Flotte&finanza n. 63 giugno
La sharing mobility così com’è oggi non può funzionare: o è sostenibile o è redditizia. Nel suo futuro c’è lo sviluppo di piattaforme che potrebbero migrare verso la MaaS. Rapporto Aniasa Il noleggio corre, ma quanti ostacoli! Dealer Day Focus su iDEAL Rent e Dogma Systems Ford E-Transit Il più iconico tra gli LCV, profondamente BEV
La sharing mobility così com’è oggi non può funzionare: o è sostenibile o è redditizia. Nel suo futuro c’è lo sviluppo di piattaforme che potrebbero migrare verso la MaaS.
Rapporto Aniasa
Il noleggio corre, ma quanti ostacoli!
Dealer Day
Focus su iDEAL Rent e Dogma Systems
Ford E-Transit
Il più iconico tra gli LCV, profondamente BEV
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Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>63</strong><br />
<strong>giugno</strong> 2022<br />
Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />
O di qui o di là<br />
La sharing mobility così com’è oggi<br />
non può funzionare: o è sostenibile<br />
o è redditizia. Nel suo futuro<br />
c’è lo sviluppo di piattaforme che<br />
potrebbero migrare verso la MaaS<br />
Rapporto Aniasa<br />
Il noleggio corre,<br />
ma quanti ostacoli!<br />
Dealer Day<br />
Focus su iDEAL Rent<br />
e Dogma Systems<br />
Ford E-Transit<br />
Il più iconico tra gli LCV,<br />
profondamente BEV<br />
ISSN 2037-5719<br />
0 0 0 6 3 ><br />
9<br />
772037 571907
TANTO PER<br />
COMINCIARE<br />
Quelli ricchi<br />
L’esclusione del NLT dagli incentivi è una sconfitta? In base ad aspettative e speranze<br />
non si può che rispondere sì. Forse oggi sarebbe opportuno un esame di coscienza<br />
collettivo e un differente approccio alla comunicazione dei valori<br />
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Nel 2007 mi lanciai gagliardo in questa nuova iniziativa<br />
editoriale, Flotte&<strong>finanza</strong> (in foto la copertina del primo<br />
numero che affrontava un tema, ahimé, attuale ancora<br />
oggi). Sclerotizzato da decenni di giornalismo automobilistico,<br />
abbandonato e tradito in favore del vil trasporto merci (e meno<br />
male), per me ri-parlare di automobili - a un livello più ‘alto’ -<br />
era una sfida ma ancor di più un felice ritorno.<br />
Mi aspettavo che il connubio ideologico automotive-<strong>finanza</strong><br />
fosse perfetto, una affinità elettiva difficilmente riproducibile<br />
sia nella filiera industriale che in quella commerciale. La base<br />
per contenuti che non fossero banalmente la powertrain o<br />
un cruscotto in similradica.<br />
Scoprii presto l’ottusità, la chiusura di un settore che non<br />
amava comunicare, che non aveva voglia di mettersi in gioco<br />
e di “metterci la faccia”.<br />
Una delusione. Ritenni però<br />
valesse la pena tener<br />
duro, cercare di scavare sotto il muro di gomma per apparire<br />
a queste aziende come il profeta della comunicazione, dell’informazione,<br />
del giornalismo cognitivo. Ovviamente, la mia<br />
era soltanto stupida presunzione, quasi arroganza. Me lo dimostrò<br />
un politico che disse al loro riguardo “Ah, sì, quelli<br />
ricchi delle auto a noleggio. Che vogliono?” Ma nessuno comprese<br />
quanto fosse importante cambiare strategia. Niet.<br />
Oggi mi sembra che le cose non sono cambiate. Alcune aziende<br />
(facciamo nomi e cognomi: Arval, SIFÀ e Leasys) comprendono<br />
il valore di una comunicazione strutturata, gli altri<br />
sono fermi al soviet. E la dimostrazione, i frutti di questa becera<br />
mentalità, sta proprio nella scarsissima presa che il settore<br />
ha presso l’opinione pubblica e il legislatore (e il niet sull’Iva<br />
ne è un altro esempio, se serve). A celebrazione, direbbe De<br />
André, di una informazione lecchina e bacchettona, priva di<br />
qualsiasi forma di attenzione, approfondimento e spirito critico<br />
(del quale siamo sempre stati accusati, vivaddio).<br />
In tutti questi anni, poi, sarà probabilmente mia distrazione,<br />
non ho mai ricevuto un comunicato di respiro europeo,<br />
una concertazione unitaria. Tutto ciò, direte, è delegato<br />
alle sedi corporate di questi giganti. Quindi<br />
di fatto a nessuno, direi, visto che Bruxelles<br />
è sorda quanto Roma.<br />
Siete soli e isolati, e la colpa<br />
è solo vostra. Rimanete<br />
pure chiusi nelle<br />
vostre torri, favorite<br />
la comunicazione<br />
servile che<br />
tanto vi piace, rifiutate un<br />
serio e scomodo confronto.<br />
Però fatevi anche un esame di<br />
coscienza, potrebbe servirvi a migliorare<br />
la vostra immagine.<br />
Nuova BMW iX3: consumo di corrente in kW/100 km: 18,5 18,9; consumo di carburante ciclo misto (litri/100km): 0; emissioni CO2 (g/km): 0. I consumi di carburante e le emissioni di<br />
CO2 riportati sono stati determinati sulla base della procedura WLTP di cui al Regolamento UE 2017/1151. I dati indicati potrebbero variare a seconda dell'equipaggiamento scelto e di<br />
eventuali accessori aggiuntivi. Ai fini del calcolo di imposte che si basano sulle emissioni di CO2, potrebbero essere applicati valori diversi da quelli indicati.<br />
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E fate buon vacanze.<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3
Flotte&<strong>finanza</strong><br />
SOMMARIO<br />
10<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - numero <strong>63</strong> anno 16<br />
10 Rapporto Aniasa: il noleggio corre... a rilento<br />
14 Sharing Mobility, se è sostenibile non è redditizia<br />
19 A Pierluigi Bonora la direzione di ACI Radio<br />
20 Focus sul noleggio ad Automotive Dealer Day<br />
22 Nologix sceglie Athlon come gestore di flotta<br />
24 Con OCTO verso Connected Forum 2022<br />
26 Barometro Arval, le aziende sono fiduciose<br />
28 La mobilità nel 2032? Webfleet si è fatta un’idea<br />
20<br />
30 Targa Telematics o l’evoluzione sostenibile<br />
32 Ford Geofancing, il veicolo rallenta da solo<br />
33 Di Risio con FCA Bank destinazione CarCloud<br />
34 From 0 to 0, debutto comasco per Tonale<br />
36 Ford E-Transit, profondamente BEV<br />
38 Megane E-TECH Electric: è Renaulution!<br />
40 Koelliker, alle flotte un invito alla prova<br />
42 Ford Pro, brand globale per l’Europa<br />
45 Circolare senza barriere? Con Axxès si può<br />
36<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
46 Hit Parade, le autoclassifiche più curiose<br />
RUBRICHE<br />
6 Il Pensatore<br />
8 Quote Rosa<br />
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />
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Tipografia<br />
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ISSN 2039 - 571X<br />
Questo periodico è associato<br />
all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />
Numero di iscrizione 15132
IL PENSATORE<br />
IL PENSATORE<br />
a cura di Roberta Carati<br />
Ha ascoltato Steve Jobs dal vivo<br />
e partecipato alla nascita di<br />
‘Applicando’, un magazine per<br />
Macintosh nel 1984. Basterebbe questo<br />
a fare ‘curriculum’. Ma Paolo Artemi,<br />
vicepresidente UIGA - Unione Italiana<br />
Giornalisti dell'Automotive e penna del<br />
Corriere della Sera, è della vecchia<br />
scuola, le sue linee guida sono le stesse<br />
da più di 50 anni: “Modestia e cusiorità”.<br />
Leggerlo è un piacere.<br />
F&F Il mondo dell’auto sta<br />
cambiando, anche come fruizione<br />
del mezzo. I giornalisti hanno<br />
percepito questo nuovo approccio?<br />
››‰ Oggi non sono più solo i giornalisti<br />
a gestire la comunicazione. A<br />
professionisti e pubblicisti si sono<br />
aggiunti i blogger, gli influencer, i<br />
conduttori di talk show, i social, la<br />
multimedialità. Tutti hanno il diritto di<br />
MODESTIA E CURIOSITÀ<br />
Paolo Artemi<br />
Guidano da sempre il vicepresidente UIGA, da quando si<br />
toglie il camice da infermiere per impugnare la penna prima<br />
e il mouse poi. Noi del mestiere abbiamo tanto da imparare<br />
esprimere la propria opinione, ci<br />
mancherebbe altro. Il problema è che si<br />
cerca lo slogan, il sensazionalismo e<br />
per qualunque affermazione esistono<br />
almeno 50mila sfumature di grigio.<br />
La competenza non paga perché sono<br />
pochissimi i comunicatori che leggono,<br />
ascoltano, si documentano. Ci si ferma<br />
in superficie.<br />
F&F L’elettrificazione, tema tanto<br />
dibattuto. La ‘vecchia scuola’ non<br />
ama l’approccio aggressivo contro<br />
il motore tradizionale. Perché?<br />
››‰ In effetti non parlerei di approccio<br />
aggressivo, ma di mancanza di<br />
competenza. Succede quando le<br />
decisioni vengono prese da politici<br />
‘talebani’, abbagliati dal cavalcare<br />
ipotesi per guadagnare consensi.<br />
La mobilità sostenibile è un obiettivo da<br />
perseguire e raggiungere. Bisogna<br />
riuscirvi convincendo gli automobilisti a<br />
cambiare stili di vita, non con decisioni<br />
draconiane. Perché? Una tecnologia<br />
sulla quale si è investito per tanti anni e<br />
continua a migliorarsi non si può<br />
buttare via e il mondo non è solo<br />
l’Europa Unita: negli altri continenti i<br />
motori a combustione si useranno<br />
ancora per decenni.<br />
F&F Flotte, noleggio, sharing. La<br />
stampa e l’informazione in genere<br />
sono all’altezza? Dagli iscritti UIGA<br />
vorrebbe più specializzazione?<br />
››‰ Il mondo dei trasporti è un<br />
universo che tocca meccanica,<br />
logistica, informatica, chimica, fisica,<br />
politica, tasse, infrastrutture, mobilità<br />
sostenibile eccetera. Flotte, noleggio,<br />
sharing rappresentano la nuova<br />
frontiera. Sono sistemi economici che<br />
stanno uscendo dall’orbita delle piccole<br />
concessionarie per diventare tra pochi<br />
anni il grasso che cola dei costruttori.<br />
I giornalisti devono aggiornarsi. Più<br />
corsi di formazione, più interviste a<br />
uomini del settore, più domande agli<br />
esperti quando si presenta l’occasione<br />
sono gli strumenti per capire e<br />
cavalcare i nuovi fenomeni.<br />
UIGA ambisce a organizzare corsi di<br />
formazione allargati anche ai giornalisti<br />
non iscritti. Ma occorrono risorse per<br />
organizzare un piano nazionale.<br />
F&F Carta stampata, social, web,<br />
multimediale… sappiamo che lei è<br />
molto attivo sulle nuove tecnologie.<br />
Ma la media dei colleghi<br />
specializzati ha saputo adeguarsi?<br />
››‰ Sto facendo uno sforzo enorme<br />
per tenermi al passo e non riesco in<br />
tutte le direzioni. Le mie linee guida<br />
sono la modestia e la curiosità e ho<br />
colleghi molto più giovani che<br />
rispondono alle mie domande.<br />
Nella mia vita di lavoro ho avuto la<br />
fortuna di vedere Steve Jobs a Milano<br />
nel 1982 e ho partecipato alla nascita di<br />
‘Applicando’, un magazine per<br />
Macintosh nel 1984. Chi non ha creduto<br />
in passato alla digitalizzazione<br />
ovviamente ha difficoltà ad adeguarsi e<br />
non sa cosa perde. Ieri dovevo usare la<br />
telescrivente o un fax per mandare un<br />
pezzo in redazione e per le foto c’era da<br />
dannarsi, oggi con uno smartphone<br />
posso fare quasi tutto...<br />
F&F Il tormentone Mobilità. Crede<br />
sia raccontato bene sulla stampa?<br />
››‰ Prima della risposta vorrei pormi<br />
una domanda: la gente cosa vuole<br />
sapere sulla mobilità? Penso che per i<br />
cittadini sia una noia e insieme una<br />
preoccupazione mortali. Per questo i<br />
grandi gruppi editoriali la sfuggono<br />
come la peste. Come UIGA, invece,<br />
abbiamo le idee chiare. Uscendo dai<br />
grandi, presuntosi diktat che si<br />
ascoltano in alcuni orientati dibattiti<br />
dedicati alla mobilità sostenibile e che<br />
immaginano in futuro una società<br />
statica con il traffico automobilistico<br />
ridotto ai minimi termini, crediamo che<br />
sia giunto il momento di mettere una<br />
pietra sopra alle rivalità tra i fan dei vari<br />
sistemi di trasporto. Tutti siamo ciclisti,<br />
pedoni, motociclisti, automobilisti,<br />
camionisti, fruitori dei servizi pubblici e<br />
privati e dobbiamo imparare a rispettare<br />
le regole e a rispettarci a vicenda.<br />
F&F Da columnist del ‘Corriere della<br />
Sera’, quale spazio vorrebbe fosse<br />
dato agli automobilisti?<br />
››‰ Verrebbe quasi spontaneo dire ‘La<br />
pagina delle lettere’, che però si<br />
trasformerebbe in una raccolta ripetitiva<br />
di lamentele e denunce per danni<br />
imprevisti, per consegne non rispettate,<br />
per garanzie che non garantiscono. La<br />
pagina ‘Motori’ di Maurizio Donelli del<br />
‘Corriere’ è fatta bene, attuale e ben<br />
scritta. Personalmente ogni tanto<br />
calerei un racconto, in altre parti del<br />
giornale, scritto da una delle grandi<br />
firme. Quando curavo ‘Auto<br />
Granturismo’, un dorso del mensile<br />
‘Dove’, chiesi un reportage a Ettore Mo,<br />
inviato di guerra non certo alto di<br />
statura, famoso perché a chi gli<br />
chiedeva se avesse paura rispondeva<br />
non senza ironia: “No, sono tranquillo;<br />
sai, là, sparano ad altezza uomo”. Ne<br />
nacque un pezzo straordinario. Ettore<br />
che andava con una Fiat 850 berlina a<br />
Santiago di Compostela in una notte<br />
spagnola nella quale la navicella di Neil<br />
Armstrong atterrava sulla Luna.<br />
Eppoi, più spazio al mondo femminile<br />
che ha un modo differente di valutare<br />
un’auto e anche esigenze diverse da<br />
quelle dei maschietti.<br />
F&F Quando è nata UIGA, nel 1954,<br />
la A di Automotive era ancora la A<br />
di auto. Quel cambiamento ha<br />
coinciso con una sua evoluzione?<br />
››‰ Nel 1954 non c’erano<br />
automobilisti, c’erano piloti che<br />
vivevano ancora il mito della velocità di<br />
Filippo Tommaso Marinetti. Le<br />
macchine erano molto diverse le une<br />
dalle altre. Da una trentina d’anni<br />
l’originalità non c’è più. Piattaforme<br />
comuni, motori frutto di alleanze,<br />
sospensioni e cambi, plance ed<br />
elettronica, dispositivi di sicurezza e<br />
connettività prodotti da pochi fornitori.<br />
UIGA ha dovuto cambiare pelle e<br />
puntare non solo sui modelli, ma anche<br />
sulla filiera che li costruisce.<br />
F&F All’insediamento del Governo<br />
Draghi, sulle colonne de ‘Il Giornale’<br />
si augurava che i tecnici che lo<br />
compongono “operino con sagacia<br />
e lucidità, puntando sugli incentivi<br />
in caso di rottamazione per<br />
svecchiare il parco auto italiano, e<br />
senza trasformare gli<br />
automobilisti ancora una volta<br />
in bancomat”. Qual è il suo<br />
giudizio un anno dopo?<br />
››‰ Mario Draghi si sta rivelando un<br />
capace uomo di Stato e ora ha gatte da<br />
pelare di dimensioni gigantesche.<br />
Il suo staff, invece, avrebbe potuto<br />
studiare progetti che andassero oltre<br />
agli incentivi e ai miliardi da spendere<br />
per le colonnine elettriche. Ma la colpa<br />
è degli automobilisti che non sono mai<br />
stati capaci di creare un movimento, un<br />
partito politico per difendere i loro<br />
legittimi, ripeto legittimi, interessi e di<br />
conseguenza vengono trattati come<br />
vacche da mungere.<br />
Il premio Auto Europa ha compiuto<br />
36 anni. Con la Giuria Popolare,<br />
introdotta l’anno scorso, gli avete<br />
tolto un po’ di polvere?<br />
››‰ Il consiglio direttivo UIGA ha<br />
approvato un cambiamento epocale.<br />
Il premio Auto Europa è il fiore<br />
all’occhiello dell’Unione e tutti i soci<br />
lavorano durante l’anno per scegliere<br />
l’auto che abbia le doti per meritare il<br />
riconoscimento. Ai soci, la Giuria<br />
Tecnica, sono stati affiancati gli<br />
Opinion Leader e la Giuria Popolare che<br />
votano con smartphone o pc cliccando<br />
un link. Un’altra novità riguarda<br />
l’attribuzione del titolo di ‘Finalista’ ai<br />
sette modelli che arrivano in fondo e<br />
che i costruttori possono utilizzare nelle<br />
loro campagne di comunicazione.<br />
6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7
QUOTE<br />
ROSA<br />
IN OFFICINA<br />
Cambio di passo<br />
di Tiziana Altieri<br />
Sfido qualunque donna a trovarsi a proprio agio<br />
in un ambiente con il testosterone a palla. Eppure per<br />
conquistarci e fidelizzarci servirebbe davvero poco<br />
Che rapporto hanno le donne con<br />
il mondo dell’autoriparazione?<br />
Ha provato a indagarlo<br />
CercaOfficina.it., la piattaforma digitale<br />
che consente di trovare l’officina più<br />
adatta alle proprie esigenze e di<br />
ricevere un preventivo gratuitamente.<br />
Ebbene, non si può certo parlare di<br />
amore. Ben il 36 per cento delle<br />
rappresentanti del gentil sesso tra i 18<br />
e i 65 anni interpellate dichiara di non<br />
sapere a quale officina affidarsi, contro<br />
il 13 per cento degli uomini.<br />
La cosa non mi stupisce. Diciamocelo<br />
onestamente: ancora troppe officine<br />
non sono pensate per il popolo rosa.<br />
Saranno i calendari con i nudi (spesso<br />
non il noto Pirelli ma qualcosa di<br />
decisamente meno artistico), saranno<br />
gli sguardi dai quali si viene investite,<br />
sarà l’odore di olio (non esattamente<br />
quello delle frittelle delle fiere<br />
paesane), saranno le riviste messe a<br />
disposizione del pubblico sulle cui<br />
copertine campeggiano muscoli<br />
allenatissimi o fuoriserie ma, insomma,<br />
trovarsi a proprio agio è dura. Se poi<br />
chi ci accoglie vuole mostrare non la<br />
sua preparazione sul tema (quello<br />
dell’autoriparazione) ma la nostra<br />
totale ignoranza (magari con le<br />
domande trabocchetto che poi se<br />
sapevo dove mettere le mani nel<br />
cofano facevo da me e non venivo in<br />
officina) siamo sicuramente un cliente<br />
perso.<br />
Ed ecco che al<br />
Inutile sfoggiare<br />
la propria<br />
prossimo giro ci<br />
competenza<br />
affideremo a<br />
sul campo.<br />
qualcun altro per la<br />
La diamo per<br />
riparazione o scontata o non<br />
manutenzione della saremmo qui<br />
nostra auto (e<br />
ingrosseremo le fila di quel 36 per<br />
cento) sperando che vada meglio.<br />
L’indagine di CercaOfficina.it evidenzia<br />
anche come le donne si sentano poco<br />
preparate in materia, e ben il 16 per<br />
cento contro il 7 degli uomini non<br />
ricorda alcune scadenze importanti,<br />
come ad esempio quando fare il<br />
tagliando, la revisione o il cambio delle<br />
gomme. Ma in fondo perché<br />
dovremmo? Abbiamo già troppe cose<br />
per la testa, tutto ciò che riguarda la<br />
quattro ruote lo deleghiamo volentieri<br />
ad altri. Magari all’officina stessa: c’è<br />
chi con un semplice programma di<br />
CRM già lo fa.<br />
Via ai lavori<br />
Detto ciò sappiate, quindi, che<br />
conquistare e fidelizzare le donne<br />
automobiliste per un’officina<br />
meccanica è meno difficile del<br />
previsto. In fondo può bastare una<br />
