23.04.2021 Views

Flotte&finanza n.58 marzo 2021

Mobilità connessa La via italiana disegnata da OCTO - Ambrosetti Car list mix Flotte alla prova delle nuove alimentazioni Twingo Electric Compattissima ed ecologica

Mobilità connessa

La via italiana disegnata da OCTO - Ambrosetti

Car list mix

Flotte alla prova delle nuove alimentazioni

Twingo Electric

Compattissima ed ecologica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Casa Editrice la fiaccola srl Numero 58<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

CONOSCI<br />

TE STESSO<br />

Alla scoperta del fleet manager;<br />

Primo sondaggio<br />

GR Advisory-AIAGA-Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Mobilità connessa<br />

La via italiana disegnata<br />

da OCTO - Ambrosetti<br />

Car list mix<br />

Flotte alla prova delle<br />

nuove alimentazioni<br />

Twingo Electric<br />

Compattissima<br />

ed ecologica<br />

ISSN 2037-5719<br />

0 0 0 5 8 ><br />

9<br />

772037 571907


OCTO PurePlace Car,<br />

sanifica la tua automobile.<br />

Il dispositivo di OCTO per viaggiare in sicurezza.<br />

Una corsa in taxi, un tragitto in Car Sharing, l’utilizzo di una vettura della flotta<br />

aziendale o un viaggio sulla tua auto privata. In ogni situazione potrai contare<br />

su un ambiente sanificato grazie a OCTO PurePlace Car, attivo contro virus,<br />

batteri e composti organici volatili, sia nell’aria sia sulle superfici. Agisce in modo<br />

semplice, efficace e sicuro per i passeggeri e per tutti i materiali interni al veicolo.<br />

Prima di iniziare il viaggio e durante tutto lo spostamento OCTO PurePlace Car<br />

si attiva automaticamente, per viaggiare sempre in sicurezza.<br />

Per maggiori informazioni visita pureplace.octotelematics.com<br />

Diamo forma insieme<br />

al futuro della mobilità<br />

Il noleggio al servizio<br />

del tuo business<br />

Dai una marcia in più al tuo business grazie a soluzioni uniche<br />

ed innovative. Alphabet contribuisce al successo della tua<br />

azienda con soluzioni di mobilità per lunghi e brevi periodi,<br />

flessibili, sostenibili e pensate su misura, in grado di rispondere<br />

alle tue esigenze e di ottimizzare il tuo budget. Ti supportiamo<br />

nell'elettrificazione della flotta, nell'introduzione del CarSharing<br />

aziendale, nell'adozione di strumenti che facilitano la gestione<br />

della mobilità dei tuoi collaboratori.<br />

SMART MOBILITY INSURANCE TELEMATICS SMART ANALYTICS DIGITAL JOURNEY<br />

octotelematics.com<br />

Insieme facciamo strada alla tua azienda per proiettarla nel futuro.<br />

Contattaci oggi www.alphabet.com/it


10<br />

14<br />

Flotte&<strong>finanza</strong><br />

SOMMARIO<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - numero 58 anno 15<br />

10 La via italiana alla mobilità connessa<br />

14 Identikit del fleet manager<br />

20 Le car list aprono alle nuove alimentazioni<br />

24 I piani di Arval svelati dal direttore generale<br />

26 Con WEBFLEET Video più sicuri a bordo<br />

28 Il Metodo SIPLI: Monitora, Misura, Migliora!<br />

30 La mobilità circolare secondo SIFÀ<br />

32 Program, suo il bando di gara di Autostrade<br />

33 Audi, ecco il sistema di ricarica anti black-out<br />

34 LeasePlan corre veloce, anzi, Ultra Fast<br />

36 Twingo Electric, compattissima ed ecologica<br />

38 Ford verso emissioni zero con eTransit<br />

40 Sandero, il best seller Dacia evolve in crossover<br />

42 Da Vodafone una nuova idea di fleet management<br />

TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

Spasmodica, maniacale attenzione verso la comunicazione su Facebook&C.<br />

Ma è veramente questo il futuro, o è un brutto fenomeno di intossicazione culturale,<br />

che poco ha a che vedere con la corretta informazione? Giornalisti o influencer?<br />

Lo ammetto, sono un dinosauro. Destinato all’estinzione Perché non crediamo affatto che ‘la gente’ agogni la comunicazione<br />

social, oppure che legga soltanto quello che appare<br />

a causa di un meteorite. Questo meteorite, che non<br />

viene dal pianeta Krypton, dovrebbe definitivamente sul telefonino, magari con quelle insopportabili faccine.<br />

rendere obsoleti tutti i media sinora utilizzati, a partire dalla Quello è divertimento, svago, risata, clownesca inventiva.<br />

carta stampata. Mi consola il fatto che i dinosauri si sono sì Non informazione.<br />

estinti, ma ci hanno messo qualche milione di anni. Quindi, Mi dicono: “Flotte&<strong>finanza</strong> deve essere su Linkedin”. Ma<br />

ho un po’ di margine, e ne approfitto.<br />

Linkedin è una rete di persone, non di riviste o aziende, rispondo<br />

io. “Poco importa, ci devi essere”. E allora mi imbo-<br />

Un po’ di margine per continuare ad avere rispetto per l’intelligenza<br />

del nostro lettore, e non immaginarlo come un bovino<br />

che segue la mandria senza neanche sapere bene dove Vabbuò, facciamo rete, qualsiasi cosa significhi.<br />

vinisco, ed eccola, la nostra pagina su Linkedin: “Fa rete”.<br />

è diretta. Animati da questo spirito, continueremo a fare ‘informazione’<br />

nel senso tradizionale del termine e, come tro-<br />

Io, tanto per non sbagliare, chiedo perdono alle persone in-<br />

Boh.<br />

gloditi, useremo Facebook, Linkedin, Instagram e via discorrendo<br />

come degli strumenti - mai dei media - utili per dialogare Flotte&<strong>finanza</strong> è e rimane una rivista da assaporare, presente<br />

telligenti e poco inclini al panico mediatico.<br />

con il lettore, con l’inserzionista, lo stakeholder di settore, e attiva anche sul web, con il suo sito, che è anche gustoso.<br />

lungi dallo spacciarci per influencer. Nulla di più.<br />

I social fatico a mandarli giù. Linkedin compreso.<br />

Perché?<br />

E voi?<br />

Lo stato social<br />

36<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

RUBRICHE<br />

6 Il Pensatore<br />

8 Quote Rosa<br />

SEGUICI SU<br />

https://www.facebook.com/rivistaflotte<strong>finanza</strong><br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi<br />

gguzzardi@fiaccola.it<br />

flotte<strong>finanza</strong>@fiaccola.it<br />

Coordinamento editoriale<br />

Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it<br />

Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it<br />

Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it<br />

Foto<br />

Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next<br />

Collaboratori<br />

Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Eliana<br />

Puccio, Giorgia Rocca, Monica Schiller<br />

Amministrazione<br />

Francesca Lotti - flotti@fiaccola.it<br />

Margherita Russo - amministrazione@fiaccola.it<br />

Abbonamenti<br />

Mariana Serci - abbonamenti@fiaccola.it<br />

Marketing e pubblicità (responsabile estero)<br />

Sabrina Levada - slevada@fiaccola.it<br />

Traffico e pubblicità<br />

Laura Croci - marketing@fiaccola.it<br />

Direzione, amministrazione, pubblicità<br />

Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.<br />

20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37<br />

Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

www.fiaccola.com<br />

Agenti<br />

Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto<br />

Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto<br />

Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572<br />

info@ottoadv.it<br />

Trimestrale - LO-NO/00516/02.<strong>2021</strong>CONV<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 786<br />

del 22/12/2006 - ROC 32150<br />

Prezzi di vendita Italia Estero<br />

Copia singola ............................€ 10,00........€ 20,00<br />

Abbonamento annuo..................€ 60,00......€ 150,00<br />

Grafica<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Tep Srl<br />

Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />

firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e<br />

perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />

di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su<br />

questa rivista sia in forma scritta che su supporti<br />

magnetici, digitali, ecc.<br />

Foro competente Milano<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />

esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni e<br />

non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento<br />

UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />

ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />

Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

ISSN 2039 - 571X<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 15132<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 5


