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Le prime cose che ricordo … il terremoto a Foligno nel 1935, avevo 6 o 7 anni: buttò giù<br />
il camino, si andò a dormire fuori. Ricordo mio padre in divisa da ufficiale, perché tutti gli<br />
anni andava a Roma all’aeroporto di Ciampino a fare training per pilotare (era pilota)…<br />
andava a casa dei Salvi … ed era una buona entrata perché lui era ufficiale, era capitano,<br />
e allora lo pagavano.<br />
Di Foligno mi ricordo diversi anni: dopo è nata Maria e Adorna.<br />
Quando nacque Adorna è forse uno dei primi ricordi che ho, perché è nata a casa (io<br />
avevo 3 anni) c’era la zia, c’era la mamma di Giuseppina… ho un vago ricordo della<br />
nascita di Adorna: avevo 3 anni e mezzo perché lei è nata il 7 novembre, io il 20 maggio<br />
di 3 anni prima.<br />
In politica mi ricordo molto bene quando gli italiani sono andati in Abissinia, la presa nel<br />
1935, il nuovo impero con Mussolini che entrò…<br />
Mi ricordo la guerra di Spagna. Mi ricordo ancora di giornali: “Barcellona occupata!”<br />
Perché c’era la guerra civile in Spagna e Mussolini era con Franco, molti invece erano<br />
dall’altra parte: francesi, inglesi, volontari, anche americani. Morirono anche parecchi<br />
italiani: a Camerino il fratello di Gabriella è morto in Spagna. Erano quasi volontari<br />
quando andavano a <strong>com</strong>battere dalla parte di Franco: da un punto di vista militare non fu<br />
un bella battaglia per gli italiani, non fu un grande onore.<br />
Poi ricordo molto bene quando ci siamo trasferiti da Foligno a Ferrara quando avevo 7-8<br />
anni.<br />
Poi a Ferrara siamo stati 5 anni, dal 37 al 42.<br />
Nel 41 mio padre fu chiamato di nuovo militare per la guerra e allora la famiglia si<br />
trasferì a Camerino per studiare. Andavamo a Pievetorina e a Camerino.<br />
Quando scoppiò la guerra nel 41 mio padre e Peppino vennero richiamati. Peppino<br />
doveva partire per la Russia, poi sapeva che mio padre era andato in Libia e allora chiese<br />
di andare in Libia anche lui e si sono visti diverse volte.<br />
Quando siamo stati in Libia noi, Peppino ci è venuto a trovare e ci ha fatto vedere<br />
l’aeroporto che <strong>com</strong>andava babbo che stava vicino alla Tunisia. Ci siamo stati insieme<br />
con mamma; Albina pure se lo ricorda.<br />
Io sono stato in Libia 4-5 anni e sono venuti a trovarmi tutti i fratelli e anche mia madre;<br />
Maria no, solo i fratelli: Giovanni è venuto ad ac<strong>com</strong>pagnare mamma e poi a riprenderla<br />
è venuto Peppino con Albina. Era la prima volta che Albina volava con l’aeroplano, credo,<br />
(prima non voleva volare). Allora andammo a visitare i posti… perché 4 o 5 volte si sono<br />
incontrati… perché mio padre fino al 1929 era pilota, dopo, sic<strong>com</strong>e aveva un polipo al<br />
naso, passò ai servizi: c’era scritto AARS Arma Aeronautica Ruolo Servizi, prima invece<br />
era ruolo Naviganti.<br />
Tutte ste robe però mi sembrano che siano un pò eccessive… tutti sti dettagli… questi<br />
riguardano più la famiglia che l’ambiente…<br />
Kai: quali sono i tuoi primi ricordi di Mussolini?<br />
Eravamo balilla: il sabato si andava vestiti da Balilla, anche a Ferrara.<br />
Mi ricordo per esempio quando è scoppiata la guerra c’era la raccolta del rame perché<br />
l’Italia c’aveva poco rame e allora tutte le famiglie che avevano oggetti di rame dovevano<br />
regalarli e mi ricordo quando ci fu la guerra con l’Abissinia, con l’Etiopia, le nazioni unite<br />
di allora, allora non si chiamava l’ONU, fecero le sanzioni contro l’Italia, ma erano più<br />
sanzioni all’acqua di rose (nessuno dove <strong>com</strong>merciare con l’Italia). Allora per rispondere<br />
a queste sanzioni, Mussolini (questo me lo ricordo molto bene) tutte le donne italiane<br />
davano la fede, l’oro che c’era a casa, e ti davano un anello di acciaio. Era una cosa<br />
volontaria, ma se tu portavi un anello d’oro la gente ti guardava <strong>com</strong>e un po’ disfattista.<br />
Questo me lo ricordo molto bene, risale credo al 1935. Poi nel 41 la raccolta del rame<br />
(tutti portavano gli oggetti di rame) che doveva servire per fare le bombe e queste cose<br />
qui…<br />
L’unico a casa che non è stato mai fascista, anche da giovane, era Peppino.<br />
Peppino leggeva, cercava di leggere giornali per avere informazioni: leggere i libri<br />
contrari non era facile. Per leggere il Manifesto di Marx per esempio (tu non potevi<br />
<strong>com</strong>prarlo), ma c’era un cugino che aveva un’enciclopedia di economia politica per cui tra<br />
20 volumi c’era anche quello… per cui c’era poca diffusione, l’informazione era molto<br />
limitata, però Peppino anche quando aveva 18-20 anni era sempre un po’ contrario<br />
Venanzio Marini<br />
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