Costruzioni n. 756 febbraio 2022
VITALI DEMOLISCE TORRE TINTORETTO Il residenziale pubblico anni Ottanta fa spazio all’housing sociale in classe A by Studio MAB PERFORATRICE 100% ELETTRICA Bauer presenta un versatile modello di fascia media “alla spina”. Si chiama eBG 33 e lavora in modalità plug-in WALKAROUND CASE 921G Evolution MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650
VITALI DEMOLISCE TORRE TINTORETTO
Il residenziale pubblico anni Ottanta fa spazio all’housing sociale in classe A by Studio MAB
PERFORATRICE 100% ELETTRICA
Bauer presenta un versatile modello di fascia media “alla spina”. Si chiama eBG 33 e lavora in modalità plug-in
WALKAROUND CASE 921G Evolution
MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650
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ostruzioni
Febbraio 2022
Casa editrice la fiaccola srl
1952/2022 settant’anni
WALKAROUND
CASE 921G Evolution
VITALI DEMOLISCE
TORRE TINTORETTO
Il residenziale pubblico
anni Ottanta fa spazio
all’housing sociale
in classe A by Studio MAB
PERFORATRICE
100% ELETTRICA
Bauer presenta un versatile
modello di fascia media
“alla spina”. Si chiama eBG 33
e lavora in modalità plug-in
MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650
9
ISSN 0010-9665
770010 966504
0 0 7 5 7 >
PERFORMANCE
TOTALE
ISSN: 0010 - 9665
costruzioni
rivistacostruzioni
COSTRUZIONI
COMPIE SETTANT’ANNI
Dal 1952 la nostra rivista non
si è mai arrestata nel diffondere
la cultura delle costruzioni, delle
macchine e attrezzature
da cantiere. Non siamo nati ieri...
ATTUALITÀ&PRODOTTI
6 Anni Cinquanta
Ripercorriamo i primi anni d’attività
della nostra rivista
6 Piccolo spazio pubblicità
Le prime inserzioni pubblicitarie
16 Costruzioni post pandemia
La filiera secondo lo studio AGCS
22 Bauma il ritorno
A Monaco da 24 al 30 ottobre
23 Trasporti, si cambia
Nuove regole per gli eccezionali
24 Ben omologati
Vredestein ok per Liebherr
25 Molto più vigile
UFI Filters dice no ai contraffatti
26 Oltre i confini altoatesini
Niederstätter fattura 40 milioni di euro
27 Crescita del 30%
Il mercato italiano secondo Unacea
28 Anteprime mondiali
Strade di calcestruzzo con Wirtgen
29 Vittoria bis
Premio internazionale per Idrobase
MACCHINE&COMPONENTI
48 Con noi da sempre
Le pale gommate CASE fanno storia
50 Svedesi alla spina
Le prime due macchine movimento
terra Volvo 100% elettriche
54 Elettrica d’alte prestazioni
La prima Bauer che lavora alla spina
54
57 Livrea rossa per Yanmar
Il primo “maglia rossa” è il ViO17
8
58 Nuova era d’assistenza
La nuova App Liebherr XpertAssit
dedicato alle macchine di Nenzing
60 Promossi in Serie A
I cingolati Hyundai compatti
diventano Stage V
64 È green nell’anima
Bobcat lancia il primo skid elettrico
al mondo sul mercato USA
66 Squadra al completo
I nuovi escavatori Doosan Serie 7
66
72 Piccola e molto capace
Le prestazioni Massenza si fanno
compatte con la MI1
74 La spiaggia dolomitica
Gerotto vince un’altra sfida
RICICLAGGIO&DEMOLIZIONE
78 Arcobaleno polverizzato
Vitali demolisce la Torre Tintoretto
al quartiere San Polo di Brescia
CAVE&CALCESTRUZZO
84 Pronte nuove, grandi sfide
La storia di Mapei, 85 anni di successi
e cantieri nel mondo intero
88 Soluzione green e duratura
La strategia 2025 del Gruppo Holcim
SOLLEVAMENTO&NOLEGGIO
90 Flessibilità e assoluta
sicurezza
Due Potain MDT 319 in Olanda
91 Assistenza e noleggio
Le funzionalità estese WayToRental
92 Nuove altezze da record
La nuova autogrù Liebherr
multistrada LTM1300-6.3
94 Licenza di noleggiare
Il nuovo telescopico rotativo
JCB 555-260R
97
97 Minigru Jekko
La nostra analisi AWPerformance
è dedicata alla nuova SPX650CDH
da 5 t di capacità e 23,5 m
d’altezza di lavoro
TRUCK&ALLESTIMENTI
106 Ritratto di famiglia
Sulle piste impossibili dell’Offroad
park con tutti i modelli fuoristrada
Iveco. Al centro dell’attenzione
il T-Way per il cantiere duro
106
WALKAROUND
[2] febbraio 2022 Costruzioni
30
Tutte le novità
della pala
gommata CASE
921G Evolution
ostruzioni
Fondato nel 1952
da Giuseppe Saronni
757 2 FEBBRAIO 2022
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Edvige Saronni
lsaronni@fiaccola.it
DIRETTORE EDITORIALE
Matthieu Colombo
mcolombo@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
Fabrizio Parati
fparati@fiaccola.it
REDAZIONE
Mauro Armelloni, Edvige Fornara,
Emilia Longoni
costruzioni@fiaccola.it
COLLABORATORI
Damiano Diotti, Antonio Fargas,
Gianenrico Griffini (responsabile
sezione veicoli e allestimenti),
Eliana Puccio, Isabella Visentin
SEGRETERIA
Jole Campolucci
jcampolucci@fiaccola.it
segreteria@fiaccola.it
IMPAGINAZIONE
Studio Grafico Page
AMMINISTRAZIONE
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it
Margherita Russo
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TRAFFICO E PUBBLICITÀ
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T 0425 34045 - cell. 348 5121572 -
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(escluse Parma e Piacenza)
Mensile - LO-NO/00516/02.2021CONV
Reg. Trib. Milano N. 2562 del
22/1/1952
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313 21/11/1985 Roc 32150
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di Macchine per Cantieri Edili,
Stradali, Minerari e Affini
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anni Ottanta fa spazio
all’housing sociale
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Bauer presenta un versatile
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“alla spina’. Si chiama eBG 33
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ISSN 0010-9665
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III Cop gic-expo.it/
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Febbraio 2022
WALKAROUND
CASE 921G Evolution
VITALI DEMOLISCE
TORRE TINTORETTO
MINIGRU TUTTO SULLA NUOVA JEKKO SPX 650
1952/2022 settant’anni
PERFORATRICE
100% ELETTRICA
n Anno nuovo, testata nuova, redazione
più forte ed evoluzione dei contenuti. Con
il 2022 Costruzioni compie settant’anni
di pubblicazione continua, un traguardo
importante che in Italia non ha pari tra
le riviste tecniche dedicate a macchine,
tecnologie e attrezzature da cantiere.
Anche a livello europeo, Costruzioni ha
fatto la storia della stampa tecnica di settore
confrontandosi con le prime testate
prima tedesche e inglesi, poi con le più
giovani riviste francesi e spagnole.
Oggi abbiamo ancora più voglia di crescere
per offrirvi contenuti di qualità.
IN COPERTINA
IV Cop liebherr.com
1 merlo.com
105 transpotec.com
II Cop volvoce.it
MAGGIO 1996
La pala gommata
CASE 921 è già stata
protagonista
della nostra
copertina!
Sono però passati
26 anni ed era un
modello Serie B.
Aziende citate
A
Acciaierie Falk . . . . . . . .15
AGCS . . . . . . . . . . . . . . .20
Agriservice . . . . . . . . . . .48
Apollo Tyres . . . . . . . . . .24
Atlas . . . . . . . . . . . . . . . .14
Autostrada del Sole . . . .13
B
Ballast Nedam . . . . . . . .90
Bariello . . . . . . . . . . . . . .15
Bauer . . . . . . . . . . . . . . .54
Bim . . . . . . . . . . . . . . . . .74
Bobcat . . . . . . . . . . . . . .64
C
Carlo Ferro . . . . . . . . . . .15
Carpano . . . . . . . . . . . . .15
Case-CE . . . . . . . .30,48,80
Cerretti . . . . . . . . . . . . . . .9
Ceta . . . . . . . . . . . . . . . .14
D
Doosan . . . . . . . . . . . . . .66
E
Edilmac . . . . . . . . . . . . . .14
F
Fiat . . . . . . . . . . . . . . .11,14
Fiorentini . . . . . . . . . . . . .9
G
Gerotto . . . . . . . . . . . . . .76
Gruppo Wirtgen . . . . . . .28
H
Holcim . . . . . . . . . . . . . .88
Honda . . . . . . . . . . . . . . .73
Horsa . . . . . . . . . . . . . . .91
Hyundai . . . . . . . . . . . . .60
I
Idrobase Group . . . . . . .29
Iveco . . . . . . . . . . . . . . .106
J
JCB . . . . . . . . . . . . . . . . .94
Jekko . . . . . . . . . . . . . . .98
L
Leprotto . . . . . . . . . . . . .14
Liebherr . . . . . . . .24,58,92
M
Manitowoc . . . . . . . . . . .90
Mapei . . . . . . . . . . . . . . .84
Massenza . . . . . . . . . . . .72
N
Niederstaetter . . . . . . . .26
P
Peri . . . . . . . . . . . . . . . . .16
S
Sogene . . . . . . . . . . . . . .14
T
Tanfani . . . . . . . . . . . . . . .9
U
Ufi Filters . . . . . . . . . . . .27
V
Vitali . . . . . . . . . . . . . . . .78
Volvo -CE . . . . . . . . . . . .50
Vredestein . . . . . . . . . . .24
Y
Yanmar . . . . . . . . . . . . . .57
Vieni a trovarci presso
i nostri concessionari.
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www.takeuchi-italia.it
TB217
[4] febbraio 2022 Costruzioni
MacchinadelTempo
MacchinadelTempo
1950-1960
1950-1960
anni Cinquanta
Inizia con questo numero il racconto, per blocchi
decennali, della storia dell’attività di COSTRUZIONI
carattere immutabile
che, in rapporto alle mode
C’è un
editoriali e ai rovesci del settore
della carta stampata, appare e
scompare con l'andamento di un fiume
carsico per metà aereo e per
metà sotterraneo e che merita d'essere
ricordato: da 70 anni, le pagine
di COSTRUZIONI raccontano la vita
in cantiere di uomini, macchine e tecnologie,
riuscendo a mantenersi ancorate,
con ben delineata fisionomia, a due
modi di operare: indipendenza nel giudizio
e capacità d'indagine aggiornata.
È dalla primavera del 1952 che il perno
su cui gira l'attività di COSTRUZIONI è
il cantiere e tutto ciò che ne è corollario.
Nel corso di quest'anno, per i 70 anni
di COSTRUZIONI, daremo, qui, il resoconto
di questi decenni di scrittura.
Detto per inciso, si tratta di una scrittura
(fortunatamente) non inebetita,
negli ultimi anni, dalla retorica di quanto
sia sempre bella e buona la comunicazione
sul Web. I mondi digitali e fisici
si uniscono, il metaverso incombe,
ma COSTRUZIONI c'è. Al caschetto di
realtà virtuale, noi affianchiamo (e vor-
remo affiancare) il caschetto da cantiere.
Nei fascicoli del 2022, suddivideremo
l'analisi della nostra attività editoriale
in blocchi decennali. La volontà,
come già precisammo celebrando i nostri
primi cinquant'anni, è quella di “riferire”,
anzitutto a noi stessi, le considerevoli
parole scritte in oltre 700
fascicoli di COSTRUZIONI.
Celebrare i 70 anni della nostra rivista
vuol dire orientare lo sguardo alla nostra
identità, per avviarci, grazie a Voi affezionati
e benevoli lettori, ad aggiuntivi
traguardi di consenso.
La nascita di COSTRUZIONI
Marzo – aprile 1952, una copia L. 350.
Abbonamento annuo L. 2.000, direttore
Guido Ferraresi. È l'atto di nascita
della rivista COSTRUZIONI, pubblicata
dalla casa editrice la Fiaccola, di
Milano. COSTRUZIONI nasce, a Mi -
lano, nel decennio dei favolosi Anni
Cinquanta. Anni che per l'Italia (e non
solo) saranno favolosi, certamente,
ma anche, per certi aspetti, problematici.
E problematici soprattutto per
Milano, Torino (“non si affitta ai meridionali”,
e, a fatica, si tollerano pole-
Casa Editrice la Fiaccola, Milano
La casa editrice fu fondata nel 1944 da tre esponenti del Partito
d'Azione, il filosofo Mario Dal Pra, Fermo Sobri e Italo Romanelli.
Nel 1945, ai tre si aggiunse Ferruccio Parri. Il nome la Fiaccola
si rifà al simbolo presente tra le due iniziali delle brigate partigiane
di Giustizia e Libertà.
Nelle intenzioni dei fondatori c'era la volontà di dare una
forte valenza politica all'attività della casa editrice: non è
un caso, infatti, che la Fiaccola ristampò la terza serie dei quaderni di
Giustizia e Libertà del 1943 (precedentemente stampati in clandestinità,
in Piemonte, a Torre Pellice, e sempre dai tre soci citati sopra).
Finita la guerra la casa editrice si indirizzò verso pubblicazioni di carattere
culturale, in particolare edizioni teatrali. Nel 1947, la Fiaccola fu acquistata
da Eugenio Magnai, Giuseppe Saronni e Paolo Mariotti. I tre
nuovi proprietari, pur aderendo ai principi ideali che ispirarono la nascita
della casa editrice, seguirono nuovi indirizzi editoriali. L'originario
taglio politico culturale fu totalmente abbandonato e le pubblicazioni
della casa editrice si rivolsero verso settori tecnico produttivi.
RADIO ARGO W/50 - Watt Radio;
Torino, con indicatore di sintonia.
LE COREE Quartieri, sviluppati su terreni a Nord della città, in qualche misura
veri e propri ghetti in cui trovano alloggio gli immigrati.
Marzo - Aprile 1952
La copertina del primo numero
della rivista COSTRUZIONI.
Novembre - Dicembre 1952
Copertina con il cantiere per
la costruzione dell’edificio
di Corso Sempione, 43
a Milano. Gru Loro e Parisini.
Marzo - Aprile 1953
Campeggia in copertina
l’escavatore Ansaldo - Magutt
AM/10 al lavoro.
Costruzioni febbraio 2022 [7]
MacchinadelTempo
1950-1960
È successo nel 1952
Un mese prima della nascita di COSTRUZIONI, cioè il
10 febbraio del 1952, inizia il regno di Elisabetta II.
God save the Queen (e COSTRUZIONI). Sempre in
Inghilterra, nell'ottobre del 1952, viene effettuato il primo
test atomico in un Paese europeo. Di là dell'oceano,
grazie anche alla fama d'eroe nazionale, il figlio
dell'umile famiglia contadina, Dwight David
Eisenhower, vince le elezioni politiche americane, mentre
a Cuba, il 10 marzo, con un colpo di stato militare,
Fulgencio Batista conquista il potere.
Il 1952 è anche l'anno in cui il ricercatore scientifico
Paul Zoll inventa il pacemaker (fu impiantato solo nel
1958, però, su un paziente in Svezia), e l'anno del prototipo
"Gibson Les Paul", vale a dire la prima chitarra
elettrica.
Nel 1952 compiano anche libri che sono tra gli immortali
del cosiddetto “canone occidentale”: Altre inquisizioni,
di Jorge Luis Borges (in Italia arriverà solo
nel 1963), Lettere al padre e Lettere a Milena di Franz
Kafka, Il Vecchio e il mare di Hernest Hemingway (uscito
sulle pagine della rivista Life).
Così (e molto altro ancora) nel mondo, mentre in Italia,
il 18 ottobre del 1952, il governo di centro in carica approva
la "Legge truffa" (legge elettorale maggioritaria
che consentiva di assegnare il 65% dei seggi del
Parlamento alla coalizione che superava il 50% dei
voti), mentre il 28 giugno si approva la legge Scelba,
per vietare la riorganizzazione di partiti e gruppi neofascisti.
Il 20 novembre, muore a Napoli Benedetto
Croce. Filosofo ai vertici della cultura italiana del ventesimo
secolo. Una perdita vera della cultura italiana,
che, tuttavia, nello stesso anno, guadagna la pubblicazione
de Il mestiere di vivere, di Cesare Pavese, e I
racconti, di Alberto Moravia.
Dal 28 al 30 gennaio 1952, si ha, a Sanremo, la seconda
edizione del festival della canzone italiana.
Trasmesso dal secondo programma radiofonico, in
diretta, dalle ore 22 alle 22:45, con ripresa alle 23:45
fino alle 00:15.
La canzone vincente, Vola colomba interpretata da
Nilla Pizzi, è un brano dedicato al ritorno di Trieste
all'Italia, ma la canzone di maggior successo sarà la
seconda classificata, Papaveri e papere, scritta da
Mario Panzeri che, raccontando dei papaveri alti alti
alti delinea una metafora dei potenti di fronte a cui i
poveri, nati paperini, non possono fare nulla.
Ma non solo canzonette: nella cinematografia italiana
compare il capolavoro di Fedrico Fellini, Lo sceicco
bianco, con Alberto Sordi (l'Albertone nazionale
che, nel corso degli anni, porta sullo schermo, sdrammatizzandoli,
i peggiori e cronici difetti delle Genti
Italiche). E poi Totò a colori, uno dei primi lungometraggi
italiani a colori.
IL VECCHIO E IL MARE.
Il romanzo, del 1952, ricevette
il premio Pulitzer. Fu l'ultima grande
opera di Hemingway.
sani e veneti) e Roma (con le borgate).
La “febbre edilizia” che interessa le
grandi città italiane, che diventano in
questi anni degli immensi cantieri edili,
non impedisce che molti cittadini
non riescano a trovare una sistemazione
dignitosa. Il canone di affitto delle
nuove abitazioni non è alla portata
delle tasche delle famiglie di immigrati.
Ma restiamo a Milano, che è il palcoscenico
di COSTRUZIONI: qui nascono
le Coree. Quartieri, sviluppati su terreni
a Nord della città, in qualche
misura veri e propri ghetti (chiamati
Coree perché fanno la propria comparsa
negli anni della guerra di Corea,
1950-53), in cui trovavano alloggio gli
immigrati da altre regioni d'Italia. Al
prezzo di 150-200 lire al m 2 , gli immigrati
ne acquistano, di solito, 200/300
m 2 . Su di essi, si costruiscono da soli
le proprie abitazioni.
Gli anni Cinquanta sono, in ogni modo,
gli anni in cui si accende il fervore della
resurrezione. L'Italia, dopo i colossali
danni del secondo conflitto mondiale,
emulando l'esempio americano,
si avvia a diventare una moderna società
capitalistica e consumistica. Si
ha un graduale, inarrestabile cambiamento
della dimensione quotidiana
della vita. Dai grandi cambiamenti
(l'inurbamento) a quelli più “effimeri”.
LA TORRE VELASCA
(a sinistra) fu costruita in 292
giorni in un’area di Milano distrutta
dai bombardamenti. È alta 26 piani
per 106 metri.
STAZIONE DI SERVIZIO AGIP
Edificio che esprime la fiducia
con cui si guardava l'industria
dei trasporti e il mondo dei motori
all'inizio degli anni Cinquanta.
Maggio - Giugno
1953 Copertina con
gru a torre “Cicogna”
GT 36 in funzione
nel cantiere milanese
dell’impresa SCIC.
Novembre - Dicembre 1953
Escavatore Fiorentini FB 50 attrezzato
a gru, per la costruzione del porto
di Fasano (Brindisi).
Maggio - Giugno 1954
La centrale termoelettrica
di Palermo. Compagnia Siciliana
Appalti e Costruzioni.
Novembre - Dicembre 1954
Escavatore Fiorentini FB 35
al lavoro in una cava di breccia.
[8] febbraio 2022 Costruzioni
Settembre - Ottobre 1953
Il grattacielo di Milano durante la
costruzione con le gru a torre Breda.
Gennaio - Febbraio 1955
Teleferiche Cerretti e Tanfani
impiegate per il trasporto
di cemento in bidoni.
MacchinadelTempo
1950-1960
VESPA fin dai suoi esordi ha accompagnato il cammino
di emancipazione di generazioni di giovani di tutto
il mondo. A lato, slogan pubblicitario degli Anni 50.
ETA DELL’ORO DELLE COMPAGNIE AEREE il volo aereo,
in quegli anni, era un sistema di trasporto molto esclusivo.
MOTORIZZAZIONE DEGLI ITALIANI Fiat 500
Giardiniera Belvedere. Fu proposta al mercato nel 1955.
IMMAGINE DI MILANO Corso Buenos Aires, importante strada commerciale
di Milano, con il negozio Motta, un Ghisa e il traffico automobilistico.
Arrivano anche da noi, e in tutti i ceti
sociali (pur con impatti diversi a seconda
del ceto sociale), le lavatrici, i
frigoriferi, le cucine economiche (e,
quindi, la meccanizzazione della casa,
che favorisce un maggior impegno
extradomestico delle donne), la moda
(i vestiti a quadretti di Brigitte Bardot,
il vestito a tubino di Audrey Hepburn,
i pantaloni, i collant, ecc.), i detersivi
e il televisore. Per anni, il televisore non
è che il simulacro dell'emancipazione,
GLI ANNI 50 significano anche
la comparsa di frigoriferi, di lavatrici
e di cucine economiche.
perché i programmi sono strettamente
regolati da un conformismo distribuito
a piene mani. Tuttavia, come
ricorda Paul Ginsborg, nel proprio (memorabile)
saggio Storia d'Italia dal dopoguerra
ad oggi, esso diventa, in
modo del tutto imprevisto, anche un
mezzo che, attraverso le immagini
che riproducono gli stili di vita, attrae
le popolazioni meridionali e rurali verso
le grandi città del Nord, che di questi
stili di vita sono il palcoscenico.
La cultura della rinascita
Per tornare a Milano: la cosiddetta “cultura
della rinascita” coinvolge, a Milano,
l'architettura (basti ricordare il distributore
Agip, del 1952, a Milano, la Torre
Velasca, il Grattacielo Pirelli), il design
(con le Triennali del 1951 e 1954 si consacra
agli occhi del mondo il “Bel design”
italiano), la politica, l'arte, il cinema,
il teatro, la filosofia, i trasporti privati (la
Vespa con “Vespiz zatevi”, ma anche la
Fiat 600 e la Fiat 500 che motorizzano
l'Italia) e l'editoria.
Qui, per ovvie ragioni di contingenza al
nostro mondo e per necessità di sintesi,
vogliamo guardare con particolare
attenzione al mutamento del panorama
editoriale.
Sono molte le riviste che, nel dopoguerra,
iniziano le pubblicazioni:
“Metron”, “La Nuova Città”; “La Città”;
“Cantieri”; “Lo Stile”; “Il Politecnico”;
“Tracciati”; “A-Cultura della Vita”; “Agorà”;
“Comunità”. Riprendono le pubblicazioni
anche le gloriose “Casabella” e
“Urbanistica”, mentre “Domus”, nata
nel 1928 e sempre uscita anche durante
la guerra, prosegue la propria attività.
È anche in conformità a questo
clima che COSTRUZIONI nasce.
Nell'editoriale del primo numero della
rivista (numero doppio: marzoaprile
1952), il direttore Guido
Ferraresi scrive: “(...) mi sono spesso
chiesto perché, in Italia, dove pure
si pubblicano bellissime riviste tecniche
riguardanti altri campi, non esistesse,
come: Engineering e Con -
struction, negli Stati Uniti, Travaux, e
Le Tecnicque Moderne, in Francia,
Tecnique des Travaux, in Belgio,
Bauwirtschaft, in Germania, Con -
tractors Recors, in Inghilterra, e molte
altre, una pubblicazione particolare
sulle costruzioni, che illustrasse
come si concepisce e realizza
un'opera. L’ideazione di un determi-
Marzo - Aprile 1955 Costruzione
della diga di San Giuliano sul fiume
Bradano. Impresa Cidonio, di Roma.
Maggio - Giugno 1955
Veduta panoramica del settore
macchine edili e stradali alla XXXIII
Fiera di Milano.
Luglio - Agosto 1958
Ponte sul fiume Po
a Casalmaggiore. Posa in opera
di una trave prefabbricata.
Maggio - Giugno 1959
Il grattacielo Pirelli in via
di ultimazione. Si vedono ancora
le due gru a torre alte 150 metri.
[10] febbraio 2022 Costruzioni
Gennaio - Febbraio 1958
Copertina con il grattacielo Pirelli
in avanzata fase di costruzione.
Settembre - Ottobre 1958
Costruzione dell’autostrada Brescia
Padova. Centrale di betonaggio
e trasportatori-agitatori di calcestruzzo.
MacchinadelTempo
1950-1960
nato manufatto, in base alla funzione
ad esso assegnata nel quadro
dell'utilità pubblica e privata, i concetti
tecnici seguiti dal progettista
nello studiare i piani di costruzione,
l'impiego di nuovi mezzi d'opera e di
nuovi materiali per eseguirlo, sono
tutti elementi importanti, che investono
un vastissimo campo di varie
attività, e la cui conoscenza interessa
ed è utile ad una numerosissima
categoria di tecnici.