donna in accettazione che ci accoglie<br />
da pari, una ripulita alle sedute (che il<br />
rosa shocking e il<br />
giallo flou che<br />
tanto vanno<br />
quest’anno<br />
cozzano con la<br />
polvere grigia) e ai<br />
muri (e se proprio<br />
proprio non si<br />
vuole eliminare il famoso calendario<br />
perché non appendere anche quello di<br />
Mister Italia?) e qualche femminile sul<br />
tavolo (un Vanity Fair per dirne uno,<br />
non Mani di fata). Non chiedeteci cosa<br />
dovete fare alla nostra auto, fate quello<br />
che sapete che va fatto, senza<br />
sorprese.<br />
E se proprio volete fare breccia nel<br />
nostro cuore riconsegnatecela pulita,<br />
fuori e dentro. Perché l’autolavaggio è<br />
un altro luogo che, lo ammetto,<br />
preferiamo evitare.<br />
8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it
ANALISI<br />
ANALISI<br />
RAPPORTO ANIASA<br />
Corsa a ostacoli<br />
Quello della mobilità a noleggio è un settore robusto ma che non<br />
può correre come vorrebbe per i tanti ostacoli che incontra lungo<br />
il cammino. Alcuni non si possono evitare, altri andrebbero abbattuti<br />
di Roberta Carati<br />
Nel primo trimestre<br />
2022 l’andamento<br />
del noleggio a<br />
lungo termine<br />
conferma la ripresa<br />
in atto: crescono<br />
flotta e fatturato.<br />
Lo stesso non si<br />
può dire del rent-acar:<br />
segno meno<br />
per fatturato,<br />
numero di noleggi,<br />
giorni di noleggio e,<br />
soprattutto,<br />
immatricolazioni.<br />
La nuova variabile è la guerra in Ucraina, con conseguenze<br />
non ancora quantificabili nel lungo periodo;<br />
perché fiscalità penalizzante, eccesso di burocrazia<br />
e incentivi esclusivi (nel senso che hanno escluso auto<br />
aziendali e noleggio), oltre naturalmente ai danni da pandemia,<br />
erano il sottotesto già del 20esimo Rapporto<br />
Aniasa. La consueta ricerca Bain & Company che da anni<br />
accompagna la presentazione dello stato dell’arte della<br />
mobilità a noleggio in Italia, potrebbe quindi<br />
prestare il titolo anche alla 21esima edizione<br />
del Rapporto, ovvero: ‘La mobilità che non<br />
cambia’. (Postilla: Non per colpa sua)<br />
E pensare che se esiste un fattore in grado<br />
Il noleggio a lungo termine nel primo trimestre 2022<br />
1° trimestre 1° trimestre 20/21<br />
2022 2021<br />
Fatturato (milioni €) 1.549 1.413 9,5%<br />
Immatricolazioni 76.501 83.014 -8%<br />
Flotta oltre 12 mesi 1.003.000 955.000 7,2%<br />
Il car sharing<br />
nel primo<br />
trimestre 2022:<br />
+50%<br />
di favorire la transizione ecologica accelerando lo svecchiamento<br />
del circolante, processo che chiama in causa<br />
tutti gli operatori del comparto, è proprio il noleggio.<br />
Ma vediamo i dati salienti del 2021 e le tendenze che si<br />
sono delineate nel primo trimestre di quest’anno, aiutandoci<br />
con le considerazioni del neo presidente Aniasa,<br />
Alberto Viano.<br />
2021, la tempesta perfetta<br />
Le attività di noleggio - in particolare breve<br />
termine e sharing - si sono ritrovate al centro<br />
della tempesta perfetta generata dalla pandemia<br />
e dall’acuirsi della crisi dei chip e dei<br />
cablaggi, eppure il 2021 si è chiuso con una<br />
flotta che ha superato il milione di veicoli e il fatturato<br />
che ha raggiunto i 12 miliardi di euro; in calo di 106mila<br />
unità le immatricolazioni, scese dalle 482mila del 2019<br />
alle 376mila del 2021 (per una perdita di oltre due miliardi<br />
e mezzo di euro). “Nonostante la contrazione”, rileva il<br />
Il noleggio a breve termine nel primo trimestre 2022<br />
1° trimestre 2022 1° trimestre 2021 1° trimestre 2020 VAR % 22/21 VAR % 22/20<br />
Fatturato (milioni €) 161 109 167 +48% -4%<br />
Giorni di noleggio 5.500.000 4.200.000 5.700.000 +32% -2%<br />
Numeri di noleggi 567.000 366.000 730.000 +55% -22%<br />
Flotta media 100.000 73.000 96.000 +37% +4%<br />
Immatricolazioni 11.600 18.900 39.500 -38% -70%<br />
Mobility divide<br />
Bain & Company fotografa un’Italia divisa tra chi può permettersi<br />
di guidare green e chi no. Il noleggio metterà d’accordo tutti?<br />
Altro che sostenibilità! In Italia, nonostante<br />
ci siano più auto che persone<br />
che possano guidarle, il parco circolante<br />
sta invecchiando al punto da lasciar<br />
presagire un imminente ‘effetto Cuba’: dal<br />
2000 a oggi l’età media è infatti passata da<br />
8,8 a 11,5 anni.<br />
La ricerca di Bain & Company ‘La mobilità<br />
che non cambia’ racconta un Paese dove<br />
i suoi abitanti hanno ripreso a muoversi<br />
come e più del periodo pre pandemia, eppure<br />
il mercato sta attraversando la crisi<br />
presidente Viano, “il settore si è confermato protagonista<br />
della transizione immatricolando il 47 per cento delle<br />
vetture ibride plug-in e il 30 per cento delle elettriche,<br />
un’alternativa sempre più allettante”.<br />
Tutti positivi gli indicatori del lungo termine, segmento<br />
best performer: +21 per cento le immatricolazioni, +12<br />
il fatturato, +5 la flotta, +1,5 le auto usate vendute, “un<br />
usato sicuro paragonabile al nuovo”.<br />
Da tenere monitorata la crescita del NLT ai privati, formula<br />
che ne ha già sedotti 100.000, 150.000 se si contano<br />
anche i privati con partita IVA.<br />
Molto sofferente, e non poteva essere altrimenti vista<br />
la sostanziale scomparsa del travelling nella prima parte<br />
del 2021 e più in generale l’assenza di turismo internazionale,<br />
il settore del breve termine: dimezzato il numero<br />
di noleggi, ridotti di un terzo flotta, giorni di noleggio, giro<br />
d’affari. “Il parco sta invecchiando oltre i 12 mesi; l’assenza<br />
di prodotto”, riflette il presidente Aniasa, “è più facilmente<br />
assorbita nel lungo termine (che ricorre alla<br />
proroga dei contratti concordata con la clientela), per il<br />
breve è un trauma acuto”.<br />
Il car sharing, invece, flotta di 6.200 vetture a fronte delle<br />
7.994 del 2019, “stava crescendo bene, ha sofferto terribilmente<br />
ma ha reagito”.<br />
Buone notizie dal 2022<br />
La prima notizia incoraggiante di questo 2022 comunque<br />
gravido di incertezze arriva proprio dall’auto condivisa:<br />
nella frazione gennaio-marzo, +50 per cento dei noleggi<br />
rispetto allo stesso periodo del 2021, dato che lascia<br />
ben sperare per il prosieguo dell’anno.<br />
Bene anche il giro d’affari del lungo termine, cresciuto<br />
di oltre 9 punti percentuali nel primo trimestre a quota<br />
1.549 milioni, anche grazie a una flotta aumentata del<br />
7 per cento (pur con le immatricolazioni nuovamente<br />
giù di 8 punti, ferme a 76.501).<br />
peggiore dagli anni 70: le immatricolazioni<br />
nel 2021 si<br />
sono fermate sotto il milione<br />
e mezzo e i primi mesi del<br />
2022 - complici gli strascichi<br />
da Covid, la carenza di chip,<br />
la guerra in Ucraina - hanno già registrato<br />
un -27 per cento.<br />
Preso atto che il lavoro da remoto è tornato<br />
alla media 2019 di un giorno, un giorno e<br />
mezzo a settimana, i ricercatori osservano<br />
che l’auto personale continua a essere il<br />
mezzo di trasporto usato più spesso<br />
(dal 69 per cento del 2020 al 73<br />
del 2021) e che gli utenti, dopo l’inevitabile<br />
crollo da pandemia, sono<br />
tornati ad apprezzare il car sharing<br />
(passato dal -54 per cento del 2020<br />
al +2 del 2022) oltre che i monopattini<br />
elettrici (dal -8 per cento del<br />
2021 al +5 del 2022).<br />
Gianluca Di Loreto, Partner Bain &<br />
Company, rileva però che “le soluzioni<br />
innovative di mobilità sono appannaggio<br />
quasi esclusivo delle grandi metropoli,<br />
dove si concentra il 15 per cento del<br />
circolante, e incidono quindi solo parzialmente<br />
sul problema dell’anzianità del parco”, e<br />
che “i mezzi utilizzati in modo saltuario non<br />
sono un’alternativa strutturale all’auto”.<br />
segue >><br />
10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11
ANALISI<br />
Resta un osservato speciale il noleggio a breve termine,<br />
settore in leggera ripresa rispetto al primo trimestre dello<br />
scorso anno ma con ancora tutti gli indicatori negativi<br />
(ad eccezione della flotta media) nel confronto con i mesi<br />
pre pandemia: fatturato, giorni di noleggio, numeri di noleggi<br />
e, soprattutto, immatricolazioni. “La domanda c’è”,<br />
ribadisce Alberto Viano, “ma si fa molta fatica a inflottare<br />
le auto che servono, e gli incentivi finiranno per premiare<br />
solo alcuni segmenti del mercato”.<br />
Le questioni ancora aperte<br />
La questione bonus torna anche nelle conclusioni, traccia<br />
del tema d’esame che il Governo non ha ancora svolto.<br />
“Dati alla mano, il noleggio”, attacca il presidente Aniasa,<br />
“è il principale strumento in grado di favorire la transizione<br />
del parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli<br />
più inquinanti. L’esclusione delle auto aziendali e del noleggio<br />
dagli incentivi messi in campo dal Governo rivela<br />
una visione limitata, ancorata al concetto di proprietà del<br />
bene auto, che rischia di rallentare il passaggio verso un<br />
modello di mobilità sempre più pay-per-use, un’evoluzione<br />
che porta con sé evidenti positive ricadute in termini di<br />
sostenibilità ambientale e sicurezza dei veicoli, nonché<br />
certezza sul fronte delle entrate tributarie per l’Erario”.<br />
Bloccato, precisamente al 40 per cento fissato nel 2007<br />
e di proroga in proroga confermato almeno fino al 31 dicembre,<br />
il livello di detraibilità dell’IVA per le imprese clienti.<br />
“Una penalizzazione che crea forte disparità di trattamento<br />
fiscale sui costi di mobilità che le aziende italiane vivono<br />
ogni giorno sulla propria pelle rispetto ai competitor europei,<br />
per esempio di Spagna, Francia e Germania che possono<br />
detrarre il 100 per cento. Non chiediamo che si arrivi al<br />
100 per cento in modo universale, ma sarebbe ragionevole<br />
una detraibilità del 100 per cento sull’elettrico, del 90 sull’ibrido,<br />
del 60 sui veicoli endotermici”.<br />
Viano sa bene che “la coperta è corta e l’Iva è ‘LA’ tassa<br />
in Italia, ma la fondatezza delle nostre ragioni è stata riconosciuta”.<br />
La palla passa nell’altra metà campo...<br />
AUMENTA LA<br />
TUA MOBILITÀ<br />
SOLUZIONI PER IL PAGAMENTO DEI PEDAGGI EUROPEI<br />
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Grafico 1. Il NLT è green<br />
Grafico 2. Focus sul noleggio<br />
Mix Immatricolato (Gr/km, 2021)<br />
Propensione all’uso del noleggio - LUNGO TERMINE<br />
Propensione all’uso del noleggio - BREVE TERMINE<br />
Fonte: Elaborazioni Bain & Co. su dati Dataforce 2022<br />
Fonte: Ricerca Bain & Company - 1.031 rispondenti<br />
Propensione futura all’uso calcolata come differenza tra la % di intervistati che useranno «di più»<br />
o «molto di più» il noleggio meno % coloro che lo useranno «di meno» o «molto di meno»<br />
Il noleggio è democratico<br />
La ricerca fotografa anche la spaccatura tra<br />
Nord e Sud oltre che tra metropoli, città e comuni<br />
sotto i 400mila abitanti relativamente<br />
alla scelta di guidare full electric: le BEV aumentano<br />
di quota ma restano concentrate<br />
nelle grandi metropoli del Nord Italia (5,3 per<br />
cento nel 2021); in più faticano a uscire dalla<br />
nicchia degli ‘anticipatori’, persone in grado<br />
di influenzare le masse.<br />
A rallentare la transizione verso l’elettrico puro<br />
c’è anche l’incredibile crescita dei SUV saliti,<br />
insieme al prezzo di listino, dal 4 per cento<br />
del 2000 al 51 del 2021; in un mercato dove<br />
si prospetta la contrazione dei segmenti minori<br />
(le ‘piccole’ potrebbero passare dal 18<br />
per cento del 2021 al 6 del 2025), si rischia il<br />
‘mobility divide’ tra chi potrà permettersi le<br />
auto con nuove motorizzazioni (SUV e vetture<br />
grandi) e chi invece non potrà farlo e dovrà<br />
ricorrere al Trasporto Pubblico Locale.<br />
In questo contesto il noleggio appare come<br />
l’unica leva in grado di “democratizzare le<br />
novità”, per dirla con Di Loreto, “rendendole<br />
accessibili a tutte le tipologie di utenti, a partire<br />
dai privati”. Il canale NLT (Cfr. Grafico 1)<br />
ha un mix di emissioni molto più green rispetto<br />
al canale dell’acquisto diretto, e sta<br />
riscuotendo (Cfr. Grafico 2) il gradimento dei<br />
consumatori. Almeno a parole.<br />
12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
WWW.AXXES.EU +33(0)4 26 29 75 20
COVER<br />
COVER<br />
MOBILITÀ CONDIVISA<br />
Tertium non datur<br />
Delle due l’una: o è sostenibile o è redditizia. La sharing<br />
mobility così com’è oggi, almeno nei suoi modelli più noti<br />
e diffusi, non può funzionare. Nel suo futuro c’è lo sviluppo<br />
di singole piattaforme, che potrebbero diventare o migrare<br />
verso la piattaforma della Mobility as a Service<br />
di Roberta Carati<br />
mail a tema magnificava i vantaggi del<br />
servizio di Ombrellone Sharing, un’altra quella<br />
L’ultima<br />
dello sharing a tavola proposto da ristoranti di<br />
tendenza. Non c’è dubbio che ‘condividere’ sia percepito<br />
come concetto trasversale entrato nel linguaggio quotidiano,<br />
ma quando si tratta di mobilità non basta che il<br />
termine sia di moda perché il progetto sia efficace.<br />
Cristina Pronello, docente al Politecnico di Torino presso<br />
il Dipartimento Interuniversitario di Studi e Pianificazione<br />
Territoriale e Urbanistica e titolare della cattedra di<br />
Intelligent Transport Systems and Territorial Dynamics<br />
alla Sorbonne Universités, ci guida alla scoperta dei<br />
servizi di mobilità condivisa.<br />
F&F Cominciamo dalla definizione?<br />
››‰ La cosiddetta mobilità condivisa, meglio nota con il<br />
termine anglosassone di ‘shared mobility’ è oggi un tema<br />
molto dibattuto nell’ambito dei trasporti ed è una delle soluzioni<br />
suggerite dalla Commissione Europea per orientare<br />
la mobilità verso una maggiore sostenibilità.<br />
La shared mobility è una delle componenti della cosiddetta<br />
‘sharing economy’. Anche se oggi manca un consenso<br />
in merito alla sua definizione, essa può essere sintetizzata<br />
come economia di accesso in cui l’aspetto di condivisione<br />
diventa secondario e il mercato è mediato da un’impresa<br />
intermediaria (Eckhardt and Bardhi, 2015).<br />
F&F Conosciamo il valore dell’economia condivisa?<br />
››‰ La sharing economy ha fortemente perturbato alcuni<br />
settori tradizionali (per esempio l’industria alberghiera<br />
e dei taxi). Si stima che valga 15 miliardi di dollari che<br />
dovrebbero salire a 335 entro il 2025. Inoltre, il rapporto<br />
di PricewaterhouseCoopers fornisce alcuni elementi di<br />
riflessione interessanti:<br />
• l’8 per cento di tutti gli adulti ha partecipato a qualche<br />
forma di condivisione dell’auto;<br />
• l’1 per cento ha prestato servizio come fornitore di<br />
questo nuovo modello, facendo da autista o prestando<br />
la propria auto per ore, giorni o settimane;<br />
• un terzo dei consumatori dice che l’industria dell’automobile<br />
produce troppi rifiuti;<br />
• i millennial guidano meno e hanno meno probabilità<br />
di prendere la patente;<br />
• i millennial considerano le automobili come un'oppor-<br />
tunità, non sentono un valore emotivo né gli assegnano<br />
uno status symbol;<br />
• gli smartphone rendono costoso guidare;<br />
• un passeggero può leggere le e-mail quando si sposta<br />
ed essere così ‘produttivo’;<br />
• Uber afferma che lo stesso vale per il bere: “Dal lancio<br />
di UberX in California, gli incidenti di guida in stato di<br />
ebbrezza sono diminuiti di 60 al mese per i conducenti<br />
al di sotto dei 30 anni";<br />
• il 59 per cento degli intervistati ha dichiarato che non si<br />
fiderà delle imprese dell'economia condivisa fino a quando<br />
non saranno adeguatamente regolamentate;<br />
• ai consumatori piacciono i modelli di economia condivisa<br />
del settore automobilistico: perché hanno prezzi<br />
migliori (56 per cento), perché c’è più scelta nel mercato<br />
(32), perché l’accesso è più conveniente (28).<br />
Nel settore dei trasporti l’economia condivisa sta prendendo<br />
sempre più piede, ma non ci si deve dimenticare<br />
che non è un modello nuovo, bensì l’evoluzione del tradizionale<br />
‘car rental’ che è diventato ‘car sharing’ e che,<br />
a sua volta, è passato da un affitto a ore a un sistema<br />
onnipresente che include l'uso condiviso e persino le<br />
Laureata con lode al Politecnico di Torino, dove insegna<br />
tuttora presso il Dipartimento Interuniversitario di Studi e<br />
Pianificazione Territoriale e Urbanistica, Cristina Pronello<br />
è uno dei massimi esperti di mobilità. È titolare della cattedra<br />
di Intelligent Transport Systems and Territorial Dynamics<br />
alla Sorbonne Universités di Parigi.<br />
auto a guida autonoma. Un siffatto cambiamento ha,<br />
ovviamente, indotto le aziende automobilistiche a ripensare<br />
il loro ruolo e immagine, diventando, oltre a produttori<br />
di veicoli, fornitori di servizi di mobilità.<br />
F&F Può farci qualche nome?<br />
››‰ Le aziende più attive in questa trasformazione sono<br />
Mercedes-Benz con Car2Go, General Motors con Lyft,<br />
Maven, Turo con Google, Citroën con Multicity, BMW<br />
con ReachNow, Ford con Chariot e Audi con Silvercar.<br />
Hanno seguito questa tendenza altre tipologie di aziende<br />
quali le imprese di trasporto pubblico (SNCF, Transdev,<br />
Keolis) che supportano o hanno creato aziende di car sharing.<br />
Invece, le aziende di car rental hanno semplicemente<br />
aggiornato il loro business estendendolo all’odierno sharing;<br />
alcuni esempi sono Enterprise con Car Share e<br />
RideShare (vRide) e Hertz on Demand. Piccole aziende<br />
quali Getaround stanno crescendo in maniera esponenziale<br />
e nuovi attori esterni al settore dei trasporti stanno<br />
emergendo nei servizi di mobilità, per esempio Apple.<br />
Molte start-up di tipo tecnologico hanno iniziato a offrire<br />
servizi di mobilità condivisa, tra cui la più famosa è senz’altro<br />
Uber (ridesharing) che è la start-up di maggior valore,<br />
stimato in 70 miliardi di dollari (Beales, 2016).<br />
Questa enorme crescita del settore della mobilità condivisa<br />
ha iniziato a far emergere la questione della redditività<br />
dei servizi resi e il modello di business più adatto<br />
da adottare è diventato una priorità per tutte le aziende<br />
che operano in questo settore.<br />
F&F Parliamo di un unico modello di business?<br />
››‰ La mobilità condivisa è continuamente messa in discussione<br />
dalle dinamiche del contesto in cui opera per<br />
la complessità nel prevedere la domanda dei clienti, l’utilizzo<br />
