I Quaderni di WineCouture Ottobre / 2022
I Quaderni di WineCouture sono monografie, disponibili gratuitamente al pubblico nel loro formato cartaceo presso le enoteche dell'associazione Vinarius, dedicate a una tipologia specifica, a un particolare momento di consumo o a un’area di produzione, che si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori una “guida all’acquisto” e alla conoscenza delle etichette disponibili sul mercato, mediante il racconto delle stesse e delle cantine che le producono.
I Quaderni di WineCouture sono monografie, disponibili gratuitamente al pubblico nel loro formato cartaceo presso le enoteche dell'associazione Vinarius, dedicate a una tipologia specifica, a un particolare momento di consumo o a un’area di produzione, che si pone l’obiettivo di fornire ai consumatori una “guida all’acquisto” e alla conoscenza delle etichette disponibili sul mercato, mediante il racconto delle stesse e delle cantine che le producono.
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Anno 1- Numero 3<br />
<strong>Ottobre</strong> <strong>2022</strong><br />
Perio<strong>di</strong>co quadrimestrale<br />
Prezzo 2,00 Euro<br />
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N° LO-NO/01346/05.<strong>2022</strong> PERIODICO ROC
DAL 1981<br />
UNISCE LE ECCELLENZE D’ITALIA<br />
Vinarius, Associazione delle Enoteche Italiane,<br />
promuove e valorizza il luogo dove si esercita<br />
il commercio specializzato del vino <strong>di</strong> qualità e tutela il ruolo<br />
dell’enotecario come professionista e <strong>di</strong>vulgatore del vino<br />
e del mondo che ad esso sta intorno<br />
Trova l’enoteca associata Vinarius<br />
più vicina a te
LA MAGIA DELLO CHAMPAGNE<br />
Cari lettori, eccoci con la seconda attesissima e<strong>di</strong>zione<br />
de<strong>di</strong>cata allo Champagne, proprio a un anno <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stanza dal debutto della nostra pubblicazione I<br />
<strong>Quaderni</strong> <strong>di</strong> <strong>WineCouture</strong>.<br />
Do<strong>di</strong>ci mesi dopo lo scenario è cambiato, sotto ogni profilo.<br />
In modo particolare, grazie alla crescita nel numero delle<br />
bottiglie stappate, che ha determinato sia un ampliamento<br />
della platea <strong>di</strong> appassionati che amano bere e parlare Champagne,<br />
sia un sensibile aumento <strong>di</strong><br />
attenzione, conoscenza e voglia <strong>di</strong><br />
scoprire la bollicina francese più<br />
nota al mondo. L’offerta, oggi, è più<br />
variegata che mai. Stiamo parlando<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e iconiche produzioni,<br />
alle quali se ne affiancano <strong>di</strong> più<br />
contenute, frutto dell’incre<strong>di</strong>bile<br />
passione che nel tempo anche i Vigneron<br />
più “piccoli” hanno saputo<br />
costruire. Questa cura e tenacia<br />
hanno permesso alle bollicine più<br />
famose al mondo <strong>di</strong> arricchire la<br />
propria proposta e caratterizzarla<br />
ulteriormente.<br />
La voglia <strong>di</strong> Champagne è grande e non arresta il suo impeto,<br />
anche in un contesto generale che tende comprensibilmente<br />
all’incertezza. A ogni tappo che “salta”, infatti, a<br />
emergere è il desiderio <strong>di</strong> guardare avanti con una sana dose<br />
<strong>di</strong> ottimismo e fiducia, trovando in una serata conviviale,<br />
magari <strong>di</strong>dattica e con più proposte <strong>di</strong>verse in tavola nel<br />
segno della con<strong>di</strong>visione, la più pura delle sue espressioni.<br />
Anche per questa e<strong>di</strong>zione de I <strong>Quaderni</strong> <strong>di</strong> <strong>WineCouture</strong><br />
de<strong>di</strong>cata allo Champagne, quel che vi vogliamo proporre è<br />
un viaggio attraverso le variegate produzioni ed etichette,<br />
introdotto dal più che mai prezioso contributo, anche nella<br />
selezione, <strong>di</strong> Andrea Silvello e Francesca Mortaro, nostri<br />
fidati collaboratori, che con grande passione e competenza<br />
gestiscono e sviluppano la community <strong>di</strong> TopChampagne,<br />
vale a <strong>di</strong>re la piattaforma numero uno in Italia de<strong>di</strong>cata alle<br />
bollicine più amate al mondo. Ma altrettanto prezioso è,<br />
anche in questo numero come nei<br />
precedenti, il supporto arrivato<br />
dal contributo firmato da Vinarius.<br />
L’associazione delle enoteche<br />
italiane - che conta un centinaio<br />
<strong>di</strong> locali sul territorio nazionale<br />
e una decina in tutto il mondo - è<br />
costantemente impegnata nella<br />
promozione della cultura <strong>di</strong> proprio<br />
tutte le sfaccettature - nostrane,<br />
d’Oltralpe e anche oltre - che<br />
animano il mondo enoico. Proprio<br />
gli uomini e le donne impegnati in<br />
prima fila nella promozione della<br />
cultura del vino sapranno orientarvi<br />
nel vasto oceano dell’offerta che colora i loro negozi<br />
e offrirvi la garanzia della migliore scelta in base alle vostre<br />
esigenze. Ma per compiere un primo passo nell’affascinante<br />
universo dello Champagne, non vi resta che girare pagina<br />
e addentrarvi nella nostra serie <strong>di</strong> utili consigli dal taglio<br />
“culturale” ma altamente fruibile. E poi, in alto i calci e<br />
buon brin<strong>di</strong>si all’insegna del bere bene. O per meglio <strong>di</strong>re,<br />
data l’occasione: Santé!<br />
Photo: Giorgia Spina<br />
I QUADERNI DI WINECOUTURE<br />
Anno 1 - N. 3 - <strong>Ottobre</strong> <strong>2022</strong><br />
Realizzazione in collaborazione con<br />
Vinarius<br />
L’Associazione delle Enoteche Italiane<br />
E<strong>di</strong>tore Nelson Srl - Viale Murillo, 3 - 20149 Milano<br />
Tel. 02.84076127 - info@nelsonsrl.com - www.nelsonsrl.com<br />
Tipografia - La Terra Promessa Società Cooperativa<br />
Sociale Onlus<br />
Via Enrico Fermi, 26 - 28100 Novara<br />
Art <strong>di</strong>rection Inventium s.r.l.<br />
I QUADERNI DI WINECOUTURE<br />
Perio<strong>di</strong>co Quadrimestrale<br />
Prezzo una copia 2,00 Euro<br />
Registrazione al Tribunale <strong>di</strong> Milano n. 4 del 18 Gennaio <strong>2022</strong><br />
Nelson Srl - Iscrizione ROC n° 33940<br />
del 12 Febbraio 2020<br />
Direttore responsabile Riccardo Colletti<br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale Luca Figini<br />
Coor<strong>di</strong>namento Matteo Borré<br />
Cover e<strong>di</strong>tor Alice Realini<br />
Marketing & Operations Roberta Rancati<br />
Contributor: Andrea Silvello e Francesca Mortaro<br />
L’e<strong>di</strong>tore garantisce la massima<br />
riservatezza dei dati personali in<br />
suo possesso. Tali dati saranno utilizzati<br />
per la gestione degli abbonamenti e per<br />
l’invio <strong>di</strong> informazioni commerciali.<br />
In base all’art. 13 della Legge n° 196/2003, i<br />
dati potranno essere rettificati o cancellati<br />
in qualsiasi momento scrivendo a:<br />
Nelson Srl<br />
Responsabile dati<br />
Riccardo Colletti<br />
Viale Murillo, 3<br />
20149 Milano<br />
3
Photo: Giorgia Spina<br />
Champagne:<br />
una storia da scoprire<br />
Lo Champagne è un vino bianco o rosé, spumantizzato,<br />
prodotto nell’omonima regione francese con uve<br />
raccolte da vigne della Champagne. L’area si trova a<br />
circa 100 chilometri a est <strong>di</strong> Parigi, Châlons-en-Champagne<br />
ne è il capoluogo, ma le città enologicamente più importanti<br />
sono certamente Reims ed Epernay. Gli ettari vitati sono oltre<br />
34mila (1 ettaro = 10mila metri quadrati) con più <strong>di</strong> 280mila<br />
parcelle <strong>di</strong>verse. In totale fanno parte della Denominazione<br />
320 villaggi. Di questi 17 sono quelli classificati “Grand Cru”<br />
e 44 (o 42 a seconda delle classificazioni) “Premier Cru”.<br />
Le principali aree geografiche all’interno della Champagne<br />
vengono classicamente sud<strong>di</strong>vise in quattro zone principali:<br />
• La Montagne de Reims (principalmente famose per il<br />
Pinot Noir).<br />
• La Cote des Blancs (culla storica dello Chardonnay,<br />
come ricorda il nome stesso).<br />
• La Vallée de la Marne (aree tipica <strong>di</strong> produzione del<br />
Meunier).<br />
• La Cote des Bar o Aube (la parte più a Sud della<br />
Champagne, per lungo tempo considerata una<br />
“Deuxieme Zone”, ma oggi a pieno titolo tra le gran<strong>di</strong><br />
zoni <strong>di</strong> produzione soprattutto per il Pinot Noir, molto<br />
<strong>di</strong>verso da quello delle Montagne e pertanto spesso<br />
utilizzato negli assemblaggi, ma anche per lo Chardonnay<br />
e per i vitigni minori).<br />
4
Photo sotto: Leif Carlsson per Champagne Bollinger<br />
Lo Champagne è quin<strong>di</strong> un’Appellation d’origine<br />
Controlée. L’Aoc, paragonabile all’italiana Doc, è una<br />
certificazione francese che tutela il prodotto in base alla<br />
zona <strong>di</strong> origine e ad alcune tecniche che si attuano per la<br />
sua produzione.<br />
È possibile produrre Champagne utilizzando sette vitigni.<br />
I tre principali, quelli più utilizzati, sono Chardonnay,<br />
Pinot Noir e Meunier: questi rappresentano più del 99%<br />
del totale degli ettari vitati in Champagne. Gli altri quattro<br />
sono vitigni, invece, meno utilizzati, cosiddetti “storici”<br />
o “minori”, e sono: Arbanne, Pinot Gris, Petit Meslier e<br />
