31 maggio 03 giugno 2012 30a edizione - Bellaria Film Festival
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31 maggio 03 giugno 2012 30a edizione - Bellaria Film Festival
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ciarono a capire che, per il già acclamato<br />
attore di teatro, stava per cominciare<br />
una straordinaria aff ermazione anche<br />
in campo cinematografi co che avrebbe<br />
presto travalicato i confi ni nazionali<br />
con i riconoscimenti a Cannes e altrove.<br />
Dunque lo ringraziamo per il suo<br />
ritorno al cinema Astra e per l’aff etto<br />
che ha voluto così testimoniare agli appassionati<br />
del BFF e ai cittadini di <strong>Bellaria</strong><br />
e Igea Marina. Insieme rivedremo<br />
L’uomo in più e gli consegneremo un<br />
Premio Speciale Casa Rossa alla carriera.<br />
Nei giorni del <strong>Festival</strong> sarà anche<br />
possibile aprire una fi nestra sulla sua attività<br />
teatrale, attraverso il documentario<br />
394 – Trilogia nel mondo, di Massimiliano<br />
Pacifi co.<br />
Assieme alla festa per i 30 anni, il<br />
cuore della manifestazione sarà come<br />
sempre il concorso, dove 12 documentari<br />
italiani di grande qualità si contenderanno<br />
il premio Concorso Italia Doc,<br />
che sarà assegnato da una giuria che ci<br />
onora: Maria Pia Fusco, Beppe Attene,<br />
Marino Sinibaldi e, a rappresentare gli<br />
autori, i vincitori dello scorso anno, i<br />
documentaristi Giulia Amati e Stephen<br />
Nathanson. E a coronare la rosa dei<br />
cinque giurati, la presenza di un’attrice<br />
che si muove con eccezionale disinvoltura<br />
e successo fra teatro, cinema e televisione,<br />
e che è ormai da anni una presenza<br />
familiare per gli spettatori italiani.<br />
Un volto straordinariamente popolare<br />
e amato dal grande pubblico, Lunetta<br />
Savino.<br />
Anche in questa <strong>edizione</strong>, gli studenti<br />
del Dams di Bologna, di nuovo insieme<br />
a Paolo Angelini, conferiranno la Menzione<br />
Casa Rossa a uno fra i documentari<br />
selezionati, secondo il loro personalissimo<br />
metro di giudizio.<br />
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La trentesima <strong>edizione</strong> segna poi<br />
un’importante novità: la nascita del<br />
Concorso RadioDoc, una novità assoluta<br />
nel panorama internazionale dei festival<br />
del cinema di lunga tradizione, e<br />
una novità di cui siamo fi eri. Una giuria<br />
composta dal giornalista Carlo Ciavoni,<br />
dalla radiodocumentarista e scrittrice<br />
canadese Megan Williams e da Federica<br />
Manzitti, anche lei radiodocumentarista,<br />
assegnerà per la prima volta un<br />
premio al miglior radiodocumentario.<br />
Non bisogna mai dimenticare che un<br />
microfono può entrare dove una telecamera<br />
non sarebbe mai ammessa.<br />
Oltre agli incontri della rassegna RadioDoc.<br />
La Potenza del Suono, dedicati<br />
al radiodocumentario e confermati in<br />
questa <strong>edizione</strong> sulla scia del successo<br />
dello scorso anno, la sezione radiofonica<br />
ospiterà un incontro assolutamente<br />
da non perdere. In occasione dei<br />
trenta anni dalla morte di un genio della<br />
musica come Glenn Gould, il suo amico<br />
e collaboratore David Jaeger della CBC<br />
ci porterà alcuni brani radiofonici inediti<br />
e altri mai trasmessi al di fuori del<br />
Canada. Rare incisioni in cui potremo<br />
ascoltare Gould che parla, suona, chiacchiera<br />
ad esempio con John Cage,<br />
discorre di Schönberg e di altri compositori,<br />
con il suo inconfondibile stile<br />
bizzarro, divertente e straordinariamente<br />
intelligente. Un’occasione davvero<br />
unica, non solo per gli appassionati del<br />
geniale pianista canadese, ma per tutti<br />
gli amanti della grande musica.<br />
E dato che Gould faceva dell’umorismo<br />
una delle sue caratteristiche principali,<br />
mi viene qui facile ricordare che<br />
anche quest’anno sarà assegnato dal<br />