La rivista che nasce con questo primo
numero ha perciò la non modesta
pretesa di supplire a questa mancanza,
ed io voglio sperare che gli
intendimenti, che hanno animato gli
iniziatori, siano apprezzati ed aiutati
dai Progettisti, Costruttori, Fab -
bricanti di macchine ed impianti di
cantiere e di materiali d'opera, i quali
solo, con la loro collaborazione, potranno
fornirle il prezioso materiale.”
Luglio - Agosto 1959 Centinatura
strada Savona - Ceva. Impresa
Sogene. Ponteggi tubolari CETA.
La cultura del cantiere
COSTRUZIONI, pertanto, nasce, agli
inizi degli anni Cinquanta, colmando
una lacuna dell'editoria tecnica italiana.
Anche nel nostro Paese, con
COSTRUZIONI si dispone, finalmente,
di una rivista capace di informare
accuratamente, sia i lettori sia gli addetti
ai lavori, delle scelte tecniche e
culturali che contribuiscono a creare,
DANTE
GIACOSA
(sopra) tra i più
grandi ingegneri
italiani. Fu il
responsabile dei
progetti di quasi
tutte le auto Fiat
prodotte dal
1936 al 1970.
Tra di esse, la
Fiat 600: l’auto
che motorizzerà
gli italiani.
Novembre - Dicembre 1959
Costruzione nuova cementeria
di Arquata Scrivia delle Cementerie
del Tirreno.
nel secondo dopoguerra italiano, la “cultura”
del cantiere.
Sulle pagine di COSTRUZIONI compaiono,
con scrupolosi resoconti, i mutamenti
delle tecniche costruttive, delle
macchine da cantiere, ma sulle
pagine della neonata rivista si registra
anche la voce dei protagonisti che in
cantiere ci lavorano e delle associazioni
di categoria.
A partire dal primo numero della rivista
si illustra la nascente pratica
della meccanizzazione del cantiere,
con lo spazio dedicato al Primo
Convegno Nazionale della Mec caniz -
zazione del Cantiere, ma, soprattutto,
si dà spazio a un tema che sarà
trattato con diligente costanza negli
anni a seguire: i grandi lavori in corso
sia in Italia sia all'estero: dalla diga
di Valle di Cadore agli impianti di cantiere
per la costruzione del nuovo aeroporto
di Genova (1956); dalla costruzione
del padiglione della società
Breda, negli spazi della Fiera Cam -
pionaria di Milano, al cantiere per la
costruzione dell'Auto strada del Sole,
dal cantiere per la costruzione del
Gratta cielo Pirelli (con annessa la riflessione
sul fenomeno della nascente
standardizzazione del processo
edilizio) a quello della Torre
Velasca. Con queste, molte altre
grandi opere, per tutto il corso degli
anni Cinquanta, troveranno ospitalità
sulle pagine di COSTRUZIONI.
Accanto alla descrizione dei cantieri
delle grandi opere si ha l'analisi dei
mezzi da cantiere. Si parla, ad esempio,
con sorprendente anticipazione,
degli scrapers (ruspe). Da poco tempo
largamente impiegati nel nostro
Paese per la costruzione delle dighe
in terra di Poggio Cancelli e del Resia
e nei lavori di sistemazione idraulica
del Polesine, gli scrapers sono presentati
al lettore con la forza di una
puntuale analisi tecnica (si parla anche
di tecnica di guida e di manutenzione).
Mezzo, in quegli anni, ancora poco
noto e impiegato in Italia, ma già sotto
la lente di COSTRUZIONI: il dumper.
Se ne parla nel numero di settembreottobre
del 1955.
In sintesi, sin dai primi fascicoli e per
tutto il corso degli anni Cinquanta, CO-
STRUZIONI si struttura sempre più se-
TOPOLINO è una rivista periodica
che pubblica storie a fumetti con
personaggi Disney. Edita dall'aprile
1950 per iniziativa dell'Arnoldo
Mondadori Editore in collaborazione
con la Walt Disney Company;
ha preso il posto della precedente
versione a giornale edita dal 1932
a differenza della quale presenta
storie solo con i personaggi della
Disney in parte estere e in parte
italiane, le quali col tempo sono
diventate preponderanti.
condo ambiti tematici (quelli che poi
diverranno veicolo d'identità per la rivista):
si parla di lavori e progetti, di attività
di cava, di mezzi di cantiere, di
macchine per il calcestruzzo e il sollevamento
di materiali, di benne per
la demolizione e dell'evoluzione dei
linguaggi costruttivi. COSTRUZIONI
è stata capace, con i propri articoli, d'illustrare
i caratteri costitutivi (sotto più
angoli di vista) di quella formidabile
epoca storica di rinascenza.
L’AUTOSTRADA DEL SOLE
fu inaugurata il 4 ottobre del
1964. Collega Milano a Napoli
ed è lunga 755 chilometri.
Nella prima immagine sotto,
la posa della prima pietra: siamo
a San Donato Milanese ed è il 20
maggio 1956. Nella successiva
immagine, le diramazioni sud
e nord in prossimità di Lodi. L’A1,
cioè la spina dorsale della rete
autostradale italiana, fu costruita
in otto anni. Conta 113 ponti
e viadotti, 572 cavalcavia, 38
gallerie e 57 raccordi. Furono
impiegati 100 miliardi di lire.
Settembre - Ottobre 1959
Centrale di betonaggio per la
costruzione della MM di Milano.
[12] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [13]
MacchinadelTempo
1950-1960 Anni Cinquanta
Piccolo spazio pubblicità
Durante il lavoro di consultazione del
nostro archivio per la ricerca di
materiale da proporre per celebrare
gli anni Cinquanta abbiamo pensato
che potesse essere interessante
recuperare alcune inserzioni
pubblicitarie apparse su
COSTRUZIONI nel corso del
decennio. Si tratta, in fondo, di un
cospicuo patrimonio di idee,
macchine, e abitudini commerciali
di un’epoca di rinascenza.
L’ATLAS DIESEL (a sinistra) presenta una serie di
compressori mobili, di costruzione svedese, che vengono
decantati per la propria robustezza. Nella pagina accanto,
il trattore diesel Leprotto. Si mette in moto con mezzo giro
di manovella eliminando gli inconvenienti della candela.
INDUSTRIE MECCANICHE LOMBARDE
rappresentante generale per l’Italia di Deutz Diesel
pubblicizza (immagini a destra) motori diesel Deutz
raffreddati ad aria e ad acqua, gruppi elettrogeni,
locomotori a scartamento ridotto
e motosaldatrici trasportabili.
BOEHLER pubblicizza perforatori, demolitori,
vibratori, trapani rotativi, fioretti con tagliente
in metallo duro. Nella pagina accanto, le Acciaierie
e ferrerrie lombarde Falck, promuovono funi per
tonnare, funi di acciao per pesca, funi per dotazioni
di bordo e trefolini per cavi misti.
FINITRICE
per conglomerati
bituminosi Vogele
(a sinistra).
La macchina si
muove su cingoli
e su ruote
gommate.
Importata in Italia
da Simacos.
LE GRU EDILMAC interamente fabbricate in Italia su
licenza Pingon. Si distingono, dice la pagina
pubblicitaria, per rapidità e sicurezza di montaggio,
facilità di trasporto e elevata velocità di lavoro.
ALECTA E JCB A sinistra, il compensato
per casseforme Alecta. A destra, la promozione
della Jcb Hydra-Digga/Loadall 65
GRU CARLO FERRO
(immagine sotto).
Cinque modelli per
una gamma ricca
e completa. Nella
pagina accanto, una
“vistosa” inserzione
pubblicitaria di
perforatrici Atlas.
RULLO COMPATTATORE e, nella pagina a destra,
la promozione dei nuovi grassi al litio di uso universale:
gli Shell Alvania Greases. Si usano sia nella lubrificazione
bloccata sia in quella generale e centralizzata.
Sono pubblicizzate le loro eccezionali qualità
che ne permettono l’impiego in condizioni severissime
di compressione, temperatura e velocità.
[14] febbraio 2022 Costruzioni
BIRRA E CAFFÈ Lo slogan “Chi beve birra campa 100
anni" nasce in Italia nel 1929. Qui viene parodiato
con “chi beve birra ha sempre vent’anni”. A lato, caffè
in casa come al bar: cambiano abitudini e consumi.
ALCOLICI E PASTA Il Vermouth Rosso Carpano:
un classico on the rocks da aperitivo. A lato, la pasta Barilla.
Azienda, quest’ultima, specchio d’Italia con i propri
145 anni di storia.
Costruzioni febbraio 2022 [15]
Attualità&Prodotti
Studi di settore
COSTRUZIONI
post pandemia
Una forte crescita a livello globale porta con
sè nuove sfide legate in gran parte agli obiettivi
di riduzione delle emissioni di CO 2
a cura della redazione
Alivello globale il settore delle costruzioni si prepara ad
un periodo sostenuto e di forte crescita post pandemia,
spinto dalla spesa di governi per rigenerare o creare
le infrastrutture e dalla non più procrastinabile transizione
verso una società “net zero”, in cui l’obiettivo è l’annullamento
e la compensazione delle emissioni di CO2. Il passaggio a
edifici e infrastrutture più sostenibili, l'aumento degli impianti
a energia pulita e l'adozione di metodi di costruzione moderni
saranno al centro dei processi di trasformazione del panorama
dei rischi in ragione di cambiamenti radicali nella
progettazione, nei materiali e nei processi. Lo spiega nel dettaglio
il rapporto Construction risk after Covid elaborato da
Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) per esplorare le
tendenze di rischio della filiera sia a breve che a lungo termine.
A queste sfide si aggiungono le difficoltà delle filiere
di approvvigionamento di materie prime e materiali, ma anche
la mancanza di manodopera specializzata
e l'aumento dei costi di costruzione. Il rapporto
AGCS evidenzia quali sono le aree di rischio su cui lavorare
spiegando come negli ultimi 5 anni gli indennizzi riconducibili
al settore dell'edilizia e dell'ingegneria siano stati
di 11 miliardi di euro di cui il 26% riconducibili a incendio ed
esplosione, il 20% a difetti di costruzione e manodopera scadente
e 20% a eventi naturali estremi dovuti al cambiamento
climatico.
“La pandemia di Covid-19 ha portato una nuova era per il settore
delle costruzioni”, ha dichiarato Yann Dreyer, Global
Practice Group Leader per le costruzioni nel team globale
Energy & Construction di AGCS. “Se i progetti di costruzione
sono continuati durante la pandemia, e un'ulteriore crescita è
in arrivo, l'ambiente generale è cambiato radicalmente. Il settore
deve affrontare nuove sfide legate alla volatilità della supply
chain e all'aumento dei costi dei materiali, alla carenza di
forza lavoro qualificata e alla maggiore attenzione alla sostenibilità.
Inoltre, il dispiegamento
Una sfida
USA Cina
a suon
di maxi
infrastrutture
accelerato di strategie di riduzione
dei costi e l'implementazione di nuove
tecnologie e progetti potrebbero
comportare un'accelerazione dei rischi
sia per le imprese di costruzione
che per gli assicuratori".
PERI GMBH
Le immagini che
abbiamo scelto
a supporto dell’articolo
sono firmate PERI
e mostrano le soluzioni
di casseforme
e impalcature utilizzate
per la ricostruzione del
City Palace di Berlino.
Oltre ai rapidi tempi
di casseratura
e riposizionamento,
il supporto progettuale
fornito dagli PERI
in loco ha permesso
di rispettare le serrate
tempistiche di cantiere.
www.peri.de
[16] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [17]
Attualità&Prodotti
Studi di settore
Il Programma
delle Nazioni
Unite
per l'ambiente
coinvolge
le costruzioni
Rapporto AGCS
Allianz Global Corporate & Spe -
cialty (AGCS) è uno dei principali
assicuratori globali, fornitore di soluzioni
assicurative aziendali e una
delle principali unità operative del
Gruppo Allianz.
Il core business della società è fornire
consulenza sui rischi, soluzioni
assicurative Danni/RC e di Alter -
native Risk Transfer per un’am pia
gamma di attività commerciali,
aziendali, ma anche per rischi speciali.
Uno dei rapporti AGCS più recenti
è dedicato a “Il settore delle
costruzioni post pandemia” ed
analizza le tendenze di rischio sia
a breve che a lungo termine del
settore. Le più grandi aziende al
mondo (Fortune Global 500) o i privati,
passando per le piccole e medie
imprese si rivolgono ad AGCS
per ottenere risposte di eccellenza
per i rischi più grandi e complessi
in un ambiente di business
dinamico e multinazionale. La
grande esperienza di AGCS in
tema di risarcimento dei danni è
trasversale a ogni settore e permette
di tutelare i più grandi marchi
di beni di consumo conosciuti
in tutto il mondo, come le aziende
tecnologiche, l'industria globale
dell'aviazione e del trasporto marittimo,
ma anche produttori vitivinicoli,
operatori satellitari o attori
di Hollywood. AGCS è presente in
31 Paesi al mondo, conta circa
4.440 dipendenti, di oltre 70 nazionalità
diverse. Nel 2020, la raccolta
premi lordi globale di AGCS
è stata pari ad un totale di 3 miliardi
di euro.
www.agcs.allianz.com
L’Europa c’è ma non è trainante
Le forti prospettive di crescita del settore si basano su una
serie di fattori, come l'aumento della popolazione nei mercati
emergenti e gli investimenti significativi in forme alternative
di energia come l'eolico, il solare e l'idrogeno, così
come i sistemi di stoccaggio e trasmissione dell'energia.
Il passaggio al trasporto elettrico richiederà investimenti
in nuovi impianti e strutture di produzione di batterie e infrastrutture
di ricarica. Si prevede che gli edifici non solo
miglioreranno la loro impronta di carbonio, ma richiederanno,
in molte aree esposte alle catastrofi, anche migliori
difese contro le inondazioni costiere e di difesa dai sistemi
fognari o di drenaggio per prevenire danni da eventi
meteorologici estremi.
Allo stesso tempo, i governi di molti paesi stanno pianificando
grandi investimenti pubblici in grandi progetti infrastrutturali
sia per stimolare l'attività economica dopo la crisi
pandemica che per guidare la transizione a basse
emissioni di carbonio. Negli Stati Uniti, un pacchetto di in-
frastrutture da più di mille miliardi di dollari copre tutto, dai
ponti e le strade ai sistemi nazionali di banda larga, acqua
ed energia. Allo stesso tempo ha annunciato piani per
investire in una serie di grandi progetti infrastrutturali in tutto
il mondo nel 2022 in risposta all'ambiziosa Belt And Road
Initiative, della Cina, che potrebbe estendersi dall'Asia orientale
all'Europa. Quattro paesi - Cina, India, Stati Uniti e
Indonesia - dovrebbero rappresentare quasi il 60% della
crescita globale delle costruzioni nel prossimo decennio.
L’Europa c’è ma non è trainante nonostante gli impegni per
l’efficientamento energetico delle costruzioni esistenti e i
grandi progetti infrastrutturali incentivati anche dalle politiche
comunitarie.
I lati negativi del boom edilizio
Il previsto boom apporta sfide specifiche oltre ai benefici.
Nel medio termine, improvvise impennate della domanda
potrebbero mettere le supply chain sotto ulteriore pressione
ed esacerbare le carenze esistenti di materiali e di
manodopera qualificata, causando sforamenti dei tempi
e dei costi. Inoltre, molti nell'industria potrebbero aver bisogno
di accelerare l'implementazione di misure di efficienza
e di controllo dei costi qualora i margini di profitto
siano stati colpiti nell'economia di Covid-19, che spesso
può compromettere i livelli di qualità e manutenzione e aumentare
la suscettibilità agli errori. L'analisi di AGCS mostra
che i difetti di progettazione e la cattiva esecuzione
sono una delle cause principali delle perdite nel settore dell'edilizia
e dell'ingegneria, rappresentando circa il 20% del
valore di quasi 30.000 reclami del settore esaminati tra il
2016 e la fine del 2020.
La maggiore sostenibilità e l'attenzione alla “net zero” influenzeranno
fortemente il tradizionale panorama dei rischi
nel settore delle costruzioni. Secondo il Programma
delle Nazioni Unite per l'ambiente, gli edifici e l'industria delle
costruzioni sono responsabili del 38% di tutte le emissioni
di anidride carbonica legate all'energia. Per ridurre le
emissioni di carbonio, gli edifici esistenti dovranno essere
ristrutturati e riutilizzati. Inoltre, nuovi materiali e metodi di
costruzione dovranno essere introdotti sul mercato in periodi
di tempo relativamente brevi.
Questo porterà presumibilmente ad un aumento del rischio
di difetti o potrebbe avere conseguenze inaspettate per la
sicurezza, l'ambiente o la salute. Per esempio, come materiale
sostenibile ed efficiente dal punto di vista dei costi,
l’uso del legno nelle costruzioni è aumentato negli ultimi
anni. Tuttavia, questo ha implicazioni per i rischi di
incendio e di danni causati dagli allagamenti. Come anticipato,
infatti, l’analisi dei sinistri di AGCS mostra che i risarcimenti
per incendio o esplosione pesino ben il 26% del
valore totale degli indennizzi di costruzione e ingegneria
negli ultimi cinque anni.
L’energia verde porta nuove incognite
“Gli enormi investimenti nell'energia verde significheranno
maggiori valori a rischio, mentre la rapida adozione della
tecnologia dei prototipi, dei metodi di costruzione e dei materiali
richiederà una stretta collaborazione tra la sottoscrizione,
i sinistri e l'ingegneria del rischio in-house, così
come tra gli assicuratori e i loro clienti”, afferma Olivier
Daussin, Construction Underwriting Lead nel team globa-
[18] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [19]
Nuovo U36-4
Studi di settore
La
Temperatura
giusta
suoi vostri cantieri!
Foto: City Palace di Berlino by PERI
le Energy & Construction di AGCS. Detto in altre parole,
l'espansione dell’energia pulita porta anche nuove sfide
tecniche e tecnologiche quindi nuovi rischi.
I progetti eolici offshore stanno crescendo in dimensioni,
spostandosi più al largo e in acque più profonde, il che significa
che i costi associati a eventuali ritardi o riparazioni
stanno aumentando. Anche i parchi eolici offshore, così
come i progetti eolici e solari onshore, possono essere
esposti a perdite in serie. Un difetto di progettazione o di
produzione in una turbina, per esempio, può avere un impatto
su molti progetti. Sono state anche registrate, ad
esempio, grandi richieste di risarcimento per fondazioni difettose
in parchi e fattorie solari. Le riparazioni dei cavi sottomarini,
che pesano migliaia di tonnellate e richiedono
navi speciali per la posa, possono richiedere più di un anno.
Una stazione di conversione offshore da sola può costare
fino a 1,5 miliardi di dollari, paragonabile a una piattaforma
petrolifera. Anche in questo caso un incendio o un’esplosione
che coinvolge un convertitore, come si è visto di recente
in Cina, può provocare una perdita totale.
Le due facce della costruzione modulare
In definitiva, i moderni metodi di costruzione e produzione
hanno il potenziale per trasformare radicalmente l'edilizia,
trasferendo più rischi fuori sede e incorporando un maggiore
uso della tecnologia. La costruzione modulare, in particolare,
offre molti vantaggi, come una gestione della qualità
controllata in fabbrica, meno rifiuti di costruzione, una
tempistica di costruzione dimezzata rispetto ai metodi tradizionali
e un disturbo ridotto per l'ambiente circostante.
Tuttavia, solleva anche preoccupazioni di rischio per gli
scenari di perdita ripetitiva.
"C'è un rischio maggiore di perdite seriali con i metodi modulari
e prefabbricati, poiché la stessa parte potrebbe essere
usata in diversi progetti prima che venga scoperto un
guasto", spiega Daussin.
La carenza di manodopera qualificata nella filiera delle costruzioni
probabilmente favorirà la tendenza verso la produzione
fuori sede e l’automazione. Allo stesso tempo, la
digitalizzazione della costruzione crea esposizioni informatiche
contro le quali le società di ingegneria e di costruzione
devono rafforzare le loro difese. Oggi, le numerose
parti coinvolte in un cantiere sono interconnesse
attraverso varie piattaforme IT condivise, il che aumenta
la loro vulnerabilità. I rischi informatici possono andare dai
tentativi malevoli di accedere a dati sensibili, all'interruzione
del controllo del sito del progetto e al furto associato,
all'interruzione della catena di fornitura, alla potenziale corruzione
dei dati di progettazione, con conseguenti ritardi
e, infine, rischi di reputazione per le parti coinvolte.
Cantieri protetti contro calamità naturali
La necessità di ridurre le emissioni di gas serra non solo
guiderà un approccio più sostenibile agli edifici residenziali
e commerciali e alle infrastrutture, ma potrebbe anche accelerare
la tendenza mentre l'industria cerca di ottenere
efficienza e ridurre al minimo i rifiuti. I cantieri dovrebbero
anche cercare di mitigare l’impatto degli eventi causati
dal clima, come incendi, inondazioni improvvise e frane.
L’analisi dei sinistri elaborata da AGCS mostra come i rischi
naturali siano già la seconda causa più costosa delle
perdite della filiera edilizia, dopo incendi ed esplosioni, e
rappresentano il 20% del valore dei sinistri negli ultimi cinque
anni. Nel frattempo, gli allagamenti continuano ad essere
una delle principali fonti di perdita durante la costruzione.
AGCS ha visto una serie di perdite enormi dovute
a fughe d’acqua pressurizzata di sistemi antincendio che
non vengono rilevate o si verificano al di fuori dell’orario
di lavoro. In questo caso i sistemi di rilevamento e monitoraggio
delle perdite d’acqua possono aiutare a ridurre la
frequenza e la gravità dei danni causati dall'acqua, mitigando
le riparazioni costose e i ritardi del progetto.
[20] febbraio 2022 Costruzioni
www.kubota-eu.com
Attualità&Prodotti
Fiere 2022
Bauma, il ritorno
Mancano 9 mesi
prima
dell'apertura del
bauma a Monaco dal 24
al 30 ottobre, la
principale fiera mondiale
di macchine edili,
macchine per materiali
da costruzione,
macchine da miniera,
veicoli da costruzione.
Si prevede un livello di
partecipazione molto
elevato: il 97% dello
spazio espositivo
disponibile è già stato
confermato dalle
aziende espositrici.
I numeri hanno fornito a
Klaus Dittrich,
Presidente e CEO di
Messe München, un
motivo per essere molto
ottimisti sulla prossima
fiera: “Questo feedback è
un chiaro segnale
dell'intenzione dei nostri
clienti di partecipare al
Bauma. Nelle
conversazioni personali
che abbiamo con
espositori e visitatori,
sentiamo ripetere un
concetto più e più volte:
non vedono l'ora di avere
discussioni faccia a
faccia e, naturalmente,
di vivere l'atmosfera
speciale che solo il
Bauma può creare. Sono
davvero fiducioso che la
situazione sarà presto
migliorata al punto che
saremo in grado di
organizzare una
entusiasmanteedizione
del Bauma che attirerà
un gran numero di
aziende e visitatori
internazionali”.
L'industria mineraria,
un'area in cui Bauma è
leader in Europa, sarà
ancora una volta ben
Torna Bauma 2022 dal 24 al 30 ottobre,
Monaco accoglierà visitatori da ogni parte
del mondo. Oltre ai vecchi e fedeli ritorni,
sono previste delle novità
rappresentata.
Tra gli espositori, pesi
massimi del settore
come BHS Sonthofen,
Herrenknecht, Komatsu,
Liebherr, Schulte
Strathaus e Zeppelin
Baumaschinen. Saranno
presenti anche Matrix
Design Group dagli Stati
Uniti, Resemin dal Perù,
INNOVATION AWARD
Nuove categorie si aggiungono alla nuova
edizione del Bauma Innovation Award. Sarà
possibile registrarsi per partecipare fino al
3 maggio. Per rendere giustizia al progresso
tecnico e agli sviluppi sociali oltre che
Roco9 dalla Gran
Bretagna, Tesab
Engineering dalla Gran
Bretagna e Weber
Mining & Tunneling dalla
Francia.
Tornerà Minerc Systems
dall'Australia, un
mercato chiave per
l'industria mineraria.
Ma non si parla solo di
minerario. Bauma attrae
anche un altro pubblico.
La fiera è considerata
un’inconfondibile hub
mondiale
dell'innovazione grazie
all'enorme numero di
innovazioni che gli
espositori presentano.
Questa condizione
speciale sarà
sottolineata quest'anno
dalla sala
dell'innovazione LAB0,
un'area che includerà
aree speciali come il
forum bauma, la realtà
virtuale, il MIC 4.0, le
startup e un hub
scientifico.
bauma.de
politici, i membri responsabili della task force
hanno rivisto le categorie: Protezione clima;
Digitalizzazione; Ingegneria meccanica;
Edilizia; Ricerca.
Il tutto è chiaramente indicato sul portale
www.bauma-innovationspreis.de
Novità per gli eccezionali
Trasporti, si cambia
Lo scorso 10
novembre è entrato
in vigore il Decreto
121/2021 (cosiddetto
decreto Infrastrutture)
che ha introdotto
significative novità per i
trasporti eccezionali.
