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Flotte&finanza n. 63 giugno

La sharing mobility così com’è oggi non può funzionare: o è sostenibile o è redditizia. Nel suo futuro c’è lo sviluppo di piattaforme che potrebbero migrare verso la MaaS. Rapporto Aniasa Il noleggio corre, ma quanti ostacoli! Dealer Day Focus su iDEAL Rent e Dogma Systems Ford E-Transit Il più iconico tra gli LCV, profondamente BEV

La sharing mobility così com’è oggi non può funzionare: o è sostenibile o è redditizia. Nel suo futuro c’è lo sviluppo di piattaforme che potrebbero migrare verso la MaaS.

Rapporto Aniasa
Il noleggio corre, ma quanti ostacoli!

Dealer Day
Focus su iDEAL Rent e Dogma Systems

Ford E-Transit
Il più iconico tra gli LCV, profondamente BEV

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Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>63</strong><br />

<strong>giugno</strong> 2022<br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

O di qui o di là<br />

La sharing mobility così com’è oggi<br />

non può funzionare: o è sostenibile<br />

o è redditizia. Nel suo futuro<br />

c’è lo sviluppo di piattaforme che<br />

potrebbero migrare verso la MaaS<br />

Rapporto Aniasa<br />

Il noleggio corre,<br />

ma quanti ostacoli!<br />

Dealer Day<br />

Focus su iDEAL Rent<br />

e Dogma Systems<br />

Ford E-Transit<br />

Il più iconico tra gli LCV,<br />

profondamente BEV<br />

ISSN 2037-5719<br />

0 0 0 6 3 ><br />

9<br />

772037 571907


TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

Quelli ricchi<br />

L’esclusione del NLT dagli incentivi è una sconfitta? In base ad aspettative e speranze<br />

non si può che rispondere sì. Forse oggi sarebbe opportuno un esame di coscienza<br />

collettivo e un differente approccio alla comunicazione dei valori<br />

Your mobility.<br />

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Insieme facciamo strada alla tua azienda per proiettarla nel futuro.<br />

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Nel 2007 mi lanciai gagliardo in questa nuova iniziativa<br />

editoriale, Flotte&<strong>finanza</strong> (in foto la copertina del primo<br />

numero che affrontava un tema, ahimé, attuale ancora<br />

oggi). Sclerotizzato da decenni di giornalismo automobilistico,<br />

abbandonato e tradito in favore del vil trasporto merci (e meno<br />

male), per me ri-parlare di automobili - a un livello più ‘alto’ -<br />

era una sfida ma ancor di più un felice ritorno.<br />

Mi aspettavo che il connubio ideologico automotive-<strong>finanza</strong><br />

fosse perfetto, una affinità elettiva difficilmente riproducibile<br />

sia nella filiera industriale che in quella commerciale. La base<br />

per contenuti che non fossero banalmente la powertrain o<br />

un cruscotto in similradica.<br />

Scoprii presto l’ottusità, la chiusura di un settore che non<br />

amava comunicare, che non aveva voglia di mettersi in gioco<br />

e di “metterci la faccia”.<br />

Una delusione. Ritenni però<br />

valesse la pena tener<br />

duro, cercare di scavare sotto il muro di gomma per apparire<br />

a queste aziende come il profeta della comunicazione, dell’informazione,<br />

del giornalismo cognitivo. Ovviamente, la mia<br />

era soltanto stupida presunzione, quasi arroganza. Me lo dimostrò<br />

un politico che disse al loro riguardo “Ah, sì, quelli<br />

ricchi delle auto a noleggio. Che vogliono?” Ma nessuno comprese<br />

quanto fosse importante cambiare strategia. Niet.<br />

Oggi mi sembra che le cose non sono cambiate. Alcune aziende<br />

(facciamo nomi e cognomi: Arval, SIFÀ e Leasys) comprendono<br />

il valore di una comunicazione strutturata, gli altri<br />

sono fermi al soviet. E la dimostrazione, i frutti di questa becera<br />

mentalità, sta proprio nella scarsissima presa che il settore<br />

ha presso l’opinione pubblica e il legislatore (e il niet sull’Iva<br />

ne è un altro esempio, se serve). A celebrazione, direbbe De<br />

André, di una informazione lecchina e bacchettona, priva di<br />

qualsiasi forma di attenzione, approfondimento e spirito critico<br />

(del quale siamo sempre stati accusati, vivaddio).<br />

In tutti questi anni, poi, sarà probabilmente mia distrazione,<br />

non ho mai ricevuto un comunicato di respiro europeo,<br />

una concertazione unitaria. Tutto ciò, direte, è delegato<br />

alle sedi corporate di questi giganti. Quindi<br />

di fatto a nessuno, direi, visto che Bruxelles<br />

è sorda quanto Roma.<br />

Siete soli e isolati, e la colpa<br />

è solo vostra. Rimanete<br />

pure chiusi nelle<br />

vostre torri, favorite<br />

la comunicazione<br />

servile che<br />

tanto vi piace, rifiutate un<br />

serio e scomodo confronto.<br />

Però fatevi anche un esame di<br />

coscienza, potrebbe servirvi a migliorare<br />

la vostra immagine.<br />

Nuova BMW iX3: consumo di corrente in kW/100 km: 18,5 ­ 18,9; consumo di carburante ciclo misto (litri/100km): 0; emissioni CO2 (g/km): 0. I consumi di carburante e le emissioni di<br />

CO2 riportati sono stati determinati sulla base della procedura WLTP di cui al Regolamento UE 2017/1151. I dati indicati potrebbero variare a seconda dell'equipaggiamento scelto e di<br />

eventuali accessori aggiuntivi. Ai fini del calcolo di imposte che si basano sulle emissioni di CO2, potrebbero essere applicati valori diversi da quelli indicati.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

E fate buon vacanze.<br />

<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3


Flotte&<strong>finanza</strong><br />

SOMMARIO<br />

10<br />

<strong>giugno</strong> 2022 - numero <strong>63</strong> anno 16<br />

10 Rapporto Aniasa: il noleggio corre... a rilento<br />

14 Sharing Mobility, se è sostenibile non è redditizia<br />

19 A Pierluigi Bonora la direzione di ACI Radio<br />

20 Focus sul noleggio ad Automotive Dealer Day<br />

22 Nologix sceglie Athlon come gestore di flotta<br />

24 Con OCTO verso Connected Forum 2022<br />

26 Barometro Arval, le aziende sono fiduciose<br />

28 La mobilità nel 2032? Webfleet si è fatta un’idea<br />

20<br />

30 Targa Telematics o l’evoluzione sostenibile<br />

32 Ford Geofancing, il veicolo rallenta da solo<br />

33 Di Risio con FCA Bank destinazione CarCloud<br />

34 From 0 to 0, debutto comasco per Tonale<br />

36 Ford E-Transit, profondamente BEV<br />

38 Megane E-TECH Electric: è Renaulution!<br />

40 Koelliker, alle flotte un invito alla prova<br />

42 Ford Pro, brand globale per l’Europa<br />

45 Circolare senza barriere? Con Axxès si può<br />

36<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

46 Hit Parade, le autoclassifiche più curiose<br />

RUBRICHE<br />

6 Il Pensatore<br />

8 Quote Rosa<br />

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Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi<br />

gguzzardi@fiaccola.it<br />

flotte<strong>finanza</strong>@fiaccola.it<br />

Coordinamento editoriale<br />

Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it<br />

Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it<br />

Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it<br />

Foto<br />

Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next<br />

Collaboratori<br />

Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Paolo Cosseddu, Giacinta<br />

Moraschi, Eliana Puccio, Giorgia Rocca, Monica Schiller<br />

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Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto<br />

Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto<br />

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Trimestrale - LOMBARDIA/00516/02.2021CONV<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 786<br />

del 22/12/2006 - ROC 32150<br />

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Copia singola ............................€ 10,00........€ 20,00<br />

Abbonamento annuo..................€ 60,00......€ 150,00<br />

Grafica<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Ingraph<br />

Via Bologna 106 - 20831 Seregno (MB)<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />

firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e<br />

perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />

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Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />

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UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />

ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />

Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

ISSN 2039 - 571X<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 15132


IL PENSATORE<br />

IL PENSATORE<br />

a cura di Roberta Carati<br />

Ha ascoltato Steve Jobs dal vivo<br />

e partecipato alla nascita di<br />

‘Applicando’, un magazine per<br />

Macintosh nel 1984. Basterebbe questo<br />

a fare ‘curriculum’. Ma Paolo Artemi,<br />

vicepresidente UIGA - Unione Italiana<br />

Giornalisti dell'Automotive e penna del<br />

Corriere della Sera, è della vecchia<br />

scuola, le sue linee guida sono le stesse<br />

da più di 50 anni: “Modestia e cusiorità”.<br />

Leggerlo è un piacere.<br />

F&F Il mondo dell’auto sta<br />

cambiando, anche come fruizione<br />

del mezzo. I giornalisti hanno<br />

percepito questo nuovo approccio?<br />

››‰ Oggi non sono più solo i giornalisti<br />

a gestire la comunicazione. A<br />

professionisti e pubblicisti si sono<br />

aggiunti i blogger, gli influencer, i<br />

conduttori di talk show, i social, la<br />

multimedialità. Tutti hanno il diritto di<br />

MODESTIA E CURIOSITÀ<br />

Paolo Artemi<br />

Guidano da sempre il vicepresidente UIGA, da quando si<br />

toglie il camice da infermiere per impugnare la penna prima<br />

e il mouse poi. Noi del mestiere abbiamo tanto da imparare<br />

esprimere la propria opinione, ci<br />

mancherebbe altro. Il problema è che si<br />

cerca lo slogan, il sensazionalismo e<br />

per qualunque affermazione esistono<br />

almeno 50mila sfumature di grigio.<br />

La competenza non paga perché sono<br />

pochissimi i comunicatori che leggono,<br />

ascoltano, si documentano. Ci si ferma<br />

in superficie.<br />

F&F L’elettrificazione, tema tanto<br />

dibattuto. La ‘vecchia scuola’ non<br />

ama l’approccio aggressivo contro<br />

il motore tradizionale. Perché?<br />

››‰ In effetti non parlerei di approccio<br />

aggressivo, ma di mancanza di<br />

competenza. Succede quando le<br />

decisioni vengono prese da politici<br />

‘talebani’, abbagliati dal cavalcare<br />

ipotesi per guadagnare consensi.<br />

La mobilità sostenibile è un obiettivo da<br />

perseguire e raggiungere. Bisogna<br />

riuscirvi convincendo gli automobilisti a<br />

cambiare stili di vita, non con decisioni<br />

draconiane. Perché? Una tecnologia<br />

sulla quale si è investito per tanti anni e<br />

continua a migliorarsi non si può<br />

buttare via e il mondo non è solo<br />

l’Europa Unita: negli altri continenti i<br />

motori a combustione si useranno<br />

ancora per decenni.<br />

F&F Flotte, noleggio, sharing. La<br />

stampa e l’informazione in genere<br />

sono all’altezza? Dagli iscritti UIGA<br />

vorrebbe più specializzazione?<br />

››‰ Il mondo dei trasporti è un<br />

universo che tocca meccanica,<br />

logistica, informatica, chimica, fisica,<br />

politica, tasse, infrastrutture, mobilità<br />

sostenibile eccetera. Flotte, noleggio,<br />

sharing rappresentano la nuova<br />

frontiera. Sono sistemi economici che<br />

stanno uscendo dall’orbita delle piccole<br />

concessionarie per diventare tra pochi<br />

anni il grasso che cola dei costruttori.<br />

I giornalisti devono aggiornarsi. Più<br />

corsi di formazione, più interviste a<br />

uomini del settore, più domande agli<br />

esperti quando si presenta l’occasione<br />

sono gli strumenti per capire e<br />

cavalcare i nuovi fenomeni.<br />

UIGA ambisce a organizzare corsi di<br />

formazione allargati anche ai giornalisti<br />

non iscritti. Ma occorrono risorse per<br />

organizzare un piano nazionale.<br />

F&F Carta stampata, social, web,<br />

multimediale… sappiamo che lei è<br />

molto attivo sulle nuove tecnologie.<br />

Ma la media dei colleghi<br />

specializzati ha saputo adeguarsi?<br />

››‰ Sto facendo uno sforzo enorme<br />

per tenermi al passo e non riesco in<br />

tutte le direzioni. Le mie linee guida<br />

sono la modestia e la curiosità e ho<br />

colleghi molto più giovani che<br />

rispondono alle mie domande.<br />

Nella mia vita di lavoro ho avuto la<br />

fortuna di vedere Steve Jobs a Milano<br />

nel 1982 e ho partecipato alla nascita di<br />

‘Applicando’, un magazine per<br />

Macintosh nel 1984. Chi non ha creduto<br />

in passato alla digitalizzazione<br />

ovviamente ha difficoltà ad adeguarsi e<br />

non sa cosa perde. Ieri dovevo usare la<br />

telescrivente o un fax per mandare un<br />

pezzo in redazione e per le foto c’era da<br />

dannarsi, oggi con uno smartphone<br />

posso fare quasi tutto...<br />

F&F Il tormentone Mobilità. Crede<br />

sia raccontato bene sulla stampa?<br />

››‰ Prima della risposta vorrei pormi<br />

una domanda: la gente cosa vuole<br />

sapere sulla mobilità? Penso che per i<br />

cittadini sia una noia e insieme una<br />

preoccupazione mortali. Per questo i<br />

grandi gruppi editoriali la sfuggono<br />

come la peste. Come UIGA, invece,<br />

abbiamo le idee chiare. Uscendo dai<br />

grandi, presuntosi diktat che si<br />

ascoltano in alcuni orientati dibattiti<br />

dedicati alla mobilità sostenibile e che<br />

immaginano in futuro una società<br />

statica con il traffico automobilistico<br />

ridotto ai minimi termini, crediamo che<br />

sia giunto il momento di mettere una<br />

pietra sopra alle rivalità tra i fan dei vari<br />

sistemi di trasporto. Tutti siamo ciclisti,<br />

pedoni, motociclisti, automobilisti,<br />

camionisti, fruitori dei servizi pubblici e<br />

privati e dobbiamo imparare a rispettare<br />

le regole e a rispettarci a vicenda.<br />

F&F Da columnist del ‘Corriere della<br />

Sera’, quale spazio vorrebbe fosse<br />

dato agli automobilisti?<br />

››‰ Verrebbe quasi spontaneo dire ‘La<br />

pagina delle lettere’, che però si<br />

trasformerebbe in una raccolta ripetitiva<br />

di lamentele e denunce per danni<br />

imprevisti, per consegne non rispettate,<br />

per garanzie che non garantiscono. La<br />

pagina ‘Motori’ di Maurizio Donelli del<br />

‘Corriere’ è fatta bene, attuale e ben<br />

scritta. Personalmente ogni tanto<br />

calerei un racconto, in altre parti del<br />

giornale, scritto da una delle grandi<br />

firme. Quando curavo ‘Auto<br />

Granturismo’, un dorso del mensile<br />

‘Dove’, chiesi un reportage a Ettore Mo,<br />

inviato di guerra non certo alto di<br />

statura, famoso perché a chi gli<br />

chiedeva se avesse paura rispondeva<br />

non senza ironia: “No, sono tranquillo;<br />

sai, là, sparano ad altezza uomo”. Ne<br />

nacque un pezzo straordinario. Ettore<br />

che andava con una Fiat 850 berlina a<br />

Santiago di Compostela in una notte<br />

spagnola nella quale la navicella di Neil<br />

Armstrong atterrava sulla Luna.<br />

Eppoi, più spazio al mondo femminile<br />

che ha un modo differente di valutare<br />

un’auto e anche esigenze diverse da<br />

quelle dei maschietti.<br />

F&F Quando è nata UIGA, nel 1954,<br />

la A di Automotive era ancora la A<br />

di auto. Quel cambiamento ha<br />

coinciso con una sua evoluzione?<br />

››‰ Nel 1954 non c’erano<br />

automobilisti, c’erano piloti che<br />

vivevano ancora il mito della velocità di<br />

Filippo Tommaso Marinetti. Le<br />

macchine erano molto diverse le une<br />

dalle altre. Da una trentina d’anni<br />

l’originalità non c’è più. Piattaforme<br />

comuni, motori frutto di alleanze,<br />

sospensioni e cambi, plance ed<br />

elettronica, dispositivi di sicurezza e<br />

connettività prodotti da pochi fornitori.<br />

UIGA ha dovuto cambiare pelle e<br />

puntare non solo sui modelli, ma anche<br />

sulla filiera che li costruisce.<br />

F&F All’insediamento del Governo<br />

Draghi, sulle colonne de ‘Il Giornale’<br />

si augurava che i tecnici che lo<br />

compongono “operino con sagacia<br />

e lucidità, puntando sugli incentivi<br />

in caso di rottamazione per<br />

svecchiare il parco auto italiano, e<br />

senza trasformare gli<br />

automobilisti ancora una volta<br />

in bancomat”. Qual è il suo<br />

giudizio un anno dopo?<br />

››‰ Mario Draghi si sta rivelando un<br />

capace uomo di Stato e ora ha gatte da<br />

pelare di dimensioni gigantesche.<br />

Il suo staff, invece, avrebbe potuto<br />

studiare progetti che andassero oltre<br />

agli incentivi e ai miliardi da spendere<br />

per le colonnine elettriche. Ma la colpa<br />

è degli automobilisti che non sono mai<br />

stati capaci di creare un movimento, un<br />

partito politico per difendere i loro<br />

legittimi, ripeto legittimi, interessi e di<br />

conseguenza vengono trattati come<br />

vacche da mungere.<br />

Il premio Auto Europa ha compiuto<br />

36 anni. Con la Giuria Popolare,<br />

introdotta l’anno scorso, gli avete<br />

tolto un po’ di polvere?<br />

››‰ Il consiglio direttivo UIGA ha<br />

approvato un cambiamento epocale.<br />

Il premio Auto Europa è il fiore<br />

all’occhiello dell’Unione e tutti i soci<br />

lavorano durante l’anno per scegliere<br />

l’auto che abbia le doti per meritare il<br />

riconoscimento. Ai soci, la Giuria<br />

Tecnica, sono stati affiancati gli<br />

Opinion Leader e la Giuria Popolare che<br />

votano con smartphone o pc cliccando<br />

un link. Un’altra novità riguarda<br />

l’attribuzione del titolo di ‘Finalista’ ai<br />

sette modelli che arrivano in fondo e<br />

che i costruttori possono utilizzare nelle<br />

loro campagne di comunicazione.<br />

6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7


QUOTE<br />

ROSA<br />

IN OFFICINA<br />

Cambio di passo<br />

di Tiziana Altieri<br />

Sfido qualunque donna a trovarsi a proprio agio<br />

in un ambiente con il testosterone a palla. Eppure per<br />

conquistarci e fidelizzarci servirebbe davvero poco<br />

Che rapporto hanno le donne con<br />

il mondo dell’autoriparazione?<br />

Ha provato a indagarlo<br />

CercaOfficina.it., la piattaforma digitale<br />

che consente di trovare l’officina più<br />

adatta alle proprie esigenze e di<br />

ricevere un preventivo gratuitamente.<br />

Ebbene, non si può certo parlare di<br />

amore. Ben il 36 per cento delle<br />

rappresentanti del gentil sesso tra i 18<br />

e i 65 anni interpellate dichiara di non<br />

sapere a quale officina affidarsi, contro<br />

il 13 per cento degli uomini.<br />

La cosa non mi stupisce. Diciamocelo<br />

onestamente: ancora troppe officine<br />

non sono pensate per il popolo rosa.<br />

Saranno i calendari con i nudi (spesso<br />

non il noto Pirelli ma qualcosa di<br />

decisamente meno artistico), saranno<br />

gli sguardi dai quali si viene investite,<br />

sarà l’odore di olio (non esattamente<br />

quello delle frittelle delle fiere<br />

paesane), saranno le riviste messe a<br />

disposizione del pubblico sulle cui<br />

copertine campeggiano muscoli<br />

allenatissimi o fuoriserie ma, insomma,<br />

trovarsi a proprio agio è dura. Se poi<br />

chi ci accoglie vuole mostrare non la<br />

sua preparazione sul tema (quello<br />

dell’autoriparazione) ma la nostra<br />

totale ignoranza (magari con le<br />

domande trabocchetto che poi se<br />

sapevo dove mettere le mani nel<br />

cofano facevo da me e non venivo in<br />

officina) siamo sicuramente un cliente<br />

perso.<br />

Ed ecco che al<br />

Inutile sfoggiare<br />

la propria<br />

prossimo giro ci<br />

competenza<br />

affideremo a<br />

sul campo.<br />

qualcun altro per la<br />

La diamo per<br />

riparazione o scontata o non<br />

manutenzione della saremmo qui<br />

nostra auto (e<br />

ingrosseremo le fila di quel 36 per<br />

cento) sperando che vada meglio.<br />

L’indagine di CercaOfficina.it evidenzia<br />

anche come le donne si sentano poco<br />

preparate in materia, e ben il 16 per<br />

cento contro il 7 degli uomini non<br />

ricorda alcune scadenze importanti,<br />

come ad esempio quando fare il<br />

tagliando, la revisione o il cambio delle<br />

gomme. Ma in fondo perché<br />

dovremmo? Abbiamo già troppe cose<br />

per la testa, tutto ciò che riguarda la<br />

quattro ruote lo deleghiamo volentieri<br />

ad altri. Magari all’officina stessa: c’è<br />

chi con un semplice programma di<br />

CRM già lo fa.<br />

Via ai lavori<br />

Detto ciò sappiate, quindi, che<br />

conquistare e fidelizzare le donne<br />

automobiliste per un’officina<br />

meccanica è meno difficile del<br />

previsto. In fondo può bastare una<br />

donna in accettazione che ci accoglie<br />

da pari, una ripulita alle sedute (che il<br />

rosa shocking e il<br />

giallo flou che<br />

tanto vanno<br />

quest’anno<br />

cozzano con la<br />

polvere grigia) e ai<br />

muri (e se proprio<br />

proprio non si<br />

vuole eliminare il famoso calendario<br />

perché non appendere anche quello di<br />

Mister Italia?) e qualche femminile sul<br />

tavolo (un Vanity Fair per dirne uno,<br />

non Mani di fata). Non chiedeteci cosa<br />

dovete fare alla nostra auto, fate quello<br />

che sapete che va fatto, senza<br />

sorprese.<br />

E se proprio volete fare breccia nel<br />

nostro cuore riconsegnatecela pulita,<br />

fuori e dentro. Perché l’autolavaggio è<br />

un altro luogo che, lo ammetto,<br />

preferiamo evitare.<br />

8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


ANALISI<br />

ANALISI<br />

RAPPORTO ANIASA<br />

Corsa a ostacoli<br />

Quello della mobilità a noleggio è un settore robusto ma che non<br />

può correre come vorrebbe per i tanti ostacoli che incontra lungo<br />

il cammino. Alcuni non si possono evitare, altri andrebbero abbattuti<br />

di Roberta Carati<br />

Nel primo trimestre<br />

2022 l’andamento<br />

del noleggio a<br />

lungo termine<br />

conferma la ripresa<br />

in atto: crescono<br />

flotta e fatturato.<br />

Lo stesso non si<br />

può dire del rent-acar:<br />

segno meno<br />

per fatturato,<br />

numero di noleggi,<br />

giorni di noleggio e,<br />

soprattutto,<br />

immatricolazioni.<br />

La nuova variabile è la guerra in Ucraina, con conseguenze<br />

non ancora quantificabili nel lungo periodo;<br />

perché fiscalità penalizzante, eccesso di burocrazia<br />

e incentivi esclusivi (nel senso che hanno escluso auto<br />

aziendali e noleggio), oltre naturalmente ai danni da pandemia,<br />

erano il sottotesto già del 20esimo Rapporto<br />

Aniasa. La consueta ricerca Bain & Company che da anni<br />

accompagna la presentazione dello stato dell’arte della<br />

mobilità a noleggio in Italia, potrebbe quindi<br />

prestare il titolo anche alla 21esima edizione<br />

del Rapporto, ovvero: ‘La mobilità che non<br />

cambia’. (Postilla: Non per colpa sua)<br />

E pensare che se esiste un fattore in grado<br />

Il noleggio a lungo termine nel primo trimestre 2022<br />

1° trimestre 1° trimestre 20/21<br />

2022 2021<br />

Fatturato (milioni €) 1.549 1.413 9,5%<br />

Immatricolazioni 76.501 83.014 -8%<br />

Flotta oltre 12 mesi 1.003.000 955.000 7,2%<br />

Il car sharing<br />

nel primo<br />

trimestre 2022:<br />

+50%<br />

di favorire la transizione ecologica accelerando lo svecchiamento<br />

del circolante, processo che chiama in causa<br />

tutti gli operatori del comparto, è proprio il noleggio.<br />

Ma vediamo i dati salienti del 2021 e le tendenze che si<br />

sono delineate nel primo trimestre di quest’anno, aiutandoci<br />

con le considerazioni del neo presidente Aniasa,<br />

Alberto Viano.<br />

2021, la tempesta perfetta<br />

Le attività di noleggio - in particolare breve<br />

termine e sharing - si sono ritrovate al centro<br />

della tempesta perfetta generata dalla pandemia<br />

e dall’acuirsi della crisi dei chip e dei<br />

cablaggi, eppure il 2021 si è chiuso con una<br />

flotta che ha superato il milione di veicoli e il fatturato<br />

che ha raggiunto i 12 miliardi di euro; in calo di 106mila<br />

unità le immatricolazioni, scese dalle 482mila del 2019<br />

alle 376mila del 2021 (per una perdita di oltre due miliardi<br />

e mezzo di euro). “Nonostante la contrazione”, rileva il<br />

Il noleggio a breve termine nel primo trimestre 2022<br />

1° trimestre 2022 1° trimestre 2021 1° trimestre 2020 VAR % 22/21 VAR % 22/20<br />

Fatturato (milioni €) 161 109 167 +48% -4%<br />

Giorni di noleggio 5.500.000 4.200.000 5.700.000 +32% -2%<br />

Numeri di noleggi 567.000 366.000 730.000 +55% -22%<br />

Flotta media 100.000 73.000 96.000 +37% +4%<br />

Immatricolazioni 11.600 18.900 39.500 -38% -70%<br />

Mobility divide<br />

Bain & Company fotografa un’Italia divisa tra chi può permettersi<br />

di guidare green e chi no. Il noleggio metterà d’accordo tutti?<br />

Altro che sostenibilità! In Italia, nonostante<br />

ci siano più auto che persone<br />

che possano guidarle, il parco circolante<br />

sta invecchiando al punto da lasciar<br />

presagire un imminente ‘effetto Cuba’: dal<br />

2000 a oggi l’età media è infatti passata da<br />

8,8 a 11,5 anni.<br />

La ricerca di Bain & Company ‘La mobilità<br />

che non cambia’ racconta un Paese dove<br />

i suoi abitanti hanno ripreso a muoversi<br />

come e più del periodo pre pandemia, eppure<br />

il mercato sta attraversando la crisi<br />

presidente Viano, “il settore si è confermato protagonista<br />

della transizione immatricolando il 47 per cento delle<br />

vetture ibride plug-in e il 30 per cento delle elettriche,<br />

un’alternativa sempre più allettante”.<br />

Tutti positivi gli indicatori del lungo termine, segmento<br />

best performer: +21 per cento le immatricolazioni, +12<br />

il fatturato, +5 la flotta, +1,5 le auto usate vendute, “un<br />

usato sicuro paragonabile al nuovo”.<br />

Da tenere monitorata la crescita del NLT ai privati, formula<br />

che ne ha già sedotti 100.000, 150.000 se si contano<br />

anche i privati con partita IVA.<br />

Molto sofferente, e non poteva essere altrimenti vista<br />

la sostanziale scomparsa del travelling nella prima parte<br />

del 2021 e più in generale l’assenza di turismo internazionale,<br />

il settore del breve termine: dimezzato il numero<br />

di noleggi, ridotti di un terzo flotta, giorni di noleggio, giro<br />

d’affari. “Il parco sta invecchiando oltre i 12 mesi; l’assenza<br />

di prodotto”, riflette il presidente Aniasa, “è più facilmente<br />

assorbita nel lungo termine (che ricorre alla<br />

proroga dei contratti concordata con la clientela), per il<br />

breve è un trauma acuto”.<br />

Il car sharing, invece, flotta di 6.200 vetture a fronte delle<br />

7.994 del 2019, “stava crescendo bene, ha sofferto terribilmente<br />

ma ha reagito”.<br />

Buone notizie dal 2022<br />

La prima notizia incoraggiante di questo 2022 comunque<br />

gravido di incertezze arriva proprio dall’auto condivisa:<br />

nella frazione gennaio-marzo, +50 per cento dei noleggi<br />

rispetto allo stesso periodo del 2021, dato che lascia<br />

ben sperare per il prosieguo dell’anno.<br />

Bene anche il giro d’affari del lungo termine, cresciuto<br />

di oltre 9 punti percentuali nel primo trimestre a quota<br />

1.549 milioni, anche grazie a una flotta aumentata del<br />

7 per cento (pur con le immatricolazioni nuovamente<br />

giù di 8 punti, ferme a 76.501).<br />

peggiore dagli anni 70: le immatricolazioni<br />

nel 2021 si<br />

sono fermate sotto il milione<br />

e mezzo e i primi mesi del<br />

2022 - complici gli strascichi<br />

da Covid, la carenza di chip,<br />

la guerra in Ucraina - hanno già registrato<br />

un -27 per cento.<br />

Preso atto che il lavoro da remoto è tornato<br />

alla media 2019 di un giorno, un giorno e<br />

mezzo a settimana, i ricercatori osservano<br />

che l’auto personale continua a essere il<br />

mezzo di trasporto usato più spesso<br />

(dal 69 per cento del 2020 al 73<br />

del 2021) e che gli utenti, dopo l’inevitabile<br />

crollo da pandemia, sono<br />

tornati ad apprezzare il car sharing<br />

(passato dal -54 per cento del 2020<br />

al +2 del 2022) oltre che i monopattini<br />

elettrici (dal -8 per cento del<br />

2021 al +5 del 2022).<br />

Gianluca Di Loreto, Partner Bain &<br />

Company, rileva però che “le soluzioni<br />

innovative di mobilità sono appannaggio<br />

quasi esclusivo delle grandi metropoli,<br />

dove si concentra il 15 per cento del<br />

circolante, e incidono quindi solo parzialmente<br />

sul problema dell’anzianità del parco”, e<br />

che “i mezzi utilizzati in modo saltuario non<br />

sono un’alternativa strutturale all’auto”.<br />

segue >><br />

10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11


ANALISI<br />

Resta un osservato speciale il noleggio a breve termine,<br />

settore in leggera ripresa rispetto al primo trimestre dello<br />

scorso anno ma con ancora tutti gli indicatori negativi<br />

(ad eccezione della flotta media) nel confronto con i mesi<br />

pre pandemia: fatturato, giorni di noleggio, numeri di noleggi<br />

e, soprattutto, immatricolazioni. “La domanda c’è”,<br />

ribadisce Alberto Viano, “ma si fa molta fatica a inflottare<br />

le auto che servono, e gli incentivi finiranno per premiare<br />

solo alcuni segmenti del mercato”.<br />

Le questioni ancora aperte<br />

La questione bonus torna anche nelle conclusioni, traccia<br />

del tema d’esame che il Governo non ha ancora svolto.<br />

“Dati alla mano, il noleggio”, attacca il presidente Aniasa,<br />

“è il principale strumento in grado di favorire la transizione<br />

del parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli<br />

più inquinanti. L’esclusione delle auto aziendali e del noleggio<br />

dagli incentivi messi in campo dal Governo rivela<br />

una visione limitata, ancorata al concetto di proprietà del<br />

bene auto, che rischia di rallentare il passaggio verso un<br />

modello di mobilità sempre più pay-per-use, un’evoluzione<br />

che porta con sé evidenti positive ricadute in termini di<br />

sostenibilità ambientale e sicurezza dei veicoli, nonché<br />

certezza sul fronte delle entrate tributarie per l’Erario”.<br />

Bloccato, precisamente al 40 per cento fissato nel 2007<br />

e di proroga in proroga confermato almeno fino al 31 dicembre,<br />

il livello di detraibilità dell’IVA per le imprese clienti.<br />

“Una penalizzazione che crea forte disparità di trattamento<br />

fiscale sui costi di mobilità che le aziende italiane vivono<br />

ogni giorno sulla propria pelle rispetto ai competitor europei,<br />

per esempio di Spagna, Francia e Germania che possono<br />

detrarre il 100 per cento. Non chiediamo che si arrivi al<br />

100 per cento in modo universale, ma sarebbe ragionevole<br />

una detraibilità del 100 per cento sull’elettrico, del 90 sull’ibrido,<br />

del 60 sui veicoli endotermici”.<br />

Viano sa bene che “la coperta è corta e l’Iva è ‘LA’ tassa<br />

in Italia, ma la fondatezza delle nostre ragioni è stata riconosciuta”.<br />

La palla passa nell’altra metà campo...<br />

AUMENTA LA<br />

TUA MOBILITÀ<br />

SOLUZIONI PER IL PAGAMENTO DEI PEDAGGI EUROPEI<br />

SERVIZI DIGITALI DI OTTIMIZZAZIONE E GESTIONE DELLA FLOTTA<br />

Grafico 1. Il NLT è green<br />

Grafico 2. Focus sul noleggio<br />

Mix Immatricolato (Gr/km, 2021)<br />

Propensione all’uso del noleggio - LUNGO TERMINE<br />

Propensione all’uso del noleggio - BREVE TERMINE<br />

Fonte: Elaborazioni Bain & Co. su dati Dataforce 2022<br />

Fonte: Ricerca Bain & Company - 1.031 rispondenti<br />

Propensione futura all’uso calcolata come differenza tra la % di intervistati che useranno «di più»<br />

o «molto di più» il noleggio meno % coloro che lo useranno «di meno» o «molto di meno»<br />