delle tecnologie digitali, i vincoli economici e ambientali.<br />
Chi fornisce servizi di mobilità condivisa deve<br />
adattare il proprio modello di business alle esigenze dei<br />
clienti in modo efficiente, conveniente e sostenibile.<br />
In Figura 1 viene presentato il modello di business della<br />
sharing economy che viene utilizzata nel settore dei trasporti<br />
(per esempio Uber), in cui si osserva come chi abilita<br />
il servizio (service enabler) si configura come una<br />
piattaforma che addebita una commissione per ogni<br />
transazione; si assume la responsabilità del marketing,<br />
14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15
COVER<br />
COVER<br />
Nel settore dei<br />
trasporti,<br />
chi abilita il<br />
servizio si<br />
configura come<br />
una piattaforma<br />
che addebita una<br />
commissione per<br />
ogni transazione;<br />
si assume la<br />
responsabilità del<br />
marketing, della<br />
sicurezza dei dati<br />
e dei pagamenti;<br />
genera la<br />
domanda del<br />
servizio e agisce<br />
per aumentare le<br />
transazioni.<br />
Figura 1. Il modello di business della<br />
sharing economy<br />
Provides Service<br />
Service Provider<br />
(e.g., driver, host, valet)<br />
Payment after Commission<br />
Service Enabler<br />
(e.g., Uber, Airbnb, Luxe)<br />
Places Order<br />
Payment<br />
Customer<br />
(e.g., rider, guest, consumer)<br />
della sicurezza dei dati e del gateway di pagamento sicuro;<br />
genera la domanda del servizio e agisce per aumentare<br />
il numero di transazioni.<br />
Invece il cliente (customer) desidera un servizio conveniente<br />
e a basso costo, fattibile grazie all’utilizzo di tecnologie<br />
digitali. Infatti, la convenienza offerta dalle tecnologie<br />
digitali indirizza il cliente verso la piattaforma di<br />
abilitazione del servizio.<br />
Il sistema è una risposta alle esigenze del cliente (es.<br />
convenienza), ma non risponde alle esigenze dei fornitori<br />
Provides Feedback<br />
Fonte: Kumar et al., 2018<br />
del servizio (per esempio chi guida l’auto di Uber).<br />
Riportando l’esempio di Uber, possiamo affermare che:<br />
perde denaro anche se raddoppia le sue entrate ogni sei<br />
mesi (Mcqueeney, 2016); ha continuato a ridurre il prezzo<br />
della transazione per rimanere competitivo e aumentare<br />
la sua valutazione prima della prevista IPO (offerta<br />
pubblica iniziale per la quotazione in borsa); la maggior<br />
parte delle spese sono imputabili agli stipendi dei conducenti<br />
(Solomon, 2016), ma gran parte della stampa afferma<br />
che i conducenti dei sistemi di ridesharing guadagnano<br />
meno della media nazionale dei tassisti americani.<br />
Possiamo concludere dicendo che il 56 per cento dei fornitori<br />
di servizi della sharing economy ha un reddito annuo<br />
inferiore a 40.000 dollari (Pofeldt, 2015).<br />
Ma perché le aziende continuano a investire nei servizi di<br />
mobilità condivisa nonostante ad oggi questi servizi siano<br />
in perdita? E, soprattutto, questi servizi hanno davvero un<br />
valore aggiunto per gli utenti e, quindi, per la società?<br />
F&F Ce l’hanno?<br />
››‰ Kumar et al. (2018) osservano che i servizi condivisi<br />
consentono lo scambio di valore perché permettono a<br />
chi li utilizza (customers) di risparmiare tempo grazie alla<br />
convenienza; generano valore monetario per i fornitori<br />
di servizi (service providers) che offrono i loro beni (auto);<br />
forniscono tempo e denaro a chi abilita i servizi (service<br />
enablers) e permettono di evitare di investire in modo importante<br />
in risorse umane o capitale (Cfr. Figura 2).<br />
La vera questione, però, è se questi servizi abbiano davvero<br />
un ruolo importante nel rendere la mobilità più sostenibile<br />
o se non siano l’ennesima nuova (apparentemente)<br />
forma di mobilità che non porta un reale<br />
cambiamento nei comportamenti di mobilità dato che<br />
l’automobile rimane il mezzo utilizzato per spostarsi.<br />
Considerando la definizione di mobilità condivisa, ci si<br />
deve anche chiedere se l'aumento dell'uso di risorse sottoutilizzate<br />
sia soddisfatto. In uno studio effettuato nel<br />
2016 con il mio gruppo di ricerca, si rileva come il tempo<br />
di sosta delle auto del servizio di car sharing Car2Go a<br />
Torino sia piuttosto alto e come il turnover sia migliore<br />
solo nel centro città.<br />
Dati più recenti mostrano l’utilizzo dei servizi di car sharing<br />
nelle città di Torino, Milano, Berlino e Vancouver, confermando<br />
l’elevato tempo di inutilizzo delle auto.<br />
Osservando le origini e destinazioni degli spostamenti<br />
nel corso di una settimana tipo, abbiamo notato come<br />
spesso il car sharing sia utilizzato per spostamenti che<br />
potrebbero essere effettuati con il trasporto pubblico,<br />
ma anche con la bicicletta, sottraendo utenti a modi di<br />
trasporto più sostenibili.<br />
Di conseguenza, i servizi di car sharing non sono (ancora)<br />
redditizi e costituiscono un pericoloso concorrente del<br />
trasporto pubblico e della bicicletta, continuando a rinforzare<br />
la percezione positiva dell’auto come modo flessibile,<br />
confortevole e veloce, a discapito degli sforzi di<br />
cambiare il comportamento di mobilità degli utenti.<br />
Figura 2. Valori generati nell’economia condivisa<br />
per ogni attore coinvolto<br />
Customers<br />
Time<br />
Time<br />
Service Enablers<br />
Time & Money<br />
Values of the<br />
Sharing Economy<br />
Money<br />
Service Providers<br />
Money<br />
Fonte: Kumar et al., 2018<br />
F&F Il car sharing non è redditizio ma può diventarlo?<br />
››‰ La condizione per raggiungere la redditività è di avere<br />
mercati più grandi. A tal fine le aziende sono interessate<br />
a comprendere il profilo dei potenziali utenti e a segmentare<br />
il mercato per capire come personalizzare sempre più i<br />
servizi offerti per attirare più clienti. La dimensione del mercato<br />
rimane comunque la variabile più importante che induce<br />
le aziende a offrire i propri servizi solo nelle aree urbane,<br />
ad elevata densità. Questo aspetto non permette di<br />
avere il servizio nelle aree a bassa densità dove la mobilità<br />
condivisa potrebbe avere un valore aggiunto e sostituire<br />
il trasporto pubblico che in tali aree è troppo costoso. Infatti,<br />
non essendo profittevoli i servizi in condivisione in aree<br />
I servizi condivisi<br />
consentono a chi<br />
li utilizza di<br />
risparmiare tempo<br />
grazie alla<br />
convenienza;<br />
generano valore<br />
monetario per i<br />
fornitori di servizi;<br />
assicurano tempo<br />
e denaro a chi<br />
abilita i servizi<br />
ed evitano di<br />
investire in risorse<br />
umane o capitale.<br />
La città del futuro<br />
Nasce da strade che diventano smart-road, dalla capacità computazionale,<br />
da sensori IoT diffusi. Modena ha tutte le caratteristiche per diventarla<br />
La sharing mobility ha fatto il suo debutto<br />
in Italia più di vent’anni fa sotto forma<br />
di car sharing a Milano e di bike sharing<br />
a Ravenna. Negli anni, Lombardia ed Emilia<br />
hanno mantenuto la loro vocazione pionieristica.<br />
Siamo andati a Modena, città di medie<br />
dimensioni che sta lavorando per creare le<br />
condizioni di una moderna smart mobility,<br />
ad esempio allestendo le smart road (living<br />
lab Modena Automotive Smart Area), utilizzando<br />
la capacità computazionale del<br />
Modena Datacenter Innovation Hub (in foto),<br />
sviluppando progetti di ricerca applicata con<br />
auto a guida autonoma e connessa e rover.<br />
“Il punto di partenza sono sempre i dati: la<br />
smart city in generale, la smart mobility in<br />
particolare e qualsiasi forma di MaaS”, premette<br />
Luca Chiantore, ingegnere, responsabile<br />
del Settore Smart City del Comune, “dipendono<br />
dalla disponibilità dei dati e dalla<br />
loro gestione e interpretazione, per esempio<br />
attraverso piattaforme che collezionano il<br />
big-data della smart city e mediante intelligenza<br />
artificiale in pochi millisecondi possono<br />
fornire nuovi servizi di sicurezza a pedoni e<br />
veicoli, e nell'arco di qualche secondo dare<br />
informazioni sui parcheggi e sulla disponibilità<br />
di soluzioni di interscambio”.<br />
Per progettare la città del futuro - garantendo<br />
la sicurezza informatica e salvaguardando<br />
la privacy dei modenesi - è strategico intercettare<br />
fondi europei. “Share’ngo”, porta come<br />
esempio Chiantore, “è nato da un fondo messo<br />
a disposizione da AESS, ma altri progetti<br />
quali Class e Trafair e il più recente Intelligent<br />
Pedestrian to Everyone hanno consentito di<br />
sviluppare nuovi use cases”.<br />
C'è quindi grande aspettativa per la partecipazione<br />
al progetto nazionale Smarter Italy,<br />
dove Modena sarà chiamata a sperimentare<br />
soluzioni innovative per il supporto alle decisioni<br />
con funzioni predittivo/adattative per<br />
la Smart Mobility; per il miglioramento della<br />
mobilità sostenibile nelle aree a domanda<br />
debole; per il miglioramento della mobilità<br />
nei centri storici e nei borghi”.<br />
16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
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COVER<br />
NOVITÀ<br />
Car pooling, la tecnologia abbonda<br />
Aumentano le imprese che scelgono di adottare<br />
soluzioni di sharing mobility per i propri<br />
dipendenti, mercato che Frost & Sullivan stima<br />
varrà più di 500 miliardi di dollari nel 2030.<br />
Targa Telematics conferma questo trend:<br />
sempre di più i clienti chiedono di sviluppare<br />
soluzioni di mobilità condivisa per ridurre i<br />
costi e anche il loro carbon footprint.<br />
Nell’esperienza di Webfleet, sebbene il mercato<br />
italiano sia ancora acerbo, le soluzioni<br />
per il car pooling soddisfano le necessità<br />
delle aziende sia in termini di gestione degli<br />
utilizzi e delle prenotazioni che per quanto riguarda<br />
lo stato di salute dei mezzi. Anche<br />
OCTO ha una capacità storica di offrire piattaforme<br />
che consentono alle aziende di attivare<br />
per i propri dipendenti i servizi necessari.<br />
Servizi di condivisione dei veicoli che, secondo<br />
Geotab, porterebbero sei dipendenti su<br />
dieci a rinunciare alla propria auto aziendale.<br />
ACI RADIO<br />
Ritorno<br />
alle origini<br />
Dai dibattiti di #FORUMAutomotive<br />
alla conduzione, e direzione, di ACI<br />
Radio. Pierluigi Bonora è di nuovo<br />
in onda in Digital Audio Broadcasting<br />
densamente abitate, come potrebbero sopravvivere nelle<br />
aree suburbane e rurali, dove invece potrebbero rappresentare<br />
un reale valore aggiunto?<br />
Solo un mercato di vaste proporzioni renderà profittevoli<br />
i servizi di mobilità condivisa con l’effetto, però, che più<br />
utenti ci saranno meno il sistema di trasporto sarà sostenibile.<br />
Quindi, l’interesse delle aziende è di attirare più<br />
clienti, comprendendo che il valore di servizio di mobilità<br />
sostenibile che proponevano all’inizio non è più credibile.<br />
Non è un caso, infatti, che l'orientamento alla sostenibilità<br />
delle piattaforme di sharing economy rappresenti solo<br />
la fase iniziale dello sviluppo della piattaforma. Lo sviluppo<br />
dalle prime idee di condivisione e accesso alle<br />
transazioni e alla professionalizzazione è una transizione<br />
a livello di piattaforma in cui le piattaforme potenzialmente<br />
diventano sempre più focalizzate su temi diversi<br />
dalla sostenibilità man mano che si sviluppano e attraggono<br />
altri utenti e produttori.<br />
Quando avviene la professionalizzazione delle piattaforme,<br />
l'accesso e la condivisione, non vengono più proposte<br />
e l’accento si sposta sulla convenienza economica<br />
per l’utente. Inoltre, questo sviluppo delle piattaforme<br />
può derivare dal modo in cui quelle dominanti rientrano<br />
in un'accresciuta regolamentazione e controllo (non da<br />
ultimo nei media) e non possono più definirsi sostenibili<br />
o ‘osare’ di farlo a seguito del fatto che i giornali si dimostrano<br />
critici. Le piattaforme più recenti potrebbero non<br />
aver suscitato l'interesse dei media e si presenterebbero<br />
quindi - e in base alla loro organizzazione - come sostenibili<br />
(Geissinger at al., 2018).<br />
F&F Si aprirà un altro fronte?<br />
››‰ La grande spinta mediatica verso i servizi di mobilità<br />
condivisa e l’interesse sempre maggiore, a livello politico,<br />
verso questa forma di mobilità ha portato a indirizzare il<br />
concetto di condivisione verso l’ultima frontiera dell’automobile,<br />
quella dei veicoli a guida autonoma. Rendendosi<br />
conto che la semplice sostituzione delle attuali automobili<br />
in automobili a guida autonoma potrebbe portare ad effetti<br />
devastanti in termini di aumento della domanda di trasporto,<br />
ha preso ormai piede il concetto che le future automobili<br />
autonome saranno però in condivisione, diventando<br />
SAV: shared automated vehicles.<br />
Tornando al nostro modello di business di Figura 1, lo<br />
scenario prefigurato comporterebbe la scomparsa dei<br />
costi del personale, eliminando il service provider (il guidatore<br />
di Uber), e la triade del modello di business diventerebbe<br />
una diade dove il service enabler diventa service<br />
provider e il produttore di automobili potrebbe<br />
rientrare nel modello come terzo elemento (ricostituendo<br />
la triade) come fornitore del veicolo.<br />
Lo sviluppo dall'accesso e condivisione all'acquisto e al<br />
consumo può essere piuttosto la conseguenza dello sviluppo<br />
di singole piattaforme piuttosto che uno sviluppo<br />
complessivo dell'economia della condivisione (Geissinger<br />
et al., 2018). Tali piattaforme potrebbero diventare o migrare<br />
verso la piattaforma del MaaS (Mobility as a Service)<br />
e il terzo elemento della triade potrebbe riapparire come<br />
fornitore di servizi, diverso da quello attuale. In tal caso<br />
sarà necessaria una regolamentazione perché la piattaforma<br />
sarà soggetta a una serie di questioni cruciali: la<br />
privacy e la sicurezza dei dati; chi dovrà farsi carico e gestire<br />
la piattaforma (il privato, il pubblico, una partnership<br />
pubblico-privata); la scala su cui opererà la piattaforma<br />
(locale, provinciale, regionale, statale).<br />
Senz’altro l’ente pubblico non potrà esimersi dall’assumersi<br />
le sue responsabilità e la grande sfida sarà di<br />
capire quali saranno le piattaforme e come gestirle.<br />
Ha imparato a nuotare tra le onde FM quando le stazioni<br />
locali - e Radio Pavia non faceva eccezione<br />
- erano ‘international’ come la musica che trasmettevano.<br />
Qualche decennio dopo Pierluigi Bonora, firma de<br />
‘Il Giornale’, è di nuovo in onda, conduttore oltre che direttore<br />
responsabile di ACI Radio, la nuova voce dell’Automobile<br />
Club d’Italia diffusa attraverso il canale digitale in tecnologia<br />
DAB+, “il futuro della radiofonia”, e il web, veicolata anche<br />
da una app. Eccolo ai nostri microfoni.<br />
F&F Aveva nostalgia degli inizi?<br />
››‰ Prima della radio c’è stata la discoteca, dove la domenica<br />
facevo il dj e la sera cambiavo le luci a seconda<br />
del ballo. Guadagnavo 50mila lire a serata, che per uno<br />
studente liceale degli anni 70 erano soldi.<br />
La radio è arrivata sull’onda della disco, con un programma<br />
musicale. È stato quello che reputo il mio maestro, Nando<br />
Azzolini, a introdurmi al giornalismo. Dalle notiziole da<br />
Pavia per la Gazzetta del Popolo siamo passati al giornale<br />
radio, con una striscia serale in cui io ero il ‘rincalzo’ di<br />
un’altra grande firma, Amedeo Lugaro. Mi mandavano a<br />
fare il giro della ‘nera’, seguivo la politica e il sindacato, gli<br />
spettacoli e lo sport (non solo calcio)...<br />
È stata la migliore scuola di giornalismo in assoluto.<br />
F&F Per farla tornare in radio c’è voluto il presidente<br />
di ACI Infomobility, Geronimo La Russa?<br />
››‰ Ho avuto occasione di apprezzarlo come ospite e<br />
commentatore a #FORUMAutomotive. È stato lui, un annetto<br />
fa, a parlarmi di una radio dell’ACI in embrione; poi,<br />
lo scorso marzo, mi ha proposto la direzione.<br />
ACI Radio non ha nulla a che vedere con Isoradio, è una<br />
voce in più fatta di ottima musica e belle voci, notiziari nazionali,<br />
aggiornamenti sulla viabilità (Luceverde), appun-<br />
tamenti sportivi, collegamenti con il mondo ACI che è veramente<br />
una galassia di servizi all’automobilista.<br />
F&F Quando possiamo ascoltare la sua voce?<br />
››‰ Tutti i giorni, da lunedì a venerdì, alle 9.45 faccio Il<br />
Punto: è un mio commento quotidiano su fatti che riguardano<br />
la mobilità, l’economia legata all’auto, la transizione...<br />
spesso arricchito di considerazioni flash di interlocutori<br />
che aggancio per telefono o di persona. Radio Pavia, sempre<br />
lei, mi ha insegnato a non demordere quando si tratta<br />
di portare a casa una risposta. E poi, dalle 19 alle 19.15 va<br />
in onda l’Intervista del Giorno, e qui la mia agenda mi è di<br />
grande aiuto. La più bella? In questo primo mese di trasmissioni,<br />
quella con Andrea Bocelli, testimonial insieme<br />
al figlio Mattia della Fiat 500 elettrica by Bocelli.<br />
Diario dal mondo della mobilità<br />
Dal primo <strong>giugno</strong> #FORUMAutomotive è anche un ‘diario dal mondo della<br />
mobilità’, contenitore di interventi, interviste, analisi di mercato e naturalmente<br />
notizie. Un esempio di grande attualità: “Il fine di decarbonizzare”,<br />
spiega Pierluigi Bonora, “è nobilissimo, ma attenzione, deve avvenire gradualmente<br />
e cum grano salis. Come ha ricordato il ministro Giorgetti, nel<br />
PNRR, per esempio, c’è un fondo importante destinato alle infrastrutture<br />
di ricarica che deve essere usato anche per creare dei distributori di idrogeno.<br />
Andare in una sola direzione è pericoloso, non ci sta bastando la lezione<br />
russa?”.<br />
La linea di pensiero, insomma,<br />
è quella a cui Bonora ci ha abituatonelle<br />
tante edizioni di #FO-<br />
RUM: no alle ideologie, sì al<br />
buonsenso.<br />
18 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
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DEALER<br />
DAY<br />
Stefano Orlandini<br />
(Rentalplus),<br />
Mauro Chiarugi<br />
(Dogma Systems)<br />
e Flavio Actis (MB<br />
Financial Services<br />
Italia), relatori<br />
dell’evento ‘Da 0 a<br />
1000: come avviare<br />
e far crescere<br />
il business del<br />
noleggio’.<br />
BUSINESS REGENERATION<br />
Focus sul noleggio<br />