Pinot Blanc.<br />
Lo Champagne può essere prodotto solo con uve della<br />
stessa annata, viene detto “millésimé” e in etichetta è<br />
in<strong>di</strong>cato l’anno, oppure “sans année”, ovvero con uve <strong>di</strong><br />
più annate. Lo Champagne può essere formato da un<br />
assemblaggio <strong>di</strong> più vitigni o può essere un mono-vitigno,<br />
composto cioè da un solo vitigno. In questo caso si parla<br />
<strong>di</strong> “blanc de blancs”, vino bianco prodotto da uve a bacca<br />
bianca (Chardonnay oltre ai quattro vitigni minori), o <strong>di</strong><br />
“blanc de noirs”, vino bianco prodotto da uve a bacca nera<br />
(Pinot Noir e Meunier).<br />
Le uve in Champagne devono essere obbligatoriamente<br />
raccolte a mano. Dopo la raccolta, i grappoli vengono<br />
pressati per la produzione del mosto, che non è nient’altro<br />
5<br />
che un succo d’uva. Quest’ultimo per <strong>di</strong>ventare<br />
Champagne deve poi subire due processi <strong>di</strong> fermentazione<br />
(due più uno “facoltativo” in realtà, fra poco capirete cosa si<br />
intende) secondo quello che è definito “Metodo classico” o<br />
“Méthode Champenoise” o “Méthode Tra<strong>di</strong>tionelle”.<br />
La prima fermentazione, o fermentazione alcolica, è il<br />
processo attraverso cui i lieviti trasformano gli zuccheri<br />
presenti nel mosto in alcool etilico (e CO2 che però non<br />
viene “trattenuta”). A valle della fermentazione il mosto<br />
<strong>di</strong>venta vino. Si tratta <strong>di</strong> un vino fermo, senza bolle.<br />
Questo vino fermo, se imbottigliato definitivamente, è<br />
il cosiddetto “Coteaux Champenois” (un’altra Aoc della<br />
stessa Regione) che negli ultimi anni in particolare ha<br />
iniziato ad assumere un po’ <strong>di</strong> interesse anche tra gli<br />
amanti dello Champagne.<br />
A seguire può avvenire la fermentazione malolattica, che<br />
però non è obbligatoria, ma a <strong>di</strong>screzione dell’enologo<br />
che decide se consentire che essa avvenga. Nella<br />
fermentazione malolattica, l’acido malico si trasforma in<br />
acido lattico: si tratta <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> “deaci<strong>di</strong>ficazione”<br />
la cui spiegazione è piuttosto tecnica, ma ai nostri fini è<br />
sufficiente sapere che, tipicamente, questa fermentazione<br />
rende l’aci<strong>di</strong>tà del vino più rotonda, meno pungente.<br />
Successivamente il vino fermo, in francese “vin clair”,<br />
viene spumantizzato con la seconda fermentazione,
N 3<br />
N 31<br />
N<br />
D 6<br />
AISNE<br />
Barsur-Seine<br />
Château-<br />
Thierry<br />
D 967<br />
isne<br />
Ardre<br />
Vallée de la Marne<br />
Charly-sur-Marne<br />
Fismes<br />
Vallée de<br />
l'Ardre<br />
A 4<br />
Surmelin<br />
N 44<br />
Massif de<br />
Saint-Thierry<br />
Ville-en-<br />
Tardenois<br />
Châtillonsur-Marne<br />
Dormans<br />
D 386<br />
D 51<br />
N 51<br />
Épernay<br />
N 3<br />
Vertus<br />
Aÿ<br />
Reims<br />
Avize<br />
Verzy<br />
MARNE<br />
D931<br />
Montagne<br />
de<br />
Reims<br />
D 3<br />
Côte<br />
des Blancs<br />
N 44<br />
D977<br />
Vesle<br />
A4<br />
D982<br />
Aisne<br />
Châlons-en-Champagne<br />
Posizione geografica<br />
N44<br />
D982<br />
Ornain<br />
N 4<br />
Grand Morin<br />
N34<br />
Sézanne<br />
N 4<br />
Vitry-le-François<br />
N4<br />
D13<br />
Côte de Sézanne<br />
MARNE<br />
N 19<br />
D 236<br />
Villenauxela-Grande<br />
Aube<br />
A 26<br />
SEINE ET<br />
MARNE<br />
N 19<br />
AUBE<br />
HAUTE MARNE<br />
SEINE<br />
YONNE<br />
Montgueux<br />
Troyes<br />
A5<br />
D960<br />
N19<br />
Barsur-Aube<br />
N77<br />
N 71<br />
Côte des Bar<br />
Essoyes<br />
A5<br />
Aube<br />
Armançon<br />
Distribuzione dei vigneti<br />
D 444<br />
Les Riceys<br />
Mussy-sur-Seine<br />
Ource<br />
Verzy<br />
Capoluogo<br />
0 5 10 km<br />
Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne<br />
6
o presa <strong>di</strong> spuma, in bottiglia. Il vino fermo viene<br />
imbottigliato con l’aggiunta <strong>di</strong> una miscela, il “liqueur de<br />
tirage”, composta da vino, lieviti e zucchero (24 grammi<br />
per litro). I lieviti trasformano gli zuccheri in alcool,<br />
circa +1,5 gra<strong>di</strong> alcolici, e CO2. La bottiglia<br />
è quin<strong>di</strong> tappata e la CO2 è trattenuta<br />
all’interno della stessa e si integra e <strong>di</strong>ssolve<br />
con il vino creando le bollicine. Una volta<br />
terminata la seconda fermentazione, la<br />
pressione all’interno della bottiglia è <strong>di</strong> circa<br />
sei atmosfere.<br />
Prima <strong>di</strong> finire nei nostri calici, la bottiglia <strong>di</strong><br />
Champagne deve passare del<br />
tempo in posizione orizzontale.<br />
Questa fase è chiamata<br />
affinamento “sur lattes” (fecce<br />
fini). Dura almeno 15 mesi<br />
per i “sans année” e 36 mesi<br />
per i “millésimé”, secondo il<br />
<strong>di</strong>sciplinare dello Champagne:<br />
stiamo parlando ovviamente <strong>di</strong> tempi “minimi”,<br />
molto spesso i produttori in Champagne effettuano<br />
affinamenti ben più lunghi, come noto.<br />
Dopo<strong>di</strong>ché, inizia il processo <strong>di</strong> “remuage”, che consiste<br />
nella rotazione della bottiglia su se stessa e inclinazione<br />
della stessa fino ad arrivare a “testa in giù” (“sur pointe” in<br />
francese) in modo che i lieviti esausti arrivino fino al collo<br />
della bottiglia. Successivamente avviene la sboccatura<br />
(in francese “dégorgement”): con questa procedura la<br />
bottiglia viene stappata e la pressione che si è creata<br />
all’interno della bottiglia espelle i lieviti esausti.<br />
Prima <strong>di</strong> essere ritappata, viene immesso all’interno<br />
della bottiglia del liquido per ripristinare il livello<br />
del vino, una parte è stata infatti espulsa con i lieviti.<br />
Questo liquido è chiamato “liqueur d’expé<strong>di</strong>tion”<br />
e può essere lo stesso<br />
vino già presente<br />
in bottiglia o un<br />
liquido composto<br />
da vino e zuccheri.<br />
Con questa operazione avviene<br />
anche il cosiddetto “dosage”:<br />
uno Champagne senza<br />
zuccheri aggiunti è un “Pas<br />
Dosè” o “Nature”. Poi, secondo<br />
la quantità <strong>di</strong> zuccheri aggiunti ,sarà identificato<br />
dall’appellativo Extra-Brut, Brut, Exra Dry, Dry<br />
(etc.). Ed ecco come nasce la magia della bollicina più<br />
amata al mondo. Santé!<br />
Andrea Silvello e Francesca Mortaro<br />
Photo: Champagne Pol Roger<br />
7
Le parole<br />
dello<br />
Champagne<br />
D<br />
égorgement:<br />
e parole sono importanti. Soprattutto quando si legge<br />
un’etichetta <strong>di</strong> Champagne. Ecco qualche definizione<br />
da tenere sempre a mente.<br />
eliminazione meccanicamente o a mano del<br />
deposito (i lieviti decaduti) che si producono<br />
durante l’affinamento sui lieviti e che l’operazione<br />
<strong>di</strong> remuage ha concentrato nel collo della bottiglia.<br />
illesimato:<br />
proveniente esclusivamente dalla vendemmia<br />
dell’anno in<strong>di</strong>cato in etichetta.<br />
osaggio Zero:<br />
la tipologia in assoluto più secca, dove l’aggiunta<br />
<strong>di</strong> liqueur d’expe<strong>di</strong>tion o non c’è, o è ridotta al<br />
minimo <strong>di</strong> legge.<br />
los:<br />
vigneto delimitato con muri da cui proviene uva<br />
<strong>di</strong> particolare e superiore livello qualitativo.<br />
ru:<br />
In Champagne, un Cru corrisponde a un comune<br />
viticolo. Se è Premier Cru, si colloca al secondo<br />
posto nella classificazione del vigneto. Se è Grand<br />
Cru al primo posto.<br />
lanc de Blancs:<br />
ottenuto esclusivamente con uva a bacca bianca.<br />
lanc de Noirs:<br />
ottenuto esclusivamente con uve a bacca rossa e<br />
vinificato in bianco.<br />
uvée de Prestige:<br />
categoria che in<strong>di</strong>ca un prodotto <strong>di</strong> superiore<br />
qualità rispetto agli Champagne <strong>di</strong> base,<br />
solitamente ottenuto con vini <strong>di</strong> riserva, e con<br />
migliori capacità <strong>di</strong> affinamento e conservazione.<br />
Photo: Louise Lyshoj - Unsplash<br />
uvée:<br />
termine tecnicamente intraducibile in italiano.<br />
Nella Champagne viticole in<strong>di</strong>ca la composizione<br />
<strong>di</strong> un vino base con vini <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa provenienza,<br />
solitamente utilizzato per avere una qualità ed<br />
uno stile il più possibile costante negli anni.<br />
8
Ecco (quasi) tutto quello che avreste voluto sapere<br />
su come si serve e si conserva uno Champagne<br />
e non avete mai osato chiedere. Rispondono gli<br />
enotecari Vinarius.<br />
Come e per quanto tempo va raffreddato<br />
lo Champagne?<br />
Tecnicamente occorre dotarsi <strong>di</strong> un secchiello<br />
contenente ghiaccio, poca acqua e sale grosso.<br />
Immergete la bottiglia e in 20 minuti lo Champagne<br />
sarà a temperatura <strong>di</strong> servizio.<br />
Posso mettere lo Champagne nel freezer?<br />
Mai!<br />
Sciabolare: sì o no?<br />
Sciabolare una pratica <strong>di</strong> stappatura affascinante e teatrale,<br />
ma pericolosa per l’incolumità personale (e altrui) e<br />
dannosa per il prodotto. Quin<strong>di</strong>, per noi, la risposta è: no.<br />
Cosa faccio se il tappo non si ruota?<br />
