Costruzioni n. 754 ottobre 2021

Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
9
ISSN 0010-9665
770010 966504
0 0 7 5 4 >
Casa editrice la fiaccola srl
Attualità
&Prodotti
SENNEBOGEN
PER TRAILER
Abbiamo visto lavorare
il nuovissimo 865E
Hybrid all’interno
del terminal di Ospitaletto
Cave
&Calcestruzzo
INDUSTRIA 4.0
ESEMPLARE
Scai supporta il gruppo
Fibran nel cammino
verso la gestione digitale
della produzione
Sollevamento
&Noleggio
SPECIALE
GIS 2021
La nostra selezione
delle novità presentate
in fiera a Piacenza.
Oltre venti pagine
754
anno LXIX 10 ottobre 2021
WALKAROUND IL NUOVO MINI ESCAVATORE JCB 35-Z1

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9
ISSN 0010-9665
770010 966504
0 0 7 5 4 >
IN COPERTINA
Attualità
&Prodotti
SENNEBOGEN
PER TRAILER
Abbiamo visto lavorare
il nuovissimo 865E
Hybrid all’interno
del terminal di Ospitaletto
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Cave
&Calcestruzzo
INDUSTRIA 4.0
ESEMPLARE
Scai supporta il gruppo
Fibran nel cammino
verso la gestione digitale
della produzione
Sollevamento
&Noleggio
SPECIALE
GIS 2021
La nostra selezione
delle novità presentate
in fiera a Piacenza.
Oltre venti pagine
Casa editrice la fiaccola srl
754
anno LXIX 10 ottobre 2021
WALKAROUND IL NUOVO MINI ESCAVATORE JCB 35-Z1
■ La gamma FP di VTN è composta
da 10 modelli, progettati per
equipaggiare macchine dalle 5 alle
100 tonnellate di peso operativo e
in ogni caso caratterizzati da
un’elevata coppia di rotazione (su
ralla a 360°) e da una grande forza
di serraggio. Queste caratteristiche
e le geometrie proprie dei
prodotti VTN permettono di lavorare,
garantendo elevati livelli di produzione,
in ogni posizione: in altezza,
a quote medie, ma anche a
livello del suolo.
121 astra-trucks.com
13 brigade-elettronica.it
89 camssrl.it
65 canginibenne.com
19 ctelift.com
®
11 eberspaecher.it
103 faresin.com
109 fassi.com
2 ford.it
77 haulotte.it
VTN Europe SpA
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15 doosanequipment.eu
1 hyundai.eu
59 amadio.com
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25 volvoce.it
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22 laurini.com
91 simem.com
I Cop
vtneurope.com
21 malagutisrl.com
119 siplifleet.it
3 wackerneuson.com
35 mbcrusher.com
18 sovatec.it
113 webasto.com
IV Cop merlo.com
99 tadano.com
II Cop
yanmar.com
26 - 29 OTTOBRE 2021, RIMINI
Hall C3 stand 190
14 olmark.com
III Cop takeuchi-italia.it
23 yokohama-oht.com
A
ABB.............................................18
Airo .............................................94
AlmaCrawler...............................94
Autotrasporti Lancini.................28
B
Berco ..........................................19
BG Lift.........................................95
Bkt-tires ......................................34
Bobcat ........................................95
C
Canginibenne ........................60,16
Carmix ........................................76
Cat ..............................................74
Cela.............................................96
CNH ............................................23
Comet.........................................96
CTE .............................................97
D
Danfoss Ediytron .......................66
Dieci............................................12
Doka............................................78
Dulevo.........................................32
[4] ottobre 2021 Costruzioni
E
Effer ..........................................100
Elto..............................................61
Epiroc..........................................18
F
F.llli Massai.................................20
Fassi ...........................................98
Fibran..........................................84
G
Genie ........................................101
H
Haulotte....................................100
Hyundai ......................................20
I
Imer ..........................................102
J
JCB ........................................24,36
Jekko........................................102
JLG ......................................12,104
K
Kohler Engines ...........................13
Kubota ........................................60
L
Liebherr ....................................105
M
Magni .......................................106
Malaguti .....................................60
Man...........................................122
Manitou ....................................107
Mapei..........................................11
Marchetti..................................110
MB Cruscher ..............................62
Merlo ........................................111
O
Oil&steel ...................................110
OMEC..........................................88
P
Pagliero ....................................112
Palazzani..................................112
Palfinger...................................114
Pernicini......................................60
Platform Basket.......................115
R
Ramtec .......................................64
S
Sampierana ................................23
Scai.............................................82
Seli ................................................9
Sennebogen ........................26,115
Socage .....................................116
Steelwrist ...................................14
T
Tadano .....................................117
Terex.........................................118
Toscomeccanica .......................20
Trailer SpA..................................28
V
Valla.....................................90,118
Vitali............................................68
VTN...............................................8
W
Webasto .....................................67
X
Xcmg ........................................120
Y
Yanmar .......................................54
Yokohama ..................................22
Z
Zoomlion ..................................120
Aziende citate
Komatsu BR380JG-3
Il BR380JG-3 è il tuo nuovo frantoio mobile a mascelle
di un sistema di regolazione dello scarico completamente
automatico. Con una apertura di alimentazione
sazione
delle emissioni di CO
frantumatore mobile più pulito sul mercato.
komatsureteitalia.it

ISSN: 0010 - 9665
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
8
Attualità&Prodotti
COVER STORY
8 La forza dell’ascolto
Seli Manutenzioni Generali
sceglie due frantumatori VTN FP40
EVENTI
10 Ecomondo
si ritorna in presenza
Dal 26 al 29 ottobre a Rimini
INNOVAZIONE
11 Estetica e armonia a Dubai
Mapei al Padiglione Italia
TELESCOPICI ROTATIVI
12 Una nuova classe
I Dieci battono bandiera JLG
MOTORI
13 Un esordio niente male
Kohler per la PLE Cela Spyder DT28
RICONOSCIMENTI
14 Two is better than one
Steelwrist tre le migliori svedesi
SISTEMI DI FILTRAGGIO
15 Una nuova barriera protettiva
Nuovi filtri abitacolo
WALKAROUND
36
Tutto sul nuovo mini
girosagoma JCB 35-Z1
LAME DOZER
16 L’attenzione per i dettagli
La versatile lama laser Cancini
26
100% ELETTRICI
18 La miniera del futuro
Soluzioni Epiroc per ridurre emissioni
MMT E SOTTOCARRI
19 +Efficenza, - Consumi
L’evoluzione della produzione Berco
ESCAVATORI
20 Una nuova concezione
Uno Hyundai HX210A a F.lli Massai
PNEUMATICI
22 Rispetta il terreno
Soluzioni tecnologiche Yokohama
MMT
23 Importanti investimenti
CNH Industrial acquisisce Sampierana
ESCAVATORI CINGOLATI
24 Più conforme, più completo
I nuovi JCB con motore Dieselmax 448
CARICATORI INDUSTRIALI
26 L’ibrido che mette le ali
Uno dei primi Sennebogen
865E Hybrid prodotti è andato alla
bresciana Trailer, specializzata
in logistica per la filiera siderurgica
SPAZZATRICI STRADALI
32 La prima con tecnologia
adattiva La nuova Dulevo D6
PNEUMATICI
34 Alla faccia della pandemia
BKT apre un nuovo stabilimento
Macchine&Componenti
MMT
54 Maillot jeaune al Giro d’Italia
Dietro le quinte dello Yanmar Tour
per vedere i nuovi SV compatti
AZIENDE
60 Ritorno al proficuo confronto
Malaguti espone ad Agriumbria
ELTO E RELEO
61 Tradizione e crescita
Sempre sul campo per fare meglio
ATTREZZATURE IDRAULICHE
62 Processi vantaggiosi
Riciclaggio autonomo con MB
ATTREZZATURE IDRAULICHE
64 Vicina ai clienti
Ramtec adatta ai noleggiatori
PROSSIMAMENTE
54
Uno dei protagonisti principali del
prossimo numero sarà il nuovo mini
Kubota U10-5 Stage V caratterizzato
dalla postazione con Joystick.
Passeremo alla lente la quinta essenza
dell’escavatore compatto.
68
costruzioni
ELETTROMOBILITÀ
66 Futuro elettrico nei cantieri
Anche Webasto dice la sua
Riciclaggio&Demolizione
MANUTENZIONI E RIPRISTINI
68 Restyling green per Cagliari
L’esperianza Vitali al servizio dello
scalo sardo in chiave sostenibile
PALE CINGOLATE
74 Le virtù della pala cingolata
La CAT 953 diventa Next Gen
Cave&Calcestruzzo
rivistacostruzioni
BETONIERE FUORISTRADA
76 Quando e dove serve
L’efficienza assicurata da Carmix
CASSEFORME INDUSTRIALI
78 Idea italiana, sviluppo globale
Le Doka a curvatura variabile
INDUSTRIA 4.0
82 Gestione della produzione
Fibran ottimizza la produzione, anche
con la consulanza Scai
82
Sollevamento&Noleggio
AZIENDE
88 Riferimento da trent’anni
O.Mec. rinnova per crescere
AUTOGRÙ ELETTRICHE
90 Essere un punto di riferimento
La nuova Valla V210R rivoluzione
l’offerta. Con o senza cabina
GIS 2021
92 SPECIALE
92
Vi raccontiamo il GIS 2021,
ricco di novità di prodotto.
Per voi, una selezione delle macchine
e delle tecnologie più interessanti
Truck&Allestimenti
ANTEPRIMA MAN
122 Prova di forza
I cugini di Vie&Trasporti hanno
provato i nuovi cava cantiere
in cava. Soluzioni tecniche specifiche
per tutte le esigenze offroad
122
Fondato nel 1952
da Giuseppe Saronni
754 10 OTTOBRE 2021
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Edvige Saronni
lsaronni@fiaccola.it
DIRETTORE EDITORIALE
Matthieu Colombo
mcolombo@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
Fabrizio Parati
fparati@fiaccola.it
REDAZIONE
Mauro Armelloni, Edvige Fornara, Emilia Longoni
costruzioni@fiaccola.it
COLLABORATORI
Damiano Diotti, Antonio Fargas, Gianenrico Griffini
(responsabile sezione veicoli e allestimenti),
Eliana Puccio, Isabella Visentin
SEGRETERIA
Jole Campolucci
jcampolucci@fiaccola.it
segreteria@fiaccola.it
IMPAGINAZIONE
Studio Grafico Page
AMMINISTRAZIONE
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it
Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it
ABBONAMENTI
Mariana Serci
abbonamenti@fiaccola.it
TRAFFICO E PUBBLICITÀ
Laura Croci
marketing@fiaccola.it
MARKETING E PUBBLICITÀ
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO
slevada@fiaccola.it
Cinzia Rosselli
crosselli@fiaccola.it
AGENTI
Giorgio Casotto
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 - info@ottoadv.it
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,
Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)
Mensile - LO-NO/00516/02.2021CONV
Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
STAMPA
Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA
N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150
PREZZI DI VENDITA
abb. annuo Italia Euro 90,00
abb. annuo Estero Euro 200,00
una copia Euro 8,00
una copia Estero Euro 16,00
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale
di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa
rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.
La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane
esclusivamente agli Autori.
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per
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nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri
ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice
la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it
Organo di informazione e documentazione
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Doosan completa la gamma di demolition
a grande sbraccio con il DX380DM-7.
Il nuovo modello va ad affiancare
i DX235DM e DX530DM lanciati nel 2020.
In configurazione massima, il DX380DM-7
annuncia una altezza al perno di 23 metri,
che diventano 10,43 metri
in configurazione “da scavo”.
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Unione Costruttori Italiani
di Macchine per Cantieri Edili,
Stradali, Minerari e Affini
Casa Editrice
la fiaccola srl
20123 Milano
Via Conca del Naviglio, 37
Tel. +39 02 89421350
Fax +39 02 89421484
casaeditricelafiaccola@legalmail.it
Questo periodico è
associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana:
numero di iscrizione 14440

9
I SN 0010-9665
7 7 0 0 1 0 9 6 6 5 0 4
0 7 5 4 >
Cover Story
LA FORZA
dell’ascolto
La divisione Demolizione di Seli Manutenzioni Generali
ha scelto due maxi frantumatori rotativi VTN FP40.
Carta vincente, il dialogo tra l’impresa e il costruttore
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Frantumatore girevole VTN FP40
Peso escavatore 42/55 t
Apertura massima 1.165 mm
Peso attrezzatura 4.400 Kg
ostruzioni
n. 754 | anno LXIX
10 ottobre 2021
Attualità
&Prodotti
SENNEBOGEN
PER TRAILER
Abbiamo visto lavorare
il nuovissimo 865E
Hybrid all’interno
del terminal di Ospitaletto
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Cave
&Calcestruzzo
INDUSTRIA 4.0
ESEMPLARE
Scai supporta il gruppo
Fibran nel cammino
verso la gestione digitale
della prodizione
23 Pagina 1
Sollevamento
&Noleggio
SPECIALE
GIS 2021
La nostra selezione
delle novità presentate
in fiera a Piacenza.
Oltre venti pagine
Casa editrice la fiaccola srl
754
WALKAROUND IL NUOVO MINI ESCAVATORE JCB 35-Z1
anno LXIX 10 ottobre 2021
Nel settore delle demolizioni, per vincere grandi sfide
non bastano esperienza e prodotti di estrema
qualità. Per un costruttore di attrezzature idrauliche
una delle abilità più grandi è saper ascoltare le mutevoli
esigenze operative delle imprese, che ogni giorno
affrontano nuove sfide tecniche, e tradurle in soluzioni
tecniche che incrementano la produttività sul campo e
garantiscono elevati standard di affidabilità. L’offerta di
attrezzature VTN è un perfetto esempio di come questa
formula sia vincente in ogni forma.
Diamo attenzione ai frantumatori girevoli serie FP, progettati
per affrontare sia la demolizione primaria che secondaria.
L’idea originale è stata quella di realizzare un’unica
attrezzatura che consentisse di abbattere le strutture,
ma anche di frantumare elementi in cemento armato.
Oggi la gamma FP di VTN è composta da 10 modelli, progettati
per equipaggiare macchine dalle 5 alle 100 tonnellate
di peso operativo e in ogni caso caratterizzati da
un’elevata coppia di rotazione (su ralla a 360°) e da una
grande forza di serraggio. Queste caratteristiche e le geometrie
proprie dei prodotti VTN permettono di lavorare,
garantendo elevati livelli di produzione, in ogni posizione:
in altezza, a quote medie, ma anche a livello del suolo.
Il binomio VTN-Seli Manutenzioni Generali
“Acquistando due frantumatori FP40, modello adatto a
escavatori da 42 a 55 t di peso operativo, abbiamo di fatto
rinnovato la fiducia in VTN. La nostra esperienza diretta
racconta come l’azienda vicentina sia un riferimento
per la qualità delle attrezzature realizzate, scegliendo
acciai altoresistenziali Hardox e componenti di prim’ordine
– spiega Ivano Perego (in foto, a destra), responsabile
commerciale divisione Demolizione di Seli Ma -
nutenzioni Generali. A queste caratteristiche di base, VTN
aggiunge la capacità di comprendere le esigenze di chi
opera in prima linea e tradurle in prodotti affidabili e dalle
grandi prestazioni. Dal nostro punto di vista – aggiunge
Perego – VTN è un’eccellenza tutta italiana e siamo
fieri di lavorare con loro”.
LA SERIE FP IN PILLOLE
• 10 MODELLI DISPONIBILI
• ELEVATA COPPIA DI ROTAZIONE (360°)
• CILINDRO ROVESCIATO E 100% PROTETTO
• TAGLIENTI ONDULATI E INTERCAMBIABILI
• PUNTALI INTERCAMBIABILI (DA FP12)
• ELEVATA FORZA DI SERRAGGIO
• SPEED VALVE (DA FP15)
• IMPIANTO IDRAULICO BEN ACCESSIBILE
• RALLA DI GRANDE DIAMETRO
[8] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [9]

Attualità&Prodotti
Eventi
Ecomondo si torna in presenza
Sulle onde del green
deal europeo e del
pnrr nazionale, ci si
prepara a un’edizione
deluxe di Ecomondo,
evento di riferimento in
materia di economia
circolare, a tutto campo.
L’edizione 2021 della
manifestazione riminese
torna in presenza
accompagnandosi a Key
Energy, che avrà un focus
anche sulla mobilità
sostenibile. Tra i temi sul
tavolo: tecnologie,
innovazione, start-up,
istituzioni europee e
governative,
internazionalizzazione, la
decima edizione degli
Stati Generali della Green
Economy. Ma Ecomondo
e Key Energy 2021
faranno anche rotta sul
Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza e sul
Green Deal europeo, con
le relative opportunità.
Per il decennale degli
Stati Generali della Green
Economy, appuntamento
annuale promosso dalle
68 organizzazioni di
imprese riunite nel
Consiglio Nazionale della
Green Economy e in
collaborazione con il
Ministero della
Transizione Ecologica e
Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile.
Verrà inoltre presentata
una ricerca inedita con
focus su digitalizzazione
e transizione ecologica in
Italia. Si torna quindi in
presenza con mille
espositori e
un’occupazione della
superficie che si attesta
al 90% rispetto ai livelli del
2019. Sul fronte della
convegnistica, Ecomondo
sarà caratterizzato da
una forte presenza della
Commissione Europea,
che porterà in Fiera la
doppia strategia sul tema
decarbonizzazione:
riduzione dei gas
climalteranti e
rafforzamento della
biodiversità attraverso la
rigenerazione del suolo,
delle foreste e dei mari
che insieme
contribuiscono ad
assimilare più CO 2 ,
garantiscono la
produzione di cibo e
proteggono da future
pandemie. Lo sguardo
punterà all’intero bacino
euro-mediterraneo.
Attenzione anche alla
formazione: ai casi di
studio e ad
aggiornamenti su
normative europee e
nazionali. Si metterà a
fattore comune pubblica
amministrazione e
impresa. Tutti i convegni
saranno visibili in
streaming e on demand
dal 2 novembre.
Green Economy
La decima edizione degli
Stati Generali della Green
Economy, da parte sua,
sarà di retrospettiva e
insieme di prospettiva
Dal 26 al 29 ottobre alla fiera di Rimini
di Italian Exhibition Group la circular
economy e le rinnovabili si preparano, con
l’edizione 2021 di Ecomondo e di Key Energy
sull’orizzonte 2030.
La Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile
indagherà i risultati
ottenuti da un fenomeno,
dieci anni fa di natura
principalmente culturale
prima ancora che di
politica industriale, e oggi
di portata europea grazie
al Green Deal. In agenda,
anche i costi della
mancata transizione
ecologica, nonché i costi
e i benefici di questa
trasformazione storica
per le imprese.
La visita in Fiera a Rimini,
fanno sapere gli
organizzatori, sarà
all’insegna della massima
sicurezza: l’ingresso alle
manifestazioni sarà
consentito col Green
Pass (che certifica o la
vaccinazione o la
guarigione dal Covid) e
previo controllo della
temperatura corporea e
utilizzo della mascherina.
Chi non fosse in
possesso di Green Pass
potrà presentare l’esito
negativo di un tampone.
Tra le altre misure messe
in atto in conformità con
il protocollo
#Safebusiness di IEG e la
certificazione GBAC
STAR che permettono
una serena permanenza
in fiera a visitatori,
espositori e operatori:
l’obbligo della
mascherina, la
misurazione della
temperatura in ingresso,
la disponibilità di
igenizzante per mani in
tutti gli spazi espositivi.
Per ulteriori informazioni
visitate il sito web:
ecomondo.com
Innovazione
Estetica e armonia a Dubai
Caffè, polvere di bucce
d’arancia e sabbia del
deserto. Con questi
elementi Mapei si è
A WORLD OF COMFORT
RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO
presentata al Padiglione
Italia in occasione di
Expo 2020 Dubai.
Elementi con i quali
DAL PROGETTO AL TEST:
IL VOSTRO CLIMA SU MISURA
Il deserto infuocato o il gelo dell’Artico: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,
ricoprire la grande duna
esterna e la passerella
per fare vivere ai
visitatori una
memorabile esperienza
sensoriale. Parliamo di
materie iconiche per la
cultura italiana e araba
come il caffè, l’arancia, la
sabbia del deserto, e allo
stesso tempo materiali
naturali di riciclo.
“Expo 2020 Dubai - ha
commentato Veronica
Squinzi, Amministratore
Delegato Mapei- è una
grande vetrina sul
mondo. Mapei, da anni
ambasciatore del saper
fare italiano, non poteva
mancare a questo
appuntamento e si è
messa a disposizione
dei progettisti per dare il
proprio contributo a
rendere memorabile la
visita al Padiglione
Italia”. All’interno del
Padiglione, Mapei ha
fornito soluzioni per le
pavimentazioni in resina
e cemento, per la posa di
ceramica e marmo, per
le finiture murali e per le
soluzioni
impermeabilizzanti,
come quelle delle cinque
vasche che contengono i
tre tipi di alghe: Spirulina,
Dunaliella e
Haematococcus. La
partecipazione di Mapei
alle Esposizioni
Universali è iniziata con
la costruzione del
Padiglione Italia a Expo
Shanghai 2010.
mapei.com
[10] ottobre 2021 Costruzioni

