Costruzioni n. 756 febbraio 2022
VITALI DEMOLISCE TORRE TINTORETTO Il residenziale pubblico anni Ottanta fa spazio all’housing sociale in classe A by Studio MAB PERFORATRICE 100% ELETTRICA Bauer presenta un versatile modello di fascia media “alla spina”. Si chiama eBG 33 e lavora in modalità plug-in WALKAROUND CASE 921G Evolution MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650
VITALI DEMOLISCE TORRE TINTORETTO
Il residenziale pubblico anni Ottanta fa spazio all’housing sociale in classe A by Studio MAB
PERFORATRICE 100% ELETTRICA
Bauer presenta un versatile modello di fascia media “alla spina”. Si chiama eBG 33 e lavora in modalità plug-in
WALKAROUND CASE 921G Evolution
MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650
Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!
Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.
ostruzioni<br />
Febbraio <strong>2022</strong><br />
Casa editrice la fiaccola srl<br />
1952/<strong>2022</strong> settant’anni<br />
WALKAROUND<br />
CASE 921G Evolution<br />
VITALI DEMOLISCE<br />
TORRE TINTORETTO<br />
Il residenziale pubblico<br />
anni Ottanta fa spazio<br />
all’housing sociale<br />
in classe A by Studio MAB<br />
PERFORATRICE<br />
100% ELETTRICA<br />
Bauer presenta un versatile<br />
modello di fascia media<br />
“alla spina”. Si chiama eBG 33<br />
e lavora in modalità plug-in<br />
MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650<br />
9<br />
ISSN 0010-9665<br />
770010 966504<br />
0 0 7 5 7 >
PERFORMANCE<br />
TOTALE
ISSN: 0010 - 9665<br />
costruzioni<br />
rivistacostruzioni<br />
COSTRUZIONI<br />
COMPIE SETTANT’ANNI<br />
Dal 1952 la nostra rivista non<br />
si è mai arrestata nel diffondere<br />
la cultura delle costruzioni, delle<br />
macchine e attrezzature<br />
da cantiere. Non siamo nati ieri...<br />
ATTUALITÀ&PRODOTTI<br />
6 Anni Cinquanta<br />
Ripercorriamo i primi anni d’attività<br />
della nostra rivista<br />
6 Piccolo spazio pubblicità<br />
Le prime inserzioni pubblicitarie<br />
16 <strong>Costruzioni</strong> post pandemia<br />
La filiera secondo lo studio AGCS<br />
22 Bauma il ritorno<br />
A Monaco da 24 al 30 ottobre<br />
23 Trasporti, si cambia<br />
Nuove regole per gli eccezionali<br />
24 Ben omologati<br />
Vredestein ok per Liebherr<br />
25 Molto più vigile<br />
UFI Filters dice no ai contraffatti<br />
26 Oltre i confini altoatesini<br />
Niederstätter fattura 40 milioni di euro<br />
27 Crescita del 30%<br />
Il mercato italiano secondo Unacea<br />
28 Anteprime mondiali<br />
Strade di calcestruzzo con Wirtgen<br />
29 Vittoria bis<br />
Premio internazionale per Idrobase<br />
MACCHINE&COMPONENTI<br />
48 Con noi da sempre<br />
Le pale gommate CASE fanno storia<br />
50 Svedesi alla spina<br />
Le prime due macchine movimento<br />
terra Volvo 100% elettriche<br />
54 Elettrica d’alte prestazioni<br />
La prima Bauer che lavora alla spina<br />
54<br />
57 Livrea rossa per Yanmar<br />
Il primo “maglia rossa” è il ViO17<br />
8<br />
58 Nuova era d’assistenza<br />
La nuova App Liebherr XpertAssit<br />
dedicato alle macchine di Nenzing<br />
60 Promossi in Serie A<br />
I cingolati Hyundai compatti<br />
diventano Stage V<br />
64 È green nell’anima<br />
Bobcat lancia il primo skid elettrico<br />
al mondo sul mercato USA<br />
66 Squadra al completo<br />
I nuovi escavatori Doosan Serie 7<br />
66<br />
72 Piccola e molto capace<br />
Le prestazioni Massenza si fanno<br />
compatte con la MI1<br />
74 La spiaggia dolomitica<br />
Gerotto vince un’altra sfida<br />
RICICLAGGIO&DEMOLIZIONE<br />
78 Arcobaleno polverizzato<br />
Vitali demolisce la Torre Tintoretto<br />
al quartiere San Polo di Brescia<br />
CAVE&CALCESTRUZZO<br />
84 Pronte nuove, grandi sfide<br />
La storia di Mapei, 85 anni di successi<br />
e cantieri nel mondo intero<br />
88 Soluzione green e duratura<br />
La strategia 2025 del Gruppo Holcim<br />
SOLLEVAMENTO&NOLEGGIO<br />
90 Flessibilità e assoluta<br />
sicurezza<br />
Due Potain MDT 319 in Olanda<br />
91 Assistenza e noleggio<br />
Le funzionalità estese WayToRental<br />
92 Nuove altezze da record<br />
La nuova autogrù Liebherr<br />
multistrada LTM1300-6.3<br />
94 Licenza di noleggiare<br />
Il nuovo telescopico rotativo<br />
JCB 555-260R<br />
97<br />
97 Minigru Jekko<br />
La nostra analisi AWPerformance<br />
è dedicata alla nuova SPX650CDH<br />
da 5 t di capacità e 23,5 m<br />
d’altezza di lavoro<br />
TRUCK&ALLESTIMENTI<br />
106 Ritratto di famiglia<br />
Sulle piste impossibili dell’Offroad<br />
park con tutti i modelli fuoristrada<br />
Iveco. Al centro dell’attenzione<br />
il T-Way per il cantiere duro<br />
106<br />
WALKAROUND<br />
[2] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
30<br />
Tutte le novità<br />
della pala<br />
gommata CASE<br />
921G Evolution<br />
ostruzioni<br />
Fondato nel 1952<br />
da Giuseppe Saronni<br />
757 2 FEBBRAIO <strong>2022</strong><br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Lucia Edvige Saronni<br />
lsaronni@fiaccola.it<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Matthieu Colombo<br />
mcolombo@fiaccola.it<br />
COORDINAMENTO EDITORIALE<br />
Fabrizio Parati<br />
fparati@fiaccola.it<br />
REDAZIONE<br />
Mauro Armelloni, Edvige Fornara,<br />
Emilia Longoni<br />
costruzioni@fiaccola.it<br />
COLLABORATORI<br />
Damiano Diotti, Antonio Fargas,<br />
Gianenrico Griffini (responsabile<br />
sezione veicoli e allestimenti),<br />
Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />
SEGRETERIA<br />
Jole Campolucci<br />
jcampolucci@fiaccola.it<br />
segreteria@fiaccola.it<br />
IMPAGINAZIONE<br />
Studio Grafico Page<br />
AMMINISTRAZIONE<br />
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />
Margherita Russo<br />
amministrazione@fiaccola.it<br />
ABBONAMENTI<br />
Mariana Serci<br />
abbonamenti@fiaccola.it<br />
TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />
Giovanna Thorausch<br />
gthorausch@fiaccola.it<br />
AGENTI<br />
Giorgio Casotto<br />
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 -<br />
info@ottoadv.it<br />
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto<br />
Adige, Veneto, Emilia Romagna<br />
(escluse Parma e Piacenza)<br />
Mensile - LO-NO/00516/02.2021CONV<br />
Reg. Trib. Milano N. 2562 del<br />
22/1/1952<br />
STAMPA<br />
Colorshade - via Colombo 7<br />
Peschiera Borromeo (MI)<br />
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE<br />
STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio<br />
313 21/11/1985 Roc 32150<br />
PREZZI DI VENDITA<br />
abb. annuo Italia Euro 90,00<br />
abb. annuo Estero Euro 200,00<br />
una copia Euro 8,00<br />
una copia Estero Euro 16,00<br />
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione<br />
totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed<br />
immagini pubblicate su questa<br />
rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici,<br />
digitali, ecc.<br />
La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />
firmati rimane esclusivamente agli Autori.<br />
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />
esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni<br />
e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento<br />
UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri ricevere<br />
in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />
Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />
Organo di informazione e documentazione<br />
Unione Costruttori Italiani<br />
di Macchine per Cantieri Edili,<br />
Stradali, Minerari e Affini<br />
Questo periodico è<br />
associato all’Unione<br />
Stampa Periodica Italiana:<br />
numero di iscrizione 14440<br />
Casa Editrice<br />
la fiaccola srl<br />
20123 Milano<br />
Via Conca del Naviglio, 37<br />
Tel. +39 02 89421350<br />
Fax +39 02 89421484<br />
casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />
MARKETING E PUBBLICITÀ<br />
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />
COSTRUZIONIWEB.COM<br />
slevada@fiaccola.it<br />
Cinzia Rosselli<br />
crosselli@fiaccola.it
Casa editrice la fiaccola srl<br />
Il residenziale pubblico<br />
anni Ottanta fa spazio<br />
all’housing sociale<br />
in classe A by Studio MAB<br />
Bauer presenta un versatile<br />
modello di fascia media<br />
“alla spina’. Si chiama eBG 33<br />
e lavora in modalità plug-in<br />
9<br />
ISSN 0010-9665<br />
770010 966504<br />
0 0 7 5 7 ><br />
Partner<br />
23 eberspaecher.it<br />
III Cop gic-expo.it/<br />
49 iveco.com<br />
21 kubota-eu.com<br />
47 niederstaetter.it<br />
29 olmark.com<br />
77 scaispa.com<br />
5 takeuchi-italia.it<br />
ostruzioni<br />
Febbraio <strong>2022</strong><br />
WALKAROUND<br />
CASE 921G Evolution<br />
VITALI DEMOLISCE<br />
TORRE TINTORETTO<br />
MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650<br />
1952/<strong>2022</strong> settant’anni<br />
PERFORATRICE<br />
100% ELETTRICA<br />
n Anno nuovo, testata nuova, redazione<br />
più forte ed evoluzione dei contenuti. Con<br />
il <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong> compie settant’anni<br />
di pubblicazione continua, un traguardo<br />
importante che in Italia non ha pari tra<br />
le riviste tecniche dedicate a macchine,<br />
tecnologie e attrezzature da cantiere.<br />
Anche a livello europeo, <strong>Costruzioni</strong> ha<br />
fatto la storia della stampa tecnica di settore<br />
confrontandosi con le prime testate<br />
prima tedesche e inglesi, poi con le più<br />
giovani riviste francesi e spagnole.<br />
Oggi abbiamo ancora più voglia di crescere<br />
per offrirvi contenuti di qualità.<br />
IN COPERTINA<br />
IV Cop liebherr.com<br />
1 merlo.com<br />
105 transpotec.com<br />
II Cop volvoce.it<br />
MAGGIO 1996<br />
La pala gommata<br />
CASE 921 è già stata<br />
protagonista<br />
della nostra<br />
copertina!<br />
Sono però passati<br />
26 anni ed era un<br />
modello Serie B.<br />
Aziende citate<br />
A<br />
Acciaierie Falk . . . . . . . .15<br />
AGCS . . . . . . . . . . . . . . .20<br />
Agriservice . . . . . . . . . . .48<br />
Apollo Tyres . . . . . . . . . .24<br />
Atlas . . . . . . . . . . . . . . . .14<br />
Autostrada del Sole . . . .13<br />
B<br />
Ballast Nedam . . . . . . . .90<br />
Bariello . . . . . . . . . . . . . .15<br />
Bauer . . . . . . . . . . . . . . .54<br />
Bim . . . . . . . . . . . . . . . . .74<br />
Bobcat . . . . . . . . . . . . . .64<br />
C<br />
Carlo Ferro . . . . . . . . . . .15<br />
Carpano . . . . . . . . . . . . .15<br />
Case-CE . . . . . . . .30,48,80<br />
Cerretti . . . . . . . . . . . . . . .9<br />
Ceta . . . . . . . . . . . . . . . .14<br />
D<br />
Doosan . . . . . . . . . . . . . .66<br />
E<br />
Edilmac . . . . . . . . . . . . . .14<br />
F<br />
Fiat . . . . . . . . . . . . . . .11,14<br />
Fiorentini . . . . . . . . . . . . .9<br />
G<br />
Gerotto . . . . . . . . . . . . . .76<br />
Gruppo Wirtgen . . . . . . .28<br />
H<br />
Holcim . . . . . . . . . . . . . .88<br />
Honda . . . . . . . . . . . . . . .73<br />
Horsa . . . . . . . . . . . . . . .91<br />
Hyundai . . . . . . . . . . . . .60<br />
I<br />
Idrobase Group . . . . . . .29<br />
Iveco . . . . . . . . . . . . . . .106<br />
J<br />
JCB . . . . . . . . . . . . . . . . .94<br />
Jekko . . . . . . . . . . . . . . .98<br />
L<br />
Leprotto . . . . . . . . . . . . .14<br />
Liebherr . . . . . . . .24,58,92<br />
M<br />
Manitowoc . . . . . . . . . . .90<br />
Mapei . . . . . . . . . . . . . . .84<br />
Massenza . . . . . . . . . . . .72<br />
N<br />
Niederstaetter . . . . . . . .26<br />
P<br />
Peri . . . . . . . . . . . . . . . . .16<br />
S<br />
Sogene . . . . . . . . . . . . . .14<br />
T<br />
Tanfani . . . . . . . . . . . . . . .9<br />
U<br />
Ufi Filters . . . . . . . . . . . .27<br />
V<br />
Vitali . . . . . . . . . . . . . . . .78<br />
Volvo -CE . . . . . . . . . . . .50<br />
Vredestein . . . . . . . . . . .24<br />
Y<br />
Yanmar . . . . . . . . . . . . . .57<br />
Vieni a trovarci presso<br />
i nostri concessionari.<br />
TB216<br />
www.takeuchi-italia.it<br />
TB217<br />
[4] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong>
MacchinadelTempo<br />
MacchinadelTempo<br />
1950-1960<br />
1950-1960<br />
anni Cinquanta<br />
Inizia con questo numero il racconto, per blocchi<br />
decennali, della storia dell’attività di COSTRUZIONI<br />
carattere immutabile<br />
che, in rapporto alle mode<br />
C’è un<br />
editoriali e ai rovesci del settore<br />
della carta stampata, appare e<br />
scompare con l'andamento di un fiume<br />
carsico per metà aereo e per<br />
metà sotterraneo e che merita d'essere<br />
ricordato: da 70 anni, le pagine<br />
di COSTRUZIONI raccontano la vita<br />
in cantiere di uomini, macchine e tecnologie,<br />
riuscendo a mantenersi ancorate,<br />
con ben delineata fisionomia, a due<br />
modi di operare: indipendenza nel giudizio<br />
e capacità d'indagine aggiornata.<br />
È dalla primavera del 1952 che il perno<br />
su cui gira l'attività di COSTRUZIONI è<br />
il cantiere e tutto ciò che ne è corollario.<br />
Nel corso di quest'anno, per i 70 anni<br />
di COSTRUZIONI, daremo, qui, il resoconto<br />
di questi decenni di scrittura.<br />
Detto per inciso, si tratta di una scrittura<br />
(fortunatamente) non inebetita,<br />
negli ultimi anni, dalla retorica di quanto<br />
sia sempre bella e buona la comunicazione<br />
sul Web. I mondi digitali e fisici<br />
si uniscono, il metaverso incombe,<br />
ma COSTRUZIONI c'è. Al caschetto di<br />
realtà virtuale, noi affianchiamo (e vor-<br />
remo affiancare) il caschetto da cantiere.<br />
Nei fascicoli del <strong>2022</strong>, suddivideremo<br />
l'analisi della nostra attività editoriale<br />
in blocchi decennali. La volontà,<br />
come già precisammo celebrando i nostri<br />
primi cinquant'anni, è quella di “riferire”,<br />
anzitutto a noi stessi, le considerevoli<br />
parole scritte in oltre 700<br />
fascicoli di COSTRUZIONI.<br />
Celebrare i 70 anni della nostra rivista<br />
vuol dire orientare lo sguardo alla nostra<br />
identità, per avviarci, grazie a Voi affezionati<br />
e benevoli lettori, ad aggiuntivi<br />
traguardi di consenso.<br />
La nascita di COSTRUZIONI<br />
Marzo – aprile 1952, una copia L. 350.<br />
Abbonamento annuo L. 2.000, direttore<br />
Guido Ferraresi. È l'atto di nascita<br />
della rivista COSTRUZIONI, pubblicata<br />
dalla casa editrice la Fiaccola, di<br />
Milano. COSTRUZIONI nasce, a Mi -<br />
lano, nel decennio dei favolosi Anni<br />
Cinquanta. Anni che per l'Italia (e non<br />
solo) saranno favolosi, certamente,<br />
ma anche, per certi aspetti, problematici.<br />
E problematici soprattutto per<br />
Milano, Torino (“non si affitta ai meridionali”,<br />
e, a fatica, si tollerano pole-<br />
Casa Editrice la Fiaccola, Milano<br />
La casa editrice fu fondata nel 1944 da tre esponenti del Partito<br />
d'Azione, il filosofo Mario Dal Pra, Fermo Sobri e Italo Romanelli.<br />
Nel 1945, ai tre si aggiunse Ferruccio Parri. Il nome la Fiaccola<br />
si rifà al simbolo presente tra le due iniziali delle brigate partigiane<br />
di Giustizia e Libertà.<br />
Nelle intenzioni dei fondatori c'era la volontà di dare una<br />
forte valenza politica all'attività della casa editrice: non è<br />
un caso, infatti, che la Fiaccola ristampò la terza serie dei quaderni di<br />
Giustizia e Libertà del 1943 (precedentemente stampati in clandestinità,<br />
in Piemonte, a Torre Pellice, e sempre dai tre soci citati sopra).<br />
Finita la guerra la casa editrice si indirizzò verso pubblicazioni di carattere<br />
culturale, in particolare edizioni teatrali. Nel 1947, la Fiaccola fu acquistata<br />
da Eugenio Magnai, Giuseppe Saronni e Paolo Mariotti. I tre<br />
nuovi proprietari, pur aderendo ai principi ideali che ispirarono la nascita<br />
della casa editrice, seguirono nuovi indirizzi editoriali. L'originario<br />
taglio politico culturale fu totalmente abbandonato e le pubblicazioni<br />
della casa editrice si rivolsero verso settori tecnico produttivi.<br />
RADIO ARGO W/50 - Watt Radio;<br />
Torino, con indicatore di sintonia.<br />
LE COREE Quartieri, sviluppati su terreni a Nord della città, in qualche misura<br />
veri e propri ghetti in cui trovano alloggio gli immigrati.<br />
Marzo - Aprile 1952<br />
La copertina del primo numero<br />
della rivista COSTRUZIONI.<br />
Novembre - Dicembre 1952<br />
Copertina con il cantiere per<br />
la costruzione dell’edificio<br />
di Corso Sempione, 43<br />
a Milano. Gru Loro e Parisini.<br />
Marzo - Aprile 1953<br />
Campeggia in copertina<br />
l’escavatore Ansaldo - Magutt<br />
AM/10 al lavoro.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [7]
MacchinadelTempo<br />
1950-1960<br />
È successo nel 1952<br />
Un mese prima della nascita di COSTRUZIONI, cioè il<br />
10 <strong>febbraio</strong> del 1952, inizia il regno di Elisabetta II.<br />
God save the Queen (e COSTRUZIONI). Sempre in<br />
Inghilterra, nell'ottobre del 1952, viene effettuato il primo<br />
test atomico in un Paese europeo. Di là dell'oceano,<br />
grazie anche alla fama d'eroe nazionale, il figlio<br />
dell'umile famiglia contadina, Dwight David<br />
Eisenhower, vince le elezioni politiche americane, mentre<br />
a Cuba, il 10 marzo, con un colpo di stato militare,<br />
Fulgencio Batista conquista il potere.<br />
Il 1952 è anche l'anno in cui il ricercatore scientifico<br />
Paul Zoll inventa il pacemaker (fu impiantato solo nel<br />
1958, però, su un paziente in Svezia), e l'anno del prototipo<br />
"Gibson Les Paul", vale a dire la prima chitarra<br />
elettrica.<br />
Nel 1952 compiano anche libri che sono tra gli immortali<br />
del cosiddetto “canone occidentale”: Altre inquisizioni,<br />
di Jorge Luis Borges (in Italia arriverà solo<br />
nel 1963), Lettere al padre e Lettere a Milena di Franz<br />
Kafka, Il Vecchio e il mare di Hernest Hemingway (uscito<br />
sulle pagine della rivista Life).<br />
Così (e molto altro ancora) nel mondo, mentre in Italia,<br />
il 18 ottobre del 1952, il governo di centro in carica approva<br />
la "Legge truffa" (legge elettorale maggioritaria<br />
che consentiva di assegnare il 65% dei seggi del<br />
Parlamento alla coalizione che superava il 50% dei<br />
voti), mentre il 28 giugno si approva la legge Scelba,<br />
per vietare la riorganizzazione di partiti e gruppi neofascisti.<br />
Il 20 novembre, muore a Napoli Benedetto<br />
Croce. Filosofo ai vertici della cultura italiana del ventesimo<br />
secolo. Una perdita vera della cultura italiana,<br />
che, tuttavia, nello stesso anno, guadagna la pubblicazione<br />
de Il mestiere di vivere, di Cesare Pavese, e I<br />
racconti, di Alberto Moravia.<br />
Dal 28 al 30 gennaio 1952, si ha, a Sanremo, la seconda<br />
edizione del festival della canzone italiana.<br />
Trasmesso dal secondo programma radiofonico, in<br />
diretta, dalle ore 22 alle 22:45, con ripresa alle 23:45<br />
fino alle 00:15.<br />
La canzone vincente, Vola colomba interpretata da<br />
Nilla Pizzi, è un brano dedicato al ritorno di Trieste<br />
all'Italia, ma la canzone di maggior successo sarà la<br />
seconda classificata, Papaveri e papere, scritta da<br />
Mario Panzeri che, raccontando dei papaveri alti alti<br />
alti delinea una metafora dei potenti di fronte a cui i<br />
poveri, nati paperini, non possono fare nulla.<br />
Ma non solo canzonette: nella cinematografia italiana<br />
compare il capolavoro di Fedrico Fellini, Lo sceicco<br />
bianco, con Alberto Sordi (l'Albertone nazionale<br />
che, nel corso degli anni, porta sullo schermo, sdrammatizzandoli,<br />
i peggiori e cronici difetti delle Genti<br />
Italiche). E poi Totò a colori, uno dei primi lungometraggi<br />
italiani a colori.<br />
IL VECCHIO E IL MARE.<br />
Il romanzo, del 1952, ricevette<br />
il premio Pulitzer. Fu l'ultima grande<br />
opera di Hemingway.<br />
sani e veneti) e Roma (con le borgate).<br />
La “febbre edilizia” che interessa le<br />
grandi città italiane, che diventano in<br />
questi anni degli immensi cantieri edili,<br />
non impedisce che molti cittadini<br />
non riescano a trovare una sistemazione<br />
dignitosa. Il canone di affitto delle<br />
nuove abitazioni non è alla portata<br />
delle tasche delle famiglie di immigrati.<br />
Ma restiamo a Milano, che è il palcoscenico<br />
di COSTRUZIONI: qui nascono<br />
le Coree. Quartieri, sviluppati su terreni<br />
a Nord della città, in qualche<br />
misura veri e propri ghetti (chiamati<br />
Coree perché fanno la propria comparsa<br />
negli anni della guerra di Corea,<br />
1950-53), in cui trovavano alloggio gli<br />
immigrati da altre regioni d'Italia. Al<br />
prezzo di 150-200 lire al m 2 , gli immigrati<br />
ne acquistano, di solito, 200/300<br />
m 2 . Su di essi, si costruiscono da soli<br />
le proprie abitazioni.<br />
Gli anni Cinquanta sono, in ogni modo,<br />
gli anni in cui si accende il fervore della<br />
resurrezione. L'Italia, dopo i colossali<br />
danni del secondo conflitto mondiale,<br />
emulando l'esempio americano,<br />
si avvia a diventare una moderna società<br />
capitalistica e consumistica. Si<br />
ha un graduale, inarrestabile cambiamento<br />
della dimensione quotidiana<br />
della vita. Dai grandi cambiamenti<br />
(l'inurbamento) a quelli più “effimeri”.<br />
LA TORRE VELASCA<br />
(a sinistra) fu costruita in 292<br />
giorni in un’area di Milano distrutta<br />
dai bombardamenti. È alta 26 piani<br />
per 106 metri.<br />
STAZIONE DI SERVIZIO AGIP<br />
Edificio che esprime la fiducia<br />
con cui si guardava l'industria<br />
dei trasporti e il mondo dei motori<br />
all'inizio degli anni Cinquanta.<br />
Maggio - Giugno<br />
1953 Copertina con<br />
gru a torre “Cicogna”<br />
GT 36 in funzione<br />
nel cantiere milanese<br />
dell’impresa SCIC.<br />
Novembre - Dicembre 1953<br />
Escavatore Fiorentini FB 50 attrezzato<br />
a gru, per la costruzione del porto<br />
di Fasano (Brindisi).<br />
Maggio - Giugno 1954<br />
La centrale termoelettrica<br />
di Palermo. Compagnia Siciliana<br />
Appalti e <strong>Costruzioni</strong>.<br />
Novembre - Dicembre 1954<br />
Escavatore Fiorentini FB 35<br />
al lavoro in una cava di breccia.<br />
[8] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Settembre - Ottobre 1953<br />
Il grattacielo di Milano durante la<br />
costruzione con le gru a torre Breda.<br />
Gennaio - Febbraio 1955<br />
Teleferiche Cerretti e Tanfani<br />
impiegate per il trasporto<br />
di cemento in bidoni.
MacchinadelTempo<br />
1950-1960<br />
VESPA fin dai suoi esordi ha accompagnato il cammino<br />
di emancipazione di generazioni di giovani di tutto<br />
il mondo. A lato, slogan pubblicitario degli Anni 50.<br />
ETA DELL’ORO DELLE COMPAGNIE AEREE il volo aereo,<br />
in quegli anni, era un sistema di trasporto molto esclusivo.<br />
MOTORIZZAZIONE DEGLI ITALIANI Fiat 500<br />
Giardiniera Belvedere. Fu proposta al mercato nel 1955.<br />
IMMAGINE DI MILANO Corso Buenos Aires, importante strada commerciale<br />
di Milano, con il negozio Motta, un Ghisa e il traffico automobilistico.<br />
Arrivano anche da noi, e in tutti i ceti<br />
sociali (pur con impatti diversi a seconda<br />
del ceto sociale), le lavatrici, i<br />
frigoriferi, le cucine economiche (e,<br />
quindi, la meccanizzazione della casa,<br />
che favorisce un maggior impegno<br />
extradomestico delle donne), la moda<br />
(i vestiti a quadretti di Brigitte Bardot,<br />
il vestito a tubino di Audrey Hepburn,<br />
i pantaloni, i collant, ecc.), i detersivi<br />
e il televisore. Per anni, il televisore non<br />
è che il simulacro dell'emancipazione,<br />
GLI ANNI 50 significano anche<br />
la comparsa di frigoriferi, di lavatrici<br />
e di cucine economiche.<br />
perché i programmi sono strettamente<br />
regolati da un conformismo distribuito<br />
a piene mani. Tuttavia, come<br />
ricorda Paul Ginsborg, nel proprio (memorabile)<br />
saggio Storia d'Italia dal dopoguerra<br />
ad oggi, esso diventa, in<br />
modo del tutto imprevisto, anche un<br />
mezzo che, attraverso le immagini<br />
che riproducono gli stili di vita, attrae<br />
le popolazioni meridionali e rurali verso<br />
le grandi città del Nord, che di questi<br />
stili di vita sono il palcoscenico.<br />
La cultura della rinascita<br />
Per tornare a Milano: la cosiddetta “cultura<br />
della rinascita” coinvolge, a Milano,<br />
l'architettura (basti ricordare il distributore<br />
Agip, del 1952, a Milano, la Torre<br />
Velasca, il Grattacielo Pirelli), il design<br />
(con le Triennali del 1951 e 1954 si consacra<br />
agli occhi del mondo il “Bel design”<br />
italiano), la politica, l'arte, il cinema,<br />
il teatro, la filosofia, i trasporti privati (la<br />
Vespa con “Vespiz zatevi”, ma anche la<br />
Fiat 600 e la Fiat 500 che motorizzano<br />
l'Italia) e l'editoria.<br />
Qui, per ovvie ragioni di contingenza al<br />
nostro mondo e per necessità di sintesi,<br />
vogliamo guardare con particolare<br />
attenzione al mutamento del panorama<br />
editoriale.<br />
Sono molte le riviste che, nel dopoguerra,<br />
iniziano le pubblicazioni:<br />
“Metron”, “La Nuova Città”; “La Città”;<br />
“Cantieri”; “Lo Stile”; “Il Politecnico”;<br />
“Tracciati”; “A-Cultura della Vita”; “Agorà”;<br />
“Comunità”. Riprendono le pubblicazioni<br />
anche le gloriose “Casabella” e<br />
“Urbanistica”, mentre “Domus”, nata<br />
nel 1928 e sempre uscita anche durante<br />
la guerra, prosegue la propria attività.<br />
È anche in conformità a questo<br />
clima che COSTRUZIONI nasce.<br />
Nell'editoriale del primo numero della<br />
rivista (numero doppio: marzoaprile<br />
1952), il direttore Guido<br />
Ferraresi scrive: “(...) mi sono spesso<br />
chiesto perché, in Italia, dove pure<br />
si pubblicano bellissime riviste tecniche<br />
riguardanti altri campi, non esistesse,<br />
come: Engineering e Con -<br />
struction, negli Stati Uniti, Travaux, e<br />
Le Tecnicque Moderne, in Francia,<br />
Tecnique des Travaux, in Belgio,<br />
Bauwirtschaft, in Germania, Con -<br />
tractors Recors, in Inghilterra, e molte<br />
altre, una pubblicazione particolare<br />
sulle costruzioni, che illustrasse<br />
come si concepisce e realizza<br />
un'opera. L’ideazione di un determi-<br />
Marzo - Aprile 1955 Costruzione<br />
della diga di San Giuliano sul fiume<br />
Bradano. Impresa Cidonio, di Roma.<br />
Maggio - Giugno 1955<br />
Veduta panoramica del settore<br />
macchine edili e stradali alla XXXIII<br />
Fiera di Milano.<br />
Luglio - Agosto 1958<br />
Ponte sul fiume Po<br />
a Casalmaggiore. Posa in opera<br />
di una trave prefabbricata.<br />
Maggio - Giugno 1959<br />
Il grattacielo Pirelli in via<br />
di ultimazione. Si vedono ancora<br />
le due gru a torre alte 150 metri.<br />
[10] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Gennaio - Febbraio 1958<br />
Copertina con il grattacielo Pirelli<br />
in avanzata fase di costruzione.<br />
Settembre - Ottobre 1958<br />
Costruzione dell’autostrada Brescia<br />
Padova. Centrale di betonaggio<br />
e trasportatori-agitatori di calcestruzzo.