Utilizzate una pinza apposita, ma con estrema<br />
delicatezza: il pericolo, infatti, sta nella forzatura<br />
violenta che potrebbe creare la frattura della parte<br />
superiore del tappo a fungo, lasciando il gambo<br />
restante all’interno e rendendo complicato e<br />
pericoloso il completamento della procedura.<br />
Qual è la corretta procedura per stappare<br />
la bottiglia?<br />
Innanzitutto, togliete capsula e gabbietta, facendo<br />
bene attenzione a tenere il tappo. La capsula va<br />
tagliata all’altezza del ripiegamento del vetro.<br />
Allargate le maglie della gabbia, poi asportatela e<br />
rimuovete la placchetta <strong>di</strong> metallo. Con la mano<br />
destra, la bottiglia va tenuta nella parte inferiore in<br />
modo ben saldo e dando una inclinazione <strong>di</strong> 45°.<br />
Con la sinistra impadronirsi saldamente del sughero.<br />
Ruotare con delicatezza la bottiglia tenendo fermo<br />
il tappo.<br />
Se per qualche motivo, una volta aperto, uscisse<br />
la spuma, inclinare la bottiglia e la fuoriuscita si<br />
fermerà. La stappatura perfetta non provoca nessun<br />
rumore. Ovviamente per i mancini l’impugnatura<br />
della bottiglia e del tappo sarà invertita.<br />
Perché alcuni Champagne hanno bottiglie<br />
chiare e altri scure?<br />
Il prontuario<br />
dello<br />
Champagne<br />
Generalmente per tra<strong>di</strong>zione o marketing.<br />
Comunque, quelle a vetro chiaro devono avere<br />
pellicole <strong>di</strong> apposita protezione dalla luce,<br />
altrimenti il rischio è che lo Champagne si<br />
danneggi irrime<strong>di</strong>abilmente.<br />
Quanta pressione c’è dentro una bottiglia<br />
<strong>di</strong> Champagne?<br />
Intorno alle 7 atmosfere. Il botto va evitato sempre.<br />
Dopo tre anni, uno Champagne è vecchio<br />
e da buttare?<br />
Non è assolutamente detto. Anzi, alcune tipologie<br />
migliorano. Solitamente le gran<strong>di</strong> cuvée si conservano<br />
per anni e anni dopo il dégorgement.<br />
I prodotti base, invece, hanno una vita più corta:<br />
tra i 2 e i 5 anni. Va tenuto presente che, a<br />
<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tutti gli altri vini, lo Champagne<br />
“nasce” con il dégorgement e non con l’annata.<br />
Quin<strong>di</strong>, per fare un esempio, uno Champagne del<br />
millesimo 2004 e degorgiato nel 2012, se bevuto<br />
nel 2021, al momento della stappatura avrà 9 anni<br />
e non 17.<br />
Come capire da quanto tempo è in bottiglia<br />
lo Champagne?<br />
Se è in<strong>di</strong>cata in etichetta la data del dégorgement, la<br />
risposta è facile e imme<strong>di</strong>ata. Se non c’è, è bene affidarsi<br />
ad un enotecario professionista che con tutta probabilità<br />
saprà quando è stato fatto il dégorgement e saprà offrirvi<br />
tutte le in<strong>di</strong>cazioni del caso. Ricordatevi, infatti, che<br />
l’enotecario Vinarius è un professionista, sempre pronto<br />
a darvi consigli e suggerimenti, che seleziona e conosce<br />
le bottiglie. Saprà dunque aiutarvi nelle vostre richieste e<br />
necessità: non abbiate, <strong>di</strong> conseguenza, timore <strong>di</strong> entrare<br />
in un’enoteca associata Vinarius e chiedere cosa fa al caso<br />
vostro in ogni occasione.<br />
9
Che<br />
Champagne<br />
è meglio<br />
scegliere?<br />
Ecco qualche rapido suggerimento per<br />
scegliere la migliore tipologia <strong>di</strong> Champagne<br />
adatta a ogni specifica occasione.<br />
PER UN BRINDISI:<br />
solitamente si privilegiano Champagne più leggeri<br />
e profumati.<br />
PER UN APERITIVO<br />
CON SALUMI E SALATO:<br />
scegliete Champagne <strong>di</strong> gusto più complesso per<br />
<strong>di</strong>alogare meglio con gli stuzzichini.<br />
PER PRIMI PIATTI DI PESCE:<br />
<strong>di</strong>pende tanto dalle preparazioni e dagli ingre<strong>di</strong>enti.<br />
Se si tratta <strong>di</strong> piatti leggeri, si opterà per uno<br />
Champagne con profumi e me<strong>di</strong>a struttura. Se<br />
abbiamo pesci <strong>di</strong> gusto importante e/o con presenza<br />
<strong>di</strong> peperoncino e/o <strong>di</strong> pomodoro, scegliete prodotti<br />
più strutturati o Champagne Blanc de Noirs.<br />
PER IL DOLCE O DESSERT:<br />
scegliere esclusivamente la tipologia Sec, che<br />
nonostante il nome significa con sensibile aggiunta<br />
<strong>di</strong> zucchero.<br />
PER TARTARE<br />
DI CARNE O DI PESCE:<br />
rigorosamente uno Champagne secchissimo<br />
e prevalentemente Blanc de Blancs, per avere<br />
la perfetta combinazione per una reciproca<br />
esaltazione.<br />
Photo: Champagne Pol Roger<br />
CHAMPAGNE E SUSHI:<br />
è questo un abbinamento fra i più <strong>di</strong>fficili, perché<br />
nel Sushi vengono impiegati pesci ciascuno dal<br />
sapore <strong>di</strong>verso. Scegliere Champagne <strong>di</strong> ottima<br />
struttura, della tipologia Cuvée de Prestige.<br />
PER UN REGALO:<br />
scegliere una cuvée classica in modo da andare<br />
incontro al maggior numero <strong>di</strong> gusti.<br />
10
“Il vino non si beve soltanto: si annusa, si osserva,<br />
si degusta, si sorseggia... E se ne parla”. Così la<br />
pensava Edoardo VII, re in Inghilterra un secolo<br />
fa. Ed è importante avere sempre una buona storia o un<br />
aneddoto da raccontare. Ecco qualche curiosità che ancora<br />
non sai sullo Champagne.<br />
Se la leggenda ha sempre attribuito la nascita del<br />
méthode champenoise, nel 1694, a una scoperta<br />
del monaco benedettino Dom Pérignon, <strong>di</strong> certo<br />
sappiamo solo che nel 1729 un decreto <strong>di</strong> Luigi XV<br />
permette il trasporto del vino in bottiglia, prima vietato in<br />
Francia: troppo elevato il rischio che esplodessero lungo<br />
la via per colpa <strong>di</strong> fermentazioni fuori controllo. La strada<br />
è spianata e, nello stesso anno, è fondata ufficialmente<br />
Ruinart, prima maison de Champagne.<br />
Nettare celestiale, lo Champagne non si sarebbe<br />
mai innalzato fin all’attuale somma gloria senza<br />
l’intraprendenza <strong>di</strong> una nutrita pattuglia <strong>di</strong> audaci<br />
donne. Capitane coraggiose che, nel corso degli ultimi<br />
due secoli e mezzo, hanno lasciato la loro indelebile<br />
firma su un racconto leggendario. La coppa in cui lo si<br />
degusta, narra sempre la leggenda, ha avuto a modello<br />
l’immortale e perfetta forma del seno (destro o sinistro,<br />
su questo ancora alberga un seducente mistero) <strong>di</strong><br />
Madame de Pompadour. Ma le relazioni, tutt’altro<br />
che pericolose, tra Champagne e mondo femminile,<br />
vanno oltre la natura frivola dell’aneddoto che celebra<br />
la prima tra le favorite <strong>di</strong> Luigi XV. La mente torna a<br />
Barbe-Nicole Ponsar<strong>di</strong>n, al secolo la Veuve Clicquot,<br />
e Jeanne Alexandrine Louise Mélin, meglio nota come<br />
Madame Pommery. La prima, cui si deve la prima cuvée<br />
millesimata (anno <strong>di</strong> grazia 1810), quando nel 1814<br />
infuriavano le guerre napoleoniche, sfidò ad<strong>di</strong>rittura il<br />
Blocco Continentale, riuscendo a contrabbandare alla<br />
corte dello Zar, a San Pietroburgo, quasi 11mila bottiglie<br />
del suo Champagne. A Louise Pommery, invece, si deve<br />
una rivoluzione. Da una sua intuizione, infatti, prese<br />
vita, nel 1874, il primo Champagne Brut. Una versione<br />
“Nature”, per andare incontro alla pre<strong>di</strong>lezione degli<br />
inglesi verso un gusto più secco. Una scelta vincente,<br />
che sdoganò il consumo <strong>di</strong> Champagne, fino ad allora<br />
tra<strong>di</strong>zionalmente dolce o semidolce, quin<strong>di</strong> considerato<br />
vino da dessert.<br />
Sul quando si debba consumare Champagne esiste<br />
un’unica fondamentale regola, quella <strong>di</strong> Lily<br />
Bollinger: “Bevo Champagne quando sono felice<br />
e quando sono triste. Lo bevo talvolta quando sono sola.<br />
E lo ritengo obbligatorio quando sono in compagnia. Ne<br />
11<br />
bevo per stuzzicare l’appetito, quando non ne ho. Ma anche<br />
quando ho fame. In tutte le altre circostanze, non lo tocco<br />
mai… Fatto salvo quanto ho sete!”.<br />
Un adagio, che da Reims e <strong>di</strong>ntorni si è poi <strong>di</strong>ffuso<br />
in tutto il mondo, sostiene: “Una Magnum<br />
(1,5 litri, ndr) è la giusta dose <strong>di</strong> Champagne per<br />
due, ovviamente a patto che l’altro commensale al tavolo<br />
non beva”.<br />
Per un brin<strong>di</strong>si <strong>di</strong> “peso”, serve la giusta bottiglia. Con<br />
lo Champagne si spazia dal mezzo formato (37,5 cl)<br />
e la pinta (50 cl, una particolarità tutta British) fino<br />
alle vette dei 30 litri. La scala dopo la Magnum? Jéroboam (3<br />
litri), Rehoboam (4,5 litri), Mathusalem (6 litri): i primi due<br />
erano importanti re d’Israele, il terzo uno tra i più longevi<br />
e leggendari personaggi della Bibbia. Salmanazar (9 litri),<br />
Balthazar (12 litri), Nabuchodonosor (15 litri): sovrani che<br />
segnarono con gesta e sfarzi il tempo <strong>di</strong> Assiri e Babilonesi.<br />
Poi c’è Salomon: la sua fama <strong>di</strong> saggio nell’Antico<br />
Testamento ha preceduto 18 litri tutti da con<strong>di</strong>videre.<br />
Infine, le rarità fuori quota: Souverain (26,25 litri), Primat<br />