Telescopici rotativi
Una nuova classe
L’azienda Dieci ha
sottoscritto un accordo
commerciale a lungo termine
con JLG Industries, Inc., per
l'introduzione di una nuova
generazione di sollevatori
telescopici rotativi per il
mercato del Nord America.
La nuova linea di sollevatori
telescopici rotativi JLG offrirà
prestazioni avanzate e facilità
d'uso. È stata progettata fin
dall'inizio tenendo presente
l'operatore per un comfort
ottimale. La linea sarà
composta inizialmente da tre
modelli, JLG R1370, R1385 e
R11100, con altezze
massime di sollevamento da
20,5 a 29,6 m (da 67,3 a 97,1
ft) e portate da 4989 kg a
5987 kg (da 11.000 a 13.200
lb). Ciro Correggi, AD di Dieci
commenta la notizia: "Siamo
orgogliosi dello sviluppo della
nostra produzione e del
successo ottenuto in Europa
con questo prodotto e siamo
lieti di collaborare con
un'azienda del calibro di JLG
per offrirlo ai clienti del Nord
America".
"JLG è lieta di collaborare con
un'azienda innovatrice come
Dieci, con cui condivide le
proprie vedute, per sviluppare
la sua linea di sollevatori
telescopici rotativi per il Nord
America”, spiega Rogerio dos
Santos, Vicepresidente del
settore engineering per i
sollevatori telescopici della
JLG. "Grazie all'impegno
congiunto dei migliori
progettisti del settore a livello
mondiale, la linea di prodotti
risultante da questa
collaborazione sarà in grado
di superare gli standard di
qualità e di prestazioni che i
clienti si aspettano da
entrambe le aziende."
dieci.com / jlg.com
Motori
Un esordio
niente male
GRU ARANCIONI con un CUORE VERDE
Solleva in elettrico fino a 40 m
K-HEM Series ha esordito la prima volta
con il modello K-HEM 1003 a bordo della
piattaforma aerea Spyder DT28 di Cela in
occasione dell’ottava edizione della fiera
italiana GIS Expo, ospitata nel quartiere
fieristico di Piacenza tenutasi nei giorni 7-
9 ottobre 2021. La piattaforma aerea
Spyder DT28 è il frutto di un proficuo
percorso di collaborazione con Cela che
ha colto le peculiarità dell’unità ibrida K-
HEM 1003, perfette per questo tipo di
applicazione.
“Da sempre dediti a innovare senza
compromessi e allo sviluppo di nuove
soluzioni tecnologiche che rendono unici i
nostri prodotti, siamo convinti che questo
sia solo il primo passo di un lungo
percorso mirato al raggiungimento di
obiettivi sempre più ambiziosi” commenta
Paolo Troni, CEO di Cela. “La piattaforma
aerea Spyder DT28 è l’esempio
dell’efficacia del lavorare insieme: è il
risultato di una perfetta integrazione tra
unità ibrida e macchina, tesa a
massimizzare la produzione e
minimizzare gli ingombri del pacco
batterie” spiega invece Massimiliano
Bonanni, General Manager, Product
Strategy di Kohler Engines.
kohlerpower.com
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Attualità&Prodotti
Riconoscimenti
Two Is Better Than One
Steelwrist, produttore
globale di tiltrotator, attacchi
rapidi, ed attrezzature per
escavatori, ha ricevuto per il
2° anno consecutivo il premio
Best Managed Companies,
sponsorizzato da Deloitte in
collaborazione con Nasdaq.
Un premio di qualità che
riconosce il successo delle
aziende private svedesi.
“È un onore essere
nuovamente premiato come
una delle Best Managed
Companies in Svezia. Stiamo
crescendo rapidamente
come azienda globale con
una forte e specifica cultura
Steelwrist: un premio che
appartiene a tutti i
collaboratori impegnati e
laboriosi in tutto il mondo”,
afferma Stefan Stockhaus,
CEO di Steelwrist. “Il premio
riconosce le aziende che
hanno un approccio
ponderato per la costruzione
di team forti e per investire
nella crescita del loro talento”,
afferma Håkan Sjögren,
membro indipendente della
giuria e AD e responsabile per
le quotazioni al Nasdaq
Stoccolma.
steelwrist.com
Sistemi di filtraggio
Una nuova barriera protettiva
CabinHepa+ è il
nuovissimo filtro per
abitacolo sviluppato
dagli ingegneri Sogefi
basato su supporto
HEPA. Tale
innovazione è stata
presentata allo scorso
salone di Francoforte
Automechanika e disponibile
con i marchi Purflux® e
Fram®. Il filtro dell’abitacolo
protegge gli occupanti del
veicolo dalle impurità
presenti nell’ambiente
(polveri, pollini, particolato e
allergeni), cosi da consentire
loro di respirare un’aria più
pura rispetto a quella esterna
al veicolo. Senza la filtrazione
l’aria presente all’interno
dell’abitacolo può
arrivare ad essere quattro
volte più inquinata di quella
esterna. È consigliata la
sostituzione del filtro
abitacolo una volta all’anno
oppure ogni 15.000 km.
CabinHepa+ utilizza un
supporto HEPA (High
Efficiency
Particulate Air) che
filtra meccanicamente e
cattura più polveri sottili (0,3
micron) rispetto a un filtro
tradizionale. I filtri
CabinHepa+ trattengono fino
al 99,97% delle particelle
della dimensione di un virus,
impedendone l’ingresso
nell’abitacolo, il che li rende
tra i filtri più efficaci del
mercato.
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Dall’OPTIONAL allo STANDARD
anche l’occhio vuole la sua parte.
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3
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A BASSI SPESSORI BUONA
UNIFORMITÀ DI COLORE OTTIMA
ADERENZA DELLE PASSIVAZIONI
CROMATICHE
RIVESTIMENTO DI SPESSORE UNIFORME
2
ANCHE NELLE ZONE INTERNE
INDIPENDENTEMENTE DALLE
FORME OTTIMA RESISTENZA
ALL’USURA RISPETTO DELLE
TOLLERANZE DIMENSIONALI
ELEVATA PROTEZIONE ALLA
CORROSIONE RIVESTIMENTO
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Nuovo U36-4
La
Temperatura
giusta
nei vostri cantieri!
L’attenzione
per i dettagli
Lame Dozer
Un sistema firmato Cangini
per migliorare il funzionamento
dell’attrezzatura, ridurre i costi
operativi ed elimnare le inefficienze
sul lavoro riducendo eventuali rischi
Cangini è realtà
consolidata da
anni e che, da
anni, è costantemente
impegnata per
mantenersi in linea con i
tempi, sempre più rapidi,
e un settore in continua
crescita.
L’innovazione non può
che essere la sua arma
migliore per rimanere
competitivi sul mercato
e offrire prodotti di
qualità e Made in Italy.
Nel corso dell'anno,
Cangini ha lanciato la
lama X-plane con
sistema IOT.
Un sistema che
consente all’azienda di
fornire assistenza da
remoto per intervenire
tempestivamente,
correggere e
migliorare i
parametri di
funzionamento
della lama.
L’operatore sarà
sempre informato
sugli interventi di
manutenzione ordinaria
da apportare, che
verranno comunicati
anche tramite email,
preservando lo stato di
salute dell’attrezzatura
per una maggiore durata
nel tempo. Un modo per
migliorare il
funzionamento
dell’attrezzatura, ridurre
i costi operativi
eliminando le
inefficienze e
organizzare il lavoro
riducendo eventuali
rischi. Grazie al
rilevamento GPS è
possibile sapere dove si
trova la lama e
compararla con le altre
della flotta che si
trovano in altre zone. Il
control box posizionato
a bordo lama è la chiave
di questo sistema.
Importante è il terminale
operatore posizionato
all’interno della cabina
che trasmette i comandi
al control box tramite
comunicazione wireless
che permette di
muoversi liberamente e
chiudere la cabina. Le
caratteristiche della
lama X-plane rimangono
invariate “L’attrezzatura
ideale per creare un
piano controllato e
gestire le operazioni di
livellamento con grande
precisione”.
canginibenne.com
[16] ottobre 2021 Costruzioni
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®
100% elettrici
La miniera del futuro
L'azienda tecnologica
globale ABB collabora
con la società mineraria
Boliden e il produttore di
attrezzature minerarie e
infrastrutturali Epiroc per
sviluppare un sistema di
carrelli elettrici su una
pista di prova presso la
miniera di Kristineberg di
Boliden, nel nord della
Svezia. Il progetto di
sviluppo delle tre società
consentirà il trasporto
pesante con veicoli
elettrici a batteria e
dovrebbe ridurre le
emissioni di CO e
migliorare l'ambiente di
lavoro nella miniera di
rame-zinco sotterranea.
Il sistema si baserà sulla
batteria per miniere a
emissioni zero di Epiroc
Minetruck MT42 Battery
ed è altamente adatto
per rampe a lungo
raggio. Sarà dotato di un
pantografo carrellato da
collegare ad una linea
elettrica di contatto
aerea. ABB fornirà la
progettazione del
sistema del carrello
elettrico, la definizione
degli standard e
l'interfaccia del veicolo.
“Siamo orgogliosi di
entrare in questa
collaborazione. Le nostre
soluzioni di
elettrificazione sono ben
collaudate a livello
globale e contribuiscono
alla riduzione delle
emissioni di CO,
portando a un minore
impatto ambientale",
commenta Lars
Bergkvist, Global Key
Customer Manager della
divisione Underground di
Epiroc.
epiroc.com
Movimento Terra e sottocarri
+ Efficienza
- Consumi
Berco, nota per la produzione e
fornitura del sottocarro e di componenti
per i principali produttori mondiali di
macchine pesanti e per l’aftermarket, ha
intrapreso, nello stabilimento di Copparo,
un percorso volto alla riduzione
dell’impatto ambientale della sua
produzione, con investimenti pianificati
lungo una road-map di tre anni. “Il
progetto”, commenta Andrea Marigo,
Head of Integrated Management System
Industry Europe di Berco, “è partito da
IN OGNI
SOLUZIONE
SEMPLICE
C’È UNA
GRANDE
IDEA_
un’analisi approfondita dei consumi di
energia elettrica, di acqua e di gas e
sviluppato di pari passo, in quanto
strettamente connesso, al percorso di
Lean Manufacturing, intrapreso tre anni fa
nello stabilimento di Copparo e volto
all’efficienza produttiva, eliminando gli
sprechi e portando valore al mercato”.
Il team lavora sulla riduzione dei consumi
energetici dei macchinari presenti nelle
linee produttive di Copparo analizzando il
reale utilizzo di ogni macchinario con
relative prestazioni. Sono stati così
smantellati quelli ormai obsoleti sostituiti
con nuove attrezzature a minor impatto
sui consumi. Per le attrezzature ritenute
ancora valide si è optato, invece, per
motori più efficienti.
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Escavatori
Una nuova concezione
Toscomeccanica,
Dealer Hyundai
Construction
Equipment Europe per la
regione Toscana, ha
fornito al cliente F.lli
Massai un escavatore
cingolato HX210ANL per
eseguire i lavori stradali
presso il cantiere di San
Vincenzo Torri, in
provincia di Firenze.
“Abbiamo venduto
questa macchina
all’Impresa F.lli Massai a
dicembre 2020 -
commenta Gabriele
Papi, direttore
commerciale di
Toscomeccanica - ed è
arrivata al cliente nei
primi mesi del 2021.
L’impresa di Grosseto
aveva un’esigenza
specifica: dovendo fare
Un escavatore cingolato HX210ANL Hyundai
impiegato per eseguire lavori stradali
in un cantiere in cui la precisione esecutiva
è una condizione lavorativa inalienabile
delle lavorazioni di
rifacimento di una
struttura stradale dove
la precisione è una
condizione necessaria,
aveva richiesto un
mezzo sul quale
applicare un sistema 3D
da integrare nei suoi
sistemi. Il cliente ha
scelto l’escavatore
Hyundai HX210ANL
proprio perché
l’applicazione di un
sistema del genere ha
un costo non
indifferente e quindi non
voleva che venisse
applicato ad una
macchina che non gli
consentisse di lavorare
al 100%".
L’escavatore HX210ANL
è stato subito impiegato
nel cantiere dove
l’impresa sta eseguendo
una variante al centro
abitato, integrata con la
cassa di laminazione
delle piene del torrente
Pesa. “Il nostro lavoro
prevede per lo più la
costruzione di banchine
e scarpate e, pertanto,
serve una macchina
molto sensibile e
maneggevole che ci
consenta di raggiungere
la massima precisione
nelle lavorazioni”, ha
spiegato Daniele
Boninsegna, operatore
specializzato presso
l’Impresa F.lli Massai.
hyundai-ce.eu
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
[20] ottobre 2021 Costruzioni
Una gamma completa di attrezzature frontali e per escavatore adatte alla
compattazione e alla messa in sicurezza del terreno.
Nello specifico la Ruota Compattatrice, progettata per compattare il fondo ed
il materiale di rinterro nello scavo, assicura un fondo solido, omogeneo e
duraturo nel tempo. Le ruote di compattazione sono dotate di cuscinetti a rulli
conici e di un design che consente un funzionamento regolare, aiutando a
raggiungere un alto grado di compattazione.
Vieni a scoprire i nostri prodotti all’ Esposizione Internazionale di Macchine per
l’Agricoltura e il Giardinaggio a Bologna (EIMA • 19 - 23 Ottobre 2021).

Attualità&Prodotti
Pneumatici
Rispetta il terreno
Quando si svolgono lavori che interessano i
terreni agricoli è bene tener presente che
occorre preservare la loro incolumità per una
futura produzione di alimenti e mangimi.
Effetti negativi possibili da schivare grazie
all'uso di mezzi con pneumatici adeguati. La
compattazione del suolo, infatti, deve essere
evitata il più possibile. A tal proposito, gli
ingegneri di YOHT hanno continuato a
lavorare sugli pneumatici a struttura radiale,
Improved Flexion (IF) e Very High Flexion (VF)
per i trattori, sugli pneumatici a struttura
radiale flotation per i rimorchi e, come novità,
sulla combinazione di tecnologia flotation e
tecnologia VF negli pneumatici Alliance 389
VF per rimorchi, favorendo la protezione del
suolo e le operazioni efficienti a livelli senza
precedenti.
Le prove del funzionamento sul campo di
queste tecnologie sono state presentate nel
corso delle dimostrazioni pratiche all'evento
ILVO/Inagro presso il Bayer ForwardFarm Hof
ten Bosch di Huldenberg, il 15 settembre
scorso. Montati su un rimorchio e abbinati a
un impianto di controllo della pressione
dell'aria, pneumatici come Alliance 389 VF-
IMP hanno reso visibile e misurabile la
protezione del suolo.
yokohama-oht.com
MMT
Importanti investimenti
Cresce l'offerta di mini e midi
escavatori di Case Construction
Equipment.
Il gruppo CNH Industrial N.V. ha
concluso un accordo per acquisire il
90% del capitale sociale di
Sampierana, specializzata nello
sviluppo, produzione e vendita di
macchine movimento terra,
sottocarri e parti di ricambio, per poi
ottenere il 100% del controllo
dell’azienda nei quattro anni
successivi al closing dell’operazione.
Un'acquisizione che consentirà a
Case Construction Equipment di
integrare i mini e midi escavatori
Eurocomach, i sottocarri e le parti di
ricambio Sampierana nella sua
attuale gamma di prodotti, insieme
a quelli già disponibili sulla base di
accordi con OEM terzi.
"Questo accordo - spiega Stefano
Pampalone, President Construction
presso CNH Industrial - rappresenta
un passo importante nella nostra
strategia di crescita del brand. Ci
permetterà di servire ancora meglio
i nostri clienti, offrendo una linea
completa di mini e midi escavatori.
Un investimento così importante
non fa che confermare l’impegno di
CNH Industrial nei confronti del
nostro segmento construction,
permettendoci di posizionare i
nostri marchi nel mercato ad alta
richiesta dei mini e midi escavatori
e integrando la nostra gamma
attuale con prodotti di comprovate
qualità e affidabilità".
Continua: “Vorrei ringraziare
Stefano Pampalone, construction
president ed il suo team sia per
avere finalizzato questo accordo,
sia per l’eccellente lavoro fatto per il
risanamento del nostro settore
delle macchine per le costruzioni,
ridefinendo la sua struttura
produttiva e riportando il business
alla profittabilità - un risultato
eccellente considerando le
difficoltà del momento. Il
corrispettivo per l’intera
acquisizione sarà pari a 101,8
milioni di euro e sarà finanziato
con la liquidità disponibile di CNH
Industrial. Il perfezionamento
dell’operazione è atteso nel quarto
trimestre del 2021.
cnhindustrial.com
sampierana.com
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Escavatori cingolati
Più conforme, più completo
JCB introduce
le versioni conformi
al regolamento sulle
emissioni Stage V
dei suoi escavatori
cingolati 140X,
150X e 220X.
Le tre macchine
utilizzeranno
il motore JCB
Dieselmax 448
antiparticolato diesel
(DPF) e un catalizzatore
di ossidazione diesel
(DOC) con una grande
capacità di trattenere la
fuliggine.
Le macchine con motori
Stage V hanno una
cabina più grande del
15% rispetto ai
precedenti escavatori
JS, dotata di HVAC
migliorato, specifiche
standard più elevate, un
livello di rumorosità
ridotto e un monitor
regolabile da 7 pollici.
Le macchine richiedono
meno controlli giornalieri
rispetto ai modelli
precedenti, con intervalli
PERFORMANCE
TOTALE
JCB ha introdotto le
versioni conformi
al regolamento
sulle emissioni Stage V
dei suoi escavatori
cingolati 140X, 150X e
220X. Il motore sarà lo
stesso per tutte e tre:
Dieselmax 448. Per i
modelli 140X e 150X ciò
si tradurrà in un
aumento della coppia,
combinando le maggiori
efficienze dello Stage V
con la cabina operatore.
Il motore T4F JCB
EcoMAX 444 dei
precedenti modelli140X
e 150X è stato sostituito
da uno conforme Stage
V, il JCB Dieselmax 448
da 4,8 litri, che eroga la
stessa potenza di 81 kW
(108 CV), ma con 516
Nm di coppia, un
aumento quindi di 135
Nm. Il 220X passa
dall'EcoMAX 448 con
allestimento T4F a un
nuovo motore JCB
Dieselmax 448 Stage V,
che offre gli stessi 129
kW (172 CV) e 690 Nm
di coppia. Le macchine
dispongono di
spegnimento
automatico del motore,
per ridurre il consumo di
carburante e le
emissioni quando non è
in uso. Gli escavatori
sono dotati di un nuovo
filtro di riduzione
catalitica selettiva (SCR-
F) che comprende un
SCR, un filtro
di manutenzione dell'olio
idraulico estesi e
accesso da terra a tutte
le aree di ispezione.
I nuovi escavatori 140X,
150X e 220X possono
ora essere predisposti di
fabbrica per il GPS,
mentre sono disponibili
valvole di ritegno per
benna bidirezionale, per
lavorare con nuovi
attacchi a forcella.
jcb.com
[24] ottobre 2021 Costruzioni

Attualità&Prodotti
Caricatori industriali
L’IBRIDO
che mette le ali
Il Sennebogen 865E Hybrid è una novità assoluta.
Il terzo esemplare al mondo è andato
alla bresciana Trailer, specializzata in trasporti
e logistica per la filiera siderurgica
Testi e foto di Matthieu Colombo
Sennebogen affina la sua ricetta d’efficienza presentando
il nuovo caricatore industriale da 90 tonnellate
di peso operativo 865E Hybrid. Evoluzione del collaudato
860E Hybrid, il nuovo Sennebogen unisce alle grandi
prestazioni, costi totali di possesso (TCO) ridotti ed emissioni
contenute grazie alla motorizzazione Stage V che lavora
in parallelo alla tecnologia di recupero dell’energia generata
dall’impianto idraulico.
Presentata per la prima volta nel 2013, la tecnologia Green
Hybrid System sviluppata da Sennebogen permette di abbattere
i consumi di carburante del trenta per cento, di ridurre
le sollecitazioni del motore termico e dell’impianto
idraulico. Detto in altri termini, il suffisso Hybrid è sinonimo
di meno emissioni, ma anche di costi di manutenzione
inferiori a macchinari tradizionali di pari categoria.
Per vedere in azione uno dei primissimi 865E Hybrid prodotti
al mondo, siamo stati al terminal ferroviario di
Ospitaletto (BS), ospiti della Trailer, una realtà specializza-
-30% GASOLIO
Le Sennebogen con
Green Hybrid System
si riconoscono dal terzo
cilindro di sollevamento
braccio. È questo
elemento che, in chiusura
braccio, agisce su quattro
accumulatori ad azoto
che restituiscono
l’energia in alzata braccio.
IBRIDO STAGE V
Il nuovo 865E Hybrid
è l’evoluzione Stage V
dell’apprezzato 860E Hybrid.
[26] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [27]

Attualità&Prodotti
Caricatori industriali
Trasporto green e sicuro
Le origini dell’attuale Trailer risalgono al 1953,
sotto l’insegna Autotrasporti Lancini e con un
ex mezzo militare dell’esercito americano. Un
classico italiano, verrebbe da dire, con la variante
che molti clienti erano aziende siderurgiche
del bresciano e Nord Italia.
La svolta è avvenuta nel 1973 con la nascita
di Trailer, l’idea di offrire servizi alla filiera del
siderurgico e la visione (oggi si direbbe green)
del trasporto intermodale tra ferro, gomma e
mare. In quegli anni il valore aggiunto di Trailer
era fungere da equalizzatore della produzione
visto che, oltre a trasportare su gomma noleggiava
navi e treni per offrire servizi chiavi in
mano alle acciaierie. Lavorare in sinergia con
i clienti non voleva dire solo gestire i trasporti
in base alla produzione, ma anche essere in
grado di fare l’inverso. Oggi Trailer conta 150
dipendenti, fattura 30 milioni di euro (2020),
conta circa trecento semirimorchi e cento camion
di cui un quarto sono a metano liquefatto
LNG per ridurre la carbon footprint aziendale.
Al riguardo, Trailer in passato ha usato mezzi
a gas metano ma l’autonomia non era soddisfacente.
trailerspa.it
60.000 M 2 E 5 BINARI Sul pizzale del terminal
ferroviario di Ospitaletto (BS) Trailer movimenta travi,
blumi, biellette e vergelle da camion a vagone ferroviario
e viceversa. L’area operativa di Trailer su gomma
è al 90% Nord Italia, tra Brescia e Porto Marghera.
STABILITÀ A 360° Il quadrato di stabilizzazione
dell’865E Hybrid ha una larghezza massima al suolo
di 6.050 mm e una lunghezza di ben 7.230 mm.
Il robusto sottocarro non teme nessun impiego.
ta in trasporti e logistica chiavi in mano e in house per la filiera
siderurgica da ormai tre generazioni. In questo contesto
operativo per la gestione di travi, blumi, biellette e vergelle,
di recente è entrato a far parte degli avamposti
operativi della società di Rezzato, il nuovo 865E Hybrid, che
ha incrementato produttività e sicurezza, di pari passo, ha
permesso di velocizzare i cicli di lavoro e ridurre sia le operazioni
di tipo pick and carry, sia il supporto di operatori a
terra, su piazzale.
Gabriel Hutu
responsabile operativo
Trailer per il terminal
ferroviario
di Ospitaletto (BS)
Per noi questa macchina è il simbolo
dell’evoluzione in azienda.
Rivoluziona il modo di pensare e di
lavorare, incrementa la sicurezza
operativa, riduce l’impatto ambientale
dei nostri processi.
Grazie alla sua grande capacità di
sollevamento anche al massimo
sbraccio, possiamo movimentare
carichi medi di sette tonnellate da
camion a vagone ferroviario
(o viceversa)
senza riposizionare la
macchina.
Configurazione ad hoc
Al terminal ferroviario di Ospitaletto, sito di 60 mila metri
quadri di superficie circa e cinque binari fondo cieco,
la Trailer ha iniziato a operare da poco più di un anno
ed ha ereditato un parco macchine residente composto
da autogrù fuoristrada e maxi fork lift.
Dopo un anno di lavoro è stata evidente la necessità di
velocizzare la gestione del piazzale e incrementare al
contempo la sicurezza operativa, sia rinnovando il parco
macchine, sia dotando i dipendenti di certificazione
Macchinista Ferroviario. A proposito di soluzioni per la
movimentazione su piazzale, Trailer ha trovato la quadratura
del cerchio assieme alla consulenza commerciale
del distributore Sennebogen per l’Italia Cesaro Mac
Costruzioni ottobre 2021 [29]

Attualità&Prodotti
Caricatori industriali
INDUSTRIA 4.0 La pesa
e la trasmissione dati fanno
dell’865E Hybrid un anello
della catena logistica Trailer.
Microgriglia superiore e tergicristallo tetto
Uno dei migliori sedili sul mercato
CONNESSO
E FUNZIONALE
Il monitor lcd a colori
di interfaccia
operatore-macchina
è di dimensioni
generose e indica
le manutenzioni
da effettuare.
Piano cabina elevabile di 3.000 mm
Import: movimentazione dei carichi con maxi magnete
firmato GI-DA Magnetic System (7,8 t di attrezzatura),
per evitare di imbracare ogni carico con cinghie o catene,
e un caricatore con una portata elevata anche al massimo
sbraccio. La scelta è caduta sull’865E Hybrid configurato
con l’attrezzatura più compatta, da 18 m di
lunghezza (disponibili attrezzature fino a 25 m), carro
Mobile MP71 con 8 gomme piene su due assali e cabina
Max Cab Industry montata su elevatore E300/260 per
unire comfort e massima visibilità su carico e piazzale.
Dal punto di vista operativo, l’865E Hybrid configurato
Trailer può movimentare la pesante attrezzatura con tre
magneti in qualsiasi posizione, anche a 18 m di sbraccio
(con oltre 3 t di capacità residua) e ben oltre i 13 m
di sbraccio con i carichi da circa sette tonnellate che tipicamente
Trailer gestisce nel terminal. A macchina stabilizzata,
si movimentano quindi sette tonnellate in un’area
circolare da 26 m di diametro.
Sistema integrato
Ciliegina sulla torta è la pesa allestita sia per consentire
all’operatore di verificare i pesi movimentati, sia per far
rientrare il nuovo Sennebogen nella gestione delle attività
Trailer monitorate Industria 4.0.
MAX CAB INDUSTRY L’allestimento cabina scelto
da Trailer è completo di griglie integrali di protezione
frontale e superiore. La qualità percepita delle finiture
in cabina è superiore alla media di categoria.
Tale tecnologia fa infatti guadagnare ulteriore tempo (e
riduce i rischi di infortuni sul lavoro) dato che l’operatore
riceve dagli uffici la composizione del carico da realizzare
su camion o vagone ferroviario e il sistema invia
conferma del corretto carico per disporre la documentazione
d’accompagnamento in tempo reale. In precedenza,
l’operatore scendeva dalla macchina operatrice
per consegnare la bolla a mano.
Come funziona l’Hybrid
I Sennebogen Hybrid si riconoscono per il terzo cilindro
di sollevamento braccio. In fase di abbassamento del
braccio, l’olio di ritorno da questo classico cilindro idraulico
montato in posizione centrale va a comprimersi in
quattro accumulatori di pressione ad azoto, che restituiscono
la pressione immagazzinata sull’olio idraulico
in fase di sollevamento braccio.
Per semplificare il concetto, Sennebogen assimila il funzionamento
del suo Green Hybrid System a quello di una
molla meccanica che si comprime in abbassamento del
braccio ed estende in sollevamento. Il resto della meccanica
è tradizionale e la riduzione dei consumi è data
dal ridotto carico idraulico richiesto alle pompe in fase
di sollevamento braccio e carichi.
[30] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [31]

