

rendendo l'attrezzatura altamente performante su<br />

ogni tonnellaggio da 2,5 a 14,0 t. disponibile in cinque diverse<br />

grandezze per la versione escavatore e in tre versioni<br />

per macchine con attacco frontale.<br />

Un’ulteriore caratteristica è la ralla di rotazione a 360°<br />

di serie. disponibile in versione meccanica o con giunto<br />

idraulico, può essere montata su attacco centrale o<br />

laterale.<br />

al giorno d’oggi quello che maggiormente preme agli esperti<br />

della manutenzione del verde e delle operazioni forestali<br />

è sicuramente l’opportunità di intervenire con tecniche<br />

adeguate nella “conduzione” e nella tutela delle risorse boschive,<br />

per questo sono sempre alla ricerca di strumenti<br />

che consentano un uso sostenibile ed ottimale delle risorse.<br />

la barra tranciarami Cangini, quindi, risponde a gran voce<br />

alle esigenze degli utilizzatori, riconoscendosi come il “complice”,<br />

a tutti gli effetti, di un lavoro di precisione che mira<br />

alla sana ricrescita della pianta.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [51]


Macchine&Componenti<br />

Componenti idraulici<br />

CONNESSIONI<br />

che fanno la differenza<br />

Come aumentare le prestazioni con i giusti<br />

collegamenti. I raccordi idraulici di alta qualità sono<br />

fondamentali per garantire prestazioni elevate.<br />

Oggi, grazie ai sistemi multipiastra Eaton, gli OEM<br />

possono sviluppare soluzioni compatte e potenti<br />

Testi di Antonio Fargas<br />

Oggi, imprenditori e operatori esigono sempre di più<br />

dalle loro macchine operatrici, specialmente se le<br />

condizioni in cui operano sono gravose. Per questo<br />

le macchine movimento terra d’ultima generazione, come<br />

ad esempio escavatori gommati e cingolati, macchine da<br />

demolizione, apripista dozer, pale gommate e cingolate,<br />

skid o sollevatori telescopici sono sempre più versatili grazie<br />

ad un’offerta di attrezzature idrauliche sempre più articolata<br />

e potenti. Queste prestazioni eccezionali non possono<br />

andare a scapito dell'affidabilità o della facilità di<br />

manutenzione. In settori come l’edilizia, le costruzioni e le<br />

macchine per i lavori stradali. Anche un minimo ritardo per<br />

fermo macchina può avere serie conseguenze.<br />

Secondo stime basate sulla filiera del Nord<br />

America, se un’azienda con 200 macchinari<br />

registra il 30% di fermi macchina non pianificati,<br />

la perdita economica può arrivare<br />

fino a 8 milioni di dollari.<br />

È facile dedurre, quindi, che l’affidabilità di<br />

macchine e attrezzature e delle loro connesisoni<br />

idrauliche siano oggi fondamentali<br />

per le imprese. Tecnicamente, si registrano<br />

Link alla<br />

pagina web<br />

Eaton<br />

Multiplate<br />

pressioni di lavoro sempre più elevate e sempre meno spazio<br />

a bordo per le componenti idrauliche. Per questo è importante<br />

utilizzare collegamenti idraulici di altissima qualità<br />

onde massimizzare l’efficienza, le prestazioni e offrire una<br />

Cosa domandarsi per fare una scelta corretta<br />

Escavatori cingolati, escavatori gommati, midi escavatori<br />

e le macchine per movimento terra in genere<br />

sono caratterizzati da molti collegamenti idraulici e le<br />

connessioni multipiastra possono solo incrementare<br />

la loro efficienza in termini di consumo carburante e<br />

produttività, quindi elevare le loro prestazioni. Quando<br />

si valuta l’utilizzo di un sistema multipiastra per macchine<br />

movimento terra bisogna domandarsi:<br />

• È la soluzione più compatta e leggera?<br />

Le dimensioni e il peso di un sistema multipiastra sono<br />

fattori importanti da prendere sempre in considerazione.<br />

Più un sistema è piccolo e leggero, più flessibile<br />

sarà il design: in questo modo sarà possibile realizzare<br />

macchine più compatte e ad alta efficienza<br />

energetica. Inoltre, spostare gli attacchi e creare collegamenti<br />

durante l'assemblaggio, l'installazione e la<br />

manutenzione, risulterà più semplice.<br />

• È facile da utilizzare?<br />

Alcuni sistemi multipiastra possono essere difficili da<br />

utilizzare, per cui è fondamentale sceglierne uno che<br />

semplifichi quanto più possibile le operazioni.<br />

Nell'industria delle costruzioni il tempo è denaro: questo<br />

significa che, per essere eseguiti correttamente, i<br />

collegamenti idraulici devono essere veloci, facili e intuitivi<br />

da realizzare. A prova di errore.<br />

tenuta eccezionale ed essere in grado di supportare pressioni<br />

e portate sempre più alte in totale sicurezza.<br />

In passato, i raccordi ad alta pressione facevano perdere<br />

portata, ma l’attuale design e l’utilizzo di nuovi materiali più<br />

resistenti, permettono oggi di compensare questo problema<br />

e contenere i consumi di carburante.<br />

Soluzione multipiastra Eaton<br />

Il nuovo sistema multipiastra presentato da Eaton è stato<br />

progettato tenendo in considerazione tutti i fattori sopra<br />

• È affidabile?<br />

Massimizzare i tempi di attività delle macchine e ridurre<br />

al minimo i costi di manutenzione significa resistere<br />

a cicli di lavoro più pesanti nelle applicazioni<br />

operative. Scegliere un sistema multipiastra con un<br />

robusto meccanismo interno e una protezione dalla<br />

corrosione a lungo termine fa la differenza.<br />

• Qual è l’impatto sulla manutenzione?<br />

La sostituzione di un raccordo rovinato in un sistema<br />

multipiastra non deve essere un'operazione lunga o<br />

dispendiosa. Idealmente, dovrebbe essere possibile<br />

sostituire i singoli raccordi direttamente in cantiere per<br />

ridurre al minimo i fermo macchina.<br />

• Il sistema previene contaminazioni dell’olio?<br />

Le applicazioni construction vanno di pari passo con<br />

ambienti sporchi, ma una contaminazione può compromettere<br />

l'intero circuito idraulico. Scegli un sistema<br />

multipiastra in grado di prevenire questo problema.<br />

• Quali esigenze specifiche soddisfa?<br />

Idealmente, i sistemi multipiastra dovrebbero essere<br />

personalizzabili. Alcuni offrono una struttura realizzata<br />

con diversi materiali, nonché raccordi speciali che<br />

soddisfano precise caratteristiche tecniche.<br />

Eaton.it/Multiplate<br />

descritti ed è in grado di gestire da due fino a sei raccordi contemporaneamente.<br />

La soluzione sviluppata da Eaton ha<br />

come obiettivo quello di semplificare notevolmente i collegamenti<br />

di tubi flessibili ed è ideale per qualsiasi applicazione<br />

mmt che richiede più collegamenti idraulici per la trasmissione<br />

della potenza.<br />

“Abbiamo lavorato duramente per semplificare la gestione<br />

di più collegamenti idraulici” commenta Christian Kuenstel,<br />

Product Manager, connettori Eaton Hydraulics EMEA. “La nostra<br />

priorità era la facilità d'uso per gli operatori: per questo<br />

CHRISTIAN KUENSTEL<br />

Product Manager, connettori<br />

Eaton Hydraulics EMEA.<br />

[52] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [53]


Componenti idraulici<br />

abbiamo introdotto un meccanismo di collegamento interno<br />

che, grazie all’attenta ergonomia, riduce al minimo i requisiti<br />

di forza da parte dell’operatore e minimizza l’angolo di<br />

rotazione per il collegamento. In questo modo è possibile<br />

realizzare le connessioni senza sforzi, premendo semplicemente<br />

un pulsante.”<br />

In grado di garantire pressioni e portate molto più alte rispetto<br />

agli standard ISO 16028, il nuovo sistema multipiastra<br />

Eaton è ideale per qualsiasi macchinario da cantiere che<br />

deve resistere a shock idraulici moderati. Combinando un'elevata<br />

pressione di esercizio con un'eccellente coefficiente di<br />

sicurezza, questo prodotto rappresenta una soluzione pressoché<br />

unica nel mercato odierno.<br />

“Abbiamo realizzato questo sistema multipiastra per potenziare<br />

ancora di più la nostra già eccellente serie Flat<br />

Face con le più alte portate del settore” continua<br />

Christian Kuenstel. “Al contempo, il minore ingombro<br />

e il peso ridotto del sistema permettono<br />

ai progettisti delle Case di realizzare macchine<br />

da cantiere più compatte, potenti e di più facile<br />

costruzione e manutenzione.”<br />

Il sistema multipiastra Eaton permette anche di sostituire<br />

facilmente i collegamenti sul posto con strumenti<br />

standard. Se configurato per collegamenti in pressione,<br />

il sistema accetta collegamenti manuali fino a 350 bar,<br />

quindi fa risparmiare il tempo solitamente dedicato alla depressurizzazione.<br />

Inoltre, la soluzione Eaton è progettata per<br />

garantire la pulizia della linea idraulica durante le operazioni,<br />

riducendo il rischio di ritardi o di maggiori costi di manutenzione<br />

per tali macchinari da cantiere sempre in funzione.<br />

“La pulizia è fondamentale per garantire le prestazioni<br />

e la durata dei sistemi idraulici nelle applicazioni edili” aggiunge<br />

Christian Kuenstel. “Abbiamo integrato funzioni<br />

che impediscono la contaminazione, ad esempio una<br />

cuffia antipolvere che protegge i raccordi femmina e<br />

un anello integrato che impedisce qualsiasi contatto con<br />

lo sporco. Il nostro meccanismo interno brevettato è stato<br />

progettato per garantire la robustezza, mentre il rivestimento<br />

Guardian Seal assicura una protezione eccellente<br />

dalla corrosione.”<br />

Con un’ampia gamma di opzioni di personalizzazione, Eaton<br />

assicura che il suo sistema multipiastra si adatti alle esigenze<br />

della maggior parte delle applicazioni nell'industria<br />

del movimento terra e della macchina da cantiere.<br />

“Abbiamo progettato il nostro sistema multipiastra perché<br />

VERSATILITÀ<br />

Le attrezzature<br />

multifunzione sono<br />

sinonimo di efficienza<br />

in cantiere.<br />

RESISTENTE Il nuovo<br />

sistema multipiastra Eaton<br />

è in grado di garantire<br />

pressioni e portate molto<br />

più alte rispetto agli<br />

standard ISO 16028<br />

ed è ideale per qualsiasi<br />

applicazione perchè<br />

in grado di resistere<br />

a shock<br />

idraulici<br />

moderati.<br />

fosse estremamente modulare e flessibile: due caratteristiche<br />

ideali per i produttori di macchinari da cantiere” afferma<br />

Kuenstel.<br />

“Abbiamo aggiunto opzioni per permettere collegamenti<br />

elettrici, nonché raccordi specifici per il passaggio di acqua<br />

o aria. Inoltre, i raccordi integrati sono disponibili sia in<br />

acciaio al carbonio che in acciaio inox.”<br />

Tutti questi vantaggi sono inoltre supportati dalla presenza<br />

globale di Eaton, dai suoi servizi a valore aggiunto e dall'ampio<br />

portfolio di componenti fluid conveyance, in grado<br />

di ridurre notevolmente il tempo che le aziende devono dedicare<br />

alla ricerca e gestione di più fornitori.<br />

“Spesso, il fattore più importante per i nostri clienti di macchine<br />

da cantiere è la nostra capacità di garantire la massima<br />

tranquillità” conclude Christian Kuenstel, Product<br />

Manager, connettori, EMEA. “Indipendentemente dal componente<br />

idraulico, dal servizio di supporto o dal Paese, siamo<br />

in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze<br />

per aiutare le aziende a realizzare macchinari da cantiere<br />

più compatti, potenti e a ridotto consumo di carburante.”<br />

UN TAGLIO NETTO<br />

PER UNA SANA<br />

RICRESCITA<br />

[54] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Macchine&Componenti<br />

Diagnostica<br />

Il passepartout del<br />

MECCATRONICO<br />

Texa lancia TXT Multihub, un’interfaccia veicolo<br />

multiambiente versatile, veloce e intuitiva. Robusta per<br />

il cantiere, perfetta per le macchine movimento terra<br />

mezzi pesanti, moto, imbarcazioni, mezzi agricoli e soprattutto<br />

movimento terra.<br />

TXT MULTIHUB È il nome del nuovo<br />

strumento di interfaccia veicoli<br />

dell’italiana TEXA, azienda leader nello<br />

sviluppo di hardware e software di diagnosi.<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