(27 litri), Melchisedech o Midas (30 litri).<br />
Sir Charles Lytton, ladro gentiluomo interpretato da<br />
David Niven nel celebre film La Pantera Rosa (1963),<br />
sosteneva: “Lo Champagne non è bere: è un minimo<br />
<strong>di</strong> alcool con un massimo <strong>di</strong> cor<strong>di</strong>alità”.<br />
E<br />
se ancora vi state chiedendo se è il caso o no <strong>di</strong><br />
stappare una bottiglia, la risposta la trovate in uno<br />
scambio tra Peter Lowford e Judy Holiday nel film La<br />
Ragazza del Secolo (1954): “− Non c’è niente <strong>di</strong> meglio dello<br />
Champagne. − Sì che c’è. − Cosa? − Dell’altro Champagne”.<br />
Pillole <strong>di</strong><br />
Champagne<br />
per fare<br />
bella figura<br />
a tavola
Louis<br />
Roederer<br />
LOUIS ROEDERER<br />
Nuovo assaggio <strong>di</strong> quella che è stata vera e propria rivoluzione<br />
in casa Roederer. Ritorna con la sua versione<br />
“aggiornata” il progetto che, ex novo, ha ridefinito orizzonti<br />
e stile <strong>di</strong> quello che fu il Brut Premier. Dopo il predecessore<br />
Collection 242 e l’antesignano Collection 241, è già ora<br />
del Collection 243, multimillesimato unione dei tre vitigni<br />
principali della Champagne, che utilizza il 31% <strong>di</strong> una Réserve<br />
Perpétuelle a partire dalla vendemmia 2012 e fino alla<br />
2017, una piccola porzione del 10% <strong>di</strong> vini affinati in legno<br />
nello stesso intervallo temporale e, per completare l’assemblaggio,<br />
il vino <strong>di</strong> quelle che vengono considerate le “réussites<br />
de l’année”, ovvero il meglio (ça va sans <strong>di</strong>re) dell’ultima<br />
annata, in questo caso la 2018. Uno Champagne che<br />
deve il suo nome alla scelta <strong>di</strong> riportare, cuvée dopo cuvée,<br />
il numero <strong>di</strong> vendemmia a far data dall’anno <strong>di</strong> fondazione<br />
della Maison, il 1776. Tecnicamente un Sans Année, lo<br />
Champagne Collection 243 Roederer capovolge la logica<br />
<strong>di</strong> base dell’assemblaggio, invertendo i fattori in campo, e si<br />
presenta con la sua effervescenza fine e <strong>di</strong>namica, prolungata<br />
dal perlage persistente. Il palato è denso, profondo, la<br />
trama ricca e strutturata. La materia corposa del Pinot Noir<br />
fluttua in bocca e si prolunga con un’immensa freschezza<br />
salina e una punta <strong>di</strong> amaro. Lo stile caldo e goloso del Collection<br />
243 è poi presente grazie alla perfetta maturazione<br />
della vendemmia 2018. Ma la freschezza, l’energia e la complessità<br />
della Réserve Perpétuelle, così come la consistenza<br />
legnosa conferita dal rovere, <strong>di</strong>stendono e prolungano la<br />
materia per donarle finezza e persistenza.<br />
Lo Champagne da avere sempre pronto in cantina.<br />
VITIGNI: 42% Chardonnay, 40% Pinot Noir e 18%<br />
Meunier<br />
AFFINAMENTO: almeno 3 anni<br />
FOOD PAIRING: con crostacei, piatti <strong>di</strong> mare e <strong>di</strong> terra<br />
DA BERE QUANDO: ogni occasione è buona, da oggi<br />
a qualche anno<br />
Nella foto: da destra, Frédéric Rouzaud, Ceo, e Jean-Baptiste Lécaillon, Chef de Cave Louis Roederer<br />
12
DISTRIBUITO DA SAGNA S.P.A. DAL 1928 - WWW.SAGNA.IT
Laurent - Perrier<br />
GRAND SIÈCLE ITERAZIONE N°25<br />
CHAMPAGNE GRANDE CUVÉE<br />
L’assemblaggio è il vero segreto che definisce la<br />
qualità dello Champagne. Così, Laurent-Perrier è la<br />
sola Maison la cui Cuvée più prestigiosa ed esigente,<br />
Grand Siècle, non è millesimata ma numerata. Ritroviamo,<br />
infatti, qui la massima espressione <strong>di</strong> uno<br />
stile unico e <strong>di</strong>stintivo: freschezza, eleganza, purezza.<br />
L’idea <strong>di</strong> Grand Siècle si fonda sull’osservazione:<br />
se la natura non ci donerà forse mai l’annata enologica<br />
perfetta, attraverso l’arte dell’assemblaggio<br />
Laurent-Perrier la potrà creare. Ed è così che nasce<br />
l’iterazione numerata basata su quattro principi<br />
car<strong>di</strong>ne: l’assemblaggio <strong>di</strong> una selezione <strong>di</strong> tre annate<br />
eccezionali (per la N°25: 65% 2008, 25% 2007,<br />
10% 2006); l’assemblaggio <strong>di</strong> una selezione <strong>di</strong> 9 dei<br />
17 Grand Cru esistenti in Champagne; l’assemblaggio<br />
costituito da un anno base (il più giovane) e da<br />
due anni scelti per caratteristiche complementari;<br />
un assemblaggio con una componente maggioritaria<br />
<strong>di</strong> Chardonnay (da Avize, Cramant, Oger, Le<br />
Mesnil-sur-Oger) completata dal Pinot Noir (da<br />
Ambonnay, Bouzy, Verzy, Tours-sur-Marne, Mailly)<br />
e che beneficia <strong>di</strong> 12 anni <strong>di</strong> riposo nelle profon<strong>di</strong>tà<br />
della cantina della Maison. Con la sua profon<strong>di</strong>tà<br />
aromatica eccezionale, Grand Siècle Iterazione<br />
N°25 accompagna perfettamente piatti raffinati, in<br />
particolare le associazioni terra e mare, i crostacei<br />
e i pesci nobili. È uno Champagne da servire a<br />
temperatura <strong>di</strong> 10-12°C per apprezzarne appieno la<br />
ricchezza aromatica.<br />
VITIGNI: 60% Chardonnay e 40% Pinot Noir<br />
AFFINAMENTO: 12 anni<br />
FOOD PAIRING: piatti raffinati, in particolare le<br />
associazioni terra e mare<br />
DA BERE QUANDO: in una grande occasione<br />
14
La storia <strong>di</strong> Laurent-Perrier prende il via nel 1812 a<br />
Tours-sur-Marne, all’incrocio dei vigneti della<br />
Champagne. Nel 1887 assume il suo nome,<br />
unione tra i cognomi dello Chef de Cave e<br />
della moglie. E sono ormai più <strong>di</strong> 200 gli anni<br />
al servizio dello Champagne <strong>di</strong> questa Maison<br />
leggendaria, acquisita nel 1939 da Marie-Louise<br />
de Nonancourt, che poi lasciò il testimone, nel<br />
1948, al figlio più giovane Bernard de Nonancourt: una<br />
vera leggenda della Champagne, capace <strong>di</strong> trasformare il<br />
marchio in uno tra i 100 più importanti al mondo. Merito<br />
anche del successo <strong>di</strong> icone come la prestigiosa<br />
cuvée numerata (e non millesimata, questa<br />
l’unicità) Grand Siècle, l’Ultra Brut pioniere nella<br />
categoria degli Champagne Nature e il ricercato<br />
Millésimé Rosé Alexandra. E l’innovazione<br />
prosegue oggi, come <strong>di</strong>mostrato dall’ultimo grande<br />
lancio del Blanc de Blancs Brut Nature.<br />
CUVÉE ROSÉ BRUT<br />
Anticipatrice della categoria degli<br />
Champagne rosé, la Cuvée Rosé<br />
nasce nel 1968 dal savoir-faire<br />
della Maison Laurent-Perrier ed<br />
è <strong>di</strong>venuta nel corso del tempo un<br />
riferimento con la sua elegante<br />
veste dal tono lampone che evolve<br />
in delicate sfumature salmonate.<br />
Caratterizzata da aromi <strong>di</strong> frutti<br />
rossi freschi, grande intensità ed<br />
estrema freschezza, è trasposizione<br />
nel calice delle uve dei migliori<br />
Cru della Montagne de Reims,<br />
in particolare Ambonnay,<br />
Bouzy, Louvois e Tours-sur-<br />
Marne. Un vino morbido<br />
e rotondo, con un attacco<br />
deciso. La sua profon<strong>di</strong>tà<br />
aromatica permette<br />
<strong>di</strong> accompagnarlo a<br />
pesce crudo marinato,<br />
gamberi grigliati, piatti<br />
esotici, prosciutto <strong>di</strong><br />
Parma e dessert a base<br />
<strong>di</strong> frutti rossi. Per i più<br />
audaci: accostatelo alla<br />
cucina asiatica o in<strong>di</strong>ana.<br />
La temperatura <strong>di</strong><br />
servizio ideale è tra gli 8<br />
e i 10°C.<br />
VITIGNI: 100% Pinot Noir<br />
AFFINAMENTO: minimo 5 anni<br />
FOOD PAIRING: gamberi grigliati, piatti esotici,<br />
prosciutto <strong>di</strong> Parma e dessert a base <strong>di</strong> frutti rossi<br />
DA BERE QUANDO: in una serata tra amici<br />
LA CUVÉE BRUT<br />
Oltre il 50% <strong>di</strong> Chardonnay e un<br />
affinamento molto lungo nelle<br />
cantine, in modo che i vini arrivino<br />
a perfetta maturità, donano<br />
a La Cuvée Brut una personalità<br />
unica. Per uno Champagne che<br />
è frutto <strong>di</strong> un assemblaggio <strong>di</strong><br />
più <strong>di</strong> 100 Cru selezionati dove<br />
si utilizzano solo i mosti della<br />
cuvée, cioè il meglio, ovvero<br />
l’80% dell’estrazione dei<br />
succhi d’uva. Purezza, freschezza<br />
ed eleganza sono le<br />
caratteristiche ricercate in<br />
questo vino che introduce<br />
allo spirito della Maison<br />
Laurent-Perrier. Con la<br />
sua veste oro pallido, le<br />
bollicine finissime, il<br />
perfetto equilibrio con<br />
sapori fruttati molto<br />
presenti nel finale.<br />
Adatto come aperitivo,<br />
i suoi tratti ne fanno<br />
uno Champagne ideale<br />
anche per accompagnare<br />
carni bianche<br />
e pesci più delicati. La<br />
temperatura <strong>di</strong> servizio<br />
ideale è tra gli 8 e i 10°C.<br />
VITIGNI: oltre il 50% Chardonnay, 30%-35% Pinot<br />
Noir, 10-15% Meunier + Vini <strong>di</strong> riserva dal 15 al 30%<br />
AFFINAMENTO: circa 4 anni<br />
FOOD PAIRING: carni bianche e pesci delicati<br />
DA BERE QUANDO: per un aperitivo con stile<br />
15
De Venoge<br />
CUVÉE DE PRESTIGE<br />
LOUIS XV 2012<br />
La prima Cuvée de Prestige Louis XV <strong>di</strong> Champagne de<br />
Venoge nasce nel 1995, splen<strong>di</strong>do millesimato che sarà<br />
