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Maria: però nell’ultimo angolo c’era la casina dei polli: lì, dietro lì, misero su la tenda<br />
dopo questo terremoto che babbo diceva che gli era caduta la bicicletta che aveva<br />
appoggiato contro il muro era caduta fuori e io stavo male, stavo a letto nella camera di<br />
sopra e stavo lì tutta tranquilla e contenta perché vedevo questi calcinacci che cadevano,<br />
Adorna, e facevano un disegno sulla coperta rossa nel letto e tranquilla mi stavo a vedere<br />
i disegni…<br />
Adorna: era la coperta quella rossa di seta che mamma poi ce l’ha messa negli stracci.<br />
Maria: <strong>com</strong>unque, poi vedo mamma che precipitosamente arriva e dice “figlia mia vieni,<br />
vieni, vieni”. Mi prese su con tutta la coperta e mi ricordo <strong>com</strong>e fosse adesso andò giù<br />
per le scale così in fretta che quasi cadeva e si teneva alla ringhiera e mi portò fuori.<br />
Kai: e tu?<br />
Adorna: io no, questo non lo ricordo. Ricordo che mamma… (io stavo in fondo alle scale)<br />
andò a prendere Maria e ricordo queste scale che facevano così… poi andammo fuori che<br />
buttavano questi materassi per dormire la notte.<br />
Kai: era pomeriggio?<br />
Adorna: non mi ricordo neanche che anno era…<br />
Maria: c’era il sole… durante il giorno, era metà giorno.<br />
Adorna: era inverno, estate, che era?<br />
Maria: era estate o mezza stagione perché stavamo fuori a dormire tranquilli per più di<br />
una notte.<br />
Adorna: si che poi mamma aveva tanta paura, mamma aveva tanta paura. Poi di Elisa<br />
Lucarelli ti ricordi niente tu?<br />
Maria: che veniva ad imparare il taglio e dopo faceva la sarta per mamma, faceva<br />
qualche cosa per mamma e per noi ci fece quei due vestitini con le rondini in fondo,<br />
bellissimi.<br />
Adorna: molto belli. C’abbiamo le fotografie (mi sembra?), ce l’avevamo. Poi io di Foligno<br />
i ricordi di Peppino, Gabriele e Mario non ne ho.<br />
Maria: io ne ho nel senso che facevano arrabbià mamma, mamma si spazientiva delle<br />
volte e diceva: “via, fuori! Andate fuori”. E mi ricordo che ero gelosa perché loro delle<br />
volte andavano a giocare dai loro amici maschietti e non mi ci volevano a me.<br />
Adorna: ah, ecco, mi ricordo questo: che ci tiravano i sassi! Ecco, mi ricordo che erano su<br />
da Belluccini, su in cima alla strada; noi (ecco, vedi, adesso mi ricordo) non ci volevano<br />
far entrare, ci tiravano i sassi!<br />
Kai: mamma, che fratelli!<br />
Adorna: a me sembravano grossi, no Kai? Però mi ricordo che una volta ci fu questo<br />
lancio ...<br />
Maria: perché non volevano che li seguissimo<br />
Adorna: poi mi ricordo una volta che la Belluccini mise un figlio in castigo, non so chi era,<br />
e l’aveva chiuso dentro una stanza e lui <strong>com</strong>unicava con noi dalla finestra. Mi ricordo che<br />
diceva “non posso uscire, mi hanno…<br />
Maria: Fernando?<br />
Adorna: non mi ricordo. Era un figlio. Perché era molto severa questa Belluccini, credo<br />
che picchiava… anche lei aveva 3 maschi e 3 femmine, no? Era Rosella, Mariola e<br />
quell’altra <strong>com</strong>’è che si chiamava? Va bene. Poi c’era Nando, Angelo e quello che è<br />
morto…<br />
Maria: quello era Nando, Nando morì.<br />
Adorna: Nando morì, poi c’è Angelo che vive ancora, poi c’è quell’altro che è più giovane<br />
che tante volte veniva a Pieve Torina, <strong>com</strong>’è che si chiamava?<br />
Maria: si durante la guerra…<br />
Adorna: quello che veniva durante la guerra, ecco, l’unico…<br />
Kai: allora, andando a Ferrara?<br />
Maria: prima di lasciare Foligno voglio dire che mi ispirò. Nando era un po’ artistico: ci<br />
fece vedere il presepio un Natale, ti ricordi? Che l’aveva fatto in cantina e lui l’aveva fatto<br />
con delle carte blu il cielo, poi aveva ritagliato tutte le stelle e poi aveva fatto piccole<br />
montagne con pezzi di legno ricoperti di muschio e poi queste figurine che andavano<br />
verso la chiesa… 3 o 4 edifici che l’aveva fatti col sughero delle botti: ritagliava il<br />
sughero, col rosso faceva le finestrine, la porta, ma mi ispirò talmente tanto, Adorna, che<br />
Adorna e Maria 3/3<br />
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