MacchinadelTempo<br />
1950-1960<br />
nato manufatto, in base alla funzione<br />
ad esso assegnata nel quadro<br />
dell'utilità pubblica e privata, i concetti<br />
tecnici seguiti dal progettista<br />
nello studiare i piani di costruzione,<br />
l'impiego di nuovi mezzi d'opera e di<br />
nuovi materiali per eseguirlo, sono<br />
tutti elementi importanti, che investono<br />
un vastissimo campo di varie<br />
attività, e la cui conoscenza interessa<br />
ed è utile ad una numerosissima<br />
categoria di tecnici.<br />
La rivista che nasce con questo primo<br />
numero ha perciò la non modesta<br />
pretesa di supplire a questa mancanza,<br />
ed io voglio sperare che gli<br />
intendimenti, che hanno animato gli<br />
iniziatori, siano apprezzati ed aiutati<br />
dai Progettisti, Costruttori, Fab -<br />
bricanti di macchine ed impianti di<br />
cantiere e di materiali d'opera, i quali<br />
solo, con la loro collaborazione, potranno<br />
fornirle il prezioso materiale.”<br />
Luglio - Agosto 1959 Centinatura<br />
strada Savona - Ceva. Impresa<br />
Sogene. Ponteggi tubolari CETA.<br />
La cultura del cantiere<br />
COSTRUZIONI, pertanto, nasce, agli<br />
inizi degli anni Cinquanta, colmando<br />
una lacuna dell'editoria tecnica italiana.<br />
Anche nel nostro Paese, con<br />
COSTRUZIONI si dispone, finalmente,<br />
di una rivista capace di informare<br />
accuratamente, sia i lettori sia gli addetti<br />
ai lavori, delle scelte tecniche e<br />
culturali che contribuiscono a creare,<br />
DANTE<br />
GIACOSA<br />
(sopra) tra i più<br />
grandi ingegneri<br />
italiani. Fu il<br />
responsabile dei<br />
progetti di quasi<br />
tutte le auto Fiat<br />
prodotte dal<br />
1936 al 1970.<br />
Tra di esse, la<br />
Fiat 600: l’auto<br />
che motorizzerà<br />
gli italiani.<br />
Novembre - Dicembre 1959<br />
Costruzione nuova cementeria<br />
di Arquata Scrivia delle Cementerie<br />
del Tirreno.<br />
nel secondo dopoguerra italiano, la “cultura”<br />
del cantiere.<br />
Sulle pagine di COSTRUZIONI compaiono,<br />
con scrupolosi resoconti, i mutamenti<br />
delle tecniche costruttive, delle<br />
macchine da cantiere, ma sulle<br />
pagine della neonata rivista si registra<br />
anche la voce dei protagonisti che in<br />
cantiere ci lavorano e delle associazioni<br />
di categoria.<br />
A partire dal primo numero della rivista<br />
si illustra la nascente pratica<br />
della meccanizzazione del cantiere,<br />
con lo spazio dedicato al Primo<br />
Convegno Nazionale della Mec caniz -<br />
zazione del Cantiere, ma, soprattutto,<br />
si dà spazio a un tema che sarà<br />
trattato con diligente costanza negli<br />
anni a seguire: i grandi lavori in corso<br />
sia in Italia sia all'estero: dalla diga<br />
di Valle di Cadore agli impianti di cantiere<br />
per la costruzione del nuovo aeroporto<br />
di Genova (1956); dalla costruzione<br />
del padiglione della società<br />
Breda, negli spazi della Fiera Cam -<br />
pionaria di Milano, al cantiere per la<br />
costruzione dell'Auto strada del Sole,<br />
dal cantiere per la costruzione del<br />
Gratta cielo Pirelli (con annessa la riflessione<br />
sul fenomeno della nascente<br />
standardizzazione del processo<br />
edilizio) a quello della Torre<br />
Velasca. Con queste, molte altre<br />
grandi opere, per tutto il corso degli<br />
anni Cinquanta, troveranno ospitalità<br />
sulle pagine di COSTRUZIONI.<br />
Accanto alla descrizione dei cantieri<br />
delle grandi opere si ha l'analisi dei<br />
mezzi da cantiere. Si parla, ad esempio,<br />
con sorprendente anticipazione,<br />
degli scrapers (ruspe). Da poco tempo<br />
largamente impiegati nel nostro<br />
Paese per la costruzione delle dighe<br />
in terra di Poggio Cancelli e del Resia<br />
e nei lavori di sistemazione idraulica<br />
del Polesine, gli scrapers sono presentati<br />
al lettore con la forza di una<br />
puntuale analisi tecnica (si parla anche<br />
di tecnica di guida e di manutenzione).<br />
Mezzo, in quegli anni, ancora poco<br />
noto e impiegato in Italia, ma già sotto<br />
la lente di COSTRUZIONI: il dumper.<br />
Se ne parla nel numero di settembreottobre<br />
del 1955.<br />
In sintesi, sin dai primi fascicoli e per<br />
tutto il corso degli anni Cinquanta, CO-<br />
STRUZIONI si struttura sempre più se-<br />
TOPOLINO è una rivista periodica<br />
che pubblica storie a fumetti con<br />
personaggi Disney. Edita dall'aprile<br />
1950 per iniziativa dell'Arnoldo<br />
Mondadori Editore in collaborazione<br />
con la Walt Disney Company;<br />
ha preso il posto della precedente<br />
versione a giornale edita dal 1932<br />
a differenza della quale presenta<br />
storie solo con i personaggi della<br />
Disney in parte estere e in parte<br />
italiane, le quali col tempo sono<br />
diventate preponderanti.<br />
condo ambiti tematici (quelli che poi<br />
diverranno veicolo d'identità per la rivista):<br />
si parla di lavori e progetti, di attività<br />
di cava, di mezzi di cantiere, di<br />
macchine per il calcestruzzo e il sollevamento<br />
di materiali, di benne per<br />
la demolizione e dell'evoluzione dei<br />
linguaggi costruttivi. COSTRUZIONI<br />
è stata capace, con i propri articoli, d'illustrare<br />
i caratteri costitutivi (sotto più<br />
angoli di vista) di quella formidabile<br />
epoca storica di rinascenza.<br />
L’AUTOSTRADA DEL SOLE<br />
fu inaugurata il 4 ottobre del<br />
1964. Collega Milano a Napoli<br />
ed è lunga 755 chilometri.<br />
Nella prima immagine sotto,<br />
la posa della prima pietra: siamo<br />
a San Donato Milanese ed è il 20<br />
maggio 1956. Nella successiva<br />
immagine, le diramazioni sud<br />
e nord in prossimità di Lodi. L’A1,<br />
cioè la spina dorsale della rete<br />
autostradale italiana, fu costruita<br />
in otto anni. Conta 113 ponti<br />
e viadotti, 572 cavalcavia, 38<br />
gallerie e 57 raccordi. Furono<br />
impiegati 100 miliardi di lire.<br />
Settembre - Ottobre 1959<br />
Centrale di betonaggio per la<br />
costruzione della MM di Milano.<br />
[12] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [13]
MacchinadelTempo<br />
1950-1960 Anni Cinquanta<br />
Piccolo spazio pubblicità<br />
Durante il lavoro di consultazione del<br />
nostro archivio per la ricerca di<br />
materiale da proporre per celebrare<br />
gli anni Cinquanta abbiamo pensato<br />
che potesse essere interessante<br />
recuperare alcune inserzioni<br />
pubblicitarie apparse su<br />
COSTRUZIONI nel corso del<br />
decennio. Si tratta, in fondo, di un<br />
cospicuo patrimonio di idee,<br />
macchine, e abitudini commerciali<br />
di un’epoca di rinascenza.<br />
L’ATLAS DIESEL (a sinistra) presenta una serie di<br />
compressori mobili, di costruzione svedese, che vengono<br />
decantati per la propria robustezza. Nella pagina accanto,<br />
il trattore diesel Leprotto. Si mette in moto con mezzo giro<br />
di manovella eliminando gli inconvenienti della candela.<br />
INDUSTRIE MECCANICHE LOMBARDE<br />
rappresentante generale per l’Italia di Deutz Diesel<br />
pubblicizza (immagini a destra) motori diesel Deutz<br />
raffreddati ad aria e ad acqua, gruppi elettrogeni,<br />
locomotori a scartamento ridotto<br />
e motosaldatrici trasportabili.<br />
BOEHLER pubblicizza perforatori, demolitori,<br />
vibratori, trapani rotativi, fioretti con tagliente<br />
in metallo duro. Nella pagina accanto, le Acciaierie<br />
e ferrerrie lombarde Falck, promuovono funi per<br />
tonnare, funi di acciao per pesca, funi per dotazioni<br />
di bordo e trefolini per cavi misti.<br />
FINITRICE<br />
per conglomerati<br />
bituminosi Vogele<br />
(a sinistra).<br />
La macchina si<br />
muove su cingoli<br />
e su ruote<br />
gommate.<br />
Importata in Italia<br />
da Simacos.<br />
LE GRU EDILMAC interamente fabbricate in Italia su<br />
licenza Pingon. Si distingono, dice la pagina<br />
pubblicitaria, per rapidità e sicurezza di montaggio,<br />
facilità di trasporto e elevata velocità di lavoro.<br />
ALECTA E JCB A sinistra, il compensato<br />
per casseforme Alecta. A destra, la promozione<br />
della Jcb Hydra-Digga/Loadall 65<br />
GRU CARLO FERRO<br />
(immagine sotto).<br />
Cinque modelli per<br />
una gamma ricca<br />
e completa. Nella<br />
pagina accanto, una<br />
“vistosa” inserzione<br />
pubblicitaria di<br />
perforatrici Atlas.<br />
RULLO COMPATTATORE e, nella pagina a destra,<br />
la promozione dei nuovi grassi al litio di uso universale:<br />
gli Shell Alvania Greases. Si usano sia nella lubrificazione<br />
bloccata sia in quella generale e centralizzata.<br />
Sono pubblicizzate le loro eccezionali qualità<br />
che ne permettono l’impiego in condizioni severissime<br />
di compressione, temperatura e velocità.<br />
[14] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
BIRRA E CAFFÈ Lo slogan “Chi beve birra campa 100<br />
anni" nasce in Italia nel 1929. Qui viene parodiato<br />
con “chi beve birra ha sempre vent’anni”. A lato, caffè<br />
in casa come al bar: cambiano abitudini e consumi.<br />
ALCOLICI E PASTA Il Vermouth Rosso Carpano:<br />
un classico on the rocks da aperitivo. A lato, la pasta Barilla.<br />
Azienda, quest’ultima, specchio d’Italia con i propri<br />
145 anni di storia.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [15]
Attualità&Prodotti<br />
Studi di settore<br />
COSTRUZIONI<br />
post pandemia<br />
Una forte crescita a livello globale porta con<br />
sè nuove sfide legate in gran parte agli obiettivi<br />
di riduzione delle emissioni di CO 2<br />
a cura della redazione<br />
Alivello globale il settore delle costruzioni si prepara ad<br />
un periodo sostenuto e di forte crescita post pandemia,<br />
spinto dalla spesa di governi per rigenerare o creare<br />
le infrastrutture e dalla non più procrastinabile transizione<br />
verso una società “net zero”, in cui l’obiettivo è l’annullamento<br />
e la compensazione delle emissioni di CO2. Il passaggio a<br />
edifici e infrastrutture più sostenibili, l'aumento degli impianti<br />
a energia pulita e l'adozione di metodi di costruzione moderni<br />
saranno al centro dei processi di trasformazione del panorama<br />
dei rischi in ragione di cambiamenti radicali nella<br />
progettazione, nei materiali e nei processi. Lo spiega nel dettaglio<br />
il rapporto Construction risk after Covid elaborato da<br />
Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) per esplorare le<br />
tendenze di rischio della filiera sia a breve che a lungo termine.<br />
A queste sfide si aggiungono le difficoltà delle filiere<br />
di approvvigionamento di materie prime e materiali, ma anche<br />
la mancanza di manodopera specializzata<br />
e l'aumento dei costi di costruzione. Il rapporto<br />
AGCS evidenzia quali sono le aree di rischio su cui lavorare<br />
spiegando come negli ultimi 5 anni gli indennizzi riconducibili<br />
al settore dell'edilizia e dell'ingegneria siano stati<br />
di 11 miliardi di euro di cui il 26% riconducibili a incendio ed<br />
esplosione, il 20% a difetti di costruzione e manodopera scadente<br />
e 20% a eventi naturali estremi dovuti al cambiamento<br />
climatico.<br />
“La pandemia di Covid-19 ha portato una nuova era per il settore<br />
delle costruzioni”, ha dichiarato Yann Dreyer, Global<br />
Practice Group Leader per le costruzioni nel team globale<br />
Energy & Construction di AGCS. “Se i progetti di costruzione<br />
sono continuati durante la pandemia, e un'ulteriore crescita è<br />
in arrivo, l'ambiente generale è cambiato radicalmente. Il settore<br />
deve affrontare nuove sfide legate alla volatilità della supply<br />
chain e all'aumento dei costi dei materiali, alla carenza di<br />
forza lavoro qualificata e alla maggiore attenzione alla sostenibilità.<br />
Inoltre, il dispiegamento<br />
Una sfida<br />
USA Cina<br />
a suon<br />
di maxi<br />
infrastrutture<br />
accelerato di strategie di riduzione<br />
dei costi e l'implementazione di nuove<br />
tecnologie e progetti potrebbero<br />
comportare un'accelerazione dei rischi<br />
sia per le imprese di costruzione<br />
che per gli assicuratori".<br />
PERI GMBH<br />
Le immagini che<br />
abbiamo scelto<br />
a supporto dell’articolo<br />
sono firmate PERI<br />
e mostrano le soluzioni<br />
di casseforme<br />
e impalcature utilizzate<br />
per la ricostruzione del<br />
City Palace di Berlino.<br />
Oltre ai rapidi tempi<br />
di casseratura<br />
e riposizionamento,<br />
il supporto progettuale<br />
fornito dagli PERI<br />
in loco ha permesso<br />
di rispettare le serrate<br />
tempistiche di cantiere.<br />
www.peri.de<br />
[16] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [17]
Attualità&Prodotti<br />
Studi di settore<br />
Il Programma<br />
delle Nazioni<br />
Unite<br />
per l'ambiente<br />
coinvolge<br />
le costruzioni<br />
Rapporto AGCS<br />
Allianz Global Corporate & Spe -<br />
cialty (AGCS) è uno dei principali<br />
assicuratori globali, fornitore di soluzioni<br />
assicurative aziendali e una<br />
delle principali unità operative del<br />
Gruppo Allianz.<br />
Il core business della società è fornire<br />
consulenza sui rischi, soluzioni<br />
assicurative Danni/RC e di Alter -<br />
native Risk Transfer per un’am pia<br />
gamma di attività commerciali,<br />
aziendali, ma anche per rischi speciali.<br />
Uno dei rapporti AGCS più recenti<br />
è dedicato a “Il settore delle<br />
costruzioni post pandemia” ed<br />
analizza le tendenze di rischio sia<br />
a breve che a lungo termine del<br />
settore. Le più grandi aziende al<br />
mondo (Fortune Global 500) o i privati,<br />
passando per le piccole e medie<br />
imprese si rivolgono ad AGCS<br />
per ottenere risposte di eccellenza<br />
per i rischi più grandi e complessi<br />
in un ambiente di business<br />
dinamico e multinazionale. La<br />
grande esperienza di AGCS in<br />
tema di risarcimento dei danni è<br />
trasversale a ogni settore e permette<br />
di tutelare i più grandi marchi<br />
di beni di consumo conosciuti<br />
in tutto il mondo, come le aziende<br />
tecnologiche, l'industria globale<br />
dell'aviazione e del trasporto marittimo,<br />
ma anche produttori vitivinicoli,<br />
operatori satellitari o attori<br />
di Hollywood. AGCS è presente in<br />
31 Paesi al mondo, conta circa<br />
4.440 dipendenti, di oltre 70 nazionalità<br />
diverse. Nel 2020, la raccolta<br />
premi lordi globale di AGCS<br />
è stata pari ad un totale di 3 miliardi<br />
di euro.<br />
www.agcs.allianz.com<br />
L’Europa c’è ma non è trainante<br />
Le forti prospettive di crescita del settore si basano su una<br />
serie di fattori, come l'aumento della popolazione nei mercati<br />
emergenti e gli investimenti significativi in forme alternative<br />
di energia come l'eolico, il solare e l'idrogeno, così<br />
come i sistemi di stoccaggio e trasmissione dell'energia.<br />
Il passaggio al trasporto elettrico richiederà investimenti<br />
in nuovi impianti e strutture di produzione di batterie e infrastrutture<br />
di ricarica. Si prevede che gli edifici non solo<br />
miglioreranno la loro impronta di carbonio, ma richiederanno,<br />
in molte aree esposte alle catastrofi, anche migliori<br />
difese contro le inondazioni costiere e di difesa dai sistemi<br />
fognari o di drenaggio per prevenire danni da eventi<br />
meteorologici estremi.<br />
Allo stesso tempo, i governi di molti paesi stanno pianificando<br />
grandi investimenti pubblici in grandi progetti infrastrutturali<br />
sia per stimolare l'attività economica dopo la crisi<br />
pandemica che per guidare la transizione a basse<br />
emissioni di carbonio. Negli Stati Uniti, un pacchetto di in-<br />
frastrutture da più di mille miliardi di dollari copre tutto, dai<br />
ponti e le strade ai sistemi nazionali di banda larga, acqua<br />
ed energia. Allo stesso tempo ha annunciato piani per<br />
investire in una serie di grandi progetti infrastrutturali in tutto<br />
il mondo nel <strong>2022</strong> in risposta all'ambiziosa Belt And Road<br />
Initiative, della Cina, che potrebbe estendersi dall'Asia orientale<br />
all'Europa. Quattro paesi - Cina, India, Stati Uniti e<br />
Indonesia - dovrebbero rappresentare quasi il 60% della<br />
crescita globale delle costruzioni nel prossimo decennio.<br />
L’Europa c’è ma non è trainante nonostante gli impegni per<br />
l’efficientamento energetico delle costruzioni esistenti e i<br />
grandi progetti infrastrutturali incentivati anche dalle politiche<br />
comunitarie.<br />
I lati negativi del boom edilizio<br />
Il previsto boom apporta sfide specifiche oltre ai benefici.<br />
Nel medio termine, improvvise impennate della domanda<br />
potrebbero mettere le supply chain sotto ulteriore pressione<br />
ed esacerbare le carenze esistenti di materiali e di<br />
manodopera qualificata, causando sforamenti dei tempi<br />
e dei costi. Inoltre, molti nell'industria potrebbero aver bisogno<br />
di accelerare l'implementazione di misure di efficienza<br />
e di controllo dei costi qualora i margini di profitto<br />
siano stati colpiti nell'economia di Covid-19, che spesso<br />
può compromettere i livelli di qualità e manutenzione e aumentare<br />
la suscettibilità agli errori. L'analisi di AGCS mostra<br />
che i difetti di progettazione e la cattiva esecuzione<br />
sono una delle cause principali delle perdite nel settore dell'edilizia<br />
e dell'ingegneria, rappresentando circa il 20% del<br />
valore di quasi 30.000 reclami del settore esaminati tra il<br />
2016 e la fine del 2020.<br />
La maggiore sostenibilità e l'attenzione alla “net zero” influenzeranno<br />
fortemente il tradizionale panorama dei rischi<br />
nel settore delle costruzioni. Secondo il Programma<br />
delle Nazioni Unite per l'ambiente, gli edifici e l'industria delle<br />
costruzioni sono responsabili del 38% di tutte le emissioni<br />
di anidride carbonica legate all'energia. Per ridurre le<br />
emissioni di carbonio, gli edifici esistenti dovranno essere<br />
ristrutturati e riutilizzati. Inoltre, nuovi materiali e metodi di<br />
costruzione dovranno essere introdotti sul mercato in periodi<br />
di tempo relativamente brevi.<br />
Questo porterà presumibilmente ad un aumento del rischio<br />
di difetti o potrebbe avere conseguenze inaspettate per la<br />
sicurezza, l'ambiente o la salute. Per esempio, come materiale<br />
sostenibile ed efficiente dal punto di vista dei costi,<br />
l’uso del legno nelle costruzioni è aumentato negli ultimi<br />
anni. Tuttavia, questo ha implicazioni per i rischi di<br />
incendio e di danni causati dagli allagamenti. Come anticipato,<br />
infatti, l’analisi dei sinistri di AGCS mostra che i risarcimenti<br />
per incendio o esplosione pesino ben il 26% del<br />
valore totale degli indennizzi di costruzione e ingegneria<br />
negli ultimi cinque anni.<br />
L’energia verde porta nuove incognite<br />
“Gli enormi investimenti nell'energia verde significheranno<br />
maggiori valori a rischio, mentre la rapida adozione della<br />
tecnologia dei prototipi, dei metodi di costruzione e dei materiali<br />
richiederà una stretta collaborazione tra la sottoscrizione,<br />
i sinistri e l'ingegneria del rischio in-house, così<br />
come tra gli assicuratori e i loro clienti”, afferma Olivier<br />
Daussin, Construction Underwriting Lead nel team globa-<br />
[18] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [19]
Nuovo U36-4<br />
Studi di settore<br />
La<br />
Temperatura<br />
giusta<br />
suoi vostri cantieri!<br />
Foto: City Palace di Berlino by PERI<br />
le Energy & Construction di AGCS. Detto in altre parole,<br />
l'espansione dell’energia pulita porta anche nuove sfide<br />
tecniche e tecnologiche quindi nuovi rischi.<br />
I progetti eolici offshore stanno crescendo in dimensioni,<br />
spostandosi più al largo e in acque più profonde, il che significa<br />
che i costi associati a eventuali ritardi o riparazioni<br />
stanno aumentando. Anche i parchi eolici offshore, così<br />
come i progetti eolici e solari onshore, possono essere<br />
esposti a perdite in serie. Un difetto di progettazione o di<br />
produzione in una turbina, per esempio, può avere un impatto<br />
su molti progetti. Sono state anche registrate, ad<br />
esempio, grandi richieste di risarcimento per fondazioni difettose<br />
in parchi e fattorie solari. Le riparazioni dei cavi sottomarini,<br />
che pesano migliaia di tonnellate e richiedono<br />
navi speciali per la posa, possono richiedere più di un anno.<br />
Una stazione di conversione offshore da sola può costare<br />
fino a 1,5 miliardi di dollari, paragonabile a una piattaforma<br />
petrolifera. Anche in questo caso un incendio o un’esplosione<br />
che coinvolge un convertitore, come si è visto di recente<br />
in Cina, può provocare una perdita totale.<br />
Le due facce della costruzione modulare<br />
In definitiva, i moderni metodi di costruzione e produzione<br />
hanno il potenziale per trasformare radicalmente l'edilizia,<br />
trasferendo più rischi fuori sede e incorporando un maggiore<br />
uso della tecnologia. La costruzione modulare, in particolare,<br />
offre molti vantaggi, come una gestione della qualità<br />
controllata in fabbrica, meno rifiuti di costruzione, una<br />
tempistica di costruzione dimezzata rispetto ai metodi tradizionali<br />
e un disturbo ridotto per l'ambiente circostante.<br />
Tuttavia, solleva anche preoccupazioni di rischio per gli<br />
scenari di perdita ripetitiva.<br />
"C'è un rischio maggiore di perdite seriali con i metodi modulari<br />
e prefabbricati, poiché la stessa parte potrebbe essere<br />
usata in diversi progetti prima che venga scoperto un<br />
guasto", spiega Daussin.<br />
La carenza di manodopera qualificata nella filiera delle costruzioni<br />
probabilmente favorirà la tendenza verso la produzione<br />
fuori sede e l’automazione. Allo stesso tempo, la<br />
digitalizzazione della costruzione crea esposizioni informatiche<br />
contro le quali le società di ingegneria e di costruzione<br />
devono rafforzare le loro difese. Oggi, le numerose<br />
parti coinvolte in un cantiere sono interconnesse<br />
attraverso varie piattaforme IT condivise, il che aumenta<br />
la loro vulnerabilità. I rischi informatici possono andare dai<br />
tentativi malevoli di accedere a dati sensibili, all'interruzione<br />
del controllo del sito del progetto e al furto associato,<br />
all'interruzione della catena di fornitura, alla potenziale corruzione<br />
dei dati di progettazione, con conseguenti ritardi<br />
e, infine, rischi di reputazione per le parti coinvolte.<br />
Cantieri protetti contro calamità naturali<br />
La necessità di ridurre le emissioni di gas serra non solo<br />
guiderà un approccio più sostenibile agli edifici residenziali<br />
e commerciali e alle infrastrutture, ma potrebbe anche accelerare<br />
la tendenza mentre l'industria cerca di ottenere<br />
efficienza e ridurre al minimo i rifiuti. I cantieri dovrebbero<br />
anche cercare di mitigare l’impatto degli eventi causati<br />
dal clima, come incendi, inondazioni improvvise e frane.<br />
L’analisi dei sinistri elaborata da AGCS mostra come i rischi<br />
naturali siano già la seconda causa più costosa delle<br />
perdite della filiera edilizia, dopo incendi ed esplosioni, e<br />
rappresentano il 20% del valore dei sinistri negli ultimi cinque<br />
anni. Nel frattempo, gli allagamenti continuano ad essere<br />
una delle principali fonti di perdita durante la costruzione.<br />
AGCS ha visto una serie di perdite enormi dovute<br />
a fughe d’acqua pressurizzata di sistemi antincendio che<br />
non vengono rilevate o si verificano al di fuori dell’orario<br />
di lavoro. In questo caso i sistemi di rilevamento e monitoraggio<br />
delle perdite d’acqua possono aiutare a ridurre la<br />
frequenza e la gravità dei danni causati dall'acqua, mitigando<br />
le riparazioni costose e i ritardi del progetto.<br />
[20] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
www.kubota-eu.com
Attualità&Prodotti<br />
Fiere <strong>2022</strong><br />
Bauma, il ritorno<br />
Mancano 9 mesi<br />
prima<br />
dell'apertura del<br />
bauma a Monaco dal 24<br />
al 30 ottobre, la<br />
principale fiera mondiale<br />
di macchine edili,<br />
macchine per materiali<br />
da costruzione,<br />
macchine da miniera,<br />
veicoli da costruzione.<br />
Si prevede un livello di<br />
partecipazione molto<br />
elevato: il 97% dello<br />
spazio espositivo<br />
disponibile è già stato<br />
confermato dalle<br />
aziende espositrici.<br />
I numeri hanno fornito a<br />
Klaus Dittrich,<br />
Presidente e CEO di<br />
Messe München, un<br />
motivo per essere molto<br />
ottimisti sulla prossima<br />
fiera: “Questo feedback è<br />
un chiaro segnale<br />
dell'intenzione dei nostri<br />
clienti di partecipare al<br />
Bauma. Nelle<br />
conversazioni personali<br />
che abbiamo con<br />
espositori e visitatori,<br />
sentiamo ripetere un<br />
concetto più e più volte:<br />
non vedono l'ora di avere<br />
discussioni faccia a<br />
faccia e, naturalmente,<br />
di vivere l'atmosfera<br />
speciale che solo il<br />
Bauma può creare. Sono<br />
davvero fiducioso che la<br />
situazione sarà presto<br />
migliorata al punto che<br />
saremo in grado di<br />
organizzare una<br />
entusiasmanteedizione<br />
del Bauma che attirerà<br />
un gran numero di<br />
aziende e visitatori<br />
internazionali”.<br />
L'industria mineraria,<br />
un'area in cui Bauma è<br />
leader in Europa, sarà<br />
ancora una volta ben<br />
Torna Bauma <strong>2022</strong> dal 24 al 30 ottobre,<br />
Monaco accoglierà visitatori da ogni parte<br />
del mondo. Oltre ai vecchi e fedeli ritorni,<br />
sono previste delle novità<br />
rappresentata.<br />
Tra gli espositori, pesi<br />
massimi del settore<br />
come BHS Sonthofen,<br />
Herrenknecht, Komatsu,<br />
Liebherr, Schulte<br />
Strathaus e Zeppelin<br />
Baumaschinen. Saranno<br />
presenti anche Matrix<br />
Design Group dagli Stati<br />
Uniti, Resemin dal Perù,<br />
INNOVATION AWARD<br />
Nuove categorie si aggiungono alla nuova<br />
edizione del Bauma Innovation Award. Sarà<br />
possibile registrarsi per partecipare fino al<br />