IL PENSATORE<br />

IL PENSATORE<br />

PROVE TECNICHE DI CONNETTIVITÀ<br />

Giuseppe Opilio<br />

Trasporti e telecomunicazioni destinati a fondersi sulla via<br />

italiana alla mobilità connessa. L’uomo delle TLC dell’alleanza<br />

tra OCTO e The European House - Ambrosetti ci spiega come<br />

a cura di Roberta Carati<br />

La metà del Comitato Scientifico<br />

costituito a supporto dell’alleanza<br />

strategica tra OCTO Telematics e<br />

The European House - Ambrosetti ha il<br />

volto di Giuseppe Roberto Opilio (l’altra<br />

metà la incontreremo a pagina 10,<br />

insieme agli attori protagonisti del film<br />

che avrà come tagline ‘La via italiana<br />

alla mobilità connessa’). Viene dal<br />

mondo delle telecomunicazioni, Opilio, e<br />

sa dove si trova il punto di fusione con<br />

quello dei trasporti.<br />

F&F In Italia i tavoli tecnici<br />

raramente sono andati oltre la<br />

mera costituzione. Che cosa le fa<br />

pensare che questo neonato sulla<br />

mobilità connessa produrrà dei<br />

risultati?<br />

››‰ Abbiamo fatto un primo incontro<br />

con l’obiettivo di conoscerci, io e<br />

Franco Fenoglio, perché abbiamo<br />

expertise molto differenti: lui nel<br />

settore dei trasporti, io in quello delle<br />

telecomunicazioni.<br />

La scelta di The European House -<br />

Ambrosetti di coinvolgere mondi<br />

diversi è giusta perché il tema della<br />

connected mobility è estremamente<br />

ampio. Trasporti e telecomunicazioni<br />

sono due ecosistemi che tendono a<br />

fondersi, ma con grandi complessità<br />

dovute al fatto che parliamo di due<br />

settori industriali che hanno diversi<br />

interessi, una diversa regolazione,<br />

diverse amministrazioni pubbliche di<br />

riferimento sia in Italia che in Europa…<br />

L’elemento comune è la smart<br />

mobility, in due parole: un mezzo e<br />

una connettività.<br />

Tutte le attività che vengono svolte a<br />

bordo, che vanno dalle più semplici<br />

(invio di dati per motivi assicurativi o<br />

manutentivi) a quelle più complesse<br />

(guida autonoma), hanno come<br />

prerequisito un tema di connettività.<br />

In questo business a nove zeri la<br />

connettività vale meno del 10 per<br />

cento. Ecco perché gli attori coinvolti<br />

stanno cercando di espandersi in altri<br />

ambiti: la sicurezza, l’identity, la<br />

gestione dei dati, l’elaborazione dei<br />

big data, le piattaforme...<br />

F&F Com’è andato il primo<br />

incontro?<br />

››‰ The European House -<br />

Ambrosetti ha presentato un<br />

documento di analisi che pone le<br />

basi del percorso.<br />

Io e Fenoglio abbiamo fatto una<br />

relazione sulla connected mobility<br />

ognuno dal proprio osservatorio,<br />

quindi telecomunicazioni e trasporti.<br />

OCTO ha dato il suo punto di vista di<br />

‘attore privilegiato’, perché molto<br />

prima di altri ha esplorato il tema<br />

della Connected Mobility, si è mosso<br />

nell’area dell’insurance, ha lavorato e<br />

lavora con aziende TLC oltre che con<br />

il mondo automotive, quindi conosce<br />

le problematiche da entrambi i lati.<br />

Dal confronto è emersa l’esigenza di<br />

agire in maniera ecosistemica.<br />

Da qui la necessità dei tavoli di<br />

lavoro, in cui gli importanti<br />

stakeholder presenti hanno potuto<br />

portare il loro punto di vista sulla<br />

vision di sviluppo.<br />

F&F Il Connected Mobility Forum<br />

di settembre saranno gli stati<br />

generali della mobilità connessa?<br />

Come evitare che si risolvano in<br />

una passerella?<br />

››‰ L’evento ha una prima<br />

caratteristica, quella di fissare una<br />

data. Il nostro obiettivo è produrre una<br />

serie di ipotesi - da un lato modelli di<br />

business e dall’altro servizi possibili -<br />

per aiutare l’ecosistema nel suo<br />

complesso ad avviare un percorso<br />

virtuoso. Le idee e le ipotesi stanno<br />

iniziando ad emergere. Noi come<br />

Comitato Scientifico imposteremo<br />

delle linee guida, daremo indicazioni,<br />

valuteremo la fattibilità delle proposte.<br />

F&F Che cosa si immagina?<br />

››‰ Dobbiamo sempre più aspettarci<br />

che sarà possibile utilizzare l’auto e<br />

fare una serie di attività a cui oggi<br />

non siamo abituati.<br />

Ci vorrà almeno una decade per una<br />

diffusione di un certo valore.<br />

L’auto che avrà molteplici<br />

funzionalità diverse mi fa pensare<br />

alla storia del cellulare. Intorno al<br />

2010 ho fatto un viaggio in Oriente,<br />

dove sul fronte delle TLC sono più<br />

avanti di noi, e in Samsung mi<br />

prospettavano l’evoluzione del<br />

cellulare; a un certo punto ho chiesto:<br />

“Ma telefona pure?”. L’evoluzione dei<br />

cellulari è stata possibile solamente<br />

grazie a modelli di business<br />

multistakeholder. Accadrà la stessa<br />

cosa con le auto, solo ci vorrà più<br />

tempo. Esistono milioni di cellulari<br />

che sono ancora 2G, come le<br />

macchine Euro 0 di trent’anni fa.<br />

F&F Cosa che fa sembrare<br />

futuribile l’auto a guida<br />

autonoma...<br />

››‰ Il GSM Forum di Barcellona<br />

pullulava di automobili... Conosco il<br />

mondo delle telecomunicazioni: i loro<br />

ricavi di IoT sono meno dell’1 per<br />

cento del fatturato, i numeri sono<br />

ancora molto ridotti ma con tassi di<br />

crescita che vengono stimati del 40-<br />

50 per cento l’anno.<br />

Tutti gli operatori di questo settore<br />

dovranno buttarsi su questo specifico<br />

segmento.<br />

Gli operatori cinesi, che sono più<br />

avanti, arrivano all’1 e mezzo per<br />

cento. Siamo davvero agli inizi.<br />

F&F Un circolante meno obsoleto<br />

aiuterebbe?<br />

››‰ Andare verso un cambio d’auto<br />

legato all’elettrico certamente<br />

aiuterà. Vanno fatte scelte importanti<br />

per favorire questa transizione.<br />

Il mondo dei trasporti lo conosco<br />

meno, ma ho visto in quello delle<br />

telecomunicazioni il passaggio dal<br />

cavo di rame alla fibra ottica, dal<br />

TACS al GSM… È un percorso avviato.<br />

F&F Si stima che il complesso dei<br />

servizi legati ai veicoli connessi<br />

varrà, a livello mondiale, mille<br />

miliardi di dollari da qui al 2025.<br />

Ci sarà spazio anche per le<br />

piccole eccellenze?<br />

››‰ Assolutamente sì, OCTO lo<br />

dimostra. Chiaramente alcune macro<br />

aree trasversali saranno gestite dai<br />

top player, ma tutti i grandi cercano di<br />

costruire ecosistemi così ampi che<br />

devono stringere partnership con le<br />

piccole aziende.<br />

In un sistema IoT c’è chi produce<br />

l’hardware (i cellulari, le macchine, i<br />

sensori…), chi fornisce la connettività<br />

e chi, come OCTO, le piattaforme, chi<br />

assembla i chipset, chi si occupa di<br />

identity e chi di security...<br />

Sono tanti ‘pezzi’ dentro la catena<br />

del valore e per ognuno ci sono<br />

aziende specializzate. Uno dei<br />

problemi è che è difficile identificare<br />

il leader dell’ecosistema. Io credo che<br />

non ce ne sarà uno in assoluto.<br />

F&F La Smart Mobility oggi in<br />

Italia si riduce a pochi casi<br />

emblematici che interessano per<br />

lo più città capoluogo: Roma,<br />

Milano, Torino... Che cosa<br />

ostacola il suo sviluppo<br />

anche in periferia?<br />

››‰ Quelle che ha citato<br />

sono prove di smart<br />

connettivity nel mondo<br />

urbano. Il problema delle<br />

smart cities, di cui la smart<br />

connettivity è una parte, è che<br />

non c’è un business model, non si<br />

trova, per dirla un po’ brutalmente, chi<br />

paga.<br />

In Italia si parla da anni di 5G,<br />

tecnologia abilitante alla guida<br />

autonoma, ma siamo lontani da uno<br />

sviluppo massivo. Perché non si<br />

capisce chi paga.<br />

Se non c’è un contributo importante<br />

da un punto di vista progettuale e di<br />

investimenti da parte dello Stato, non<br />

si va lontano.<br />

Noi parliamo di un pezzetto di<br />

connected mobility, quello legato alla<br />

smart city, alla gestione del traffico,<br />

dei parcheggi…<br />

Ma Connected Mobility è tantissimo<br />

altro, Connected Insurance per<br />

esempio, che ha già un campo di<br />

applicazione perché c’è chi è<br />

disposto a pagare: il consumatore<br />

che sottoscrive polizze abbinate a<br />

dispositivi IoT. Sono piccoli numeri<br />

su livelli ampi di popolazione, ma<br />

piccoli numeri destinati a crescere.<br />

6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7


QUOTE<br />

ROSA<br />

ACQUISTARE UN’AUTO<br />

Dritte alla meta<br />

Sono soprattutto gli uomini a rivolgersi al web per<br />

cercare la loro prossima auto. Le donne hanno familiarità<br />

con lo strumento ma preferiscono essere ben informate<br />

di Tiziana Altieri<br />

Sono soprattutto gli uomini a<br />

cercare online la prossima auto<br />

da acquistare o noleggiare.<br />

Lo rivela l’Osservatorio di DriveK. Ben<br />

l’83 per cento delle richieste<br />

analizzate nel corso del 2020 (circa<br />

20mila) proveniva dal popolo<br />

maschile, mentre il gentil sesso si è<br />

fermato a un 17 per cento. Vogliamo<br />

chiederci perché? Non è certo un<br />

problema di dimestichezza con il web:<br />

noi donne da anni online facciamo la<br />

spesa ma anche lo shopping.<br />

Presente Mytheresa o Luisaviaroma?<br />

Quasi la totalità dei brand, del lusso e<br />

low cost, ha un canale di e-commerce<br />

e noi siamo in grado di utilizzarlo al<br />

meglio scegliendo perfettamente<br />

taglie, colori, etc… Per noi le etichette<br />

e i resi non hanno segreti. Nel mondo<br />

virtuale, se ci impegniamo un po’,<br />

possiamo recuperare anche ciò che<br />

sembra definitivamente esaurito. Il<br />

fatto è che quando si tratta di<br />

abbigliamento e accessori sappiamo<br />

esattamente che cosa vogliamo.<br />

Nel caso delle auto, se ci mancano le<br />

conoscenze necessarie per andare a<br />

colpo sicuro (capacità del bagagliaio<br />

e autonomia, fondamentali visto<br />

quello che carichiamo a bordo e la<br />

mancanza di tempo - e voglia - per un<br />

pit stop al distributore), preferiamo<br />

recarci in concessionaria dove tutto ci<br />

verrà spiegato dettagliatamente da un<br />

professionista. Insomma, vogliamo<br />

che un esperto ci<br />

chiarisca le idee.<br />

L’auto per noi non<br />

è solo un acquisto<br />

emozionale, ma<br />

anche razionale.<br />

Il venditore,<br />

durante il faccia<br />

a faccia in<br />

concessionaria,<br />

può rivelare<br />

informazioni<br />

preziose. Perché<br />

rinunciarvi?<br />

Chi lo sa<br />

È questa la grande<br />

differenza con l’altro sesso.<br />

Gli uomini viaggiano nel web non<br />

conoscendo la meta, con lo stesso<br />

sguardo perso che si nota nei loro<br />

volti all’Ikea tra librerie Billy e<br />

candeline profumate. Cercano ma non<br />

sanno cosa. Perché non pensate<br />

certo che siano tutti preparati in<br />

materia. Una recente indagine di Aretè<br />

ha messo in luce che il 39 per cento<br />

degli italiani ritiene che tutti i modelli<br />

ibridi (mild e plug-in) siano a<br />

emissioni zero e più di 1 su 4 pensa<br />

che ogni vettura elettrificata abbia<br />

bisogno della spina per ricaricarsi.<br />

Insomma, ci sono ampi margini di<br />

miglioramento.<br />

Basterebbe non avere l’arroganza dei<br />

primi della classe (senza esserlo) ma<br />

piuttosto la volontà di confrontarsi<br />

con chi ne sa decisamente di più.<br />

Tra i due sessi c’è anche una notevole<br />

differenza nel budget medio destinato<br />

all’acquisto della quattro ruote, che<br />

nel 2020 ha toccato i 23.400 euro,<br />

1.900 euro in più rispetto al 2019.<br />

Le donne sarebbero disposte a<br />

spendere, infatti, solo meno di 20.000<br />

euro. Questione di priorità. Avete visto<br />

che meraviglia la collezione Spring-<br />

Summer <strong>2021</strong> di Chanel?<br />

8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


ALLEANZE<br />

ALLEANZE<br />

ci affiancano nella stesura delle analisi e diffusione<br />

dei primi risultati all’interno della comunità<br />

industriale di riferimento. Tutti questi<br />

fattori contribuiscono a dare al progetto un<br />

forte attaccamento ai reali bisogni dell’ecosistema<br />

della mobilità.<br />

Valerio De Molli,<br />

Managing Partner<br />

e CEO di The<br />

European House -<br />

Ambrosetti e,<br />

a destra, Nicola<br />

Veratelli, CEO<br />

OCTO Group.<br />

di Roberta<br />

Carati<br />

SMART MOBILITY<br />

Dialoghi sul futuro<br />

La definizione di una via italiana verso la mobilità connessa passa<br />

per l’alleanza tra OCTO Telematics e The European House - Ambrosetti.<br />

I primi risultati saranno presentati al Connected Mobility Forum<br />

Se non loro chi? Da una parte OCTO Telematics, società<br />

che per vent’anni si è nutrita di dati diventando<br />

leader mondiale nei servizi telematici e nelle soluzioni<br />

avanzate di analisi dei dati per il settore assicurativo; dall’altra<br />

The European House - Ambrosetti, gruppo professionale<br />

specializzato nel supportare le aziende a rinsaldare<br />

la propria competitività sul mercato e primo Think Tank in<br />

Italia secondo il ‘Global Go To Think Tanks Report’ <strong>2021</strong><br />

dell’Università della Pennsylvania .<br />

Insieme, hanno dato vita a un’alleanza strategica con l’obiettivo<br />

di tratteggiare la via italiana alla mobilità connessa. “I<br />

dati sono la linfa vitale dello sviluppo economico”, ha dichiarato<br />

Nicola Veratelli, CEO OCTO Group, “e uno degli<br />

aspetti più interessanti della data economy è proprio quello<br />

della mobilità. Le tecnologie IoT disegneranno sempre più<br />

il presente e il futuro delle vetture connesse e una nuova<br />

partita vedrà produttori di hardware e software giocare nel<br />

segno delle alleanze e delle partnership per contribuire a<br />

trasformare le nostre città in Smart City. In questo contesto<br />

di straordinario cambiamento OCTO Telematics si propone<br />

di indagare l’evoluzione degli ecosistemi del valore legati<br />

alla mobilità connessa e identificare le priorità̀ di azione<br />

per i player chiave. Grazie alla consolidata esperienza nell’affiancare<br />

grandi aziende in progetti strategici ad alto impatto<br />

per il sistema Paese, The European House -<br />

Ambrosetti non poteva che essere il partner ideale”.<br />

“Insieme a OCTO”, ha aggiunto Valerio De Molli, Managing<br />

Partner e CEO di The European House - Ambrosetti, “intendiamo<br />

investigare e far conoscere i vantaggi che possono<br />

derivare dall’adozione di nuove forme di mobilità abilitate<br />

dalla connettività, al fine di promuovere scelte<br />

coraggiose in ambito istituzionale”.<br />

F&F I tavoli tecnici in Italia non si contano, ma non<br />

sempre si traducono in azioni concrete...<br />

››‰ Nicola Veratelli - L’ambizione è di contribuire alla definizione<br />

di una via italiana alla mobilità connessa in un<br />

Paese dove i temi legati alla sostenibilità stanno assumendo<br />

un’importanza crescente. Il Comitato interministeriale<br />

per la transizione ecologica costituito dal nuovo Governo<br />

evidenzia la necessità di una regia complessiva delle dinamiche<br />

legate al macro-tema della sostenibilità all’interno<br />

delle quali la mobilità connessa giocherà un ruolo di primo<br />

piano. Il nostro tavolo tecnico potrà dare un contributo concreto<br />

in merito soprattutto alla gestione e all’utilizzo dei<br />

dati in maniera funzionale a sviluppare l’ecosistema della<br />

mobilità connessa.<br />

››‰ Valerio De Molli - Ci è chiaro che lo sviluppo della<br />

mobilità connessa in Italia passa dalla configurazione di<br />

nuovi ecosistemi; una nuova forma di organizzazione in<br />

forte contrapposizione con le strutture verticali tipiche del<br />

mondo automotive, ma funzionali a rendere sostenibili<br />

nuovi modelli di business in cui si possa creare valore per<br />

consumatori e cittadini attraverso i dati. Nel segno della<br />

concretezza abbiamo stabilito una serie di step sequenziali<br />

e coinvolto diverse aziende in un processo di networking.<br />

Inoltre, voglio segnalare l’importante lavoro dei due advisor<br />

scientifici, Franco Fenoglio e Giuseppe Roberto Opilio, che<br />

F&F Dieci milioni di polizze, un quarto<br />

del totale, basate su servizi telematici<br />

rendono necessario interfacciarsi con<br />

il mondo assicurativo?<br />

››‰ Veratelli - L’industria assicurativa non può non essere<br />

coinvolta sugli sviluppi delle nuove forme di mobilità, dove<br />

il fattore ‘utilizzo’ ha una rilevanza nettamente superiore<br />

rispetto al profilo della ‘proprietà’ o del possesso del veicolo.<br />

Tra il 2019 e il 2020 il settore ha affrontato trasformazioni<br />

importanti guidate principalmente dalla disruption tecnologica,<br />

oltre che da cambiamenti nel quadro macroeconomico,<br />

dalla evoluzione dello scenario geopolitico, dalle<br />

complessità generate dalla pandemia, spesso imprevedibili.<br />

In questo contesto, l’avvio di progetti di insurtech continua<br />

a essere una delle priorità strategiche con l’obiettivo, da<br />

un lato, di restare competitivi e, dall’altro, di prevenire i rischi<br />

emergenti oltre che di soddisfare sempre meglio le esigenze<br />

della collettivitàin termini di domanda di prevenzione,<br />

sicurezza anche informatica, copertura dei rischi a tutto<br />

tondo e in particolar modo di quelli nuovi.<br />

La raccolta, elaborazione e protezione dei dati sia nel senso<br />

della riservatezza che della protezione da eventuali attacchi<br />

informatici e usi distorti con finalitàdiverse rispetto all’offerta<br />

di prodotti/servizi e protezione dai rischi è̀uno snodo centrale<br />

dell'innovazione nel settore assicurativo. Migliore selezione,<br />

scelta, aggregazione, elaborazione e gestione dei<br />

dati contribuisce a una proposta più aderente alle concrete<br />

esigenze del singolo utente, e favorisce la riduzione dei<br />

rischi per poter così disporre di modelli di business più<br />

vicini alle esigenze dei clienti e non solo di quelli digitali.<br />

Ai fini di una completa definizione dell’ecosistema della<br />

mobilità connessa, emerge chiara quindi non solo la necessità<br />

di un’interlocuzione con il mondo assicurativo ma<br />

quella di una partecipazione attiva al cambiamento, perché<br />

si tratta di un cambiamento che è anche un importante<br />

salto di qualità rispetto alla tradizionale funzione dell’assicurazione<br />

come prudenziale strumento di rimborso a<br />

posteriori dei danni conseguenti al verificarsi dell’incidente,<br />

o di altro evento, coperto dall’assicurazione stessa.<br />

››‰ De Molli - Il numero di consumatori che sceglieranno<br />

‘polizze evolute’, ossia basate su sistemi telematici, è previsto<br />

crescere nei prossimi 4 anni superando i 25 milioni<br />

10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11


ALLEANZE<br />

ALLEANZE<br />

(pari a un tasso di penetrazione del 55,3% al 2025); inoltre<br />

stanno cambiando le modalità di accesso ai veicoli da<br />

parte dei privati, aumenta il ricorso a soluzioni di noleggio<br />

(+47,6%, 2019 vs 2015) e di leasing (+60,0%, 2019 vs 2015).<br />

Queste tendenze richiedono un ripensamento del modello<br />

assicurativo; la necessità di dialogare con il mondo assicurativo<br />

è evidente e imprescindibile al fine del successo<br />

del progetto ‘Connected Mobility’.<br />

F&F Il Connected Mobility Forum di settembre saranno<br />

gli stati generali della mobilità connessa?<br />

››‰ Veratelli - Sarà soprattutto un momento di confronto<br />

e un’occasione per fotografare lo stato dell’arte della mobilità<br />

connessa, ma anche un punto di partenza da cui avviare<br />

modalità concrete di messa in atto del cambiamento.<br />

››‰ De Molli - L’evento sarà solo la punta di un iceberg<br />

che servirà per diffondere con la massima efficacia possibile<br />

i risultati delle analisi e le raccomandazioni che elaboreremo<br />

nell’ambito del percorso che stiamo facendo<br />

con l’ecosistema. Prevediamo di dare spazio sia a interventi<br />

di attori chiave della mobilità sia ai destinatari delle proposte<br />

che saranno delineate, policy makers in primis.<br />

F&F Si stima che il settore varrà mille miliardi di dollari<br />

da qui al 2025. Lo fagociteranno i grandi player?<br />

››‰ Veratelli - Il numero di attori che hanno deciso di investirvi<br />

è destinato a crescere. Nuovi player saranno le società<br />

di telematica, di gestione dei dati, di sviluppo di software.<br />

OCTO è stato un precursore della telematica, la prima<br />

azienda a comprenderne le potenzialità e a trasformarla<br />

in un business importante. Oggi, a vent’anni dalla fondazione,<br />

affrontiamo un mercato maturo con una esperienza<br />

e un know-how che non ha eguali sul mercato. Più che da<br />

grandi player il settore è destinato a essere dominato da<br />

player capaci di pensare in grande. La chiave rimane sempre<br />

nella capacità di innovare, spingersi oltre la propria<br />

comfort zone e inventare nuove possibilità e nuovi mercati.<br />

OCTO da sempre fa esattamente questo. La rivoluzione<br />

della mobilità connessa è solo agli inizi.<br />

››‰ De Molli - Raramente i big tech attuano strategie di<br />

innovazione in-house; il loro approccio, votato all’Open<br />

Innovation, li porta a coltivare ecosistemi molto ampi di<br />

aziende innovative. Non si tratterà quindi di un’innovazione<br />

portata avanti da singoli player (per grandi che siano), ma<br />

ci sarà piuttosto bisogno di un’evoluzione a livello di ecosistema.<br />

In questo senso OCTO, che grazie alla sua visione<br />

ha saputo imporsi a livello internazionale, ha la possibilità<br />

di agire in anticipo sui tempi posizionandosi come un attore<br />

aggregatore di altre realtà sul mercato, funzionali a coprire<br />

tutti i diversi ambiti della mobilità connessa.<br />

F&F Come dare concretezza al concetto di Smart<br />

Mobility quando i veicoli a guida autonoma (livello<br />

3) sono oggi poche migliaia?<br />

››‰ Veratelli - I veicoli a guida autonoma non esauriscono<br />

il concetto di Smart Mobility. Car sharing, trasporti inter-<br />

connessi, servizi on-demand, semafori intelligenti, realtà<br />

aumentata, intelligenza artificiale, power grids, veicoli a<br />

guida autonoma sono solo alcuni degli elementi che compongono<br />

un ecosistema complesso, in rapida crescita e<br />

in costante cambiamento. La tecnologia offre scenari<br />

infiniti di innovazione che possono contribuire al conseguimento<br />

di quella che in OCTO chiamiamo Vision Zero:<br />

zero incidenti, zero traffico, zero inquinamento.<br />

››‰ De Molli - La guida autonoma è tra i più importanti<br />

driver di sviluppo dell’industry automotive e sarà uno dei<br />

principali ambiti di competizione tra le diverse case auto.<br />

Sarà anche, assieme alla connettività, il reale abilitatore<br />

dei modelli di business e operativi sottostanti la mobilityas-a-service<br />

che riteniamo sarà il modello preferibile a cui<br />

tendere. Secondo The European House - Ambrosetti, i veicoli<br />

elettrici supereranno quota 5,9 milioni nel 2030; nello<br />

stesso anno, le vendite di veicoli a guida autonoma (L3 o<br />

superiore) supereranno quota 18 milioni all’anno, una crescita<br />

di oltre 90 volte rispetto alle vendite registrate del<br />

2020. Per favorire la diffusione dei veicoli elettrici e autonomi<br />

saranno fondamentali investimenti per adeguare le infrastrutture,<br />

sia urbane sia extraurbane.<br />

F&F Mirate a un’interlocuzione con il Governo?<br />

››‰ Veratelli - Il Forum nasce anche per individuare alcune<br />

linee di sviluppo economico del Paese andando a indagare<br />

le potenzialità di un mercato le cui caratteristiche potranno<br />

contribuire al cambiamento, sia in termini di rinvigorimento<br />

del PIL e del fatturato delle imprese, che di occupazione e<br />

di crescita attraverso il digitale.<br />

››‰ De Molli - In questo momento abbiamo ritenuto più<br />

opportuno dialogare con gli attori più vicini al cambiamento<br />

dei modelli di mobilità: ossia, nel caso del pubblico, gli Enti<br />

comunali e i gestori delle infrastrutture. Questo ci permetterà<br />

di impostare un progetto in cui le esigenze dei cittadini<br />

siano al centro e favorire un processo bottom-up che successivamente<br />

coinvolgerà le Istituzioni in senso lato.<br />

F&F I vostri obiettivi a breve-medio termine?<br />

››‰ Veratelli - L’obiettivo della partnership è porre le basi<br />

di un dibattito che acceleri la concretizzazione delle potenzialità<br />

della mobilità connessa e il raggiungimento di<br />

tappe importanti per lo sviluppo del Paese - e non solo -<br />

quali la totale sicurezza delle infrastrutture di mobilità e<br />

quegli obiettivi di sostenibilità ambientale per i quali una<br />

data non troppo lontana - il 2030 - è già stata fissata.<br />

››‰ De Molli - Definire una roadmap, che comprenda sia<br />

quick win realizzabili nel breve termine, sia obiettivi più strategici<br />

di medio periodo che potranno aiutare gli attori dell’ecosistema<br />

della mobilità a evolvere verso la ‘mobilità<br />

smart’ di veicoli e servizi sempre più connessi.<br />

E poi realizzare un’attività qualificata di orientamento basata<br />

sulla produzione di contenuti distintivi in tema di impatti<br />

della tecnologia e della Digital Transformation nella transizione<br />

dell’assetto competitivo del comparto della ‘mobilità<br />

smart’ verso i nuovi modelli emergenti.<br />

L’uovo e la gallina<br />

Fuor di metafora: “Non possiamo attendere che la tecnologia sia all’apice del suo<br />

sviluppo per investire sul fronte delle infrastrutture”. Parola di Franco Fenoglio<br />