Spazzatrici stradali
La prima con
tecnologia adattiva
Dulevo international presenta D6, un modello
che apre una nuova era nel campo delle
spazzatrici stradali. Tra i suoi punti di forza:
riduzione dei consumi (anche di acqua),
prestazioni elevate e versatilità operativa
grazie all’ Adaptive Sweeping Technology
Dulevo International,
società leader nella
pulizia industriale e
urbana, ha lanciato la
Dulevo D6, inaugurando di
fatto una nuova era per le
spazzatrici stradali.
Si tratta di un ennesimo
traguardo per la società
con sede a Fontanellato
(Parma) che con la Dulevo
D6 migliora gli standard di
innovazione, efficienza e
sostenibilità. Il nuovo
modello consente, infatti,
di ridurre ulteriormente i
consumi, anche quelli di
acqua, garantendo al
contempo i più alti livelli di
performance in qualsiasi
contesto. Grazie al nuovo
sistema Adaptive
Sweeping Technology, la
D6 è si adatta alle reali
esigenze di ciascun
ambiente e al tipo di
materiale da raccogliere
ed è inoltre facile e
intuitiva da utilizzare e
altamente personalizzabile
in base alle abitudini di
utilizzo dell’operatore,
potendo contare su
un’interfaccia d’uso
massimamente userfriendly.
Il benessere degli
operatori è, infatti, da
sempre al centro
dell’impegno di Dulevo
International ed è stato
alla base anche della
progettazione della nuova
Dulevo D6. A partire dal
nuovo layout della cabina,
più confortevole ed
ergonomica, fino alla
sensibile diminuzione
della rumorosità a bordo e
alla estrema versatilità di
utilizzo. L’altissimo livello
di innovazione rende
inoltre la nuova macchina
digitale, intelligente e
connessa. “Grazie alla
Dulevo D6 si fa strada una
nuova era per il settore
della pulizia urbana”, ha
dichiarato Tighe Noonan,
Presidente e CEO di
Dulevo International.
“La tecnologia di questa
nuova macchina non solo
migliora gli standard della
sua categoria, ma
potendo garantire
elevatissimi livelli di
efficienza ed efficacia,
contribuisce in modo
significativo anche
all’abbattimento dei
consumi ed è quindi in
grado di rendere le nostre
città più sostenibili”. La
Dulevo D6 sarà disponibile
per il mercato da luglio
2021 con apertura ordini a
giugno. Infine, spendiamo
ancora qualche parola su
Dulevo, una realtà che ha
un posto ben saldo tra i
più apprezzati campioni
del Made in Italy in
materia di tecnologia
veicolare specialistica.
Presente in oltre 80 diversi
paesi in tutto il mondo con
una rete di distribuzione di
circa 150 dealer, Dulevo
International è il maggiore
produttore italiano nel
campo della pulizia
industriale e urbana e si
posiziona tra le società più
importanti del settore a
livello mondiale.
La società sviluppa e
progetta diverse linee di
prodotto: spazzatrici
stradali, macchine lavanti,
sanificanti, ideali per spazi
urbani e spazzatrici
industriali ideali per
industrie ed esercizi
commerciali, con la
continua progettazione e
sviluppo di macchine
motorizzate anche ad
energie alternative, inclusi
veicoli 100% elettrici. Fin
dalla sua nascita, nel
1976, l’azienda di Parma
ha sempre voluto puntare
all’eccellenza qualitativa e
tecnologica con l’obiettivo
di offrire macchine con
un’elevata produttività, che
abbiano il minimo impatto
sull’ambiente, sia in
termini di emissioni di CO 2
che di consumo di acqua,
raggiungendo livelli di
filtrazione delle polveri
sempre più alti e oggi oltre
il 99% di capacità filtrante
grazie alla collaborazione
esclusiva con Gore.
Dulevo International
mantiene infatti la sua
posizione di leader grazie
alla continua ricerca di
soluzioni e tecnologie
concepite per il
miglioramento della
qualità sia dell’ambiente in
cui viviamo sia per gli
operatori, ricercando e
realizzando soluzioni
tecniche altamente
avanzate per rispondere a
ogni esigenza di pulizia
del suolo.
dulevo.com
[32] ottobre 2021 Costruzioni

RISPARMIA
TEMPO E
SOLDI
Pneumatici
Alla faccia della pandemia
La pandemia non ha
fermato il nuovo
progetto di BKT.
La nota azienda
produttrice di
pneumatici ha
inaugurato un nuovo
stabilimento a Waluj,
nello Stato indiano del
Maharashtra con un
investimento pari a 56
milioni di dollari. La sua
capacità produttiva è di
circa 30,000 mt di
pneumatici Off-Highway
l’anno.
Cinquecento le persone
impegnate.
Una scelta strategica
42 giganti a Secl
BKT ha inaugurato un nuovo impianto a
Waluj (India). Il sito è in grado di produrre
30,000 mt di pneumatici Off-Highway
l’anno e punta a incrementare l’efficienza
che non solo aumenta la
sua produzione, ma
l’efficienza.
L’impianto si presenta
all’avanguardia sia dal
punto di vista strutturale
che meccanico e si basa
sulla riorganizzazione
dei reparti e dei flussi
per la massima
efficienza. Con la prima
pietra posata in giugno
2019 questo
stabilimento è sorto
durante la pandemia.
BKT ha voluto mettere in
sicurezza tutti coloro
che lavoravano al
progetto, prima di
proseguire con l’opera.
L’emergenza sanitaria
non ha dunque frenato
la voglia di andare avanti
di BKT, con un
messaggio positivo al
mercato: “Si può fare”,
naturalmente tenendo
conto e rispettando tutte
le norme di sicurezza del
caso.
L’obiettivo è puntare in
alto e ampliare la sua
quota di mercato Off-
Highway, seguendo una
filosofia così riassunta
da Arvind Poddar,
Presidente e
Amministratore
Delegato di BKT: “La
crescita è il nostro
impegno. Guardare
avanti è il nostro
obiettivo costante.
Un’azienda che non sa
guardare con coraggio
verso il proprio futuro è
come una persona
incapace di sognare”.
bkt-tires.com
BKT annuncia l’aggiudicazione di un’importante commessa
nel settore OTR che prevede la fornitura di 42 pneumatici
giganti EARTHMAX SR 468, nella misura 40.00 R 57a
Secl (South Eastern Coalfields Ltd.), azienda operante nel
settore minerario di proprietà del Ministero del carbone del
Governo Indiano. EARTHMAX SR 468 è lo pneumatico da
57’’, il più grande mai realizzato dal produttore. Nasce nello
stabilimento BKT di Bhuj, in India, pensato per equipaggiare
i dumper rigidi che operano nelle condizioni più ostili.
Questo enorme pneumatico si caratterizza per essere particolarmente
resistente alle aggressioni e alle perforazioni
grazie alla struttura in acciaio All Steel ed è adatto ai terreni
accidentati e fangosi. Si distingue anche per lo speciale
design del battistrada e la sua mescola, creati per limitare
il calore generato.
BENNA FRANTOIO
Frantoio a mascelle per mini e midi escavatori.
Installato sulla tua macchina operatrice
frantuma qualsiasi tipo di materiale inerte.
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[34] ottobre 2021 Costruzioni
Tutta la gamma prodotti su:
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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
WALKAROUND
Testi di Matthieu Colombo
35-Z1
Peso operativo
Motore Perkins
Forza di strappo
3.556 kg
15,9 kW netti
3.240 daN
[36] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [37]

WALKAROUND
JCB 35-Z1
1
Vero mini girosagoma, è figlio di
un progetto di gamma modulare.
Taglia con il passato e aumenta
comfort, facilità d’uso e sicurezza.
Calano i costi di possesso
6
Cruscotto poco appariscente ma
ricco di informazioni. Permette
di memorizzare la portata di 10
diverse attrezzature idrauliche.
Aux1 da 70 litri/min di portata
2
Idraulica Bosch Rexroth load
sensing flow sharing con linea
ausiliaria a controllo
elettroproporzionale di serie.
Linee Aux2 e a bassa disponibili
7
Cabina più spaziosa e rifinita
come i fratelli di fascia superiore.
Fari a led di serie con sistema
Follow Me Home e clima
disponibile da stabilimento
3
Motore Stage V, 3 cilindri, aspirato,
a iniezione diretta, senza post
trattamento dei gas di scarico.
Più semplice non si può.
Affidabilità e grande autonomia
8
Costruita per resistere al tempo,
ai cantieri, al noleggio. Tutte
le cofanature sono metalliche,
i vetri piatti e i punti d’ancoraggio
per il trasporto sono ben 12
4
Impianto di raffreddamento con
ventola controllata da frizione
viscosa per ridurre assorbimenti
di potenza, consumi ed emissioni
acustiche in cabina
9
Libertà di configurazione
incrociando avambraccio
da 1.300 o 1.600 mm e zavorra
standard o heavy (246 Kg)
a piacere. Nessun limite
5
Il kit di sollevamento
include un segnalatore
di sovraccarico visivo
e acustico. L’operatore si regola
con una banda grafica progressiva
10
Parti strutturali, cabina inclusa,
progettate e costruite
direttamente da JCB. La qualità
dei processi è verificata dal
costruttore stesso.
Attesissimo dalla rete JCB europea, il 35-Z1 segna
il completamento della nuova dinastia dei mini inglesi.
Erede dell’iconico 8035 ZTS, è più confortevole, sicuro
e veloce. Punta tutto sulla sostanza. È ideale per il noleggio
[38] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [39]

FOLLOW
ME HOME
Quando si spegne
il motore,
il pulsante dei fari
lampeggia.
e se premuto, i fari
a led di serie
restano accesi
per 3 minuti
per dare modo
all’operatore
di allontanarsi
dall’escavatore
in sicurezza.
WALKAROUND
al TOP della categoria
Compatto e sicuro
Porta aperta sempre ben protetta
UNICO
Premendo
un pulsane
si attiva l’allarme
di sovraccarico
e si visualizza
a monitor
una grafica
che indica
l’avvicinarsi
del sovraccarico.
Erede dell’iconico 8035ZTS, il nuovo JCB
da 3,5 t punta a offrire una produttività
maggiore nello stesso formato
girosagoma. Ma anche ad accogliere
meglio e in totale sicurezza l’operatore
KIT SOLLEVAMENTO DI SERIE
Il nuovo 35Z-1 è allestito
da stabilimento con valvole
di blocco su braccio, avambraccio,
ma anche di un allarme
di sovraccarico acustico e visivo.
È l’unico mini della sua classe con
segnalatore progressivo del margine
di carico residuo. A richiesta è possibile
avere una valvola di sicurezza anche sulla
lama dozer o richiedere la stessa con
funzionalità flottante.
DOPPIO CONSENSO 2GO Per lavorare
è necessario abbassare la consolle
sinistra i e, esclusiva JCB,
premere il pulsante
di consenso 2GO.
Questo evita
qualsivoglia
movimento
accidentale della
macchina.
Due specchi convessi di serie - faro di lavoro a led di serie - tre fari led (2 frontali) su cabina standard
[40] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [41]

WALKAROUND di
VISIBILE MA CARENATO Il serbatoio
dell’olio idraulico è metallico ed è protetto
da un cofano in acciaio.
AUTO WARM Con temperature
esterne sotto lo zero, la macchina
segnala l’olio idraulico freddo. Lo si può
scaldare tenendo premuto il pulsante
Auto Warm (sotto) per tre secondi.
AUX 1 DI SERIE
La macchina offre
di serie una linea
ausiliaria e l’high flow
da 70 litri al minuto
(19 MPa) regolabile
e con controllo
elettroproporzionale
(joystick destro).
A richiesta è possibile
avere una seconda linea
idraulica ausiliaria.
JCB 35-Z1
Potenza armonica
L’impianto ha una singola pompa a portata
variabile che regola il flusso d’olio
in base alla richiesta trasmessa dall’operatore
al distributore LS flow sharing a centro chiuso
L’OLIO DOVE SERVE L’impianto del 35-Z1
è progettato per ottenere la massima
efficienza in modo tradizionale, ovvero senza
alcun controllo elettronico. La logica di tipo
flow sharing ripartisce l’olio secondo priorità
predefinite. La pompa a portata variabile
è una collaudata Bosch Rexroth calettata al
motore termico. Anche il distributore
è firmato Bosch Rexroth. La portata
massima alla linea ausiliaria principale
di serie è di 70 litri/min e per semplificare
il cambio di attrezzature, l’olio
in pressione può essere scaricato
in serbatoio premendo un pulsante specifico
e dando consenso con il tasto 2-GO.
POMPA SINGOLA DA 90 L/MIN
L’impianto load sensig con logica
flow sharing richiede alla pompa,
in tempo reale, soltanto
la portata idraulica
necessaria.
Dado aprifiltro
10 IN MEMORIA
La portata
della linea
idraulica ausiliaria di serie e della
Aux 2 sono regolabili su dieci livelli
differenti. Passando da singolo a doppio
effetto, (con un pulsante in cabina)
la portata passa automaticamente a 30
litri al minuto e il controllo
elettroproporzionale è esteso al joystick
sinistro. Il sistema permette
di memorizzare 10 attrezzature.
ACCUMULATORE
L’elemento in metallo
è in grado di compensare
le sovra pressioni allungando
la vita dei componenti
dell’impianto idraulico.
FLUSSO REGOLABILE
ACCESSIBILE
Sollevando
il tappeto in cabina,
in pochi istanti
si può rimuovere
il fondo piatto
in due pezzi.
NACHI-FUJIKOSHI
Il motore di rotazione è fabbricato
in Giappone e offre una coppia
di rotazione massima
di ben 1399 Nm. La taratura JCB
a 21,6 MPa di pressione sfrutta tutte
le qualità del componente.
SERBATOIO
DA GRANDE
Metallico e con
maxi filtro
a immersione,
il serbatoio
dell’olio idraulico
è da manuale.
TEMPERATURA OLIO
Un sensore alla base del
serbatoio dell’olio idraulico
permette di prevenire
surriscaldamenti
(ventola termocontrollata)
che potrebbero essere
dannosi per l’impianto.
[42] ottobre 2021
Costruzioni ottobre 2021 [43]

WALKAROUND di
BOTTE PIENA, MOGLIE UBRIACA Il 403-17
è un motore meccanico (nessuna gestione
elettronica e relativi sensori) di ultima
generazione che si allinea ai limiti sulle emissioni
Stage V per le motorizzazioni di potenza inferiore
ai 19 kW. La particolarità è che l’acceleratore,
con azionamento a cavo, è gestito
elettronicamente e permette di adeguare
il regime a funzioni specifiche della macchina.
Una su tutte, il ritorno al regime minimo.
L’AUTO IDLE È DI SERIE,
E PUÒ ESSERE DISATTIVATO
Quando i manipolatori restano
inattivi per un tempo regolabile
da 2 a 30 secondi, il motore torna
al regime minimo così come
quando si alza il bracciolo sinistro.
Appena si sfiorano i comandi
il regime riprende il livello
impostato con il potenziometro.
JCB 35-Z1
Inglese nell’animo
JCB tara la potenza del 3 cilindri per
rispondere agli standard Stage V senza
penalizzare l’efficienza endotermica.
Il motore aspirato Perkins 403J‐17 ha una
bella coppia ed è di semplice manutenzione
1
2
3
TCO BASSO, CONSUMI BASSI
Motore 100% meccanico, ma con
gestione elettronica del regime che
permette auto idle. Intervallo cambio
olio motore portato a 500 ore.
TUTTA LA POTENZA CHE SERVE
Questo 1,7 litri raggiunge la potenza
massima a 2.000 giri/min, ma già
a 1.400 giri ne eroga l’80%. Allo stesso
regime il picco di coppia massima
dichiarato che rasenta i 100 Nm.
ACCESSIBILITÀ INASPETTATA
Per essere un mini girosagoma,
lo spazio sotto al cofano motore
stupisce. Per fare i cambio olio non
si rimuove nemmeno un carter
il filtro olio è a portata di mano.
PERKINS 403J-17
La semplicità tecnica di questo tre cilindri è sinonimo
di affidabilità. Nessun turbo, no iniezioni
ad alta pressione, nessuna valvola allo scarico...
Raffredda solo
quando serve
FRIZIONE VISCOSA L’impianto
di raffreddamento del 35-Z1 merita
attenzione per quanto è curato.
Lo scambiatore è unico, di dimensioni
generose, caratterizzato da alette
ad “S” per incrementare lo scambio
termico ed è bipartito in verticale tra
refrigerante e olio idraulico. La ventola
aspirante è azionata tramite frizione
viscosa, solo quando necessario.
Questa soluzione permette al motore
di andare prima in temperatura, riduce
gli assorbimenti di potenza (consumo)
e contiene la rumorosità.
COOLING PERFORMANTE E “PRONTO CLIMA”
Il vano posteriore destro della torretta ospita
lo scambiatore di calore bipartito in verticale.
Il climatizzatore è disponibile come opzione
e il modello è predisposto per montare da fabbrica
il condensatore in parallelo al radiatore principale.
AFFIDABILITÀ
Il vaso d’espansione
del refrigerante,
con sensore
di temperatura,
è in posizione
perfetta: più alta
della testata motore.
Così si scongiurano
surriscaldamenti
alla testata.
CLASSICA INIEZIONE DIRETTA L’efficienza che assicura
un motore a iniezione common rail non ha bisogno
di presentazioni, ma su unità così compatte i benefici
sarebbero pochi e a fronte di una tecnologia raffinata.
al TOP della categoria
[44] ottobre 2021 Costruzioni

JCB 35-Z1
Fonoassorbente tetto
di qualità
Uscita di sicurezza
dal lunotto
Parasole a rullo azionabile alto/basso Sedile a sospensione meccanica regolabile Radio Bluetooth con Usb e Jack
PRESA 12V
DOPPIA USB
Vicino al cruscotto
c’è sia la classica
12V, sia una doppia
Usb alimentata.
SOLO
77 dB(A)
A BORDO
CONSOLLE
LINEARE
La consolle
di destra
si apprezza
per il design
integrale
e funzionale.
Avviamento con
codice immobilizer
di serie
Spazio al comfort
Rispetto al precedente 8035ZTS, il salto
in termini di volume interno, qualità percepita,
design ed ergonomia in cabina è notevole
ADATTO A TUTTI Talvolta i mini girosagoma
sono “mini” anche in cabina. Non è il caso del
JCB 35-Z1 che, con la stessa identica cabina
del fratello tradizionale 36-C1 accoglie
comodamente anche operatori robusti.
La distanza tra i joystick, infatti, è di poco
superiore alla media di categoria.
Bene anche la visibilità assicurata dalla
superficie vetrata importante (vetri piatti).
La porzione inferiore del parabrezza, con parte
superiore apribile, si può rimuovere
e riporre all’interno cabina, i vetri laterali
a destra sono entrambi scorrevoli.
CHIAVE UNICA E CODICE D’AVVIO La classica chiave
d’accensione apre tutti i cofani. È possibile impostare
un codice che inibisce l’avvio motore.
ROPS TOPS La cabina è prodotta
direttamente da JCB CAB ed
è la stessa del 36-C1. In caso
di ribaltamento resiste a una
massa di 4.866 Kg.
Il vetro porta originale
JCB si riconosce!
Antiscivolo eterno Pavimento piatto Tappeto “morbido” di qualità
[46] ottobre 2021 Costruzioni

WALKAROUND di
I menu si navigano
con due pulsanti
CONNESSO
La tecnologia
di trasmissione
dati JCB LiveLink
permette
di monitorare
da remoto la macchina,
e la sua posizione Gps.
Il proprietario della
macchina può delimitare un
perimetro geografico
operativo o ltre il quale
riceve un allarma via App
ed email.
Vasca lavavetri
esterna alla cabina
(no vapori tossici)
Batteria accessibile
da terra in vano
chiuso a chiave
SERBATOI
A DESTRA
Il serbatoio
metallico dell’olio
idraulico (ottima
scelta) è sotto
il cofano a destra
dell’operatore.
Davanti ad esso,
sotto la batteria,
c’è il serbatoio
del gasolio
in materia
plastica che
permette
di ottimizzare
gli spazi.
Stacca batterie protetto (non esterno)
Spazio pompa ingrassaggio
Ha tutto ciò che serve
(senza i colori)
RICCO Il cruscotto del 35-Z1 resta
tradizionale, ma è davvero molto
completo. C’è più di quel che sembra.
JCB 35-Z1
Tappo con chiave avvio
Non si perde il tappo
Decantatore gasolio
Fusibili con legenda
LAMA DOZER ANCHE ANGOLABILE O FLOTTANTE
Scatolata e caratterizzata da un profilo ricurvo per
accumulare più materiale, la lama è azionata da cilindro
protetto, alimentato da tubazioni idrauliche modulari.
AUTO CHECK ALL’AVVIO Alla prima
accensione motore della giornata
il 35-Z1 controlla livelli e pressioni
e segnala eventuali anomalie.
GLI ESSENZIALI La schermata di base
raggruppa il contagiri motore,
la temperatura olio idraulico, il livello
carburante e il livello di acceleratore.
10 MEMORIE La macchine permette
di regolare la portata di Aux1
e di memorizzare fino a dieci diverse
impostazioni.
SOTTOCARRO AD H Robusto ed essenziale, il sottocarro
del 35-Z1 è pensato per non trattenere terra e semplificare
la pulizia prima del trasporto su camion o carrello.
Ben 12 i punti d’ancoraggio per favorire i trasportatori.
Luce a terra 275 mm
LIMITE DI CARICO L’indicatore
progressivo visivo e acustico
dell’avvicinarsi del limite di carico
in sollevamento è esclusiva JCB.
TENSIONE BATTERIA Scorrendo
i menu si visualizzano le versioni
di centraline e software, ma anche
la tensione della batteria d’avviamento.
IMPOSTAZIONE DA FABBRICA
Un ulteriore deterrente al furto
è l’elettronica associata al numero
di telaio di ogni singola macchina.
[48] ottobre 2021 Costruzioni

WALKAROUND
Boccole braccio e avambraccio
con inserti al grafene. Ingrassaggio
ogni 500 ore operative
JCB 35-Z1
Potete sceglierlo girosagoma...
35-Z1 AVAMBRACCIO CORTO VS 35-Z1 LUNGO CON ZAVORRA+
3.556 KG PESO OPERATIVO 3.817 KG
1.300 (2.540) MM AVAMBRACCIO (BRACCIO) 1.600 (2.540) MM
NO ZAVORRA SUPPLEMENTARE (246 KG) SI
3.240 DAN FORZA DI STRAPPO 3.240 DAN
2.250 DAN FORZA DI PENETRAZIONE AVAMBRACCIO 1.100 MM 1.970 DAN
763 KG CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO (0 H, R 2,5 M, LATERALE, LAMA SU) 895 KG
...oppure tradizionale. Sono gemelli
36-C1 AVAMBRACCIO LUNGO VS 36-C1 LUNGO CON ZAVORRA+
3.774 KG PESO OPERATIVO 4.020 KG
1.600 (2.540) MM AVAMBRACCIO (BRACCIO) 1.600 (2.540) MM
NO ZAVORRA SUPPLEMENTARE (246 KG) SI
3.240 DAN FORZA DI STRAPPO 3.240 DAN
1.970 DAN FORZA DI PENETRAZIONE AVAMBRACCIO 1.100 MM 1.970 DAN
812 KG CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO (0 H, R 2,5 M, LATERALE, LAMA SU) 967 KG
UN BRACCIO, DUE AVAMBRACCI E DUE ZAVORRE
I bracci del 35-Z1 e del 36-C1 sono identici e
ad entrambi possono essere accoppiati sia
l’avambraccio da 1.300 mm sia quello da
1.600 mm. Rispetto al precedente 8035
ZTS, le parti strutturali sono completamente
nuove e gli avambracci sono annunciati
come più resistenti ai carichi torsionali.
Qualsiasi sia l’avambraccio scelto per
il 35-Z1 o per il 36-C1, è possibile richiedere
una zavorra più pesante di ben 246 chili
a fronte di uno sbalzo posteriore superiore
di soli 100 mm. Se si pensa che l’8035 ZTS
montava un avambraccio di quasi 1.600
mm, vien da pensare che il 1.300 mm sia
dedicato a chi monta tilt e attrezzature.
CARRO STRETTO E TORRETTA ARRETRATA DI 300 MM Se il 35-Z1
ha un carro largo 1.750 mm, il fratello 36-C1 lo ha 200 mm più
stretto, largo 1.550 mm. L’atra differenza è che sul 36-C1
l’accoppiamento ralla-torretta è decentrato di 300 mm verso
il posteriore. Bastano questi due accorgimenti a cambiare le carte
in tavola dal punto di vista operativo. Restano identici, tuttavia,
la lunghezza del carro, il passo, lo sbalzo lama, la larghezza dei
cingoli in gomma (300 mm). A voi la scelta...
Blocco brandeggioin fusione Base braccio in fusione
Punti d’ingrassaggio radiali
Linee aux fissate senza saldature sul braccio Bielle in fusione e avambraccio protetto

JCB 35-Z1
Il nuovo JCB 35-Z1 in numeri
Peso op. cabina (canopy)
Potenza
Motore Perkins
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura
Velocità del pistone
Valvole per cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d'iniezione
EGR
Trattamento gas di scarico
Alimentazione aria
Pompe
Portata (Aux 1)
Regolazione pompa
Distributore a cassetti
Pressione massima
Profondità di scavo
Profondità plinto
Dist. scavo a terra
Altezza di carico
Forza strappo
Forza penetrazione
Velocità traslazione
Velocità rotazione torretta
Passo/lunghezza carro
Rulli d’appoggio
Larghezza sottocarro
Larghezza dei cingoli
Sbalzo posteriore (zav. opt)
Scavo disassato (sx-dx)
Lungh. trasporto
Altezza trasporto
Lama larghezza (altezza)
Sollevamento-abb. lama
Sbalzo lama
Batteria
Alternatore
Serbatoio gasolio
Sistema/serbatoio idraulico
www.jcb.com
3.571 (meno 81 Kg)
15,9
403-17
1,7
3
84 x 100
2.000
n.d.
2
convenzionale
diretta
1
no
silenziatore
aspirato
1 portata variabile
90 (70)
LS flow sharing
press. comp.
25
3.483
1.873
5.322
2.637
3.240
1.970
2,8 - 4,5
8,3
1.590/2.049
4
1.750
300
900
75-55°
4.851
2.482
1.750 (275)
436 - 416
1.648
80 - 12 V
85
50
47,5/20,3
Kg
kW
l
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
mm
mm
mm
mm
daN
daN
km/h
giri/min
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Ah
A
l
l
TCO più basso
COSTA MENO IN MANUTENZIONE Rispetto
al modello precedente gli intervalli di
manutenzione aumentano, così come
quelli di ingrassaggio boccole. In
assenza di sistemi di post trattamento
dei gas, lo scarico non
richiede attenzioni
particolari. L’introduzione
dell’acceleratore
elettronico, quindi
dell’auto idle, fa calare
i consumi. Il massimo no?
INTERVALLI DI MANUTENZIONE
• OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore
• FILTRO OLIO IDRAULICO 500 ore
• OLIO IDRAULICO 2.000 ore
• INGRASSAGGIO BOCCOLE 500 ore
• LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore
Si ringraziano per la collaborazione JCB Italia e Sillabario.