3 maggio. Per rendere giustizia al progresso<br />
tecnico e agli sviluppi sociali oltre che<br />
Roco9 dalla Gran<br />
Bretagna, Tesab<br />
Engineering dalla Gran<br />
Bretagna e Weber<br />
Mining & Tunneling dalla<br />
Francia.<br />
Tornerà Minerc Systems<br />
dall'Australia, un<br />
mercato chiave per<br />
l'industria mineraria.<br />
Ma non si parla solo di<br />
minerario. Bauma attrae<br />
anche un altro pubblico.<br />
La fiera è considerata<br />
un’inconfondibile hub<br />
mondiale<br />
dell'innovazione grazie<br />
all'enorme numero di<br />
innovazioni che gli<br />
espositori presentano.<br />
Questa condizione<br />
speciale sarà<br />
sottolineata quest'anno<br />
dalla sala<br />
dell'innovazione LAB0,<br />
un'area che includerà<br />
aree speciali come il<br />
forum bauma, la realtà<br />
virtuale, il MIC 4.0, le<br />
startup e un hub<br />
scientifico.<br />
bauma.de<br />
politici, i membri responsabili della task force<br />
hanno rivisto le categorie: Protezione clima;<br />
Digitalizzazione; Ingegneria meccanica;<br />
Edilizia; Ricerca.<br />
Il tutto è chiaramente indicato sul portale<br />
www.bauma-innovationspreis.de<br />
Novità per gli eccezionali<br />
Trasporti, si cambia<br />
Lo scorso 10<br />
novembre è entrato<br />
in vigore il Decreto<br />
121/2021 (cosiddetto<br />
decreto Infrastrutture)<br />
che ha introdotto<br />
significative novità per i<br />
trasporti eccezionali.<br />
È stato modificato<br />
l’articolo 10 comma 2 bis<br />
del Codice della strada<br />
che riduce le portate e<br />
introduce il pezzo<br />
indivisibile. Nel dettaglio,<br />
è stato confermato il<br />
A WORLD OF COMFORT<br />
limite già previsto delle<br />
38 tonnellate per gli<br />
isolati a tre assi e delle 48<br />
tonnellate per gli isolati a<br />
quattro assi, ma<br />
introdotto il limite di 72<br />
tonnellate per i complessi<br />
veicolari a cinque assi e<br />
ridotto a 86 tonnellate il<br />
limite per i complessi a<br />
sei o più assi. Non è più<br />
prevista la massa fino a<br />
108 tonnellate per<br />
complessi di veicoli a<br />
otto assi. Questi limiti si<br />
possono superare solo in<br />
caso di trasporti di un<br />
unico pezzo indivisibile.<br />
Non è più possibile<br />
trasportare pezzi che non<br />
siano della stessa<br />
categoria merceologica.<br />
Fino a prima dell’entrata<br />
in vigore del D.L 121/202<br />
era possibile caricare<br />
fino a sei unità di “blocchi<br />
di pietra naturale, di<br />
elementi prefabbricati<br />
compositi e<br />
apparecchiature<br />
industriali complesse per<br />
l’edilizia nonché di<br />
prodotti siderurgici coil e<br />
laminati grezzi”. La<br />
modifica è stata accolta<br />
con un’alzata di scudi da<br />
parte degli operatori del<br />
trasporto che hanno da<br />
subito denunciato un<br />
vuoto normativo e<br />
autorizzativo che non ha<br />
precedenti e, in alcuni<br />
casi, la volontà di<br />
RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO<br />
astenersi dal servizio,<br />
salvaguardando i<br />
committenti, i caricatori e<br />
tutta la filiera del<br />
trasporto. Qualche<br />
rassicurazione ha<br />
provato a fornirla<br />
Alessandro Morelli, Vice<br />
Ministro Infrastrutture e<br />
Mobilità Sostenibili, in<br />
occasione dell’evento<br />
‘Revisioni al bivio’<br />
organizzato da<br />
Vie&trasporti. “Oggi<br />
registriamo notevoli<br />
criticità per i trasporti<br />
eccezionali. Il Decreto<br />
Infrastrutture ha creato<br />
una situazione di forte<br />
disagio. La soluzione a<br />
cui si è arrivati non è<br />
equilibrata. Posso<br />
garantire che il MIMS sta<br />
lavorando per cercare<br />
una soluzione a questo<br />
argomento con tutti i<br />
Ministeri competenti”.<br />
mit.gov.it<br />
DAL PROGETTO AL TEST:<br />
IL VOSTRO CLIMA SU MISURA<br />
Il gelo dell’Artico o il deserto infuocato: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,<br />
Eberspächer è pronta a raccogliere la s 昀 da con la competenza del leader di mercato. Una<br />
gamma completa di prodotti per il riscaldamento e il condizionamento, un team di progettisti<br />
e i più avanzati strumenti di test sono a vostra disposizione per sviluppare soluzioni di<br />
climatizzazione per ogni tipo di veicolo e di esigenza. Con una rete di 昀 liali sviluppata in tutto<br />
il mondo, Eberspächer combina in modo unico la prossimità al Cliente in<br />
fase di progettazione con un servizio di assistenza a livello globale.<br />
Al vostro 昀 anco per farvi lavorare al meglio, in ogni condizione.<br />
| EBERSPAECHER.IT | INFO-IT@EBERSPAECHER.COM<br />
[22] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Pale gommate<br />
Sistemi di filtraggio<br />
Molto più vigile<br />
UFI Filters, azienda<br />
leader nella<br />
filtrazione e nel<br />
thermal management,<br />
continua la sua lotta alla<br />
contraffazione ricambi,<br />
adottando misure di<br />
sorveglianza ed<br />
estendendo a livello<br />
globale l’attività di<br />
Internet Business<br />
Intelligence affiancata<br />
da CONVEY, società<br />
UFI Filters rafforza le misure nella lotta alla<br />
contraffazione. La propria esperienza degli<br />
anni passati ha permesso di estendere<br />
i criteri di sorveglianza a livello globale<br />
così il rischio di un<br />
ulteriore incremento<br />
delle transazioni illegali.<br />
Grazie a un servizio di<br />
sorveglianza in continua<br />
espansione, esteso a<br />
brevetto sui principali<br />
mercati mondiali e<br />
attraverso la<br />
sorveglianza doganale,<br />
ovvero mediante la<br />
registrazione degli asset<br />
proditti UFI. La stessa<br />
azienda garantisce che il<br />
prodotto sia stato<br />
sviluppato per<br />
mantenere elevati<br />
standard di separazione<br />
acqua anche in<br />
condizioni più severe<br />
rispetto a quanto<br />
previsto nelle normative.<br />
Non solo gasoli sporchi,<br />
ma anche biofuel.<br />
I filtri UFI sono<br />
progettati e prodotti con<br />
gli esclusivi materiali<br />
filtranti FormulaUFI e già<br />
tecnologicamente<br />
studiati, sviluppati e<br />
prodotti per far fronte ai<br />
Liebherr e Apollo Tyres hanno concluso<br />
un accordo per la fornitura di pneumatici<br />
Vredestein riguardanti alcuni modelli di pale<br />
gommate. Produttività assicurata<br />
Ben omologati<br />
Liebherr ha firmato<br />
un accordo con<br />
Apollo Tyres per la<br />
fornitura di pneumatici<br />
Vredestein per diversi<br />
modelli di pale<br />
gommate. Gli<br />
pneumatici Vredestein<br />
Endurion e Flotation<br />
Trac sono stati<br />
omologati per i modelli L<br />
504, L 506 ed L 508.<br />
Vredestein Endurion è<br />
ideale per i terreni duri.<br />
La carcassa<br />
estremamente<br />
resistente e il robusto<br />
battistrada offrono la<br />
massima stabilità<br />
radiale e laterale e un<br />
comfort ottimale.<br />
Per la pala gommata<br />
telescopica L 509 Tele<br />
sono stati omologati gli<br />
pneumatici Flotation<br />
Trac di Vredestein,<br />
progettati con esclusivi<br />
tasselli trasversali non<br />
paralleli che<br />
garantiscono una<br />
trazione continua, anche<br />
nelle condizioni più<br />
difficili. La sezione<br />
centrale rinforzata con<br />
gomma disposta nella<br />
direzione di marcia<br />
assicura un<br />
comportamento di guida<br />
stabile e una lunga<br />
durata degli pneumatici.<br />
La robusta struttura del<br />
tallone consente un<br />
elevato grado di<br />
affidabilità, e quindi una<br />
produttività ottimale.<br />
Grazie alla loro potenza<br />
e versatilità, le pale<br />
compatte Liebherr<br />
sono in grado di<br />
gestire un'ampia<br />
gamma di materiali<br />
diversi favorendo un<br />
elevato livello di<br />
produttività.<br />
Sono prodotte a<br />
Bischofshofen, in<br />
Austria, cioè nella sede<br />
del centro di<br />
competenza Liebherr<br />
per questo tipo di<br />
prodotto.<br />
Sono note al pubblico<br />
per essere macchine<br />
sicure, affidabili e adatte<br />
all’impiego in vari settori.<br />
Le misure omologate<br />
sono: VREDESTEIN<br />
Endurion 340/80 R18<br />
IND 143 A8/B;<br />
VREDESTEIN Endurion<br />
400/70 R18 IND 147<br />
A8/B; VREDESTEIN<br />
Endurion 400/70 R20<br />
IND 149 A8/B;<br />
VREDESTEIN Flotation<br />
Trac 560/45 R22.5 IMP<br />
160D.<br />
Le prime sono già<br />
disponibili sul mercato<br />
da inizio <strong>2022</strong>.<br />
vredestein.com<br />
torinese attiva nei servizi<br />
di Internet e Brand<br />
Protection.<br />
Proprio grazie all'attività<br />
di monitoraggio messa<br />
in atto con quest’ultima<br />
ha permesso di<br />
intercettare oltre 2,5<br />
milioni di transazioni<br />
illegali sui principali<br />
market place a livello<br />
globale. Il sistema di<br />
monitoraggio e<br />
repressione attivato<br />
consente di bloccare le<br />
attività illecite sul<br />
nascere e minimizzare<br />
tutti i market place a<br />
livello globale, UFI Filters<br />
ha ottenuto la rimozione<br />
di oltre 8 mila inserzioni<br />
commerciali, pubblicate<br />
su 33 piattaforme e-<br />
commerce e<br />
scongiurato un fatturato<br />
potenziale di oltre 5<br />
milioni di euro in merce<br />
contraffatta.<br />
Dal 1972, UFI Filters è<br />
impegnata nella tutela<br />
dei propri prodotti grazie<br />
alla registrazione di<br />
marchi e al deposito di<br />
nuove domande di<br />
di Proprietà Intellettuale<br />
del Gruppo presso le<br />
Autorità Doganali dei<br />
singoli Paesi. Attività<br />
rafforzata con specifici<br />
training svolti presso le<br />
Agenzie Doganali più<br />
sensibili, come quelli<br />
dalla famiglia ONE di UFI<br />
Filters.<br />
I filtri della famiglia ONE<br />
sono fondamentali per<br />
la protezione del motore<br />
dai residui di acqua<br />
presenti nel carburante.<br />
Questo spinge il 95% dei<br />
costruttori ad affidarsi ai<br />
più elevati standard di<br />
bio-componenti nei<br />
carburanti, come ad<br />
esempio i biodiesel B30<br />
PME, contenenti fino al<br />
30% di olio di palma,<br />
recentemente introdotti<br />
nel Sud Est Asiatico.<br />
I sistemi di filtrazione<br />
UFI Filters, infatti, sono<br />
dotati dei materiali più<br />
evoluti resistenti ai<br />
cosiddetti “bad fuel” e ai<br />
biodiesel, e prodotti con<br />
le migliori materie prime<br />
e tecnologie.<br />
ufifilters.com<br />
[24] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [25]
Attualità&Prodotti<br />
Innovazioni<br />
Oltre i confini altoatesini<br />
Fatturato verso i 40<br />
milioni per l’azienda<br />
Niederstätter e<br />
nuove aperture nel<br />
Nord Italia. Così<br />
l’azienda si prepara<br />
ad affrontare il <strong>2022</strong>,<br />
andando sempre più<br />
incontro alle<br />
esigenze del cliente<br />
industriale. L’azienda si è<br />
spinta oltre i confini<br />
altoatesini, trentini,<br />
veneti e friulani,<br />
andando a intercettare<br />
anche il mercato<br />
lombardo. Niederstätter<br />
ha inaugurato un nuovo<br />
centro clienti a Castelli<br />
Calepio (Bergamo), e<br />
rinnovato il centro di<br />
formazione della<br />
Niederstätter Academy a<br />
Vadena (Bolzano)<br />
all'interno del Safety<br />
Park. Questo ha<br />
permesso all’azienda di<br />
assumere nuovo<br />
personale, raggiungendo<br />
gli 80 dipendenti totali.<br />
"Ora guardiamo al futuro<br />
- commenta Daniela<br />
Niederstätter, membro<br />
del Consiglio<br />
d'Amministrazione<br />
dell'azienda - con più<br />
entusiasmo. Vogliamo<br />
concentrarci sulla<br />
sostenibilità, una<br />
maggiore consulenza al<br />
cliente e il focus sullo<br />
sviluppo di tecnologie<br />
innovative capaci di<br />
migliorare il settore<br />
edile. Cercheremo di<br />
rafforzare la nostra<br />
Mercato macchine per costruzioni<br />
Crescita del 30%<br />
Nel 2021 sono state<br />
immesse sul mercato<br />
italiano 22.000 macchine<br />
per costruzioni, con una<br />
crescita del 30% rispetto<br />
al 2020. Questi i dati<br />
presentati da Unacea<br />
Niederstätter,<br />
azienda<br />
altoatesina<br />
operativa nel mercato<br />
del noleggio di<br />
macchinari edili, ha<br />
salutato l'anno 2021 con<br />
un fatturato record che<br />
si attesta intorno ai 40<br />
milioni di euro. Risultati<br />
ottenuti grazie a un<br />
intenso lavoro svolto su<br />
più fronti: dalle aperture<br />
delle nuove sedi, una in<br />
Veneto e l'altra in<br />
Lombardia, all’impegno<br />
quotidiano fornito<br />
per digitalizzare e<br />
innovare il comparto<br />
edile, stradale e<br />
presenza in Lombardia e<br />
migliorare il<br />
posizionamento nel<br />
settore dell'industria e<br />
del recycling".<br />
Tra le innovazioni<br />
previste c'è<br />
il BIM, Building<br />
Information Modeling,<br />
metodo integrato per la<br />
pianificazione,<br />
l'esecuzione e la<br />
gestione di un fabbricato<br />
o di un cantiere con<br />
l'aiuto di un specifico<br />
software.<br />
niederstaetter.it<br />
Il 2021 è stato un<br />
anno proficuo per il<br />
mercato delle<br />
costruzioni. Sono state<br />
immesse sul mercato<br />
italiano 22.000<br />
macchine con una<br />
crescita del 30% rispetto<br />
al 2020.<br />
Commenta il risultato<br />
raggiunto Luca Nutarelli,<br />
segretario generale di<br />
Unacea (Unione italiana<br />
macchine per<br />
costruzioni):<br />
"Il 2021 si chiude con un<br />
risultato sicuramente<br />
positivo per il settore<br />
delle macchine per<br />
costruzioni. La crescita,<br />
sperimentata in tutti i<br />
trimestri dell’anno, ha<br />
certamente contribuito a<br />
recuperare parte di<br />
quanto perso con la crisi<br />
iniziata nel 2008.<br />
Restano inoltre positive<br />
le aspettative per il<br />
<strong>2022</strong>. D’altra parte, le<br />
dinamiche<br />
inflazionistiche, il<br />
crescente costo<br />
dell’energia e le difficoltà<br />
di approvvigionamento,<br />
rischiano di<br />
compromettere la fase<br />
espansiva in corso,<br />
riducendo la<br />
profittabilità delle<br />
aziende nel medio<br />
periodo. Ci auspichiamo<br />
quindi che questi aspetti<br />
possano essere presi in<br />
seria considerazione<br />
dalle autorità pubbliche,<br />
al fine di non vanificare<br />
lo sforzo del piano di<br />
rilancio del sistema<br />
paese".<br />
I dati sono stati<br />
presentati da Unacea e<br />
commentati da CER<br />
Centro Europa Ricerche,<br />
nell’ambito di una<br />
conferenza stampa<br />
patrocinata da GIC -<br />
Giornate italiane per il<br />
calcestruzzo, svoltasi lo<br />
scorso 1° <strong>febbraio</strong>. Più<br />
in dettaglio, le macchine<br />
movimento terra<br />
vendute nel 2021 sono<br />
21.107 unità (+30%), 893<br />
le macchine stradali<br />
(+26%). Sono positivi<br />
anche gli scambi<br />
internazionali di settore<br />
secondo il Report<br />
commercio estero<br />
Unacea-Cer, con l’export<br />
che tra gennaio e<br />
ottobre 2021 ha<br />
raggiunto i 2,3 miliardi di<br />
euro, con una crescita<br />
del 19% rispetto allo<br />
stesso periodo del 2020.<br />
Positive anche le<br />
importazioni che<br />
crescono del 42%, per<br />
un valore di 1,2 miliardi<br />
di euro. Positivo per oltre<br />
1 miliardo il saldo della<br />
bilancia commerciale,<br />
avanzo che cresce del<br />
2% su base annua.<br />
Unacea sarà inoltre<br />
presente al Bauma <strong>2022</strong><br />
con un’area espositiva<br />
dedicata alle aziende<br />
italiane oltre che con<br />
uno suo stand<br />
istituzionale.<br />
Lo stand sarà allestito<br />
nel padiglione A5 e<br />
ospiterà le aziende<br />
italiane non ancora<br />
assegnatarie di uno<br />
spazio espositivo<br />
individuale.<br />
"Grazie all’area di<br />
Unacea - spiega<br />
Nutarelli - le aziende in<br />
lista di attesa potranno<br />
essere ammesse alla<br />
manifestazione,<br />
migliorando ancora la<br />
già robusta presenza<br />
dell’industria italiana di<br />
settore alla<br />
manifestazione di<br />
Monaco di Baviera”.<br />
unacea.org<br />
[26] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [27]
Attualità&Prodotti<br />
Pavimentazioni stradali<br />
Anteprime mondiali<br />
Il gruppo Wirtgen ha<br />
presentato due<br />
anteprime mondiali al<br />
World of Concrete <strong>2022</strong>,<br />
nel mese di gennaio.<br />
Si tratta del nuovo<br />
caricatore laterale<br />
(Placer/Spreader) Wps<br />
102i, e la finitrice a<br />
casseforme scorrevoli<br />
Sp 94i con l’innovativo<br />
sistema Telemold, che<br />
rende i cantieri più<br />
efficienti grazie alla<br />
possibilità di modificare<br />
in modo flessibile e<br />
rapido le larghezze di<br />
lavoro durante la stesa.<br />
Soluzioni innovative e orientate<br />
al mercato per la pavimentazione stradale<br />
in calcestruzzo precisa ed economica.<br />
Le innovazioni firmate Wirtgen presentate<br />
all’evento World Concrete <strong>2022</strong><br />
sull'armatura d'acciaio<br />
pre-posizionata davanti<br />
alla finitrice a<br />
casseforme scorrevoli e<br />
alla macchina per<br />
l'indurimento di<br />
strutture. Un camion<br />
alimenta il calcestruzzo<br />
lateralmente e il<br />
piazzatore/spanditore<br />
lo distribuisce in modo<br />
uniforme su tutta la<br />
larghezza di<br />
completamente<br />
modulare con attacchi<br />
idraulici a cambio rapido<br />
standard, il WPS 102i<br />
può essere riconfigurato<br />
rapidamente e<br />
facilmente come il suo<br />
"fratello minore", il WPS<br />
62i. Ciò garantisce un<br />
trasporto veloce da un<br />
cantiere all'altro e la<br />
massima disponibilità<br />
della macchina.<br />
Il WPS 102i può essere<br />
controllato con<br />
precisione tramite la<br />
scansione della<br />
linea di fili, le<br />
applicazioni 3D senza fili<br />
o l'Autopilot 2.0 di<br />
Wirtgen.<br />
La SP 94i è una finitrice<br />
a casseforme scorrevoli<br />
a incasso (di 10 m)<br />
completamente<br />
modulare che colpisce<br />
per l'enorme varietà di<br />
applicazioni per le quali<br />
può essere utilizzata<br />
nella costruzione di<br />
strade larghe e<br />
autostrade, piazzali<br />
aeroportuali, taxiway e<br />
piste. Il TeleMold è<br />
dotato di un sistema di<br />
cambio rapido per la<br />
saracinesca di dosaggio<br />
e gli attacchi del<br />
vibratore. Le squadre<br />
possono spianare e<br />
riconfigurare la<br />
larghezza di lavoro tutto<br />
nello stesso giorno. Il<br />
sistema può essere<br />
montato su finitrici a<br />
casseforme scorrevoli<br />
SP 64i, SP 94i e SP 124i.<br />
wirtgen-group.com<br />
Premiazioni<br />
Vittoria bis<br />
n Idrobase Group si<br />
aggiudica un nuovo<br />
riconoscimento<br />
internazionale. Premiata<br />
nel 2020 come “azienda<br />
di valore” per le sue<br />
soluzioni antivirus<br />
adottate da Pechino,<br />
l’azienda ha ricevuto<br />
quest’anno il China<br />
Award, assegnato dalla<br />
Fondazione Italia-Cina; il<br />
riconoscimento è stato<br />
nella sezione “Top<br />
Investors” per la joint<br />
venture “Daerg China”,<br />
nata dalla collaborazione<br />
con “Daerg Chimica”, per<br />
offrire una soluzione<br />
combinata fra<br />
detergente rispettoso<br />
dell’ambiente ed<br />
attrezzature per il “car<br />
washing” finalizzata al<br />
mercato cinese<br />
dell’autolavaggio.<br />
A ricevere il “China<br />
Award”, consegnato a<br />
Milano, sono stati Bruno<br />
Ferrarese, co-presidente<br />
di Idrobase Group ed<br />
Ercole Giorgi presidente<br />
di Daerg Chimica.<br />
“La vittoria di quest’anno<br />
– commenta Ferrarese –<br />
premia la strategia di<br />
una piccola azienda<br />
italiana, attenta a dare<br />
risposte alle esigenze più<br />
sentite nel grande Paese<br />
asiatico: dal “respirare<br />
aria sana”, come recita il<br />
nostro claim aziendale,<br />
ad abbattere<br />
l’inquinamento anche in<br />
prassi quotidiane come il<br />
lavaggio di automezzi in<br />
un mercato che cresce<br />
di 21 milioni di<br />
autoveicoli all’anno. La<br />
scelta vincente è offrire<br />
qualità italiana a prezzi<br />
cinesi.”<br />
idrobasegroup.com<br />
natdesign.eu<br />
Le soluzioni<br />
presentate allo<br />
stand del Wirtgen<br />
Group sono<br />
completate dalle finitrici<br />
offset SP 15i e SP 25i.<br />
Quando le superfici<br />
stradali e i percorsi sono<br />
pavimentati su<br />
un'armatura in acciaio<br />
pre-posizionata, spesso<br />
il calcestruzzo può<br />
essere fornito alla<br />
macchina solo<br />
lateralmente. I<br />
placer/spreader di<br />
Wirtgen sono la scelta<br />
ideale per questo<br />
compito. In qualità di<br />
macchina leader in un<br />
treno di stesa, viaggiano<br />
lavoro.<br />
Il nuovo WPS<br />
102i è l'ultima<br />
aggiunta di Wirtgen<br />
alla sua gamma di<br />
placer/spreader a due<br />
tracce. Il calcestruzzo<br />
può essere posizionato<br />
per larghezze di lavoro<br />
da 4 a 12 m con<br />
spessori fino a 500 mm.<br />
Grazie al design della<br />
macchina<br />
L’innovativo<br />
sistema Telemold<br />
rende<br />
i cantieri più efficienti.<br />
Due brand come OLMARK e MARKHIP messi insieme<br />
rappresentano un'accoppiata vincente in tema di<br />
componentistica delle connessioni ad alta pressione<br />
per caratteristica applicativa. Attendibilità mai in ombra,<br />
neppure nelle più estreme condizioni di servizio.<br />
METTETECI ALLA PROVA!<br />
WWW.OLMARK.COM<br />
VICTORY<br />
is in your hands<br />
[28] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong>
ostruzioni<br />
ostruzioni<br />
WALKAROUND<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
921G Evolution<br />
STAGE V<br />
Peso operativo<br />
20,55 ton<br />
Potenza max<br />
190 kW<br />
Capacità benna standard 4 m 3<br />
Carico ribaltamento max art. 15.020 Kg<br />
[30] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [31]
CASE 921G Evolution<br />
ostruzioni<br />
1<br />
Discendente di una concezione<br />
innovativa e riuscita. Prima della<br />
categoria a raggruppare<br />
gli scambiatori di calore dietro<br />
cabina per arretrare il baricentro<br />
3 4<br />
Rapporto tra peso operativo,<br />
carico di ribaltamento e forza<br />
di strappo da riferimento...<br />
con motore ricco di coppia<br />
e di cilindrata contenuta<br />
2<br />
Motore FPT Industrial “di casa”<br />
ultra collaudato in applicazioni<br />
movimento terra e al massimo<br />
dell’efficienza anche Stage V. Post<br />
trattamento senza manutenzione<br />
Nuova modalità di lavoro adattiva<br />
“Smart” che in base alle condizioni<br />
di lavoro sceglie in tempo reale<br />
la migliore mappa motore<br />
e gestisce anche i cambi marcia<br />
L’evoluzione ultima della dinastia di pale gommate CASE<br />
è l’espressione massima di un progetto. Ai vertici della<br />
categoria delle pale da 4 m 3 per prestazioni, efficienza e costi<br />
di manutenzione, offre il massimo con pesa Payload connessa<br />
5 6<br />
TCO in netto calo. Solo in termini<br />
di manutenzione, grazie a intervalli<br />
più lunghi anche del 100%<br />
il risparmio calcolato è del 20%.<br />
Il resto lo fa la telematica<br />
Cabina sicura, anche come<br />
accesso, confortevole, ben rifinita,<br />
con una pressione acustica<br />
interna di 69 dB(A), ai vertici della<br />
categoria. Clima super efficiente<br />
7<br />
L’ottimo monitor diventa touch<br />
screen e capacitivo, ma<br />
è soprattutto uno strumento con<br />
cui regolare prestazioni, reattività<br />
e monitorare la manutenzione<br />
8<br />
Sistema di pesatura Payload<br />
integrato e connesso disponibile.<br />
Per chi lavora in cava permette<br />
di ottimizzare la produttività<br />
e di non sovraccaricare camion<br />
9<br />
Connessione 4G avanzata<br />
bidirezionale grazie al nuovo<br />
Processing & Connetivity Module<br />
che implementa il numero di dati<br />
trasmessi al sistema SiteWatch<br />
10<br />
Prodotta integralmente a Lecce<br />
in stabilimento CNH collegato alla<br />
linea ferroviaria nazionale per<br />
limitare il trasporto su gomma alle<br />
sole macchine fuori sagoma<br />
[32] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [33]
WALKAROUND di<br />
ostruzioni<br />
CASE 921G Evolution<br />
POWER INCH Questa funzione esalta<br />
la potenza del convertitore di coppia.<br />
Anche sulle pendenze più accentuate<br />
la 921 G Evolution non rischia di arretrare<br />
grazie alla funzione ‘hill holder’ come<br />
sulle auto con cambio automatico.<br />
LOCK-UP È una frizione interna<br />
al convertitore di coppia che<br />
annulla le perdite di giri tra<br />
motore e trasmissione.<br />
Quando si inserisce il lock-up,<br />
l’olio del convertitore<br />
si raffredda e la macchina<br />
consuma meno carburante.<br />
Il peso al posto giusto...<br />
per prestazioni ai vertici<br />
La qualità progettuale delle pale gommate CASE fa la differenza in termini<br />
di prestazioni sul campo. La 921G Evolution ha telai di pari misura rispetto alla<br />
821G, ma più pesanti, vanta assali specifici e una catena cinematica adattiva<br />
che sceglie la curva di coppia motore e la reattività della trasmissione<br />
AUTOBLOCCANTE AL 100%<br />
Gli assali Heavy Duty di serie<br />
possono essere forniti con<br />
differenziale anteriore di tipo<br />
"aperto" o in versione<br />
autobloccante al 100%<br />
automatico che può essere<br />
inserito anche con comando a piede.<br />
ZF MT-L 3105 II L’assale anteriore è uno ZF heavy duty<br />
per macchine di peso operativo superiore alle 21 t,<br />
disponibile con autobloccante. Al posteriore l’assale<br />
è lo stesso della 821G, ovvero un ZF MT-L 3095 II.<br />
Si possono montare pneumatici pieni.<br />
SEMBRA MA NON È UNA 821 A volte<br />
la similitudine estetica è un limite. È il caso<br />
della CASE 921G Evolution che esteticamente<br />
è uguale alla sorella minore, ma sottopelle<br />
ha tanta sostanza in più. In realtà pesa 2.350<br />
kg in più e offre un carico di ribaltamento alla<br />
massima articolazione superiore del 18% con<br />
15.020 kg dichiarati. Anche la forza di<br />
strappo alla benna della 921 è del 18%<br />
superiore a quella della 821.Il valore di<br />
17.337 daN dichiarati è da podio della<br />
sua categoria.<br />
ADATTIVA<br />