Premessa: un decennio per l’automotive<br />

significa domani. Ecco perché<br />

“per sviluppare un piano di mobilità<br />

connessa bisogna ragionare nel medio-lungo<br />

periodo”. Franco Fenoglio, che con Giuseppe<br />

Roberto Opilio (v. pagina 6) rappresenta il<br />

Comitato Scientifico, ritiene che “il successo<br />

di questo piano strategico dipenderà in gran<br />

parte da quanto riusciremo a coinvolgere tutti<br />

gli attori che operano nell’ambito della mobilità:<br />

è di fondamentale importanza infatti<br />

che si creino nuove alleanze all’interno di un<br />

vero e proprio ecosistema, e che nascano<br />

nuove partnership tra i diversi settori, sia pubblici<br />

che privati.<br />

F&F C’è tempo fino al 17<br />

settembre...<br />

››‰ Il Connected Mobility Forum<br />

sarà il momento della presentazione<br />

della strategia italiana sulla<br />

mobilità connessa, non un punto<br />

di arrivo bensì di partenza.<br />

Da quel momento in poi si dovrà<br />

passare dalla teoria alla pratica, dando vita<br />

a un piano d’azione concreto.<br />

F&F Esiste già una via italiana alla<br />

connected mobility?<br />

››‰ I ministeri per l’Innovazione tecnologica<br />

e la Digitalizzazione e quello delle<br />

Infrastrutture e dei Trasporti hanno siglato<br />

nel 2020 un protocollo d’intesa per lo sviluppo<br />

della mobilità innovativa attraverso la ricerca<br />

e la sperimentazione di veicoli a guida autonoma<br />

e connessa. È difficile però pensare<br />

alla mobilità connessa quando,<br />

sia nel settore delle vetture che<br />

in quello dei veicoli industriali e<br />

del trasporto pubblico, ci troviamo<br />

a fare i conti con il parco circolante<br />

più vecchio d’Europa.<br />

Per non parlare delle infrastrutture, un prerequisito<br />

fondamentale per poter anche solo<br />

sperare di sviluppare una mobilità connessa:<br />

in Italia abbiamo 130 miliardi di euro già approvati<br />

dall’Unione Europea per la logistica e<br />

le infrastrutture e non ancora investiti. Occorre<br />

fare sistema e coinvolgere tutti gli attori che<br />

hanno la possibilità di contribuire allo sviluppo<br />

della mobilità nel nostro Paese, dalle<br />

Istituzioni al mondo accademico, dai decisori<br />

politici alle aziende, ai media. Dobbiamo agire<br />

al più presto, ogni ritardo sarebbe letale.<br />

F&F Non mi sembra ottimista...<br />

››‰ La mobilità connessa richiede uno sviluppo<br />

progettuale di lungo termine: il settore<br />

deve poter contare su una politica in grado<br />

di supportarlo economicamente, garantendone<br />

la crescita dal punto di vista della sostenibilità<br />

e della sicurezza. In Italia, purtroppo,<br />

viviamo con un costante senso di incertezza<br />

a livello politico, cambiano spesso gli interlocutori<br />

istituzionali e questo non fa altro che<br />

creare un generale senso di sfiducia in chi<br />

avrebbe la volontà di investire nel nostro<br />

Paese. In questo senso, OCTO Telematics<br />

può davvero fare la differenza e ricoprire un<br />

ruolo di catalizzatore.<br />

F&F I veicoli a guida autonoma<br />

(livello 3) sono qualche migliaio<br />

e per arrivare a numeri consistenti<br />

dovrà passare almeno un<br />

decennio. La Smart Mobility<br />

è di là da venire?<br />

››‰ Dobbiamo ragionare nel medio-lungo<br />

periodo, considerando però che un decennio<br />

per il settore automotive significa domani.<br />

Occorre investire oggi nelle infrastrutture per<br />

poter accogliere i veicoli a guida autonoma<br />

di livello 3 o superiore che debutteranno nei<br />

prossimi anni. Si stima che la vendita annua<br />

nel mondo passerà da poco più di 50.000 a<br />

oltre 18 milioni, rivoluzionando il concetto di<br />

mobilità e la funzione d’uso stessa dell’automobile.<br />

È la storia dell’uovo e della gallina:<br />

non possiamo attendere che la tecnologia<br />

sia all’apice del suo sviluppo per potenziare<br />

le infrastrutture. Sarebbe troppo tardi e rischieremmo<br />

di perdere competitività in un<br />

contesto europeo che, sul fronte della mobilità<br />

connessa, della guida autonoma e dell’elettrificazione,<br />

sta investendo in maniera<br />

importante.<br />

12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 13


COVER<br />

Esclusivo<br />

Primo sondaggio<br />

a cura di<br />

GR ADVISORY<br />

e AIAGA<br />

COVER<br />

FLEET MANAGER<br />

APPASSIONATI<br />

E RESILIENTI<br />

I Fleet Manager sono tra i professionisti d’azienda con più capacità di resistere nel tempo,<br />

grazie a esperienza, autorevolezza e capacità di dialogo. Ecco i risultati della survey condotta<br />

da GR ADVISORY con il patrocinio di AIAGA e il supporto di Flotte&<strong>finanza</strong><br />

di Mauro Serena,<br />

Partner<br />

GR ADVISORY<br />

Trenta domande e 352 rispondenti per verificare<br />

realtà e percezioni dei Fleet Manager in epoca di<br />

pandemia. La più vasta e approfondita survey mai<br />

pubblicata su questa figura professionale presentava<br />

qualche rischio, soprattutto quello di ripercorrere altre iniziative<br />

simili del passato, ma grazie all’inserimento di argomenti<br />

inediti l’indagine si è mossa alla ricerca di aspetti<br />

mai investigati.<br />

La survey è stata effettuata nel giro di pochi giorni, immediatamente<br />

dopo Pasqua, grazie allo sforzo congiunto<br />

di GR ADVISORY, leader nelle ricerche di mercato in ambito<br />

mobilità aziendale, e AIAGA, l’Associazione Italiana<br />

Acquirenti e Gestori Auto aziendali. La realizzazione è<br />

stata resa possibile grazie al contributo di alcune importanti<br />

società nella filiera della mobilità che hanno sponsorizzato<br />

la survey: Continental, Volkswagen, Macnil,<br />

Program Autonoleggio, Gruppo Zucchetti.<br />

Il risultato costituisce, ad avviso di chi scrive, il punto di<br />

riflessione per tutto il comparto delle flotte aziendali, a<br />

partire dai fornitori, dai consulenti, dai ricercatori fino<br />

agli stessi protagonisti, i Fleet Manager, dai quali avviare<br />

le azioni più importanti per cogliere l’opportunità di questa<br />

straordinaria epoca di cambiamenti.<br />

Io, Fleet Manager part-time<br />

Dietro ogni anonima funzione aziendale ci sono delle persone<br />

che le danno vita e la caratterizzano: andiamo a scoprire<br />

chi si cela dietro il ruolo di gestore della flotta.<br />

Partiamo da una considerazione politically correct, come<br />

va di moda in questi tempi: la parità di genere. Dai dati<br />

raccolti (cfr. Grafico 1) emerge che solo un quinto dei<br />

Fleet Manager sono donne e, di queste, solo un terzo<br />

sotto i quarant’anni. In generale, non sembra esserci grande<br />

spazio per i giovani in questa professione, in particolare<br />

14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Quella del gestore di auto<br />

aziendali non sembra essere<br />

una professione per donne,<br />

e nemmeno per millennial e<br />

digital native: soltanto<br />

il 28,82 per cento è donna<br />

e meno del 7 per cento<br />

ha compiuto 40 anni.<br />

In questo universo ‘al<br />

maschile’, i giovani sotto i 40<br />

non arrivano al 5 per cento;<br />

la grande maggioranza ha<br />

invece superato i cinquanta.<br />

per le donne giovani. Forse il fenomeno si può spiegare<br />

con lo scarso turnover (anche dei colleghi uomini) e magari<br />

con il fatto che questa posizione è ancora molto ambita<br />

da appassionati di motori, in maggioranza maschi.<br />

Però pochi di loro si occupano di flotta a tempo pieno,<br />

meno del 18%; quasi la metà dedica meno del 30% del<br />

proprio impegno lavorativo alla flotta, condividendolo<br />

con altre attività che spesso sono prioritarie perché connesse<br />

direttamente al core business.<br />

In tempi di millennial e digital native è decisamente fuori<br />

dall’ordinario scoprire che ben il 76% dei gestori di auto<br />

aziendali sono uomini ultraquarantenni e di questi oltre<br />

il 44% ha più di cinquant’anni. Evidentemente l’esperienza<br />

paga in una funzione altamente specialistica, i cui segreti<br />

si comprendono soltanto dopo anni di esercizio. Al momento<br />

quello del Fleet Manager aziendale sembra essere<br />

uno dei mestieri meno toccati dal bisogno di svecchiamento,<br />

nonché uno dei pochi in grado di garantire ancora<br />

un solido percorso professionale ultradecennale, fino a<br />

condurre, in alcuni casi, alla meritata pensione: oltre metà<br />

dei rispondenti (cfr. Grafico 2) è nel ruolo da oltre 10 anni,<br />

appena il 4,71% da meno di due. Può essere forse che<br />

Grafico 1. Profilo demografico dei Fleet Manager<br />

4,71%<br />

Uomo Uomo Uomo Donna Donna Donna<br />

50 anni 50 anni<br />

Grafico 2. Da quanti anni ricopri il ruolo di Fleet Manager?<br />

4,71%<br />

30,76%<br />

43,71%<br />

20%<br />

6,38% 10,41% 4,03%<br />

24,71%<br />

50,59%<br />

Meno di 2 anni 3-5 anni 6-9 anni 10+ anni<br />

Bisogno di fare nuove esperienze, di accettare nuove sfide professionali? Pare<br />

che il Fleet Manager non lo avverta. Oltre la metà degli intervistati ricopre quel<br />

ruolo da più di dieci anni e, considerata l’età anagrafica (cfr. Grafico 1), sembra<br />

accarezzare l’idea di andare in pensione da gestore di flotta. Quasi il 5 per cento<br />

dei Fleet Manager non ha nemmeno due anni di anzianità di servizio.<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15


COVER<br />

l’auto interessi meno di un tempo?<br />

Secondo le ricerche di GR ADVISORY<br />

i dipendenti aziendali più giovani sono<br />

molto meno attratti dal benefit auto<br />

aziendale, e più orientati a forme innovative,<br />

flessibili e condivise di mobilità (car sharing, veicoli<br />

elettrici, monopattini e così via).<br />

Il Fleet Manager, quindi, vede spesso passare (e deve<br />

dialogare con) svariati direttori generali, amministratori<br />

delegati e direttori finanziari. Ciò vale però soprattutto<br />

nelle aziende italiane ed europee: infatti, appena il 13%<br />

dei Fleet Manager intervistati lavora per multinazionali<br />

extraeuropee, guarda caso le organizzazioni nelle quali<br />

è più diffuso il modello del category manager centralizzato<br />

a livello continentale o globale: spesso, quindi, nelle<br />

filiali italiane di queste importanti aziende, con flotte consistenti,<br />

non esiste un Fleet Manager locale, ma i driver<br />

devono seguire delle procedure centralizzate e l’assistenza<br />

viene data loro direttamente dal noleggiatore o<br />

da un outsourcer scelto centralmente. Il 54% delle rispose<br />

proviene da società totalmente italiane.<br />

Oltre il 90% dei Fleet Manager è diplomato e un terzo è<br />

laureato. Il 44% di loro ha la qualifica di impiegati, il 38%<br />

di quadri e c’è anche un 14% di dirigenti, oltre a un piccolo<br />

numero di consulenti esterni (4,71%).<br />

Grafico 3. Quanto tempo dedichi alla flotta?<br />

48,24%<br />

17,65%<br />

34,12%<br />

Tempo pieno Indicativamente 50% 30% o meno<br />

(unica responsabilità)<br />

Se il presupposto è che l’82% delle aziende non si avvale di outsourcer<br />

gestionali, non stupisce che il Fleet Manager dedicato in via esclusiva alla<br />

gestione della flotta sia una rarità: soltanto il 17,65 per cento. Quasi doppia la<br />

percentuale di professionisti che se ne occupano part time (34,12%), mentre<br />

sfiora il 50 per cento il numero dei Fleet Manager che vi si dedicano al 30%.<br />

Esclusivo<br />

Primo sondaggio<br />

a cura di<br />

GR ADVISORY<br />

e AIAGA<br />

Autonomia e indipendenza<br />

L’espressione ‘one man band’ ben si adatterebbe<br />

a descrivere l’organizzazione<br />

per gestire la gran parte delle flotte di<br />

casa nostra (cfr. Grafico 3): infatti, l’82%<br />

delle aziende non si avvale di outsourcer gestionali (e<br />

quelle che lo fanno esternalizzano solamente alcune specifiche<br />

attività). Se a questo aggiungiamo che molti di loro<br />

sono manager con una o più persone nel proprio team,<br />

si delinea la realtà di una funzione prevalentemente autarchica.<br />

Che tale si conferma anche nelle scelte tecnologiche:<br />

metà ricorre al software più autarchico che esista,<br />

Excel, che continua a dominare la scena; un quarto, invece,<br />

a software sviluppati internamente.<br />

La ragione di queste scelte è in parte spiegata con le caratteristiche<br />

delle flotte gestite dai Fleet Manager che hanno<br />

risposto alla survey: 85% totalmente a noleggio lungo<br />

termine (il restante acquista direttamente o utilizza formule<br />

di leasing o miste), mentre per quanto riguarda la tipologia<br />

di mezzi oltre l’80% si occupa principalmente di autovetture<br />

(il 60% degli intervistati gestisce flotte prevalentemente<br />

o totalmente composte di vetture assegnate in fringe benefit).<br />

Ciò conferma quanto già emerso in precedenti ricerche<br />

effettuate da GR ADVISORY, che identificavano il<br />

segmento “autovetture a noleggio date in fringe benefit”<br />

come il più battuto dalle iniziative del comparto flotte, dedicando<br />

meno sforzi allo studio del mondo della proprietà<br />

e dei veicoli commerciali, che rappresentano flotte numerose,<br />

eppure meno interpellate o meno presenti nella condivisione<br />

delle proprie esperienze.<br />

Riguardo alle possibili collaborazioni con i fornitori, i<br />

Fleet Manager lamentano un livello di assistenza sicuramente<br />

migliorabile. Più della metà ritiene di non ricevere<br />

adeguata consulenza e formazione dai fornitori. Tra i<br />

servizi maggiormente utili e considerati spiccano la presenza<br />

di un consulente del noleggiatore dedicato per le<br />

tematiche del parco auto e di un sito dedicato ai clienti<br />

aziendali. Il livello di recettività da parte dei fornitori non<br />

è omogeneo e soltanto una certa parte ha manifestato<br />

disponibilità reale a collaborare su questi temi.<br />

Finalmente riconosciuti<br />

Per chi vent’anni fa cominciò a organizzare i primi focus<br />

group con l’obiettivo di ottenere un maggior riconoscimento<br />

per la figura del Fleet Manager è una soddisfazione<br />

analizzare le risposte sul livello d’importanza e di<br />

autonomia raggiunto nelle aziende.<br />

Calcolando un po’ di tara psicologica sulle risposte (nella<br />

misura in cui per un individuo è piuttosto naturale sentirsi<br />

Grafico 4. Sei responsabile del budget della flotta?<br />

30,50%<br />

40,30%<br />

sempre meritevole di maggior riconoscimento, sia professionale<br />

che economico), il quadro che emerge è confortante:<br />

la maggioranza dei Fleet Manager ritiene di ottenere<br />

riconoscimenti e visibilità adeguati, con una<br />

piccola percentuale che si considera perfino sopravvalutata.<br />

Riguardo la parte economica, considerando che<br />

alla domanda “sei soddisfatto del tuo stipendio?” è più<br />

facile ricevere una risposta negativa che positiva, è interessante<br />

notare una divisione quasi paritaria tra coloro<br />

che ritengono il trattamento in linea con la media di posizioni<br />

aziendali comparabili e quelli che si considerano<br />

sottopagati, mentre il 13% non ha idea di quali siano i<br />

parametri di confronto.<br />

Sulle valutazioni espresse dai rispondenti pesa, naturalmente,<br />

il ruolo aziendale che svolgono, spesso preponderante,<br />

in aggiunta a quello di Fleet Manager. Se andiamo<br />

a vedere in quali funzioni aziendali si posizionano non<br />

scopriamo nulla di nuovo, a parte la distribuzione percentuale:<br />

32% area facility e servizi generali, 28% acquisti e<br />

16% risorse umane, con presenze minori nelle operation,<br />

in amministrazione e <strong>finanza</strong> e nelle funzioni di vendita.<br />

Uno degli indicatori più rilevanti dell’accresciuto riconoscimento<br />

dei Fleet Manager è il ruolo più importante che<br />

ricoprono nelle decisioni strategiche che riguardano la<br />

flotta (cfr. Grafico 4). A questo proposito, circa il 70% è<br />

responsabile del budget della flotta (totalmente o in condivisione<br />

con altra direzione aziendale), mentre tre quarti<br />

degli intervistati è responsabile della formulazione della<br />

car policy, due terzi dei quali in condivisione con un’altra<br />

funzione (quella del personale, nella maggior parte dei<br />

casi).<br />

COVER<br />

13,50% 15,70%<br />

Piena Responsabilità Sono Ruolo limitato /<br />

responsabilità condivisa consultato nessun budget<br />

Ministri con o senza ‘portafoglio’? Il 70% abbondante di Fleet Manager che<br />

hanno piena o parziale responsabilità di gestione conferma l’importanza del loro<br />

ruolo. Rimane quasi il 30% che non gestisce budget o a cui si attribuisce un<br />

mero ruolo di consulenza, a dimostrazione che esiste ancora spazio di azione<br />

per aumentare l’influenza sulle scelte strategiche riguardo alle auto aziendali.<br />