posto sul mercato solo nel 2005 e de<strong>di</strong>cato a quel Re che<br />
molto fece per la bollicina più amata al mondo. A Luigi<br />
XV, infatti, si deve il decreto del 25 maggio 1728 che<br />
permetteva ai soli vini <strong>di</strong> Champagne <strong>di</strong> essere spe<strong>di</strong>ti<br />
e venduti in bottiglia: è l’atto che segna la nascita dello<br />
Champagne come lo conosciamo oggi. La Cuvée de Prestige<br />
Louis XV, il cui cofanetto che contiene la bottiglia<br />
vede stampata al suo interno una copia dello storico e<strong>di</strong>tto<br />
reale, è assemblaggio paritario <strong>di</strong> soli Grand Cru tra<br />
Chardonnay, proveniente da Avize (20%),<br />
Oger (15%) e Le Mesnil-sur-Oger<br />
(15%), e Pinot Noir <strong>di</strong> Verzenay<br />
(41,5%) e Bouzy (8,5%).<br />
Al naso è uno Champagne che<br />
presenta una spiccata mineralità,<br />
che suggerisce una grande<br />
complessità. In bocca, l’attacco<br />
è potente con una freschezza<br />
eccezionale. Sul finale è<br />
salino. Prodotta in 10mila<br />
bottiglie numerate, la<br />
Cuvée de Prestige Louis<br />
XV Champagne de Venoge,<br />
che è rimasta sui lieviti<br />
per <strong>di</strong>eci anni e con un dosaggio <strong>di</strong> 6 grammi per litro, si<br />
fa apprezzare all’aperitivo ma può anche accompagnare<br />
un intero pasto.<br />
VITIGNI: 50% Chardonnay e 50% Pinot Noir <strong>di</strong> soli<br />
Grand Cru<br />
AFFINAMENTO: 10 anni<br />
FOOD PAIRING: può accompagnare un intero pasto<br />
DA BERE QUANDO: in una grande occasione<br />
16
La prima volta <strong>di</strong> un’etichetta illustrata nella storia del<br />
vino risale al 1838. A crearla, Henri Marc de Venoge,<br />
che un anno prima aveva fondato la Maison<br />
Champagne de Venoge a Mareuil sur Ay. Prende<br />
così il via un’avventura nei secoli scan<strong>di</strong>ta dal mito<br />
<strong>di</strong> produzioni capaci d’imporsi nell’immaginario<br />
comune: come la Cuvée Cordon Bleu, nata nel<br />
1851 con la banda blu richiamo al fiume Venogiz,<br />
che scor reva nei pressi della città d’origine della<br />
famiglia. Ma de Venoge, a inizio ‘900 già marchio molto amato<br />
nell’alta società parigina, raggiunge l’apice della notorietà nel<br />
1938, con la creazione della Cuvée des Princes, de<strong>di</strong>cata<br />
ai principi <strong>di</strong> Orange e dalla particolare bottiglia a<br />
forma <strong>di</strong> decanter. E ancora oggi, grazie anche al<br />
lancio nel 2005 della Cuvée de Prestige Louis<br />
XV, ben alto si conserva il blasone della realtà <strong>di</strong><br />
Avenue de Champagne 33, che nel 2017 <strong>di</strong> fatto è<br />
stata nominata Maison dell’anno dalla rivista Wine<br />
Advocate <strong>di</strong> Robert Parker essendosi classificata al<br />
primo posto con le valutazioni delle sue cuvée.<br />
CUVÉE CORDON BLEU<br />
“Noblesse oblige”: “Nobiltà comporta<br />
obblighi”. Da sempre questa la firma <strong>di</strong><br />
de Venoge. A tradurre lo spirito <strong>di</strong> chi<br />
interpreta il suo lato nobile in termini<br />
<strong>di</strong> responsabilità, anche quando<br />
produce bollicine. La Cuvée Cordon<br />
Bleu identifica alla perfezione tale<br />
cifra stilistica. Con la sua etichetta in<br />
cui a far bella mostra è quel cordone<br />
blu che rappresentava il fiume Venogiz,<br />
che attraversava l’omonimo villaggio<br />
dal quale proveniva il fondatore della<br />
Maison, ma anche rimando al simbolo<br />
che accompagnava gli appartenenti<br />
all’Ordre du Saint-Esprit,<br />
uno degli or<strong>di</strong>ni cavallereschi più<br />
prestigiosi <strong>di</strong> Francia ed Europa.<br />
La Cuvée Cordon Bleu è<br />
Champagne equilibrato, rotondo<br />
e piacevolmente complesso.<br />
Assemblaggio <strong>di</strong> Pinot<br />
Noir, Chardonnay e Meunier,<br />
caratterizzato dall’utilizzo<br />
per il 25% <strong>di</strong> vini <strong>di</strong> riserva,<br />
ottimo come aperitivo ma<br />
anche a tutto pasto. Può<br />
invecchiare per anni.<br />
VITIGNI: 33% Pinot Noir,<br />
33% Chardonnay, 33%<br />
Meunier<br />
AFFINAMENTO: 3 anni<br />
FOOD PAIRING: è<br />
Champagne polivalente negli<br />
abbinamenti<br />
DA BERE QUANDO: un aperitivo tra amici<br />
CUVÉE DES PRINCES<br />
BLANC DE BLANCS<br />
La Cuvée des Princes Blanc de<br />
Blancs si <strong>di</strong>stingue innanzitutto<br />
per quel che ne è la particolare<br />
bottiglia a forma <strong>di</strong> decanter. Un<br />
omaggio <strong>di</strong> Joseph de Venoge<br />
alla casata dei principi <strong>di</strong> Orange,<br />
in ricordo della pratica, allora<br />
in voga, <strong>di</strong> travasare lo Champagne,<br />
per evitare che le fecce<br />
intorbi<strong>di</strong>ssero il vino. Oggi un<br />
segno <strong>di</strong>stintivo <strong>di</strong> de Venoge<br />
(insieme al Cordon Bleu),<br />
ma soprattutto è sinonimo<br />
<strong>di</strong> uno Champagne dalle<br />
potenti note minerali, prodotto<br />
da sole uve Chardonnay<br />
provenienti<br />
dai vigneti Premier<br />
e Grand Cru <strong>di</strong> Le<br />
Mesnil-sur-Oger e<br />
Trépail. La Cuvée<br />
des Princes<br />
Blanc de Blancs,<br />
grazie alla sua<br />
freschezza ed<br />
eleganza, è ideale<br />
come aperitivo o in accompagnamento<br />
ad antipasti<br />
leggeri e piatti <strong>di</strong> pesce. Ma garantisce anche<br />
grande capacità <strong>di</strong> invecchiamento.<br />
VITIGNI: 100% Chardonnay<br />
AFFINAMENTO: minimo 5 anni<br />
FOOD PAIRING: antipasti leggeri e piatti <strong>di</strong> pesce<br />
DA BERE QUANDO: una cena <strong>di</strong> classe<br />
17
Champagne<br />
Mandois<br />
BRUT ORIGINE<br />
Rispetto della vigna e della terra per esprimere al meglio<br />
la mineralità del terroir. È questa la filosofia che<br />
guida la produzione degli Champagne Mandois. Come<br />
<strong>di</strong>mostra perfettamente la cuvée sans année biglietto<br />
da visita della Maison. Uno Champagne da bere subito,<br />
ma che si presta anche a rimanere in cantina qualche<br />
tempo, grazie alle sue peculiari caratteristiche e la sua<br />
complessità. Assemblaggio <strong>di</strong> 40% Chardonnay, 30%<br />
Pinot Noir e 30 % Meunier <strong>di</strong> uve provenienti da Côte<br />
des Blancs, Côte d’Epernay, Côte de Sézanne e Côte des<br />
Bars, il Brut Origine è dosato 7 g/l e nasce dall’unione<br />
<strong>di</strong> più vendemmie: 2016 al 60%, 2015 al 25%, 2014 al<br />
10% e 2013 al 5%. Le basi <strong>di</strong> questo Champagne sono poi<br />
vinificate in acciaio per il 90% e in botti <strong>di</strong> rovere per il<br />
restante 10%. Almeno tre gli anni che attende sui lieviti<br />
nelle cantine del XVIII secolo della Maison <strong>di</strong> Pierry.<br />
Prende forma così uno Champagne che si presenta con<br />
un caratteristico colore oro giallo tenue e un cordone <strong>di</strong><br />
spuma ricco. Cuvée <strong>di</strong> assemblaggio che al naso sprigiona<br />
aromi <strong>di</strong> frutta matura e note <strong>di</strong> tiglio, l’utilizzo <strong>di</strong> una<br />
notevole proporzione <strong>di</strong> vino <strong>di</strong> riserva permette al Brut<br />
Origine, leggermente dosato, <strong>di</strong> definire lo stile Mandois<br />
nell’espressione più naturale del terroir. Sempre uguale<br />
nel tempo, basato su un savoir-faire secolare, in bocca,<br />
aromi ricchi che sviluppano note <strong>di</strong> miele leggermente<br />
tostate in<strong>di</strong>cano un lungo potenziale <strong>di</strong> invecchiamento,<br />
per uno Champagne che si presta ad accostamenti gourmet<br />
come con un soufflé <strong>di</strong> formaggio Comté e Parmigiano<br />
o una vellutata con lenticchie.<br />
VITIGNI: 40% Chardonnay, 30% Pinot Noir e 30%<br />
Meunier<br />
AFFINAMENTO: almeno 3 anni<br />
FOOD PAIRING: piatti gourmet a base <strong>di</strong> formaggi<br />
stagionati o legumi<br />
DA BERE QUANDO: per regalarsi una serata <strong>di</strong>versa<br />
18
Quella <strong>di</strong> Champagne Mandois è storia <strong>di</strong> una<br />
famiglia che nel 1735 s’installa sulle colline <strong>di</strong><br />
Epernay. Victor, pronipote del fondatore<br />
Jean, comincia nel 1867 a commercializzare i<br />
vini <strong>di</strong> Champagne, dando il via a un’epopea<br />
che conduce i Mandois, nel 1905, a porre ra<strong>di</strong>ci<br />
a Pierry, paese Premier Cru a ridosso della Côte<br />
des Blancs. Qui, ancora oggi, le cantine del XVIII<br />
secolo della Maison si trovano sotto la navata della chiesa<br />
del villaggio, luogo in cui è tumulato Fratel Jean Oudart,<br />
monaco benedettino contemporaneo <strong>di</strong> Dom Pérignon,<br />
con cui con<strong>di</strong>vide i meriti <strong>di</strong> aver dato impulso<br />
alla produzione <strong>di</strong> Champagne. Con 40 ettari <strong>di</strong><br />
proprietà, i migliori terroir <strong>di</strong> Chardonnay e una<br />
vigna <strong>di</strong> 1,5 ettari <strong>di</strong>etro la Maison, gli Champagne<br />
Mandois sono figli <strong>di</strong> un unico vigneto e nei gran<strong>di</strong><br />
formati si <strong>di</strong>stinguono per la rifermentazione <strong>di</strong>retta<br />
in bottiglia senza che siano effettuati travasi.<br />
BLANC DE BLANCS PREMIER CRU 2016<br />
È lo Chardonnay, con il 70% della superficie<br />