AdATTo A ognI MMT... ...e non solo. Il nuovo<br />

strumento di diagnosi TEXA TXT Multihub approda<br />

al nostro settore per prestazioni e caratteristiche<br />

di robustezza, ma dialoga anche con auto, mezzi pesanti,<br />

moto, imbarcazioni e mezzi agricoli.<br />

La crescente diffusione dell’elettronica a bordo dei mezzi<br />

ha raggiunto livelli di complessità molto elevati, anche<br />

nel settore delle macchine movimento terra dove<br />

i meccanici competenti “vanno a ruba”.<br />

Oggi la figura del meccanico è strategica per tutta la nostra<br />

filiera e ogni uomo dedicato all’assitenza deve essere in grado<br />

di lavorare bene e veloce sulle differenti tipologie di macchine,<br />

caratterizzate da differenti protocolli di diagnosi e da<br />

molteplici modalità di connessione.<br />

Per rispondere alle attuali esigenze, TEXA ha sviluppato TXT<br />

Multihub, un’interfaccia veicolo estremamente versatile, che<br />

si adatta con grande facilità alle attività di manutenzione. Il<br />

suo impiego, in accoppiata con il software IDC5 Off-Highway,<br />

permette di portare a termine operazioni di fondamentale<br />

importanza per l’officina, come ad esempio la manutenzione<br />

ordinaria dei mezzi, le calibrazioni, effettuare sostituzioni<br />

del sistema di post-trattamento SCR/DPF, e molto altro. Si<br />

tratta di una soluzione tecnologicamente avanzata, ricca di<br />

caratteristiche uniche, come: la presenza di un display integrato,<br />

il design rugged certificato IP53, la connettività intelligente<br />

garantita dal sistema operativo Linux, la gestione dei<br />

protocolli CAN FD, DoIP, Pass-Thru. TXT Multihub, inoltre, è<br />

l’unico strumento di diagnosi capace di intervenire su auto,<br />

Robusto con display integrato<br />

Il nuovo TXT Multihub è equipaggiato con un display retroilluminato,<br />

per assicurare la massima semplicità d’utilizzo e la<br />

possibilità di visualizzare le informazioni in base a tre tipi di<br />

messaggi: modalità di comunicazione con l’unità di visualizzazione,<br />

tensione di carica della batteria del veicolo e stato di<br />

funzionamento. Il display permette di avere tutto sotto controllo:<br />

riproduce più di 40 messaggi che comunicano al tecnico<br />

le informazioni di cui ha bisogno durante le operazioni di<br />

diagnosi. Altra caratteristica peculiare è la robustezza.<br />

La scocca rinforzata, con profili antishock, gli conferisce un livello<br />

di protezione certificato IP53 (resistenza agli schizzi d’acqua<br />

e alla polvere). È conforme, inoltre, allo standard militare<br />

MIL-STD 810G transit drop test. Questo gli consente di assorbire<br />

al meglio urti e cadute. TXT Multihub è anche maneggevole<br />

e bello da vedere, grazie al suo speciale “design rugged”<br />

e alla cura estetica con i quali è stato costruito.<br />

Connettività senza limiti, da vero MULTIHUB<br />

L’interfaccia sfrutta una connettività avanzata che mette il<br />

meccanico nelle migliori condizioni per intervenire su qualsiasi<br />

tipologia di veicolo, sia esso in officina, in cava o in cantiere,<br />

con grande flessibilità e immediatezza. Il nuovo strumento<br />

comunica con l’unità di visualizzazione tramite: un<br />

modulo Wi-Fi per le operazioni di diagnosi che utilizzano standard<br />

CAN, CAN FD e DoIP, un cavo di rete (Ethernet) riservato<br />

alle operazioni DoIP (ISO 13400), un modulo Bluetooth<br />

per la diagnosi tradizionale, una presa USB per tutti i tipi di<br />

diagnosi, compresa la Pass-Thru.<br />

La scelta del sistema operativo Linux, conferisce al TXT<br />

Multihub una grande versatilità e la possibilità di evolvere nel<br />

tempo, adattandosi senza problemi a nuove funzionalità e<br />

future tecnologie. Linux, inoltre, ne migliora la sicurezza informatica<br />

e l’efficienza, grazie alla comunicazione in modalità<br />

Smart: l’interfaccia effettua uno switch automatico dei<br />

canali e, a seconda del luogo dove si esegue l’intervento di<br />

assistenza e delle tipologie di diagnosi, sceglie sempre in automatico<br />

la migliore disponibile.<br />

[56] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [57]


Macchine&Componenti<br />

TB257FR<br />

Midi escavatori<br />

Peso operativo<br />

Forza di strappo<br />

Potenza netta<br />

5.930 kg<br />

3.660 daN<br />

39 kW<br />

All’ennesima<br />

POTENZA<br />

Davide e Matteo Mantovani della Re.Ma. hanno<br />

il palato raffinato… la loro ricetta di produttività<br />

è infatti un Takeuchi TB257FR dotato di tilt rotator<br />

Testi e foto di Matthieu Colombo<br />

Dalla tecnica alla pratica, dall’officina al cantiere.<br />

Dopo aver analizzato per filo e per segno il nuovo<br />

Takeu chi TB257FR con la nostra analisi tecnica<br />

Walk Around dello scorso novembre (<strong>Costruzioni</strong> n. 745,<br />

pagina 32) abbiamo voluto incontrare di persona chi ha<br />

scelto il nuovo giapponese caratterizzato dall’esclusiva<br />

cinematica del braccio di tipo “full rotation” per trasmettervi<br />

una testimonianza differente dal solito. Abbiamo individuato<br />

tre esemplari tra i primi venduti: quello venduto<br />

dalla General Car di Cassano (VA) alla Re.Ma., quello<br />

consegnato dalla Chisini di Susegana (TV) all’impresa<br />

Casagrande Francesco e il TB257FR venduto dalla<br />

CO.GE.MA.C di Misterbianco (CT) all’impresa Spanò.<br />

Clienti molto esigenti…<br />

Il correre della pandemia ha indirizzato la nostra scelta sul-<br />

ANCHE DI LATO<br />

Il braccio full rotation del nuovo<br />

Takeuchi permette di scavare<br />

negli spazi più ristretti<br />

e di ruotare la torretta<br />

in appena 2.580 mm.<br />

È perfetto per sottoservizi<br />

e manutenzioni stradali.<br />

[58] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [59]


Midi escavatori<br />

SEMPRE STABILE L’incernieramento<br />

braccio-torretta è sotto ai piedi dell’operatore.<br />

Il baricentro più basso di un midi classico<br />

e più vicino alla ralla incrementano la stabilità.<br />

SOLO IL MEGLIO I fratelli Mantovani dell’impresa<br />

impresa Re.Ma. hanno voluto il TB257FR corredato<br />

da accessori di qualità e affidabilità riconosciuta.<br />

l’esemplare più vicino alla redazione, quello lombardo.<br />

A ben vedere è stata una scelta fortunata visto che i titolari<br />

della Re.Ma., Davide e Matteo Mantovani, hanno voluto<br />

una macchina allestita a più non posso e in particolare<br />

l’hanno voluta equipaggiare con un tilt rotator con attacco<br />

rapido idraulico. A loro però non bastava un tilt rotator “classico”<br />

con i due cilindri ad antenna sui lati. Cercavano un<br />

modello particolarmente compatto per poter scavare anche<br />

con la benna stretta da 400 mm senza problemi.<br />

Davide ha trovato la soluzione su Youtube, ovvero la soluzione<br />

NOX realizzata da Kinshofer (distribuita in Italia dalla<br />

Idrobenne di Isorella, BS).<br />

Per il loro nuovo Takeuchi TB257FR i fratelli Mantovani hanno<br />

voluto un ventaglio di attrezzature notevole: benne da<br />

400, 600, 800 e 1.200 mm da pulizia fossi e un martello<br />

idraulico Atlas Copco SB202 (volutamente leggero per<br />

lavorare bene in coppia al tilt rotator).<br />

…scelgono la qualità Takeuchi…<br />

In cantiere abbiamo potuto constatare come la cinemati-<br />

ca del braccio full rotation di Takeuchi permetta di lavorare<br />

in spazi davvero contenuti con prestazioni notevoli a<br />

360° e in un raggio d’azione notevole. Dobbiamo inoltre dire<br />

che la scelta del tilt rotator fatta dai Mantovani esalta le<br />

qualità del nuovo TB257FR che in ogni condizione si distingue<br />

per la grande stabilità operativa mantenendo sempre<br />

elevata la sicurezza percepita dall’operatore. L’accoppiata<br />

è detonante e per sfruttarne tutte le potenzialità ci vuole un<br />

operatore d’esperienza come Davide.<br />

Con le due foto in apertura articolo abbiamo cercato di evi-<br />

[60] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [61]


Midi escavatori<br />

Il roto tilt senza cilindri<br />

permette di scavare<br />

anche trincee con benna<br />

da soli 400 mm.<br />

Da Milano a Varese<br />

L’attività di General Car inizia nel 1994, per mano<br />

dell’attuale titolare Paolo Petrillo, focalizzandosi<br />

sui carrelli elevatori ma ben presto l’offerta di<br />

vendita, assistenza e noleggio si allarga a piattaforme<br />

aeree semoventi e autocarrate, gru edili, ai<br />

sollevatori telescopici Manitou,a generatori e gruppi<br />

elettronici, quindi alle macchine movimento terra.<br />

Il sodalizio con Midi Equipment e il marchio<br />

Takeuchi avviene nel 2013 e da allora General Car<br />

tiene alta anche la bandiera giapponese.<br />

Con l’acquisizione della Edil Macchine Varesine,<br />

il Gruppo di Petrillo arriva 3 tre sedi tra Milano e<br />

Varese (Legnano, Cassano, Besnate), tutte in prossimità<br />

dell’arteria autostradale A8. L’acquisizione<br />

ha inoltre portato in squadra competenze con oltre<br />

45 anni d’esperienza sul territorio. Di recente<br />

è entrato a far parte del team anche Tarciso<br />

Sciocco in qualità di responsabile noleggio della<br />

nuova sede di Legnano. Il parco di macchine operatrici<br />

a noleggio conta oltre 400 unità e sommando<br />

le attrezzature si tocca quota mille!<br />

www.generalcar.eu<br />

Michele<br />

Guzzo<br />

Resp. commerciale<br />

Midi Equipment<br />

Takeuchi Italia<br />

Matteo<br />

Mantovani<br />

Socio<br />

Re.Ma.<br />

Massimo<br />

Colombo<br />

commerciale<br />

General Car<br />

Davide<br />

Mantovani<br />

Socio<br />

Re.Ma.<br />

Ricercavamo la macchina perfetta per<br />

soddisfare le nostre esigenze di potenza<br />

e versatilità nella realizzazione di<br />

scavi lineari per la posa di reti interrate<br />

in ogni contesto operativo, anche a lato<br />

strada. Abbiamo atteso che uscisse<br />

proprio il TB257FR e studiato con cura<br />

le attrezzature con cui esaltare le sue<br />

prestazioni. L’attacco rapido NOX della<br />

Kinshofer l’ho scoperto online e credo<br />

sia il primo venduto in Italia!<br />

Sono molto soddisfatto delle prestazioni<br />

di questo Takeuchi, sorpreso dalla<br />

sua grande stabilità e dal comfort.<br />

Starei sempre seduto in cabina...<br />

denziare come, ad esempio, la macchina possa posizionarsi<br />

a filo cassone permettendo di scavare e caricare in<br />

spazi proibitivi anche per mini escavatori di peso operativo<br />

decisamente inferiore.<br />

…per soddisfare committenti di prim’ordine<br />

Vi starete domandando, ma che lavori farà mai la Re.Ma.<br />

di Robecchetto con Induno (MI)? È specializzata da oltre<br />

40 anni nella realizzazione e posa di metanodotti, acquedotti<br />

e più in generale in sottoservizi per pubblico e privati.<br />

Tra i loro clienti si contano i leader della distribuzione di<br />

gas, acqua e teleriscaldamento a Ovest e a Sud di Milano.<br />

Citiamo il Gruppo Amag (con le controllate Reti idriche, Gas,<br />

Teleriscaldamento), il Gruppo A2A, ASM Energia e LD Reti<br />

a titolo d’esempio. Una committenza di prim’ordine a cui è<br />

fondamentale dare un servizio certo di qualità, ma soprattutto<br />

puntuale.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [63]


Macchine&Componenti<br />

Midi escavatori<br />

UN SUCCESSO nazionale<br />

Ogni nuovo Takeuchi TB257FR<br />

ha una storia da raccontare<br />

Chisini per Casagrande<br />

In foto il momento della consegna del primo TB257FR<br />

venduto dalla Chisini. Vicino alla lama della macchina<br />

il venditore Giorgio Cettolin e dalla parte del braccio<br />

Francesco Casagrande dell’omonima impresa con i figli<br />

Alex e Roberto. I Casagrande sono specializzati in<br />

edilizia residenziale e ristrutturazioni ed è proprio per<br />

questo tipo di cantieri che hanno scelto il nuovo<br />

Takeuchi con braccio full rotation che, a dire il vero, conoscono<br />

molto bene. Si perchè il TB257FR va ad affiancare<br />

un TB153FR da cui non vogliono separarsi...<br />

chisini.com<br />

Escavatori gommati e cingolati<br />

Deporté anche ai piccoli<br />

Mecalac. Oggi, con il<br />

trasferimento integrale<br />

della produzione degli<br />

MCR nello storico<br />

stabilimento tricolore ad<br />

Annecy, anche il 6MCR<br />

(che nel frattempo è<br />

evoluto a seconda<br />

generazione) ha diritto al<br />

braccio con deporté.<br />

E anche il cugino<br />

gommato noto come<br />

7MWR ha oggi diritto a<br />

pari trattamento.<br />

In questo modo la<br />

mutifunzionalità dei<br />

“piccoli” di casa cresce<br />

ulteriormente per<br />

soddisfare la puntuale<br />

domanda della clientela<br />

che ha già in flotta delle<br />

macchine Mecalac.<br />

A MILANO<br />

CON TILT ROTATOR<br />

Qui risiede<br />

la macchina<br />

venduta dalla<br />

concessionaria<br />

General Car.<br />

Milano<br />

Varese<br />

Treviso<br />

Quando nacque la gamma MCR, composta dai modelli<br />

6, 8 e 10, l’unico non disponibile con braccio deporté<br />

era il 6 t. Lo stesso accadde con i gommati MWR.<br />

Ora che tutti sono made in France, anche per i 6MCR<br />

e 7MWR si può scegliere tra il braccio escavatore<br />

o il polivalente deporté alla Mecalac<br />

Catania<br />

Aragona<br />

CO.GE.MA.C e Di Naro per Spanò<br />

Un terzo Takeuchi TB257FR è finito a oltre 400 metri sul livello del mare<br />

in una zona nota per Mandorli e Ulivi e dove è difficile trovare terra pianeggiante.<br />

A sceglierlo è stato Arcangelo Spanò (in foto, primo da<br />

destra) con il figlio Calogero, agricoltori a Delia. Loro in realtà dovevano<br />

sostituire un midi girosagoma da 5 t non più in forma e grazie ad<br />

Angelo Di Naro (in foto, ultimo da destra), della Di Naro Macchine basata<br />

ad Aragona (CL), rivenditore della CO.GE.MA.C di Misterbianco<br />

(CT), gli Spanò hanno avuto modo di provare il braccio full rotation su<br />

un TB153FR. La cinematica esclusiva di Takeuchi è piaciuta così tanto<br />

che hanno ordinato il nuovo modello sulla carta e atteso il primo<br />

esemplare “targato” Sicilia!<br />

cogemac.com - dinaromacchine.it<br />

Un successo oltre<br />

ogni più rosea<br />

aspettativa.<br />

Di questo stiamo parlando<br />

per Mecalac e la<br />

rivoluzionaria serie degli<br />

MCR progettata per unire<br />

le prerogative degli<br />

escavatori compatti alle<br />

caratteristiche operative<br />

e alla velovità di<br />

traslazione delle pale<br />

caricatrici cingolate<br />

compatte skid.<br />

Dieci anni fa questo<br />

concetto era<br />

rivoluzionario, come ci si<br />

aspetta da Mecalac, ed<br />

era evidente che per<br />

conquistare il mercato<br />

sarebbe stato necessario<br />

far comprendere a ogni<br />

singolo cliente i vantaggi<br />

della nuova formula.<br />

Sarà che i venditori<br />

Mecalac erano<br />

abituati a far ragionare<br />

i nuovi potenziali<br />

clienti, ma vendere gli<br />

MCR in Italia è stato<br />

quasi un gioco da<br />

ragazzi, nonostante un<br />

posizionamento di<br />

mercato adeguato alla<br />

multifunzionalità dei<br />

neonati. Il successo è<br />

stato tale da alimentare lo<br />

sviluppo di una seconda<br />

gamma che i progettisti<br />

avevano in punta di<br />

matita, ossia quella di<br />

escavatori gommati<br />

compatti MWR declinata<br />

nei modelli 7, 9 e 11. Ma<br />

come mai ripercorriamo<br />

queste tappe? Perchè il<br />

più piccolo, il 6MCR, è<br />

stato inizialmente<br />

prodotto nello<br />

stabilimento turco del<br />

costruttore francese e<br />

nella sola versione con<br />

braccio escavatore, ossia<br />

priva del deporté sul<br />

secondo elemento del<br />

braccio a cui i clienti<br />

Mecalac non sanno<br />

rinunciare. In altre parole il<br />

6MCR è nato un poco<br />

come il brutto<br />

anatroccolo: di famiglia<br />

ma non all’altezza di<br />

montare il braccio che ha<br />

fatto la storia del marchio<br />

Per chi non avesse mai<br />

visto questi modelli in<br />

azione va precisato che<br />

sia con il braccio<br />

escavatore, sia con quello<br />

deporté è possibile<br />

montare una pala frontale<br />

che in fase di imbennata<br />

si appoggia alla robusta<br />

lama del sottocarro.<br />

Tra i vantaggi della<br />

cinematiche deportè<br />

anche il livellamento del<br />

carico quando si lavora<br />

con le forche.<br />

mecalac.com<br />

[64] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [65]