L’elettronica della<br />
trasmissione ZF<br />
Ergopower adatta<br />
il cambio di marcia<br />
alla mappa motore<br />
(scelta in automatico<br />
o dall’operatore),<br />
all’inclinazione<br />
macchina e al peso<br />
del carico trasportato.<br />
al TOP della categoria<br />
• CARICO DI RIBALTAMENTO FRONTALE 17.440 KG<br />
• CARICO DI RIBALTAMENTO MAX ART. 15.020 KG<br />
• PESO OPERATIVO<br />
20.550 KG<br />
• FORZA DI STRAPPO BENNA 17.377 daN<br />
• POTENZA MASSIMA @ 1.600 GIRI/MIN 190 KW<br />
• COPPIA MAX @ 1.300 GIRI/MIN 1.300 NM<br />
al TOP della categoria<br />
POTENZA SMART Tra le novità delle CASE<br />
G Evolution c’è una nuova modalità di potenza<br />
adattiva che sceglie automaticamente,<br />
in tempo reale per rispondere alle condizioni<br />
operative, sia la curva di coppia motore sia<br />
le logiche di cambiata del cambio. Questa<br />
nuova formula d’efficienza che sfrutta<br />
la grande coppia ai bassi del motore N67<br />
funziona sia con la trasmissione ZF 4WG-260,<br />
sia con la versione a 5 marce con lock-up.<br />
5 MARCE<br />
CON LOCK-UP<br />
Oltre alla<br />
trasmissione ZF<br />
4F/3R di serie,<br />
si può avere la<br />
versione<br />
a 5 marce<br />
(sempre 3R)<br />
con lock-up<br />
inseribile dalla<br />
2° alla 5° marcia.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [35]
WALKAROUND di<br />
ostruzioni<br />
CASE 921G Evolution<br />
Semplice<br />
potenza<br />
Con 190 kW erogati a soli 1.600 giri/min<br />
il 6 cilindri FPT Industrial da 6,7 litri<br />
ha la potenza specifica più elevata della<br />
categoria. Con 1.300 Nm la coppia<br />
è al top della categoria ed è disponibile<br />
già a 1.300 giri/min<br />
1<br />
2<br />
POTENTE E AFFIDABILE Il motore FPT<br />
Industrial N67 (qui in versione<br />
F4HGE613E) vanta un monte ore<br />
in applicazioni movimento terra<br />
notevole. Oltre che potente<br />
ha dimostrato di che pasta è fatto<br />
COMMON RAIL, TURBO, NO EGR L’iniezione<br />
diretta piezoelettrica è affidata<br />
a un common rail a iniezioni multiple<br />
che lavora fino a 180 MPa di pressione.<br />
L’assenza di ricircolo dei gas e il turbo<br />
con wastegate ne esaltano l’efficienza.<br />
Vapori<br />
olio turbina<br />
recuperati<br />
in coppa<br />
VALVOLA ALLO SCARICO Questa<br />
valvola parzializza i gas caldi in uscita<br />
dal turbo per gestire la temperatura<br />
di post trattamento. Nessun fermo<br />
macchina e nessuna manutenzione.<br />
L’intero sistema di scarico è montato su telaio removibile<br />
STAGE V E NESSUNA MANUTENZIONE Il sistema HI-eSCRoF2<br />
è caratterizzato da iniezioni di urea nel Pipe mixer,<br />
ad alta turbolenza, dove il flusso di scarico trasforma il<br />
liquido in ammoniaca e vapore acqueo. Il sistema SCRoF<br />
(SCR-on-Filter) della 921G Evolution integra un filtro<br />
antiparticolato che è soggetto a rigenerazioni<br />
“trasparenti”. Intendiamo dire che le rigenerazioni del filtro<br />
avvengono sempre durante i normali cicli di lavoro, senza<br />
che l’operatore sia mai costretto a fermare la macchina.<br />
L’SCRoF è “built-for-life”. Non necessita di manutenzione<br />
e ha un’aspettativa di vita minima di 8.000 ore.<br />
3<br />
CONSUMA IL 10% MENO La CASE<br />
921 G Evolution introduce lo Smart<br />
mode che sceglie in automatico<br />
la mappa motore migliore momento<br />
per momento. Spinge forte,<br />
ma consuma meno. Disponibile anche<br />
la modalità Max per impieghi severi.<br />
MAXI FILTRO ARIA Il filtro aria a cartuccia a valle del<br />
prefiltro ciclonico è lo stesso della 1021G e include<br />
un estrattore di polvere per depressione (effetto Venturi).<br />
Valvola by pass per riscaldare il circuito urea con climi rigidi<br />
INIETTORI PIEZOELETTRICI<br />
La gestione elettronica Bosch<br />
del motore permette di ottimizzare<br />
l’iniezione multipla di gasolio.<br />
SCRoF<br />
Pipe mixer<br />
DOC<br />
Serbatoio gasolio “basso” sotto il motore<br />
Centralina SCR<br />
Bosch Denoxtronic<br />
2.0 ultra collaudata<br />
ECU RAFFREDDATA La centralina<br />
motore è ben ventilata e raffreddata con<br />
flusso costante di gasolio proveniente<br />
dallo scambiatore dedicato.<br />
HI-eSCRoF 2 La tecnologia<br />
di post trattamento dei gas<br />
di scarico, di seconda generazione,<br />
riduce le emissioni<br />
tramite modulo DOC, iniezioni<br />
di urea in condotto “pipe mixer”<br />
e innovativo modulo SCRoF2<br />
(Selective Catalytic Reduction on Filter).<br />
Serbatoio Urea<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [37]
Condensatore<br />
climatizzatore<br />
WALKAROUND di<br />
ostruzioni<br />
CASE 921G Evolution<br />
CUBO APRIBILE Sul fondo del cubo è posizionato<br />
il serbatoio dell’olio idraulico. Lo si vede aprendo il telaio<br />
su cui è montato il condensatore del climatizzatore.<br />
Intercooler turbo<br />
Refrigerante<br />
motore<br />
Condensatore<br />
cimatizzatore<br />
Scambiatore<br />
gasolio<br />
SOFFIANTE E REVERSIBILE<br />
La ventola di raffreddamento<br />
è azionata idraulicamente.<br />
L’aria è aspirata dai lati e dalla parte<br />
superiore del cubo e soffiata<br />
nel vano motore. Invertendo<br />
il senso di rotazione si espellono<br />
le impurità dai radiatori. I fianchetti<br />
laterali con le tre microgriglie<br />
si rimuovono i pochi secondi.<br />
Punto di forza<br />
ADATTA AD APPLICAZIONI HD La disposizione dei<br />
radiatori sulle pareti del “cooling cube” migliora<br />
il loro raffreddamento dei singoli elementi<br />
rispetto a una classica disposizione in serie.<br />
Gli scambiatori disposti a cubo, dietro la cabina,<br />
permettono inoltre di montare il motore a sbalzo<br />
dell’asse posteriore e ottenere una disposizione<br />
dei pesi ottimale per una pala gommata<br />
e un baricentro arretrato. Le superfici radianti<br />
della 921G Evolution sono suddivise<br />
su 4 dei 6 lati del cubo. Sul fondo è posizionato<br />
il serbatoio dell’olio idraulico.<br />
La manutenzione<br />
costa 20% meno<br />
TCO IN NETTO CALO Gli intervalli di manutenzione<br />
prolungati, la sensoristica di monitoraggio<br />
imbarcata (monitoraggio TPMS incluso),<br />
il sistema, la connessione della pala che<br />
permette interventi da remoto tramite Remote<br />
Service Tool, il monitoraggio dei parametri<br />
tramite piattaforma web SiteManager. Tutti<br />
questi elementi riducono i fermo macchina da<br />
programmare e prevengono quelli di altro tipo.<br />
A conti fatti CASE dichiara un risparmio sui costi<br />
totali di manutenzione del 20%.<br />
Cofano motore<br />
ad apertura elettrica<br />
Olio<br />
idraulico<br />
Olio<br />
trasmissione<br />
TPMS È disponibile anche<br />
il sistema di monitoraggio pressione<br />
pneumatici per ottimizzarne l’usura<br />
e allungarne la vita utile.<br />
CONNESSIONE 4G<br />
Serie G Evolution<br />
significa anche<br />
connettività avanzata<br />
bidirezionale.<br />
Il nuovo Processing<br />
& Connetivity Module<br />
Implementa il numero<br />
di dati trasmessi,<br />
inclusi quelli rilevati<br />
in tempo reale del<br />
sistema di pesatura<br />
Payload!<br />
AVVIAMENTO D’EMERGENZA Dietro<br />
al parafango posteriore sinistro<br />
c’è un vano (chiuso a chiave) con stacca<br />
batterie e punti per eventuali avviamenti<br />
d’emergenza molto ben accessibili.<br />
Nello stesso scomparto c’é il comando<br />
per l’apertura elettrica del cofano.<br />
INTELLIGENTE<br />
Dietro la ruota posteriore<br />
sinistra sono raggruppati gli<br />
scarichi di olio motore, liquido<br />
di raffreddamento e olio<br />
idraulico. Oltre che ridurre<br />
i tempi di manutenzione,<br />
questa soluzione evita<br />
dispersioni di liquidi a terra.<br />
TENSIONE<br />
AUTOMATICA<br />
C’è un’unica cinghia poly-v<br />
dei servizi (compressore clima,<br />
alternatore...) ed è ben<br />
accessibile da terra rimuovendo<br />
un semplice e leggero carter.<br />
Il tensionatore automatico della<br />
cinghia garantisce la massima<br />
efficienza nel tempo.<br />
I tagliandi<br />
si dimezzano!<br />
INTERVALLI DI MANUTENZIONE LUNGHI IL DOPPIO<br />
• OLIO MOTORE E FILTRO<br />
• FILTRO GASOLIO<br />
• FILTRO SEPAR. ACQUA/GASOLIO<br />
• FILTRO SERBATOIO UREA<br />
• FILTRO OLIO IDRAULICO<br />
• FILTRO OLIO TRASMISSIONE<br />
• OLIO TRASMISSIONE<br />
• OLIO SPECIALE CLIMI RIGIDI<br />
• OLIO IDRAULICO<br />
• LIQUIDO REFRIGERANTE<br />
1.000 ore<br />
1.000 ore<br />
1.000 ore<br />
1.000 ore<br />
2.000 ore<br />
2.000 ore<br />
2.000 ore<br />
3.000 ore<br />
4.000 ore<br />
6.000 ore<br />
[38] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [39]
Microfono viva voce<br />
Cielo cabina rivestito<br />
ostruzioni<br />
CASE 921G Evolution<br />
Cover tetto<br />
isolante<br />
15 aeratori<br />
orientabili<br />
Braccioli e joystick<br />
solidali con il sedile<br />
SOLO<br />
69 dB(A)<br />
IN CABINA<br />
Sedile pneumatico<br />
con ammortizzazione<br />
orizzontale<br />
Comandi elettro idraulici<br />
(no olio in cabina)<br />
Comfort da riferimento<br />
Qualità funzionale<br />
PRESSURIZZATA La cabina della 921G<br />
è integralmente nuova e unita al telaio<br />
posteriore della pala con 4 sospensioni<br />
elastoviscose. Presentata nel 2017,<br />
offre una qualità della vita<br />
a bordo elevata. Anche la qualità<br />
percepita, grazie alle finiture curate,<br />
è elevata, così come la visibilità<br />
garantita dal parabrezza integrale<br />
e 6 fari a led. L’ambiente di lavoro<br />
è pressuriuzzato (Cat. 2) e monta<br />
un filtro ai carboni attivi.<br />
FUSIBILI<br />
PROTETTI...<br />
...e accessibili<br />
o dalla cabina<br />
o dal vano<br />
motore, lato<br />
destro. In ogni<br />
caso la legenda<br />
adesiva<br />
è presente<br />
e leggibile.<br />
STERZO<br />
JOYSTICK<br />
REGOLABILE<br />
Lo sterzo<br />
elettrico<br />
opzionale si controlla<br />
con un comodo joystick<br />
e la sua reattività può<br />
essere regolata<br />
da monitor su 3 livelli:<br />
slow, medium o fast.<br />
ABITABILITÀ RASSICURANTE Salire a bordo della 921G<br />
Evolution è un piacere. L’abitabilità della cabina<br />
è esaltata dalla superficie vetrata. Una volta seduti<br />
si apprezzano le consolle laterali solidali<br />
al sedile pneumatico e regolabili in altezza.<br />
Il protagonista indiscusso è il nuovo monitor touch<br />
screen, ma lo sterzo joystick merita grande<br />
attenzione. Anzitutto non esclude la presenza<br />
del volante (sempre prioritario), poi si distingue<br />
per la leva di generose dimensioni e la reattività<br />
regolabile su 3 livelli per adattarsi alla sensibilità<br />
dei singoli operatori e alle condizioni operative.<br />
Parabrezza integrale e ottimo tergicristallo a pantografo<br />
È SICURA<br />
L’attenzione per<br />
la sicurezza<br />
è evidente,<br />
al di là della<br />
certificazione Rops<br />
Fops. Apprezziamo<br />
i mancorrenti,<br />
la scaletta<br />
ben inclinata,<br />
gli specchi esterni<br />
doppi e convessi,<br />
i 6 fari a led di serie<br />
e soprattutto<br />
il parabrezza<br />
integrale<br />
(sostituirlo costa<br />
come quello in 3<br />
pezzi della Serie F).<br />
Sbrinatore, tergicristallo e tenda anche al posteriore<br />
PRATICITÀ<br />
REALE<br />
La consolle<br />
di destra che<br />
integra<br />
la pulsantiera<br />
multifunzione<br />
ha una profonda<br />
vasca porta<br />
oggetti per riporre<br />
e ricaricare<br />
il telefono,<br />
due vani porta<br />
bevande<br />
e una rete porta<br />
documenti.<br />
Presa multimediale con usb e Jack audio<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [41]
CASE 921G Evolution<br />
3 i pulsanti<br />
personalizzabili<br />
PERSONALIZZABILE Ai bottoni 1,2 e 3<br />
si possono ricondurre molteplici<br />
funzionalità per velocizzare il lavoro.<br />
SPEGNIMENTO FARI RITARDATO...<br />
...e regolabile a motore spento.<br />
Per allontanarsi dalla pala in sicurezza.<br />
PORTATA REGOLABILE Il flusso della<br />
linea idraulica Aux 1 può essere regolata<br />
da 5 a 100% (5 unità alla volta).<br />
Questa è la grande “Evolution”<br />
È una delle migliori interfaccia macchina-operatore del settore. Ora è touch screen<br />
capacitivo (si scorrono le schermate) ed è davvero intuitivo e permette di regolare molti<br />
parametri operativi. Tre i pulsanti personalizzabili. Mancano solo i comandi vocali!<br />
DIAGNOSI E MANUTENZIONE Il<br />
sistema allerta in caso di anomalie, rende<br />
visibili tutti i parametri rilevati a monitor.<br />
SENSORI MOTORE Temperature,<br />
pressioni di olio e turbo, temperature<br />
degli scambiatori di calore. C’è tutto!<br />
TRASMISSIONE È la prima interfaccia,<br />
a noi nota, che differenzia la temperatura<br />
olio tra convertitore e in coppa.<br />
INFO MACCHINA L’operatore ha<br />
a disposizione una quantità importante<br />
di dati tecnici in tempo reale.<br />
TEMPERATURE E PRESSIONI Tra<br />
i parametri disponibili la temperatura<br />
urea o la pressione della turbina.<br />
MAI VISTO Sono presenti anche<br />
la temperatura del convertitore di coppia<br />
e la velocità ventola di raffreddamento.<br />
IDRAULICA Viene monitorata a 360°,<br />
da quella di lavoro, fino ai parametri<br />
dell’impianto frenante nel dettaglio.<br />
CHECK CONTROL È possibile anche<br />
verificare l’efficienza della ventola<br />
di raffreddamento tramite un test.<br />
RIDE CONTROL Anche il funzionamento<br />
del sistema antibeccheggio è verificabile<br />
tramite test. Il sistema guida l’operatore.<br />
SENSORE PER SENSORE<br />
La diagnostica non ha segreti e ogni<br />
parametro è riportato in tempo reale.<br />
SU MISURA L’operatore può impostare<br />
molteplici funzionalità per ottenere<br />
la pala perfetta per ogni applicazione.<br />
MOTORE Sopra si nota la nuova<br />
modalità di potenza Smart e la modalità<br />
“comfort cabina” attivabile.<br />
INTERVALLI A SISTEMA Ogni intervallo<br />
di manutenzione è segnato in parallelo<br />
al rispettivo “conto ore” alla rovescia.<br />
4000 ORE Il filtro della centralina<br />
AdBlue, ad esempio, va sostituito ogni<br />
4.000 ore. Appena sotto, le ore mancanti.<br />
RESET FACILE Nel caso di sostituzioni<br />
fuori manutenzione ordinaria è possibile<br />
resettare i valori. Tutto è memorizzato.<br />
TRASMISSIONE A PIACERE Si possono<br />
impostare la marcia minima di lavoro<br />
e la marcia massima di funzionamento.<br />
REATTIVITÀ BRACCIO-BENNA<br />
L’operatore può scegliere tra modalità<br />
base, moderata o aggressiva.<br />
INVERSIONE VENTOLA È di serie,<br />
può essere disattivata e regolata per<br />
cadenza e durata di funzionamento.<br />
LA CARTA A MONITOR Il manuale<br />
operatore completo di schemi tecnici<br />
(772 pagine) si sfoglia anche a video.<br />
TELECAMERA POSTERIORE È sempre<br />
attiva, ma l’operatore può impostare<br />
l’attivazione immagine a monitor.<br />
ALTA RISOLUZIONE L’immagine<br />
a monitor è di qualità. Le linee guida<br />
aiutano a valutare la distanza.<br />
[42] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [43]
CASE 921G Evolution<br />
BRACCIO STANDARD O XR La cinematica Z-BAR<br />
standard della 921G Evolution non cambia<br />
rispetto ai model year 2017 ed è sviluppata<br />
per applicazioni gravose con Z più compatta<br />
(visibilità sull’attrezzo) e angolo di chiusura<br />
benna perfezionato per trattenere il materiale<br />
in benna. Sempre disponibile la versione<br />
XR Long Reach con altezza al perno benna<br />
incrementata di 440 mm, fino a 4.560 mm.<br />
Ricetta di produttività<br />
NUOVA ZAVORRA Le CASE 921G<br />
Evolution <strong>2022</strong> hanno una nuova<br />
zavorra posteriore dal profilo<br />
interiore assottigliato per<br />
ottimizzare l’angolo<br />
d’uscita e la velocità nel<br />
cumulare materiale.<br />
Il nuovo elemento integra<br />
e protegge a dovere sia i due<br />
occhioni parte del telaio,<br />
sia i fanali posteriori a led.<br />
MASSIMA STERZATA Le Serie G<br />
Evolution si riconoscono dall’esterno anche<br />
per i nuovi tamponi tra telaio anteriore<br />
e posteriore che ammortizzano fisicamente il fine<br />
corsa dello sterzo. Più confort e feeling di sterzo.<br />
FUNZIONE EH PARALLEL<br />
Tra le novità anche<br />
un pulsante che attiva<br />
il parallelismo per<br />
lavorare con forche.<br />
CARICHI PRECISI E VELOCI<br />
Sviluppato internamente,<br />
il sistema CASE Payload<br />
assicura una precisione pari<br />
o superiore alle migliori<br />
concorrenti. L’elettronica<br />
permette di leggere<br />
e registrare tutti i carichi<br />
in benna e impostare il lavoro<br />
selezionando nome<br />
del cliente, targa o codice<br />
del camion, tipo di materiale<br />
caricato e molto altro. Da una<br />
parte l’operatore dedica più<br />
tempo al cliente nuovo, ma<br />
dall’altra ne guadagna<br />
moltissimo con tutti quelli<br />
che fanno più di due carico<br />
e ancora di più con quelli<br />
abituali. I settaggi a monitor<br />
sono semplici e intuitivi.<br />
TARATURA GESTIBILE Anche in caso<br />
di cambio benna l’operatore può<br />
velocemente ritarare il sistema Payload.<br />
WALKAROUND di ostruzioni<br />
Pesa integrata<br />
Le nuove Serie G Evolution sono disponibili<br />
anche con sistema Payload connesso<br />
in rete tramite portale SiteWatch. Si carica<br />
veloce, senza sovraccaricare e tutto<br />
è documentato e trasmesso in tempo reale<br />
TUTTO<br />
IN UNA<br />
SCHERMATA<br />
A sinistra<br />
la home del<br />
sistema<br />
Payload.<br />
Si visualizza<br />
il peso da<br />
caricare, quello<br />
già caricato<br />
e quello del<br />
materiale<br />
in benna.<br />
CHIARO E SEMPLICE Ogni passaggio<br />
per la taratura è indicato a monitor.<br />
Sistema realizzato molto bene.<br />
Angolo di braccio e benna memorizzabili in pochi secondi dalla cabina<br />
CARICHI DELLO STESSO CLIENTE<br />
Sopra, riportiamo una schermata cliente<br />
che riassume i carichi in cronologico.<br />
DETTAGLI LAVORO Dalla schermata<br />
“dettagli lavoro” del Payload si accede<br />
a tutti i sotto menu utili in un istante.<br />
SEMPRE CONNESSO 4G Il sistema<br />
permette di trasmettere in tempo reale<br />
tutti i dati al reparto amministrazione.<br />
INCLINOMETRI E SENSORI DEL SISTEMA PAYLOAD<br />
TUTTO BEN PROTETTO<br />
La parte hardware<br />
del Payload non teme<br />
nulla. Nella sequenza,<br />
da sinistra a destra,<br />
i componenti che<br />
dalla testa del braccio<br />
alla punta, permettono<br />
il funzionamento<br />
di pesa e richiamo<br />
parallelismo EH.<br />
[44] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [45]
CASE 921G Evolution<br />
La CASE 921G Evolution in numeri<br />
Capacità benna<br />
Carico ribalt. max art.<br />
Peso<br />
Potenza<br />
Motore FPT Industrial<br />
Cilindrata<br />
Cilindri<br />
Alesaggio x corsa<br />
Regime di taratura<br />
Velocità del pistone<br />
Valvole per cilindro<br />
Distribuzione<br />
Iniezione<br />
Fasi d'iniezione<br />
Egr<br />
Trattamento allo scarico<br />
Alimentazione aria<br />
Pompe<br />
Portata massima<br />
Regolazione pompa<br />
Distributore a cassetti<br />
Pressione<br />
Trasmissione<br />
Marce<br />
Velocità massima<br />
Differenziali<br />
Freni<br />
Pneumatici<br />
Passo<br />
Carreggiata<br />
Articolazione<br />
Raggio sterzo alla benna<br />
Cinematismo benna<br />
Max alt. perno benna (XR)<br />
Forza di strappo<br />
Larghezza benna<br />
Lunghezza max<br />
Altezza trasporto<br />
Batteria<br />
Alternatore<br />
Serbatoio gasolio (urea)<br />
Serbatoio idraulico<br />
4<br />
15.020<br />
20,55<br />
190<br />
N67<br />
6,73<br />
6<br />
104 x 132<br />
1600<br />
7,92<br />
2<br />
conv<br />
CR<br />
multi<br />
no<br />
DOC+SCRoF<br />
turbo<br />
var<br />
240<br />
LS neg<br />
c c press<br />
comp 25<br />
Powershift 4+3<br />
(5 + 3) 40<br />
front 100%<br />
4 oil disc<br />
23.5x25<br />
3,34<br />
2,23<br />
40<br />
6,7<br />
Z<br />
4,12<br />
18886<br />
2,98<br />
8,07/8,56 3,45<br />
2 x n d<br />
65<br />
288 (41,3)<br />
180/91<br />
www.casece.com<br />
m 3<br />
kg<br />
kg<br />
kW<br />
litri<br />
mm<br />
giri/min<br />
m/s<br />
l/min<br />
MPa<br />
km/h<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
daN<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
Ah<br />
A<br />
litri<br />
litri<br />
Fatti, non parole<br />
È SEMPRE CONNESSA CASE offre<br />
ai propri clienti la possibilità di accedere<br />
ad un’offerta completa di servizi<br />
telematici, qui esaltati dal nuovo<br />
Processing & Connetivity Module della<br />
CASE 921G Evolution. Tramite computer<br />
o dispositivo mobile si consultano<br />
i valori di pesa integrata, consumo<br />
carburante, diagnostica, pressione delle<br />
gomme, stato della manutenzione<br />
e si ottimizzano i costi operativi.<br />
UN MADE IN ITALY DA RIFERIMENTO<br />
Dal punto di vista logistico<br />
e ambientale è importante<br />
sottolineare come lo stabilimento sia<br />
collegato alla linea ferroviaria<br />
nazionale per limitare il trasporto<br />
su gomma alle sole macchine fuori<br />
sagoma. Oltre a favorire una<br />
pianificazione logistica, la scelta<br />
intermodale sottolinea la politica<br />
di contenimento d’impatto ambientale<br />
di CNH Industrial in Italia come nel mondo.<br />
Si ringraziano per la collaborazione<br />
la concessionaria CMO - Centro Macchine Operatrici<br />
di Treviolo (BG) e Case Construction Equipment.<br />
Niederstätter Academy – corsi per operatori<br />
di macchine edili e sulla sicurezza!<br />
La Niederstätter Academy, il centro di formazione Niederstätter ricco di tanti anni di<br />
esperienza, offre un programma completo di corsi per operatori di macchine da lavoro e<br />
sulla sicurezza. I corsi di formazione sono rivolti alle imprese edili e artigiane, all’industria<br />
e agli enti pubblici. Innumerevoli aziende di tutto il nord Italia si sono convinte della<br />
qualità e mandano periodicamente i loro dipendenti e collaboratori a frequentare i corsi<br />
di formazione e aggiornamento organizzati dalla Niederstätter Academy che, dal 2014,<br />
è un’istituzione accreditata. L’azienda Niederstätter, da sempre attenta alle innovazioni<br />
e alle novità nel campo dell’edilizia, vanta una gamma di strumentazioni uniche in Italia,<br />
attivamente impiegate all’interno della Niederstätter Academy di Vadena (Bolzano).<br />
Oltre a diversi corsi di formazione, attualmente sono infatti a disposizione un simulatore<br />
per la guida e l’uso virtuale di macchine edili e uno speciale esoscheletro, strumenti che<br />
promettono di rivoluzionare il cantiere del futuro.<br />
Vi aspettiamo in una delle tre sedi della Niedersätter Academy:<br />
Bolzano (Safety Park), Bergamo (Castelli Calepio) e Treviso (Povegliano).<br />
Per Info: Niederstätter SpA<br />
T +39 0471 061128<br />
E academy@niederstaetter.it<br />
W n-academy.it
Macchina del tempo<br />
Con noi da sempre<br />
Il marchio CASE è sulle pagine della nostra<br />
rivista dagli anni Sessanta. La macchina<br />
protagonista del WalkAround<br />
di questo mese l’abbiamo vista crescere...<br />
MAGGIO<br />
1996<br />
La pala<br />
gommata CASE<br />
921 è già stata<br />
protagonista<br />
della nostra<br />
copertina!<br />
Sono però<br />
passati 26 anni<br />
ed era<br />
un modello<br />
Serie B.<br />
In alto una W5<br />
senza cabina,<br />
sotto una W26.<br />
HI-TRACTION<br />
PER CONDIZIONI<br />
REME<br />
CASE CE ha<br />
introdotto la prima<br />
pala gommata nel<br />
1958. Si chiamava W9 e<br />
si distingueva per la<br />
trazione integrale.<br />
I modelli W10 e W12 a<br />
trazione integrale e la<br />
pala caricatrice W5 a<br />
trazione anteriore (foto<br />
in alto) seguirono a<br />
breve distanza. Da allora<br />
sono passati oltre 60<br />
anni. Negli anni '60 e '70<br />
la serie W crebbe fino<br />
all’introduzione della<br />
gigantesca W26 da 15<br />
tonnellate (foto in alto).<br />
Si trattava della prima<br />
pala gommata articolata<br />
di CASE e la più grande<br />
dell'epoca. Tutte Serie W<br />
avevano le cabine<br />
montate sul telaio<br />
anteriore. Con<br />
l'introduzione del<br />
modello 621 nel 1987,<br />
l'intera linea di pale<br />
CASE venne inserita<br />
nella Serie 21, con un<br />
design più robusto e<br />
cabine moderne<br />
montate<br />
posteriormente. I<br />
modelli della Serie 21<br />
sono stati sviluppati<br />
nell'ambito di un nuovo<br />
processo ottimizzato,<br />
interfunzionale e<br />
simultaneo, che divenne<br />
il punto di riferimento<br />
per il resto dell'impresa<br />
nel corso del XXI secolo.<br />
In seguito a ulteriori<br />
innovazioni in termini di<br />
produttività, facilità di<br />
manutenzione e comfort<br />
per l'operatore, le pale<br />
della Serie F divennero le<br />
prime macchine<br />
movimento terra pesanti<br />
a impiegare una<br />
soluzione Tier 4 Interim<br />
senza filtro<br />
antiparticolato, con<br />
tecnologia di riduzione<br />
ANNI ‘70 Sopra una<br />
CASE 740 costruita<br />
già in Europa.<br />
A destra un’altra<br />
pubblicità uscita<br />
su <strong>Costruzioni</strong>.<br />
Il distributore CASE<br />
per l’Italia era<br />
la Agriservice di Milano.<br />
catalitica selettiva (SCR)<br />
delle emissioni. Oggi è in<br />
commercio la Serie G<br />
Evolution di cui potete<br />
leggere nelle pagine<br />
precedent esul sito web<br />
del costruttore.<br />
www.casece.com<br />
CON IVECO E HI-TRACTION IL TUO LAVORO NON SI FERMA MAI<br />
Per le mission più sfidanti, su ogni tipo di terreno, la trazione idrostatica aggiuntiva HI-TRACTION garantisce, all’occorrenza,<br />
una migliore manovrabilità del veicolo e la sicurezza del conducente. Il dispositivo è disponibile sulla gamma IVECO X-WAY e sulla<br />
gamma IVECO T-WAY, veicoli pensati per operare in condizioni di off-road leggero e in quelle più estreme. Entrambe coniugano<br />
le migliori tecnologie IVECO in termini di efficienza dei consumi e sicurezza, con la leggendaria robustezza off-road dei veicoli<br />
più resistenti, per offrire un’elevata produttività, con un eccezionale costo totale d’esercizio.<br />
[48] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
IVECO. L’ITALIA CHE VINCE.