Il noleggio è democratico<br />

La ricerca fotografa anche la spaccatura tra<br />

Nord e Sud oltre che tra metropoli, città e comuni<br />

sotto i 400mila abitanti relativamente<br />

alla scelta di guidare full electric: le BEV aumentano<br />

di quota ma restano concentrate<br />

nelle grandi metropoli del Nord Italia (5,3 per<br />

cento nel 2021); in più faticano a uscire dalla<br />

nicchia degli ‘anticipatori’, persone in grado<br />

di influenzare le masse.<br />

A rallentare la transizione verso l’elettrico puro<br />

c’è anche l’incredibile crescita dei SUV saliti,<br />

insieme al prezzo di listino, dal 4 per cento<br />

del 2000 al 51 del 2021; in un mercato dove<br />

si prospetta la contrazione dei segmenti minori<br />

(le ‘piccole’ potrebbero passare dal 18<br />

per cento del 2021 al 6 del 2025), si rischia il<br />

‘mobility divide’ tra chi potrà permettersi le<br />

auto con nuove motorizzazioni (SUV e vetture<br />

grandi) e chi invece non potrà farlo e dovrà<br />

ricorrere al Trasporto Pubblico Locale.<br />

In questo contesto il noleggio appare come<br />

l’unica leva in grado di “democratizzare le<br />

novità”, per dirla con Di Loreto, “rendendole<br />

accessibili a tutte le tipologie di utenti, a partire<br />

dai privati”. Il canale NLT (Cfr. Grafico 1)<br />

ha un mix di emissioni molto più green rispetto<br />

al canale dell’acquisto diretto, e sta<br />

riscuotendo (Cfr. Grafico 2) il gradimento dei<br />

consumatori. Almeno a parole.<br />

12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

WWW.AXXES.EU +33(0)4 26 29 75 20


COVER<br />

COVER<br />

MOBILITÀ CONDIVISA<br />

Tertium non datur<br />

Delle due l’una: o è sostenibile o è redditizia. La sharing<br />

mobility così com’è oggi, almeno nei suoi modelli più noti<br />

e diffusi, non può funzionare. Nel suo futuro c’è lo sviluppo<br />

di singole piattaforme, che potrebbero diventare o migrare<br />

verso la piattaforma della Mobility as a Service<br />

di Roberta Carati<br />

mail a tema magnificava i vantaggi del<br />

servizio di Ombrellone Sharing, un’altra quella<br />

L’ultima<br />

dello sharing a tavola proposto da ristoranti di<br />

tendenza. Non c’è dubbio che ‘condividere’ sia percepito<br />

come concetto trasversale entrato nel linguaggio quotidiano,<br />

ma quando si tratta di mobilità non basta che il<br />

termine sia di moda perché il progetto sia efficace.<br />

Cristina Pronello, docente al Politecnico di Torino presso<br />

il Dipartimento Interuniversitario di Studi e Pianificazione<br />

Territoriale e Urbanistica e titolare della cattedra di<br />

Intelligent Transport Systems and Territorial Dynamics<br />

alla Sorbonne Universités, ci guida alla scoperta dei<br />

servizi di mobilità condivisa.<br />

F&F Cominciamo dalla definizione?<br />

››‰ La cosiddetta mobilità condivisa, meglio nota con il<br />

termine anglosassone di ‘shared mobility’ è oggi un tema<br />

molto dibattuto nell’ambito dei trasporti ed è una delle soluzioni<br />

suggerite dalla Commissione Europea per orientare<br />

la mobilità verso una maggiore sostenibilità.<br />

La shared mobility è una delle componenti della cosiddetta<br />

‘sharing economy’. Anche se oggi manca un consenso<br />

in merito alla sua definizione, essa può essere sintetizzata<br />

come economia di accesso in cui l’aspetto di condivisione<br />

diventa secondario e il mercato è mediato da un’impresa<br />

intermediaria (Eckhardt and Bardhi, 2015).<br />

F&F Conosciamo il valore dell’economia condivisa?<br />

››‰ La sharing economy ha fortemente perturbato alcuni<br />

settori tradizionali (per esempio l’industria alberghiera<br />

e dei taxi). Si stima che valga 15 miliardi di dollari che<br />

dovrebbero salire a 335 entro il 2025. Inoltre, il rapporto<br />

di PricewaterhouseCoopers fornisce alcuni elementi di<br />

riflessione interessanti:<br />

• l’8 per cento di tutti gli adulti ha partecipato a qualche<br />

forma di condivisione dell’auto;<br />

• l’1 per cento ha prestato servizio come fornitore di<br />

questo nuovo modello, facendo da autista o prestando<br />

la propria auto per ore, giorni o settimane;<br />

• un terzo dei consumatori dice che l’industria dell’automobile<br />

produce troppi rifiuti;<br />

• i millennial guidano meno e hanno meno probabilità<br />

di prendere la patente;<br />

• i millennial considerano le automobili come un'oppor-<br />

tunità, non sentono un valore emotivo né gli assegnano<br />

uno status symbol;<br />

• gli smartphone rendono costoso guidare;<br />

• un passeggero può leggere le e-mail quando si sposta<br />

ed essere così ‘produttivo’;<br />

• Uber afferma che lo stesso vale per il bere: “Dal lancio<br />

di UberX in California, gli incidenti di guida in stato di<br />

ebbrezza sono diminuiti di 60 al mese per i conducenti<br />

al di sotto dei 30 anni";<br />

• il 59 per cento degli intervistati ha dichiarato che non si<br />

fiderà delle imprese dell'economia condivisa fino a quando<br />

non saranno adeguatamente regolamentate;<br />

• ai consumatori piacciono i modelli di economia condivisa<br />

del settore automobilistico: perché hanno prezzi<br />

migliori (56 per cento), perché c’è più scelta nel mercato<br />

(32), perché l’accesso è più conveniente (28).<br />

Nel settore dei trasporti l’economia condivisa sta prendendo<br />

sempre più piede, ma non ci si deve dimenticare<br />

che non è un modello nuovo, bensì l’evoluzione del tradizionale<br />

‘car rental’ che è diventato ‘car sharing’ e che,<br />

a sua volta, è passato da un affitto a ore a un sistema<br />

onnipresente che include l'uso condiviso e persino le<br />

Laureata con lode al Politecnico di Torino, dove insegna<br />

tuttora presso il Dipartimento Interuniversitario di Studi e<br />

Pianificazione Territoriale e Urbanistica, Cristina Pronello<br />

è uno dei massimi esperti di mobilità. È titolare della cattedra<br />

di Intelligent Transport Systems and Territorial Dynamics<br />

alla Sorbonne Universités di Parigi.<br />

auto a guida autonoma. Un siffatto cambiamento ha,<br />

ovviamente, indotto le aziende automobilistiche a ripensare<br />

il loro ruolo e immagine, diventando, oltre a produttori<br />

di veicoli, fornitori di servizi di mobilità.<br />

F&F Può farci qualche nome?<br />

››‰ Le aziende più attive in questa trasformazione sono<br />

Mercedes-Benz con Car2Go, General Motors con Lyft,<br />

Maven, Turo con Google, Citroën con Multicity, BMW<br />

con ReachNow, Ford con Chariot e Audi con Silvercar.<br />

Hanno seguito questa tendenza altre tipologie di aziende<br />

quali le imprese di trasporto pubblico (SNCF, Transdev,<br />

Keolis) che supportano o hanno creato aziende di car sharing.<br />

Invece, le aziende di car rental hanno semplicemente<br />

aggiornato il loro business estendendolo all’odierno sharing;<br />

alcuni esempi sono Enterprise con Car Share e<br />

RideShare (vRide) e Hertz on Demand. Piccole aziende<br />

quali Getaround stanno crescendo in maniera esponenziale<br />

e nuovi attori esterni al settore dei trasporti stanno<br />

emergendo nei servizi di mobilità, per esempio Apple.<br />

Molte start-up di tipo tecnologico hanno iniziato a offrire<br />

servizi di mobilità condivisa, tra cui la più famosa è senz’altro<br />

Uber (ridesharing) che è la start-up di maggior valore,<br />

stimato in 70 miliardi di dollari (Beales, 2016).<br />

Questa enorme crescita del settore della mobilità condivisa<br />

ha iniziato a far emergere la questione della redditività<br />

dei servizi resi e il modello di business più adatto<br />

da adottare è diventato una priorità per tutte le aziende<br />

che operano in questo settore.<br />

F&F Parliamo di un unico modello di business?<br />

››‰ La mobilità condivisa è continuamente messa in discussione<br />

dalle dinamiche del contesto in cui opera per<br />

la complessità nel prevedere la domanda dei clienti, l’utilizzo<br />

delle tecnologie digitali, i vincoli economici e ambientali.<br />

Chi fornisce servizi di mobilità condivisa deve<br />

adattare il proprio modello di business alle esigenze dei<br />

clienti in modo efficiente, conveniente e sostenibile.<br />

In Figura 1 viene presentato il modello di business della<br />

sharing economy che viene utilizzata nel settore dei trasporti<br />

(per esempio Uber), in cui si osserva come chi abilita<br />

il servizio (service enabler) si configura come una<br />

piattaforma che addebita una commissione per ogni<br />

transazione; si assume la responsabilità del marketing,<br />

14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15


COVER<br />

COVER<br />

Nel settore dei<br />

trasporti,<br />

chi abilita il<br />

servizio si<br />

configura come<br />

una piattaforma<br />

che addebita una<br />

commissione per<br />

ogni transazione;<br />

si assume la<br />

responsabilità del<br />

marketing, della<br />

sicurezza dei dati<br />

e dei pagamenti;<br />

genera la<br />

domanda del<br />

servizio e agisce<br />

per aumentare le<br />

transazioni.<br />

Figura 1. Il modello di business della<br />

sharing economy<br />

Provides Service<br />

Service Provider<br />

(e.g., driver, host, valet)<br />

Payment after Commission<br />

Service Enabler<br />

(e.g., Uber, Airbnb, Luxe)<br />

Places Order<br />

Payment<br />

Customer<br />

(e.g., rider, guest, consumer)<br />

della sicurezza dei dati e del gateway di pagamento sicuro;<br />

genera la domanda del servizio e agisce per aumentare<br />

il numero di transazioni.<br />

Invece il cliente (customer) desidera un servizio conveniente<br />

e a basso costo, fattibile grazie all’utilizzo di tecnologie<br />

digitali. Infatti, la convenienza offerta dalle tecnologie<br />

digitali indirizza il cliente verso la piattaforma di<br />

abilitazione del servizio.<br />

Il sistema è una risposta alle esigenze del cliente (es.<br />

convenienza), ma non risponde alle esigenze dei fornitori<br />

Provides Feedback<br />

Fonte: Kumar et al., 2018<br />

del servizio (per esempio chi guida l’auto di Uber).<br />

Riportando l’esempio di Uber, possiamo affermare che:<br />

perde denaro anche se raddoppia le sue entrate ogni sei<br />

mesi (Mcqueeney, 2016); ha continuato a ridurre il prezzo<br />

della transazione per rimanere competitivo e aumentare<br />

la sua valutazione prima della prevista IPO (offerta<br />

pubblica iniziale per la quotazione in borsa); la maggior<br />

parte delle spese sono imputabili agli stipendi dei conducenti<br />

(Solomon, 2016), ma gran parte della stampa afferma<br />

che i conducenti dei sistemi di ridesharing guadagnano<br />

meno della media nazionale dei tassisti americani.<br />

Possiamo concludere dicendo che il 56 per cento dei fornitori<br />

di servizi della sharing economy ha un reddito annuo<br />

inferiore a 40.000 dollari (Pofeldt, 2015).<br />

Ma perché le aziende continuano a investire nei servizi di<br />

mobilità condivisa nonostante ad oggi questi servizi siano<br />

in perdita? E, soprattutto, questi servizi hanno davvero un<br />

valore aggiunto per gli utenti e, quindi, per la società?<br />

F&F Ce l’hanno?<br />

››‰ Kumar et al. (2018) osservano che i servizi condivisi<br />

consentono lo scambio di valore perché permettono a<br />

chi li utilizza (customers) di risparmiare tempo grazie alla<br />

convenienza; generano valore monetario per i fornitori<br />

di servizi (service providers) che offrono i loro beni (auto);<br />

forniscono tempo e denaro a chi abilita i servizi (service<br />

enablers) e permettono di evitare di investire in modo importante<br />

in risorse umane o capitale (Cfr. Figura 2).<br />

La vera questione, però, è se questi servizi abbiano davvero<br />

un ruolo importante nel rendere la mobilità più sostenibile<br />

o se non siano l’ennesima nuova (apparentemente)<br />

forma di mobilità che non porta un reale<br />

cambiamento nei comportamenti di mobilità dato che<br />

l’automobile rimane il mezzo utilizzato per spostarsi.<br />

Considerando la definizione di mobilità condivisa, ci si<br />

deve anche chiedere se l'aumento dell'uso di risorse sottoutilizzate<br />

sia soddisfatto. In uno studio effettuato nel<br />

2016 con il mio gruppo di ricerca, si rileva come il tempo<br />

di sosta delle auto del servizio di car sharing Car2Go a<br />

Torino sia piuttosto alto e come il turnover sia migliore<br />

solo nel centro città.<br />

Dati più recenti mostrano l’utilizzo dei servizi di car sharing<br />

nelle città di Torino, Milano, Berlino e Vancouver, confermando<br />

l’elevato tempo di inutilizzo delle auto.<br />

Osservando le origini e destinazioni degli spostamenti<br />

nel corso di una settimana tipo, abbiamo notato come<br />

spesso il car sharing sia utilizzato per spostamenti che<br />

potrebbero essere effettuati con il trasporto pubblico,<br />

ma anche con la bicicletta, sottraendo utenti a modi di<br />

trasporto più sostenibili.<br />

Di conseguenza, i servizi di car sharing non sono (ancora)<br />

redditizi e costituiscono un pericoloso concorrente del<br />

trasporto pubblico e della bicicletta, continuando a rinforzare<br />

la percezione positiva dell’auto come modo flessibile,<br />

confortevole e veloce, a discapito degli sforzi di<br />

cambiare il comportamento di mobilità degli utenti.<br />

Figura 2. Valori generati nell’economia condivisa<br />

per ogni attore coinvolto<br />

Customers<br />

Time<br />

Time<br />

Service Enablers<br />

Time & Money<br />

Values of the<br />

Sharing Economy<br />

Money<br />

Service Providers<br />

Money<br />

Fonte: Kumar et al., 2018<br />

F&F Il car sharing non è redditizio ma può diventarlo?<br />

››‰ La condizione per raggiungere la redditività è di avere<br />

mercati più grandi. A tal fine le aziende sono interessate<br />

a comprendere il profilo dei potenziali utenti e a segmentare<br />

il mercato per capire come personalizzare sempre più i<br />

servizi offerti per attirare più clienti. La dimensione del mercato<br />

rimane comunque la variabile più importante che induce<br />

le aziende a offrire i propri servizi solo nelle aree urbane,<br />

ad elevata densità. Questo aspetto non permette di<br />

avere il servizio nelle aree a bassa densità dove la mobilità<br />

condivisa potrebbe avere un valore aggiunto e sostituire<br />

il trasporto pubblico che in tali aree è troppo costoso. Infatti,<br />

non essendo profittevoli i servizi in condivisione in aree<br />

I servizi condivisi<br />

consentono a chi<br />

li utilizza di<br />

risparmiare tempo<br />

grazie alla<br />

convenienza;<br />

generano valore<br />

monetario per i<br />

fornitori di servizi;<br />

assicurano tempo<br />

e denaro a chi<br />

abilita i servizi<br />

ed evitano di<br />

investire in risorse<br />

umane o capitale.<br />

La città del futuro<br />

Nasce da strade che diventano smart-road, dalla capacità computazionale,<br />

da sensori IoT diffusi. Modena ha tutte le caratteristiche per diventarla<br />

La sharing mobility ha fatto il suo debutto<br />

in Italia più di vent’anni fa sotto forma<br />

di car sharing a Milano e di bike sharing<br />

a Ravenna. Negli anni, Lombardia ed Emilia<br />

hanno mantenuto la loro vocazione pionieristica.<br />

Siamo andati a Modena, città di medie<br />

dimensioni che sta lavorando per creare le<br />

condizioni di una moderna smart mobility,<br />

ad esempio allestendo le smart road (living<br />

lab Modena Automotive Smart Area), utilizzando<br />

la capacità computazionale del<br />

Modena Datacenter Innovation Hub (in foto),<br />

sviluppando progetti di ricerca applicata con<br />

auto a guida autonoma e connessa e rover.<br />

“Il punto di partenza sono sempre i dati: la<br />

smart city in generale, la smart mobility in<br />

particolare e qualsiasi forma di MaaS”, premette<br />

Luca Chiantore, ingegnere, responsabile<br />

del Settore Smart City del Comune, “dipendono<br />

dalla disponibilità dei dati e dalla<br />

loro gestione e interpretazione, per esempio<br />

attraverso piattaforme che collezionano il<br />

big-data della smart city e mediante intelligenza<br />

artificiale in pochi millisecondi possono<br />

fornire nuovi servizi di sicurezza a pedoni e<br />

veicoli, e nell'arco di qualche secondo dare<br />

informazioni sui parcheggi e sulla disponibilità<br />

di soluzioni di interscambio”.<br />

Per progettare la città del futuro - garantendo<br />

la sicurezza informatica e salvaguardando<br />

la privacy dei modenesi - è strategico intercettare<br />

fondi europei. “Share’ngo”, porta come<br />

esempio Chiantore, “è nato da un fondo messo<br />

a disposizione da AESS, ma altri progetti<br />

quali Class e Trafair e il più recente Intelligent<br />

Pedestrian to Everyone hanno consentito di<br />

sviluppare nuovi use cases”.<br />

C'è quindi grande aspettativa per la partecipazione<br />

al progetto nazionale Smarter Italy,<br />

dove Modena sarà chiamata a sperimentare<br />

soluzioni innovative per il supporto alle decisioni<br />

con funzioni predittivo/adattative per<br />

la Smart Mobility; per il miglioramento della<br />

mobilità sostenibile nelle aree a domanda<br />

debole; per il miglioramento della mobilità<br />

nei centri storici e nei borghi”.<br />

16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

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COVER<br />

NOVITÀ<br />

Car pooling, la tecnologia abbonda<br />

Aumentano le imprese che scelgono di adottare<br />

soluzioni di sharing mobility per i propri<br />

dipendenti, mercato che Frost & Sullivan stima<br />

varrà più di 500 miliardi di dollari nel 2030.<br />

Targa Telematics conferma questo trend:<br />

sempre di più i clienti chiedono di sviluppare<br />

soluzioni di mobilità condivisa per ridurre i<br />

costi e anche il loro carbon footprint.<br />

Nell’esperienza di Webfleet, sebbene il mercato<br />

italiano sia ancora acerbo, le soluzioni<br />

per il car pooling soddisfano le necessità<br />

delle aziende sia in termini di gestione degli<br />

utilizzi e delle prenotazioni che per quanto riguarda<br />

lo stato di salute dei mezzi. Anche<br />

OCTO ha una capacità storica di offrire piattaforme<br />

che consentono alle aziende di attivare<br />

per i propri dipendenti i servizi necessari.<br />

Servizi di condivisione dei veicoli che, secondo<br />

Geotab, porterebbero sei dipendenti su<br />

dieci a rinunciare alla propria auto aziendale.<br />

ACI RADIO<br />

Ritorno<br />

alle origini<br />

Dai dibattiti di #FORUMAutomotive<br />

alla conduzione, e direzione, di ACI<br />

Radio. Pierluigi Bonora è di nuovo<br />

in onda in Digital Audio Broadcasting<br />

densamente abitate, come potrebbero sopravvivere nelle<br />

aree suburbane e rurali, dove invece potrebbero rappresentare<br />

un reale valore aggiunto?<br />

Solo un mercato di vaste proporzioni renderà profittevoli<br />

i servizi di mobilità condivisa con l’effetto, però, che più<br />

utenti ci saranno meno il sistema di trasporto sarà sostenibile.<br />

Quindi, l’interesse delle aziende è di attirare più<br />

clienti, comprendendo che il valore di servizio di mobilità<br />

sostenibile che proponevano all’inizio non è più credibile.<br />

Non è un caso, infatti, che l'orientamento alla sostenibilità<br />

delle piattaforme di sharing economy rappresenti solo<br />

la fase iniziale dello sviluppo della piattaforma. Lo sviluppo<br />

dalle prime idee di condivisione e accesso alle<br />

transazioni e alla professionalizzazione è una transizione<br />

a livello di piattaforma in cui le piattaforme potenzialmente<br />

diventano sempre più focalizzate su temi diversi<br />

dalla sostenibilità man mano che si sviluppano e attraggono<br />

altri utenti e produttori.<br />

Quando avviene la professionalizzazione delle piattaforme,<br />

l'accesso e la condivisione, non vengono più proposte<br />

e l’accento si sposta sulla convenienza economica<br />

per l’utente. Inoltre, questo sviluppo delle piattaforme<br />

può derivare dal modo in cui quelle dominanti rientrano<br />

in un'accresciuta regolamentazione e controllo (non da<br />

ultimo nei media) e non possono più definirsi sostenibili<br />

o ‘osare’ di farlo a seguito del fatto che i giornali si dimostrano<br />

critici. Le piattaforme più recenti potrebbero non<br />

aver suscitato l'interesse dei media e si presenterebbero<br />

quindi - e in base alla loro organizzazione - come sostenibili<br />

(Geissinger at al., 2018).<br />

F&F Si aprirà un altro fronte?<br />

››‰ La grande spinta mediatica verso i servizi di mobilità<br />

condivisa e l’interesse sempre maggiore, a livello politico,<br />

verso questa forma di mobilità ha portato a indirizzare il<br />

concetto di condivisione verso l’ultima frontiera dell’automobile,<br />

quella dei veicoli a guida autonoma. Rendendosi<br />

conto che la semplice sostituzione delle attuali automobili<br />

in automobili a guida autonoma potrebbe portare ad effetti<br />

devastanti in termini di aumento della domanda di trasporto,<br />

ha preso ormai piede il concetto che le future automobili<br />

autonome saranno però in condivisione, diventando<br />

SAV: shared automated vehicles.<br />

Tornando al nostro modello di business di Figura 1, lo<br />

scenario prefigurato comporterebbe la scomparsa dei<br />

costi del personale, eliminando il service provider (il guidatore<br />

di Uber), e la triade del modello di business diventerebbe<br />

una diade dove il service enabler diventa service<br />

provider e il produttore di automobili potrebbe<br />

rientrare nel modello come terzo elemento (ricostituendo<br />

la triade) come fornitore del veicolo.<br />

Lo sviluppo dall'accesso e condivisione all'acquisto e al<br />

consumo può essere piuttosto la conseguenza dello sviluppo<br />

di singole piattaforme piuttosto che uno sviluppo<br />

complessivo dell'economia della condivisione (Geissinger<br />

et al., 2018). Tali piattaforme potrebbero diventare o migrare<br />

verso la piattaforma del MaaS (Mobility as a Service)<br />

e il terzo elemento della triade potrebbe riapparire come<br />

fornitore di servizi, diverso da quello attuale. In tal caso<br />

sarà necessaria una regolamentazione perché la piattaforma<br />

sarà soggetta a una serie di questioni cruciali: la<br />

privacy e la sicurezza dei dati; chi dovrà farsi carico e gestire<br />

la piattaforma (il privato, il pubblico, una partnership<br />

pubblico-privata); la scala su cui opererà la piattaforma<br />

(locale, provinciale, regionale, statale).<br />

Senz’altro l’ente pubblico non potrà esimersi dall’assumersi<br />

le sue responsabilità e la grande sfida sarà di<br />

capire quali saranno le piattaforme e come gestirle.<br />

Ha imparato a nuotare tra le onde FM quando le stazioni<br />

locali - e Radio Pavia non faceva eccezione<br />

- erano ‘international’ come la musica che trasmettevano.<br />

Qualche decennio dopo Pierluigi Bonora, firma de<br />

‘Il Giornale’, è di nuovo in onda, conduttore oltre che direttore<br />

responsabile di ACI Radio, la nuova voce dell’Automobile<br />

Club d’Italia diffusa attraverso il canale digitale in tecnologia<br />

DAB+, “il futuro della radiofonia”, e il web, veicolata anche<br />

da una app. Eccolo ai nostri microfoni.<br />

F&F Aveva nostalgia degli inizi?<br />

››‰ Prima della radio c’è stata la discoteca, dove la domenica<br />

facevo il dj e la sera cambiavo le luci a seconda<br />

del ballo. Guadagnavo 50mila lire a serata, che per uno<br />

studente liceale degli anni 70 erano soldi.<br />

La radio è arrivata sull’onda della disco, con un programma<br />

musicale. È stato quello che reputo il mio maestro, Nando<br />

Azzolini, a introdurmi al giornalismo. Dalle notiziole da<br />

Pavia per la Gazzetta del Popolo siamo passati al giornale<br />

radio, con una striscia serale in cui io ero il ‘rincalzo’ di<br />

un’altra grande firma, Amedeo Lugaro. Mi mandavano a<br />

fare il giro della ‘nera’, seguivo la politica e il sindacato, gli<br />

spettacoli e lo sport (non solo calcio)...<br />

È stata la migliore scuola di giornalismo in assoluto.<br />

F&F Per farla tornare in radio c’è voluto il presidente<br />

di ACI Infomobility, Geronimo La Russa?<br />

››‰ Ho avuto occasione di apprezzarlo come ospite e<br />

commentatore a #FORUMAutomotive. È stato lui, un annetto<br />

fa, a parlarmi di una radio dell’ACI in embrione; poi,<br />

lo scorso marzo, mi ha proposto la direzione.<br />

ACI Radio non ha nulla a che vedere con Isoradio, è una<br />

voce in più fatta di ottima musica e belle voci, notiziari nazionali,<br />

aggiornamenti sulla viabilità (Luceverde), appun-<br />

tamenti sportivi, collegamenti con il mondo ACI che è veramente<br />

una galassia di servizi all’automobilista.<br />

F&F Quando possiamo ascoltare la sua voce?<br />

››‰ Tutti i giorni, da lunedì a venerdì, alle 9.45 faccio Il<br />

Punto: è un mio commento quotidiano su fatti che riguardano<br />

la mobilità, l’economia legata all’auto, la transizione...<br />

spesso arricchito di considerazioni flash di interlocutori<br />

che aggancio per telefono o di persona. Radio Pavia, sempre<br />

lei, mi ha insegnato a non demordere quando si tratta<br />

di portare a casa una risposta. E poi, dalle 19 alle 19.15 va<br />

in onda l’Intervista del Giorno, e qui la mia agenda mi è di<br />

grande aiuto. La più bella? In questo primo mese di trasmissioni,<br />

quella con Andrea Bocelli, testimonial insieme<br />

al figlio Mattia della Fiat 500 elettrica by Bocelli.<br />

Diario dal mondo della mobilità<br />

Dal primo <strong>giugno</strong> #FORUMAutomotive è anche un ‘diario dal mondo della<br />

mobilità’, contenitore di interventi, interviste, analisi di mercato e naturalmente<br />

notizie. Un esempio di grande attualità: “Il fine di decarbonizzare”,<br />

spiega Pierluigi Bonora, “è nobilissimo, ma attenzione, deve avvenire gradualmente<br />

e cum grano salis. Come ha ricordato il ministro Giorgetti, nel<br />

PNRR, per esempio, c’è un fondo importante destinato alle infrastrutture<br />

di ricarica che deve essere usato anche per creare dei distributori di idrogeno.<br />