Macchine&Componenti
MMT
Quattro tappe, dalla Lombardia
alla Sicilia, per mettere in vetrina
tutta la gamma Yanmar. Novità
assoluta, i mini tradizionali
SV15VT, SV17VT e SV19VT
Testi e foto di Matthieu Colombo
MAILLOT JAUNE
al Giro d’Italia
Toccare con mano i nuovi modelli e, magari, poterli anche
provare è diventato un sogno. Dopo quasi due anni
di allerta pandemia, in cui il nostro settore non ha conosciuto
sosta, il ritorno a un evento in presenza con macchine
movimento terra da provare è una festa.
A volere questo ritorno alla normalità, con tutte le precauzioni
del caso, è Yanmar Construction Equipment Europe
che ha organizzato lo Yanmar Tour 2021 in due mercati strategici:
la Germania e l’Italia! I primi di ottobre Costruzioni ha
visitato il dietro le quinte della prima tappa del giro d’Italia,
a Cologno al Serio (BG), per fare un ripasso della gamma
Yanmar molto ben rappresentata con 12 modelli, ma soprattutto
vedere dal vivo i nuovi modelli compatti della linea
di mini tradizionali SV. Accanto ai nuovi SV15VT, SV17VT
e SV19VT il giro d’Italia Yanmar ha visto protagonisti i mini
ViO12-2A, ViO17, ViO23-6, ViO33-6, ViO57-6B (dpf), il midi
SV100-2PB (braccio posizionatore), l’escavatore gommato
[54] ottobre 2021 Costruzioni

Macchine&Componenti
MMT
SV19VT
B110W, il dumper cingolato C30R-3 e la pala gommata V100.
Il tour è poi proseguito, con gli stessi protagonisti, lungo lo
Stivale fermandosi in Toscana a Sesto Fiorentino (FI), in
Campania a Omignano Scalo (SA) e in Sicilia a Caltanissetta.
I nuovi piccoli della gamma SV
I nuovi Yanmar SV15VT, SV17VT e SV19VT sono proprio
studiati per i parchi di grandi e piccoli noleggiatori, per assicurare
prestazioni di rilievo con stabilità elevata, costi di
manutenzione ridotti ed essere facilmente trasportabili. Lo
si evince, ad esempio, dai bracci con cilindro di sollevamento
superiore, dal carro a larghezza variabile e dalla accessibilità
meccanica migliorata rispetto ai modelli di precedente
generazione.
Il nuovo SV15 VT da 1.465kg di peso operativo (1.555kg in
versione cabina) ha il motore Yanmar 3 cilindri 3TNV70,
da 12,2 kW netti di potenza massima. Si tratta di un motore
molto efficiente caratterizzato da un ridottissimo consumo
di carburante. L’idraulica è animata da una doppia
pompa ad ingranaggi che fornisce una portata massima
di 28,6 l/min e lavora ad una pressione massima d’esercizio
di 205 bar. La forza di penetrazione è di 740 daN
(avambraccio corto) e la forza di scavo benna raggiunge
i 1.290 daN. E’ dotato di una linea idraulica ausiliaria bidirezionale
per lavorare con martelli demolitori o con altre
attrezzature idrauliche. Il sottocarro varia idraulicamente
la carreggiata portando la larghezza massima ai cingoli da
990 a 1.170 mm. La profondità massima di scavo con
avambraccio lungo è 2.620 mm.
Il modello SV17 VT ha lo stesso motore del “15” ma offre
prestazioni operative superiori al grazie all’idraulica ViPPS
con doppia pompa a portata variabile più due a ingranaggi
che vanno in sommatoria per ottenere il massimo in velocità,
potenza e bilanciamento. Questo modello dichiara
una forza di scavo di 1.600 daN, una forza di penetrazione
di 990 daN (avambraccio corto), e una forza massima di
trazione è di 1.280 daN. Come gli altri modelli l’ SV17VT è
disponibile in versione tettuccio o cabina (rispettivamente
1.570 kg / 1.660 kg) e con avambraccio lungo o corto. e
con i bracci della lama di livellamento di lunghezza diversa.
Di serie il carro allargabile da 980 a 1.320 mm.
L’SV19 VT è il più grande del nuovo trio e buona parte del
suo peso operativo maggiore la deve al motore, sempre 3
cilindri Yanmar, ma di cilindrata ben superiore (1,1 litri contro
0,85). La potenza dichiarata è di poco superiore
all’SV17VT ma la coppia ai bassi è maggiore in coppia con
una idraulica ViPPS dedicata offre un funzionamento più
progressivo e rotondo del “17”, sempre ben reattivo. La forza
di scavo sale a 1.670 daN, quella di penetrazione di 1.140
daN (avambraccio corto) e quella massima di trazione è
invariata. Oltre alla possibilità di allestire la macchina con
avambraccio lungo o corto è possibile scegliere tra due
sbalzi lama ed è anche possibile installare (anche in un secondo
momento) un contrappeso aggiuntivo di 50 kg. A
differenza dei due fratelli minori, il nuovo SV19VT è dotato
di serie del sistema sistema di localizzazione e trasmissione
dati SmartAssist Remote, ovviamente disponibile
a richiesta per gli SV15VT ed SV17VT.
SEMBRANO UGUALI,MA L’ANIMA È DIVERSA
Oltre che ad un allestimento più completo
e personalizzabile (anche con zavorra supplementare,
vedi pagina precedente), l’SV19VT si distigue dal fratello
minore SV17VT per un motore di cilindrata superiore.
Distinguerli a colpo d’occhio è quasi impossibile.
SV17VT
[56] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [57]

MMT
I nuovi Yanmar SV compatti
Modello
Peso trasp (cabina)
Potenza netta
Motore Yanmar
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura
Valvole/cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d'iniezione
EGR
Gas di scarico
Alimentazione aria
Pompe
Portata
Regolaz. pompa
Distributore
Pressione
Prof. di scavo (lungo)
Prof. plinto (lungo)
Dist. a terra (lungo)
Altezza carico (lungo)
Forza strappo
Forza penetrazione
Velocità traslazione
Rotazione torretta
Passo carro
Rulli d’appoggio
Larg. sottocarro
Larg.suole
Sbalzo post. (+50 kg)
Scavo disass. sx-dx
Lungh. trasporto
Altezza trasporto
Lama (W-H)
Lama su/giù
Sbalzo lama
Batteria
Alternatore
Gasolio
Olio idraulico (serb.)
SV15VT
1.465 (1.555)
12,2
3TNV70
0,85
3
70 x 74
2.600
2
convenzionale
diretta
1
no
Stage V
natural
doppia ingr.
2x14,3
convenzionale
convenzionale
20,5
2.330 (2.470)
1.430 (1.440)
3.719 (3.850)
2.445 (2.555)
1.290
740
1,9 - 3,7
9,4
1.035
3
980 var 1.170
230
1.050
75° - 60°
3.750
2.320
980-1.170
270 - 270
1.090 + opt
1 x 45
40
27
28 (19,5)
SV17VT
1.570 (1.660)
11,3
3TNV70
0,85
3
70 x 74
2.400
2
convenzionale
diretta
1
no
Stage V
natural
doppia var.+ 2
2x19,2+14,4
convenzionale
convenzionale
21
2.470 (2.620)
1.539 (1.650)
3.850 (4.000)
2.560 (2.675)
1.600
990
2,4 - 4,8
9,1
1.185
3
980 var 1.320
230
1.050
75° - 60°
3.780
2.320
980-1.320
260 - 300
1.120 + opt
1 x 45
40
27
34,3 (19,5)
SV19VT
1.750 (1.840)
13,1
3TNV76
1,11
3
76 x 82
2.100
2
convenzionale
diretta
1
no
Stage V
natural
doppia var.+ 2
2x17,8+16,8
convenzionale
convenzionale
22
2.610 (2.885)
1.470 (1.660)
3.855 (4.135)
2.565 (2.780)
1.670
1.290
2,4 - 4,4
10
1.185
3
980 var 1.320
230
1.060 (1.130)
75° - 60°
3.925
2.320
980-1.320
255 - 300
1.120 + opt
1 x 45
40
27
34,3 (19,5)
Kg
kW
litri
mm
giri/min
l/min
MPa
mm
mm
mm
mm
daN
daN
km/h
giri/min
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Ah
A
litri
litri
LED DI SERIE
I fari di lavoro a led sono
standard sui tre modelli. Per le
versioni tettuccio è disponibile
uno schermo para sassi in
policarbonato.
Gamma SV
In Italia i miniescavatori Yanmar
sono soprattutto apprezzati per
i modelli girosagoma ViO.
Ciononostante, anche la gamma
SV, con torretta a sbalzo posteriore
ridotto, ha diverse frecce al
proprio arco. Lo dimostra, ad
esempio, un pezzo da novanta
come l’SV100, un riferimento nel
campo dei midi. A inizio 2021
Yanmar ha presentato i tre modelli
più compatti del range SV,
con pesi operativi compresi tra
1,5 e 2 t. Sono modelli progettati
per soddisfare la domanda
di mercati come quelli di centro
e Nord Europa, ma anche per
settori come il noleggio macchine
dove la resistenza all’utilizzo
intensivo e poco competente
è un valore aggiunto.
[58] ottobre 2021 Costruzioni

Aziende
Ritorno al proficuo confronto
Malaguti è tornata
a incontrare in modo
diretto i propri clienti,
partecipando alla
fiera Agriumbria.
Si è trattata di una
occasione di utile
comunicazione
Malaguti è stata
lieta di
partecipare alla
52 esima edizione della
fiera Agriumbria che si è
svolta nelle giornate del
17, 18 e 19 settembre
2021 a Bastia Umbra.
Questo evento ha
permesso all’azienda
emiliana di poter
esporre la propria
gamma di attrezzature
frontali e per
escavatore, fra le quali il
battipalo con pinza e
senza pinza, la
fresaceppi, la trivella e
la piastra compattatrice
al pubblico. Le
attrezzature Malaguti
sono state presentate al
meglio in fiera grazie
alla sinergia creata con
l’azienda Pernicini, che
le ha installate sulle
proprie macchine
Kubota esposte. In
particolare, come da
accordi con Fabio
Pernicini e Giorgio
Cangini, il Kubota U 17.3
Pernicini è stato
equipaggiato di Trivella
M1; il Kubota U36 è
stato fornito di
Fresaceppi FC 1; al
Kubota KX 060.5 è stato
installato il Battipalo
con pinza 301.5B; alla
nuova pala gommata
del Kubota RT 260 è
stata montata la
Fresaceppi frontale FC
21F e, infine, il
telescopico Kubota KTH
48-15 è stato attrezzato
di Piastra compattatrice
frontale Malaguti.
Fondamentale per il
brand emiliano è stato il
ritorno al confronto e
alla comunicazione
diretta con il cliente che
sono da sempre fonti
principali per estendere
il proprio mercato.
Attrezzature flessibili
e di qualità
Malaguti offre una vasta
gamma di attrezzature
per escavatore e
attrezzature frontali:
piastra compattatrice,
battipalo con pinza,
battipalo senza pinza,
fresaceppi, ruota
compattatrice, rullo
vibrante frontale, piastra
compattatrice frontale,
fresaceppi frontale e
trivella frontale.
I prodotti Malaguti sono
certezza di affidabilità,
di funzionalità e di
qualità. Tutto ciò è il
risultato di una
tecnologia avanzata che
caratterizza tutte le
attrezzature del brand.
Con l’ampia gamma dei
prodotti frontali e per
escavatore che
Malaguti mette a
disposizione si ottiene il
miglior risultato, nel
minor tempo possibile
e, ovviamente, in
condizioni di massima
sicurezza.
malagutisrl.com
Elto e Releo
Tradizione e crescita
L’attività di Elto
si fonda su una
precisa filosofia:
fare lavorare meglio
chi quotidianamente
lavora in cantiere
Alla fine degli anni
Settanta, il
sistema di
blindaggio per gli scavi è
stato portato in Italia da
mio padre”, ci dice
Eleonora Tornimbeni,
figlia del fondatore
dell'azienda. Una
famiglia attiva, da
“sempre”, nel campo
delle costruzioni e del
movimento terra.
Concreta espressione di
questa lunga militanza è
la società Elto, di
Fossanova S. Marco, in
provincia di Ferrara. Nata
nel 1991, sulla scorta
dell'esperienza
pluridecennale di Nando
Tornimbeni nella
commercializzazione dei
sistemi di blindaggio e
con la collaborazione
della figlia Eleonora, Elto
è, oggi, un punto di
riferimento nel settore
del movimento terra
grazie alla qualità dei
prodotti e dei servizi
forniti. È in grado di
offrire attrezzature e
soluzioni per ogni
tipologia di cantiere.
Distributrice esclusiva in
Italia per i blindaggi
Emunds+Staudinger –
Krings Verbau
(ThyssenKrupp), dei
sistemi mobili ABI,E e di
Muller per i sistemi di
collaudo delle fognature,
Elto noleggia in tutta
Italia e anche all'estero
alle imprese del
movimento terra che si
occupano di bonifiche,
canalizzazioni e
fognature.
Elto è tradizione, ma
anche innovazione:
"Stiamo programmando
di creare alcuni centri
logistici, per ridurre le
distanze di trasporto: a
Catania, a Roma e a
Milano. Tre centri in
modo da coprire il
territorio nazionale",
puntualizza Elena
Tornimbeni.
Alla famiglia Tornimbeni
fa capo anche l’azienda
Releo (partenr di Elto),
che si occupa,
principalmente, di posa
in opera delle
attrezzature per la
messa in sicurezza degli
scavi tramite sistemi di
blindaggio e/o
palancolati; applicazione
di attrezzature per la
sicurezza degli scavi per
bonifiche;
confinamento di terreni
inquinati e barriera alle
acque di mare e dolci
con posa in opera di
palancole in composito;
consolidamento dei
terreni e mitigazione del
fenomeno di
liquefazione con colonne
in ghiaia vibrocompattate
Geopier (è
una soluzione
antisismica importante,
dice Tornimbeni);
esecuzione Prove di
Carico e BST;
trivellazioni; prove di
tenuta condotte tramite
cuscini Muller.
elto.it
[60] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [61]

Macchine&Componenti
Attrezzature idrauliche
PROCESSI
vantaggiosi
Con le attrezzature di MB Crusher ogni cantiere
diventa un centro di riciclaggio autonomo.
Le macerie diventano risorse e, pertanto, l’impresa
risparmia in termini di costi e di tempi di smaltimento
Testi di Fabrizio Parati
MB Crusher ha un’attrezzatura per ogni tipo e peso
di macchina operatrice: benne frantoio a mascelle,
benna vaglianti a cesto, benna selezionatrice a rotori,
pinze selezionatrici e frese.
le accesso o all’interno di città con pesanti restrizioni di movimentazione
e di emissione di rumori e polveri.
Un processo economicamente vantaggioso, che rende l’impresa
autonoma, fa risparmiare costi e tempi di smaltimento
in discarica o per l’acquisto di nuovi materiali. Tutto questo
vale sia per chi lavora nei grandi o nei piccoli cantieri di riqualificazione
urbana sia per chi si occupa di opere viarie,
dalle demolizioni di ponti al rifacimento delle strade. Ma vale
anche per tutti coloro che lavorano in cava, perché anche
in quel contesto il materiale, se trattato in loco nel modo adeguato,
può essere riutilizzato in modo proficuo per la realizzazione
di strade interne alla cava stessa, ma anche per il
riempimento di buche e per molto altro ancora: abbattendo
così della metà i costi di gestione.
Prodursi il materiale in autonomia, con i propri macchinari,
ovunque si trovi il cantiere. I risultati sono immediati:
abbattimento dei costi, dei trasporti, dell’inquinamento
e aumento della redditività del cantiere stesso.
Le attrezzature MB Crusher trasformano qualsiasi mac-
china operatrice in un efficiente strumento per lavorare il materiale
e recuperarlo in toto affinché possa essere immesso
di nuovo nel ciclo di lavoro oppure venduto: le macerie stesse
diventano le risorse in grado di mantenere attivo il cantiere,
anche in carenza di materiali, in luoghi critici di diffici-
Esempi di successo
I vantaggi si estendono anche alla qualità del materiale.
Un esempio recente è il caso della demolizione del ponte
Santo Spirito, in Puglia (Italia), danneggiato da una frana.
L’impresa ha utilizzato un Frantoio e una Vagliatrice per escavatori
MB Crusher per frantumare e ridurre alla pezzatura desiderata
il materiale di risulta dalla demolizione. Materiale
che ha superato le norme per poter essere riutilizzato sul posto
per la realizzazione del sottofondo stradale necessario
alla ricostruzione.
Sul Lago di Garda, invece, in un cantiere per la posa di tubature
dell’acqua per conto del comune, le problematiche
erano molte: vicinanza a edifici residenziali, logistica difficile,
impossibilità di bloccare la viabilità. Alla fine la soluzione
a tutti questi problemi è stata quella di utilizzare una benna
frantoio MB Crusher e fare il lavoro mano a mano che procedeva
il cantiere. Senza bisogno di portare via il materiale
di risulta. Senza acquistare altro materiale. Senza muovere
i camion. Il materiale di risulta è stato frantumato a 0-30 mm
direttamente in cantiere a pochi metri dai lavori di scavo delle
tubature. E lo stesso materiale frantumato è stato subito
usato per ricoprire lo scavo dopo la posa dei tubi.
[62] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [63]

Attrezzature idrauliche
Vicina ai clienti
L’azienda pugliese offre, anche
ai noleggiatori, una nutrita gamma
di martelli demolitori idraulici, di compattatori
a piastra vibrante, frantumatori, cesoie,
benne e moltissimi ricambi
Ramtec, con sede
L’Idromeccanica
a Molfetta (BA),
da trentacinque anni
esprime eccellenza.
L’azienda, presente in
Italia e su vari mercati
internazionali, basa il
successo della sua
attività su appropriate
strategie commerciali e
nel servizio di
assistenza riservato alla
clientela anche sotto
forma di consulenza
tecnica pre e postvendita.
Ramtec produce e
commercializza
componenti e martelli
demolitori
idraulici, ma
anche
compattatori a
piastra vibrante
e un’ampia
gamma di
ricambi per
martelli demolitori di
varie marche.
Idromeccanica Ramtec
ha la capacità di offrire
soluzioni personalizzate
sia sui martelli demolitori
sia sui ricambi.
La gamma RT dei
martelli demolitori
idraulici, marcati CE,
comprende quindici
modelli, con peso
operativo da 80 a 3.000
kg. Sono attrezzature
adatte a miniescavatori,
terne ed escavatori da
0,7 a 50 t e sono
indicate per lavori di
demolizione di strutture
in calcestruzzo, per
l’impiego in gallerie, in
cava, ecc. Sono
disponibili anche
versioni silenziate per
lavorare in aree
urbane. Idromeccanica
Ramtec è in grado di
offrire anche martelli
demolitori dotati di un
sistema di
lubrificazione
automatica.
La gamma dei
compattatori a piastra
vibrante di Ramtec
contempla tre modelli,
con peso da 170 a 900
kg, per macchine da 1 a
20 t.
L’azienda vanta anche
una vastissima gamma
di ricambi per martelli
demolitori di tutte le
marche: Allied, Atlas
Copco, Furukawa, Kent,
Krupp, Montabert, Npk,
Okada, Rammer,
Soosan, Toku, ecc.
Ramtec è inoltre in
grado di realizzare e
fornire ricambi su
richiesta, cioè di
modulare la produzione
sulle più diverse
necessità di tutti i propri
clienti.
ramtec.it
+
+
+
TESTATA TRINCIANTE
FORCE ONETX
POTENZA
INARRESTABILE
CONFIGURAZIONI
PER OGNI ESIGENZA
RAFFREDDAMENTO
AUTOMATICO
UN PASSO AVANTI NELLA TECNICA
ORIENTATI AL FUTURO
[64] ottobre 2021 Costruzioni