È stato modificato
l’articolo 10 comma 2 bis
del Codice della strada
che riduce le portate e
introduce il pezzo
indivisibile. Nel dettaglio,
è stato confermato il
A WORLD OF COMFORT
limite già previsto delle
38 tonnellate per gli
isolati a tre assi e delle 48
tonnellate per gli isolati a
quattro assi, ma
introdotto il limite di 72
tonnellate per i complessi
veicolari a cinque assi e
ridotto a 86 tonnellate il
limite per i complessi a
sei o più assi. Non è più
prevista la massa fino a
108 tonnellate per
complessi di veicoli a
otto assi. Questi limiti si
possono superare solo in
caso di trasporti di un
unico pezzo indivisibile.
Non è più possibile
trasportare pezzi che non
siano della stessa
categoria merceologica.
Fino a prima dell’entrata
in vigore del D.L 121/202
era possibile caricare
fino a sei unità di “blocchi
di pietra naturale, di
elementi prefabbricati
compositi e
apparecchiature
industriali complesse per
l’edilizia nonché di
prodotti siderurgici coil e
laminati grezzi”. La
modifica è stata accolta
con un’alzata di scudi da
parte degli operatori del
trasporto che hanno da
subito denunciato un
vuoto normativo e
autorizzativo che non ha
precedenti e, in alcuni
casi, la volontà di
RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO
astenersi dal servizio,
salvaguardando i
committenti, i caricatori e
tutta la filiera del
trasporto. Qualche
rassicurazione ha
provato a fornirla
Alessandro Morelli, Vice
Ministro Infrastrutture e
Mobilità Sostenibili, in
occasione dell’evento
‘Revisioni al bivio’
organizzato da
Vie&trasporti. “Oggi
registriamo notevoli
criticità per i trasporti
eccezionali. Il Decreto
Infrastrutture ha creato
una situazione di forte
disagio. La soluzione a
cui si è arrivati non è
equilibrata. Posso
garantire che il MIMS sta
lavorando per cercare
una soluzione a questo
argomento con tutti i
Ministeri competenti”.
mit.gov.it
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Il gelo dell’Artico o il deserto infuocato: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,
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[22] febbraio 2022 Costruzioni
Attualità&Prodotti
Pale gommate
Sistemi di filtraggio
Molto più vigile
UFI Filters, azienda
leader nella
filtrazione e nel
thermal management,
continua la sua lotta alla
contraffazione ricambi,
adottando misure di
sorveglianza ed
estendendo a livello
globale l’attività di
Internet Business
Intelligence affiancata
da CONVEY, società
UFI Filters rafforza le misure nella lotta alla
contraffazione. La propria esperienza degli
anni passati ha permesso di estendere
i criteri di sorveglianza a livello globale
così il rischio di un
ulteriore incremento
delle transazioni illegali.
Grazie a un servizio di
sorveglianza in continua
espansione, esteso a
brevetto sui principali
mercati mondiali e
attraverso la
sorveglianza doganale,
ovvero mediante la
registrazione degli asset
proditti UFI. La stessa
azienda garantisce che il
prodotto sia stato
sviluppato per
mantenere elevati
standard di separazione
acqua anche in
condizioni più severe
rispetto a quanto
previsto nelle normative.
Non solo gasoli sporchi,
ma anche biofuel.
I filtri UFI sono
progettati e prodotti con
gli esclusivi materiali
filtranti FormulaUFI e già
tecnologicamente
studiati, sviluppati e
prodotti per far fronte ai
Liebherr e Apollo Tyres hanno concluso
un accordo per la fornitura di pneumatici
Vredestein riguardanti alcuni modelli di pale
gommate. Produttività assicurata
Ben omologati
Liebherr ha firmato
un accordo con
Apollo Tyres per la
fornitura di pneumatici
Vredestein per diversi
modelli di pale
gommate. Gli
pneumatici Vredestein
Endurion e Flotation
Trac sono stati
omologati per i modelli L
504, L 506 ed L 508.
Vredestein Endurion è
ideale per i terreni duri.
La carcassa
estremamente
resistente e il robusto
battistrada offrono la
massima stabilità
radiale e laterale e un
comfort ottimale.
Per la pala gommata
telescopica L 509 Tele
sono stati omologati gli
pneumatici Flotation
Trac di Vredestein,
progettati con esclusivi
tasselli trasversali non
paralleli che
garantiscono una
trazione continua, anche
nelle condizioni più
difficili. La sezione
centrale rinforzata con
gomma disposta nella
direzione di marcia
assicura un
comportamento di guida
stabile e una lunga
durata degli pneumatici.
La robusta struttura del
tallone consente un
elevato grado di
affidabilità, e quindi una
produttività ottimale.
Grazie alla loro potenza
e versatilità, le pale
compatte Liebherr
sono in grado di
gestire un'ampia
gamma di materiali
diversi favorendo un
elevato livello di
produttività.
Sono prodotte a
Bischofshofen, in
Austria, cioè nella sede
del centro di
competenza Liebherr
per questo tipo di
prodotto.
Sono note al pubblico
per essere macchine
sicure, affidabili e adatte
all’impiego in vari settori.
Le misure omologate
sono: VREDESTEIN
Endurion 340/80 R18
IND 143 A8/B;
VREDESTEIN Endurion
400/70 R18 IND 147
A8/B; VREDESTEIN
Endurion 400/70 R20
IND 149 A8/B;
VREDESTEIN Flotation
Trac 560/45 R22.5 IMP
160D.
Le prime sono già
disponibili sul mercato
da inizio 2022.
vredestein.com
torinese attiva nei servizi
di Internet e Brand
Protection.
Proprio grazie all'attività
di monitoraggio messa
in atto con quest’ultima
ha permesso di
intercettare oltre 2,5
milioni di transazioni
illegali sui principali
market place a livello
globale. Il sistema di
monitoraggio e
repressione attivato
consente di bloccare le
attività illecite sul
nascere e minimizzare
tutti i market place a
livello globale, UFI Filters
ha ottenuto la rimozione
di oltre 8 mila inserzioni
commerciali, pubblicate
su 33 piattaforme e-
commerce e
scongiurato un fatturato
potenziale di oltre 5
milioni di euro in merce
contraffatta.
Dal 1972, UFI Filters è
impegnata nella tutela
dei propri prodotti grazie
alla registrazione di
marchi e al deposito di
nuove domande di
di Proprietà Intellettuale
del Gruppo presso le
Autorità Doganali dei
singoli Paesi. Attività
rafforzata con specifici
training svolti presso le
Agenzie Doganali più
sensibili, come quelli
dalla famiglia ONE di UFI
Filters.
I filtri della famiglia ONE
sono fondamentali per
la protezione del motore
dai residui di acqua
presenti nel carburante.
Questo spinge il 95% dei
costruttori ad affidarsi ai
più elevati standard di
bio-componenti nei
carburanti, come ad
esempio i biodiesel B30
PME, contenenti fino al
30% di olio di palma,
recentemente introdotti
nel Sud Est Asiatico.
I sistemi di filtrazione
UFI Filters, infatti, sono
dotati dei materiali più
evoluti resistenti ai
cosiddetti “bad fuel” e ai
biodiesel, e prodotti con
le migliori materie prime
e tecnologie.
ufifilters.com
[24] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [25]
Attualità&Prodotti
Innovazioni
Oltre i confini altoatesini
Fatturato verso i 40
milioni per l’azienda
Niederstätter e
nuove aperture nel
Nord Italia. Così
l’azienda si prepara
ad affrontare il 2022,
andando sempre più
incontro alle
esigenze del cliente
industriale. L’azienda si è
spinta oltre i confini
altoatesini, trentini,
veneti e friulani,
andando a intercettare
anche il mercato
lombardo. Niederstätter
ha inaugurato un nuovo
centro clienti a Castelli
Calepio (Bergamo), e
rinnovato il centro di
formazione della
Niederstätter Academy a
Vadena (Bolzano)
all'interno del Safety
Park. Questo ha
permesso all’azienda di
assumere nuovo
personale, raggiungendo
gli 80 dipendenti totali.
"Ora guardiamo al futuro
- commenta Daniela
Niederstätter, membro
del Consiglio
d'Amministrazione
dell'azienda - con più
entusiasmo. Vogliamo
concentrarci sulla
sostenibilità, una
maggiore consulenza al
cliente e il focus sullo
sviluppo di tecnologie
innovative capaci di
migliorare il settore
edile. Cercheremo di
rafforzare la nostra
Mercato macchine per costruzioni
Crescita del 30%
Nel 2021 sono state
immesse sul mercato
italiano 22.000 macchine
per costruzioni, con una
crescita del 30% rispetto
al 2020. Questi i dati
presentati da Unacea
Niederstätter,
azienda
altoatesina
operativa nel mercato
del noleggio di
macchinari edili, ha
salutato l'anno 2021 con
un fatturato record che
si attesta intorno ai 40
milioni di euro. Risultati
ottenuti grazie a un
intenso lavoro svolto su
più fronti: dalle aperture
delle nuove sedi, una in
Veneto e l'altra in
Lombardia, all’impegno
quotidiano fornito
per digitalizzare e
innovare il comparto
edile, stradale e
presenza in Lombardia e
migliorare il
posizionamento nel
settore dell'industria e
del recycling".
Tra le innovazioni
previste c'è
il BIM, Building
Information Modeling,
metodo integrato per la
pianificazione,
l'esecuzione e la
gestione di un fabbricato
o di un cantiere con
l'aiuto di un specifico
software.
niederstaetter.it
Il 2021 è stato un
anno proficuo per il
mercato delle
costruzioni. Sono state
immesse sul mercato
italiano 22.000
macchine con una
crescita del 30% rispetto
al 2020.
Commenta il risultato
raggiunto Luca Nutarelli,
segretario generale di
Unacea (Unione italiana
macchine per
costruzioni):
"Il 2021 si chiude con un
risultato sicuramente
positivo per il settore
delle macchine per
costruzioni. La crescita,
sperimentata in tutti i
trimestri dell’anno, ha
certamente contribuito a
recuperare parte di
quanto perso con la crisi
iniziata nel 2008.
Restano inoltre positive
le aspettative per il
2022. D’altra parte, le
dinamiche
inflazionistiche, il
crescente costo
dell’energia e le difficoltà
di approvvigionamento,
rischiano di
compromettere la fase
espansiva in corso,
riducendo la
profittabilità delle
aziende nel medio
periodo. Ci auspichiamo
quindi che questi aspetti
possano essere presi in
seria considerazione
dalle autorità pubbliche,
al fine di non vanificare
lo sforzo del piano di
rilancio del sistema
paese".
I dati sono stati
presentati da Unacea e
commentati da CER
Centro Europa Ricerche,
nell’ambito di una
conferenza stampa
patrocinata da GIC -
Giornate italiane per il
calcestruzzo, svoltasi lo
scorso 1° febbraio. Più
in dettaglio, le macchine
movimento terra
vendute nel 2021 sono
21.107 unità (+30%), 893
le macchine stradali
(+26%). Sono positivi
anche gli scambi
internazionali di settore
secondo il Report
commercio estero
Unacea-Cer, con l’export
che tra gennaio e
ottobre 2021 ha
raggiunto i 2,3 miliardi di
euro, con una crescita
del 19% rispetto allo
stesso periodo del 2020.
Positive anche le
importazioni che
crescono del 42%, per
un valore di 1,2 miliardi
di euro. Positivo per oltre
1 miliardo il saldo della
bilancia commerciale,
avanzo che cresce del
2% su base annua.
Unacea sarà inoltre
presente al Bauma 2022
con un’area espositiva
dedicata alle aziende
italiane oltre che con
uno suo stand
istituzionale.
Lo stand sarà allestito
nel padiglione A5 e
ospiterà le aziende
italiane non ancora
assegnatarie di uno
spazio espositivo
individuale.
"Grazie all’area di
Unacea - spiega
Nutarelli - le aziende in
lista di attesa potranno
essere ammesse alla
manifestazione,
migliorando ancora la
già robusta presenza
dell’industria italiana di
settore alla
manifestazione di
Monaco di Baviera”.
unacea.org
[26] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [27]
Attualità&Prodotti
Pavimentazioni stradali
Anteprime mondiali
Il gruppo Wirtgen ha
presentato due
anteprime mondiali al
World of Concrete 2022,
nel mese di gennaio.
Si tratta del nuovo
caricatore laterale
(Placer/Spreader) Wps
102i, e la finitrice a
casseforme scorrevoli
Sp 94i con l’innovativo
sistema Telemold, che
rende i cantieri più
efficienti grazie alla
possibilità di modificare
in modo flessibile e
rapido le larghezze di
lavoro durante la stesa.
Soluzioni innovative e orientate
al mercato per la pavimentazione stradale
in calcestruzzo precisa ed economica.
Le innovazioni firmate Wirtgen presentate
all’evento World Concrete 2022
sull'armatura d'acciaio
pre-posizionata davanti
alla finitrice a
casseforme scorrevoli e
alla macchina per
l'indurimento di
strutture. Un camion
alimenta il calcestruzzo
lateralmente e il
piazzatore/spanditore
lo distribuisce in modo
uniforme su tutta la
larghezza di
completamente
modulare con attacchi
idraulici a cambio rapido
standard, il WPS 102i
può essere riconfigurato
rapidamente e
facilmente come il suo
"fratello minore", il WPS
62i. Ciò garantisce un
trasporto veloce da un
cantiere all'altro e la
massima disponibilità
della macchina.
Il WPS 102i può essere
controllato con
precisione tramite la
scansione della
linea di fili, le
applicazioni 3D senza fili
o l'Autopilot 2.0 di
Wirtgen.
La SP 94i è una finitrice
a casseforme scorrevoli
a incasso (di 10 m)
completamente
modulare che colpisce
per l'enorme varietà di
applicazioni per le quali
può essere utilizzata
nella costruzione di
strade larghe e
autostrade, piazzali
aeroportuali, taxiway e
piste. Il TeleMold è
dotato di un sistema di
cambio rapido per la
saracinesca di dosaggio
e gli attacchi del
vibratore. Le squadre
possono spianare e
riconfigurare la
larghezza di lavoro tutto
nello stesso giorno. Il
sistema può essere
montato su finitrici a
casseforme scorrevoli
SP 64i, SP 94i e SP 124i.
wirtgen-group.com
Premiazioni
Vittoria bis
n Idrobase Group si
aggiudica un nuovo
riconoscimento
internazionale. Premiata
nel 2020 come “azienda
di valore” per le sue
soluzioni antivirus
adottate da Pechino,
l’azienda ha ricevuto
quest’anno il China
Award, assegnato dalla
Fondazione Italia-Cina; il
riconoscimento è stato
nella sezione “Top
Investors” per la joint
venture “Daerg China”,
nata dalla collaborazione
con “Daerg Chimica”, per
offrire una soluzione
combinata fra
detergente rispettoso
dell’ambiente ed
attrezzature per il “car
washing” finalizzata al
mercato cinese
dell’autolavaggio.
A ricevere il “China
Award”, consegnato a
Milano, sono stati Bruno
Ferrarese, co-presidente
di Idrobase Group ed
Ercole Giorgi presidente
di Daerg Chimica.
“La vittoria di quest’anno
– commenta Ferrarese –
premia la strategia di
una piccola azienda
italiana, attenta a dare
risposte alle esigenze più
sentite nel grande Paese
asiatico: dal “respirare
aria sana”, come recita il
nostro claim aziendale,
ad abbattere
l’inquinamento anche in
prassi quotidiane come il
lavaggio di automezzi in
un mercato che cresce
di 21 milioni di
autoveicoli all’anno. La
scelta vincente è offrire
qualità italiana a prezzi
cinesi.”
idrobasegroup.com
natdesign.eu
Le soluzioni
presentate allo
stand del Wirtgen
Group sono
completate dalle finitrici
offset SP 15i e SP 25i.
Quando le superfici
stradali e i percorsi sono
pavimentati su
un'armatura in acciaio
pre-posizionata, spesso
il calcestruzzo può
essere fornito alla
macchina solo
lateralmente. I
placer/spreader di
Wirtgen sono la scelta
ideale per questo
compito. In qualità di
macchina leader in un
treno di stesa, viaggiano
lavoro.
Il nuovo WPS
102i è l'ultima
aggiunta di Wirtgen
alla sua gamma di
placer/spreader a due
tracce. Il calcestruzzo
può essere posizionato
per larghezze di lavoro
da 4 a 12 m con
spessori fino a 500 mm.
Grazie al design della
macchina
L’innovativo
sistema Telemold
rende
i cantieri più efficienti.
Due brand come OLMARK e MARKHIP messi insieme
rappresentano un'accoppiata vincente in tema di
componentistica delle connessioni ad alta pressione
per caratteristica applicativa. Attendibilità mai in ombra,
neppure nelle più estreme condizioni di servizio.
METTETECI ALLA PROVA!
WWW.OLMARK.COM
VICTORY
is in your hands
[28] febbraio 2022 Costruzioni
ostruzioni
ostruzioni
WALKAROUND
Testi di Matthieu Colombo
921G Evolution
STAGE V
Peso operativo
20,55 ton
Potenza max
190 kW
Capacità benna standard 4 m 3
Carico ribaltamento max art. 15.020 Kg
[30] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [31]
CASE 921G Evolution
ostruzioni
1
Discendente di una concezione
innovativa e riuscita. Prima della
categoria a raggruppare
gli scambiatori di calore dietro
cabina per arretrare il baricentro
3 4
Rapporto tra peso operativo,
carico di ribaltamento e forza
di strappo da riferimento...
con motore ricco di coppia
e di cilindrata contenuta
2
Motore FPT Industrial “di casa”
ultra collaudato in applicazioni
movimento terra e al massimo
dell’efficienza anche Stage V. Post
trattamento senza manutenzione
Nuova modalità di lavoro adattiva
“Smart” che in base alle condizioni
di lavoro sceglie in tempo reale
la migliore mappa motore
e gestisce anche i cambi marcia
L’evoluzione ultima della dinastia di pale gommate CASE
è l’espressione massima di un progetto. Ai vertici della
categoria delle pale da 4 m 3 per prestazioni, efficienza e costi
di manutenzione, offre il massimo con pesa Payload connessa
5 6
TCO in netto calo. Solo in termini
di manutenzione, grazie a intervalli
più lunghi anche del 100%
il risparmio calcolato è del 20%.
Il resto lo fa la telematica
Cabina sicura, anche come
accesso, confortevole, ben rifinita,
con una pressione acustica
interna di 69 dB(A), ai vertici della
categoria. Clima super efficiente
7
L’ottimo monitor diventa touch
screen e capacitivo, ma
è soprattutto uno strumento con
cui regolare prestazioni, reattività
e monitorare la manutenzione
8
Sistema di pesatura Payload
integrato e connesso disponibile.
Per chi lavora in cava permette
di ottimizzare la produttività
e di non sovraccaricare camion
9
Connessione 4G avanzata
bidirezionale grazie al nuovo
Processing & Connetivity Module
che implementa il numero di dati
trasmessi al sistema SiteWatch
10
Prodotta integralmente a Lecce
in stabilimento CNH collegato alla
linea ferroviaria nazionale per
limitare il trasporto su gomma alle
sole macchine fuori sagoma
[32] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [33]
WALKAROUND di
ostruzioni
CASE 921G Evolution
POWER INCH Questa funzione esalta
la potenza del convertitore di coppia.
Anche sulle pendenze più accentuate
la 921 G Evolution non rischia di arretrare
grazie alla funzione ‘hill holder’ come
sulle auto con cambio automatico.
LOCK-UP È una frizione interna
al convertitore di coppia che
annulla le perdite di giri tra
motore e trasmissione.
Quando si inserisce il lock-up,
l’olio del convertitore
si raffredda e la macchina
consuma meno carburante.
Il peso al posto giusto...
per prestazioni ai vertici
La qualità progettuale delle pale gommate CASE fa la differenza in termini
di prestazioni sul campo. La 921G Evolution ha telai di pari misura rispetto alla
821G, ma più pesanti, vanta assali specifici e una catena cinematica adattiva
che sceglie la curva di coppia motore e la reattività della trasmissione
AUTOBLOCCANTE AL 100%
Gli assali Heavy Duty di serie
possono essere forniti con
differenziale anteriore di tipo
"aperto" o in versione
autobloccante al 100%
automatico che può essere
inserito anche con comando a piede.
ZF MT-L 3105 II L’assale anteriore è uno ZF heavy duty
per macchine di peso operativo superiore alle 21 t,
disponibile con autobloccante. Al posteriore l’assale
è lo stesso della 821G, ovvero un ZF MT-L 3095 II.
Si possono montare pneumatici pieni.
SEMBRA MA NON È UNA 821 A volte
la similitudine estetica è un limite. È il caso
della CASE 921G Evolution che esteticamente
è uguale alla sorella minore, ma sottopelle
ha tanta sostanza in più. In realtà pesa 2.350
kg in più e offre un carico di ribaltamento alla
massima articolazione superiore del 18% con
15.020 kg dichiarati. Anche la forza di
strappo alla benna della 921 è del 18%
superiore a quella della 821.Il valore di
17.337 daN dichiarati è da podio della
sua categoria.
ADATTIVA
L’elettronica della
trasmissione ZF
Ergopower adatta
il cambio di marcia
alla mappa motore
(scelta in automatico
o dall’operatore),
all’inclinazione
macchina e al peso
del carico trasportato.
al TOP della categoria
• CARICO DI RIBALTAMENTO FRONTALE 17.440 KG
• CARICO DI RIBALTAMENTO MAX ART. 15.020 KG
• PESO OPERATIVO
20.550 KG
• FORZA DI STRAPPO BENNA 17.377 daN
• POTENZA MASSIMA @ 1.600 GIRI/MIN 190 KW
• COPPIA MAX @ 1.300 GIRI/MIN 1.300 NM
al TOP della categoria
POTENZA SMART Tra le novità delle CASE
G Evolution c’è una nuova modalità di potenza
adattiva che sceglie automaticamente,
in tempo reale per rispondere alle condizioni
operative, sia la curva di coppia motore sia
le logiche di cambiata del cambio. Questa
nuova formula d’efficienza che sfrutta
la grande coppia ai bassi del motore N67
funziona sia con la trasmissione ZF 4WG-260,
sia con la versione a 5 marce con lock-up.
5 MARCE
CON LOCK-UP
Oltre alla
trasmissione ZF
4F/3R di serie,
si può avere la
versione
a 5 marce
(sempre 3R)
con lock-up
inseribile dalla
2° alla 5° marcia.
Costruzioni febbraio 2022 [35]
WALKAROUND di
ostruzioni
CASE 921G Evolution
Semplice
potenza
Con 190 kW erogati a soli 1.600 giri/min
il 6 cilindri FPT Industrial da 6,7 litri
ha la potenza specifica più elevata della
categoria. Con 1.300 Nm la coppia
è al top della categoria ed è disponibile
già a 1.300 giri/min
1
2
POTENTE E AFFIDABILE Il motore FPT
Industrial N67 (qui in versione
F4HGE613E) vanta un monte ore
in applicazioni movimento terra
notevole. Oltre che potente
ha dimostrato di che pasta è fatto
COMMON RAIL, TURBO, NO EGR L’iniezione
diretta piezoelettrica è affidata
a un common rail a iniezioni multiple
che lavora fino a 180 MPa di pressione.
L’assenza di ricircolo dei gas e il turbo
con wastegate ne esaltano l’efficienza.
Vapori
olio turbina
recuperati
in coppa
VALVOLA ALLO SCARICO Questa
valvola parzializza i gas caldi in uscita
dal turbo per gestire la temperatura
di post trattamento. Nessun fermo
macchina e nessuna manutenzione.
L’intero sistema di scarico è montato su telaio removibile
STAGE V E NESSUNA MANUTENZIONE Il sistema HI-eSCRoF2
è caratterizzato da iniezioni di urea nel Pipe mixer,
ad alta turbolenza, dove il flusso di scarico trasforma il
liquido in ammoniaca e vapore acqueo. Il sistema SCRoF
(SCR-on-Filter) della 921G Evolution integra un filtro
antiparticolato che è soggetto a rigenerazioni
“trasparenti”. Intendiamo dire che le rigenerazioni del filtro
avvengono sempre durante i normali cicli di lavoro, senza
che l’operatore sia mai costretto a fermare la macchina.
L’SCRoF è “built-for-life”. Non necessita di manutenzione
e ha un’aspettativa di vita minima di 8.000 ore.
3
CONSUMA IL 10% MENO La CASE
921 G Evolution introduce lo Smart
mode che sceglie in automatico
la mappa motore migliore momento
per momento. Spinge forte,
ma consuma meno. Disponibile anche
la modalità Max per impieghi severi.
MAXI FILTRO ARIA Il filtro aria a cartuccia a valle del
prefiltro ciclonico è lo stesso della 1021G e include
un estrattore di polvere per depressione (effetto Venturi).
Valvola by pass per riscaldare il circuito urea con climi rigidi
INIETTORI PIEZOELETTRICI
La gestione elettronica Bosch
del motore permette di ottimizzare
l’iniezione multipla di gasolio.