Oltre venti sessioni di approfondimento, solo<br />
due dedicate al noleggio. Ma quelle due - Dogma<br />
Systems e iDEAL Rent - erano centratissime<br />
di Giorgia Rocca<br />
Non so se anche voi vi siate presi qualche minuto<br />
per provare a trovarvi sul murale d’ingresso ad<br />
Automotive Dealer Day, tra quelle migliaia di<br />
nomi e cognomi scritti piccolo piccolo che testimoniano<br />
la grande partecipazione, negli anni, all’evento veronese<br />
firmato Quintegia. Un must per i principali attori della<br />
filiera distributiva - case automobilistiche, concessionarie<br />
e aziende di servizi - che alla sua ventesima edizione,<br />
la prima davvero post pandemia e infatti dedicata<br />
alla Business Regeneration, ha ospitato due sessioni<br />
sul noleggio: una proposta da Dogma Systems, l’altra<br />
da iDEAL Rent.<br />
Avviare e far crescere il business<br />
Il titolo per esteso del meeting organizzato da Dogma<br />
Systems è in realtà ‘Da 0 a 1000: come avviare e far crescere<br />
il business del noleggio’. Mauro Chiarugi, che nel<br />
2008 ha fondato l’azienda che vende e commercializza<br />
il software per il noleggio MyRent a più di 200 noleggiatori<br />
e concessionari in Italia e in Europa, va dritto al punto:<br />
“Perché il dealer dovrebbe noleggiare?”. Le risposte sono<br />
molteplici: “Per compensare almeno in parte la riduzione<br />
della vendita di auto”, perché “il concessionario ha già<br />
delle vetture di cortesia o in pool che però non gestisce<br />
come unità di business”, perché “sta rimandando un’opportunità<br />
di vendita e di guadagno da canone di noleggio<br />
e, un domani, da vendita di usato”, perché “la concessionaria<br />
è un luogo fisico dove si manifesta un’esigenza di<br />
mobilità, per esempio quando il cliente va in officina, quando<br />
aspetta il veicolo in leasing o quando vuole provarlo<br />
per una settimana prima di decidere se acquistarlo”.<br />
Insomma, ci sono diversi buoni motivi per avviare un’attività<br />
di noleggio, naturalmente non prima di aver predisposto<br />
un business plan, fatto un’analisi dei rischi, messo<br />
la persona giusta al posto giusto. E poi c’è il ‘+1’, ovvero<br />
il software. “Per gestire dieci mezzi”, spiega Chiarugi, “basta<br />
un file Excel; se però l’obiettivo è arrivare a mille e oltre,<br />
quindi aprire una nuova sede, avviare un franchising, ampliare<br />
la rete commerciale, occorre un software”. La soluzione<br />
sviluppata da Dogma Systems si chiama MyRent,<br />
vent’anni di applicazione sul campo.<br />
“Abbiamo integrato MyRent con il principe della concessionaria,<br />
il DMS”, spiega Flavio Actis, Product Manager<br />
Mercedes-Benz Financial Services Italia, “riuscendo a gestire<br />
anagrafica, pagamenti, persino il contratto, una soluzione<br />
comoda anche per il cliente”.<br />
“MyRent”, dice la sua Stefano Orlandini, General Manager<br />
Rentalplus, “incontrava le esigenze iniziali, per quanto piccole,<br />
e soprattutto quelle prospettiche di mobilità a 360<br />
gradi. Aspettiamo le nuove release in autunno”.<br />
Salire a bordo del cambiamento<br />
Da iDEAL Rent, piattaforma B2B2C che abilita reti commerciali<br />
alla vendita del NLT, l’invito a ‘Salire a bordo del<br />
cambiamento: come i concessionari possono far fronte<br />
alla crescita del Noleggio a Lungo Termine’.<br />
“Il noleggio sta diventando un’abitudine per gli italiani”, afferma<br />
Giorgia Palmieri, Back Office & Sales Operation<br />
Manager; “soprattutto le nuove generazioni sono meno<br />
attratte dal possesso dell’auto - solo un under 25 su 8 ne<br />
possiede una - e aperte ad altre formule, per esempio l’abbonamento”.<br />
Con il 57 per cento dei consumatori che valuta<br />
la possibilità di cambiare le proprie abitudini di acquisto<br />
e un 40 per cento che si immagina alla guida di un’auto<br />
elettrica, “l’abbonamento è la soluzione per chi magari<br />
non può permettersela e sceglie di noleggiarla”.<br />
Le fa eco il Chief Commercial Officer, Raniero Reali: “I noleggi<br />
sono modalità a basso rischio per sperimentare<br />
nuovi brand e la mobilità elettrica”.<br />
Di fronte alla domanda crescente del privato (codici fiscali<br />
e partite iva che hanno sottoscritto un contratto di noleggio<br />
rappresentano oggi una quota del 17,4 per cento), le concessionarie<br />
rischiano di trovarsi in difficoltà.<br />
In loro aiuto ecco iDEAL, “un’unica piattaforma”, spiega<br />
Reali, “che abilita alla vendita del NLT, dove si trovano<br />
sempre le migliori offerte di noleggio dei principali operatori<br />
presenti sul mercato (parliamo di circa 140 auto ogni<br />
mese in pronta consegna), che permette ai venditori di ridurre<br />
il tempo della trattativa a 15 minuti, con un team di<br />
back office che semplifica la burocrazia, un tutor virtuale<br />
con cui valutare la sostenibilità della rata per il cliente in<br />
modo semplice e soprattutto veloce, e una dashboard interattiva<br />
sempre aggiornata per tenere sotto controllo preventivi<br />
e vendite”. Un vero acceleratore del business.<br />
Giorgia Palmieri, Sales Operation Manager, e Raniero Reali,<br />
Chief Commercial Officer di iDEAL Rent, si sono avvicendati<br />
nella sessione ‘Salire a bordo del cambiamento: come i<br />
concessionari possono far fronte alla crescita del NLT’.<br />
20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
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INTERVISTA<br />
CASE HISTORY<br />
Una scelta lucida<br />
Nologix, attiva nel NLT e focalizzata sugli LCV, racconta il progressivo inserimento<br />
nel paradigma elettrico, grazie al supporto del partner Athlon, a beneficio dei propri clienti<br />
Maurizio Pesci,<br />
amministratore<br />
delegato<br />
di Nologix.<br />
Nologix è un brand del noleggio a<br />
lungo termine nato nel 2018<br />
dall’unione di alcuni imprenditori<br />
di successo attivi nel settore del trasporto<br />
espresso da oltre 30 anni. La flotta è composta<br />
principalmente da veicoli commerciali,<br />
con una crescente percentuale di<br />
elettrici. I clienti di Nologix, perlopiù operatori<br />
medio-piccoli, sono attivi nella distribuzione<br />
all’interno della ‘galassia GLS’,<br />
nel cruciale ultimo miglio. Oltre alla sede<br />
di Badia al Pino, in provincia di Arezzo,<br />
Nologix conta oggi rental points tra<br />
Liguria, Toscana, Marche, Lazio e Campania.<br />
Nologix, azienda pronta a tracciare un percorso di transizione<br />
energetica e di sostenibilità, da sempre è cliente<br />
di Mercedes-Benz, collabora da anni con Athlon Car Lease<br />
Italia, società di fleet management e NLT che fa capo a<br />
Mercedes-Benz Mobility AG.<br />
F&F Maurizio Pesci, AD di Nologix, è la persona<br />
giusta per raccontare la collaborazione con Athlon<br />
sull’elettrico...<br />
››‰ Dopo la fase organizzativa abbiamo affrontato la<br />
svolta green nella mobilità, resa ormai possibile da una<br />
tecnologia matura, adottata dai grandi player dell’industry,<br />
sebbene i modelli fossero ancora pochi e non ancora<br />
comprovati nell’affidabilità. Abbiamo cercato di capirne<br />
i pro e contro, e una parte della riflessione è stata dedicata<br />
all’aspetto economico: il costo del green era molto rilevante<br />
rispetto ai termici tradizionali non essendoci, all’epoca,<br />
incentivi dedicati.<br />
L’incontro con Athlon è stata la naturale conseguenza<br />
del lungo rapporto con Mercedes-Benz. Oggi Athlon gestisce<br />
per noi oltre 250 veicoli commerciali, il 15 per<br />
cento dei quali sono mezzi elettrici, la cui introduzione<br />
è pregressivamente cresciuta. Del resto, questo è il futuro:<br />
abbiamo quotidianamente richieste per flotte gestite,<br />
performanti, monitorate…<br />
In questo senso per noi Athlon è il referente<br />
ideale e noi lo siamo per loro: un<br />
parco clienti storico, che apprezza i nuovi<br />
prodotti elettrificati, che vengono recepiti<br />
come tecnologia nuova anche dai<br />
driver, i quali hanno ora, loro stessi, un’attenzione<br />
diversa nella gestione dei veicoli<br />
elettrici rispetto al termico.<br />
ll maggior costo del veicolo elettrico viene<br />
ammortizzato con facilità dalla gestione<br />
dei tempi morti per le riparazioni<br />
e compensato dai tanti vantaggi su cui,<br />
anche se non percepibili nell’immediato,<br />
stiamo puntando molto, al punto da prevedere per l’anno<br />
in corso una fornitura di oltre 100 veicoli - per nuove commesse<br />
e per far fronte al turnover delle sostituzioni - che<br />
porteranno la flotta al 60 per cento di elettrico e 40 di<br />
termico, a valorizzazione dell’impatto sull’ambiente dell’intera<br />
filiera del trasporto.<br />
F&F Una scommessa o uno splendido traguardo?<br />
››‰ La nostra scommessa è arrivare all’80 per cento di<br />
elettrico entro il 2025, salvo cambiamenti delle politiche,<br />
al momento, tuttavia, non ravvisabili. Restano da ottimizzare<br />
alcuni aspetti come il rifornimento - colonnine, wall box,<br />
ecc - e che la rete di service dovrà essere formata e adeguata<br />
a questa tipologia di prodotto, ma per quanto riguarda<br />
Nologix puntiamo all’80 per cento della flotta alimentata<br />
a elettricità da qui a 4 anni: parliamo, ovviamente, di mezzi<br />
per la distribuzione dell’ultimo miglio, segmento in cui è<br />
attiva pressoché la totalità dei nostri clienti.<br />
F&F Cosa può dirci dei clienti? Qual è il loro approccio<br />
con il veicolo elettrico?<br />
››‰ Sembrerebbe esserci qualche preoccupazione, dal<br />
momento che l’elettrico costa una volta e mezzo il termico,<br />
ma analizzando i costi singoli e la loro totalità, i<br />
conti sono presto fatti: i nostri LCV elettrici partono al<br />
mattino in piena autonomia e non devono fermarsi a far<br />
rifornimento ai distributori ordinari. La gestione è meno<br />
onerosa - in termini di usura e per la manutenzione ordinaria<br />
richiesta dalla tecnologia EV - e, ovviamente, il<br />
costo di ricarica è inferiore rispetto al carburante. Alla<br />
fine del mese, per dei mezzi che a breve avranno un’autonomia<br />
di oltre 200 km, la rata di noleggio sarà molto<br />
vicina a quella dei veicoli termici, e sarà così anche qualora<br />
dovessero terminare gli incentivi.<br />
F&F Quali sono i servizi che offrite? C’è anche la<br />
fornitura di energia?<br />
››‰ Abbiamo installato colonnine di ricarica presso i<br />
nostri rental point e presso alcuni clienti. Siamo ben consapevoli<br />
che le esigenze di energia saranno sempre più<br />
importanti. Facciamo il caso di un distributore ultimo<br />
miglio di dimensioni medie con una struttura di 40 mezzi<br />
che necessitano, ognuno, di una ricarica da 11 kWh di<br />
potenza per complessivi 500 kWh: questo significa creare<br />
nuovi impianti, smantellare le strutture non ben cablate<br />
e rifare ex novo le facilities dotandole di potenze importanti…<br />
per il singolo diventa antieconomico.<br />
Le aziende clienti non potranno diventare ‘mini centrali<br />
atomiche’ ma dovranno trovare soluzioni alternative,<br />
che vanno dalla singola ricarica domestica fino alle cosiddette<br />
‘stazioni biberon’ per rifornimenti rapidi.<br />
F&F Concentrati su veicolo e strutture, quindi...<br />
In questa fase di transizione, in cui le risposte a livello<br />
Paese per una rete su tutto il territorio non sono pronte,<br />
possiamo fornire aiuto soprattutto alle flotte più piccole.<br />
Nologix - a quanto possiamo dire oggi - non diventerà<br />
fornitore di energia, rischieremmo di partire già obsoleti,<br />
ed è rischioso investire in questa fase, nella quale non<br />
sono ancora chiare le scelte strategiche. Come sarà la<br />
distribuzione del futuro? Potrebbe, ad esempio, diventare<br />
h24? Nel nostro settore il prodotto ha un fermo ‘fisiologico’<br />
di 12 ore, dunque può non avere senso investire,<br />
come operatore del noleggio, nella supply energetica.<br />
Peraltro, è ormai evidente la spinta verso la creazione<br />
di una ‘rete multipla’, composta da tanti diversi punti di<br />
ricarica, anche in zone periferiche: nei parcheggi della<br />
GDO, presso i concessionari di auto, all’interno dei porti<br />
turistici, nei centri urbani con le reti di ricarica comunali<br />
a partire dal car sharing, per citarne alcuni. Dunque, al di<br />
là della volontà politica per le grandi infrastrutture - che<br />
necessitano di anni - c’è molto interesse e consapevolezza<br />
e, com’è ovvio, tanti investimenti economici anche<br />
piccoli possono essere più concreti e soprattutto più rapidi<br />
del mega progetto.<br />
Quel che è certo è l’interesse sempre più marcato per<br />
l’utilizzo di mezzi sostenibili: già oggi in alcuni Paesi, la<br />
Germania per esempio, sempre più spesso i clienti finali<br />
accettano di buon grado un supplemento sulla tariffa<br />
se presa e consegna vengono effettuate con un mezzo<br />
elettrico, una sensibilità che sta crescendo anche in Italia.<br />
Prevedo una presa di coscienza molto rapida, tra 4-5<br />
anni sarà la normalità quello che oggi ci sembra una forzatura.<br />
F&F Qual è il valore aggiunto di Athlon per un cliente<br />
come Nologix?<br />
››‰ Chiaramente Athlon appartiene a un Gruppo che è<br />
un brand primario per il settore del delivery, proponendo<br />
un prodotto sinonimo di consistente solidità e qualità.<br />
Athlon ci ha convinto sul servizio, dedicandoci fin da subito<br />
interlocutori preparati e collaborativi.<br />
L’assistenza è continua e non c’è turnover nelle persone<br />
di riferimento che sono in grado, in ogni momento, di<br />
farsi carico in prima persona dell’eventuale problema.<br />
Capiamo che alle spalle c’è un gruppo di mobilità strutturato<br />
e importante - e apprezziamo gli strumenti di monitoraggio<br />
e controllo messi a disposizione - ma la front<br />
line sono le persone: non avendo noi prodotti da presentare<br />
ma esclusivamente la nostra reputazione, è molto<br />
importante avere un interlocutore consapevole del nostro<br />
valore e in grado di dare risposte pronte e veloci, una risorsa<br />
inestimabile per noi che lavoriamo, appunto, nel<br />
settore del ‘corriere espresso’.<br />
Athlon - Getting you there<br />
INTERVISTA<br />
Athlon è uno dei principali fornitori di noleggio<br />
di veicoli e fleet management in Europa, con una flotta gestita di circa<br />
400.000 veicoli. Athlon, da oltre 100 anni, indirizza, supporta e fornisce<br />
le soluzioni di mobilità migliori per i suoi clienti. Con sede nei Paesi Bassi,<br />
è attivo in più di 20 Paesi in Europa, direttamente o tramite partner. Athlon<br />
è parte di Mercedes-Benz Mobility AG.<br />
www.athlon.it<br />
22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 23
FORUM<br />
FORUM<br />
SMART MOBILITY ALL’ITALIANA<br />
Ecosistema connesso<br />
OCTO Connected Forum ha posto alcune pietre<br />
miliari lungo la Via italiana alla mobilità connessa.<br />
Il prossimo settembre se ne vedrà il traguardo?<br />
di Giorgia Rocca<br />
Lo scorso anno OCTO e The European House -<br />
Ambrosetti hanno intrapreso un percorso destinato<br />
a coinvolgere i principali attori dell’ecosistema della<br />
mobilità connessa per la realizzazione della prima edizione<br />
del Connected Forum, culminato a Roma il 17 settembre.<br />
Tutte le parti coinvolte hanno lavorato per individuare un<br />
modello di business a piattaforma come abilitatore della<br />
creazione di un ecosistema connesso, auspicabilmente<br />
aperto e interoperabile per permettere la collaborazione<br />
delle diverse parti secondo logiche di coopetizione e cocreazione<br />
di servizi end-to-end di nuove offerte e nuovi modelli<br />
esperienziali per i clienti.<br />
L’evoluzione dei veicoli in veicoli connessi trasforma infatti<br />
questi ultimi in ‘sensori di mobilità’ di un’architettura IoT<br />
I temi dell’OCTO Connected Forum 2022<br />
della città; sensori di tipo adattivo che forniscono dati utili<br />
in tempo reale per la gestione di eventi contingenti e che,<br />
in una prospettiva storica, aiutano a definire, ad esempio,<br />
una potenziale mappa dei luoghi maggiormente a rischio<br />
di incidenti, ma anche il monitoraggio del traffico, la stima<br />
del rischio sulle strade, l’inquinamento, gli attrattori di traffico,<br />
la mobilità sistematica e occasionale e molto altro<br />
ancora. I veicoli connessi abilitano infatti un ecosistema<br />
urbano in grado di generare un circolo virtuoso di informazioni<br />
e nuova conoscenza per la rappresentazione sia<br />
‘descrittiva’ sia ‘predittiva’ della città, il che equivale a dire<br />
che sono in grado di fornire ai diversi stakeholder elementi<br />
di supporto alle decisioni.<br />
La Smart Mobility - sistema integrato tra mezzi di trasporto<br />
connessi, piattaforme applicative intelligenti e infrastrutture<br />
stradali e urbane - si configura quindi come una componente<br />
primaria nello sviluppo delle smart city, città digitali,<br />
intelligenti efficienti e sicure, in grado di favorire elevati<br />
standard di vita.<br />
In ottica di Smart City, la prima edizione del Connected<br />
Forum chiudeva con la presentazione di 14 progetti pilota<br />
- selezionati fra i 35 individuati dai tavoli di lavoro perché<br />
implementabili nel breve periodo - che rappresentano il<br />
cuore della seconda edizione dell’iniziativa e che sono destinati<br />
ad avviare concretamente la ‘Via italiana alla mobilità<br />
connessa’ e a dimostrarne benefici e potenzialità in chiave<br />
di sviluppo di un modello ecosistemico.<br />
La struttura del prossimo Forum, in programma a Roma il 16<br />
settembre. Nell’occasione sarà presentato il secondo volume<br />
del rapporto ‘Connected Mobility 2025’.<br />
Il PNRR per città più intelligenti<br />
Non per niente, dall’efficienza energetica alla mobilità,<br />
dalla sicurezza alla riqualificazione degli spazi urbani, fino<br />
alla digitalizzazione degli enti locali, il tema Smart City permea<br />
in maniera trasversale gran parte del Piano Nazionale<br />
di Ripresa e Resilienza e delle sue Missioni.<br />
Proprio perché gli ambiti applicativi che rientrano nella<br />
sfera di influenza delle città intelligenti sono molteplici, il<br />
potenziale degli interventi previsti dal PNRR è molto alto.<br />
Tre le Missioni in cui sono presenti elementi e obiettivi riconducibili<br />
al tema della Smart City e della mobilità.<br />
Missioni 1, 2 e 5<br />
Nei due miliardi di euro per Servizi digitali e cittadinanza<br />
digitale in Missione 1 anche una nota dedicata alla ‘Mobility<br />
as a Service’, intesa come iniziativa volta a realizzare un<br />
sistema di mobilità sostenibile, che preveda l’integrazione<br />
di diverse modalità di trasporto attraverso un unico canale<br />