occupata, il principe dei 40 ettari del vigneto<br />
<strong>di</strong> famiglia della Maison, che consentono a<br />
Champagne Mandois <strong>di</strong> gestire la sud<strong>di</strong>visione<br />
dei <strong>di</strong>versi assemblaggi con brio. E a<br />
<strong>di</strong>mostrarlo è proprio questo Blanc de Blancs.<br />
I terroir prestigiosi della Côte des Blancs e<br />
della Côte d’Epernay <strong>di</strong> Chouilly, Vertus e<br />
Pierry entrano nella composizione <strong>di</strong> questo<br />
Champagne, etichetta 100% Chardonnay<br />
Premier Cru in cui la capacità <strong>di</strong> invecchiamento<br />
e l’elegante lunghezza definiscono<br />
lo spirito della Maison. Vinificato in acciaio<br />
Inox per l’80% e in botti <strong>di</strong> rovere<br />
per il restante 20%, affina dai quattro<br />
ai sei anni in cantina. Prende così vita<br />
uno Champagne Blanc de Blancs dal<br />
colore oro brillante e luminoso, cuvée<br />
che si caratterizza per la sua effervescenza<br />
cremosa. Al naso è complesso,<br />
con leggere note <strong>di</strong> nocciola che<br />
rivelano aromi tostati e affumicati. Al<br />
palato è franco ed energico, con un bel<br />
frutto che si sviluppa ricordando le<br />
note <strong>di</strong> albicocca e susina Mirabella, a<br />
fronte <strong>di</strong> un finale che richiama a una<br />
spiccata finezza. Dosato 6 g/l, il Blanc<br />
de Blancs Premier Cru 2016 è un Brut capace <strong>di</strong> accompagnare<br />
le portate più <strong>di</strong>verse: dal Baccalà al burro e crumble<br />
<strong>di</strong> nocciole al Tiramisù ai biscotti <strong>di</strong> Reims e verbena.<br />
VITIGNI: 100% Chardonnay Premier Cru<br />
AFFINAMENTO: minimo 4 annii<br />
FOOD PAIRING: piatti elaborati, a iniziare da quelli<br />
<strong>di</strong> pesce<br />
DA BERE QUANDO: il pranzo della domenica<br />
VICTOR MANDOIS BRUT<br />
2012 VIEILLES VIGNES<br />
Claude Mandois (in foto sopra) è erede <strong>di</strong> un<br />
savoir-faire che la sua famiglia si tramanda, da<br />
nove generazioni, fin dal 1735. Vigneron che<br />
hanno saputo padroneggiare l’arte dell’assemblaggio,<br />
conservando lo stile che oggi definisce<br />
la Maison. Un impegno rigoroso per<br />
esprimere il meglio del terroir. Proprio come<br />
in Victor Vieilles Vignes, Champagne con<br />
tutte le carte in regola per essere un gran<strong>di</strong>ssimo<br />
vino. 100% Chardonnay, è sinfonia<br />
da viti con un’età me<strong>di</strong>a superiore<br />
i 50 anni a Chouilly e Vertus e una<br />
vecchia vigna nella Côte de Sézanne.<br />
Essenziale equilibrio tra concentrazione<br />
e finezza. Con parte dei vini<br />
della vendemmia, il 30%, ad affinare<br />
in botti <strong>di</strong> rovere per conferire morbidezza<br />
e complessità alla cuvée.<br />
Prende così forma, dopo nove anni <strong>di</strong><br />
affinamento sui lieviti, uno Champagne<br />
unico, dai riflessi dorati. Al naso<br />
è delicato, con le finissime bollicine a<br />
conferire a Victor Vieilles Vignes una<br />
bocca morbida dotata <strong>di</strong> grande persistenza e perfetta armonia.<br />
Al palato, dosata 5 g/l, l’annata 2012 si caratterizza per la<br />
freschezza, offrendo frutti bianchi e agrumi, con la struttura<br />
ariosa <strong>di</strong> questo Champagne che conduce a un finale salino e<br />
minerale. Un’etichetta da con<strong>di</strong>videre tra inten<strong>di</strong>tori, accompagnandola<br />
a piatti ricercati, come le capesante ai legumi, o<br />
della tra<strong>di</strong>zione, come il pollo <strong>di</strong> Bresse ai funghi.<br />
VITIGNI: 100% Chardonnay<br />
AFFINAMENTO: 9 anni<br />
FOOD PAIRING: piatti ricercati <strong>di</strong> mare e <strong>di</strong> terra<br />
DA BERE QUANDO: una grande serata tra inten<strong>di</strong>tori<br />
19
Veuve<br />
Clicquot<br />
Nel 250esimo anniversario dalla fondazione, Veuve Clicquot<br />
celebra “La Grande Dame de la Champagne”, donna<br />
audace e innovativa, che nel 1805 prese le re<strong>di</strong>ni della<br />
cantina, e alla quale è de<strong>di</strong>cata la nuova release in rosa<br />
della Cuvée de Prestige, omaggio al motto cui sempre<br />
Madame Clicquot si tenne fedele, tramandandolo fino<br />
a oggi: “Una sola qualità, la migliore”. La Grande Dame<br />
Rosé 2012 richiama la rivoluzione da lei perpetuata quando,<br />
nel 1818, rivoluziona la storia dello Champagne Rosé<br />
creando il primo per assemblaggio. “I nostri vini devono<br />
sedurre sia il palato che l’occhio”, la convinzione <strong>di</strong> Madame<br />
Clicquot. Ancora oggi, La Grande Dame Rosé si<br />
attiene a questo fondamento. Vetrina dell’eccellenza Veuve<br />
Clicquot, è figlia <strong>di</strong> vini dagli storici Grand Cru della<br />
Maison. Il Pinot Noir <strong>di</strong> Ay, Verzenay, Verzy, Ambonnay e<br />
Bouzy trova la massima espressione verticale, rappresentando<br />
il 90% dell’assemblaggio, poi arricchito da un 10%<br />
<strong>di</strong> Chardonnay da Avize e Mesnil-sur-Oger e con la firma<br />
del 13% <strong>di</strong> Pinot Noir vinificato in rosso che proviene<br />
esclusivamente dalla Parcelle Clos Colin, situata a Bouzy,<br />
terroir unico che offre vini rossi che donano forza e raffinatezza<br />
alle bollicine in rosa. La Grande Dame Rosé 2012<br />
è Champagne solare, che al palato, dopo una potente prima<br />
impressione, <strong>di</strong>venta setato. Per un vino complesso e<br />
vivace, con un finale piacevole e prolungato. Champagne<br />
magnetico, domanda un’esperienza <strong>di</strong> abbinamento che<br />
<strong>di</strong>a risalto all’idea dell’assemblaggio: prodotti stagionali,<br />
locali e freschi, ricette <strong>di</strong> mare e <strong>di</strong> terra, cotture brevi ed<br />
energetiche.<br />
VITIGNI: 90% Pinot Noir (<strong>di</strong> cui 13% vino rosso Clos<br />
Colin) e 10% Chardonnay<br />
AFFINAMENTO: 10 anni<br />
FOOD PAIRING: Carciofini violetti alla Barrigoule,<br />
carpaccio <strong>di</strong> manzo, cevice <strong>di</strong> orata<br />
DA BERE QUANDO: una serata davvero speciale<br />
20
Blanc de Blancs<br />
DIEBOLT-VALLOIS<br />
FLEUR DE PASSION<br />
BRUT<br />
CHAMPAGNE BOLIEU<br />
FLEUR DE CRAIE<br />
BRUT<br />
Solo Chardonnay da<br />
vecchie vigne a Cramant,<br />
con età oltre i 45 anni,<br />
alcune anche 70.<br />
Per 4.500 bottiglie che<br />
affinano sui lieviti 8 anni,<br />
Champagne da provare<br />
in abbinamento con un<br />
risotto allo zafferano o<br />
spaghettoni cacio e pepe.<br />
100% Chardonnay,<br />
30% vini <strong>di</strong> riserva, 10%<br />
tonneau, per una bollicina<br />
finissima ed elegante e uno<br />
Champagne pieno, burroso<br />
e speziato, delizioso come<br />
aperitivo.<br />
GUY-CHARLEMAGNE<br />
GRAND CRU<br />
BLANC DE BLANCS<br />
RÉSERVE BRUT<br />
ERICK<br />
SCHREIBER<br />
BLANC DE<br />
BLANCS BRUT<br />
100% Chardonnay<br />
Grand Cru proveniente<br />
dai terroir <strong>di</strong> Le Mesnil-sur-<br />
Oger e Oger.<br />
Per uno Champagne<br />
<strong>di</strong> grande longevità,<br />
armonioso,<br />
pieno, con una buona<br />
mineralità. Elegante<br />
ed ottimo come aperitivo,<br />
sposa bene ostriche e<br />
crostacei.<br />
Cuvée che si caratterizza<br />
per la sua mineralità e<br />
freschezza, pur avendo<br />
un tocco <strong>di</strong> golosità. Da<br />
assaporare in tranquillità,<br />
ideale come aperitivo,<br />
esalterà piatti delicati<br />
come caviale, granchio<br />
e aragosta. Esprimerà<br />
tutto il suo potenziale<br />
con l’invecchiamento,<br />
sviluppando una nuova<br />
espressione aromatica.<br />
22
Blanc de Noirs<br />
CHAMPAGNE GRAND<br />
CRU SECONDÉ-SIMON<br />
MÉLODIE<br />
Il frutto <strong>di</strong> sole tre parcelle situate<br />
al cuore del vocato territorio <strong>di</strong><br />
Ambonnay. Un 100% Pinot Noir,<br />
che affina sui lieviti per 5 anni,<br />
corposo e fresco, dalla bolla fine<br />
e persistente che forma spuma<br />
corposa e profumata. Uno<br />
Champagne da inten<strong>di</strong>tori,<br />
equilibrio tra potenza e finezza.<br />
Grazie alle sue caratteristiche è<br />
ideale per accompagnare pesci<br />
saporiti, come salmone e rombo,<br />
ma anche carni bianche e<br />
formaggi come Comté e Brie.<br />
EGLY-OURIET<br />
BLANC DE NOIRS<br />
LES CRAYÈRES<br />
GRAND CRU<br />
VIEILLES VIGNES<br />
Frutto <strong>di</strong> un vigna <strong>di</strong> Pinot<br />
Noir piantata nel 1946 su un<br />
terreno eccezionale, chiamato<br />
Les Crayères, dove la terra è <strong>di</strong><br />
soli 30 centimetri al <strong>di</strong> sopra<br />
della craie, strato <strong>di</strong> calcare<br />
gessoso che in quel luogo è<br />
profondo decine <strong>di</strong> metri.<br />
Champagne vinificato al 100%<br />
in fusti, dove risaltano le note<br />
<strong>di</strong> frutti rossi per via dei vecchi<br />
Pinot, ed una certa mineralità<br />
“crayense”, che dona eleganza e<br />
potenziale all’invecchiamento.<br />
ULYSSE COLLIN<br />
LES MAILLONS<br />
BLANC DE NOIRS<br />
EXTRA BRUT<br />
CHAMPAGNE<br />
BOLLINGER PN TX17<br />
100% Pinot Noir vinificato in legno,<br />
che nasce da vigne <strong>di</strong> 40 anni<br />
della sola parcella Les Maillons,<br />
situata nella Côte de Sézanne.<br />
Champagne che non subisce<br />
filtrazione, Extra Brut per<br />
conservare la giusta espressione<br />
del terroir. Si caratterizza per la<br />