SCRoF
Pipe mixer
DOC
Serbatoio gasolio “basso” sotto il motore
Centralina SCR
Bosch Denoxtronic
2.0 ultra collaudata
ECU RAFFREDDATA La centralina
motore è ben ventilata e raffreddata con
flusso costante di gasolio proveniente
dallo scambiatore dedicato.
HI-eSCRoF 2 La tecnologia
di post trattamento dei gas
di scarico, di seconda generazione,
riduce le emissioni
tramite modulo DOC, iniezioni
di urea in condotto “pipe mixer”
e innovativo modulo SCRoF2
(Selective Catalytic Reduction on Filter).
Serbatoio Urea
Costruzioni febbraio 2022 [37]
Condensatore
climatizzatore
WALKAROUND di
ostruzioni
CASE 921G Evolution
CUBO APRIBILE Sul fondo del cubo è posizionato
il serbatoio dell’olio idraulico. Lo si vede aprendo il telaio
su cui è montato il condensatore del climatizzatore.
Intercooler turbo
Refrigerante
motore
Condensatore
cimatizzatore
Scambiatore
gasolio
SOFFIANTE E REVERSIBILE
La ventola di raffreddamento
è azionata idraulicamente.
L’aria è aspirata dai lati e dalla parte
superiore del cubo e soffiata
nel vano motore. Invertendo
il senso di rotazione si espellono
le impurità dai radiatori. I fianchetti
laterali con le tre microgriglie
si rimuovono i pochi secondi.
Punto di forza
ADATTA AD APPLICAZIONI HD La disposizione dei
radiatori sulle pareti del “cooling cube” migliora
il loro raffreddamento dei singoli elementi
rispetto a una classica disposizione in serie.
Gli scambiatori disposti a cubo, dietro la cabina,
permettono inoltre di montare il motore a sbalzo
dell’asse posteriore e ottenere una disposizione
dei pesi ottimale per una pala gommata
e un baricentro arretrato. Le superfici radianti
della 921G Evolution sono suddivise
su 4 dei 6 lati del cubo. Sul fondo è posizionato
il serbatoio dell’olio idraulico.
La manutenzione
costa 20% meno
TCO IN NETTO CALO Gli intervalli di manutenzione
prolungati, la sensoristica di monitoraggio
imbarcata (monitoraggio TPMS incluso),
il sistema, la connessione della pala che
permette interventi da remoto tramite Remote
Service Tool, il monitoraggio dei parametri
tramite piattaforma web SiteManager. Tutti
questi elementi riducono i fermo macchina da
programmare e prevengono quelli di altro tipo.
A conti fatti CASE dichiara un risparmio sui costi
totali di manutenzione del 20%.
Cofano motore
ad apertura elettrica
Olio
idraulico
Olio
trasmissione
TPMS È disponibile anche
il sistema di monitoraggio pressione
pneumatici per ottimizzarne l’usura
e allungarne la vita utile.
CONNESSIONE 4G
Serie G Evolution
significa anche
connettività avanzata
bidirezionale.
Il nuovo Processing
& Connetivity Module
Implementa il numero
di dati trasmessi,
inclusi quelli rilevati
in tempo reale del
sistema di pesatura
Payload!
AVVIAMENTO D’EMERGENZA Dietro
al parafango posteriore sinistro
c’è un vano (chiuso a chiave) con stacca
batterie e punti per eventuali avviamenti
d’emergenza molto ben accessibili.
Nello stesso scomparto c’é il comando
per l’apertura elettrica del cofano.
INTELLIGENTE
Dietro la ruota posteriore
sinistra sono raggruppati gli
scarichi di olio motore, liquido
di raffreddamento e olio
idraulico. Oltre che ridurre
i tempi di manutenzione,
questa soluzione evita
dispersioni di liquidi a terra.
TENSIONE
AUTOMATICA
C’è un’unica cinghia poly-v
dei servizi (compressore clima,
alternatore...) ed è ben
accessibile da terra rimuovendo
un semplice e leggero carter.
Il tensionatore automatico della
cinghia garantisce la massima
efficienza nel tempo.
I tagliandi
si dimezzano!
INTERVALLI DI MANUTENZIONE LUNGHI IL DOPPIO
• OLIO MOTORE E FILTRO
• FILTRO GASOLIO
• FILTRO SEPAR. ACQUA/GASOLIO
• FILTRO SERBATOIO UREA
• FILTRO OLIO IDRAULICO
• FILTRO OLIO TRASMISSIONE
• OLIO TRASMISSIONE
• OLIO SPECIALE CLIMI RIGIDI
• OLIO IDRAULICO
• LIQUIDO REFRIGERANTE
1.000 ore
1.000 ore
1.000 ore
1.000 ore
2.000 ore
2.000 ore
2.000 ore
3.000 ore
4.000 ore
6.000 ore
[38] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [39]
Microfono viva voce
Cielo cabina rivestito
ostruzioni
CASE 921G Evolution
Cover tetto
isolante
15 aeratori
orientabili
Braccioli e joystick
solidali con il sedile
SOLO
69 dB(A)
IN CABINA
Sedile pneumatico
con ammortizzazione
orizzontale
Comandi elettro idraulici
(no olio in cabina)
Comfort da riferimento
Qualità funzionale
PRESSURIZZATA La cabina della 921G
è integralmente nuova e unita al telaio
posteriore della pala con 4 sospensioni
elastoviscose. Presentata nel 2017,
offre una qualità della vita
a bordo elevata. Anche la qualità
percepita, grazie alle finiture curate,
è elevata, così come la visibilità
garantita dal parabrezza integrale
e 6 fari a led. L’ambiente di lavoro
è pressuriuzzato (Cat. 2) e monta
un filtro ai carboni attivi.
FUSIBILI
PROTETTI...
...e accessibili
o dalla cabina
o dal vano
motore, lato
destro. In ogni
caso la legenda
adesiva
è presente
e leggibile.
STERZO
JOYSTICK
REGOLABILE
Lo sterzo
elettrico
opzionale si controlla
con un comodo joystick
e la sua reattività può
essere regolata
da monitor su 3 livelli:
slow, medium o fast.
ABITABILITÀ RASSICURANTE Salire a bordo della 921G
Evolution è un piacere. L’abitabilità della cabina
è esaltata dalla superficie vetrata. Una volta seduti
si apprezzano le consolle laterali solidali
al sedile pneumatico e regolabili in altezza.
Il protagonista indiscusso è il nuovo monitor touch
screen, ma lo sterzo joystick merita grande
attenzione. Anzitutto non esclude la presenza
del volante (sempre prioritario), poi si distingue
per la leva di generose dimensioni e la reattività
regolabile su 3 livelli per adattarsi alla sensibilità
dei singoli operatori e alle condizioni operative.
Parabrezza integrale e ottimo tergicristallo a pantografo
È SICURA
L’attenzione per
la sicurezza
è evidente,
al di là della
certificazione Rops
Fops. Apprezziamo
i mancorrenti,
la scaletta
ben inclinata,
gli specchi esterni
doppi e convessi,
i 6 fari a led di serie
e soprattutto
il parabrezza
integrale
(sostituirlo costa
come quello in 3
pezzi della Serie F).
Sbrinatore, tergicristallo e tenda anche al posteriore
PRATICITÀ
REALE
La consolle
di destra che
integra
la pulsantiera
multifunzione
ha una profonda
vasca porta
oggetti per riporre
e ricaricare
il telefono,
due vani porta
bevande
e una rete porta
documenti.
Presa multimediale con usb e Jack audio
Costruzioni febbraio 2022 [41]
CASE 921G Evolution
3 i pulsanti
personalizzabili
PERSONALIZZABILE Ai bottoni 1,2 e 3
si possono ricondurre molteplici
funzionalità per velocizzare il lavoro.
SPEGNIMENTO FARI RITARDATO...
...e regolabile a motore spento.
Per allontanarsi dalla pala in sicurezza.
PORTATA REGOLABILE Il flusso della
linea idraulica Aux 1 può essere regolata
da 5 a 100% (5 unità alla volta).
Questa è la grande “Evolution”
È una delle migliori interfaccia macchina-operatore del settore. Ora è touch screen
capacitivo (si scorrono le schermate) ed è davvero intuitivo e permette di regolare molti
parametri operativi. Tre i pulsanti personalizzabili. Mancano solo i comandi vocali!
DIAGNOSI E MANUTENZIONE Il
sistema allerta in caso di anomalie, rende
visibili tutti i parametri rilevati a monitor.
SENSORI MOTORE Temperature,
pressioni di olio e turbo, temperature
degli scambiatori di calore. C’è tutto!
TRASMISSIONE È la prima interfaccia,
a noi nota, che differenzia la temperatura
olio tra convertitore e in coppa.
INFO MACCHINA L’operatore ha
a disposizione una quantità importante
di dati tecnici in tempo reale.
TEMPERATURE E PRESSIONI Tra
i parametri disponibili la temperatura
urea o la pressione della turbina.
MAI VISTO Sono presenti anche
la temperatura del convertitore di coppia
e la velocità ventola di raffreddamento.
IDRAULICA Viene monitorata a 360°,
da quella di lavoro, fino ai parametri
dell’impianto frenante nel dettaglio.
CHECK CONTROL È possibile anche
verificare l’efficienza della ventola
di raffreddamento tramite un test.
RIDE CONTROL Anche il funzionamento
del sistema antibeccheggio è verificabile
tramite test. Il sistema guida l’operatore.
SENSORE PER SENSORE
La diagnostica non ha segreti e ogni
parametro è riportato in tempo reale.
SU MISURA L’operatore può impostare
molteplici funzionalità per ottenere
la pala perfetta per ogni applicazione.
MOTORE Sopra si nota la nuova
modalità di potenza Smart e la modalità
“comfort cabina” attivabile.
INTERVALLI A SISTEMA Ogni intervallo
di manutenzione è segnato in parallelo
al rispettivo “conto ore” alla rovescia.
4000 ORE Il filtro della centralina
AdBlue, ad esempio, va sostituito ogni
4.000 ore. Appena sotto, le ore mancanti.
RESET FACILE Nel caso di sostituzioni
fuori manutenzione ordinaria è possibile
resettare i valori. Tutto è memorizzato.
TRASMISSIONE A PIACERE Si possono
impostare la marcia minima di lavoro
e la marcia massima di funzionamento.
REATTIVITÀ BRACCIO-BENNA
L’operatore può scegliere tra modalità
base, moderata o aggressiva.
INVERSIONE VENTOLA È di serie,
può essere disattivata e regolata per
cadenza e durata di funzionamento.
LA CARTA A MONITOR Il manuale
operatore completo di schemi tecnici
(772 pagine) si sfoglia anche a video.
TELECAMERA POSTERIORE È sempre
attiva, ma l’operatore può impostare
l’attivazione immagine a monitor.
ALTA RISOLUZIONE L’immagine
a monitor è di qualità. Le linee guida
aiutano a valutare la distanza.
[42] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [43]
CASE 921G Evolution
BRACCIO STANDARD O XR La cinematica Z-BAR
standard della 921G Evolution non cambia
rispetto ai model year 2017 ed è sviluppata
per applicazioni gravose con Z più compatta
(visibilità sull’attrezzo) e angolo di chiusura
benna perfezionato per trattenere il materiale
in benna. Sempre disponibile la versione
XR Long Reach con altezza al perno benna
incrementata di 440 mm, fino a 4.560 mm.
Ricetta di produttività
NUOVA ZAVORRA Le CASE 921G
Evolution 2022 hanno una nuova
zavorra posteriore dal profilo
interiore assottigliato per
ottimizzare l’angolo
d’uscita e la velocità nel
cumulare materiale.
Il nuovo elemento integra
e protegge a dovere sia i due
occhioni parte del telaio,
sia i fanali posteriori a led.
MASSIMA STERZATA Le Serie G
Evolution si riconoscono dall’esterno anche
per i nuovi tamponi tra telaio anteriore
e posteriore che ammortizzano fisicamente il fine
corsa dello sterzo. Più confort e feeling di sterzo.
FUNZIONE EH PARALLEL
Tra le novità anche
un pulsante che attiva
il parallelismo per
lavorare con forche.
CARICHI PRECISI E VELOCI
Sviluppato internamente,
il sistema CASE Payload
assicura una precisione pari
o superiore alle migliori
concorrenti. L’elettronica
permette di leggere
e registrare tutti i carichi
in benna e impostare il lavoro
selezionando nome
del cliente, targa o codice
del camion, tipo di materiale
caricato e molto altro. Da una
parte l’operatore dedica più
tempo al cliente nuovo, ma
dall’altra ne guadagna
moltissimo con tutti quelli
che fanno più di due carico
e ancora di più con quelli
abituali. I settaggi a monitor
sono semplici e intuitivi.
TARATURA GESTIBILE Anche in caso
di cambio benna l’operatore può
velocemente ritarare il sistema Payload.
WALKAROUND di ostruzioni
Pesa integrata
Le nuove Serie G Evolution sono disponibili
anche con sistema Payload connesso
in rete tramite portale SiteWatch. Si carica
veloce, senza sovraccaricare e tutto
è documentato e trasmesso in tempo reale
TUTTO
IN UNA
SCHERMATA
A sinistra
la home del
sistema
Payload.
Si visualizza
il peso da
caricare, quello
già caricato
e quello del
materiale
in benna.
CHIARO E SEMPLICE Ogni passaggio
per la taratura è indicato a monitor.
Sistema realizzato molto bene.
Angolo di braccio e benna memorizzabili in pochi secondi dalla cabina
CARICHI DELLO STESSO CLIENTE
Sopra, riportiamo una schermata cliente
che riassume i carichi in cronologico.
DETTAGLI LAVORO Dalla schermata
“dettagli lavoro” del Payload si accede
a tutti i sotto menu utili in un istante.
SEMPRE CONNESSO 4G Il sistema
permette di trasmettere in tempo reale
tutti i dati al reparto amministrazione.
INCLINOMETRI E SENSORI DEL SISTEMA PAYLOAD
TUTTO BEN PROTETTO
La parte hardware
del Payload non teme
nulla. Nella sequenza,
da sinistra a destra,
i componenti che
dalla testa del braccio
alla punta, permettono
il funzionamento
di pesa e richiamo
parallelismo EH.
[44] febbraio 2022 Costruzioni
febbraio 2022 [45]
CASE 921G Evolution
La CASE 921G Evolution in numeri
Capacità benna
Carico ribalt. max art.
Peso
Potenza
Motore FPT Industrial
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura
Velocità del pistone
Valvole per cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d'iniezione
Egr
Trattamento allo scarico
Alimentazione aria
Pompe
Portata massima
Regolazione pompa
Distributore a cassetti
Pressione
Trasmissione
Marce
Velocità massima
Differenziali
Freni
Pneumatici
Passo
Carreggiata
Articolazione
Raggio sterzo alla benna
Cinematismo benna
Max alt. perno benna (XR)
Forza di strappo
Larghezza benna
Lunghezza max
Altezza trasporto
Batteria
Alternatore
Serbatoio gasolio (urea)
Serbatoio idraulico
4
15.020
20,55
190
N67
6,73
6
104 x 132
1600
7,92
2
conv
CR
multi
no
DOC+SCRoF
turbo
var
240
LS neg
c c press
comp 25
Powershift 4+3
(5 + 3) 40
front 100%
4 oil disc
23.5x25
3,34
2,23
40
6,7
Z
4,12
18886
2,98
8,07/8,56 3,45
2 x n d
65
288 (41,3)
180/91
www.casece.com
m 3
kg
kg
kW
litri
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
km/h
mm
mm
mm
mm
mm
daN
mm
mm
mm
Ah
A
litri
litri
Fatti, non parole
È SEMPRE CONNESSA CASE offre
ai propri clienti la possibilità di accedere
ad un’offerta completa di servizi
telematici, qui esaltati dal nuovo
Processing & Connetivity Module della
CASE 921G Evolution. Tramite computer
o dispositivo mobile si consultano
i valori di pesa integrata, consumo
carburante, diagnostica, pressione delle
gomme, stato della manutenzione
e si ottimizzano i costi operativi.
UN MADE IN ITALY DA RIFERIMENTO
Dal punto di vista logistico
e ambientale è importante
sottolineare come lo stabilimento sia
collegato alla linea ferroviaria
nazionale per limitare il trasporto
su gomma alle sole macchine fuori
sagoma. Oltre a favorire una
pianificazione logistica, la scelta
intermodale sottolinea la politica
di contenimento d’impatto ambientale
di CNH Industrial in Italia come nel mondo.
Si ringraziano per la collaborazione
la concessionaria CMO - Centro Macchine Operatrici
di Treviolo (BG) e Case Construction Equipment.
Niederstätter Academy – corsi per operatori
di macchine edili e sulla sicurezza!
La Niederstätter Academy, il centro di formazione Niederstätter ricco di tanti anni di
esperienza, offre un programma completo di corsi per operatori di macchine da lavoro e
sulla sicurezza. I corsi di formazione sono rivolti alle imprese edili e artigiane, all’industria
e agli enti pubblici. Innumerevoli aziende di tutto il nord Italia si sono convinte della
qualità e mandano periodicamente i loro dipendenti e collaboratori a frequentare i corsi
di formazione e aggiornamento organizzati dalla Niederstätter Academy che, dal 2014,
è un’istituzione accreditata. L’azienda Niederstätter, da sempre attenta alle innovazioni
e alle novità nel campo dell’edilizia, vanta una gamma di strumentazioni uniche in Italia,
attivamente impiegate all’interno della Niederstätter Academy di Vadena (Bolzano).
Oltre a diversi corsi di formazione, attualmente sono infatti a disposizione un simulatore
per la guida e l’uso virtuale di macchine edili e uno speciale esoscheletro, strumenti che
promettono di rivoluzionare il cantiere del futuro.
Vi aspettiamo in una delle tre sedi della Niedersätter Academy:
Bolzano (Safety Park), Bergamo (Castelli Calepio) e Treviso (Povegliano).
Per Info: Niederstätter SpA
T +39 0471 061128
E academy@niederstaetter.it
W n-academy.it
Macchina del tempo
Con noi da sempre
Il marchio CASE è sulle pagine della nostra
rivista dagli anni Sessanta. La macchina
protagonista del WalkAround
di questo mese l’abbiamo vista crescere...
MAGGIO
1996
La pala
gommata CASE
921 è già stata
protagonista
della nostra
copertina!
Sono però
passati 26 anni
ed era
un modello
Serie B.
In alto una W5
senza cabina,
sotto una W26.
HI-TRACTION
PER CONDIZIONI
REME
CASE CE ha
introdotto la prima
pala gommata nel
1958. Si chiamava W9 e
si distingueva per la
trazione integrale.
I modelli W10 e W12 a
trazione integrale e la
pala caricatrice W5 a
trazione anteriore (foto
in alto) seguirono a
breve distanza. Da allora
sono passati oltre 60
anni. Negli anni '60 e '70
la serie W crebbe fino
all’introduzione della
gigantesca W26 da 15
tonnellate (foto in alto).
Si trattava della prima
pala gommata articolata
di CASE e la più grande
dell'epoca. Tutte Serie W
avevano le cabine
montate sul telaio
anteriore. Con
l'introduzione del
modello 621 nel 1987,
l'intera linea di pale
CASE venne inserita
nella Serie 21, con un
design più robusto e
cabine moderne
montate
posteriormente. I
modelli della Serie 21
sono stati sviluppati
nell'ambito di un nuovo
processo ottimizzato,
interfunzionale e
simultaneo, che divenne
il punto di riferimento
per il resto dell'impresa
nel corso del XXI secolo.
In seguito a ulteriori
innovazioni in termini di
produttività, facilità di
manutenzione e comfort
per l'operatore, le pale
della Serie F divennero le
prime macchine
movimento terra pesanti
a impiegare una
soluzione Tier 4 Interim
senza filtro
antiparticolato, con
tecnologia di riduzione
ANNI ‘70 Sopra una
CASE 740 costruita
già in Europa.
A destra un’altra
pubblicità uscita
su Costruzioni.
Il distributore CASE
per l’Italia era
la Agriservice di Milano.
catalitica selettiva (SCR)
delle emissioni. Oggi è in
commercio la Serie G
Evolution di cui potete
leggere nelle pagine
precedent esul sito web
del costruttore.
www.casece.com
CON IVECO E HI-TRACTION IL TUO LAVORO NON SI FERMA MAI
Per le mission più sfidanti, su ogni tipo di terreno, la trazione idrostatica aggiuntiva HI-TRACTION garantisce, all’occorrenza,
una migliore manovrabilità del veicolo e la sicurezza del conducente. Il dispositivo è disponibile sulla gamma IVECO X-WAY e sulla
gamma IVECO T-WAY, veicoli pensati per operare in condizioni di off-road leggero e in quelle più estreme. Entrambe coniugano
le migliori tecnologie IVECO in termini di efficienza dei consumi e sicurezza, con la leggendaria robustezza off-road dei veicoli
più resistenti, per offrire un’elevata produttività, con un eccezionale costo totale d’esercizio.
[48] febbraio 2022 Costruzioni
IVECO. L’ITALIA CHE VINCE.
Macchine&Componenti
Elettriche
SVEDESI
alla spina
Arrivano in Italia le prime macchine compatte
100% elettriche della gamma Volvo CE.
Sono il mini ERC25 Electric e la pala L25 Electric
Testi di Matthieu Colombo
2,5 T DI PESO OPERATIVO Il nuovo Volvo
ECR25 100% elettrico offre le prestazioni del
modello diesel, ma con emissioni locali nulle.
GAMMA
ELETTRICA
L’offerta
di Volvo 100%
elettriche
si amplierà.
In Italia è atteso
anche l’ECR18
Electric.
Allo scorso Bauma, nel 2019, l’allora neo Presidente di
Volvo CE Melker Jernberg presentò alla stampa internazionale
i prototipi delle prime macchine 100%
elettriche sviluppate internamente: il mini escavatore ERC25
Electric oggi prodotto a Belley in Francia e la pala gommata
articolata compatta L25 Electric oggi prodotta a Konz, in
Germania. Da allora queste due macchine a emissioni zero,
derivate dai rispettivi modelli con motore termico, sono state
testate sul campo da clienti selezionati e in ogni applicazione
e condizione climatica. Sono quindi state ottimizzate
per essere poi prodotte in serie, commercializzate. E se a
fine 2021 le Volvo 100% elettriche vendute e consegnate a
clienti finali nel mondo erano oltre 400, oggi arrivano in Italia
i primi esemplari. In parte sono macchine acquistate da clienti
che le utilizzeranno in applicazioni speciali o contesti urbani
e in parte sono esemplari che Volvo CE Italia offrirà a
noleggio presso la sede di Carpiano (MI) per dare modo alla
clientela di scoprire concretamente, in cantiere, le potenzialità
che questa nuova tecnologia offre.
Sostenibili ma per lavorare
L’attenzione per l’ambiente dimostrata da Volvo CE è un
dato di fatto. Basti dire, a titolo d’esempio, dal 2012 è tra I
membri del World Wide Fund for Nature (WWF) Climate
Savers program impegnandosi tra l’altro a contenere le
emissioni di CO2 nel mondo e sviluppare tecnologie che
lo permettono e contrastano il surriscaldamento climatico.
Non pensiate però che l’ECR25 Electric e la L25 Electric
siano delle semplici porta bandiera della transizione ecologica.
Le nuove Volvo elettriche sono state sviluppate soprattutto
per ridurre l’impatto dei cantieri in ambito urbano
e migliorare le condizioni di lavoro in ambienti chiusi o a
basso ricambio d’aria come le gallerie o le molteplici applicazioni
industriali. Rispetto ai modelli con motore termico,
che rimangono attualmente a catalogo (la pala ha
prestazioni vicine a quelle della L30G), l’ECR25 Electric e la
L25 Electric offrono prestazioni uguali se non superiori, costi
di manutenzione più bassi e un’esperienza di lavoro migliore
per gli operatori, più gratificante.
Sotto ai cofani
Per entrambe le Volvo elettriche sono state scelte batterie
agli ioni di litio. Da 20 kWh per il mini e da 39 kWh per la
pala gommata. In entrambi i casi l’impianto è un bassa tensione
da 48V, di più semplice gestione rispetto ad un alta
tensione (la maggior parte delle auto elettriche hanno impianti
a 400V di tensione) e ben collaudato in macchine
operatrici come i carrelli elevatori. In quanto ai motori elet-
[50] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [51]
Macchine&Componenti
Elettriche
BENNA
DA 0,9 M 3
La L25 Electric
ha un peso
operativo
di 5.080 kg
e un carico
di ribaltamento
alla massima
articolazione
di 3.300 kg.
trici il mini escavatore ne ha uno solo sincrono a magneti
permanenti (tipicamente molto efficiente quando lavora a
regimi di rotazione bassi) da 18 kW di potenza di picco e
14,7 kW in continuo. La pala L25 Electric ha invece due motori:
un primo sempre sincrono a magneti permanenti da
32 kW di potenza di picco dedicato all’idraulica di lavoro
e un secondo di tipo asincrono, da 36 kW di potenza, dedicato
alla trasmissione.
RICARICA STANDARD La presa di ricarica della L25
Electric di tipo Mennekes tipo 2 è sul lato sinistro della
macchina in vano aerato e chiuso a chiave, mentre la
presa CCS Combo 2 per ricarica in DC è all’interno
del vano posteriore che ospita le batterie.