Macchine&Componenti<br />

Escavatori gommati<br />

È SUPER<br />

compatto<br />

La formula dei gommati EWR Volvo<br />

viene applicata alle esigenze della<br />

multifunzionalità urbana.<br />

Da un foglio di carta bianca nasce<br />

l’EWR130E, un escavatore che mette<br />

sull’attenti anche i midi<br />

escavatori con brandeggio<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

Volvo EWR130E<br />

Peso operativo<br />

Forza di strappo<br />

Motore Volvo D4J<br />

12,9-14,4 t<br />

8.600 daN<br />

90 kW<br />

[66] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [67]


1.550 mm 1.810 mm<br />

3.660 mm<br />

Escavatori gommati<br />

Se state pensando che l’EWR130E sia<br />

un 150 con meno zavorra e un braccio<br />

più piccolo siete totalmente fuori<br />

strada. Le parti comuni alle due macchine<br />

esistono e sono importanti: motore<br />

(uguale ma tarato a una potenza più bassa),<br />

impianto idraulico quasi identico e stessa,<br />

eccelsa, cabina. Per il resto cambia tutto,<br />

a partire dalle parti strutturali, e le misure<br />

lo dimostrano abbondantemente visto che<br />

il nuovo gommato Volvo made in Konz, coerentemente<br />

sviluppato in Germania, si annuncia<br />

come il più compatto tra i concorrenti<br />

con peso operativo tra le 12,5 e le 14,5<br />

t! Parlare di peso operativo per un gommato<br />

è acrobazia pura visto che combinando le<br />

differenti possibilità di allestimento stabilizzatori-lama<br />

si varia il peso di 1.500/2.000<br />

kg… L’EWR130E rompe gli schemi Volvo<br />

anche in questo visto che, rispetto al fratello<br />

maggiore di cui abbiamo già ampiamente<br />

scritto (WalkAround, <strong>Costruzioni</strong>,<br />

aprile 2017, pag 18 – <strong>Costruzioni</strong>web.com)<br />

il piccolo di casa non pone limiti alla fantasia<br />

dei clienti in termini di configurazione e oltre alla disponibilità<br />

di stabilizzatori o lama aggiunge all’offerta la<br />

lama suddivisa in due parti.<br />

Due pesi, stesse misure<br />

Se pensate che l’EWR130E faccia al caso dovete prima<br />

di tutto sapere che la configurazione braccio posiziona-<br />

FINO A 35 KM/H SU STRADA L’EWR130E può spostarsi<br />

in autonomia da un cantiere all'altro procedendo<br />

a una velocità massima di 35 km/h. Ha un sistema<br />

di sospensione del braccio che si innesta<br />

automaticamente a velocità superiori a 5 km/h<br />

per assorbire gli urti e ridurre i sobbalzi su strade<br />

irregolari o terreni accidentati.<br />

STABILIZZATORI IN LINEA I nuovi stabilizzatori<br />

“in linea”, che non eccedono la sagoma dell’escavatore<br />

in larghezza e permettono di stabilizzare la macchina<br />

quando si deve risparmiare fino all’ultimo centimetro.<br />

tore è lo standard e che il mono non è nemmeno disponibile.<br />

Si tratta di un triplice con cinematica “alla tedesca”,<br />

ovvero con il secondo elemento azionato da doppi pistoni<br />

laterali (non da singolo pistone dietro o sotto al primi elemento).<br />

I primi due elementi del braccio sommano a 4.850<br />

mm e in testa si possono montare avambraccio da 2.100<br />

mm o quello da 2.400 mm. Il sottocarro con passo da<br />

2.550 mm è tutto nuovo, disegnato espressamente per<br />

questo concentrato di tecnologie mitteleuropeo, così<br />

come è completamente nuovo il disegno della torretta.<br />

Tornando all’allestimento del carro, si parte dalle 12,9 t<br />

LAMA STANDARD O SDOPPIATA Le lame divise<br />

aggiuntive permettono all’operatore di stabilizzare<br />

la macchina in un più ampio ventaglio di luoghi di lavoro,<br />

come marciapiedi e terreni irregolari.<br />

della macchina allestita con la sola lama al posteriore,<br />

per passare alle 13,4 t della stessa configurazione ma<br />

con lama in due pezzi, alle 14,2 t della lama in due pezzi<br />

all’anteriore e stabilizzatori al posteriore, quindi alle 14,4<br />

t della versione a doppia lama con quella anteriore in due<br />

pezzi. Per la cronaca, noi di <strong>Costruzioni</strong> sceglieremmo<br />

lama anteriore, stabilizzatori posteriori, avambraccio da<br />

2.100 mm e le 4 ruote sterzanti opzionali. In questa configurazione<br />

l’EWR130E solleva da terra 3,4 t a lato macchina<br />

e 4.500 mm di sbraccio da centro ralla (stabilizzatori<br />

e lama giù). In frontale la capacità di sollevamento<br />

[68] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [69]


Escavatori gommati<br />

TABLET DA 10 POLLICI Il sistema opzionale<br />

di controllo della macchina Dig Assist comprende<br />

il software di assistenza allo scavo 2D, In-Field Design<br />

e 3D, per rendere lo scavo più accurato e veloce.<br />

stabilizzata arriva a 6 t. Nelle stesse condizioni, ma a 6.000<br />

mm di sbraccio laterale, solleva 2,2 t, mentre in frontale<br />

Volvo dichiara 4,4 t di capacità teorica.<br />

Sono prestazioni di certo inferiori all’EWR150E, ma complessivamente<br />

riteniamo il rapporto tra ingombro operativo<br />

e prestazioni tra i migliori della categoria. In configurazione<br />

posizionatore con avambraccio da 2.100 mm, il<br />

costruttore dichiara 8.200 daN di forza di strappo e 6.200<br />

di forza di penetrazione, mentre la forza di trazione alla<br />

barra di 8.400 daN è dedicata a quei mercati del centro<br />

Europa dove gli escavatori gommati sono spesso utilizzati<br />

con rimorchio.<br />

Tanta portata e tanta coppia<br />

La magia compiuta dai progettisti Volvo è stata quella di<br />

contenere al massimo il diametro operativo dell’EWR130E<br />

riducendo (rispetto al già compatto EWR150E) sia lo sbalzo<br />

posteriore della torretta a soli 1.550 mm sia quello frontale<br />

a 1.810 mm per arrivare a ottenere un escavatore con<br />

braccio tradizionale (fisso sulla torretta) con un cono di ro-<br />

[70] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

PRONTO A TUTTO L’interfaccia Volvo lavora con<br />

un software specifico per gli escavatori gommati<br />

e permette di gestire rapidamente l’utilizzo alternato di più<br />

attrezzature idrauliche (fino a 32). L’EWR130E può essere<br />

allestito con telecamere a 360° Volvo Smart View.<br />

tazione minimo da midi escavatore da 8 t con brandeggio!<br />

È una scelta ben precisa che punta a massimizzare le prestazioni<br />

vicino alla macchina e che fa di questo modello la<br />

macchina ideale per utilizzare attrezzature tiltrotator come<br />

le Steelwrist a catalogo opzioni ufficiale Volvo. E qui arriva<br />

la sorpresa. Sotto al cofano motore Volvo conferma il motore<br />

4 cilindri Stage V dell’EWR150E, modello D4J ma tarato<br />

a 90kW a 2.000 giri/min invece che a 105. Questo fa<br />

del 130 il modello con il motore di cilindrata maggiore della<br />

categoria, ma soprattutto quello con la coppia motore<br />

più elevata. Stiamo parlando di ben 566 Nm a 1.500<br />

giri/min. L’idraulica LS flow sharing del 150 rimane la stessa<br />

con una portata complessiva di 275 l/min di cui fino a<br />

200 possono alimentare il circuito attrezzature.<br />

Comfort e allestimento al top<br />

La formula dell’EWR130E è quella di una macchina delle<br />

prestazioni elevate in un formato compatto, particolarmente<br />

adatto ai cantieri di manutenzione stradale e urbanizzazione,<br />

e che può circolare su strada spingendosi<br />

fino a 35 km/h.<br />

Un altro punto messo a segno da Volvo in questo progetto<br />

è quello di essere riuscita a mantenere la classica<br />

cabina degli escavatori gommati made in Konz senza<br />

chiedere rinunce all’operatore in termini di abitabilità, comfort<br />

e pressione acustica interna alla cabina misurata in<br />

71 dB(A), esattamente come per il fratello maggiore 150.<br />

La nuova interfaccia operatore con monitor lcd a colori<br />

porta con se la possibilità di gestire al meglio molteplici<br />

attrezzature idrauliche memorizzandole per nome con le<br />

relative impostazioni di portata e pressione. Per coloro<br />

che puntano a sfruttare il potenziale multifunzionale di<br />

questo nuovo Volvo suggeriamo di considerare anche<br />

l’opzione dei manipolatori L8 da cui, tra l’altro, si può anche<br />

gestire la traslazione della macchina.<br />

Il Volvo EWR130E con braccio triplice<br />

Peso operativo con lama rad.<br />

Peso operativo lama/lama 2p<br />

Capacità sollev. a 360°,<br />

al suolo e alla distanza di<br />

Potenza netta<br />

Motore Volvo<br />

Cilindrata<br />

Cilindri<br />

Alesaggio x corsa<br />

Regime di taratura<br />

Velocità del pistone<br />

Valvole per cilindro<br />

Distribuzione<br />

Iniezione<br />

Fasi d’iniezione<br />

EGR<br />

Post trattamento<br />

Alimentazione<br />

Pompe<br />

Portata<br />

Regolazione pompa<br />

Distributore a cassetti<br />

Pressione (max)<br />

Velocità traslazione<br />

Velocità rotaz. torretta<br />

Passo<br />

Carreggiata<br />

Braccio triplice<br />

Profondità di scavo<br />

Profondità scavo al plinto<br />

Distanza scavo a terra<br />

Forza strappo alla benna<br />

Forza penetrazione<br />

Sbalzo posteriore torretta<br />

Larghezza torretta<br />

Larghezza pneu gemellati<br />

Pneumatici standard<br />

Altezza braccio/cab<br />

Batteria<br />

Alternatore<br />

Serbatoio gasolio (urea)<br />

Sistema/serbatoio idraulico<br />

12,9<br />

14,4<br />

5,9<br />

6<br />

90<br />

D4J Stage V<br />

4,04<br />

4<br />

101 x 126<br />

2.000<br />

8,4<br />

4<br />

conv.<br />

common rail<br />

multi<br />

si (esterno)<br />

Doc, Dpf, Scr, Aoc<br />

turbo singolo<br />

variabile<br />

275<br />

positivo (elettr.)<br />

centro aperto<br />

36 MPa<br />

35 km/h<br />

9 m/s<br />

2.550<br />

1.940<br />

unico disp.<br />

4.768<br />

3.429<br />

8.275<br />

8.200<br />

6.200<br />

1.550<br />

2.500<br />

2.540<br />

gemellati<br />

2.340/3.050<br />

2x100<br />

120<br />

150 (25)<br />

200<br />

t<br />

t<br />

kg<br />

kW<br />

litri<br />

mm<br />

giri/min<br />

m/s<br />

l/min<br />

MPa<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

daN<br />

daN<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

mm<br />

Ah<br />

A<br />

litri<br />

litri


Robot da demolizione<br />

Piattaforma online<br />

Brokk Connect è una soluzione sviluppata<br />

da Brokk e può essere completamente<br />

progettato per creare il massimo valore<br />

ai proprietari dei robot Brokk<br />

Brokk ha presentato<br />

Brokk Connect,<br />

una piattaforma<br />

online per la propria<br />

gamma di robot da<br />

demolizione che<br />

consente l'accesso al<br />

credito d'imposta del<br />

50% concesso con la<br />

legge di bilancio <strong>2021</strong><br />

"Industria 4.0".<br />

Si tratta di una soluzione<br />

hardware e software<br />

progettata per collegare i<br />

robot Brokk a un portale<br />

online in cui gli utenti<br />

possono monitorare e<br />

gestire le proprie<br />

macchine. Il sistema<br />

fornisce dati in tempo<br />

reale e analizza le<br />

informazioni, per aiutare i<br />

a ottimizzare l'utilizzo e il<br />

tempo di attività della<br />

propria macchina. In<br />

combinazione con un<br />

contratto di servizio<br />

Brokk Uptime, consente<br />

anche ai clienti di<br />

concentrarsi sulla<br />

massimizzazione del<br />

valore della loro attività.<br />

Tramite la piattaforma<br />

online è possibile<br />

individuare e gestire<br />

l’intera flotta di robot,<br />

ottenere informazioni<br />

precise su ogni attività e<br />

inviare notifiche di<br />

attenzione o di qualsiasi<br />

esigenza di servizio.<br />

Alcuni dei principali<br />

vantaggi: avere costante<br />

accesso, in tempo reale,<br />

alle informazioni sulla<br />

geolocalizzazione del<br />

robot, sul suo stato e sui<br />

suoi dati operativi;<br />

sfruttare i dati operativi<br />

stessi per migliorare la<br />

produttività della flotta;<br />

tenere traccia dello stato<br />

delle macchine per<br />

manutenerle ed evitare<br />

tempi di fermo, inviare<br />

comandi per limitarne<br />

volutamente il<br />

funzionamento, risolvere i<br />

problemi in remoto.<br />

“Se l’obiettivo dell’utente è<br />

migliorare l’utilizzo della<br />

macchina e il<br />

funzionamento aziendale<br />

o manutenere e<br />

monitorare lo stato di<br />

salute della macchina, il<br />

sistema è di supporto”,<br />

afferma Martin Krupicka,<br />

CEO di Brokk Group.<br />

Brokk Connect è, in prima<br />

battuta, lanciato in Svezia,<br />

Svizzera e Italia.<br />

Successivamente, nel<br />

corso del <strong>2021</strong>, sarà<br />

disponibile nel resto<br />

dell’Europa e del Nord<br />

America. In seguito, nel<br />

resto del mondo.<br />

Il sistema può essere<br />

adattato su tutti i modelli<br />

Brook.<br />

brokk.com<br />

WWW.TREVIBENNE.IT<br />

[72] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

CESOIA MARILYN SERIE CS.<br />

Per i moderni cantieri di demolizione industriale<br />

e per i professionisti del riciclaggio e commercio<br />

di rottami ferrosi e metallici.