16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 17


COVER<br />

Golden sponsor<br />

Un futuro in continuità?<br />

In tempi di profondi cambiamenti della mobilità, sia personale<br />

che aziendale, i Fleet Manager prevedono che<br />

l’importanza del loro ruolo resterà immutata (58%) o aumenterà<br />

(36%) nei prossimi tre anni. E vedono se stessi<br />

sempre sul ponte di comando: più della metà vorrebbe<br />

continuare ad avere lo stesso ruolo nella stessa azienda,<br />

mentre il 27% vorrebbe cambiare azienda mantenendo<br />

lo stesso ruolo e solo il 13% pensa a una carriera interna<br />

in altre posizioni. Un elemento, questo, che conferma la<br />

sostanziale soddisfazione per la condizione attuale.<br />

La gestione globale della mobilità decisamente non è<br />

ancora sbarcata nelle aziende<br />

italiane: la maggior parte dei<br />

responsabili della flotta non<br />

Appuntamento<br />

si occupa di travel (solo il 38%)<br />

né di mobilità aziendale (appena<br />

il 22%). Quindi, dal loro<br />

punto di osservazione, prevedono<br />

una situazione costante<br />

negli anni a venire. Di conseguenza,<br />

i Fleet Manager sono<br />

impegnati a ottenere risultati concreti, anche quando<br />

scelgono gli argomenti per la loro formazione: il loro<br />

principale focus resta la riduzione dei costi, tuttavia sono<br />

fortemente interessati anche a temi innovativi quali i<br />

principi per una flotta sostenibile, la tecnologia applicata<br />

alla gestione veicoli, la mobilità aziendale. Possiamo<br />

confermare, quindi, che pur restando impegnati soprattutto<br />

sull’ottimizzazione del parco veicoli, non trascurano<br />

la formazione per le sfide future.<br />

Purtroppo, a causa delle limitazioni imposte dal Covid<br />

19, i Fleet Manager lamentano di non aver potuto partecipare<br />

ai corsi di formazione specialistica in presenza,<br />

che in passato sono stati frequentati dal 75% di loro. Le<br />

esperienze di formazione via web, che hanno forzatamente<br />

sostituito nell’ultimo anno i corsi tradizionali, non<br />

hanno ricevuto riscontri particolarmente lusinghieri: il<br />

25% si dice insoddisfatto, mentre ben il 34% non ha ricevuto<br />

alcuna informazione riguardo a possibili oppor-<br />

al prossimo sondaggio<br />

SAFETY FIRST<br />

Dalla sicurezza del conducente<br />

alla sicurezza dei mezzi<br />

alla sicurezza dei dati<br />

tunità di formazione online. Meno del 30% ha partecipato<br />

con soddisfazione e queste esperienze.<br />

A commento di quanto sopra, bisogna evidenziare che<br />

i corsi da remoto non possono riprodurre quella ricchezza<br />

di relazioni e di contesto che circondano un evento in<br />

presenza e che spesso rappresentano un valore aggiunto<br />

paragonabile, in certi casi perfino superiore, ai contenuti<br />

dell’evento stesso.<br />

Infine, un dato importante per chi continua a produrre<br />

informazione cartacea e non intende arrendersi: le riviste<br />

di settore sono considerate molto utili e quasi la metà<br />

dei Fleet Manager le legge. Mentre gli eventi più apprezzati<br />

per informarsi sono i convegni<br />

(ultimamente sostituiti<br />

da webinar) e i colloqui personali<br />

(diventati videocall da<br />

<strong>marzo</strong> 2020) con il personale<br />

commerciale dei fornitori.<br />

Elementi su cui riflettere, messi<br />

in luce dalla survey, ce ne<br />

sono tanti. Il ritmo di evoluzione<br />

della funzione del Fleet<br />

Manager è sempre stato piuttosto lento rispetto ad altre<br />

funzioni aziendali e questo, se da un lato rappresenta<br />

un elemento di sicurezza per chi occupa questo ruolo,<br />

dall’altro deve imporsi come un forte stimolo di riflessione<br />

in un mondo che cambierà sempre più velocemente.<br />

Una riflessione che deve coinvolgere tutti gli operatori<br />

della filiera che sono interessati a rilevare e a indirizzare<br />

in anticipo le opportunità che si manifesteranno già nei<br />

prossimi mesi.<br />

Il profilo più frequente del Fleet Manager<br />

secondo la ricerca GR ADVISORY - AIAGA<br />

• Cinquantenne<br />

• Maschio<br />

• Diplomato<br />

• Impiegato<br />

• Oltre 10 anni nel ruolo<br />

• Desidera occuparsi di flotta anche in futuro<br />

TI LANCI SOLO SE HAI UN BUON MOTIVO?<br />

TE NE DIAMO 200.<br />

Il team di GR ADVISORY ha maturato un’esperienza<br />

sul campo con oltre 200 flotte aziendali codificata in<br />

un database esclusivo.<br />

Flotta Semplice © è la piattaforma che ti lancia verso il<br />

successo: una flotta aziendale competitiva, sostenibile<br />

e ottimizzata è una sfida che puoi vincere quando vuoi.<br />

PERFORMANCE<br />

MARKET RESEARCH<br />

BENCHMARKING<br />

PRE-ANALISI<br />

gratuita<br />

ROI 3:1<br />

Garanzia di successo<br />

18 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

gradvisory.it | Colmare la distanza tra strategia e risultati


CAR POLICY<br />

CAR POLICY<br />

FLOTTE AZIENDALI<br />

Green al bivio<br />

Auto ibride giusto per provarle ma poco adatte alle esigenze aziendali; elettriche solo in pool<br />

e per fare immagine. È la fotografia delle flotte ‘sostenibili’ degli ultimi anni. Costruttori<br />

e noleggiatori non hanno mai confezionato una seria offerta per le imprese: costi pesanti,<br />

valori residui ballerini, difficile lettura dell’evoluzione tecnologica, consumi incerti<br />

di Davide Gibellini *<br />

Le aziende sono a un bivio, e il momento attuale farà<br />

la differenza tra chi saprà creare un vantaggio competitivo<br />

a proprio favore e chi sarà costretto a inseguire.<br />

Se quando citiamo i cosiddetti BEV (Battery electric<br />

vehicle), mezzi totalmente elettrici con ricarica della batteria,<br />

pur con una curva evolutiva in pieno fermento, abbiamo<br />

abbastanza chiaro l’oggetto di riferimento, le auto ibride<br />

comprendono almeno quattro diverse tecnologie con costi,<br />

emissioni e consumi differenti e regole di utilizzo da seguire<br />

alla lettera. Tra le più note, le full hybrid (HEV), per molti<br />

anni dominio del gruppo Toyota, hanno il vantaggio di non<br />

necessitare di ricarica, ma la riduzione delle emissioni è<br />

basata più sulla contrazione dei consumi del motore termico<br />

(grazie all’accoppiamento con un motore elettrico)<br />

che sull’utilizzo dell’alimentazione elettrica. Opposto il caso<br />

delle PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle): dotate di cavo<br />

di ricarica, permettono una marcia totalmente elettrica<br />

entro certe distanze e con uno stile di guida appropriato,<br />

ma impongono la ‘disciplina’ della ricarica continua, tramite<br />

colonnina o wallbox casalinghi (o nelle immediate vicinanze)<br />

e, naturalmente, nel parcheggio aziendale. Altrimenti tornano<br />

a trasformarsi in veicoli termici. Infine, le mild hybrid<br />

(MHEV) possono rappresentare una modalità veloce di<br />

passaggio all’ibrido senza troppa discontinuità, ma con i<br />

consumi, di fatto, di un motore termico e qualche controindicazione<br />

sulle emissioni di CO 2 a seguito della recente<br />

legge sul calcolo del fringe benefit a carico del dipendente,<br />

diventata operativa nel 2020 e rinforzata nel corrente anno.<br />

Alcune MHEV della fascia alta si collocano infatti pericolosamente<br />

oltre la soglia dei 160 g/km, per cui se venissero<br />

scelte determinerebbero un aumento della tassazione a<br />

carico dell’utilizzatore di quasi due terzi, dato che la percentuale<br />

di riferimento rispetto alla percorrenza standard<br />

di 15.000 km, indicata nella legge fiscale, passerebbe dal<br />

30 al 50%. Sotto i 60 g/km, invece, la riduzione è modesta,<br />

di appena il 5% sulla percentuale storica del 30. A rallentare<br />

l’introduzione delle elettriche e delle plug-in uno dei principali<br />

problemi è sempre stato quello della scarsità dei punti ricarica,<br />

che per molti anni erano più d’immagine che di sostanza.<br />

Qualcosa è cambiato<br />

Il primo elemento di sviluppo della transizione sono le politiche<br />

economiche a livello comunitario. Per accedere ai<br />

fondi del piano NextGenerationEU, i singoli Paesi dovranno<br />

conformarsi agli orientamenti dell’Ue: limiti di emissioni di<br />

CO 2 sempre più stringenti (da 95 g/km medi attuali ai 59<br />

g/km previsti nel 2030) e pesanti multe per i gruppi automobilistici<br />

inadempienti, cioè quasi tutti. Di fatto, la politica<br />

economica europea è divenuto l’elemento determinante<br />

delle strategie dei costruttori in termini di ricerca tecnologica<br />

e di alleanze commerciali: la prima forzatamente orientata<br />

all’elettrificazione, le seconde all’abbattimento delle emissioni<br />

di gruppo. Senza la vendita di un buon numero di modelli<br />

a zero emissioni gli obiettivi resteranno chimere relegate<br />

ai sogni dei legislatori europei e peseranno sulle casse<br />

dei costruttori.<br />

Per fare un esempio, chi avrebbe immaginato ai tempi del<br />

freno all’elettrificazione dei modelli delle piccole Fiat, icone<br />

della casa ex torinese, la nascita di un brand come Stellantis,<br />

che si proietta nell’era elettrica e digitale con l’offerta di<br />

prodotti decisamente cresciuta, grazie all’unione dei marchi<br />

sottostanti. La gamma Stellantis, nelle parole dei<br />

Responsabili dell’area flotte, risponde al meglio alle esigenze<br />

di body, spazio e versatilità già oggi con 29 modelli elettrificati,<br />

distribuiti su ogni segmento.<br />

Chi ha creduto da tempo nell’elettrico è l’Alleanza Renault-<br />

Nissan-Mitsubishi, pioniera e portavoce della strategia<br />

zero emissioni: è giunto il momento per raccogliere i frutti<br />

di anni di lavoro. “In un mercato automobilistico in cui gli<br />

effetti della pandemia si fanno ancora sentire, il settore<br />

delle auto elettriche mostra importanti segnali di crescita<br />

nel mercato”, afferma Simone Faugno, Country Rental<br />

Sales Manager Renault di fresca nomina. “Questa crescita<br />

è stata accompagnata da una diminuzione generalizzata<br />

delle motorizzazioni a benzina e a gasolio, che per quanto<br />

riguarda il marchio Renault sono in contrazione. Un segnale<br />

chiaro del fatto che qualcosa sta cambiando e che, probabilmente,<br />

gli incentivi messi a disposizione per l’acquisto<br />

di un’auto elettrica iniziano a fornire una spinta a questo<br />

segmento di mercato. Viviamo un momento storico di<br />

forte cambiamento che ci condurrà nel prossimo futuro a<br />

un significativo aumento di domanda di auto elettriche sia<br />

per il mercato dei privati sia per quello delle flotte”.<br />

Le aziende stesse, del resto, sono sintonizzate nella medesima<br />

direzione, consapevoli che la green transformation<br />

peserà sempre di più non solo nelle politiche d’immagine<br />

ma nella struttura dei processi. I piani per il raggiungimento<br />

delle ‘emissioni zero’ si moltiplicano: la flotta aziendale ne<br />

è parte integrante, anche se a volte non è solo quella dei<br />

veicoli terrestri. Spiega Salvatore Gulì, Responsabile Group<br />

Shared Services di Enav, la società che gestisce il traffico<br />

aereo civile in Italia: “Abbiamo un obiettivo ambizioso: rendere<br />

Enav un’azienda a impatto ambientale zero entro il<br />

2022. Il percorso che ci consentirà di traguardare questo<br />

obiettivo è la naturale conseguenza delle iniziative che da<br />

anni conduciamo per consentire ai vettori di ridurre le<br />

proprie emissioni di CO 2 . Con il progetto Free Route, ad<br />

esempio, abbiamo consentito alle compagnie aeree di pianificare<br />

la traiettoria più breve nello spazio aereo italiano<br />

risparmiando, in un ‘anno normale’, 43 milioni di kg di carburante<br />

con un beneficio per l’ambiente pari a 135 milioni<br />

di kg di CO 2 in meno”. Il progetto Sustain Mobility, nel quadro<br />

delle varie iniziative green, rappresenta l’impegno sul fronte<br />

della mobilità aziendale sostenibile.<br />

Sostenibilità, un passo obbligato<br />

Tutti i grandi gruppi globali hanno elaborato strategie per<br />

il taglio del 50% delle emissioni di anidride carbonica entro<br />

4-5 anni. E per prepararsi hanno spesso confezionato<br />

survey conoscitive dalle quali emerge un profilo del driver<br />

molto più pronto ad accettare un’auto almeno ibrida, conscio<br />

dei possibili vantaggi d’utilizzo, a volte già consapevole<br />

della presenza di una colonnina di ricarica nei pressi del<br />

proprio domicilio. Talvolta non è più neppure necessario<br />

pensare a incentivi alla ricarica, del resto raramente decisivi<br />

in passato. Sono tuttavia presenti alcune limitazioni importanti.<br />

Le auto ibride sono numerose e soddisfacenti nel<br />

design e nelle prestazioni. Diversa la situazione sul fronte<br />

delle elettriche, anche per la scarsità di gamma: sostituire<br />

le auto di rappresentanza delle figure apicali richiede una<br />

spesa superiore a 80mila euro (che si riflette sui canoni e<br />

sui valori residui ancora incerti, anche se in crescita), mentre<br />

nelle fasce delle medie e piccole, diversi modelli scontano<br />

una certa anzianità (ma il nuovo sta arrivando). L’autonomia<br />

è sempre meno un tabù, però rimane il problema delle alte<br />

Grafico 1. Punti di ricarica pubblici in Italia<br />

10.647<br />

13.721<br />

14.302<br />

16.659<br />

19.324<br />

Set 2019 Feb 2020 Mag 2020 Set 2020 Dic 2020<br />

Fonte: Motus-E<br />

*Davide Gibellini<br />

è fra i principali<br />

esperti e<br />

ricercatori di auto<br />

aziendale in Italia.<br />

Dopo diverse<br />

esperienze<br />

manageriali<br />

presso importanti<br />

aziende<br />

multinazionali,<br />

dirige dal 2008<br />

GR ADVISORY,<br />

società<br />

indipendente<br />

leader nella<br />

ricerca,<br />

consulenza e<br />

advisory in<br />

ambito mobilità<br />

aziendale.<br />

a cura di<br />

Davide Gibellini*<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21


CAR POLICY<br />

CAR POLICY<br />

Stellantis, al cuore delle flotte<br />

A partire dal segmento C, Citroën E-C4 - 100% Electric, compatta di nuova generazione<br />

che si distingue per il design audace e il comfort. Nel <strong>2021</strong> l’offerta si<br />

amplierà con la Peugeot 308, prima vettura del Leone a sfoggiare il nuovo logo,<br />

che sarà equipaggiata con motorizzazioni ibride plug-in. La parte alta della car<br />

list può orientarsi su una berlina come la 508 PSE, o sulla 508 SW PSE, esempi<br />

del nuovo concetto di Neo Performance: high performance e low impact. Ricca<br />

l’offerta di SUV, a partire dai modelli<br />

Jeep con la tecnologia 4xe<br />

che identifica oggi il 4x4 secondo<br />

Jeep. È stato poi appena lanciato<br />

Opel Mokka-e che si distingue per<br />

il frontale Opel Vizor e gli interni<br />

Pure Panel. Al suo fianco, Opel<br />

Grandland X Hybrid e Hybrid4:<br />

sino a 59 km di autonomia in puro elettrico, anche 4x4. DS 7 Crossback E-Tense<br />