Andare in una sola direzione è pericoloso, non ci sta bastando la lezione<br />

russa?”.<br />

La linea di pensiero, insomma,<br />

è quella a cui Bonora ci ha abituatonelle<br />

tante edizioni di #FO-<br />

RUM: no alle ideologie, sì al<br />

buonsenso.<br />

18 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 19


DEALER<br />

DAY<br />

Stefano Orlandini<br />

(Rentalplus),<br />

Mauro Chiarugi<br />

(Dogma Systems)<br />

e Flavio Actis (MB<br />

Financial Services<br />

Italia), relatori<br />

dell’evento ‘Da 0 a<br />

1000: come avviare<br />

e far crescere<br />

il business del<br />

noleggio’.<br />

BUSINESS REGENERATION<br />

Focus sul noleggio<br />

Oltre venti sessioni di approfondimento, solo<br />

due dedicate al noleggio. Ma quelle due - Dogma<br />

Systems e iDEAL Rent - erano centratissime<br />

di Giorgia Rocca<br />

Non so se anche voi vi siate presi qualche minuto<br />

per provare a trovarvi sul murale d’ingresso ad<br />

Automotive Dealer Day, tra quelle migliaia di<br />

nomi e cognomi scritti piccolo piccolo che testimoniano<br />

la grande partecipazione, negli anni, all’evento veronese<br />

firmato Quintegia. Un must per i principali attori della<br />

filiera distributiva - case automobilistiche, concessionarie<br />

e aziende di servizi - che alla sua ventesima edizione,<br />

la prima davvero post pandemia e infatti dedicata<br />

alla Business Regeneration, ha ospitato due sessioni<br />

sul noleggio: una proposta da Dogma Systems, l’altra<br />

da iDEAL Rent.<br />

Avviare e far crescere il business<br />

Il titolo per esteso del meeting organizzato da Dogma<br />

Systems è in realtà ‘Da 0 a 1000: come avviare e far crescere<br />

il business del noleggio’. Mauro Chiarugi, che nel<br />

2008 ha fondato l’azienda che vende e commercializza<br />

il software per il noleggio MyRent a più di 200 noleggiatori<br />

e concessionari in Italia e in Europa, va dritto al punto:<br />

“Perché il dealer dovrebbe noleggiare?”. Le risposte sono<br />

molteplici: “Per compensare almeno in parte la riduzione<br />

della vendita di auto”, perché “il concessionario ha già<br />

delle vetture di cortesia o in pool che però non gestisce<br />

come unità di business”, perché “sta rimandando un’opportunità<br />

di vendita e di guadagno da canone di noleggio<br />

e, un domani, da vendita di usato”, perché “la concessionaria<br />

è un luogo fisico dove si manifesta un’esigenza di<br />

mobilità, per esempio quando il cliente va in officina, quando<br />

aspetta il veicolo in leasing o quando vuole provarlo<br />

per una settimana prima di decidere se acquistarlo”.<br />

Insomma, ci sono diversi buoni motivi per avviare un’attività<br />

di noleggio, naturalmente non prima di aver predisposto<br />

un business plan, fatto un’analisi dei rischi, messo<br />

la persona giusta al posto giusto. E poi c’è il ‘+1’, ovvero<br />

il software. “Per gestire dieci mezzi”, spiega Chiarugi, “basta<br />

un file Excel; se però l’obiettivo è arrivare a mille e oltre,<br />

quindi aprire una nuova sede, avviare un franchising, ampliare<br />

la rete commerciale, occorre un software”. La soluzione<br />

sviluppata da Dogma Systems si chiama MyRent,<br />

vent’anni di applicazione sul campo.<br />

“Abbiamo integrato MyRent con il principe della concessionaria,<br />

il DMS”, spiega Flavio Actis, Product Manager<br />

Mercedes-Benz Financial Services Italia, “riuscendo a gestire<br />

anagrafica, pagamenti, persino il contratto, una soluzione<br />

comoda anche per il cliente”.<br />

“MyRent”, dice la sua Stefano Orlandini, General Manager<br />

Rentalplus, “incontrava le esigenze iniziali, per quanto piccole,<br />

e soprattutto quelle prospettiche di mobilità a 360<br />

gradi. Aspettiamo le nuove release in autunno”.<br />

Salire a bordo del cambiamento<br />

Da iDEAL Rent, piattaforma B2B2C che abilita reti commerciali<br />

alla vendita del NLT, l’invito a ‘Salire a bordo del<br />

cambiamento: come i concessionari possono far fronte<br />

alla crescita del Noleggio a Lungo Termine’.<br />

“Il noleggio sta diventando un’abitudine per gli italiani”, afferma<br />

Giorgia Palmieri, Back Office & Sales Operation<br />

Manager; “soprattutto le nuove generazioni sono meno<br />

attratte dal possesso dell’auto - solo un under 25 su 8 ne<br />

possiede una - e aperte ad altre formule, per esempio l’abbonamento”.<br />

Con il 57 per cento dei consumatori che valuta<br />

la possibilità di cambiare le proprie abitudini di acquisto<br />

e un 40 per cento che si immagina alla guida di un’auto<br />

elettrica, “l’abbonamento è la soluzione per chi magari<br />

non può permettersela e sceglie di noleggiarla”.<br />

Le fa eco il Chief Commercial Officer, Raniero Reali: “I noleggi<br />

sono modalità a basso rischio per sperimentare<br />

nuovi brand e la mobilità elettrica”.<br />

Di fronte alla domanda crescente del privato (codici fiscali<br />

e partite iva che hanno sottoscritto un contratto di noleggio<br />

rappresentano oggi una quota del 17,4 per cento), le concessionarie<br />

rischiano di trovarsi in difficoltà.<br />

In loro aiuto ecco iDEAL, “un’unica piattaforma”, spiega<br />

Reali, “che abilita alla vendita del NLT, dove si trovano<br />

sempre le migliori offerte di noleggio dei principali operatori<br />

presenti sul mercato (parliamo di circa 140 auto ogni<br />

mese in pronta consegna), che permette ai venditori di ridurre<br />

il tempo della trattativa a 15 minuti, con un team di<br />

back office che semplifica la burocrazia, un tutor virtuale<br />

con cui valutare la sostenibilità della rata per il cliente in<br />

modo semplice e soprattutto veloce, e una dashboard interattiva<br />

sempre aggiornata per tenere sotto controllo preventivi<br />

e vendite”. Un vero acceleratore del business.<br />

Giorgia Palmieri, Sales Operation Manager, e Raniero Reali,<br />

Chief Commercial Officer di iDEAL Rent, si sono avvicendati<br />

nella sessione ‘Salire a bordo del cambiamento: come i<br />

concessionari possono far fronte alla crescita del NLT’.<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

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INTERVISTA<br />

CASE HISTORY<br />

Una scelta lucida<br />

Nologix, attiva nel NLT e focalizzata sugli LCV, racconta il progressivo inserimento<br />

nel paradigma elettrico, grazie al supporto del partner Athlon, a beneficio dei propri clienti<br />

Maurizio Pesci,<br />

amministratore<br />

delegato<br />

di Nologix.<br />

Nologix è un brand del noleggio a<br />

lungo termine nato nel 2018<br />

dall’unione di alcuni imprenditori<br />

di successo attivi nel settore del trasporto<br />

espresso da oltre 30 anni. La flotta è composta<br />

principalmente da veicoli commerciali,<br />

con una crescente percentuale di<br />

elettrici. I clienti di Nologix, perlopiù operatori<br />

medio-piccoli, sono attivi nella distribuzione<br />

all’interno della ‘galassia GLS’,<br />

nel cruciale ultimo miglio. Oltre alla sede<br />

di Badia al Pino, in provincia di Arezzo,<br />

Nologix conta oggi rental points tra<br />

Liguria, Toscana, Marche, Lazio e Campania.<br />

Nologix, azienda pronta a tracciare un percorso di transizione<br />

energetica e di sostenibilità, da sempre è cliente<br />

di Mercedes-Benz, collabora da anni con Athlon Car Lease<br />

Italia, società di fleet management e NLT che fa capo a<br />

Mercedes-Benz Mobility AG.<br />

F&F Maurizio Pesci, AD di Nologix, è la persona<br />

giusta per raccontare la collaborazione con Athlon<br />

sull’elettrico...<br />

››‰ Dopo la fase organizzativa abbiamo affrontato la<br />

svolta green nella mobilità, resa ormai possibile da una<br />

tecnologia matura, adottata dai grandi player dell’industry,<br />

sebbene i modelli fossero ancora pochi e non ancora<br />

comprovati nell’affidabilità. Abbiamo cercato di capirne<br />

i pro e contro, e una parte della riflessione è stata dedicata<br />

all’aspetto economico: il costo del green era molto rilevante<br />

rispetto ai termici tradizionali non essendoci, all’epoca,<br />

incentivi dedicati.<br />

L’incontro con Athlon è stata la naturale conseguenza<br />

del lungo rapporto con Mercedes-Benz. Oggi Athlon gestisce<br />

per noi oltre 250 veicoli commerciali, il 15 per<br />

cento dei quali sono mezzi elettrici, la cui introduzione<br />

è pregressivamente cresciuta. Del resto, questo è il futuro:<br />

abbiamo quotidianamente richieste per flotte gestite,<br />

performanti, monitorate…<br />

In questo senso per noi Athlon è il referente<br />

ideale e noi lo siamo per loro: un<br />

parco clienti storico, che apprezza i nuovi<br />

prodotti elettrificati, che vengono recepiti<br />

come tecnologia nuova anche dai<br />

driver, i quali hanno ora, loro stessi, un’attenzione<br />

diversa nella gestione dei veicoli<br />

elettrici rispetto al termico.<br />

ll maggior costo del veicolo elettrico viene<br />

ammortizzato con facilità dalla gestione<br />

dei tempi morti per le riparazioni<br />

e compensato dai tanti vantaggi su cui,<br />

anche se non percepibili nell’immediato,<br />

stiamo puntando molto, al punto da prevedere per l’anno<br />

in corso una fornitura di oltre 100 veicoli - per nuove commesse<br />

e per far fronte al turnover delle sostituzioni - che<br />

porteranno la flotta al 60 per cento di elettrico e 40 di<br />

termico, a valorizzazione dell’impatto sull’ambiente dell’intera<br />

filiera del trasporto.<br />

F&F Una scommessa o uno splendido traguardo?<br />

››‰ La nostra scommessa è arrivare all’80 per cento di<br />

elettrico entro il 2025, salvo cambiamenti delle politiche,<br />

al momento, tuttavia, non ravvisabili. Restano da ottimizzare<br />

alcuni aspetti come il rifornimento - colonnine, wall box,<br />

ecc - e che la rete di service dovrà essere formata e adeguata<br />

a questa tipologia di prodotto, ma per quanto riguarda<br />

Nologix puntiamo all’80 per cento della flotta alimentata<br />

a elettricità da qui a 4 anni: parliamo, ovviamente, di mezzi<br />

per la distribuzione dell’ultimo miglio, segmento in cui è<br />

attiva pressoché la totalità dei nostri clienti.<br />

F&F Cosa può dirci dei clienti? Qual è il loro approccio<br />

con il veicolo elettrico?<br />

››‰ Sembrerebbe esserci qualche preoccupazione, dal<br />

momento che l’elettrico costa una volta e mezzo il termico,<br />

ma analizzando i costi singoli e la loro totalità, i<br />

conti sono presto fatti: i nostri LCV elettrici partono al<br />

mattino in piena autonomia e non devono fermarsi a far<br />

rifornimento ai distributori ordinari. La gestione è meno<br />

onerosa - in termini di usura e per la manutenzione ordinaria<br />

richiesta dalla tecnologia EV - e, ovviamente, il<br />

costo di ricarica è inferiore rispetto al carburante. Alla<br />

fine del mese, per dei mezzi che a breve avranno un’autonomia<br />

di oltre 200 km, la rata di noleggio sarà molto<br />

vicina a quella dei veicoli termici, e sarà così anche qualora<br />

dovessero terminare gli incentivi.<br />

F&F Quali sono i servizi che offrite? C’è anche la<br />

fornitura di energia?<br />

››‰ Abbiamo installato colonnine di ricarica presso i<br />

nostri rental point e presso alcuni clienti. Siamo ben consapevoli<br />

che le esigenze di energia saranno sempre più<br />

importanti. Facciamo il caso di un distributore ultimo<br />

miglio di dimensioni medie con una struttura di 40 mezzi<br />

che necessitano, ognuno, di una ricarica da 11 kWh di<br />

potenza per complessivi 500 kWh: questo significa creare<br />

nuovi impianti, smantellare le strutture non ben cablate<br />

e rifare ex novo le facilities dotandole di potenze importanti…<br />

per il singolo diventa antieconomico.<br />

Le aziende clienti non potranno diventare ‘mini centrali<br />

atomiche’ ma dovranno trovare soluzioni alternative,<br />

che vanno dalla singola ricarica domestica fino alle cosiddette<br />

‘stazioni biberon’ per rifornimenti rapidi.<br />

F&F Concentrati su veicolo e strutture, quindi...<br />

In questa fase di transizione, in cui le risposte a livello<br />

Paese per una rete su tutto il territorio non sono pronte,<br />

possiamo fornire aiuto soprattutto alle flotte più piccole.<br />

Nologix - a quanto possiamo dire oggi - non diventerà<br />

fornitore di energia, rischieremmo di partire già obsoleti,<br />

ed è rischioso investire in questa fase, nella quale non<br />

sono ancora chiare le scelte strategiche. Come sarà la<br />

distribuzione del futuro? Potrebbe, ad esempio, diventare<br />

h24? Nel nostro settore il prodotto ha un fermo ‘fisiologico’<br />

di 12 ore, dunque può non avere senso investire,<br />

come operatore del noleggio, nella supply energetica.<br />

Peraltro, è ormai evidente la spinta verso la creazione<br />

di una ‘rete multipla’, composta da tanti diversi punti di<br />

ricarica, anche in zone periferiche: nei parcheggi della<br />

GDO, presso i concessionari di auto, all’interno dei porti<br />

turistici, nei centri urbani con le reti di ricarica comunali<br />

a partire dal car sharing, per citarne alcuni. Dunque, al di<br />

là della volontà politica per le grandi infrastrutture - che<br />

necessitano di anni - c’è molto interesse e consapevolezza<br />

e, com’è ovvio, tanti investimenti economici anche<br />

piccoli possono essere più concreti e soprattutto più rapidi<br />

del mega progetto.<br />

Quel che è certo è l’interesse sempre più marcato per<br />

l’utilizzo di mezzi sostenibili: già oggi in alcuni Paesi, la<br />

Germania per esempio, sempre più spesso i clienti finali<br />

accettano di buon grado un supplemento sulla tariffa<br />

se presa e consegna vengono effettuate con un mezzo<br />

elettrico, una sensibilità che sta crescendo anche in Italia.<br />

Prevedo una presa di coscienza molto rapida, tra 4-5<br />

anni sarà la normalità quello che oggi ci sembra una forzatura.<br />

F&F Qual è il valore aggiunto di Athlon per un cliente<br />

come Nologix?<br />

››‰ Chiaramente Athlon appartiene a un Gruppo che è<br />

un brand primario per il settore del delivery, proponendo<br />

un prodotto sinonimo di consistente solidità e qualità.<br />

Athlon ci ha convinto sul servizio, dedicandoci fin da subito<br />

interlocutori preparati e collaborativi.<br />

L’assistenza è continua e non c’è turnover nelle persone<br />

di riferimento che sono in grado, in ogni momento, di<br />

farsi carico in prima persona dell’eventuale problema.<br />

Capiamo che alle spalle c’è un gruppo di mobilità strutturato<br />

e importante - e apprezziamo gli strumenti di monitoraggio<br />

e controllo messi a disposizione - ma la front<br />

line sono le persone: non avendo noi prodotti da presentare<br />

ma esclusivamente la nostra reputazione, è molto<br />

importante avere un interlocutore consapevole del nostro<br />

valore e in grado di dare risposte pronte e veloci, una risorsa<br />

inestimabile per noi che lavoriamo, appunto, nel<br />

settore del ‘corriere espresso’.<br />

Athlon - Getting you there<br />

INTERVISTA<br />

Athlon è uno dei principali fornitori di noleggio<br />

di veicoli e fleet management in Europa, con una flotta gestita di circa<br />

400.000 veicoli. Athlon, da oltre 100 anni, indirizza, supporta e fornisce<br />

le soluzioni di mobilità migliori per i suoi clienti. Con sede nei Paesi Bassi,<br />

è attivo in più di 20 Paesi in Europa, direttamente o tramite partner. Athlon<br />

è parte di Mercedes-Benz Mobility AG.<br />

www.athlon.it<br />

22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 23


FORUM<br />

FORUM<br />

SMART MOBILITY ALL’ITALIANA<br />

Ecosistema connesso<br />

OCTO Connected Forum ha posto alcune pietre<br />

miliari lungo la Via italiana alla mobilità connessa.<br />

Il prossimo settembre se ne vedrà il traguardo?<br />

di Giorgia Rocca<br />

Lo scorso anno OCTO e The European House -<br />

Ambrosetti hanno intrapreso un percorso destinato<br />

a coinvolgere i principali attori dell’ecosistema della<br />

mobilità connessa per la realizzazione della prima edizione<br />

del Connected Forum, culminato a Roma il 17 settembre.<br />

Tutte le parti coinvolte hanno lavorato per individuare un<br />

modello di business a piattaforma come abilitatore della<br />

creazione di un ecosistema connesso, auspicabilmente<br />

aperto e interoperabile per permettere la collaborazione<br />

delle diverse parti secondo logiche di coopetizione e cocreazione<br />

di servizi end-to-end di nuove offerte e nuovi modelli<br />

esperienziali per i clienti.<br />

L’evoluzione dei veicoli in veicoli connessi trasforma infatti<br />

questi ultimi in ‘sensori di mobilità’ di un’architettura IoT<br />

I temi dell’OCTO Connected Forum 2022<br />

della città; sensori di tipo adattivo che forniscono dati utili<br />

in tempo reale per la gestione di eventi contingenti e che,<br />

in una prospettiva storica, aiutano a definire, ad esempio,<br />

una potenziale mappa dei luoghi maggiormente a rischio<br />

di incidenti, ma anche il monitoraggio del traffico, la stima<br />

del rischio sulle strade, l’inquinamento, gli attrattori di traffico,<br />

la mobilità sistematica e occasionale e molto altro<br />

ancora. I veicoli connessi abilitano infatti un ecosistema<br />

urbano in grado di generare un circolo virtuoso di informazioni<br />

e nuova conoscenza per la rappresentazione sia<br />

‘descrittiva’ sia ‘predittiva’ della città, il che equivale a dire<br />

che sono in grado di fornire ai diversi stakeholder elementi<br />

di supporto alle decisioni.<br />

La Smart Mobility - sistema integrato tra mezzi di trasporto<br />

connessi, piattaforme applicative intelligenti e infrastrutture<br />

stradali e urbane - si configura quindi come una componente<br />

primaria nello sviluppo delle smart city, città digitali,<br />

intelligenti efficienti e sicure, in grado di favorire elevati<br />

standard di vita.<br />

In ottica di Smart City, la prima edizione del Connected<br />

Forum chiudeva con la presentazione di 14 progetti pilota<br />

- selezionati fra i 35 individuati dai tavoli di lavoro perché<br />

implementabili nel breve periodo - che rappresentano il<br />

cuore della seconda edizione dell’iniziativa e che sono destinati<br />

ad avviare concretamente la ‘Via italiana alla mobilità<br />

connessa’ e a dimostrarne benefici e potenzialità in chiave<br />

di sviluppo di un modello ecosistemico.<br />

La struttura del prossimo Forum, in programma a Roma il 16<br />

settembre. Nell’occasione sarà presentato il secondo volume<br />

del rapporto ‘Connected Mobility 2025’.<br />

Il PNRR per città più intelligenti<br />

Non per niente, dall’efficienza energetica alla mobilità,<br />

dalla sicurezza alla riqualificazione degli spazi urbani, fino<br />

alla digitalizzazione degli enti locali, il tema Smart City permea<br />

in maniera trasversale gran parte del Piano Nazionale<br />

di Ripresa e Resilienza e delle sue Missioni.<br />

Proprio perché gli ambiti applicativi che rientrano nella<br />

sfera di influenza delle città intelligenti sono molteplici, il<br />

potenziale degli interventi previsti dal PNRR è molto alto.<br />

Tre le Missioni in cui sono presenti elementi e obiettivi riconducibili<br />

al tema della Smart City e della mobilità.<br />

Missioni 1, 2 e 5<br />

Nei due miliardi di euro per Servizi digitali e cittadinanza<br />

digitale in Missione 1 anche una nota dedicata alla ‘Mobility<br />

as a Service’, intesa come iniziativa volta a realizzare un<br />

sistema di mobilità sostenibile, che preveda l’integrazione<br />

di diverse modalità di trasporto attraverso un unico canale<br />

digitale, agevolando gli spostamenti nei centri urbani.<br />

Assegnato il bando per proposte progettuali tramite le<br />

quali sono state scelte città ‘leader’ per realizzare i primi<br />

pilot, e città ‘follower’, che implementeranno le soluzioni<br />

più innovative ed efficaci in un secondo step.<br />

Città protagoniste del cambiamento in Missione 2: circa<br />

nove miliardi favoriranno lo sviluppo di un trasporto pubblico<br />

locale più sostenibile. Progetti Smart City, in particolare<br />

di Smart Building, rientrano anche nei 15 miliardi stanziati<br />

per l’efficienza energetica e la riqualificazione di edifici<br />

pubblici in cui tecnologie intelligenti possono essere adottate<br />

per ridurre consumi e renderle più green ed efficienti.<br />

Tra gli altri interventi di digitalizzazione delle infrastrutture,<br />

quattro miliardi sono destinati a Smart Grid e al rafforzamento<br />

della rete di distribuzione elettrica.<br />

Dei nove miliardi in capo alla Rigenerazione Urbana,<br />

Missione 5, circa due e mezzo confluiranno nei Piani<br />

Urbani Integrati, che prevedono progetti di pianificazione<br />

urbanistica partecipata, con l’obiettivo di trasformare<br />

territori vulnerabili in città smart e sostenibili.<br />

Gli interventi promuoveranno sinergie di pianificazione tra<br />

Città Metropolitane e Comuni limitrofi più piccoli, per creare<br />

un tessuto urbano ed extra-urbano più omogeneo e colmare<br />

deficit infrastrutturali e di mobilità. Progetti di Smart<br />

Land o Smart City condivisi semplificheranno le interazioni<br />

e lo scambio di informazioni all’interno del network, aumentandone<br />

l’impatto su territorio, livelli di innovazione e<br />

qualità di vita dei cittadini. Altri fondi pari a 2.8 miliardi sono<br />

stati stanziati per il Programma sulla qualità dell’abitare,<br />

che punta a utilizzare modelli e strumenti innovativi per la<br />

gestione, l'inclusione e il benessere urbano.<br />

Un business da capogiro<br />

La digitalizzazione e la diffusione dell’Internet of Things contribuiranno a<br />

definire nuove modalità di muoversi e di utilizzare le automobili, e porteranno<br />

allo sviluppo di nuovi servizi e opportunità di business collegati ai veicoli connessi.<br />