Demolizione&Riciclaggio<br />

Waste management<br />

ALTEZZA rima<br />

Testi di Matthieu Colombo<br />

Sennebogen 355E<br />

Alt. operativa<br />

Cap. sollevamento<br />

Forza di strappo<br />

Motore FPT<br />

8,5 m<br />

5,5 t<br />

8.500 daN<br />

103 kW<br />

con sicurezza<br />

Forte della grande esperienza<br />

nel settore del trattamento<br />

rifiuti, Sennebogen innova<br />

con il 355E, un sollevatore<br />

telescopico heavy duty con<br />

cabina MultiCab elevabile<br />

Alzare il punto<br />

di vista<br />

dell’operatore<br />

consente di operare<br />

in condizioni<br />

di sicurezza<br />

maggiori.<br />

Sono passati quasi due anni da quando abbiamo<br />

toccato con mano il nuovo Sennebogen 355E al<br />

Bauma 2019. Questo modello ha colpito subito<br />

la nostra attenzione perché unendo le caratteristiche tecniche<br />

di macchine esistenti dà vita a un modo di lavorare<br />

innovativo che, dal nostro punto di vista, eleva la produttività<br />

degli impianti per il trattamento rifiuti e incrementa<br />

la sicurezza su piazzale. Inoltre, essendo il 355E<br />

una macchina progettata espressamente con caratteristiche<br />

heavy duty per questo tipo di applicazioni e non<br />

un modello allestito “waste”, i costi totali di possesso di<br />

questa Sennebogen risultano particolarmente interessanti.<br />

Oggi, a due anni dall’inizio della commercializzazione<br />

di questa nuova creatura del costruttore tedesco,<br />

arrivano i primi riscontri dal campo, dalle aziende che<br />

hanno avuto l’apertura mentale di provare questa nuova<br />

soluzione.<br />

A tutto Compost<br />

Il primo riscontro, in tempi di pandemia, arriva dal Nord Est<br />

[74] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [75]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Waste management<br />

BENNA PRENSILE<br />

Il 355E della Wachtberg<br />

Kompost è stato<br />

allestito con attacco<br />

rapido Volvo<br />

compatibile<br />

per condividere<br />

le attrezzature<br />

su piazzale.<br />

Klaus Riebau<br />

titolare<br />

della tedesca<br />

Wachtberg Kompost<br />

Per noi il 355 E è diventato un mezzo indispensabile e, mi<br />

vien da dire, insostituibile. Prima di tutto perché rispetto<br />

a una pala gommata con benna ad alto ribaltamento, il<br />

355E ci permette di impilare meglio e più velocemente<br />

il materiale, poi perché la sua cabina elevabile lo rende<br />

più sicuro di un classico sollevatore telescopico e assicura<br />

una visibilità superiore anche a pale gommate di<br />

peso operativo importante. Detto in altre parole questo<br />

Sennebogen è il tuttofare del nostro stabilimento e ha un<br />

TCO interessante.<br />

della Germania e in particolare da Wachtberg, nella regione<br />

Renania Settentrionale-Vestfalia, dove la società<br />

Wachtberg Kompost si è specializzata nel trattamento del<br />

verde che viene conferito dalle aziende che curano il verde<br />

pubblico tramite camion allestiti con container scarrabili,<br />

ma anche da privati che, in caso di volumi importanti, possono<br />

prendere in comodato d’uso dei carrelli presso lo stesso<br />

impianto di trattamento.<br />

In questo modo l’azienda riesce a gestire in totale sicurezza<br />

anche i picchi di conferimento stagionali, trasformando i<br />

residui verdi in compost di alta qualità, terreno vegetale e<br />

cippato di corteccia. Attiva dal 1993, la Wachtberg Kompost<br />

di Klaus Riebau ha lavorato con differenti macchinari sia<br />

per la triturazione del verde, sia per la loro movimentazione<br />

e per il carico dei prodotti rigenerati su camion.<br />

Il nuovo 355E è stato presentato a Riebau da un partner di<br />

fiducia, ossia il concessionario e centro d’assistenza multibrand<br />

Jungbluth Baumaschinen.<br />

Dopo oltre un anno di lavoro alle spalle, in cui il nuovo mezzo<br />

si è distinto in smistamento, impilamento, trasporto di<br />

materiale, carico di camion, movimentazione del materiale<br />

tra le celle di maturazione, si può dire che il consiglio è<br />

stato azzeccato. Rispetto a una tradizionale pala<br />

gommata il 355E si è dimostrato più versatile<br />

e adatto alle esigenze dell’impianto di<br />

Wachtberg.<br />

Le molte facce del 355E<br />

Una volta che il materiale è stato consegnato<br />

all'impianto di compostaggio,<br />

il caricatore telescopico Sennebogen 355 E supporta le<br />

operazioni di smistamento con una benna prensile ad alto<br />

ribaltamento e facendosi strada tra i maxi cumuli di rifiuti<br />

verdi suddivisi per tipologia e pezzatura. In questo contesto,<br />

a fare la differenza rispetto a un classico caricatore a<br />

telaio articolato, è il sistema di sterzatura integrale 4WS del<br />

355E che garantisce un diametro minimo di sterzata della<br />

macchina inferiore ai 4 metri. La fase di lavoro successiva<br />

è quella di alimentare il trituratore con materiali differenti<br />

per ottenere la giusta miscela per far maturare il<br />

compost. Per farlo il 355E si muove tra i cumuli a cabina<br />

alta per avere sempre la visuale del contesto operativo e<br />

individuare anche le altre macchine operatrici su piazzale.<br />

Caricare il trituratore al giusto ritmo per prevenire intasamenti<br />

è più facile che mai perché l’operatore può portare<br />

la sua vista a ben 4.250 mm d’altezza. Anche quando si<br />

caricano i camion con cippato di corteccia o compost, la<br />

posizione di lavoro elevata offre numerosi vantaggi. Se da<br />

un lato l’operatore si stanca molto meno grazie a una postura<br />

naturale ed ergonomica in ogni applicazione, d'altra<br />

parte il conducente<br />

può sempre<br />

TESTA A TESTA<br />

Il 355E permette<br />

scegliere la<br />

di caricare bene<br />

prospettiv<br />

più velocemente.<br />

a<br />

[76] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [77]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Waste management<br />

di guida e di carico. In quest’ultima operazione, ad esempio,<br />

la visuale dell’interno cassone consente di distribuire<br />

al meglio il materiale caricato.<br />

Un’altra applicazione in cui si distingue il 355E è quella dell’accatastamento<br />

del cippato di corteccia. Grazie alla robusta<br />

struttura in acciaio del braccio telescopico che porta il<br />

perno benna a 8.500 mm d’altezza con in testa una cinematica<br />

a Z, il nuovo Sennebogen non ha pari. Per quanto riguarda<br />

i trasferimenti su piazzale e la movimentazione del<br />

materiale, la macchina fa affidamento a una potente trasmissione<br />

heavy duty a variazione continua che, in base all’applicazione,<br />

fornisce automaticamente al conducente una<br />

combinazione ottimale di forza di trazione, spinta e velocità<br />

di marcia. Anche rigirare il materiale in fase di maturazione<br />

o umido può essere molto impegnativo per la densità<br />

e il peso specifico variabile del materiale. Quando ci<br />

sono da usare le maniere forti il 355E ha dalla sua una<br />

forza di strappo di 8.500 daN e la stabilità assicurata dai<br />

larghi assali. A richiesta è disponibile anche l’assale anteriore<br />

oscillante, che l’operatore può bloccare anche a<br />

macchina in movimento.<br />

Linea ausiliaria proporzionale<br />

Per sfruttare al massimo il nuovo tuttofare, Riebau ha richiesto<br />

un attacco rapido compatibile con le attrezzature<br />

Volvo (per poterle condividere su piazzale) e una linea ausiliare<br />

elettro proporzionale per gestire al meglio attrezzature<br />

idrauliche come la spazzatrice utilizzata per mantenere<br />

in perfetto stato d’efficienza il piazzale.<br />

[78] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

Gran coppia con l’FPT<br />

Sotto al cofano motore del 355E gira un italiano<br />

di tutto rispetto. Si tratta dell’FPT N45, un 4 cilindri<br />

turbo qui tarato a “soli” 103 kW a 2.000<br />

giri/min, ma forte di una coppia massima di ben<br />

630 Nm a 1.500 giri/min.<br />

L’unità è uno Stage IV privo (per ora) di Dpf, visto<br />

che abbatte le emissioni con tecnologia Hi-eScr.<br />

L’assenza di ricircolo dei gas di scarico, permette<br />

temperature elevate in camera di combustione<br />

e, con l’iniezione multijet common rail da 180<br />

MPa di pressione massima, l’efficienza è sempre<br />

ai massimi livelli.<br />

Ventola soffiante e reversibile di serie<br />

LA CHIAVE di volta<br />

L’impresa di demolizioni americana Abramo Group ha scoperto l’utilizzo<br />

del magnete applicato al cantiere nel 2004 e da allora è stata un’escalation<br />

culminata nel 2020 con l’acquisto di un Sennebogen 840E<br />

La Adamo Group di Detroit è una delle imprese di demolizione<br />

leader del Nord America e in oltre 50 anni<br />

d’attività ha portato a termine importanti operazioni<br />

di decommissioning in Canada come negli Stati Uniti.<br />

Abituata a lavorare con escavatori da demolizione per abbattere<br />

ogni tipologia di struttura e poi movimentare a<br />

terra i materiali con mezzi allestiti con benne a polipo o<br />

selezionatori, l’azienda americana ha trovato una nuova<br />

formula di produttività per separare i rottami ferrosi utilizzando<br />

attrezzature a magnete.<br />

L’idea di Adamo di separare i materiali ferrosi in cantiere<br />

tramite un magnete risale al 2004 e da allora la pratica<br />

ha preso piede nelle operazioni a prevalenza di materiale<br />

ferroso. “Quando abbiamo iniziato a usare il magnete,<br />

siamo rimasti sbalorditi dalla quantità di rottami puliti<br />

che recuperavamo e non conferivamo più in discarica.<br />

Da un costo, quel materiale è diventato un guadagno” ricorda<br />

Richard Adamo, Presidente di Adamo Group.<br />

Ha iniziato un buon usato<br />

Il primo Sennebogen della Adamo è stato un 821E usato,<br />

a cui è presto seguito un 825E nuovo, quindi un 830E.<br />

L’ultimo arrivato è un maxi 840E. Il passo verso questo nuovo<br />

Sennebogen allestito con magnete è avvenuto dopo<br />

aver acquisito l’appalto per lo smantellamento di una centrale<br />

elettrica in Ohio.<br />

La logistica di cantiere studiata dalla Adamo prevedeva il<br />

trasporto dei rottami ferrosi dal sito di demolizione a un deposito<br />

a bordo acqua tramite camion, quindi da quest’area<br />

di deposito al carico su chiatte. Per queste operazioni di<br />

carico Adamo ha cercato una macchina stabile con uno<br />

sbraccio importante e ha finito per scegliere proprio il<br />

Sennebogen 840E (foto in alto). Il nuovo arrivato è stato<br />

quindi utilizzato sia in cantiere per caricare i camion sia nel<br />

deposito a bordo acqua per caricare le chiatte. Di<br />

Sennebogen, la Adamo Group apprezza anche la rete di<br />

assistenza capillare in tutto il Nord America.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [79]


Demolizione&Riciclaggio<br />

Testo di Fabrizio Parati<br />

Decommissioning<br />

DEMOLIZIONE<br />

del XX secolo<br />

Tra un asilo nido e un vincolo storico-culturale,<br />

Ecoinerti è stata chiamata a gestire la complessità<br />

di un cantiere bolognese, su un’area che fu<br />

occupata da una gloriosa industria manifatturiera<br />

Nata nel 2006, l’azienda si occupa di demolizioni speciali,<br />

riciclaggio inerti e scavi selettivi. L’abilità organizzativa<br />

e operativa maturata in plurimi e prestigiosi scenari, ha<br />

consentito a Ecoinerti di gestire anche la complessità di<br />

questo cantiere bolognese.<br />

Il cantiere bolognese<br />

A restituirci “l’affresco” del cantiere è Matteo Pancaldi, che<br />

gestisce la Ecoinerti con le sorelle Lisa e Sara e con il padre<br />

Andrea: “Lunga 100 m e larga 10, con uno sviluppo in<br />

altezza di soli 5 m, la struttura che abbiamo demolito presentava<br />

un seminterrato profondo 5 m (10mila m 3 vuoto<br />

per pieno). Le fasi più gravose dell’intero processo di de-<br />

Le pinze<br />

multifunzione<br />

Mantovanibenne<br />

usate in cantiere:<br />

una MS9<br />

e una MS15.<br />

Qui si facevano servomotori, ma anche le macchine<br />

per la pasta, per il confezionamento delle sigarette,<br />

ecc. La fama del luogo è legata alla civiltà industriale<br />

italiana del secolo scorso, grazie alla SABIEM<br />

(Società Anonima Bolognese Industrie Elettro mec -<br />

caniche). Nata nel 1918, la SABIEM fu una delle realtà<br />

di punta del manifatturiero italiano durante il XX secolo e<br />

sino agli anni Settanta. Nel 1929 si trasferì accanto alle<br />

Fonderie Parenti e alla Calzoni proprio qui: vale a dire<br />

nel quartiere bolognese di Santa Viola, nei pressi<br />

dell'Ospedale Maggiore di Bologna, laddove ora ci sono<br />

gli spazi del cantiere di demolizione della struttura che fa<br />

parte, per l’appunto, dell’ex complesso SABIEM. Ad occuparsi<br />

dei lavori è l’azienda Ecoinerti, di Ferrara.<br />

ECOINERTI con i propri<br />

escavatori Hitachi e Volvo<br />

(condotti da Matteo Pancaldi<br />

e da Massimiliano Chinaglia).<br />

[80] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [81]