Autonomia e ricarica
Per il mini ECR25 Electric Volvo CE dichiara 4 ore di lavoro
continuo, che plausibilmente corrispondono in media a una
giornata di lavoro in cantiere, a fronte di un tempo di ricarica
con caricatore standard e rete “domestica” di 10,5 ore
(220V-240V e 16A), mentre per la pala gommata l’autonomia
arriva a 8 ore (il pacco batterie raddoppia) e a pari rete
il tempo di ricarica dichiarato è di 12 ore. Queste prestazioni
sono calcolate sfruttando il convertitore AC/DC a bordo
macchina. Per entrambi i modelli è possibile scegliere anche
la ricarica off board in cui la conversione DC è fatta dalla
colonnina, tipicamente si parla di fast charger. In questo
caso, ad esempio, Volvo CE dichiara la ricarica completa
della L25 Electric con rete 400 V AC 32A in sole 2 ore!
La visione globale
A chiusura di questa presentazione sintetica, in attesa di
vedere al lavoro uno dei primi esemplari in Italia, riportiamo
le parole di Melker Jernberg, Presidente di Volvo CE:
“Stiamo ottenendo risultati tangibili nel proprio impegno
di ‘costruire il futuro’, assumendo la leadership nell’ambito
della mobilità elettrica e proponendo soluzioni sostenibili
a supporto del successo del cliente. La tecnologia
che abbiamo sviluppato è ora piuttosto solida: di conseguenza,
contestualmente ai cambiamenti nel comportamento
dei clienti e a un contesto normativo rafforzato, questo
è il momento giusto per rendere la mobilità elettrica il
futuro delle nostre gamme compatte”.
[52] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [53]
Macchine&Componenti
Perforatrci elettriche
ELETTRICA
d’alte prestazioni
La eBG è la prima perforatrice elettrica prodotta
da Bauer. Appartiene al segmento di fascia media
della gamma ed è adatta a molte applicazioni
Testi di Damiano Diotti
La eBG è la prima perforatrice elettrica prodotta da Bauer.
La macchina è decisamente silenziosa, e dunque perfetta
per l'uso nelle città. “Lavoriamo da tempo con l'elettrificazione",
spiega Christian Heinecker, capo della divisione
Drilling Equipment presso Bauer Maschinen. "In passato,
tuttavia, questo approccio è stato adattato alle richieste o a
specifici progetti dei nostri clienti”.
Gli esordi
In precedenza, l'elettrificazione delle apparecchiature Bauer
veniva applicata solo in casi specifici come il Dive Drill, cioè
una piattaforma di perforazione azionata da navi per perforazioni
subacquee in cui erano installate centraline idrauliche
azionate elettricamente, o nell'area della tecnologia
di perforazione profonda.
Bisogna risalire al Bauma 2019 di Monaco di Baviera per
la presentazione della prima gru duty-cycle con motore
elettrico: la Bauer MC 96, con fresa per scavi, adatta sia
per l'edilizia urbana sia per la costruzione di pozzi di metropolitana.
Per cantieri di grandi dimensioni e durata
Il nuovo eBG 33 rientra nel segmento di fascia media della
serie di perforatrici con una potenza di azionamento di
oltre 400 kW, e quindi nell'intervallo da 280 a 390 kNm coppia.
Di conseguenza, copre una gamma molto ampia di
applicazioni. Oltre alla classica perforazione Kelly, la eBG
33 può essere utilizzata per metodi ad alte prestazioni: dalla
miscelazione del suolo con fresa (CSM) alla perforazione
con sistema a doppia testa. È anche possibile collegare
una fresa per scavi Bauer.
In preparazione allo sviluppo dell'impianto di perforazione
elettrico, l'analisi di Bauer ha rivelato che il consumo medio
di diesel è significativamente più alto per la BG 28 e per
le apparecchiature più grandi rispetto alle più piccole. E ciò
è dovuto al fatto che la BG 28 viene impiegata, circa un terzo
delle volte, anche per metodi ad alte prestazioni, oltre
che per frequenti perforazioni Kelly. “Ed è proprio su questo
punto che ci siamo concentrati", afferma Christian
Heinecker. “In effetti, la nostra analisi ha anche dimostrato
che, in particolare in questo intervallo, i costi operativi
La eBG
in azione
[54] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [55]
Macchine&Componenti
Perforatrici elettriche
La eBG 33 ha le stesse capacità
prestazionali di una Bauer BG
convenzionale con motore
diesel.
Mini escavatori
Livrea rossa per Yanmar CE
Non un colore
a caso, ma lo stesso
dei super tecnologici
trattori agricoli della
Casa. Il primo
modello a portare
la “maglia rossa”
è l’apprezzatissimo
girosagoma ViO17
Guarda
il nuovo
Yanmar
Vio17
in video
potrebbero essere enormemente ridotti per il funzionamento
a lungo termine di un eBG rispetto a una perforatrice
diesel". Per fornire la stessa capacità di una Bauer BG
convenzionale con motore diesel, l'eBG 33 è stata sviluppata
utilizzando una soluzione di alimentazione diretta. Il
motivo: i sistemi di batterie attualmente disponibili non sarebbero
in grado di gestire la capacità in questa classe di
dimensioni. Di conseguenza, i lavori preparatori in loco devono
essere pianificati su un certo numero di mesi per garantire
che sia fornita anche l'alimentazione elettrica. L'uso
dell'eBG è quindi vantaggioso principalmente nei cantieri
di grandi dimensioni e di lunga durata, poiché i vantaggi
complessivi, come i costi operativi notevolmente ridotti,
possono essere sfruttati appieno per un periodo di tempo
più lungo.
Più punti forti
Dall'esterno, la eBG non sembra diversa dai suoi “parenti"
tranne che per il colore. All'interno è una storia diversa: al
posto del motore diesel è stato installato un motore elettrico
e la distribuzione dell'energia si trova dove si troverebbe
il serbatoio.
Il motore richiede ben 690 volt, mentre sono necessari 400
volt per l'aria condizionata e il riscaldamento. Inoltre, una
presa da 230 V offre la possibilità di collegare in loco parti
di fissaggio aggiuntive, come, ad esempio, strumenti a
percussione. I comandi di bordo richiedono 24 volt come
di consueto.
Il sistema idraulico, gli elementi di controllo e la progettazione
del software sono implementati in modo convenzionale
e consolidato. L'operatore non ha bisogno di adattarsi
perché il funzionamento dell'attrezzatura è lo stesso
di tutte le altre Bauer BG. I vantaggi del pluripremiato sistema
Energy Efficient Power (EEP) di Bauer sono completamente
disponibili anche per la eBG elettrificata. Il sistema
EEP fissa ormai da anni nuovi standard, soprattutto
in termini di emissioni e consumo di gasolio.
Un altro punto forte è il metodo di funzionamento dell'argano
principale: il concetto di argano EEP consente di recuperare
energia durante l'arretramento nel foro di trivellazione.
“Lo sviluppo della eBG 33 è stato possibile grazie alla stretta
collaborazione con i nostri clienti e soprattutto grazie all'enorme
dedizione del nostro team di progetto: non possiamo
ringraziarli abbastanza", sottolinea Christian
Heinecker.
Sono in consegna i
primi Yanmar
ViO17 con
motorizzazione Stage V,
ossia animato
dall’efficiente tre cilindri
di casa 3TNV70-XBV da
10 kW di potenza netta
massima. Grande
sorpresa, per i clienti
che lo hanno ordinato
nel 2021, la nuova livrea
rossa che sarà
progressivamente
estesa a tutte le
macchine movimento
terra della Yanmar.
Tra i modelli più
apprezzati della sua
classe in Italia, il nuovo
ViO17 è venduto in
allestimento
standard con un
braccio di scavo più
lungo che estende
il suo raggio operativo
e conferma un peso
di trasporto dichiarato
di soli 1.695 kg. Al fine
di garantire una
maggiore flessibilità di
lavoro, gli operatori
possono anche
scegliere un
contrappeso aggiuntivo
di 83 kg, che insieme al
carro con larghezza
variabile (955 mm-
1.280 mm) assicurano
una stabilità
eccezionale anche
in estreme condizioni
operative. Con una
forza di penetrazione
di 9,6 kN (avambraccio
corto), una forza di
scavo benna di 16,1 kN,
una forza di trazione di
16,9 kN in prima marcia
e due velocità
di traslazione (2,1 o 4,3
km/h), il nuovo ViO17
offre prestazioni ai
vertici della categoria.
La risposta pronta,
progressiva e fluida nei
movimenti
contemporanei è figlia
dell’esclusivo sistema
idraulico ViPPS
caratterizzato da una
doppia pompa a pistoni
a cilindrata variabile,
una pompa ad
ingranaggi ed una
per i pilotaggi. Il flusso
idraulico massimo
erogato dal girosagoma
giapponese è di 48,4
l/min con una pressione
massima d’esercizio di
21 MPa. Le linee
idrauliche
supplementari (terza
standard e quarta
opzionale) sono dotate
di comandi
proporzionali e possono
utilizzare potenziometri
che ne definiscono la
portata massima.
www.yanmar.com
[56] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [57]
Macchine&Componenti
Service
NUOVA ERA
d’assistenza
Liebherr ha ulteriormente sviluppato
il proprio portafoglio di servizi remoti per fornire
un supporto ancora migliore ai propri clienti
Testi di Fabrizio Parati
Liebherr migliora la propria app XpertAssist di servizio
remoto e porta l’offerta di supporto ai clienti a un
livello di raffinatezza superiore. XpertAssist non è
solo una connessione audio-video, ma combina il servizio
remoto e l'esperienza tecnica tradizionale con una serie di
strumenti tecnici per fornire supporto avanzato ai clienti.
Il nuovo servizio è disponibile per gru cingolate, attrezzature
per fondazioni profonde e gru marittime.
Basato su abbonamento annuale, XpertAssist combina
diversi strumenti di servizio per fornire maggiori vantaggi
come la riduzione dei tempi medi di riparazione e,
di conseguenza, dei costi. Il supporto in tempo reale, rapido
ed efficace è fornito da esperti Liebherr in tutto il
mondo con supporto di backup di secondo livello con
OEM. Maggiore disponibilità, maggiore durata e costi di
assistenza ridotti sono i vantaggi per ciascuna macchina
registrata con XpertAssist.
Tempi e costi ridotti in modo sensibile
Dopo il successo e l'elevata richiesta dello strumento
Remote Service, introdotto lo scorso anno, Liebherr, con
XpertAssist, combina ora la consulenza, in tempo reale,
di tecnici esperti con un'ampia gamma di strumenti tecnici
attraverso una connessione audiovisiva. L'analisi immediata
e qualificata dei guasti e la risoluzione dei problemi
online, supportate da istruzioni dettagliate,
consentono di massimizzare l'assistenza e ridurre al minimo
le presenze in cantiere.
Quando è necessario intervenire direttamente in cantiere,
il servizio è ottimizzato tramite chiamate audio-video,
per predefinire i requisiti e aumentare così il tasso di precisione
di primo intervento. Un debriefing tramite teleconferenza
audio-video per spiegare il lavoro svolto o per
affrontare possibili risultati è parte integrante di questo
nuovo prodotto. Il tempo medio per la riparazione viene
ridotto fino al 50 % e i costi di assistenza sul campo
fino al 20 % all'anno.
Il livello di servizio successivo
XpertAssist si estende ai consigli di manutenzione predittiva
e ai report su singole macchine o intere flotte: ad esempio,
report sulla sicurezza o sull'utilizzo di macchine e motori.
La revisione interattiva delle prestazioni e i consigli sulla
manutenzione preventiva garantiscono un'elevata disponibilità
della macchina e la possibilità di formulare una precisa
pianificazione del budget.
I tecnici dell'assistenza trascorrono normalmente fino al
45% del proprio tempo nei viaggi di andata e ritorno per
raggiungere i luoghi in cui si trovano le macchine stesse.
Una condizione, quest’ultima, che implica spese di
tempo e denaro. Grazie a XpertAssist, molti viaggi diventano
evitabili.
I tecnici hanno così più tempo per occuparsi delle esigenze
dei clienti. Meno viaggi, meno emissioni di CO2:
anche l'ambiente trae sensibile vantaggio dalla riduzione
dell'impronta di carbonio.
La recente esperienza in Medio Oriente sottolinea l'importanza
di una tecnologia rapida ed efficiente quando
i progetti sono a migliaia di chilometri di distanza dalla
base.
"Per la nostra azienda, che ha tutte le operazioni e i progetti
al di fuori del nostro paese d'origine, la Turchia, tale
servizio remoto è perfetto", spiega Levent Ekmekcioglu,
Company Manager di Rem Engineering Construction
and trade co. E aggiunge: “L'assistenza è stata fornita da
Liebherr da remoto in Giordania senza costi di viaggio o
alloggio e senza ritardi. Il problema è stato risolto immediatamente
con nostra massima soddisfazione e siamo
molto grati per questa assistenza estesa”.
Basso investimento, alto rendimento
Tutto ciò che serve per XpertAssist è un abbonamento
annuale, disponibile per ogni singola macchina o per
intere flotte. Come opzione, Liebherr offre un tablet preinstallato
(LiTAB) di alta qualità e pronto all'uso, che consente
di avere la documentazione digitale della macchina,
il facile download dei dati di processo, il monitoraggio
remoto del funzionamento (solo per citare alcuni dei numerosi
vantaggi).
[58] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [59]
Macchine&Componenti
Escavatori cingolati
TRIPLICE A CILINDRO INFERIORE I tre nuovi
Hyundai sono disponibili anche con braccio
posizionatore “alla tedesca”che ha il suo peso,
ma assicura forze vicine alla soluzione monobraccio.
Per Hyundai Construction Equipment l’evoluzione in
“Serie A” degli escavatori HX, in Europa, equivale a dire
Stage V. Distinguere le macchine coreane del nuovo
corso è molto semplice, anche da lontano, perché i codici
della nuova livrea vogliono gli elementi braccio color grigio
scuro (che in Hyundai chiamano deep blue). La transizione
della gamma a Stage V è iniziata nel 2020 dai modelli della
fascia 20 t e va completandosi quest’anno.
Oggi vi presentiamo tre nuove macchine, tutte disponibili a
richiesta anche con braccio triplice e lama dozer. L’HX130A
LCR e HX145A LCR sono escavatori cingolati con torretta
compact radius e pesi operativi che in configurazione Italia
variano da 13,2 a 14,1 t per il primo e da 14 a 15,2 t per il secondo
in base all’allestimento braccio scelto combinando
tre diversi avambracci sia al braccio monolitico sia a quello
posizionatore. Ai due modelli compatti si affianca poi
l’HX140A L caratterizzato da torretta tradizionale (sbalzo posteriore
di 820 mm superiore ai modelli CR) con peso operativa
variabile da 14,2 a poco più di 15 t.
Evoluzione di sostanza
In tutti e tre i casi sono modelli già presentati dal 2019, che
evolvono a Stage V e noi, sbagliando, avevamo immaginato
un semplice aggiornamento delle motorizzazioni precedenti
per contenere ulteriormente le emissioni. Tutto falso.
In Hyundai hanno scelto per il cambio radicale e hanno
trapiantato motori Cummins anche nei modelli più compatti!
Sotto al cofano gira ora il quattro cilindri common rail
F3.8. Per l’HX130A LCR il 3,8 litri è in versione aspirata tarata
a 55 kW di potenza massima a 2.200 giri/min e 400
Nm di coppia massima già a 1.300 giri/min (DOC+DPF),
mentre gli altri due modelli mettono il turbo e passano a
ben 100 kW di potenza sempre a 2.200 giri/min e ben 550
Nm di coppia erogata a 1.500 giri/min (DPF+SCR).
In numeri significa che l’HX130A LCR è più potente del 5%
e più efficiente del 19% rispetto al modello precedente. Per
l’HX145A LCR la potenza sale 15% e l’efficienza del 6%,
mentre per il tradizionale HX140A L a fronte di un 5% di potenza
motore in più l’efficienza migliora complessivamente
dell’11%. Come avrete capito, per questi tre modelli non è
cambiata solo la livrea. Va anche detto che il nuovo motore
è compatibile con olio long life che permette il cambio
olio a ben 1.000 ore operative e l’idraulica è compatibile
anche con olio biodegradabile.
Dal punto di vista dell’impianto idraulico è l’elettronica del
sistema EPIC a farla da padrona ottimizzando in tempo
PROMOSSI
in Serie A
Un trapianto di cuore eleva le prestazioni dei tre
cingolati Hyundai da 13-15 t. L’efficienza cresce,
i costi di manutenzione calano. Triplice disponibile
Testi di Matthieu Colombo
[60] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [61]
Macchine&Componenti
Escavatori cingolati
AAVM DISPONIBILE
I tre modelli si possono
allestire con sistema
di videocontrollo
perimetrale
(4 telecamere birdview)
e sistema IMOD di
rilevamento degli
oggetti in movimento
intelligente che allerta
l’operatore.
LA NOSTRA SCELTA Dopo aver analizzato i tre
modelli, noi sceglieremmo un HX145A LCR con lama,
braccio triplice e sistema AAVM.
Per un parco noleggio potete puntare su un più
semplice HX130A LCR con mono e lama dozer.
reale il flusso e la portata delle singole pompe in modo
indipendente per rispondere al carico idraulico richiesto.
Una nuova modalità di sollevamento migliora la messa a
punto e la capacità di sollevamento, tramite riduzione del
regime motore, attivazione dell'incremento di potenza e
controllo del flusso delle pompe migliorato. Tra le novità
anche un sistema di controllo della velocità di rotazione
opzionale che permette di attenuare il movimento del braccio
ai finecorsa durante la rotazione della torretta. Inoltre,
attivando la funzione di priorità del braccio, l’operatore può
impostare la velocità di sollevamento del braccio in relazione
alla velocità di rotazione. È poi possibile mettere a
punto la velocità dell'avambraccio attivando e disattivando
la funzione rigenerativa del cilindro dedicato.
Cabina 13% più grande e monitor top
Le cabine delle tre macchine sono caratterizzate da una
abitabilità superiore del 13% rispetto ai modelli precedenti
e hanno corrimano di disegno migliorato per incrementare
la sicurezza in salita e discesa dall’escavatore. A proposito
di sicurezza, le strutture cabina della Serie HX A sono
ottimizzate per assicurare livelli di sicurezza elevati anche
in caso di ribaltamento (ovviamente ROPS) e opzionalmente
possono montare dispositivi FOG.
Una volta a bordo si trova uno dei migliori monitor della categoria,
ovvero un lcd a colori da 8 pollici touch screen di
tipo capacitivo che offre all’operatore la possibilità di gestire
le impostazioni di lavoro, ma anche di fruire di contenuti
multimediali, comandare l’acceleratore e impostare
il climatizzatore. Il sistema può essere controllato anche
con selettore rotativo di tipo automotive.
Schema tradizionale
L'HX140A L è l’escavatore Hyundai con torretta convenzionale
più piccolo della gamma. Anche se noi
preferiamo gli LCR, dobbiamo riconoscere che la
possibilità di allestirlo con lama dozer non è da tutti
e che tecnologicamente è all’altezza dei suoi fratelli.
Hyundai lo presenta nel segmento delle 13-15
t di peso operativo come la soluzione per sviluppare
forza di scavo massima a vantaggio della produttività.
Un’altra freccia all’arco dell’HX140A L è la
facilità di manutenzione grazie all’accesso agevole
da terra a tutti i filtri e punti di rifornimento e al
maggiore spazio nel vano motore.
[62] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [63]
Macchine&Componenti
Elettriche
È GREEN
nell’anima
Il primo skid elettrico al mondo non
ha nemmeno l’olio idraulico. Bobcat
lo ha sviluppato per gli USA assieme
alla Green Machine Equipment
Testi di Matthieu Colombo
Chi è stato alla ConExpo di Las Vegas delle ultime edizioni
o ha letto i nostri report speciali sulla manifestazione
statunitense ricorderà di certo le trasformazioni
100% elettriche di macchine movimento terra compatte
realizzate dalla Green Machine Equipment per rispondere
alla domanda di macchine zero emission da parte di concessionari
e noleggiatori nordamericani.
A inizio anno è stato presentato il primo skid cingolato full
electric mai realizzato al mondo, il nuovo Bobcat T7X. La
presentazione - ça va sans dire – è avvenuta sempre a
Las Vegas durante il CES 2022 la più importante fiera
mondiale sull'innovazione tecnologica. Il gruppo Doosan
Bobcat ha infatti collaborato con gli specialisti americani
della Green Machine per mettere a punto il rivoluzionario
T7X che non richiede idrocarburi di nessun
genere (motori di traslazione elettrici e cilindri elettrici).
PROTAGONISTA AL CES 2022 DI LAS VEGAS
La pala 100% elettrica Bobcat T7X è stata insignita
di due Innovation Award al CES 2022, nelle categorie
Vehicle Intelligence & Transportation e Smart Cities.
Ioni di litio e BMS adattivo
La pala cingolata compatta Bobcat T7X è stata sviluppata
per il mercato nordamericano, in particolare per rispondere
alle esigenze del noleggiatore Sunbelt Rentals che ha
garantito l’acquisto di diversi esemplari, ma la sua commercializzazione
in area EMEA non è esclusa. Attualmente
sono infatti in corso test interni e presso clienti selezionati
per raccogliere i feedback e valutare il potenziale commerciale
della Lince full electric nel Vecchio Continente.
“La Bobcat T7X - citiamo la Casa costruttrice - è la prima
pala compatta cingolata 100% elettrica al mondo. È alimentata
completamente a batteria ed è stata progettata
da zero per essere più produttiva grazie all’azionamento e
alla propulsione elettrica, più silenziosa con una coppia ad
alte prestazioni e più potente di qualsiasi altra pala cingolata
diesel, il tutto eliminando qualsiasi emissione di carbonio.
Sulla pala T7X, il tradizionale gruppo di lavoro idraulico
è stato completamente sostituito da un sistema di
trasmissione elettrica costituito da cilindri e motori di azionamento
elettrici, il che significa praticamente assenza
di fluidi. La nuova pala Bobcat T7X 100% elettrica usa meno
di un litro di refrigerante rispetto ai circa 216 litri necessari
per un modello diesel/idraulico equivalente”.
Il cuore della nuova T7X è una potente batteria Green
Machine Equipment agli ioni di litio da 62 kW. I test evidenziano
come una carica può supportare le comuni attività
di lavoro quotidiane e come l’elettronica adattiva consenta
fino a 4 ore di funzionamento continuo o un'intera
giornata di utilizzo intermittente. Il sofisticato sistema BMS
(battery management system) è programmato per rilevare
l'aumento del carico e interrompere l'alimentazione, quando
non necessaria. Obiettivo: preservare il consumo energetico
e prolungare il tempo di funzionamento della
macchina. Ad oggi nessuna scheda tecnica è disponibile
e non è chiaro se il T7X sarà mai in grado di alimentare
attrezzature idrauliche come le frese.
[64] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [65]
Macchine&Componenti
Escavatori
Nel 2021 Doosan
ha rinnovato l’offerta
di escavatori lanciando
l’evoluzione Stage V
di 17 modelli, tra
cingolati e gommati,
di peso inferiore alle 25 t
SQUADRA
al completo
Testi di Matthieu Colombo
Troppo a lungo e per troppo tempo i reparti di ricerca
e sviluppo dei costruttori di macchine movimento terra
sono stati impegnati ad adattare le tecnologie esistenti
a ospitare motorizzazioni dalle emissioni contenute
per rispondere alle normative per contenere le emissioni allo
scarico. I risultati sono notevoli e fanno del settore movimento
terra uno dei più virtuosi in tal senso, ma ora che in
Europa abbiamo raggiunto il massimo livello di post trattamento
delle emissioni con lo Stage V, torna lo spazio per
creare nuovi modelli, implementare la gestione idraulica, aumentare
la sicurezza attiva e passiva delle macchine, far fruttare
il potenziale dato dalle macchine connesse con sistemi
ora con trasmissione dei dati bidirezionale. Tutto questo si
riflette perfettamente nella rinnovata gamma di escavatori
Serie 7 sviluppati da Doosan perseguendo nuovi obiettivi in
termini di sicurezza, comfort, efficienza e sostenibilità. Nel
2020, partendo dal DX300LC-7 per arrivare al DX800LC-7 è
stata rinnovata l’offerta dei maxi (che tra poco sarà impreziosita
da un DX1000LC-7 lanciato sei mesi fa negli Stati
Uniti), mentre nel 2021 è arrivato il momento dei modelli con
peso operativo compreso tra le 14 e le 25 t.
Due infornate di novità
La prima infornata era composta dai tre modelli da circa
21 t di peso operativo DX210-7, DX210LC-7 e DX210NLC-
7 (carro stretto dedicato all’Italia), in classe 23 t lo strategico
(a livello globale) DX225LC-7 con idraulica adattiva
D-Ecopower, mentre da ben 25 t, il prestante DX245NHD-
7, espressamente sviluppato per l’Italia con l’obiettivo di
garantire le massime prestazioni in un formato largo massimo
2.500 mm per essere facilmente trasportato anche
sulle nostre strade. In parallelo sono stati presentati anche
due escavatori gommati, molto importanti per il centro
Europa, i DX140W-7 e DX160W-7. In tema gommati
sono poi seguiti i DX170W-7, DX190W-7 e DX210W-7 e,
prima assoluta per rispondere alla concorrenza fisicamente
prodotta in Europa, il compatto DX165WR-7.
