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mezzo al letto dove dormite voi.<br />
Maria: su in cima, in cima.<br />
Adorna: io mi ricordo che rimasi sulla porta a guardalo così: era biondo biondo. E lo<br />
guardavo però non mi accostavo.<br />
Maria: e perché?<br />
Adorna: non lo so, lo guardavo, lo guardavo… così… ciò questo ricordo, però non so se<br />
sia vero.<br />
Maria: e sì perché ci avevano tenuto così lontano, non dovevamo vedere.<br />
Adorna: non dovevamo sapere da dove era venuto questo figlio.<br />
Maria: aveva paura zia Laura che gli chiedessimo <strong>com</strong>e era nato Giovanni.<br />
Adorna: <strong>com</strong>e era nato.<br />
Kai: ah, questo è interessante, eh?<br />
Adorna: si, niente!<br />
Maria: quindi arrivammo e vedemmo questo bambino … credo che fu babbo. Babbo ci<br />
disse: “venite qua, venite qua” e ci portò vicino al letto.<br />
Adorna: ma c’erano anche altre persone, mi ricordo che c’erano anche parecchie<br />
persone.<br />
Maria: e mi ricordo, sic<strong>com</strong>e piangeva Giovanni (aveva solo un giorno o due) babbo<br />
faceva su un pezzettino di stoffa, un fazzolettino, metteva un po’ di zucchero, lo bagnava<br />
nell’acqua e lo faceva succhiare a Giovanni. Sai quanto era bravo babbo? Perché poi io<br />
per ogni figlio che ho avuto, Adorna,<br />
Adorna: facevi così?<br />
Maria: per quando lo portavo all’ospedale, urlavano <strong>com</strong>e pazzi: ma il latte mio non era<br />
ancora arrivato, l’ospedale non m’aveva dato niente oppure mi dava l’acqua, mi dicevo<br />
“dagli l’acqua”, ma i bambini urlavano e m’ero ricordata di babbo, però non mi venne…<br />
non lo feci.<br />
Adorna: me lo ricordo anch’io, facevano così: mettevano così, poi facevano così e poi<br />
facevano …<br />
Maria: sui fazzolettini, esatto.<br />
Kai: allora che ricordi avete di Pieve Torina a quel tempo?<br />
Maria: casa, solo casa. Io mi ricordo solo di casa, Kai. Mi ricordo solo che casa era tanto<br />
grande perché per me era un castello, perché tutte quelle scale per andar su, poi altre<br />
scale e poi scura, molto scura, buia no? C’erano tante porte, perché adesso abbiamo tolto<br />
due muri, quello della cucina e quello della sala da pranzo di là<br />
Adorna: non c’era la luce: c’era una lampada celeste, te la ricordi?<br />
Maria: si, di ceramica.<br />
Adorna: ceramica, bhè vetro ceramica, quelle belle, antiche.<br />
Maria: no, no, era proprio un bel celeste.<br />
Adorna: era celeste, un bel celeste, si.<br />
Kai: si metteva l’olio dentro?<br />
Adorna: si, e andavamo con questa…<br />
Maria: ne avevamo 2 o 3. Chi andava prima su portava una e quell’altro un’altra…<br />
Adorna: e noi, noi dormivamo nella camera dove avete fatto il bagno: c’era una camera<br />
che c'erano i materassi fatti di foglie di granturco.<br />
Maria: si, ancora adesso ce l’hanno alcuni contadini, no?<br />
Adorna: no, non ce l’ha nessuno, non credo (ridono).<br />
Kai: non credo, ma quando io arrivai a Pieve Torina c’erano ancora.<br />
Adorna: si, 40 anni fa c’erano si, si.<br />
Kai: 50 anni fa.<br />
Adorna: 50 anni fa, c’erano, c’erano.<br />
Maria: quindi a me Pieve Torina, la casa di Pieve Torina mi piaceva per tutti queste porte,<br />
finestre, tuguri… ma invece a Mario e Venanzo non hanno mai detto…<br />
Adorna: ma noi avevamo sotto Teresina no? Che c’erano i mattoni che erano buchi, che<br />
Teresina diceva che ero io che buttavo giù il grano.<br />
Maria: infatti noi per dispetto gli buttavamo giù il grano!<br />
Adorna: ha detto che ero io.<br />
Maria: eri tu? Ma no tutti e tre.<br />
Adorna e Maria 3/3<br />
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