Decommissioning<br />

CONDIZIONI<br />

operative del<br />

tutto particolari<br />

hanno indotto<br />

ad affrontare<br />

lateralmente<br />

la complessa<br />

pratica<br />

di demolizione<br />

del fabbricato,<br />

anziché da una<br />

più comoda<br />

posizione<br />

frontale.<br />

GRAZIE AL<br />

SET di ganasce,<br />

i demolitori<br />

multisistema<br />

MS (qui a lato)<br />

possono<br />

diventare pinza,<br />

frantumatore,<br />

cesoia o pinza<br />

combinata.<br />

I VOLTI<br />

DI ECOINERTI<br />

sotto,<br />

da sinistra,<br />

Lisa, Matteo,<br />

Andrea e Sara<br />

Pancaldi.<br />

molizione le abbiamo registrate all’inizio dei lavori, cioè<br />

quando abbiamo dovuto distaccare un corpo fabbrica adiacente<br />

ad un asilo”. Questa raffinata e delicata operazione<br />

è stata svolta in giorni festivi, cioè quando nell’asilo non<br />

c'erano bambini, per evitare di procurare qualunque tipo di<br />

disagio.<br />

Creato il distacco, si è iniziata la demolizione dell'edificio.<br />

Tuttavia, l’operazione si è presentata singolarmente complessa<br />

perché ormeggiata a una precisa condizione: si è<br />

potuto lavorare da un solo lato della struttura, perché un’ala<br />

del fabbricato (quella con lunghezza di 100 m), che è stata<br />

preventivamente zavorrata ad un’impalcatura, è tutelata<br />

da un vincolo storico-culturale, perché è espressione<br />

di archeologia industriale. “Abbiamo dovuto agire, pertanto,<br />

da un solo lato, per demolire i solai, le travi portanti e i<br />

pilastri”, puntualizza Matteo Pancaldi, “e abbiamo dovuto<br />

tener conto del fatto che ci era preclusa anche la possibilità<br />

di scendere nel seminterrato, poiché un lato del fabbricato<br />

(come detto) è vincolato e andava preservato”.<br />

Le macchine e le attrezzature<br />

Lavorare lateralmente, senza possibilità di affrontare il fabbricato<br />

di fronte, in prossimità di un asilo nido, con il vincolo<br />

di preservare le due facciate e dovendo operare per<br />

forza da lontano perché c'era un seminterrato che non era<br />

accessibile: i complessi lavori di demolizione implicano e<br />

giustificano l’apporto di adeguati mezzi di lavoro.<br />

Nel cantiere bolognese, Ecoinerti ha messo in campo un<br />

escavatore idraulico Zaxis 210-3 LCN, di Hitachi (sviluppato<br />

da Scai). Macchina veloce e precisa, con peso operativo<br />

di 28.000 kg e una perfetta fluidità dei comandi, e<br />

con braccio lungo da demolizione. Nel caso specifico, è<br />

servito ricorrere più allo sbraccio che non all’altezza in quota.<br />

Considerando la tipologia di struttura, la prima fase della<br />

demolizione è stata condotta con lo Zaxis. Nella seconda,<br />

poiché le travi portanti presentavano uno sbalzo elevato,<br />

si è proceduto eliminando i solai. Dopodiché, la benna di<br />

uno dei due escavatori è stata appoggiata sotto la trave,<br />

per tramutare la benna stessa in una sorta di estemporaneo<br />

puntello, mentre, al contempo, si procedeva con il progressivo<br />

sbriciolamento della trave stessa.<br />

In seguito, si è scesi nel seminterrato creando un piccolo<br />

scavo di sbancamento a lato del muro della facciata vincolata,<br />

per realizzare un muro di contenimento. In seguito,<br />

sono state tolte delle travi di contrasto (che vanno da una<br />

parte all'altra del fabbricato) e si è demolita la parte di struttura<br />

restante. Ad affiancare lo Zaxis, un escavatore cingolato<br />

Volvo Ec220e, da 24 t, con braccio triplice e due pinze<br />

multifunzione di Mantovanibenne: una MS9 e una MS15,<br />

entrambe allestiti con kit gambe “Combi Cutter”.<br />

[82] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [83]


Cave&Calcestruzzo<br />

Economia circolare<br />

Il primo Hackathon italiano<br />

La sfida proposta da Mapei mira a produrre<br />

idee e progetti di upcycling (riutilizzo creativo),<br />

per dare valore ai rifiuti prodotti in edilizia<br />

Mapei ètra le<br />

aziende partner di<br />

Hacking the city I<br />

Design a circular future, il<br />

primo Hackathon italiano<br />

dedicato allo sviluppo di<br />

progetti di economia<br />

circolare nelle città,<br />

destinate a diventare il<br />

punto di partenza per un<br />

sistema economico e<br />

sociale più attento<br />

all’ambiente e alle<br />

persone.<br />

Studenti universitari,<br />

neolaureati e dottorandi di<br />

tutta Italia si sfideranno, il<br />

23 e il 24 aprile, nelle<br />

challenge proposte dai<br />

partner industriali in otto<br />

macro-categorie:<br />

Consumer Goods, Food,<br />

Design, Buildings, Digital,<br />

Energy, Mobility e Waste.<br />

Da anni impegnata in<br />

progetti di Ricerca &<br />

Sviluppo per ridurre<br />

l’impatto dei propri<br />

prodotti sull’ambiente,<br />

Mapei ha proposto<br />

all’interno del cluster<br />

Buildings la challenge<br />

“Come migliorare la<br />

gestione del fine vita dei<br />

prodotti da costruzione in<br />

una prospettiva di<br />

circolarità”.<br />

Nonostante nel 2020 sia<br />

stato raggiunto l’obiettivo<br />

di riciclare il 70% dei rifiuti<br />

da costruzione e<br />

demolizione, le pratiche di<br />

riciclo sono per la<br />

maggior parte costituite<br />

da fenomeni di<br />

downcycling (perdita di<br />

valore). È il caso, ad<br />

esempio, dell’utilizzo di<br />

materiali inerti impiegati<br />

in riempimenti e<br />

sottofondi stradali.<br />

La sfida, quindi, mira a<br />

opera di Geremia Renzi - Accademia di Brera<br />

produrre idee e progetti di<br />

upcycling (riutilizzo<br />

creativo), volti a dare<br />

maggiore valore ai rifiuti<br />

prodotti in edilizia<br />

(compresi gli imballi),<br />

pianificarne la<br />

comunicazione e, infine,<br />

realizzare una strategia<br />

sostenibile di logistica.<br />

I candidati che<br />

presenteranno i progetti<br />

più innovativi, selezionati<br />

dalle giurie di ciascuna<br />

categoria, saranno<br />

premiati dalle aziende<br />

partner.<br />

Mapei offrirà ai vincitori<br />

dell’Hackathon la<br />

partecipazione ad uno dei<br />

percorsi formativi<br />

professionalizzanti del<br />

Green Building Council<br />

Italia, la cui proposta si<br />

articola in tre programmi<br />

volti alla preparazione per<br />

esami riguardanti i<br />

protocolli di edilizia<br />

sostenibile quale LEED.<br />

L’evento è promosso da<br />

Tondo, organizzazione noprofit<br />

internazionale<br />

operante nel settore<br />

dell’economia circolare, in<br />

collaborazione con il<br />

Circular Economy Lab di<br />

Intesa Sanpaolo<br />

Innovation Center e<br />

Cariplo Factory e con il<br />

patrocinio di Fondazione<br />

Cariplo.<br />

mapei.com<br />

PRODOTTO<br />

ITALIANO<br />

TEKNA CHEM S.p.A. - via Sirtori, 20838 Renate (MB) tel. 0362 918311 - www.teknachem.it - info@teknachemgroup.com<br />

Numero Verde<br />

800201169<br />

servizio gratuito<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [85]


Cave&Calcestruzzo<br />

Casseforme<br />

Un progetto<br />

STRATeGICO<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

Doka ha contribuito<br />

ai lavori di costruzione<br />

di una infrastruttura<br />

strategica per il Kuwait<br />

Per il cantiere<br />

della Nawaseeb<br />

Road, Doka<br />

ha proposto<br />

una soluzione<br />

che includeva<br />

la pianificazione<br />

3D, il Carro per<br />

conci a sbalzo<br />

e la cassaforma<br />

a travi Top 50.<br />

La Nawaseeb Road, in Kuwait, è una parte vitale dell'infrastruttura<br />

nazionale del paese. È un corridoio<br />

strategico e logistico alla vicina Arabia Saudita. Nel<br />

fornire una soluzione per la costruzione dei ponti autostradali<br />

proprio sulla Nawaseeb Road, Doka ha contribuito<br />

a raggiungere un traguardo importante per l’intero<br />

Kuwait. In qualità di fornitore di servizi completi, Doka ha<br />

proposto una soluzione all-in-one, che includeva la pianificazione<br />

3D, il Cantilever Forming Travellers (CFT), cioè<br />

il carro per conci a sbalzo, e la cassaforma a travi Top<br />

50. Il tutto, accompagnato dall’irrinunciabile supporto dei<br />

propri tecnici, per garantire un processo di lavoro fluido,<br />

veloce ed economico.<br />

300 operazioni di getto<br />

La sezione RA217 della Nawaseeb Road, nota anche come<br />

Route 40, è - come detto - uno dei più importanti progetti<br />

infrastrutturali del Kuwait, e fa parte del Kuwait<br />

Development Plan 2015-2020. Interessa un tratto di 37<br />

km, e il suo sviluppo prevede l'ampliamento dell'auto-<br />

strada con la costruzione di una doppia carreggiata a sei<br />

corsie (tre in ciascuna direzione) con nove svincoli e tre<br />

ponti, con l'obiettivo ultimo di migliorare l'accesso e la sicurezza<br />

eliminando le inversioni a U e sostituendole con<br />

rotatorie a tutti gli svincoli. A Doka è stato richiesto di trovare<br />

una soluzione di getto per i due ponti principali, comprese<br />

le campate da pila a pila, di 110 m ciascuna, e per<br />

un ponte lungo 893 m e con una luce di 95 m. Per portare<br />

a termine con successo il lavoro, sono state necessarie<br />

300 operazioni di getto (fino a 250 t).<br />

[86] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>


Casseforme<br />

825 t di materiale Doka<br />

Doka, utilizzando i propri strumenti di pianificazione digitale,<br />

ha sviluppato un modello 3D, con DokaCAD for Revit,<br />

per fornire alla direzione lavori una visualizzazione più precisa<br />

del sistema CFT (carro per conci a sbalzo). Sono stati<br />

impiegati sei CFT, integrati con circa 2.000 m² di casseforme<br />

per grandi superfici della serie Top 50. Per questo<br />

cantiere, sono state utilizzate, in totale, circa 825 t di strutture<br />

provvisionali Doka.<br />

Servendosi dei carri per conci a sbalzo di Doka, il cliente ha<br />

trovato piena soddisfazione per il modo in cui i componenti<br />

modulari del CFT hanno permesso un adattamento rapido<br />

alle diverse geometrie delle differenti strutture.<br />

In tal modo, il processo di costruzione è stato ottimizzato,<br />

grazie a tempi più brevi e a una riduzione dei costi.<br />

Parlando a nome degli appaltatori arabi, Mohamed<br />

Dackrory, il vicedirettore esecutivo, ha dichiarato: “Uti -<br />

lizzando la soluzione Cantilever Forming Traveller di<br />

Doka, il progetto ha beneficiato di una soluzione all-inone<br />

facile da utilizzare per i nostri uomini impegnati in<br />

cantiere”.<br />

Sicurezza prima di tutto<br />

Il carro per conci a sbalzo di Doka è composto di telai<br />

longitudinali ottimizzati che si estendono verso l’alto e<br />

consentono di beneficiare di un ampio spazio libero di<br />

movimento. La traversa di ancoraggio universale del si-<br />

IL CARRO PER CONCI A SBALZO di Doka è un sistema<br />

che ottimizza i costi e i lavori di costruzione e permette<br />

un perfetto adeguamento a tutte le geometrie.<br />

stema permette il posizionamento flessibile delle aste<br />

di sospensione. Questo accorgimento permette un agevole<br />

adeguamento alle differenti geometrie dei ponti,<br />

nonché la disposizione asimmetrica, anche in spazi ridotti.<br />

Il carro per conci a sbalzo, grazie alla possibilità che<br />

offre di disporre in modo variabile i telai longitudinali, può<br />

essere infatti adeguato - come è stato il caso di questo<br />

cantiere in Kuwait - a sezioni di grandi dimensioni.<br />

Infine, su tutti i piani di lavoro, il carro per conci a sbalzo<br />

prevede un sistema premontato di passerelle, ma anche<br />

scale integrate con protezione e botole autobloccanti e, a<br />

favore di sicurezza ed efficienza, offre ampi percorsi di<br />

lavoro.<br />

d3 e Top50, per grandi superfici<br />

Accanto ai Cantilever Forming Travellers, Doka ha fornito<br />

le casseforme Top 50 per per le pile del ponte (con misure<br />

di 20 m d’altezza e di 12 m di lunghezza).<br />

Le Top50 sono state montate su torri di puntellazione d3.<br />

Il d3 di Doka è un sistema di torri ad alta portata. È semplice<br />

sia da installare sia da smantellare, e senza l’uso di<br />

attrezzatura specifica.<br />

Quanto alle casseforme Top 50: si tratta di un prodotto<br />

adatto anch’esso a estese superfici. Premontata in base<br />

al progetto, la Top 50 è una cassaforma di grandi dimensioni<br />

che, grazie alla possibilità di adeguarsi a qualsiasi forma<br />

di qualsiasi struttura, è particolarmente indicata per ottenere<br />

un tipo di calcestruzzo che sia capace di rispondere<br />

a elevati requisiti.<br />

Una particolarità del cantiere della Nawaseeb Road: la posizione<br />

delle pile è stata condizionata dalla presenza dei<br />

gasdotti, con conseguenti campate diverse.<br />

[88] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [89]