fermentazione alcolica effettuata<br />
naturalmente in piccoli fusti<br />
<strong>di</strong> rovere e un prolungato<br />
invecchiamento sui lieviti, tra i<br />
30 e i 36 mesi, che contribuisce<br />
a dare la pienezza ai sapori.<br />
Visione esclusiva del Pinot Noir<br />
secondo Bollinger. Un Blanc de<br />
Noirs che nasce Tauxières, in associazione<br />
con i vigneti <strong>di</strong> Avenay<br />
e Verzenay, dalla sola cuvée.<br />
Tempo <strong>di</strong> maturazione in cantina<br />
più <strong>di</strong> due volte superiore<br />
ai requisiti e dosaggio <strong>di</strong> soli<br />
4 g/l per questo vino vivace,<br />
franco, netto, dove la bella<br />
salinità completa l’aci<strong>di</strong>tà <strong>di</strong><br />
uno Champagne da con<strong>di</strong>videre<br />
tra appassionati attorno a un<br />
piatto <strong>di</strong> pregiati formaggi.<br />
23
L'arte dell'Assemblage<br />
CHAMPAGNE<br />
GAUTHEROT<br />
BRUT NATURE<br />
PHILIPPONNAT<br />
ROYALE RÉSERVE<br />
NON DOSÉ<br />
Zero dosaggio e una ricetta che<br />
all’80% <strong>di</strong> Pinot Noir integra un<br />
10% Chardonnay e altrettanto<br />
Pinot Blanc. Un attacco schietto,<br />
tipico dello stile <strong>di</strong> una famiglia<br />
<strong>di</strong> Vigneron in Champagne<br />
prima della Rivoluzione e <strong>di</strong><br />
Napoleone, il cuore è gourmand<br />
e lascia spazio a un finale armonico.<br />
Un perfetto equilibrio per<br />
una cuvée ideale all’aperitivo, ma<br />
capace <strong>di</strong> sorprendere anche in<br />
accompagnamento a pietanze<br />
piccanti e a piatti esotici.<br />
Un nuovo classico, da uno dei più<br />
storici volti della Champagne.<br />
Assemblaggio <strong>di</strong> 65% Pinot Noir,<br />
30% Chardonnay e 5% Pinot<br />
Meunier, caratterizzato dal 20-<br />
30% <strong>di</strong> vini <strong>di</strong> riserva, gestiti in<br />
Solera. Dosage assente, così da<br />
non mascherare il carattere e<br />
la purezza del vino. Al palato<br />
regale una bella vivacità senza<br />
essere aggressivo. Il finale lungo<br />
e limpido lo rendono perfetto<br />
per l’aperitivo, ma anche con<br />
piatti raffinati.<br />
JACQUES<br />
ROUSSEAUX CUVÉE<br />
MONTGOLFIÈRE<br />
EXTRA BRUT<br />
R. POUILLON<br />
& FILS SOLERA<br />
PREMIER CRU EXTRA<br />
BRUT<br />
Equilibrio ideale <strong>di</strong> Pinot Noir<br />
e Chardonnay, vede il frutto<br />
rosso sposare la forte mineralità<br />
gessosa dolce <strong>di</strong> Verzenay. Uno<br />
stile classico, che oscilla tra la<br />
potenza del Pinot Noir moderata<br />
dalla finezza dello Chardonnay,<br />
per uno Champagne<br />
identitario da bere e ribere.<br />
Ideale calice da con<strong>di</strong>videre<br />
con gli amici a ogni ora del<br />
giorno, è da provare con un<br />
risotto al Comté o un filetto <strong>di</strong><br />
manzo al burro alla griglia.<br />
Assemblaggio in parti eguali<br />
tra Pinot Noir e Chardonnay<br />
da una selezione <strong>di</strong> vigne nel<br />
Premier Cru <strong>di</strong> Mareuil sur<br />
Aÿ. Vinificato in botti <strong>di</strong><br />
quercia, è blend che spazia<br />
dal 1997 a oggi, offrendo<br />
una visione senza tempo<br />
del Terroir in cui prende<br />
forma. Un vero e proprio<br />
passe-partout che invita a<br />
sperimentare negli abbinamenti<br />
dall’aperitivo ai piatti<br />
<strong>di</strong> carne come l’agnello.<br />
24
Millésimé<br />
POL ROGER BRUT<br />
VINTAGE 2015<br />
DOM RUINART 2010<br />
BLANC DE BLANCS<br />
EXTRA BRUT<br />
Un classico che ruota attorno<br />
un criterio preciso: alla Maison<br />
che fu pre<strong>di</strong>letta <strong>di</strong> Sir Winston<br />
Churchill, per essere Vintage, un<br />
vino deve <strong>di</strong>mostrare capacità<br />
d’invecchiare. E l’annata 2015<br />
è figlia del tra<strong>di</strong>zionale blend<br />
Pol Roger per la tipologia: 60%<br />
Pinot Noir e 40% Chardonnay<br />
da 20 vigneti Grand e Premier<br />
Cru <strong>di</strong> Montagne de Reims e<br />
Côte des Blancs. Avvolgente e<br />
molto fine, al palato si presenta<br />
rotondo ed elegante.<br />
Nuovo volto, figlio della rivoluzione<br />
del tiraggio con chiusura al sughero,<br />
per la più iconica etichetta della<br />
più antica Maison <strong>di</strong> Champagne.<br />
100% Chardonnay, esclusivamente<br />
da Grand Cru, 90% Côte<br />
des Blancs e 10% Montagne de<br />
Reims. Ricco al palato, Dom<br />
Ruinart 2010 è vivace e concentrato.<br />
Chardonnay seducente,<br />
prima che Champagne,<br />
s’impone con la sua grande<br />
intensità aromatica, abbinandosi<br />
ai piatti più raffinati.<br />
BENOIT MUNIER<br />
CHAMPAGNE<br />
BLANC DE BLANCS<br />
MILLÉSIME 2012<br />
EXTRA BRUT<br />
Altro Blanc de Blancs 100% Grand<br />
Cru capace <strong>di</strong> sfidare il tempo,<br />
frutto dell’approccio parcellare del<br />
Vigneron <strong>di</strong> Cuis Benoit Munier<br />
nei suoi 1,6 ettari <strong>di</strong> vigne in<br />
Côte de Blancs, ma non solo,<br />
per 33 appezzamenti tra i comuni<br />
<strong>di</strong> Cramant, Avize, Oger,<br />
Chouilly e Bouzy. Un grande<br />
Champagne, in cui preponderante<br />
emerge l’ananas, poi agrumi<br />
e burro che fanno da spalla<br />
ad uno Chardonnay in grado <strong>di</strong><br />
regalare freschezza ed eleganza.<br />
CHARLES<br />
HEIDSIECK BLANC<br />
DES MILLÉNAIRES<br />
2007<br />
Tra Oger, Le-Mesnil-sur-Oger, Avize,<br />
Cramant e Vertus, cinque tra i cru<br />
più importanti della Côte des<br />
Blancs, prende forma la settima<br />
uscita (in 30 anni) del Blanc des<br />
Millénaires, pioniere nell’elaborazione<br />
<strong>di</strong> una bollicina interamente<br />
a base Chardonnay.<br />
Cuvée rara, è Champagne <strong>di</strong><br />
grande generosità che potrà<br />
svilupparsi con l’invecchiamento.<br />
Perfetto in aperitivo, il<br />
mare è l’ambito preferito per<br />
gli abbinamenti gastronomici.<br />
25
Espressione Meunier<br />
JÉRÔME PRÉVOST<br />
LA CLOSERIE LES<br />
BÉGUINES BLANC DE<br />
NOIRS EXTRA BRUT<br />
DOMAINE LAGILLE<br />
L’INATTENDUE BRUT<br />
L’opera prima <strong>di</strong> Jérôme Prévost,<br />
equilibrio tra legno e freschezza.<br />
Lo Champagne che lo ha fatto<br />
conoscere nel mondo.<br />
Un grande vino, composto al<br />
94% da Pinot Meunier e per<br />
il restante 6% da Pinot Noir,<br />
Pinot Gris e Chardonnay,<br />
che svilupperà tutta la sua<br />
complessità invecchiando.<br />
Champagne raffinato e seducente,<br />
che riposa sui lieviti tre anni<br />
prima <strong>di</strong> uscire dalla cantina, è<br />
100% Meunier dosato 7 g/l. Di<br />
colore giallo intenso, al naso<br />
è piacevolmente fruttato con<br />
note <strong>di</strong> frutta cotta, quali la<br />
mela cotogna e la prugna.<br />
Finale lungo e sapido. Per uno<br />
Champagne che esprime perfettamente<br />
l’aromaticità del<br />
Meunier e ben si accompagna<br />
a tutto pasto.<br />
ÉRIC TAILLET LE<br />
BOIS DE BINSON<br />
CHAMPAGNE<br />
FRANÇOISE BEDEL<br />
ORIGIN’ELLE EXTRA<br />
BRUT<br />
Prodotto da uve 100% Meunier<br />
provenienti dall’omonimo Lieu-Dit,<br />
parcella piantata nel 1956<br />
nel terroir <strong>di</strong> Montigny, al cuore<br />
della Vallée de la Marne.<br />
Champagne Extra Brut simbolo<br />
<strong>di</strong> tutta la produzione <strong>di</strong> Éric<br />
Taillet, ben si ad<strong>di</strong>ce ad una<br />
cena gourmet con preparazioni<br />
raffinate ed eleganti. Da provare<br />
in una degustazione <strong>di</strong> formaggi<br />
francesi a fine pasto.<br />
Alle origini, innanzitutto dello<br />
stile dello storico domaine bio<strong>di</strong>namico<br />
<strong>di</strong> Françoise Bedel.<br />
Per una bollicina che è sintesi<br />
dell’intera tenuta e capace al<br />
palato <strong>di</strong> regalare una fresca<br />
sensazione fruttata. L’espressione<br />
del Pinot Meunier, nella<br />
sua roton<strong>di</strong>tà e freschezza,<br />
da servire freddo ad inizio<br />
pasto con degli amuse-bouche<br />
a base <strong>di</strong> salmone, caviale e<br />
crostacei.<br />
26
A tutto Rosé<br />
CHAMPAGNE<br />
DE VILMONT CUVÉE<br />
PRESTIGE BRUT<br />
ROSÉ MILLÉSIME<br />
CHAMPAGNE<br />
SELOSSE ROSÉ<br />
GRAND CRU<br />
Cuvée dove il 60% <strong>di</strong> Chardonnay<br />
sposa un 40% Pinot Noir saigné,<br />
affinando poi per quattro anni in<br />
cantina così da raggiungere il<br />
proprio equilibrio. Il perlage è<br />
fine e persistente, in questo vino<br />
dal profumo delicato, intenso,<br />
fruttato e floreale nel contempo.<br />
Ben strutturato, morbido al<br />
palato, si <strong>di</strong>stingue per il gusto<br />
persistente, accentuato dalla<br />
vivacità delle bollicine e dalla<br />
sua elegante freschezza.<br />
Champagne d’assemblage,<br />
composto dal 90% circa <strong>di</strong><br />
Chardonnay e dal 10% <strong>di</strong> vino<br />
rosso prodotto con uve Pinot<br />
Noir <strong>di</strong> Ay e Ambonnay. Sul<br />
rosé, il pensiero del maestro<br />
Anselme Selosse è netto: deve<br />
saper esprimere un perfetto<br />
equilibrio tra il bouquet<br />
del Pinot Noir e la finezza<br />
dello Chardonnay, perciò è<br />
necessario - prima <strong>di</strong> tutto - che<br />
non sia sovradosato o piatto.<br />
BILLECART-SALMON<br />
BRUT ROSÉ<br />
JÉRÔME PRÉVOST LA<br />
CLOSERIE FAC-SIMILE<br />
ROSÉ EXTRA BRUT<br />
Assemblaggio classico dei tre vitigni più<br />
