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Opuscolo Livorno per pdf

Ritengo che questo lavoro sia un ottimo esempio di partecipa-zione autonoma della cittadinanza attiva alla vita della comuni-tà, un documento esemplare che testimonia quanto si possa fa-re unendo competenza tecnica e passione per il bene comune. Rappresenta inoltre un efficace modello di analisi ed informa-zione che dovrebbe essere utilizzato anche in molte altre parti d'Italia: dal Piemonte alla Sicilia, passando naturalmente per la Liguria in cui vivo, serve unire le forze per contrastare il dila-gante e cinico pensiero neoliberista

Ritengo che questo lavoro sia un ottimo esempio di partecipa-zione autonoma della cittadinanza attiva alla vita della comuni-tà, un documento esemplare che testimonia quanto si possa fa-re unendo competenza tecnica e passione per il bene comune. Rappresenta inoltre un efficace modello di analisi ed informa-zione che dovrebbe essere utilizzato anche in molte altre parti d'Italia: dal Piemonte alla Sicilia, passando naturalmente per la Liguria in cui vivo, serve unire le forze per contrastare il dila-gante e cinico pensiero neoliberista

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Ad esempio, siamo sicuri che il Mediterraneo di qui a cinque

anni continuerà a mantenere la sua rilevanza sulle rotte commerciali

verso Suez? Oppure, come sostengono alcuni, lo scioglimento

dei ghiacci farà propendere per le rotte artiche, risparmiando ben 18

giorni su 50 nel collegamento dei collegamenti, fra Rotterdam e

Shangai?

Che senso avrebbe una Grande Opera distruttiva per l’ambiente

e lesiva della salute se oltretutto si risolvesse in una cattedrale

nel deserto? Sarebbe servita soltanto a generare utili per chi l’ha costruita,

nella stessa logica predatoria che molti attribuiscono al progetto

TAV, probabilmente privo di una reale funzionalità a regime.

Forse, di fronte a domande di questa importanza, sarebbe opportuno

che la collettività venisse chiamata a decidere nella pienezza

dei propri diritti civili e sociali. La Costituzione, all’articolo 41, si

esprime affinché “l’attività economica pubblica e privata possa essere

indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.

E invece la deriva delle privatizzazioni sembra estendersi

sempre più, consentendo da un lato il consolidamento degli asset

nelle mani di pochi operatori portuali sempre più potenti e dall’altro

spingendo sempre più spesso per la vociferata trasformazione delle

Autorità Portuali in SpA, fra loro concorrenti anziché integrate in un

disegno unico.

Lo stato, progressivamente, sembra ritirarsi dal proprio

ruolo costituzionale, lasciando pieno spazio alla logica del “laizzez

faire”. Ma guardate bene, non è liberismo. I soldi sul piatto ce li mettiamo

noi, insieme all’ambiente e alla salute.

16 marzo 2023

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