Macchine&Componenti
Elettromobilità
Futuro elettrico
NEI CANTIERI
no molta energia e hanno profili di carico impegnativi. Ma anche
qui sta già emergendo una soluzione. "A causa del crescente
grado di elettrificazione in tutti i settori, anche i prezzi
dei sistemi di batterie e dei componenti diminuiranno in futuro.
E la tecnologia ad alta tensione fornisce proprio l'elevata
densità di energia necessaria per le macchine edili", spiega
Karl Kolmsee, Director Product Portfolio Mana gement
Energy presso il fornitore automotive Webasto.L'azienda,
con sede a Stockdorf, in Germania, è un buon esempio delle
opportunità presenti nella trasformazione verso l'elettromobilità
in Germania, in quanto sede di una importante
industria automobilistica: quattro anni fa, i responsabili di
Webasto hanno deciso di espandere il loro core business
con tetti e riscaldatori per il futuro, ma anche di aprire ulteriori
aree di business nel campo dell'e-mobility con soluzioni
di ricarica e sistemi di batterie.
Focus sui veicoli commerciali
Dopotutto, lo sviluppo di un sistema di batterie è costoso. E
mentre i principali OEM possono permettersi di effettuare il
passaggio, molti produttori di veicoli commerciali evitano i costi.
È qui che entra in gioco Webasto. L’azienda è in grado di offrire
soluzioni di batterie, anche in quantità minori, specificamente
per il mercato dei veicoli commerciali.
Il processo di sviluppo del prodotto per il sistema di batterie
standard è abbreviato dall'uso di moduli standardizzati e, con
contenuti energetici scalabili di 35 - 350 kWh, è adatto anche
a diversi segmenti di veicoli. Offre anche un alloggiamento robusto
e un'efficiente interfaccia di raffreddamento. Progettato
per veicoli leggeri, medi e pesanti per utilizzo su strada e fuoristrada,
il sistema di batterie standard trasforma il principio
plug-and-play in realtà.
Qualità Webasto
"I clienti ottengono un sistema di batterie prodotto in Germania
a condizioni interessanti e con la nota qualità Webasto", afferma
Kolmsee. Non tutti i produttori del settore delle macchine
edili hanno esperienza con i sistemi ad alta tensione. In particolare,
l'integrazione e la comunicazione con la VCU (Vehicle
Control Unit) e le complesse applicazioni di ricarica richiedono
una consulenza esperta. È anche chiaro che la ricarica in
loco deve essere possibile. O tramite alimentazione diretta o
tramite banchi di stoccaggio in containers dove è possibile caricare
le macchine edili. Quando le batterie nei container sono
scariche, vengono prelevate e caricate, ad esempio, presso il
deposito dell'impresa edile e riportate in cantiere. Ciò consente
alle macchine edili di rimanere in loco”, precisa Kolmsee.
Anche se non tutti i punti in sospeso sono stati ancora chiariti:
il futuro è elettrico, anche nei cantieri. "Nel mercato stiamo
notando che c'è una forte spinta all'innovazione da parte
di clienti e produttori nella direzione dell'elettrificazione",
riassume Kolmsee. "Sono stati avviati diversi progetti di elettrificazione
da parte di molti costruttori e nei prossimi anni
sarà chiaro quali idee prevarranno".
Le sfide nell’elettrificazione delle macchine per
l’edilizia hanno Webasto per protagonista
Testi di Damiano Diotti
Impianti automatici per la miscelazione e il
pompaggio di massetti e sottofondi
direttamente in cantiere
Cantieri senza rumore e gas di scarico? Potrebbe volerci
ancora un po' di tempo prima che si arrivi davvero a
questo sperabile risultato. Ma l'avanzata trionfante dell'elettromobilità
non si ferma al recinto dei cantieri. Anche la domanda
di veicoli commerciali elettrici e macchine edili è in deciso
aumento.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, l'industria delle costruzioni
è responsabile del 38% di tutte le emissioni di anidride
carbonica nel mondo. Questa percentuale non è attribuibile
ai soli veicoli; anche le fabbriche per la produzione di materiali
da costruzione, ad esempio, svolgono un ruolo decisivo.
L'elettrificazione nel settore delle macchine per le costruzioni è
particolarmente importante per gli escavatori di dieci ton o più,
poiché questo segmento produce le maggiori emissioni di CO 2
(92%) nel settore. La combinazione di elettrificazione e maggiore
efficienza dei sistemi esistenti dovrebbe ridurre l'impronta
di carbonio del 30% per gli escavatori in questa classe di peso.
Ciò ridurrebbe le emissioni medie di CO 2 nel corso della vita
(compresa la produzione) di un escavatore dalle attuali 515
tonnellate di CO 2 a 360 tonnellate nel 2030.
In Europa, le aziende stanno rispondendo alla crescente domanda
di veicoli commerciali elettrici e macchine movimen-
to terra. L'azienda danese Danfoss Editron ha recentemente
suscitato interesse con un sistema dimostrativo di pale gommate
completamente elettriche: numerosi i vantaggi rispetto
alle versioni idrauliche convenzionali della macchina, incluso
un previsto risparmio di emissioni di CO 2 pari a 38 tonnellate
l'anno su cicli di lavoro medio-bassi, medi e alti. Per fare un
confronto, un'auto diesel media richiede circa 1,2 tonnellate
di CO2 l'anno per percorrere 10.000 km con un consumo medio
di cinque litri di carburante ogni 100 km. Inoltre, i costi operativi
vengono ridotti, e, con essi, anche il rumore del motore.
Diminuiscono le vibrazioni, per un maggiore comfort dell'operatore.
La pala gommata è equipaggiata di quattro batterie del
fornitore Webasto, che la portano a una capacità di 140 kWh.
Inoltre, è stata sviluppata una "Vehicle Interface Box" (VIB) che
opera come interfaccia tra il sistema di batterie e il veicolo
per le configurazioni e la programmazione del sistema.
Sfide e soluzioni
Il settore delle costruzioni è stato finora dominato dalle tecnologie
convenzionali e lo scetticismo sulla mobilità elettrica è
alto: da un lato, il prezzo di acquisto più elevato scoraggia ancora
molti potenziali clienti e, dall'altro, questi veicoli richiedo-
[66] ottobre 2021 Costruzioni
www.overmat-screed.com
Via Vittorio Veneto, 20
31014 - Colle Umberto (TV)

Demolizione&Riciclaggio
Manutenzioni e Ripristini
RESTYLING GREEN
PER CAGLIARI
in collaborazione con leStrade
Un altro intervento nel curriculum aeroportuale
di Vitali. L’impresa ha ripristinato la strada
perimetrale dello scalo sardo, riqualificato
il raccordo mike e rifatto l’intera center-line di pista
Un altro intervento portato a buon fine da Vitali nel settore
delle riqualificazioni aeroportuali, un ambito in cui
il gruppo bergamasco si è fortemente specializzato
a partire dall’epocale manutenzione straordinaria di Orio al
Serio del 2014 e passando per altre successive esecuzioni
esemplari a Olbia, Linate, Malpensa e Napoli. Questa volta
siamo a Cagliari, dove Vitali mentre scriviamo ha praticamente
concluso una serie di interventi avviati alla fine del
2020: nel dettaglio si tratta del rifacimento dell’intera center-line
di pista e della manutenzione del raccordo Mike e della
strada petrimetrale. L’intervento si inserisce nell’ambito del
piano di sviluppo dello scalo e, in particolare, va a riqualificare
una serie di infrastrutture esistenti che includono un’area
di sedime ceduta dal Ministero della Difesa al Demanio
dell’Aviazione Civile. Scendendo maggiormente nel dettaglio
delle ultime operazioni citate, si è trattato di effettuare la manutenzione
straordinaria della strada perimetrale Nord di collegamento
tra aeroporto civile e area AM, partendo dalla Via
Caduti di Nassiria fino ad arrivare, per l’appunto, all’area militare,
nonché la manutenzione straordinaria del Raccordo
Mike con adeguamento delle relative larghezza e portanza.
A completare il quadro, come accennato, anche il rifacimento
dell’intera center-line.
Strada perimetrale
Iniziamo questo approfondimento dalla strada perimetrale,
di lunghezza complessiva pari a 4,5 km più ulteriori 300
m in prossimità del tombamento del canale all’ingresso
del Villaggio Azzurro (area militare). L’intervento, nel suo
complesso, ha previsto il ripristino di circa 13.000 m2 di
pavimentazione stradale. La strada si presentava molto
danneggiata e irregolare per via delle intemperie e dell’usura,
e necessitava pertanto di un intervento dettagliato e puntuale,
comprensivo di rifacimento del tappeto d’usura (3
cm) e del binder (5 cm), ripristino della segnaletica orizzontale,
sostituzione e l’integrazione di elementi di guard-
Intervento sulla
center-line
della pista
dell’aeroporto
di Cagliari.
[68] ottobre 2021 Costruzioni

Demolizione&Riciclaggio
Manutenzioni e Ripristini
rail ammalorati e/o non a norma e integrazione e la sostituzione
della segnaletica verticale obsoleta o inesatta. I lavori,
più nel dettaglio, hanno compreso:
• Esecuzione di fresatura di pavimentazione in conglomerato
bituminoso, per una profondità minima di cm 5, mediante
l'impiego di fresa idraulica a freddo. La fresatura è
stata eseguita con cura, in modo da ottenere una livelletta
costante e uniforme, dando al piano di posa le quote prescritte
dalla direzione lavori, e ha previsto anche la pulizia
del piano di posa della nuova pavimentazione, mediante
motoscopa aspirante;
• Pulizia del fondo di posa prima dell’esecuzione dei manti in
conglomerato bituminoso su pavimentazioni bituminose o
in calcestruzzo preesistenti, eseguita a mano e con l’impiego
di soffiatrici meccaniche o macchine spazzatrici;
• Posa di conglomerato bituminoso (binder) per strato di collegamento
costituito da graniglia e pietrischetti di IV categoria
prevista dalle norme CNR, sabbia e additivo, impastato
a caldo in impianto con bitume di prescritta penetrazione
in ragione del 4,5-5.0% sul peso degli aggregati; stesura in
opera con vibrofinitrice meccanica in sequenza di strati dello
spessore compresso finito di cm 5-7, e compattazione;
• Applicazione di membrana impermeabile tipo SAMI Stress
Adsorbing Membrane Interlayer, mano d'attacco impermeabilizzante
costituita da una mano di emulsione da
bitume modificato ricoperta con graniglia o prebitumata;
• Posa di strato di usura drenante in conglomerato bituminoso
marcato CE secondo le prescrizioni del CSA, con
bitume modificato hard e polimeri elastomerici per uno
spessore pari a 4 cm;
• Sistemazione di 1.950 m di barriera metallica stradale;
• Fornitura e posa in opera di barriera metallica stradale
bordo laterale su terra in Classe H1;
• Rimozione barriera metallica bordo laterale su terra;
• Fornitura, sostituzione, rimozione, integrazioni di nuovi
segnali stradali e di segnali stradali esistenti;
• Applicazione di segnaletica stradale orizzontale con vernice
spartitraffico rifrangente;
• Fornitura e posa in opera di bande sonore in colato plastico
bicomponente a freddo;
• Rimozione e rimessa in quota dei chiusini esistenti.
Inquadramento dell’intervento “strada perimetrale”.
Vitali, grazie al suo know how specifico e alle sue
tecnologie, ha provveduto al recupero e riutilizzo
di un’ingente mole di materiali presenti in cantiere.
Manutenzione del Raccordo Mike
L’area oggetto del secondo intervento in elenco ha un’estensione
di circa 60.000 m 2 e ha riguardato nello specifico il
raccordo Mike, di collegamento tra la pista e l’aeroporto
Militare. Il raccordo nello stato “iniziale” non era soggetta
a particolari sollecitazioni, ma in previsione di un riutilizzo
più significativo prossimo futuro si è resa necessaria un’importante
manutenzione comprensiva di rimodulazione dimensionale
e relativo aumento della portanza. La pavimentazione
era stata stata sottoposta a numerosi interventi
di manutenzione, in ragione di frequenti avvallamenti e
distacchi di tappeto d’usura. Inoltre, erano presenti importanti
avvallamenti createsi a causa di vetustà e usura che
causavano ristagni d’acqua in caso di pioggia. Il progetto
ha previsto il rifacimento completo della pavimentazione
flessibile esistente, con un nuovo pacchetto di sottofondo
ma con la stessa finitura. Le lavorazioni, nello specifico,
sono risultate le seguenti:
• Fresatura del conglomerato bituminoso esistente per una
profondità media di 5/20 cm;
• Scavo di sbancamento per altezze pari a 0,75 o 0,30 cm
a seconda del punto di intervento;
• Formazione di rilevato per uno spessore massimo di cm 40;
• Posa di telo geotessile TNT;
• Strato di fondazione della massicciata stradale eseguito
con tout venant di cava;
• Preparazione del piano di posa con strato di conglomerato
bituminoso “Mano di Attacco”;
• Posa di conglomerato bituminoso per strato di base o
sottobase;
• Posa di conglomerato bituminoso SMA (binder) per strato
di collegamento;
• Posa di conglomerato bituminoso (binder chiuso) per pa-
Segnaletica orizzontale.
Strada perimetrale:
esempio di ripristino
della pavimentazione.
Raccordo M: area di intervento.
vimentazioni leggere;
• Posa in opera di fibra di vetro per rinforzo di pavimentazioni
in conglomerato bituminoso tipo Glasrid;
• Realizzazione impianti elettrici previo scavo a sezione
ristretta e obbligata;
• Ripristino illuminazione e segnaletica verticale;
• Rifacimento segnaletica orizzontale;
In alcuni punti la pavimentazione ha anche necessitato di
un allargamento. Il giunto tra la pavimentazione flessibile
nuova e quella esistente è stato ottenuto mediante fresatura
“a scala” della pavimentazione esistente, per evitare
la formazione di un unico taglio verticale lungo il quale
si potrebbe verificare l’infiltrazione delle acque
meteoriche; sull’estradosso è stata stesa una speciale rete
in fibra di vetro, per garantire una miglior portanza allo strato
successivo. Gli strati della nuova pavimentazione interessati
dalla formazione del giunto sono il misto cementato,
il binder e l’usura. Sono state previste due tipologie
di pavimentazione, per il raccordo e per le stradine prospicienti
il raccordo. Di seguito, il dettaglio di questa seconda
tipologia:
• Scavo di sbancamento secondo le quote di progetto e,
laddove necessario, miglioramento della portanza mediante
trattamento a calce/cemento del terreno in sito con
spessore massimo di 20 cm;
• Posa del geotessuto, per la separazione con lo strato granulare
soprastante;
• Stesa dello strato di misto granulare stabilizzato, con spessore
di 20/40 cm a seconda della tipologia di pavimentazione;
• Mano di ancoraggio;
• Stesa dello strato in misto bitumato che funge da base,
con spessore di 20 cm;
• Mano d’attacco;
• Stesa dello strato di collegamento in conglomerato bituminoso
aperto modificato, con spessore di 10 cm;
• Rete in fibra di vetro;
• Stesa dello strato di usura in conglomerato bituminoso
modificato, con spessore di 5 cm.
Sul raccordo è stato previsto infine sia il ripristino puntuale
di tutta la segnaletica orizzontale, sia la la manutenzione
straordinaria degli AVL con particolare riferimento a luci
di bordo raccordo sopraelevate, nuova tabella in corrispondenza
del marking di END OF APRON e integrazione
dei segnali della Stop Bar. Le luci di bordo raccordo e la
tabella saranno del tipo con sistema di illuminazione a Led.
[70] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [71]

Manutenzioni e Ripristini
Center Line
Ultima ma non ultima, la center line di pista, rifatta per una
lunghezza complessiva di 2.200 m e per una larghezza di
4.400 mm. L’intervento è stato eseguito in orario notturno:
sono state impiegate soltanto quattro notti per le attività di
fresatura e asflatatura per uno spessore di 5 cm eseguito
con tappeto modificato. La stesa è stata eseguita con vibrofinitrice
gommata.
Inquadramento
progettuale.
Stratigrafia della pavimentazione del raccordo.
Tecnica circolare
Il progetto esecutivo ha previsto il riutilizzo del materiale di
scavo prodotto all’interno del cantiere e, di conseguenza, le
quantità di materiale di cui si è previsto il conferimento a discarica
sono state limitate alle sole eccedenze e tali da poter
essere smaltite nelle discariche presenti nelle immediate
vicinanze dell’area di cantiere. La realizzazione delle opere
ha determinato la produzione di materiale di risulta proveniente
dagli scavi e dalle attività di demolizione (ovvero fresati
e sottofondo della sovrastruttura
stradale) che
sono stati riutilizzati in loco
per rinterri o eventualmente
macinati per il loro successivo
riutilizzo nella realizzazione
dell’opera, previa
correzione della curva granulometrica
per riportarla
agli standard previsti dalle
Norme Tec niche. Nello
specifico, lo strato di fondazione
in misto granulare
stabilizzato è stato eseguito
(per circa il 70%) con i materiali recuperate attraverso
gli impianti di vagliatura provenienti dalle demolizioni e dagli
scavi e in parte (circa il 30%) con terre. Lo strato di fondazione
stradale in misto stabilizzato calcareo per viabilità e
piazzali urbani, è stato invece eseguito in parte (circa il 30%)
con i materiali recuperate attraverso gli impianti di vagliatura
provenienti dalle demolizioni e dagli scavi e in parte, per
correzione (circa il 70%), con materiali approvvigionati. I materiali
provenienti dalle attività di demolizione e di scavo del
cantiere (ovvero fresato e materiale di sottofondo della sovrastruttura
stradale) sono stati recuperati attraverso l’utilizzo
di apposito impianto mobile di recupero Euromecc, collocato
nell’area di cantiere. Per mezzo dell’impianto mobile
è stata prodotta la base fredda grazie al recupero della materia
prima secondaria (fresato recuperato dal cantiere), miscelato
con cemento ed emulsione sovrastabilizzata.

Pale cingolate
Le virtù della pala cingolata (953)
In Italia a cultura della pala cingolata
è venuta meno prima in cantiere e poi in cava.
Oggi questi rari modelli inarrestabili sono
apprezzati anche tra le macerie e i rifiuti
Oltre che per le
classiche
applicazioni
movimento terra, le pale
cingolate Cat sono
sviluppate ad hoc anche
per il trattamento dei
rifiuti, lavorare nelle stive
delle navi, per supportare
la produzione delle
acciaierie e per
movimentare materiali
aggressivi come le
macerie e le ceramiche di
scarto. La versione per
movimentazione rifiuti
prevista a catalogo è
annunciata per 16.176 kg
di peso operativo e
monta benne di volume
inversamente
proporzionale al peso
specifico del materiale da
movimentare. Per darvi
un’idea, la versione
movimento terra monta
benne da 1,8-2,1 m 3 di
capacità. Un attacco
rapido Fusion, disponibile
su richiesta, consente
cambi di attrezzatura
rapidi. La 953 è
alimentata dallo stesso
sei cilindri Cat C7.1 Stage
V dei grandi caricatori
industriali Next Gen, ma
tarato a “soli” 119 kW
di potenza massima.
La trasmissione evoluta
consente di avere
sempre una macchina
che risponde in modo
solerte e progressivo ai
comandi, ma anche di
ridurre il consumo di
combustibile fino al dieci
per cento (rispetto alla
953K) adattando la
[74] ottobre 2021 Costruzioni
velocità del motore al
carico richiesto.
In caso di applicazioni
leggere, il consumo
carburante può essere
ulteriormente ridotto
selezionando la modalità
Eco che limita il regime
massimo motore, senza
tagliare la coppia
motrice. Ideato per
operare in spazi ristretti, il
modello 953 di nuova
generazione si distingue
per una cabina
migliorata, dotata di
sedile a sospensione
pneumatica e braccioli
con comandi integrati
regolabili. Il display lcd a
colori touchscreen da
dieci 10 pollici è intuitivo
e integra l’immagine
trasmessa dalla
telecamera posteriore ad
alta definizione di serie.
Sempre tramite il display,
l’operatore è supportato
nelle operazioni dal
sistema di sicurezza
Slope Indicate tramite il
quale visualizza in tempo
reale l'inclinazione e la
pendenza trasversale
della macchina. Tra le
configurazioni disponibili
segnaliamo quella LGP
(Low Ground Pressure),
dotata di carro e cingoli
per ridurre la pressione
sul terreno, ma anche la
disponibilità di protezioni
e allestimenti specifici,
previsti da stabilimento,
per consentire alla
clientela di affrontare le
condizioni di lavoro più
impegnative.
Questo consente di avere
sempre un punto di
riferimento e scongiura il
raggiungimento di
situazioni critiche.
Anche la pala cingolata
953 è dotata di
tecnologia telematica
Cat Link che facilita
la gestione e il
monitoraggio della
macchina e della sua
produttività da remoto
tramite il portale web
Product Link o App. Questi
sistemi permettono di
prevenire i fermo
macchina, risolvere
problemi a distanza e di
aggiornare il software di
bordo senza la presenza
fisica di un tecnico Cat.
GlI aggiornamenti si
possono pianificare al
termine delle giornate di
lavoro.
cat.com
WWW
.TR
EVI
BEN
NE.
IT
PINZA DEMOLITRICE PRIMARIA SERIE HC.
Concepita per le fasi di demolizione primaria più delicate
e di precisione, per l’abbattimento di strutture in cemento
armato e nella rimozione dei materiali a rilevanti altezze.

Cave&Calcestruzzo
Betoniere fuoristrada
QUANDOTesti di Fabrizio Parati
e dove serve
Con Carmix vantaggi economici e temporali:
si produce e trasposrta il calcestruzzo dove a un
impianto è precluso o dove servirebbero una pompa
o altri accessori che farebbero lievitare i costi
La gamma di centrali di calcestruzzo mobili fuori strada
Carmix è compatibile con le esigenze di mobilità e di
economicità declinate in cantieri di diversa “foggia” e a
diverse latitudini: i mezzi Carmix, infatti, producono calcestruzzo
di alta qualità a basso costo nei cantieri di 162 Paesi.
La gamma contempla quattro modelli: dalla più grande disponibile
sul mercato, una macchina da 5,5 m 3 , alla più piccola,
da 1 m 3 , con un telaio articolato, progettata per passare
agilmente anche nelle vie più strette. Ma qui parliamo in
particolare della Carmix 2.5TT, vale a dire la macchina più
scelta da chi voglia emanciparsi da un indebito acquisto. In
sintesi, la macchina più scelta a noleggio, tra quelle della gamma
Carmix, da chi ha la necessità di produrre velocemente
e ovunque il calcestruzzo. Disponibile con motore versione
Turbo-Diesel Stage V Tier 4F, 4 cilindri raffreddato ad acqua
e intercooler, con potenza massima 55 kW, la Carmix 2.5TT
ha una capacità di 3450 litri, con resa effettiva per impasto
di 2,5 m 3 . A parlarcene è l'ing. Bascelli, Export Area Manager
di Carmix Metalgalante.
Caratteristiche vincenti
D: Quando e per cosa scegliere la centrale di calcestruzzo
mobile Carmix 2.5 TT?
R: È un'ottima soluzione a noleggio per quei cantieri in cui non
è giustificato l'acquisto. Questa macchina serve quando ci
sia un contesto in cui l'impianto di betonaggio non può fare
il calcestruzzo. Ci riferiamo, pertanto, a cantieri inaccessibili,
isolati, o che, per ragioni di dimensioni, abbiano un'accessibilità
limitata. Il modello di punta per il noleggio è la Carmix
2.5 TT: è il più venduto in Italia, perché è la massima dimensione
oltre la quale, se ho l’impianto, mi servo dell'impianto
di betonaggio. È pur vero che, in alcuni contesti, vedi in Sicilia,
abbiamo usato la Carmix 3500 TC per fare prefabbricazio-
ne. Con la Carmix 2.5 TT abbiamo affrontato con successo
cantieri per la posa della fibra ottica, cantieri in zone montane
o costiere (in cui si ha il problema dell'inaccessibilità degli
impianti di betonaggio), le urbanizzazioni, le metanizzazioni
in zone industriali in cui servono piccole quantità con cadenza
non programmata. Le nostre macchine possono fare ovviamente
anche calcestruzzo a resistenza.
La Carmix 2.5 è una macchina che ha tutte le vincenti caratteristiche
che contraddistinguono il marchio Carmix: il caricamento
frontale (con pala articolata da 400 litri), con la botte
che ruota sui quattro lati della macchina, la cabina frontale
che assicura massima visibilità, la stabilità e il sistema di pesatura
elettronico a celle di carico con stampante, per certificare
la qualità del calcestruzzo in maniera semplice, rapida
ed intuitiva.
Sulle Carmix il posto
di guida è anteriore.
È posto sul lato della pala
di caricamento. La cabina
ROPS-FOPS (UNI 11023)
ha porta a doppia apertura.
SIGMA 16 PRO
[76] ottobre 2021 Costruzioni