A completare la squadra sono poi arrivati i cingolati da 14-
16 t DX140LC-7, DX140LCR-7 e DX160HT-7 (con torretta
DEDICATO A QUELLI CHE...
...lavorano su Alpi o Appennini.
Il DX245NHD è caratterizzato da
elevate forze e prestazioni, carro HD
ma stretto. Ha mercato solo in Italia.
Doosan
presenta
il dx245nhd-7
in video
[66] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [67]
Macchine&Componenti
Escavatori
Guarda il video
doosan dedicato
ai nuovi dx-7
Concentrato urbano
Il DX140LCR-7 raggruppa tutte le caratteristiche
e le qualità dei Doosan più grandi e si distingue per
il rapporto tra ingombri operativi e prestazioni. Oltre
alla torretta a sbalzo ridotto, questo modello è caratterizzato
da un raggio di rotazione frontale molto
contenuto sia con braccio mono, sia con braccio
posizionatore. La grande novità introdotta dal
DX140LCR-7, oltre a quelle comuni ai Doosan Serie
7, è il motore Doosan D34. Si tratta di un 4 cilindri
da 3,4 litri di cilindrata accreditato di 81 kW a
2.000 giri/min e 460 Nm di coppia massima a
1.400 giri/min. Lo Stage V è ottenuto senza Egr,
con DPF e sistema SCR con iniezioni di urea.
IL DOOSAN CHE VERRÀ Tra i modelli
annunciati per il mercato globale,
c’è anche il DX225-7X, espressione
massima della tecnologia Doosan oggi disponibile visto
il sistema idraulico D-Ecopower gestito elettronicamente
per rispondere in modo adattivo alla richiesta di potenze
e il sistema Machine Guidance Control 2D e 3D, pesa
integrata, Lift Assist e muro virtuale (limite in rotazione).
rialzata per applicazioni industriali) e i tre modelli di congiunzione
con la gamma heavy DX235LC-7, DX235LCR-
7 e DX255LC-7, tutti con carro più largo di 2.500 mm.
Solitamente, a questo punto, le imprese italiane preferiscono
un DX300L-7 con carro da 2.990 mm di larghezza
che a pari costo di trasporto offre prestazioni ben superiori.
In realtà, oggi il compact radius più grande della gamma
DX235LCR-7 attira l’attenzione di chi cerca grandi prestazioni
in spazi ristretti come, ad esempio, i lavori in galleria.
Evoluzione comune
I nuovi modelli DX-7 di medie dimensioni offrono prestazioni
più elevate degli attuali Serie 5 anche grazie all’idraulica
gestita elettronicamente al 100%: dai comandi elettroproporzionali
fino al distributore, passando per
l’inclinazione del piatto delle pompe. I Serie 7 combinano
un maggiore comfort, una maggiore versatilità di utilizzo
di accessori e una nuova tecnologia di assistenza all'operatore,
con nuove funzionalità per aumentare l'efficienza
dei consumi e ridurre i fermo macchina ottimizzando il ritorno
sull'investimento. Gli intervalli di manutenzione dei
filtro DPF, ad esempio, è stata notevolmente ridotta e ora
la prima pulizia è consigliata a 8000 ore. Tra le caratteristiche
comuni a tutti gli escavatori Serie 7 Doosan citiamo:
il nuovo monitor Smart Touch da 8 pollici, l’avviamento a
pulsante grazie alla Doosan Smart Key
che permette anche l’apertura a distanza,
il sedile a sospensione pneumatica
completamente regolabile e riscaldato
(disponibile a richiesta con
ventilazione attiva), le 8 luci di lavoro a
LED di serie (4 ulteriori led a richiesta),
la possibilità di scegliere il sistema AVM
Around View Monitor 360 gradi già dal
più piccolo modello DX140-7. Altra novità,
sono i comandi elettroproporzionali
in cabina e la possibilità di impostare
la modalità di lavoro Tiltrotator
che ottimizza i flussi dei circuiti ausiliari
tramite elettrovalvole. A braccetto delle
attrezzature idrauliche più pesanti va
la disponibilità di zavorre heavy. Alle zavorre
maggiorate, strizzano l’occhio anche
le bielle con occhione certificato
per il sollevamento di serie.
LA NOSTRA SCELTA Qui sopra, la parte “bassa” della gamma Serie 7 Doosan.
I modelli cerchiati sono quelli che in versione Serie 5 sono piaciuti di più
in Italia. Per noi la ciliegina sulla torta è il nuovo DX245NHD-7 largo 2.540 mm.
Doosan pensa all’Italia
Tra i nuovi modelli, al nostro occhio merita
attezione il DX140LCR-7 che ora ha
tutto dei modelli di classe superiore in
termini di affidabilità e allestimento, ma
i nuovi DX210NLC-7 e soprattutto
DX245NHD-7. Il nuovo DX210NLC-7, che non esisteva in
versione Serie 5, è il classico escavatore medio italiano da
poco piùdi 20 t di peso operativo con torretta e carro standard
che non eccedono i 2.500 mm. Adatto al noleggio
avrà sempre un elevato valore di rivendibilità.
Di tutta altra stoffa è invece il DX245NHD-7, il non plus ultra
per i clienti che lavorano in aree montane in Italia, In sostanza
si tratta di un DX235LC-7 ma con torretta rinforzata
e sottocarro stretto di struttura heavy duty, arricchito
con tutte le componenti mobili di un modello da 30 t di
peso operativo e pattini da roccia a tripla costola larghi 550
mm per contenere la larghezza massima a 2.540 mm.
Per il DX245NHD-7 il braccio perfetto è il posizionatore con
avambraccio da 2.400 mm (2.900 mm disponibile).
[68] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [69]
Macchine&Componenti
Escavatori
Gamma su gomma
Con sei escavatori gommati più due movimentatori MH e due midi
escavatori gommati, Doosan ha una delle offerte più ricche su gomma
Dopo aver lanciato i DX140W-7 e DX160W-7 a inizio
2022, Doosan introduce i tradizionali DX170W-7,
DX190W-7, DX210W-7 e, dulcis in fundo, il fuoriclasse
DX165WR-7 caratterizzato dalla torretta a sbalzo posteriore
ridotto.
Gli escavatori gommati DX170W-7, DX190W-7 e DX210W-
7 animati dal collaudato motore sei cilindri Doosan DL06V
Stage V con DPF ed SCR attivi in serie (rispettive tarature di
potenza a 111, 121 e 141 kW) portano al debutto di un nuovo
impianto idraulico intelligente che offre un miglioramento
delle prestazioni nell’utilizzo delle linee linee idrauliche ausiliarie
per alimentare attrezzature e accessori multifunzionali.
Il nuovo sistema assicura sempre la portata idraulica ottimale,
anche movimenti combinati di bilanciere e accessorio,
grazie a una nuova elettrovalvola prioritaria ed a una linea
idraulica aggiuntiva.
Il DX170W-7 e il DX190W-7 montano entrambi di serie un
contrappeso standard da 3,2 t, ma il DX170W-7 può essere
equipaggiato con un contrappeso opzionale da 3,7 t.
La versione con braccio monoblocco del DX210W-7 monta
un contrappeso standard da 4,0 t, quella con braccio articolato
un contrappeso da 3,2 t. Sono inoltre disponibili contrappesi
opzionali da 4,5 t per il modello con braccio monoblocco
e da 4,0 t per quello con braccio articolato.
Con i contrappesi opzionali più pesanti, i DX170W-7 e
DX210W-7 risultano particolarmente adatti per il lavoro con
gli accessori più pesanti, come i rotatori inclinabili. Per tutti
e tre i modelli sono disponibili anche assali extra larghi (2.750
mm) per incrementare la capacità di sollevamento a 360°.
IL COMPATTO DX165WR-7 ...diventa Serie 7.Sotto
al suo cofano motore rimane saldo il motore quattro
cilindri da 4,4 litri di cilindrata Perkins 1204J.
Le emissioni sono contenute associando DPF ed SCR.
Il fuoriclasse DX165WR
Il DX165WR-7 utilizza lo stesso carro del nuovo modello
Stage V DX160W-7 che offre un baricentro ottimale grazie
al passo lungo e alla distribuzione ottimizzata dei pesi, ma
è caratterizzato da una torretta più compatta, con ingombro
posteriore ridotto del 20%.
Il DX165WR-7 ha di serie un contrappeso da ben 3,3 t, sia
per la versione con braccio monoblocco che in quella con
braccio posizionatore, ma può anche montare un contrappeso
opzionale maggiorato a 3,8 t. Queste scelte contribuiscono
alle superiori capacità di scavo e sollevamento
offerte dal DX165WR-7 rispetto alle macchine della
precedente generazione. Con il contrappeso opzionale del
15% più pesante, il DX165WR-7 risulta particolarmente
adatto per il lavoro con gli accessori più impegnativi, come
i rotatori inclinabili.
Per accogliere il contrappeso più pesante, il
DX165WR-7 monta assali per impieghi gravosi
ZF3060. Anche la torretta è nuova e fornisce
lo spazio e la robustezza necessari per
il maggior peso dei contrappesi standard e
opzionale e per i bracci articolati. Il ricorso all'assemblaggio
imbullonato degli elementi di
stabilizzazione (carro e lama) ha portato a un
aumento della sporgenza del carro anteriore/posteriore,
a vantaggio della stabilità. Per
sfruttare al meglio la maggiore stabilità fornita
dai nuovi contrappesi, il DX165WR-7 utilizza
un nuovo impianto idraulico intelligente
EPOS che offre un miglioramento di circa il
30% nel portata dell'accessorio rispetto ai precedenti
modelli di escavatore.
Tra le novità introdotte con l’evoluzione Serie
7 c’è anche lo sterzo joystick è invece una nuova
opzione e permette all'operatore di sterzare
la macchina con il solo pollice (fino a 20
km/h), agendo sulla rotella del joystick, senza
usare il volante.
Il bell’anatroccolo
Doosan ha lanciato un midi escavatore gommato
da 10,7 t di peso operativo. Si chiama DX100W-
7 ed è stato espressamente sviluppato per realizzare
lavori in contesti urbani e in cantieri per la
manutenzione stradale. Il braccio con brandeggio
del DX100W-7, in configurazione posizionatore,
con avambraccio lungo, assicura un’area
operativa molto ampia, che Doosan dichiara “superiore
alle altre macchine della stessa classe”.
A controbilanciare la cinematica c’è una zavorra
integrata da 1,35 t. Il nuovo midi ha due ruote
sterzanti di serie, ma è possibile avere la sterzata
integrale attivabile a geometria concentrica o
a granchio. Il DX100W-7 è anche equipaggiabile
con il sistema opzionale con telecamere panoramiche
a 360° e l'associato sensore a ultrasuoni
opzionale, un’ esclusiva su una macchina di
queste dimensioni.
[70] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [71]
Macchine&Componenti
Perforatrici
- Motore diesel Honda GX 390
- Potenza 11,6 Hp (8,7 kW) a 3.600 Rpm
- Serbatoio gasolio da 6,1 litri
- Antenna ripiegabile per la posizione di trasporto
e con estensione opzionale per utensili fino a 2 m
- Estrattore aste idraulico con forza di sollevamento
fino a 15 t
PICCOLA
e molto capace
Ha dimensioni ridotte (è lunga 2,4 m e alta 1,4 m),
peso contenuto (780 kg) ed è indicata per tutte
le applicazioni geotecniche a profondità ridotte
Testi di Damiano Diotti
Più potente e versatile di un penetrometro, ma anche
più leggera ed economica delle altre perforatrici
Massenza, la nuova MI1 è la soluzione perfetta per
tutti i clienti che cercano una macchina compatta per applicazioni
geotecniche da eseguirsi a profondità ridotte.
Si tratta, più precisamente, di una perforatrice per applicazioni
geotecniche, piccola e compatta, idraulica e montata su
carro cingolato. La macchina è alimentata da un motore Honda
GX 390 con 8,7 kW di potenza.
La nuova perforatrice Massenza MI1 può eseguire prove penetrometriche
con SPT (massa battente da 63,5 kg), campionamento
dinamico (DPL, DPM, DPH e con carotiere) e indisturbato
(massa battente fino a 128 kg), campionamento
a percussione e “Direct Push” con martello idraulico, ma può
anche montare una testa di rotazione per carotaggi superficiali
e perforazioni ad eliche.
Sistema di perforazione
- Sistema a masse battenti modulabili e corsa regolabile
per test DPL, DPM, DPH e SPT (peso totale
63.5 kg)
- Martello idraulico peso 25 kg (1500 colpi/min,
energia per colpo 95 J) per campionamento indisturbato
- Massa battente, peso 128 kg, per campionamento
dinamico a maggiore profondità
- Dispositivo per carotaggi (fino a 350 mm di diametro)
- Testa di rotazione (coppia massima 1350 Nm,
velocità massima 300 rpm)
- Lunghezza: 2400 mm
- Larghezza: 790 mm
- Altezza: 1400 mm
- Altezza antenna: 2900 mm (in posizione di lavoro)
- Peso: 780 kg (senza massa battente e attrezzatura)
Con un peso totale di soli 780 kg (calcolato in assenza della
massa battente e dell’attrezzatura), la nuova macchina
di Massenza ha, in posizione di trasporto, dimensioni incredibilmente
ridotte, grazie al proprio montante pieghe-
- Prolunga antenna
- Valvola a inversione automatica
- Braccio a sbalzo smontabile
- Argano manuale, elettrico o idraulico
- Massa battente DIN 50 kg
- Gabbia di sicurezza
- Carro cingolato allargabile
- Contenitore laterale per aste
- Supporto per martello demolitore
- Radio comando
vole. L'altezza antenna, in posizione di lavoro, è di 2.900 mm
Sono molte le scelte opzionali possibili offerte dal costruttore:
si va dalla dalla prolunga dell'antenna alla valvola
ad inversione automatica, dal braccio a sbalzo smontabile
all'argano manuale, elettrico o idraulico, dalla gabbia
di sicurezza al carro cingolato allargabile, dal contenitore
laterale per le aste al supporto per il martello demolitore,
dal radiocomando all'olio idraulico bio.
[72] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [73]
Macchine&Componenti
Escavatore a risucchio
LA SPIAGGIA
dolomitica
La sinergia fra
Escavatore a risucchio
e Mini Robot Escavatore
ha permesso di pulire
la rete fognaria
del lago Santa Caterina
ad Auronzo di Cadore
Testi di Fabrizio Parati
Bim Gestione Servizi Pubblici - una società interamente
pubblica, partecipata al 100% da Comuni bellunesi
– ha scelto di avvalersi dei mezzi e dell’esperienza dell’azienda
Gerotto Federico, di Campodarsego (PD), per eseguire
la pulizia di una tratta di fognatura che costeggia il lago
artificiale (risalente alla prima metà del secolo scorso) di
Santa Caterina, ad Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno,
cioè nella cosiddetta “spiaggia delle Dolomiti”. L’azienda
Gerotto ha messo in campo una combinazione fra gli escavatori
a risucchio e i mini robot escavatori. L’accoppiata vincente
ha consentito di svolgere il lavoro in tempi ristretti e di
poter ripristinare le funzionalità della tratta impedendo fenomeni
di intasamento, con conseguenti possibili allagamenti
della zona.
Operazioni complesse
Ostruita da strati di materiali sabbiosi e ghiaiosi trasportati
dalle frane e dalle piogge nel corso del tempo, la condotta
circumlacuale (una tratta estesa di fognatura mista) si
sviluppa, a sei metri di profondità e con tratti di 60-70 metri
di lunghezza e un diametro di 600Ø, in modo poco lineare
e con molti tratti che corrono al di sotto di case e di
cisa e puntuale. Gerotto Federico è un player all’avanguardia
per quanto riguarda le tecniche di aspirazione pneumatica
e la produzione e l’utilizzo di robot radiocomandati
per accedere a spazi confinati. L’azienda di Padova, infatti,
ha fornito mezzi e operatori che, in poco meno di un mese,
hanno completato il lavoro in due tranches. Grazie all’utilizzo
dell’escavatore a risucchio - un automezzo con potenza
di aspirazione fino a 42 mila m 3 /h e una massima
depressione di 55 mila Pascal, in grado di risucchiare il materiale
fino a 150 metri di distanza e per una profondità di
massimo 30 metri - è stato possibile l’aspirazione del materiale
(di consistenza solida, liquida e fangosa) presente
all’interno della condotta. Aspirato con una tubazione
DN250, il materiale è stato convogliato nella cassa contenitrice
del mezzo, che, raggiunta la capacità massima di
8 m 3 , è stata scaricata per ribaltamento laterale in una cassa
scarrabile posizionata all’interno delle pertinenze di cantiere.
L’impiego del robot Lombrico XXS, comandato da remoto
e alimentato idraulicamente, ha permesso di operare
nelle condizioni più difficoltose di accesso riducendo al minimo
qualsiasi impatto ed interferenza (e quindi il rischio
per persone e cose). Questo Mini Robot Escavatore è un
modello compatto e versatile: grazie ad ugelli, coclee fronfabbricati
o in zone non trafficabili dai mezzi. A queste
caratteristiche, si è aggiunto il fatto che il materiale ostruttivo
era concentrato in punti strategici e in snodi nevralgici
della condotta. Tutto ciò ha reso particolarmente complesse
le operazioni di asportazione dei detriti.
Player all’avanguardia
L’opzione più efficace, rispetto a scavi tradizionali che avrebbero
comportato un aumento di costi e tempi, nonché un
disagio importante per la collettività, è stata quella di scegliere
delle tecnologie no-dig per intervenire in maniera pre-
[74] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [75]
Escavatore a risucchio
PIU’ CHE MAI
i territori
“hanno oggi
bisogno
di cura e di
manutenzioni,
e i robot mini
escavatori,
insieme agli
escavatori
a risucchio,
sono soluzioni
innovative, 4.0
e sostenibili
che permettono
di intervenire
efficacemente
in contesti
ad alta
complessità”,
sottolinea
Alessandro
Gerotto.
tali e naso aspiratore ha permesso di aspirare qualsiasi
tipo di materiale e di lavorare soprattutto sui punti di difficile
accesso. Le lavorazioni sono state eseguite garantendo
la messa in asciutto della condotta attraverso l’uso di palloni
otturatori e pompe di aggottamento per i necessari sezionamenti
della linea e relativi by-pass.
Territorio pulito anche a livello sotterraneo
In poco meno di un mese di lavoro sono stati complessivamente
puliti, verificati nello stato di conservazione e
video-ispezionati circa 950 metri di rete fognaria principale,
190 metri di rete secondaria e monitorati 23 pozzetti
di linea. Sono stati 10 i m 3 di materiale sabbioso e
ghiaioso rimosso e conferito in discarica.
La scelta di utilizzare tecnologie trenchless ha permesso,
inoltre, durante l’attività, che la raccolta dei reflui immessi
in rete sia potuta avvenire con assoluta regolarità.
Sottolinea Alessandro Gerotto, Procuratore Speciale
di Gerotto Federico: “Siamo orgogliosi di essere stati scelti
come partner tecnologici di questo progetto e ringrazio
i nostri tecnici di cantiere e gli operatori. Oggi più che
mai i territori hanno bisogno di cura e di manutenzioni e
i robot mini escavatori, insieme agli escavatori a risucchio,
sono soluzioni innovative, 4.0 e sostenibili che permettono
di intervenire efficacemente in contesti ad alta
complessità”.
[76] febbraio 2022 Costruzioni
Demolizione&Riciclaggio
Housing sociale
Arcobaleno
AUTORIMESSE
E NEGOZI
A seguito della
bonifica, Vitali ha
iniziato la
demolizione del
blocco basso
in cui erano stati
realizzati spazi
autorimessa
e, lato strada,
spazi commerciali.
Testi di Matthieu Colombo
POLVERIZZATO
Vitali demolisce la Torre
Tintoretto di San Polo,
icona del residenziale
pubblico anni Ottanta.
Spazio all’housing
sociale, ma in classe A
Un nuovo modo di abitare: più inclusivo, più sostenibile,
più collaborativo. È ispirandosi a questi valori che
Brescia si lascia alle spalle la Torre Tintoretto del quartiere
San Polo, disabitata da ben otto anni, per fare spazio
a un progetto articolato in sei edifici per un totale di 270 appartamenti
di nuova concezione. Il cantiere per la demolizione
graduale dell’edificio e alla conseguente riconversione
dell’area, è iniziato nel luglio 2021 a seguito della puntuale
bonifica sia della struttura sia del terreno di pertinenza.
Regista e protagonista assoluta di questo simbolico cantiere,
che segna un momento storico per la città di Brescia,
è l’impresa Vitali che per gli addetti ai lavori non ha bisogno
di presentazioni. Quello della Torre Tintoretto è l’ennesimo
progetto di bonifica e demolizione che conferma come l’esperienza
in demolizioni di Vitali sia ormai da definirsi consolidata
e quanto il team con la maglia giallo fluorescente stia
investendo in macchine e attrezzature che permettono sempre
di fare la differenza.
La struttura anni Ottanta
Il complesso della Torre Tintoretto, un’immobile di edilizia
residenziale pubblica, costruito tra il 1984 e il 1987, nell’ambito
dell’attuazione del Piano di Zona A/9 San Polo, è
composto da due blocchi: la Casa Alta e il Padiglione monopiano
prefabbricato in cui erano state realizzate sia autorimesse
sia spazi per servizi commerciali. La Torre era a
sua volta suddivisa in tre macrosettori. Al piano terra ed al
primo piano trovavano spazio i locali tecnici e polifunzionali
come la centrale termica, la sala contatori, la hall con
reception, spazi comuni per il ricovero di biciclette, cantine
pertinenti agli appartamenti e perfino un Bar con affaccio
sulla retrostante area verde. Dal secondo piano fino al
sedicesimo c’erano ben 195 unità abitative da tre a cinque
vani, mentre al diciassettesimo piano erano state realizzate,
come fossero dei solai, delle ulteriori cantine. I lavori
di bonifica e demolizione della torre eseguiti da Vitali sono
iniziati lo scorso anno e i primi elementi a essere demoliti
sono stati corpi bassi, mediante la tecnica di demolizione
top-down con l’utilizzo di escavatori demolition con peso
[78] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [79]
Demolizione&Riciclaggio
Housing sociale
ULTRA HIGH
REACH
Lo speciale
braccio
telescopico
da demolizione
dell’ED1200
è stato
realizzato per
Vitali dallo
specialista
inglese
Kocurek.
Con i due sfili
estesi arriva
a 50 m d’altezza
al perno,
ma ritraendo gli
sfili permette
di lavorare
sempre con
geometrie
ottimali.
L’asso nella manica
operativo compreso tra le 40 e le 120 tonnellate. Al loro
fianco Vitali ha utilizzato tutte le tecnologie necessarie per
ridurre al minimo l’impatto ambientale delle operazioni sia
a livello acustico, sia per quanto riguarda l’emissione delle
vibrazioni e delle polveri con moderni sistemi d’abbattimento
con acqua nebulizzata. L’obiettivo, ça va sans dire,
è ridurre al minimo il disturbo arrecato ai residenti dell’area,
alle attività commerciali e ai servizi attualmente attivi restringendo
prima di tutto le fasi di cantiere più intense tra
le sette del mattino e le diciotto.
Nelle immagini di Torre Tintoretto la macchina
da demolizione ED1200 della Vitali è protagonista.
Si tratta di un modello realizzato su misura
per l’azienda italiana dall’inglese Kocurek sulla
base di un maxi escavatore CASE. Grazie al carro
allargabile idraulicamente e al braccio telescopico
la macchina sfiora i 50 m operativi, si trasporta
facilmente e passa dal carrellone alla
configurazione massima in appena due ore.
Demolire, selezionare, rigenerare
Il materiale inerte generato dalle fasi di demolizione meccanica
delle strutture in calcestruzzo è stato tutto gestito
da Vitali in cantiere. In una prima fase è stato riutilizzato
temporaneamente per l’esecuzione di un piano
rialzato, con idonea rampa, per realizzare un piano di lavoro
in grado di supportare il maxi escavatore demolition
da 120 tonnellate con braccio high reach demolition. In
seguito all’uso funzionale degli inerti di risulta, Vitali ha
completato la selezione dei materiali in modo curato, progressivo
e anche parallelo al lavoro di demolizione meccanica.
Questo modus operandi rappresenta una buona
pratica di economia circolare visto che di fatto ha permesso
di ridurre di molto il trasporto di materiali da e per il cantiere
e il relativo impatto sulla viabilità locale.
A tal proposito il cantiere per la demolizione della Torre
Tintoretto è anche stato dotato di un sistema lavaggio delle
ruote dei mezzi d’opera prima dell’accesso alla strada
per assicurare le idonee condizioni di sicurezza alla circolazione
pubblica in prossimità del cantiere.
[80] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [81]
Demolizione&Riciclaggio
Housing sociale
RASO AL SUOLO
Nelle immagini
la Torre Tintoretto
è per la maggior parte
demolita e la cabina
centrale ascensore,
solitamente elemento
a struttura rinforzata,
è stata già rimossa.