è l’ibrido Plug-In premium di segmento medio che ha inaugurato l’elettrificazione<br />

per il brand DS. In ambito fleet, queste vetture si posizionano nelle fasce destinate<br />

agli ‘user choosers’, che le usano principalmente per finalità aziendali, ma anche<br />

per la famiglia e il tempo libero.<br />

percorrenze, sia per le BEV che per le PHEV, che necessitano<br />

di ricarica costante. Lo sviluppo di questi modelli non<br />

potrà prescindere dal potenziamento della rete. “Crediamo<br />

che la crescita di questo mercato passi attraverso interventi<br />

strutturali che prevedano sia un maggior numero di stazioni<br />

di ricarica”, sottolinea Simone Faugno di Renault, “sia la<br />

presenza sulle autostrade di caricatori ad alta velocità, al<br />

fine di permettere a tutti di utilizzare veicoli elettrici anche<br />

su lunghe percorrenze”.<br />

A fine 2020 i punti di ricarica erano quasi 20mila, di cui il<br />

21% non utilizzabile per mancanza di collegamento o autorizzazioni.<br />

Da ultimo, la recente legge che trasferisce<br />

l’onere del pagamento del bollo direttamente alle aziende<br />

utilizzatrici gioca ancora di più a favore delle motorizzazioni<br />

esenti dalla tassa di circolazione. L’aumento del bollo,<br />

infatti, si riflette in tre modi sul TCO: tariffe regionali maggiori,<br />

visto che i noleggiatori utilizzavano aree a tassazione agevolata,<br />

cancellazione di sconti riservati agli operatori, aumento<br />

dei costi di servizio per il pagamento e la gestione.<br />

Tre punti a favore dei veicoli elettrici.<br />

Ma quanto mi costi<br />

Il Total Cost of Ownership delle flotte ibride ed elettriche<br />

è, in genere, più elevato di quello delle termiche, soprattutto<br />

considerando anche i costi per le colonnine. Il costo<br />

Volkswagen su misura<br />

Nell’esperienza diretta della marca Volkswagen, è<br />

sempre più necessaria una car policy ‘su misura’, che<br />

analizzi le necessità aziendali e le traduca nella giusta<br />

soluzione di mobilità. Con la sua offerta di tecnologie<br />

endotermiche, mild hybrid, plug-in hybrid e i modelli<br />

full electric della gamma ID, Volkswagen mira a soddisfare<br />

appieno come unico interlocutore la vocazione<br />

green e i principi di responsabilità ambientale. Il graduale<br />

percorso di elettrificazione viene disegnato sulla<br />

realtà di ciascun cliente, studiandone assieme l'ambito<br />

di utilizzo e la tipologia di ricarica corrispondente. Per<br />

questo il team Volk-swagen Flotte e i dealer specializzati<br />

flotte si sono preparati per poter fornire una<br />

consulenza strategica, disegnata sulle specifiche esigenze<br />

delle aziende.<br />

totale reale, inoltre, è spesso difficile da calcolare ex<br />

ante, dato che i costi delle ricariche e i consumi delle ibride<br />

non sono facilmente prevedibili. Combinare l’obiettivo<br />

di una car list sostenibile con costi di difficile determinazione<br />

e quasi sempre superiori costringe le aziende<br />

a fare delle scelte: la car list ‘chiusa’ (un numero ristretto<br />

di modelli, fino al monomodello, per ciascuna fascia di<br />

driver) diventa irrinunciabile, anche per ottenere migliori<br />

condizioni e bonus dagli OEM con cui finanziare i maggiori<br />

costi; i saving, derivanti da azioni di efficientamento<br />

gestionale e negoziale, non vengono più messi a P&L<br />

ma reinvestiti nella sostenibilità, per finanziare modelli<br />

tecnologicamente più evoluti. Le gare sono ravvicinate<br />

nel tempo, per allinearsi all’evoluzione del mercato automotive,<br />

e le durate degli accordi con noleggiatori e<br />

OEM accorciate, per evitare di dover gestire troppi restyling<br />

e uscite di gamma. La cancellazione di prodotti, a<br />

volte anche dopo un solo anno dal lancio, è un fenomeno<br />

che sta falcidiando le gamme endotermiche, sia per favorire<br />

i corrispondenti modelli ibridi ed elettrici, sia per<br />

La visione di Renault<br />

Il 2020 ha registrato un calo delle motorizzazioni diesel nella<br />

clientela business, e questo è senza dubbio originato anche<br />

da un’attenta analisi del TCO da parte delle aziende. I motori ibridi o elettrici permettono una riduzione dei costi di gestione<br />

e il beneficio delle agevolazioni comunali (azzeramento di costi accessori quali soste, varchi ZTL ed esenzione del bollo<br />

auto). Al momento attuale il maggior focus è sulle vetture, anche perché quasi tutti i costruttori hanno concentrato la<br />

propria attività su questo mercato più corposo. Oggi si registra maggiore attenzione nel mondo dei veicoli commerciali:<br />

molte società di trasporto merci hanno visto il loro business incrementato per le consegne ‘dell’ultimo miglio’ con un<br />

conseguente aumento della richiesta di veicoli commerciali green. A queste esigenze rispondiamo con una gamma<br />

completa attraverso il Kangoo Z.E. e Master Z.E. con un carico utile fino a 1.040 kg. Sul fronte autovetture, Renault Nuova<br />

Zoe e Kangoo Z.E. (leader del mercato con un’autonomia rispettivamente di 395 km WLTP e 230 km WLTP) e la nuova<br />

Twingo Electric rivolta a un pubblico che richiede una vettura piccola ma efficiente.<br />

ridurre la media delle emissioni sui quali la Ue calcola<br />

le sanzioni. Le vittime più numerose sono state ovviamente<br />

le auto diesel, perché hanno dominato le flotte<br />

aziendali per oltre un decennio, e perché sono state al<br />

centro delle accuse dei media e delle lobby protagoniste<br />

delle campagne sul riscaldamento globale.<br />

Di fronte a queste sfide, che si presentano in parallelo agli<br />

straordinari problemi generati dal Covid 19, il fleet manager<br />

è chiamato ad aggiornare le proprie conoscenze e a rivedere<br />

i paradigmi tradizionali di approccio gestionale.<br />

Una delle frequenti lamentele è la mancanza di informazioni<br />

e contatti a seguito della cancellazione di tutti gli eventi<br />

live, sostituiti da edizioni online che spesso sono risultate<br />

poco fruttuose, e che non hanno permesso loro di coltivare<br />

quella rete di relazioni e conoscenze parallele utilissime a<br />

contorno dell’evento principale.<br />

Un'altra grave mancanza, in questo momento di cambio<br />

Sostenibilità, Enav ci crede<br />

tecnologico ed estetico importante, è l’impossibilità di vedere<br />

direttamente le auto in anteprima e di poterle provare,<br />

magari coinvolgendo i driver più influenti, a causa delle<br />

strette policy aziendali di lavoro a casa.<br />

Scegliere la car list sarà sempre più un lavoro per professionisti<br />

che richiede competenze specifiche: dalla lettura<br />

delle omologazioni WLTP (un caos che ha mandato spesso<br />

in confusione anche noleggiatori ed esperti delle case) alla<br />

capacità di confrontare le piattaforme logistiche dei fornitori,<br />

dalla previsione dell’impatto sul TCO e sulle emissioni reali<br />

al confronto con appropriati benchmark di mercato.<br />

Insomma, alle aziende viene richiesto un altro salto in alto<br />

e in avanti, durante il quale le alternative sono due: formare<br />

fleet manager sempre più professionali e aggiornati, pronti<br />

alla sfida tecnologica che è solo all’inizio, oppure avvalersi<br />

di professionisti esterni indipendenti e dotati di reale conoscenza<br />

dei mercati.<br />

“L’anima sostenibile di Enav pervade tutti gli ambiti aziendali e ciò ci consente di impegnarci su<br />

più fronti”, spiega Salvatore Gulì, Responsabile Group Shared Services. “Stiamo cambiando le<br />

nostre fonti di approvvigionamento energetico virando verso fornitori ecosostenibili certificati,<br />

abbiamo affrontato il tema delle plastiche con il progetto Plastic footprint reduction, grazie al<br />

quale nel 2022 avremo ridotto di circa 5 tonnellate il consumo di plastica, e ovviamente abbiamo<br />

avviato iniziative sul fronte della mobilità aziendale con il progetto SustainMobility”.<br />

“La flotta del Gruppo”, entra nei dettagli Gulì, “consta di oltre 350 veicoli in leasing a lungo termine. Il progetto, avviato nel 2019, prevede la<br />

sostituzione entro il 2022 di circa il 50 per cento delle vetture aziendali con veicoli a trazione ibrida o elettrica. In quest’ambito stiamo anche<br />

pianificando il lancio di una procedura pubblica di appalto per sostituire circa il 15 per cento del parco auto ‘tradizionale’ con vetture plug-in<br />

hybrid. Ovviamente, è prevista anche una graduale implementazione delle infrastrutture di ricarica sulle sedi aziendali presenti su tutto il<br />

territorio. Insomma, il progetto SustainMobility è uno step importante per il conseguimento dell’obiettivo net zero emission 2022”.<br />

22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 23


INTERVISTA<br />

INTERVISTA<br />

di Gianenrico<br />

Griffini<br />

ŠTEFAN MAJTÁN, DG ARVAL ITALIA<br />

Mobilità innovativa<br />

Con il top manager di Arval Italia un giro d’orizzonte sui primi risultati del<br />

piano strategico Arval Beyond 2020-2025, sul processo di elettrificazione<br />

del parco veicoli a noleggio e sulle nuove soluzioni di mobilità<br />

La transizione energetica in atto nel settore automotive<br />

e le nuove esigenze di mobilità toccano da<br />

vicino anche il business delle società di noleggio.<br />

Come Arval Italia, azienda del Gruppo Bnp Paribas, che<br />

lo scorso anno ha visto una crescita significativa della<br />

flotta in locazione (oltre 228mila veicoli), con un incremento<br />

del 5,2 per cento sul 2019. In espansione sono<br />

stati tutti i segmenti commerciali, dal parco mezzi retail<br />

(+13 per cento) a quello per il rent a medio termine (+24<br />

per cento), nonché l’immatricolato di veicoli green, cresciuto<br />

dell’80 per cento.<br />

Le prospettive per quest’anno, le nuove soluzioni di mobilità<br />

e il processo di elettrificazione della flotta sono al<br />

centro dell’intervista concessa a Flotte&<strong>finanza</strong> da Štefan<br />

Majtán, Dg di Arval Italia.<br />

F&F Cominciamo proprio dal grande ombrello,<br />

Arval Beyond. Un progetto onnicomprensivo di<br />

tutta la strategia Arval per i prossimi anni. Può dirci<br />

se, considerando la crisi pandemica, gli ‘steps of<br />

beyond’ procedono?<br />

››‰ Siamo solo all’inizio del viaggio, poiché il piano è<br />

stato lanciato a ottobre 2020. La strategia Arval Beyond,<br />

elaborata prima dell’arrivo della pandemia, riflette i cambiamenti<br />

in atto nel settore automotive e nella richiesta<br />

di mobilità e dei servizi correlati da parte della clientela.<br />

Tutto è riconducibile alla necessità di garantire la sostenibilità<br />

e di ridurre le emissioni. In quest’ottica, Arval sta<br />

trasformando se stessa proponendo offerte innovative<br />

che spaziano, per esempio, dal car sharing al noleggio<br />

a breve termine.<br />

F&F Elettrificazione. Arval sta perseguendo una<br />

forte politica di assistenza e supporto alle flotte<br />

per l’elettrificazione e l’organizzazione dei servizi<br />

relativi. A suo avviso, in Italia il livello di interesse<br />

è pari a quello degli altri Paesi?<br />

››‰ Un anno fa, prima dell’inzio della pandemia,<br />

avrei detto che l’Italia era un<br />

po’ in ritardo rispetto ad altre nazione europee. Adesso<br />

la situazione è molto cambiata. Ci sono, oltre a una<br />

maggiore sensibilità, robusti incentivi per sostenere<br />

questa tipologia di mobilità. Se guardiamo ai dati di immatricolazione<br />

del 2020, notiamo una rapida accelerazione<br />

verso l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale.<br />

F&F L’elettrificazione ha comportato più di un problema<br />

nella gestione e nell’ammodernamento di<br />

flotte tradizionali. Qual è, al riguardo, la vostra politica?<br />

››‰ Sulla strada dell’elettrificazione Arval ha giocato<br />

d’anticipo varando, quattro anni fa, la metodologia Smart<br />

(Sustainable Mobility and Responsibility Target). Che<br />

aiuta la clientela a gestire la transizione dall’impiego di<br />

una flotta tradizionale verso un parco mezzi a basso impatto<br />

ambientale. Il tutto con risparmi sui costi operativi<br />

che possono oscillare fra il 10 e il 20 per cento.<br />

Le società di rent giocano un ruolo fondamentale nel<br />

cambiamento energetico in atto poiché, grazie agli elevati<br />

volumi d’acquisto, sono in grado di offrire alla clientela<br />

condizioni di noleggio competitive per i mezzi a trazione<br />

alternativa.<br />

F&F Qual è la posizione di Arval riguardo allo sharing?<br />

››‰ Sta cambiano l’approccio alla mobilità, che si sposta<br />

dal possesso del bene alla condivisione del veicolo finalizzata<br />

all’utilizzo.<br />

Già prima della pandemia, la flotta di Arval dedicata al<br />

car sharing rappresentava il 10-15 per cento del totale<br />

delle auto impiegate in questo tipo di servizio.<br />

F&F Come si pone Arval rispetto alla mobilità alternativa,<br />

ad esempio i monopattini?<br />

››‰ È un’altra delle strade che stiamo percorrendo. Nel<br />

2019 la flotta di monopattini elettrici in Italia era costituita<br />

da circa 10mila unità. Anche a causa della pandemia, c’è<br />

stata una decisa accelerazione del trend di crescita, fino<br />

a raggiungere le 30mila unità lo scorso anno. In quest’ottica,<br />

stiamo creando offerte ad hoc per la clientela.<br />

F&F Una battuta sui veicoli commerciali. Da sempre<br />

siete leader del segmento. Attenzione e competenza<br />

saranno valori che perseguirete nel futuro?<br />

››‰ I commerciali leggeri costituiscono uno dei pilastri<br />

della nostra strategia. Oggi, gli Lcv rappresentano il 20<br />

per cento della flotta Arval. Stiamo ulteriormente sviluppando<br />

il business, proponendo anche soluzioni di noleggio<br />

a breve-medio termine.<br />

F&F Veicoli oltre le 3,5 ton, un settore che potrebbe<br />

essere lucroso e in linea con le tendenze di trasporto<br />

e logistica, se non fosse per una legislazione<br />

penalizzante. Che cosa ne pensa?<br />

››‰ Non sviluppiamo il comparto poiché, all’interno del<br />

gruppo Bnp Paribas, c’è una società che si occupa di<br />

questo specifico settore di business.<br />

F&F Arval Italia, una grande struttura, sempre più<br />

grande e ramificata. Come tutte le aziende di servizio<br />

di difficile gestione in termini di redditività e<br />

personale. Qual è la sua opinione al riguardo?<br />

››‰ Con una strategia e obiettivi ben definiti si possono<br />

gestire entrambi gli aspetti.<br />

F&F Non essendo italiano può trasmetterci una vision<br />

obiettiva del nostro Paese riguardo la mobilità.<br />

Può raccontarci qualche sua riflessione?<br />

››‰ Prima di tutto, agli italiani piace l’auto. Un altro trend<br />

positivo è rappresentato dall’apertura verso nuove forme<br />

di mobilità, incluso il noleggio. E proprio il rent consente<br />

di utilizzare veicoli non convenzionali, come gli elettrici.<br />

F&F Il futuro della mobilità: quanto sarà personale,<br />

a suo avviso, e quanto collettiva?<br />

››‰ Ci sarà un mix delle due soluzioni che riguarderà,<br />

in misura diversa, la mobilità urbana e gli spostamenti<br />

interurbani.<br />

Nella pagina<br />

a fianco, Štefan<br />

Majtán, Dg<br />

di Arval Italia.<br />

Sopra, la ricarica<br />

di alcune<br />

automobili<br />

elettriche della<br />

flotta di Arval<br />

Italia.<br />

Lo scorso anno le<br />

immatricolazioni<br />

di veicoli<br />

a trazione<br />

alternativa sono<br />

cresciute dell’80<br />

per cento rispetto<br />

al 2019.<br />

24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25


PARTNERSHIP<br />

PARTNERSHIP<br />

di Giacinta<br />

Moraschi<br />

WEBFLEET - LYTX<br />

La terza dimensione<br />

È WEBFLEET Video, soluzione che garantisce una maggiore sicurezza del<br />

veicolo e di chi lo guida, frutto della collaborazione tra due aziende che<br />

hanno condiviso obiettivi, tecnologie, e la loro capacità di processare i dati<br />

era quello di realizzare una soluzione integrata<br />

realmente completa per aiutare driver e<br />

L’obiettivo<br />

aziende; il presupposto, sfruttare le potenzialità di<br />

due tecnologie complementari, e cioè la telematica per la<br />

gestione dei veicoli e la video telematica.<br />

È così che si sono incontrati a metà strada Webfleet<br />

Solutions, fornitore di telematica che fa capo a<br />

Bridgestone, e Lytx, specialista in soluzioni di telematica<br />

video per le flotte.<br />

“La logica che sta alla base di questa partnership”, spiega<br />

Marco Federzoni, Sales Director di Webfleet<br />

Solutions Italia, “è quella di due player che,<br />

mettendo insieme la loro visione,<br />

le loro tecnologie e la rispettiva<br />

capacità di processare i dati,<br />

sono in grado di ottenere un<br />

risultato che va ben oltre la<br />

mera somma dei valori in<br />

campo. Il risultato finale è<br />

quello di aumentare ulteriormente<br />

la sicurezza<br />

di conducenti e<br />

veicoli, così come di<br />

tutte quelle persone<br />

che quotidianamente<br />

viaggiano sulle autostrade,<br />

mettendo i driver<br />

in condizione di giustificare<br />

eventi che sarebbe impossibile<br />

chiarire altrimenti”.<br />

F&F Ci porti sulla strada...<br />

WEBFLEET Video è la terza dimensione<br />

che ci consente di materializzare<br />

i nostri dati. Immaginate la<br />

potenzialità di un sistema integrato che, oltre a poter processare<br />

tutti i dati su accelerazioni, frenate, sterzate e - ovviamente<br />

- velocità e percorsi, è in grado di contestualizzare<br />

tutte queste azioni. Disporremo di uno strumento ancora<br />

più potente e preciso che aiuterà i conducenti e chi sta<br />

loro intorno, e fornirà dati completi ed esaustivi sui quali<br />

le aziende partner potranno ottimizzare le risorse e basare<br />

le loro strategie ad esempio per quanto riguarda i<br />

corsi di guida sicura in funzione preventiva.<br />

F&F La facilità d'uso è uno dei principi base della<br />

telematica secondo Webfleet. La collaborazione<br />

con un partner altrettanto tecnologico potrebbe<br />

intaccare questo aspetto?<br />

Per nulla. Lo strumento di video-telematica è installato<br />

frontalmente sul parabrezza. La tecnologia è automatizzata<br />

al punto che il driver non dovrà interagire in nessun<br />

modo con la telecamera, che in autonomia raccoglierà<br />

il dato solo se e quando sarà necessario, in funzione di<br />

eventi straordinari identificati dall’accelerometro inserito<br />

nella scatola telematica che comunica con la video telematica<br />

via BT. Unica operazione che ‘può’ fare il driver è<br />

attivare la telecamera nel caso in cui voglia segnalare un<br />

evento sulla strada che non incida necessariamente sul<br />

proprio veicolo (incidente appena avvenuto che non lo<br />

ha coinvolto oppure il cosiddetto ‘near miss’).<br />

F&F L’approccio di ‘solution business’ e l’integrazione<br />

con tutti gli attori del mondo automotive<br />

sono un’altra peculiarità Webfleet. Vale anche per<br />

WEBFLEET Video?<br />

Certamente. Webfleet si muove da anni nell’alveo dell’integrabilità<br />

perché sappiamo molto bene che è ciò che ci<br />

rende appetibili nei confronti delle soluzioni offerte dalle<br />

case automobilistiche.<br />

Una laurea in diritto internazionale alla ‘Cattolica’, Marco Federzoni matura diverse esperienze<br />

lavorative in ambito commerciale. Nel 2011 approda in Webfleet Solutions Italia dove ricopre<br />

gli incarichi di Country Manager e Senior Sales Director; da aprile 2019 è Regional Sales Director.<br />