Macchine&Componenti<br />
Elettriche<br />
SVEDESI<br />
alla spina<br />
Arrivano in Italia le prime macchine compatte<br />
100% elettriche della gamma Volvo CE.<br />
Sono il mini ERC25 Electric e la pala L25 Electric<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
2,5 T DI PESO OPERATIVO Il nuovo Volvo<br />
ECR25 100% elettrico offre le prestazioni del<br />
modello diesel, ma con emissioni locali nulle.<br />
GAMMA<br />
ELETTRICA<br />
L’offerta<br />
di Volvo 100%<br />
elettriche<br />
si amplierà.<br />
In Italia è atteso<br />
anche l’ECR18<br />
Electric.<br />
Allo scorso Bauma, nel 2019, l’allora neo Presidente di<br />
Volvo CE Melker Jernberg presentò alla stampa internazionale<br />
i prototipi delle prime macchine 100%<br />
elettriche sviluppate internamente: il mini escavatore ERC25<br />
Electric oggi prodotto a Belley in Francia e la pala gommata<br />
articolata compatta L25 Electric oggi prodotta a Konz, in<br />
Germania. Da allora queste due macchine a emissioni zero,<br />
derivate dai rispettivi modelli con motore termico, sono state<br />
testate sul campo da clienti selezionati e in ogni applicazione<br />
e condizione climatica. Sono quindi state ottimizzate<br />
per essere poi prodotte in serie, commercializzate. E se a<br />
fine 2021 le Volvo 100% elettriche vendute e consegnate a<br />
clienti finali nel mondo erano oltre 400, oggi arrivano in Italia<br />
i primi esemplari. In parte sono macchine acquistate da clienti<br />
che le utilizzeranno in applicazioni speciali o contesti urbani<br />
e in parte sono esemplari che Volvo CE Italia offrirà a<br />
noleggio presso la sede di Carpiano (MI) per dare modo alla<br />
clientela di scoprire concretamente, in cantiere, le potenzialità<br />
che questa nuova tecnologia offre.<br />
Sostenibili ma per lavorare<br />
L’attenzione per l’ambiente dimostrata da Volvo CE è un<br />
dato di fatto. Basti dire, a titolo d’esempio, dal 2012 è tra I<br />
membri del World Wide Fund for Nature (WWF) Climate<br />
Savers program impegnandosi tra l’altro a contenere le<br />
emissioni di CO2 nel mondo e sviluppare tecnologie che<br />
lo permettono e contrastano il surriscaldamento climatico.<br />
Non pensiate però che l’ECR25 Electric e la L25 Electric<br />
siano delle semplici porta bandiera della transizione ecologica.<br />
Le nuove Volvo elettriche sono state sviluppate soprattutto<br />
per ridurre l’impatto dei cantieri in ambito urbano<br />
e migliorare le condizioni di lavoro in ambienti chiusi o a<br />
basso ricambio d’aria come le gallerie o le molteplici applicazioni<br />
industriali. Rispetto ai modelli con motore termico,<br />
che rimangono attualmente a catalogo (la pala ha<br />
prestazioni vicine a quelle della L30G), l’ECR25 Electric e la<br />
L25 Electric offrono prestazioni uguali se non superiori, costi<br />
di manutenzione più bassi e un’esperienza di lavoro migliore<br />
per gli operatori, più gratificante.<br />
Sotto ai cofani<br />
Per entrambe le Volvo elettriche sono state scelte batterie<br />
agli ioni di litio. Da 20 kWh per il mini e da 39 kWh per la<br />
pala gommata. In entrambi i casi l’impianto è un bassa tensione<br />
da 48V, di più semplice gestione rispetto ad un alta<br />
tensione (la maggior parte delle auto elettriche hanno impianti<br />
a 400V di tensione) e ben collaudato in macchine<br />
operatrici come i carrelli elevatori. In quanto ai motori elet-<br />
[50] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [51]
Macchine&Componenti<br />
Elettriche<br />
BENNA<br />
DA 0,9 M 3<br />
La L25 Electric<br />
ha un peso<br />
operativo<br />
di 5.080 kg<br />
e un carico<br />
di ribaltamento<br />
alla massima<br />
articolazione<br />
di 3.300 kg.<br />
trici il mini escavatore ne ha uno solo sincrono a magneti<br />
permanenti (tipicamente molto efficiente quando lavora a<br />
regimi di rotazione bassi) da 18 kW di potenza di picco e<br />
14,7 kW in continuo. La pala L25 Electric ha invece due motori:<br />
un primo sempre sincrono a magneti permanenti da<br />
32 kW di potenza di picco dedicato all’idraulica di lavoro<br />
e un secondo di tipo asincrono, da 36 kW di potenza, dedicato<br />
alla trasmissione.<br />
RICARICA STANDARD La presa di ricarica della L25<br />
Electric di tipo Mennekes tipo 2 è sul lato sinistro della<br />
macchina in vano aerato e chiuso a chiave, mentre la<br />
presa CCS Combo 2 per ricarica in DC è all’interno<br />
del vano posteriore che ospita le batterie.<br />
Autonomia e ricarica<br />
Per il mini ECR25 Electric Volvo CE dichiara 4 ore di lavoro<br />
continuo, che plausibilmente corrispondono in media a una<br />
giornata di lavoro in cantiere, a fronte di un tempo di ricarica<br />
con caricatore standard e rete “domestica” di 10,5 ore<br />
(220V-240V e 16A), mentre per la pala gommata l’autonomia<br />
arriva a 8 ore (il pacco batterie raddoppia) e a pari rete<br />
il tempo di ricarica dichiarato è di 12 ore. Queste prestazioni<br />
sono calcolate sfruttando il convertitore AC/DC a bordo<br />
macchina. Per entrambi i modelli è possibile scegliere anche<br />
la ricarica off board in cui la conversione DC è fatta dalla<br />
colonnina, tipicamente si parla di fast charger. In questo<br />
caso, ad esempio, Volvo CE dichiara la ricarica completa<br />
della L25 Electric con rete 400 V AC 32A in sole 2 ore!<br />
La visione globale<br />
A chiusura di questa presentazione sintetica, in attesa di<br />
vedere al lavoro uno dei primi esemplari in Italia, riportiamo<br />
le parole di Melker Jernberg, Presidente di Volvo CE:<br />
“Stiamo ottenendo risultati tangibili nel proprio impegno<br />
di ‘costruire il futuro’, assumendo la leadership nell’ambito<br />
della mobilità elettrica e proponendo soluzioni sostenibili<br />
a supporto del successo del cliente. La tecnologia<br />
che abbiamo sviluppato è ora piuttosto solida: di conseguenza,<br />
contestualmente ai cambiamenti nel comportamento<br />
dei clienti e a un contesto normativo rafforzato, questo<br />
è il momento giusto per rendere la mobilità elettrica il<br />
futuro delle nostre gamme compatte”.<br />
[52] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [53]
Macchine&Componenti<br />
Perforatrci elettriche<br />
ELETTRICA<br />
d’alte prestazioni<br />
La eBG è la prima perforatrice elettrica prodotta<br />
da Bauer. Appartiene al segmento di fascia media<br />
della gamma ed è adatta a molte applicazioni<br />
Testi di Damiano Diotti<br />
La eBG è la prima perforatrice elettrica prodotta da Bauer.<br />
La macchina è decisamente silenziosa, e dunque perfetta<br />
per l'uso nelle città. “Lavoriamo da tempo con l'elettrificazione",<br />
spiega Christian Heinecker, capo della divisione<br />
Drilling Equipment presso Bauer Maschinen. "In passato,<br />
tuttavia, questo approccio è stato adattato alle richieste o a<br />
specifici progetti dei nostri clienti”.<br />
Gli esordi<br />
In precedenza, l'elettrificazione delle apparecchiature Bauer<br />
veniva applicata solo in casi specifici come il Dive Drill, cioè<br />
una piattaforma di perforazione azionata da navi per perforazioni<br />
subacquee in cui erano installate centraline idrauliche<br />
azionate elettricamente, o nell'area della tecnologia<br />
di perforazione profonda.<br />
Bisogna risalire al Bauma 2019 di Monaco di Baviera per<br />
la presentazione della prima gru duty-cycle con motore<br />
elettrico: la Bauer MC 96, con fresa per scavi, adatta sia<br />
per l'edilizia urbana sia per la costruzione di pozzi di metropolitana.<br />
Per cantieri di grandi dimensioni e durata<br />
Il nuovo eBG 33 rientra nel segmento di fascia media della<br />
serie di perforatrici con una potenza di azionamento di<br />
oltre 400 kW, e quindi nell'intervallo da 280 a 390 kNm coppia.<br />
Di conseguenza, copre una gamma molto ampia di<br />
applicazioni. Oltre alla classica perforazione Kelly, la eBG<br />
33 può essere utilizzata per metodi ad alte prestazioni: dalla<br />
miscelazione del suolo con fresa (CSM) alla perforazione<br />
con sistema a doppia testa. È anche possibile collegare<br />
una fresa per scavi Bauer.<br />
In preparazione allo sviluppo dell'impianto di perforazione<br />
elettrico, l'analisi di Bauer ha rivelato che il consumo medio<br />
di diesel è significativamente più alto per la BG 28 e per<br />
le apparecchiature più grandi rispetto alle più piccole. E ciò<br />
è dovuto al fatto che la BG 28 viene impiegata, circa un terzo<br />
delle volte, anche per metodi ad alte prestazioni, oltre<br />
che per frequenti perforazioni Kelly. “Ed è proprio su questo<br />
punto che ci siamo concentrati", afferma Christian<br />
Heinecker. “In effetti, la nostra analisi ha anche dimostrato<br />
che, in particolare in questo intervallo, i costi operativi<br />
La eBG<br />
in azione<br />
[54] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [55]
Macchine&Componenti<br />
Perforatrici elettriche<br />
La eBG 33 ha le stesse capacità<br />
prestazionali di una Bauer BG<br />
convenzionale con motore<br />
diesel.<br />
Mini escavatori<br />
Livrea rossa per Yanmar CE<br />
Non un colore<br />
a caso, ma lo stesso<br />
dei super tecnologici<br />
trattori agricoli della<br />
Casa. Il primo<br />
modello a portare<br />
la “maglia rossa”<br />
è l’apprezzatissimo<br />
girosagoma ViO17<br />
Guarda<br />
il nuovo<br />
Yanmar<br />
Vio17<br />
in video<br />
potrebbero essere enormemente ridotti per il funzionamento<br />
a lungo termine di un eBG rispetto a una perforatrice<br />
diesel". Per fornire la stessa capacità di una Bauer BG<br />
convenzionale con motore diesel, l'eBG 33 è stata sviluppata<br />
utilizzando una soluzione di alimentazione diretta. Il<br />
motivo: i sistemi di batterie attualmente disponibili non sarebbero<br />
in grado di gestire la capacità in questa classe di<br />
dimensioni. Di conseguenza, i lavori preparatori in loco devono<br />
essere pianificati su un certo numero di mesi per garantire<br />
che sia fornita anche l'alimentazione elettrica. L'uso<br />
dell'eBG è quindi vantaggioso principalmente nei cantieri<br />
di grandi dimensioni e di lunga durata, poiché i vantaggi<br />
complessivi, come i costi operativi notevolmente ridotti,<br />
possono essere sfruttati appieno per un periodo di tempo<br />
più lungo.<br />
Più punti forti<br />
Dall'esterno, la eBG non sembra diversa dai suoi “parenti"<br />
tranne che per il colore. All'interno è una storia diversa: al<br />
posto del motore diesel è stato installato un motore elettrico<br />
e la distribuzione dell'energia si trova dove si troverebbe<br />
il serbatoio.<br />
Il motore richiede ben 690 volt, mentre sono necessari 400<br />
volt per l'aria condizionata e il riscaldamento. Inoltre, una<br />
presa da 230 V offre la possibilità di collegare in loco parti<br />
di fissaggio aggiuntive, come, ad esempio, strumenti a<br />
percussione. I comandi di bordo richiedono 24 volt come<br />
di consueto.<br />
Il sistema idraulico, gli elementi di controllo e la progettazione<br />
del software sono implementati in modo convenzionale<br />
e consolidato. L'operatore non ha bisogno di adattarsi<br />
perché il funzionamento dell'attrezzatura è lo stesso<br />
di tutte le altre Bauer BG. I vantaggi del pluripremiato sistema<br />
Energy Efficient Power (EEP) di Bauer sono completamente<br />
disponibili anche per la eBG elettrificata. Il sistema<br />
EEP fissa ormai da anni nuovi standard, soprattutto<br />
in termini di emissioni e consumo di gasolio.<br />
Un altro punto forte è il metodo di funzionamento dell'argano<br />
principale: il concetto di argano EEP consente di recuperare<br />
energia durante l'arretramento nel foro di trivellazione.<br />
“Lo sviluppo della eBG 33 è stato possibile grazie alla stretta<br />
collaborazione con i nostri clienti e soprattutto grazie all'enorme<br />
dedizione del nostro team di progetto: non possiamo<br />
ringraziarli abbastanza", sottolinea Christian<br />
Heinecker.<br />
Sono in consegna i<br />
primi Yanmar<br />
ViO17 con<br />
motorizzazione Stage V,<br />
ossia animato<br />
dall’efficiente tre cilindri<br />
di casa 3TNV70-XBV da<br />
10 kW di potenza netta<br />
massima. Grande<br />
sorpresa, per i clienti<br />
che lo hanno ordinato<br />
nel 2021, la nuova livrea<br />
rossa che sarà<br />
progressivamente<br />
estesa a tutte le<br />
macchine movimento<br />
terra della Yanmar.<br />
Tra i modelli più<br />
apprezzati della sua<br />
classe in Italia, il nuovo<br />
ViO17 è venduto in<br />
allestimento<br />
standard con un<br />
braccio di scavo più<br />
lungo che estende<br />
il suo raggio operativo<br />
e conferma un peso<br />
di trasporto dichiarato<br />
di soli 1.695 kg. Al fine<br />
di garantire una<br />
maggiore flessibilità di<br />
lavoro, gli operatori<br />
possono anche<br />
scegliere un<br />
contrappeso aggiuntivo<br />
di 83 kg, che insieme al<br />
carro con larghezza<br />
variabile (955 mm-<br />
1.280 mm) assicurano<br />
una stabilità<br />
eccezionale anche<br />
in estreme condizioni<br />
operative. Con una<br />
forza di penetrazione<br />
di 9,6 kN (avambraccio<br />
corto), una forza di<br />
scavo benna di 16,1 kN,<br />
una forza di trazione di<br />
16,9 kN in prima marcia<br />
e due velocità<br />
di traslazione (2,1 o 4,3<br />
km/h), il nuovo ViO17<br />
offre prestazioni ai<br />
vertici della categoria.<br />
La risposta pronta,<br />
progressiva e fluida nei<br />
movimenti<br />
contemporanei è figlia<br />
dell’esclusivo sistema<br />
idraulico ViPPS<br />
caratterizzato da una<br />
doppia pompa a pistoni<br />
a cilindrata variabile,<br />
una pompa ad<br />
ingranaggi ed una<br />
per i pilotaggi. Il flusso<br />
idraulico massimo<br />
erogato dal girosagoma<br />
giapponese è di 48,4<br />
l/min con una pressione<br />
massima d’esercizio di<br />
21 MPa. Le linee<br />
idrauliche<br />
supplementari (terza<br />
standard e quarta<br />
opzionale) sono dotate<br />
di comandi<br />
proporzionali e possono<br />
utilizzare potenziometri<br />
che ne definiscono la<br />
portata massima.<br />
www.yanmar.com<br />
[56] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [57]
Macchine&Componenti<br />
Service<br />
NUOVA ERA<br />
d’assistenza<br />
Liebherr ha ulteriormente sviluppato<br />
il proprio portafoglio di servizi remoti per fornire<br />
un supporto ancora migliore ai propri clienti<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
Liebherr migliora la propria app XpertAssist di servizio<br />
remoto e porta l’offerta di supporto ai clienti a un<br />
livello di raffinatezza superiore. XpertAssist non è<br />
solo una connessione audio-video, ma combina il servizio<br />
remoto e l'esperienza tecnica tradizionale con una serie di<br />
strumenti tecnici per fornire supporto avanzato ai clienti.<br />
Il nuovo servizio è disponibile per gru cingolate, attrezzature<br />
per fondazioni profonde e gru marittime.<br />
Basato su abbonamento annuale, XpertAssist combina<br />
diversi strumenti di servizio per fornire maggiori vantaggi<br />
come la riduzione dei tempi medi di riparazione e,<br />
di conseguenza, dei costi. Il supporto in tempo reale, rapido<br />
ed efficace è fornito da esperti Liebherr in tutto il<br />
mondo con supporto di backup di secondo livello con<br />
OEM. Maggiore disponibilità, maggiore durata e costi di<br />
assistenza ridotti sono i vantaggi per ciascuna macchina<br />
registrata con XpertAssist.<br />
Tempi e costi ridotti in modo sensibile<br />
Dopo il successo e l'elevata richiesta dello strumento<br />
Remote Service, introdotto lo scorso anno, Liebherr, con<br />
XpertAssist, combina ora la consulenza, in tempo reale,<br />
di tecnici esperti con un'ampia gamma di strumenti tecnici<br />
attraverso una connessione audiovisiva. L'analisi immediata<br />
e qualificata dei guasti e la risoluzione dei problemi<br />
online, supportate da istruzioni dettagliate,<br />
consentono di massimizzare l'assistenza e ridurre al minimo<br />
le presenze in cantiere.<br />
Quando è necessario intervenire direttamente in cantiere,<br />
il servizio è ottimizzato tramite chiamate audio-video,<br />
per predefinire i requisiti e aumentare così il tasso di precisione<br />
di primo intervento. Un debriefing tramite teleconferenza<br />
audio-video per spiegare il lavoro svolto o per<br />
affrontare possibili risultati è parte integrante di questo<br />
nuovo prodotto. Il tempo medio per la riparazione viene<br />
ridotto fino al 50 % e i costi di assistenza sul campo<br />
fino al 20 % all'anno.<br />
Il livello di servizio successivo<br />
XpertAssist si estende ai consigli di manutenzione predittiva<br />
e ai report su singole macchine o intere flotte: ad esempio,<br />
report sulla sicurezza o sull'utilizzo di macchine e motori.<br />
La revisione interattiva delle prestazioni e i consigli sulla<br />
manutenzione preventiva garantiscono un'elevata disponibilità<br />
della macchina e la possibilità di formulare una precisa<br />
pianificazione del budget.<br />
I tecnici dell'assistenza trascorrono normalmente fino al<br />
45% del proprio tempo nei viaggi di andata e ritorno per<br />
raggiungere i luoghi in cui si trovano le macchine stesse.<br />
Una condizione, quest’ultima, che implica spese di<br />
tempo e denaro. Grazie a XpertAssist, molti viaggi diventano<br />
evitabili.<br />
I tecnici hanno così più tempo per occuparsi delle esigenze<br />
dei clienti. Meno viaggi, meno emissioni di CO2:<br />
anche l'ambiente trae sensibile vantaggio dalla riduzione<br />
dell'impronta di carbonio.<br />
La recente esperienza in Medio Oriente sottolinea l'importanza<br />
di una tecnologia rapida ed efficiente quando<br />
i progetti sono a migliaia di chilometri di distanza dalla<br />
base.<br />
"Per la nostra azienda, che ha tutte le operazioni e i progetti<br />
al di fuori del nostro paese d'origine, la Turchia, tale<br />
servizio remoto è perfetto", spiega Levent Ekmekcioglu,<br />
Company Manager di Rem Engineering Construction<br />
and trade co. E aggiunge: “L'assistenza è stata fornita da<br />
Liebherr da remoto in Giordania senza costi di viaggio o<br />
alloggio e senza ritardi. Il problema è stato risolto immediatamente<br />
con nostra massima soddisfazione e siamo<br />
molto grati per questa assistenza estesa”.<br />
Basso investimento, alto rendimento<br />
Tutto ciò che serve per XpertAssist è un abbonamento<br />
annuale, disponibile per ogni singola macchina o per<br />
intere flotte. Come opzione, Liebherr offre un tablet preinstallato<br />
(LiTAB) di alta qualità e pronto all'uso, che consente<br />
di avere la documentazione digitale della macchina,<br />
il facile download dei dati di processo, il monitoraggio<br />
remoto del funzionamento (solo per citare alcuni dei numerosi<br />
vantaggi).<br />
[58] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [59]
Macchine&Componenti<br />
Escavatori cingolati<br />
TRIPLICE A CILINDRO INFERIORE I tre nuovi<br />
Hyundai sono disponibili anche con braccio<br />
posizionatore “alla tedesca”che ha il suo peso,<br />
ma assicura forze vicine alla soluzione monobraccio.<br />
Per Hyundai Construction Equipment l’evoluzione in<br />
“Serie A” degli escavatori HX, in Europa, equivale a dire<br />
Stage V. Distinguere le macchine coreane del nuovo<br />
corso è molto semplice, anche da lontano, perché i codici<br />
della nuova livrea vogliono gli elementi braccio color grigio<br />
scuro (che in Hyundai chiamano deep blue). La transizione<br />
della gamma a Stage V è iniziata nel 2020 dai modelli della<br />
fascia 20 t e va completandosi quest’anno.<br />
Oggi vi presentiamo tre nuove macchine, tutte disponibili a<br />
richiesta anche con braccio triplice e lama dozer. L’HX130A<br />
LCR e HX145A LCR sono escavatori cingolati con torretta<br />
compact radius e pesi operativi che in configurazione Italia<br />
variano da 13,2 a 14,1 t per il primo e da 14 a 15,2 t per il secondo<br />
in base all’allestimento braccio scelto combinando<br />
tre diversi avambracci sia al braccio monolitico sia a quello<br />
posizionatore. Ai due modelli compatti si affianca poi<br />
l’HX140A L caratterizzato da torretta tradizionale (sbalzo posteriore<br />
di 820 mm superiore ai modelli CR) con peso operativa<br />
variabile da 14,2 a poco più di 15 t.<br />
Evoluzione di sostanza<br />
In tutti e tre i casi sono modelli già presentati dal 2019, che<br />
evolvono a Stage V e noi, sbagliando, avevamo immaginato<br />
un semplice aggiornamento delle motorizzazioni precedenti<br />
per contenere ulteriormente le emissioni. Tutto falso.<br />
In Hyundai hanno scelto per il cambio radicale e hanno<br />
trapiantato motori Cummins anche nei modelli più compatti!<br />
Sotto al cofano gira ora il quattro cilindri common rail<br />
F3.8. Per l’HX130A LCR il 3,8 litri è in versione aspirata tarata<br />
a 55 kW di potenza massima a 2.200 giri/min e 400<br />
Nm di coppia massima già a 1.300 giri/min (DOC+DPF),<br />
mentre gli altri due modelli mettono il turbo e passano a<br />
ben 100 kW di potenza sempre a 2.200 giri/min e ben 550<br />
Nm di coppia erogata a 1.500 giri/min (DPF+SCR).<br />
In numeri significa che l’HX130A LCR è più potente del 5%<br />
e più efficiente del 19% rispetto al modello precedente. Per<br />
l’HX145A LCR la potenza sale 15% e l’efficienza del 6%,<br />
mentre per il tradizionale HX140A L a fronte di un 5% di potenza<br />
motore in più l’efficienza migliora complessivamente<br />
dell’11%. Come avrete capito, per questi tre modelli non è<br />
cambiata solo la livrea. Va anche detto che il nuovo motore<br />
è compatibile con olio long life che permette il cambio<br />
olio a ben 1.000 ore operative e l’idraulica è compatibile<br />
anche con olio biodegradabile.<br />
Dal punto di vista dell’impianto idraulico è l’elettronica del<br />
sistema EPIC a farla da padrona ottimizzando in tempo<br />
PROMOSSI<br />
in Serie A<br />
Un trapianto di cuore eleva le prestazioni dei tre<br />
cingolati Hyundai da 13-15 t. L’efficienza cresce,<br />
i costi di manutenzione calano. Triplice disponibile<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
[60] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [61]
Macchine&Componenti<br />
Escavatori cingolati<br />
AAVM DISPONIBILE<br />
I tre modelli si possono<br />
allestire con sistema<br />
di videocontrollo<br />
perimetrale<br />
(4 telecamere birdview)<br />
e sistema IMOD di<br />
rilevamento degli<br />
oggetti in movimento<br />
intelligente che allerta<br />
l’operatore.<br />
LA NOSTRA SCELTA Dopo aver analizzato i tre<br />
modelli, noi sceglieremmo un HX145A LCR con lama,<br />
braccio triplice e sistema AAVM.<br />
Per un parco noleggio potete puntare su un più<br />
semplice HX130A LCR con mono e lama dozer.<br />
reale il flusso e la portata delle singole pompe in modo<br />
indipendente per rispondere al carico idraulico richiesto.<br />
Una nuova modalità di sollevamento migliora la messa a<br />
punto e la capacità di sollevamento, tramite riduzione del<br />
regime motore, attivazione dell'incremento di potenza e<br />
controllo del flusso delle pompe migliorato. Tra le novità<br />
anche un sistema di controllo della velocità di rotazione<br />
opzionale che permette di attenuare il movimento del braccio<br />
ai finecorsa durante la rotazione della torretta. Inoltre,<br />
attivando la funzione di priorità del braccio, l’operatore può<br />
impostare la velocità di sollevamento del braccio in relazione<br />
alla velocità di rotazione. È poi possibile mettere a<br />
punto la velocità dell'avambraccio attivando e disattivando<br />
la funzione rigenerativa del cilindro dedicato.<br />
Cabina 13% più grande e monitor top<br />
Le cabine delle tre macchine sono caratterizzate da una<br />
abitabilità superiore del 13% rispetto ai modelli precedenti<br />
e hanno corrimano di disegno migliorato per incrementare<br />
la sicurezza in salita e discesa dall’escavatore. A proposito<br />
di sicurezza, le strutture cabina della Serie HX A sono<br />
ottimizzate per assicurare livelli di sicurezza elevati anche<br />
in caso di ribaltamento (ovviamente ROPS) e opzionalmente<br />
possono montare dispositivi FOG.<br />
Una volta a bordo si trova uno dei migliori monitor della categoria,<br />
ovvero un lcd a colori da 8 pollici touch screen di<br />
tipo capacitivo che offre all’operatore la possibilità di gestire<br />
le impostazioni di lavoro, ma anche di fruire di contenuti<br />
multimediali, comandare l’acceleratore e impostare<br />
il climatizzatore. Il sistema può essere controllato anche<br />
con selettore rotativo di tipo automotive.<br />
Schema tradizionale<br />
L'HX140A L è l’escavatore Hyundai con torretta convenzionale<br />
più piccolo della gamma. Anche se noi<br />
preferiamo gli LCR, dobbiamo riconoscere che la<br />
possibilità di allestirlo con lama dozer non è da tutti<br />
e che tecnologicamente è all’altezza dei suoi fratelli.<br />
Hyundai lo presenta nel segmento delle 13-15<br />
t di peso operativo come la soluzione per sviluppare<br />
forza di scavo massima a vantaggio della produttività.<br />
Un’altra freccia all’arco dell’HX140A L è la<br />
facilità di manutenzione grazie all’accesso agevole<br />
da terra a tutti i filtri e punti di rifornimento e al<br />
maggiore spazio nel vano motore.<br />
[62] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [63]
Macchine&Componenti<br />
Elettriche<br />
È GREEN<br />
nell’anima<br />
Il primo skid elettrico al mondo non<br />
ha nemmeno l’olio idraulico. Bobcat<br />
lo ha sviluppato per gli USA assieme<br />
alla Green Machine Equipment<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
Chi è stato alla ConExpo di Las Vegas delle ultime edizioni<br />
o ha letto i nostri report speciali sulla manifestazione<br />
statunitense ricorderà di certo le trasformazioni<br />
100% elettriche di macchine movimento terra compatte<br />
realizzate dalla Green Machine Equipment per rispondere<br />
alla domanda di macchine zero emission da parte di concessionari<br />
e noleggiatori nordamericani.<br />
A inizio anno è stato presentato il primo skid cingolato full<br />
electric mai realizzato al mondo, il nuovo Bobcat T7X. La<br />
presentazione - ça va sans dire – è avvenuta sempre a<br />
Las Vegas durante il CES <strong>2022</strong> la più importante fiera<br />
mondiale sull'innovazione tecnologica. Il gruppo Doosan<br />
Bobcat ha infatti collaborato con gli specialisti americani<br />
della Green Machine per mettere a punto il rivoluzionario<br />
T7X che non richiede idrocarburi di nessun<br />
genere (motori di traslazione elettrici e cilindri elettrici).<br />
PROTAGONISTA AL CES <strong>2022</strong> DI LAS VEGAS<br />
La pala 100% elettrica Bobcat T7X è stata insignita<br />
di due Innovation Award al CES <strong>2022</strong>, nelle categorie<br />
Vehicle Intelligence & Transportation e Smart Cities.<br />
Ioni di litio e BMS adattivo<br />
La pala cingolata compatta Bobcat T7X è stata sviluppata<br />
per il mercato nordamericano, in particolare per rispondere<br />
alle esigenze del noleggiatore Sunbelt Rentals che ha<br />
garantito l’acquisto di diversi esemplari, ma la sua commercializzazione<br />
in area EMEA non è esclusa. Attualmente<br />
sono infatti in corso test interni e presso clienti selezionati<br />
per raccogliere i feedback e valutare il potenziale commerciale<br />
della Lince full electric nel Vecchio Continente.<br />
“La Bobcat T7X - citiamo la Casa costruttrice - è la prima<br />
pala compatta cingolata 100% elettrica al mondo. È alimentata<br />
completamente a batteria ed è stata progettata<br />
da zero per essere più produttiva grazie all’azionamento e<br />
alla propulsione elettrica, più silenziosa con una coppia ad<br />
alte prestazioni e più potente di qualsiasi altra pala cingolata<br />
diesel, il tutto eliminando qualsiasi emissione di carbonio.<br />
Sulla pala T7X, il tradizionale gruppo di lavoro idraulico<br />
è stato completamente sostituito da un sistema di<br />
trasmissione elettrica costituito da cilindri e motori di azionamento<br />
elettrici, il che significa praticamente assenza<br />
di fluidi. La nuova pala Bobcat T7X 100% elettrica usa meno<br />
di un litro di refrigerante rispetto ai circa 216 litri necessari<br />
per un modello diesel/idraulico equivalente”.<br />
Il cuore della nuova T7X è una potente batteria Green<br />
Machine Equipment agli ioni di litio da 62 kW. I test evidenziano<br />
come una carica può supportare le comuni attività<br />