digitale, agevolando gli spostamenti nei centri urbani.<br />
Assegnato il bando per proposte progettuali tramite le<br />
quali sono state scelte città ‘leader’ per realizzare i primi<br />
pilot, e città ‘follower’, che implementeranno le soluzioni<br />
più innovative ed efficaci in un secondo step.<br />
Città protagoniste del cambiamento in Missione 2: circa<br />
nove miliardi favoriranno lo sviluppo di un trasporto pubblico<br />
locale più sostenibile. Progetti Smart City, in particolare<br />
di Smart Building, rientrano anche nei 15 miliardi stanziati<br />
per l’efficienza energetica e la riqualificazione di edifici<br />
pubblici in cui tecnologie intelligenti possono essere adottate<br />
per ridurre consumi e renderle più green ed efficienti.<br />
Tra gli altri interventi di digitalizzazione delle infrastrutture,<br />
quattro miliardi sono destinati a Smart Grid e al rafforzamento<br />
della rete di distribuzione elettrica.<br />
Dei nove miliardi in capo alla Rigenerazione Urbana,<br />
Missione 5, circa due e mezzo confluiranno nei Piani<br />
Urbani Integrati, che prevedono progetti di pianificazione<br />
urbanistica partecipata, con l’obiettivo di trasformare<br />
territori vulnerabili in città smart e sostenibili.<br />
Gli interventi promuoveranno sinergie di pianificazione tra<br />
Città Metropolitane e Comuni limitrofi più piccoli, per creare<br />
un tessuto urbano ed extra-urbano più omogeneo e colmare<br />
deficit infrastrutturali e di mobilità. Progetti di Smart<br />
Land o Smart City condivisi semplificheranno le interazioni<br />
e lo scambio di informazioni all’interno del network, aumentandone<br />
l’impatto su territorio, livelli di innovazione e<br />
qualità di vita dei cittadini. Altri fondi pari a 2.8 miliardi sono<br />
stati stanziati per il Programma sulla qualità dell’abitare,<br />
che punta a utilizzare modelli e strumenti innovativi per la<br />
gestione, l'inclusione e il benessere urbano.<br />
Un business da capogiro<br />
La digitalizzazione e la diffusione dell’Internet of Things contribuiranno a<br />
definire nuove modalità di muoversi e di utilizzare le automobili, e porteranno<br />
allo sviluppo di nuovi servizi e opportunità di business collegati ai veicoli connessi.<br />
A livello globale i numeri generati dal settore della telematica sono rilevanti:<br />
entro il 2025, il valore dei servizi legati alla mobilità potrà arrivare a 9,8<br />
miliardi di dollari (+216% rispetto ai valori del 2019), mentre l’insieme dei servizi<br />
legati ai veicoli potrà raggiungere il trilione di dollari (+150%) 1 .<br />
Che il dato sarà al centro del valore generato dalla mobilità connessa lo dicono<br />
le cifre e, grazie alla guida autonoma, il trend<br />
potrebbe subire un incremento esponenziale:<br />
se oggi un veicolo può generare circa 25 GB di<br />
dati per ogni ora di utilizzo 2 , un veicolo completamente<br />
autonomo potrebbe arrivare a generare<br />
fino a 40 TB l’ora; l’equivalente di un iPhone<br />
se utilizzato per 3.000 anni 3 .<br />
Lo stato dell’arte<br />
L’edizione 2022 dell’OCTO Connected Forum propone<br />
un’accurata analisi della situazione attuale degli ecosistemi<br />
del valore legati alla mobilità connessa e delle esperienze<br />
degli stakeholder chiave, raccogliendo a sistema le principali<br />
tendenze in atto con riguardo sia all’evoluzione della<br />
domanda, sia alle dinamiche di innovazione.<br />
Un Advisory Board - composto da OCTO, The European<br />
House - Ambrosetti e da un comitato scientifico di cui ad<br />
oggi fanno parte Franco Fenoglio, già AD di Italscania e<br />
Consigliere di Amministrazione Italferr, e Francesco<br />
Bonfiglio, CEO di Gaia X - fornirà le linee di indirizzo del<br />
lavoro, stimolerà idee innovative, verificherà l’avanzamento<br />
dei contenuti, si farà portavoce delle diverse proposte.<br />
Sette i tavoli di lavoro che vedranno numerosi rappresentanti<br />
dell’ecosistema della mobilità confrontarsi sugli use<br />
case dei progetti pilota, individuare le esigenze degli stakeholder,<br />
sviluppare iniziative comuni. Il progetto culminerà<br />
il 16 settembre a Roma con la seconda edizione dell’OCTO<br />
Connected Forum, in occasione del quale verrà presentato<br />
il rapporto ‘Connected Mobility 2025’ volume 2, che si propone<br />
di richiamare l'attenzione di un qualificato panel di<br />
destinatari sulle priorità/proposte per massimizzarne gli<br />
impatti positivi e il potenziale di attivazione economico-industriale<br />
nella transizione verso la mobilità connessa.<br />
Strumento di lavoro pratico per l’indirizzo delle decisioni<br />
strategiche dei policy maker (Governo, Istituzioni europee,<br />
ecc.), il rapporto sarà reso disponibile a tutti gli stakeholder<br />
di riferimento dell’ecosistema della mobilità.<br />
1 Elaborazione<br />
The European House -<br />
Ambrosetti su dati<br />
ResearchAndMarkets,<br />
2022.<br />
2 Elaborazione<br />
The European House -<br />
Ambrosetti su dati<br />
di mercato, 2022.<br />
3 Elaborazione The<br />
European House -<br />
Ambrosetti su dati<br />
Morgan Stanley, 2022.<br />
24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25
BAROMETRO<br />
Grafico 3. Lo sviluppo della mobilità alternativa<br />
ARVAL MOBILITY OBSERVATORY<br />
Nell’occhio del ciclone<br />
ELENCO DELLE SOLUZIONI DI MOBILITÀ ALTERNATIVA:<br />
- corporate car sharing - trasporto pubblico<br />
- ride sharing<br />
- budget per la mobilità<br />
- bike sharing<br />
- un’app per prenotare le soluzioni<br />
di mobilità fornite dall’azienda<br />
- un veicolo a noleggio a breve<br />
o medio termine<br />
Fuori dalla pandemia, dentro la crisi innescata<br />
dalla guerra in Ucraina. Eppure, il sentiment<br />
delle aziende è positivo, con picchi di ottimismo<br />
di Giacinta Moraschi<br />
Novembre 2021 - marzo 2022: è il periodo in cui<br />
Arval Mobility Observatory ha condotto con Ipsos<br />
la consueta indagine sull’andamento del settore<br />
delle flotte e della mobilità. Un dettaglio da nota a piè di<br />
pagina, ma non in un periodo storico come questo che ci<br />
ha visto uscire dalla pandemia da Covid per entrare nella<br />
crisi innescata dalla vicina guerra in Ucraina.<br />
Ecco perché è quanto mai significativo prendere atto della<br />
resilienza del comparto: le aziende restano fiduciose sul<br />
futuro delle proprie flotte, l’elettrificazione continua il suo<br />
sviluppo supportata da un più convinto ricorso alla telematica,<br />
le nuove soluzioni di mobilità alternativa integrano<br />
e non sostituiscono il ruolo svolto dai veicoli in parco, il<br />
noleggio a lungo termine è sempre più pivot della flessibilità,<br />
anche per le imprese di dimensioni medio-piccole.<br />
“Pur in un contesto di indubbie turbolenze e pressioni”, ha<br />
dichiarato Massimiliano Abriola, responsabile di Arval<br />
Mobility Observatory in Italia, “il Barometro ci restituisce<br />
Grafico 1. Potenziale di crescita della flotta<br />
Nei prossimi tre anni, pensa che il numero totale di veicoli nella flotta della Sua azienda aumenterà,<br />
diminuirà o rimarrà uguale? Base: aziende con veicoli aziendali = 100%<br />
Flotta stabile o in aumento: nel Grafico 1 la prova dell’ottimismo delle aziende italiane.<br />
La transizione energetica, Grafico 2, accelera nel Bel Paese più che nel resto d’Europa.<br />
immutato il valore e l’utilità delle flotte, che rimangono un<br />
asset strategico su cui i decisori delle aziende si sentono<br />
profondamente ingaggiati nel perseguire con successo<br />
gli obiettivi di mobilità, sostenibilità, servizio e positiva<br />
esperienza dei loro driver e utenti”.<br />
Identikit delle flotte<br />
Crescita dell’attività o sviluppo di nuovi business (66%),<br />
volontà di fornire ai propri dipendenti modalità di spostamento<br />
più sicure in tempi di pandemia (30%), l’auto in benefit<br />
come strumento di attrazione di nuovi talenti e welfare<br />
aziendale (24%), ragioni fiscali (6%)... Queste e altre motivazioni<br />
fanno dire al 93 per cento degli intervistati in Italia<br />
che la propria flotta rimarrà stabile o crescerà nei prossimi<br />
3 anni, dato in linea con la media europea e indipendente<br />
dalle dimensioni dell’impresa (Cfr. Grafico 1).<br />
Con il 35 per cento delle preferenze il noleggio a lungo termine<br />
resta la principale modalità di finanziamento (era il<br />
26% nel 2021); seguono il leasing finanziario (25%), il credito<br />
auto e il self-purchase (18%). Da rilevare il maggiore<br />
interesse verso il NLT manifestato dalle imprese con meno<br />
di 100 dipendenti: 30 per cento, in crescita di 13 punti sull’anno<br />
prima.<br />
Grafico 2. Adozione alimentazioni alternative<br />
ASPETTATIVA VEICOLI<br />
BENZINA O DIESEL<br />
IN FLOTTA ENTRO 3 ANNI<br />
Italia<br />
Europa<br />
Secondo Lei, quale percentuale della<br />
vostra flotta sarà composta<br />
da veicoli a benzina o diesel tra 3 anni?<br />
Italia<br />
Base: aziende con veicoli aziendali = 100%<br />
ASPETTATIVA VEICOLI IN FLOTTA<br />
CON ALMENO UNA TECNOLOGIA<br />
TRA IBRIDO, PLUG-IN,<br />
100% ELETTRICO ENTRO 3 ANNI<br />
Europa<br />
Secondo Lei, quale percentuale<br />
della vostra flotta sarà composta<br />
da veicoli ibridi, plug in,<br />
100% elettrico tra 3 anni?<br />
Ha implementato o implementerà soluzioni alternative di mobilità nei prossimi 3 anni?<br />
Base: aziende con veicoli aziendali = 100%<br />
C’è chi fa meglio (Germania, Olanda, Regno Unito...), ma anche<br />
in Italia le soluzioni integrative, più che alternative, alle flotte<br />
cominciano ad essere apprezzate. Le utilizza o le utilizzerà,<br />
con diverse formule, l’83 per cento delle aziende .<br />
Verdi per davvero<br />
Il 71 per cento delle aziende italiane adotta almeno una<br />
tecnologia green (ibrido, plug-in o full electric) o lo farà entro<br />
i prossimi 3 anni (Cfr. Grafico 2), risposte che confermano<br />
la volontà di definire un proprio percorso di riduzione dell’impatto<br />
ambientale; il 55 per cento delle imprese ha già<br />
(39%) o sta lavorando (16%) a una strategia specifica. Un<br />
terzo delle aziende che sta utilizzando o considerando di<br />
utilizzare nei prossimi 3 anni veicoli elettrici o ibridi plugin<br />
ha condotto delle analisi interne (18%) o si è fatto supportare<br />
da partner esterni come le società di noleggio<br />
(13%). Fanno propendere per le alimentazioni verdi il miglioramento<br />
dell’immagine aziendale (51%), la riduzione<br />
dei costi di carburante (49)%), un TCO più basso (48%),<br />
gli incentivi fiscali (42%) e, finalmente, il contenimento dell’impatto<br />
ambientale (40%, in Europa è il 54).<br />
C’è sempre un’alternativa<br />
Corporate car sharing, ride sharing, bike sharing, trasporto<br />
pubblico, budget per la mobilità... Sono tante le opzioni di<br />
mobilità alternativa, nessuna però si rivela sostitutiva ma<br />
solo complementare. Anche se il 72 per cento (l’83 considerando<br />
le intenzioni per il prossimo triennio) ha già implementato<br />
almeno una soluzione di questo tipo (Cfr.<br />
Grafico 3), lo scopo è integrare le flotte esistenti per facilitare<br />
gli spostamenti di business o il tragitto casa-lavoro<br />
(44%), offrire servizi di mobilità a 360 gradi ai propri dipendenti<br />
per la loro vita professionale e privata in ottica<br />
di welfare (41%), rispondere alla specifica richiesta dei<br />
collaboratori (29%)... Soprattutto per le PMI è vitale disporre<br />
di veicoli in pronta consegna in caso di necessità (65%),<br />
così come poter restituire i veicoli in ogni momento senza<br />
penali aggiuntive (62%) o modulare la dimensione della<br />
flotta in base all’evolvere del business (52%).<br />
Connettiamoci<br />
In linea con la media europea, anche in Italia i veicoli connessi,<br />
auto ed LCV, sono sempre più diffusi all’interno delle<br />
flotte (Cfr. Grafico 4): il 32 per cento delle aziende utilizza<br />
i dispositivi telematici di bordo mosso soprattutto da considerazioni<br />
sulla sicurezza dei veicoli (43%) e dei driver<br />
(36%) e da ragioni economiche quali il miglioramento dell’efficienza<br />
operativa (38%) e la riduzione del TCO (22%).<br />
Piccole, medie o grandi, tutte le aziende riconoscono l’importanza<br />
di poter contare su informazioni affidabili e puntuali<br />
per orientare le scelte con cui raggiungere i propri<br />
obiettivi di sostenibilità, efficacia e sicurezza.<br />
Grafico 4. Aziende che utilizzano veicoli connessi<br />
Base: aziende con autovetture aziendali/aziende con veicoli commerciali<br />
leggeri aziendali.<br />
I veicoli connessi<br />
sono realtà per<br />
un’azienda su tre.<br />
Contrariamente al<br />
resto d’Europa,<br />
dove la telematica<br />
di bordo è più<br />
diffusa sui furgoni<br />
che sulle auto, in<br />
Italia le passenger<br />
cars ‘battono’ gli<br />
LCV 31 a 23.<br />
Qui sopra<br />
Massimiliano<br />
Abriola,<br />
responsabile<br />
Arval Mobility<br />
Observatory Italia.<br />
26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 27
EVENTI<br />
EVENTI<br />
Tutti i relatori della<br />
Conference.<br />
Da sinistra, in senso<br />
orario: Sten Rauch<br />
(Mercedes-Benz), Davide<br />
Gibellini (GR Advisory),<br />
Alessandro Marchisio<br />
(Bridgestone), Carla<br />
Detrieux (Volta Trucks),<br />
Marco Ceruti (Re-Solution<br />
Hub) e l’urbanista e<br />
futurista Greg Lindsay.<br />
MOBILITY 2032<br />
Diretta<br />
dal futuro<br />
60 sessioni e 21 Paesi coinvolti per la prima<br />
edizione globale della Webfleet Mobility<br />
Conference. Focus: la mobilità tra dieci anni<br />
by Webfleet<br />
Solutions<br />
La prima edizione globale della Webfleet Mobility<br />
Conference è stata un successo. E possiamo dirlo<br />
senza timore di essere smentiti, grazie al conforto<br />
di numeri e statistiche. Oltre 3.500 iscrizioni a livello complessivo<br />
e centinaia solo per l’Italia sono numeri importanti<br />
per un evento per sua natura molto verticale, focalizzato<br />
prevalentemente su un target di fleet manager e imprenditori<br />
nel settore dei trasporti e della mobilità commerciale.<br />
La squadra di Webfleet Solutions al completo, per l’occasione<br />
operativa contemporaneamente in 21 Paesi e<br />
con 60 sessioni, si è spesa con determinazione per riuscire<br />
a conseguire questo grande risultato, progettando<br />
e realizzando un evento di spessore sia a livello di contenuti<br />
che di spokesperson.<br />
Tutto è stato azzeccato, a partire dal titolo: ‘Mobilità 2032:<br />
Siete pronti?’. Un intero evento immaginato come un ritorno<br />
al futuro in cui le domande di tutte le interviste sono state<br />
impostate come se si riferissero a un tempo lontano dieci<br />
anni. Un espediente, un gioco che ha stuzzicato la fantasia<br />
degli intervistati e del pubblico, che ha sentito parlare di un<br />
presente prossimo in cui, tra le altre cose, come ha raccontato<br />
Marco Ceruti, co-fondatore di Re-Solution Hub, sta<br />
per avvenire la dismissione dei motori a combustione interna<br />
e le smart cities sono ormai la realtà di cui ha parlato<br />
Greg Lindsay, futurista e urbanista di fama internazionale.<br />
Elettrico, sempre lui<br />
Il filone sulla mobilità elettrica ha certamente rappresentato<br />
uno dei pilastri dell’evento, con la presenza, tra<br />
gli altri, di Carla Detrieux, responsabile sviluppo Volta<br />
Trucks in Europa, che ha introdotto il concetto rivoluzionario<br />
del ‘Truck as a Service’, in cui le aziende commerciali<br />
devono disporre esclusivamente degli autisti, mentre<br />
i camion vengono usati in base alle esigenze. Un percorso<br />
estremamente chiaro in cui anche il trasporto pesante<br />
nel 2032 si dovrebbe già essere evoluto e distaccato<br />
dal concetto di inscindibilità tra possesso dei mezzi<br />
e utilizzo degli stessi. Un percorso evolutivo di condivisione<br />
di strumenti e strutture che ha permeato in maniera<br />
trasversale i più disparati ambiti della società e del costume,<br />
dagli uffici all’informatica di consumo fino ai veicoli<br />
leggeri per uso personale, ma che ancora faticava<br />
sul fronte di asset importanti e strategicamente rilevanti<br />
come, appunto, i mezzi pesanti per il trasporto merci.<br />
In base ai racconti di spokesperson visionari, tra i quali Sten<br />
Rauch, CEO di Mercedes-Benz Connectivity Services, è un<br />
mondo in cui anche i dati hanno registrato una crescita<br />
esponenziale della loro importanza strategica ed effettiva<br />
per quanto riguarda le operazioni quotidiane. Una corretta<br />
interpretazione e un’attenta gestione dei dati - sia singoli<br />
che aggregati - sono diventate semplicemente vitali per<br />
poter controllare ogni singolo aspetto della mobilità.<br />
Per quanto riguarda il mercato italiano, Marco Federzoni,<br />
Regional Sales Director di Webfleet Italia, per una volta<br />
nei panni di intervistatore, ha raccolto interessanti testimonianze<br />
tra cui quella di Alessandro Marchisio, Director<br />
Commercial Products Bridgestone South Region che,<br />
attraverso la finestra dal futuro da cui interviene, racconta<br />
di grandi evoluzioni sia in termini energetici sia tecnologici.<br />
In questo futuro, Bridgestone ha rivoluzionato la<br />
propria gamma prodotto per il settore dei pneumatici:<br />
“Da semplice componente passivo, nel corso degli anni<br />
il pneumatico è diventato un elemento attivo e soprattutto<br />
connesso. Un elemento in grado di fornire informazioni<br />
e dati in tempo reale sia al driver che al fleet manager attraverso<br />
la piena integrazione con la soluzione software<br />
per la telematica WEBFLEET. Un’integrazione che ci permette<br />
di fornire ai nostri clienti un valore aggiunto: una<br />
soluzione completa in grado di ottimizzare la gestione<br />
delle flotte, riducendo costi e sprechi e aumentando la<br />
sicurezza dei driver grazie alla mole di dati tra i quali<br />
pressione e temperatura dei pneumatici, che consentono<br />
una manutenzione ottimale e tempestiva”.<br />
Sicuro e sostenibile<br />
Un futuro in cui la mobilità ha acquisito una dimensione<br />
totale, inglobando aspetti ritenuti complementari - sebbene<br />
importanti - fino alle soglie del millennio, come<br />
la sicurezza e la sostenibilità, su cui si è concentrato<br />
nel suo intervento Marco Ceruti, co-fondatore di Re-<br />
Solution Hub: “Nel 2032 si è capito cosa vuol dire sostenibilità<br />
non solo in senso economico-finanziario<br />
ma anche in termini di sostenibilità sociale, legata alla<br />
qualità della vita. Per le aziende parlare di sostenibilità<br />
vuol dire creare nuovi prodotti e servizi, motivo per il<br />
quale sono nate le Società Benefit. Una forma societaria<br />