Cave&Calcestruzzo<br />

Casseforme e ponteggi<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

Un unico, qualificato<br />

fornitore<br />

Nel cantiere<br />

per il viadotto<br />

Čortanovci<br />

(confine serboungherese)<br />

sono state<br />

fornite<br />

casseforme<br />

e ponteggi<br />

da un unico<br />

fornitore: Peri.<br />

La combinazione<br />

intelligente di diversi<br />

sistemi proposti da Peri<br />

è stata impiegata<br />

in un colossale progetto<br />

di ammodernamento<br />

Da Budapest a Belgrado in sole tre ore e mezza: la<br />

linea ferroviaria si estende per circa 350 km attraverso<br />

il confine serbo-ungherese. fino ad ora,<br />

i viaggiatori hanno dovuto sobbarcarsi otto ore di viaggio<br />

per arrivare a destinazione, ma presto le cose cambieranno.<br />

L'immenso progetto di ammodernamento, articolato<br />

in tre tronconi, dovrebbe concludersi nel 2023.<br />

Una delle sfide più grandi del progetto è stato il viadotto<br />

Čortanovci, che si trova all'interno del secondo tratto,<br />

tra Stara Pazova e novi Sad. nell'ambito della linea<br />

ferroviaria a doppio binario, il viadotto copre una lunghezza<br />

totale di 2,90 km ed è sostenuto da 59 colonne.<br />

Peri ha fornito un significativo supporto per la realizzazione<br />

delle due sezioni B e C, lunghe ciascuna 642 m.<br />

La combinazione intelligente di Peri UP con Variokit ha<br />

permesso di creare un accesso sicuro a tutte le aree di<br />

lavoro e di integrare le superfici di lavoro necessarie.<br />

entrambi i sistemi modulari si basano su una griglia di<br />

base comune, e, pertanto, sono stati adattati in modo ottimale<br />

l'uno all'altro. Peri UP è l’impalcatura modulare universale<br />

con un ampio campo d’impiego. La sua modularità,<br />

con incrementi dimensionali di 25 cm o 50 cm,<br />

permette di adattarla a qualsiasi geometria e condizione<br />

di carico. Per sostenere grandi carichi concentrati è<br />

sufficiente ridurre al minimo la distanza tra i montanti.<br />

Anche con il sistema Variokit è possibile realizzare torri<br />

di sostegno a elevata portata, a 4 montanti, con montante<br />

ausiliario. Variokit è quindi la soluzione indicata per<br />

opere infrastrutturali che richiedano il sostegno di carichi<br />

molto elevati (com’era il caso del cantiere per la costruzione<br />

del viadotto Čortanovci). in cantiere è stata<br />

usata anche la cassaforma flessibile Multiflex.<br />

[90] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [91]


Sollevamento&Noleggio<br />

Ponteggi<br />

PONTEGGI SOSPESI<br />

Il sistema di Dedalo Tech usato<br />

nel cantiere dell’autostrada A16,<br />

in Campania. Il sistema si presta<br />

anche alla realizzazione<br />

di geometrie speciali.<br />

IL SISTEMA<br />

che tutti vogliono<br />

Testi e foto di Fabrizio Parati<br />

La formula per avere un<br />

ponteggio “su misura” per tutti<br />

i cantieri è proposta da Dedalo<br />

Tech. L’abbiamo vista applicata<br />

in Campania<br />

Quando si parla di soluzioni su misura adeguate per<br />

una vastità di impieghi lo si fa, troppo spesso, con<br />

approssimazione. Ci sono molte soluzioni che di<br />

vasto non hanno che la vanità di proporsi come la risposta<br />

per ogni cantiere. Ebbene, nel caso dei prodotti di Dedalo<br />

Tech, azienda di Cornuda (TV), la definizione “su misura” è<br />

realmente adeguata. Il sistema proposto dall’azienda veneta<br />

dispiega le proprie ineguagliabili doti nel seguire la<br />

continuità di qualsiasi struttura, cioè nella capacità di passare<br />

da una forma all'altra senza difficoltà. È una formula<br />

in grado di pensare se stessa sotto specie metamorfica,<br />

perché è realmente capace, grazie all'ampiezza delle soluzioni<br />

proposte, di mettere insieme e conciliare le necessità<br />

di qualsiasi cantiere.<br />

Dedalo Tech, sulla scorta di un’esperienza maturata nei<br />

cantieri più importanti d’Europa e degli imprescindibili principi<br />

di sicurezza e versatilità, progetta e produce ponteggi.<br />

E progetta, soprattutto, con l’afflato del partner, i cantieri<br />

dei propri clienti.<br />

COSTRUZIONI ha visitato un cantiere infrastrutturale in<br />

Campania, per individuare i tratti cospicui di un allestimento<br />

con i prodotti di Dedalo Tech.<br />

[92] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [93]


Ponteggi<br />

Il cantiere aperto<br />

in Campania deve<br />

porre rimedio<br />

allo stato di<br />

ammaloramento<br />

del Viadotto<br />

Acqualonga,<br />

al km 32+620<br />

dell’Autostrada<br />

A16 Napoli -<br />

Canosa.<br />

Il cantiere<br />

La cornice della nostra visita è stata quella delle colline<br />

tra Nola e Avellino, o meglio: l’Autostrada A16 Napoli –<br />

Canosa, tratto Napoli – Candela (Autostrada A16 alla<br />

progr. Km 032+620). La A16, nella memoria collettiva per<br />

l'incidente stradale del viadotto Acqualonga, che avvenne<br />

la sera del 28 luglio 2013 nei pressi di Monteforte<br />

Irpino, quando un pullman, a causa di un guasto all'impianto<br />

frenante e alla mancata resistenza del guardrail<br />

autostradale, precipitò da un viadotto provocando 40 vittime<br />

e causando il più grave incidente stradale in Italia,<br />

tocca Nola e Avellino, poi Benevento e prosegue verso la<br />

Puglia. Sono ora in corso i lavori per l’intervento conservativo<br />

di ripristino dei difetti riscontrati sul Viadotto<br />

Acqualonga, che si trova al km 32+620. Ente appaltante:<br />

Autostrade per l’Italia. Si sta procedendo con l’allestimento<br />

del ponteggio, da parte di Euroedile, azienda di<br />

Postioma di Paese (TV), sulle Campate 2 Est e 6-9 10-<br />

12 Ovest.<br />

Tempi, costi e manodopera ridotti<br />

Quello da noi visto nel cantiere dell’A16 è un ponteggio<br />

sospeso con travi di appena 25 cm. Queste ultime sono<br />

impiegate con un sistema di montaggio con paranco e<br />

con un collegamento con viti automatiche. In tal modo,<br />

si decreta l’addio al bullone e al dado.<br />

Tra i maggiori vantaggi offerti dal sistema di Dedalo Tech<br />

c’è sicuramente quello di evitare di partire a montare da<br />

terra il castello di impalcature, razionalizzando e riducendo<br />

così i tempi di lavoro: si tratta di una diminuzione<br />

dell’80% di materiale, di manodopera e dei costi di trasporto.<br />

Il ponteggio sospeso, progettato e prodotto da Dedalo<br />

Tech, è stato allestito con tecnologie di montaggio esclusive<br />

e con l’ausilio di sole tre persone che hanno lavorato<br />

nella parte inferiore dell’impalcato stradale: è composto<br />

da un piano collegato all’intradosso attraverso<br />

catene e tasselli, posto a 2 m dalla zona di lavoro.<br />

Sorin Elisei, giovane capocantiere da noi incontrato nell’area<br />

del cantiere campano, ci ha spiegato con chiarezza<br />

le maggiori virtù dei sistemi U-Fast Beam e U-Fast<br />

X Beam di Dedalo Tech: “Stiamo utilizzando questi prodotti<br />

da un anno e si sono dimostrati facili, rapidi e leggeri<br />

da montare.<br />

Le travi di 25 cm riescono a garantire tutti i vantaggi<br />

delle performance e della leggerezza dell’alluminio (leggerezza<br />

che, a quote elevate, agevola di molto il nostro<br />

lavoro) e gli agganci tra una trave e l'altra sono molto<br />

semplici. Abbiamo iniziato l’allestimento dieci giorni fa<br />

e, in tre in cantiere, procediamo celeremente: riusciamo<br />

a mantenere il ritmo di una campata ogni quattro<br />

giorni.“<br />

[94] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [95]


Ponteggi<br />

Il piano sospeso<br />

continuo,<br />

realizzabile<br />

con qualsiasi<br />

pannello,<br />

è reso possibile<br />

dal sistema<br />

di Dedalo Tech:<br />

con esso,<br />

si ottimizzano<br />

i costi<br />

di trasporto<br />

e stoccaggio<br />

e si riduce<br />

la manodopera.<br />

Sopra, il sistema U-Launch. È un sistema<br />

di allestimento sicuro per piani di lavoro sospesi in cui<br />

l’operatore sia preceduto dal ponteggio che sta<br />

allestendo. Dedalo U-Launch è composto di due travi<br />

complete di carrelli, catene, gancie argani.<br />

Gli uomini<br />

nel cantiere<br />

dell’A16.<br />

Da sinistra,<br />

Sorin Elisei,<br />

capocantiere<br />

di Euroedile,<br />

Marian Baschir<br />

e Bledar Dhgai.<br />

Gli elementi del sistema<br />

Il sistema Dedalo Tech impiegato nel cantiere, da noi visitato,<br />

dell’A16 si compone di più elementi che, come ovvio,<br />

collaborano mutuamente, per la realizzazione di ponteggi<br />

sospesi.<br />

Procediamo ad elencarli, per poterli conoscere nel dettaglio.<br />

Partiamo da U-Launch: è un sistema di installazione<br />

composto da una guida con un carrello e un paranco.<br />

Siamo di fronte, pertanto, a una perfetta soluzione<br />

sia per realizzare l'installazione di un piano sospeso continuo<br />

sia per rendere il lavoro dell'operatore più facile, veloce<br />

ed ergonomico.<br />

Un sistema di travi, in strutture di 25cm (che abbiamo<br />

visto impiegate in questo cantiere) e la tradizionale 45<br />

cm, con una scelta tra alluminio (6082 T6) o acciaio zincato,<br />

nelle lunghezze di 1 ad 6 m, costituiscono l’elemento<br />

U-Fast. Insieme al sistema, possiamo osservare<br />

un set di giunzione differenziato e nascosto che<br />

utilizza una curiosa vite automatica che sostituisce la<br />

tradizionale vite con il dado, rendendo il lavoro almeno<br />

otto volte più veloce.<br />

Per completare le possibili applicazioni dei tralicci, queste<br />

possono essere realizzate con vari profili a seconda<br />

delle necessità: il tradizionale profilo Tubo-Tubo, e i profili<br />

per Tubo-U, U-U, Legno-Tubo, Legno-U e Legno-Legno.<br />

Dedalo Tech offre anche la concreta possibilità di creare<br />

profili ad-hoc, per adattarsi nel migliore dei modi ai<br />

reali e mutevoli bisogni di ogni cliente.<br />

Più di 40 accessori<br />

A completamento di questa “rivoluzione” operata nel mondo<br />

dei ponteggi, Dedalo Tech ha sviluppato più di quaranta<br />

accessori per il mercato dei ponteggi. Tra questi, vanno ricordati<br />

il rompitratta, gli ancoraggi su facciate e intradosso,<br />

i connettori per sistemi multidirezionali, il supporto per sospensione,<br />

il supporto per morale, lo stong clamp, il porta catene,<br />

giunzioni, farmaimpalcati, giunti, elementi di partenza,<br />

elementi di testate. A disposizione c’è anche Chimera, ma<br />

per illustrala è necessario un altro articolo speciale.<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [97]


Sollevamento&Noleggio<br />

Noleggio<br />

GLI UOMINI DI<br />

EASYNOLEGGIO<br />

Da sinistra,<br />

il dott. Enrico<br />

De Rosa,<br />

Raffaele<br />

Giuliano,<br />

Amministratore<br />

delegato,<br />

il dott. Vincenzo<br />

Monfrecola.<br />

Testi di Damiano Diotti<br />

Anche nel noleggio<br />

L’UNIONE FA LA FORZA<br />

La collaborazione tra easyNoleggio e Giuliano Rent<br />

si avvale del prezioso apporto di un parco<br />

macchine a noleggio di oltre 1.000 mezzi<br />

Prendiamo da una parte easyNoleggio, società appartenente<br />

al marchio easy, fondato da Sir Stelios<br />

Haji-Ioannou e lanciato nel 1995 con il volo inaugurale<br />

di una compagnia aerea che offre viaggi a basso costo<br />

in tutta Europa: easyJet. Aggiungiamo Giuliano Group,<br />

Giuliano Rent, con un parco macchine a noleggio di oltre<br />

1.000 mezzi e con sedi in diverse zone d’Italia.<br />

Cosa otteniamo? Una preziosa collaborazione con l’obiettivo<br />

principale di dare alla nota azienda di Roma una maggiore<br />

espansione locale, sfruttando le possibilità del canale<br />

digitale offerta da easyNoleggio.<br />

Lo scorso gennaio, Giuliano Group ha acquistato i diritti del<br />

marchio easyNoleggio Lazio diventando partner esclusivo<br />

del progetto su base regionale.<br />

Raffaele Giuliano, CEO di Officine Giuliano spa e Giulloc<br />

sarl descrive così le sue prime sensazioni: «Sono fiero di<br />

aver scelto il progetto di easyNoleggio e di aver aderito alla<br />

partnership con Rentuu. Per Giuliano Group è un traguardo<br />

importante, anche se considero tutto questo solo come<br />

un primissimo passo verso il raggiungimento di risultati<br />

sempre più rilevanti nel mercato del noleggio di attrezzature<br />

attraverso il mondo dell’e-commerce”.<br />

E proprio di questo si tratta, l’unione e la complementarità<br />

tra due aziende, tenuto in considerazione il periodo che<br />

stiamo vivendo, non può che essere un successo.<br />

Il Covid-19 ha infatti accelerato l'adozione della tecnologia<br />

digitale anche nel settore del noleggio di attrezzature per<br />

facilitare le procedure aderendo agli standard richiesti a li-<br />

vello mondiale, in primis il noleggio e il disbrigo di pratiche<br />

burocratiche a distanza. Una progressiva digitalizzazione<br />

dei processi si configura come l’elemento distintivo in grado<br />

di attribuire un rilevante vantaggio competitivo.<br />

Al momento, easyNoleggio opera in tre regioni,<br />

Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, grazie alla presenza<br />