di lavoro quotidiane e come l’elettronica adattiva consenta<br />
fino a 4 ore di funzionamento continuo o un'intera<br />
giornata di utilizzo intermittente. Il sofisticato sistema BMS<br />
(battery management system) è programmato per rilevare<br />
l'aumento del carico e interrompere l'alimentazione, quando<br />
non necessaria. Obiettivo: preservare il consumo energetico<br />
e prolungare il tempo di funzionamento della<br />
macchina. Ad oggi nessuna scheda tecnica è disponibile<br />
e non è chiaro se il T7X sarà mai in grado di alimentare<br />
attrezzature idrauliche come le frese.<br />
[64] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [65]
Macchine&Componenti<br />
Escavatori<br />
Nel 2021 Doosan<br />
ha rinnovato l’offerta<br />
di escavatori lanciando<br />
l’evoluzione Stage V<br />
di 17 modelli, tra<br />
cingolati e gommati,<br />
di peso inferiore alle 25 t<br />
SQUADRA<br />
al completo<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
Troppo a lungo e per troppo tempo i reparti di ricerca<br />
e sviluppo dei costruttori di macchine movimento terra<br />
sono stati impegnati ad adattare le tecnologie esistenti<br />
a ospitare motorizzazioni dalle emissioni contenute<br />
per rispondere alle normative per contenere le emissioni allo<br />
scarico. I risultati sono notevoli e fanno del settore movimento<br />
terra uno dei più virtuosi in tal senso, ma ora che in<br />
Europa abbiamo raggiunto il massimo livello di post trattamento<br />
delle emissioni con lo Stage V, torna lo spazio per<br />
creare nuovi modelli, implementare la gestione idraulica, aumentare<br />
la sicurezza attiva e passiva delle macchine, far fruttare<br />
il potenziale dato dalle macchine connesse con sistemi<br />
ora con trasmissione dei dati bidirezionale. Tutto questo si<br />
riflette perfettamente nella rinnovata gamma di escavatori<br />
Serie 7 sviluppati da Doosan perseguendo nuovi obiettivi in<br />
termini di sicurezza, comfort, efficienza e sostenibilità. Nel<br />
2020, partendo dal DX300LC-7 per arrivare al DX800LC-7 è<br />
stata rinnovata l’offerta dei maxi (che tra poco sarà impreziosita<br />
da un DX1000LC-7 lanciato sei mesi fa negli Stati<br />
Uniti), mentre nel 2021 è arrivato il momento dei modelli con<br />
peso operativo compreso tra le 14 e le 25 t.<br />
Due infornate di novità<br />
La prima infornata era composta dai tre modelli da circa<br />
21 t di peso operativo DX210-7, DX210LC-7 e DX210NLC-<br />
7 (carro stretto dedicato all’Italia), in classe 23 t lo strategico<br />
(a livello globale) DX225LC-7 con idraulica adattiva<br />
D-Ecopower, mentre da ben 25 t, il prestante DX245NHD-<br />
7, espressamente sviluppato per l’Italia con l’obiettivo di<br />
garantire le massime prestazioni in un formato largo massimo<br />
2.500 mm per essere facilmente trasportato anche<br />
sulle nostre strade. In parallelo sono stati presentati anche<br />
due escavatori gommati, molto importanti per il centro<br />
Europa, i DX140W-7 e DX160W-7. In tema gommati<br />
sono poi seguiti i DX170W-7, DX190W-7 e DX210W-7 e,<br />
prima assoluta per rispondere alla concorrenza fisicamente<br />
prodotta in Europa, il compatto DX165WR-7.<br />
A completare la squadra sono poi arrivati i cingolati da 14-<br />
16 t DX140LC-7, DX140LCR-7 e DX160HT-7 (con torretta<br />
DEDICATO A QUELLI CHE...<br />
...lavorano su Alpi o Appennini.<br />
Il DX245NHD è caratterizzato da<br />
elevate forze e prestazioni, carro HD<br />
ma stretto. Ha mercato solo in Italia.<br />
Doosan<br />
presenta<br />
il dx245nhd-7<br />
in video<br />
[66] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [67]
Macchine&Componenti<br />
Escavatori<br />
Guarda il video<br />
doosan dedicato<br />
ai nuovi dx-7<br />
Concentrato urbano<br />
Il DX140LCR-7 raggruppa tutte le caratteristiche<br />
e le qualità dei Doosan più grandi e si distingue per<br />
il rapporto tra ingombri operativi e prestazioni. Oltre<br />
alla torretta a sbalzo ridotto, questo modello è caratterizzato<br />
da un raggio di rotazione frontale molto<br />
contenuto sia con braccio mono, sia con braccio<br />
posizionatore. La grande novità introdotta dal<br />
DX140LCR-7, oltre a quelle comuni ai Doosan Serie<br />
7, è il motore Doosan D34. Si tratta di un 4 cilindri<br />
da 3,4 litri di cilindrata accreditato di 81 kW a<br />
2.000 giri/min e 460 Nm di coppia massima a<br />
1.400 giri/min. Lo Stage V è ottenuto senza Egr,<br />
con DPF e sistema SCR con iniezioni di urea.<br />
IL DOOSAN CHE VERRÀ Tra i modelli<br />
annunciati per il mercato globale,<br />
c’è anche il DX225-7X, espressione<br />
massima della tecnologia Doosan oggi disponibile visto<br />
il sistema idraulico D-Ecopower gestito elettronicamente<br />
per rispondere in modo adattivo alla richiesta di potenze<br />
e il sistema Machine Guidance Control 2D e 3D, pesa<br />
integrata, Lift Assist e muro virtuale (limite in rotazione).<br />
rialzata per applicazioni industriali) e i tre modelli di congiunzione<br />
con la gamma heavy DX235LC-7, DX235LCR-<br />
7 e DX255LC-7, tutti con carro più largo di 2.500 mm.<br />
Solitamente, a questo punto, le imprese italiane preferiscono<br />
un DX300L-7 con carro da 2.990 mm di larghezza<br />
che a pari costo di trasporto offre prestazioni ben superiori.<br />
In realtà, oggi il compact radius più grande della gamma<br />
DX235LCR-7 attira l’attenzione di chi cerca grandi prestazioni<br />
in spazi ristretti come, ad esempio, i lavori in galleria.<br />
Evoluzione comune<br />
I nuovi modelli DX-7 di medie dimensioni offrono prestazioni<br />
più elevate degli attuali Serie 5 anche grazie all’idraulica<br />
gestita elettronicamente al 100%: dai comandi elettroproporzionali<br />
fino al distributore, passando per<br />
l’inclinazione del piatto delle pompe. I Serie 7 combinano<br />
un maggiore comfort, una maggiore versatilità di utilizzo<br />
di accessori e una nuova tecnologia di assistenza all'operatore,<br />
con nuove funzionalità per aumentare l'efficienza<br />
dei consumi e ridurre i fermo macchina ottimizzando il ritorno<br />
sull'investimento. Gli intervalli di manutenzione dei<br />
filtro DPF, ad esempio, è stata notevolmente ridotta e ora<br />
la prima pulizia è consigliata a 8000 ore. Tra le caratteristiche<br />
comuni a tutti gli escavatori Serie 7 Doosan citiamo:<br />
il nuovo monitor Smart Touch da 8 pollici, l’avviamento a<br />
pulsante grazie alla Doosan Smart Key<br />
che permette anche l’apertura a distanza,<br />
il sedile a sospensione pneumatica<br />
completamente regolabile e riscaldato<br />
(disponibile a richiesta con<br />
ventilazione attiva), le 8 luci di lavoro a<br />
LED di serie (4 ulteriori led a richiesta),<br />
la possibilità di scegliere il sistema AVM<br />
Around View Monitor 360 gradi già dal<br />
più piccolo modello DX140-7. Altra novità,<br />
sono i comandi elettroproporzionali<br />
in cabina e la possibilità di impostare<br />
la modalità di lavoro Tiltrotator<br />
che ottimizza i flussi dei circuiti ausiliari<br />
tramite elettrovalvole. A braccetto delle<br />
attrezzature idrauliche più pesanti va<br />
la disponibilità di zavorre heavy. Alle zavorre<br />
maggiorate, strizzano l’occhio anche<br />
le bielle con occhione certificato<br />
per il sollevamento di serie.<br />
LA NOSTRA SCELTA Qui sopra, la parte “bassa” della gamma Serie 7 Doosan.<br />
I modelli cerchiati sono quelli che in versione Serie 5 sono piaciuti di più<br />
in Italia. Per noi la ciliegina sulla torta è il nuovo DX245NHD-7 largo 2.540 mm.<br />
Doosan pensa all’Italia<br />
Tra i nuovi modelli, al nostro occhio merita<br />
attezione il DX140LCR-7 che ora ha<br />
tutto dei modelli di classe superiore in<br />
termini di affidabilità e allestimento, ma<br />
i nuovi DX210NLC-7 e soprattutto<br />
DX245NHD-7. Il nuovo DX210NLC-7, che non esisteva in<br />
versione Serie 5, è il classico escavatore medio italiano da<br />
poco piùdi 20 t di peso operativo con torretta e carro standard<br />
che non eccedono i 2.500 mm. Adatto al noleggio<br />
avrà sempre un elevato valore di rivendibilità.<br />
Di tutta altra stoffa è invece il DX245NHD-7, il non plus ultra<br />
per i clienti che lavorano in aree montane in Italia, In sostanza<br />
si tratta di un DX235LC-7 ma con torretta rinforzata<br />
e sottocarro stretto di struttura heavy duty, arricchito<br />
con tutte le componenti mobili di un modello da 30 t di<br />
peso operativo e pattini da roccia a tripla costola larghi 550<br />
mm per contenere la larghezza massima a 2.540 mm.<br />
Per il DX245NHD-7 il braccio perfetto è il posizionatore con<br />
avambraccio da 2.400 mm (2.900 mm disponibile).<br />
[68] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [69]
Macchine&Componenti<br />
Escavatori<br />
Gamma su gomma<br />
Con sei escavatori gommati più due movimentatori MH e due midi<br />
escavatori gommati, Doosan ha una delle offerte più ricche su gomma<br />
Dopo aver lanciato i DX140W-7 e DX160W-7 a inizio<br />
<strong>2022</strong>, Doosan introduce i tradizionali DX170W-7,<br />
DX190W-7, DX210W-7 e, dulcis in fundo, il fuoriclasse<br />
DX165WR-7 caratterizzato dalla torretta a sbalzo posteriore<br />
ridotto.<br />
Gli escavatori gommati DX170W-7, DX190W-7 e DX210W-<br />
7 animati dal collaudato motore sei cilindri Doosan DL06V<br />
Stage V con DPF ed SCR attivi in serie (rispettive tarature di<br />
potenza a 111, 121 e 141 kW) portano al debutto di un nuovo<br />
impianto idraulico intelligente che offre un miglioramento<br />
delle prestazioni nell’utilizzo delle linee linee idrauliche ausiliarie<br />
per alimentare attrezzature e accessori multifunzionali.<br />
Il nuovo sistema assicura sempre la portata idraulica ottimale,<br />
anche movimenti combinati di bilanciere e accessorio,<br />
grazie a una nuova elettrovalvola prioritaria ed a una linea<br />
idraulica aggiuntiva.<br />
Il DX170W-7 e il DX190W-7 montano entrambi di serie un<br />
contrappeso standard da 3,2 t, ma il DX170W-7 può essere<br />
equipaggiato con un contrappeso opzionale da 3,7 t.<br />
La versione con braccio monoblocco del DX210W-7 monta<br />
un contrappeso standard da 4,0 t, quella con braccio articolato<br />
un contrappeso da 3,2 t. Sono inoltre disponibili contrappesi<br />
opzionali da 4,5 t per il modello con braccio monoblocco<br />
e da 4,0 t per quello con braccio articolato.<br />
Con i contrappesi opzionali più pesanti, i DX170W-7 e<br />
DX210W-7 risultano particolarmente adatti per il lavoro con<br />
gli accessori più pesanti, come i rotatori inclinabili. Per tutti<br />
e tre i modelli sono disponibili anche assali extra larghi (2.750<br />
mm) per incrementare la capacità di sollevamento a 360°.<br />
IL COMPATTO DX165WR-7 ...diventa Serie 7.Sotto<br />
al suo cofano motore rimane saldo il motore quattro<br />
cilindri da 4,4 litri di cilindrata Perkins 1204J.<br />
Le emissioni sono contenute associando DPF ed SCR.<br />
Il fuoriclasse DX165WR<br />
Il DX165WR-7 utilizza lo stesso carro del nuovo modello<br />
Stage V DX160W-7 che offre un baricentro ottimale grazie<br />
al passo lungo e alla distribuzione ottimizzata dei pesi, ma<br />
è caratterizzato da una torretta più compatta, con ingombro<br />
posteriore ridotto del 20%.<br />
Il DX165WR-7 ha di serie un contrappeso da ben 3,3 t, sia<br />
per la versione con braccio monoblocco che in quella con<br />
braccio posizionatore, ma può anche montare un contrappeso<br />
opzionale maggiorato a 3,8 t. Queste scelte contribuiscono<br />
alle superiori capacità di scavo e sollevamento<br />
offerte dal DX165WR-7 rispetto alle macchine della<br />
precedente generazione. Con il contrappeso opzionale del<br />
15% più pesante, il DX165WR-7 risulta particolarmente<br />
adatto per il lavoro con gli accessori più impegnativi, come<br />
i rotatori inclinabili.<br />
Per accogliere il contrappeso più pesante, il<br />
DX165WR-7 monta assali per impieghi gravosi<br />
ZF3060. Anche la torretta è nuova e fornisce<br />
lo spazio e la robustezza necessari per<br />
il maggior peso dei contrappesi standard e<br />
opzionale e per i bracci articolati. Il ricorso all'assemblaggio<br />
imbullonato degli elementi di<br />
stabilizzazione (carro e lama) ha portato a un<br />
aumento della sporgenza del carro anteriore/posteriore,<br />
a vantaggio della stabilità. Per<br />
sfruttare al meglio la maggiore stabilità fornita<br />
dai nuovi contrappesi, il DX165WR-7 utilizza<br />
un nuovo impianto idraulico intelligente<br />
EPOS che offre un miglioramento di circa il<br />
30% nel portata dell'accessorio rispetto ai precedenti<br />
modelli di escavatore.<br />
Tra le novità introdotte con l’evoluzione Serie<br />
7 c’è anche lo sterzo joystick è invece una nuova<br />
opzione e permette all'operatore di sterzare<br />
la macchina con il solo pollice (fino a 20<br />
km/h), agendo sulla rotella del joystick, senza<br />
usare il volante.<br />
Il bell’anatroccolo<br />
Doosan ha lanciato un midi escavatore gommato<br />
da 10,7 t di peso operativo. Si chiama DX100W-<br />
7 ed è stato espressamente sviluppato per realizzare<br />
lavori in contesti urbani e in cantieri per la<br />
manutenzione stradale. Il braccio con brandeggio<br />
del DX100W-7, in configurazione posizionatore,<br />
con avambraccio lungo, assicura un’area<br />
operativa molto ampia, che Doosan dichiara “superiore<br />
alle altre macchine della stessa classe”.<br />
A controbilanciare la cinematica c’è una zavorra<br />
integrata da 1,35 t. Il nuovo midi ha due ruote<br />
sterzanti di serie, ma è possibile avere la sterzata<br />
integrale attivabile a geometria concentrica o<br />
a granchio. Il DX100W-7 è anche equipaggiabile<br />
con il sistema opzionale con telecamere panoramiche<br />
a 360° e l'associato sensore a ultrasuoni<br />
opzionale, un’ esclusiva su una macchina di<br />
queste dimensioni.<br />
[70] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [71]
Macchine&Componenti<br />
Perforatrici<br />
- Motore diesel Honda GX 390<br />
- Potenza 11,6 Hp (8,7 kW) a 3.600 Rpm<br />
- Serbatoio gasolio da 6,1 litri<br />
- Antenna ripiegabile per la posizione di trasporto<br />
e con estensione opzionale per utensili fino a 2 m<br />
- Estrattore aste idraulico con forza di sollevamento<br />
fino a 15 t<br />
PICCOLA<br />
e molto capace<br />
Ha dimensioni ridotte (è lunga 2,4 m e alta 1,4 m),<br />
peso contenuto (780 kg) ed è indicata per tutte<br />
le applicazioni geotecniche a profondità ridotte<br />
Testi di Damiano Diotti<br />
Più potente e versatile di un penetrometro, ma anche<br />
più leggera ed economica delle altre perforatrici<br />
Massenza, la nuova MI1 è la soluzione perfetta per<br />
tutti i clienti che cercano una macchina compatta per applicazioni<br />
geotecniche da eseguirsi a profondità ridotte.<br />
Si tratta, più precisamente, di una perforatrice per applicazioni<br />
geotecniche, piccola e compatta, idraulica e montata su<br />
carro cingolato. La macchina è alimentata da un motore Honda<br />
GX 390 con 8,7 kW di potenza.<br />
La nuova perforatrice Massenza MI1 può eseguire prove penetrometriche<br />
con SPT (massa battente da 63,5 kg), campionamento<br />
dinamico (DPL, DPM, DPH e con carotiere) e indisturbato<br />
(massa battente fino a 128 kg), campionamento<br />
a percussione e “Direct Push” con martello idraulico, ma può<br />
anche montare una testa di rotazione per carotaggi superficiali<br />
e perforazioni ad eliche.<br />
Sistema di perforazione<br />
- Sistema a masse battenti modulabili e corsa regolabile<br />
per test DPL, DPM, DPH e SPT (peso totale<br />
63.5 kg)<br />
- Martello idraulico peso 25 kg (1500 colpi/min,<br />
energia per colpo 95 J) per campionamento indisturbato<br />
- Massa battente, peso 128 kg, per campionamento<br />
dinamico a maggiore profondità<br />
- Dispositivo per carotaggi (fino a 350 mm di diametro)<br />
- Testa di rotazione (coppia massima 1350 Nm,<br />
velocità massima 300 rpm)<br />
- Lunghezza: 2400 mm<br />
- Larghezza: 790 mm<br />
- Altezza: 1400 mm<br />
- Altezza antenna: 2900 mm (in posizione di lavoro)<br />
- Peso: 780 kg (senza massa battente e attrezzatura)<br />
Con un peso totale di soli 780 kg (calcolato in assenza della<br />
massa battente e dell’attrezzatura), la nuova macchina<br />
di Massenza ha, in posizione di trasporto, dimensioni incredibilmente<br />
ridotte, grazie al proprio montante pieghe-<br />
- Prolunga antenna<br />
- Valvola a inversione automatica<br />
- Braccio a sbalzo smontabile<br />
- Argano manuale, elettrico o idraulico<br />
- Massa battente DIN 50 kg<br />
- Gabbia di sicurezza<br />
- Carro cingolato allargabile<br />
- Contenitore laterale per aste<br />
- Supporto per martello demolitore<br />
- Radio comando<br />
vole. L'altezza antenna, in posizione di lavoro, è di 2.900 mm<br />
Sono molte le scelte opzionali possibili offerte dal costruttore:<br />
si va dalla dalla prolunga dell'antenna alla valvola<br />
ad inversione automatica, dal braccio a sbalzo smontabile<br />
all'argano manuale, elettrico o idraulico, dalla gabbia<br />
di sicurezza al carro cingolato allargabile, dal contenitore<br />
laterale per le aste al supporto per il martello demolitore,<br />
dal radiocomando all'olio idraulico bio.<br />
[72] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [73]
Macchine&Componenti<br />
Escavatore a risucchio<br />
LA SPIAGGIA<br />
dolomitica<br />
La sinergia fra<br />
Escavatore a risucchio<br />
e Mini Robot Escavatore<br />
ha permesso di pulire<br />
la rete fognaria<br />
del lago Santa Caterina<br />
ad Auronzo di Cadore<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
Bim Gestione Servizi Pubblici - una società interamente<br />
pubblica, partecipata al 100% da Comuni bellunesi<br />
– ha scelto di avvalersi dei mezzi e dell’esperienza dell’azienda<br />
Gerotto Federico, di Campodarsego (PD), per eseguire<br />
la pulizia di una tratta di fognatura che costeggia il lago<br />
artificiale (risalente alla prima metà del secolo scorso) di<br />
Santa Caterina, ad Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno,<br />
cioè nella cosiddetta “spiaggia delle Dolomiti”. L’azienda<br />
Gerotto ha messo in campo una combinazione fra gli escavatori<br />
a risucchio e i mini robot escavatori. L’accoppiata vincente<br />
ha consentito di svolgere il lavoro in tempi ristretti e di<br />
poter ripristinare le funzionalità della tratta impedendo fenomeni<br />
di intasamento, con conseguenti possibili allagamenti<br />
della zona.<br />
Operazioni complesse<br />
Ostruita da strati di materiali sabbiosi e ghiaiosi trasportati<br />
dalle frane e dalle piogge nel corso del tempo, la condotta<br />
circumlacuale (una tratta estesa di fognatura mista) si<br />
sviluppa, a sei metri di profondità e con tratti di 60-70 metri<br />
di lunghezza e un diametro di 600Ø, in modo poco lineare<br />
e con molti tratti che corrono al di sotto di case e di<br />
cisa e puntuale. Gerotto Federico è un player all’avanguardia<br />
per quanto riguarda le tecniche di aspirazione pneumatica<br />
e la produzione e l’utilizzo di robot radiocomandati<br />
per accedere a spazi confinati. L’azienda di Padova, infatti,<br />
ha fornito mezzi e operatori che, in poco meno di un mese,<br />
hanno completato il lavoro in due tranches. Grazie all’utilizzo<br />
dell’escavatore a risucchio - un automezzo con potenza<br />
di aspirazione fino a 42 mila m 3 /h e una massima<br />
depressione di 55 mila Pascal, in grado di risucchiare il materiale<br />
fino a 150 metri di distanza e per una profondità di<br />
massimo 30 metri - è stato possibile l’aspirazione del materiale<br />
(di consistenza solida, liquida e fangosa) presente<br />
all’interno della condotta. Aspirato con una tubazione<br />
DN250, il materiale è stato convogliato nella cassa contenitrice<br />
del mezzo, che, raggiunta la capacità massima di<br />
8 m 3 , è stata scaricata per ribaltamento laterale in una cassa<br />
scarrabile posizionata all’interno delle pertinenze di cantiere.<br />
L’impiego del robot Lombrico XXS, comandato da remoto<br />
e alimentato idraulicamente, ha permesso di operare<br />
nelle condizioni più difficoltose di accesso riducendo al minimo<br />
qualsiasi impatto ed interferenza (e quindi il rischio<br />
per persone e cose). Questo Mini Robot Escavatore è un<br />
modello compatto e versatile: grazie ad ugelli, coclee fronfabbricati<br />
o in zone non trafficabili dai mezzi. A queste<br />
caratteristiche, si è aggiunto il fatto che il materiale ostruttivo<br />
era concentrato in punti strategici e in snodi nevralgici<br />
della condotta. Tutto ciò ha reso particolarmente complesse<br />
le operazioni di asportazione dei detriti.<br />
Player all’avanguardia<br />
L’opzione più efficace, rispetto a scavi tradizionali che avrebbero<br />
comportato un aumento di costi e tempi, nonché un<br />
disagio importante per la collettività, è stata quella di scegliere<br />
delle tecnologie no-dig per intervenire in maniera pre-<br />
[74] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [75]
Escavatore a risucchio<br />
PIU’ CHE MAI<br />
i territori<br />
“hanno oggi<br />
bisogno<br />
di cura e di<br />
manutenzioni,<br />
e i robot mini<br />
escavatori,<br />
insieme agli<br />
escavatori<br />
a risucchio,<br />
sono soluzioni<br />
innovative, 4.0<br />
e sostenibili<br />
che permettono<br />
di intervenire<br />
efficacemente<br />
in contesti<br />
ad alta<br />
complessità”,<br />
sottolinea<br />
Alessandro<br />
Gerotto.<br />
tali e naso aspiratore ha permesso di aspirare qualsiasi<br />
tipo di materiale e di lavorare soprattutto sui punti di difficile<br />
accesso. Le lavorazioni sono state eseguite garantendo<br />
la messa in asciutto della condotta attraverso l’uso di palloni<br />
otturatori e pompe di aggottamento per i necessari sezionamenti<br />
della linea e relativi by-pass.<br />
Territorio pulito anche a livello sotterraneo<br />
In poco meno di un mese di lavoro sono stati complessivamente<br />
puliti, verificati nello stato di conservazione e<br />
video-ispezionati circa 950 metri di rete fognaria principale,<br />
190 metri di rete secondaria e monitorati 23 pozzetti<br />
di linea. Sono stati 10 i m 3 di materiale sabbioso e<br />
ghiaioso rimosso e conferito in discarica.<br />
La scelta di utilizzare tecnologie trenchless ha permesso,<br />
inoltre, durante l’attività, che la raccolta dei reflui immessi<br />
in rete sia potuta avvenire con assoluta regolarità.<br />
Sottolinea Alessandro Gerotto, Procuratore Speciale<br />
di Gerotto Federico: “Siamo orgogliosi di essere stati scelti<br />
come partner tecnologici di questo progetto e ringrazio<br />
i nostri tecnici di cantiere e gli operatori. Oggi più che<br />
mai i territori hanno bisogno di cura e di manutenzioni e<br />
i robot mini escavatori, insieme agli escavatori a risucchio,<br />
sono soluzioni innovative, 4.0 e sostenibili che permettono<br />
di intervenire efficacemente in contesti ad alta<br />
complessità”.<br />
[76] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Demolizione&Riciclaggio<br />
Housing sociale<br />
Arcobaleno<br />
AUTORIMESSE<br />
E NEGOZI<br />
A seguito della<br />
bonifica, Vitali ha<br />
iniziato la<br />
demolizione del<br />
blocco basso<br />
in cui erano stati<br />
realizzati spazi<br />
autorimessa<br />
e, lato strada,<br />
spazi commerciali.<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
POLVERIZZATO<br />
Vitali demolisce la Torre<br />
Tintoretto di San Polo,<br />
icona del residenziale<br />
pubblico anni Ottanta.<br />
Spazio all’housing<br />
sociale, ma in classe A<br />
Un nuovo modo di abitare: più inclusivo, più sostenibile,<br />
più collaborativo. È ispirandosi a questi valori che<br />
Brescia si lascia alle spalle la Torre Tintoretto del quartiere<br />
San Polo, disabitata da ben otto anni, per fare spazio<br />
a un progetto articolato in sei edifici per un totale di 270 appartamenti<br />
di nuova concezione. Il cantiere per la demolizione<br />
graduale dell’edificio e alla conseguente riconversione<br />
dell’area, è iniziato nel luglio 2021 a seguito della puntuale<br />
bonifica sia della struttura sia del terreno di pertinenza.<br />
Regista e protagonista assoluta di questo simbolico cantiere,<br />
che segna un momento storico per la città di Brescia,<br />
è l’impresa Vitali che per gli addetti ai lavori non ha bisogno<br />
di presentazioni. Quello della Torre Tintoretto è l’ennesimo<br />
progetto di bonifica e demolizione che conferma come l’esperienza<br />
in demolizioni di Vitali sia ormai da definirsi consolidata<br />
e quanto il team con la maglia giallo fluorescente stia<br />
investendo in macchine e attrezzature che permettono sempre<br />
di fare la differenza.<br />
La struttura anni Ottanta<br />
Il complesso della Torre Tintoretto, un’immobile di edilizia<br />
residenziale pubblica, costruito tra il 1984 e il 1987, nell’ambito<br />
dell’attuazione del Piano di Zona A/9 San Polo, è<br />
composto da due blocchi: la Casa Alta e il Padiglione monopiano<br />
prefabbricato in cui erano state realizzate sia autorimesse<br />
sia spazi per servizi commerciali. La Torre era a<br />
sua volta suddivisa in tre macrosettori. Al piano terra ed al<br />
primo piano trovavano spazio i locali tecnici e polifunzionali<br />
come la centrale termica, la sala contatori, la hall con<br />
reception, spazi comuni per il ricovero di biciclette, cantine<br />
pertinenti agli appartamenti e perfino un Bar con affaccio<br />
sulla retrostante area verde. Dal secondo piano fino al<br />
sedicesimo c’erano ben 195 unità abitative da tre a cinque<br />
vani, mentre al diciassettesimo piano erano state realizzate,<br />
come fossero dei solai, delle ulteriori cantine. I lavori<br />
di bonifica e demolizione della torre eseguiti da Vitali sono<br />
iniziati lo scorso anno e i primi elementi a essere demoliti<br />
sono stati corpi bassi, mediante la tecnica di demolizione<br />
top-down con l’utilizzo di escavatori demolition con peso<br />
[78] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [79]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Housing sociale<br />
ULTRA HIGH<br />
REACH<br />
Lo speciale<br />
braccio<br />
telescopico<br />
da demolizione<br />
dell’ED1200<br />
è stato<br />
realizzato per<br />
Vitali dallo<br />
specialista<br />
inglese<br />
Kocurek.<br />
Con i due sfili<br />
estesi arriva<br />
a 50 m d’altezza<br />
al perno,<br />
ma ritraendo gli<br />
sfili permette<br />
di lavorare<br />
sempre con<br />
geometrie<br />
ottimali.<br />
L’asso nella manica<br />
operativo compreso tra le 40 e le 120 tonnellate. Al loro<br />
fianco Vitali ha utilizzato tutte le tecnologie necessarie per<br />
ridurre al minimo l’impatto ambientale delle operazioni sia<br />
a livello acustico, sia per quanto riguarda l’emissione delle<br />
vibrazioni e delle polveri con moderni sistemi d’abbattimento<br />
con acqua nebulizzata. L’obiettivo, ça va sans dire,<br />
è ridurre al minimo il disturbo arrecato ai residenti dell’area,<br />
alle attività commerciali e ai servizi attualmente attivi restringendo<br />
prima di tutto le fasi di cantiere più intense tra<br />
le sette del mattino e le diciotto.<br />
Nelle immagini di Torre Tintoretto la macchina<br />
da demolizione ED1200 della Vitali è protagonista.<br />
Si tratta di un modello realizzato su misura<br />
per l’azienda italiana dall’inglese Kocurek sulla<br />
base di un maxi escavatore CASE. Grazie al carro<br />
allargabile idraulicamente e al braccio telescopico<br />
la macchina sfiora i 50 m operativi, si trasporta<br />
facilmente e passa dal carrellone alla<br />
configurazione massima in appena due ore.<br />
Demolire, selezionare, rigenerare<br />
Il materiale inerte generato dalle fasi di demolizione meccanica<br />
delle strutture in calcestruzzo è stato tutto gestito<br />
da Vitali in cantiere. In una prima fase è stato riutilizzato<br />
temporaneamente per l’esecuzione di un piano<br />
rialzato, con idonea rampa, per realizzare un piano di lavoro<br />
in grado di supportare il maxi escavatore demolition<br />
da 120 tonnellate con braccio high reach demolition. In<br />
seguito all’uso funzionale degli inerti di risulta, Vitali ha<br />
completato la selezione dei materiali in modo curato, progressivo<br />
e anche parallelo al lavoro di demolizione meccanica.<br />
Questo modus operandi rappresenta una buona<br />
pratica di economia circolare visto che di fatto ha permesso<br />