A livello globale i numeri generati dal settore della telematica sono rilevanti:<br />

entro il 2025, il valore dei servizi legati alla mobilità potrà arrivare a 9,8<br />

miliardi di dollari (+216% rispetto ai valori del 2019), mentre l’insieme dei servizi<br />

legati ai veicoli potrà raggiungere il trilione di dollari (+150%) 1 .<br />

Che il dato sarà al centro del valore generato dalla mobilità connessa lo dicono<br />

le cifre e, grazie alla guida autonoma, il trend<br />

potrebbe subire un incremento esponenziale:<br />

se oggi un veicolo può generare circa 25 GB di<br />

dati per ogni ora di utilizzo 2 , un veicolo completamente<br />

autonomo potrebbe arrivare a generare<br />

fino a 40 TB l’ora; l’equivalente di un iPhone<br />

se utilizzato per 3.000 anni 3 .<br />

Lo stato dell’arte<br />

L’edizione 2022 dell’OCTO Connected Forum propone<br />

un’accurata analisi della situazione attuale degli ecosistemi<br />

del valore legati alla mobilità connessa e delle esperienze<br />

degli stakeholder chiave, raccogliendo a sistema le principali<br />

tendenze in atto con riguardo sia all’evoluzione della<br />

domanda, sia alle dinamiche di innovazione.<br />

Un Advisory Board - composto da OCTO, The European<br />

House - Ambrosetti e da un comitato scientifico di cui ad<br />

oggi fanno parte Franco Fenoglio, già AD di Italscania e<br />

Consigliere di Amministrazione Italferr, e Francesco<br />

Bonfiglio, CEO di Gaia X - fornirà le linee di indirizzo del<br />

lavoro, stimolerà idee innovative, verificherà l’avanzamento<br />

dei contenuti, si farà portavoce delle diverse proposte.<br />

Sette i tavoli di lavoro che vedranno numerosi rappresentanti<br />

dell’ecosistema della mobilità confrontarsi sugli use<br />

case dei progetti pilota, individuare le esigenze degli stakeholder,<br />

sviluppare iniziative comuni. Il progetto culminerà<br />

il 16 settembre a Roma con la seconda edizione dell’OCTO<br />

Connected Forum, in occasione del quale verrà presentato<br />

il rapporto ‘Connected Mobility 2025’ volume 2, che si propone<br />

di richiamare l'attenzione di un qualificato panel di<br />

destinatari sulle priorità/proposte per massimizzarne gli<br />

impatti positivi e il potenziale di attivazione economico-industriale<br />

nella transizione verso la mobilità connessa.<br />

Strumento di lavoro pratico per l’indirizzo delle decisioni<br />

strategiche dei policy maker (Governo, Istituzioni europee,<br />

ecc.), il rapporto sarà reso disponibile a tutti gli stakeholder<br />

di riferimento dell’ecosistema della mobilità.<br />

1 Elaborazione<br />

The European House -<br />

Ambrosetti su dati<br />

ResearchAndMarkets,<br />

2022.<br />

2 Elaborazione<br />

The European House -<br />

Ambrosetti su dati<br />

di mercato, 2022.<br />

3 Elaborazione The<br />

European House -<br />

Ambrosetti su dati<br />

Morgan Stanley, 2022.<br />

24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25


BAROMETRO<br />

Grafico 3. Lo sviluppo della mobilità alternativa<br />

ARVAL MOBILITY OBSERVATORY<br />

Nell’occhio del ciclone<br />

ELENCO DELLE SOLUZIONI DI MOBILITÀ ALTERNATIVA:<br />

- corporate car sharing - trasporto pubblico<br />

- ride sharing<br />

- budget per la mobilità<br />

- bike sharing<br />

- un’app per prenotare le soluzioni<br />

di mobilità fornite dall’azienda<br />

- un veicolo a noleggio a breve<br />

o medio termine<br />

Fuori dalla pandemia, dentro la crisi innescata<br />

dalla guerra in Ucraina. Eppure, il sentiment<br />

delle aziende è positivo, con picchi di ottimismo<br />

di Giacinta Moraschi<br />

Novembre 2021 - marzo 2022: è il periodo in cui<br />

Arval Mobility Observatory ha condotto con Ipsos<br />

la consueta indagine sull’andamento del settore<br />

delle flotte e della mobilità. Un dettaglio da nota a piè di<br />

pagina, ma non in un periodo storico come questo che ci<br />

ha visto uscire dalla pandemia da Covid per entrare nella<br />

crisi innescata dalla vicina guerra in Ucraina.<br />

Ecco perché è quanto mai significativo prendere atto della<br />

resilienza del comparto: le aziende restano fiduciose sul<br />

futuro delle proprie flotte, l’elettrificazione continua il suo<br />

sviluppo supportata da un più convinto ricorso alla telematica,<br />

le nuove soluzioni di mobilità alternativa integrano<br />

e non sostituiscono il ruolo svolto dai veicoli in parco, il<br />

noleggio a lungo termine è sempre più pivot della flessibilità,<br />

anche per le imprese di dimensioni medio-piccole.<br />

“Pur in un contesto di indubbie turbolenze e pressioni”, ha<br />

dichiarato Massimiliano Abriola, responsabile di Arval<br />

Mobility Observatory in Italia, “il Barometro ci restituisce<br />

Grafico 1. Potenziale di crescita della flotta<br />

Nei prossimi tre anni, pensa che il numero totale di veicoli nella flotta della Sua azienda aumenterà,<br />

diminuirà o rimarrà uguale? Base: aziende con veicoli aziendali = 100%<br />

Flotta stabile o in aumento: nel Grafico 1 la prova dell’ottimismo delle aziende italiane.<br />

La transizione energetica, Grafico 2, accelera nel Bel Paese più che nel resto d’Europa.<br />

immutato il valore e l’utilità delle flotte, che rimangono un<br />

asset strategico su cui i decisori delle aziende si sentono<br />

profondamente ingaggiati nel perseguire con successo<br />

gli obiettivi di mobilità, sostenibilità, servizio e positiva<br />

esperienza dei loro driver e utenti”.<br />

Identikit delle flotte<br />

Crescita dell’attività o sviluppo di nuovi business (66%),<br />

volontà di fornire ai propri dipendenti modalità di spostamento<br />

più sicure in tempi di pandemia (30%), l’auto in benefit<br />

come strumento di attrazione di nuovi talenti e welfare<br />

aziendale (24%), ragioni fiscali (6%)... Queste e altre motivazioni<br />

fanno dire al 93 per cento degli intervistati in Italia<br />

che la propria flotta rimarrà stabile o crescerà nei prossimi<br />

3 anni, dato in linea con la media europea e indipendente<br />

dalle dimensioni dell’impresa (Cfr. Grafico 1).<br />

Con il 35 per cento delle preferenze il noleggio a lungo termine<br />

resta la principale modalità di finanziamento (era il<br />

26% nel 2021); seguono il leasing finanziario (25%), il credito<br />

auto e il self-purchase (18%). Da rilevare il maggiore<br />

interesse verso il NLT manifestato dalle imprese con meno<br />

di 100 dipendenti: 30 per cento, in crescita di 13 punti sull’anno<br />

prima.<br />

Grafico 2. Adozione alimentazioni alternative<br />

ASPETTATIVA VEICOLI<br />

BENZINA O DIESEL<br />

IN FLOTTA ENTRO 3 ANNI<br />

Italia<br />

Europa<br />

Secondo Lei, quale percentuale della<br />

vostra flotta sarà composta<br />

da veicoli a benzina o diesel tra 3 anni?<br />

Italia<br />

Base: aziende con veicoli aziendali = 100%<br />

ASPETTATIVA VEICOLI IN FLOTTA<br />

CON ALMENO UNA TECNOLOGIA<br />

TRA IBRIDO, PLUG-IN,<br />

100% ELETTRICO ENTRO 3 ANNI<br />

Europa<br />

Secondo Lei, quale percentuale<br />

della vostra flotta sarà composta<br />

da veicoli ibridi, plug in,<br />

100% elettrico tra 3 anni?<br />

Ha implementato o implementerà soluzioni alternative di mobilità nei prossimi 3 anni?<br />

