In punta di sellino n. 3 - marzo 2024
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in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />
LA LETTURA<br />
La Tre Valli Varesine da sfogliare<br />
Il volume scritto da Sergio Gianoli racconta la lunga storia della classica organizzata<br />
dalla “Binda”, stilando gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> arrivo <strong>di</strong> ciascuna e<strong>di</strong>zione della corsa, corredando<br />
le cronache con foto ine<strong>di</strong>te e molto belle, spesso riesumate da archivi caduti nell’oblio<br />
Nell’ambiente ciclistico varesino Sergio<br />
Gianoli è un’istituzione. Prima <strong>di</strong> tutto<br />
è collaboratore della Prealpina, il quoti<strong>di</strong>ano<br />
locale, e organizzatore-animatore<br />
<strong>di</strong> eventi con a tema le due ruote, raccontate<br />
e pedalate. E poi non c’è fine settimana<br />
che non lo veda impegnato col<br />
microfono in mano nella cabina <strong>di</strong> regia<br />
<strong>di</strong> una sgambata per amatori piuttosto<br />
che <strong>di</strong> qualche corsa del settore giovanile.<br />
E non c’è serata <strong>di</strong> premiazioni<br />
o <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> ciclistici che non lo annoveri<br />
tra i relatori.<br />
<strong>In</strong> gioventù, poi, quando non era rotondetto<br />
come oggi, qualche corsa l’ha fatta<br />
anche lui. Ed è stata un’esperienza da<br />
non <strong>di</strong>menticare, <strong>di</strong>ventata ora un valore<br />
aggiunto per il suo enorme bagaglio<br />
<strong>di</strong> conoscenze riguardanti pignoni, specialissime<br />
in carbonio, ventagli e fughe,<br />
garretti, percorsi, albi d’oro e via <strong>di</strong>scorrendo.<br />
<strong>In</strong>somma, Sergio è animato da<br />
una impareggiabile passione ciclistica<br />
e la sua ultimissima perla è un’impresa<br />
che nessuno prima <strong>di</strong> lui aveva pensato<br />
e realizzato: la storia della Tre Valli Varesine,<br />
la classica italiana del calendario<br />
professionistico che può vantare tra<br />
i vincitori i più gran<strong>di</strong> campioni (negli<br />
ultimi anni non sono mancati all’appello<br />
Nibali, Pogacar e Roglic).<br />
L’AUTORE<br />
Una storia, tante storie<br />
La corsa venne ideata e organizzata per<br />
la prima volta nel 1919 e da vent’anni<br />
alla regia c’è Renzo Oldani, il patron<br />
che nel 2008 ha portato i Mon<strong>di</strong>ali a Varese.<br />
Oldani è presidente della Società<br />
Alfredo Binda, fondata nel 1929 da Antonio<br />
Ambrosetti, il papà <strong>di</strong> Alfredo inventore<br />
del Forum <strong>di</strong> Cernobbio (Alfredo<br />
come Binda, naturalmente).<br />
Siamo al cospetto <strong>di</strong> oltre un secolo <strong>di</strong><br />
battaglie a colpi <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>vella, <strong>di</strong> scalate<br />
e volate con un vertice epico nel 1948,<br />
quando Fausto Coppi (per niente un<br />
velocista) batté in volata, per un nonnulla,<br />
il fresco vincitore del Tour Gino Bartali.<br />
Il campione toscano era reduce da<br />
una trentina <strong>di</strong> circuiti, buoni a far moneta<br />
(“Gino guidava l’auto su e giù per la<br />
Francia senza dormire mai, <strong>di</strong>eci minuti<br />
<strong>di</strong> sosta e via”, ricordava il fedele gregario<br />
Corrieri).<br />
Poi, invitato da Binda, raggiunse Varese<br />
per la classica prealpina che doveva servire<br />
come in<strong>di</strong>cativa in vista dei Mon<strong>di</strong>ali.<br />
Era il 9 agosto e c’era tantissima gente<br />
(con annesse tifoserie rivali). Nemmeno<br />
i Mon<strong>di</strong>ali del ’51, che pure vengono ricordati<br />
per il mezzo milione <strong>di</strong> spettatori,<br />
avrebbero offerto uno spettacolo del<br />
genere.<br />
Le vittorie <strong>di</strong> Coppi<br />
Ma veniamo alla memorabile cronaca.<br />
Durante la prima parte della corsa<br />
Coppi cade e rientra a fatica nel gruppo<br />
che ha lasciato partire una fuga con un<br />
Renzo Oldani con Sergio Gianoli.<br />
Paolo Costa è <strong>di</strong> Varese e quin<strong>di</strong> conosce molto bene la zona. Appassionato<br />
ed esperto <strong>di</strong> ciclismo ha scritto vari libri sull’argomento.<br />
Per i tipi della E <strong>di</strong>ciclo ha pubblicato Gino Bartali, la vita, le<br />
imprese, le polemiche (2015). La sua ultima fatica letteraria è un<br />
bel libro dal titolo Sorrisi e fantasia. Il ciclismo <strong>di</strong> Silvano Contini,<br />
e<strong>di</strong>to da SunRise Me<strong>di</strong>a. I proventi <strong>di</strong> questo lavoro andranno<br />
in beneficenza. Per chi è interessato: info@sunriseme<strong>di</strong>a.it<br />