che consente di creare un nuovo modello organizzativo<br />
e strategico che crei valore per le persone<br />
che fanno parte delle aziende, per le comunità in cui<br />
operano e per l’ambiente. Tutto questo mantenendo<br />
e possibilmente migliorando le caratteristiche finanziarie<br />
ed economiche delle aziende stesse, generando<br />
maggiori utili”.<br />
Estremamente interessante, infine, il contributo di Davide<br />
Gibellini, CEO di GR Advisory che, intervenendo dal 2032,<br />
racconta che in questi anni ci sono state 6-7 linee di sviluppo<br />
importanti. “C’è stato un peso importante del noleggio<br />
di mezzi commerciali elettrici, soprattutto quelli<br />
leggeri e i camion. Una svolta favorita dalla necessità di<br />
muoversi agilmente e nel rispetto della sostenibilità ambientale<br />
soprattutto nei centri urbani. Ma una grande rivoluzione<br />
anche sul fronte dei mezzi pesanti, che nel<br />
2022 non era pensabile poter noleggiare. Una soluzione<br />
sia full electric che supportata dall’alimentazione a idrogeno.<br />
Un altro elemento di sviluppo è stato l’aumento<br />
dei costi complessivi per i trasporti ma, nel contempo,<br />
una diminuzione del costo per chilometro. Un balzo dovuto<br />
all’adozione di soluzioni sempre più elevate per la<br />
sicurezza e la comodità dei driver, ma con una contemporanea<br />
ottimizzazione dei consumi, della pianificazione<br />
e della manutenzione”.<br />
Scopri tutti<br />
i contenuti<br />
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Webfleet Mobility<br />
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mobilità<br />
mondiale.<br />
28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 29
SOLUZIONI<br />
SOLUZIONI<br />
TARGA TELEMATICS<br />
Evoluzione sostenibile<br />
Innovarsi restando fedele a un principio: portare<br />
vantaggi al cliente che utilizza le soluzioni Targa<br />
Telematics. Una storia di successo, anzi, da premio<br />
Tech company italiana con 20 anni di esperienza<br />
nel settore dei veicoli connessi, Targa Telematics<br />
offre soluzioni tecnologiche di telematica, smart<br />
mobility e piattaforme IoT digitali per operatori di mobilità.<br />
In particolare, progetta e realizza piattaforme digitali<br />
evolute per collegare tra loro device IoT, raccoglierne e<br />
analizzarne i dati e portare vantaggi agli utilizzatori attraverso<br />
l’uso di Big Data Analytics, Machine Learning<br />
e Artificial Intelligence. Principali interlocutori di questa<br />
azienda che conta 140 tra dipendenti e collaboratori, sviluppa<br />
un giro d’affari di 49 milioni di euro (+30 per cento<br />
rispetto al 2020), gestisce oltre due milioni di assets nei<br />
mercati flotte e assicurativo, sono i noleggiatori a breve<br />
e lungo termine, le società finanziarie, le assicurazioni,<br />
i costruttori, gli operatori pubblici e privati di sharing mobility,<br />
le flotte aziendali.<br />
Ma l’offerta di Targa Telematics include anche applicazioni<br />
verticali per i settori della catena del freddo, del waste<br />
management, delle macchine da costruzione e aeroportuali.<br />
Abbiamo chiesto ad Alberto Falcione, Vice<br />
President Sales di Targa Telematics, di farci da Cicerone<br />
alla scoperta di una società in evoluzione continua.<br />
F&F Evolve il mercato, evolve l’offerta?<br />
››‰ Si va dal Fleet Management, dove affianchiamo i<br />
clienti nello sviluppo di soluzioni digitali su misura che<br />
ottimizzano la gestione dell’asset e delle flotte aziendali,<br />
favorendo una maggiore efficacia e sicurezza sia dei<br />
mezzi che delle persone, e facendo risparmiare risorse<br />
e ridurre le emissioni di C0 2 , all’ambito Insurtech, dove<br />
offriamo la nostra tecnologia per il monitoraggio e la<br />
prevenzione in tempo reale dei rischi di compagnie assicurative,<br />
oltre che per co-creare nuovi prodotti assicurativi<br />
di mobilità.<br />
Inoltre, mettiamo a disposizione dei nostri clienti tutta<br />
la tecnologia necessaria per realizzare i propri prodotti<br />
di mobilità innovativa, sostenendoli con il nostro know<br />
how e affiancandoli con un approccio consulenziale.<br />
Abbiamo anche sviluppato un’offerta ad hoc per il settore<br />
dei servizi aeroportuali: la nostra tecnologia è a bordo<br />
dei mezzi impiegati per il supporto, la movimentazione<br />
e l’assistenza dei velivoli, per una loro gestione più intelligente.<br />
F&F Mobilità sostenibile. La spinta arriverà dal Pnrr?<br />
››‰ Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza darà sicuramente<br />
una grossa spinta. Se parliamo in particolare<br />
di elettrico, Targa Telematics è in grado di affiancare i<br />
fleet manager e le società di noleggio nell’analisi dell’intera<br />
flotta con l’obiettivo di individuare le vetture candidate<br />
a essere sostituite con modelli elettrici, supportandoli<br />
poi in una gestione efficace dei mezzi, a partire dal dimensionamento<br />
delle colonnine di ricarica necessarie<br />
nelle facility aziendali. Si tratta però di processi complessi,<br />
che devono tenere conto di più elementi, ad esempio la<br />
mancanza, in molte zone d’Italia, di una infrastruttura<br />
adeguata per la ricarica delle batterie.<br />
Per questo come società non smettiamo di investire<br />
nello sviluppo tecnologico che abilita nuove forme di<br />
mobilità, sempre con l’obiettivo di ridurre sprechi e l’impatto<br />
ambientale.<br />
F&F Sta suggerendo soluzioni alternative?<br />
››‰ Per sostenere la crescente richiesta da parte del<br />
mercato di adottare modelli di mobilità più sostenibili,<br />
offriamo la nostra tecnologia per realizzare progetti di<br />
condivisione di veicoli, siano essi auto, scooter, biciclette,<br />
sia per il settore privato sia pubblico. Sappiamo infatti<br />
che una vettura condivisa sostituisce circa 10 vetture<br />
circolanti. Al servizio di car sharing, erogato sia in modalità<br />
station based sia free floating, affianchiamo il car<br />
pooling, che permette di far condividere a più utenti un<br />
unico viaggio, e il peer to peer, dove l’utente può mettere<br />
a disposizione il proprio mezzo a una community. In questo<br />
modo, oltre a migliorare la user experience degli utenti<br />
dei nostri clienti, li aiutiamo a ridurre i costi di mobilità,<br />
mitigando l’impatto ambientale.<br />
F&F La tecnologia di Targa Telematics può essere<br />
d’aiuto anche per mitigare l’impatto del ‘caro carburante’<br />
sulle flotte?<br />
››‰ La nostra soluzione proprietaria ‘Targa Lite’ è proprio<br />
pensata per aiutare i fleet manager a individuare e ridurre<br />
gli sprechi delle flotte aziendali nel rispetto della privacy,<br />
e a gestire in modo efficiente i rifornimenti di carburante,<br />
una delle prime voci di spesa nella gestione di una flotta.<br />
Leadership da premio<br />
Frost & Sullivan ha analizzato il comparto del leasing e del noleggio in Europa<br />
in ambito telematico e ha riconosciuto a Targa Telematics la capacità di<br />
comprendere al meglio le diverse e specifiche esigenze dei clienti, per poi<br />
implementare soluzioni su misura basate sulle tecnologie disponibili più<br />
aggiornate e all’avanguardia. Suo l’European Technology Innovation<br />
Leadership Award 2022. Menzione particolare all’attività di Ricerca & Sviluppo<br />
- Dipartimento che impegna oltre 50 ingegneri, sviluppatori<br />
e data scientist con una età media<br />
inferiore ai 35 anni - che permette<br />
a Targa Telematics di sviluppare<br />
tecnologia digitale all’avanguardia<br />
e in grado di rispondere alle reali esigenze<br />
del mercato.<br />
Recentemente, abbiamo rilasciato un nuovo algoritmo<br />
per questa soluzione: grazie ad esso, i fleet manager possono<br />
ricavare una indicazione fondamentale, ovvero analizzare<br />
se i chilometri percorsi dai veicoli Plugin Hybrid<br />
(PHEV) sono stati fatti con motore termico o elettrico. In<br />
questo modo, non solo potranno affidare un veicolo PHEV<br />
sulla base delle reali necessità del driver o del percorso<br />
da compiere, ma anche monitorare l’uso consapevole<br />
che questi fanno della vettura, intervenendo con<br />
azioni correttive e di sensibilizzazione. Nel caso<br />
fosse necessario, potrebbero per esempio effettuare<br />
una maggiore formazione sulle potenzialità<br />
e vantaggi dell’utilizzo di un mezzo PHEV<br />
in termini di riduzione di carburante e impatto ambientale,<br />
per favorirne l’utilizzo.<br />
F&F La telematica alleato prezioso sulla<br />
via della transizione ecologica?<br />
››‰ Certamente, il ruolo ‘trasformativo’<br />
della tecnologia è riconosciuto dai<br />
clienti e dal mercato. La telematica,<br />
permettendo di tracciare i veicoli in<br />
tempo reale e monitorarne il chilometraggio,<br />
posizione, stato di<br />
manutenzione, comportamento<br />
del conducente oltre che gli<br />
sprechi e le spese sostenute,<br />
consente agli operatori di mobilità<br />
di ridurre in modo significativo<br />
i costi e massimizzare la soddisfazione<br />
del cliente.<br />
Alberto Falcione<br />
è Vice President<br />
Sales di Targa<br />
Telematics.<br />
La società ha sedi<br />
in Francia, Regno<br />
Unito, Portogallo,<br />
Spagna. In Italia è<br />
a Treviso e Torino.<br />
30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 31
TECNOLOGIE<br />
ACCORDI<br />
PROVA SU STRADA<br />
Rallenta!<br />
In fase test la tecnologia che renderà inutili<br />
i cartelli di segnalazione dei limiti di velocità.<br />
Con Geofencing il veicolo rallenterà da solo<br />
DI RISIO - FCA BANK<br />
L’imprimatur<br />
L’accordo con l’istituto creditizio di Stellantis evidenzia come il marchio<br />
DR si sia ormai accreditato nel salotto buono dell’automotive italiano.<br />
Nel frattempo Leasys e FCA Bank confermano il proprio ipercinetismo<br />
Massimo di Risio,<br />
fondatore di DR<br />
Automobiles,<br />
insieme a Giacomo<br />
Carelli, CEO e GM<br />
di FCA Bank.<br />
Dalla collaborazione<br />
tra il team Ford City<br />
Engagement,<br />
i funzionari locali di<br />
Colonia e Aachen,<br />
gli esperti software<br />
Ford di Palo Alto,<br />
la tecnologia che<br />
collega il veicolo<br />
(in questo caso due<br />
Ford E-Transit)<br />
al sistema di<br />
Geofencing per la<br />
localizzazione GPS<br />
e lo scambio dati.<br />
Area virtuale, sicurezza reale. Ford sta sperimentando<br />
la tecnologia Geofencing, che sfrutta la connettività<br />
creando un confine geografico fittizio che<br />
potrebbe rendere inutile la presenza dei cartelli di segnalazione<br />
dei limiti di velocità; questo perché in quell’area<br />
virtuale i veicoli rallentano da soli, aumentando la sicurezza<br />
di tutti gli utenti della strada. Pedoni compresi.<br />
Ecco come funziona. Il conducente riceve le infornazioni<br />
attraverso il display del cruscotto, con il limite di velocità<br />
in quella strada che lampeggia sotto la velocità corrente.<br />
In base alla zona georeferenziata - sono in corso dei test<br />
con due Ford Pro nel centro di Colonia, in Germania, dove<br />
è in vigore il limite dei 30 all’ora e in alcune aree urbane<br />
dove i limiti sono di 30 o 50 km/h - il sistema sperimentato<br />
dall’Ovale Blu agisce sulla velocità del veicolo riducendola<br />
automaticamente. Questa tecnologia, che si può disattivare<br />
in qualunque momento, è anche in grado di selezionare<br />
i limiti di velocità secondo le necessità, in caso di imprevisti,<br />
lavori stradali temporanei e in base all’orario.<br />
Ha dichiarato Michael Huynh, Manager City Engagement<br />
Germany: “La tecnologia connessa contribuisce fortemente<br />
a rendere la guida di ogni giorno più facile e sicura,<br />
a beneficio non solo di chi è al volante ma di tutti. Il<br />
Geofencing può garantire la riduzione della velocità dove<br />
e quando necessario, per migliorare la sicurezza e creare<br />
un ambiente circostante più gradevole”.<br />
Il fattore estetico<br />
Già perché, restando in Germania, il Codice della Strada<br />
contempla oltre un migliaio di tipi di cartelli segnaletici.<br />
E che dire del Regno Unito, dove il numero ha raggiunto<br />
la considerevole cifra di 4,6 milioni, al punto che il<br />
Dipartimento dei Trasporti ha chiesto alle amministrazioni<br />
comunali di rimuovere quelli inutili e antiestetici?<br />
Ben venga dunque il Geofencing, che permetterebbe di<br />
sfrondare la selva di cartelli circolari, triangolari o rettangolari<br />
rendendo più ordinate le nostre città e aiutando<br />
chi guida a non farsi distrarre da segnali che il sistema<br />
‘leggerà’ per lui.<br />
Il programma di prove, che durerà fino a marzo dell’anno<br />
prossimo, rientra nelle attività di sperimentazione avviate<br />
in Germania, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Norvegia<br />
e Italia per testare i prototipi e gli esemplari di pre-produzione<br />
di E-Transit in diversi scenari operativi del mondo<br />
reale, come ad esempio i servizi postali, municipali e di<br />
pubblica utilità, il settore dell’ultimo miglio e quello della<br />
consegna di generi alimentari. Poi toccherà alle auto.<br />
Se esiste ancora un salotto buono dell’automotive<br />
italiana con ogni probabilità è rappresentato da<br />
FCA Bank, che conserva nel nome i fasti dell’epopea<br />
di Marchionne poi diluiti in Stellantis per quanto riguarda<br />
la parte industriale e in Crédit Agricole per quella<br />
finanziaria. Però il brand è ancora forte e iperattivo (vedi<br />
riquadro), e il successo di Di Risio che ha portato a casa<br />
un accordo per l’offerta al cliente dei servizi finanziari di<br />
FCA fa un certo effetto. Insomma, una consacrazione,<br />
festeggiata con la crescita del 191 per cento delle immatricolazioni<br />
e l’introduzione di modelli di segmento<br />
D nella gamma prodotti.<br />
Il cuore della partnership nel CarCloud<br />
L’accordo non riguarda il mero credito al consumo ma<br />
interessa in pieno i servizi di mobilità, fatti ad hoc per<br />
aumentare l’appetibilità del possesso della linea SUV di<br />
DR, ovvero il tondeggiante e sportivo DR 3.0 (definito<br />
coupé, dimenticando l’evidente stridore tra i due termini,<br />
SUV e coupé), il family style DR 4.0, il più compatto DR<br />
5.0. Poi ancora il DR F35 e il più recente Voyager 6.0.<br />
Ebbene, tutti questi modelli saranno fruibili nella piattaforma<br />
Leasys CarCloud, il primo abbonamento-auto in<br />
Italia (del quale abbiamo lungamente parlato, soprattutto<br />
sul sito di Flotte&<strong>finanza</strong>), che consente di utilizzare uno<br />
di questi veicoli con un canone mensile di 400 (meno 1)<br />
euro.<br />
Il senso di soddisfazione emerge chiaramente nel commento<br />
ufficiale di Massimo di Risio, fondatore del Gruppo<br />
automobilistico: “Siamo molto felici di questa partnership<br />
con FCA Bank in quanto rappresenta uno step molto importante<br />
nel nostro percorso di crescita che, iniziato alcuni<br />
anni fa, ci vede guadagnare quote di mercato nell’ultimo<br />
periodo. Ma i nostri piani sono ambiziosi. Questo accordo,<br />
grazie alla grande esperienza di FCA Bank, ci consentirà<br />
di realizzarli più agevolmente, rafforzando ulteriormente<br />
la nostra presenza sul mercato italiano e dando maggiore<br />
slancio al percorso di espansione appena intrapreso sui<br />
principali mercati europei”.<br />
FCA Bank, un occhio a Est. E l’altro pure<br />
Nella prima parte dell’anno, subito dopo (dicembre) l’annuncio della ristrutturazione<br />
delle quote proprietarie, FCA Bank e Leasys si sono mosse sul<br />
mercato con grande velocità, portando a casa importanti accordi. Oltre a<br />
questo con Di Risio si può citare, per esempio, l’ingresso nel settore over<br />
3.5 tons (anzi over 9 tons) con un altro brand-novità, ovvero Ford Truck<br />
(provenienza: Turchia). Curioso e interessante l’accordo con il brand vietnamita<br />
VinFast, o quello strategico con Cosmopolis/ByMyCar. Oppure,<br />
nel campo delle applicazioni, la proposta del sistema FCA Bank Pay.<br />
Da non dimenticare il patto d’acciaio con un altro nome storico dell’import<br />
italiano, quello di Koelliker, che ha stretto un accordo con FCA Bank per la<br />
parte finanziaria della commercializzaizone di ben sette differenti prodotti<br />
(alcuni non privi d’interesse ) provenienti principalmente da Cina e Stati<br />
Uniti. Per non parlare delle attività di renting e mobilità di Leasys, braccio<br />
armato nel difficile terreno del noleggio lungo e breve.<br />
32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
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LE AUTO<br />
DI F&F<br />
LE AUTO<br />
DI F&F<br />
AR TONALE IBRIDA<br />
La Volta buona<br />
Alfa Romeo risveglia il grande scienziato per dare<br />
il benvenuto a un SUV che il grande comasco non<br />
avrebbe potuto immaginare. E ibrido fu<br />
di Giuseppe Guzzardi<br />
Non avrebbe potuto esserci scelta migliore per<br />
presentare la Tonale: il ‘tempio’ voltiano a<br />
Como, dove si celebra il genio del grande<br />
scienziato italiano che ha dato il nome all’unità di misura<br />
del potenziale elettrico.<br />
Il parallelo tra questa ibrida e lo sviluppo elettrico è automatico,<br />
indica l’accelerazione di Alfa Romeo verso<br />
una transizione BEV (elettrico pieno). Il claim è “From 0<br />
to 0”, ovvero da 0 elettrificazione a 0 emissioni, evento<br />
che dovrebbe verificarsi secondo i programmi del biscione<br />
nel 2026.<br />
La storia del test del SUV Tonale che abbiamo effettuato<br />
su per le strade che portano a un altro tempio, quello dei<br />
ciclisti, la Madonna del Ghisallo, ci racconta due potenze,<br />
130 e 160 Cv, per tre livelli di allestimento.<br />
Abbiamo scelto l’intermedio, Sprint: anche gli altri due<br />
sono indicati con una ammiccante ‘S’, Super e Speciale<br />
(la 160 ha la TI al posto della base Super). Beh, in termini<br />
di denominazioni il management Alfa Romeo ha attinto<br />
a piene mani da tutti i nomi storici usati sin dalle origini<br />
dall’ingegner Nicola e dai suoi successori. La Speciale<br />
in particolare è quella più ricca di connettività, altro plus<br />
speso con forza per indicare la modernità della Tonale.<br />
Gli interni del veicolo in prova. Si nota il tessuto Alcantara<br />
usato nella versione più elitaria dell’allestimento.<br />
Più a sinistra il posto guida, raccolto e confortevole,<br />
con il monitor interattivo di importanti dimensioni.<br />
Nessuna sorpresa dal motore, ed ecco l’ibrido<br />
Parlando di una Alfa Romeo non si può che partire dal<br />
motore, anzi dai motori. Il sistema di propulsione prevede<br />
un endotermico da 1,5 litri VGT, ovvero a geometria variabile<br />
delle palette della turbina, l’elettrificazione è come<br />