Base: aziende con veicoli aziendali = 100%<br />

C’è chi fa meglio (Germania, Olanda, Regno Unito...), ma anche<br />

in Italia le soluzioni integrative, più che alternative, alle flotte<br />

cominciano ad essere apprezzate. Le utilizza o le utilizzerà,<br />

con diverse formule, l’83 per cento delle aziende .<br />

Verdi per davvero<br />

Il 71 per cento delle aziende italiane adotta almeno una<br />

tecnologia green (ibrido, plug-in o full electric) o lo farà entro<br />

i prossimi 3 anni (Cfr. Grafico 2), risposte che confermano<br />

la volontà di definire un proprio percorso di riduzione dell’impatto<br />

ambientale; il 55 per cento delle imprese ha già<br />

(39%) o sta lavorando (16%) a una strategia specifica. Un<br />

terzo delle aziende che sta utilizzando o considerando di<br />

utilizzare nei prossimi 3 anni veicoli elettrici o ibridi plugin<br />

ha condotto delle analisi interne (18%) o si è fatto supportare<br />

da partner esterni come le società di noleggio<br />

(13%). Fanno propendere per le alimentazioni verdi il miglioramento<br />

dell’immagine aziendale (51%), la riduzione<br />

dei costi di carburante (49)%), un TCO più basso (48%),<br />

gli incentivi fiscali (42%) e, finalmente, il contenimento dell’impatto<br />

ambientale (40%, in Europa è il 54).<br />

C’è sempre un’alternativa<br />

Corporate car sharing, ride sharing, bike sharing, trasporto<br />

pubblico, budget per la mobilità... Sono tante le opzioni di<br />

mobilità alternativa, nessuna però si rivela sostitutiva ma<br />

solo complementare. Anche se il 72 per cento (l’83 considerando<br />

le intenzioni per il prossimo triennio) ha già implementato<br />

almeno una soluzione di questo tipo (Cfr.<br />

Grafico 3), lo scopo è integrare le flotte esistenti per facilitare<br />

gli spostamenti di business o il tragitto casa-lavoro<br />

(44%), offrire servizi di mobilità a 360 gradi ai propri dipendenti<br />

per la loro vita professionale e privata in ottica<br />

di welfare (41%), rispondere alla specifica richiesta dei<br />

collaboratori (29%)... Soprattutto per le PMI è vitale disporre<br />

di veicoli in pronta consegna in caso di necessità (65%),<br />

così come poter restituire i veicoli in ogni momento senza<br />

penali aggiuntive (62%) o modulare la dimensione della<br />

flotta in base all’evolvere del business (52%).<br />

Connettiamoci<br />

In linea con la media europea, anche in Italia i veicoli connessi,<br />

auto ed LCV, sono sempre più diffusi all’interno delle<br />

flotte (Cfr. Grafico 4): il 32 per cento delle aziende utilizza<br />

i dispositivi telematici di bordo mosso soprattutto da considerazioni<br />

sulla sicurezza dei veicoli (43%) e dei driver<br />

(36%) e da ragioni economiche quali il miglioramento dell’efficienza<br />

operativa (38%) e la riduzione del TCO (22%).<br />

Piccole, medie o grandi, tutte le aziende riconoscono l’importanza<br />

di poter contare su informazioni affidabili e puntuali<br />

per orientare le scelte con cui raggiungere i propri<br />

obiettivi di sostenibilità, efficacia e sicurezza.<br />

Grafico 4. Aziende che utilizzano veicoli connessi<br />

Base: aziende con autovetture aziendali/aziende con veicoli commerciali<br />

leggeri aziendali.<br />

I veicoli connessi<br />

sono realtà per<br />

un’azienda su tre.<br />

Contrariamente al<br />

resto d’Europa,<br />

dove la telematica<br />

di bordo è più<br />

diffusa sui furgoni<br />

che sulle auto, in<br />

Italia le passenger<br />

cars ‘battono’ gli<br />

LCV 31 a 23.<br />

Qui sopra<br />

Massimiliano<br />

Abriola,<br />

responsabile<br />

Arval Mobility<br />

Observatory Italia.<br />

26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 27


EVENTI<br />

EVENTI<br />

Tutti i relatori della<br />

Conference.<br />

Da sinistra, in senso<br />

orario: Sten Rauch<br />

(Mercedes-Benz), Davide<br />

Gibellini (GR Advisory),<br />

Alessandro Marchisio<br />

(Bridgestone), Carla<br />

Detrieux (Volta Trucks),<br />

Marco Ceruti (Re-Solution<br />

Hub) e l’urbanista e<br />

futurista Greg Lindsay.<br />

MOBILITY 2032<br />

Diretta<br />

dal futuro<br />

60 sessioni e 21 Paesi coinvolti per la prima<br />

edizione globale della Webfleet Mobility<br />

Conference. Focus: la mobilità tra dieci anni<br />

by Webfleet<br />

Solutions<br />

La prima edizione globale della Webfleet Mobility<br />

Conference è stata un successo. E possiamo dirlo<br />

senza timore di essere smentiti, grazie al conforto<br />

di numeri e statistiche. Oltre 3.500 iscrizioni a livello complessivo<br />

e centinaia solo per l’Italia sono numeri importanti<br />

per un evento per sua natura molto verticale, focalizzato<br />

prevalentemente su un target di fleet manager e imprenditori<br />

nel settore dei trasporti e della mobilità commerciale.<br />

La squadra di Webfleet Solutions al completo, per l’occasione<br />

operativa contemporaneamente in 21 Paesi e<br />

con 60 sessioni, si è spesa con determinazione per riuscire<br />

a conseguire questo grande risultato, progettando<br />

e realizzando un evento di spessore sia a livello di contenuti<br />

che di spokesperson.<br />

Tutto è stato azzeccato, a partire dal titolo: ‘Mobilità 2032:<br />

Siete pronti?’. Un intero evento immaginato come un ritorno<br />

al futuro in cui le domande di tutte le interviste sono state<br />

impostate come se si riferissero a un tempo lontano dieci<br />

anni. Un espediente, un gioco che ha stuzzicato la fantasia<br />

degli intervistati e del pubblico, che ha sentito parlare di un<br />

presente prossimo in cui, tra le altre cose, come ha raccontato<br />

Marco Ceruti, co-fondatore di Re-Solution Hub, sta<br />

per avvenire la dismissione dei motori a combustione interna<br />

e le smart cities sono ormai la realtà di cui ha parlato<br />

Greg Lindsay, futurista e urbanista di fama internazionale.<br />

Elettrico, sempre lui<br />

Il filone sulla mobilità elettrica ha certamente rappresentato<br />

uno dei pilastri dell’evento, con la presenza, tra<br />

gli altri, di Carla Detrieux, responsabile sviluppo Volta<br />

Trucks in Europa, che ha introdotto il concetto rivoluzionario<br />

del ‘Truck as a Service’, in cui le aziende commerciali<br />

devono disporre esclusivamente degli autisti, mentre<br />

i camion vengono usati in base alle esigenze. Un percorso<br />

estremamente chiaro in cui anche il trasporto pesante<br />

nel 2032 si dovrebbe già essere evoluto e distaccato<br />

dal concetto di inscindibilità tra possesso dei mezzi<br />

e utilizzo degli stessi. Un percorso evolutivo di condivisione<br />

di strumenti e strutture che ha permeato in maniera<br />

trasversale i più disparati ambiti della società e del costume,<br />

dagli uffici all’informatica di consumo fino ai veicoli<br />

leggeri per uso personale, ma che ancora faticava<br />

sul fronte di asset importanti e strategicamente rilevanti<br />

come, appunto, i mezzi pesanti per il trasporto merci.<br />

In base ai racconti di spokesperson visionari, tra i quali Sten<br />

Rauch, CEO di Mercedes-Benz Connectivity Services, è un<br />

mondo in cui anche i dati hanno registrato una crescita<br />

esponenziale della loro importanza strategica ed effettiva<br />

per quanto riguarda le operazioni quotidiane. Una corretta<br />

interpretazione e un’attenta gestione dei dati - sia singoli<br />

che aggregati - sono diventate semplicemente vitali per<br />

poter controllare ogni singolo aspetto della mobilità.<br />

Per quanto riguarda il mercato italiano, Marco Federzoni,<br />

Regional Sales Director di Webfleet Italia, per una volta<br />

nei panni di intervistatore, ha raccolto interessanti testimonianze<br />

tra cui quella di Alessandro Marchisio, Director<br />

Commercial Products Bridgestone South Region che,<br />

attraverso la finestra dal futuro da cui interviene, racconta<br />

di grandi evoluzioni sia in termini energetici sia tecnologici.<br />

In questo futuro, Bridgestone ha rivoluzionato la<br />

propria gamma prodotto per il settore dei pneumatici:<br />

“Da semplice componente passivo, nel corso degli anni<br />

il pneumatico è diventato un elemento attivo e soprattutto<br />

connesso. Un elemento in grado di fornire informazioni<br />

e dati in tempo reale sia al driver che al fleet manager attraverso<br />

la piena integrazione con la soluzione software<br />

per la telematica WEBFLEET. Un’integrazione che ci permette<br />

di fornire ai nostri clienti un valore aggiunto: una<br />

soluzione completa in grado di ottimizzare la gestione<br />

delle flotte, riducendo costi e sprechi e aumentando la<br />

sicurezza dei driver grazie alla mole di dati tra i quali<br />

pressione e temperatura dei pneumatici, che consentono<br />

una manutenzione ottimale e tempestiva”.<br />

Sicuro e sostenibile<br />

Un futuro in cui la mobilità ha acquisito una dimensione<br />

totale, inglobando aspetti ritenuti complementari - sebbene<br />

importanti - fino alle soglie del millennio, come<br />

la sicurezza e la sostenibilità, su cui si è concentrato<br />

nel suo intervento Marco Ceruti, co-fondatore di Re-<br />

Solution Hub: “Nel 2032 si è capito cosa vuol dire sostenibilità<br />

non solo in senso economico-finanziario<br />

ma anche in termini di sostenibilità sociale, legata alla<br />

qualità della vita. Per le aziende parlare di sostenibilità<br />

vuol dire creare nuovi prodotti e servizi, motivo per il<br />

quale sono nate le Società Benefit. Una forma societaria<br />

che consente di creare un nuovo modello organizzativo<br />

e strategico che crei valore per le persone<br />

che fanno parte delle aziende, per le comunità in cui<br />

operano e per l’ambiente. Tutto questo mantenendo<br />

e possibilmente migliorando le caratteristiche finanziarie<br />

ed economiche delle aziende stesse, generando<br />

maggiori utili”.<br />

Estremamente interessante, infine, il contributo di Davide<br />

Gibellini, CEO di GR Advisory che, intervenendo dal 2032,<br />

racconta che in questi anni ci sono state 6-7 linee di sviluppo<br />

importanti. “C’è stato un peso importante del noleggio<br />

di mezzi commerciali elettrici, soprattutto quelli<br />

leggeri e i camion. Una svolta favorita dalla necessità di<br />

muoversi agilmente e nel rispetto della sostenibilità ambientale<br />

soprattutto nei centri urbani. Ma una grande rivoluzione<br />

anche sul fronte dei mezzi pesanti, che nel<br />

2022 non era pensabile poter noleggiare. Una soluzione<br />

sia full electric che supportata dall’alimentazione a idrogeno.<br />

Un altro elemento di sviluppo è stato l’aumento<br />

dei costi complessivi per i trasporti ma, nel contempo,<br />

una diminuzione del costo per chilometro. Un balzo dovuto<br />

all’adozione di soluzioni sempre più elevate per la<br />

sicurezza e la comodità dei driver, ma con una contemporanea<br />

ottimizzazione dei consumi, della pianificazione<br />

e della manutenzione”.<br />

Scopri tutti<br />

i contenuti<br />

on-demand della<br />

Webfleet Mobility<br />

Conference<br />

2022! Inquadra<br />

con il tuo<br />

smartphone<br />

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e accedi ai video<br />

esclusivi dei più<br />

visionari<br />

protagonisti della<br />

mobilità<br />

mondiale.<br />

28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 29


SOLUZIONI<br />

SOLUZIONI<br />

TARGA TELEMATICS<br />

Evoluzione sostenibile<br />

Innovarsi restando fedele a un principio: portare<br />

vantaggi al cliente che utilizza le soluzioni Targa<br />

Telematics. Una storia di successo, anzi, da premio<br />

Tech company italiana con 20 anni di esperienza<br />

nel settore dei veicoli connessi, Targa Telematics<br />

offre soluzioni tecnologiche di telematica, smart<br />

mobility e piattaforme IoT digitali per operatori di mobilità.<br />

In particolare, progetta e realizza piattaforme digitali<br />

evolute per collegare tra loro device IoT, raccoglierne e<br />

analizzarne i dati e portare vantaggi agli utilizzatori attraverso<br />

l’uso di Big Data Analytics, Machine Learning<br />

e Artificial Intelligence. Principali interlocutori di questa<br />

azienda che conta 140 tra dipendenti e collaboratori, sviluppa<br />

un giro d’affari di 49 milioni di euro (+30 per cento<br />

rispetto al 2020), gestisce oltre due milioni di assets nei<br />

mercati flotte e assicurativo, sono i noleggiatori a breve<br />

e lungo termine, le società finanziarie, le assicurazioni,<br />

i costruttori, gli operatori pubblici e privati di sharing mobility,<br />

le flotte aziendali.<br />

Ma l’offerta di Targa Telematics include anche applicazioni<br />

verticali per i settori della catena del freddo, del waste<br />

management, delle macchine da costruzione e aeroportuali.<br />

Abbiamo chiesto ad Alberto Falcione, Vice<br />

President Sales di Targa Telematics, di farci da Cicerone<br />

alla scoperta di una società in evoluzione continua.<br />

F&F Evolve il mercato, evolve l’offerta?<br />

››‰ Si va dal Fleet Management, dove affianchiamo i<br />

clienti nello sviluppo di soluzioni digitali su misura che<br />

ottimizzano la gestione dell’asset e delle flotte aziendali,<br />

favorendo una maggiore efficacia e sicurezza sia dei<br />

mezzi che delle persone, e facendo risparmiare risorse<br />

e ridurre le emissioni di C0 2 , all’ambito Insurtech, dove<br />

offriamo la nostra tecnologia per il monitoraggio e la<br />

prevenzione in tempo reale dei rischi di compagnie assicurative,<br />

oltre che per co-creare nuovi prodotti assicurativi<br />

di mobilità.<br />

Inoltre, mettiamo a disposizione dei nostri clienti tutta<br />

la tecnologia necessaria per realizzare i propri prodotti<br />

di mobilità innovativa, sostenendoli con il nostro know<br />

how e affiancandoli con un approccio consulenziale.<br />

Abbiamo anche sviluppato un’offerta ad hoc per il settore<br />

dei servizi aeroportuali: la nostra tecnologia è a bordo<br />

dei mezzi impiegati per il supporto, la movimentazione<br />

e l’assistenza dei velivoli, per una loro gestione più intelligente.<br />

F&F Mobilità sostenibile. La spinta arriverà dal Pnrr?<br />

››‰ Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza darà sicuramente<br />

una grossa spinta. Se parliamo in particolare<br />

di elettrico, Targa Telematics è in grado di affiancare i<br />

fleet manager e le società di noleggio nell’analisi dell’intera<br />

flotta con l’obiettivo di individuare le vetture candidate<br />

a essere sostituite con modelli elettrici, supportandoli<br />

poi in una gestione efficace dei mezzi, a partire dal dimensionamento<br />

delle colonnine di ricarica necessarie<br />

nelle facility aziendali. Si tratta però di processi complessi,<br />

che devono tenere conto di più elementi, ad esempio la<br />

mancanza, in molte zone d’Italia, di una infrastruttura<br />

adeguata per la ricarica delle batterie.<br />

Per questo come società non smettiamo di investire<br />

nello sviluppo tecnologico che abilita nuove forme di<br />

mobilità, sempre con l’obiettivo di ridurre sprechi e l’impatto<br />

ambientale.<br />

F&F Sta suggerendo soluzioni alternative?<br />

››‰ Per sostenere la crescente richiesta da parte del<br />

mercato di adottare modelli di mobilità più sostenibili,<br />

offriamo la nostra tecnologia per realizzare progetti di<br />

condivisione di veicoli, siano essi auto, scooter, biciclette,<br />

sia per il settore privato sia pubblico. Sappiamo infatti<br />

che una vettura condivisa sostituisce circa 10 vetture<br />

circolanti. Al servizio di car sharing, erogato sia in modalità<br />

station based sia free floating, affianchiamo il car<br />

pooling, che permette di far condividere a più utenti un<br />

unico viaggio, e il peer to peer, dove l’utente può mettere<br />

a disposizione il proprio mezzo a una community. In questo<br />

modo, oltre a migliorare la user experience degli utenti<br />

dei nostri clienti, li aiutiamo a ridurre i costi di mobilità,<br />

mitigando l’impatto ambientale.<br />

F&F La tecnologia di Targa Telematics può essere<br />

d’aiuto anche per mitigare l’impatto del ‘caro carburante’<br />

sulle flotte?<br />

››‰ La nostra soluzione proprietaria ‘Targa Lite’ è proprio<br />

pensata per aiutare i fleet manager a individuare e ridurre<br />

gli sprechi delle flotte aziendali nel rispetto della privacy,<br />

e a gestire in modo efficiente i rifornimenti di carburante,<br />

una delle prime voci di spesa nella gestione di una flotta.<br />

Leadership da premio<br />

Frost & Sullivan ha analizzato il comparto del leasing e del noleggio in Europa<br />

in ambito telematico e ha riconosciuto a Targa Telematics la capacità di<br />

comprendere al meglio le diverse e specifiche esigenze dei clienti, per poi<br />

implementare soluzioni su misura basate sulle tecnologie disponibili più<br />

aggiornate e all’avanguardia. Suo l’European Technology Innovation<br />

Leadership Award 2022. Menzione particolare all’attività di Ricerca & Sviluppo<br />

- Dipartimento che impegna oltre 50 ingegneri, sviluppatori<br />

e data scientist con una età media<br />

inferiore ai 35 anni - che permette<br />

a Targa Telematics di sviluppare<br />

tecnologia digitale all’avanguardia<br />

e in grado di rispondere alle reali esigenze<br />

del mercato.<br />

Recentemente, abbiamo rilasciato un nuovo algoritmo<br />

per questa soluzione: grazie ad esso, i fleet manager possono<br />

ricavare una indicazione fondamentale, ovvero analizzare<br />

se i chilometri percorsi dai veicoli Plugin Hybrid<br />

(PHEV) sono stati fatti con motore termico o elettrico. In<br />

questo modo, non solo potranno affidare un veicolo PHEV<br />

sulla base delle reali necessità del driver o del percorso<br />

da compiere, ma anche monitorare l’uso consapevole<br />

che questi fanno della vettura, intervenendo con<br />

azioni correttive e di sensibilizzazione. Nel caso<br />

fosse necessario, potrebbero per esempio effettuare<br />

una maggiore formazione sulle potenzialità<br />

e vantaggi dell’utilizzo di un mezzo PHEV<br />

in termini di riduzione di carburante e impatto ambientale,<br />

per favorirne l’utilizzo.<br />

F&F La telematica alleato prezioso sulla<br />

via della transizione ecologica?<br />

››‰ Certamente, il ruolo ‘trasformativo’<br />

della tecnologia è riconosciuto dai<br />

clienti e dal mercato. La telematica,<br />

permettendo di tracciare i veicoli in<br />

tempo reale e monitorarne il chilometraggio,<br />

posizione, stato di<br />

manutenzione, comportamento<br />

del conducente oltre che gli<br />

sprechi e le spese sostenute,<br />

consente agli operatori di mobilità<br />

di ridurre in modo significativo<br />

i costi e massimizzare la soddisfazione<br />

del cliente.<br />

Alberto Falcione<br />

è Vice President<br />

Sales di Targa<br />

Telematics.<br />

La società ha sedi<br />

in Francia, Regno<br />

Unito, Portogallo,<br />

Spagna. In Italia è<br />

a Treviso e Torino.<br />

30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

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<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 31


TECNOLOGIE<br />

ACCORDI<br />

PROVA SU STRADA<br />

Rallenta!<br />

In fase test la tecnologia che renderà inutili<br />

i cartelli di segnalazione dei limiti di velocità.<br />

Con Geofencing il veicolo rallenterà da solo<br />

DI RISIO - FCA BANK<br />

L’imprimatur<br />

L’accordo con l’istituto creditizio di Stellantis evidenzia come il marchio<br />

DR si sia ormai accreditato nel salotto buono dell’automotive italiano.<br />

Nel frattempo Leasys e FCA Bank confermano il proprio ipercinetismo<br />

Massimo di Risio,<br />

fondatore di DR<br />

Automobiles,<br />

insieme a Giacomo<br />

Carelli, CEO e GM<br />

di FCA Bank.<br />

Dalla collaborazione<br />

tra il team Ford City<br />

Engagement,<br />

i funzionari locali di<br />

Colonia e Aachen,<br />

gli esperti software<br />

Ford di Palo Alto,<br />

la tecnologia che<br />

collega il veicolo<br />

(in questo caso due<br />

Ford E-Transit)<br />

al sistema di<br />

Geofencing per la<br />

localizzazione GPS<br />

e lo scambio dati.<br />

Area virtuale, sicurezza reale. Ford sta sperimentando<br />

la tecnologia Geofencing, che sfrutta la connettività<br />

creando un confine geografico fittizio che<br />

potrebbe rendere inutile la presenza dei cartelli di segnalazione<br />

dei limiti di velocità; questo perché in quell’area<br />

virtuale i veicoli rallentano da soli, aumentando la sicurezza<br />

di tutti gli utenti della strada. Pedoni compresi.<br />

Ecco come funziona. Il conducente riceve le infornazioni<br />

attraverso il display del cruscotto, con il limite di velocità<br />

in quella strada che lampeggia sotto la velocità corrente.<br />

In base alla zona georeferenziata - sono in corso dei test<br />

con due Ford Pro nel centro di Colonia, in Germania, dove<br />

è in vigore il limite dei 30 all’ora e in alcune aree urbane<br />

dove i limiti sono di 30 o 50 km/h - il sistema sperimentato<br />

dall’Ovale Blu agisce sulla velocità del veicolo riducendola<br />

automaticamente. Questa tecnologia, che si può disattivare<br />

in qualunque momento, è anche in grado di selezionare<br />

i limiti di velocità secondo le necessità, in caso di imprevisti,<br />

lavori stradali temporanei e in base all’orario.<br />

Ha dichiarato Michael Huynh, Manager City Engagement<br />

Germany: “La tecnologia connessa contribuisce fortemente<br />

a rendere la guida di ogni giorno più facile e sicura,<br />

a beneficio non solo di chi è al volante ma di tutti. Il<br />

Geofencing può garantire la riduzione della velocità dove<br />

e quando necessario, per migliorare la sicurezza e creare<br />

un ambiente circostante più gradevole”.<br />

Il fattore estetico<br />

Già perché, restando in Germania, il Codice della Strada<br />

contempla oltre un migliaio di tipi di cartelli segnaletici.<br />

E che dire del Regno Unito, dove il numero ha raggiunto<br />

la considerevole cifra di 4,6 milioni, al punto che il<br />

Dipartimento dei Trasporti ha chiesto alle amministrazioni<br />

comunali di rimuovere quelli inutili e antiestetici?<br />

Ben venga dunque il Geofencing, che permetterebbe di<br />

sfrondare la selva di cartelli circolari, triangolari o rettangolari<br />

rendendo più ordinate le nostre città e aiutando<br />

chi guida a non farsi distrarre da segnali che il sistema<br />

‘leggerà’ per lui.<br />

Il programma di prove, che durerà fino a marzo dell’anno<br />

prossimo, rientra nelle attività di sperimentazione avviate<br />

in Germania, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Norvegia<br />

e Italia per testare i prototipi e gli esemplari di pre-produzione<br />

di E-Transit in diversi scenari operativi del mondo<br />

reale, come ad esempio i servizi postali, municipali e di<br />

pubblica utilità, il settore dell’ultimo miglio e quello della<br />

consegna di generi alimentari. Poi toccherà alle auto.<br />

Se esiste ancora un salotto buono dell’automotive<br />

italiana con ogni probabilità è rappresentato da<br />

FCA Bank, che conserva nel nome i fasti dell’epopea<br />

di Marchionne poi diluiti in Stellantis per quanto riguarda<br />

la parte industriale e in Crédit Agricole per quella<br />

finanziaria. Però il brand è ancora forte e iperattivo (vedi<br />

riquadro), e il successo di Di Risio che ha portato a casa<br />

un accordo per l’offerta al cliente dei servizi finanziari di<br />

FCA fa un certo effetto. Insomma, una consacrazione,<br />

festeggiata con la crescita del 191 per cento delle immatricolazioni<br />

e l’introduzione di modelli di segmento<br />

D nella gamma prodotti.<br />

Il cuore della partnership nel CarCloud<br />

L’accordo non riguarda il mero credito al consumo ma<br />

interessa in pieno i servizi di mobilità, fatti ad hoc per<br />

aumentare l’appetibilità del possesso della linea SUV di<br />

DR, ovvero il tondeggiante e sportivo DR 3.0 (definito<br />

coupé, dimenticando l’evidente stridore tra i due termini,<br />

SUV e coupé), il family style DR 4.0, il più compatto DR<br />

5.0. Poi ancora il DR F35 e il più recente Voyager 6.0.<br />

Ebbene, tutti questi modelli saranno fruibili nella piattaforma<br />

Leasys CarCloud, il primo abbonamento-auto in<br />

Italia (del quale abbiamo lungamente parlato, soprattutto<br />

sul sito di Flotte&<strong>finanza</strong>), che consente di utilizzare uno<br />

di questi veicoli con un canone mensile di 400 (meno 1)<br />

euro.<br />

Il senso di soddisfazione emerge chiaramente nel commento<br />

ufficiale di Massimo di Risio, fondatore del Gruppo<br />

automobilistico: “Siamo molto felici di questa partnership<br />

con FCA Bank in quanto rappresenta uno step molto importante<br />

nel nostro percorso di crescita che, iniziato alcuni<br />

anni fa, ci vede guadagnare quote di mercato nell’ultimo<br />

periodo. Ma i nostri piani sono ambiziosi. Questo accordo,<br />

grazie alla grande esperienza di FCA Bank, ci consentirà<br />

di realizzarli più agevolmente, rafforzando ulteriormente<br />

la nostra presenza sul mercato italiano e dando maggiore<br />

slancio al percorso di espansione appena intrapreso sui<br />

principali mercati europei”.<br />

FCA Bank, un occhio a Est. E l’altro pure<br />

Nella prima parte dell’anno, subito dopo (dicembre) l’annuncio della ristrutturazione<br />

delle quote proprietarie, FCA Bank e Leasys si sono mosse sul<br />

mercato con grande velocità, portando a casa importanti accordi. Oltre a<br />

questo con Di Risio si può citare, per esempio, l’ingresso nel settore over<br />

3.5 tons (anzi over 9 tons) con un altro brand-novità, ovvero Ford Truck<br />

(provenienza: Turchia). Curioso e interessante l’accordo con il brand vietnamita<br />

VinFast, o quello strategico con Cosmopolis/ByMyCar. Oppure,<br />

nel campo delle applicazioni, la proposta del sistema FCA Bank Pay.<br />

Da non dimenticare il patto d’acciaio con un altro nome storico dell’import<br />

italiano, quello di Koelliker, che ha stretto un accordo con FCA Bank per la<br />

parte finanziaria della commercializzaizone di ben sette differenti prodotti<br />

(alcuni non privi d’interesse ) provenienti principalmente da Cina e Stati<br />

Uniti. Per non parlare delle attività di renting e mobilità di Leasys, braccio<br />

armato nel difficile terreno del noleggio lungo e breve.<br />

32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 33


LE AUTO<br />

DI F&F<br />

LE AUTO<br />

DI F&F<br />

AR TONALE IBRIDA<br />

La Volta buona<br />

Alfa Romeo risveglia il grande scienziato per dare<br />

il benvenuto a un SUV che il grande comasco non<br />

avrebbe potuto immaginare. E ibrido fu<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

