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In punta di sellino n. 3 - marzo 2024

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in <strong>punta</strong> <strong>di</strong> <strong>sellino</strong><br />

BUONE NOTIZIE<br />

“Felicità è pedalare con il vento in faccia”<br />

Andrea Ferrigato, ex corridore professionista, accompagna le persone <strong>di</strong>sabili<br />

con un tandem speciale. Con<strong>di</strong>videre una passione, donare un po’ del proprio tempo,<br />

spalanca il cuore e fa assaporare il gusto della vita. Ecco l’intervista con il campione<br />

“Gridano <strong>di</strong> gioia”. La felicità è quella<br />

delle persone <strong>di</strong>sabili coinvolte nel progetto<br />

Vento in faccia, lanciato da Andrea<br />

Ferrigato, ex corridore professionista,<br />

veneto <strong>di</strong> Schio.<br />

Smessa l’attività agonistica Ferrigato ha<br />

intrapreso un lavoro <strong>di</strong> responsabile<br />

commerciale per Selle Italia, un’azienda<br />

leader del settore ciclistico, per poi<br />

iniziare a organizzare viaggi per cicloamatori<br />

e ad accompagnarli nei loro<br />

tour. Durante il periodo del Covid ha poi<br />

scoperto che la bici fa bene veramente a<br />

tutti e in particolare alle persone <strong>di</strong>sabili<br />

che tornano a sentire il vento in faccia.<br />

È una delle sensazioni più belle che<br />

si prova quando si pedala. Nasce così l’idea<br />

<strong>di</strong> accompagnarli su un tandem<br />

speciale: “Sono stato ospite <strong>di</strong> una cooperativa<br />

della Valle dell’Agno nelle prealpi<br />

vicentine, Stu<strong>di</strong>o Progetto, – racconta<br />

Ferrigato – per parlare della mia carriera<br />

<strong>di</strong> ciclista. Qualcuno mi conosceva e in<br />

molti si ricordavano dell’emozione <strong>di</strong> andare<br />

in bici prima della malattia o dell’infortunio”.<br />

All’ex corridore viene in mente un’idea:<br />

perché non provare a pedalare assieme<br />

con queste persone ora costrette a<br />

passare molto tempo al chiuso? “È gente<br />

che poco prima <strong>di</strong> un incidente – prosegue<br />

Ferrigato – faceva magari il manager<br />

o l’impren<strong>di</strong>tore e alcuni <strong>di</strong> loro praticavano<br />

sport. Ora purtroppo sono costretti<br />

all’immobilità e rischiano <strong>di</strong> perdere<br />

il piacere <strong>di</strong> praticare un’attività all’aria<br />

aperta”.<br />

Per iniziare a pedalare con loro c’era<br />

però bisogno <strong>di</strong> una bici speciale e qui<br />

entra in gioco la Pino, prodotta in Germania<br />

e all’estero piuttosto conosciuta:<br />

“Si tratta <strong>di</strong> un tandem in cui il guidatore<br />

pedala e frena; il passeggero ha un ampio<br />

17 vittorie tra i professionisti<br />

Andrea Ferrigato, classe 1969, è stato un signor<br />

corridore.<br />

Competitivo e vincente, ha detto la sua in svariate<br />

gare. Ha iniziato a misurarsi con gli avversari<br />

a 15 anni e la sua carriera si è conclusa a<br />

35.<br />

Ferrigato ha partecipato a 8 Giri d’Italia, 4<br />

Tour de France e si è aggiu<strong>di</strong>cato 17 corse, tra<br />

le quali due prove <strong>di</strong> Coppa del Mondo, il Gp<br />

<strong>di</strong> Zurigo e Leeds <strong>In</strong>ternational Classic, una<br />