importanti (40% Meunier, 30% Pinot<br />
Noir, 30% Chardonnay), appartenenti<br />
a varie annate, la sua peculiarità<br />
risiede nell’aggiunta al momento<br />
della “mise sur lie” <strong>di</strong> un 8% <strong>di</strong><br />
Pinot Noir fermo proveniente<br />
dal vigneto situato accanto alla<br />
Maison. Champagne <strong>di</strong> grande<br />
finezza e intensità espressiva,<br />
ottimo all’aperitivo, ma anche<br />
con piatti <strong>di</strong> salmone selvatico o<br />
sushi. Servito al dessert, valorizza<br />
il sapore dei frutti rossi.<br />
Un Rosé de Noir composta da 100%<br />
Meunier vinificato in legno.<br />
La felice unione tra l’87% del<br />
vino base che compone il fratello<br />
maggiore Les Béguines e il<br />
13% <strong>di</strong> vino rosso <strong>di</strong> medesima<br />
origine. Per uno Champagne<br />
che è opera dell’ingegno <strong>di</strong><br />
Jérôme Prévost, allievo del<br />
mito Anselme Selosse, nei suoi<br />
2,2 ettari <strong>di</strong> vigna familiare a<br />
Gueux, ai pie<strong>di</strong> della piccola<br />
montagna <strong>di</strong> Reims.<br />
27
I vitigni <strong>di</strong>menticati<br />
TARLANT BAM<br />
BRUT NATURE<br />
CHAMPAGNE<br />
PIERRE GERBAIS<br />
L’ORIGINALE EXTRA<br />
BRUT<br />
BAM, come Pinot Blanc,<br />
Arbanne e Petit Meslier,<br />
varietà oggi sempre più rare<br />
in Champagne e risorte a<br />
Oeuilly. Per una bollicina<br />
<strong>di</strong>namica, espressione<br />
viva e spontanea <strong>di</strong> vitigni<br />
<strong>di</strong>menticati. Pungente<br />
e incisivo al palato, è da<br />
provare in abbinamento<br />
con una tajine <strong>di</strong> vitello<br />
al limone essiccato e<br />
zafferano.<br />
Solo Pinot Blanc della varietà Vrai e<br />
principalmente da vigne innestate<br />
nel 1904 nel lieu <strong>di</strong>t “Les Proies”<br />
per questo Champagne unico e<br />
irresistibile, prodotto in quantità<br />
limitata. Vinificato in acciaio,<br />
passa 36 mesi sui lieviti per poi<br />
essere dosato tra i 3 e i 4 g/l.<br />
Elegante e vivace, è bollicina<br />
perfetta in abbinamento ad antipasti<br />
leggeri, finger food, carpacci<br />
<strong>di</strong> pesce e secon<strong>di</strong> piatti poco<br />
elaborati. Ideale in aperitivo.<br />
VOUETTE ET<br />
SORBÉE CHAMPAGNE<br />
TEXTURE BRUT<br />
NATURE<br />
LAHERTE FRÈRES<br />
CHAMPAGNE EXTRA<br />
BRUT LES 7<br />
Atipico Blanc de Blancs che assume<br />
i suoi tratti da una macerazione<br />
pellicolare e nasce in una vigna<br />
de<strong>di</strong>cata al solo Pinot Blanc che<br />
lo compone. Un connubio tra un<br />
vitigno umile e un grande terroir<br />
<strong>di</strong> argille bianche che lo elevano.<br />
Per uno Champagne, dalla<br />
freschezza e dalla salinità molto<br />
piacevoli, capace <strong>di</strong> adattarsi a<br />
ogni occasione, a iniziare da un<br />
antipasto con i più pregiati frutti<br />
<strong>di</strong> mare fino a una crostata agli<br />
agrumi o <strong>di</strong> amarene.<br />
Singolare e unico nel suo genere,<br />
è un vero compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> vitigni<br />
<strong>di</strong>menticati. Varietà ritrovate in<br />
vecchi appezzamenti, che oggi<br />
trovano casa a Chavot. Lo<br />
Champagne <strong>di</strong> 250 anni fa,<br />
somma <strong>di</strong> Fromenteau, Arbanne,<br />
Pinot Noir, Chardonnay,<br />
Pinot Blanc, Meunier e Petit<br />
Meslier, assemblaggio che si<br />
compone <strong>di</strong> metà vini dell’annata<br />
e metà <strong>di</strong> una réserve<br />
perpétuelle a far data dal primo<br />
anno della raccolta, il 2005.<br />
28
Cuvée de Prestige<br />
PERRIER-JOUËT<br />
BELLE ÉPOQUE<br />
BLANC DE BLANCS<br />
2012<br />
POMMERY CUVÉE<br />
LOUISE NATURE<br />
2006<br />
Il <strong>di</strong>amante della collezione. La quintessenza<br />
dello Chardonnay in stile<br />
Perrier-Jouët, da un massimo <strong>di</strong> tre<br />
prestigiosi Grand Cru della Côte<br />
des Blancs, pilastri della Maison:<br />
Cramant, Avize e Chouilly.<br />
Champagne eccezionale per occasioni<br />
eccezionali. Vino vibrante<br />
e <strong>di</strong>stinto, dalla consistenza setosa<br />
e la lunghezza quasi infinita al palato,<br />
si abbina idealmente ai frutti<br />
<strong>di</strong> mare nobili, un carpaccio <strong>di</strong><br />
capesante con scorza <strong>di</strong> agrumi,<br />
un branzino in crosta <strong>di</strong> sale.<br />
Creazione audace, espressione autentica<br />
dei gran<strong>di</strong> terroir che la compongono.<br />
La seconda e<strong>di</strong>zione in<br />
versione Nature, Cuvée che parla<br />
<strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> dosaggio e <strong>di</strong> legame<br />
con la terra, quin<strong>di</strong> con la<br />
natura. Dalla bella sapi<strong>di</strong>tà e un<br />
tocco quasi iodato, il gesso <strong>di</strong><br />
Aÿ, Avize e Cramant trasmette<br />
il suo equilibrio unico. La struttura<br />
dell’annata 2006 non eccede<br />
in potenza definendo una<br />
cuvée elegante ed equilibrata.<br />
LOUIS ROEDERER<br />
CRISTAL BRUT 2014<br />
BRUNO PAILLARD<br />
N.P.U NEC PLUS<br />
ULTRA 2008<br />
Un vino <strong>di</strong> Climat e <strong>di</strong> suolo, che<br />
conferma, dal punto <strong>di</strong> vista dell’uvaggio,<br />
la ricetta consolidata della<br />
Maison: 60% Pinot Noir, 40%<br />
Chardonnay. Sono 39 su 45 le<br />
parcelle scelte per la composizione<br />
<strong>di</strong> questo Brut 2014, il Cristal<br />
che non ti aspetti. Frutto <strong>di</strong> una<br />
vendemmia felicemente compiuta,<br />
esprime solarità, esaltando<br />
un’intensa purezza gessosa per<br />
un equilibrio tra potenza, soli<strong>di</strong>tà<br />
e agilità. La bollicina è finissima,<br />
e l’effervescenza quasi salina.<br />
Fa la sua comparsa solo in annate<br />
storiche. Selezione <strong>di</strong> Chardonnay e<br />
Pinot Noir, rigorosamente Grand<br />
Cru, assemblati in parti uguali.<br />
L’essenza, nella fermentazione<br />
svolta in piccole vecchie botti<br />
<strong>di</strong> rovere, grazie a cui ogni Cru<br />
afferma la propria complessità<br />
e acquisisce aromi boisé. Poi<br />
la sosta in cantina per 10 anni,<br />
più 2 <strong>di</strong> riposo in bottiglia<br />
dopo la sboccatura: una rarità.<br />
Nell’abbinamento, parola<br />
d’or<strong>di</strong>ne: versatilità.<br />
29
Selezione Top Champagne<br />
CHAMPAGNE MICHEL<br />
FALLON OZANNE<br />
BLANC DE BLANCS<br />
GRAND CRU<br />
R.H.COUTIER<br />
MILLESIMÉ 2012 GRAND<br />
CRU EXTRA BRUT<br />
100% Chardonnay, vinificato in<br />
legno. Per un Blanc de Blancs<br />
Grand Cru non millesimato<br />
che deve il suo nome, Ozanne,<br />
a quello storico <strong>di</strong> “Avize la<br />
bella”, mantenuto dal luogo da<br />
dove provengono le uve fino<br />
all’anno 796. Per una produzione<br />
davvero esclusiva e limitata, da<br />
non perdere quando la si trova,<br />
soprattutto se si tratta <strong>di</strong> vecchie<br />
sboccature, oggi veri e propri<br />
oggetti del desiderio.<br />
Una cuvée che nasce solo nelle<br />
annate migliori, da un astro nascente<br />
tra i giovani volti <strong>di</strong> Champagne.<br />
Riflesso del terroir nella vendemmia<br />
2012, questo Millesimé<br />
Grand Cru, dosato 3 g/l, affina<br />
in bottiglia per minimo nove<br />
anni ed è assemblaggio <strong>di</strong> 75%<br />
Pinot Noir e 25% Chardonnay.<br />
In bocca, l’attacco è deciso e ben<br />
equilibrato, per uno Champagne<br />
che presenta una matura roton<strong>di</strong>tà<br />
e un finale all’insegna della<br />
freschezza e della mineralità.<br />
CHARTOGNE-TAILLET<br />
CHAMPAGNE BRUT<br />
SAINTE ANNE<br />
JULES BROCHET<br />
CHAMPAGNE<br />
BRUT NATURE<br />
PRÉMICE<br />
La cuvée Sainte Anne è traduzione<br />
sensoriale dei vini dei <strong>di</strong>versi volti<br />
del village <strong>di</strong> Merfy. Ogni appezzamento<br />
con la sua identità contribuisce<br />
al blend <strong>di</strong> 50% Chardonnay<br />
e 50% vitigni a bacca nera, in<br />
primis Pinot Noir. Per metà vino<br />
d’annata, la restante parte riserve<br />
da due a cinque anni, non filtrato,<br />
si presenta opulento in bocca, poi<br />
i sali delle sabbie fanno emergere<br />
un’effervescenza sottile e una<br />
sapi<strong>di</strong>tà decisa. Da accompagnare<br />
a cru<strong>di</strong> e crostacei.<br />
Nasce ai pie<strong>di</strong> della Montagne de<br />
Reims questo assemblaggio tra<br />
50% Chardonnay dal villaggio<br />
<strong>di</strong> Taissy e 50% Pinot Noir dal<br />
Grand Cru <strong>di</strong> Mailly. Produzione<br />
estremamente limitata firmata<br />
dal giovane Vigneron Pierric<br />
Brochet, ha come primario<br />
obiettivo l’espressione del<br />
terroir. Nessun dosaggio, il<br />
Brut Nature Prémice al palato<br />
è delicato e fresco: per uno<br />
Champagne dalla spiccata<br />
aci<strong>di</strong>tà e il lungo finale.<br />
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La piattaforma #1 in Italia unicamente de<strong>di</strong>cata<br />
allo Champagne<br />
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Da appassionato per appassionati:<br />
viviamo e raccontiamo lo Champagne<br />
in modo semplice, <strong>di</strong>retto<br />
e senza tanti fronzoli<br />
Andrea Silvello<br />
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