di ridurre di molto il trasporto di materiali da e per il cantiere<br />
e il relativo impatto sulla viabilità locale.<br />
A tal proposito il cantiere per la demolizione della Torre<br />
Tintoretto è anche stato dotato di un sistema lavaggio delle<br />
ruote dei mezzi d’opera prima dell’accesso alla strada<br />
per assicurare le idonee condizioni di sicurezza alla circolazione<br />
pubblica in prossimità del cantiere.<br />
[80] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [81]
Demolizione&Riciclaggio<br />
Housing sociale<br />
RASO AL SUOLO<br />
Nelle immagini<br />
la Torre Tintoretto<br />
è per la maggior parte<br />
demolita e la cabina<br />
centrale ascensore,<br />
solitamente elemento<br />
a struttura rinforzata,<br />
è stata già rimossa.<br />
Operazione da 45 milioni di euro<br />
Come anticipato, la Torre Tintoretto era un simbolo dell’edilizia<br />
popolare bresciana anni Ottanta e lascia spazio<br />
oggi a un nuovo progetto che marca una svolta cruciale<br />
nella cultura del living.<br />
La rinascita dell’area è stata affidata da Aler alla società<br />
di investimenti immobiliari Redo SGR Società Benefit<br />
di Milano, nell’ambito del Fondo Immobiliare di Lombardia<br />
– Comparto Uno (FIL1), che investirà circa €45 milioni,<br />
in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale bresciana<br />
e con l’Os servatorio Tintoretto a cui prendono parte<br />
con cadenza mensile i presidenti dei Consigli di<br />
Quartiere San Polo Cimabue, San Polo Parco, San Polo<br />
Case e San Polino.<br />
Cosa sarà<br />
Al posto dei 18 piani di Torre “arcobaleno” è stato scelto<br />
di realizzare sei edifici per un totale di 270 appartamenti<br />
di nuova concezione, in classe A, in parte affittati<br />
in housing sociale e in parte venduti a prezzo calmierato.<br />
I nuovi edifici sono stati progettati dallo studio MAB ar-<br />
Mezzi Vitali in cantiere<br />
- 1 macchina demolitrice ED1200 su base CASE<br />
- 1 macchina demolitrice CASE CX370D<br />
- 2 macchine demolitrici CASE CX350D<br />
- 1 pompa autocarrata Cifa K40 (acqua)<br />
- 2 fog cannon - abbattimento polveri<br />
- 1 autogrù per posizionamento teli protettivi<br />
- 1 dumper articolato Volvo A30G<br />
chitettura (mabarquitectura.com) e sono ideati per coniugare<br />
elevati standard abitativi, tecnologici ed energetici<br />
a costi contenuti di realizzazione e gestione. Il progetto<br />
presenta tecnologie impiantistiche e costruttive<br />
innovative che permettono di raggiungere per ogni appartamento<br />
un’elevata qualità architettonica e ambientale.<br />
Espressione dell’attuale edilizia residenziale, saranno<br />
i diversi spazi comuni a disposizione degli inquilini, le<br />
due corti semi-pubbliche aperte al quartiere e integranti<br />
negozi e servizi, aree verdi, giochi per bambini, zone fitness<br />
e percorsi.<br />
[82] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Estratto dalla rivista <strong>Costruzioni</strong> n.757 | Febbraio <strong>2022</strong> | Anno LXX<br />
Casa Editrice la Fiaccola srl | Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [83]
Cave&Calcestruzzo<br />
Aziende<br />
PRONTE<br />
nuove, grandi sfide<br />
La storia di un’azienda<br />
italiana, nata a Milano,<br />
con lo sguardo orientato<br />
sul mondo. Una storia<br />
di 85 anni di succesi<br />
Testi di Damiano Diotti<br />
Nel 1937 Rodolfo Squinzi fonda a Milano Mapei -<br />
Materiali Autarchici per l’Edilizia e l’Industria, dedicata<br />
alla produzione di pitture, con il supporto della moglie<br />
Elsa Banfi. Presto la parola “Autarchici” viene sostituita<br />
con “Ausiliari” in riferimento all’utilizzo dei materiali a supporto<br />
dell’edilizia. La sede storica di Via Cafiero, che ospitava<br />
allora sette dipendenti, è oggi il Centro di Ricerca Corporate<br />
di Milano, cioè il luogo destinato alla ricerca e allo sviluppo<br />
di nuove soluzioni Mapei.<br />
Il primo prodotto realizzato da Mapei, il Silexcolor, è una pittura<br />
ai silicati destinata a diventare una delle più apprezzate<br />
di tutta la gamma. Successivamente, l’azienda si dedica alla<br />
produzione di adesivi e prodotti per la posa di materiali resilienti.<br />
Grazie alla ricerca, che è sin dall’inizio nel DNA dell’azienda,<br />
nasce Adesilex. Si tratta di un adesivo che permette<br />
la posa del linoleum.<br />
Anni 1947 – 1956<br />
In questo decennio viene prodotta Pianolina: una rasatura<br />
a base di gesso magnesiaco pronta all’uso e in grado di alleviare<br />
il lavoro dei posatori. Intuendo il grande potenziale<br />
della ceramica, Mapei introduce Adesilex P, che è il primo<br />
adesivo per piastrelle a base di solvente, supportato poi da<br />
un altro successo: Adesilex PM.<br />
ADESILEX P introdotto sul mercato tra gli anni Quaranta<br />
e Cinquanta. È il primo adesivo per piastrelle a base<br />
di solvente, seguito da un altro successo: Adesilex PM.<br />
Anni 1957 – 1966<br />
Giorgio Squinzi, laureato in chimica industriale, è ancora<br />
studente quando inizia a lavorare in azienda e contribuisce<br />
al suo successo inventando una serie di prodotti innovativi<br />
a livello internazionale. Nasce Adesilex L1, l’adesivo alcolico<br />
per il linoleum, per farlo aderire al sottofondo, che libera<br />
i posatori dalla necessità di portare i sacchetti pieni<br />
di sabbia al piano di posa. Viene prodotto Adesilex P5, l’adesivo<br />
bituminoso in solvente per i pavimenti in piastrelle. E<br />
poi il suo successore, Adesilex P7, a base elastomerica a<br />
presa rapidissima, e Adesilex P9 il super adesivo per piastrelle<br />
che può essere utilizzato perfino dopo mezza giornata<br />
dall’impasto, tuttora prodotto e molto apprezzato per<br />
le proprie prestazioni tecniche.<br />
Anni 1967 - 1976<br />
Mapei è proiettata nel futuro con Kerabond, che è il primo<br />
adesivo cementizio senza polimero. Con l’introduzione<br />
di Keralastic le piastrelle di ceramica si possono applicare<br />
a diverse superfici: dall’intonaco cementizio alle<br />
superfici metalliche. Il Sigillante 3433, siliconico - og -<br />
gi Mapeisil AC - è creato per la sigillatura elastica dei giunti<br />
dei rivestimenti di ceramica. Nel 1971 Mapei stupisce<br />
al Saie, il salone internazionale dell’edilizia, appendendo<br />
al soffitto una Fiat 500 fissata su una piastrella con la sola<br />
colla Mapei Adesilex P9.<br />
Anni 1977 – 1986<br />
La prima fase di internazionalizzazione inizia nel 1978 con<br />
l’apertura del primo stabilimento a Laval, in Canada, e la<br />
fondazione di Mapei Inc. e, successivamente Mapei<br />
NEL 1971 MAPEI STUPISCE AL SAIE<br />
di Bologna, appendendo al soffitto una Fiat 500 fissata<br />
su una piastrella con la sola colla Mapei Adesilex P9.<br />
Corp. negli Stati Uniti. Parallelamente viene introdotto il sistema<br />
Kerabond + Isolastic che permette per la prima volta<br />
la posa di ceramiche su sottofondi di legno compensato.<br />
Nel 1984, Giorgio Squinzi subentra al padre Rodolfo<br />
nella direzione imprenditoriale con la presenza e il supporto<br />
della sorella, l’avvocato Laura Squinzi. Al fianco di Giorgio,<br />
la moglie Adriana Spazzoli assume la gestione delle attività<br />
di marketing e comunicazione del Gruppo.<br />
Anni 1987 – 1996<br />
Mapei lancia i massetti Mapecem e Granirapid e introduce<br />
Ultracolor. Nascono nuove soluzioni per il recupero del<br />
calcestruzzo e la linea Mape-Antique.<br />
Aquaflex è la prima guaina liquida impermeabilizzante pronta<br />
all’uso per terrazzi e bagni alla quale segue il rivoluzionario<br />
Mapelastic. Nel 1993 nasce la squadra Mapei di ciclismo<br />
professionistico, per anni ai vertici delle mag giori<br />
competizioni internazionali.<br />
[84] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [85]
Cave&Calcestruzzo<br />
Aziende<br />
NEL 1984 Giorgio Squinzi subentra al padre Rodolfo nella<br />
direzione imprenditoriale. Qui sopra, Giorgio Squinzi<br />
e la moglie Adriana Spazzoli. A lato, la famiglia Squinzi.<br />
La seconda metà degli anni Novanta vede un nuovo passaggio<br />
generazionale: l’ingresso dei figli Marco e Veronica in<br />
azienda, che rinnova così i suoi impegni nei settori chiave<br />
del gruppo: ricerca & sviluppo e internazionalizzazione.<br />
Anni 1997 – 2006<br />
Nel 1997 nasce Mapei Sport Service e nel 1998 il team<br />
professionistico di ciclismo Mapei trionfa alla Parigi-<br />
Roubaix. Nel 2003, l’azienda acquista l’U.S. Sassuolo<br />
Calcio e nel 2006 è sponsor portafortuna della Nazionale<br />
di Calcio Italiana, che vincerà il quarto Mondiale della sua<br />
storia. Vengono formulati Adesilex P4D, Keraflex Maxi<br />
ed Elastorapid per la posa di ceramica e materiale lapideo<br />
e Mapequick per opere sotterranee e subacquee.<br />
Mapetherm protegge la casa da caldo e freddo e genera<br />
risparmio energetico. Mapegrid e FRP consolidano le<br />
strutture degli edifici esistenti. Per i pavimenti industriali<br />
cementizi e a base di resina arrivano le malte Ultratop<br />
e Mapefloor.<br />
Anni 2007 – 2016<br />
Le consociate Mapei crescono, e crescono le linee di prodotto.<br />
Lo stabilimento di Mediglia, in provincia di Milano,<br />
ospita nuovi impianti tra cui quelli dedicati al confezionamento<br />
in sacchi in plastica ecologici. Si inaugurano<br />
un Laboratorio UTT per i prodotti dedicati ai lavori in sotterraneo<br />
e un nuovo Laboratorio Itinerante Edilizia dedicato<br />
agli additivi. Mapei continua a progettare sostenibilità<br />
e formulare prodotti sempre più performanti. Re-Con<br />
Zero rispecchia questa visione e risolve il problema del calcestruzzo<br />
reso, contribuendo all’economia circolare. Un<br />
impegno per la tutela dell’ambiente e della salute che si<br />
esprime anche nella realizzazione di stabilimenti con materiali<br />
locali ed ecosostenibili.<br />
Nel 2016 Mapei realizza il primo Bilancio di Sostenibilità<br />
per condividere con gli stakeholder i risultati raggiunti.<br />
Dal 2017 ad oggi<br />
Nel 2019 i figli Veronica e Marco succedono al padre<br />
Giorgio assumendo la direzione dell’azienda come amministratori<br />
delegati. Oltre a loro, l’attuale Consiglio di amministrazione<br />
vede quale membro la cugina Simona<br />
Giorgetta e alla presidenza l’avvocato Laura Squinzi.<br />
Mapei dimostra di essere un’azienda solida ma flessibile, in<br />
grado di adattarsi al cambiamento in modo efficiente pur rimanendo<br />
sempre fedele alla propria storia e strategia aziendale.<br />
Grazie a un’offerta in grado di soddisfare tutte le esigenze<br />
del mondo dell’edilizia con una particolare attenzione<br />
NEL 1997 nasce Mapei Sport Service e, nel 1998,<br />
il team professionistico di ciclismo Mapei trionfa<br />
alla Parigi-Roubaix.<br />
OGGI MAPEI<br />
progetta e formula<br />
prodotti sempre più<br />
performanti. Re-Con<br />
ZerØ, ad esempio,<br />
rispecchia questa<br />
visione e risolve i<br />
l problema del<br />
calcestruzzo reso,<br />
contribuendo<br />
all’economia<br />
circolare.<br />
Nell’immagine sotto,<br />
Veronica e Marco<br />
Squinzi.<br />
alla sostenibilità, durabilità e qualità delle soluzioni, il Gruppo<br />
continua a crescere e a investire affrontando le nuove sfide<br />
con la passione di sempre.<br />
Dal 2019, l’avvocato Laura Squinzi è presidente del Consiglio<br />
di amministrazione, di cui fanno parte gli amministratori<br />
delegati Veronica e Marco Squinzi, e Simona Giorgetta. Le<br />
considerazioni di Laura Squinzi: “Viviamo questo importante<br />
traguardo più come un nastro di partenza. Siamo<br />
pronti ad affrontare le nuove sfide, sapendo che possiamo<br />
contare su una squadra di grande valore. Mapei è un’azienda<br />
con il cuore in Italia e lo sguardo sul mondo.<br />
Dal primo passo compiuto da nostro nonno nel 1974, con<br />
la realizzazione delle piste di atletica per le Olimpiadi di<br />
Montreal, non abbiamo mai smesso di investire in nuovi<br />
mercati. Oggi siamo presenti con novantuno aziende consociate<br />
in cinquantasette paesi e non abbiamo nessuna<br />
intenzione di fermarci.<br />
Recentemente abbiamo acquisito la francese Resipoly e<br />
in questo momento stiamo realizzando cinque nuovi stabilimenti<br />
dagli Stati Uniti alla Cina”.<br />
Marco Squinzi aggiunge: “Anche il grande impegno nell’innovazione<br />
e nella ricerca rimane un punto saldo nella<br />
strategia dell’intero Gruppo. Siamo un’azienda chimica<br />
di prodotti per l’edilizia e l’obiettivo dei nostri trentadue<br />
laboratori di Ricerca è trovare soluzioni all’avanguardia<br />
per contribuire a un’edilizia sempre più sostenibile, seguendo<br />
la strada della durevolezza e della qualità.<br />
Crediamo che allungare il ciclo di vita degli edifici esistenti<br />
sia la strategia vincente per consumare meno risorse<br />
e produrre meno rifiuti in discarica. Il nostro impegno<br />
è volto anche a utilizzare sempre più materie prime<br />
a basso impatto ambientale o materie prime seconde,<br />
in un’ottica di economia circolare, cercando di ridurre al<br />
minimo l’utilizzo di sostanze pericolose, per salvaguardare<br />
l’ambiente, ma anche la salute degli operatori”.<br />
[86] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [87]
Cave&Calcestruzzo<br />
Cemento<br />
SOLUZIONE<br />
green e duratura<br />
Accelerazione della<br />
crescita sostenibile:<br />
è la «Strategia 2025»<br />
del Gruppo Holcim.<br />
ECOPlanet è un tassello<br />
La determinazione a percorrere la strada della sostenibilità<br />
è netta in casa Holcim. Lo testimonia anche il lancio,<br />
da parte di Holcim Italia, di ECOPlanet IIB4. Una<br />
nuova offerta che arricchisce la gamma dei prodotti<br />
ECOPlanet, la famiglia di cementi sostenibili, performanti e<br />
in linea con i principi dell’economia circolare.<br />
Recentemente annunciata dal Gruppo Holcim la nuova<br />
"Strategia 2025 - Accelerazione della crescita sostenibile"<br />
(ECOPlanet elemento fondamentale di questo percorso)<br />
si basa su quattro valori chiave: accelerare la crescita at-<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
ECOPlanet IIB4 è caratterizzato da ottime<br />
resistenze iniziali ed è stato studiato per offrire<br />
gli stessi benefici di un cemento portland<br />
al calcare di Tipo “A”, ma con un'importante<br />
riduzione della CO 2 emessa.<br />
traverso soluzioni sostenibili ed innovative; ampliare la<br />
gamma di prodotti e soluzioni; essere leader in sostenibilità<br />
ed innovazione attraverso tecnologie ecologiche e<br />
all’avanguardia e, infine, riuscire a raggiungere ambiziosi<br />
obiettivi finanziari.<br />
Il lancio della gamma dei cementi ECOPlanet, che offre dal<br />
30% fino al 100% di riduzione della Carbon Footprint, è una<br />
chiara dimostrazione del continuo, sostenuto impegno<br />
di Holcim verso un futuro net-zero. Una strategia pensata<br />
per ottenere un ambizioso traguardo: diventare il leader<br />
globale nella fornitura di soluzioni innovative e sostenibili<br />
per il settore dell’edilizia.<br />
Le prestazioni “ambientali” diECOPlanet sono ottenute grazie<br />
all'uso di materie prime innovative e a basse emissioni<br />
(tra di esse ci sono anche i rifiuti da costruzione e demolizione<br />
riciclati), e dall’impiego di combustibili alternativi<br />
nei processi industriali.<br />
Holcim Italia ha lanciato, di recente, ECOPlanet Prime (di<br />
cui parlammo): un cemento altamente performante che,<br />
grazie all’utilizzo della pozzolana naturale calcinata e alla<br />
riduzione del fattore clinker, consente la diminuzione<br />
delle emissioni di CO2 di oltre il 50% rispetto<br />
ad un cemento portland.<br />
Ora l’azienda prosegue il proprio percorso con il<br />
lancio di ECOPlanet IIB4, caratterizzato da ottime<br />
resistenze iniziali e studiato per offrire gli stessi<br />
benefici di un cemento portland al calcare di Tipo<br />
“A”, ma, anche in questo caso, con un’importante<br />
riduzione della CO2 emessa. Il prodotto, altamente resistente<br />
ad attacchi chimici e capace di offrire una notevole<br />
qualità nel «faccia a vista», risulta ideale per il confezionamento<br />
di elementi ad alto valore estetico. Anch’esso,<br />
come del resto tutti i cementi della famiglia ECOPlanet, è<br />
prodotto nell'ottica del risparmio delle risorse naturali e<br />
dell’economia circolare, grazie all’utilizzo degli scarti da costruzione<br />
e demolizione nel suo ciclo produttivo.<br />
Lucio Greco, Amministratore Delegato di Holcim Italia, riconferma<br />
il tenace impegno dell’azienda nel perseguire e<br />
raggiungere gli obiettivi delineati dalla “Strategia 2025”. Le<br />
sue considerazioni: "ECOPlanet è la gamma di cementi del<br />
Gruppo Holcim disponibili su larga scala, ad alte prestazioni<br />
e adatti ad un'ampia gamma di applicazioni che vanno<br />
dall'edilizia residenziale al complesso progetto infrastrutturale.<br />
Si tratta di un ottimo esempio del nostro<br />
impegno volto ad offrire ai clienti e partner soluzioni per<br />
accelerare lo sviluppo di un’edilizia sostenibile e per contribuire<br />
già da oggi a rendere realtà la trasformazione “ecologica”<br />
delle nostre città”.<br />
[88] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [89]
Gru a rotazione alta<br />
Flessibilità e assoluta sicurezza<br />
Il design topless<br />
del modello MDT<br />
con CCS permette<br />
installazioni<br />
complesse con<br />
l’utilizzo di più gru.<br />
Tutte le fasi<br />
di montaggio,<br />
di trasporto e anche<br />
di manutenzione<br />
sono più rapide<br />
Sollevamento&Noleggio<br />
Software<br />
Assistenza e noleggio più efficenti<br />
Attraverso la<br />
propria<br />
controllata<br />
Heddes Bouw &<br />
Ontwikkeling, la società<br />
di costruzioni<br />
olandese Ballast<br />
Nedam si è servita di<br />
due gru Potain MDT<br />
319 a rotazione alta nel<br />
cantiere per la<br />
costruzione di due<br />
residenze<br />
studentesche presso il<br />
Leiden Bio Science<br />
Park, in Olanda. Le gru<br />
a torre Potain sono<br />
state messe in servizio<br />
a settembre 2021 e<br />
rimarranno in cantiere<br />
fino a giugno <strong>2022</strong>.<br />
I nuovi edifici, di 23.000<br />
m 2 di superficie<br />
abitabile, avranno 703<br />
residenze<br />
studentesche<br />
indipendenti. "Potain<br />
era l'unico marchio di<br />
gru adeguato a<br />
svolgere il nostro tipo<br />
di lavoro", ha affermato<br />
Eric Tukker, specialista<br />
di gru a torre, da oltre<br />
25 anni, presso Ballast<br />
Nedam. L'altezza<br />
massima degli edifici è<br />
di 43 m. La gru più<br />
bassa doveva avere,<br />
pertanto, un'altezza<br />
minima sotto il gancio<br />
di 54 m, e poiché la<br />
distanza tra il centro<br />
delle gru doveva essere<br />
di 52 m, il braccio della<br />
gru più alta doveva<br />
essere almeno 10 m<br />
più alto. In altre parole,<br />
l'altezza di questa gru<br />
doveva essere di<br />
almeno 64 m.<br />
La gru Topless Potain<br />
MDT 319 CCS (Crane<br />
Control System) è<br />
progettata per<br />
installazioni complesse<br />
di più gru e rende il<br />
trasporto e la<br />
manutenzione facili e<br />
veloci. L’alta<br />
produttività associata<br />
alla sicurezza fanno<br />
delle gru MDT con CCS<br />
di Potain la migliore<br />
alternativa per tutti gli<br />
utenti e noleggiatori.<br />
manitowoc.com<br />
Sul mercato da più di 20 anni, Microsoft<br />
Dynamics 365 Business Central è uno degli<br />
ERP più utilizzati dalle PMI nel mondo con<br />
117.000 clienti di cui oltre 5.000 in Italia<br />
WayToRental<br />
estende le<br />
funzionalità<br />
di Microsoft Dynamics<br />
365 Business Central ai<br />
processi tipici delle<br />
aziende che vendono,<br />
noleggiano e<br />
forniscono assistenza<br />
su mezzi e attrezzature,<br />
integrandoli con tutti gli<br />
altri processi aziendali.<br />
La direzione<br />
commerciale per la<br />
propria rete vendita o il<br />
commerciale stesso<br />
interroga l’elenco dei<br />
clienti o dei potenziali<br />
clienti da visitare,<br />
fornito dal modulo CRM<br />
di WayToRental, e<br />
organizza i propri<br />
appuntamenti,<br />
telefonando e visitando<br />
l’azienda presso la sede<br />
o presso il cantiere per<br />
il sopralluogo. Prima<br />
dell’incontro o della<br />
telefonata, ovunque si<br />
trovi, grazie alle APP per<br />
smartphone e tablet, si<br />
prepara utilizzando le<br />
informazioni che<br />
WayToRental gli<br />
fornisce. Se è un<br />
potenziale cliente: le<br />
informazioni raccolte<br />
sulla tipologia di<br />
azienda, i mezzi che<br />
potrebbe noleggiare, i<br />
cantieri su cui opera e i<br />
concorrenti da cui<br />
noleggia. Se è già un<br />
cliente: il fatturato<br />
sviluppato nell’ultimo<br />
periodo suddiviso per<br />
famiglia di mezzi<br />
noleggiati e di tipologia<br />
di contratti, la “qualità”<br />
dei pagamenti e se vi<br />
sono insoluti, i prezzi<br />
applicati nei precedenti<br />
contratti, le promozioni<br />
offerte, gli eventuali<br />
problemi legati<br />
all’assistenza che il<br />
cliente ha avuto in<br />
passato e se vi sono<br />
ticket di assistenza<br />
aperti. Durante<br />
l’incontro o la<br />
telefonata, analizzando<br />
il planning può<br />
verificare i mezzi della<br />
famiglia richiesta<br />
disponibili nel periodo<br />
e, se il noleggio è a<br />
caldo, anche la<br />
disponibilità<br />
dell’operatore; di<br />
conseguenza può fare il<br />
preventivo, confermare<br />
la prenotazione e/o il<br />
contratto.<br />
La prenotazione o il<br />
contratto inseriti<br />
aggiornano in tempo<br />
reale il planning e, di<br />
conseguenza, sia il<br />
back office<br />
commerciale del<br />
documento appena<br />
stipulato sia l’officina<br />
per la preparazione del<br />
mezzo. Se il noleggio è<br />
“a caldo” viene<br />
aggiornato il planning<br />
dell’operatore<br />
informandolo sul<br />
servizio da svolgere.<br />
Qualora sia previsto il<br />
trasporto, chi se ne<br />
occupa in azienda può<br />
organizzarlo sia<br />
verificando la<br />
disponibilità dei mezzi<br />
di trasporto interni sia<br />
inviando un ordine al<br />
trasportatore esterno.<br />
horsa.com<br />
[90] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [91]
Sollevamento&Noleggio<br />
Autogru<br />
Nuove altezze<br />
LA ZAVORRA MASSIMA DELLA LTM 1300-6.3<br />
è di 88 t. Le piastre di zavorra da 10 t,a destra e a sinistra<br />
sono compatibili con i modelli LTM 1230-5.1 e LTM<br />
1250-5.1: soluzione economicamente conveniente<br />
per le aziende che hanno questi modelli nella loro flotte.<br />
DA RECORD<br />
Liebherr presenta l’autogru LTM 1300-6.3.<br />
Una macchina che non teme rivali, con una<br />
lunghezza del braccio telescopico (di 90 m)<br />
Testi di Fabrizio Parati<br />
base e con 7 sfili telescopici. Si ha una sezione in più rispetto<br />
ai modelli equivalenti di questa classe. Per ottenere<br />
la configurazione stradale con tutto il braccio, con gli stabilizzatori,<br />
con il bozzello e con un carico per asse di 12 t<br />
per le strade pubbliche, è stata integralmente riprogettata,<br />
con la finalità di renderla più leggera, l'intera struttura in acciaio<br />
della gru.<br />
La LTM 1300-6.3 dispone di un’ampia gamma di falconi<br />
tralicciati: falcone doppio da 11,5 a 20 m, due elementi tralicciati<br />
da 7 m (come estensione del braccio telescopico),<br />
falcone fisso, da 39 m, e falcone regolabile idraulicamente<br />
da 43 m. Ciò permette di raggiungere altezze di<br />
sollevamento fino a 120 m. Tra l’altro, diverse sezioni tralicciate<br />
sono compatibili con altri modelli della gamma<br />
Liebherr.<br />
Liebherr stabilisce un nuovo record mondiale, con la presentazione<br />
dell’autogru LTM 1300-6.3: è la prima volta<br />
che si porta un braccio telescopico di 90 m su una gru<br />
mobile con un carico per asse di 12 t.<br />
La nuova Liebherr da 300 t completa la gamma di gru a<br />
6 assi Liebherr. Le ultime innovazioni del produttore tedesco<br />
sono integrate nella LTM 1300-6.3: ECOmode,<br />
ECOdrive, VarioBase®Plus, VarioBallast®, Auto-Ballast,<br />
concetto a motore singolo e Windspeed Load Charts<br />
Nuova<br />
caratteristica<br />
sulla LTM 1300-<br />
6.3 (disponibile<br />
come optional) è<br />
il sistema<br />
di lubrificazione<br />
centrale del<br />
carro per i perni<br />
di articolazione<br />
degli assi.<br />
In questo modo,<br />
i 24 punti<br />
di articolazione<br />
sui 6 assi<br />
dell’autogrù<br />
si lubrificano<br />
in automatico.<br />
Disponibili<br />
anche sei<br />
proiettori<br />
di retromarcia<br />
a LED.<br />
(Grafici di carico della velocità del vento).<br />
Come modello d’ingresso alla categoria di autogrù con falconi<br />
a volata variabile, resta in gamma la LTM 1300-6.2. Con<br />
un braccio telescopico di 78 m, la LTM 1300-6.2 offre già<br />
capacità di carico straordinarie per una gru mobile a 6 assi.<br />
Ma ora c’è di più. C’è, per l’appunto, la LTM 1300-6.3, che<br />
è progettata come una gru a montaggio rapido con alte<br />
prestazioni ad altezze di sollevamento elevate e a braccio<br />
impennato. Caratteristiche, queste, che fanno della nuo-<br />
va Liebherr la macchina meglio indicata per il montaggio<br />
di gru a torre, di antenne e per la manutenzione delle turbine<br />
eoliche. Per la LTM 1300-6.3 Liebherr ha ideato diverse<br />
configurazioni di guida di carichi sugli assi e pesi totali.<br />
I bracci telescopici e gli stabilizzatori possono essere<br />
montati e smontati facilmente e rapidamente, per ottenere<br />
carichi sugli assi inferiori a 12 t. Di particolare interesse<br />
è la possibilità di smontare con rapidità le singole<br />
parti con il sistema di sgancio degli elementi telescopici<br />
("Teletrennung"). Si agevola, in tal modo, una condizione di<br />
guida con un peso totale inferiore a 60 t e con carichi sugli<br />
assi inferiori alle 10 t. Liebherr offre una soluzione di<br />
auto-assemblaggio che permette di smontare alcune parti<br />
telescopiche senza una gru ausiliaria. Questa soluzione<br />
è compatibile con altri tipi di autogrù: con la LTM 1650-<br />
8.1 e con il modello LTM 1450-8.1. L’incremento di flessibilità<br />
ed efficienza economica è notevole.<br />
Braccio da primato<br />
La nuova LTM 1300-6.3 raggiunge la lunghezza record di<br />
90 m con un braccio telescopico a 8 sezioni, una sezione<br />
Windspeed Load Charts<br />
La LTM 1300-6.3 ha tabelle di carico in funzione delle diverse<br />
velocità di vento massime ammissibili, per assicurare<br />
massima sicurezza e perfette tempistiche operative<br />
in presenza di vento. Al calcolo delle tabelle di carico delle<br />
autogrù si applica generalmente una velocità delle raffiche<br />
di vento fino a 9 m/s. Per garantire l’operatività in sicurezza<br />
anche con venti più forti, Liebherr ha calcolato<br />
tabelle di carico per velocità massime del vento superiori<br />
e le ha programmate nel sistema di controllo della gru. Sulla<br />
gru mobile LTM 1300-6.3, per esempio, possiamo trovare<br />
tabelle di portata con vento fino a 11,2 m/s e 13,4 m/s<br />
con configurazioni di braccio combinati a sezioni tralicciate.<br />
Operando invece solo con il braccio telescopico, si<br />
aggiungono anche tabelle con 15,6 m/s di vento.<br />
Risparmio di peso e potenza<br />
VarioBase®Plus: gli stabilizzatori posteriori a doppia trave<br />
raggiungono una larghezza di stabilizzazione di 9,4 m, cioè<br />
2 m in più rispetto alla parte anteriore, e ciò migliora ulteriormente<br />
la prestazione sugli stabilizzatori posteriori. Gli<br />
stabilizzatori anteriori mono trave consentono di risparmiare<br />
peso, a vantaggio della lunghezza del braccio.<br />
ECOdrive: un motore diesel Liebherr a otto cilindri con 455<br />
kW/619 CV e una coppia di 3.068 Nm fornisce all’autogrù<br />
LTM 1300-6.3 tutta la potenza di cui ha bisogno, essa<br />
viene trasmessa agli assi tramite un sistema di trasmissione<br />
con il cambio ZF TraXon a 12 velocità. Un convertitore<br />
di coppia 2/5 permette una manovrabilità ottimale.<br />
Nella modalità ECOdrive, può essere selezionato in modo<br />
specifico un assetto di guida che consente di ottimizzare<br />
il risparmio di carburante e di ridurre la rumorosità.<br />
La riduzione di peso totale che si ottiene con l’installazione<br />
di un unico motore è stata utilizzata per ottenere un<br />