di partner conosciuti, tra cui UpRent, GrowUp<br />

ed Assodimi, attivi nel settore da anni. In tal modo è in<br />

grado di raggiungere quanta più utenza possibile minimizzando<br />

i costi e massimizzando i risultati. E, soprattutto,<br />

abbracciando il digitale, per facilitare le relazioni con il<br />

cliente.<br />

La funzione principale di easyNoleggio è quella di offrire<br />

una tecnologia per semplificare il noleggio di macchinari<br />

ed attrezzature online, consentendo a tutti i clienti, tanto<br />

aziende come privati, la facilitá di noleggiare, semplicemente<br />

con un click, ciò di cui hanno necessità.<br />

Fabrizio Della Pace, Direttore Esecutivo di easyNoleggio,<br />

non potrebbe spiegarlo meglio: «La nostra tecnologia<br />

leader a livello mondiale consente a chiunque si occupi<br />

di lavori manuali, da ristrutturazioni e cantieri a progetti<br />

di giardinaggio, piccoli o grandi, di trovare tutto ciò di cui<br />

ha bisogno in un unico posto e contando sempre sulla<br />

presenza in loco di aziende specializzate e conosciute,<br />

in grado di mettere a disposizione la loro esperienza<br />

sul mercato”.<br />

Pure Graham Arundell, Ex CEO di Hire Association Europe<br />

e attuale advisor di easyNoleggio e easyToolHire, ha dichiarato<br />

in merito alle ultime notizie dell'azienda: “È fantastico<br />

che easyNoleggio abbia riconosciuto l'opportunità<br />

per le aziende locali di noleggio di macchinari e strumenti<br />

di crescere grazie al canale digitale. La piattaforma sviluppata<br />

da Rentuu avrà sicuramente un impatto positivo<br />

su queste società di noleggio a conduzione familiare in tutta<br />

Europa”.<br />

È altresì importante aggiungere che i partner che scelgono<br />

easyNoleggio ottengono accesso a una tecnologia all'avanguardia<br />

personalizzabile in base alle proprie esigenze,<br />

ma anche un’attenta consulenza personalizzata e<br />

diversificata orientata a individuare le migliori strategie di<br />

marketing digitale per ottenere positivi risultati tangibili.<br />

A riguardo, sono rilevanti le parole di Enrico De Rosa , CFO<br />

di Officine Giuliano: “Quando si sente parlare di digitalizzazione<br />

dei processi aziendali, ci si limita a pensare all’eliminazione<br />

della carta e delle telefonate, senza comprendere<br />

che una digitalizzazione dei processi è molto di più,<br />

significa creare valore aggiunto, significa offrire velocità di<br />

esecuzione ed efficienza, significa migliorare l’esperienza<br />

del noleggio”.<br />

La partnership tra Giuliano Group e easyNoleggio si basa<br />

su tutti questi concetti e, soprattutto, si fonda sulla volontà,<br />

comune ad entrambe le parti, di iniziare un progetto, una<br />

relazione solida e fatta di fiducia reciproca. Punto fondamentale<br />

quest’ultimo, poiché le imprese sono costituite da<br />

persone.<br />

Infine, una frase di Raffaele Giuliano, di Giuliano Group, che<br />

riassume perfettamente il concetto del nostro articolo:<br />

“Quando si tratta di risolvere una delle sfide più importanti<br />

per l’azienda, ovvero intraprendere un nuovo percorso nel<br />

mondo digitale, la collaborazione è fondamentale, pertanto<br />

l’importanza delle partnership nel nostro caotico mondo digitalizzato<br />

è ormai evidente”.<br />

Il pensiero alla base dell’intera operazione è che anche nel<br />

mondo del noleggio l’unione fa la forza.<br />

[98] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong>[98] <strong>marzo</strong><br />

<strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [99]


Sollevamento&Noleggio<br />

Gru retrocabina<br />

Si allarga<br />

la famiglia<br />

Prodotte in Italia, aprono nuovi confini<br />

in termini di prestazioni e sicurezza.<br />

Sono le due nuove proposte di F.lli<br />

Ferrari: la gru 9601C e la gru 9661C<br />

Autogrù<br />

Ascensore sul cielo<br />

di Francoforte<br />

L'autogru Liebherr LTM 1230-5.1 installa il pozzo<br />

di un ascensore in un’area pedonale del centro storico<br />

Ferrari ha<br />

aggiunto una<br />

F.lli<br />

famiglia di 60 tm<br />

alla propria linea New Age,<br />

per rafforzare<br />

ulteriormente la propria<br />

posizione nelle gru<br />

montate su autocarro di<br />

grandi dimensioni e<br />

migliorare il portafoglio<br />

prodotti, che ora va da 1 a<br />

165 tm. La famiglia 60 tm<br />

si compone di due<br />

macchine, la 9601C, gru<br />

con sistema di controllo<br />

del sollevamento<br />

standard, e la 9661C, gru<br />

con sistema di controllo<br />

proporzionale del<br />

sollevamento (con<br />

capacità di sollevamento<br />

superiore del 10% rispetto<br />

alla 9601C). Ciascuna con<br />

due opzioni di jib: il J1206<br />

Light Jib, per il<br />

sollevamento in<br />

orizzontale, e il J2006<br />

Heavy Jib, per il<br />

sollevamento in verticale.<br />

Queste nuove gru robuste,<br />

leggere e compatte sono<br />

in grado di esprimere<br />

alcune tra le migliori<br />

capacità di sollevamento<br />

attualmente disponibili in<br />

questo segmento di<br />

mercato. I vantaggi per il<br />

cliente sono molteplici:<br />

carichi utili più elevati e<br />

operazioni più veloci.<br />

Le caratteristiche<br />

standard includono:<br />

doppio biellismo, angolo<br />

negativo del secondo<br />

braccio, fino a 8<br />

estensioni, rotazione<br />

continua, telecomando<br />

radio multifunzione.<br />

Una vasta gamma di<br />

accessori e opzioni<br />

disponibili nella famiglia<br />

60 tm consentono di<br />

ottimizzare la<br />

configurazione delle gru in<br />

base a tutte le applicazioni<br />

e le richieste del mercato.<br />

Le innovazioni New Age<br />

che migliorano l'efficienza<br />

e la sicurezza<br />

dell'operatore,<br />

aumentando al contempo<br />

la produttività, includono:<br />

sistema di livellamento<br />

automatico, che consente<br />

di mantenere<br />

automaticamente il telaio<br />

dell’autocarro in posizione<br />

orizzontale, permettendo<br />

migliori prestazioni della<br />

gru;<br />

rilevamento automatico<br />

dell'operatore, che attiva<br />

automaticamente lo<br />

stabilizzatore più vicino<br />

all'operatore;<br />

controllo stabilizzatore<br />

anteriore, per permettere<br />

un possibile carico nella<br />

zona anteriore, evitando<br />

stress e sovraccarico del<br />

telaio dell’autocarro;<br />

kit di installazione<br />

compatto, per permettere<br />

un'installazione più<br />

compatta della gru<br />

sull’autocarro;<br />

diagramma di carico<br />

dinamico, che fornisce<br />

una verifica anticipata<br />

della capacità di<br />

sollevamento della gru in<br />

base alla stabilità<br />

dell’autocarro;<br />

il sistema “Magic Touch”,<br />

che consente di piegare e<br />

“dispiegare” in automatico<br />

le posizioni di trasporto e<br />

di lavoro.<br />

La Linea New Age è<br />

prodotta in Italia.<br />

Tutte le gru dell’azienda<br />

F.lli Ferrari sono progettate<br />

in conformità alla norma<br />

EN12999 e sono<br />

certificate ISO 9001: 2008,<br />

Gestione Qualità, e ISO<br />

14001: 2004, Gestione<br />

Ambientale.<br />

flliferrari.it<br />

Alla fine dello scorso<br />

mese di gennaio, nel<br />

centro di<br />

Francoforte, i passanti<br />

hanno assistito a un fatto<br />

piuttosto insolito per una<br />

zona pedonale di una<br />

grande città: una gru<br />

mobile a 5 assi Liebherr, la<br />

LTM 1230-5.1, ha esteso il<br />

proprio lungo braccio<br />

telescopico in altezza, ben<br />

oltre la sommità degli<br />

edifici. Appesi al proprio<br />

braccio c'erano i<br />

componenti di un pozzo<br />

dell'ascensore che doveva<br />

essere installato sul retro di<br />

uno degli edifici del centro<br />

storico di Francoforte. Di<br />

proprietà di Autodienst<br />

West Ganske GmbH<br />

(ADW), l’autogrù Liebherr è<br />

stata impiegata nel fine<br />

settimana, con chiusura<br />

dell’area di lavoro. Ma la<br />

sfida non è stata quella del<br />

lavoro nel weekend, bensì<br />

quella, ben più complessa,<br />

di non danneggiare le<br />

pavimentazioni della zona<br />

pedonale: perché gli<br />

stabilizzatori della gru<br />

Liebherr da 230 t possono<br />

premere sul terreno per<br />

113 t ciascuno quando<br />

sono in uso. Pertanto, il<br />

team di ADW ha posato i<br />

tappetini in gomma sulla<br />

pavimentazione, prima che<br />

le quattro piastre in acciaio,<br />

ciascuna di 9 m 2 , fossero<br />

disposte nelle posizioni<br />

corrispondenti all’appoggio<br />

degli stabilizzatori della<br />

LTM 1230-5.1. Queste<br />

piastre hanno consentito di<br />

limitare la pressione<br />

massima al suolo a 12,5 t<br />

per m 2 .<br />

Per eseguire questo<br />

delicato lavoro, la Liebherr<br />

LTM 1230-5.1 è stata<br />

zavorrata con 72 t di<br />

contrappeso, perché il<br />

componente da sollevare<br />

più pesante, che ha<br />

dovuto essere portato in<br />

altezza (a 30 m) in due<br />

fasi, pesava 6,5 t.<br />

In ogni modo, l’autogrù<br />

Liebherr e il team di ADW<br />

hanno completato il lavoro<br />

con facilità, a tal punto che<br />

la LTM 1230-5.1 è stata in<br />

grado di lasciare libera la<br />

zona pedonale del centro<br />

storico di Francoforte già<br />

solo otto ore dopo l’inizio<br />

dei lavori di sollevamento.<br />

L'autogru Liebherr LTM<br />

1230-5.1 è dotata di un<br />

braccio telescopico da 75<br />

m. Un valore che rende<br />

questa macchina Liebherr<br />

la scelta ideale per lavorare<br />

con il braccio<br />

completamente sollevato<br />

ad importanti altezze: ad<br />

esempio per montare gru a<br />

torre o per eseguire lavori<br />

di manutenzione nei parchi<br />

eolici. Tuttavia, come ha<br />

dimostrato il significativo<br />

caso d’impiego nel centro<br />

di Francoforte, questa gru<br />

può anche completare<br />

facilmente lavori che<br />

richiedano grandi<br />

prestazioni in altezza in<br />

spazi non generosi.<br />

liebherr.com<br />

[100] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> Costru-<br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [101]


Sollevamento&Noleggio<br />

Sollevatori a pantografo<br />

L’RT 3369<br />

è il nuovo<br />

sollevatore<br />

a pantografo<br />

con altezza<br />

di sollevamento<br />

di 10,96 m<br />

e con capacità<br />

di carico<br />

di 454 kg.<br />

Nuovi sollevatori<br />

JLG a pantografo,<br />

da 8 e 10 m,<br />

per ora, mentre<br />

nei prossimi mesi<br />

arriveranno anche<br />

le versioni da 12<br />

e 14 m.<br />

E, intanto, nuovi<br />

riconoscimenti<br />

Testi di Fabrizio Parati<br />

LA NUOVA<br />

generazione<br />

PIù SPAZIO<br />

per lavorare<br />

comodamente.<br />

L’area di lavoro<br />

in piattaforma<br />

del nuovo<br />

sollevatore<br />

a pantografo<br />

di JLG cresce<br />

del 28%.<br />

JLG Industries, azienda del gruppo Oshkosh Cor -<br />

poration, presenta i primi modelli di una nuova generazione<br />

di sollevatori a pantografo. Sono macchine<br />

destinate a operare su terreni difficili (RT). E ci sono<br />

anche esemplari elettrici (ERT). I primi ad approdare sul<br />

mercato: il 2669, da 8,13 m, e il 3369, da 10,96 m, che sono<br />

disponibili nelle versioni a motore diesel o a batteria elet-<br />

trica a corrente alternata. Il patrimonio offerto da questi<br />

nuovi sollevatori a pantografo è quello di poter lavorare,<br />

con alte prestazioni, in qualsiasi cantiere, perché sonoversatili,<br />

efficienti e facili da manovrare, grazie alle proprie caratteristiche<br />

tecniche. Vediamo gli acclarati punti di forza:<br />

un’area di lavoro in piattaforma maggiorata del 28%, una<br />

capacità di carico tra le migliori del settore e l’assenza di<br />

[102] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [103]