Operazione da 45 milioni di euro
Come anticipato, la Torre Tintoretto era un simbolo dell’edilizia
popolare bresciana anni Ottanta e lascia spazio
oggi a un nuovo progetto che marca una svolta cruciale
nella cultura del living.
La rinascita dell’area è stata affidata da Aler alla società
di investimenti immobiliari Redo SGR Società Benefit
di Milano, nell’ambito del Fondo Immobiliare di Lombardia
– Comparto Uno (FIL1), che investirà circa €45 milioni,
in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale bresciana
e con l’Os servatorio Tintoretto a cui prendono parte
con cadenza mensile i presidenti dei Consigli di
Quartiere San Polo Cimabue, San Polo Parco, San Polo
Case e San Polino.
Cosa sarà
Al posto dei 18 piani di Torre “arcobaleno” è stato scelto
di realizzare sei edifici per un totale di 270 appartamenti
di nuova concezione, in classe A, in parte affittati
in housing sociale e in parte venduti a prezzo calmierato.
I nuovi edifici sono stati progettati dallo studio MAB ar-
Mezzi Vitali in cantiere
- 1 macchina demolitrice ED1200 su base CASE
- 1 macchina demolitrice CASE CX370D
- 2 macchine demolitrici CASE CX350D
- 1 pompa autocarrata Cifa K40 (acqua)
- 2 fog cannon - abbattimento polveri
- 1 autogrù per posizionamento teli protettivi
- 1 dumper articolato Volvo A30G
chitettura (mabarquitectura.com) e sono ideati per coniugare
elevati standard abitativi, tecnologici ed energetici
a costi contenuti di realizzazione e gestione. Il progetto
presenta tecnologie impiantistiche e costruttive
innovative che permettono di raggiungere per ogni appartamento
un’elevata qualità architettonica e ambientale.
Espressione dell’attuale edilizia residenziale, saranno
i diversi spazi comuni a disposizione degli inquilini, le
due corti semi-pubbliche aperte al quartiere e integranti
negozi e servizi, aree verdi, giochi per bambini, zone fitness
e percorsi.
[82] febbraio 2022 Costruzioni
Estratto dalla rivista Costruzioni n.757 | Febbraio 2022 | Anno LXX
Casa Editrice la Fiaccola srl | Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano
Costruzioni febbraio 2022 [83]
Cave&Calcestruzzo
Aziende
PRONTE
nuove, grandi sfide
La storia di un’azienda
italiana, nata a Milano,
con lo sguardo orientato
sul mondo. Una storia
di 85 anni di succesi
Testi di Damiano Diotti
Nel 1937 Rodolfo Squinzi fonda a Milano Mapei -
Materiali Autarchici per l’Edilizia e l’Industria, dedicata
alla produzione di pitture, con il supporto della moglie
Elsa Banfi. Presto la parola “Autarchici” viene sostituita
con “Ausiliari” in riferimento all’utilizzo dei materiali a supporto
dell’edilizia. La sede storica di Via Cafiero, che ospitava
allora sette dipendenti, è oggi il Centro di Ricerca Corporate
di Milano, cioè il luogo destinato alla ricerca e allo sviluppo
di nuove soluzioni Mapei.
Il primo prodotto realizzato da Mapei, il Silexcolor, è una pittura
ai silicati destinata a diventare una delle più apprezzate
di tutta la gamma. Successivamente, l’azienda si dedica alla
produzione di adesivi e prodotti per la posa di materiali resilienti.
Grazie alla ricerca, che è sin dall’inizio nel DNA dell’azienda,
nasce Adesilex. Si tratta di un adesivo che permette
la posa del linoleum.
Anni 1947 – 1956
In questo decennio viene prodotta Pianolina: una rasatura
a base di gesso magnesiaco pronta all’uso e in grado di alleviare
il lavoro dei posatori. Intuendo il grande potenziale
della ceramica, Mapei introduce Adesilex P, che è il primo
adesivo per piastrelle a base di solvente, supportato poi da
un altro successo: Adesilex PM.
ADESILEX P introdotto sul mercato tra gli anni Quaranta
e Cinquanta. È il primo adesivo per piastrelle a base
di solvente, seguito da un altro successo: Adesilex PM.
Anni 1957 – 1966
Giorgio Squinzi, laureato in chimica industriale, è ancora
studente quando inizia a lavorare in azienda e contribuisce
al suo successo inventando una serie di prodotti innovativi
a livello internazionale. Nasce Adesilex L1, l’adesivo alcolico
per il linoleum, per farlo aderire al sottofondo, che libera
i posatori dalla necessità di portare i sacchetti pieni
di sabbia al piano di posa. Viene prodotto Adesilex P5, l’adesivo
bituminoso in solvente per i pavimenti in piastrelle. E
poi il suo successore, Adesilex P7, a base elastomerica a
presa rapidissima, e Adesilex P9 il super adesivo per piastrelle
che può essere utilizzato perfino dopo mezza giornata
dall’impasto, tuttora prodotto e molto apprezzato per
le proprie prestazioni tecniche.
Anni 1967 - 1976
Mapei è proiettata nel futuro con Kerabond, che è il primo
adesivo cementizio senza polimero. Con l’introduzione
di Keralastic le piastrelle di ceramica si possono applicare
a diverse superfici: dall’intonaco cementizio alle
superfici metalliche. Il Sigillante 3433, siliconico - og -
gi Mapeisil AC - è creato per la sigillatura elastica dei giunti
dei rivestimenti di ceramica. Nel 1971 Mapei stupisce
al Saie, il salone internazionale dell’edilizia, appendendo
al soffitto una Fiat 500 fissata su una piastrella con la sola
colla Mapei Adesilex P9.
Anni 1977 – 1986
La prima fase di internazionalizzazione inizia nel 1978 con
l’apertura del primo stabilimento a Laval, in Canada, e la
fondazione di Mapei Inc. e, successivamente Mapei
NEL 1971 MAPEI STUPISCE AL SAIE
di Bologna, appendendo al soffitto una Fiat 500 fissata
su una piastrella con la sola colla Mapei Adesilex P9.
Corp. negli Stati Uniti. Parallelamente viene introdotto il sistema
Kerabond + Isolastic che permette per la prima volta
la posa di ceramiche su sottofondi di legno compensato.
Nel 1984, Giorgio Squinzi subentra al padre Rodolfo
nella direzione imprenditoriale con la presenza e il supporto
della sorella, l’avvocato Laura Squinzi. Al fianco di Giorgio,
la moglie Adriana Spazzoli assume la gestione delle attività
di marketing e comunicazione del Gruppo.
Anni 1987 – 1996
Mapei lancia i massetti Mapecem e Granirapid e introduce
Ultracolor. Nascono nuove soluzioni per il recupero del
calcestruzzo e la linea Mape-Antique.
Aquaflex è la prima guaina liquida impermeabilizzante pronta
all’uso per terrazzi e bagni alla quale segue il rivoluzionario
Mapelastic. Nel 1993 nasce la squadra Mapei di ciclismo
professionistico, per anni ai vertici delle mag giori
competizioni internazionali.
[84] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [85]
Cave&Calcestruzzo
Aziende
NEL 1984 Giorgio Squinzi subentra al padre Rodolfo nella
direzione imprenditoriale. Qui sopra, Giorgio Squinzi
e la moglie Adriana Spazzoli. A lato, la famiglia Squinzi.
La seconda metà degli anni Novanta vede un nuovo passaggio
generazionale: l’ingresso dei figli Marco e Veronica in
azienda, che rinnova così i suoi impegni nei settori chiave
del gruppo: ricerca & sviluppo e internazionalizzazione.
Anni 1997 – 2006
Nel 1997 nasce Mapei Sport Service e nel 1998 il team
professionistico di ciclismo Mapei trionfa alla Parigi-
Roubaix. Nel 2003, l’azienda acquista l’U.S. Sassuolo
Calcio e nel 2006 è sponsor portafortuna della Nazionale
di Calcio Italiana, che vincerà il quarto Mondiale della sua
storia. Vengono formulati Adesilex P4D, Keraflex Maxi
ed Elastorapid per la posa di ceramica e materiale lapideo
e Mapequick per opere sotterranee e subacquee.
Mapetherm protegge la casa da caldo e freddo e genera
risparmio energetico. Mapegrid e FRP consolidano le
strutture degli edifici esistenti. Per i pavimenti industriali
cementizi e a base di resina arrivano le malte Ultratop
e Mapefloor.
Anni 2007 – 2016
Le consociate Mapei crescono, e crescono le linee di prodotto.
Lo stabilimento di Mediglia, in provincia di Milano,
ospita nuovi impianti tra cui quelli dedicati al confezionamento
in sacchi in plastica ecologici. Si inaugurano
un Laboratorio UTT per i prodotti dedicati ai lavori in sotterraneo
e un nuovo Laboratorio Itinerante Edilizia dedicato
agli additivi. Mapei continua a progettare sostenibilità
e formulare prodotti sempre più performanti. Re-Con
Zero rispecchia questa visione e risolve il problema del calcestruzzo
reso, contribuendo all’economia circolare. Un
impegno per la tutela dell’ambiente e della salute che si
esprime anche nella realizzazione di stabilimenti con materiali
locali ed ecosostenibili.
Nel 2016 Mapei realizza il primo Bilancio di Sostenibilità
per condividere con gli stakeholder i risultati raggiunti.
Dal 2017 ad oggi
Nel 2019 i figli Veronica e Marco succedono al padre
Giorgio assumendo la direzione dell’azienda come amministratori
delegati. Oltre a loro, l’attuale Consiglio di amministrazione
vede quale membro la cugina Simona
Giorgetta e alla presidenza l’avvocato Laura Squinzi.
Mapei dimostra di essere un’azienda solida ma flessibile, in
grado di adattarsi al cambiamento in modo efficiente pur rimanendo
sempre fedele alla propria storia e strategia aziendale.
Grazie a un’offerta in grado di soddisfare tutte le esigenze
del mondo dell’edilizia con una particolare attenzione
NEL 1997 nasce Mapei Sport Service e, nel 1998,
il team professionistico di ciclismo Mapei trionfa
alla Parigi-Roubaix.
OGGI MAPEI
progetta e formula
prodotti sempre più
performanti. Re-Con
ZerØ, ad esempio,
rispecchia questa
visione e risolve i
l problema del
calcestruzzo reso,
contribuendo
all’economia
circolare.
Nell’immagine sotto,
Veronica e Marco
Squinzi.
alla sostenibilità, durabilità e qualità delle soluzioni, il Gruppo
continua a crescere e a investire affrontando le nuove sfide
con la passione di sempre.
Dal 2019, l’avvocato Laura Squinzi è presidente del Consiglio
di amministrazione, di cui fanno parte gli amministratori
delegati Veronica e Marco Squinzi, e Simona Giorgetta. Le
considerazioni di Laura Squinzi: “Viviamo questo importante
traguardo più come un nastro di partenza. Siamo
pronti ad affrontare le nuove sfide, sapendo che possiamo
contare su una squadra di grande valore. Mapei è un’azienda
con il cuore in Italia e lo sguardo sul mondo.
Dal primo passo compiuto da nostro nonno nel 1974, con
la realizzazione delle piste di atletica per le Olimpiadi di
Montreal, non abbiamo mai smesso di investire in nuovi
mercati. Oggi siamo presenti con novantuno aziende consociate
in cinquantasette paesi e non abbiamo nessuna
intenzione di fermarci.
Recentemente abbiamo acquisito la francese Resipoly e
in questo momento stiamo realizzando cinque nuovi stabilimenti
dagli Stati Uniti alla Cina”.
Marco Squinzi aggiunge: “Anche il grande impegno nell’innovazione
e nella ricerca rimane un punto saldo nella
strategia dell’intero Gruppo. Siamo un’azienda chimica
di prodotti per l’edilizia e l’obiettivo dei nostri trentadue
laboratori di Ricerca è trovare soluzioni all’avanguardia
per contribuire a un’edilizia sempre più sostenibile, seguendo
la strada della durevolezza e della qualità.
Crediamo che allungare il ciclo di vita degli edifici esistenti
sia la strategia vincente per consumare meno risorse
e produrre meno rifiuti in discarica. Il nostro impegno
è volto anche a utilizzare sempre più materie prime
a basso impatto ambientale o materie prime seconde,
in un’ottica di economia circolare, cercando di ridurre al
minimo l’utilizzo di sostanze pericolose, per salvaguardare
l’ambiente, ma anche la salute degli operatori”.
[86] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [87]
Cave&Calcestruzzo
Cemento
SOLUZIONE
green e duratura
Accelerazione della
crescita sostenibile:
è la «Strategia 2025»
del Gruppo Holcim.
ECOPlanet è un tassello
La determinazione a percorrere la strada della sostenibilità
è netta in casa Holcim. Lo testimonia anche il lancio,
da parte di Holcim Italia, di ECOPlanet IIB4. Una
nuova offerta che arricchisce la gamma dei prodotti
ECOPlanet, la famiglia di cementi sostenibili, performanti e
in linea con i principi dell’economia circolare.
Recentemente annunciata dal Gruppo Holcim la nuova
"Strategia 2025 - Accelerazione della crescita sostenibile"
(ECOPlanet elemento fondamentale di questo percorso)
si basa su quattro valori chiave: accelerare la crescita at-
Testi di Fabrizio Parati
ECOPlanet IIB4 è caratterizzato da ottime
resistenze iniziali ed è stato studiato per offrire
gli stessi benefici di un cemento portland
al calcare di Tipo “A”, ma con un'importante
riduzione della CO 2 emessa.
traverso soluzioni sostenibili ed innovative; ampliare la
gamma di prodotti e soluzioni; essere leader in sostenibilità
ed innovazione attraverso tecnologie ecologiche e
all’avanguardia e, infine, riuscire a raggiungere ambiziosi
obiettivi finanziari.
Il lancio della gamma dei cementi ECOPlanet, che offre dal
30% fino al 100% di riduzione della Carbon Footprint, è una
chiara dimostrazione del continuo, sostenuto impegno
di Holcim verso un futuro net-zero. Una strategia pensata
per ottenere un ambizioso traguardo: diventare il leader
globale nella fornitura di soluzioni innovative e sostenibili
per il settore dell’edilizia.
Le prestazioni “ambientali” diECOPlanet sono ottenute grazie
all'uso di materie prime innovative e a basse emissioni
(tra di esse ci sono anche i rifiuti da costruzione e demolizione
riciclati), e dall’impiego di combustibili alternativi
nei processi industriali.
Holcim Italia ha lanciato, di recente, ECOPlanet Prime (di
cui parlammo): un cemento altamente performante che,
grazie all’utilizzo della pozzolana naturale calcinata e alla
riduzione del fattore clinker, consente la diminuzione
delle emissioni di CO2 di oltre il 50% rispetto
ad un cemento portland.
Ora l’azienda prosegue il proprio percorso con il
lancio di ECOPlanet IIB4, caratterizzato da ottime
resistenze iniziali e studiato per offrire gli stessi
benefici di un cemento portland al calcare di Tipo
“A”, ma, anche in questo caso, con un’importante
riduzione della CO2 emessa. Il prodotto, altamente resistente
ad attacchi chimici e capace di offrire una notevole
qualità nel «faccia a vista», risulta ideale per il confezionamento
di elementi ad alto valore estetico. Anch’esso,
come del resto tutti i cementi della famiglia ECOPlanet, è
prodotto nell'ottica del risparmio delle risorse naturali e
dell’economia circolare, grazie all’utilizzo degli scarti da costruzione
e demolizione nel suo ciclo produttivo.
Lucio Greco, Amministratore Delegato di Holcim Italia, riconferma
il tenace impegno dell’azienda nel perseguire e
raggiungere gli obiettivi delineati dalla “Strategia 2025”. Le
sue considerazioni: "ECOPlanet è la gamma di cementi del
Gruppo Holcim disponibili su larga scala, ad alte prestazioni
e adatti ad un'ampia gamma di applicazioni che vanno
dall'edilizia residenziale al complesso progetto infrastrutturale.
Si tratta di un ottimo esempio del nostro
impegno volto ad offrire ai clienti e partner soluzioni per
accelerare lo sviluppo di un’edilizia sostenibile e per contribuire
già da oggi a rendere realtà la trasformazione “ecologica”
delle nostre città”.
[88] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [89]
Gru a rotazione alta
Flessibilità e assoluta sicurezza
Il design topless
del modello MDT
con CCS permette
installazioni
complesse con
l’utilizzo di più gru.
Tutte le fasi
di montaggio,
di trasporto e anche
di manutenzione
sono più rapide
Sollevamento&Noleggio
Software
Assistenza e noleggio più efficenti
Attraverso la
propria
controllata
Heddes Bouw &
Ontwikkeling, la società
di costruzioni
olandese Ballast
Nedam si è servita di
due gru Potain MDT
319 a rotazione alta nel
cantiere per la
costruzione di due
residenze
studentesche presso il
Leiden Bio Science
Park, in Olanda. Le gru
a torre Potain sono
state messe in servizio
a settembre 2021 e
rimarranno in cantiere
fino a giugno 2022.
I nuovi edifici, di 23.000
m 2 di superficie
abitabile, avranno 703
residenze
studentesche
indipendenti. "Potain
era l'unico marchio di
gru adeguato a
svolgere il nostro tipo
di lavoro", ha affermato
Eric Tukker, specialista
di gru a torre, da oltre
25 anni, presso Ballast
Nedam. L'altezza
massima degli edifici è
di 43 m. La gru più
bassa doveva avere,
pertanto, un'altezza
minima sotto il gancio
di 54 m, e poiché la
distanza tra il centro
delle gru doveva essere
di 52 m, il braccio della
gru più alta doveva
essere almeno 10 m
più alto. In altre parole,
l'altezza di questa gru
doveva essere di
almeno 64 m.
La gru Topless Potain
MDT 319 CCS (Crane
Control System) è
progettata per
installazioni complesse
di più gru e rende il
trasporto e la
manutenzione facili e
veloci. L’alta
produttività associata
alla sicurezza fanno
delle gru MDT con CCS
di Potain la migliore
alternativa per tutti gli
utenti e noleggiatori.
manitowoc.com
Sul mercato da più di 20 anni, Microsoft
Dynamics 365 Business Central è uno degli
ERP più utilizzati dalle PMI nel mondo con
117.000 clienti di cui oltre 5.000 in Italia
WayToRental
estende le
funzionalità
di Microsoft Dynamics
365 Business Central ai
processi tipici delle
aziende che vendono,
noleggiano e
forniscono assistenza
su mezzi e attrezzature,
integrandoli con tutti gli
altri processi aziendali.
La direzione
commerciale per la
propria rete vendita o il
commerciale stesso
interroga l’elenco dei
clienti o dei potenziali
clienti da visitare,
fornito dal modulo CRM
di WayToRental, e
organizza i propri
appuntamenti,
telefonando e visitando
l’azienda presso la sede
o presso il cantiere per
il sopralluogo. Prima
dell’incontro o della
telefonata, ovunque si
trovi, grazie alle APP per
smartphone e tablet, si
prepara utilizzando le
informazioni che
WayToRental gli
fornisce. Se è un
potenziale cliente: le
informazioni raccolte
sulla tipologia di
azienda, i mezzi che
potrebbe noleggiare, i
cantieri su cui opera e i
concorrenti da cui
noleggia. Se è già un
cliente: il fatturato
sviluppato nell’ultimo
periodo suddiviso per
famiglia di mezzi
noleggiati e di tipologia
di contratti, la “qualità”
dei pagamenti e se vi
sono insoluti, i prezzi
applicati nei precedenti
contratti, le promozioni
offerte, gli eventuali
problemi legati
all’assistenza che il
cliente ha avuto in
passato e se vi sono
ticket di assistenza
aperti. Durante
l’incontro o la
telefonata, analizzando
il planning può
verificare i mezzi della
famiglia richiesta
disponibili nel periodo
e, se il noleggio è a
caldo, anche la
disponibilità
dell’operatore; di
conseguenza può fare il
preventivo, confermare
la prenotazione e/o il
contratto.
La prenotazione o il
contratto inseriti
aggiornano in tempo
reale il planning e, di
conseguenza, sia il
back office
commerciale del
documento appena
stipulato sia l’officina
per la preparazione del
mezzo. Se il noleggio è
“a caldo” viene
aggiornato il planning
dell’operatore
informandolo sul
servizio da svolgere.
Qualora sia previsto il
trasporto, chi se ne
occupa in azienda può
organizzarlo sia
verificando la
disponibilità dei mezzi
di trasporto interni sia
inviando un ordine al
trasportatore esterno.
horsa.com
[90] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [91]
Sollevamento&Noleggio
Autogru
Nuove altezze
LA ZAVORRA MASSIMA DELLA LTM 1300-6.3
è di 88 t. Le piastre di zavorra da 10 t,a destra e a sinistra
sono compatibili con i modelli LTM 1230-5.1 e LTM
1250-5.1: soluzione economicamente conveniente
per le aziende che hanno questi modelli nella loro flotte.
DA RECORD
Liebherr presenta l’autogru LTM 1300-6.3.
Una macchina che non teme rivali, con una
lunghezza del braccio telescopico (di 90 m)
Testi di Fabrizio Parati
base e con 7 sfili telescopici. Si ha una sezione in più rispetto
ai modelli equivalenti di questa classe. Per ottenere
la configurazione stradale con tutto il braccio, con gli stabilizzatori,
con il bozzello e con un carico per asse di 12 t
per le strade pubbliche, è stata integralmente riprogettata,
con la finalità di renderla più leggera, l'intera struttura in acciaio
della gru.
La LTM 1300-6.3 dispone di un’ampia gamma di falconi
tralicciati: falcone doppio da 11,5 a 20 m, due elementi tralicciati
da 7 m (come estensione del braccio telescopico),
falcone fisso, da 39 m, e falcone regolabile idraulicamente
da 43 m. Ciò permette di raggiungere altezze di
sollevamento fino a 120 m. Tra l’altro, diverse sezioni tralicciate
sono compatibili con altri modelli della gamma
Liebherr.
Liebherr stabilisce un nuovo record mondiale, con la presentazione
dell’autogru LTM 1300-6.3: è la prima volta
che si porta un braccio telescopico di 90 m su una gru
mobile con un carico per asse di 12 t.
La nuova Liebherr da 300 t completa la gamma di gru a
6 assi Liebherr. Le ultime innovazioni del produttore tedesco
sono integrate nella LTM 1300-6.3: ECOmode,
ECOdrive, VarioBase®Plus, VarioBallast®, Auto-Ballast,
concetto a motore singolo e Windspeed Load Charts
Nuova
caratteristica
sulla LTM 1300-
6.3 (disponibile
come optional) è
il sistema
di lubrificazione
centrale del
carro per i perni
di articolazione
degli assi.
In questo modo,
i 24 punti
di articolazione
sui 6 assi
dell’autogrù
si lubrificano
in automatico.
Disponibili
anche sei
proiettori
di retromarcia
a LED.
(Grafici di carico della velocità del vento).
Come modello d’ingresso alla categoria di autogrù con falconi
a volata variabile, resta in gamma la LTM 1300-6.2. Con
un braccio telescopico di 78 m, la LTM 1300-6.2 offre già
capacità di carico straordinarie per una gru mobile a 6 assi.
Ma ora c’è di più. C’è, per l’appunto, la LTM 1300-6.3, che
è progettata come una gru a montaggio rapido con alte
prestazioni ad altezze di sollevamento elevate e a braccio
impennato. Caratteristiche, queste, che fanno della nuo-
va Liebherr la macchina meglio indicata per il montaggio
di gru a torre, di antenne e per la manutenzione delle turbine
eoliche. Per la LTM 1300-6.3 Liebherr ha ideato diverse
configurazioni di guida di carichi sugli assi e pesi totali.
I bracci telescopici e gli stabilizzatori possono essere
montati e smontati facilmente e rapidamente, per ottenere
carichi sugli assi inferiori a 12 t. Di particolare interesse
è la possibilità di smontare con rapidità le singole
parti con il sistema di sgancio degli elementi telescopici
("Teletrennung"). Si agevola, in tal modo, una condizione di
guida con un peso totale inferiore a 60 t e con carichi sugli
assi inferiori alle 10 t. Liebherr offre una soluzione di
auto-assemblaggio che permette di smontare alcune parti
telescopiche senza una gru ausiliaria. Questa soluzione
è compatibile con altri tipi di autogrù: con la LTM 1650-
8.1 e con il modello LTM 1450-8.1. L’incremento di flessibilità
ed efficienza economica è notevole.
Braccio da primato
La nuova LTM 1300-6.3 raggiunge la lunghezza record di
90 m con un braccio telescopico a 8 sezioni, una sezione
Windspeed Load Charts
La LTM 1300-6.3 ha tabelle di carico in funzione delle diverse
velocità di vento massime ammissibili, per assicurare
massima sicurezza e perfette tempistiche operative
in presenza di vento. Al calcolo delle tabelle di carico delle
autogrù si applica generalmente una velocità delle raffiche
di vento fino a 9 m/s. Per garantire l’operatività in sicurezza
anche con venti più forti, Liebherr ha calcolato
tabelle di carico per velocità massime del vento superiori
e le ha programmate nel sistema di controllo della gru. Sulla
gru mobile LTM 1300-6.3, per esempio, possiamo trovare
tabelle di portata con vento fino a 11,2 m/s e 13,4 m/s
con configurazioni di braccio combinati a sezioni tralicciate.