Cave&Calcestruzzo
Casseformi industriali
IDEA ITALIANA
sviluppo globale
Doka ha acquisito i diritti d’impiego,
su scala globale, di un sistema
di casseforme in acciaio per gallerie
made in Italy. Volto, questo il nome
dell’innovazione, è impiegabile sia
per nuove opere, sia per riqualificazioni,
nel campo stradale così come ferroviario
in collaborazione con leStrade
Doka ha presentato il sistema per gallerie VOLTO,
un’idea tutta italiana. Per la serie: ancora una volta,
l’innovazione e la tecnologia del nostro Paese
stanno facendo scuola nel mondo. Il settore di cui ci occupiamo
è quello delle infrastrutture e, più precisamente,
della realizzazione di gallerie. Il sistema che racconteremo,
denominato per l’appunto VOLTO, è invece una
cassaforma in acciaio funzionale alla costruzione (o anche
la ristrutturazione) di gallerie, stradali e ferroviarie.
Nuove opere, dunque, e insieme importanti riqualificazioni.
Vediamo qui nel seguito di saperne di più.
Piano di crescita
Il sistema VOLTO ha destato l’interesse della multinazionale
Doka, specializzata nel settore delle cassaforme
industriali, che ha deciso di investire sulle sue potenzialità
acquistandone i diritti d’uso per tutto il mondo
(Doka, ricordiamolo, è presente in oltre 70 Paesi con 160
sedi commerciali e logistiche diffuse). La capacità di investimento
del Gruppo austriaco consentirà così di accelerare
in modo significativo lo sviluppo industriale del
sistema VOLTO, moltiplicandone le possibilità applicative
e le soluzioni progettuali e tecnologiche disponibili.
Il funzionamento
Ma come funziona VOLTO? Si tratta di una cassaforma
in acciaio, a curvatura variabile, che consente di realizzare
getti in gallerie policentriche o a curvatura costante.
Sul singolo elemento del sistema
VOLTO si ha la possibilità di variare
facilmente e in poco tempo il raggio
di curvatura in modo da adattare
adattare l’attrezzatura alle differenti
geometrie.
Cassaforma adattabile
“Il vantaggio principale nell’impiego di questo sistema è
evidente - spiega l’ingegner Marco Falcone, amministratore
delegato di Doka Italia, che ha fortemente voluto il connubio
italo-austriaco - e si chiama versatilità: rispetto a qualsiasi
altra soluzione adottata fino ad oggi, il sistema VOLTO
è applicabile con immediatezza alle caratteristiche di qualsiasi
progetto; possiamo fornire un unico set di attrezzature
con il quale il costruttore realizzerà più tunnel di diversa
sezione e variazioni di geometria, il tutto con tempi di attrezzamento
mai raggiunti in precedenza”.
Impianto noleggiabile
“Il sistema - ha proseguito Falcone - ha costi operativi decisamente
più bassi rispetto a una normale cassaforma
di linea e al contempo apporta una produttività molto più
alta, soprattutto nei progetti in cui la sezione del tunnel
presenta raggi di curvatura non costanti. Se a questo
aspetto aggiungiamo che praticamente l’intero impianto
può essere noleggiato e, quindi, non blocca liquidità alle
imprese, il quadro è davvero completo”.
Lavoro di squadra
La cassaforma VOLTO è già oggi disponibile in tre versioni
con pannello standard, pannello con bocchetta di
getto e pannello con finestra d’ispezione.
Ogni elemento, di dimensione massima 1,50 m x 3,00 m,
è dotato di due attacchi per l’impianto di vibrazione ad
aria (raggio di influenza 2,25 metri quadrati). È possibile
utilizzare il sistema VOLTO a partire dal raggio minimo di
curvatura di 1,70 m. La cassaforma è progettata per lavorare
in combinazione all’ormai diffuso sistema strutturale
Doka SL-1 che, grazie alla robustezza e alla flessibilità
di assemblaggio dei propri componenti, consente
di operare in sicurezza e con piena libertà di movimento
per i mezzi in transito in galleria (caratteristica essenziale
nei progetti di ripristino in cui si vuole mantenere attiva
la circolazione degli utenti in alcune fasce orarie).
Da notare infine che sono disponibili molti accessori indirizzati
all’aumento della produttività quali, ad esempio,
sistemi di traslazione, posizionamento e centratura
idraulici nonché l’impianto di pompaggio calcestruzzo automatizzato.
In alto il nuovo sistema di casseforme Doka VOLTO
all’imbocco di una galleria. Qui sopra un elemento della
struttura in fase di assemblaggio su cantiere.
[78] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [79]

Cave&Calcestruzzo
Un particolare:
il sistema
è adattabile a ogni
tipologia di tunnel.
In evidenza gli spicchi del camerone
di allargamento che hanno consentito
la connessione di una galleria
di nuova realizzazione con
un’infrastruttura sotterranea
già esistente.
Casseformi industriali
Applicazioni in Italia: eseguite e in corso
Un’innovazione, ma con già alle spalle una significativa
esperienza applicativa. Sono già numerose, infatti, le applicazioni
italiane in ambito ferroviario e stradale realizzate
con il sistema Doka VOLTO, alcune già concluse.
Riassumiamole qui di seguito:
• Bypass Galleria Segesta (Trapani)
• Galleria d’accesso Maddaloni, Alta Velocità Napoli-Bari
(Caserta)
• Camerone Linea ferroviaria Cumana (Napoli)
• Ripristino Galleria Allocco (Bologna).
Altre applicazioni attualmente in corso, invece, sono:
• Galleria Santa Lucia, Autostrada A1 (Firenze)
• Galleria Scampitella, Autostrada A16 (Benevento)
• Galleria San Marco, Autostrada A14 (Ancona)
• Bypass COCIV, Alta Velocità Milano-Genova (Genova).
Un altro intervento prossimo all’apertura dei cantieri, invece,
riguarderà la Galleria Serravalle, linea Alta Velocità
(Genova). Un numero di importanti cantieri, dunque, che,
anche in ragione del fattore-quantità, conferma in pieno le
qualità del sistema e dei vantaggi riscontrati da imprese,
concessionari e appaltatori.
Una fase
di regolazione
del cassero
in acciaio.
novazione tecnica finalizzata al progresso sociale ed economico.
I sistemi Doka contribuiscono a migliorare l’efficienza
costruttiva, influenzando positivamente tempi e
costi di realizzazione delle opere e la sicurezza degli operatori.
Oltre a disporre di una gamma completa di prodotti
e servizi, Doka collabora inoltre fin dalle fasi preliminari
con tutti gli attori del processo edilizio, assistendoli nella
preparazione di studi di fattibilità e capitolati d'appalto, progettando
le soluzioni adeguate e verificandone indici produttivi
e parametri di sicurezza, all'interno di una visione
globale del progetto costruttivo.
Con sede principale in Austria, impianti di produzione all'avanguardia
localizzati in diversi Paesi e una forte “social
corporate responsibility”, che integra i concetti di sostenibilità
economica, ecologica e sociale, il Gruppo Doka è
attivo in tutto il mondo, e conta oltre 7.000 dipendenti.
In Italia, Doka è presente con la sede centrale a Colturano
(Milano) una filiale a Pomezia (Roma).
Sotto un cassero VOLTO “ridotto” per eseguire
l’estrazione dalla galleria ultimata.
Sinonimo di innovazione
Chiudiamo fornendo al lettore una fotografia sintetica di
Doka, un'azienda specializzata nelle tecnologie delle casseforme
per le costruzioni che da sempre promuove l'in-
Il cassero Doka VOLTO consente di adeguare rapidamente
la geometria alla variazione dei diametri della galleria.
[80] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [81]

Cave&Calcestruzzo
Industria 4.0
GESTIONE
della produzione
Fibran ottimizza gli incrementi di produzione
di lastre in cartongesso grazie alla consulenza
Scai, in chiave Industria 4.0
Testi e foto di Matthieu Colombo
Amemoria di redazione la cava di gesso naturale di
Fibran a Roccastrada (GR), con produzione in sito
di pannelli di cartongesso, è la migliore integrazione
di macchine movimento terra all’interno di un processo
produttivo completo che abbiamo mai visto in Italia. Altro
che progetti tirati per i capelli per aver diritto al credito d’imposta.
Anche grazie al supporto tecnico e alla consulenza
finanziaria di Scai, il sito estrattivo Fibran e la relativa attività
produttiva, sono oggi l’esempio perfetto di come l’evoluzione
tecnologica e digitale dei processi, musa ispiratrice
del Piano nazionale Transizione 4.0, permetta di unire
produttività, efficienza e sostenibilità.
Il distretto italiano del gesso
Siamo stati in uno dei più grandi comprensori
estrattivi di gesso attivi oggi in Italia. Per la precisione,
nel Comune di Roccastrada, in provincia di
Grosseto, dove viene estratto una parte importante della
produzione nazionale per lo più utilizzata per produrre
lastra di cartongesso per la filiera edile. Ad ospitarci è
stata la squadra operativa di Fibran, una multinazionale
di origini greche che ha sede italiana a Genova. Gruppo
nato a metà degli anni Settanta e specializzatosi in isolanti
a secco (lana di roccia e polistirene estruso), nei primi
anni Duemila ha acquisito la cava e il sito produttivo
MACCHINE CONNESSE Il nuovo Hitachi ZX490-7 LCH Stage V
in azione sul fronte cava, assieme al Bell B30E. Tutte le macchine fornite da Scai
fanno parte della catena digitale per la gestione della produzione.
[82] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [83]

Cave&Calcestruzzo
Industria 4.0
MASSIMA
EFFICIENZA
Il monitoragio
da remoto delle
macchine
permette
di quantificare
la produzione
e gestire
l’attività
estrattiva
in base alle
esigenze
effettive
di produzione.
Prima si lavorava in parallelo
sul fronte cava e alla produzione
in stabilimento.
Oggi i due processi sono integrati
e le nuove tecnologie
ci permettono di monitorare
dati come i volumi movimentati
e il consumo effettivo
di carburante.
Le macchine acquistate da
Scai con Industria 4.0 hanno
dato una svolta al nostro
modo di lavorare e la connessione
bidirezionale delle
Natale
Bartaletti
stesse permette sia un monitoraggio
puntuale dei dati,
Ufficio acquisti
Fibran Roccastrada
permettendoci di conoscere
e migliorare la sostenibilità
ambientale dei nostri processi, sia una pianificazione intelligente
dei fermo macchina per eseguire gi interventi di manutenzione
programmata.
Ing. Francesco
Trombetta
Assistente direzione
industriale
Fibran Roccastrada
Il gesso è un minerale naturale che si differenzia nella morfologia in funzione
della sua struttura cristallina. L’unico gesso per noi di interesse è quello
biidrato (solfato di calcio con due molecole di acqua). All’interno della
cava troviamo anche solfato di calcio, che è si gesso, ma non utile al nostro
processo produttivo. Questo perché il gesso per essere lavorato e modellato
ha bisogno di un trattamento preliminare di “disidratazione”.
Da quello biidrato si asportano 1,5 molecole di acqua tramite calcinazione.
In questo modo si ha il gesso emidrato, l’unica forma di interesse industriale.
La produzione di lastre di cartongesso avviene poi per idratazione dell’emiidrato,
avido di acqua per ritornare nella sua forma naturale, riassorbe
acqua tornando biidrato. Durante questa reazione il gesso è plasmabile
per produrre lastre. Come in ogni sito produttivo, abbiamo uno scarto
fisiologico di produzione che oggi recuperiamo trattandolo in sito e reintroducendolo
a monte della produzione.
di lastre in cartongesso di Roccastrada affiancando alla
storica divisione di prodotti FIBRANinsulation la gamma
FIBRANgyps e diventando così uno degli specialisti nei
sistemi costruttivi a secco.
A farci da Cicerone all’interno del sito estrattivo di gesso
naturale e produttivo di Roccastrada, sono stati l'ingegnere
Francesco Trombetta, assistente di direzione industriale,
affiancato dal referente amministrativo Natale
Bartaletti e dal capo cava Vasco Accarigi.
A segnalarci questa realtà di spicco nella produzione di
cartongesso, è stata la Scai di Perugia che negli ultimi
mesi ha contribuito attivamente al piano di rinnovo del
parco macchine e all’integrazione dei nuovi mezzi all’interno
di una efficiente catena di produzione in cui l’evo-
luto stabilimento, specializzato in produzione di lastre di
cartongesso, è il cuore di un sistema produttivo integrale
monitorato e gestito da remoto in tempo reale.
Oggi Fibran vende una fetta importante della produzione
di Roccastrada in Italia, mentre il restante è esportato
in Europa. Negli ultimi anni l’impianto di produzione
attivo all’interno dell’area estrattiva è stato costantemente
aggiornato incrementando la sua capacità produttiva del
300%. L’investimento nella flotta di macchine Scai (con
i marchi Arjes, Bell, Hitachi) per incrementare l’estrazione
di gesso naturale rappresenta quindi la chiusura del
cerchio, ma anche l’inizio di una nuova era in cui il fronte
cava è “connesso”, sincronizzato, con le linee di produzione
e viceversa.
[84] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [85]

Cave&Calcestruzzo
Industria 4.0
Vasco Accarigi
Capo cava
Fibran Roccastrada
POTENZA SILENTE Lo ZX490-7LCH
mentre rimuove terreno inerte dal fronte
della cava di Roccastrada.
LAVORO DI SQUADRA Il capo cava
Vasco Accarigi (secondo da sinistra)
assieme ai “ragazzi” che
lo affiancano al quotidiano.
Nella pagina accanto, Vasco mostra
un cristallo di gesso naturale!
Una flotta 4.0 firmata Scai
La coltivazione della cava di gesso naturale Fibran di
Roccastrada avviene per bancate, realizzate con microcariche
esplosive. Il materiale smosso viene selezionato
al fronte con un nuovo escavatore cingolato Hitachi
ZX490-7LCH Stage V, che carica un nuovo dumper articolato
Bell B30E Stage V da 30 t di capacità
utile. In seconda linea lavora
un Hitachi ZX350-7LC Stage V allestito
con martello idraulico per eseguire
la riduzione granulometrica del
materiale di qualità adatta alla produzione
di lastre. In queste fasi operative,
resta fondamentale l’esperienza
degli operatori delle macchine,
e in particolare degli escavatori, che di fatto compongono
il mix di materia prima che andrà ad alimentare la
catena produttiva Fibran Gyps. Come jolly per la movimentazione
rapida di materiale, per il carico dumper e per
alimentare la produzione è attualmente una pala gommata
Hitachi ZW310-6 con pneumatici da roccia.
Lavorare con macchine
connesse e totalmente
integrate nel sistema di
produzione è un grande
valore aggiunto che ci
permette di programmare
meglio settimane
e giornate di lavoro.
Ovviamente abbiamo sempre del materiale a stock per
non fermare la produzione di pannelli in caso di imprevisti
o condizioni meteo avverse, ma sapere se sul fronte
cava siamo in linea con la richiesta di produzione è
molto utile e consente di pianificare al meglio anche le
manutenzioni.
Paolo
Ciampelli
Consulente
commerciale Scai
area Grosseto
Fibran è una delle realtà più
importanti del territorio.
Il gruppo aveva la necessità
di ampliare il parco macchine
per fare fronte alla crescente
produzione, ma non immaginava
di integrare il monitoraggio
delle macchine operatrici
al processo di controllo
digitale della produzione.
Li abbiamo supportati in questo
percorso trovando assieme
a loro delle soluzioni per
ottimizzare l’attività estrattiva.
Va poi sottolineato che le benne degli escavatori e della
pala gommata Hitachi sono state realizzate su misura
dalla Sicim di Noventa Vicentina (VI), fornitore specializzato
Scai. Infine, lontano dalla luce del sole, la ciliegina
sulla torta. Stiamo parlando di un trituratore Arjes VZ850D
acquistato da Fibran per trattare lo scarto fisiologico di
produzione e poter reimmettere a processo del materiale
di qualità che altrimenti andrebbe perso. A conti fatti,
in ogni lastra di cartongesso Fibran può esserci fino
all’10% di gesso recuperato dagli “sfridi” fisiologici di produzione.
In realtà la parola scarti, ci spiega l'ingegnere
Francesco Trombetta, assistente di direzione industriale,
è impropria perché il gesso è un materiale “intelligente”
che non muore mai e può trovare sempre nuova vita.
[86] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [87]

Aziende
I risultati ottenuti
nel corso degli anni
e la professionalità
maturata sul campo
si associano ora a
una decisa fase di
rinnovamento: nuove
aeree commerciali
e nuove macchine
IL FUTURO È VERDE
Riferimento
da trent’anni
Nata nel 1989 da un
lungimirante
progetto industriale
di Gianfranco Bronzini
(progetto fondato su dieci
anni di esperienza nel
settore della
metalmeccanica), la
O.MEC. (acronimo di
Officine Meccaniche), di
Ancona, muove i primi
passi nell'ambito della
manutenzione predittiva
degli impianti industriali,
soprattutto nei settori
petrolchimico, navale e
alimentare. La crescita
dell'azienda è, sin da
subito, sostenuta, e porta
anche a una parziale,
felice metamorfosi che si
esprime in due
fondamentali tappe: nel
1992 Gianfranco Bronzini
costituisce la COSMI, cioè
un'azienda in grado di
fornire servizi aggiuntivi e
complementari a quelli
della O.MEC, con una
specializzazione mirata a
settori di nicchia quali il
piping, la carpenteria, la
gassificazione e i processi
speciali (quali, ad esempio,
la saldatura certificata), e,
nel 2000, conduce alla
nascita della divisione
noleggi per il sollevamento
di mezzi e persone, con un
organico (ad oggi)
[88] ottobre 2021 Costruzioni
composto di oltre 100
persone, alla creazione di
filiali sul territorio
nazionale, e full service
operativi all'estero,
segnando i parametri per il
modello professionale di
servizio noleggio alle
imprese. La crescita
dell’azienda
Il futuro
Abbiamo sentito la voce di
Michele Mazzanti,
Responsabile
commerciale Italia della
divisione noleggi di O.MEC,
per avere un quadro
aggiornato delle ragioni
che differenziano O.MEC
dagli altri noleggiatori:
“Poniamo al centro il
cliente e, di conseguenza,
le sue esigenze, pertanto
ci prefiggiamo di offrire un
servizio altamente
professionale.”
Mazzanti delinea anche i
progetti futuri di O.MEC:
“Ad oggi, abbiamo la sede
di Ancona e otto presidi
sul territorio nazionale. Il
nostro piano è quello di
aumentare la nostra
presenza sul territorio
nazionale, incrementando
il numero dei presidi e
potenziando l'area
romagnola, l'area tirrenica,
l'aria adriatica e quella del
Sud Italia. Queste sono le
quattro aree geografiche
in cui nel prossimo
quinquennio abbiamo
intenzione di espandere la
nostra attività, con
l’apporto di nuove figure
commerciali, per
assicurarci una capillare
presenza su questi
territori.
Stiamo anche
ristrutturando la sede di
Ancona, con l’incremento
degli spazi destinati agli
uffici, alla sezione
carrozzeria nell'area
manutenzione, e con
l’aumento degli spazi
destinati all'officina e al
deposito. Stiamo altresì
revisionando due filiali
(Ancona Sud e Terni).
Vogliamo uniformare
l'identità di O.MEC e
aumentare i presidi e
quindi i fatturati
dell'azienda.”
O.MEC ha predisposto
ingenti investimenti
finalizzati all’aumento ed
assorbimento del parco
macchine e servizi ad
esso connessi. Va
segnalata l’acquisto, che
risale a non più tardi di due
mesi fa, e che andrà ad
aumentare l’attuale parco
macchine. “L'età media dei
nostri mezzi è intorno ai
5.8 anni”, ci dice Mazzanti.
“E abbiamo appena
inserito nuove macchine:
la Grove GRT655, una 60
ton fuoristrada a due assi,
e due importanti PLE su
autocarro, una da 78 e
l'altra da 103 m: la
Pallfinger P1000.”
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Autogrù elettriche
Manitex Valla lancia la nuova autogrù elettrica,
V 210 R da 21 ton di portata, a zero emissioni
con controllo Radiocomando/Cabina.
Una pietra miliare nella storia dell’azienda
Essere un punto
di riferimento
anche a noleggio!
Manitex Valla, una
consociata della
statunitense
Manitex International ha
lanciato la nuovissima gru
mobile elettrica compatta
V 210 R con comando
radio o cabina.
Si tratta di una novità che
copre il segmento mediogrande
della gamma delle
gru Valla Pick & Carry, per
la movimentazione di
carichi importanti al
chiuso mantenendo
dimensioni compatte e
con la possibilità di
comandare la macchina a
distanza tramite
radiocomando o con
l’operatore a bordo
direttamente dalla sua
cabina.
I punti di forza di questa
nuova gru sono nelle sue
dimensioni: solo 1980 mm
di larghezza massima e
solo 2000 mm di altezza
massima, il raggio di
sterzata di soli 4100 mm
può garantire un rapporto
ottimale carico
utile/dimensioni per poter
[90] ottobre 2021 Costruzioni
passare attraverso portoni
industriali e per lavorare
agevolmente in aree con
limitazioni di spazio.
Grazie alla sua
compattezza e ad un peso
contenuto, la V 210 R è
facilmente trasportabile in
piena configurazione di
lavoro, con la maggior
parte dei rimorchi a
pianale ribassato, senza la
necessità di smontare il
contrappeso per inviarlo
separatamente e
rimontarlo in cantiere.
La combinazione di
prestazioni è ai vertici
della categoria, con una
portata massima di
21.000 kg e un'altezza
massima di sollevamento
di 12,5 m, uno sbraccio
massimo orizzontale di
8,2 m con 5900 kg di
portata. In qualsiasi
configurazione disponibile,
l'operatore può sollevare,
spostare e posizionare
carichi con la massima
potenza e precisione.
La nuova V 210 R riprende
lo stesso family feeling
della “Serie R” lanciata da
Valla nel 2019, con
trazione anteriore a mezzo
di potenti motori elettrici a
trazione AC sull'anteriore
per massimizzare
l'efficienza ed assale
oscillante sterzante
posteriore; ci sono sempre
quattro punti di contatto al
suolo per garantire la
massima stabilità.
La gru è dotata di un
esclusivo e brevettato
Scudo - Stabilizzatore con
doppia funzione:
proteggere le ruote dal
carico durante le
operazioni di pick & carry,
garantire una migliore
stabilità ed aumentare la
capacità di sollevamento,
quando dispiegato per
migliorarne prestazioni e
sicurezza durante il
sollevamento e
posizionamento del
carico. Disponibile
l'opzione cabina operatore,
dotata di vetri oscurati,
sportello superiore
apribile, sedile regolabile e
piantone dello sterzo
regolabile in tre modalità,
più un bracciolo regolabile
per il comando del
joystick. La V210R può
essere configurata in tre
diverse modalità: solo
radiocomandata, cabinata,
o cabina + radiocomando.
L’impianto idraulico ha 220
Bar, la sterzatura
posteriore è di 180 gradi, i
freni sono elettroidraulici
ed ha di serie il
caricabatteria a bordo.
Sono disponibili vari
optional per completare
la gru rendendola
versatile e adatta alle
esigenze più specifiche:
come argano idraulico,
falcone ribaltabile, forche
fino a 10 t.
"Abbiamo fatto del nostro
meglio per concepire una
macchina che fosse in
grado di soddisfare la
richiesta di un mezzo più
grande per portata e
prestazioni, ma comunque
compatto, facile da usare
ed affidabile”, dice Carlo
Forini, General Manager di
Manitex Valla. Ambizione?
Diventare un punto di
riferimento nel segmento
delle medie-grandi
dimensioni.
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Sollevamento&Noleggio
GIS 2021
LE NUOVE VETTE
del sollevamento aereo
Testi e foto di Fabrizio Parati
Quattromila espositori,
tra italiani e stranieri,
distribuiti su 41 mila m 2
dell’area espositiva
di Piacenza Expo, per il
GIS, l’8ª edizione delle
Giornate Italiane del
Sollevamento e dei
Trasporti Eccezionali
Una vecchia battuta attribuita (forse indebitamente)
al drammaturgo Jerome Lawrence dice così: il nevrotico
costruisce castelli in aria, lo psicotico ci abita,
lo psichiatra riscuote l’affitto. Visitando il GIS (Giornate
Italiane del Sollevamento) lo sguardo va forzatamente in
aria, ma, in questo contesto, non si “gioca” imprudentemente
con nevrotici, psicotici e psichiatri, bensì con il risveglio
di un settore capace di convocare negli spazi fieristici
piacentini quanto di meglio e di nuovo il mondo del
sollevamento aereo è in grado di esprimere. Una fiera di
successo, dunque, per qualità dell’offerta espositiva e per
il numero di visitatori (oltre 12 mila gli ingressi registrati),
ma anche perché espressione di un risveglio collettivo,
dopo un anno e mezzo di rapporti professionali mutilati
dalla pandemia. Occasione di incontro tra gli addetti ai lavori
e degli addetti ai lavori con i propri clienti e potenziali
clienti. COSTRUZIONI ha visitato la tre giorni dedicata ai
settori del sollevamento di materiali, lavoro in quota, movimentazione
industriale e portuale e trasporti eccezionali.
Il ragguaglio della visita è nelle pagine seguenti.
▲
▲
[92] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [93]