Sollevamento&Noleggio<br />

Sollevatori a pantografo<br />

compensazione, per andare più vicino alla zona di lavoro<br />

in altezza portando più persone, più attrezzi e più materiali.<br />

Raggiunta l’altezza di lavoro, questi nuovi JLG sfoggiano<br />

una facile manovrabilità, sia in ambienti interni sia in esterni,<br />

che permette di lavorare sull’intera lunghezza di un edificio<br />

a un’altezza predefinita, senza necessità di salire e<br />

scendere durante gli interventi.<br />

Controllo del peso e dell’inclinazione<br />

Oltre alle ampie dimensioni della piattaforma e all’alta manovrabilità<br />

in altezza, la nuova linea JLG mette in campo<br />

molte caratteristiche per fare crescere la produttività delle<br />

proprie nuove macchine. Si parte con l’evoluzione del sistema<br />

a inclinazione variabile, il LiftSense. Un sistema<br />

(esclusivo di JLG) che permette di monitorare sia il peso<br />

in piattaforma sia l’inclinazione della macchina per determinare<br />

il raggio di azione consentito. Il LiftSense, con l’invio<br />

d’informazioni al quadro comandi con display LCD, indica<br />

all’operatore, prima di iniziare la salita, l’altezza massima<br />

che si può raggiungere.<br />

Per livellare i sollevatori su piani inclinati (fino a 4.5 gradi)<br />

interviente il sistema QuikLevel Advanced (opzionale sui<br />

modelli RT). Il QuikLevel Advanced è molto utile quando si<br />

lavora in altezza sull’esterno di edifici inclinati, per consentire<br />

il drenaggio. Un deciso risparmio di tempo, se paragonato<br />

ai tradizionali martinetti a livellamento manuale.<br />

In JLG c’è sempre la voce “amica dell’ambiente”. Opzionale<br />

sui modelli ERT, il CleanGuard è un sistema pensato per<br />

contenere le perdite idrauliche e per consentire agli operatori<br />

di lavorare, senza intralci e pensieri, in ambienti con<br />

pavimentazioni delicate.<br />

IL CLEANGUARD<br />

opzionale sui<br />

modelli ERT,<br />

è un sistema<br />

“amico<br />

dell’ambiente”.<br />

È pensato per<br />

contenere<br />

le perdite<br />

idrauliche<br />

e per consentire<br />

agli operatori<br />

di lavorare,<br />

senza patemi,<br />

in ambienti con<br />

pavimentazioni<br />

delicate.<br />

IL SOLLEVATORE A PANTOGRAFO ERT 4069,<br />

che sarà disponibile nei prossimi mesi, ha un’altezza<br />

di 12,03 m (l’altezza della piattaforma abbassata<br />

è di 1,05 m). La capacità di carico è di 363 kg.<br />

I nuovi sollevatori a pantografo di JLG hanno i parapetti facilmente<br />

ripiegabili, per poter accedere in spazi ristretti e<br />

muoversi senza intralci.<br />

Il nuovo quadro comandi in piattaforma della linea RT/ERT<br />

è la dimostrazione di quanto JLG investa in tecnologia e<br />

nell’integrazione di dati che consentano di utilizzare la macchina<br />

al meglio delle proprie capacità. Durante il lavoro,<br />

l’operatore ha a disposizione una molteplice gamma di informazioni<br />

su produttività, tipologia del terreno, stato della<br />

macchina e sicurezza.<br />

E per evitare che l’operatore possa distrarsi con l’uso dei<br />

dispositivi personali, sulle nuove macchine non mancano<br />

dei pratici caricatori USB e della custodie per alloggiare i<br />

propri smartphone.<br />

Ai modelli da 8 e 10 m, già da ora disponibili, seguiranno<br />

nei prossimi mesi quelli da 12 e 14 m.<br />

Eliminare i punti critici del cantiere<br />

“La nuova linea di sollevatori a pantografo per terreni difficili<br />

è stata pensata per ridurre al minimo o eliminare del<br />

tutto i punti critici del cantiere”, dichiara Jan-Willem van<br />

Wier, senior product marketing manager di JLG.<br />

“La nostra offerta, innovativa e allargata, punta a migliorare<br />

la produttività sia in interni sia in esterni. Al posto di limitarsi<br />

ai cambiamenti necessari per adeguarsi ai nuovi<br />

standard internazionali, JLG ha ascoltato le richieste dei<br />

clienti di tutto il mondo e ha osservato le tendenze del mercato,<br />

come l’urbanizzazione, per poi decidere che occorreva<br />

mettersi in gioco con un approccio dal basso”.<br />

Tre nomination agli Iapa Awards<br />

Nuovi prodotti e nuovi riconoscimenti: mentre presenta i<br />

propri nuovi sollevatori a pantografo, JLG annuncia anche<br />

di essere candidata a tre IAPA Awards (tra i premi più prestigiosi<br />

nel settore dell’accesso aereo).<br />

Con il Comando a distanza è in lizza per il premio “Tec -<br />

nologie Innovative”, mentre per il “Prodotto dell’anno” è stata<br />

selezionata con il commissionatore DSP-M e i sollevatori<br />

a braccio EC alimentati a batteria.<br />

Comando a distanza<br />

Il vantaggio di questa tecnologia è che l’operatore può tenere<br />

sotto controllo l’area di lavoro in modo più efficace,<br />

con maggiore sicurezza e minori danni potenziali all’ambiente,<br />

mentre le macchine sono in movimento.<br />

A differenza di un normale comando a distanza, non è necessario<br />

spostarlo dalla piattaforma, ma è sufficiente inquadrare<br />

il codice QR a fianco del pannello di controllo, allineare<br />

un cellulare con il prodotto e seguire le istruzioni<br />

sullo schermo. JLG ha introdotto una App a controllo remoto<br />

sui sollevatori a pantografo della Serie R. La App permette<br />

all’operatore di comandare l’attrezzatura a distanza,<br />

collegando un cellulare qualsiasi al sollevatore tramite<br />

un codice QR e il Bluetooth.<br />

Commissionatori e sollevatori a braccio EC<br />

JLG annovera, tra i propri prodotti, il DSP-M, un nuovo modello<br />

di commissionatore: per l’altezza di lavoro, che è di 6,55<br />

m, e per la capacità di carico, che è di 220 kg (tra portata del<br />

cestello e vassoio attrezzi), il nuovo commissionatore segna<br />

un vero e proprio salto di qualità nel settore.<br />

Altri candidati a “Prodotto dell’anno” agli IAPA Awards sono<br />

i sollevatori a braccio EC. Grazie alle batterie a ioni di litio a<br />

rapida ricarica e a due motori elettrici, i sollevatori a braccio<br />

EC di JLG permettono di operare senza emissioni e con<br />

grande efficienza energetica su qualsiasi cantiere, sia in<br />

interni sia in esterni.<br />

È costante l’impegno di JLG nello sviluppo di attrezzature<br />

di accesso sempre più rispettose dell’ambiente.<br />

[104] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [105]


Truck&Allestimenti<br />

Piaggio Porter Np6<br />

Ora è solo<br />

CABINATO<br />

Testi di Gianluca Ventura<br />

A cinque anni dall’ultimo restyling arriva<br />

una generazione 100 per cento nuova<br />

del commerciale di Pontedera, un progetto<br />

nato a quattro mani coi giapponesi<br />

di Daihatsu che però si sfilarono ben presto<br />

in collaborazione con<br />

All’inizio, nel 1992, fu un progetto a quattro mani coi<br />

giapponesi di Daihatsu, che qualche anno più tardi<br />

decisero però di cedere tutto agli italiani. Si trattava<br />

d’un veicoletto a benzina, in particolare un van lamierato,<br />

che in seguito si arricchì di una versione cabinata e qualche<br />

anno fa perfino d’un diesel fatto in casa con Ricardo,<br />

dopo l’assaggio coi gasolio industriali di Lombardini.<br />

Ci fu anche una versione elettrica a batteria, che nella release<br />

a guida autonoma quei matti di Overland 13 condussero<br />

da Milano a Shanghai, in Cina.<br />

Ora Piaggio torna tra i mortali proponendo un solo tipo di<br />

veicolo, cabinato. Una sorta di mini camion con telaio saldato<br />

a longheroni (da 237 per 65 millimetri) e traverse in acciaio<br />

altoresistenziale buono per tutti quelli utilizzi lillipuziani<br />

Il nuovo Np6 è disponbile in versione cabinata per<br />

carrozzieri, oppure già allestito con un cassone dotato<br />

di sponde in lega, fisso o ribaltabile, con ruota singola<br />

o gemellata. Sparisce invece la versione furgone.<br />

[106] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [107]


Truck&Allestimenti<br />

Piaggio Porter Np6<br />

I progettisti Piaggio sono<br />

intervenuti pesantemente<br />

allargando di 245 millimetri<br />

la cabina, dotata di una nuova<br />

plancia e nuovi comandi.<br />

Qui sotto gli allestimenti con<br />

cassone fisso e ribaltabile.<br />

dove però il sovraccarico è all’ordine del giorno. Completo<br />

di ruota di scorta e molleggiato dietro da balestre paraboloche<br />

bi-lama, davanti sfruttando un sistema McPherson<br />

a ruote indipendenti.<br />

Piaggio lo propone, a partire da 15mila euro, come semplice<br />

cabinato da carozzare oppure già corredato di cassone,<br />

fisso o ribaltabile trilaterale. Un ruota singola e gemellata,<br />

solo con trazione posteriore offerto ciascuno in tre<br />

taglie e altrettanti passi col cassone fisso, in due sul monotraccia<br />

e tre sul gemellato nel caso del ribaltabile. Quanto<br />

al cabinato nudo, le lunghezze sono 4.085 e 4.505 millimetri<br />

a ruota singola, 4.435 e 4.685 gemellata.<br />

Motori solo dual fuel<br />

Poi c’è la faccenda dello short e long range (ossia autonomia<br />

ridotta o estesa), sì perché tutti i Porter Np 6 sono a<br />

gas. O meglio a benzina convertiti da Brc a propano liquido<br />

(Gpl) o metano (Cng) e si possono avere con bombola<br />

da 15 o 55 litri nel primo caso e con una o due da 55 nel secondo.<br />

Il motore è unico, un quadricilindro in linea ciclo Otto,<br />

longitudinale a sogliola, con bialbero a camme in testa<br />

comandato da catena, 16 valvole e una cilindrata di neanche<br />

1,5 litri. Sfoggia un doppio variatore di fase su aspirazione<br />

e scarico, è realizzato completamente in alluminio e<br />

offre una puleggia dedicata per l’installazione della presa<br />

di forza al motore fino a 16 kW. Che fa il paio con quella demoltiplicata<br />

installabile - attraverso un’apposita finestratura<br />

- sul cambio manuale a cinque marce flangiato su una<br />

frizione monodisco a secco. I rapporti al ponte con ruota<br />

singola sono di 4,889 e 5,286 (a seconda se allestimento<br />

Start, Plus e Top o i più tenaci Hd e Hd Top) di 5,375 e 5,857<br />

col gemellato. Il veicolo s’avvia a benzina per commutarsi<br />

CARTA D’IDENTITÀ<br />

Cognome e nome<br />

Luogo di nascita<br />

Piaggio Porter Np6<br />

Italia<br />

Driveline<br />

Motore modello Piaggio 1,5<br />

Cilindrata cm 3 1.498<br />

Potenza kW(Cv)/giri 78(106)/6.000<br />

Coppia (1) Nm/giri 136/4.500<br />

Cambio rapporti man/5<br />

Alimentazione tipo benzina/gpl/metano<br />

Inquinanti omolog. Euro 6d-Final<br />

Ingombri<br />

Lunghezza (2)(3) mm 4.215(4.545)-4.545(4.815) 4.815(5.095)<br />

Larghezza (2) mm 1.680(1.800)<br />

Altezza mm 1.840<br />

Passo (2) mm 2.650(3.000) - 3.070(3.250)<br />

Cassone<br />

Lunghezza (2) mm 2.200(2.530) - 2.530(2.800) 2.800(3.080)<br />

Larghezza (2) mm 1.680(1.800)<br />

Altez. sponde mm 400<br />

Altez. soglia carico mm 800<br />

Masse<br />

Tara kg da 1.205 a 1.500<br />

Portata kg da 915 a 1.395<br />

Peso totale a terra kg da 2.120 a 2.800<br />

(1)<br />

Gpl = 75 kW e 132 Nm: Cng = 68 kW e (2) Tra parentesi i dati relativi alle versioni<br />

con ruote gemellate. (3) Taglia 4.545 mm monotraccia non disponibile con ribaltabile.<br />

poi a gas, con potenze e coppie lievemente ridotte (cfr. tab.).<br />

Per tutti, di serie, portacellulare con Usb, vetri e servosterzo<br />

elettrici, antiarretramento, telecomando apriporte, airbag<br />

autista, Abs, Asr, Ebd ed Esp.<br />

Semoventi modulari Cometto<br />

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Una combinazione di semoventi del costruttore<br />

italiano per movimentare 438 tonnellate. Missione,<br />

il trasporto e il varo di una trave in Germania<br />

di Giovanni Gaslini<br />

La tecnologia ‘made in Italy’ si fa conoscere e apprezzare<br />

nel mondo. è il caso dei semoventi modulari<br />

elettronici per trasporti eccezionali MSPE di<br />

Cometto (brand controllato dal gruppo Faymonville), utilizzati<br />

per il trasferimento di un carro di varo su un viadotto<br />

dell’alta velocità tedesca (Ice) lungo la linea<br />

Stoccarda-Ulm. Sul ponte, alto 85 metri e lungo 485 metri,<br />

transiteranno dal prossimo anno i treni Ice a una velocità<br />

massima di 250 chilometri l’ora. Di fatto, i convogli<br />

ferroviari impiegheranno meno di sette secondi per<br />

percorrere l’intero viadotto.<br />

[108] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [109]


Truck&Allestimenti<br />

Semoventi modulari Cometto<br />

I COMETTO IN NUMERI<br />

Marca e modello<br />

MSPE 48T<br />

Moduli<br />

2 unità a 4 assi + 2 a 6 assi<br />

Tara modulo a 4 linee d’assi<br />

17,3 t<br />

Peso totale a terra<br />

192 t<br />

Interassi<br />

1.400 mm<br />

Tara modulo a 6 linee d’assi<br />

25,2 t<br />

Peso totale a terra<br />

288 t<br />

Interassi<br />

1.400 mm<br />

Pototenza power pack unit<br />

202 kW<br />

Peso power pack unit<br />

6,4 t<br />

Gommatura 355/65 – 15<br />

Al centro, il convoglio con il carro di varo<br />

in lento trasferimento sul viadotto ferroviario<br />

in direzione di Stoccarda. Sono stati utilizzati moduli<br />

semoventi Cometto con quattro e sei linee d’assi.<br />

In grande, due foto<br />

panoramiche dei<br />

lavori sulla linea<br />

dell’alta velocità<br />

Stoccarda- Ulm.<br />

Sotto, un dettaglio<br />

del sistema<br />

di sospensioni<br />

idrauliche dei<br />

Cometto MSPE 48T.<br />

Lo studio di fattibilità del trasporto eccezionale ha preso<br />

in considerazione anche le sollecitazioni generate dal<br />

vento trasversale che soffia nella vallata.<br />

Tre ipotesi di lavoro<br />

Sono state ipotizzate correnti d’aria di 36 e 72 chilometri<br />

l’ora, oltre a raffiche di 100 chilometri l’ora in caso di<br />

condizioni meteo particolarmente avverse (temporali).<br />

Il carro di varo è stato trasportato utilizzando una combinazione<br />

costituita da due unità Cometto a quattro linee<br />

d’assi e da un modulo MSPE a sei linee d’assi, distanziati<br />

fra loro di 58 metri. Lo studio di fattibilità<br />

prevedeva anche un’inclinazione massima laterale del<br />

convoglio del 4,58 % in caso di raffiche di vento trasversali<br />

di 72 chilometri l’ora.<br />

La combinazione è avanzata di 485 metri in direzione<br />

Stoccarda, mantenendo un’inclinazione massima<br />

dell’1,5%, ben a di sotto della soglia critica calcolata dai<br />

tecnici. I due power pack da 202 kW dei semoventi hanno<br />

permesso di tenere una velocità d’avanzamento di<br />

0,5 chilometri l’ora durante tutto il tragitto. Al termine dell’operazione<br />

il carro di varo è stato depositato su due vie<br />

di corsa trasversali, realizzate dall’impresa responsabile<br />

della costruzione, la Arge Max Bogl.<br />

In alto, il responsabile della società di trasporto<br />

Wiesbauer, incaricata dei lavori di trasferimento del carro<br />

di varo con uno dei moduli semoventi.<br />

[110] <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />

<strong>Costruzioni</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> [111]


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