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Il Mugello delle Botteghe
Lavorazioni artigianali che si tramandano di generazione in
generazione e produzioni d’eccellenza famose nel mondo
In Mugello sopravvivono molte produzioni artigianali
la cui lavorazione si tramanda di generazione
in generazione. Fin dal 1300 in tutta la zona
erano presenti, sotto la Repubblica Fiorentina, attività
economiche ed importanti mercati che hanno
forgiato piazze e strade dei centri storici.
Quella dei ferri taglienti, ad esempio, è una lavorazione
vecchia di almeno cinque secoli: è del
1538 lo “Statuto dei coltellinai”, una sorta di ordine
professionale al quale facevano riferimento
i numerosi artigiani dell’epoca. Nel 1906,
solo a Scarperia, esistevano ancora 46 botteghe
artigiane.
Ancora oggi, seppur ridotta, la produzione è molto
varia e ricercata: si va dai coltelli da caccia a
quelli per la cucina, dalle forbici ai coltelli per
macellerie al piccolo gioiello dell’arte dei ferri taglienti:
il coltello dell’amore della Coltellerie Conaz,
da generazioni produttrici di coltelli di ottima
qualità. Tra le coltellerie più antiche quella della
Famiglia Berti, in produzione dal 1895, quando il
capostipite David creò la “Mozzetta con manico in
corno”, ora Tradizioni Associate con le coltellerie
Conaz e Consigli. Sempre a Scarperia si possono
trovare coltelli artigianali alla Coltellerie Giglio,
Coltellerie Saladini, Coltelleria Fontani, I Coltelli
dell’Artigiano. Nell’Alto Mugello, grazie all’abbondante
presenza di pietra arenaria, resiste da
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secoli l’attività degli artigiani scalpellini di pietra
serena. Nelle piccole frazioni di Palazzuolo sul
Senio, Firenzuola, Marradi (Scheggianico, Tirli,
Piancaldoli, Coniale) e a San Godenzo, la pietra
serena è parte integrante dell’ambiente, usata per
lastricare piazze e strade, per gli arredi urbani o
inserita nelle facciate dei palazzi più antichi sotto
forma di scale, architravi, motivi ornamentali.
Oggi la pietra serena è usata nell’arredamento da
esterni (fontane, panchine, colonne) o da interni,
felicemente abbinata al vetro, al cristallo, al cotto
o al ferro battuto. Sono ancora diversi gli scalpellini
che lavorano artisticamente e manualmente la
pietra. Anche il ferro battuto trova largo impiego
nell’arredamento di interni ed esterni: lampadari,
sedie, tavoli, complementi d’arredo sono i prodotti
principali di numerosi artigiani a Firenzuola,
Marradi, Scarperia, San Godenzo, Sant’Agata e
Londa. Un’altra tradizione del Mugello è quella
del ricamo. Si chiamavano “Barulli” quegli ambulanti
che con una gerla sulle spalle o con un asino
al seguito giravano le case dei contadini e consegnavano
alle massaie stoffe e tessuti che le donne
ricamavano e riconsegnavano al barullo come
tovaglie, lenzuoli, asciugamani che entravano poi
nei corredi delle signore di città. Spesso il barullo
ricompensava questo lavoro con scampoli di
pezze o tessuti grezzi che nelle mani delle donne