GIS 2021
Airo
DUE MACCHINE NUOVE: una piattafor-
ma a forbice e una girevole articolata. Una
è la A18 JRTH Plus, con altezza di lavoro di 18,45 m e con sbraccio
laterale di 16,45 m. In fiera era presente nella versione ibrida,
ma è disponibile anche nella versione full electric, cioè la A18 JRTE
Plus, e in quella diesel, la A18 JRTD Plus.
La seconda novità è una forbice che arriva a 19,90 m di altezza
di lavoro, la XL20 RTE. Anch'essa è disponibile in versione elettrica,
diesel o ibrida. Qui abbiano due particolarità: è una macchina
principalmente per esterno, e, in effetti, RT sta ad indicare
le gomme adeguate per terreni scabrosi. Altra particolarità è il
carrello: la piattaforma si estende, da entrambi i lati, di 1,50 m.
la portata massima è di 700 kg. La capienza è di sei persone sia
con cesto chiuso sia aperto.
Bobcat
ESORDIO AL GIS Per la prima volta, Bobact partecipa al
GIS, per mostrare tre modelli di punta della gamma dei
sollevatori telescopici, per tre diverse applicazioni: la pala
telescopica TL43.80HF Waste Expert, per il settore dello
smaltimento rifiuti. Il nuovo sollevatore telescopico rotativo
TR60.210, per i lavori in cantiere, e la nuova pala telescopica
compatta TL30.70 Agri, per il settore agricolo.
La gamma Roto, che comprende dieci modelli, è stata
lanciata a novembre dello scorso anno, ma per la prima
volta è visibile in Italia. Presente anche la nuova generazione
di sollevatori telescopici fissi, costruiti in Francia,
con cabine totalmente rinnovate, con nuovo cofano motore
e conformi alla normativa Stage V.
La gamma dei sollevatori telescopici
rotativi di Bobcat ha dieci modelli, con
altezza di sollevamento da 18 a 39 m.
Sollevamento&Noleggio
AlmaCrawler
BG Lift
ALMACRAWLER ha lanciato diversi prodotti negli ultimi
due anni. La macchina più recente è un trasportatore
cingolato a 3 ton, il Multi-loader 3.0 FX, capace di
lavorare su tutte le superfici e pensato per servire tutte
le applicazioni leggere di logistica e movimentazione.
Con il Multi-loader 3.0 FX AlmaCrawler completa la propria
gamma di trasportatori cingolati. Altra novità in fiera
è la piattaforma telescopica cingolata B1890EVO,
con braccio telescopico bilivellante in alluminio (realizzato
in partnership con l'azienda Multitel Pagliero), che
permette di avere una macchina con altezza massima
di lavoro di 18 m e con un peso di sole 2,9 ton.
▲ Per la prima volta, Alma
Crawler presenta anche
il proprio concetto di
piattaforma a ragno:
la Spiderboom. Questa
macchina ha la possibilità
di lavorare senza
stabilizzatori sino a dieci
gradi di pendenza.
BRENNERO GRU è produttore di gru
compatte cingolate e anche di applicazioni
su autocarri leggeri, o meglio:
BG Lift è la divisione "Gru compatte"
di Brennero Gru. In fiera, come novità
assoluta, il modello T 400. Si tratta
di una macchina con uno sbraccio
di 22 m installata su un autocarro, di
60 quintali di peso totale a terra, compatto:
è largo soltanto 1,88
m (alto 2,41 e lungo 6,17 m).
Il peso è di 4.400 kg e la capacità
di sollevamento è di
4.000 kg. Il raggio massimo
di lavoro della piattaforma
autocarrata T 400, con jib
idraulico (scelta opzionale) è
di 17 m. E l’altezza massima
di sollevamento, sempre la
dotazione del jib idraulico
(dal terreno), è di 21,60 m.
Grazie alla trentennale esperienza
di Brennero Gru, nel 2014 è nato
il brand BG Lift. Gli strumenti di lavoro
distintivi offerti da BG Lift si
condensano nelle Big Comact Crane
CWE 315, CWE 525, CWE 525 RT,
nelle Medium Compact Crane M 250,
M 250 Li-Ion, M 400, nella Mini
Compat Crane M 060, nelle Compact
Mobile Crane T 250 e T 400
(che è la novità in fiera).
Costruzioni ottobre 2021 [95]

Sollevamento&Noleggio
Cte
GIS 2021
Cela
LA SPYDER DT28 è il risultato di una perfetta
collaborazione tra aziende, ma è anche l’integrazione tra
unità ibrida e macchina, per massimizzare la produzione
e minimizzare gli ingombri del pacco batterie.
NUOVE POSSIBILITA’ Per la prima volta presentata in
fiera una unità ibrida motorizzata da Kohler: LK-HEM
Series si presenta in fiera con il modello K-HEM 1003 a
bordo della piattaforma aerea Spyder DT28 di Cela.
La Spyder DT28 è il frutto di un proficuo percorso di collaborazione
con Cela che, fin da subito, ha colto le peculiarità
dell’unità ibrida K-HEM 1003, perfette per questo
tipo di applicazione. Il motore a combustione interna non
ha bisogno di sistemi di post-trattamento aggiuntivi, di
conseguenza si escludono a priori i fermi macchina dovuti
al processo di rigenerazione; la parte elettrica dell’unità,
poi, permette di raggiungere i picchi di potenza
richiesti dalla macchina nelle fasi di maggior carico, garantendo
così altissimi livelli di produttività.
La TRACCESS 270
si aggiunge ai modelli 135,
160, 170, 200 e 230.
È la più alta tra i ragni CTE.
LE ALTE E LE COMPATTE Sono state presentate
la scorsa primavera, alla stampa tecnica,
sul piazzale dello stabilimento CTE di
Rivoli Veronese (VR), e ora sono apparse per
la prima volta in fiera: sono la piattaforma
autocarrata MP 24C, che arricchisce la gamma
Multipurpose di CTE, e il Traccess 270,
cioè il più alto ragno della nutrita famiglia CTE
Traccess.
Parliamo qui, in particolare, della piattaforma
Traccess 270 (vincitrice del premio
Italplatform nella categoria "Prodotti Se -
moventi oltre i 6 m"). La piattaforma Traccess
270 nasce come evoluzione del già noto e
affidabile Traccess 230, con l’aggiunta di numerose
innovazioni. La principale è data da
S3 EVO.
Comet
FRUTTO DELL’ESPERIENZA Presente per la prima
volta portata in fiera: è la piattaforma aerea semovente
Leopard. Abbiamo sentito la voce di
Gabriele Valli, Direttore commerciale di Comet: "Per
le Leopard abbiamo utilizzato la tecnologia adottata
per i bracci delle nostre piattaforme adeguandola
su una struttura ragno. Risultato ottenuto: un
prodotto supercollaudato, perché si avvantaggia
della nostra conoscenza costruttiva su macchine
(le piattaforme) che facciamo da anni, e con una
telaistica particolare che ci permette di avere un
prodotto leggerissimo: pesa meno di 2.000 kg.
La gamma Leopard
di piattaforme aeree semoventi
di Comet (CO.ME.T: Officine),
azienda nata nel 1960, comprende
modelli con capacità da 14 a 25 m
d’altezza di lavoro. In attesa
di un nuovo modello da 32 m.
IL RAGNO TRACCESS 270
(qui a lato e sopra) ha un’altezza
di lavoro di 27 m, uno sbraccio di 14
m. La portata massima è di 250 kg.
Il motore è un diesel Kubota D903,
3 cilindri (+48 V AC+110/220 V AC).
MP sta per Multipurpose, 24 sta
ad indicare i 24 m di altezza di lavoro
raggiungibile, e C sta per compact
(già nel nome, la peculiarità della
macchina). La MP 24 C in posizione
di trasporto misura meno di 6,4 m
in lunghezza e 2,8 m in altezza.
LA S3 EVO DI CTE vale a dire l’avanzata
tecnologia per il sistema di gestione,
in tempo reale, delle prestazioni delle piattaforme
aeree. S3 EVO consente di posizionare
ogni singolo stabilizzatore in una
diversa posizione. Posizionati gli stabilizzatori,
si procede con la stabilizzazione
automatica della piattaforma.
Grazie ad S3 EVO, ogni singola manovra
è controllata dal sistema che, attraverso
la grafica integrata a display, indica
quale manovra è consentita. La sicurezza
su tutto!
[96] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [97]

GIS 2021
7 - 9 OTTOBRE 2021
VISITATECI ALLO STAND
L26-M21
Fassi
La nuova gru F1450R-
HXP Techno mostra
un nuovo design
(decagonale) del gruppo
di sfilo delle sezioni
del braccio, oltre ad
un avanzato sistema
di controllo digitale.
© Tadano Ltd. 2021
GRU E SHT Diverse novità al GIS per Fassi. La gru heavy
duty F1450R- HXP Techno, che è il primo modello della
nuova gamma Techno di Fassi, e il sistema SHT (Smart
Hybrid Technology). Quest’ultimo è un sistema di propulsione
elettrico che si basa su una batteria ibrida (è costituito
da un pacco batterie da 560 Ah), quindi con possibilità
di ricarica da presa di forza del camion o da presa
di rete industriale. Tutto ciò consente all’operatore della
gru di poter beneficiare di una sostenuta autonomia lavorativa.
Tradotto significa avere la concreta possibilità
di arrivare a coprire quasi l’80% di un normale ciclo di lavoro
giornaliero, ma permette anche l’abbattimento di
CO2, la diminuzione del consumo di carburante e la possibilità
di lavorare in tutte quelle aree in cui è vietato l’uso
di sistemi di propulsione tradizionali o laddove è richiesta
la necessità di lavorare senza che si produca inquinamento
acustico.
IL NUOVO SISTEMA Smart Hybrid Technology,
consente a un'ampia gamma di modelli di gru, dalle
microgru a quelle con capacità di sollevamento di 40 tm,
di lavorare in modalità completamente elettrica.
UNA SPANNA SOPRA
LA CONCORRENZA.
LA NUOVA GRU AC 4.080-1
Con un braccio base lungo ben 60 metri e una struttura compatta, la nuova Tadano AC 4.080-1 trova spazio in una vasta
gamma di applicazioni. Ciò vale in particolare per l’uso in combinazione con il sistema di stabilizzatori Flex Base, la cui
estensione è regolabile in continuo, e il sistema di posizionamento Surround View, due caratteristiche che rendono la gru la
prima scelta per numerosi progetti in cui lo spazio è un fattore primario. Utilizzabile sia come gru principale, sia come potente
gru ausiliaria, grazie all’imbattibile capacità di sollevamento anche con il braccio impennato, la gru AC 4.080-1 si è già
prenotata il suo posto in molti futuri cantieri.
[98] ottobre 2021 Costruzioni
www.tadanoeurope.com

GIS 2021
Haulotte
NUOVI I DUE SCISSOR elettrici: il modello
HS15E, con altezza massima di
lavoro di 15 m, e l’HS18E PRO, con altezza
massima di 18 m. Entrambe
macchine della generazione Pulseo, e
che, pertanto, seguono la strada tracciata
dalla 20LE PRO. Sono mezzi completamente
elettrici, che vanno a sostituire
le antenate diesel. C'è la possibilità
di avere a bordo un generatore che permette di essere
indipendenti ovunque. Altra novità è la SIGMA
16: macchina articolata elettrica che va a sostituire
uno dei modelli più datati di Haulotte, cioè la H15IP.
Con la SIGMA 16 si è passati a 16 m di altezza di lavoro,
con una portata di 230 kg.
la nuova SIGMA 16 ha la possibilità di eseguire più
movimenti simultanei (e la SIGMA 16 PRO ha anche
il jib con rotazione orizzontale, per arrivare a raggiungere
le aree di lavoro più inaccessibili). Altri pregi:
zero ingombro di coda e raggio di sterzata ridotto,
affidabilità e facilità di manutenzione.
Va segnalato anche l’Haulotte Activ’Energy Mana -
gement per la cura delle batterie.
Genie
È LA PRIMA VOLTA che Genie pre-
senta in fiera i bracci della famiglia J,
con la S-60J e la S-80J. Sono piattaforme
che si caratterizzano per
l'estrema versatilità e leggerezza.
Nella S-60J e nella S-60J nuovi sono
i bracci e la forma del tubolare del carro.
La S-60J, nonostante la propria altezza
e la propria stazza, ha full performance
con un motore da 24 CV
compatibile con le normative Stage
V, ma, giacché è sotto i 30 CV, non ha
necessità di avere il filtro DPF, il che
significa motore con costi di manutenzione
bassi e dalle performance
assicurate. L'altra novità esposta in
fiera è la GS-1432m E-Drive, che è
stata lanciata in contemporanea con
la GS-1932m. M sta per Micro: sono
macchine più corte dei normali scissor
e molto leggere.
Le piattaforme S-
60J e S-80J presenti
in fiera (qui a lato
e sotto). Con esse,
tra le novità di Genie,
la GS-1432m E-Drive.
Macchina con
altezza di lavoro
massima di 6,30 m
e capacità di 227 kg.
LA GENIE GS-1932M
ha un ingombro contenuto
e un peso ridotto.
Il suo sistema di trazione
elettrico CA offre tutta
la potenza richiesta per
muoversi nei cantieri al chiuso
e all’aperto in modo silenzioso
e a zero emissioni.
EFFER e Hiab
A FORZE UNITE al GIS 2021, per presentare al mercato
italiano le nuove sinergie che il gruppo può dare ai propri
clienti. EFFER è presente con la gru EFFER 1000, lanciata
all’inizio del 2021. Punto chiave delle nuova EFFER
1000 è lo sbraccio verticale. Una gru costruita per il settore
delle costruzioni e dei servizi di noleggio che richiedono
arrivare sempre più in alto, ma al contempo stesso
installabile su veicoli di taglia minore.
OLTRE ALLA 1000
in fiera è visibile una
EFFER 955, con sistema
di stabilizzazione
V-stab, per lavorare
in poco spazio.
Hiab presenta al GIS un modello
di alto volume della gamma media,
la HIAB X-HIPRO 192 E-4. Questa gru
ha funzionalità avanzate come il CTC
(crane tip control) e SAF (semi automatic
folding) che in pratica permettono di
operare la gru in maniera molto precisa
e di eseguire movimenti ripetuti
con l’impiego di minore numero
di comandi, aiutando anche gli operatori
meno esperti ad eseguire il lavoro.
[100] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [101]

IL 1° TELESCOPICO FULL ELECTRIC
AL MONDO
Imer
LA NUOVA IMER ha un’altezza
di lavoro di 22,85 m e uno sbraccio
massimo laterale (con area
stabilizzata standard) di 12 m.
Altezza massima di sollevamento 6 m
Capacità di sollevamento fino a 2,6 t
GIS 2021
Basso livello sonoro 64 dB
Ricarica FAST in meno di 2 ore
SI CHIAMA IM R 23 DA la novità
proposta da Imer al GIS. Piattaforma
aerea cingolata completamente elettrica,
nel solco della filosofia Imer di
non avere macchine ibride. Alcune
caratteristiche della nuova piattaforma:
braccio a doppia articolazione
con jib attivo per lavorare in tutte le
condizioni di cantiere, doppia area di
stabilizzazione, cingoli allargabili
idraulicamente e cella di carico di ultima
generazione.
[102] ottobre 2021 Costruzioni
Jekko
REGINA DELLO STAND
Jekko al GIS è la SPX650
(in versione elettrica).
Dopo il suo lancio la scorsa
estate, il palcoscenico
piacentino è la prima occasione
in cui è visibile in
Italia. Come noto, si tratta
di una versatile mini
gru da 5 ton, con un’altezza
massima di lavoro
di 23,5 m. In anteprima al
GIS anche il nuovo minipicker
MPK10, da 1000
kg. Un mezzo con cui si
amplia la gamma JEKKO
destinata alla movimentazione
del vetro.
LA SPX650
ha dimensioni compatte,
l’alimentazione
con batterie al litio
e un intelligente sistema
di stabilizzazione.
MANUTENZIONE DEL VERDE ZONE A TRAFFICO LIMITATO SPAZI COPERTI
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- 60% costi d’esercizio

Sollevamento&Noleggio
GIS 2021
Jlg
PROTAGONISTE LE ELET-
TRICHE nello stand JLG al GIS
2021. "Quest'anno abbiamo
puntato molto sull'elettrificazione",
ci dice Nicola Pontini,
General Manager JLG Italia. La
più recente espressione di
questa attitudine green di JLG è la nuovissima piattaforma
a pantografo DaVinci AE1932 da 5,79 m, con capacità
di carico di 275 kg. Lanciata nella scorsa primavera,
la DaVinci è una macchina interamente elettrica e
senza componenti idrauliche. Niente perdite d’olio, pertanto,
lavorando con la nuova JLG: il che significa poter
la impiegare in alberghi, musei, ospedali, centri commerciali,
spazi urbani e in tutti i luoghi in cui l’assenza di perdite
idrauliche è condizione necessaria per poter lavorare.
In più, si muove con velocità sostenuta (6.44 km/h),
vale a dire più rapidamente dei tradizionali pantografi.
Ogni componente della
nuova piattaforma aerea DaVinci
è ottimizzata, dai comandi
al meccanismo di salita, dalla
trasmissione allo sterzo, per ridurre
i consumi energetici fino al 70%
La nuova
DaVinci di JLG
si serve
di un’unica
batteria a ioni
di litio.
Liebherr
PER LA PRIMA VOLTA esposta e commercializzata in
Italia: la LTM1650-8.1 (fu presentata al Bauma 2019). L'8
sta a significare il numero di assi e il .1 sta a indicare la
prima edizione di questo modello. È una classe 700 t (“anche
se la denominazione commerciale è iniziata con 650
t, ma nel corso dei test che sono stati
fatti abbiamo portato la portata massima
a 700 t”, ci dice Mario Lombisani,
Responsabile ufficio tecnico di Liebherr).
È una macchina con quattro configurazioni
stradali di marcia. Può arrivare
da 96 t a 52 t di massa massima su strada.
È un'autogru concepita per i montaggi
industriali e, soprattutto, per l'eolico.
Novità assoluta: LTF 1060-4.1, che è
una macchina a libera circolazione. È il
primo modello in assoluto della libera
circolazione Liebheer. È composta di un
autotelaio Scania, studiato anche da
Liebheer, con una classica torretta di una
LTM. Braccio telematico, falcone doppio
e cabina ordinaria Liebherr.
LA LTM
1650-8.1
ha capacità max
di sollevamento
di 700 t, altezza
max di 152 m
e due lunghezze
di braccio
telescopico
(54 o 80 m).
Jmg
SI CHIAMA MC 22500RE(METRIC)
la novità esposta al GIS da Jmg. È una
macchina con portata massima di
22.500 kgm. Può lavorare ovunque,
grazie alle proprie ruote antitraccia. È
dotata di jib idraulico, di cestello porta
persone, di rotazione idraulica del braccio
su torretta girevole a 360° continui
e illimitati. La MC 22500RE può lavorare
ovunque e con grande capacità di
adattamento alle diverse condizioni
operative anche grazie agli stabilizzatori
anteriori e posteriori indipendenti
di tipo orizzontale e verticale. La macchina
ha trazione anteriore. Ha due motori
elettrici AC 8,5 kW 80V. La nuova
macchina di Jmg è anche personalizzabile
nella colorazione.
La MC
22500RE
(METRIC)
di Jmg
dispone
di un sistema
elettronico
indicatore
del carico
e limitatore
del momento
ribaltante.
LA LTF 1060-4.1 è una gru
autocarrata telescopica a 4
assi. Può trasportare tutta
la sua zavorra sulle strade
pubbliche. È quindi pronta
a lavorare appena approda
in qualsiasi cantiere.
La LTM 1650-8.1
succede alla LTM
1500-8.1.
Quest’ultima è tra
le gru più vendute
di tutti i tempi.
[104] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [105]

Sollevamento&Noleggio
Manitou
GIS 2021
Magni
LE NOVITÀ sono rappresentate
dai modelli di telescopici
della nuova gamma
TH (il 5,5.19 P, il 6.10 P
e il 5.8 P) e dalle piattaforme
a pantografo AC.
La gamma di telescopici fissi
TH per l’edilizia e l’industria
hanno 4 ruote motrici di serie,
che contribuiscono a garantire
la massima aderenza
su tutti i tipi di
terreno. La trasmissione
idrostatica assicura prestazioni
ottimali anche fuoristrada.
Alla già estesa offerta di piattaforme
aeree Magni ha deciso di affiancare
la nuova gamma a pantografo AC.
Si tratta di 9 nuovi modelli con altezze
di sollevamento da 8 fino a 16
m e portate da 230 a 540 kg.
▲ Per i modelli di sollevatori telescopici con altezza massima
di sollevamento oltre i 10 m sono previsti, di serie, gli stabilizzatori
frontali pivotanti.
RINNOVO DELLA GAMMA Con un
evento tenutosi la scorsa primavera,
Manitou ha presentato le proprie novità
(ora visibili in fiera). Sollevatori telescopici
rotativi MRT interamente ripensati,
innanzitutto: per garantire
una maggiore chiarezza nell’ambito
della propria offerta di sollevatori telescopici
rotativi, il gruppo ha deciso
di rinominare le due gamme denominandole
VISION e VISION+.
Due nuove macchine arricchiscono
l’offerta con i modelli MRT 1645 e MRT
1845 per la gamma VISION. Con 500
kg di capacità di carico supplementare
rispetto ai loro predecessori, questi
due prodotti offrono un’altezza di
sollevamento rispettivamente di 16 e
18 m per 4,5 t di carico. Montano un
nuovo motore Stage V che sviluppa
una potenza rispettivamente di 75 e
116 ch.
La gamma VISION offre 14 modelli
con altezze comprese tra 16 e 25 m,
con capacità di carico fino a 4,5 t. La
gamma VISION+ conta dodici nuovi
modelli. La gamma è stata rivisitata
con sei nuovi prodotti: MRT
2260, MRT 2660, MRT 3570 (anche
disponibile in versione con sospensioni
elettroniche), MRT 2570 ed MRT
3060.
NUOVI ACCESSORI concepiti dall’ufficio progetti Manitou Attachment
Competence Center (ACC), con sede in Italia, accompagnano il lancio
di queste due nuove gamme.
[106] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [107]

GIS 2021
DRIVING INNOVATION
SAFETY&CONTROL
Manitowoc
ESPOSTE IN FIERA la nuova versione
della GMK4100L-2: la gru multistrada di
Grove si è rinnovata nella cabina, che ora,
rispetto alle versioni precedenti, ha la stessa
larghezza del carro. Ha anche una nuova
versione di zavorre e motore aggiornato
Stage V. Stesso discorso per la tre
assi, la GMK3060L-1, anch'essa aggiornata
nella cabina e nel motore. In fiera è
presente solo il cartaceo, invece, di due
futuri, nuovi modelli: la GMK5120L, cioè
una cinque assi da 120 t, con 66 m di
braccio. Larghezza carro 2,75 m.
Macchina che può essere immatricolata
a 10 e a 12 t per asse. Di sicuro interesse
il fatto che a 10 t per asse porta 3,1 t a bordo:
è una macchina per uso rapido, leggera.
Altro modello sempre su cinque assi,
la GMK5150XL, è anch'essa un nuovo progetto.
La macchina sarà disponibile dall'anno
prossimo. È una 50 t, come quelle
attualmente in gamma, ma con uno sfilo
di braccio in più: siamo, quindi, a 68,7 m di
braccio. Tra i record della categoria.
NUOVISSIME Non presenti al GIS,
perché ancora in fase finale di progetto,
ma diponibili dal prossimo anno:
parliamo della GMK5120L, cioè
una cinque assi da 120 t, e della
GMK5150XL, una macchina da 50 t.
Fassi lavora ogni giorno con lo sguardo rivolto al
futuro. Lo fa percorrendo la strada dell’innovazione
digitale e della meccatronica, introducendo
applicativi e tecnologie a supporto del lavoro
dell’uomo. Si tratta di dispositivi sviluppati internamente
da Fassi, e attivabili da radiocomando o
con selettori, in grado di aiutare l’operatore sia
sul fronte del controllo che della sicurezza.
Diagnostica predittiva, connettività tra macchine,
controllo degli spostamenti dei carichi e sicurezza
della cabina sono solo alcune delle innovative
funzionalità presenti che danno ancora più valore
e centralità al lavoro dell’operatore.
[108] ottobre 2021
Scopri di più su: fassi.com facebook.com/fassigruspa