Non avrebbe potuto esserci scelta migliore per<br />

presentare la Tonale: il ‘tempio’ voltiano a<br />

Como, dove si celebra il genio del grande<br />

scienziato italiano che ha dato il nome all’unità di misura<br />

del potenziale elettrico.<br />

Il parallelo tra questa ibrida e lo sviluppo elettrico è automatico,<br />

indica l’accelerazione di Alfa Romeo verso<br />

una transizione BEV (elettrico pieno). Il claim è “From 0<br />

to 0”, ovvero da 0 elettrificazione a 0 emissioni, evento<br />

che dovrebbe verificarsi secondo i programmi del biscione<br />

nel 2026.<br />

La storia del test del SUV Tonale che abbiamo effettuato<br />

su per le strade che portano a un altro tempio, quello dei<br />

ciclisti, la Madonna del Ghisallo, ci racconta due potenze,<br />

130 e 160 Cv, per tre livelli di allestimento.<br />

Abbiamo scelto l’intermedio, Sprint: anche gli altri due<br />

sono indicati con una ammiccante ‘S’, Super e Speciale<br />

(la 160 ha la TI al posto della base Super). Beh, in termini<br />

di denominazioni il management Alfa Romeo ha attinto<br />

a piene mani da tutti i nomi storici usati sin dalle origini<br />

dall’ingegner Nicola e dai suoi successori. La Speciale<br />

in particolare è quella più ricca di connettività, altro plus<br />

speso con forza per indicare la modernità della Tonale.<br />

Gli interni del veicolo in prova. Si nota il tessuto Alcantara<br />

usato nella versione più elitaria dell’allestimento.<br />

Più a sinistra il posto guida, raccolto e confortevole,<br />

con il monitor interattivo di importanti dimensioni.<br />

Nessuna sorpresa dal motore, ed ecco l’ibrido<br />

Parlando di una Alfa Romeo non si può che partire dal<br />

motore, anzi dai motori. Il sistema di propulsione prevede<br />

un endotermico da 1,5 litri VGT, ovvero a geometria variabile<br />

delle palette della turbina, l’elettrificazione è come<br />

si suol dire di potenza, nel pieno rispetto dell’indole sportiva<br />

del prestigioso marchio.<br />

Al propulsore è asservita una trasmissione a doppio disco<br />

e sette marce, e ovviamente l’elettrico ‘P2 48V’ che<br />

esprime 15 kW e 55 Nm. Un ensamble, va detto, nuovo<br />

di pacca. Le prestazioni sono indicate nel box qui a destra,<br />

diciamo solo che il veicolo è performante in termini<br />

di accelerazione e ripresa, per il resto le condizioni di<br />

guida non ci hanno consentito estremizzazioni.<br />

A proposito del tracciato, si rileva come la vettura non<br />

abbia denunciato problemi di handling o assetto in generale,<br />

cosa che del resto per una auto cosi equilibrata<br />

dal punto di vista volumetrico e della disposizione dei<br />

carichi è deducibile per logica. Nei tornanti del percorso<br />

si è apprezzato soprattutto (ed evidentemente la scelta<br />

di questa tormentata strada non è casuale) il raggio di<br />

sterzata e la maneggevolezza del SUV. Nemmeno a parlarne<br />

di trazione posteriore, che nei nostri ricordi rimane<br />

un indimenticato plus AR. Ci troviamo invece in presenza<br />

di una anteriore con raffinata architettura di tenuta e ammortizzazione,<br />

che parte dai McPherson e si avvale delle<br />

sospensioni Dual Stage Valve.<br />

Alexa, presenza discreta e tuttofare<br />

In questo reportage dobbiamo tenerci un po’ di spazio<br />

per parlare dell’intelligenza artificiale di bordo, che si<br />

esprime in una sofisticata connettività uomo-macchina-servizi.<br />

Nella Tonale l’informatica di bordo può fare tante cose<br />

insieme al nostro palmare, il problema è sempre ricordarsi<br />

che “si può fare”, cosa certamente non difficile per<br />

le nuove generazioni, problematica e non istintiva per i<br />

più maturi. Alexa infatti è sempre lì, e fa da portavoce di<br />

tutti i silenti servizi al conducente e al consumatore, a<br />

cominciare dall’auto-aggiornamento e dall’auto-apprendimento,<br />

per passare all’analisi predittiva delle condizioni<br />

della vettura, del traffico, del multimediale e via discorrendo.<br />

Basta chiedere ad Alexa e lei paziente esegue,<br />

anche collegata a voi tramite app<br />

sul palmare per informazioni e<br />

azioni in remoto, come il blocco<br />

vettura. Divertente e utile.<br />

I programmi Alfa Romeo raccontano<br />

di una full eletric nel 2024,<br />

mentre nel 2025 dovrebbe arrivare<br />

una vera sportiva AR BEV. Senza,<br />

dicono che si perda un grammo,<br />

una molecola, di value, del DNA<br />

amato dai fedeli al biscione.<br />

Il posteriore della<br />

Tonale mostra<br />

i gruppi ottici<br />

molto sottili<br />

e spalmati in<br />

larghezza.<br />

Il laterale<br />

evidenzia il mezzo<br />

volume<br />

posteriore.<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Alfa Romeo Tonale<br />

Luogo di nascita Pomigliano d’Arco<br />

Alimentazione Ibrida benzina<br />

Versione VGT 160 Super TGT7<br />

Potenza 1 kW(Cv)/giri 118(160)/1.500<br />

Potenza (2) kW(Cv) 15(20)<br />

Batterie ioni di litio 0.77 kW/h<br />

Coppia Nm/giri 240/1.500<br />

Emissioni: 138-144 g/km CO2<br />

Consumo combinato l/100km (Wltp) 6,1-6,3<br />

L/Lmax/A mm 4.528/1.601/2.082<br />

Passo mm 2.<strong>63</strong>6<br />

Capacità bagagliaio dm 3 500 (1.550)<br />

Massa vettura kg 1.600<br />

Velocità max km/h 210<br />

Prezzo (chiavi in mano) € 44.800<br />

On line www.alfaromeo.it<br />

34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Flotte&<strong>finanza</strong> - 35


GLI LCV<br />

DI F&F<br />

GLI LCV<br />

DI F&F<br />

Qualche dato tecnico<br />

In attesa delle rilevazioni della prova consumi congiunta di Flotte&<strong>finanza</strong><br />

e Vie&Trasporti, qualche informazione sull’E-Transit. La capacità pratica<br />

delle batterie (ioni di litio) è di 68kW/h, con picco di ricarica di 115 kW. Per<br />

una ricarica completa con un impianto trifase in CC ci vogliono 8 ore, 11,5<br />

in monofase. In 34’ si può salire dal 15 all’80 per cento (CC a 115 kW). La<br />

potenza max è 198 kW (269 Cv) nella versione top e 135 (184) in quella<br />

base, la coppia 430 Nm. La portata varia da 795 kg (L4-H3 350) a 1.685<br />

(L3-H2 425), ma in patente B il massimo è la versione L2H2 350: 1.015 kg.<br />

FORD E-TRANSIT<br />

Presa Maestà<br />

BEV nel profondo dell’anima, la versione<br />

totalmente elettrificata del più iconico dei furgoni<br />

manda in pensione le formule ibride di transizione,<br />

spingendo la gamma verso il tutto alla spina<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

Un atterraggio morbido quello di Ford nel mondo<br />

dell’elettrificazione. Negli scorsi anni infatti sono<br />

stati presentati e commercializzati vari modelli<br />

ibridi, come i ‘mild’, che ci hanno un po’ abituato a un sistema<br />

di mobilità che non fosse basato solo ed esclusivamente<br />

sull’endotermico.<br />

Oggi l’Ovale fa il grande passo, e lo fa senza esitazioni.<br />

Marco Buraglio, che deve interpretare e gestire questa<br />

rivoluzione copernicana dal suo scranno di responsabile<br />

dei veicoli commerciali, non ha dubbi: “La nostra è una<br />

strada senza ritorno verso la totale elettrificazione della<br />

gamma. E il primo tassello non poteva che essere il<br />

Transit, dominatore indiscusso del mercato europeo”.<br />

Parole forti, che non ammettono ripensamenti, anche<br />

se continuiamo a nutrire un sentito affetto verso le versioni<br />

endotermiche.<br />

Una prova a metà ma ricca di spunti<br />

Comunque, il nuovo che avanza si presenta a noi (dopo<br />

la preview barcellonese e prima della severa prova consumo<br />

che ci accingiamo a compiere) in un torrido mattino<br />

veronese. Un breve e intenso percorso che ci porta<br />

fino a Valeggio sul Mincio, controversa patria del tortello.<br />

Purtroppo non è stato possibile provare il veicolo con<br />

carico fittizio, in quanto era completamente vuoto.<br />

Impossibile quindi esprimerci non solo sull’autonomia<br />

(ma sugli LCV preferiremo sempre parlare di raggio<br />

d’azione), ma anche su altri elementi importantissimi,<br />

da attenzionare su questi nuovi veicoli con un wafer sopra<br />

la scocca, ovvero l’handling laterale, la risposta delle<br />

sospensioni (e la loro taratura), l’accelerazione laterale<br />

in curva e l’inerzia in frenata.<br />

Possiamo limitarci a riportare ciò che è palese, ovvero<br />

la coppia massima istantanea, la funzionalità dei sistemi<br />

di bordo, enfatizzando la comodità delle cam (ma il maledetto<br />

angolo cieco rappresenta una sfida non vinta<br />

per tutti i costruttori), il grande display, anche se non abbastanza<br />

inclinato verso il driver. Su tutto ciò il Transit<br />

Marco Buraglio, capo della divisione Veicoli Commerciali<br />

in Ford, ruolo delicato per l’importanza che gli LCV hanno<br />

per l’Ovale Blu, ma oggi ancor più impegnativo per la profonda<br />

trasformazione indotta dal programma Ford Pro (a fianco).<br />

non può che essere promosso a pieni voti.<br />

Vediamo quindi l’offerta del veicolo. Tre le altezze per<br />

quattro lunghezze, a fronte di due passi (3.300 mm, in<br />

Italia solo per L2H2, e 3.750 per le altre versioni), da 5.531<br />

a 6.707 mm.<br />

Le autonomie WLTP dichiarate variano da 238 a 305<br />

km, il che vuol dire che mantenendo un margine del 20<br />

per cento di carica residua il raggio d’azione è di circa<br />

100-120 km (da A a B e ritorno).<br />

Le batterie, o meglio tutti i componenti ad alto voltaggio,<br />

sono coperti da una garanzia di 8 anni o 160mila km. Di<br />

serie, tra l’altro, il controllo del mantenimento di corsia<br />

e il radar di prossimità con frenata automatica. Optional<br />

una serie di gadget utili per la sicurezza.<br />

Soffermiamoci sul listino prezzi prendendo a esempio<br />

il modello di accesso Trend L2H2 con la motorizzazione<br />

da 184 Cv e 430 Nm. Ebbene, il prezzo Iva esclusa è di<br />

53.750 euro, ai quali bisogna eventualmente aggiungerne<br />

altri 500 per passare a una portata utile da 350 a 390 kg,<br />

e altrettanti da 390 a 425. Se si passa alla lunghezza L3<br />

ci vogliono altri 750 euro, 1.250 dalla L3 alla L4. Ma at-<br />

Buon Pro ti faccia<br />

Il prodotto è sempre parte del sistema a 360 gradi sviluppato<br />

da Ford per i veicoli commerciali con l’intento<br />

di supportare il cliente, padroncino o flotta, nel quotidiano<br />

(vedi pag. 42 e Vie&Trasporti di <strong>giugno</strong> 2022).<br />

La piattaforma Pro basa tutto sulla connettività per<br />

l’assistenza, il controllo della produttività, l’ottimizzazione<br />

dell’elettrificazione, il facile reperimento dei punti<br />

di ricarica, l’assistenza tempestiva anche on the road.<br />

Non ultimo l’aspetto finanziario come parte del rapporto<br />

cliente-brand. Una promessa impegnativa.<br />

Alcuni interessanti particolari. Perfetto e funzionale lo slot portachiavi. Accanto,<br />

la presa di carica sulla calandra a griglia, stilema Ford degli anni attuali. Sotto,<br />

da sinistra, il monitor di controllo, grande ma in posizione non ottimale (poco<br />

inclinato) per il driver, il ‘finto’ ma preziosissimo specchietto interno (è una cam)<br />

e poi, al centro della parete posteriore della cabina, due ganci portagiacca: sarebbe<br />

stato meglio mettere anche una fascetta per evitare ondeggiamenti.<br />

tenzione, anche la potenza può essere portata da 184<br />

a 269 Cv, e in questo caso l’assegno si gonfia di 1.750<br />

euro. In sostanza il listino è realizzato, a prescindere<br />

dagli allestimenti, per ottenere modularmente l’incrocio<br />

perfetto prezzo/caratteristiche. Optional esclusi.<br />

Un cenno sulla proposta di finanziamento, sempre prendendo<br />

a campione questa versione: listino 53.750, rata<br />

Idea Ford 499 euro per 48 mesi con baloon di 24.187<br />

euro a fronte di un incentivo statale di 6.000 euro.<br />

36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Flotte&<strong>finanza</strong> - 37


TEST<br />

AUTO<br />

TEST<br />

AUTO<br />

RENAULT NEL FUTURO<br />

“E” come… Megane<br />

E-Tech, elettrica, ovviamente ‘eco’, arriva la nuova<br />

versione della berlina compatta, piena zeppa<br />

di elettronica e accompagnata da servizi ad hoc<br />

di Paolo Cosseddu<br />

Si è compiuta la rivoluzione, o per meglio dire la<br />

‘Renaulution’, parola che Renault ha scelto per caratterizzare<br />

la sua attuale fase di transizione industriale<br />

e tecnologica: la nuova Megane E-TECH Electric<br />

sorge su una piattaforma a skateboard (anzi, a ‘tappeto<br />

volante’) del tutto nuova, la CMF-EV, ed è offerta al pubblico<br />

a partire dalla primavera 2022 con due capacità -<br />

40 kWh per 130 Cv sulla EV40, 60 kWh sulla ER Ev60 (anch’essa<br />

con una potenza di 130 Cv) e sulla EV60 da (218<br />

Cv) - e tre allestimenti via via più lussuosi, denominati rispettivamente<br />

Equilibre, Techno e Iconic.<br />

Provata in un’andata e ritorno svoltasi in due giorni di<br />

tempo splendido tra Torino e le dolci colline delle Langhe,<br />

richiede un po’ di tempo per approfondirne tutte le peculiarità,<br />

a partire dall’elettronica di bordo esaltata dall’ampia<br />

superficie display che si illumina come un albero<br />

di Natale quando accoglie il passeggero. Nella corsa a<br />

trasformare i cruscotti in iPad maggiorati che caratterizza<br />

questa fase, la Megane totalizza 774 cm2 di superficie;<br />

sotto il cristallo del touch screen batte la nuova dashboard<br />

OpenR, che necessita di una piccola curva di apprendimento<br />

per imparare a conoscerne tutte le sue funzionalità.<br />

Dotata di scheda Sim propria con 2 GB di traffico e dei<br />

necessari protocolli di connessione, permette l’installazione<br />

direttamente da Play Store di una quarantina - per<br />

ora - di app, mentre i sistemi Google sono già disponibili,<br />

il che significa integrazione totale con gli smartphone<br />

Android - ma anche con l’Apple CarPlay - mentre lo stesso<br />

si ricarica comodamente sul ripiano a induzione (non<br />

molto accessibile, va detto). In più, siccome la visuale<br />

del retrovisore non è molto ampia, basta un ‘clack’ per<br />

trasformarlo in uno schermo ulteriore, in cui compare<br />

la ripresa della telecamera posteriore.<br />

Un po’ per gioco un po’ per funzione<br />

Mentre ci si balocca con la connettività e con le funzioni<br />

di personalizzazione del veicolo - la funzione massaggiante<br />

dei sedili vive praticamente di vita propria - quasi<br />

ci si dimentica di essere dopotutto alla guida di un’auto,<br />

e non del volante di una Nintendo Wii: la trazione è anteriore<br />

e il cambio automatico, con il selettore posizionato<br />

direttamente al volante come nelle auto dei film ameri-<br />

cani, e così i comandi per il recupero in frenata, insieme<br />

a tutte le funzionalità consuete e quelle per l’assistenza<br />

alla guida, scelta che consente letteralmente di avere<br />

tutto a portata di mano ma che rende anche il volante -<br />

caratterizzato dalla nuova forma squadrata - leggermente<br />

affollato (e non precisissimo). Ma ci si fa l’abitudine, rapidamente.<br />

Vince la personalizzazione<br />

Tre più uno gli stili di guida: eco, comfort, sport e quello<br />

personalizzato, equivalenti ad altrettante personalità davvero<br />

differenti della vettura. In modalità eco un po’ ci si<br />

annoia, va bene nel traffico dove tra il ritmo tranquillo<br />

dell’andatura e i 26 ADAS - c’è persino l’assistenza all’ingresso<br />

in rotonda, oltre a molti altri: come dicono gli americani<br />

di cui sopra, “you name it” - ogni tanto giova ricordarsi<br />

che stiamo guidando noi e non la Megane.<br />

Via dalla pazza folla vale la pena passare alla guida sportiva<br />

e scatenare la bestia, perché di questo si tratta: i Cv<br />

della versione più potente si sentono tutti, anche se nello<br />

spunto da 0 a 100, forse per via della citata trazione, i<br />

primi 50 km/h sembrano un po’ più lenti dei secondi 50.<br />

L’autonomia è di 300 km con la versione da EV40 e di<br />

450 con la EV60, con ciclo WLTP, che salgono a 470 con<br />

la versione Evolution Extended Range, cifre che unite ai<br />

ridotti tempi di ricarica rendono la Megane una soluzione<br />

meno ansiogena quando si devono programmare gli<br />

spostamenti. Intanto, approssimandosi alla colonnina<br />

la batteria - appena 110 mm di altezza - inizia a raffreddarsi<br />

da sola, riducendo la sosta.<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Renault Megane<br />

E-Tech Electric<br />

Luogo di nascita Cléon, Francia<br />

Alimentazione elettrica<br />

Versioni EV40, ER EV60, EV60<br />

Potenza kW(Cv)/giri 96 (130) e 160 (218)<br />

Coppia Nm/giri 250 e 300 Nm<br />

Omologazione WLTP<br />

Consumo combinato 300, 470, 450 km<br />

Lunghezza mm 4.199<br />

Passo mm 2.685<br />

Larghezza (specchi compresi) mm 2.055<br />

Altezza mm 1.505<br />

Capacità bagagliaio dm 3 440/389<br />

Massa vettura kg 1.541, 1.624, 1.<strong>63</strong>6<br />

Prezzo (chiavi in mano) da 37.100 a 47.700<br />

On line www.renault.it<br />

INTERNI Una veduta della plancia, con il caratteristico volante da cui si controllano<br />

chiamate, cambio automatico, media, recupero in frenata e le molte funzionalità<br />

ADAS, la dashboard in modalità app, e il cruscotto configurabile.<br />

Materiali di pregio per i rivestimenti interni, anche a partire dalla versione base, con<br />

particolare attenzione all’imbottitura delle superfici che minimizzano rumori esterni<br />

e vibrazioni garantendo il comfort di viaggio.<br />

Ci si può attaccare - con cavo Mode 3 in dotazione - alle<br />

infrastrutture fino a 130 o 85 kWh, a seconda della versione,<br />

con tempi che vanno dalle 8 ore con il wall box da<br />

7,4 kWh per 400 km di autonomia, fino ai 300 km recuperati<br />

in 30 minuti su colonnina rapida da 130.<br />

Per la ricarica domestica, Renault propone invece soluzioni<br />

in partnership con Enel X, che si possono ordinare<br />

direttamente dal concessionario, più una serie di servizi<br />

di assistenza e di monitoraggio dello stato di salute della<br />

batteria (vedere alla voce My Renault, l’app i cui servizi<br />

sono compresi nei primi 5 anni di uso).<br />

La EV40 viene a casa con 37.100, 40.100 o 43.100 euro,<br />

in base all’allestimento, la EV60 rispettivamente con<br />

41.700, 44.700 e 47.700 euro.<br />

ESTERNI<br />

Il dettaglio<br />

della maniglia<br />

a scomparsa,<br />

e la banda del<br />

frontale in tinta<br />

bitono, presente<br />

come optional<br />

sulle versioni top<br />

di gamma.<br />

38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Flotte&<strong>finanza</strong> - 39


