Dipartimento del Farmaco - Ministero della Salute
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REPORTING SYSTEM / DOPING – ANTIDOPING / 2006<br />
zo di sostanze e metodiche proibite assunte al fine di modificare la prestazione sportiva, sia necessario<br />
una prima azione di conoscenza <strong>del</strong>la diffusione <strong>del</strong> fenomeno doping, <strong>del</strong>le tecniche e/o<br />
sostanze che risultano più frequentemente assunte con finalità dopanti e <strong>del</strong>le modalità di<br />
approvvigionamento <strong>del</strong>le sostanze stesse all’interno <strong>del</strong> mondo sportivo giovanile, dilettantistico<br />
ed amatoriale.<br />
Inoltre, ha ritenuto necessario elaborare una serie di interventi che abbiano quale obiettivo l’offerta<br />
di un’ efficace informazione e formazione nei confronti di target di popolazione che possono<br />
essere consapevoli o inconsapevoli attori coinvolti nella diffusione <strong>del</strong> fenomeno doping (atleti,<br />
preparatori, allenatori, medici, insegnanti ecc.).<br />
In tale programma la regione ha altresì ritenuto opportuno coinvolgere le federazioni sportive e<br />
gli enti di promozione sportiva affiliate al CONI. È stato anche ritenuto necessario, per la Toscana,<br />
effettuare una rete di controlli da affidare alle competenti strutture organizzative <strong>del</strong>le aziende<br />
sanitarie e ad un laboratorio con capacità analitiche nel settore doping ed in possesso dei requisiti<br />
organizzativi e di funzionamento previsti dall’art. 4 comma 3 <strong>del</strong>la L. 376/2000.<br />
All’uopo la Regione ha individuato nel laboratorio di sanità pubblica <strong>del</strong>l’azienda USL n. 10 di<br />
Firenze, il laboratorio di riferimento regionale per i controlli antidoping.<br />
Il primo programma triennale per i controlli antidoping ha previsto una prima fase sperimentale<br />
avente un duplice scopo: una indagine conoscitiva <strong>del</strong> fenomeno su un campione selezionato di<br />
sportivi effettuando una serie di controlli su campioni biologici di atleti dilettanti ed amatoriali,<br />
eseguiti in accordo con le organizzazioni sportive, e la sperimentazione <strong>del</strong>l’affidabilità tecnica <strong>del</strong><br />
sistema di laboratorio.<br />
La stessa fase sperimentale, a sua volta, è stata divisa in due periodi.<br />
Il primo periodo ha avuto l’intervallo temporale dall’approvazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera n.232/2004 fino<br />
al giugno 2004 con finalità prettamente logistiche ed operative a livello strutturale e di formazione-addestramento<br />
<strong>del</strong>le unità addette al laboratorio unitamente all’implementazione <strong>del</strong>la struttura<br />
analitica.<br />
Il secondo periodo ha ricoperto un lasso temporale di due anni a partire dal giugno 2004. In questa<br />
fase hanno preso il via i primi controlli antidoping. Per l’intera fase sperimentale, l’esecuzione<br />
dei controlli è stata svolta su base volontaria, senza registrazione <strong>del</strong> nominativo <strong>del</strong>l’atleta sottoposto<br />
al controllo, garantendo l’anonimato.<br />
Il numero minimo di controlli annui è stato individuato in trecento, effettuati su campioni di urine.<br />
Il <strong>Dipartimento</strong> di Prevenzione <strong>del</strong>l’azienda USL n. 10 di Firenze ha provveduto alla stipula con le<br />
federazioni sportive locali <strong>del</strong>le convenzioni inerenti l’esecuzione dei controlli.<br />
Il Piano Sanitario <strong>del</strong>la Regione Toscana ha inserito, proprio nel dipartimento di prevenzione sopra<br />
citato, la medicina <strong>del</strong>lo sport pubblica, in quanto svolgente compiti strettamente legati alle politiche<br />
di prevenzione ed educazione sanitaria <strong>del</strong>la popolazione, ivi compresi quelli di informazione<br />
e valutazione degli effetti dei farmaci usati dagli sportivi e i controlli antidoping.<br />
Conclusasi la fase sperimentale <strong>del</strong> programma triennale, si è dato l’avvio al successivo programma<br />
definitivo di controlli ufficiali antidoping, adottato con specifico atto normativo che ha previsto,<br />
tra l’altro, la creazione di un comitato scientifico che affianchi l’attività <strong>del</strong> laboratorio antidoping<br />
regionale, con il compito di promuovere e garantire la ricerca e lo sviluppo in tema di controlli<br />
antidoping.<br />
Con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 16 ottobre 2006 n. 741 la Giunta Regionale ha approvato il programma triennale<br />
per i controlli antidoping 2006-2008, ritenendo di confermare le azioni <strong>del</strong> precedente pro-