Le nostre soluzioni sono studiate e ottimizzate<br />

per gestire flotte multimarca e questo<br />

concetto non fa eccezione per quanto riguarda<br />

WEBFLEET Video, che può essere utilizzato<br />

indifferentemente non soltanto per marchi<br />

diversi, ma anche per tipologia di mezzo<br />

differente, che si tratti di vetture, furgoni o camion.<br />

F&F WEBFLEET Video debutterà ad aprile su un<br />

mercato che continua a risentire della pandemia.<br />

Attese inevitabilmente ridimensionate?<br />

La realtà è che i trasporti pesanti e le consegne relative al<br />

cosiddetto ultimo miglio stanno reggendo grazie al supporto<br />

notevole dell’e-commerce e della GDO, cui si va ad<br />

aggiungere la necessità di erogare servizi e assistenza<br />

delle tipologie più svariate. Inoltre, in base agli ultimi rapporti<br />

dell’Albo dell’Autotrasporto sembra che i padroncini stiano<br />

diminuendo in favore delle flotte strutturate. Ed è più facile<br />

che WEBFLEET Video possa interessare proprio alle aziende<br />

dotate di flotte più strutturate.<br />

F&F WEBFLEET Video potrebbe impattare anche<br />

sulle richieste di risarcimento danni. Si aspetta interesse<br />

da parte delle compagnie assicurative? State<br />

cercando partner in questo specifico ambito?<br />

In altri Paesi europei Webfleet ha già stipulato accordi con<br />

assicurazioni che, grazie alla notevole mole di dati a disposizione,<br />

possono garantire alle aziende di trasporto condizioni<br />

particolarmente vantaggiose, accertando in tempi<br />

rapidi e con margine di errore vicino allo zero eventuali responsabilità<br />

in caso di sinistro. Noi siamo sempre aperti<br />

alle collaborazioni, quindi se anche in Italia dovesse bussare<br />

alla nostra porta una compagnia assicurativa valuteremo<br />

con piacere e attenzione l’offerta.<br />

MARCO FEDERZONI<br />

“WEBFLEET Video può<br />

essere utilizzato non<br />

soltanto per marchi<br />

diversi, ma anche per<br />

tipologie di mezzi<br />

differenti quali auto,<br />

furgoni o camion”.<br />

F&F Lytx è un partner internazionale.<br />

Crede che l’alleanza tra due big aumenterà<br />

l’appeal della soluzione?<br />

Il risultato finale va ben oltre alla somma<br />

degli addendi, sono certo che WEBFLEET<br />

Video è sicuramente uno dei nuovi sbocchi<br />

della telematica professionale. La soluzione non può e<br />

non deve essere paragonata a soluzioni ‘consumer’ che<br />

non hanno le caratteristiche di privacy e sicurezza offerte<br />

dalle nostre piattaforme integrate.<br />

F&F Lo stile di guida è una variabile importante ai<br />

fini del miglioramento dell’efficienza della flotta.<br />

WEBFLEET Video a bordo impatterà sul comportamento<br />

del driver?<br />

Confidiamo nel fatto che la soluzione possa aiutare a migliorare<br />

notevolmente il comportamento alla guida dei<br />

conducenti. Combinando WEBFLEET Video con tecnologie<br />

come il nostro OptiDrive360, sarà infatti possibile<br />

affiancare i driver in tempo reale, suggerendo loro come<br />

aumentare gli standard di sicurezza alla guida e supportandoli<br />

in ogni momento della loro attività. Non solo per<br />

migliorare le loro prestazioni ma anche per concorrere<br />

a eliminare tutti i fattori di stress che incidono negativamente<br />

sulla qualità della loro vita.<br />

In ultimo, ma non meno importante, garantendo la loro privacy:<br />

la soluzione infatti sarà solo ‘front facing’ (su specifica<br />

richiesta del cliente potrà essere attivata l’opzione vista interna<br />

del veicolo) e, come per il resto della nostra piattaforma,<br />

la certificazione ISO 27001 garantirà la gestione<br />

del dato. Abbiamo inoltre collaborazioni con studi legali<br />

specializzati sulla privacy per garantire ai nostri clienti<br />

un’adozione di questa tecnologia nel completo rispetto di<br />

tutte le normative vigenti.<br />

WEBFLEET Video<br />

combina i dati del<br />

veicolo e di guida<br />

di Webfleet<br />

Solutions con la<br />

tecnologia<br />

avanzata di<br />

visione artificiale<br />

e intelligenza<br />

artificiale di Lytx,<br />

per fornire agli<br />

utenti il contesto<br />

completo di come<br />

la loro flotta stia<br />

operando su<br />

strada. In Italia<br />

sarà disponibile<br />

da aprile <strong>2021</strong>.<br />

26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 27


FLEET<br />

MANAGEMENT<br />

SIPLI FLEET<br />

Questione<br />

di metodo<br />

A tu per tu con il CEO Emanuele<br />

Cefalo: “Ecco perché tutto ciò<br />

che è misurabile è migliorabile”<br />

Semplice. Sicuro.<br />

Wheeliot!<br />

Emanuele Cefalo,<br />

CEO di SIPLI,<br />

è stato insignito da<br />

Le Fonti Awards<br />

del riconoscimento<br />

di ‘CEO dell’anno -<br />

Fleet Management’.<br />

28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

Si presenta come customer centric, ma non è per la<br />

centralità del cliente che SIPLI FLEET si distingue<br />

nel panorama delle società di gestione flotte.<br />

Piuttosto per una nuova metodologia di management applicata<br />

ai parchi aziendali, il cosiddetto Metodo SIPLI.<br />

Siamo entrati nei dettagli con il CEO dell’azienda di<br />

Casalnuovo di Napoli, Emanuele Cefalo.<br />

F&F Monitora, Misura, Migliora! È questo, in sintesi,<br />

il Metodo SIPLI?<br />

››‰ Solo utilizzando strumenti adeguati, semplici e intuitivi,<br />

è possibile monitorare le principali variabili che incidono<br />

sulla gestione della flotta, qualunque<br />

sia la sua dimensione. L’elevata capacità EMANUELE CEFALO<br />

di elaborazione dei dati raccolti e un sistema<br />

“Il Metodo SIPLI<br />

contempla l’utilizzo<br />

performante di machine learning, invece, favorisce<br />

un’attenta misurazione e consulta-<br />

di strumenti utili alla<br />

gestione dell’azienda<br />

zione dei KPI grazie al software FDM in<br />

e al miglioramento<br />

cloud. Se sai che cosa sta funzionando nella dell’efficienza nella<br />

gestione della tua flotta, con gli strumenti gestione della flotta”.<br />

messi a disposizione da SIPLI FLEET riesci,<br />

in tempo reale, ad avere evidenza anche di ciò che ‘potresti’<br />

migliorare.<br />

Il software Fleet Data Management permette di accelerare<br />

la fase di raccolta informazioni e fornisce indicazioni rapide<br />

per supportare l’imprenditore o il fleet manager nel<br />

prendere decisioni, riducendo drasticamente il rischio di<br />

errore e contemporaneamente operando scelte finalizzate<br />

all’aumento della redditività in termini di margine operativo<br />

lordo, abbattendo i costi di non qualità.<br />

F&F Con quali soluzioni si abbattono questi costi?<br />

››‰ Oltre all’elevata affidabilità della soluzione di<br />

Localizzazione in tempo reale, i nostri clienti trovano<br />

particolarmente interessanti Stile di Guida (monitorando<br />

le prestazioni del veicolo e le performance del driver siamo<br />

in grado di suggerire eventuali azioni correttive),<br />

Tacho Fleet (per tenere sotto controllo le ore di guida e<br />

di riposo dell’autista) e TachoAnalyzer (per l’analisi dei<br />

dati tachigrafici), Moby Fleet (la App con cui l’autista può<br />

comunicare in maniera bidirezionale con l’ufficio traffico)<br />

e la possibilità di attuare Integrazioni API con software<br />

gestionali di terze parti.<br />

F&F C'è un settore più strategico di altri in questo<br />

<strong>2021</strong> ancora condizionato dalla pandemia?<br />

››‰ Operiamo a 360 gradi in diversi settori merceologici,<br />

ma a partire dal 2018 ci siamo fortemente specializzati<br />

in applicazioni per l’Industria 4.0. Il credito<br />

d’imposta previsto dal Piano Nazionale<br />

Industria 4.0 ci vedrà ancora nei prossimi<br />

due anni un player di riferimento sulla parte<br />

telematica, area da cui sta sempre più emergendo<br />

la nostra capacità di sviluppo e personalizzazione<br />

delle soluzioni.<br />

Acquista serenamente nuovi veicoli con<br />

Crediti d’Imposta che coprono fino al 50%.<br />

Prova a scrivere su un foglio tutti i beni strumentali<br />

dei quali ha bisogno il tuo business su ruote.<br />

Vuoi essere certo di quale iter seguire con tranquillità per ottenere<br />

velocemente tutti i benefici fiscali a disposizione, sicuro di non<br />

incorrere in sanzioni economiche e penali?<br />

Contatta il team di Wheeliot<br />

Puoi richiedere una consulenza tecnica, legale e fiscale e programmare<br />

con serenità il futuro della tua azienda grazie alla perizia di un ingegnere<br />

specializzato che prende in carico ogni responsabilità, al posto tuo.<br />

consulenza@wheeliot.com<br />

039.9760127<br />

www.wheeliot.it


CIRCULAR<br />

MOBILITY<br />

CIRCULAR<br />

MOBILITY<br />

MARCHIO REGISTRATO<br />

Siamo solo noi<br />

In SIFÀ la Responsabilità<br />

Sociale d’impresa<br />

si traduce nella Circular<br />

Mobility, progetto strategico<br />

e imprescindibile per tutte<br />

le attività di mobilità<br />

la Responsabilità<br />

Sociale d’Impresa<br />

di SIFÀ si traduce<br />

in un ecosistema<br />

circolare in cui<br />

tutti i protagonisti<br />

del settore -<br />

le materie prime<br />

(l’alimentazione<br />

dei veicoli),<br />

la produzione<br />

(le case auto),<br />

la distribuzione<br />

(concessionari<br />

e noleggiatori),<br />

l’utilizzo e la<br />

gestione<br />

(noleggio,<br />

mobilità<br />

condivisa)<br />

lo smaltimento e<br />

riutilizzo (usato) -<br />

concorrono<br />

in modo<br />

responsabile<br />

e sostenibile.<br />

di Giorgia Rocca<br />

Primo Pensatore della rubrica di Flotte&<strong>finanza</strong> inaugurata<br />

a <strong>marzo</strong> 2017, Paolo Ghinolfi concludeva<br />

le sue riflessioni con un verso da ‘Eh... già’ di Vasco<br />

Rossi: tornato sulla scena del noleggio con SIFÀ, si congedava<br />

al “tempo di inventarsi un’altra diavoleria”.<br />

Che avesse già ‘in pancia’ la Circular Mobility? Il concetto<br />

di ‘mobilità circolare’ presentato ufficialmente<br />

nell’ottobre 2019 a Reggio Emilia?<br />

In poco più di un anno, quella che era stata<br />

esposta come un’idea è diventata la cornice<br />

che racchiude tutte le iniziative di Corporate<br />

Social Responsibility e di mobilità sostenibile<br />

realizzate in SIFÀ.<br />

L’adozione di pratiche più responsabili nell’approccio<br />

al noleggio a lungo termine è<br />

un caposaldo della ‘costituente’ della società emiliana,<br />

ma la Circular Mobility va oltre, permeando l’intera filiera<br />

dei servizi connessi all’automotive, filiera che impatta<br />

sulla qualità della vita delle persone e sulla sostenibilità<br />

ambientale delle città. Un contributo per certi versi inaspettato<br />

lo sta dando la pandemia, che ha impresso un’accelerazione<br />

a un cambiamento culturale che era già in<br />

atto e che si è tradotto nell’incremento esponenziale di<br />

richieste di veicoli ibridi ed elettrici. Anche in noleggio.<br />

PAOLO GHINOLFI<br />

“Noi di SIFÀ<br />

proponiamo un<br />

nuovo approccio alla<br />

mobilità che va ben<br />

oltre la semplice<br />

riduzione delle<br />

emissioni di CO 2 ”.<br />

Circular Mobility come sfida<br />

“Ad oggi”, tira le somme l’AD di SIFÀ, Paolo Ghinolfi, “il<br />

concetto di ‘Economia Circolare’ non rappresenta ancora<br />

un’affermazione universalmente riconosciuta nel settore<br />

della mobilità e la nostra idea è stata quella di porre le<br />

basi, con la Circular Mobility, di un approccio nuovo, che<br />

attualmente non esiste sul mercato, e di<br />

trasformarlo in un’attività concreta.<br />

Possiamo vedere molte interessanti iniziative<br />

sulla mobilità sostenibile, ma sono tutte<br />

finalizzate alla singola azienda che esprime<br />

questo tipo di attenzione. È necessario collegare<br />

tra loro queste iniziative in modo tale<br />

da creare un sistema funzionale che faccia<br />

muovere in modo sinergico tutti gli elementi<br />

della filiera, creando anche uno spazio di consulenza e<br />

informazione non solo per i clienti e fornitori ma anche<br />

per le Istituzioni. Ciò in prospettiva favorirà un potenziale<br />

nuovo modello di impresa capace di traghettare oltre le<br />

difficoltà economiche del settore, portando indubbi benefici<br />

a tutto l’ecosistema auto”.<br />

Precursore con i piedi ben piantati per terra, Ghinolfi ha<br />

fatto esperienza in... casa, strutturando un percorso di<br />

formazione ad hoc su questo nuovo modello imprendi-<br />

toriale rendendo “tutti i nostri dipendenti e collaboratori<br />

al contempo protagonisti e primi ambasciatori dell’iniziativa”.<br />

Dando seguito a “intere giornate formative ad alto<br />

valore aggiunto”, e per “stimolare la creazione di idee in<br />

ambito mobilità sostenibile e innovativa”, ecco il contest<br />

‘Circular Mobility Challenge’ finalizzato a trasformare queste<br />

idee in opportunità di business; un Comitato di<br />

Valutazione interno selezionerà le quattro più in linea con<br />

le strategie aziendali oltre ad altrettanti team di persone<br />

che diventeranno gli ‘Innovatori di SIFÀ’.<br />

La via del miglioramento<br />

“L’obiettivo dell’azienda”, ha detto ancora Ghinolfi, “è<br />

quello di proporre una serie di progetti concreti sia al mercato<br />

dell’automotive sia alle Istituzioni con lo scopo di<br />

raggiungere dei risultati efficaci negli anni a venire. È un<br />

processo lungo e articolato che coinvolge tutto il processo<br />

di vita di un prodotto, a partire dall’estrazione delle materie<br />

prime per la sua produzione allo smaltimento e riutilizzo<br />

dello stesso alla fine del suo ciclo di vita. Oggi i livelli di<br />

recupero raggiunti sono del tutto insufficienti visto che<br />

si tocca appena il 30 per cento del riciclo di materiali utilizzati.<br />

C’è ancora tanta strada da percorrere e noi di SIFÀ<br />

desideriamo proporre un nuovo approccio che vada ben<br />

oltre la semplice riduzione delle emissioni di CO 2 nell’aria.<br />

Stiamo lavorando a 360 gradi a più livelli, sui combustibili,<br />

sui nuovi sistemi di alimentazione, approfondendo anche<br />

nuove forme come l’idrogeno che probabilmente sarà il<br />

protagonista dell’evoluzione tecnologica nei prossimi<br />

anni. Sulla mobilità elettrica, come azienda di noleggio<br />

ci poniamo come consulenti dei nostri clienti, suggerendo<br />

l’adozione di veicoli elettrici per esigenze di utilizzo nei<br />

contesti urbani senza dimenticare che ad oggi il maggiore<br />

deterrente resta l’assoluta carenza di reti di ricarica sul<br />

territorio nazionale”.<br />

SIFÀ ha creato una Divisione specifica per la transizione<br />

elettrica delle flotte, progettando per imprese, PA, professionisti<br />

e privati soluzioni di mobilità sostenibile che<br />

uniscono i vantaggi di utilizzo delle auto elettriche e ibride<br />

alla convenienza della formula del noleggio a lungo termine;<br />

a ciò si aggiunge il nuovo prodotto Mobilità sostenibile<br />

integrata, che comprende in un unico canone sia<br />

il veicolo sia la stazione di ricarica.<br />

Un anno eccezionale<br />

La pandemia non ha fermato la crescita di SIFÀ -<br />

Gruppo BPER Banca. L’azienda guidata da Paolo<br />

Ghinolfi ha chiuso il 2020 facendo registrare il punto<br />

più alto dalla sua fondazione sia in termini di fatturato, che ha sfiorato i 165<br />

milioni di euro, sia di flotta gestita, con circa 24.000 unità, a cui va a sommarsi<br />

l’importante traguardo di 9.500 nuovi ordini. Confermati gli obiettivi per il<br />