TEST<br />

Invito alla prova<br />

È la politica adottata da Koelliker per il cliente flotta, indipendentemente<br />

dalla sua dimensione. Auto e veicoli commerciali possono essere richiesti<br />

per un test drive. Fatevi sotto perché il parco demo non è infinito<br />

Gustavo<br />

De Cicco, Fleet<br />

& Remarketing<br />

Manager<br />

Koelliker, e<br />

Aiways U6,<br />

la novità full<br />

electric<br />

presentata ad<br />

Automotive<br />

Dealer Day:<br />

batteria da 72<br />

kWh e<br />

un’autonomia<br />

di non meno di<br />

450 km,<br />

interessante<br />

anche per un uso<br />

professionale.<br />

che alla vendita per la vendita, stiamo lavorando<br />

alla valorizzazione dei brand”. Lo ha detto<br />

“Più<br />

Gustavo De Cicco, Fleet & Remarketing<br />

Manager Koelliker, spiegando la strategia di approccio<br />

alle flotte che passa per “un invito alla prova”.<br />

F&F Quali veicoli e quali brand?<br />

››‰ Vetture e anche veicoli commerciali di tutti i nostri<br />

marchi, a prescindere dalle dimensioni del cliente. Non<br />

avendo un parco demo infinito qualcuno arriverà prima<br />

di altri. In questo momento è in corso un long test drive,<br />

di 90 giorni, di due furgoni. Fatta la prova, che ovviamente<br />

non è obbligatoria, si passa alla vendita o al noleggio.<br />

Stiamo partendo con un programma di fleet by dealer. Ci<br />

muoviamo su due canali: delle aziende corporate e dei<br />

clienti di grandi dimensioni ci occupiamo con i nostri partner<br />

finanziari, FCA Bank e, solamente per<br />

Mitsubishi, Crédit Agricole; quelli di prossimità<br />

li copriamo attraverso i concessionari<br />

con un’offerta di leasing o di noleggio.<br />

F&F Le concessionarie sanno trattare<br />

la formula noleggio?<br />

››‰ È più facile vendere un leasing finanziario,<br />

che è un prodotto nella testa di tutti<br />

da sempre, ma il noleggio è una richiesta<br />

del cliente e quindi tanto noi che i concessionari<br />

dobbiamo adattarci. Che poi, se ci<br />

ragioniamo bene, siamo tutti abituati a noleggiare:<br />

una casa in affitto è un noleggio,<br />

e così un abbonamento a Spotify o a Netflix.<br />

Si tratta di mettere a disposizione delle concessionarie<br />

- e questa è una nostra responsabilità - un sistema<br />

di gestione del noleggio che sia user friendly sia per<br />

il venditore sia per il cliente.<br />

F&F FCA Bank è il vostro partner finanziario per<br />

eccellenza. Puntate a Leasys CarCloud?<br />

››‰ Ci stiamo lavorando. L’obiettivo è di esserci, se poi<br />

ci saremo tra un mese o sei mesi non glielo so dire.<br />

F&F Ci sono veicoli che si prestano meglio di altri?<br />

››‰ Aiways, perché è una vettura elettrica, e va bene, ma<br />

nella sua concezione è molto innovativa. Il cliente di Leasys<br />

CarCloud è decisamente un ‘early bird’, e a quel cliente ci<br />

rivolgiamo con un’auto altrettanto innovativa. Sappiamo<br />

che su quella piattaforma ci sono altri prodotti assolutamente<br />

tradizionali, noi vogliamo debuttare con Aiways.<br />

F&F A Dealer Day che cosa avete messo in vetrina?<br />

››‰ Aiways U6, una full electric nuova, con una batteria<br />

da 72 kWh e un’autonomia di non meno di 450 km che anche<br />

per un utilizzo professionale comincia a essere una<br />

distanza interessante. Vuol dire non avere la necessità di<br />

ricaricarla tutti i giorni e l’ansia di trovare una colonnina.<br />

F&F Lei si occupa anche di remarketing, settore<br />

piuttosto affollato...<br />

››‰ Sì, si sono affacciati diversi operatori:<br />

noicompriamoauto.it, autoo.it,<br />

AUTO1.com e tanti altri. Noi vorremmo<br />

costruire un’unica piattaforma in cui il<br />

cliente business o consumer possa vendere<br />

e comprare.<br />

Come Gruppo Koelliker abbiamo dei<br />

partner, i concessionari, e una società<br />

di logistica interna che è Autotrade &<br />

Logistics, quindi disponiamo già di tutti<br />

gli elementi necessari per avviare il progetto.<br />

Quando il portale sarà online - a<br />

gennaio 2023 - saremo in grado di rinoleggiare<br />

anche l’usato.<br />

40 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


GLI LCV<br />

DI F&F<br />

GLI LCV<br />

DI F&F<br />

Veicoli commerciali anche allestiti, software per la gestione<br />

degli stessi, sistemi per la ricarica, soluzioni finanziarie<br />

su misura: Ford Pro è questo e molto altro. Secondo l’Ovale<br />

Blu nel 2025 i servizi consentiranno di ottenere ricavi globali<br />

pari a 45 miliardi di euro.<br />

FORD PRO<br />

PROmesso<br />

Sbarca in Europa il nuovo brand globale che si<br />

rivolge ai clienti di veicoli commerciali. Un vero<br />

e proprio ecosistema che lavora dietro le quinte<br />

per garantire la massima produttività a chi viaggia<br />

con l’Ovale Blu e non solo<br />

di Tiziana Altieri<br />

in collaborazione con<br />

Iveicoli sono molto ma non tutto per Ford. L’avanzata<br />

dell’elettromobilità e il boom dell’e-commerce hanno<br />

fatto emergere nuove esigenze da parte dei clienti e<br />

l’Ovale Blu è pronto a soddisfarle per continuare a giocare<br />

da protagonista nel mercato europeo, dove mantiene<br />

saldamente la leadership nei veicoli commerciali da ben<br />

sette anni con uno share superiore al 15 per cento.<br />

Sbarca anche nel Vecchio Continente, dopo aver debuttato<br />

all’inizio dell’anno negli States, Ford Pro dove Pro<br />

sta per produttività. Un nuovo brand globale che si rivolge<br />

ai clienti di veicoli commerciali e alle flotte di tutte le dimensioni<br />

ed è focalizzato proprio sull’offerta di soluzioni<br />

per aumentare i tempi di attività e ridurre i costi operativi.<br />

“Stiamo entrando nell’era digitale dell’always-on e gestire<br />

una flotta non è mai stato così complesso”, ha detto Ted<br />

Cannis, Ceo di Ford Pro, in occasione del lancio ufficiale<br />

a Barcellona; “Ford Pro aiuta le aziende ad aumentare<br />

la loro produttività, con soluzioni integrate fornite da un<br />

marchio di cui possono fidarsi”.<br />

Le soluzioni Ford Pro combinano software, ricarica, assistenza<br />

e prodotti finanziari riservati ai veicoli commerciali,<br />

fornendo una piattaforma completa per gestire al<br />

meglio i mezzi connessi ed elettrificati ma non solo. Si<br />

tratta, insomma, di un vero e proprio ecosistema che lavora<br />

dietro le quinte. I vantaggi per i clienti? Negli Stati<br />

Uniti è stato dimostrato che poter contare su soluzioni<br />

integrate che utilizzano strumenti connessi può portare<br />

a una riduzione del costo totale di gestione dal 10 al 20<br />

per cento. Non è dunque troppo ambizioso l’obiettivo<br />

dell’Ovale Blu di ottenere ricavi globali dai servizi pari a<br />

45 miliardi di dollari entro il 2025.<br />

“Siamo i primi”, ha aggiunto Hans Schep, alla guida della<br />

divisione europea di Ford Pro, “ad offrire queste soluzioni<br />

nel mondo del veicolo commerciale e soprattutto a offrirle<br />

in modo integrato, senza alcuna limitazioni né sul tipo di<br />

alimentazione né sul brand. Anche chi ha veicoli di altri<br />

marchi può avvicinarsi all’ecosistema Ford Pro”.<br />

Veicoli in primis, anche allestiti<br />

Il cuore dell’offerta integrata di Ford Pro è rappresentato<br />

ovviamente dai veicoli. Ford Pro Vehicles offre una gamma<br />

completa di light commercial vehicle sviluppata utilizzando<br />

tutto il know-how di Ford sulle esigenze dei<br />

clienti business. Veicoli a trazione tradizionale o elettrica<br />

(dopo l’E-Transit, sul mercato da marzo, sarà la volta nel<br />

2023 di E-Transit Custom e nel 2024 di E-Transit Courier),<br />

anche allestiti.<br />

Oggi oltre a poter contare su una rete di 200 allestitori<br />

nell’ambito del programma Qualified Vehicle Modifier<br />

(QVM), Ford offre già a listino veicoli adatti a specifiche<br />

missioni, dal cassonato per il settore edile al coibentato<br />

per il trasporto a temperatura controllata, per migliorare<br />

la user experience e facilitare il processo di acquisto e<br />

gestione del mezzo.<br />

Info a portata di mano<br />

Un software per avere sempre sotto mano le informazioni<br />

che contano, quelle che consentono di gestire al meglio<br />

la flotta: è Ford Pro Telematics. Il fleet manager può conoscere<br />

in tempo reale la posizione dei veicoli connessi,<br />

il loro stato di salute, lo stile di guida dei driver.<br />

Nel caso di veicoli elettrici il sistema (gratuito per un<br />

anno per i clienti E-Transit) consente anche di controllare<br />

lo stato di carica e l'autonomia residua con la possibilità<br />

di personalizzare gli avvisi. Si può anche impostare il<br />

pre-riscaldamento o il pre-raffreddamento dell’abitacolo<br />

per conservare l'energia della batteria per un’autonomia<br />

ottimale.<br />

La funzionalità di Ford Pro Telematics permette di gestire<br />

flotte multimarca, utilizzando un dispositivo plug-in collegato<br />

ai veicoli di altri brand. I proprietari e i gestori di<br />

flotte fino a cinque veicoli, spesso sprovviste di una figura<br />

dedicata, possono invece beneficiare dell’app gratuita<br />

per smartphone FordPass Pro che ha lo stesso scopo:<br />

gestire al meglio il parco.<br />

La ricarica è una cosa seria<br />

Ford Pro è anche consulenza, indispensabile per chi<br />

vuole passare alla mobilità elettrica. Ford Pro Charging<br />

offre un servizio che comprende l'installazione dell’har-<br />

42 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 43


GLI LCV<br />

DI F&F<br />

DISPOSITIVI<br />

dware e il software di gestione della ricarica che si integra<br />

perfettamente con E-Transit.<br />

“Ford Pro Charging offre alle flotte una soluzione unica<br />

e integrata che copre l'intero processo di ricarica”, ha<br />

sottolineato Iza Lozowska, European Manager, Ford Pro<br />

Charging; “lavoriamo fianco a fianco con i clienti per rendere<br />

il loro business sempre al passo coi tempi, trovando<br />

la giusta modalità di ricarica e rendendo il passaggio ai<br />

veicoli elettrici il più semplice possibile”.<br />

Figure specializzate lavorano dunque a fianco dei clienti<br />

per aiutarli a identificare la soluzione di ricarica più adatta<br />

alle loro esigenze e agli spazi disponibili. Per coloro che<br />

intendono ricaricare in ambito domestico i loro veicoli,<br />

Ford Pro Charging semplifica l'installazione e la gestione<br />

della Wallbox. Infine, garantisce l'accesso a oltre 300.000<br />

stazioni di ricarica consentendo un sistema di fatturazione<br />

centralizzato e di più facile gestione.<br />

Mai più in panne<br />

Mira a ridurre al minimo i fermi macchina Ford Pro<br />

Service, sotto il cui cappello ci sono sia Smart Diagnostic<br />

sia FordLiive, che consente ai Transit Centre di avere a<br />

disposizione i dati del veicolo per passare dalla diagnostica<br />

‘intelligente’ (basata su specifici intervalli di tempo<br />

o chilometraggio) a quella ‘predittiva’. In pratica il veicolo<br />

con Ford Pro Service giunge in officina quando è realmente<br />

necessario intervenire per evitare un guasto e ridurre<br />

il rischio di restare in panne on the road con tutti i<br />

danni che ne conseguono. I Transit Centre sono in grado<br />

di accelerare i tempi di diagnosi, ordinare i componenti<br />

necessari per gli interventi ancor prima che l’utilizzatore<br />

si rechi in officina, raggruppare gli stessi per ridurre i pit<br />

stop ed eventualmente provvedere alla prenotazione di<br />

un veicolo sostitutivo per non fermare il business. Le<br />

proiezioni di Ford Pro mostrano che FordLiive può ridurre,<br />

al momento, i tempi di inattività della flotta fino al 60 per<br />

cento.<br />

Ford sta valutando inoltre l’opportunità di affiancare anche<br />

in Italia il Mobile Service già operativo in Uk, ovvero<br />

una flotta di van dedicata all’assistenza remota anche<br />

di veicoli di altri brand. Possono svolgere circa il 70 per<br />

cento delle lavorazioni.<br />

I veicoli commerciali connessi dell’Ovale Blu hanno una<br />

linea diretta con più di 800 Transit Centre in Europa, 60<br />

in Italia, tutti in grado di intervenire, come gli oltre 4.500<br />

punti di assistenza Ford Service nel vecchio Continente,<br />

anche sui veicoli elettrici. La gestione pro-attiva degli interventi<br />

è affidata a circa 100 FordLiive Agent, che operano<br />

nei FordLiive Centre. Per l’Italia il centro di riferimento<br />

è quello di Valencia.<br />

Anche servizi finanziari<br />

L'offerta integrata di veicoli, prodotti e servizi di Ford Pro<br />

è finanziabile attraverso Ford Pro FinSimple, una nuova<br />

Business Unit focalizzata proprio sui servizi finanziari.<br />

Che includono formule finanziarie in proprietà e in leasing,<br />

con benefici innovativi quali la fatturazione semplificata,<br />

plafond di credito, gestione del conto online e l'opzione<br />

di avvalersi di consulenti finanziari. FinSimple copre anche<br />

il finanziamento di eventuali necessità correlate, dal<br />

veicolo allestito per esigenze specifiche di un’azienda<br />

alla transizione verso l'elettrificazione della flotta, comprese<br />

le soluzioni Ford Pro Charging.<br />

AXXÈS<br />

Via libera!<br />

Da oltre un anno il gigante del telepedaggio francese è presente in Italia,<br />

dove punta a farsi strada con un dispositivo che non si limita ad alzare<br />

la sbarra e una serie di servizi per lcv e truck in grado di fare la differenza<br />

Axxès nasce nel 2005. Obiettivo:<br />

rendere tecnologicamente più<br />

avanzato il pagamento del pedaggio<br />

sulle autostrade francesi. Detto,<br />

fatto, ma non si è fermata qui. Oggi è una<br />

realtà consolidata e presente in ben 11<br />

Paesi del Vecchio Continente. Il suo OBU<br />

B’moov permette di circolare senza barriere<br />

in Francia, Germania, Belgio, Austria,<br />

Polonia, Ungheria, Spagna, Portogallo e<br />

Italia, e sui ponti e i tunnel che collegano<br />

Danimarca e Svezia (Øresund -<br />

Storebaelt). E non solo: la tecnologia racchiusa nell’apparecchio<br />

offre funzionalità come la geolocalizzazione<br />

e il controllo dei dati tachigrafo. Ne abbiamo parlato con<br />

Mimmo Genchi, responsabile commerciale di Axxès per<br />

l’Italia, dove il gigante francese è presente dal 2021.<br />

F&F Una storia in crescendo per Axxès. Qual è la<br />

chiave del successo?<br />

››‰ La tecnologia racchiusa nel nostro OBU. È il dispositivo<br />

più avanzato e si presta a soluzioni on-demand.<br />

Possiamo configurare l’apparecchio su misura per rispondere<br />

alle specifiche esigenze delle aziende. Il telepedaggio<br />

è solo una delle funzionalità che proponiamo.<br />

Con l’OBU Axxès è possibile monitorare la posizione del<br />

veicolo e i dati del cronotachigrafo.<br />

F&F Cosa vi distingue dagli altri operatori?<br />

››‰ La nostra tecnologia offre all’utente la possibilità di<br />

entrare in possesso delle transazioni dei<br />

pedaggi autostradali già il giorno successivo.<br />

Siamo gli unici in grado di<br />

fornire oggi in Italia questa informazione<br />

così rapidamente per<br />

consentire un controllo dei costi<br />

day by day.<br />

Non solo. Ci differenziamo perché<br />

il nostro focus è il cliente. Cerchiamo di<br />

stabilire una relazione a lungo termine<br />

che si fonda su accordi certo, ma anche<br />

su relazioni interpersonali di spessore.<br />

Abbiamo una customer care che occupa<br />

50 persone attiva 24 ore su 24, 7 giorni<br />

su 7, per rispondere a qualsiasi esigenza.<br />

È multilingue. In occasione di una recente<br />

survey condotta in Francia è emerso<br />

che il 96 per cento dei nostri clienti è<br />

soddisfatto di questo servizio. Infine, in<br />

ogni Paese dove siamo presenti c’è un<br />

responsabile commerciale che mantiene un rapporto<br />

diretto con il partner/rivenditore. Axxès non punta alla<br />

vendita fine a se stessa ma a offrire una consulenza a<br />

360 gradi.<br />

F&F Come raggiungete i professionisti del trasporto?<br />

››‰ Le grandi flotte, quelle con oltre 200 veicoli, vengono<br />

gestite direttamente da Axxès, gli altri clienti attraverso<br />

i rivenditori che sono aziende di servizi, consorzi, federazioni,<br />

cooperative. Il target di Axxès in Italia non sono solo<br />

i veicoli industriali ma anche quelli commerciali, i classici<br />

furgoni per esempio impiegati dai corrieri espresso particolarmente<br />

interessati ai servizi annessi all’OBU.<br />

Abbiamo anche la possibilità di interagire con le società<br />

che offrono servizi digitali di geolocalizzazione e gestione<br />

cronotachigrafo perché possiamo condividere i dati con<br />

piattaforme esterne.<br />

F&F Qualche numero?<br />

››‰ Axxès oggi conta 50 partner<br />

grazie ai quali serve 40mila clienti<br />

con circa 300mila OBU in Europa<br />

che effettuano qualcosa come un<br />

miliardo di transazioni l’anno. E non<br />

ci fermeremo qui...<br />

Mimmo Genchi,<br />

dal 1° febbraio<br />

responsabile<br />

commerciale<br />

di Axxès in Italia.<br />

In basso l’OBU che<br />

consente<br />

l’interoperabilità<br />

in 11 Paesi.<br />

44 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>giugno</strong> 2022 - Flotte&<strong>finanza</strong> - 45


CURIOSITÀ<br />

LO SAPEVATE CHE...?<br />

HIT<br />

PARADE<br />

Per essere matematicamente belle le auto<br />

devono rispettare il rapporto aureo, a Sofia<br />

è facile perdersi per colpa del sistema<br />

GPS, le strade della Germania sono più<br />

romantiche di quelle italiane.<br />

In questo numero ci hanno incuriosito le<br />

classifiche di Confused.com<br />

Il fascino non è un’opinione<br />

Ma il risultato di una divina proporzione. Rispetta la sezione aurea<br />

di Fibonacci la McLaren 720s 4.0 V8 del 2017, che infatti svetta<br />

nella classifica delle auto oggettivamente più belle. Le sue linee<br />

rasentano la perfezione matematica (99.73%), come anche la<br />

Lamborghini Gallardo Coupé (99.20%) del decennio precedente<br />

e la Mercedes-Benz C111 - 11 D (99.33%) degli anni 70.<br />

Menzione speciale per due Ferrari,<br />

la F355 GTS degli anni 90 e la 166<br />

MM Zagato Panoramica di mezzo<br />

secolo prima, il cui rapporto aureo<br />

è risultato del 95.61 e dell’88.27%.<br />

Negli anni 40, il rispetto delle proporzioni<br />

era meno vincolante.<br />

La matematica al servizio della bellezza<br />

Decadi Marchi auto Rapporto aureo<br />

2010s McLaren 720s 4.0 V8 99.73%<br />

2000s Lamborghini Gallardo Coupé 99.20%<br />

1970s Mercedes-Benz C111 - 11 D 99.33%<br />

1990s Ferrari F355 GTS 95.61%<br />

1940s Ferrari 166 MM Zagato Panoramica 88.27%<br />

Web<br />

Le vie del cuore<br />

Le strade della Germania, e precisamente la German Alpine Road<br />

e la Romantic Road, aprono e chiudono la top ten degli itinerari<br />

da luna di miele. Subito in seconda posizione, e poi in terza e in<br />

quinta, l’Italia conquista il cuore degli innamorati con le strade<br />

della Puglia, della Toscana e della Costiera Amalfitana.<br />

Ben 180 i chilometri di costa, poco esplorata e sullo sfondo di grotte<br />

e scogliere, della regione dei trulli,<br />

apprezzati anche più dell’avventuroso<br />

zig zag Salerno-Sorrento (con<br />

tappa a Pompei).<br />

Solo quinta la Toscana: forse chi<br />

ha compilato la classifica non conosce<br />

la Via del Bacio di Pienza...<br />

Strade da luna di miele<br />

N° Itinerario Gradimento Lunghezza (Km)<br />

1 German Alpine Road 9.56 525<br />

2 Puglia 9.13 180<br />

3 Costiera Amalfitana 8.69 61<br />

5 Toscana 7.82 311<br />

10 Romantic Road 5.65 381<br />

Viaggi da incubo<br />

Il segnale si indebolisce, internet va e non va e finisce che il navigatore,<br />

compagno fidato dei nostri viaggi in Italia e all’estero,<br />

ci guida nel posto sbagliato. Con il 91.97 per cento di errori di<br />

navigazione, Sofia è la località turistica europea dov’è più facile<br />

perdersi per guasti al sistema satellitare GPS. La capitale bulgara<br />

è anche la città dov’è più bassa la velocità di download, con il rischio<br />

che la mappa su cui ci stiamo<br />

orientando non sia correttamente<br />

aggiornata.<br />

Nella top 15 una sola città italiana,<br />

Roma (in dodicesima posizione).<br />

Va meglio a Francoforte, Bruxelles,<br />

Zurigo e Dublino.<br />

Errori di navigazione<br />

N° Città Stato Punteggio<br />

1 Sofia Bulgaria 91.97<br />

2 Barcelona Spain 90.83<br />

3 Stockholm Sweden 88.53<br />

4 Ankara Turkey 83.93<br />

12 Rome Italy 56.33<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />

Casa Editrice la fiaccola srl<br />

46 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>giugno</strong> 2022 www.flotte<strong>finanza</strong>web.com<br />

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delle flotte<br />

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per i guidatori<br />

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e stima del valore residuo<br />

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