Operando invece solo con il braccio telescopico, si
aggiungono anche tabelle con 15,6 m/s di vento.
Risparmio di peso e potenza
VarioBase®Plus: gli stabilizzatori posteriori a doppia trave
raggiungono una larghezza di stabilizzazione di 9,4 m, cioè
2 m in più rispetto alla parte anteriore, e ciò migliora ulteriormente
la prestazione sugli stabilizzatori posteriori. Gli
stabilizzatori anteriori mono trave consentono di risparmiare
peso, a vantaggio della lunghezza del braccio.
ECOdrive: un motore diesel Liebherr a otto cilindri con 455
kW/619 CV e una coppia di 3.068 Nm fornisce all’autogrù
LTM 1300-6.3 tutta la potenza di cui ha bisogno, essa
viene trasmessa agli assi tramite un sistema di trasmissione
con il cambio ZF TraXon a 12 velocità. Un convertitore
di coppia 2/5 permette una manovrabilità ottimale.
Nella modalità ECOdrive, può essere selezionato in modo
specifico un assetto di guida che consente di ottimizzare
il risparmio di carburante e di ridurre la rumorosità.
La riduzione di peso totale che si ottiene con l’installazione
di un unico motore è stata utilizzata per ottenere un
braccio telescopico più lungo restando entro il carico massimo
per asse di 12 t.
[92] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [93]
Sollevamento&Noleggio
Telescopici
VISIBILITÀ Al pari del modello 555-210R,
il nuovo JCB ha di serie una telecamera posteriore
e può essere allestito sia con kit luci di lavoro
supplementari, sia con ulteriori telecamere,
tra cui una posizionata in testa al braccio per facilitare
il posizionamento preciso dei carichi in quota.
Aoltre due anni dal lancio del suo primo sollevatore telescopico
rotativo, JCB ne lancia una versione dalle
prestazioni superiori in termini di altezza massima,
che arriva ora fino a 26 metri operativi, ma sempre da 5,5 t
di portata massima.
Rispetto al 555-210R lanciato nel 2019, il nuovo 555-260R
ha sempre un braccio a quattro elementi con tre sfili telescopici
a catena, ma integralmente ridisegnato per guadagnare
i cinque metri di altezza dichiarata supplementare e
gli oltre tre metri e mezzo di sbraccio massimo in più che gli
permettono di toccare i 21,4 metri.
Per accogliere il nuovo braccio i progettisti hanno lavorato
si sulla base del 555-210R, ma adeguando sia la rigidità della
torretta sia la distribuzione dei pesi, calibrando tra l’altro
una zavorra di pari dimensioni ma di peso superiore. Il peso
operativo dei due modelli è rispettivamente di 17.960 kg e
19.400 kg. Dati alla mano si scopre come in posizione di trasporto
o traslazione il 26 metri sia un metro più lungo del 21
metri. La struttura del carro, i componenti principali, l’elettronica
di gestione, la cabina e gli stabilizzatori del 555-260R
sono esattamente quelli del fratello “minore”.
In sostanza i due JCB rotativi sono la stessa macchina, ma
la versione 555-210R da 20,5 m d’altezza alle forche privilegia
la capacità di carico in tutta l’area di lavoro, mentre la 555-
260R si distingue per sbraccio e altezza. Le prestazioni restano
tanto elevate che il costruttore dichiara che “in
numerose configurazioni d’impiego il 555-260R offre performance
fino al 10% superiori rispetto ai concorrenti”.
Tutto sotto
Baricentro più basso possibile per incrementare stabilità
e capacità di sollevamento. Questo è il concetto base su
cui i progettisti hanno lavorato scegliendo soluzioni innovative
come quella di posizionare il motore termico JCB
Dieselmax Stage V da 112 kW e le principali componenti
idrauliche nel telaio inferiore, come già sperimentato con
l’escavatore gommato Hydradig. Osservando i rotativi JCB
si nota infatti una struttura inferiore importante, un passo
lungo e una torretta “leggera” con braccio montato in posizione
ribassata che favorisce la visibilità dell’operatore
sul cantiere a 360°. La scelta di montare il motore a pochi
centimetri da terra rende inoltre più semplici e sicuri sia
i controlli giornalieri, sia gli interventi di manutenzione.
Facile, versatile e sicuro
Come per tutti i sollevatori telescopici JCB, anche il 555-
260R vanta un’ampia gamma di attrezzature e accessori
che ne esaltano le prestazioni. Tra queste, differenti tipi di
forche, un argano di sollevamento da 5,5 tonnellate, un argano
jib da 2 tonnellate di capacità massima e 2 metri di
estensione, un jib a estensione ridotta, un gancio da 5,5
LICENZA
di noleggiare
Il nuovo telescopico rotativo JCB 555-260R da 5,5 t,
porta ben 2 t a 25,5 m d’altezza. Grandi prestazioni,
ma sempre facili e accessibili in tutta sicurezza
Testi di Matthieu Colombo
[94] febbraio 2022 Costruzioni
ostruzioni
Telescopici
Capacità massima di sollevamento 5 t
Altezza massima di lavoro 23,5 m
ARGANI E PIATTAFORME DI LAVORO
Oltre che con le forche, il 555-260R è compatibile con
un’ampia gamma di attrezzature con sistema RFID.
In questo modo gli accessori vengono identificati dalla
macchina che seleziona automaticamente il diagramma
di carico corretto per ogni applicazione.
Vincitrice del premio
ILTA-Italian Lifting and
Transportation Awards
2021 nella sezione
«innovazione di prodotto»
[96] febbraio 2022 Costruzioni
tonnellate, una benna per impieghi leggeri, forche rotative
a 360 gradi e una gamma di accessori per forche.
A queste attrezzature si aggiunge una gamma di piattaforme
aeree di lavoro che esaltano la versatilità del 555-
260R, una macchina che riunisce le caratteristiche dei sollevatore
telescopico, delle autogrù fuoristrada e delle
piattaforma aeree. Ciliegina sulla torta, la possibilità di controllare
da remoto il 555-260R tramite radiocomando.
La gamma di accessori dedicati JCB utilizza inoltre la tecnologia
di riconoscimento automatico tag RFID, grazie a
cui gli accessori vengono riconosciuti dalla macchina che
seleziona automaticamente il diagramma di carico corretto
per ogni applicazione. Altra freccia all’arco del 555-
260R sono i tempi di configurazione ridotti all’osso con il
set-up automatico in funzione dei diagrammi di carico memorizzati
a sistema e grazie al sistema di livellamento automatico
della torretta “one-touch” che regola in automatico
lo sfilo di ogni stabilizzatore.
AWPERFORMANCE
Testi e foto di Fabrizio Parati
Mini gru cingolata Jekko SPX650CDH
AWPERFORMANCE
Jekko SPX650
J7
100%
capacità max
J0
TOP 5
ostruzioni
Lanciata nel 2020 nella versione elettrica con batteria al Litio,
la mini gru SPX650 di Jekko, su grande richiesta dei clienti,
è ora disponibile anche in modalità bi-energy (diesel + elettrico).
Maturata dall’esperienza della SPX532, la SPX650 è la macchina
che mancava sul mercato.
1
Grande capacità di lavoro con
misure contenute. Larga 980 mm,
la SPX650 si muove in spazi molto
stretti con uno braccio di 23 m e
una portata, a 20 m, di ben 150 kg
2
3
Infinite opzioni di stabilizzazione
variabili e adattabili alle
più diverse situazioni di lavoro.
Stabilizzatori a X con doppia
estensione (cilindro e catene)
Tutti gli accessori sono a bordo
macchina (jib manuale, idraulico,
bozzelli, radiocomando, ecc.).
La macchina arriva in cantiere con
tutto ciò che serve per lavorare
4
5
Il radiocomando Jekko, con display
LCD e software sviluppato
internamente, consente, con totale
semplicità, di gestire con otto leve
tutte le funzioni della mini gru
Facilità e rapidità di installazione
del jib idraulico (tre estensioni e
capacità di 1,2 t). Lavora anche
con angolo negativo di 15°,
a gancio o a fune
[98] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [99]
DIMENSIONI CONTENUTE E GRANDI PRESTAZIONI IN QUALUNQUE CANTIERE
Jekko SPX650
Jib a gancio orientabile
verso l’alto o verso il basso
Larghezza di soli 980 mm
Arriva
ovunque
Colma il divario tra la SPX532 e la SPX1280. È lunga 4,47 m, alta 2,05 m ed è larga
soltanto poco meno di un metro (0,98 m). 5 ton abbinate a 23,5 m di braccio con il jib
e a una macchina compatta con infinite possibilità di stabilizzazione: il risultato è quello
di avere a disposizione una tra le mini gru più versatili presenti, ad oggi, sul mercato.
IL LIMITATORE GEOMETRICO
della minigru SPX650 legge l’angolo di
rotazione della colonna, l’angolo del
braccio principale, l’estensione del
telescopico, ogni singola posizione degli
stabilizzatori e la pressione sul cilindro di
sollevamento. In base ai dati, il limitatore
elabora la capacità massima di
sollevamento consentita in quella
configurazione. Questo permette di
sfruttare al massimo la geometria della
gru, offrendo rendimenti di sollevamento
prima inarrivabili. Un ulteriore vantaggio è
che, prima ancora di arrivare in cantiere o
su qualsiasi area di intervento, è possibile
fare valutazioni preventive per trovare la
configurazione di stabilità migliore per
svolgere qualunque tipo di lavoro.
1
2
TRE MODALITÀ
La SPX650 dispone di un jib
idraulico, da 1,2 ton, a tre sfili,
e di un runner jib da 2 ton.
Il jib idraulico può essere
stoccato nella slitta, a bordo
(ripiegato sotto il braccio
principale) o a terra.
3
L’INSTALLAZIONE
del jib idraulico è semplice
e veloce. Si estrae la slitta, si
rovescia la biella e si procede
con l’installazione dei perni.
Seguono il collegamento
della doppia attivazione
idraulica e elettrica.
TRE TIPI DI CONFIGURAZIONE
Con il jib idraulico si hanno
tre tipi di configurazione: tiro
a gancio, tiro a fune in linea
singola o tiro doppio. La fune
è una 800 kg. In tiro doppio
si arrivano quindi a coprire
i 1.200 kg di portata.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
800
750
650
550
12 13 14 15
m
16 17 18 19 20 21
25
900
800
1000
700
480
650
1200
1000
600 450
82° 1200
480
550
2000
450
780
70°
450
1950
1000 750 550
1800
450
1700
60°
720
1450
2600
580
2200
50°
1200
2850
1800 1100
1000
2650
1300
940
40°
900
1950
3000
1100 850
1700
700
2750
1000
30°
2450 1350
950
750 280 250 230 210
3400
2100
950 600
830
130 120 100 100
1200
1200
820
3000 1700 1150
20°
4000
2550
850
650
1100 700
550
4000
1400 980
2200
5000 3200
10°
24
23
22
21
20
19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
5000
4
3
0°
2
4000 2850 1850 1300 1100 760 600 200 200 170 150
860 600 480 100 100
1
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 m
4
CONDIZIONI STANDARD CON
ROTAZIONE CONTINUA A 360°
90°
PERFORMANCE EXTRA
CON STABILIZZAZIONE RIDOTTA
44°
90°
90°
Il massimo sbraccio della
macchina con, in punta, 150 kg
a 20 m. Flessione minima
del braccio telescopico.
90°
44°
[100] febbraio 2022 Costruzioni
44°
44°
Jekko SPX650
La SPX650 è disponibile
nella versione elettrica
e nella versione bi-energy
L’OPERATORE GESTISCE LA MACCHINA DAL RADIOCOMANDO
DETTAGLI ESCLUSIVI
AWPERFORMANCE
LA JEKKO SPX650 bi-energy può,
come la versione elettrica, lavorare
anche in spazi chiusi, grazie al
propulsore diesel, al motore ell’elettrico
e ai cingoli bianchi antitraccia.
Tutto sotto controllo
IL RADIOCOMANDO multifunzione a otto
leve. È lo stesso, nuovo radiocomando
della SPX532 e della SPX1280. Utilizzando
i selettori, attraverso schermate di facile
e immediata lettura, tutto è nelle mani
dell’operatore.
[102] febbraio 2022 Costruzioni
Plug & play: ogni accessorio è riconosciuto
automaticamente dal limitatore
Ottimizzazione degli spazi. Argano
alloggiato all’interno della colonna
Le calzatoie esagonali,
a bordo macchina,
si incastrano perfettamente
nel copro macchina stesso
TUTTO DAL RADIOCOMANDO
Grazie ad un comodo selettore di funzione,
è possibile scegliere la modalità operativa
e gestire il tutto dal radiocomando: cingoli,
stabilizzazione, gru, pick&carry. L’innovativo
controllo della dinamica dell’argano permette di
selezionare fra modalità veloce (poco peso,
massima velocità), lenta (molto peso, velocità
minima) o automatica (la macchina determina
il corretto funzionamento in base al peso
sollevato). In caso
di uso errato o di
malfunzionamento,
sul display viene
restituita una
descrizione
testuale dell’errore
o dell’allarme.
Tutti gli accessori sono a bordo
macchina. Qui: bozzello
Motore elettrico
Jekko offe
la possibilità
di scegliere
se avere la mini
gru SPX650 in
versione elettrica
oppure quella
con motore diesel
a cui è possibile
abbinare il motore
elettrico (220 V 0
380 V), per poter
lavorare, quando
dovesse essere
necessario,
servendosi
della corrente.
I CINGOLI ESTENSIBILI sono azionati
dal radiocomando (consentono la modalità pick & carry).
Due le velocità: da 1,9 a 2,9 km orari. In seconda velocità,
pertanto, non c'è da annoiarsi. E non ci sono
i tipici saltelli che si vedono sui cingolati, grazie
ai motoriduttori a doppia cilindrata (all'erogazione)
che non hanno picchi d'olio e quindi scaricano tutta
l'energia per terra.
Il sistema di stabilizzazione è uno dei punti
di forza della mini gru SPX650
Ogni stabilizzatore ha una
doppia estensione idraulica
IL MOTORE DIESEL
STABILIZZATORI
a X con doppia
estensione
(tramite cilindro
e catene)
direttamente
controllati dal
radiocomando.
In rapporto
all’angolo
d’apertura
e dell'estensione, il
software può
definire in tempo
reale la condizione
di lavoro ottimale.
L'apertura degli
stabilizzatori
va da - 1 grado e
mezzo a 72 gradi.
Chiudendo a
meno un grado e
mezzo (e non a
zero) consentono
di avere delle
dimensioni della
macchina ancora
più contenute.
Tutte le aree
di stabilizzazione
sono visibili dal
radicomando.
La nuova mini gru
SPX650CDH ha un
motore, da 18,5 kW,
senza DPF e AdBlue,
che offre diversi pregi:
è silenzioso, consuma
poco, è semplice
da manutentare
e da tagliandare.
Del resto, i temi cruciali
del contenimento dei
costi di manutenzione
e di gestione delle
macchine sono sempre
al centro dell’azione
progettuale di Jekko.
Jekko SPX650
Jekko
SPX650
Alta precisione
BRACCIO A SEI SFILI
estremamente rigido (monosaldatura),
preciso (sia in salita sia in discesca),
leggero e senza oscillazioni.
Lo si capisce con chiarezza anche
dalla sequenza di queste immagini.
Tra i punti di forza della macchina, anche
il raffinato sistema idraulico con distributore
oleodinamico proporzionale PVG 16
di Danfoss, che assicura movimenti fluidi
e “millimetricamente” precisi.
CILINDRI
PROTETTI
sono tutti
all’interno
del braccio.
Sviluppare
un progetto con
i cilindri interni
ha un sostenuto
costo. Sarebbe
più semplice
installarli sopra
il jib. Jekko ha
scelto, invece,
di investire su
questa scelta,
per consentire di
usare la SPX650
con il jib anche in
applicazioni con
pochissimo
spazio di lavoro
a disposizione.
X
J7
AREA DI
STABILIZZAZIONE
Braccio
principale
con Jib
X 2,2 m 2,7 m
Y 5,8 m 5,7 m
Runner jib stoccato a bordo macchina
Y
J2
J2
J7
Stabilizzazione e misure della SPX650CDH
Manipolatore vetro
Manipolatore travi
IL DISTRIBUTORE IDRAULICO
Grazie ai moduli digitali Danfoss, sono
consentiti movimenti della mini gru fluidi
e precisi e la possibilità di lavorare
contemporaneamente con quattro funzioni.
www.jekko-cranes.com
Truck&Allestimenti
Iveco offroad
RITRATTO
di famiglia
Gianenrico Griffini by
Sulle piste impossibili dell’Offroad park
di Monte Capuccio a Varano de’ Melegari (PR)
in azione tutti i modelli fuoristrada di Iveco.
Al debutto il T-Way per la cantieristica dura
Provare per credere. E’ la lezione che scaturisce dalle
evoluzioni sulle piste ‘impossibili’ dell’Offroad park di
Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, con l’intera
gamma fuoristrada di Iveco: dai Daily a trazione integrale
agli Eurocargo 4x4 per i compiti di manutenzione alle infrastrutture,
agli elettrodotti e ai cantieri in aree difficilmente
raggiungibili fino agli X-Way multiruolo per gli impieghi misti
strada-cantiere e ai mezzi d’opera della serie T-Way per le
missioni offroad più gravose. E proprio l’Iveco T-Way, introdotto
sul mercato ad aprile 2021 come successore del
Trakker - un’eredità pesante, vista la fama di robustezza e affidabilità
conquistata dal predecessore in Italia e in Europa -
è stato uno dei protagonisti dell’evento di Varano. Anzi, i protagonisti
sono stati due, poiché erano presenti due 8x4 allestiti
con cassone ribaltabile: un AD510T51, dotato di cambio
manuale ZF Ecosplit a 16 rapporti, e un altro AD510T51
equipaggiato, però, con l’automatizzato Zf TraXon (Iveco lo
chiama Hi-Tronix) 16 TX 2440 TO, anch’esso a 16 marce, con
software di cambiata offroad selezionabile a richiesta dal
conducente.
UN IVECO T-WAY AD410T51 in
configurazione 8x4, dotato di cambio
meccanico ZF Ecosplit a 16 rapporti.
In alternativa, è disponibile anche
il cambio automatizzato ZF TraXon
(Hi-Tronix) a 16 marce.
[106] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [107]
Truck&Allestimenti
Iveco offroad
C’è anche il retarder idraulico
Per entrambi i mezzi d’opera la motorizzazione è identica,
basata sul super-collaudato Cursor 13 Euro VI a sei cilindri
in linea di 12,9 litri di cilindrata. Che è in grado di erogare 510
Cv nell’intervallo da 1.525 a 1.900 giri/min, a fronte di un a
coppia di picco di 2.300 Nm disponibile già in ‘basso’ da 1.000
a 1.525 giri al minuto. I due T-Way montano, inoltre, il retarder
idraulico integrato al cambio Intarder azionabile, come il
freno motore a decompressione, agendo sulla leva multifunzione
a più stadi posta sul lato destro della colonna dello
sterzo. Uguali anche gli abitacoli, basati sulla AD Active
Day stretta (2.300 mm in larghezza), corta e a tetto basso, e
il settaggio veicolare Off, studiato per le missioni off-road. La
IL QUATTRO ASSI sopra, un Iveco T-Way AD410T51
dotato di motorizzazione Cursor 13 da 510 Cv e 2.300
Newtometro di coppia massima. A fianco, gli interni.
guida in fuoristrada, soprattutto sui tratti più impegnativi
dell’Offroad park caratterizzati salite e discese con gradienti
anche del 10% e oltre, richiede un approccio anticipatorio.
Nel caso del mezzo d’opera con l’automatizzato ZF Traxon
è indispensabile passare all’azionamento semi-automatico,
premendo brevemente una seconda volta il pulsante D (Drive)
posto sulla plancia. Occorre, poi, selezionare (spostando la
leva multifunzione verso l’alto o verso il basso a scalare) la
marcia più adatta alle difficoltà e al profilo altimetrico del
tracciato da affrontare e, infine, inserire a bassa velocita (o
da fermo) i bloccaggi dei differenziali. Prima quello longitudinale,
per poi passare a quelli trasversali. Il Cursor 13 si conferma
brillante sia in salita, sia in fase di rallentamento, grazie
all’energica azione del freno motore (a partire dai 1.900
giri/min) in combinazione con il retarder idraulico flangiato
al cambio. Positive anche le note sul comfort di bordo, grazie
all’azzeccata taratura delle sospensioni (quelle anteriori
sono a tre foglie paraboliche per assali da 9 t con axle drop
di 72 mm) e al corretto abbinamento della cabina al telaio di
10 mm di spessore per gli impieghi heavy duty. L’abitacolo
del T-Way ha, fra l’altro, recentemente ottenuto per i suo design
un importante riconoscimento da parte del German
Design Council per la categoria Utility vehicles. Anche sulla
gamma T-Way il costruttore italiano propone il compagno di
viaggio digitale Iveco Driver Pal, sviluppato insieme ad
Sopra e a destra, un Iveco X-
Way AS360X57Z con
configurazione veicolo On+
per impieghi misti stradacantiere.
Monta il top di
gamma Cursor 13 di 12,9 litri
di cilindrata, tarato a 570 Cv.
[108] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [109]
Truck&Allestimenti
Iveco offroad
L’EUROCARGO 4X4 150E28 W
Ha un massa totale a terra di 15 ton.
Monta un Tector 7 a sei cilindri in linea
di 6,7 litri di cilindrata, tarato a 280 Cv.
DAL GRANDE
AL PICCOLO
Sopra, un Iveco
X-Way
AD360X48Z HR
OFF con motore
Cursor 11
da 480 Cv.
A fianco,
un Daily 4x4
70S18HA8 V
WX furgone.
SI ARRAMPICA
OVUNQUE
A fianco, un
altro Daily 4x4
in versione
autotelaio
cabinato,
allestito con
ribaltabile
trilaterale. Ha
un peso totale
a terra di 7 ton.
Amazon Web Services (Aws) e al team Alexa Auto. Driver
Pal mette a disposizione le funzionalità My Iveco e My
Community. La prima consente all’autista di interagire con
il veicolo tramite comandi vocali per ottimizzare il percorso,
effettuare un controllo dei sistemi di bordo, esaminare i
dati delle prestazioni del camion e molto altro. My Community
permette, invece, al driver di scambiare messaggi con gli altri
conducenti o di ascoltare informazioni sulle condizioni sul
traffico. Sulle piste dell’Offroad park erano presenti anche tre
X-Way, due 8x4 - un AS360X57Z HR ON+ e un AD360X48Z
HR OFF - oltre a un cabinato 4x2 AD200X48/P HR OFF. Si
tratta di veicoli che rappresentano l’anello di congiunzione
Un X-Way AD200X48/P con motore Cursor 11 da 480 Cv,
sospensioni pneumatiche posteriori e trazione anteriore
inseribile, allestito con gru idraulica dietro cabina.
fra i pesanti stradali della serie S-Way e i mezzi d’opera della
gamma T-Way. Praticamente infiniti i compiti di trasporto
che possono essere affidati agli X-way. Comprendono la cantieristica
leggera, con allestimenti con cassone ribaltabile,
cassone e gru retro-cabina, pompa per calcestruzzo al trasporto
legname, l’autospurgo, agli scarrabili, fino agli impieghi
municipali. Sono missioni che prevedono percorrenze
su strade asfaltate per il 90% del chilometraggio totale e
per il rimanente 10% sui fondi a bassa aderenza.
Un X-Way molto particolare
Interessante la soluzione sviluppata da Iveco sull’X-Way
AD200X48/P, dotato di sospensioni pneumatiche posteriori,
riduzione epicicloidale ai mozzi (HR), di settaggio veicolare
Off per impieghi prevalentemente fuoristrada e di trazione
anteriore inseribile Hi-Traction. Quest’ultima entra in
funzione (e rimane attiva fino a 22 km/h) in caso di slittamento
delle ruote posteriori sui fondi a bassa aderenza. La
motorizzazione è basata sul sei cilindri in linea Cursor 11 da
480 Cv e 2.300 Newtonmetro di coppia massima. Il propulsore
è abbinato al cambio automatizzato Hi-Tronix 12TX
2410 TO (lo ZF-Traxon) dotato di retarder idraulico integrato.
Completano il parco veicoli per i test offroad un
Eurocargo 4x4 150E28 W e due Daily a trazione integrale di
7 tonnellate di massa totale a terra, uno in versione cabinato
(70S18HA8 WX) e un furgone lamierato (70S18HA8 V WX).
Sono mezzi per utilizzi particolari, che trovano impiego soprattutto
negli interventi di manutenzione degli elettrodott,
degli impianti telefonici o delle infrastrutture situate in aree
montagnose difficilmente raggiungibili. L’Eurocargo 4x4, che
ha un peso totale a terra di 15 tonnellate, monta un Tector 7
di 6,7 litri di cilindrata da 280 Cv e 1.000 Newtonmetro di coppia
massima.
[110] febbraio 2022 Costruzioni
Costruzioni febbraio 2022 [111]
ISSN 0010-9665
9 770010 966504
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