si suol dire di potenza, nel pieno rispetto dell’indole sportiva<br />
del prestigioso marchio.<br />
Al propulsore è asservita una trasmissione a doppio disco<br />
e sette marce, e ovviamente l’elettrico ‘P2 48V’ che<br />
esprime 15 kW e 55 Nm. Un ensamble, va detto, nuovo<br />
di pacca. Le prestazioni sono indicate nel box qui a destra,<br />
diciamo solo che il veicolo è performante in termini<br />
di accelerazione e ripresa, per il resto le condizioni di<br />
guida non ci hanno consentito estremizzazioni.<br />
A proposito del tracciato, si rileva come la vettura non<br />
abbia denunciato problemi di handling o assetto in generale,<br />
cosa che del resto per una auto cosi equilibrata<br />
dal punto di vista volumetrico e della disposizione dei<br />
carichi è deducibile per logica. Nei tornanti del percorso<br />
si è apprezzato soprattutto (ed evidentemente la scelta<br />
di questa tormentata strada non è casuale) il raggio di<br />
sterzata e la maneggevolezza del SUV. Nemmeno a parlarne<br />
di trazione posteriore, che nei nostri ricordi rimane<br />
un indimenticato plus AR. Ci troviamo invece in presenza<br />
di una anteriore con raffinata architettura di tenuta e ammortizzazione,<br />
che parte dai McPherson e si avvale delle<br />
sospensioni Dual Stage Valve.<br />
Alexa, presenza discreta e tuttofare<br />
In questo reportage dobbiamo tenerci un po’ di spazio<br />
per parlare dell’intelligenza artificiale di bordo, che si<br />
esprime in una sofisticata connettività uomo-macchina-servizi.<br />
Nella Tonale l’informatica di bordo può fare tante cose<br />
insieme al nostro palmare, il problema è sempre ricordarsi<br />
che “si può fare”, cosa certamente non difficile per<br />
le nuove generazioni, problematica e non istintiva per i<br />
più maturi. Alexa infatti è sempre lì, e fa da portavoce di<br />
tutti i silenti servizi al conducente e al consumatore, a<br />
cominciare dall’auto-aggiornamento e dall’auto-apprendimento,<br />
per passare all’analisi predittiva delle condizioni<br />
della vettura, del traffico, del multimediale e via discorrendo.<br />
Basta chiedere ad Alexa e lei paziente esegue,<br />
anche collegata a voi tramite app<br />
sul palmare per informazioni e<br />
azioni in remoto, come il blocco<br />
vettura. Divertente e utile.<br />
I programmi Alfa Romeo raccontano<br />
di una full eletric nel 2024,<br />
mentre nel 2025 dovrebbe arrivare<br />
una vera sportiva AR BEV. Senza,<br />
dicono che si perda un grammo,<br />
una molecola, di value, del DNA<br />
amato dai fedeli al biscione.<br />
Il posteriore della<br />
Tonale mostra<br />
i gruppi ottici<br />
molto sottili<br />
e spalmati in<br />
larghezza.<br />
Il laterale<br />
evidenzia il mezzo<br />
volume<br />
posteriore.<br />
LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />
Cognome e nome Alfa Romeo Tonale<br />
Luogo di nascita Pomigliano d’Arco<br />
Alimentazione Ibrida benzina<br />
Versione VGT 160 Super TGT7<br />
Potenza 1 kW(Cv)/giri 118(160)/1.500<br />
Potenza (2) kW(Cv) 15(20)<br />
Batterie ioni di litio 0.77 kW/h<br />
Coppia Nm/giri 240/1.500<br />
Emissioni: 138-144 g/km CO2<br />
Consumo combinato l/100km (Wltp) 6,1-6,3<br />
L/Lmax/A mm 4.528/1.601/2.082<br />
Passo mm 2.<strong>63</strong>6<br />
Capacità bagagliaio dm 3 500 (1.550)<br />
Massa vettura kg 1.600<br />
Velocità max km/h 210<br />
Prezzo (chiavi in mano) € 44.800<br />
On line www.alfaromeo.it<br />
34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
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Flotte&<strong>finanza</strong> - 35
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
Qualche dato tecnico<br />
In attesa delle rilevazioni della prova consumi congiunta di Flotte&<strong>finanza</strong><br />
e Vie&Trasporti, qualche informazione sull’E-Transit. La capacità pratica<br />
delle batterie (ioni di litio) è di 68kW/h, con picco di ricarica di 115 kW. Per<br />
una ricarica completa con un impianto trifase in CC ci vogliono 8 ore, 11,5<br />
in monofase. In 34’ si può salire dal 15 all’80 per cento (CC a 115 kW). La<br />
potenza max è 198 kW (269 Cv) nella versione top e 135 (184) in quella<br />
base, la coppia 430 Nm. La portata varia da 795 kg (L4-H3 350) a 1.685<br />
(L3-H2 425), ma in patente B il massimo è la versione L2H2 350: 1.015 kg.<br />
FORD E-TRANSIT<br />
Presa Maestà<br />
BEV nel profondo dell’anima, la versione<br />
totalmente elettrificata del più iconico dei furgoni<br />
manda in pensione le formule ibride di transizione,<br />
spingendo la gamma verso il tutto alla spina<br />
di Giuseppe Guzzardi<br />
Un atterraggio morbido quello di Ford nel mondo<br />
dell’elettrificazione. Negli scorsi anni infatti sono<br />
stati presentati e commercializzati vari modelli<br />
ibridi, come i ‘mild’, che ci hanno un po’ abituato a un sistema<br />
di mobilità che non fosse basato solo ed esclusivamente<br />
sull’endotermico.<br />
Oggi l’Ovale fa il grande passo, e lo fa senza esitazioni.<br />
Marco Buraglio, che deve interpretare e gestire questa<br />
rivoluzione copernicana dal suo scranno di responsabile<br />
dei veicoli commerciali, non ha dubbi: “La nostra è una<br />
strada senza ritorno verso la totale elettrificazione della<br />
gamma. E il primo tassello non poteva che essere il<br />
Transit, dominatore indiscusso del mercato europeo”.<br />
Parole forti, che non ammettono ripensamenti, anche<br />
se continuiamo a nutrire un sentito affetto verso le versioni<br />
endotermiche.<br />
Una prova a metà ma ricca di spunti<br />
Comunque, il nuovo che avanza si presenta a noi (dopo<br />
la preview barcellonese e prima della severa prova consumo<br />
che ci accingiamo a compiere) in un torrido mattino<br />
veronese. Un breve e intenso percorso che ci porta<br />
fino a Valeggio sul Mincio, controversa patria del tortello.<br />
Purtroppo non è stato possibile provare il veicolo con<br />
carico fittizio, in quanto era completamente vuoto.<br />
Impossibile quindi esprimerci non solo sull’autonomia<br />
(ma sugli LCV preferiremo sempre parlare di raggio<br />
d’azione), ma anche su altri elementi importantissimi,<br />
da attenzionare su questi nuovi veicoli con un wafer sopra<br />
la scocca, ovvero l’handling laterale, la risposta delle<br />
sospensioni (e la loro taratura), l’accelerazione laterale<br />
in curva e l’inerzia in frenata.<br />
Possiamo limitarci a riportare ciò che è palese, ovvero<br />
la coppia massima istantanea, la funzionalità dei sistemi<br />
di bordo, enfatizzando la comodità delle cam (ma il maledetto<br />
angolo cieco rappresenta una sfida non vinta<br />
per tutti i costruttori), il grande display, anche se non abbastanza<br />
inclinato verso il driver. Su tutto ciò il Transit<br />
Marco Buraglio, capo della divisione Veicoli Commerciali<br />
in Ford, ruolo delicato per l’importanza che gli LCV hanno<br />
per l’Ovale Blu, ma oggi ancor più impegnativo per la profonda<br />
trasformazione indotta dal programma Ford Pro (a fianco).<br />
non può che essere promosso a pieni voti.<br />
Vediamo quindi l’offerta del veicolo. Tre le altezze per<br />
quattro lunghezze, a fronte di due passi (3.300 mm, in<br />
Italia solo per L2H2, e 3.750 per le altre versioni), da 5.531<br />
a 6.707 mm.<br />
Le autonomie WLTP dichiarate variano da 238 a 305<br />
km, il che vuol dire che mantenendo un margine del 20<br />
per cento di carica residua il raggio d’azione è di circa<br />
100-120 km (da A a B e ritorno).<br />
Le batterie, o meglio tutti i componenti ad alto voltaggio,<br />
sono coperti da una garanzia di 8 anni o 160mila km. Di<br />
serie, tra l’altro, il controllo del mantenimento di corsia<br />
e il radar di prossimità con frenata automatica. Optional<br />
una serie di gadget utili per la sicurezza.<br />
Soffermiamoci sul listino prezzi prendendo a esempio<br />
il modello di accesso Trend L2H2 con la motorizzazione<br />
da 184 Cv e 430 Nm. Ebbene, il prezzo Iva esclusa è di<br />
53.750 euro, ai quali bisogna eventualmente aggiungerne<br />
altri 500 per passare a una portata utile da 350 a 390 kg,<br />
e altrettanti da 390 a 425. Se si passa alla lunghezza L3<br />
ci vogliono altri 750 euro, 1.250 dalla L3 alla L4. Ma at-<br />
Buon Pro ti faccia<br />
Il prodotto è sempre parte del sistema a 360 gradi sviluppato<br />
da Ford per i veicoli commerciali con l’intento<br />
di supportare il cliente, padroncino o flotta, nel quotidiano<br />
(vedi pag. 42 e Vie&Trasporti di <strong>giugno</strong> 2022).<br />
La piattaforma Pro basa tutto sulla connettività per<br />
l’assistenza, il controllo della produttività, l’ottimizzazione<br />
dell’elettrificazione, il facile reperimento dei punti<br />
di ricarica, l’assistenza tempestiva anche on the road.<br />
Non ultimo l’aspetto finanziario come parte del rapporto<br />
cliente-brand. Una promessa impegnativa.<br />
Alcuni interessanti particolari. Perfetto e funzionale lo slot portachiavi. Accanto,<br />
la presa di carica sulla calandra a griglia, stilema Ford degli anni attuali. Sotto,<br />
da sinistra, il monitor di controllo, grande ma in posizione non ottimale (poco<br />
inclinato) per il driver, il ‘finto’ ma preziosissimo specchietto interno (è una cam)<br />
e poi, al centro della parete posteriore della cabina, due ganci portagiacca: sarebbe<br />
stato meglio mettere anche una fascetta per evitare ondeggiamenti.<br />
tenzione, anche la potenza può essere portata da 184<br />
a 269 Cv, e in questo caso l’assegno si gonfia di 1.750<br />
euro. In sostanza il listino è realizzato, a prescindere<br />
dagli allestimenti, per ottenere modularmente l’incrocio<br />
perfetto prezzo/caratteristiche. Optional esclusi.<br />
Un cenno sulla proposta di finanziamento, sempre prendendo<br />
a campione questa versione: listino 53.750, rata<br />
Idea Ford 499 euro per 48 mesi con baloon di 24.187<br />
euro a fronte di un incentivo statale di 6.000 euro.<br />
36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
Flotte&<strong>finanza</strong> - 37
TEST<br />
AUTO<br />
TEST<br />
AUTO<br />
RENAULT NEL FUTURO<br />
“E” come… Megane<br />
E-Tech, elettrica, ovviamente ‘eco’, arriva la nuova<br />
versione della berlina compatta, piena zeppa<br />
di elettronica e accompagnata da servizi ad hoc<br />
di Paolo Cosseddu<br />
Si è compiuta la rivoluzione, o per meglio dire la<br />
‘Renaulution’, parola che Renault ha scelto per caratterizzare<br />
la sua attuale fase di transizione industriale<br />
e tecnologica: la nuova Megane E-TECH Electric<br />
sorge su una piattaforma a skateboard (anzi, a ‘tappeto<br />
volante’) del tutto nuova, la CMF-EV, ed è offerta al pubblico<br />
a partire dalla primavera 2022 con due capacità -<br />
40 kWh per 130 Cv sulla EV40, 60 kWh sulla ER Ev60 (anch’essa<br />
con una potenza di 130 Cv) e sulla EV60 da (218<br />
Cv) - e tre allestimenti via via più lussuosi, denominati rispettivamente<br />
Equilibre, Techno e Iconic.<br />
Provata in un’andata e ritorno svoltasi in due giorni di<br />
tempo splendido tra Torino e le dolci colline delle Langhe,<br />
richiede un po’ di tempo per approfondirne tutte le peculiarità,<br />
a partire dall’elettronica di bordo esaltata dall’ampia<br />
superficie display che si illumina come un albero<br />
di Natale quando accoglie il passeggero. Nella corsa a<br />
trasformare i cruscotti in iPad maggiorati che caratterizza<br />
questa fase, la Megane totalizza 774 cm2 di superficie;<br />
sotto il cristallo del touch screen batte la nuova dashboard<br />
OpenR, che necessita di una piccola curva di apprendimento<br />
per imparare a conoscerne tutte le sue funzionalità.<br />
Dotata di scheda Sim propria con 2 GB di traffico e dei<br />
necessari protocolli di connessione, permette l’installazione<br />
direttamente da Play Store di una quarantina - per<br />
ora - di app, mentre i sistemi Google sono già disponibili,<br />
il che significa integrazione totale con gli smartphone<br />
Android - ma anche con l’Apple CarPlay - mentre lo stesso<br />
si ricarica comodamente sul ripiano a induzione (non<br />
molto accessibile, va detto). In più, siccome la visuale<br />
del retrovisore non è molto ampia, basta un ‘clack’ per<br />
trasformarlo in uno schermo ulteriore, in cui compare<br />
la ripresa della telecamera posteriore.<br />
Un po’ per gioco un po’ per funzione<br />
Mentre ci si balocca con la connettività e con le funzioni<br />
di personalizzazione del veicolo - la funzione massaggiante<br />
dei sedili vive praticamente di vita propria - quasi<br />
ci si dimentica di essere dopotutto alla guida di un’auto,<br />
e non del volante di una Nintendo Wii: la trazione è anteriore<br />
e il cambio automatico, con il selettore posizionato<br />
direttamente al volante come nelle auto dei film ameri-<br />
cani, e così i comandi per il recupero in frenata, insieme<br />
a tutte le funzionalità consuete e quelle per l’assistenza<br />
alla guida, scelta che consente letteralmente di avere<br />
tutto a portata di mano ma che rende anche il volante -<br />
caratterizzato dalla nuova forma squadrata - leggermente<br />
affollato (e non precisissimo). Ma ci si fa l’abitudine, rapidamente.<br />
Vince la personalizzazione<br />
Tre più uno gli stili di guida: eco, comfort, sport e quello<br />
personalizzato, equivalenti ad altrettante personalità davvero<br />
differenti della vettura. In modalità eco un po’ ci si<br />
annoia, va bene nel traffico dove tra il ritmo tranquillo<br />
dell’andatura e i 26 ADAS - c’è persino l’assistenza all’ingresso<br />
in rotonda, oltre a molti altri: come dicono gli americani<br />
di cui sopra, “you name it” - ogni tanto giova ricordarsi<br />
che stiamo guidando noi e non la Megane.<br />
Via dalla pazza folla vale la pena passare alla guida sportiva<br />
e scatenare la bestia, perché di questo si tratta: i Cv<br />
della versione più potente si sentono tutti, anche se nello<br />
spunto da 0 a 100, forse per via della citata trazione, i<br />
primi 50 km/h sembrano un po’ più lenti dei secondi 50.<br />
L’autonomia è di 300 km con la versione da EV40 e di<br />
450 con la EV60, con ciclo WLTP, che salgono a 470 con<br />
la versione Evolution Extended Range, cifre che unite ai<br />
ridotti tempi di ricarica rendono la Megane una soluzione<br />
meno ansiogena quando si devono programmare gli<br />
spostamenti. Intanto, approssimandosi alla colonnina<br />
la batteria - appena 110 mm di altezza - inizia a raffreddarsi<br />
da sola, riducendo la sosta.<br />
LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />
Cognome e nome Renault Megane<br />
E-Tech Electric<br />
Luogo di nascita Cléon, Francia<br />
Alimentazione elettrica<br />
Versioni EV40, ER EV60, EV60<br />
Potenza kW(Cv)/giri 96 (130) e 160 (218)<br />
Coppia Nm/giri 250 e 300 Nm<br />
Omologazione WLTP<br />
Consumo combinato 300, 470, 450 km<br />
Lunghezza mm 4.199<br />
Passo mm 2.685<br />
Larghezza (specchi compresi) mm 2.055<br />
Altezza mm 1.505<br />
Capacità bagagliaio dm 3 440/389<br />
Massa vettura kg 1.541, 1.624, 1.<strong>63</strong>6<br />
Prezzo (chiavi in mano) da 37.100 a 47.700<br />
On line www.renault.it<br />
INTERNI Una veduta della plancia, con il caratteristico volante da cui si controllano<br />
chiamate, cambio automatico, media, recupero in frenata e le molte funzionalità<br />
ADAS, la dashboard in modalità app, e il cruscotto configurabile.<br />
Materiali di pregio per i rivestimenti interni, anche a partire dalla versione base, con<br />
particolare attenzione all’imbottitura delle superfici che minimizzano rumori esterni<br />
e vibrazioni garantendo il comfort di viaggio.<br />
Ci si può attaccare - con cavo Mode 3 in dotazione - alle<br />
infrastrutture fino a 130 o 85 kWh, a seconda della versione,<br />
con tempi che vanno dalle 8 ore con il wall box da<br />
7,4 kWh per 400 km di autonomia, fino ai 300 km recuperati<br />
in 30 minuti su colonnina rapida da 130.<br />
Per la ricarica domestica, Renault propone invece soluzioni<br />
in partnership con Enel X, che si possono ordinare<br />
direttamente dal concessionario, più una serie di servizi<br />
di assistenza e di monitoraggio dello stato di salute della<br />
batteria (vedere alla voce My Renault, l’app i cui servizi<br />
sono compresi nei primi 5 anni di uso).<br />
La EV40 viene a casa con 37.100, 40.100 o 43.100 euro,<br />
in base all’allestimento, la EV60 rispettivamente con<br />
41.700, 44.700 e 47.700 euro.<br />
ESTERNI<br />
Il dettaglio<br />
della maniglia<br />
a scomparsa,<br />
e la banda del<br />
frontale in tinta<br />
bitono, presente<br />
come optional<br />
sulle versioni top<br />
di gamma.<br />
38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
Flotte&<strong>finanza</strong> - 39
TEST<br />
Invito alla prova<br />
È la politica adottata da Koelliker per il cliente flotta, indipendentemente<br />
dalla sua dimensione. Auto e veicoli commerciali possono essere richiesti<br />
per un test drive. Fatevi sotto perché il parco demo non è infinito<br />
Gustavo<br />
De Cicco, Fleet<br />
& Remarketing<br />
Manager<br />
Koelliker, e<br />
Aiways U6,<br />
la novità full<br />
electric<br />
presentata ad<br />
Automotive<br />
Dealer Day:<br />
batteria da 72<br />
kWh e<br />
un’autonomia<br />
di non meno di<br />
450 km,<br />
interessante<br />
anche per un uso<br />
professionale.<br />
che alla vendita per la vendita, stiamo lavorando<br />
alla valorizzazione dei brand”. Lo ha detto<br />
“Più<br />
Gustavo De Cicco, Fleet & Remarketing<br />
Manager Koelliker, spiegando la strategia di approccio<br />
alle flotte che passa per “un invito alla prova”.<br />
F&F Quali veicoli e quali brand?<br />
››‰ Vetture e anche veicoli commerciali di tutti i nostri<br />
marchi, a prescindere dalle dimensioni del cliente. Non<br />
avendo un parco demo infinito qualcuno arriverà prima<br />
di altri. In questo momento è in corso un long test drive,<br />
di 90 giorni, di due furgoni. Fatta la prova, che ovviamente<br />
non è obbligatoria, si passa alla vendita o al noleggio.<br />
Stiamo partendo con un programma di fleet by dealer. Ci<br />
muoviamo su due canali: delle aziende corporate e dei<br />
clienti di grandi dimensioni ci occupiamo con i nostri partner<br />
finanziari, FCA Bank e, solamente per<br />
Mitsubishi, Crédit Agricole; quelli di prossimità<br />
li copriamo attraverso i concessionari<br />
con un’offerta di leasing o di noleggio.<br />
F&F Le concessionarie sanno trattare<br />
la formula noleggio?<br />
››‰ È più facile vendere un leasing finanziario,<br />
che è un prodotto nella testa di tutti<br />
da sempre, ma il noleggio è una richiesta<br />
del cliente e quindi tanto noi che i concessionari<br />
dobbiamo adattarci. Che poi, se ci<br />
ragioniamo bene, siamo tutti abituati a noleggiare:<br />