braccio telescopico più lungo restando entro il carico massimo<br />
per asse di 12 t.<br />
[92] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [93]
Sollevamento&Noleggio<br />
Telescopici<br />
VISIBILITÀ Al pari del modello 555-210R,<br />
il nuovo JCB ha di serie una telecamera posteriore<br />
e può essere allestito sia con kit luci di lavoro<br />
supplementari, sia con ulteriori telecamere,<br />
tra cui una posizionata in testa al braccio per facilitare<br />
il posizionamento preciso dei carichi in quota.<br />
Aoltre due anni dal lancio del suo primo sollevatore telescopico<br />
rotativo, JCB ne lancia una versione dalle<br />
prestazioni superiori in termini di altezza massima,<br />
che arriva ora fino a 26 metri operativi, ma sempre da 5,5 t<br />
di portata massima.<br />
Rispetto al 555-210R lanciato nel 2019, il nuovo 555-260R<br />
ha sempre un braccio a quattro elementi con tre sfili telescopici<br />
a catena, ma integralmente ridisegnato per guadagnare<br />
i cinque metri di altezza dichiarata supplementare e<br />
gli oltre tre metri e mezzo di sbraccio massimo in più che gli<br />
permettono di toccare i 21,4 metri.<br />
Per accogliere il nuovo braccio i progettisti hanno lavorato<br />
si sulla base del 555-210R, ma adeguando sia la rigidità della<br />
torretta sia la distribuzione dei pesi, calibrando tra l’altro<br />
una zavorra di pari dimensioni ma di peso superiore. Il peso<br />
operativo dei due modelli è rispettivamente di 17.960 kg e<br />
19.400 kg. Dati alla mano si scopre come in posizione di trasporto<br />
o traslazione il 26 metri sia un metro più lungo del 21<br />
metri. La struttura del carro, i componenti principali, l’elettronica<br />
di gestione, la cabina e gli stabilizzatori del 555-260R<br />
sono esattamente quelli del fratello “minore”.<br />
In sostanza i due JCB rotativi sono la stessa macchina, ma<br />
la versione 555-210R da 20,5 m d’altezza alle forche privilegia<br />
la capacità di carico in tutta l’area di lavoro, mentre la 555-<br />
260R si distingue per sbraccio e altezza. Le prestazioni restano<br />
tanto elevate che il costruttore dichiara che “in<br />
numerose configurazioni d’impiego il 555-260R offre performance<br />
fino al 10% superiori rispetto ai concorrenti”.<br />
Tutto sotto<br />
Baricentro più basso possibile per incrementare stabilità<br />
e capacità di sollevamento. Questo è il concetto base su<br />
cui i progettisti hanno lavorato scegliendo soluzioni innovative<br />
come quella di posizionare il motore termico JCB<br />
Dieselmax Stage V da 112 kW e le principali componenti<br />
idrauliche nel telaio inferiore, come già sperimentato con<br />
l’escavatore gommato Hydradig. Osservando i rotativi JCB<br />
si nota infatti una struttura inferiore importante, un passo<br />
lungo e una torretta “leggera” con braccio montato in posizione<br />
ribassata che favorisce la visibilità dell’operatore<br />
sul cantiere a 360°. La scelta di montare il motore a pochi<br />
centimetri da terra rende inoltre più semplici e sicuri sia<br />
i controlli giornalieri, sia gli interventi di manutenzione.<br />
Facile, versatile e sicuro<br />
Come per tutti i sollevatori telescopici JCB, anche il 555-<br />
260R vanta un’ampia gamma di attrezzature e accessori<br />
che ne esaltano le prestazioni. Tra queste, differenti tipi di<br />
forche, un argano di sollevamento da 5,5 tonnellate, un argano<br />
jib da 2 tonnellate di capacità massima e 2 metri di<br />
estensione, un jib a estensione ridotta, un gancio da 5,5<br />
LICENZA<br />
di noleggiare<br />
Il nuovo telescopico rotativo JCB 555-260R da 5,5 t,<br />
porta ben 2 t a 25,5 m d’altezza. Grandi prestazioni,<br />
ma sempre facili e accessibili in tutta sicurezza<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
[94] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong>
ostruzioni<br />
Telescopici<br />
Capacità massima di sollevamento 5 t<br />
Altezza massima di lavoro 23,5 m<br />
ARGANI E PIATTAFORME DI LAVORO<br />
Oltre che con le forche, il 555-260R è compatibile con<br />
un’ampia gamma di attrezzature con sistema RFID.<br />
In questo modo gli accessori vengono identificati dalla<br />
macchina che seleziona automaticamente il diagramma<br />
di carico corretto per ogni applicazione.<br />
Vincitrice del premio<br />
ILTA-Italian Lifting and<br />
Transportation Awards<br />
2021 nella sezione<br />
«innovazione di prodotto»<br />
[96] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
tonnellate, una benna per impieghi leggeri, forche rotative<br />
a 360 gradi e una gamma di accessori per forche.<br />
A queste attrezzature si aggiunge una gamma di piattaforme<br />
aeree di lavoro che esaltano la versatilità del 555-<br />
260R, una macchina che riunisce le caratteristiche dei sollevatore<br />
telescopico, delle autogrù fuoristrada e delle<br />
piattaforma aeree. Ciliegina sulla torta, la possibilità di controllare<br />
da remoto il 555-260R tramite radiocomando.<br />
La gamma di accessori dedicati JCB utilizza inoltre la tecnologia<br />
di riconoscimento automatico tag RFID, grazie a<br />
cui gli accessori vengono riconosciuti dalla macchina che<br />
seleziona automaticamente il diagramma di carico corretto<br />
per ogni applicazione. Altra freccia all’arco del 555-<br />
260R sono i tempi di configurazione ridotti all’osso con il<br />
set-up automatico in funzione dei diagrammi di carico memorizzati<br />
a sistema e grazie al sistema di livellamento automatico<br />
della torretta “one-touch” che regola in automatico<br />
lo sfilo di ogni stabilizzatore.<br />
AWPERFORMANCE<br />
Testi e foto di Fabrizio Parati<br />
Mini gru cingolata Jekko SPX650CDH
AWPERFORMANCE<br />
Jekko SPX650<br />
J7<br />
100%<br />
capacità max<br />
J0<br />
TOP 5<br />
ostruzioni<br />
Lanciata nel 2020 nella versione elettrica con batteria al Litio,<br />
la mini gru SPX650 di Jekko, su grande richiesta dei clienti,<br />
è ora disponibile anche in modalità bi-energy (diesel + elettrico).<br />
Maturata dall’esperienza della SPX532, la SPX650 è la macchina<br />
che mancava sul mercato.<br />
1<br />
Grande capacità di lavoro con<br />
misure contenute. Larga 980 mm,<br />
la SPX650 si muove in spazi molto<br />
stretti con uno braccio di 23 m e<br />
una portata, a 20 m, di ben 150 kg<br />
2<br />
3<br />
Infinite opzioni di stabilizzazione<br />
variabili e adattabili alle<br />
più diverse situazioni di lavoro.<br />
Stabilizzatori a X con doppia<br />
estensione (cilindro e catene)<br />
Tutti gli accessori sono a bordo<br />
macchina (jib manuale, idraulico,<br />
bozzelli, radiocomando, ecc.).<br />
La macchina arriva in cantiere con<br />
tutto ciò che serve per lavorare<br />
4<br />
5<br />
Il radiocomando Jekko, con display<br />
LCD e software sviluppato<br />
internamente, consente, con totale<br />
semplicità, di gestire con otto leve<br />
tutte le funzioni della mini gru<br />
Facilità e rapidità di installazione<br />
del jib idraulico (tre estensioni e<br />
capacità di 1,2 t). Lavora anche<br />
con angolo negativo di 15°,<br />
a gancio o a fune<br />
[98] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [99]
DIMENSIONI CONTENUTE E GRANDI PRESTAZIONI IN QUALUNQUE CANTIERE<br />
Jekko SPX650<br />
Jib a gancio orientabile<br />
verso l’alto o verso il basso<br />
Larghezza di soli 980 mm<br />
Arriva<br />
ovunque<br />
Colma il divario tra la SPX532 e la SPX1280. È lunga 4,47 m, alta 2,05 m ed è larga<br />
soltanto poco meno di un metro (0,98 m). 5 ton abbinate a 23,5 m di braccio con il jib<br />
e a una macchina compatta con infinite possibilità di stabilizzazione: il risultato è quello<br />
di avere a disposizione una tra le mini gru più versatili presenti, ad oggi, sul mercato.<br />
IL LIMITATORE GEOMETRICO<br />
della minigru SPX650 legge l’angolo di<br />
rotazione della colonna, l’angolo del<br />
braccio principale, l’estensione del<br />
telescopico, ogni singola posizione degli<br />
stabilizzatori e la pressione sul cilindro di<br />
sollevamento. In base ai dati, il limitatore<br />
elabora la capacità massima di<br />
sollevamento consentita in quella<br />
configurazione. Questo permette di<br />
sfruttare al massimo la geometria della<br />
gru, offrendo rendimenti di sollevamento<br />
prima inarrivabili. Un ulteriore vantaggio è<br />
che, prima ancora di arrivare in cantiere o<br />
su qualsiasi area di intervento, è possibile<br />
fare valutazioni preventive per trovare la<br />
configurazione di stabilità migliore per<br />
svolgere qualunque tipo di lavoro.<br />
1<br />
2<br />
TRE MODALITÀ<br />
La SPX650 dispone di un jib<br />
idraulico, da 1,2 ton, a tre sfili,<br />
e di un runner jib da 2 ton.<br />
Il jib idraulico può essere<br />
stoccato nella slitta, a bordo<br />
(ripiegato sotto il braccio<br />
principale) o a terra.<br />
3<br />
L’INSTALLAZIONE<br />
del jib idraulico è semplice<br />
e veloce. Si estrae la slitta, si<br />
rovescia la biella e si procede<br />
con l’installazione dei perni.<br />
Seguono il collegamento<br />
della doppia attivazione<br />
idraulica e elettrica.<br />
TRE TIPI DI CONFIGURAZIONE<br />
Con il jib idraulico si hanno<br />
tre tipi di configurazione: tiro<br />
a gancio, tiro a fune in linea<br />
singola o tiro doppio. La fune<br />
è una 800 kg. In tiro doppio<br />
si arrivano quindi a coprire<br />
i 1.200 kg di portata.<br />
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11<br />
800<br />
750<br />
650<br />
550<br />
12 13 14 15<br />
m<br />
16 17 18 19 20 21<br />
25<br />
900<br />
800<br />
1000<br />
700<br />
480<br />
650<br />
1200<br />
1000<br />
600 450<br />
82° 1200<br />
480<br />
550<br />
2000<br />
450<br />
780<br />
70°<br />
450<br />
1950<br />
1000 750 550<br />
1800<br />
450<br />
1700<br />
60°<br />
720<br />
1450<br />
2600<br />
580<br />
2200<br />
50°<br />
1200<br />
2850<br />
1800 1100<br />
1000<br />
2650<br />
1300<br />
940<br />
40°<br />
900<br />
1950<br />
3000<br />
1100 850<br />
1700<br />
700<br />
2750<br />
1000<br />
30°<br />
2450 1350<br />
950<br />
750 280 250 230 210<br />
3400<br />
2100<br />
950 600<br />
830<br />
130 120 100 100<br />
1200<br />
1200<br />
820<br />
3000 1700 1150<br />
20°<br />
4000<br />
2550<br />
850<br />
650<br />
1100 700<br />
550<br />
4000<br />
1400 980<br />
2200<br />
5000 3200<br />
10°<br />
24<br />
23<br />
22<br />
21<br />
20<br />
19<br />
18<br />
17<br />
16<br />
15<br />
14<br />
13<br />
12<br />
11<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
5000<br />
4<br />
3<br />
0°<br />
2<br />
4000 2850 1850 1300 1100 760 600 200 200 170 150<br />
860 600 480 100 100<br />
1<br />
0<br />
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 m<br />
4<br />
CONDIZIONI STANDARD CON<br />
ROTAZIONE CONTINUA A 360°<br />
90°<br />
PERFORMANCE EXTRA<br />
CON STABILIZZAZIONE RIDOTTA<br />
44°<br />
90°<br />
90°<br />
Il massimo sbraccio della<br />
macchina con, in punta, 150 kg<br />
a 20 m. Flessione minima<br />
del braccio telescopico.<br />
90°<br />
44°<br />
[100] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
44°<br />
44°
Jekko SPX650<br />
La SPX650 è disponibile<br />
nella versione elettrica<br />
e nella versione bi-energy<br />
L’OPERATORE GESTISCE LA MACCHINA DAL RADIOCOMANDO<br />
DETTAGLI ESCLUSIVI<br />
AWPERFORMANCE<br />
LA JEKKO SPX650 bi-energy può,<br />
come la versione elettrica, lavorare<br />
anche in spazi chiusi, grazie al<br />
propulsore diesel, al motore ell’elettrico<br />
e ai cingoli bianchi antitraccia.<br />
Tutto sotto controllo<br />
IL RADIOCOMANDO multifunzione a otto<br />
leve. È lo stesso, nuovo radiocomando<br />
della SPX532 e della SPX1280. Utilizzando<br />
i selettori, attraverso schermate di facile<br />
e immediata lettura, tutto è nelle mani<br />
dell’operatore.<br />
[102] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Plug & play: ogni accessorio è riconosciuto<br />
automaticamente dal limitatore<br />
Ottimizzazione degli spazi. Argano<br />
alloggiato all’interno della colonna<br />
Le calzatoie esagonali,<br />
a bordo macchina,<br />
si incastrano perfettamente<br />
nel copro macchina stesso<br />
TUTTO DAL RADIOCOMANDO<br />
Grazie ad un comodo selettore di funzione,<br />
è possibile scegliere la modalità operativa<br />
e gestire il tutto dal radiocomando: cingoli,<br />
stabilizzazione, gru, pick&carry. L’innovativo<br />
controllo della dinamica dell’argano permette di<br />
selezionare fra modalità veloce (poco peso,<br />
massima velocità), lenta (molto peso, velocità<br />
minima) o automatica (la macchina determina<br />
il corretto funzionamento in base al peso<br />
sollevato). In caso<br />
di uso errato o di<br />
malfunzionamento,<br />
sul display viene<br />
restituita una<br />
descrizione<br />
testuale dell’errore<br />
o dell’allarme.<br />
Tutti gli accessori sono a bordo<br />
macchina. Qui: bozzello<br />
Motore elettrico<br />
Jekko offe<br />
la possibilità<br />
di scegliere<br />
se avere la mini<br />
gru SPX650 in<br />
versione elettrica<br />
oppure quella<br />
con motore diesel<br />
a cui è possibile<br />
abbinare il motore<br />
elettrico (220 V 0<br />
380 V), per poter<br />
lavorare, quando<br />
dovesse essere<br />
necessario,<br />
servendosi<br />
della corrente.<br />
I CINGOLI ESTENSIBILI sono azionati<br />
dal radiocomando (consentono la modalità pick & carry).<br />
Due le velocità: da 1,9 a 2,9 km orari. In seconda velocità,<br />
pertanto, non c'è da annoiarsi. E non ci sono<br />
i tipici saltelli che si vedono sui cingolati, grazie<br />
ai motoriduttori a doppia cilindrata (all'erogazione)<br />
che non hanno picchi d'olio e quindi scaricano tutta<br />
l'energia per terra.<br />
Il sistema di stabilizzazione è uno dei punti<br />
di forza della mini gru SPX650<br />
Ogni stabilizzatore ha una<br />
doppia estensione idraulica<br />
IL MOTORE DIESEL<br />
STABILIZZATORI<br />
a X con doppia<br />
estensione<br />
(tramite cilindro<br />
e catene)<br />
direttamente<br />
controllati dal<br />
radiocomando.<br />
In rapporto<br />
all’angolo<br />
d’apertura<br />
e dell'estensione, il<br />
software può<br />
definire in tempo<br />
reale la condizione<br />
di lavoro ottimale.<br />
L'apertura degli<br />
stabilizzatori<br />
va da - 1 grado e<br />
mezzo a 72 gradi.<br />
Chiudendo a<br />
meno un grado e<br />
mezzo (e non a<br />
zero) consentono<br />
di avere delle<br />
dimensioni della<br />
macchina ancora<br />
più contenute.<br />
Tutte le aree<br />
di stabilizzazione<br />
sono visibili dal<br />
radicomando.<br />
La nuova mini gru<br />
SPX650CDH ha un<br />
motore, da 18,5 kW,<br />
senza DPF e AdBlue,<br />
che offre diversi pregi:<br />
è silenzioso, consuma<br />
poco, è semplice<br />
da manutentare<br />
e da tagliandare.<br />
Del resto, i temi cruciali<br />
del contenimento dei<br />
costi di manutenzione<br />
e di gestione delle<br />
macchine sono sempre<br />
al centro dell’azione<br />
progettuale di Jekko.
Jekko SPX650<br />
Jekko<br />
SPX650<br />
Alta precisione<br />
BRACCIO A SEI SFILI<br />
estremamente rigido (monosaldatura),<br />
preciso (sia in salita sia in discesca),<br />
leggero e senza oscillazioni.<br />
Lo si capisce con chiarezza anche<br />
dalla sequenza di queste immagini.<br />
Tra i punti di forza della macchina, anche<br />
il raffinato sistema idraulico con distributore<br />
oleodinamico proporzionale PVG 16<br />
di Danfoss, che assicura movimenti fluidi<br />
e “millimetricamente” precisi.<br />
CILINDRI<br />
PROTETTI<br />
sono tutti<br />
all’interno<br />
del braccio.<br />
Sviluppare<br />
un progetto con<br />
i cilindri interni<br />
ha un sostenuto<br />
costo. Sarebbe<br />
più semplice<br />
installarli sopra<br />
il jib. Jekko ha<br />
scelto, invece,<br />
di investire su<br />
questa scelta,<br />
per consentire di<br />
usare la SPX650<br />
con il jib anche in<br />
applicazioni con<br />
pochissimo<br />
spazio di lavoro<br />
a disposizione.<br />
X<br />
J7<br />
AREA DI<br />
STABILIZZAZIONE<br />
Braccio<br />
principale<br />
con Jib<br />
X 2,2 m 2,7 m<br />
Y 5,8 m 5,7 m<br />
Runner jib stoccato a bordo macchina<br />
Y<br />
J2<br />
J2<br />
J7<br />
Stabilizzazione e misure della SPX650CDH<br />
Manipolatore vetro<br />
Manipolatore travi<br />
IL DISTRIBUTORE IDRAULICO<br />
Grazie ai moduli digitali Danfoss, sono<br />
consentiti movimenti della mini gru fluidi<br />
e precisi e la possibilità di lavorare<br />
contemporaneamente con quattro funzioni.<br />
www.jekko-cranes.com
Truck&Allestimenti<br />
Iveco offroad<br />
RITRATTO<br />
di famiglia<br />
Gianenrico Griffini by<br />
Sulle piste impossibili dell’Offroad park<br />
di Monte Capuccio a Varano de’ Melegari (PR)<br />
in azione tutti i modelli fuoristrada di Iveco.<br />
Al debutto il T-Way per la cantieristica dura<br />
Provare per credere. E’ la lezione che scaturisce dalle<br />
evoluzioni sulle piste ‘impossibili’ dell’Offroad park di<br />
Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, con l’intera<br />
gamma fuoristrada di Iveco: dai Daily a trazione integrale<br />
agli Eurocargo 4x4 per i compiti di manutenzione alle infrastrutture,<br />
agli elettrodotti e ai cantieri in aree difficilmente<br />
raggiungibili fino agli X-Way multiruolo per gli impieghi misti<br />
strada-cantiere e ai mezzi d’opera della serie T-Way per le<br />
missioni offroad più gravose. E proprio l’Iveco T-Way, introdotto<br />
sul mercato ad aprile 2021 come successore del<br />
Trakker - un’eredità pesante, vista la fama di robustezza e affidabilità<br />
conquistata dal predecessore in Italia e in Europa -<br />
è stato uno dei protagonisti dell’evento di Varano. Anzi, i protagonisti<br />
sono stati due, poiché erano presenti due 8x4 allestiti<br />
con cassone ribaltabile: un AD510T51, dotato di cambio<br />
manuale ZF Ecosplit a 16 rapporti, e un altro AD510T51<br />
equipaggiato, però, con l’automatizzato Zf TraXon (Iveco lo<br />
chiama Hi-Tronix) 16 TX 2440 TO, anch’esso a 16 marce, con<br />
software di cambiata offroad selezionabile a richiesta dal<br />
conducente.<br />
UN IVECO T-WAY AD410T51 in<br />
configurazione 8x4, dotato di cambio<br />
meccanico ZF Ecosplit a 16 rapporti.<br />
In alternativa, è disponibile anche<br />
il cambio automatizzato ZF TraXon<br />
(Hi-Tronix) a 16 marce.<br />
[106] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [107]
Truck&Allestimenti<br />
Iveco offroad<br />
C’è anche il retarder idraulico<br />
Per entrambi i mezzi d’opera la motorizzazione è identica,<br />
basata sul super-collaudato Cursor 13 Euro VI a sei cilindri<br />
in linea di 12,9 litri di cilindrata. Che è in grado di erogare 510<br />
Cv nell’intervallo da 1.525 a 1.900 giri/min, a fronte di un a<br />
coppia di picco di 2.300 Nm disponibile già in ‘basso’ da 1.000<br />
a 1.525 giri al minuto. I due T-Way montano, inoltre, il retarder<br />
idraulico integrato al cambio Intarder azionabile, come il<br />
freno motore a decompressione, agendo sulla leva multifunzione<br />
a più stadi posta sul lato destro della colonna dello<br />
sterzo. Uguali anche gli abitacoli, basati sulla AD Active<br />
Day stretta (2.300 mm in larghezza), corta e a tetto basso, e<br />
il settaggio veicolare Off, studiato per le missioni off-road. La<br />
IL QUATTRO ASSI sopra, un Iveco T-Way AD410T51<br />
dotato di motorizzazione Cursor 13 da 510 Cv e 2.300<br />
Newtometro di coppia massima. A fianco, gli interni.<br />
guida in fuoristrada, soprattutto sui tratti più impegnativi<br />
dell’Offroad park caratterizzati salite e discese con gradienti<br />
anche del 10% e oltre, richiede un approccio anticipatorio.<br />
Nel caso del mezzo d’opera con l’automatizzato ZF Traxon<br />
è indispensabile passare all’azionamento semi-automatico,<br />
premendo brevemente una seconda volta il pulsante D (Drive)<br />
posto sulla plancia. Occorre, poi, selezionare (spostando la<br />
leva multifunzione verso l’alto o verso il basso a scalare) la<br />
marcia più adatta alle difficoltà e al profilo altimetrico del<br />
tracciato da affrontare e, infine, inserire a bassa velocita (o<br />
da fermo) i bloccaggi dei differenziali. Prima quello longitudinale,<br />
per poi passare a quelli trasversali. Il Cursor 13 si conferma<br />
brillante sia in salita, sia in fase di rallentamento, grazie<br />
all’energica azione del freno motore (a partire dai 1.900<br />
giri/min) in combinazione con il retarder idraulico flangiato<br />
al cambio. Positive anche le note sul comfort di bordo, grazie<br />
all’azzeccata taratura delle sospensioni (quelle anteriori<br />
sono a tre foglie paraboliche per assali da 9 t con axle drop<br />
di 72 mm) e al corretto abbinamento della cabina al telaio di<br />
10 mm di spessore per gli impieghi heavy duty. L’abitacolo<br />
del T-Way ha, fra l’altro, recentemente ottenuto per i suo design<br />
un importante riconoscimento da parte del German<br />
Design Council per la categoria Utility vehicles. Anche sulla<br />
gamma T-Way il costruttore italiano propone il compagno di<br />
viaggio digitale Iveco Driver Pal, sviluppato insieme ad<br />
Sopra e a destra, un Iveco X-<br />
Way AS360X57Z con<br />
configurazione veicolo On+<br />
per impieghi misti stradacantiere.<br />
Monta il top di<br />
gamma Cursor 13 di 12,9 litri<br />
di cilindrata, tarato a 570 Cv.<br />
[108] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [109]
Truck&Allestimenti<br />
Iveco offroad<br />
L’EUROCARGO 4X4 150E28 W<br />
Ha un massa totale a terra di 15 ton.<br />
Monta un Tector 7 a sei cilindri in linea<br />
di 6,7 litri di cilindrata, tarato a 280 Cv.<br />
DAL GRANDE<br />
AL PICCOLO<br />
Sopra, un Iveco<br />
X-Way<br />
AD360X48Z HR<br />
OFF con motore<br />
Cursor 11<br />
da 480 Cv.<br />
A fianco,<br />
un Daily 4x4<br />
70S18HA8 V<br />
WX furgone.<br />
SI ARRAMPICA<br />
OVUNQUE<br />
A fianco, un<br />
altro Daily 4x4<br />
in versione<br />
autotelaio<br />
cabinato,<br />
allestito con<br />
ribaltabile<br />
trilaterale. Ha<br />
un peso totale<br />
a terra di 7 ton.<br />
Amazon Web Services (Aws) e al team Alexa Auto. Driver<br />
Pal mette a disposizione le funzionalità My Iveco e My<br />
Community. La prima consente all’autista di interagire con<br />
il veicolo tramite comandi vocali per ottimizzare il percorso,<br />
effettuare un controllo dei sistemi di bordo, esaminare i<br />
dati delle prestazioni del camion e molto altro. My Community<br />
permette, invece, al driver di scambiare messaggi con gli altri<br />
conducenti o di ascoltare informazioni sulle condizioni sul<br />
traffico. Sulle piste dell’Offroad park erano presenti anche tre<br />
X-Way, due 8x4 - un AS360X57Z HR ON+ e un AD360X48Z<br />
HR OFF - oltre a un cabinato 4x2 AD200X48/P HR OFF. Si<br />
tratta di veicoli che rappresentano l’anello di congiunzione<br />
Un X-Way AD200X48/P con motore Cursor 11 da 480 Cv,<br />
sospensioni pneumatiche posteriori e trazione anteriore<br />
inseribile, allestito con gru idraulica dietro cabina.<br />
fra i pesanti stradali della serie S-Way e i mezzi d’opera della<br />
gamma T-Way. Praticamente infiniti i compiti di trasporto<br />
che possono essere affidati agli X-way. Comprendono la cantieristica<br />
leggera, con allestimenti con cassone ribaltabile,<br />
cassone e gru retro-cabina, pompa per calcestruzzo al trasporto<br />
legname, l’autospurgo, agli scarrabili, fino agli impieghi<br />
municipali. Sono missioni che prevedono percorrenze<br />
su strade asfaltate per il 90% del chilometraggio totale e<br />
per il rimanente 10% sui fondi a bassa aderenza.<br />
Un X-Way molto particolare<br />
Interessante la soluzione sviluppata da Iveco sull’X-Way<br />
AD200X48/P, dotato di sospensioni pneumatiche posteriori,<br />
riduzione epicicloidale ai mozzi (HR), di settaggio veicolare<br />
Off per impieghi prevalentemente fuoristrada e di trazione<br />
anteriore inseribile Hi-Traction. Quest’ultima entra in<br />
funzione (e rimane attiva fino a 22 km/h) in caso di slittamento<br />
delle ruote posteriori sui fondi a bassa aderenza. La<br />
motorizzazione è basata sul sei cilindri in linea Cursor 11 da<br />
480 Cv e 2.300 Newtonmetro di coppia massima. Il propulsore<br />
è abbinato al cambio automatizzato Hi-Tronix 12TX<br />
2410 TO (lo ZF-Traxon) dotato di retarder idraulico integrato.<br />
Completano il parco veicoli per i test offroad un<br />
Eurocargo 4x4 150E28 W e due Daily a trazione integrale di<br />
7 tonnellate di massa totale a terra, uno in versione cabinato<br />
(70S18HA8 WX) e un furgone lamierato (70S18HA8 V WX).<br />
Sono mezzi per utilizzi particolari, che trovano impiego soprattutto<br />
negli interventi di manutenzione degli elettrodott,<br />
degli impianti telefonici o delle infrastrutture situate in aree<br />
montagnose difficilmente raggiungibili. L’Eurocargo 4x4, che<br />
ha un peso totale a terra di 15 tonnellate, monta un Tector 7<br />
di 6,7 litri di cilindrata da 280 Cv e 1.000 Newtonmetro di coppia<br />
massima.<br />
[110] <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2022</strong> [111]
ISSN 0010-9665<br />
9 770010 966504<br />
0 0 7 5 6 ><br />
Bellamoli Granulati spa - Via Cesare Betteloni 4/a - 37023 Stallavena (VR)<br />
www.bellamoli.it - www.qubastone.it - info@bellamoli.it<br />
®<br />
R<br />
R<br />
Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Ro<br />
C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assop<br />
COVER_MERLO_<strong>756</strong>.qxp_Cover_Aprile_07 22/12/21 16:31 Pagina 1<br />
n. <strong>756</strong> | anno LXIX 12 dicembre 2021<br />
<strong>Costruzioni</strong><br />
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature<br />
INNOVATORI<br />
PER TRADIZIONE<br />
Attualità<br />
&Prodotti<br />
29° CONGRESSO<br />
ASSODIMI<br />
Il noleggio sta vivendo<br />
un momento di forte<br />
crescita. Sarà ottimo<br />
anche il <strong>2022</strong><br />
Macchine<br />
&Componenti<br />
PREVISIONI<br />
DI MERCATO MMT<br />
Presentate al CECE<br />
Summit le previsioni<br />
di mercato firmate<br />
Off-Highway Research<br />
Riciclaggio<br />
&Demolizione<br />
PRANDELLI<br />
DEMOLIZIONI<br />
Per l’ex Consorzio<br />
Agrario di Lodi<br />
l’EC750E HR<br />
monta il 36 metri<br />
Casa editrice la fiaccola srl<br />
<strong>756</strong><br />
anno LXIX 12 dicembre 2021<br />
WALKAROUND ESCAVATORE GOMMATO YANMAR B75W<br />
Speciale WalkAround<br />
THE BIGGEST EUROPEAN EXHIBITION & CONFERENCE SPECIFICALLY DEDICATED TO THE CONCRETE AND MASONRY INDUSTRIES<br />
4 th Edition<br />
Fiera certificata<br />
An exhibition audited by<br />
126/2018<br />
GICX18S1<br />
®<br />
Giornate italiane del CalCestruzzo<br />
italian ConCrete days<br />
28-30 April <strong>2022</strong> - Piacenza, Italy Italy<br />
28-30 April <strong>2022</strong><br />
Piacenza<br />
Italy<br />
AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIC <strong>2022</strong><br />
®<br />
OGNI mESE<br />
• Attualità & Prodotti • Macchine & Componenti<br />
• Riciclaggio & Demolizione • Cave & Calcestruzzo • WalkAround Macchine<br />
• Sollevamento & Noleggio<br />
abbonamenti@fiaccola.it<br />
CANNONI<br />
CONRAD<br />
sistemi di abbattimento polveri<br />
Supply Filiera del chain calcestruzzo of concrete e della and precast prefabbricazione industries<br />
Fondazioni | Perforazione | Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria<br />
Perforazione pozzi | Gallerie<br />
Abbonamento annuo €90,00 *<br />
10 numeri + versione online www.costruzioniweb.it<br />
*(IVA assolta dall’editore)<br />
Filiera del calcestruzzo e della prefabbricazione<br />
Supporting Associations<br />
www.costruzioniweb.it<br />
Casa Editrice la fiaccola srl<br />
Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel. 02 89421350 | fax 02 89421484 | www.fiaccola.it<br />
Under the<br />
Patronage of<br />
For info and stand bookings: www.gic-expo.it<br />
ph. +39 010 5704948 - info@gic-expo.it
Il mio bagno<br />
rilassante!<br />
Il nuovo dumper articolato<br />
TA 230 Litronic<br />
Nessun terreno è troppo accidentato, nessuna pendenza è<br />
troppo ripida, nessun carico è troppo pesante: grazie a<br />
un’immensa forza di trazione e a un’erogazione della potenza<br />
ottimale il nostro nuovissimo dumper non ha limiti.<br />
www.liebherr.com/the-new-one<br />
Dumper Articolato<br />
Liebherr-EMtec Italia S. p. A. • Via dell’Industria 8-12 • 24040 Lallio (BG) • Phone +39 035 69691 00<br />
info. lei@ liebherr. com • www.facebook.com/LiebherrConstruction • www.liebherr.com