tappa del Giro d’Italia, il Gp <strong>di</strong> Plouay, il Gp<br />

<strong>di</strong> Berna, Vuelta Algarve e ha partecipato a<br />

due e<strong>di</strong>zioni del Campionati mon<strong>di</strong>ali.<br />

se<strong>di</strong>le davanti dove se vuole può aiutare<br />

a pedalare, oppure può lasciarsi trasportare.<br />

L’ho provata sulla ciclabile dell’Agno<br />

con Giovanni Rigobello, il ragazzo che mi<br />

aiuta, ed è stato molto bello”.<br />

Il progetto Vento in faccia ha conquistato<br />

i cuori <strong>di</strong> molti volontari e piace alle<br />

persone che così tornano a pedalare:<br />

“Siamo impegnati due volte alla settimana<br />

in varie località del Veneto. La con<strong>di</strong>zione<br />

è che ci sia una pista ciclabile per<br />

motivi <strong>di</strong> sicurezza. Pedaliamo assieme<br />

una ventina <strong>di</strong> minuti a persona. Trascorriamo<br />

così in compagnia una mattinata<br />

serena e gioiosa. Dopo <strong>di</strong> che mangiamo<br />

assieme”. Andrea è entusiasta dell’iniziativa:<br />

“Quando pedalo assieme a queste<br />

persone sento <strong>di</strong> ricevere molto da loro. È<br />

un’esperienza umanamente gratificante<br />

e vorrei che crescesse”.<br />

Il prossimo obiettivo è completare una<br />

raccolta fon<strong>di</strong> per acquistare una seconda<br />

bicicletta e poi “sono benvenuti<br />

i volontari che desiderano unirsi a noi”.<br />

Una birra in compagnia<br />

A 55 anni per Andrea Ferrigato il ciclismo<br />

è ancora una passione e un mestiere,<br />

come quello che lo vede fra i<br />

collaboratori <strong>di</strong> un importante tour operator<br />

specializzato nel cicloturismo, Girolibero,<br />

e che lo porta, come guida e<br />

accompagnatore, sui percorsi del Giro<br />

d’Italia vissuti da corridore professionista<br />

e a scoprirne <strong>di</strong> nuovi, anche all’estero:<br />

“Agli stranieri che vengono in Italia,<br />

in particolare agli inglesi, piace salire sul<br />

Passo dello Stelvio e sulle altre cime delle<br />

nostre Dolomiti. Sono molto apprezzati e<br />

conosciuti i percorsi in Toscana, ma ci sono<br />

tante altre zone da scoprire viaggiando<br />

con la bicicletta: penso agli Appennini,<br />

a tutto il centro Italia, alla Basilicata.<br />

Io ho un debole per la Sardegna perché<br />

il cicloturista trova tutto: le salite lunghe,<br />

il mare, la spiaggia e il bel tempo anche<br />

fuori stagione. Il mio percorso top è il tratto<br />

da Alghero a Bosa, 45 chilometri lungo<br />

il mare, un vero e proprio Para<strong>di</strong>so per i<br />

cicloturisti”.<br />

Il fenomeno gravel incentiva<br />

il cicloturismo<br />

Da ciclista esperto e da attento osservatore<br />

del fenomeno, Ferrigato ha visto<br />

anche un cambiamento nella tipologia<br />

<strong>di</strong> chi va in bici: “Si sta affacciando un<br />

appassionato che mette un po’ da parte<br />

la tempra agonistica per godersi <strong>di</strong> più il<br />

paesaggio e il cosiddetto “terzo tempo”.<br />

Va bene la pedalata impegnativa, ottima<br />

cosa percorrere il Giro delle Fiandre sullo<br />

stesso percorso dei professionisti, ma<br />

poi ci si trova alla fine della gara a bere<br />

una birra con gli amici. Anche il fenomeno<br />

delle bici gravel spinge in questa <strong>di</strong>rezione.<br />

Si va su percorsi e tracciati affascinanti,<br />

in mezzo alla natura per gustarsi il<br />

paesaggio; poi magari si fa una pausa in<br />

più per pranzare in un bel locale”.

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