una casa in affitto è un noleggio,<br />
e così un abbonamento a Spotify o a Netflix.<br />
Si tratta di mettere a disposizione delle concessionarie<br />
- e questa è una nostra responsabilità - un sistema<br />
di gestione del noleggio che sia user friendly sia per<br />
il venditore sia per il cliente.<br />
F&F FCA Bank è il vostro partner finanziario per<br />
eccellenza. Puntate a Leasys CarCloud?<br />
››‰ Ci stiamo lavorando. L’obiettivo è di esserci, se poi<br />
ci saremo tra un mese o sei mesi non glielo so dire.<br />
F&F Ci sono veicoli che si prestano meglio di altri?<br />
››‰ Aiways, perché è una vettura elettrica, e va bene, ma<br />
nella sua concezione è molto innovativa. Il cliente di Leasys<br />
CarCloud è decisamente un ‘early bird’, e a quel cliente ci<br />
rivolgiamo con un’auto altrettanto innovativa. Sappiamo<br />
che su quella piattaforma ci sono altri prodotti assolutamente<br />
tradizionali, noi vogliamo debuttare con Aiways.<br />
F&F A Dealer Day che cosa avete messo in vetrina?<br />
››‰ Aiways U6, una full electric nuova, con una batteria<br />
da 72 kWh e un’autonomia di non meno di 450 km che anche<br />
per un utilizzo professionale comincia a essere una<br />
distanza interessante. Vuol dire non avere la necessità di<br />
ricaricarla tutti i giorni e l’ansia di trovare una colonnina.<br />
F&F Lei si occupa anche di remarketing, settore<br />
piuttosto affollato...<br />
››‰ Sì, si sono affacciati diversi operatori:<br />
noicompriamoauto.it, autoo.it,<br />
AUTO1.com e tanti altri. Noi vorremmo<br />
costruire un’unica piattaforma in cui il<br />
cliente business o consumer possa vendere<br />
e comprare.<br />
Come Gruppo Koelliker abbiamo dei<br />
partner, i concessionari, e una società<br />
di logistica interna che è Autotrade &<br />
Logistics, quindi disponiamo già di tutti<br />
gli elementi necessari per avviare il progetto.<br />
Quando il portale sarà online - a<br />
gennaio 2023 - saremo in grado di rinoleggiare<br />
anche l’usato.<br />
40 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
Veicoli commerciali anche allestiti, software per la gestione<br />
degli stessi, sistemi per la ricarica, soluzioni finanziarie<br />
su misura: Ford Pro è questo e molto altro. Secondo l’Ovale<br />
Blu nel 2025 i servizi consentiranno di ottenere ricavi globali<br />
pari a 45 miliardi di euro.<br />
FORD PRO<br />
PROmesso<br />
Sbarca in Europa il nuovo brand globale che si<br />
rivolge ai clienti di veicoli commerciali. Un vero<br />
e proprio ecosistema che lavora dietro le quinte<br />
per garantire la massima produttività a chi viaggia<br />
con l’Ovale Blu e non solo<br />
di Tiziana Altieri<br />
in collaborazione con<br />
Iveicoli sono molto ma non tutto per Ford. L’avanzata<br />
dell’elettromobilità e il boom dell’e-commerce hanno<br />
fatto emergere nuove esigenze da parte dei clienti e<br />
l’Ovale Blu è pronto a soddisfarle per continuare a giocare<br />
da protagonista nel mercato europeo, dove mantiene<br />
saldamente la leadership nei veicoli commerciali da ben<br />
sette anni con uno share superiore al 15 per cento.<br />
Sbarca anche nel Vecchio Continente, dopo aver debuttato<br />
all’inizio dell’anno negli States, Ford Pro dove Pro<br />
sta per produttività. Un nuovo brand globale che si rivolge<br />
ai clienti di veicoli commerciali e alle flotte di tutte le dimensioni<br />
ed è focalizzato proprio sull’offerta di soluzioni<br />
per aumentare i tempi di attività e ridurre i costi operativi.<br />
“Stiamo entrando nell’era digitale dell’always-on e gestire<br />
una flotta non è mai stato così complesso”, ha detto Ted<br />
Cannis, Ceo di Ford Pro, in occasione del lancio ufficiale<br />
a Barcellona; “Ford Pro aiuta le aziende ad aumentare<br />
la loro produttività, con soluzioni integrate fornite da un<br />
marchio di cui possono fidarsi”.<br />
Le soluzioni Ford Pro combinano software, ricarica, assistenza<br />
e prodotti finanziari riservati ai veicoli commerciali,<br />
fornendo una piattaforma completa per gestire al<br />
meglio i mezzi connessi ed elettrificati ma non solo. Si<br />
tratta, insomma, di un vero e proprio ecosistema che lavora<br />
dietro le quinte. I vantaggi per i clienti? Negli Stati<br />
Uniti è stato dimostrato che poter contare su soluzioni<br />
integrate che utilizzano strumenti connessi può portare<br />
a una riduzione del costo totale di gestione dal 10 al 20<br />
per cento. Non è dunque troppo ambizioso l’obiettivo<br />
dell’Ovale Blu di ottenere ricavi globali dai servizi pari a<br />
45 miliardi di dollari entro il 2025.<br />
“Siamo i primi”, ha aggiunto Hans Schep, alla guida della<br />
divisione europea di Ford Pro, “ad offrire queste soluzioni<br />
nel mondo del veicolo commerciale e soprattutto a offrirle<br />
in modo integrato, senza alcuna limitazioni né sul tipo di<br />
alimentazione né sul brand. Anche chi ha veicoli di altri<br />
marchi può avvicinarsi all’ecosistema Ford Pro”.<br />
Veicoli in primis, anche allestiti<br />
Il cuore dell’offerta integrata di Ford Pro è rappresentato<br />
ovviamente dai veicoli. Ford Pro Vehicles offre una gamma<br />
completa di light commercial vehicle sviluppata utilizzando<br />
tutto il know-how di Ford sulle esigenze dei<br />
clienti business. Veicoli a trazione tradizionale o elettrica<br />
(dopo l’E-Transit, sul mercato da marzo, sarà la volta nel<br />
2023 di E-Transit Custom e nel 2024 di E-Transit Courier),<br />
anche allestiti.<br />
Oggi oltre a poter contare su una rete di 200 allestitori<br />
nell’ambito del programma Qualified Vehicle Modifier<br />
(QVM), Ford offre già a listino veicoli adatti a specifiche<br />
missioni, dal cassonato per il settore edile al coibentato<br />
per il trasporto a temperatura controllata, per migliorare<br />
la user experience e facilitare il processo di acquisto e<br />
gestione del mezzo.<br />
Info a portata di mano<br />
Un software per avere sempre sotto mano le informazioni<br />
che contano, quelle che consentono di gestire al meglio<br />
la flotta: è Ford Pro Telematics. Il fleet manager può conoscere<br />
in tempo reale la posizione dei veicoli connessi,<br />
il loro stato di salute, lo stile di guida dei driver.<br />
Nel caso di veicoli elettrici il sistema (gratuito per un<br />
anno per i clienti E-Transit) consente anche di controllare<br />
lo stato di carica e l'autonomia residua con la possibilità<br />
di personalizzare gli avvisi. Si può anche impostare il<br />
pre-riscaldamento o il pre-raffreddamento dell’abitacolo<br />
per conservare l'energia della batteria per un’autonomia<br />
ottimale.<br />
La funzionalità di Ford Pro Telematics permette di gestire<br />
flotte multimarca, utilizzando un dispositivo plug-in collegato<br />
ai veicoli di altri brand. I proprietari e i gestori di<br />
flotte fino a cinque veicoli, spesso sprovviste di una figura<br />
dedicata, possono invece beneficiare dell’app gratuita<br />
per smartphone FordPass Pro che ha lo stesso scopo:<br />
gestire al meglio il parco.<br />
La ricarica è una cosa seria<br />
Ford Pro è anche consulenza, indispensabile per chi<br />
vuole passare alla mobilità elettrica. Ford Pro Charging<br />
offre un servizio che comprende l'installazione dell’har-<br />
42 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 43
GLI LCV<br />
DI F&F<br />
DISPOSITIVI<br />
dware e il software di gestione della ricarica che si integra<br />
perfettamente con E-Transit.<br />
“Ford Pro Charging offre alle flotte una soluzione unica<br />
e integrata che copre l'intero processo di ricarica”, ha<br />
sottolineato Iza Lozowska, European Manager, Ford Pro<br />
Charging; “lavoriamo fianco a fianco con i clienti per rendere<br />
il loro business sempre al passo coi tempi, trovando<br />
la giusta modalità di ricarica e rendendo il passaggio ai<br />
veicoli elettrici il più semplice possibile”.<br />
Figure specializzate lavorano dunque a fianco dei clienti<br />
per aiutarli a identificare la soluzione di ricarica più adatta<br />
alle loro esigenze e agli spazi disponibili. Per coloro che<br />
intendono ricaricare in ambito domestico i loro veicoli,<br />
Ford Pro Charging semplifica l'installazione e la gestione<br />
della Wallbox. Infine, garantisce l'accesso a oltre 300.000<br />
stazioni di ricarica consentendo un sistema di fatturazione<br />
centralizzato e di più facile gestione.<br />
Mai più in panne<br />
Mira a ridurre al minimo i fermi macchina Ford Pro<br />
Service, sotto il cui cappello ci sono sia Smart Diagnostic<br />
sia FordLiive, che consente ai Transit Centre di avere a<br />
disposizione i dati del veicolo per passare dalla diagnostica<br />
‘intelligente’ (basata su specifici intervalli di tempo<br />
o chilometraggio) a quella ‘predittiva’. In pratica il veicolo<br />
con Ford Pro Service giunge in officina quando è realmente<br />
necessario intervenire per evitare un guasto e ridurre<br />
il rischio di restare in panne on the road con tutti i<br />
danni che ne conseguono. I Transit Centre sono in grado<br />
di accelerare i tempi di diagnosi, ordinare i componenti<br />
necessari per gli interventi ancor prima che l’utilizzatore<br />
si rechi in officina, raggruppare gli stessi per ridurre i pit<br />
stop ed eventualmente provvedere alla prenotazione di<br />
un veicolo sostitutivo per non fermare il business. Le<br />
proiezioni di Ford Pro mostrano che FordLiive può ridurre,<br />
al momento, i tempi di inattività della flotta fino al 60 per<br />
cento.<br />
Ford sta valutando inoltre l’opportunità di affiancare anche<br />
in Italia il Mobile Service già operativo in Uk, ovvero<br />
una flotta di van dedicata all’assistenza remota anche<br />
di veicoli di altri brand. Possono svolgere circa il 70 per<br />
cento delle lavorazioni.<br />
I veicoli commerciali connessi dell’Ovale Blu hanno una<br />
linea diretta con più di 800 Transit Centre in Europa, 60<br />
in Italia, tutti in grado di intervenire, come gli oltre 4.500<br />
punti di assistenza Ford Service nel vecchio Continente,<br />
anche sui veicoli elettrici. La gestione pro-attiva degli interventi<br />
è affidata a circa 100 FordLiive Agent, che operano<br />
nei FordLiive Centre. Per l’Italia il centro di riferimento<br />
è quello di Valencia.<br />
Anche servizi finanziari<br />
L'offerta integrata di veicoli, prodotti e servizi di Ford Pro<br />
è finanziabile attraverso Ford Pro FinSimple, una nuova<br />
Business Unit focalizzata proprio sui servizi finanziari.<br />
Che includono formule finanziarie in proprietà e in leasing,<br />
con benefici innovativi quali la fatturazione semplificata,<br />
plafond di credito, gestione del conto online e l'opzione<br />
di avvalersi di consulenti finanziari. FinSimple copre anche<br />
il finanziamento di eventuali necessità correlate, dal<br />
veicolo allestito per esigenze specifiche di un’azienda<br />
alla transizione verso l'elettrificazione della flotta, comprese<br />
le soluzioni Ford Pro Charging.<br />
AXXÈS<br />
Via libera!<br />
Da oltre un anno il gigante del telepedaggio francese è presente in Italia,<br />
dove punta a farsi strada con un dispositivo che non si limita ad alzare<br />
la sbarra e una serie di servizi per lcv e truck in grado di fare la differenza<br />
Axxès nasce nel 2005. Obiettivo:<br />
rendere tecnologicamente più<br />
avanzato il pagamento del pedaggio<br />
sulle autostrade francesi. Detto,<br />
fatto, ma non si è fermata qui. Oggi è una<br />
realtà consolidata e presente in ben 11<br />
Paesi del Vecchio Continente. Il suo OBU<br />
B’moov permette di circolare senza barriere<br />
in Francia, Germania, Belgio, Austria,<br />
Polonia, Ungheria, Spagna, Portogallo e<br />
Italia, e sui ponti e i tunnel che collegano<br />
Danimarca e Svezia (Øresund -<br />
Storebaelt). E non solo: la tecnologia racchiusa nell’apparecchio<br />
offre funzionalità come la geolocalizzazione<br />
e il controllo dei dati tachigrafo. Ne abbiamo parlato con<br />
Mimmo Genchi, responsabile commerciale di Axxès per<br />
l’Italia, dove il gigante francese è presente dal 2021.<br />
F&F Una storia in crescendo per Axxès. Qual è la<br />
chiave del successo?<br />
››‰ La tecnologia racchiusa nel nostro OBU. È il dispositivo<br />
più avanzato e si presta a soluzioni on-demand.<br />
Possiamo configurare l’apparecchio su misura per rispondere<br />
alle specifiche esigenze delle aziende. Il telepedaggio<br />
è solo una delle funzionalità che proponiamo.<br />
Con l’OBU Axxès è possibile monitorare la posizione del<br />
veicolo e i dati del cronotachigrafo.<br />
F&F Cosa vi distingue dagli altri operatori?<br />
››‰ La nostra tecnologia offre all’utente la possibilità di<br />
entrare in possesso delle transazioni dei<br />
pedaggi autostradali già il giorno successivo.<br />
Siamo gli unici in grado di<br />
fornire oggi in Italia questa informazione<br />
così rapidamente per<br />
consentire un controllo dei costi<br />
day by day.<br />
Non solo. Ci differenziamo perché<br />
il nostro focus è il cliente. Cerchiamo di<br />
stabilire una relazione a lungo termine<br />
che si fonda su accordi certo, ma anche<br />
su relazioni interpersonali di spessore.<br />
Abbiamo una customer care che occupa<br />
50 persone attiva 24 ore su 24, 7 giorni<br />
su 7, per rispondere a qualsiasi esigenza.<br />
È multilingue. In occasione di una recente<br />
survey condotta in Francia è emerso<br />
che il 96 per cento dei nostri clienti è<br />
soddisfatto di questo servizio. Infine, in<br />
ogni Paese dove siamo presenti c’è un<br />
responsabile commerciale che mantiene un rapporto<br />
diretto con il partner/rivenditore. Axxès non punta alla<br />
vendita fine a se stessa ma a offrire una consulenza a<br />
360 gradi.<br />
F&F Come raggiungete i professionisti del trasporto?<br />
››‰ Le grandi flotte, quelle con oltre 200 veicoli, vengono<br />
gestite direttamente da Axxès, gli altri clienti attraverso<br />
i rivenditori che sono aziende di servizi, consorzi, federazioni,<br />
cooperative. Il target di Axxès in Italia non sono solo<br />
i veicoli industriali ma anche quelli commerciali, i classici<br />
furgoni per esempio impiegati dai corrieri espresso particolarmente<br />
interessati ai servizi annessi all’OBU.<br />
Abbiamo anche la possibilità di interagire con le società<br />
che offrono servizi digitali di geolocalizzazione e gestione<br />
cronotachigrafo perché possiamo condividere i dati con<br />
piattaforme esterne.<br />
F&F Qualche numero?<br />
››‰ Axxès oggi conta 50 partner<br />
grazie ai quali serve 40mila clienti<br />
con circa 300mila OBU in Europa<br />
che effettuano qualcosa come un<br />
miliardo di transazioni l’anno. E non<br />
ci fermeremo qui...<br />
Mimmo Genchi,<br />
dal 1° febbraio<br />
responsabile<br />
commerciale<br />
di Axxès in Italia.<br />
In basso l’OBU che<br />
consente<br />
l’interoperabilità<br />
in 11 Paesi.<br />
44 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />
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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 45
CURIOSITÀ<br />
LO SAPEVATE CHE...?<br />
HIT<br />
PARADE<br />
Per essere matematicamente belle le auto<br />
devono rispettare il rapporto aureo, a Sofia<br />
è facile perdersi per colpa del sistema<br />
GPS, le strade della Germania sono più<br />
romantiche di quelle italiane.<br />
In questo numero ci hanno incuriosito le<br />
classifiche di Confused.com<br />
Il fascino non è un’opinione<br />
Ma il risultato di una divina proporzione. Rispetta la sezione aurea<br />
di Fibonacci la McLaren 720s 4.0 V8 del 2017, che infatti svetta<br />
nella classifica delle auto oggettivamente più belle. Le sue linee<br />
rasentano la perfezione matematica (99.73%), come anche la<br />
Lamborghini Gallardo Coupé (99.20%) del decennio precedente<br />
e la Mercedes-Benz C111 - 11 D (99.33%) degli anni 70.<br />
Menzione speciale per due Ferrari,<br />
la F355 GTS degli anni 90 e la 166<br />
MM Zagato Panoramica di mezzo<br />
secolo prima, il cui rapporto aureo<br />
è risultato del 95.61 e dell’88.27%.<br />
Negli anni 40, il rispetto delle proporzioni<br />
era meno vincolante.<br />
La matematica al servizio della bellezza<br />
Decadi Marchi auto Rapporto aureo<br />
2010s McLaren 720s 4.0 V8 99.73%<br />
2000s Lamborghini Gallardo Coupé 99.20%<br />
1970s Mercedes-Benz C111 - 11 D 99.33%<br />
1990s Ferrari F355 GTS 95.61%<br />
1940s Ferrari 166 MM Zagato Panoramica 88.27%<br />
Web<br />
Le vie del cuore<br />
Le strade della Germania, e precisamente la German Alpine Road<br />
e la Romantic Road, aprono e chiudono la top ten degli itinerari<br />
da luna di miele. Subito in seconda posizione, e poi in terza e in<br />
quinta, l’Italia conquista il cuore degli innamorati con le strade<br />
della Puglia, della Toscana e della Costiera Amalfitana.<br />
Ben 180 i chilometri di costa, poco esplorata e sullo sfondo di grotte<br />
e scogliere, della regione dei trulli,<br />
apprezzati anche più dell’avventuroso<br />
zig zag Salerno-Sorrento (con<br />
tappa a Pompei).<br />
Solo quinta la Toscana: forse chi<br />
ha compilato la classifica non conosce<br />
la Via del Bacio di Pienza...<br />
Strade da luna di miele<br />
N° Itinerario Gradimento Lunghezza (Km)<br />
1 German Alpine Road 9.56 525<br />
2 Puglia 9.13 180<br />
3 Costiera Amalfitana 8.69 61<br />
5 Toscana 7.82 311<br />
10 Romantic Road 5.65 381<br />
Viaggi da incubo<br />
Il segnale si indebolisce, internet va e non va e finisce che il navigatore,<br />
compagno fidato dei nostri viaggi in Italia e all’estero,<br />
ci guida nel posto sbagliato. Con il 91.97 per cento di errori di<br />
navigazione, Sofia è la località turistica europea dov’è più facile<br />
perdersi per guasti al sistema satellitare GPS. La capitale bulgara<br />
è anche la città dov’è più bassa la velocità di download, con il rischio<br />
che la mappa su cui ci stiamo<br />
orientando non sia correttamente<br />
aggiornata.<br />
Nella top 15 una sola città italiana,<br />
Roma (in dodicesima posizione).<br />
Va meglio a Francoforte, Bruxelles,<br />
Zurigo e Dublino.<br />
Errori di navigazione<br />
N° Città Stato Punteggio<br />
1 Sofia Bulgaria 91.97<br />
2 Barcelona Spain 90.83<br />
3 Stockholm Sweden 88.53<br />
4 Ankara Turkey 83.93<br />
12 Rome Italy 56.33<br />
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Casa Editrice la fiaccola srl<br />
46 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />
Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel. 02 89421350 | fax 02 89421484 | www.fiaccola.it
Riduzione dei costi<br />
di gestione<br />
Gestione intelligente<br />
delle flotte<br />
Maggiore sicurezza<br />
per i guidatori<br />
Diagnostica avanzata<br />
e stima del valore residuo<br />
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