Sollevamento&Noleggio
GIS 2021
Marchetti
LA MTK180L non è una stretta novità,
perché è stata introdotta in
gamma nel 2020, ma è, in ogni
modo, la macchina più recente di
Marchetti Autogru. Si trata di una
gru montata su camion commerciale
4 assi, con una portata massima
di 180 t. La lunghezza del
braccio, da terra, è di 40 m. Il telaio
è in acciaio ad alta resistenza di
tipo radiale.
È dotata di 4 travi con sfilo telescopico
e con apertura a bandiera.
I comandi sono gestibili dalla cabina,
che è ad alta visibilità, e da entrambi
i lati del carro. Il braccio telescopico
è in acciaio ad alta resistenza e presenta sei sezioni:
ha un elemento di base, due elementi a sfilo indipendenti e tre
elementi a sfilo sincronizzato.
Merlo
La gamma e-
Worker di Merlo
è composta
da due modelli:
e-Worker 25.5-
60, che dispone
di allestimenti
dedicati alle
costruzioni,
al noleggio
e all’industria,
e l’e-Worker
25.5-90 con
allestimenti
dedicati
all’agricoltura
e al mondo
dell’allevamento
LA MTK180L
è dotata
di tecnologia 4.0
per la quale,
come noto,
in Italia
è possibile
avvantaggiarsi
d’agevolazioni
fiscali
sull’acquisto.
Oil&steel
LA NOVITA’ presente in fiera per
Oil&Steel è la piattaforma aerea
cingolata OctoPlus 21. Prima volta
in Italia (ha già fatto una fiera
in Germania). Ha un'altezza max
di lavoro di 21 m e sbraccio max
di 10,6 m. La portata max è di
250 kg. Ha tre aree di lavoro e la
pianta di stabilizzazione, di 2,9 x
2,9 m, è fissa. Chiusa è lunga
meno di 5 m. Smontando il cesto,
è larga meno di 80 cm.
“Una macchina compatta con
importanti capacità di sollevamento”,
ci dice Andrea Barbari,
Responsabile di progetto della
gamma cingolati di Oil&Steel.
L’e-Worker è il capostipite di una
generazione destinata a diventare,
nei piani di Merlo, un’intera famiglia
di prodotti sempre più green
e sempre più tecnologici. Obiettivo:
riduzione dell’impatto ambientale,
oltre a più comfrot e prestazioni.
GENERAZIONE 0 dei telescopici fullelectric.
“Un concetto ingegneristico
totalmente nuovo che cambierà il
modo di movimentare persone e materiali”,
dicono in Merlo a proposito dei
nuovi e-Worker. Il GIS è la prima fiera
che presenta la “Generazione 0” lanciata
da Merlo il 6 ottobre 2021.
In fiera, il primo esemplare uscito dalla
linea di produzione del modello e-
Worker 25.5-90 4WD. Una macchina elettrica disponibile in due versioni: la 25.5-
90 4WD e la 25-5-60 2WD. La versione 2WD è in grado di lavorare come un
muletto ma anche come un telescopico. Sino ad ora esistevano telescopici elettrificati,
mentre qui siamo di fronte al primo muletto telescopico. Come sempre,
Merlo ha cercato di condensare più idee in una macchina: un telescopico
super compatto, ma che abbia anche funzioni di muletto ed è elettrico. In tal
modo, si abbracciano le esigenze di diversi interlocutori.
[110] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [111]

Pagliero
La MZ350 prevede come
optional l’Hybrid pack con batterie
al litio da 210Ah che alimentano
un motore elettrico da 12 kW.
SEMPRE
PIU’ GREEN
Le piattaforme
presenti in fiera
beneficiano del
nuovo sistema
HYBRID2, per
lavorare con
la massima
riduzione
delle emissioni.
GIS 2021
Palazzani
LOGICA EVOLUZIONE Palazzani ha portato a termine
il nuovo progetto chiamato “HYBRID2”, cioè l’evoluzione
del già esistente GEN HYBRID di prima generazione.
GEN HYBRID è l’ibrido di prima generazione
dotato di due tipologie di alimentazione: diesel ed elettrica.
HYBRID2 è la logica evoluzione poiché offre la
massima riduzione delle emissioni in atmosfera mediante
una perfetta sinergia tra motore elettrico e termico.
La modalità privilegiata di funzionamento di
HYBRID2 è denominata ECO: il motore elettrico senza
ausilio del motore termico è in grado di fornire potenza
a tutte le manovre, anche quelle più gravose
come traslazione e sfilo.
NUOVA PIATTAFORMA aerea articolata MZ 350, per
Pagliero, al GIS. Dotata della stessa geometria della popolare
MZ 250, ha un’altezza di lavoro di 35 m, mentre le
due sezioni telescopiche a doppia estensione, con lo
sbraccio massimo di 14 m e l’altezza di scavalcamento
di quasi 17 m, assicurano un’ampia area di lavoro. La piattaforma
è allestita su autocarro MAN da 12 t; montaggio
che, con una lunghezza totale di 7,46 m, risulta molto
compatto. La stabilizzazione è estensibile, ma la MZ350
può lavorare anche con stabilizzazione parziale o chiusi.
La portata con cesto fisso di 2x0,9 m è di 400 kg e di
360 kg con il cesto estensibile di 3x0,9 m.
Con HYBRID2 è possibile commutare la modalità
di funzionamento in Auto: la piattaforma opera
prevalentemente come in modalità ECO, ma gestisce
in piena autonomia la carica della batteria.
[112] ottobre 2021 Costruzioni

Sollevamento&Noleggio
GIS 2021
Palfinger
AMPIA GAMMA Presente in fiera la
top di gamma di Palfinger, la P 1000,
su autocarro Tadano Faun. Una piattaforma
con altezza di lavoro di ben
102 m e uno sbraccio di 35 m che,
grazie all’installazione all-terrain, è la
macchina indicata per interventi di
manutenzione in tutte le condizioni.
Niente novità vere e prorie, ma importanti
aggiornamenti, da Palfinger.
A partire dalla P 130 A, con la nuova
installazione su pick-up Ford Ranger
4x4 da 3,5 t. Un mezzo che permette
di raggiungere anche le più imperve
aree di lavoro.
La macchina è stata implementata,
di recente, per l’industria 4.0. Presente
anche il Tunlift. Non un progetto nuovo,
ma che sta riscoprendo un nuovo
interesse. E, proprio per questo,
Palfinger ha in cantiere un upgrade
per adattarlo a nuove applicazioni.
Platform Basket
ANTEPRIMA MONDIALE al GIS, per
Platform Basket: la piattaforma telescopica
Spider 39 T, che va ad arricchire
la gamma di semoventi cingolati
dell’azienda di Poviglio (RE). È
la sorella minore della 43 T, lanciata
un paio di anni fa e macchina di gran
successo. La 39 T raggiunge i 39 m
d'altezza massima di lavoro. Ha uno
sbraccio laterale massimo di 17 m.
L'angolo di rotazione della torretta
(continuo) è di 360°. La portata massima
della navicella è di 330 kg. Il
braccio telescopico è multi-sezione.
La 39 T diesel e con
batterie agli ioni di Litio
è disponibile a richiesta.
Ruthmann
Sennebogen
UNA CERTEZZA Espi Engineering, agenti per il mercato
italiano per vendita, assistenza, ricambi, noleggio, di
Sennebogen, presente al GIS con la 673E. Già in produzione
da tre anni (e comunque la macchina più recente
di Sennebogen) e già venduta in quattro esemplari in Italia.
Macchina con capacità di carico di 70 t e altezza del gancio
di 51 m. Facile da trasportare e veloce da installare: è
completamente automontante.
COMPATTA E ARRIVA IN ALTO Non una novità, ma certo una macchina
importante per Ruthmann: la Steiger T 700 HF è un mezzo compatto
che, per la prima volta nella storia di Ruthmann, raggiunge un’altezza
di lavoro di 70 m, con uno sbraccio di 41 m su un telaio che, in
lunghezza, misura meno di 12 m.
La T 700 HF può essere montata su differenti telai ed essere registrata
con una massa complessiva tra 32 e 36 t. La rotazione del cestello della
Steiger T 700 HF, che ha portata di 600 kg, è di 440°, mentre il jib Russel
- highflex, lungo 2 m, può ruotare di 220°.
LA 673 E DI SENNEBOGEN
è una gru telescopica
abbastanza compatta
per essere impiegata
nei cantieri urbani, ma con
sufficienti riserve di carico
per poter essere in grado
di eseguire i lavori pesanti.
[114] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [115]

Sollevamento&Noleggio
GIS 2021
Socage
NOVITA’ IMPORTANTI Socage, in occasione
del GIS, presenta la propria novità
2021: la nuova serie Speed. “Una
scommessa del marchio che cambierà
il mercato delle piattaforme su camion
fino a 3,5 t”, dicono in Socage. Tutti i modelli
della gamma Speed incorporano nella
propria configurazione di serie la stabilizzazione
automatica e la chiusura
automatica della parte aerea, anche del
cesto. Allo stand Socage presente anche
un’altra importante novità: la 1000TJJ:
una macchina installata su un cinque assi
stradale (omologato per 52 t). Ha un braccio
principale e un doppio jib.
LA 100TJJ
È una macchina che, date
le proprie caratteristiche,
è pensata per lavorare sempre
in altezza e di jib e, con
prevalenza, nell’eolico, senza
naturalmente escludere tutto
ciò che è industriale:
capannoni, cementifici e, in
questi ultimi tempi,
l’installazione delle antenne 5G.
È dotata, ovviamente, di tutti
gli automatismi: stabilizzazione
automatica (con possibilità
di aree di lavoro
a stabilizzazione parziale)
e chiusura automatica.
Tra i principali dispositivi
di sicurezza: pulsante di
emergenza e arresto, controllo
incrociato stabilizzatori aperti,
limitatore di carico nel cesto,
limitatore di momento con
doppia sicurezza e controllo
di corretto funzionamento,
dispositivo multi assiale
per controllo visivo della
stabilizzazione del telaio,
discesa di emergenza con
elettropompa (in assenza
del motore ausiliario), freno
di rotazione della torretta
ed inserimento automatico,
radiocomando multifunzione
per comando in emergenza.
SI MUOVE AGEVOLMENTE Per le prestazioni di cui è capace, ben
99,5 m d’altezza max di lavoro, la 100TJJ è una macchina decisamente
compatta: 2,75 di larghezza, 4 m in altezza e 15 m in lunghezza.
Tadano
PRIMA VOLTA esposta in fiera.
Sono state iniziate le consegne di recente,
del resto. È la gru multistrada
AC 4.080-1. Si tratta di una 80 t su un
quattro assi.
Macchina molto compatta: misura
in larghezza 2,55 m. La lunghezza
massima del braccio è di 60 m. Si
tratta, pertanto, di una mezzo che è
in grado di combinare uno sbraccio
importante con un’alta versatilità.
La AC 4.080-1 è idonea, naturalmente,
a circolare su strada completamente
attrezzata, pur rimanendo al
di sotto di un carico per asse di 16,5
t. Raramente si rende necessario, per
il suo trasporto, l’apporto di un altro
veicolo. Con una lunghezza del braccio
principale di 60 m è possibile allungare
ulteriormente lo sbraccio della
AC 4.080-1 servendosi di una
prolunga di 6,5 m.
LA AC 4.080-1 IN NUMERI
La capacità massima della gru
è di 80 t, la lunghezza del braccio
principale è di 60 m, l’estensione
del braccio è di 6,5 per mezzo
di una prolunga che può essere
inclinata di 25° e 50°.
[116] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [117]

Terex
GIS 2021
SI ARRICCHISCE LA GAMMA
Novità assoluta, per Terex, la gru fuoristrada
TRT 35. È un'aggiunta alla
nuova gamma TRT, che è stata inaugurata
dalla 80 t e poi seguita dalla
90 t. La TRT 35 Terex ha una capacità
massima di sollevamento di 35 t.
La lunghezza massima del braccio
telescopico, con sfilo in modalità proporzionale,
è di 30,1 m.
Si può disporre di una prolunga aggiuntiva,
a due sezioni, da 8 m. Con
tale prolunga, l'altezza massima è di
41,1 m La TRT 35 è larga 2,35 m.
PIENO CONTROLLO
La piattaforma telematica
T-Link, inclusa in tutte le gru
fuoristrada Terex, permette
di gestire il proprio parco
macchine, via web, in qualsiasi
momento e da qualsiasi luogo:
riduzione dei costi, aumento
produttività e migliore
manutenzione.
Valla
DUE NUOVE GRU Manitex Valla,
una consociata della statunitense
Manitex International, lancia la gru
mobile elettrica compatta V 210 R
con comando radio o cabina e la
V36R. La V210R ha portata massima
di 21.000 kg, un peso totale di
23.500 kg. L’altezza massima di sollevamento
è di 12,5 m ed è larga
1.98 m. La V36R, invece, ha portata
massima di 3.600 kg. Pesa 3.650 kg.
Ha altezza massima di sollevamento
di 7,5 m.
[118] ottobre 2021 Costruzioni

GIS 2021
LA XCMG
Tra i prodotti
XCMG: gru,
macchine
movimento
terra e stradali,
escavatori,
macchinari per
il calcestruzzo,
macchinari
minerari,
veicoli pesanti,
e molte altre
tipologie.
SE PENSI
IMPOSSIBILE
Xcmg
DUE NOVITA’ in casa Xcmg: la piattaforma aerea
a pantografo GTJZ 0808 E e la piattaforma aerea con
braccio articolato GTBZ 14 DE. La GTJZ 0808 E ha
altezza massima di lavoro di 10 m. La massima capacità
di carico è di 230 kg. È lunga 2.485 mm e larga
830 mm. La GTBZ 14 DE, invece, ha altezza max
di lavoro di 15,8 m e la max capacità di carico è di
230 kg. La lunghezza massima è di 6.420 mm e la
larghezza massima è di 1.750 mm.
Zoomlion
MADE IN ITALY Presente per la seconda
volta al GIS, Zoomlion presenta in anteprima
assoluta la nuova City Crane ATC
400C. La macchina si aggiunge alla gamma
delle gru mobili Zoomlion dedicate al
mercato europeo (macchine completamente
Made in Italy). ATC 400C è in grado
di sollevare 40 t di peso e di raggiungere
un’altezza di 32 m. Può circolare su
strada senza permessi speciali, grazie al
peso complessivo di sole 24 t e ai 9 m di
lunghezza e 2,5 di larghezza.
è il partner ideale per le
missioni dove lavorare duro
è la regola numero uno!
follow us
[120] ottobre 2021 Costruzioni
www.astra-trucks.com

Truck&Allestimenti
Anteprima Man
PROVA
di forza
Su un campo prove nei pressi di Berlino la Casa
tedesca mostra l’intera gamma dei mezzi off-road
e per appoggio al cantiere della New generation.
Soluzioni tecniche specifiche per ogni tipo d’impiego
Gianenrico Griffini by
QUATTRO ASSI Sopra,
le operazioni di carico
di un TgS 35.470 8x4, dotato
di motore D26 da 470 Cv.
Il gradino sopra il parafango
e una barra di sostegno
sopra-cabina permettono
al conducente di osservare
l’interno del ribaltabile.
[122] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [123]

Anteprima Man
Sopra, il trattore TgX 18.510 dotato
di trazione idrostatica inseribile HydroDrive
sul primo asse. A fianco, il comando per l’inserimento
della trazione ausiliaria, collocato sulla plancia a destra
del piantone dello sterzo. Sotto, il cluster strumenti.
INTEGRALE PERMANENTE Un TgS 18.470 4x4,
attrezzato per compiti municipali
e di manutenzione della rete stradale.
Monta il cambio automatizzato TipMatic 12.28
OD, con l’ultimo rapporto in overdrive.
Ci vuole un proving ground difficile come quello di
Kallinchen, cinquanta chilometri a sud-est di Berlino,
per mettere alla frusta i veicoli off-road e da appoggio
al cantiere. E’ ciò che ha fatto Man mettendo a disposizione
della stampa specializzata l’intera gamma dei modelli
fuoristrada della New Truck Generation. Dai leggeri
TgL ai medi TgM, dai TgS per i compiti più impegnativi e i
terreni impossibili fino alle versioni da cantiere dei TgX. Oltre
alle configurazioni classiche del comparto off-road, come
i TgS 8x4 e 6x4, la Casa tedesca ha proposto anche soluzioni
inedite e complesse rivolte a settori di nicchia. Ne è
un esempio il TgS 35.510 8x4H-6 (foto di pagina 126) equipaggiato
con gru Palfinger PK 135.002 TEC7 capace di
una sbraccio in orizzontale di 34,5 metri rispetto alla colonna
di rotazione.
Il TgS a quattro assi monta il sei cilindri in linea D26, tarato
a 510 Cv (con 2.600 Nm di coppia massima). Il propulsore
è abbinato all’automatizzato TipMatic 12.28 OD a 12
rapporti con tre modalità di cambiata: Efficiency,
Performance e Offroad. Con quest’ultima i passaggi di rapporto
sono effettuati più rapidamente a regimi superiori.
Per rallentare freno motore e PriTarder
Per garantire il rallentamento del veicolo, oltre al freno motore
potenziato a controllo elettronico EVBec da 305 chilowatt,
è installato il retarder primario PriTarder (particolarmente
efficace alle basse velocità, tipiche degli impieghi
cantieristici), alimentato dal fluido del circuito di raffreddamento.
Il TgS 35.510 esce dalla linea di montaggio già
predisposto per l’abbinamento con la gru retro-cabina,
inclusi l’alloggiamento e le connessioni per lo stabilizzatore
idraulico anteriore. In ordine di marcia il veicolo, che pesa
29,5 tonnellate, ha una portata utile di 2,5 tonnellate a fronte
di una massa totale a terra di 32 tonnellate.
Trazione inseribile per i fondi difficili
Le altre particolarità tecniche del mezzo sono rappresentate
dai tre assi sterzanti (il primo, il secondo e il quarto)
per migliorare la manovrabilità negli spazi ristretti e dalla
presenza sul secondo asse della trazione idrostatica inseribile
HydroDrive. Che è montata anche sull’assale anteriore
trattore TgX 18.510, illustrato sopra. Una volta inserita
mediante un comando sulla plancia, è attiva fino alla
velocità di 28 chilometri l’ora. Oltre questo limite, rimane in
stand-by e riprende a funzionare quando la velocità scende
di nuovo al di sotto dei 28 chilometri l’ora. L’HydroDrive
serve per superare fondi stradali a bassa aderenza (per periodi
limitati, inferiori ai cinque minuti), senza ricorrere a una
tradizionale soluzione con trazione integrale permanente.
Che comporta un aggravio di peso compreso fra 400 e 750
chili, secondo le diverse configurazioni, e maggiori dispendi
di gasolio rispetto alla trazione idrostatica on-demand.
Per la logistica di cantiere e per i compiti di sbancamento,
Man propone i tradizionali 8x4, come il TgS 35.470, illustrato
alle pagine 122-123. Nel caso specifico, si tratta di
un quattro assi con cabina NN, motorizzazione D26 da 470
Cv e 2.400 Newtonmetro di coppia massima abbinata al
cambio automatizzato TipMatic 12.28 OD, con l’ultimo rapporto
in overdrive. Per assicurare una capacità di rallentamento
adeguata ai compiti gravosi sono previsti il freno
[124] ottobre 2021 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2021 [125]

Anteprima Man
New D8 for power generation
Reliable, Powerful, Compact.
Available for all power gen application.
motore a controllo elettronico EVBec da 305 chilowatt e
il retarder primario PriTarder da 320 chilowatt.
Per non interferire con le dimensioni dell’allestimento, il veicolo
monta con condotto di scarico verticale.
Indipendentemente dal mezzo utilizzato, nella marcia offroad
è indispensabile prevenire le situazioni critiche.
Occorre, quindi, scegliere la modalità di cambiata Offroad,
porre il cambio automatizzato in modalità manuale, selezionare
il rapporto più adatto alla condizioni del terreno (la
quarta va bene nella maggior parte delle situazioni operative),
azionare per tempo (cioè preventivamente) i bloccaggi
dei differenziali e attivare la logica d’intervento ‘fuoristrada’
per il sistema di antibloccaggio delle ruote (Abs).
Il sei in linea D2676 fa la differenza
Con l’introduzione dei propulsori Euro VI D, Man ha completamente
rivisto il proprio modello di maggior successo
nei segmenti del lungo raggio e del cantiere, il D2676.
Numerose le migliorie apportate, che garantiscono maggiore
potenza, una riduzione del peso di 70 chilogrammi e
un consumo di carburante sensibilmente inferiore.
Il D26 a 6 cilindri in linea da 12,4 litri è proposto nelle varianti
di potenza di 430 Cv, 470 Cv e 510 Cv, cui corrispondono
coppie, rispettivamente di 2.200, 2.400 e 2.600
Newtonmetro. La coppia di picco è disponibile già a partire
da 930 giri al minuto, fino a 1.350 giri al minuto.
Prestazioni elevate e consumi ridotti dipendono anche dalle
migliorie apportate alla geometria della camera di combustione,
all’aumento del rapporto di compressione e da
un ridotto ricorso al ricircolo dei gas combusti (Egr).
Specchio non riflesso
Anche Man, come Mercedes-Benz e Daf, ha deciso
di sostituire i tradizionali specchi retrovisori (oltre
al grandangolo e quelli laterale e anteriore) con
un sistema di telecamere esterne, chiamato
Optiview. Il dispositivo è costituito da cinque telecamere,
protette in alloggiamenti retrattili posizionati
sopra le portiere. Un’altra telecamera, che
rimpiazza lo specchio frontale, si trova sul montante
anteriore della cabina (A pillar).
Le lenti sono riscaldate automaticamente in funzione
della temperatura esterna per garantire sempre
al conducente il livello di visibilità ottimale. Le
immagini delle telecamere sono riprodotte in alta
risoluzione su due schemi fissati ai montanti anteriori
della cabina. Quello di destra ha dimensioni
maggiori (15”) del display di sinistra (12”) per compensare
la diversa distanza dal posto guida.
Industry-leading power density and a compact size
Volvo Penta’s D8 Stage II and IIIA/Tier 3 genset engine has been built with a high power-to-weight
ratio, giving it industry-leading power density and an extremely compact design for its power class.
It has been designed for quick, easy, and economical installation as well as ease of operation and
maintenance.
100% RELIABILITY
high tech solution make this compact smooth powerful engine for power generation. Hundreds of
thousands of testing hours to guarantee 100% reliability.
FUEL EFFICIENCY
The D8 features state-of-the-art, high-tech diesel fuel injection and charging systems with low internal
losses, contributing to excellent combustion, low fuel consumption, and an extremely attractive total
cost of ownership.
EASY SERVICE & MAINTENANCE
Easily accessible service and maintenance points contribute to the ease of service of the engine.
BASED ON PROVEN TECHNOLOGY
The new D8 industrial genset engine is based on mature technology concepts that have undergone
hundreds of thousands of testing hours and real-world use in a wide variety of applications across the
Volvo Group. Volvo Penta engineers have perfected the design and optimized the D8 for the power
generation segment, allowing customers to benefit from proven, reliable components.
LOW NOISE
This 8-liter power generation engine has been developed to produce smooth and vibration-free
operation with low noise levels. The lower noise emissions have been achieved by choosing more
sophisticated fuel injection technology and by adding a top-of-the-line Visco fan clutch. Noise
reductions of up to 2.5% – compared to previous products – have been measured.
TESTED TO THE MAXIMUM
To verify performance, reliability, and durability, the D8 was tested to the maximum – at temperatures
of -25ºC through to 60ºC of sweltering heat – in real-world field tests with customers. This extensive
testing ensures the engine functions with the required performance and reliability levels in all the
applications, climates, and environments Volvo Penta customers operate in.
For more information please visit: www.volvopenta.com
[126] ottobre 2021 Costruzioni

9
ISSN 0010-9665
770010 966504
0 0 7 5 4 >
10 ottobre 2021
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