<strong>2021</strong>, con una stima di 13.650 nuovi ordini, un’ipotesi di fatturato di 205<br />

milioni di euro e una flotta di 34.000 veicoli in gestione.<br />

30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 31


BANDI<br />

AUDI<br />

PROGRAM PER AUTOSTRADE<br />

L’alternativa<br />

Sui tremila chilometri di rete gestita circolano già<br />

oltre cento veicoli dell’azienda di noleggio fiorentina.<br />

Sono nuovi, sicuri, a bassa emissione di CO 2<br />

Medaglia al valore<br />

La Program di Autonoleggio Fiorentino che conosciamo<br />

oggi è un’azienda molto attiva sul mercato<br />

privato, quello delle grandi, medie e piccole imprese.<br />

Ma è nel settore della Pubblica Amministrazione che<br />

nell’anno della pandemia ha segnato il suo gol più importante,<br />

aggiudicandosi un bando di gara con<br />

Autostrade per l’Italia. Indetto a giugno, è stato assegnato<br />

a favore di Program a dicembre 2020 per la totalità dei<br />

mezzi, ovvero il noleggio per 60 mesi di 375 veicoli suddivisi<br />

in sei lotti nelle categorie veicoli elettrici, vetture<br />

commerciali e trasporto di persone.<br />

Due stellette che valgono il riconoscimento di<br />

una corretta gestione della propria attività in<br />

termini etici. Con delibera n. 28361 del 28 luglio<br />

2020 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Program ha ottenuto,<br />

prima società di noleggio in Italia, il rating di legalità con il punteggio<br />

di due stelle su tre. “La trasparenza”, ha commentato l’Amministratore Unico<br />

Patrizia Bacci, “è uno dei principi guida che contraddistingue la nostra realtà<br />

da oltre 28 anni e che abbiamo ormai assimilato nella nostra cultura etica<br />

d’impresa attraverso lo sviluppo di best practices come l’anticorruzione e<br />

l’antiriciclaggio. Crediamo che questa ‘medaglia’ sia una nuova conferma<br />

della nostra affidabilità verso gli stakeholders, in particolare verso i nostri<br />

clienti e fornitori’’. Il Rating di legalità è stato introdotto dall’AGCM nel 2012.<br />

Pienamente soddisfatto Maurizio Vergalito, Direttore<br />

Commerciale per le PA di Program: “Essere riusciti ad aggiudicarci<br />

il bando di gara di Autostrade per l’Italia è per<br />

noi motivo di orgoglio, trattandosi di una delle principali realtà<br />

a livello internazionale operanti nella costruzione e gestione<br />

di autostrade. Il rapporto instaurato è stato fin da<br />

subito ottimo, basato su disponibilità e ascolto da entrambe<br />

le parti. Inoltre, aver risposto al capitolato di gara proponendo<br />

un’offerta vincente in termini di sicurezza e affidabilità<br />

dei veicoli, senza tralasciare l’esigenza green del cliente,<br />

ci ha permesso di fare la differenza. Tutto questo è stato<br />

possibile grazie anche alle partnership con il Gruppo Renault<br />

e Stellantis, con i quali da anni abbiamo stretto un forte<br />

rapporto di fiducia reciproca”.<br />

A che punto siamo<br />

Ad oggi sono stati consegnati oltre 100 mezzi, tra i quali<br />

Renault Clio e Zoe elettriche, cui si aggiungeranno nelle<br />

prossime settimane altri 50 veicoli, per la maggior parte<br />

Fiat Fiorino. I tronconi autostradali interessati alla fornitura<br />

sono nove, e risultano già serviti la direzione di<br />

Firenze, Genova, Milano, Bologna, Fiano Romano,<br />

Cassino e Pescara. “L’individuazione dei mezzi più idonei”,<br />

ha detto ancora Vergalito, “è stata complessa,<br />

in quanto ha richiesto una<br />

consulenza importante. L’attenzione<br />

a tematiche quali l’abbattimento delle<br />

emissioni di CO 2 e la sicurezza<br />

hanno guidato la scelta finale verso l’offerta<br />

di veicoli nuovi e alternativi. L’esperienza trentennale<br />

che contraddistingue la nostra squadra<br />

e la forza delle relazioni commerciali<br />

instaurate nel tempo con le varie case<br />

costruttrici ci hanno resi competitivi,<br />

permettendoci di centrare questo<br />

ambizioso obiettivo”.<br />

CHARGING SYSTEM CONNECT<br />

Tranquilli!<br />

La ricarica adattiva e connessa<br />

è la soluzione sviluppata da Audi<br />

per scongiurare il rischio di black out<br />

della rete. Riuscito il test di quartiere<br />

Che cosa succederebbe se tutto il circolante elettrico<br />

fosse messo sotto carica simultaneamente?<br />

Si rischierebbe il black out. L’eventualità è remota<br />

- la ricarica di massa, non il blocco del sistema - ma non<br />

per questo trascurabile.<br />

Audi e GISA GmbH, partner specializzato nella fornitura<br />

di servizi per la mobilità elettrica, hanno studiato il problema<br />

e trovato una soluzione: la ricarica deve essere<br />

adattiva e connessa. La ‘prova provata’ l’hanno avuta<br />

analizzando un ipotetico scenario di sovraccarico della<br />

rete all'interno di un quartiere le cui utenze sono servite<br />

da un trasformatore locale e molteplici auto elettriche<br />

effettuano contemporaneamente la ricarica alla massima<br />

potenza, una condizione potenzialmente in grado di<br />

provocare il temuto black out.<br />

Una gestione intelligente<br />

Ed ecco la gestione intelligente dei processi di ricarica<br />

a evitare il sovraccarico del network. La comunicazione<br />

in tempo reale tra auto elettriche e fornitori d'energia<br />

consente di controllare in modo adattivo il rifornimento.<br />

Nella pratica, ciò significa rimandare la ricarica a un<br />

periodo successivo, modulando dinamicamente la richiesta<br />

di energia e tenendo presente sia il carico momentaneo<br />

che grava sulla rete, sia l’orario di partenza<br />

previsto dall’utente. Con la soluzione messa a punto<br />

da Audi, i veicoli 100% elettrici sfruttano le soste per<br />

fare il pieno di energia adattando la richiesta di potenza<br />

e alleggerendo il carico della rete, mentre l'utente non<br />

viene limitato nelle sue esigenze di mobilità.<br />

Ciò che rende possibile l’integrazione intelligente dei<br />

processi di ricarica e della rete elettrica è un dispositivo<br />

chiamato Smart Meter Gateway (SMGW), che da un<br />

lato connette in modo totalmente sicuro l'abitazione<br />

con il fornitore di energia e dall'altro fornisce informazioni<br />

dettagliate sui consumi energetici. Tutti i rilevamenti<br />

e gli input vengono inviati sia all’Home Energy<br />

Management System (HEMS) che al sistema di ricarica<br />

‘Audi e-tron charging system connect’. In questo modo<br />

la richiesta energetica delle utenze è sempre sotto<br />

controllo e la velocità di rifornimento si può adeguare<br />

in funzione della potenza residua, senza rischiare di<br />

stressare la rete.<br />

Facendo un esempio pratico, per le Audi e-tron1 ed e-<br />

tron Sportback2, che integrano già questa tecnologia,<br />

la potenza di ricarica (in grado di raggiungere i 22 kW in<br />

AC), può essere ridotta in base alla necessità.<br />

Grazie alla connessione in rete si potrà personalizzare<br />

il ‘pieno’ di ogni singola auto in termini di durata, di orario<br />

di inizio e fine del processo, di potenza assorbita.<br />

32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 33


PROGETTI<br />

In un viaggio a bordo di un’auto elettrica da Milano a Roma<br />

Alberto Viano, Amministratore Delegato di LeasePlan Italia,<br />

ha lanciato il progetto ready2e insieme al climatologo e<br />

divulgatore scientifico Luca Mercalli.<br />

RICARICA ULTRA FAST<br />

Sei ready2e?<br />

In Emilia Romagna la prima stazione di ricarica<br />

ultra rapida by LeasePlan. I vantaggi della<br />

transizione verso l’elettrico raccontati on the road<br />

Elettrico, vorrei ma...<br />

Piace e piace sempre più l’idea di guidare elettrico,<br />

ma a frenare il passaggio dalle parole ai<br />

fatti sono due fattori strettamente collegati:<br />

secondo il sondaggio realizzato da LeasePlan in collaborazione con Ipsos<br />

‘Veicoli elettrici e sostenibilità’, infatti, il 51 per cento segnala l’insufficienza<br />

delle infrastrutture di ricarica e il 34 l’ansia da autonomia.<br />

Comunque incoraggiante quel 61 per cento che, dovendo cambiare auto,<br />

dichiara che prenderà in considerazione un veicolo elettrico, anche in virtù<br />

del suo contributo a combattere il cambiamento climatico (46 per cento).<br />

Alberto Viano: “Quali sono i pregi e a quali aspetti bisogna<br />

fare attenzione per la transizione, che<br />

LeasePlan sta sostenendo, verso l’auto elettrica?”.<br />

Luca Mercalli: “Sono cent’anni che usiamo macchine a petrolio,<br />

il problema è che il petrolio fa male al clima e alla nostra<br />

salute e in più l’efficienza dei motori termici è bassa,<br />

sprecano un sacco di energia. Noi abbiamo bisogno di macchine<br />

che non inquinino e che possano utilizzare delle energie<br />

nuove, quelle rinnovabili. Ed ecco che la macchina elettrica<br />

ci può aiutare in questa transizione”.<br />

L’Amministratore Delegato di LeasePlan Italia e il noto climatologo<br />

e divulgatore scientifico sono i protagonisti del<br />

primo dei sei episodi della webserie on the road lungo la<br />

tratta Milano-Roma realizzata dall’agenzia The Big<br />

Now/mcgarrybowen proprio per raccontare i vantaggi<br />

della transizione alla mobilità elettrica senza nascondere<br />

le criticità. Prima tra le altre l’ansia da autonomia, la cosiddetta<br />

‘range anxiety’, cui la compagnia di noleggio risponde<br />

con il progetto ready2e.<br />

Ansia da autonomia<br />

A Fidenza, in Emilia Romagna, l’avvio di ready2e, ovvero<br />

l’infrastruttura di ricarica ultra rapida aperta al pubblico<br />

che nel comune della provincia di Parma vede operativa<br />

la prima stazione di ricarica ultra fast.<br />

Posizionate a ridosso delle uscite dei caselli autostradali,<br />

queste stazioni sono realizzate in collaborazione con evway<br />

by Route220, uno dei principali operatori del settore.<br />

Utilizzando al massimo la potenza disponibile, è possibile<br />

ricaricare in 40 minuti oltre l’80 per cento della batteria<br />

per la maggior parte dei veicoli oggi in circolazione.<br />

Ha dichiarato Alberto Viano: “Abbiamo aperto il <strong>2021</strong> con<br />

4 auto su 10 noleggiate dai nostri clienti con alimentazione<br />

ibrida o elettrica e vogliamo continuare a investire per lo<br />

sviluppo della mobilità sostenibile. Per rendere vincente<br />

la scelta del veicolo elettrico è fondamentale la rete di ricarica,<br />

per superare il problema della range anxiety e dell’autonomia<br />

anche per i lunghi viaggi e spiegare come la<br />

procedura di ricarica sia un processo semplice, veloce<br />

ed economico. Ecco perché LeasePlan vuole fare la propria<br />

parte con la realizzazione di infrastrutture di ricarica<br />

aperte al pubblico, con particolari vantaggi per i clienti<br />

LeasePlan possessori di energy key che hanno scelto la<br />

strada del rispetto ambientale”.<br />

Torniamo a bordo con Viano e Mercalli, i primi a usufruire<br />

dalla colonnina di ricarica rapida LeasePlan...<br />

Luca Mercalli: “L’obiettivo è una massiccia elettrificazione<br />

della mobilità a condizione che l’energia elettrica sia prodotta<br />

da fonti rinnovabili in misura sempre maggiore”.<br />

Alberto Viano: “L’auto elettrica, se inserita in una smart<br />

grid, può essere essa stessa un fattore abilitante per favorire<br />

la transizione o un più alto mix di produzione energetica<br />

da fonti rinnovabili”.<br />

Presentano<br />

IO FLEET MANAGER, ATTO SECONDO<br />

SAFETY FIRST<br />

Dalla sicurezza del conducente<br />

alla sicurezza dei mezzi<br />

alla sicurezza dei dati<br />

Nel prossimo numero di Flotte&<strong>finanza</strong><br />

e su www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Golden sponsor<br />

34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Media partner


LE PROVE<br />

DI F&F<br />

LE PROVE<br />

DI F&F<br />

RENAULT TWINGO ELECTRIC<br />

City car<br />

La compattissima francese è ora disponibile<br />

con motore elettrico. Tanta tecnologia ereditata<br />

da Zoe per percorrere fino a 270 chilometri<br />

di Tiziana Altieri<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Renault Twingo Electric<br />