vantaggio <strong>di</strong> quattro<br />
minuti. Bartali,<br />
preoccupato, incita<br />
Coppi a tirare, ma<br />
Fausto ribatte <strong>di</strong><br />
non essere in con<strong>di</strong>zione<br />
per i postumi<br />
del volo a terra.<br />
Gino allora brontola,<br />
agita il testone,<br />
cambia marcia<br />
e rinviene sui primi, trascinandosi però<br />
altri otto corridori tra i quali il grande rivale.<br />
Così in Viale Ippodromo è volata.<br />
E dopo una serie <strong>di</strong> sbandate e una codata<br />
<strong>di</strong> Bevilacqua, che fa traballare Gino,<br />
Fausto vince la sua seconda Tre Valli.<br />
Naturalmente le polemiche fioccano<br />
e proseguiranno per settimane, ben oltre<br />
i mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Valkenburg dove i nostri<br />
alfieri faranno a gara a chi per primo<br />
debba prendere la via dell’albergo.<br />
Coppi, che a Varese - qualcuno sostiene<br />
- conobbe la Dama Bianca proprio<br />
nei giorni della Tre Valli, avrebbe vinto<br />
un’altra Tre Valli nel 1955, un’e<strong>di</strong>zione<br />
a cronometro valida come Campionato<br />
italiano. Bartali, invece, <strong>di</strong> Tre Valli ne ha<br />
vinta una, nel ’38, subito dopo il primo<br />
trionfo in maglia gialla.<br />
Binda, ma Albino<br />
I due Gran<strong>di</strong> del dopoguerra illuminano<br />
un albo d’oro prestigioso. Poteva mancare<br />
Binda? Certo che no, ma il fatto singolare<br />
è che si tratta <strong>di</strong> Albino, il fratello<br />
del Campionissimo <strong>di</strong> Cittiglio, il quale <strong>di</strong><br />
Tre Valli ne ha <strong>di</strong>sputate solo due senza<br />
riuscire a vincerle. Nel 1930, il 30 agosto,<br />
si correvano in contemporanea la Tre<br />
Valli e il Mon<strong>di</strong>ale a Liegi. E così, mentre<br />
Alfredo conquistava la maglia iridata<br />
per la seconda volta, Albino ottenne a<br />
Varese una delle sue tre vittorie da ciclista<br />
professionista.<br />
Di due anni più giovane del Campione<br />
del Mondo, Albino era un tipo schietto,<br />
molto simpatico: aveva cominciato<br />
a correre dopo la leva, come gregario<br />
del titolato fratello. Gli piaceva raccontare<br />
che negli arrivi affollati si metteva in<br />
fondo al gruppo e alzandosi sui pedali<br />
cercava <strong>di</strong> scrutare tra i primi per vedere<br />
quando il fratello Alfredo faceva il goep<br />
(gobbo), cioè quando si incurvava per lo<br />
sprint il più delle volte vincente.<br />
“Non riesco a farmi credere - <strong>di</strong>ceva d’altro<br />
canto Alfredo - quando spiego che<br />
l’A. Binda che leggono sull’albo d’oro<br />
della Tre Valli sia Albino e non Alfredo”.<br />
Nel centro Sergio Gianoli e Giuseppe Saronni.<br />
I record <strong>di</strong> Motta e Saronni<br />
I recordmen della Tre Valli sono Gianni<br />
Motta e Beppe Saronni, con quattro<br />
successi ciascuno. Il bion<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Cassano<br />
d’Adda trionfò nel ’65, ’66 e ’67 prima<br />
<strong>di</strong> arrendersi nel ’68 a uno straripante<br />
Merckx, ingaggiato dagli organizzatori<br />
per recitare in maglia iridata uno spettacolare<br />
assolo sul traguardo <strong>di</strong> Masnago<br />
dopo aver scalato per tre volte sia il Marchirolo<br />
che il Sasso in un percorso massacrante<br />
che prevedeva anche Sant’Antonio<br />
e Brinzio. Ma che sod<strong>di</strong>sfazione<br />
per Motta il risultato del 1970: primo<br />
lui, secondo Merckx! Saronni, invece, si<br />
è rivelato a vent’anni battendo sotto la<br />
pioggia due gregari <strong>di</strong> Moser. Si arrivava<br />
sulla pista <strong>di</strong> atletica dello sta<strong>di</strong>o ed<br />
era il 1977. Beppe avrebbe vinto anche<br />
nel ’79, un altro nell’80 e infine nel 1988,<br />
precedendo con uno scatto dei vecchi<br />
tempi due gran<strong>di</strong> finisseur come Bontempi<br />
e Gavazzi.<br />
Sergio Gianoli alla presentazione del suo libro.<br />
Adesso tutto questo ben <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong> aneddoti<br />
e personaggi è raccolto nelle duecento<br />
pagine del libro <strong>di</strong> Gianoli, che<br />
ha avuto il merito <strong>di</strong> cercare e trovare<br />
i percorsi e gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> arrivo <strong>di</strong><br />
ciascuna delle 102 e<strong>di</strong>zioni, corredando<br />
le cronache con foto ine<strong>di</strong>te e molto<br />
belle e spesso riesumate da archivi caduti<br />
nell’oblio.<br />
Il volume è e<strong>di</strong>to da Sunrise Me<strong>di</strong>a,<br />
casa e<strong>di</strong>trice varesina che si occupa <strong>di</strong><br />
sport, e ha la prefazione <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Saronni.