pubblico presente all’Astra, insieme<br />
a Marco Presta ed Antonello Dose, il<br />
premio CortoConiglio al cortometraggio<br />
di 3 minuti sul tema “Un pensiero<br />
d’amore”. Un premio “per ridere” che<br />
costituisce il suggello ideale di questo<br />
secondo anno di collaborazione riuscitissima<br />
fra il <strong>Festival</strong> e la radio, due<br />
alleati perfetti.<br />
Voglio infi ne ricordare l’apertura del<br />
festival, con l’anteprima italiana di Confessioni<br />
di un eco-terrorista di Peter Jay<br />
Brown, con le immagini raccolte in<br />
trenta anni a bordo della nave del Capitano<br />
Paul Watson. Una documentazione<br />
eccezionale della sua personalissima<br />
strada per combattere una vera<br />
guerra dei mari a favore dell’ambiente<br />
e degli oceani, una lunga serie di battaglie<br />
combattute a suon di speronamenti<br />
in mare aperto, eclatanti azioni dimostrative<br />
e spericolate imprese nautiche,<br />
realizzate a volte oltrepassando i limiti<br />
della legalità. La rassegna Panorama Internazionale<br />
di questa <strong>edizione</strong> non è<br />
importante soltanto perché off re la possibilità<br />
di vedere opere come Into The<br />
Abyss, ultimo capolavoro del grande<br />
Werner Herzog , o lo struggente ritratto<br />
di Miriam Makeba Mama Africa fi rmato<br />
da Mika Kaurismaki, ma anche perché<br />
segna l’inizio della collaborazione con<br />
il Biografi lm di Bologna, una manifestazione<br />
più giovane della nostra ma di<br />
straordinario successo. Nostro obiettivo<br />
comune è di off rire al pubblico dell’Emilia<br />
Romagna una serie di anteprime<br />
italiane quasi contemporaneamente<br />
in diverse città del suo territorio. Una<br />
collaborazione che speriamo lunga e<br />
feconda e di cui ringraziamo i colleghi<br />
bolognesi e il direttore Andrea Romeo.<br />
Un atteso Evento Speciale si terrà nella<br />
serata di sabato. Con il fi lm Voi Siete Qui<br />
di Francesco Matera, cammineremo in-<br />
sieme per le strade di una delle capitali<br />
mondiali della storia del cinema, Roma,<br />
alla ricerca dei set dove sono state ambientate<br />
alcune delle scene più famose<br />
del cinema italiano. Un’indimenticabile<br />
passeggiata romana, che rivivremo con<br />
grandi registi e attori e che uno dei protagonisti<br />
e autori del documentario, il<br />
giornalista Alberto Crespi, ci racconterà<br />
dal vivo.<br />
Confesso che, accingendomi a scrivere<br />
questa presentazione, mi ero ripromesso<br />
di non indulgere troppo nella<br />
ricorrenza dei trenta anni, di non cadere<br />
in tentazioni autocelebrative, insomma,<br />
di guardare più avanti che indietro.<br />
Giunto alla fi ne mi accorgo però che a<br />
pensarci bene trent’anni per una manifestazione<br />
culturale sono qualcosa<br />
che custodisce dentro di sé un grande<br />
valore, non solo per un territorio e la sua<br />
gente, ma anche per il resto del paese.<br />
Perché è la testimonianza, concreta<br />
e visibile, dell’impegno di chi, per tre<br />
decenni, ha contribuito ad avere idee,<br />
svilupparle e soprattutto realizzarle. Per<br />
questo il mio primo ringraziamento va<br />
alle donne e agli uomini del <strong>Festival</strong>,<br />
volontari e uffi ci comunali, che non<br />
hanno mai abbandonato la convinzione<br />
che una manifestazione del genere<br />
“dovesse” essere sostenuta e promossa.<br />
Contemporanemente rivolgo un grazie<br />
alle istituzioni, al Comune di <strong>Bellaria</strong><br />
Igea Marina, alla Provincia di Rimini,<br />
alla Regione Emilia Romagna, al Ministero<br />
per i Beni e le Attività Culturali, che<br />
hanno confermato, anno dopo anno, la<br />
loro scelta di “volere” il <strong>Festival</strong> a <strong>Bellaria</strong>.<br />
Il caso ha deciso che io avessi l’onore<br />
di prendere il timone in quest’anno<br />
particolare ma, se guardo sul libro di<br />
bordo, vedo i nomi degli illustri capitani<br />
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