Luogo di nascita<br />

Slovenia<br />

Allestimento<br />

Zen<br />

Motore<br />

R80 sincrono<br />

Potenza kW(Cv) 60(82)<br />

Coppia Nm 160<br />

Capacità batteria kWh 21,4<br />

Tecnologia batteria ioni di litio<br />

Tensione totale Volt 400<br />

Tempo di ricarica h 1,5 (trifase 32 A) -15<br />

(monofase 10 A)<br />

Autonomia cico misto km 190<br />

Velocità massima km/h 135<br />

Capacità bagagliaio lt 240<br />

Lunghezza mm 4.050<br />

Passo mm 2.492<br />

Larghezza mm 3.615<br />

Altezza mm 1.557<br />

Massa vettura kg 1.111<br />

Prezzo (Iva inclusa) €22.950<br />

On line<br />

www.renault.it<br />

Ecinque. Come ribadito nel corso della conferenza<br />

stampa di lancio da Eric Pasquier, direttore generale<br />

di RenauIt Italia, Twingo Electric è il quinto veicolo<br />

completamente elettrico, dopo Twizy, Zoe, Kangoo ZE e<br />

Master ZE, a essere lanciato dalla Losanga nella Penisola.<br />

La strategia è chiara: confermare la leadership nel mercato<br />

delle elettriche anche nel <strong>2021</strong>.<br />

La versione full electric dell’iconica city car, comparsa<br />

per la prima volta nel 1992 e venduta in 4 milioni di unità<br />

in ben 25 Paesi, potrà fare la sua parte. I numeri li ha tutti<br />

a partire da un prezzo interessante: grazie agli Ecobonus<br />

statali in vigore si può guidare con 12.950 euro in caso<br />

di rottamazione. La versione Zen, l’entry level, è infatti<br />

proposta a listino a 22.950 euro.<br />

Lo spirito di sempre<br />

Le dimensioni sono quelle della versione tradizionale:<br />

lunga 3,61 metri, ha un raggio di sterzata di soli 8,60<br />

metri che la rendono perfetta negli spostamenti in ambito<br />

cittadino. Dinamico il frontale che non tradisce lo spirito<br />

di Twingo con il paraurti anteriore scolpito, arricchito di<br />

prese d’aria per migliorare l’aerodinamica, e i gruppi ottici<br />

led con firma C-Shape. La presa di ricarica (Tipo 2) si<br />

trova dove generalmente è posizionato lo sportellino del<br />

carburante.<br />

Per l’abitacolo si può scegliere tra diversi pack di personalizzazione<br />

che stabiliscono il colore del profilo della<br />

plancia, degli aeratori, degli inserti del volante e la tinta<br />

della trama della selleria. La plancia dalle forme tondeggianti<br />

è dominata dal display touchscreen centrale da<br />

7 pollici di serie su tutta la gamma.<br />

A spingere Twingo Electric è il motore R80 da 60 kW (82<br />

Cv) di potenza e 160 Nm di coppia massima. Lo alimenta<br />

la batteria da 22 kWh che si compone di celle agli ioni<br />

di litio di ultima generazione sviluppate in partnership<br />

con LG Chem. È installata nell’auto in modo da non modificarne<br />

l’abitabilità generale né il volume del bagagliaio.<br />

Per il pieno di energia c’è il caricabatterie intelligente<br />

Caméléon, già adottato su Zoe: la vettura si può così ricaricare<br />

a casa, al lavoro o nelle infrastrutture a corrente<br />

alternata (AC) fino a 22 kW. L’autonomia promessa è di<br />

270 chilometri in ciclo WLTP City che scende a 190 nel<br />

ciclo WLTP Completo. Si può aumentare con l’Eco Mode<br />

- da attivare attraverso il pulsante situato sulla consolle<br />

centrale - che interviene su accelerazione e velocità massima,<br />

altrimenti di 135 km/h.<br />

Tre modalità di guida<br />

Tre le modalità di guida selezionabili dalla leva del cambio.<br />

B1 semplifica la guida in città limitando il ricorso al<br />

freno e aumentando il comfort. Con B2, di default, si ha<br />

una decelerazione moderata. Infine, con B3, si ha quasi<br />

la sensazione che la vettura proceda per inerzia.<br />

Silenziosissima ma sicura anche per i pedoni. Il conducente<br />

ha la possibilità di scegliere fra tre tipi di suoni, la<br />

cui intensità varia in funzione della velocità. Tutti si disattivano<br />

oltre i 30 km/h.<br />

Twingo Electric è dotata del sistema multimediale di bordo<br />

Renault Easy Link, compatibile con Apple CarPlay e<br />

Android Auto. All’offerta Easy Connect di base aggiunge<br />

alcuni servizi pensati per facilitare l’utilizzo dei veicoli elettrici.<br />

È possibile, per esempio, programmare la ricarica<br />

del veicolo nonché stabilire la temperatura dell’abitacolo<br />

mentre è attaccata alla presa. Anche le funzioni di navigazione<br />

sono arricchite. Il raggio d’autonomia dell’auto è<br />

visibile in tempo reale, in modalità Standard ed Eco. Infine<br />

la mappa indica su richiesta le stazioni di ricarica.<br />

La piattaforma di Twingo<br />

è stata progettata fin<br />

dall’inizio per molteplici<br />

motorizzazioni. La versione<br />

elettrica offre la stessa<br />

accessibilità e abitabilità<br />

delle versioni termiche.<br />

Dotata di cinque porte,<br />

pianale piatto e sedile del<br />

passeggero reclinabile,<br />

propone una lunghezza<br />

di carico pari a 2,31 metri.<br />

Twingo è disponibile con<br />

diversi pack di personalizzazione.<br />

La plancia ripropone le forme<br />

tondeggianti delle origini.<br />

La consolle centrale offre diversi<br />

vani e prese di ricarica adatti per<br />

gli smartphone. Il volume del<br />

bagagliaio, chiuso da un<br />

portellone dotato di maniglia,<br />

è invariato rispetto alla versione<br />

termica da 240 litri.<br />

36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 37


GLI LCV<br />

DI F&F<br />

GLI LCV<br />

DI F&F<br />

FORD E-TRANSIT<br />

Verso emissioni zero<br />

Arriverà sul mercato nei primi mesi del 2022<br />

il commerciale elettrico dell’Ovale Blu.<br />

Fino a 350 chilometri di autonomia teorica<br />

di Monica Schiller<br />

in collaborazione con<br />

Sarà costruito presso lo stabilimento Otosan<br />

Kocaeli in Turchia l’E-Transit, il commerciale Ford<br />

100 per cento elettrico in arrivo sui mercati europei<br />

fra poco più di un anno. Un veicolo che fa parte dell’investimento<br />

globale dell’Ovale Blu di oltre 11.5 miliardi<br />

di dollari per l’elettrificazione fino al 2022.<br />

“Ford - ha fatto sapere Jim Farley, presidente e Ceo di<br />

Ford - è leader nel segmento dei veicoli commerciali<br />

in Nord America ed Europa. La loro transizione, in particolare<br />

per le consegne dell’ultimo miglio, è fondamentale<br />

per raggiungere il nostro obiettivo di emissioni<br />

zero entro il 2050. Ford è pronta a guidare l’era della<br />

ricarica che è iniziata con i suoi pluripremiati Transit<br />

Custom Plug- In Hybrid ed EcoBlue Hybrid. È un bene<br />

per il pianeta e un enorme vantaggio per i clienti che<br />

potranno usufruire di costi operativi inferiori e nuove<br />

tecnologie connesse che li supporteranno nelle loro<br />

attività”.<br />

E-Transit è dotato di motore elettrico da 198 kW (269<br />

Cv) e 430 Nm di coppia che alimenta una batteria da<br />

67 kWh, posizionata sotto il pianale, per offrire fino a<br />

350 km di autonomia nel ciclo Wltp combinato. La trazione<br />

è posteriore per un’elevata motricità soprattutto<br />

a vano full.<br />

Tutti i vantaggi di Transit e più<br />

Può essere ricaricato sia in corrente alternata Ac, con<br />

caricabatterie di bordo da 11,3 kW in un massimo di<br />

8,2 ore, sia in corrente continua Dc a 115 kW per passare<br />

dal 15 all’80 per cento della capacità massima<br />

in poco più di 30 minuti. Disponibile, come optional, il<br />

sistema Pro Power Onboard, che trasforma il veicolo<br />

in una sorgente elettrica mobile in grado di fornire una<br />

potenza fino a 2,3 kW per l’alimentazione di strumenti<br />

e attrezzature esterne. Viaggiare con zero emissioni<br />

allo scarico non chiede di scendere a compromessi sul<br />

fronte dei volumi di carico: si possono raggiungere i 15,1<br />

metri cubi, gli stessi che offre Transit diesel. Per quanto<br />

riguarda le portate, invece, si toccano i 1.616 kg per i van<br />

e fino a 1.967 kg per gli chassis.<br />

Con E-Transit, Ford promette sostenibilità ambientale<br />

ed economica. I costi di gestione sono stimati inferiori<br />

del 40 per cento rispetto a un modello tradizionale, grazie<br />

In Europa E-Transit ha già cominciato i test sul campo, mentre il lancio<br />

commerciale è previsto nei primi mesi del 2022. Sarà proposto in 25<br />

configurazioni con classi di portata fino a 4,25 tons. Sopra, l’interno<br />

e la presa per la ricarica posizionata sul frontale sotto il logo Ford.<br />

In apertura, tre delle configurazioni previste in gamma.<br />

alla minore manutenzione richiesta. I clienti in Europa<br />

beneficeranno di un’offerta di servizi di un anno con chilometraggio<br />

illimitato, che si affianca al pacchetto di garanzia<br />

di 8 anni e 160mila km per la batteria e i componenti<br />

elettrici.<br />

38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 39


LE PROVE<br />

DI F&F<br />

LE PROVE<br />

DI F&F<br />

DACIA SANDERO<br />

L’età adulta<br />

Per il marchio rumeno è tempo di fare il salto<br />

di qualità. Si comincia con la più venduta di casa,<br />

la Sandero, soprattutto nella versione Stepway<br />

di Gianluca<br />

Ventura<br />

foto di John Next<br />

Tre. Tante sono le generazioni della Sandero, bestseller<br />

della Casa rumena. Un brutto anatroccolo<br />

che ora evolve in un crossover compatto dall’appeal<br />

basato non più solo sul prezzo d’attacco, ma anche<br />

sui contenuti tecnologici. A partire dall’adozione della<br />

piattaforma modulare Cmf-B, la stessa di Renault Clio<br />

e Captur, dotata di una nuova architettura elettronica<br />

che consente d’installare su Sandero tutti quegli equipaggiamenti<br />

fino a oggi prerogativa delle vetture d’alto<br />

lignaggio. L’idea è quindi quella di far fare un grande<br />

salto in termini di design, qualità e abitabilità a una vettura<br />

che copre ben il 47 per cento del venduto Dacia in Italia,<br />

ed è la prima sia del segmento B (col<br />

5,7 per cento), seguita dalla cugina<br />

Clio, sia del segmento Gpl (il 38 per<br />

cento delle Dacia vendute da noi è<br />

appunto a gas propano liquido), grazie<br />

al motore turbocompresso.<br />

Tra le due versioni della Sandero, sul<br />

fronte vendite, in Italia vince a mani<br />

basse la più fuoristradistica - nell’aspetto - Stepway, rispetto<br />

alla più urbana Streetway, nonostante poi queste<br />

auto non vengano certo impiegate per l’off-road (c’è comunque<br />

solo a trazione anteriore).<br />

Equipaggiamenti molto ricchi<br />

Pur mantenendo le dimensioni generali della generazione<br />

precedente, Sandero viene abbassata di 10 millimetri davanti<br />

e 20 dietro, per migliorare del 6,3 per cento il coefficiente<br />

di penetrazione aerodinamica, cui contribuisce<br />

anche lo spostamento dell’antenna dal fronte alla coda<br />

del tetto. Vengono rivisti cofano e calandra, mentre gli<br />

angoli dei paraurti sono stati rinforzati e integrano ora i<br />

fendinebbia. I fari diventano a led e le ruote a filo carrozzeria,<br />

grazie alla carreggiata allargata<br />

che conferisce all’auto un aspetto più<br />

grintoso. Ci sono il servosterzo elettrico,<br />

l’hill hold, le cinture con pretensionatore,<br />

sei air-bag, l’accensione<br />

automatica per fari più tergi e, in base<br />

ai livelli d’allestimento, che prevedono<br />

il nuovo Essential più il Comfort su<br />

INTERNI Nella foto sopra, la nuova moderna plancia con i due opposti tra i tre<br />

sistemi d’infotainment proposti. A sinistra, il lussuoso Media Nav con CarPlay via<br />

wi-fi e, a destra, il basico Media Control che usa lo smartphone come display.<br />

A destra, dall’alto, la nuova console infrasedile anteriore con portaoggetti<br />

completa di gancio borsetta sul lato passeggero e il divano posteriore.<br />

entrambe le versioni di Sandero e uno ancora più economico<br />

battezzato Access sulla sola Streetway, la frenata<br />

automatica d’emergenza, il sensore angolo morto dei retrovisori,<br />

i radar di parcheggio anteroposteriori e molto<br />

altro. Migliorata la struttura del veicolo, per aumentare<br />

la sicurezza passiva, con un anteriore rialzato così da<br />

salvaguardare i pedoni in caso d’urto frontale.<br />

Diesel addio per sempre<br />

Sul fronte motori, ci si concentra esclusivamente su<br />

un’unità ad accensione comandata, eliminando definitivamente<br />

quelle a gasolio. Si tratta d’un unico tricilindro<br />

da 999 centimetri cubi 12 valvole a benzina, aspirato nella<br />

taratura da 65 Cv con cambio manuale pentarapporto<br />

per la sola Streetway SCe. Cui s’aggiungono - per entram-<br />

FUNZIONALITÀ La nuova Sandero fa un<br />

grande balzo in avanti sul versante<br />

dell’equipaggiamento, grazie al nuovo cruscotto<br />

(a sinistra), al servosterzo e al freno a mano<br />

elettrici (foto al centro), nonché al sistema<br />

keyless con transponder (foto a destra). Di<br />

automatico ci sono tergi, luci e frenata. Non<br />

manca il sensore angolo morto negli specchi.<br />

be le versioni - i turbocompressi TCe da 90 Cv con cambio<br />

meccanico sei marce o automatico Cvt e l’Eco-G 100 bifuel<br />

da altrettanti cavalli, solo manuale.<br />

Tutti rivisti gli interni, dove si guadagnano 8 millimetri in<br />

larghezza e 42 per le ginocchia dietro, così come aumenta<br />

di 8 litri la capacità del bagagliaio. Tra gli optional,<br />

le barre modulari sul tetto, volendo in vetro e apribile.<br />

MECCANICA Sotto, a sinistra, il<br />

motore tre cilindri turbo da 999 cc<br />

bi-fuel, a benzina e Gpl: l’autonomia<br />

totale, grazie ai due serbatoi da 50<br />

litri l’uno, è di 1.300 chilometri. Al<br />

centro, la cloche del cambio manuale<br />

esarapporto e, a destra, quella<br />

dell’automatico Cvt, non disponibile<br />

però con la motorizzazione a gas.<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Dacia Sandero<br />

Luogo di nascita Romania e Marocco<br />

Alimentazione benzina + gpl<br />

Versione Stepway Comfort Eco-G 100<br />

Potenza kW(Cv)/giri 74(100)/5.000<br />

Coppia Nm/giri 170/2.000<br />

Omologazione Euro 6d-Full<br />

Cambio/n° marce manuale/6<br />

Consumo combinato l/100km (Wltp) 6,9<br />

Lunghezza mm 4.099<br />

Passo mm 2.604<br />

Larghezza (specchi compresi) mm 2.007<br />

Altezza mm 1.535<br />

Capacità bagagliaio dm 3 410 (1.455)<br />

Massa vettura kg 1.130<br />

Prezzo (chiavi in mano) € 13.950<br />

On line www.dacia.it<br />

40 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>marzo</strong> <strong>2021</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 41


PIATTAFORME<br />

TELEMATICA PER LE FLOTTE<br />

Diversa dagli altri<br />

Dalla partnership tra il Gruppo Vodafone e Geotab nasce la piattaforma<br />

Vodafone Business Fleet Analytics, una risposta alla maggiore sensibilità delle<br />

aziende in tema di sicurezza dei propri dipendenti e di sostenibilità ambientale<br />

Stefania Gilli,<br />

da giugno 2017<br />

Country Manager<br />

IoT per Vodafone<br />

Business.<br />

Da una parte Vodafone Business, con 118 milioni di<br />

dispositivi connessi in tutto il mondo; dall’altra<br />

Geotab, società specializzata nella gestione telematica<br />

della flotta. Una collaborazione strategica, la loro,<br />

che ha portato alla nascita di Vodafone Business Fleet<br />

Analytics. Stefania Gilli, Country Manager IoT per Vodafone<br />

Business, ci accompagna alla scoperta della piattaforma.<br />

F&F Quali peculiarità la rendono un unicum rispetto<br />

ad altre soluzioni di gestione oggi sul mercato?<br />

››‰ Con Vodafone Business Fleet Analytics i clienti possono<br />

accedere ai dati del veicolo e ottenere dalla loro analisi<br />

informazioni utili per monitorare e migliorare la sicurezza<br />

e le performance dei loro conducenti.<br />

È una soluzione innovativa, che efficienta la gestione dei<br />

veicoli e migliora la sicurezza dei dipendenti attraverso la<br />

raccolta dei dati in tempo reale, dalla posizione agli stili di<br />

guida, dalla diagnostica di bordo al chilometraggio.<br />

La soluzione offre inoltre manutenzione predittiva grazie<br />

a una diagnostica avanzata dei veicoli e garantisce un controllo<br />

puntuale dei consumi e dell’utilizzo del mezzo.<br />

Un particolare differenziatore è l’ampiezza degli add-on<br />

del marketplace di Geotab, che arricchisce l’offerta e la<br />

gamma dei servizi proposti quali il monitoraggio della cold<br />

chain e il cronotachigrafo.<br />

F&F Le aziende devono dotarsi di un analista e non<br />

‘solo’ di un fleet manager?<br />

››‰ La telematica applicata alle flotte è a tutti gli effetti<br />

uno strumento di analisi dei dati. Vodafone Business Fleet<br />

Analytics è strutturata per accedere a un cruscotto con report<br />

che sono personalizzabili e semplici da impostare<br />

senza richiedere sviluppi aggiuntivi o risorse dedicate.<br />

È una soluzione tecnologica che in modo sicuro, automatico<br />

e autonomo elabora e aggrega una grande quantità<br />

di dati sulla base delle informazioni che sono richieste per<br />

gestire meglio la propria flotta e il proprio business.<br />

F&F Il progressivo incremento dell’elettrico e dell’ibrido<br />

in flotta costringerà a rivedere gli attuali sistemi<br />

di gestione?<br />

››‰ La trasformazione della mobilità verso l’elettrico comporta<br />

una valutazione dei veicoli nel contesto operativo in<br />

cui sono utilizzati. La domanda che molti fleet manager si<br />

stanno ponendo è: quale tipo di veicolo elettrico è quello<br />

giusto per il mio business? Vodafone Business Fleet<br />

Analytics non è soltanto uno strumento che consente una<br />

valutazione di idoneità dei veicoli in uso nel passaggio all’elettrico,<br />

ma fornisce un’analisi in tempo reale fondamentale<br />

per il monitoraggio di una flotta elettrica.<br />

F&F Da tempo Vodafone è impegnata sul tema della<br />

sostenibilità. Obiettivi a breve e medio termine?<br />

››‰ Vodafone è all’avanguardia nel campo della sostenibilità.<br />

La nostra rete è già alimentata al 100 per cento da<br />

fonti rinnovabili e siamo stati la prima tra le aziende di TLC<br />

in Italia ad anticipare gli obiettivi di zero emissioni proprie<br />

di gas a effetto serra al 2025.<br />

E non siamo all’avanguardia solo nei nostri obiettivi, ma<br />

anche nel fornire soluzioni digitali per abilitare la sostenibilità<br />

dei nostri clienti: l’anno scorso i clienti di Vodafone Business<br />

sono stati in grado di risparmiare 6,9 milioni di tonnellate<br />

di CO 2 e, a livello globale, circa quattro volte le emissioni<br />

generate dalle attività di Vodafone stessa.<br />

42 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>marzo</strong> <strong>2021</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


Dalla generazione di dati<br />

all’ottimizzazione delle<br />

performance aziendali<br />

Scopri WEBFLEET - La soluzione di gestione<br />

delle flotte aziendali numero uno in Europa<br />

VEICOLI (4/21)<br />

Regione - Tutti<br />

Ricerca<br />

003 - Express<br />

09:53, Piazza San Giovanni, 2, 10122 Torino, IT<br />

004 – Service<br />

09:52, Dophinstrasse 305, 1978 DL Berlin, DE<br />

005 – Express<br />

29/02, 10:16, Guillaume Frederic 26, 2020<br />

Paris, FR<br />

006 – Transport<br />

09:53, AP-7, km 398 08088 Barcelona, ES<br />

Ridurre i costi del carburante e della manutenzione. Pianificare percorsi<br />

migliori. Perfezionare lo stile di guida. WEBFLEET ti aiuta a fare tutto ciò.<br />

Ecco perché più di 50.000 aziende in tutto il mondo si affidano alla nostra<br />

soluzione per gestire i loro conducenti, i loro veicoli e il loro business.<br />

Let’s drive business. Further.<br />

webfleet.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!